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Legislatura VIII - Commissione I - Verbale del 04/12/2007 pomeridiano

    Testo

    Verbale n. 29 del 2007
    Seduta del 4 dicembre 2007
    Il giorno 4 dicembre 2007 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede
    dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
    nota prot. n. 23072 del 29 novembre 2007.
    Partecipano alla seduta i Consiglieri:
    Cognome Qualifica Gruppo Voto
    e nome
    NERVEGNA Presidente Forza italia 5 presente
    Antonio
    BERETTA Vice Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
    Nino Presidente
    MANFREDINI Vice Lega Nord Padania 3
    Mauro Presidente Emilia e Romagna
    AIMI Componente Alleanza 4
    Enrico Nazionale
    BORGHI Componente Misto 1 presente
    Gianluca
    BORTOLAZZI Componente Partito dei 1 presente
    Donatella Comunisti Italiani
    CARONNA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
    Salvatore
    GUERRA Componente Verdi per la Pace 1
    Daniela
    MANCA Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1 presente
    Daniele
    MASELLA Componente Partito della 3 presente
    Leonardo Rifondazione Comunista
    MAZZA Componente Sinistra Democratica 2
    Ugo per il Socialismo Europeo
    MONACO Componente Per l'Emilia-Romagna 1
    Carlo
    MONARI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
    Marco Margherita
    NANNI Componente Italia dei Valori 1 presente
    Paolo con Di Pietro
    NOE' Componente Unione Democratici 1 presente
    Silvia Cristiani e di Centro
    PIRONI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
    Massimo
    RICHETTI Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
    Matteo Margherita
    RIVI Componente Uniti nell'Ulivo - DS 4
    Gian Luca
    VARANI Componente Forza Italia 4 presente
    Gianni
    ZANCA Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
    Paolo
    Il consigliere Roberto GARBI sostituisce il consigliere Manca, la
    consigliera Gabriella ERCOLINI sostituisce il consigliere Caronna,
    il consigliere Paolo LUCCHI sostituisce il consigliere Rivi, il
    consigliere Alberto VECCHI sostituisce il consigliere Aimi ed il
    consigliere Maurizio PARMA sostituisce il consigliere Manfredini.
    E' presente il consigliere Fabio FILIPPI.
    E' presente altresì l'Assessore a Programmazione e sviluppo
    territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie,
    Organizzazione Luigi Gilli.
    Sono presenti inoltre: Garavini (Dir. gen. Organizzazione,
    Personale, Sistemi Informativi e Telematica), Cavatorti (Serv.
    Affari Istituzionali e Legislativi), Boselli (Agenzia informazione
    Giunta) Mantini (Serv. Informazione Assemblea legislativa)
    Presiede la seduta: Antonio Nervegna
    Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
    Resocontista: Simonetta Mingazzini
    Il presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta.
    -
    Approvazione dei verbali n. 26 e 27 del 2007
    La Commissione all'unanimità dei presenti approva i verbali n. 26 e
    27 relativi alle sedute rispettivamente del 6 e 20 novembre 2007.
    - - - - -
    Esame abbinato degli oggetti:
    3062 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: Misure
    di razionalizzazione in attuazione dei principi della Legge 27
    dicembre 2006, n. 296 ' Disposizioni per la formazione del Bilancio
    Annuale e Pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria per il 2007)'
    (delibera di Giunta n. 1606 del 29 10 07) - TESTO BASE - Relatore
    Consigliere Nervegna
    e
    1134 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Salomoni e
    Leoni: Norme per il recesso della Regione Emilia-Romagna da società,
    fondazioni, associazioni nelle quali la Regione possiede
    compartecipazioni (23 02 06)
    Il Presidente NERVEGNA propone alla Commissione di collegare alla
    discussione dei progetti di legge anche l'informazione successiva
    presente all'ordine del giorno, per l'attinenza al tema più
    complessivo costi della politica :
    - Informazione dell'Assessore a Programmazione e sviluppo
    territoriale. Cooperazione col sistema delle Autonomie.
    Organizzazione Luigi Gilli sulla deliberazione della Giunta
    regionale n. 1641 del 2007: Approvazione indirizzi Giunta regionale
    per l'auto-riforma amministrazione, razionalizzazione funzioni,
    riordino istituzionale per la qualificazione delle funzionalità del
    sistema. Misure attuative legge finanziaria 2007 riduzione numero
    componenti e compensi amministratori società regionale
    La Commissione concorda.
    Il Presidente NERVEGNA chiede all'Assessore di verificare la
    possibilità di allargare il raggio di azione della proposta
    legislativa, andando ad intervenire anche nei confronti di tutti gli
    altri organismi cui la Regione partecipa, quali associazioni,
    fondazioni, comitati e agenzie, per fornire indirizzi e linee-guida
    sul riordino del sistema di governance istituzionale, anche con il
    coinvolgimento degli enti locali territoriali; concordare cioè un
    documento che possa predisporre indirizzi da parte dell'Assemblea
    regionale nei confronti della Giunta per procedere successivamente
    sugli altri organismi partecipati.
