Testo
Verbale n. 18
Seduta del 16 ottobre 2007
Il giorno 16 ottobre 2007 alle ore 10,30 si è riunita presso la sede
dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro 50, la
Commissione Attuazione dello Statuto convocata con nota Prot. n.
19242 dell'11 ottobre 2007.
Partecipano alla seduta i Commissari:
Cognome e Nome Qualifica Gruppo Voto
BORGHI Gianluca Presidente Misto 1 presente
MAZZA Ugo Vice Sin. Dem. per il 2 assente
Presidente Socialismo Eu.
VARANI Gianni Vice FI 3 presente
Presidente
BARBIERI Marco Componente Uniti nell'Ulivo - 3 assente
DL Margherita
BORTOLAZZI Componente PdCI 1 assente
Donatella
DELCHIAPPO Renato Componente PRC 3 assente
ERCOLINI Gabriella Componente Uniti nell'Ulivo - 6 presente
DS
GARBI Roberto Componente Uniti nell'Ulivo - 3 presente
DS
GUERRA Daniela Componente Verdi per la pace 1 assente
LOMBARDI Marco Componente FI 3 presente
MANCA Daniele Componente Uniti nell'Ulivo - 3 presente
DS
MONACO Carlo Componente Per 1 assente
L'Emilia-Romagna
MONARI Marco Componente Uniti nell'Ulivo - 1 presente
DL Margherita
NANNI Paolo Componente Italia dei Valori 1 presente
con Di Pietro
NERVEGNA Antonio Componente FI 3 assente
NOE' Silvia Componente UDC - Unione dei 1 assente
Dem. Crist.
PARMA Maurizio Componente Lega Nord Padania 3 presente
E. e R.
SALSI Laura Componente Uniti nell'Ulivo - 3 presente
DS
TAGLIANI Tiziano Componente Uniti nell'Ulivo - 3 presente
DL Margherita
VECCHI Alberto Componente AN 4 presente
ZANCA Paolo Componente Uniti nell'Ulivo 1 assente
-SDI
Sono presenti: M. Veronese (Resp. Serv. Coordinamento Commissioni
assembleari), A. Voltan (Resp. Serv. Legislativo e qualità della
legislazione), R. Ghedini (Serv. Informazioni per la stampa).
Presiede la seduta: Gianluca BORGHI
Assiste il segretario: Nicoletta TARTARI
Resocontista: Nicoletta TARTARI
La seduta inizia alle ore 10,30.
Sono presenti il presidente Borghi e i consiglieri Varani, Ercolini,
Garbi, Lombardi, Manca, Monari, Nanni, Salsi, Tagliani e Vecchi.
Il presidente BORGHI ricorda che oggi si riprende l'esame della
proposta di protocollo di consultazione delle associazioni iscritte
all'albo regionale, che l'istituzione dell'albo dovrà essere
affrontata dalla Commissione e poi potrà essere assunta
dall'Assemblea con una deliberazione e che il protocollo sarà
approvato dall'Aula con le stesse modalità del regolamento. Segnala
che, prima della seduta odierna, è stata inviata ai commissari una
proposta di protocollo (allegato: Proposta di protocollo di
consultazione) nella quale, tenendo conto dei rilievi emersi nelle
precedenti sedute, sono stati ulteriormente approfonditi alcuni
aspetti. Illustra la parte dedicata agli strumenti per la
consultazione, soffermandosi in particolare sul punto 11, dedicato
alle consultazioni telematiche, modalità di consultazione che va
diffondendosi a diversi livelli istituzionali grazie alla
possibilità che essa offre di raggiungere rapidamente molti
interlocutori. Nella proposta non è definito il numero dei
commissari e delle associazioni che possono richiedere di aprire la
consultazione telematica.
Entra il consigliere Parma.
Il consigliere LOMBARDI condivide complessivamente la proposta.
Presenta un emendamento, sottoscritto con il consigliere Varani, al
punto 3 Efficacia , che illustra; constatato che il dibattito su
progetti di legge avviene spesso prima e al di fuori della
Commissione, con l'emendamento si mira ad attribuire rilievo formale
esclusivamente ai colloqui svolti nella Commissione.
em. 1/Lombardi-Varani
All'inizio del punto 3 si propone di aggiungere la seguente frase:
'Le Commissioni assembleari sono la sede istituzionalmente prevista
per dare efficacia al confronto ed alla valutazione formale delle
istanze proposte dai soggetti invitati, qualsiasi altro contesto
anche istituzionale non riveste questa efficacia.'
