Testo
Verbale n. 27 del 2007
Seduta del 20 novembre 2007
Il giorno 20 novembre 2007 alle ore 15,00 si è riunita presso la
sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
nota prot. n. 21848 del 15 novembre 2007.
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
NERVEGNA Presidente Forza italia 5 presente
Antonio
BERETTA Vice Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
Nino Presidente
MANFREDINI Vice Lega Nord Padania 3 presente
Mauro Presidente Emilia e Romagna
AIMI Componente Alleanza Nazionale 4
Enrico
BORGHI Componente Misto 1
Gianluca
BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1
Donatella Italiani
CARONNA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
Salvatore
GUERRA Componente Verdi per la Pace 1 presente
Daniela
MANCA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
Daniele
MASELLA Componente Partito della 3
Leonardo Rifondazione Comunista
MAZZA Componente Sinistra Democratica 2 presente
Ugo per il Socialismo
Europeo
MONACO Componente Per l'Emilia-Romagna 1
Carlo
MONARI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
Marco Margherita
NANNI Componente Italia dei Valori 1
Paolo con Di Pietro
NOE' Componente Unione Democratici 1 presente
Silvia Cristiani e di Centro
PIRONI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
Massimo
RICHETTI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
Matteo Margherita
RIVI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 4 presente
Gian Luca
VARANI Componente Forza Italia 4 presente
Gianni
ZANCA Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
Paolo
Il consigliere Roberto GARBI sostituisce il consigliere Caronna, il
consigliere Fabio FILIPPI sostituisce per parte della seduta il
consigliere Varani.
E' presente il Vicepresidente Assessore a Finanze. Europa prof.
Flavio Delbono
Sono altresì presenti: Garavini (Dir. gen. Organizzazione,
Personale, Sistemi Informativi e Telematica), Curti (Resp. Serv.
Bilancio e Finanze), Bellei e Avallone (Serv. Bilancio e Finanze),
Ricciardelli (Resp. Serv. Affari legislativi e qualità dei processi
normativi), Bastianin e Lipparini (Serv. Affari legislativi e
qualità dei processi normativi), Bergamini (Serv. Intese
istituzionali e Programmi speciali d'Area), Mantini (Serv.
Informazione per la Stampa Assemblea Legislativa)
Presiede la seduta: Antonio Nervegna
Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Simonetta Mingazzini
Il presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta.
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Approvazione del verbale n. 25 del 2007
La Commissione all'unanimità dei presenti approva il verbale n. 25
del 2007, relativo alla seduta del 30 ottobre 2007.
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3006 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta regionale:
Disposizioni per l'acquisizione di beni e servizi (delibera di
Giunta n. 1510 del 15 10 07) - Relatore consigliere Beretta
Il presidente NERVEGNA introduce l'argomento che era stato
illustrato nella seduta del 6 novembre 2007 e cede la parola al
vicepresidente della Giunta.
Il vicepresidente DELBONO interviene per integrare l'illustrazione
già svolta e chiarire un punto di fondo sul quale, sulla base delle
osservazioni emerse nel precedente dibattito, si erano appuntate le
richieste di approfondimento, per quanto riguarda un aspetto formale
collegato al provvedimento legislativo stesso, vale a dire sulle
modalità che governano il rapporto tra l'Agenzia Intercent-ER e
l'Amministrazione regionale, in particolare la Giunta.
Precisa in proposito che gli strumenti che regolano tale rapporto
sono due. Da un lato la convenzione operativa, che regola le
modalità di svolgimento delle attività istituzionali dell'Agenzia e
le relative modalità di finanziamento; dall'altro, nell'ambito di
tale cornice, l'accordo di servizio, che disciplina l'affidamento
delle specifiche attività all'Agenzia da parte della Giunta
regionale per quanto riguarda i tipi di approvvigionamento, le
modalità, le standardizzazioni e i criteri di selezione dei
fornitori.
Quindi alla domanda: qual è la governance tra Intercenter e Giunta
regionale, la risposta è: la convenzione operativa da un punto di
vista istituzionale e l'accordo di servizio da un punto di vista
operativo, verificato anno per anno attraverso un'apposita redazione
dell'atto.
Il presidente NERVEGNA chiede chiarimenti in merito alla
razionalizzazione degli acquisti che, per esempio nel settore della
sanità possono portare, per ragioni logistiche e di costi,
all'acquisizione di prodotti a volte inidonei o di qualità
inferiore.
Entra il consigliere Mazza; esce il consigliere Filippi.
Il vicepresidente DELBONO osserva che sin dalla sua istituzione le
finalità di Intercent-ER si sono rivolte sia all'interno della
Regione che all'esterno e la parte preponderante degli acquisti
interni attengono al sistema sanitario. Le relazioni fra l'Agenzia
ed il servizio socio-sanitario sono garantite dal gruppo regionale
istituito presso la direzione sanità e politiche sociali , che ha
come interlocutori le tre aree vaste di acquisto con cui è
organizzato l'approvvigionamento dell'attività economale (Romagna,
Bologna ed Emilia).
Chiarisce che è quella la sede nella quale vengono condivisi il
catalogo - cioè quei beni e servizi che non sono acquistati
direttamente dal gruppo di acquisto, bensì da Intercent-ER - ed
anche standard e modalità di gara, come ad esempio il criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
In tal senso Intercent-ER ha un'autonomia limitata in quanto è
condivisa con i professionisti e la dimostrazione di questo è che si
sta procedendo con una prudente gradualità. Se si ha infatti
riguardo alla dimensione degli acquisti effettuati per il sistema
sanitario, ad esempio, cresce con scalini appropriati e molta
attenzione per quanto riguarda i servizi che sono più difficili da
descrivere nei capitolati. La soddisfazione, espressa dai
responsabili sanitari, conferma che il timore espresso dal
presidente è importante, ma tuttavia non ha espresso al momento
particolari risultati negativi.