    Informa inoltre che la Giunta regionale ha presentato 3 emendamenti
    al testo, distribuiti in inizio di seduta, così formulati:
    Emendamento n. 1 della Giunta regionale (sostitutivo)
    Sostituire l'articolo 4 del progetto di legge con il seguente:
    Art. 4
    Modifiche alla legge regionale n. 25 del 1993
    1. Alla legge regionale 13 maggio 1993, n. 25 (Norme per la
    riorganizzazione dell'Ente regionale per la valorizzazione economica
    del territorio - ERVET SpA) sono apportate le seguenti modifiche:
    a) il comma 2 dell'articolo 2 è sostituito dal seguente:
    2. Oltre alla Regione possono essere soci gli enti locali della
    regione, altri enti pubblici, le università pubbliche aventi sede
    nella regione, nonché i consorzi o le associazioni fra detti enti. ;
    b) al punto 2) della lettera e) del comma 1 dell'articolo 3 le
    parole anche con sono sostituite dalla locuzione e di metodologie
    per ;
    c) i commi 2 e 3 dell'articolo 3 sono abrogati;
    d) alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 4 le parole pubblici
    della regione sono sostituite dalla seguente locuzione: soci o
    enti affidanti ;
    e) al comma 1 dell'articolo 5 sono soppresse le parole e in
    allegato dai bilanci delle società partecipate ;
    f) la lettera c) del comma 1 dell'articolo 6 è sostituita dalla
    seguente:
    c) il controllo analogo a quello esercitato dalla Regione
    Emilia-Romagna sulle proprie strutture e le verifiche che la Regione
    può a tal fine svolgere in corso d'opera e a consuntivo. ;
    g) al comma 2 dell'articolo 6 la locuzione e comprensivo di tutte
    le iniziative della Società è soppressa e in sua vece è inserito il
    seguente periodo: In allegato al programma annuale sono riportate
    tutte le iniziative della società prestate in favore degli altri
    enti partecipanti o degli enti affidanti. ;
    h) l'articolo 9 è sostituito dal seguente:
    Art. 9
    Organi sociali
    1. Gli organi della società sono:
    a) l'assemblea dei soci;
    b) l'amministratore unico, ovvero il consiglio d'amministrazione ed
    il suo presidente;
    c) il collegio sindacale.
    2. La Regione nomina l'amministratore unico, ovvero il presidente e
    la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione,
    nonchè la maggioranza del collegio sindacale, a norma dell'articolo
    2449 del codice civile.
    3. L'autorizzazione alla partecipazione da parte della Regione alla
    società è subordinata alla condizione che il relativo statuto
    preveda che:
    a) l'organismo di gestione sia costituito da un amministratore unico
    qualora la società sia totalmente partecipata dalla Regione, oppure
    da un consiglio di amministrazione formato da un numero massimo di
    componenti non superiore a tre, ovvero a cinque qualora la società
    abbia un capitale superiore a 2.000.000,00 di euro, interamente
    versati, ovvero abbia dichiarato, nei tre esercizi precedenti il
    rinnovo delle cariche, un fatturato annuo superiore a 10.000.000,00
    di euro;
    b) il compenso lordo annuale onnicomprensivo dell'amministratore
    unico non sia superiore all'ottanta per cento dell'indennità di
    carica spettante ad un consigliere regionale, quello del presidente
    del consiglio di amministrazione, ove nominato, non sia superiore al
    sessanta per cento dell'indennità di carica spettante ad un
    consigliere regionale;
    c) il compenso lordo annuale onnicomprensivo spettante ai restanti
    componenti del consiglio d'amministrazione non sia superiore
    all'importo di euro 2.500,00, aumentabili fino al doppio qualora si
    verifichi una delle condizioni che consentono di prevedere un
    consiglio di amministrazione di cinque membri ai sensi della lettera
    a); detto compenso annuale può essere aggiornato dalla Giunta
    regionale in relazione all'indice ISTAT di variazione dei prezzi al
    consumo. .
    Emendamento n. 2 della Giunta regionale (modificativo)
    All'articolo 10 del progetto di legge è aggiunto il seguente comma:
    2. Conseguentemente alla sostituzione dell'articolo 2, comma 2
    della legge regionale n. 25 del 1993 da parte dell'articolo 4 della
    presente legge, ERVET S.p.A. provvede ad adeguare la composizione
    della propria compagine sociale, con la conseguente variazione della
    quota percentuale della partecipazione azionaria della Regione
    Emilia-Romagna. L'articolo 5 della legge regionale n. 25 del 1993,
    nel testo previgente alla presente legge, continua ad applicarsi
    fino a quando non saranno dismesse le partecipazioni societarie
    detenute da ERVET S.p.A. in applicazione dell'articolo 13 del
    decreto legge 4 luglio 2006, n. 223 (Disposizioni urgenti per il
    rilancio economico e sociale, per il contenimento e la
    razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia
    e di contrasto all'evasione fiscale) convertito con modificazioni
    dalla legge 4 agosto del 2006, n. 248.
    Emendamento della Giunta regionale n. 3 (aggiuntivo)
    Dopo l'articolo 5 del progetto di legge è inserito il seguente nuovo
    articolo:
    Art. 5 bis
    Modifiche alla legge regionale n. 7 del 1999
    1. L'articolo 3 della legge regionale 4 maggio 1999, n. 7
    (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla Società a
    responsabilità limitata Reggio Children - Centro internazionale per
    la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità di tutti
    i bambini ) è soppresso.
    2. Il comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 7 del 1999 è
    sostituito dal seguente:
    1. I diritti conseguenti alle quote di proprietà della Regione
    Emilia-Romagna nella Società a responsabilità limitata Reggio
    Children - Centro internazionale per la difesa e la promozione dei
    diritti e delle potenzialità di tutti i bambini sono esercitati dal
    Presidente della Giunta o da un suo delegato.
    L'Assessore a Programmazione e sviluppo territoriale. Cooperazione
    col sistema delle Autonomie. Organizzazione Luigi GILLI svolge il
    seguente intervento.
    Grazie Presidente. Con questa illustrazione diamo seguito ad una
    riflessione che, nel corso del mese di luglio scorso, abbiamo fatto
    in ordine ai temi costi della politica e questi sono i primi
    provvedimenti che la Giunta propone all'Assemblea Legislativa per un
    autoriforma ed una razionalizzazione dei propri sistemi di
    partecipazione e di organizzazione delle funzioni della regione.
