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Legislatura VIII - Commissione I - Verbale del 20/11/2007 pomeridiano

    Testo

    Verbale n. 27 del 2007
    Seduta del 20 novembre 2007
    Il giorno 20 novembre 2007 alle ore 15,00 si è riunita presso la
    sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
    nota prot. n. 21848 del 15 novembre 2007.
    Partecipano alla seduta i Consiglieri:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    NERVEGNA Presidente Forza italia 5 presente
    Antonio
    BERETTA Vice Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
    Nino Presidente
    MANFREDINI Vice Lega Nord Padania 3 presente
    Mauro Presidente Emilia e Romagna
    AIMI Componente Alleanza Nazionale 4
    Enrico
    BORGHI Componente Misto 1
    Gianluca
    BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1
    Donatella Italiani
    CARONNA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
    Salvatore
    GUERRA Componente Verdi per la Pace 1 presente
    Daniela
    MANCA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
    Daniele
    MASELLA Componente Partito della 3
    Leonardo Rifondazione Comunista
    MAZZA Componente Sinistra Democratica 2 presente
    Ugo per il Socialismo
    Europeo
    MONACO Componente Per l'Emilia-Romagna 1
    Carlo
    MONARI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
    Marco Margherita
    NANNI Componente Italia dei Valori 1
    Paolo con Di Pietro
    NOE' Componente Unione Democratici 1 presente
    Silvia Cristiani e di Centro
    PIRONI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
    Massimo
    RICHETTI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
    Matteo Margherita
    RIVI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 4 presente
    Gian Luca
    VARANI Componente Forza Italia 4 presente
    Gianni
    ZANCA Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
    Paolo
    Il consigliere Roberto GARBI sostituisce il consigliere Caronna, il
    consigliere Fabio FILIPPI sostituisce per parte della seduta il
    consigliere Varani.
    E' presente il Vicepresidente Assessore a Finanze. Europa prof.
    Flavio Delbono
    Sono altresì presenti: Garavini (Dir. gen. Organizzazione,
    Personale, Sistemi Informativi e Telematica), Curti (Resp. Serv.
    Bilancio e Finanze), Bellei e Avallone (Serv. Bilancio e Finanze),
    Ricciardelli (Resp. Serv. Affari legislativi e qualità dei processi
    normativi), Bastianin e Lipparini (Serv. Affari legislativi e
    qualità dei processi normativi), Bergamini (Serv. Intese
    istituzionali e Programmi speciali d'Area), Mantini (Serv.
    Informazione per la Stampa Assemblea Legislativa)
    Presiede la seduta: Antonio Nervegna
    Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
    Resocontista: Simonetta Mingazzini
    Il presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta.
    -
    Approvazione del verbale n. 25 del 2007
    La Commissione all'unanimità dei presenti approva il verbale n. 25
    del 2007, relativo alla seduta del 30 ottobre 2007.
    - - - - -
    3006 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta regionale:
    Disposizioni per l'acquisizione di beni e servizi (delibera di
    Giunta n. 1510 del 15 10 07) - Relatore consigliere Beretta
    Il presidente NERVEGNA introduce l'argomento che era stato
    illustrato nella seduta del 6 novembre 2007 e cede la parola al
    vicepresidente della Giunta.
    Il vicepresidente DELBONO interviene per integrare l'illustrazione
    già svolta e chiarire un punto di fondo sul quale, sulla base delle
    osservazioni emerse nel precedente dibattito, si erano appuntate le
    richieste di approfondimento, per quanto riguarda un aspetto formale
    collegato al provvedimento legislativo stesso, vale a dire sulle
    modalità che governano il rapporto tra l'Agenzia Intercent-ER e
    l'Amministrazione regionale, in particolare la Giunta.
    Precisa in proposito che gli strumenti che regolano tale rapporto
    sono due. Da un lato la convenzione operativa, che regola le
    modalità di svolgimento delle attività istituzionali dell'Agenzia e
    le relative modalità di finanziamento; dall'altro, nell'ambito di
    tale cornice, l'accordo di servizio, che disciplina l'affidamento
    delle specifiche attività all'Agenzia da parte della Giunta
    regionale per quanto riguarda i tipi di approvvigionamento, le
    modalità, le standardizzazioni e i criteri di selezione dei
    fornitori.
    Quindi alla domanda: qual è la governance tra Intercenter e Giunta
    regionale, la risposta è: la convenzione operativa da un punto di
    vista istituzionale e l'accordo di servizio da un punto di vista
    operativo, verificato anno per anno attraverso un'apposita redazione
    dell'atto.
    Il presidente NERVEGNA chiede chiarimenti in merito alla
    razionalizzazione degli acquisti che, per esempio nel settore della
    sanità possono portare, per ragioni logistiche e di costi,
    all'acquisizione di prodotti a volte inidonei o di qualità
    inferiore.
    Entra il consigliere Mazza; esce il consigliere Filippi.
    Il vicepresidente DELBONO osserva che sin dalla sua istituzione le
    finalità di Intercent-ER si sono rivolte sia all'interno della
    Regione che all'esterno e la parte preponderante degli acquisti
    interni attengono al sistema sanitario. Le relazioni fra l'Agenzia
    ed il servizio socio-sanitario sono garantite dal gruppo regionale
    istituito presso la direzione sanità e politiche sociali , che ha
    come interlocutori le tre aree vaste di acquisto con cui è
    organizzato l'approvvigionamento dell'attività economale (Romagna,
    Bologna ed Emilia).
    Chiarisce che è quella la sede nella quale vengono condivisi il
    catalogo - cioè quei beni e servizi che non sono acquistati
    direttamente dal gruppo di acquisto, bensì da Intercent-ER - ed
    anche standard e modalità di gara, come ad esempio il criterio
    dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
    In tal senso Intercent-ER ha un'autonomia limitata in quanto è
    condivisa con i professionisti e la dimostrazione di questo è che si
    sta procedendo con una prudente gradualità. Se si ha infatti
    riguardo alla dimensione degli acquisti effettuati per il sistema
    sanitario, ad esempio, cresce con scalini appropriati e molta
    attenzione per quanto riguarda i servizi che sono più difficili da
    descrivere nei capitolati. La soddisfazione, espressa dai
    responsabili sanitari, conferma che il timore espresso dal
    presidente è importante, ma tuttavia non ha espresso al momento
    particolari risultati negativi.