Riprende inoltre il punto riguardante le modalità con cui
Intecent-ER incorpora orientamenti, indirizzi che vengono approvati
dall'Amministrazione regionale nel duplice senso di Giunta e
Assemblea e cita a proposito l'articolo 1 (finalità e principi),
comma 2, del progetto di legge. Esso prevede che la Regione
Emilia-Romagna.. attraverso i suoi strumenti ..persegue obiettivi
di efficienza della spesa, di contenimento dei consumi energetici e
di rispetto dell'ambiente mediante il ricorso ad acquisti che
privilegino il basso impatto ambientale. Ciò risulta vincolante
quale sia la tecnologia di acquisto, tramite Intercent-ER o meno.
Il consigliere MAZZA interviene richiamando le misure previste
all'interno del piano energetico regionale, recentemente approvato
dall'Assemblea legislativa, che contengono modalità di acquisto di
tipo particolare e chiede se esse rientrano nelle procedure di
appalto in modo vincolante.
Chiede inoltre qual è il modo per controllare che siano rispettati i
contenuti del piano ed evitare acquisti non coerenti con le tutele
ambientali. Infatti, dall'illustrazione svolta risulta che il
progetto di legge in esame riguarda le modalità di contrattazione e
di gara piuttosto che i contenuti.
Per fare un esempio, cita la disposizione contenuta nel piano
energetico, a seguito della presentazione di un emendamento, che
prevede che per acquisti e servizi pluriennali il calcolo di
valutazione deve essere fatto sulla base dei costi gestionali annui
tenendo conto degli ammortamenti e gestioni reali. Come si fa a
controllare che queste indicazioni siano preventivamente rispettate
e coerenti con gli atti di indirizzo?
Il vicepresidente DELBONO distingue due tipi di intervento che a
volte si tende a far coincidere ma che invece, dal punto di vista
della possibilità di controllo, differiscono profondamente.
In alcuni casi Intercent-ER è stazione appaltante conto terzi; è
quindi del tutto evidente che non è pensabile costringere i Comuni
ad acquistare, ad esempio, alcune tipologie di automobili e non
altre. O si prevede che tutti i Comuni, le Provincie, le Università,
le Fiere a maggioranza pubblica, comprino tutti da un catalogo
prestabilito dalla Regione, e ciò ridurrebbe molto l'utilizzo
dell'Agenzia, oppure, in alcuni casi, quando il compito di
Intercent-ER è quello di aggregare la domanda della pubblica
amministrazione, la Regione è terza.
Per quello invece che riguarda l'acquisto ed utilizzo di beni per la
Regione Emilia-Romagna, non dipende dalla presente legge, ma
dall'input del richiedente - di cui Intercent-ER è servente -
affinché incorpori i provvedimenti che la Giunta o l'Assemblea
legislativa hanno assunto come orientamenti. Sia in campo energetico
che in altri campi.
Conclude che il problema potrebbe sorgere quando occorre scorporare
gli acquisti - poichè uno dei vantaggi principali di Intercent-ER è
rappresentato dalle economie di scala - e bandire gare diverse, nel
momento in cui le preferenze della Regione non coincidessero con
quelle degli altri soggetti della pubblica amministrazione regionale
che vogliono avvalersi di Intercent-ER attraverso le convenzioni già
stipulate.
Il consigliere MAZZA ritiene che se il Piano energetico regionale
prevede, ad esempio, la riduzione di immissioni di CO2 perché sono
state accumulate nel passato emissioni al di fuori del protocollo di
Kyoto, ciò compete non solo alla Regione bensì a tutto il sistema
regionale nel suo complesso. Le stazioni appaltanti come
Intercent-ER possono rifiutarsi o meno di fare acquisti non in linea
delle direttive?
Il vicepresidente DELBONO risponde richiamando nuovamente gli
strumenti di relazione tra la Regione Emilia-Romagna ed
Intercent-ER, ossia la convenzione operativa e l'accordo di
servizio. Ritiene che le proposte presentate dal consigliere Mazza
dovrebbero essere incluse nella convenzione operativa, per fornire
indicazioni, restrizioni o indirizzi all'Agenzia, per limitarne o
riorientarne l'azione. Ovviamente ciò potrebbe anche comportare di
dover dire dei no con risultati di vario effetto: infatti, ad
esempio, nel caso di acquisto di vetture, se la Regione volesse
comprarle di un certo tipo e gli altri enti di un tipo diverso, si
potrebbe ignorare la richiesta o decidere di non acquistarle, ma
sempre nella consapevolezza che, dal punto di vista del sistema
complessivo, se non si riuscisse nell'opera di persuasione, le altre
auto verrebbero acquistate ugualmente con una maggior spesa delle
procedure di acquisto.
Il presidente NERVEGNA, constatato che non vi sono altri interventi
in sede di discussione generale, invita la Commissione a procedere
all'esame degli articoli.
Art. 1 Finalità e principi
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Art. 2 Ambito di applicazione
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Art. 3 Sistema regionale di acquisto
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Art. 4 Programmi di acquisizione
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Art. 5 Elenco dei fornitori
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Art. 6 Responsabile del procedimento
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
nessun contrario.
Entra la consigliera Guerra.
Art. 7 Trattamento dei dati
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 8 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord), nessun contrario.
La consigliera GUERRA presenta alcuni emendamenti modificativi al
progetto di legge (v. atti) che sono distribuiti in corso di seduta.
Art. 8 Modalità e criteri di scelta del contraente
Il presidente NERVEGNA dà lettura dell'emendamento modificativo
della consigliera Guerra che insiste sull'articolo 8, del seguente
tenore:
Alla fine del comma 2 dell'articolo 8, cancellare il punto ed
aggiungere la seguente frase:
, ivi comprese le caratteristiche ambientali di cui all'articolo 68
del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 anche in relazione al
perseguimento degli obiettivi di cui al precedente articolo 1, comma
3.