    Oggi noi abbiamo in discussione un progetto di legge, approvato
    dalla Giunta regionale, che si limita ad affrontare un contesto
    molto ristretto, che è quello delle società partecipate dalla
    Regione nella misura superiore al 50 per cento del proprio capitale.
    Ciò in applicazione di una norma della finanziaria del 2007, in cui
    si dettano regole specifiche in ordine alla riduzione dei componenti
    dei consigli di amministrazione ed in ordine alla riduzione degli
    emolumenti agli stessi componenti.
    Il provvedimento che è all'esame della Commissione e successivamente
    dell'Assemblea si limita alle pochissime società in cui la Regione
    Emilia-Romagna partecipa con un capitale superiore al 50 per cento:
    ERVET, CUP 2000, FER, APT regionale.
    Per ora queste sono le società e ci siamo limitati, tout court, ad
    applicare le disposizioni della legge finanziaria nazionale. Si
    riducono i consiglieri: FER, da nove che sono passerà a tre
    consiglieri di amministrazione, compreso il presidente. Per quanto
    riguarda l'ERVET, dagli attuali sei si passerà a tre. Altrettanto
    per CUP 2000.
    Abbiamo inteso assumere tre criteri.
    Il primo criterio riguarda l'indennità di funzione del Presidente,
    legato all'indennità del consigliere regionale. La Giunta propone
    una percentuale dell'indennità del consigliere regionale, pari al 60
    per cento. Laddove esiste il consiglio di amministrazione.
    Un criterio che varia e incrementa l'indennità di funzione, la
    porterebbe dal 60 all'80 per cento dell'indennità del consigliere
    regionale, è legato all'eventuale assunzione o decisione
    dell'amministratore unico invece del consiglio di amministrazione.
    Ciò vuol dire che la valutazione fatta, laddove non c'è un consiglio
    di amministrazione bensì un amministratore unico che svolge delle
    funzioni a tempo pieno, è di un aumento, potrebbe essere il caso
    della NuovaQuasco, quando sarà da determinare.
    L'altro aspetto che abbiamo voluto evidenziare in questa scelta è il
    mettere ordine alla strutturazione dei gettoni di presenza nei
    consigli di amministrazione, perché vedendo la realtà delle società
    ci si è resi conto che in alcune società le presenze nei consigli di
    amministrazione erano assai modeste, in altre le presenze erano più
    rilevanti, in altri casi ancora c'erano formule di partecipazione
    non previste dalla legge finanziaria. Per questo è stato stabilito
    un tetto massimo legato ad una percentuale calcolata sulla media
    delle riunioni che un consiglio di amministrazione tiene durante
    l'anno. Sono stati individuati 5.000 euro come tetto massimo, con un
    gettone di presenza che si aggira circa a 500 euro,
    indipendentemente dal numero di riunioni.
    Gli attuali componenti del consiglio di amministrazione dell'ERVET
    percepiscono circa 6.000 euro, cioè 1.000 euro in più di quanto
    percepirebbero con la nuova formulazione proposta.
    Il tutto è legato al volume di fatturato ed al volume del capitale.
    Se sono società con capitale versato superiore a 2.000.000 di euro,
    il consiglio di amministrazione può passare a cinque componenti.
    Questo, in estrema sintesi, è il contenuto del progetto di legge, al
    quale presentiamo tre emendamenti.
    Il primo emendamento riguarda l'articolo 4 - ERVET -, per cui si
    intendono applicare le norme già previste dall'articolo 13 del
    decreto Bersani. La società ERVET ha in corso una procedura di
    uscita da parte degli azionisti privati per cui sono stati
    pubblicati sulla stampa i bandi per la vendita delle quote
    azionarie, al fine di trasformare l'ERVET in una società in house.
    Abbiamo previsto un emendamento che, oltre a quanto è previsto
    dall'articolo 9 della proposta di legge, determina la procedura per
    raggiungere il percorso previsto dal decreto Bersani, al fine di
    trasformare la società in house.
    L'emendamento riguarda sia una modifica alle indennità previste sia
    la fase transitoria per arrivare alla determinazione
    dell'operatività della società (emendamento n. 2, modificativo
    dell'articolo 10).
    Il terzo emendamento proposto è relativo alla Società Reggio
    Children. Attualmente la Regione è socia con una piccola
    partecipazione, che si è ridotta a seguito degli aumenti di
    capitale. Il Presidente in questa legislatura non ha provveduto a
    nominare il proprio rappresentante all'interno del consiglio di
    amministrazione. Si tratta di una nomina da farsi attraverso un
    decreto del Presidente della Regione, che delega un suo
    collaboratore a partecipare al consiglio di amministrazione della
    società. Si ritiene che non ci sia più bisogno di tale
    rappresentanza, pensiamo tuttavia di dover rimanere soci della
    società. L'emendamento pone quindi un correttivo nella parte in cui
    si indica il componente del rappresentante della Regione all'interno
    del consiglio di amministrazione.
    L'altro emendamento che avremmo voluto presentare oggi non è ancora
    stato formalizzato; si chiede quindi la disponibilità della
    Commissione, previa verifica informale, di trattarlo direttamente in
    Aula. Si tratta di una modifica relativa al Centro ricerche marine,
    che attualmente è una società a maggioranza di capitale pubblico
    (Comuni, altri enti locali e la Regione) e su cui, in virtù di una
    disposizione della legge finanziaria, non possiamo intervenire come
    per le altre società incluse nel progetto di legge in discussione,
    in quanto la Regione non possiede il 51 per cento delle quote.