    Riprende inoltre il punto riguardante le modalità con cui
    Intecent-ER incorpora orientamenti, indirizzi che vengono approvati
    dall'Amministrazione regionale nel duplice senso di Giunta e
    Assemblea e cita a proposito l'articolo 1 (finalità e principi),
    comma 2, del progetto di legge. Esso prevede che la Regione
    Emilia-Romagna.. attraverso i suoi strumenti ..persegue obiettivi
    di efficienza della spesa, di contenimento dei consumi energetici e
    di rispetto dell'ambiente mediante il ricorso ad acquisti che
    privilegino il basso impatto ambientale. Ciò risulta vincolante
    quale sia la tecnologia di acquisto, tramite Intercent-ER o meno.
    Il consigliere MAZZA interviene richiamando le misure previste
    all'interno del piano energetico regionale, recentemente approvato
    dall'Assemblea legislativa, che contengono modalità di acquisto di
    tipo particolare e chiede se esse rientrano nelle procedure di
    appalto in modo vincolante.
    Chiede inoltre qual è il modo per controllare che siano rispettati i
    contenuti del piano ed evitare acquisti non coerenti con le tutele
    ambientali. Infatti, dall'illustrazione svolta risulta che il
    progetto di legge in esame riguarda le modalità di contrattazione e
    di gara piuttosto che i contenuti.
    Per fare un esempio, cita la disposizione contenuta nel piano
    energetico, a seguito della presentazione di un emendamento, che
    prevede che per acquisti e servizi pluriennali il calcolo di
    valutazione deve essere fatto sulla base dei costi gestionali annui
    tenendo conto degli ammortamenti e gestioni reali. Come si fa a
    controllare che queste indicazioni siano preventivamente rispettate
    e coerenti con gli atti di indirizzo?
    Il vicepresidente DELBONO distingue due tipi di intervento che a
    volte si tende a far coincidere ma che invece, dal punto di vista
    della possibilità di controllo, differiscono profondamente.
    In alcuni casi Intercent-ER è stazione appaltante conto terzi; è
    quindi del tutto evidente che non è pensabile costringere i Comuni
    ad acquistare, ad esempio, alcune tipologie di automobili e non
    altre. O si prevede che tutti i Comuni, le Provincie, le Università,
    le Fiere a maggioranza pubblica, comprino tutti da un catalogo
    prestabilito dalla Regione, e ciò ridurrebbe molto l'utilizzo
    dell'Agenzia, oppure, in alcuni casi, quando il compito di
    Intercent-ER è quello di aggregare la domanda della pubblica
    amministrazione, la Regione è terza.
    Per quello invece che riguarda l'acquisto ed utilizzo di beni per la
    Regione Emilia-Romagna, non dipende dalla presente legge, ma
    dall'input del richiedente - di cui Intercent-ER è servente -
    affinché incorpori i provvedimenti che la Giunta o l'Assemblea
    legislativa hanno assunto come orientamenti. Sia in campo energetico
    che in altri campi.
    Conclude che il problema potrebbe sorgere quando occorre scorporare
    gli acquisti - poichè uno dei vantaggi principali di Intercent-ER è
    rappresentato dalle economie di scala - e bandire gare diverse, nel
    momento in cui le preferenze della Regione non coincidessero con
    quelle degli altri soggetti della pubblica amministrazione regionale
    che vogliono avvalersi di Intercent-ER attraverso le convenzioni già
    stipulate.
    Il consigliere MAZZA ritiene che se il Piano energetico regionale
    prevede, ad esempio, la riduzione di immissioni di CO2 perché sono
    state accumulate nel passato emissioni al di fuori del protocollo di
    Kyoto, ciò compete non solo alla Regione bensì a tutto il sistema
    regionale nel suo complesso. Le stazioni appaltanti come
    Intercent-ER possono rifiutarsi o meno di fare acquisti non in linea
    delle direttive?
    Il vicepresidente DELBONO risponde richiamando nuovamente gli
    strumenti di relazione tra la Regione Emilia-Romagna ed
    Intercent-ER, ossia la convenzione operativa e l'accordo di
    servizio. Ritiene che le proposte presentate dal consigliere Mazza
    dovrebbero essere incluse nella convenzione operativa, per fornire
    indicazioni, restrizioni o indirizzi all'Agenzia, per limitarne o
    riorientarne l'azione. Ovviamente ciò potrebbe anche comportare di
    dover dire dei no con risultati di vario effetto: infatti, ad
    esempio, nel caso di acquisto di vetture, se la Regione volesse
    comprarle di un certo tipo e gli altri enti di un tipo diverso, si
    potrebbe ignorare la richiesta o decidere di non acquistarle, ma
    sempre nella consapevolezza che, dal punto di vista del sistema
    complessivo, se non si riuscisse nell'opera di persuasione, le altre
    auto verrebbero acquistate ugualmente con una maggior spesa delle
    procedure di acquisto.
    Il presidente NERVEGNA, constatato che non vi sono altri interventi
    in sede di discussione generale, invita la Commissione a procedere
    all'esame degli articoli.
    Art. 1 Finalità e principi
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Art. 2 Ambito di applicazione
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Art. 3 Sistema regionale di acquisto
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Art. 4 Programmi di acquisizione
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Art. 5 Elenco dei fornitori
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Art. 6 Responsabile del procedimento
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 8 astenuti (Forza Italia, Lega Nord),
    nessun contrario.
    Entra la consigliera Guerra.
    Art. 7 Trattamento dei dati
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 8 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord), nessun contrario.
    La consigliera GUERRA presenta alcuni emendamenti modificativi al
    progetto di legge (v. atti) che sono distribuiti in corso di seduta.
    Art. 8 Modalità e criteri di scelta del contraente
    Il presidente NERVEGNA dà lettura dell'emendamento modificativo
    della consigliera Guerra che insiste sull'articolo 8, del seguente
    tenore:
    Alla fine del comma 2 dell'articolo 8, cancellare il punto ed
    aggiungere la seguente frase:
    , ivi comprese le caratteristiche ambientali di cui all'articolo 68
    del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 anche in relazione al
    perseguimento degli obiettivi di cui al precedente articolo 1, comma
    3.