La consigliera GUERRA illustra l'emendamento e il vicepresidente
DELBONO, in considerazione della complessità della normativa
richiamata e del fatto che alcune proposte di modifica riguardano
articoli già esaminati dalla Commissione, propone di proseguire
nella votazione del testo del progetto di legge, riservandosi di
approfondire gli emendamenti nel lasso di tempo intercorrente fino
all'esame dell'Aula. La consigliera GUERRA si dichiara disposta a
ritirare gli emendamenti stessi, con l'intesa di ripresentarli in
aula.
La Commissione concorda.
Il presidente NERVEGNA pone quindi in votazione l'articolo 8 nella
sua stesura originaria.
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 9 astenuti (Forza Italia, Lega Nord,
Verdi per la Pace), nessun contrario.
Entrano i consiglieri Varani e Noè.
Art. 9 Procedura negoziata
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 10 Acquisizioni in economia
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo), 14 astenuti (Forza Italia, Lega Nord,
Unione Democratici Cristiani e di Centro, Verdi per la Pace), nessun
contrario.
Art. 11 Valutazione delle offerte
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 12 Verifica dei requisiti
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 13 Aggiudicazione e conclusione del contratto
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 14 Ufficiale rogante
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 15 Durata del contratto
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 16 Varianti
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 17 Verifica di conformità
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 18 Assetto organizzativo
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 19 Abrogazioni
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 20 Disposizioni finali e transitorie
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Art. 21 Entrata in vigore
La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
contrario.
Il relatore consigliere BERETTA si riserva di chiedere
l'autorizzazione alla relazione orale ai sensi dell'articolo 73 del
regolamento interno.
Entra il consigliere Monari.
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- Informazione del Vicepresidente della Giunta regionale Assessore
a Finanze. Europa Prof. Falvio Delbono sulla manovra del bilancio
regionale 2008
Il presidente NERVEGNA informa che dalla data di invio della
convocazione sono nel frattempo stati formalmente assegnati alla
Prima Commissione i progetti di legge di iniziativa dell'esecutivo
relativi alla finanziaria regionale (ogg. 3119) e al bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2008 e al bilancio pluriennale 2008-2010 (ogg. 3120). Propone quindi
di procedere alla nomina dei relatori, ai sensi dell'articolo 50,
comma 3 dello Statuto.
La Commissione concorda e nomina Relatore il consigliere Gian Luca
Rivi e Relatore di minoranza il consigliere Antonio Nervegna.
Il vicepresidente della Giunta regionale DELBONO svolge il seguente
intervento:
Prima di iniziare l'illustrazione, vorrei informare la Commissione
che, come informalmente convenuto in occasione della discussione sul
consuntivo 2006, la Giunta regionale è disponibile ad adoperarsi già
nei prossimi giorni per iniziare a sperimentare ciò che il nuovo
regolamento interno dell'Assemblea legislativa richiederà anche
formalmente per le procedure di approvazione del bilancio. Infatti
il regolamento interno dell'Assemblea legislativa, che con tutta
probabilità sarà approvato dall'Aula nella seduta di fine novembre,
introduce alcune innovazione per quanto riguarda le modalità di
esame da parte dei consiglieri. Ne segnalo in particolare due: una,
l'approfondimento delle singole Commissioni per materia con i
rispettivi assessori di riferimento, fatte salve ovviamente le
prerogative della sede referente che competono alla Prima
Commissione; l'altra, l'invio in tempi utili alle Commissioni di
settore degli articoli o degli emendamenti non direttamente
afferenti alla legge finanziaria. Spero che i consiglieri apprezzino
il fatto che a oggi (poi riconosco che in passato vi sono state
talvolta prassi difformi) nella legge finanziaria, tranne un unico
articolo che riguarda i consorzi fidi, tutte le altre norme hanno un
contenuto prettamente finanziario, dunque non si è verificata una
distorsione della legge finanziaria stessa, come talvolta ci è stato
rimproverato. La Giunta offre la propria disponibilità si da ora.
Poi saranno i singoli presidenti di Commissione a organizzare i vari
approfondimenti ritenuti opportuni. Quindi sperimentiamo ante
litteram il nuovo regolamento, così come per l'impegno a
trasmettere non solo a questa Commissione, ma anche a quelle
competenti per settore, eventuali emendamenti (che tenderei ad
escludere) non direttamente attinenti alla materia finanziaria.
I due testi che la Giunta regionale ha approvato venerdì 16
novembre, la proposta di legge finanziaria e del bilancio regionale,
ovviamente sono redatti a legislazione vigente. Non si tratta di una
precisazione inutile, poichè dobbiamo tener conto anche del testo
della legge finanziaria nazionale come è uscito dal Senato, pur se i
tempi non sono perfettamente allineati. Noi abbiamo approvato i
progetti di legge l'ultimo giorno utile per rientrare nell'iter
legislativo regionale e arrivare in Aula prima delle festività.
Alcuni aspetti, che segnalerò separatamente, non possono essere
inclusi nel testo del bilancio, essendo stato redatto a legislazione
vigente, ma abbiamo motivo di ritenere che possano formare a un
qualche stadio - o già in emendamento, o successivamente - contenuto
del nostro bilancio come ricaduta di parti della legge finanziaria
dello Stato o del decreto collegato che contiene alcuni aspetti
importanti per le Regioni e che dovrebbe andare al voto dell'Aula
parlamentare in questi giorni.
Per semplificare il lavoro, partirei quindi da questi ultimi
aspetti, che non sono nel nostro provvedimento, ma che abbiamo
ragione di ritenere saranno parte delle risorse a disposizione. Mi
soffermo solo sui profili finanziari, non su quelli ordinamentali.