    Quindi si vorrebbe cogliere l'occasione, tramite l'approvazione
    dell'emendamento, di applicare l'articolo 12 del Decreto Bersani,
    per trasformare la Società ricerche marine in fondazione. Ciò
    rispetterebbe i fini della mission della società con anche la
    condizione di ridurre i consiglieri di amministrazione da 7 a 5.
    Stiamo predisponendo questo corposo emendamento che andrà a
    modificare la legge istitutiva del Centro ricerche marine.
    L'iniziativa complessiva è quindi in ordine alla riorganizzazione
    delle società e delle strutture della politica.
    Per questa parte è stata approvata dalla Giunta regionale una
    deliberazione che indica linee di lavoro, con un allegato,
    determinando dei macro settori di intervento per temi e affida ad
    ogni assessorato e ad ogni direzione il compito di formulare
    proposte di riforma e di modifica.
    Nel contempo ci sarà anche un'altra parte che segnerà l'indicazione
    di questi lavori, attraverso un'assunzione di responsabilità
    condivisa dalle autonomie locali di questa Regione. Nel senso che
    abbiamo cercato di estendere questa azione di lavoro coordinato
    sugli interventi di un processo di autoriforma anche verso quelle
    partecipazioni e funzioni svolte da Comuni, Province, Regione e
    Comunità montane rispetto a questo settore. Lunedì 1° dicembre la
    Conferenza regionale delle autonomie sottoscriverà con il Presidente
    Errani un patto di intesa su questo percorso indicato dalle linee
    guida contenute nella delibera.
    L'ultima osservazione che desidero fare è riferita al progetto di
    legge abbinato, presentato da alcuni consiglieri e che è oggetto
    della discussione odierna della Commissione. Esso contiene un elenco
    di associazioni, fondazioni, partecipazioni e provvede ad indicarne
    la fuoriuscita da parte della Regione.
    Abbiamo esaminato questo provvedimento, come scuola di accademia, e
    sono cose alla portata di un'iniziativa che le linee ci indicano,
    perché è parte del lavoro successivo nell'autoriforma che dobbiamo
    elaborare insieme e provvedere nel corso del 2008.
    L'esame di tutte quelle istituzioni dove la Regione è presente è una
    vicenda abbastanza complessa e non affatto automatica. Ad esempio,
    noi oggi proponiamo di restare all'interno della Società Reggio
    Children - Centro internazionale per la difesa e la promozione dei
    diritti e delle potenzialità di tutti i bambini , mentre il progetto
    di legge propone la fuoriuscita. Occorre valutare caso per caso ed è
    una delle iniziative in corso per i provvedimenti che la Giunta ha
    intenzione di adottare.
    Eventualmente sono disponibili tabelle in cui è possibile evincere
    la diminuzione dei costi che si avranno con il presente
    provvedimento.
    Entrano i Consiglieri Masella e Noè.
    Il Presidente NERVEGNA precisa che il progetto di legge d'iniziativa
    dei consiglieri Salomoni e Leoni Norme per il recesso della Regione
    Emilia-Romagna da società, fondazioni, associazioni nelle quali la
    Regione possiede compartecipazioni (ogg. 1134), cui ha fatto
    riferimento l'Assessore Gilli è abbinato al progetto di legge
    presentato dalla Giunta, così come concordato dalla Commissione
    nella seduta del 20 novembre 2007. Prospetta tuttavia un possibile
    scollegamento tra i due testi, anche se, per rivedere la decisione
    compiuta, occorre che la Commissione si esprima nuovamente.
    L'Assessore GILLI sottolinea che la Giunta intende procedere con il
    proprio progetto di legge per dare attuazione alla legge n. 296 del
    2006 - legge finanziaria per il 2007 - e successivamente, nel 2008,
    procedere ad una revisione complessiva delle partecipazioni.
    Il Consigliere RICHETTI esprime perplessità sull'ipotesi del
    Presidente di scollegare i due testi, in quanto l'abbinamento dei
    progetti di legge, ai sensi del vigente regolamento, è un
    adempimento dovuto.
    Ribadisce quindi l'abbinamento stesso, così come stabilito dalla
    Commissione, nonchè la scelta del testo base (progetto di legge
    3062) che, seguendo le procedure ordinarie e consolidate,
    costituisce l'oggetto esclusivo dell'esame della Commissione nella
    seduta odierna.
    Il Consigliere VECCHI comprende l'esigenza di disciplinare nella
    proposta di legge alcune tematiche per adeguarsi alle disposizioni
    della legge finanziaria.
    Ritiene che, al momento del dibattito in Aula, ad esempio in merito
    all'ERVET, la Giunta dovrà esplicitare alcuni elementi importanti.
    L'ERVET, come ha illustrato l'Assessore, sta per trasformarsi in una
    società in house, esclusivamente a capitale pubblico e ciò
    nonostante l'altissima precarietà professionale che si rileva al suo
    interno.
    Ritiene quindi importante che la Regione chiarisca il tema della
    precarietà di chi oggi sta lavorando in questa azienda. Questo tipo
    di risposta non può essere svincolata dall'esigenza di adeguamento
    alle disposizioni della legge finanziaria.
    Il Presidente NERVEGNA, pur condividendo la riduzione a tre dei
    componenti del consiglio di amministrazione, ritiene opportuno che,
    al momento dell'assunzione delle decisioni, tutti e tre i componenti
    previsti siano presenti, per evitare decisioni monocratiche.
    L'Assessore GILLI risponde che laddove la Regione ha una
    partecipazione societaria maggioritaria è possibile introdurre
    norme, in caso contrario occorrerà confrontarsi con gli altri soci.