    La consigliera GUERRA illustra l'emendamento e il vicepresidente
    DELBONO, in considerazione della complessità della normativa
    richiamata e del fatto che alcune proposte di modifica riguardano
    articoli già esaminati dalla Commissione, propone di proseguire
    nella votazione del testo del progetto di legge, riservandosi di
    approfondire gli emendamenti nel lasso di tempo intercorrente fino
    all'esame dell'Aula. La consigliera GUERRA si dichiara disposta a
    ritirare gli emendamenti stessi, con l'intesa di ripresentarli in
    aula.
    La Commissione concorda.
    Il presidente NERVEGNA pone quindi in votazione l'articolo 8 nella
    sua stesura originaria.
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 9 astenuti (Forza Italia, Lega Nord,
    Verdi per la Pace), nessun contrario.
    Entrano i consiglieri Varani e Noè.
    Art. 9 Procedura negoziata
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 10 Acquisizioni in economia
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 14 astenuti (Forza Italia, Lega Nord,
    Unione Democratici Cristiani e di Centro, Verdi per la Pace), nessun
    contrario.
    Art. 11 Valutazione delle offerte
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 12 Verifica dei requisiti
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 13 Aggiudicazione e conclusione del contratto
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 14 Ufficiale rogante
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 15 Durata del contratto
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 16 Varianti
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 17 Verifica di conformità
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 18 Assetto organizzativo
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 19 Abrogazioni
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 20 Disposizioni finali e transitorie
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Art. 21 Entrata in vigore
    La Commissione esprime parere favorevole con 21 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 13 astenuti (Forza
    Italia, Lega Nord, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun
    contrario.
    Il relatore consigliere BERETTA si riserva di chiedere
    l'autorizzazione alla relazione orale ai sensi dell'articolo 73 del
    regolamento interno.
    Entra il consigliere Monari.
    - - - - -
    - Informazione del Vicepresidente della Giunta regionale Assessore
    a Finanze. Europa Prof. Falvio Delbono sulla manovra del bilancio
    regionale 2008
    Il presidente NERVEGNA informa che dalla data di invio della
    convocazione sono nel frattempo stati formalmente assegnati alla
    Prima Commissione i progetti di legge di iniziativa dell'esecutivo
    relativi alla finanziaria regionale (ogg. 3119) e al bilancio di
    previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
    2008 e al bilancio pluriennale 2008-2010 (ogg. 3120). Propone quindi
    di procedere alla nomina dei relatori, ai sensi dell'articolo 50,
    comma 3 dello Statuto.
    La Commissione concorda e nomina Relatore il consigliere Gian Luca
    Rivi e Relatore di minoranza il consigliere Antonio Nervegna.
    Il vicepresidente della Giunta regionale DELBONO svolge il seguente
    intervento:
    Prima di iniziare l'illustrazione, vorrei informare la Commissione
    che, come informalmente convenuto in occasione della discussione sul
    consuntivo 2006, la Giunta regionale è disponibile ad adoperarsi già
    nei prossimi giorni per iniziare a sperimentare ciò che il nuovo
    regolamento interno dell'Assemblea legislativa richiederà anche
    formalmente per le procedure di approvazione del bilancio. Infatti
    il regolamento interno dell'Assemblea legislativa, che con tutta
    probabilità sarà approvato dall'Aula nella seduta di fine novembre,
    introduce alcune innovazione per quanto riguarda le modalità di
    esame da parte dei consiglieri. Ne segnalo in particolare due: una,
    l'approfondimento delle singole Commissioni per materia con i
    rispettivi assessori di riferimento, fatte salve ovviamente le
    prerogative della sede referente che competono alla Prima
    Commissione; l'altra, l'invio in tempi utili alle Commissioni di
    settore degli articoli o degli emendamenti non direttamente
    afferenti alla legge finanziaria. Spero che i consiglieri apprezzino
    il fatto che a oggi (poi riconosco che in passato vi sono state
    talvolta prassi difformi) nella legge finanziaria, tranne un unico
    articolo che riguarda i consorzi fidi, tutte le altre norme hanno un
    contenuto prettamente finanziario, dunque non si è verificata una
    distorsione della legge finanziaria stessa, come talvolta ci è stato
    rimproverato. La Giunta offre la propria disponibilità si da ora.
    Poi saranno i singoli presidenti di Commissione a organizzare i vari
    approfondimenti ritenuti opportuni. Quindi sperimentiamo ante
    litteram il nuovo regolamento, così come per l'impegno a
    trasmettere non solo a questa Commissione, ma anche a quelle
    competenti per settore, eventuali emendamenti (che tenderei ad
    escludere) non direttamente attinenti alla materia finanziaria.
    I due testi che la Giunta regionale ha approvato venerdì 16
    novembre, la proposta di legge finanziaria e del bilancio regionale,
    ovviamente sono redatti a legislazione vigente. Non si tratta di una
    precisazione inutile, poichè dobbiamo tener conto anche del testo
    della legge finanziaria nazionale come è uscito dal Senato, pur se i
    tempi non sono perfettamente allineati. Noi abbiamo approvato i
    progetti di legge l'ultimo giorno utile per rientrare nell'iter
    legislativo regionale e arrivare in Aula prima delle festività.
    Alcuni aspetti, che segnalerò separatamente, non possono essere
    inclusi nel testo del bilancio, essendo stato redatto a legislazione
    vigente, ma abbiamo motivo di ritenere che possano formare a un
    qualche stadio - o già in emendamento, o successivamente - contenuto
    del nostro bilancio come ricaduta di parti della legge finanziaria
    dello Stato o del decreto collegato che contiene alcuni aspetti
    importanti per le Regioni e che dovrebbe andare al voto dell'Aula
    parlamentare in questi giorni.
    Per semplificare il lavoro, partirei quindi da questi ultimi
    aspetti, che non sono nel nostro provvedimento, ma che abbiamo
    ragione di ritenere saranno parte delle risorse a disposizione. Mi
    soffermo solo sui profili finanziari, non su quelli ordinamentali.