Nel decreto di accompagnamento sono previsti 540 milioni di euro
per le politiche abitative. Si tratta di una novità positiva. Non
sono risorse che transitano per il bilancio regionale, nel senso che
la materia è di competenza regionale e la Regione programma insieme
agli enti locali l'impiego di queste risorse, con alcuni paletti
che il provvedimento contiene, tuttavia non passano dal bilancio
regionale, ma dovrebbero essere erogati direttamente ai Comuni entro
l'anno. Ovviamente noi ne teniamo conto per articolare le nostre
politiche con i nostri mezzi.
Secondo punto, patto di stabilità. La legge finanziaria nazionale
prevede un incremento del tetto di spesa del 2.5% e di questo
abbiamo tenuto conto nel quantificare l'ammontare della spesa
regionale. Infatti 2.5%, considerando che la sanità e alcune altre
voci non fanno parte del montante, vuol dire che per noi significa
circa 50 milioni di euro. Nel 2008 potremmo quindi impegnare circa
50 milioni di risorse in più rispetto al 2007 per effetto del patto
di stabilità.
Altre due voci sostanziali di grande importanza riguardano il
trasporto pubblico locale e il fondo per la non autosufficienza. E',
per così dire, più precisa l'informazione sul secondo che non sul
primo, che è ancora oggetto di trattativa.
Sul fondo nazionale per la non autosufficienza, introdotto con la
finanziaria del 2007, era prevista una progressione: 100 nel 2007,
200 nel 2008, 400 nel 2009. In realtà sono diventati 400 già sul
2008 e pertanto dovremmo avere una quota di accesso che grosso modo
corrisponde a quella del riparto sanitario, pari al 7 - 7.5%.
Confidiamo di poter portare sul nostro bilancio regionale
l'equivalente del 7% di 400 milioni di euro, quindi circa 28 - 29
milioni di euro, che tuttavia oggi non vedete perchè, come dicevo,
abbiamo redatto il bilancio a legislazione vigente.
Sul trasporto pubblico locale, l'originario disegno di legge
finanziaria che il Governo ha trasmesso alle Camere conteneva uno
stanziamento di 500 milioni di euro, sia gomma che ferro, ma con una
ripartizione in parte corrente, in parte capitale, in parte
Trenitalia, dunque con un riparto interno che le Regioni non hanno
condiviso e di conseguenza hanno proposto emendamenti al Governo.
Non so a quale livello di risorse si assesterà la versione finale di
questo articolo della legge finanziaria - temo inferiore a 500
milioni per le Regioni -, tuttavia vi sono due vantaggi: il primo,
la loro fiscalizzazione, cioè invece che sotto forma di
trasferimento, dovrebbe essere una quota di una accisa, in
particolare dell'accisa sul gasolio, che ci viene retrocessa, senza
alcun effetto finale sui consumatori. Pertanto le Regioni, come già
oggi hanno una accisa sulla benzina, vedrebbero anche una quota di
accisa sul gasolio da autotrazione. Secondo, l'intervento dovrebbe
avere non più un carattere una tantum, spot , come era previsto
inizialmente, bensì una copertura triennale. Quindi ora stiamo
negoziando sul quantum ; il come è condiviso da tutte le Regioni
e queste risorse potrebbero poi essere utilizzate dalle Regioni
stesse con molta libertà nell'ambito del settore trasporto, perchè,
essendo risorse di parte corrente, si possono utilizzare sia per
servizi che per investimenti, sia su gomma che su ferro. Questo
infatti è il meccanismo della fiscalizzazione, come accade per
l'accisa sulla benzina, che possiamo utilizzare come vogliamo.
Pertanto al momento il dubbio riguarda il quantum.
E queste sono le principali ripercussioni finanziarie immediate del
testo uscito dal Senato con effetti non trascurabili sul bilancio
regionale, se dovessero essere confermate nella versione finale del
testo.
Abbiamo costruito il bilancio regionale per il 2008, tenendo fermi
alcuni elementi con i quali già avevamo impostato il bilancio 2007 e
anche qui cercando di onorare gli impegni assunti in occasione della
formulazione del bilancio 2007, per dare coerenza a cose che avevamo
detto e in parte fatto, mi riferisco in particolare agli
investimenti.
Dal lato delle entrate, non vi è nessuna manovra regionale. Quindi
le entrate aumentano per effetto di elementi extratributari
regionali. In particolare, l'incremento delle entrate, che è circa
di 1 miliardo di euro rispetto allo scorso anno, ha fondamentalmente
tre origini.
Da una parte l'aumento del fondo sanitario nazionale dentro il patto
per la salute sul 2008: questo vale dai 200 ai 250 milioni di euro,
vedremo come si conclude il riparto entro la fine di questa
settimana.
Poi c'è un fattore molto importante, l'iscrizione delle risorse
europee, su cui peraltro vi sono due annualità (se ricordate, lo
scorso anno avevamo detto: stiamo programmando i fondi europei, ma è
difficile riuscire ad impegnarli il primo anno, per la tempistica
dei piani attuativi, i POR, ecc.); pertanto, ora che abbiamo
formalizzato tutti gli aspetti contabili rilevanti, possiamo
iscrivere dal lato delle entrate una doppia annualità, sia sul FESR,
sia sul piano di sviluppo agricolo, che su una parte del fondo
sociale.
Terzo, e non sono particolarmente corposi e cospicui, alcuni mezzi
statali che iscriviamo in entrata.
Quindi per effetto di: incremento del fondo sanitario, iscrizioni di
due annualità sul 2008 di fondi europei e alcuni incrementi di mezzi
statali, questo spiega l'incremento dal lato delle entrate di circa
un miliardo di euro.