Il consigliere MANCA ribadisce la condivisione sulla proposta di
protocollo, ritenendo utile cercare - a legislazione invariata, in
attesa di una legge quadro sulla partecipazione - un maggiore e più
efficace contatto con le associazioni del territorio. Concorda in
linea di massima con le considerazioni del consigliere Lombardi, ma
trova che - anche alla luce dei principi di collaborazione
istituzionale sanciti nello statuto e dell'opportunità di favorire
al massimo le occasioni di partecipazione e non di limitarle - non
sia corretto non attribuire efficacia anche agli incontri svolti
dalla Giunta nel corso dell'istruttoria di un progetto di legge o di
un provvedimento. Per questo propone che l'emendamento termini dopo
le parole soggetti invitati .
Il presidente BORGHI ricorda che occorre tenere presenti anche gli
incontri e le sedi di confronto previsti da altre norme, come quelle
che riguardano il Consiglio delle autonomie locali.
Il consigliere LOMBARDI precisa che l'obiettivo dell'emendamento è
rendere evidente la distinzione tra il contesto privatistico nel
quale si svolgono gli incontri con la Giunta o singoli consiglieri e
quello formale delle consultazioni delle Commissioni assembleari,
il solo nelle quali le associazioni invitate possono incidere
presentando proprie proposte. In ogni caso, se la Commissione
condivide la modifica proposta al proprio emendamento, egli non è
contrario.
Esce il consigliere Garbi.
Il presidente BORGHI segnala un errore materiale: nell'ultimo
paragrafo del punto 5 dopo le parole si chiudono entro sono da
inserire le parole il termine massimo di . Inoltre, restando da
definire nel punto 11 Consultazioni telematiche chi possa
richiedere l'apertura di una consultazione telematica, propone che
tale richiesta possa essere presentata da tanti commissari che
rappresentino almeno un decimo dei voti assegnati o da almeno cinque
associazioni. In assenza di ulteriori richieste di intervento, pone
quindi in votazione:
- l'emendamento 1/Lombardi-Varani come modificato oralmente su
proposta del consigliere Manca;
- la propria proposta di definizione del punto 11;
- l'intero testo riguardante Protocollo di consultazione delle
associazioni iscritte all'albo generale di cui all'art. 19, comma 2,
dello statuto , così come modificato.
Con separate votazioni di uguale esito, la Commissione approva le
modifiche proposte ed esprime parere favorevole alla proposta
all'unanimità dei presenti, con 31 voti favorevoli (DS, FI,
Margherita, AN, Lega Nord, Misto, IdV).
Escono i consiglieri Nanni e Varani.
Il presidente BORGHI comunica che chiederà l'iscrizione all'ordine
del giorno dell'Assemblea della proposta di protocollo e la
trattazione in Aula unitamente alla proposta di regolamento interno,
di cui è parte integrante; salvo diverso avviso della Commissione,
il relatore sarà pertanto il medesimo.
La seduta termina alle ore 11,25.
Approvato nella seduta del 4 dicembre 2007.
Il Segretario Il Presidente
Nicoletta Tartari Gianluca Borghi
Allegato al verbale n. 18 del 16 ottobre 2007
PROPOSTA DI
PROTOCOLLO DI CONSULTAZIONE
DELLE ASSOCIAZIONI ISCRITTE ALL'ALBO GENERALE
DI CUI ALL'ART. 19, COMMA 2, DELLO STATUTO
L'Assemblea legislativa ritiene necessario assicurare la massima
trasparenza e circolazione delle informazioni e promuovere processi
decisionali inclusivi, garantendo l'effettiva partecipazione della
comunità regionale all'elaborazione delle politiche regionali e
stimolando la corresponsabilizzazione e la visione condivisa
dell'interesse generale.
Per rafforzare la diffusione delle pratiche di consultazione e
partecipazione, previste in diverse forme e tipologie dallo statuto
e dalle leggi regionali e attuate da tempo in Emilia-Romagna, il
presente protocollo individua le modalità per realizzare presso le
Commissioni assembleari un canale di dialogo permanente tra
l'istituzione elettiva e le forme associative in cui si organizza la
comunità regionale. Il protocollo è condiviso dall'Assemblea e dalle
associazioni iscritte all'albo generale di cui all'art. 19, comma 2,
dello statuto, che vi aderiscono contestualmente alla richiesta di
iscrizione all'albo.
Il confronto tra Assemblea legislativa e associazioni nell'ambito
dell'avvio del procedimento legislativo, della definizione degli
indirizzi politico programmatici più generali e delle attività di
controllo sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti
delle politiche, mira ad assicurare:
-
all'Assemblea, nel momento in cui esercita le proprie piene potestà
decisionali, la più ampia conoscenza delle opinioni, delle
valutazioni e delle proposte delle organizzazioni regionali che
esprimono interessi diffusi o collettivi in merito agli oggetti di
intervento dell'Assemblea;
-
alle associazioni iscritte all'albo il diritto di essere informate
delle consultazioni di loro interesse, di far conoscere e scambiare
le proprie valutazioni, di avanzare proposte, di sollecitare la
discussione in Commissione su determinate questioni di competenza
dell'Assemblea, di conoscere gli esiti dei controlli sull'attuazione
delle leggi e sulla valutazione delle politiche.