    Nel decreto di accompagnamento sono previsti 540 milioni di euro
    per le politiche abitative. Si tratta di una novità positiva. Non
    sono risorse che transitano per il bilancio regionale, nel senso che
    la materia è di competenza regionale e la Regione programma insieme
    agli enti locali l'impiego di queste risorse, con alcuni paletti
    che il provvedimento contiene, tuttavia non passano dal bilancio
    regionale, ma dovrebbero essere erogati direttamente ai Comuni entro
    l'anno. Ovviamente noi ne teniamo conto per articolare le nostre
    politiche con i nostri mezzi.
    Secondo punto, patto di stabilità. La legge finanziaria nazionale
    prevede un incremento del tetto di spesa del 2.5% e di questo
    abbiamo tenuto conto nel quantificare l'ammontare della spesa
    regionale. Infatti 2.5%, considerando che la sanità e alcune altre
    voci non fanno parte del montante, vuol dire che per noi significa
    circa 50 milioni di euro. Nel 2008 potremmo quindi impegnare circa
    50 milioni di risorse in più rispetto al 2007 per effetto del patto
    di stabilità.
    Altre due voci sostanziali di grande importanza riguardano il
    trasporto pubblico locale e il fondo per la non autosufficienza. E',
    per così dire, più precisa l'informazione sul secondo che non sul
    primo, che è ancora oggetto di trattativa.
    Sul fondo nazionale per la non autosufficienza, introdotto con la
    finanziaria del 2007, era prevista una progressione: 100 nel 2007,
    200 nel 2008, 400 nel 2009. In realtà sono diventati 400 già sul
    2008 e pertanto dovremmo avere una quota di accesso che grosso modo
    corrisponde a quella del riparto sanitario, pari al 7 - 7.5%.
    Confidiamo di poter portare sul nostro bilancio regionale
    l'equivalente del 7% di 400 milioni di euro, quindi circa 28 - 29
    milioni di euro, che tuttavia oggi non vedete perchè, come dicevo,
    abbiamo redatto il bilancio a legislazione vigente.
    Sul trasporto pubblico locale, l'originario disegno di legge
    finanziaria che il Governo ha trasmesso alle Camere conteneva uno
    stanziamento di 500 milioni di euro, sia gomma che ferro, ma con una
    ripartizione in parte corrente, in parte capitale, in parte
    Trenitalia, dunque con un riparto interno che le Regioni non hanno
    condiviso e di conseguenza hanno proposto emendamenti al Governo.
    Non so a quale livello di risorse si assesterà la versione finale di
    questo articolo della legge finanziaria - temo inferiore a 500
    milioni per le Regioni -, tuttavia vi sono due vantaggi: il primo,
    la loro fiscalizzazione, cioè invece che sotto forma di
    trasferimento, dovrebbe essere una quota di una accisa, in
    particolare dell'accisa sul gasolio, che ci viene retrocessa, senza
    alcun effetto finale sui consumatori. Pertanto le Regioni, come già
    oggi hanno una accisa sulla benzina, vedrebbero anche una quota di
    accisa sul gasolio da autotrazione. Secondo, l'intervento dovrebbe
    avere non più un carattere una tantum, spot , come era previsto
    inizialmente, bensì una copertura triennale. Quindi ora stiamo
    negoziando sul quantum ; il come è condiviso da tutte le Regioni
    e queste risorse potrebbero poi essere utilizzate dalle Regioni
    stesse con molta libertà nell'ambito del settore trasporto, perchè,
    essendo risorse di parte corrente, si possono utilizzare sia per
    servizi che per investimenti, sia su gomma che su ferro. Questo
    infatti è il meccanismo della fiscalizzazione, come accade per
    l'accisa sulla benzina, che possiamo utilizzare come vogliamo.
    Pertanto al momento il dubbio riguarda il quantum.
    E queste sono le principali ripercussioni finanziarie immediate del
    testo uscito dal Senato con effetti non trascurabili sul bilancio
    regionale, se dovessero essere confermate nella versione finale del
    testo.
    Abbiamo costruito il bilancio regionale per il 2008, tenendo fermi
    alcuni elementi con i quali già avevamo impostato il bilancio 2007 e
    anche qui cercando di onorare gli impegni assunti in occasione della
    formulazione del bilancio 2007, per dare coerenza a cose che avevamo
    detto e in parte fatto, mi riferisco in particolare agli
    investimenti.
    Dal lato delle entrate, non vi è nessuna manovra regionale. Quindi
    le entrate aumentano per effetto di elementi extratributari
    regionali. In particolare, l'incremento delle entrate, che è circa
    di 1 miliardo di euro rispetto allo scorso anno, ha fondamentalmente
    tre origini.
    Da una parte l'aumento del fondo sanitario nazionale dentro il patto
    per la salute sul 2008: questo vale dai 200 ai 250 milioni di euro,
    vedremo come si conclude il riparto entro la fine di questa
    settimana.
    Poi c'è un fattore molto importante, l'iscrizione delle risorse
    europee, su cui peraltro vi sono due annualità (se ricordate, lo
    scorso anno avevamo detto: stiamo programmando i fondi europei, ma è
    difficile riuscire ad impegnarli il primo anno, per la tempistica
    dei piani attuativi, i POR, ecc.); pertanto, ora che abbiamo
    formalizzato tutti gli aspetti contabili rilevanti, possiamo
    iscrivere dal lato delle entrate una doppia annualità, sia sul FESR,
    sia sul piano di sviluppo agricolo, che su una parte del fondo
    sociale.
    Terzo, e non sono particolarmente corposi e cospicui, alcuni mezzi
    statali che iscriviamo in entrata.
    Quindi per effetto di: incremento del fondo sanitario, iscrizioni di
    due annualità sul 2008 di fondi europei e alcuni incrementi di mezzi
    statali, questo spiega l'incremento dal lato delle entrate di circa
    un miliardo di euro.