Guardando il bilancio complessivo, la sua dimensione è di 16
miliardi e 510 milioni di euro, di parte effettiva (come sempre
lasciamo stare le contabilità speciali). Poi vi è una cifra che
falsa un pò i dati: infatti, essendo ancora l'anno in corso, abbiamo
una previsione di avanzo sul 2007, che è la prima entrata del 2008,
di circa 5,2 miliardi di euro, dei quali circa 3,2 di
regolarizzazioni contabili (le solite partite aperte, il meccanismo
è sempre quello: riceviamo ad esempio una rata mensile dalla sanità
dove non viene specificato quanto di IVA, quanto di IRAP ecc., e
sono rate che poi devono essere ricondotte a dati certi ex post , a
seconda di quello che sono state le entrate delle voci che
concorrono a finanziare la sanità; questo si trascina nel tempo e ha
una dimensione molto corposa). Quindi il bilancio, al netto delle
regolarizzazioni contabili, deve essere 16.5 meno 3.2 che dà una
cifra più effettiva di 13.3 di bilancio.
Sempre dal lato delle entrate, non è cambiato molto rispetto alla
struttura degli anni precedenti per quanto riguarda le entrate di
natura tributaria; certo cresce la parte Unione europea per le
ragioni che spiegavo in precedenza. Faccio notare che la
compartecipazione regionale all'IVA è saldamente balzata al comando
delle entrate tributarie (prima c'era l'IRAP) e la ragione è molto
semplice. La compartecipazione all'IVA è la parte che concorre al
finanziamento della sanità e in tanto in quanto è aumentata la
dimensione del fondo sanitario nazionale, essendo l'IRAP abbastanza
stabile, quello che manca viene preso dall'IVA. Quindi la
percentuale di compartecipazione regionale al gettito IVA cresce per
seguire la crescita della dimensione del fondo sanitario. Questa è
la ragione per la quale la compartecipazione all'IVA che fino a due
anni fa si attestava sull'ordine dei 3 miliardi di euro, ora è 3.75,
mentre l'IRAP si aggira sempre sui 3 - 3.1 miliardi di euro. Tutto
questo per quanto riguarda il lato delle entrate. Le altre voci non
sperimentano particolari variazioni.
Se andiamo a leggere le politiche di bilancio, soprattutto la parte
uscite, al netto delle regolarizzazioni contabili - sconsiglio di
rapportare le singole voci a un bilancio di 16.5, perchè sarebbe
fuorviante, va rapportato al bilancio vero che è di 13.3 e le
percentuali che vi fornirò in seguito sono già depurate da queste
cifre -, un primo dato piuttosto importante è la composizione spesa
corrente e investimenti.
Le proporzioni corrente/investimenti sono circa 82% spesa corrente,
18% spesa in conto capitale. Ovviamente all'interno della spesa
corrente quasi l'80% è spesa socio-sanitaria (quindi non solo sanità
ma anche altre attività, una per tutte, la più importante, il fondo
regionale per la non autosufficienza, che da solo ormai è intorno ai
300 milioni di euro).
Per quanto riguarda l'impiego di quel che nel 2007 avevamo chiamato
extragettito - nel 2008 non è più extragettito perchè non abbiamo
fatto manovre aggiuntive - riconfermiamo l'impostazione 2007: 100
milioni alla sanità, 100 milioni di euro fondo non autosufficienza,
il resto agli investimenti, che era esattamente la ripartizione
delle risorse dalla manovra IRAP e IRPEF del 2007.
All'interno delle politiche dal lato della spesa della Regione, poi,
l'impostazione sul welfare inaugurata nel 2007 viene confermata.
Pertanto sono confermate le principali voci sul sociale e sul
welfare nel 2008 rispetto al 2007 (previsionale 2007,
pre-assestato), come ad esempio il fondo sociale per l'affitto, il
fondo sociale regionale che si aggiunge alla quota parte del fondo
sociale nazionale, le borse di studio. I nostri interventi regionali
dal lato della spesa corrente su welfare e sociale sono riconfermati
esattamente come nel 2007.
Fuori dalla parte corrente del sociale, ma stando sempre nell'ambito
della spesa corrente, abbiamo cercato di contenere le spese di
funzionamento. Sulle spese di funzionamento succede che in valore
assoluto aumentano di 4 milioni di euro rispetto all'anno scorso; in
termini percentuali sul bilancio totale passano dal 3.4 al 2.9%, nel
senso che è cresciuto il denominatore. Ciò significa che ad esempio
le spese di personale sono sostanzialmente ferme rispetto a due anni
fa nonostante il contratto, le spese per consulenze sono calate,
mentre altre sono aumentate, come le utenze, alcune spese economali.
In termini assoluti, quella che viene chiamata spesa complessiva di
funzionamento è aumentata di 4 milioni di euro, in termini
percentuali è calata di mezzo punto, dal 3.4 al 2.9%.
Siamo riusciti anche all'interno dell'impiego di risorse di parte
corrente a finanziare alcuni investimenti che altrimenti non
avrebbero trovato facilmente copertura. Mi riferisco in particolare
alla legge regionale 40 del 2002 che riguarda le strutture
alberghiere. Sapete che questa legge, come altre leggi di settore
negli ultimi anni, in questo settore più che in altri, ha sofferto
dell'articolo 3 della legge 350 del 2003 e che, a differenza di
altri comparti produttivi, nella fattispecie del settore turistico,
a parte l'uso di alcuni residui di leggi nazionali ormai ad
esaurimento, non vi sono fondi statali particolari e poco si può
attingere anche dai fondi europei.
Allora (e mi soffermo sul punto anche per spiegare come abbiamo
utilizzato parte dell'extragettito per gli investimenti), abbiamo
stanziato 5 milioni di euro (4 sulla legge 40 e 1 alle Province) per
interventi di investimento nel campo del turismo, quindi risorse che
possono essere date direttamente a operatori del settore. Si tratta
infatti di investimenti, ma essendo destinati a soggetti privati li
finanziamo con parte delle entrate correnti, quindi li troviamo
nell'impiego di risorse correnti, anche se la finalità è per
investimenti.
Investimenti. E' un anno piuttosto importante come dimensione, più
11% rispetto allo scorso anno per le ragioni che illustravo prima.