    Per quanto riguarda le osservazioni su ERVET, si riserva di chiedere
    all'Assessore di competenza, Duccio Campagnoli, di individuare e
    presentare in Aula un'ipotesi di percorso relativo alla
    strutturazione dell'organizzazione.
    Per quanto riguarda il tema della precarietà, che insiste tra i
    collaboratori, occorre tenere presente che l'ERVET opera in merito
    agli incarichi che riceve. A sua memoria nessuno ha mai subito danni
    da questa vicenda. Certamente occorre dare una soluzione con la
    compatibilità di bilancio e dell'attività.
    L'attuale assetto dell'ERVET prevede un direttore generale che al
    momento ha assunto un altro incarico impegnativo. Ci sarà quindi,
    con molta probabilità una modifica dell'assetto attuale.
    Il presidente NERVEGNA, constatato che non vi sono altri interventi
    in sede di discussione generale, invita la Commissione a procedere
    all'esame degli articoli.
    Art. 1 Ambito di applicazione
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 2 Organi di amministrazione e di revisione
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 3 Compensi degli amministratori
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 4 - Modifiche alla legge regionale n. 25 del 1993 - emendamento
    n. 1 della Giunta regionale (sostitutivo)
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario all'articolo
    così sostituito.
    Art. 5 Modifiche alla legge regionale n. 7 del 1998
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 5 bis Modifiche alla legge regionale n. 7 del 1999 -
    emendamento della Giunta regionale n. 3 (aggiuntivo)
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario al nuovo
    articolo.
    Art. 6 Modifiche alla legge regionale n. 39 del 2000
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 7 Modifiche alla legge regionale n. 28 del 2003
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 8 Modifiche alla legge regionale n. 11 del 2004
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 9 Modifiche alla legge regionale n. 20 del 2007
    La Commissione esprime parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei
    Valori), 14 astenuti (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione
    Democratici Cristiani e di Centro), nessun contrario.
    Art. 10 Disposizioni transitorie - emendamento n. 2 della Giunta
    regionale (modificativo)
    Con distinte votazioni di identico contenuto, la Commissione esprime
    parere favorevole con 30 voti a favore (Uniti nell'Ulivo-DS, Uniti
    nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della Rifondazione Comunista,
    Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, Partito dei
    Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Italia dei Valori), 14 astenuti
    (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione Democratici Cristiani e di
    Centro), nessun contrario all'emendamento suddetto e all'articolo
    così modificato.
    L'Assessore GILLI conclude auspicando che l'Assemblea legislativa,
    in occasione dell'approvazione di questo progetto di legge, proponga
    una risoluzione di accompagnamento che raccolga le indicazioni
    contenute nelle linee di lavoro illustrate e che sono meglio
    descritte nella deliberazione della Giunta regionale Approvazione
    degli indirizzi della Giunta regionale per l'auto-riforma
    dell'amministrazione, la razionalizzazione delle funzioni, il
    riordino istituzionale per la qualificazione delle funzionalità del
    sistema. Misure attuative della legge finanziaria 2007: riduzione
    del numero di componenti e dei compensi degli amministratori delle
    società regionali .
    Entra il Consigliere Parma; escono i Consiglieri Filippi e Varani.
    - - - - -
    Il Presidente NERVEGNA propone alla Commissione un'inversione
    dell'ordine dei lavori, anticipando le informazioni sugli incarichi
    dirigenziali.
    La Commissione concorda.
    - Informazione ai sensi dell'articolo 43 della legge regionale n.
    43 del 2001 sul Contratto di lavoro e affidamento dell'incarico di
    Direttore generale al dott. Enrico Cocchi .
    L'Assessore GILLI illustra lo schema di provvedimento relativo alla
    nomina del nuovo direttore generale a Programmazione territoriale e
    negoziata, intese. Relazioni europee e relazioni internazionali ,
    che attualmente svolge le funzioni di coordinatore, e che non va ad
    aumentare il numero dei direttori generali in servizio presso la
    Regione, in quanto sostituisce il dott. Molinari (coglie l'occasione
    per ringraziarlo per la collaborazione e il lavoro svolto), che
    cesserà il proprio servizio il 31 dicembre 2007.
    Si tratta della sostituzione di una direzione generale importante,
    sia per la parte programmazione del territorio ma anche per la parte
    fondi strutturali dell'Unione europea che richiede un'attenzione ed
    una professionalità molto elevata.
    La Giunta regionale, in questo caso ha preferito, piuttosto che
    nominare figure esterne, ricorrere ad una professionalità che si è
    formata all'interno della struttura regionale.
    La scadenza per l'incarico è al 31.12.2010 e non sono previsti
    aumenti per quanto riguarda il compenso.
    La Commissione prende atto dell'informazione svolta.
    - - - - -
    -
    Informazione ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale n. 43
    del 2001 sull' Assunzione di dirigenti ai sensi dell'articolo 18
    della L.R. 43/2001 nell'organico della Giunta della Regione
    Emilia-Romagna
    -
    Informazione ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale n. 43
    del 2001 sull' Assunzione della dott.ssa Laura Carlini, ai sensi
    dell'articolo 18 della L.R. 43/2001, presso l'IBACN
    L'Assessore GILLI propone alla Commissione di rinviare le
    informazioni in oggetto, in quanto la Giunta intende modificare i
    provvedimenti. Cita infatti alcuni comunicati stampa, diffusi dalla
    DIRER, con la notizia che la Regione Emilia-Romagna sarebbe stata
    condannata per comportamento antisindacale, sulla base di un ricorso
    presentato dalla DIRER stessa che contestava il metodo della
    selezione per gli incarichi da affidare.