    Guardando il bilancio complessivo, la sua dimensione è di 16
    miliardi e 510 milioni di euro, di parte effettiva (come sempre
    lasciamo stare le contabilità speciali). Poi vi è una cifra che
    falsa un pò i dati: infatti, essendo ancora l'anno in corso, abbiamo
    una previsione di avanzo sul 2007, che è la prima entrata del 2008,
    di circa 5,2 miliardi di euro, dei quali circa 3,2 di
    regolarizzazioni contabili (le solite partite aperte, il meccanismo
    è sempre quello: riceviamo ad esempio una rata mensile dalla sanità
    dove non viene specificato quanto di IVA, quanto di IRAP ecc., e
    sono rate che poi devono essere ricondotte a dati certi ex post , a
    seconda di quello che sono state le entrate delle voci che
    concorrono a finanziare la sanità; questo si trascina nel tempo e ha
    una dimensione molto corposa). Quindi il bilancio, al netto delle
    regolarizzazioni contabili, deve essere 16.5 meno 3.2 che dà una
    cifra più effettiva di 13.3 di bilancio.
    Sempre dal lato delle entrate, non è cambiato molto rispetto alla
    struttura degli anni precedenti per quanto riguarda le entrate di
    natura tributaria; certo cresce la parte Unione europea per le
    ragioni che spiegavo in precedenza. Faccio notare che la
    compartecipazione regionale all'IVA è saldamente balzata al comando
    delle entrate tributarie (prima c'era l'IRAP) e la ragione è molto
    semplice. La compartecipazione all'IVA è la parte che concorre al
    finanziamento della sanità e in tanto in quanto è aumentata la
    dimensione del fondo sanitario nazionale, essendo l'IRAP abbastanza
    stabile, quello che manca viene preso dall'IVA. Quindi la
    percentuale di compartecipazione regionale al gettito IVA cresce per
    seguire la crescita della dimensione del fondo sanitario. Questa è
    la ragione per la quale la compartecipazione all'IVA che fino a due
    anni fa si attestava sull'ordine dei 3 miliardi di euro, ora è 3.75,
    mentre l'IRAP si aggira sempre sui 3 - 3.1 miliardi di euro. Tutto
    questo per quanto riguarda il lato delle entrate. Le altre voci non
    sperimentano particolari variazioni.
    Se andiamo a leggere le politiche di bilancio, soprattutto la parte
    uscite, al netto delle regolarizzazioni contabili - sconsiglio di
    rapportare le singole voci a un bilancio di 16.5, perchè sarebbe
    fuorviante, va rapportato al bilancio vero che è di 13.3 e le
    percentuali che vi fornirò in seguito sono già depurate da queste
    cifre -, un primo dato piuttosto importante è la composizione spesa
    corrente e investimenti.
    Le proporzioni corrente/investimenti sono circa 82% spesa corrente,
    18% spesa in conto capitale. Ovviamente all'interno della spesa
    corrente quasi l'80% è spesa socio-sanitaria (quindi non solo sanità
    ma anche altre attività, una per tutte, la più importante, il fondo
    regionale per la non autosufficienza, che da solo ormai è intorno ai
    300 milioni di euro).
    Per quanto riguarda l'impiego di quel che nel 2007 avevamo chiamato
    extragettito - nel 2008 non è più extragettito perchè non abbiamo
    fatto manovre aggiuntive - riconfermiamo l'impostazione 2007: 100
    milioni alla sanità, 100 milioni di euro fondo non autosufficienza,
    il resto agli investimenti, che era esattamente la ripartizione
    delle risorse dalla manovra IRAP e IRPEF del 2007.
    All'interno delle politiche dal lato della spesa della Regione, poi,
    l'impostazione sul welfare inaugurata nel 2007 viene confermata.
    Pertanto sono confermate le principali voci sul sociale e sul
    welfare nel 2008 rispetto al 2007 (previsionale 2007,
    pre-assestato), come ad esempio il fondo sociale per l'affitto, il
    fondo sociale regionale che si aggiunge alla quota parte del fondo
    sociale nazionale, le borse di studio. I nostri interventi regionali
    dal lato della spesa corrente su welfare e sociale sono riconfermati
    esattamente come nel 2007.
    Fuori dalla parte corrente del sociale, ma stando sempre nell'ambito
    della spesa corrente, abbiamo cercato di contenere le spese di
    funzionamento. Sulle spese di funzionamento succede che in valore
    assoluto aumentano di 4 milioni di euro rispetto all'anno scorso; in
    termini percentuali sul bilancio totale passano dal 3.4 al 2.9%, nel
    senso che è cresciuto il denominatore. Ciò significa che ad esempio
    le spese di personale sono sostanzialmente ferme rispetto a due anni
    fa nonostante il contratto, le spese per consulenze sono calate,
    mentre altre sono aumentate, come le utenze, alcune spese economali.
    In termini assoluti, quella che viene chiamata spesa complessiva di
    funzionamento è aumentata di 4 milioni di euro, in termini
    percentuali è calata di mezzo punto, dal 3.4 al 2.9%.
    Siamo riusciti anche all'interno dell'impiego di risorse di parte
    corrente a finanziare alcuni investimenti che altrimenti non
    avrebbero trovato facilmente copertura. Mi riferisco in particolare
    alla legge regionale 40 del 2002 che riguarda le strutture
    alberghiere. Sapete che questa legge, come altre leggi di settore
    negli ultimi anni, in questo settore più che in altri, ha sofferto
    dell'articolo 3 della legge 350 del 2003 e che, a differenza di
    altri comparti produttivi, nella fattispecie del settore turistico,
    a parte l'uso di alcuni residui di leggi nazionali ormai ad
    esaurimento, non vi sono fondi statali particolari e poco si può
    attingere anche dai fondi europei.
    Allora (e mi soffermo sul punto anche per spiegare come abbiamo
    utilizzato parte dell'extragettito per gli investimenti), abbiamo
    stanziato 5 milioni di euro (4 sulla legge 40 e 1 alle Province) per
    interventi di investimento nel campo del turismo, quindi risorse che
    possono essere date direttamente a operatori del settore. Si tratta
    infatti di investimenti, ma essendo destinati a soggetti privati li
    finanziamo con parte delle entrate correnti, quindi li troviamo
    nell'impiego di risorse correnti, anche se la finalità è per
    investimenti.