Ricordo che la dimensione degli investimenti finanziati nel triennio
- sono pressochè quasi tutti sul 2008 - è di 2,37 miliardi di euro,
pari appunto all'11% in più rispetto all'anno scorso.
Quel numero va scomposto in quattro addendi:
1) slittamenti che vengono reiscritti, vale a dire risorse già
stanziate sugli esercizi precedenti che non sono state impegnate;
2) fondi europei, di cui ho già detto;
3) mezzi statali;
4) nuove autorizzazioni con mezzi regionali.
E qui mi piace sottolineare - e dobbiamo esserne orgogliosi tutti,
indipendentemente dai ruoli ricoperti - che anche grazie alla
manovra fiscale svolta sul 2007, siamo stati in grado nel
previsionale 2008 di incrementare significativamente gli
investimenti con mezzi regionali aggiuntivi che andiamo ad
autorizzare. Se l'anno scorso in questi giorni autorizzavamo circa
70 - 80 milioni di euro di investimenti in più con mezzi regionali,
oggi quella cifra è sostanzialmente raddoppiata e non escludiamo di
poterla aggiustare ancora in aumento nelle prossime settimane.
Questo per ribadire che quando avevamo detto che con la manovra
fiscale, oltre alla sanità, oltre alla non autosufficienza, vi
sarebbero state anche più risorse per investimenti, trova ora
conferma.
Quali sono state le strategie che hanno governato la politica degli
investimenti? Alcune cose erano già avviate e abbiamo dato loro una
certa continuità. Penso al piano triennale sull'edilizia scolastica.
Sull'edilizia scolastica peraltro stiamo intervenendo a vari
livelli: asili nido, materne, edilizia universitaria. Nella
relazione di accompagnamento al bilancio vengono segnalate le voci
specifiche ed i relativi stanziamenti, che vanno sempre intesi come
parte di un programma triennale. Ad esempio i 3 o 4 milioni di euro
destinati agli asili nido sono un terzo del totale, poichè il
programma è triennale e in alcuni casi ciò consente anche alla
Regione di accedere a fondi statali stanziati che prevedono un
cofinanziamento. Pertanto in alcuni casi la cifra non è casuale, ma
è esattamente quanto serve almeno per raddoppiare o rispettare la
clausola di cofinanziamento, un pò come accadeva nel passato con i
fondi europei.
Abbiamo stanziato delle risorse, 4 milioni di euro, che si
aggiungono a degli slittamenti per le strutture socio-sanitarie,
centri diurni, RSA, immobili, dove vi sarà un bando che mette
insieme le risorse nuove e quelle slittate dall'anno precedente.
Abbiamo attribuito circa 25 milioni di euro alle politiche per la
mobilità. Sappiamo che non bastano, ma a questi si aggiungono le
risorse del FAS, fondo aree sottoutilizzate e dei mezzi statali -
pensate alle Bassanini - quindi il pacchetto per le infrastrutture
sarà piuttosto importante. All'interno poi dei singoli settori
vedrete il riparto, perchè queste risorse servono sia per il ferro,
anzi soprattutto per il ferro, ma vi sono anche interventi specifici
che vanno dai porti alla sicurezza stradale.
Abbiamo stanziato circa 8 milioni di euro per le politiche
culturali, giovani e sport.
Vi sono tra difesa del suolo e ambiente circa 20 - 22 milioni di
euro, che vanno dalla difesa della costa al pronto intervento per
frane o altre emergenze dei capitoli specifici della protezione
civile, ad altre politiche ambientali più strutturate svolte dal
competente assessorato.
Per il commercio abbiamo utilizzato lo stesso meccanismo degli anni
precedenti, cioè 3 - 4 milioni di euro per gli enti locali
finalizzati ad interventi su aree di interesse commerciale, mentre,
come ho già detto, per il settore alberghiero abbiamo destinato
risorse che possono essere utilizzate anche direttamente da soggetti
privati.
Sempre per quanto riguarda gli investimenti, sulle politiche
abitative abbiamo intenzione di fare due cose molto importanti.
La prima, che trovate già, consiste nell'utilizzare 15 - 20 milioni
di euro di politiche per la casa, che originariamente erano state
pensate per l'acquisizione di aree, ecc., in realtà di impiegarle
per ristrutturare gli alloggi ACER oggi sfitti perchè bisognosi di
manutenzione. Stiamo parlando di 1700 - 1800 alloggi e questa è
un'iniziativa molto importante che si aggiunge al piano delle 3000
case e ad altre azioni. E' quindi l'impiego di risorse che daremmo
ai Comuni/ACER per rendere agibili questi appartamenti in tutto il
territorio regionale. Si tratta del 7 - 8% di tutto il patrimonio e
attualmente è registrato come sfitto in quanto non agibile.
La seconda è sempre sulle politiche abitative, ma non la trovate a
bilancio. Intenderemmo utilizzare una parte di quei 27 - 28 milioni
di euro che ci arriverebbero dal fondo non autosufficienza per
completare l'intervento di rimozione delle barriere architettoniche
che abbiamo già in parte finanziato quest'anno con il bilancio di
assestamento. Presso il competente assessorato sono già state
vagliate e validate richieste per circa 12 - 13 milioni di euro; in
assestamento 7,5 erano già stati finanziati, ne mancano circa 5. Vi
è coerenza con una finalità di non autosufficienza, anche se si
interviene con uno strumento diverso rispetto agli assegni di cura o
similari. Si tratta di soggetti privati, quindi occorrono risorse di
parte corrente; così facendo realizzeremmo scivoli e ascensori,
insomma interventi infrastrutturali sulle abitazioni dove risiedono
persone con caratteristiche di scarsa mobilità.
Aggiungo, sulla parte corrente, una voce di spesa molto importante
che ho tralasciato prima e che non era presente in queste dimensioni
nel 2007. Riguarda il cofinanziamento regionale del piano di
sviluppo rurale. E' l'unico fondo europeo che ha obbligatoriamente
un cofinanziamento ed è di circa 13 milioni di euro all'anno.