    Al momento alla Regione Emilia-Romagna non è ancora stato notificato
    alcun provvedimento.
    GARAVINI precisa che la dotazione organica della dirigenza e dei
    collaboratori presenta sempre un numero più elevato di posti,
    rispetto a quelli effettivamente messi a disposizione.
    Attualmente sono previste 226 posizioni dirigenziali che, dal
    1.1.2008, scenderanno a 201, così come prevede una delibera che sarà
    sottoposta alla approvazione della Giunta regionale entro la fine
    dell'anno.
    Di questi 201 i posti ad oggi occupati sono 159, di cui 103 sono
    dirigenti a tempo indeterminato e rientrano nell'organico della
    Regione, 31 sono a tempo determinato, per l'effetto degli articoli
    18 e 19 della legge regionale n. 43 del 2001. Infine, 25 sono
    comandi, nell'ambito di una percentuale del 15%. Di questi ultimi
    25, 17 sono assunti nel settore della sanità, ove sono richieste
    competenze particolarmente specifiche.
    La Commissione concorda sul rinvio.
    - - - - -
    3004 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Rivi,
    Richetti, Beretta, Lucchi, Mazzotti, Borghi e Villani: Riduzione del
    numero di componenti degli organi del Comitato regionale per le
    comunicazioni (CORECOM) e dell'Azienda regionale per la navigazione
    interna (ARNI) (16.10.07) - Relatore Consigliere Rivi
    Il Presidente NERVEGNA introduce l'argomento e informa che il
    Consigliere RIVI, relatore del progetto di legge, ha comunicato di
    non poter essere presente, chiedendo di proseguire con l'esame del
    progetto di legge per consentirne l'approvazione nei tempi utili al
    fine di poter procedere al rinnovo del Comitato con le nuove
    disposizioni.
    Informa inoltre che il Consigliere Aimi, comunicando anch'egli di
    non poter partecipare alla seduta odierna della Commissione, chiede
    invece il rinvio dell'oggetto. Rimette quindi alle decisioni della
    Commissione la richiesta di rinvio proposta dal Consigliere Aimi.
    Il Consigliere RICHETTI interviene per sottolineare l'esigenza di
    procedere al rinnovo del CORECOM con le disposizioni contenute nel
    progetto di legge. Ritiene quindi che la Commissione debba
    proseguire con l'esame e la votazione del testo nell'odierna seduta.
    Richiama inoltre il progetto di legge sulle società partecipate
    proposto dalla Giunta regionale che la Commissione ha appena
    licenziato, afferente i temi dei costi della politica. Sarebbe
    profondamente sbagliato che il progetto di legge proposto
    dall'esecutivo avesse tempi brevi rispetto ad un progetto ad
    iniziativa di Consiglieri che, con il rinvio, verrebbe
    inevitabilmente rallentato.
    Il Consigliere VECCHI ritiene che il rinvio potrebbe essere accolto,
    per poi inserire l'oggetto al primo punto dell'ordine del giorno
    della seduta prevista per la prossima settimana. In questo modo il
    rinvio non pregiudicherebbe la tempestività per la discussione in
    Aula. Rileva che sulla proposta di modifica del CORECOM c'è un
    accordo unanime, se non fosse per le divergenze sulla nuova
    impostazione.
    Richiama la deliberazione dell'AGCOM n. 52 del 1999, che individua
    gli indirizzi generali relativi ai Comitati regionali per le
    comunicazioni - CORECOM - e una sentenza del TAR Calabria che ha
    annullato il CORECOM calabrese ridotto a tre membri. Invita i
    componenti ad esprimersi favorevolmente per il rinvio di una
    settimana anche per poter approfondire le motivazioni contenute in
    tali pronunce che sottolineano la necessità di garantire le
    minoranze all'interno dei CORECOM.
    Il Consigliere MASELLA, pur condividendo le ragioni espresse dal
    Consigliere Richetti in merito all'iter dei progetti di legge di
    iniziativa assembleare, no si oppone all'eventuale scelta della
    Commissione di rinviare l'oggetto di una settimana, per poter
    considerare e approfondire gli ulteriori elementi di valutazione.
    Il Presidente NERVEGNA ricorda alla Commissione che la prossima
    seduta sarà principalmente dedicata alla discussione e votazione del
    bilancio di previsione 2008 e relativa legge finanziaria regionale.
    Il Consigliere LUCCHI si esprime contro il rinvio, in quanto la
    discussione e la votazione del bilancio potrebbe precludere quella
    del progetto di legge all'ordine del giorno dell'odierna seduta.
    Il Consigliere PARMA interviene per ribadire la posizione espressa
    dal collega Vecchi, concordando sulla necessità di approfondire la
    materia, al fine di poter arrivare in Aula con una proposta che
    possa raccogliere il più largo consenso, al di là della stretta
    maggioranza necessaria per approvare il progetto di legge.
    Il Consigliere BORGHI interviene sostenendo che nessuna sentenza del
    TAR Calabria potrebbe precludere le competenze della Commissione,
    chiede quindi di discutere e decidere nella seduta odierna.
    Eventuali proposte di modifica potranno essere presentate da qui
    all'esame in Aula.
    Il Consigliere MONARI riprende le considerazioni formulate sull'iter
    dei progetti di legge presentati dai Consiglieri. E' favorevole a
    procedere in questa seduta, anche perché ciò non precluderebbe la
    presentazione di emendamenti in Aula.