Gli strumenti per la consultazione delle associazioni sono
individuati nel regolamento interno dell'Assemblea e consistono in:
-
pubbliche udienze conoscitive (art. 43)
-
audizioni (art. 44)
-
incontri specifici (art. 42, comma 6)
-
consultazioni telematiche.
Dopo trenta mesi dall'adozione del presente protocollo da parte
dell'Assemblea legislativa, l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea e
le associazioni iscritte all'Albo generale verificano i meccanismi e
le procedure di consultazione attuate e concordano eventuali
revisioni del presente protocollo.
Annualmente, il Presidente dell'Assemblea presenta in Aula una
relazione che dà conto delle attività di consultazione realizzate
dalle Commissioni assembleari. Il testo della relazione è pubblicato
sul sito dell'Assemblea; della pubblicazione è data immediata
comunicazione tramite mail a tutte le associazioni iscritte
all'albo.
Il relatore dei progetti di legge e, ove nominato, degli atti
amministrativi è il riferimento istituzionale del procedimento di
consultazione e garantisce l'osservanza dei principi indicati dal
presente protocollo, relazionandosi stabilmente con il Presidente
della Commissione referente.
I. PRINCIPI DELLA CONSULTAZIONE
1. MASSIMA PARTECIPAZIONE
Le consultazioni si svolgono sulla base più idonea a garantire la
massima partecipazione delle associazioni iscritte all'albo
interessate all'oggetto della consultazione, individuate dalla
Commissione che procede alla consultazione, che vengono
immediatamente informate dell'avvio della consultazione.
In relazione alla procedura utilizzata, la Commissione assicura a
tutte le associazioni interessate un trattamento equo ed adeguato e
accerta che tutte possano esprimere le loro valutazioni in ordine
all'oggetto della consultazione.
Al fine di assicurare la massima partecipazione le associazioni
interessate comunicano i propri contributi di preferenza per via
telematica.
Gli incontri di consultazione si svolgono presso la sede
dell'Assemblea legislativa salvo che un diverso luogo di riunione
risulti più consono a consentire un'ampia partecipazione o una
migliore conoscenza dell'ambito di intervento.
Gli incontri si svolgono in tempi e orari atti a facilitare la
partecipazione dei rappresentanti delle associazioni.
2. TRASPARENZA
Le consultazioni devono svolgersi in modo trasparente sia nei
confronti delle parti coinvolte che della comunità regionale in
generale.
Deve risultare chiaro:
-
quali sono le problematiche esaminate;
-
quali sono i soggetti consultati e le ragioni della loro
individuazione e partecipazione;
-
quali sono i fattori che hanno influenzato le scelte della Regione
in ordine all'oggetto della consultazione.
Le associazioni iscritte all'albo che partecipano alle scelte della
Regione devono operare in modo trasparente e responsabile. Deve,
pertanto, essere chiaro:
-
quali interessi esse rappresentino;
-
quale sia il loro grado di rappresentatività.
3. EFFICACIA
Le associazioni sono consultate in una fase nella quale abbiano la
possibilità di incidere sulla formulazione degli obiettivi e sulle
modalità per conseguirli.
Le modalità e l'ampiezza della consultazione devono risultare
proporzionati all'impatto dell'oggetto della consultazione.
Qualora la Commissione lo ritenga necessario per acquisire tutti i
contributi utili, possono essere attivate diverse modalità di
consultazione sul medesimo oggetto nel corso del suo esame.
4. CHIAREZZA
Ogni comunicazione relativa ad una consultazione deve essere chiara
e concisa e contenere tutte le informazioni atte ad agevolare le
prese di posizione degli interlocutori. In particolare le
comunicazioni debbono contenere:
-
indicazione del contesto di intervento del provvedimento oggetto di
consultazione o dell'ambito della politica che si intende
realizzare;
-
indicazione degli obiettivi della consultazione e dei soggetti in
essa coinvolti;
-
indicazione dei tempi entro cui la consultazione si svolgerà e
indicazione di massima dei tempi entro cui l'Assemblea adotterà gli
atti oggetto della consultazione;
-
indicazione degli eventuali precedenti incontri e audizioni avvenuti
sull'oggetto della consultazione;
-
indicazione delle strutture dell'Assemblea coinvolte e relativi
recapiti;
-
indicazione dei tempi e luoghi degli incontri di consultazione
ovvero della scadenza in caso di consultazioni telematiche.