Siccome sul 2007 ne avevamo finanziato solo metà, questa volta
abbiamo un'annualità e mezzo. Quindi nella parte corrente del
bilancio trovate circa 20 milioni di euro che sono la leva per poter
ovviamente attivare le risorse statali ed europee su quel fondo.
Ricordo che con le nostre risorse il piano di sviluppo rurale
consente circa 940 milioni di euro sui 7 anni e quindi, fatta la
proporzione, circa 135 milioni di euro all'anno. Grazie.
Escono i consiglieri Garbi, Manfredini e Monari.
Il presidente NERVEGNA ringrazia il vicepresidente per
l'illustrazione svolta e chiede se vi sono domande di chiarimento o
approfondimento.
Il consigliere VARANI formula una domanda politica: la Giunta
regionale non propone l'aumento delle tasse, ma non si è posta il
problema di ridurle? Vi erano infatti le condizioni per porsi questo
interrogativo. Come è stato illustrato, aumenta il fondo sociale
nazionale, vi sono risorse per il trasporto pubblico locale, è
aumentato il finanziamento per la sanità, vi è una riduzione delle
spese. Perchè allora la Regione mantiene un aumento della tassazione
già introdotto lo scorso anno? Cita quindi l'esempio della Regione
Lombardia e chiede un riepilogo sull'utilizzo delle maggiori
risorse.
Domanda inoltre un chiarimento sulle misure del collegato alla
finanziaria nazionale in tema di politiche abitative e se sul punto,
trattandosi di materie di competenza regionale, l'Emilia-Romagna
intende far ricorso alla Corte costituzionale.
Il consigliere MAZZA chiede maggiori informazioni sull'intervento
del vicepresidente in ordine alle politiche per la mobilità e ai
fondi previsti sul trasporto pubblico, per chiarire e sistematizzare
una serie di informazioni altrimenti contraddittorie comparse sulla
stampa (l'acquisto di nuovi treni, il ritiro di stanziamenti
destinati al ferro a favore dell'asfalto).
Ricorda la decisione assunta dall'Assemblea legislativa per
impegnare l'esecutivo a presentare un piano triennale del trasporto
su ferro con le risorse per gli investimenti e le risorse per la
gestione, in modo da poter confrontare quest'ultimo con il piano
triennale dell'asfalto.
Poichè gli squilibri sono palesi, le spinte per il passante
fortissime, mentre invece sul trasporto metropolitano si fatica a
sentire alcunchè, vorrebbe avere la chiarezza della situazione sul
versante investimenti.
Il presidente NERVEGNA richiamandosi agli interventi sull'edilizia
residenziale pubblica, investimenti sulla casa, evidenzia la
questione dell'alienazione del patrimonio ACER, da valutare forse
più propriamente in sede di legge finanziaria regionale, per
verificare la possibilità di renderla simile alla normativa che
disciplina la cessione del patrimonio regionale, dando la prelazione
a coloro che usufruiscono degli alloggi e sono affittuari, con una
riduzione del 25% ,analogamente a ciò che avviene per il patrimonio
regionale. Vi sarebbe comunque una complementarietà settoriale
rispetto all'intervento di bilancio, per rendere da un lato più
veloce l'acquisto da parte dei potenziali proprietari e dall'altra
per liberare maggiori risorse a favore degli enti locali; il
problema peraltro è già stato a più riprese segnalato dalle ACER al
competente assessorato.
Il vicepresidente DELBONO risponde dapprima all'ultima osservazione
formulata dal presidente Nervegna, precisando che gli alloggi ACER
sono già passati nello stato patrimoniale dei Comuni e quindi non è
certo che la proposta avanzata, quand'anche fosse condivisa, sarebbe
traducibile in un emendamento alla legge finanziaria regionale
nell'arco di qualche settimana. Da parte propria offre la maggiore
disponibilità, ma ritiene opportuno affrontare la materia
nell'ambito delle politiche abitative, con l'assessore e la
Commissione assembleare competente.
Quanto alle questioni sollevate dal consigliere Mazza sulla
mobilità, riferisce in merito al macroriparto delle risorse
attinenti al settore (fatte salve le verifiche puntuali, perchè si
tratta appunto di una scansione a livello macro ).
All'assessorato mobilità vanno 25,25 milioni di euro di investimenti
autorizzati aggiuntivi. Di questi, 15 milioni di euro per acquisto
di materiale rotabile; 1,25 per i porti; 4 per opere stradali e di
sicurezza; 5 per qualificazione mobilità urbana, infrastrutture e
mezzi di trasporto (su gomma). Tutto ciò, ribadisce, per quanto
riguarda la macrodestinazione dei mezzi regionali aggiuntivi
liberati dal previsionale.
Per quanto riguarda poi il piano triennale complessivo ferro-strada,
precisa che il quadro completo sarà configurabile una volta
licenziata la finanziaria nazionale, conoscendo con certezza, nelle
quantità e nei modi, la versione finale di quello che inizialmente
era il fondo di 500 e che ora dovrebbe diventare la quota di
compartecipazione all'accise ed avendo inoltre a regime il fondo
aree sottoutilizzate, destinato alle infrastrutture. Saranno così
definiti tutti gli elementi per presentare un piano 2008-2010, con
la quantificazione delle risorse a disposizione di fonte europea e
statale, e la previsione dei mezzi regionali, oltre ai finanziamenti
Bassanini che da tempo hanno già regolarmente la propria
destinazione sia sul versante ferroviario che su quello stradale.