    Il Consigliere VECCHI insiste per trovare una posizione condivisa
    anche dalle minoranze, prima del dibattito in Aula. Sulla proposta
    di legge, che va ad incidere sul numero dei componenti e non sulle
    funzioni dell'organismo - ritenendo questo un limite del progetto di
    legge - ci potrebbe essere una condivisione larga se fossero
    opportunamente considerati gli indirizzi generali relativi ai
    CORECOM, così come formulati dall'AGCOM. Ribadisce che su questo
    punto si potrebbe trovare una mediazione, prevedendo una
    composizione del Comitato di cinque membri, compreso il presidente.
    Escono i Consiglieri Ercolini, Nanni e Pironi.
    Il Consigliere MASELLA dichiara che sul rinvio si asterrà. Nel
    merito raccoglie l'invito del Consigliere Borghi a presentare
    emendamenti fino alla discussione in Aula e ne presenta tre.
    Il Presidente NERVEGNA invita quindi la Commissione ad esprimersi
    sulla richiesta di rinvio.
    La Commissione con 23 voti contrari al rinvio (Uniti nell'Ulivo-DS,
    Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica per il
    Socialismo Europeo, Partito dei Comunisti italiani, Gruppo Misto), 8
    voti a favore (Alleanza Nazionale, Lega Nord, Unione Democratici
    Cristiani e di Centro), 8 astenuti (Forza Italia, Partito della
    Rifondazione comunista), respinge la richiesta e prosegue i propri
    lavori con l'esame del testo.
    Il Consigliere RICHETTI procede all'illustrazione del progetto di
    legge richiamando le considerazioni del collega Vecchi. Gli
    indirizzi dell'AGCOM e la motivazione del TAR Calabria sono
    indubbiamente interessanti, tuttavia sottolinea le differenze e le
    peculiarità del caso di specie, che vede il CORECOM della Regione
    Calabria commissariato. Inoltre i proponenti del progetto di legge
    intendono sottolineare il ruolo collegiale del Comitato, di
    organizzazione dei lavori e presidio della struttura operativa.
    Riterrebbe più opportuno procedere ad un potenziamento della
    struttura operativa, piuttosto che a quello del Comitato oltre
    quanto indicato nella proposta. Ritiene infatti che sulle competenze
    occorra un'azione di valorizzazione delle funzioni e condivide la
    proposta di indicare nel numero di tre i componenti del futuro
    Comitato.
    Per quanto riguarda gli emendamenti presentati, illustra quello
    presentato dal Relatore Rivi, modificativo dell'art. 2 e concernente
    l'ARNI (così formulato: Dopo la lettera a) del comma 3 dell'art. 2
    è inserita la seguente lettera:
    a bis) il comma 3 dell'articolo 5; ).
    La modifica proposta riguarda la soppressione della figura del
    vicepresidente all'interno del consiglio di amministrazione
    dell'ARNI; infatti, in questo caso, in un consiglio di
    amministrazione che sarà composto di soli tre membri, la figura del
    vicepresidente diventa superflua.
    Escono i Consiglieri Monari e Vecchi; entra il Consigliere Nanni.
    Il presidente NERVEGNA pone quindi in votazione gli articoli e, dopo
    aver apprezzato il documento di lavoro predisposto dalla segreteria
    della Commissione (v. atti), propone di seguirne l'impostazione
    nella votazione degli emendamenti presentati.
    Precisa inoltre che l'emendamento n. 1 del Consigliere Manfredini
    coincide con l'emendamento n. 1 a firma del Consigliere Masella e
    quindi li sottopone congiuntamente alla votazione della Commissione.
    Art. 1 - Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2001
    Emendamento n. 1 del Consigliere Manfredini ed emendamento n. 1 del
    Consigliere Masella, del seguente tenore:
    All'art. 1, comma 1, dopo le parole ...è composto dal Presidente e
    da... sostituire la parola due con la parola quattro .
    La Commissione esprime parere contrario con 26 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Italia
    dei Valori, Gruppo Misto, Forza Italia), 7 voti a favore (Lega Nord,
    Unione Democratici Cristiani e di Centro, Partito della Rifondazione
    Comunista), nessun astenuto all'emendamento suddetto.
    Escono i Consiglieri Noè e Parma; entra il Consigliere Monari.
    Emendamento n. 2 del Consigliere Manfredini, del seguente tenore:
    Dopo l'art. 1 è inserito il presenta art. 1 bis:
    Art. 1 bis
    1. Al comma 5 dell'articolo 3, della legge regionale n. 1 del 2001
    sono soppresse le parole Su proposta del Presidente della Giunta
    regionale .
    Il Consigliere MAZZA condivide il contenuto dell'emendamento,
    ritenendo che non ci sia ragione per mantenere in capo al Presidente
    della Giunta la proposta di nomina del Presidente del CORECOM,
    essendo una competenza dell'Assemblea legislativa regionale.
    Il Consigliere MASELLA, pur apprezzando l'intervento del Consigliere
    Mazza, sottolinea che l'emendamento prima respinto era
    effettivamente volto a ridurre il potere della Giunta, lasciando che
    un maggior numero di componenti del Comitato fosse nominato
    dall'Assemblea.
    Il Consigliere RICHETTI evidenzia che la modalità di elezione
    prevista del Presidente del CORECOM non è simile ad altre. Infatti
    si richiede una maggioranza qualificata e si prevede una figura,
    quella appunto del Presidente, che esula dalle logiche con cui
    vengono eletti gli altri componenti, anche espressione del
    pluralismo dell'Assemblea. Che l'indicazione sia terza rispetto al
    pluralismo dell'Aula appare ragionevole e fondato.
    La Commissione esprime parere contrario con 20 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Italia dei Valori,
    Gruppo Misto), 7 voti a favore (Forza Italia, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo), 4 astenuti (Partito della Rifondazione
    Comunista, Partito dei Comunisti Italiani) all'emendamento suddetto.