    Investimenti. E' un anno piuttosto importante come dimensione, più
    11% rispetto allo scorso anno per le ragioni che illustravo prima.
    Ricordo che la dimensione degli investimenti finanziati nel triennio
    - sono pressochè quasi tutti sul 2008 - è di 2,37 miliardi di euro,
    pari appunto all'11% in più rispetto all'anno scorso.
    Quel numero va scomposto in quattro addendi:
    1) slittamenti che vengono reiscritti, vale a dire risorse già
    stanziate sugli esercizi precedenti che non sono state impegnate;
    2) fondi europei, di cui ho già detto;
    3) mezzi statali;
    4) nuove autorizzazioni con mezzi regionali.
    E qui mi piace sottolineare - e dobbiamo esserne orgogliosi tutti,
    indipendentemente dai ruoli ricoperti - che anche grazie alla
    manovra fiscale svolta sul 2007, siamo stati in grado nel
    previsionale 2008 di incrementare significativamente gli
    investimenti con mezzi regionali aggiuntivi che andiamo ad
    autorizzare. Se l'anno scorso in questi giorni autorizzavamo circa
    70 - 80 milioni di euro di investimenti in più con mezzi regionali,
    oggi quella cifra è sostanzialmente raddoppiata e non escludiamo di
    poterla aggiustare ancora in aumento nelle prossime settimane.
    Questo per ribadire che quando avevamo detto che con la manovra
    fiscale, oltre alla sanità, oltre alla non autosufficienza, vi
    sarebbero state anche più risorse per investimenti, trova ora
    conferma.
    Quali sono state le strategie che hanno governato la politica degli
    investimenti? Alcune cose erano già avviate e abbiamo dato loro una
    certa continuità. Penso al piano triennale sull'edilizia scolastica.
    Sull'edilizia scolastica peraltro stiamo intervenendo a vari
    livelli: asili nido, materne, edilizia universitaria. Nella
    relazione di accompagnamento al bilancio vengono segnalate le voci
    specifiche ed i relativi stanziamenti, che vanno sempre intesi come
    parte di un programma triennale. Ad esempio i 3 o 4 milioni di euro
    destinati agli asili nido sono un terzo del totale, poichè il
    programma è triennale e in alcuni casi ciò consente anche alla
    Regione di accedere a fondi statali stanziati che prevedono un
    cofinanziamento. Pertanto in alcuni casi la cifra non è casuale, ma
    è esattamente quanto serve almeno per raddoppiare o rispettare la
    clausola di cofinanziamento, un pò come accadeva nel passato con i
    fondi europei.
    Abbiamo stanziato delle risorse, 4 milioni di euro, che si
    aggiungono a degli slittamenti per le strutture socio-sanitarie,
    centri diurni, RSA, immobili, dove vi sarà un bando che mette
    insieme le risorse nuove e quelle slittate dall'anno precedente.
    Abbiamo attribuito circa 25 milioni di euro alle politiche per la
    mobilità. Sappiamo che non bastano, ma a questi si aggiungono le
    risorse del FAS, fondo aree sottoutilizzate e dei mezzi statali -
    pensate alle Bassanini - quindi il pacchetto per le infrastrutture
    sarà piuttosto importante. All'interno poi dei singoli settori
    vedrete il riparto, perchè queste risorse servono sia per il ferro,
    anzi soprattutto per il ferro, ma vi sono anche interventi specifici
    che vanno dai porti alla sicurezza stradale.
    Abbiamo stanziato circa 8 milioni di euro per le politiche
    culturali, giovani e sport.
    Vi sono tra difesa del suolo e ambiente circa 20 - 22 milioni di
    euro, che vanno dalla difesa della costa al pronto intervento per
    frane o altre emergenze dei capitoli specifici della protezione
    civile, ad altre politiche ambientali più strutturate svolte dal
    competente assessorato.
    Per il commercio abbiamo utilizzato lo stesso meccanismo degli anni
    precedenti, cioè 3 - 4 milioni di euro per gli enti locali
    finalizzati ad interventi su aree di interesse commerciale, mentre,
    come ho già detto, per il settore alberghiero abbiamo destinato
    risorse che possono essere utilizzate anche direttamente da soggetti
    privati.
    Sempre per quanto riguarda gli investimenti, sulle politiche
    abitative abbiamo intenzione di fare due cose molto importanti.
    La prima, che trovate già, consiste nell'utilizzare 15 - 20 milioni
    di euro di politiche per la casa, che originariamente erano state
    pensate per l'acquisizione di aree, ecc., in realtà di impiegarle
    per ristrutturare gli alloggi ACER oggi sfitti perchè bisognosi di
    manutenzione. Stiamo parlando di 1700 - 1800 alloggi e questa è
    un'iniziativa molto importante che si aggiunge al piano delle 3000
    case e ad altre azioni. E' quindi l'impiego di risorse che daremmo
    ai Comuni/ACER per rendere agibili questi appartamenti in tutto il
    territorio regionale. Si tratta del 7 - 8% di tutto il patrimonio e
    attualmente è registrato come sfitto in quanto non agibile.
    La seconda è sempre sulle politiche abitative, ma non la trovate a
    bilancio. Intenderemmo utilizzare una parte di quei 27 - 28 milioni
    di euro che ci arriverebbero dal fondo non autosufficienza per
    completare l'intervento di rimozione delle barriere architettoniche
    che abbiamo già in parte finanziato quest'anno con il bilancio di
    assestamento. Presso il competente assessorato sono già state
    vagliate e validate richieste per circa 12 - 13 milioni di euro; in
    assestamento 7,5 erano già stati finanziati, ne mancano circa 5. Vi
    è coerenza con una finalità di non autosufficienza, anche se si
    interviene con uno strumento diverso rispetto agli assegni di cura o
    similari. Si tratta di soggetti privati, quindi occorrono risorse di
    parte corrente; così facendo realizzeremmo scivoli e ascensori,
    insomma interventi infrastrutturali sulle abitazioni dove risiedono
    persone con caratteristiche di scarsa mobilità.