Infine, sulle obiezioni in ordine alla tassazione sollevate dal
consigliere Varani, chiarisce che la Regione Lombardia ha cancellato
una addizionale IRPEF dello 0.3% introdotta dal 2002; la Regione
Emilia-Romagna invece ne ha introdotta una da 0,2 a partire dal
2007. Pertanto la fascia dei contribuenti interessata con meno di
15.000 euro in Lombardia ha avuto un prelievo di 5 per 0.3, pari a
un punto e mezzo, in Emilia-Romagna 0.2 da oggi. Sottolinea ancora
come prima di togliere agli emiliano-romagnoli ciò che hanno già
tolto ai lombardi in quella fascia di reddito, ce ne passa; inoltre,
a differenza che in Emilia-Romagna, in Lombardia insistono ticket
sulla farmaceutica e in parte sulla diagnostica ora in corso di
rivisitazione; dunque si può togliere ciò che si è messo, non ciò
che non si è messo.
Osserva poi che la Giunta regionale ha compiuto approfondite
valutazioni e ricorda che nell'illustrazione svolta ha già chiarito
la destinazione delle risorse della manovra fiscale regionale. I
fondi per la non autosufficienza che arriveranno in più non sono
incamerati nella fiscalità generale, oppure non cala il fondo
regionale se viene incrementato il fondo nazionale.
La Giunta ritiene che il fabbisogno di interventi a favore delle
famiglie con persone non autosufficienti sia ancora da potenziare
moltissimo. Quindi cancellare lo 0.2 sotto i 15.000 euro sarebbe
stato forse più popolare (in Emilia-Romagna in quella fascia vi è un
terzo dei contribuenti), ma sarebbe corrisposta ad una piccolissima
riduzione fiscale corrispondente ad un euro al mese, mentre invece i
30 o 25 milioni totali in più per la non autosufficienza,
sicuramente, rilevano per quelle famiglie bisognose o dell'assegno
di cura, o dell'assistenza domiciliare o di altro sostegno economico
per il pagamento delle rette nelle strutture residenziali.
E afferma che si tratta di una scelta precisa della Giunta
regionale, così come una parte del gettito fiscale generato dalla
manovra continua ad andare alla sanità. Ma anche in questo caso vi è
un motivo di prudenza e di cautela. Infatti nel 2008 il fondo
sanitario nazionale non sperimenta la stessa gradevole impennata
avuta nel 2007. Il piano è triennale, l'aumento medio è del 3,5% ma
non è uniforme (4,5 nel 2007, 2,5 nel 2008, 3,5 nel 2009). In
conclusione, il 2008, dal punto di vista della dotazione complessiva
del fondo sanitario nazionale, è il peggiore dei tre anni e la
Giunta non vuole depauperare la sanità con una manovra al ribasso
dal punto di vista fiscale, ma preferisce difendere i servizi del
welfare. Sia per l'impiego sulla non autosufficienza, sia per le
risorse alla sanità, sia per la dimensione degli investimenti
l'esecutivo ha ritenuto per quest'anno di mantenere le scelte
compiute. Anche nel DPEF (documento di politica
economico-finanziaria) che a breve sarà messo a disposizione sul
sito della Regione, in conclusione c'è scritto che la pressione
fiscale regionale attuale è considerata il tetto alla pressione
fiscale complessiva.
Infine, sull'eventuale contenzioso costituzionale in tema di misure
per le politiche abitative, informa che la Regione Emilia-Romagna
non farà ricorso alla Corte. Infatti da un lato tutte le Regioni
hanno condiviso la programmazione. Dall'altro, dal punto di vista
finanziario, se anche tutte le risorse fossero transitate attraverso
i bilanci regionali sarebbero comunque state assegnate ai
Comuni/ACER ed anzi, visto il meccanismo regionale del rispetto del
patto di stabilità per tetti di spesa e non per saldi, sarebbero
state contabilizzate in uscita con un effetto saturazione e
avrebbero solo rallentato i tempi di erogazione. Le Regioni dunque
non hanno alcun interesse a ricorrere e inoltre vi sono ragioni di
urgenza nell'utilizzo di risorse che a livello nazionale fanno parte
dell'extragettito: se non sono impegnate entro il 2007 devono essere
riportate a riduzione del debito per gli impegni presi dall'Italia
in sede di l'Unione europea.
Il presidente NERVEGNA propone alla Commissione di svolgere la
consultazione della società civile sui progetti di legge finanziaria
e di bilancio (ogg. 3119 e 3120) fissando l'udienza conoscitiva per
lunedì 3 dicembre 2007 ore 10.
La Commissione concorda.
- - - - -
Abbinamento, ai sensi dell'articolo 22, comma 7 del Regolamento, dei
seguenti progetti di legge e nomina del Relatore:
3062 - Progetto di legge d'iniziativa 1Giunta recante: Misure di
razionalizzazione in attuazione dei principi della Legge 27 dicembre
2006, n. 296 ' Disposizioni per la formazione del Bilancio Annuale e
Pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria per il 2007)' (delibera
di Giunta n. 1606 del 29 10 07)
e
1134 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Salomoni e
Leoni: Norme per il recesso della Regione Emilia-Romagna da società,
fondazioni, associazioni nelle quali la Regione possiede
compartecipazioni (23 02 06) - Relatore consigliere Nervegna
La Commissione concorda di abbinare i due progetti di legge, di
scegliere come testo base il progetto di legge di iniziativa della
Giunta regionale ogg. 3062 e di nominare relatore il presidente
Antonio Nervegna.
Esce il consigliere Varani.
- - - - -
2969 - Proposta recante: Legge regionale 19 agosto 1996, n. 30.
Modifica della deliberazione del Consiglio regionale n. 482 del
maggio 2003 di approvazione dell'accordo di programma speciale
d'area 'Basso ferrarese' (delibera di Giunta n. 1455 del 01 10 07)
Illustra BERGAMINI.
La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 6 astenuti (Forza
Italia, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
La seduta termina alle ore 16,45
Verbale approvato nella seduta del 4 dicembre 2007.
La Segretaria Il Presidente
Claudia Cattoli Antonio Nervegna