    Emendamento n. 3 del Consigliere Manfredini, del seguente tenore:
    Al comma 2 dell'articolo 1 dopo le parole ...a votazione segreta
    con voto limitato a... le parole un solo nome sono sostituite
    dalle parole due nomi .
    La Commissione esprime parere contrario con 29 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito dei Comunisti
    Italiani, Italia dei Valori, Forza Italia, Sinistra Democratica per
    il Socialismo Europeo), nessun voto a favore, 3 astenuti (Partito
    della Rifondazione Comunista) all'emendamento suddetto.
    Entra il Consigliere Varani, esce il Consigliere Nanni.
    Emendamento n. 2 del Consigliere Masella, del seguente tenore:
    Dopo il comma 2 dell'articolo 1, è aggiunto il comma 2 bis:
    2 bis. Il comma 1 dell'articolo 3 bis della legge regionale n. 1
    del 2001, come introdotto dall'articolo 1 della legge regionale n.
    27 del 2002, è sostituito dal seguente:
    1. Il Presidente e gli altri componenti del Comitato restano in
    carica tre anni e sono rieleggibili per una sola volta.
    Il Consigliere MASELLA illustra l'emendamento che è volto a
    determinare una diversa durata dell'organismo, che si propone di tre
    anni, rispetto ai cinque anni attuali, con il limite di due mandati.
    In questo modo si darebbe un reale controllo all'Assemblea
    sull'operato del CORECOM. Inoltre, si terrebbe in considerazione la
    specificità dell'incarico prevedendo la rieleggibilità per una sola
    volta, permettendo così di non disperdere la particolarità
    professionalità acquisita dai componenti nel triennio.
    Il Consigliere RICHETTI interviene per evidenziare come, se fosse
    accolto l'emendamento, potrebbe essere riproposta la nomina degli
    attuali componenti. L'emendamento provocherebbe inoltre un maggiore
    allineamento tra la scadenza del mandato politico e quello dei
    membri del Comitato. Non crede che questo rappresenti una scelta
    virtuosa, preferendo il perfetto sfasamento tra la scadenza del
    mandato politico dell'Assemblea legislativa e quella del CORECOM.
    La Commissione esprime parere contrario con 23 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo
    Misto), 3 voti a favore (Partito della Rifondazione Comunista), 9
    astenuti (Forza Italia) all'emendamento suddetto.
    Esce il Consigliere Varani; entrano i Consiglieri Nanni e Pironi.
    Emendamento n. 3 del Consigliere Masella, del seguente tenore:
    Il comma 4, dell'articolo 1, è così sostituito:
    4. Il comma 1 dell'articolo 11 della legge regionale n. 1 del 2001
    è sostituito dal seguente:
    1. Ai componenti del Comitato è corrisposta, per dodici mensilità
    annuali, un'indennità mensile di funzione pari alle seguenti
    percentuali della indennità di carica mensile lorda spettante ai
    consiglieri regionali
    a) per il Presidente del Comitato, 45 per cento;
    b) per gli altri componenti, 30 per cento. .
    Il Consigliere MASELLA illustra l'emendamento sottolineando che la
    proposta contenuta nel testo base, proposto dal Consigliere Rivi ed
    altri firmatari, prevede quale indennità per il Presidente del
    CORECOM il 45 per cento dell'indennità prevista per i Consiglieri
    regionali. ciò significa che egli potrà svolgere a tempo pieno il
    proprio lavoro, mentre agli altri componenti, essendo riconosciuta
    un'indennità di funzione pari al 15 per cento, viene reso di fatto
    impossibile lo svolgimento della carica a tempo pieno. L'emendamento
    proposto stabilisce invece il 45 per cento al Presidente ed il 30
    per cento agli altri componenti, per riequilibrare le indennità e
    consentire concretamente lo svolgimento dell'incarico con impegno e
    professionalità.
    Dopo una breve discussione, la Commissione esprime parere favorevole
    con 34 voti a favore (Uniti nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL
    Margherita, Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, Partito
    della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Italia
    dei Valori, Gruppo Misto, Forza Italia), nessun contrario o astenuto
    all'emendamento suddetto.
    Emendamento n. 4 del Consigliere Manfredini, del seguente tenore:
    Il comma 4 dell'art. 1 è abrogato.
    La Commissione esprime parere contrario con 34 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Partito della Rifondazione Comunista,
    Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Gruppo Misto,
    Forza Italia), nessun favorevole o astenuto all'emendamento
    suddetto.
    Art. 1
    La Commissione esprime parere favorevole con 34 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Partito della Rifondazione Comunista,
    Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Gruppo Misto,
    Forza Italia), nessun contrario o astenuto all'articolo 1 così
    modificato.
    Art. 2 Modifiche alla legge regionale n. 1 del 1989 - Emendamento n.
    1 del Consigliere Rivi
    Con distinte votazioni di identico contenuto, la Commissione esprime
    parere favorevole con 34 voti a favore (Uniti nell'Ulivo-DS, Uniti
    nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica per il Socialismo
    Europeo, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti
    Italiani, Italia dei Valori, Gruppo Misto, Forza Italia), nessun
    contrario o astenuto all'emendamento suddetto e all'articolo 2 così
    modificato.
    Articolo 3 - Entrata in vigore
    La Commissione esprime parere favorevole con 34 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Sinistra Democratica
    per il Socialismo Europeo, Partito della Rifondazione Comunista,
    Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Gruppo Misto,
    Forza Italia), nessun contrario o astenuto.
    La seduta termina alle ore 16,35.
    Verbale approvato nella seduta del 15 gennaio 2008.
    Il Segretario Il Presidente
    Claudia Cattoli Antonio Nervegna
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