    Aggiungo, sulla parte corrente, una voce di spesa molto importante
    che ho tralasciato prima e che non era presente in queste dimensioni
    nel 2007. Riguarda il cofinanziamento regionale del piano di
    sviluppo rurale. E' l'unico fondo europeo che ha obbligatoriamente
    un cofinanziamento ed è di circa 13 milioni di euro all'anno.
    Siccome sul 2007 ne avevamo finanziato solo metà, questa volta
    abbiamo un'annualità e mezzo. Quindi nella parte corrente del
    bilancio trovate circa 20 milioni di euro che sono la leva per poter
    ovviamente attivare le risorse statali ed europee su quel fondo.
    Ricordo che con le nostre risorse il piano di sviluppo rurale
    consente circa 940 milioni di euro sui 7 anni e quindi, fatta la
    proporzione, circa 135 milioni di euro all'anno. Grazie.
    Escono i consiglieri Garbi, Manfredini e Monari.
    Il presidente NERVEGNA ringrazia il vicepresidente per
    l'illustrazione svolta e chiede se vi sono domande di chiarimento o
    approfondimento.
    Il consigliere VARANI formula una domanda politica: la Giunta
    regionale non propone l'aumento delle tasse, ma non si è posta il
    problema di ridurle? Vi erano infatti le condizioni per porsi questo
    interrogativo. Come è stato illustrato, aumenta il fondo sociale
    nazionale, vi sono risorse per il trasporto pubblico locale, è
    aumentato il finanziamento per la sanità, vi è una riduzione delle
    spese. Perchè allora la Regione mantiene un aumento della tassazione
    già introdotto lo scorso anno? Cita quindi l'esempio della Regione
    Lombardia e chiede un riepilogo sull'utilizzo delle maggiori
    risorse.
    Domanda inoltre un chiarimento sulle misure del collegato alla
    finanziaria nazionale in tema di politiche abitative e se sul punto,
    trattandosi di materie di competenza regionale, l'Emilia-Romagna
    intende far ricorso alla Corte costituzionale.
    Il consigliere MAZZA chiede maggiori informazioni sull'intervento
    del vicepresidente in ordine alle politiche per la mobilità e ai
    fondi previsti sul trasporto pubblico, per chiarire e sistematizzare
    una serie di informazioni altrimenti contraddittorie comparse sulla
    stampa (l'acquisto di nuovi treni, il ritiro di stanziamenti
    destinati al ferro a favore dell'asfalto).
    Ricorda la decisione assunta dall'Assemblea legislativa per
    impegnare l'esecutivo a presentare un piano triennale del trasporto
    su ferro con le risorse per gli investimenti e le risorse per la
    gestione, in modo da poter confrontare quest'ultimo con il piano
    triennale dell'asfalto.
    Poichè gli squilibri sono palesi, le spinte per il passante
    fortissime, mentre invece sul trasporto metropolitano si fatica a
    sentire alcunchè, vorrebbe avere la chiarezza della situazione sul
    versante investimenti.
    Il presidente NERVEGNA richiamandosi agli interventi sull'edilizia
    residenziale pubblica, investimenti sulla casa, evidenzia la
    questione dell'alienazione del patrimonio ACER, da valutare forse
    più propriamente in sede di legge finanziaria regionale, per
    verificare la possibilità di renderla simile alla normativa che
    disciplina la cessione del patrimonio regionale, dando la prelazione
    a coloro che usufruiscono degli alloggi e sono affittuari, con una
    riduzione del 25% ,analogamente a ciò che avviene per il patrimonio
    regionale. Vi sarebbe comunque una complementarietà settoriale
    rispetto all'intervento di bilancio, per rendere da un lato più
    veloce l'acquisto da parte dei potenziali proprietari e dall'altra
    per liberare maggiori risorse a favore degli enti locali; il
    problema peraltro è già stato a più riprese segnalato dalle ACER al
    competente assessorato.
    Il vicepresidente DELBONO risponde dapprima all'ultima osservazione
    formulata dal presidente Nervegna, precisando che gli alloggi ACER
    sono già passati nello stato patrimoniale dei Comuni e quindi non è
    certo che la proposta avanzata, quand'anche fosse condivisa, sarebbe
    traducibile in un emendamento alla legge finanziaria regionale
    nell'arco di qualche settimana. Da parte propria offre la maggiore
    disponibilità, ma ritiene opportuno affrontare la materia
    nell'ambito delle politiche abitative, con l'assessore e la
    Commissione assembleare competente.
    Quanto alle questioni sollevate dal consigliere Mazza sulla
    mobilità, riferisce in merito al macroriparto delle risorse
    attinenti al settore (fatte salve le verifiche puntuali, perchè si
    tratta appunto di una scansione a livello macro ).
    All'assessorato mobilità vanno 25,25 milioni di euro di investimenti
    autorizzati aggiuntivi. Di questi, 15 milioni di euro per acquisto
    di materiale rotabile; 1,25 per i porti; 4 per opere stradali e di
    sicurezza; 5 per qualificazione mobilità urbana, infrastrutture e
    mezzi di trasporto (su gomma). Tutto ciò, ribadisce, per quanto
    riguarda la macrodestinazione dei mezzi regionali aggiuntivi
    liberati dal previsionale.
    Per quanto riguarda poi il piano triennale complessivo ferro-strada,
    precisa che il quadro completo sarà configurabile una volta
    licenziata la finanziaria nazionale, conoscendo con certezza, nelle
    quantità e nei modi, la versione finale di quello che inizialmente
    era il fondo di 500 e che ora dovrebbe diventare la quota di
    compartecipazione all'accise ed avendo inoltre a regime il fondo
    aree sottoutilizzate, destinato alle infrastrutture. Saranno così
    definiti tutti gli elementi per presentare un piano 2008-2010, con
    la quantificazione delle risorse a disposizione di fonte europea e
    statale, e la previsione dei mezzi regionali, oltre ai finanziamenti
    Bassanini che da tempo hanno già regolarmente la propria
    destinazione sia sul versante ferroviario che su quello stradale.