Al fine di rendere chiari e utilizzabili per le decisioni
dell'Assemblea i contributi delle associazioni interessate, queste
si impegnano:
-
a porre in particolare rilievo le modifiche puntuali proposte
sull'atto oggetto della consultazione;
-
a sintetizzare le proprie principali proposte e raccomandazioni.
5. LIMITI DI TEMPO PER PARTECIPARE
La durata delle consultazioni è tale da garantire un ragionevole
equilibrio tra la necessità di permettere l'elaborazione di
contributi esaurienti e quella di concludere il processo decisionale
in tempi certi.
L'Assemblea articola le consultazioni in modo da lasciare alle
associazioni interessate tempi congrui per rispondere agli inviti e
inviare contributi scritti, compatibilmente con i tempi fissati per
la realizzazione della consultazione in relazione alle esigenze di
celerità dell'azione pubblica.
Le comunicazioni di invito alla consultazione, al fine di garantire
agli invitati la possibilità di esaminare l'argomento e di elaborare
contributi sufficientemente completi, sono inviate almeno 7 giorni
prima di quello fissato per l'incontro di consultazione.
Le consultazioni telematiche si chiudono entro 30 giorni dal loro
avvio.
6. PUBBLICAZIONE
L'Assemblea, in ottemperanza al principio di massima trasparenza e
circolazione delle informazioni di cui all'art. 14 dello Statuto
regionale, assicura attraverso appropriati canali di comunicazione
l'informazione dell'opinione pubblica circa i contributi delle
associazioni e gli esiti delle consultazioni.
Per raggiungere le diverse tipologie di destinatari l'Assemblea si
avvale sia dei tradizionali strumenti di comunicazione che di
strumenti telematici, avendo cura di garantire l'accessibilità delle
informazioni pubblicate sul proprio sito anche per i disabili.
Le pagine delle Commissioni sul sito Internet dell'Assemblea
costituiscono il punto di accesso per tutte le informazioni ad esse
relative.
7. RISULTANZE
L'Assemblea riconosce l'interesse e la necessità di garantire un
esito ai contributi ricevuti.
A tale scopo nella relazione per l'aula sull'oggetto della
consultazione sono indicati i soggetti coinvolti ed illustrati gli
esiti, dando conto delle ragioni per cui si è tenuto conto o meno
delle proposte e delle raccomandazioni formulate dagli intervenuti
alla consultazione.
II. STRUMENTI PER LA CONSULTAZIONE
8. UDIENZE CONOSCITIVE
La Commissione referente indice le udienze conoscitive regolate
dall'art. 43 del regolamento interno nei casi in cui ritenga
necessario attivare una procedura di consultazione aperta per
raccogliere le opinioni e le proposte di un ampio numero di
interlocutori in ordine agli atti al suo esame.
9. AUDIZIONI
La Commissione referente procede alle audizioni regolate dall'art.
44 del regolamento interno nei casi in cui ritenga necessario
attivare una consultazione mirata per approfondire le proprie
conoscenze in ordine agli argomenti al suo esame.
Il relatore o il Presidente della Commissione referente possono
proporre di articolare le audizioni in più incontri, anche
organizzando gruppi ristretti di approfondimento (focus group), i
cui risultati sono illustrati e discussi in incontri plenari della
Commissione.
10. INCONTRI SPECIFICI
L'Ufficio di presidenza della Commissione referente, anche su
richiesta di associazioni interessate iscritte all'albo, può
incaricare il Presidente o altri componenti dell'Ufficio di
presidenza o il relatore, per i progetti di legge, di svolgere gli
incontri specifici previsti dall'art. 42, comma 6, del regolamento
interno.
11. CONSULTAZIONI TELEMATICHE
Per avviare un ampio dibattito su argomenti di particolare rilievo
di competenza dell'Assemblea, la Commissione competente per materia,
su richiesta di xxx commissari o di xxx associazioni iscritte
all'albo, può aprire una procedura di consultazione aperta,
indicendo una consultazione telematica.
La consultazione telematica consiste nello svolgimento di un forum
telematico sul sito della Commissione che la indice, riservato alle
associazioni interessate iscritte all'albo nella sezione
corrispondente alla Commissione. L'Ufficio di presidenza della
Commissione incarica un commissario di seguire lo svolgimento del
forum e, al termine, di presentare alla Commissione una relazione
che ne illustri gli esiti.
L'avvio della consultazione telematica è comunicato via mail alle
associazioni interessate iscritte, individuate dall'Ufficio di
presidenza della Commissione.
La consultazione telematica si chiude entro il termine massimo di 30
giorni dalla comunicazione dell'avvio.