    Infine, sulle obiezioni in ordine alla tassazione sollevate dal
    consigliere Varani, chiarisce che la Regione Lombardia ha cancellato
    una addizionale IRPEF dello 0.3% introdotta dal 2002; la Regione
    Emilia-Romagna invece ne ha introdotta una da 0,2 a partire dal
    2007. Pertanto la fascia dei contribuenti interessata con meno di
    15.000 euro in Lombardia ha avuto un prelievo di 5 per 0.3, pari a
    un punto e mezzo, in Emilia-Romagna 0.2 da oggi. Sottolinea ancora
    come prima di togliere agli emiliano-romagnoli ciò che hanno già
    tolto ai lombardi in quella fascia di reddito, ce ne passa; inoltre,
    a differenza che in Emilia-Romagna, in Lombardia insistono ticket
    sulla farmaceutica e in parte sulla diagnostica ora in corso di
    rivisitazione; dunque si può togliere ciò che si è messo, non ciò
    che non si è messo.
    Osserva poi che la Giunta regionale ha compiuto approfondite
    valutazioni e ricorda che nell'illustrazione svolta ha già chiarito
    la destinazione delle risorse della manovra fiscale regionale. I
    fondi per la non autosufficienza che arriveranno in più non sono
    incamerati nella fiscalità generale, oppure non cala il fondo
    regionale se viene incrementato il fondo nazionale.
    La Giunta ritiene che il fabbisogno di interventi a favore delle
    famiglie con persone non autosufficienti sia ancora da potenziare
    moltissimo. Quindi cancellare lo 0.2 sotto i 15.000 euro sarebbe
    stato forse più popolare (in Emilia-Romagna in quella fascia vi è un
    terzo dei contribuenti), ma sarebbe corrisposta ad una piccolissima
    riduzione fiscale corrispondente ad un euro al mese, mentre invece i
    30 o 25 milioni totali in più per la non autosufficienza,
    sicuramente, rilevano per quelle famiglie bisognose o dell'assegno
    di cura, o dell'assistenza domiciliare o di altro sostegno economico
    per il pagamento delle rette nelle strutture residenziali.
    E afferma che si tratta di una scelta precisa della Giunta
    regionale, così come una parte del gettito fiscale generato dalla
    manovra continua ad andare alla sanità. Ma anche in questo caso vi è
    un motivo di prudenza e di cautela. Infatti nel 2008 il fondo
    sanitario nazionale non sperimenta la stessa gradevole impennata
    avuta nel 2007. Il piano è triennale, l'aumento medio è del 3,5% ma
    non è uniforme (4,5 nel 2007, 2,5 nel 2008, 3,5 nel 2009). In
    conclusione, il 2008, dal punto di vista della dotazione complessiva
    del fondo sanitario nazionale, è il peggiore dei tre anni e la
    Giunta non vuole depauperare la sanità con una manovra al ribasso
    dal punto di vista fiscale, ma preferisce difendere i servizi del
    welfare. Sia per l'impiego sulla non autosufficienza, sia per le
    risorse alla sanità, sia per la dimensione degli investimenti
    l'esecutivo ha ritenuto per quest'anno di mantenere le scelte
    compiute. Anche nel DPEF (documento di politica
    economico-finanziaria) che a breve sarà messo a disposizione sul
    sito della Regione, in conclusione c'è scritto che la pressione
    fiscale regionale attuale è considerata il tetto alla pressione
    fiscale complessiva.
    Infine, sull'eventuale contenzioso costituzionale in tema di misure
    per le politiche abitative, informa che la Regione Emilia-Romagna
    non farà ricorso alla Corte. Infatti da un lato tutte le Regioni
    hanno condiviso la programmazione. Dall'altro, dal punto di vista
    finanziario, se anche tutte le risorse fossero transitate attraverso
    i bilanci regionali sarebbero comunque state assegnate ai
    Comuni/ACER ed anzi, visto il meccanismo regionale del rispetto del
    patto di stabilità per tetti di spesa e non per saldi, sarebbero
    state contabilizzate in uscita con un effetto saturazione e
    avrebbero solo rallentato i tempi di erogazione. Le Regioni dunque
    non hanno alcun interesse a ricorrere e inoltre vi sono ragioni di
    urgenza nell'utilizzo di risorse che a livello nazionale fanno parte
    dell'extragettito: se non sono impegnate entro il 2007 devono essere
    riportate a riduzione del debito per gli impegni presi dall'Italia
    in sede di l'Unione europea.
    Il presidente NERVEGNA propone alla Commissione di svolgere la
    consultazione della società civile sui progetti di legge finanziaria
    e di bilancio (ogg. 3119 e 3120) fissando l'udienza conoscitiva per
    lunedì 3 dicembre 2007 ore 10.
    La Commissione concorda.
    - - - - -
    Abbinamento, ai sensi dell'articolo 22, comma 7 del Regolamento, dei
    seguenti progetti di legge e nomina del Relatore:
    3062 - Progetto di legge d'iniziativa 1Giunta recante: Misure di
    razionalizzazione in attuazione dei principi della Legge 27 dicembre
    2006, n. 296 ' Disposizioni per la formazione del Bilancio Annuale e
    Pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria per il 2007)' (delibera
    di Giunta n. 1606 del 29 10 07)
    e
    1134 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Salomoni e
    Leoni: Norme per il recesso della Regione Emilia-Romagna da società,
    fondazioni, associazioni nelle quali la Regione possiede
    compartecipazioni (23 02 06) - Relatore consigliere Nervegna
    La Commissione concorda di abbinare i due progetti di legge, di
    scegliere come testo base il progetto di legge di iniziativa della
    Giunta regionale ogg. 3062 e di nominare relatore il presidente
    Antonio Nervegna.
    Esce il consigliere Varani.
    - - - - -
    2969 - Proposta recante: Legge regionale 19 agosto 1996, n. 30.
    Modifica della deliberazione del Consiglio regionale n. 482 del
    maggio 2003 di approvazione dell'accordo di programma speciale
    d'area 'Basso ferrarese' (delibera di Giunta n. 1455 del 01 10 07)
    Illustra BERGAMINI.
    La Commissione esprime parere favorevole con 20 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Verdi per la Pace), 6 astenuti (Forza
    Italia, Unione Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    La seduta termina alle ore 16,45
    Verbale approvato nella seduta del 4 dicembre 2007.
    La Segretaria Il Presidente
    Claudia Cattoli Antonio Nervegna
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