Testo
Verbale n. 29
Seduta del 18 novembre 2008
Il giorno martedì 18 novembre 2008 alle ore 10.30 si è riunita
presso la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro
n. 50, la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata con
nota Prot. n. 25528 del 06/11/2008
Partecipano alla seduta i Commissari:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
MUZZARELLI Gian Presidente Partito Democratico 6 presente
Carlo
FRANCESCONI Luigi Vice Forza Italia-Popolo 5 assente
Presidente della Libertà
PIVA Roberto Vice Partito Democratico 6 presente
Presidente
BARTOLINI Luca Componente Alleanza 4 assente
Nazionale-Popolo della
Libertà
BORGHI Gianluca Componente Partito Democratico 2 presente
BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1 presente
Donatella Italiani
CORRADI Roberto Componente Lega Nord Padania E. e 3 assente
R.
DELCHIAPPO Renato Componente Gruppo Misto 1 presente
GUERRA Daniela Componente Verdi per la pace 1 assente
MASELLA Leonardo Componente Partito di Rifondaz. 2 assente
Comunista
MAZZA Ugo Componente Sin. Dem. Per il 2 presente
Socialismo Eu.
MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 3 presente
MONACO Carlo Componente Per l'Emilia-Romagna 1 assente
NANNI Paolo Componente Italia dei Valori con 1 assente
Di Pietro
NERVEGNA Antonio Componente Forza Italia-Popolo 2 presente
della Libertà
NOÈ Silvia Componente Unione Democratici 1 assente
Cristiani e di Centro
SALOMONI Ubaldo Componente Forza Italia-Popolo 2 presente
della Libertà
SALSI Laura Componente Partito Democratico 3 presente
ZANCA Paolo Componente Uniti nell'Ulivo-SDI 1 assente
ZOFFOLI Damiano Componente Partito Democratico 3 presente
Sono presenti: Lino Zanichelli (Assessore all'Ambiente e Sviluppo
sostenibile); G. Bortone (Dir. Gen. Ambiente e Difesa del Suolo); C.
Govoni ( Resp. Serv. Affari generali, giuridici e Programmazione
finanziaria - Ambiente e Difesa del Suolo); E. Valbonesi (Resp.
Serv. Parchi e Risorse forestali).
Presiede la seduta: Gian Carlo Muzzarelli
Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
Resocontista: Maddalena Marchesini
Il presidente MUZZARELLI dichiara aperta la seduta alle ore 10,40.
Sono presenti i consiglieri, Borghi, Bortolazzi, Bosi, Mazza,
Mazzotti, Muzzarelli, Parma, Piva, Salomoni, Salsi.
3935 - Proposta recante: Piano di azione ambientale per un futuro
sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010 (delibera di
Giunta n. 1328 del 28 07 08).
Ringrazia l'assessore Zanichelli per la disponibilità a fare una
seduta specifica sul Piano di Azione ambientale.
Ricorda che sono stati presentati emendamenti della Giunta inviati
precedentemente ed emendamenti della consigliera Guerra e del
consigliere Salomoni consegnati in data odierna e distribuiti ai
presenti.
Essendosi già svolta una discussione di carattere generale nelle
sedute precedenti, informa che, dopo eventuali osservazioni
aggiuntive, si concluderà questa fase e la seduta procederà con
l'esame degli emendamenti presentati.
In attesa di richieste di intervento, il presidente fornisce alcune
informazioni relative ai prossimi impegni di lavoro della
Commissione. In particolare comunica che riguardo ai due progetti di
legge 3702 e 4020, di cui sono stati nominati i relatori nella
seduta del 30 ottobre, si è in attesa delle schede tecniche
legislative. Si sta poi ragionando sull'ipotesi di fare le due
udienze relative, dopo l'8 dicembre.
Altra questione riguarda una lettera che ha predisposto da inviare,
se si è tutti d'accordo, come commissione, all'Amministratore
delegato FS Moretti e al Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, perché, come peraltro già evidenziato in una risoluzione
presentata in Aula, nei prossimi giorni si aprirà l'Alta Capacità e
il 14 dicembre dovranno entrare in funzione anche i nuovi orari
ferroviari. L'apertura dell'Alta Capacità è un fatto positivo, ma
l'importanza del sistema nazionale dei trasporti ferroviari è pari
all'importanza del sistema ferroviario regionale. Non può essere
quindi che la competizione tra soggetti privati che vogliono
correre di più sulla Milano-Roma, in questa fase che prevede ancora
3 anni di lavori, vada a penalizzare il sistema ferroviario
regionale.
Entra il consigliere Zoffoli.
Il consigliere MAZZA desidera fare alcune osservazioni sul Piano di
Azione ambientale. Essendo stato assente l'ultima seduta, non ha
avuto ancora risposta su alcune questioni che aveva posto. Inoltre
non ha presentato emendamenti in quanto questo piano lo lascia
piuttosto perplesso: una cosa sono le strategie, altra cosa sono gli
obiettivi che vanno definiti nell'ambito della scadenza del piano e
quindi tra 3 anni. In questo testo, pur apprezzabile nella stesura e
nell'impostazione tecnica, non ci sono, dal punto di vista
politico-amministrativo, obbiettivi triennali che possano essere
concretamente verificabili e aggiunge che ciò è già avvenuto con il
piano triennale precedente 2004-2006 per il quale non sono
disponibili riscontri di quanto ottenuto. In riferimento al punto
del testo in cui si parla di un impianto per gli oli esausti - a
parte il fatto che l'impianto sembra già previsto - la cosa che lo
lascia più sorpreso è l'affermazione che si deve raggiungere una
riduzione dell'8% delle emissioni di CO2, rispetto al 1990. Questa
cosa è vera, ma manca un'informazione essenziale e cioè che ora ci
si trova ben oltre il 20% in più rispetto a Kyoto. Chiede come si
possa riuscire, da qui al 2012, a ridurre del 20% le emissioni di
2
CO2. Per avvicinarsi all'obiettivo ci vorrebbe un piano di riduzione
e ribadisce che senza obbiettivi concreti e dichiarati ed una
pianificazione efficace il Piano rischia di essere solo un documento
astratto come i piani precedenti ai quali si fa riferimento nel
testo. Sulla questione dell'inquinamento atmosferico questo piano
dovrebbe dire almeno cosa fa per ridurre le emissioni e per
invertire la tendenza, ma ogni volta che si affrontano tali
problematiche, la questione viene risolta con il piano finanziario,
in cui si dice quanti soldi ci sono, ma non come vengono spesi. Si
fa riferimento ad accordi di programma che sono strumenti che questo
Consiglio non conosce e non vedrà mai in quanto non fanno parte
della sua attività di lavoro: si tratta sostanzialmente di una
delega rispetto a cose che senza obbiettivi di riferimento si fa
fatica a capire.
Inoltre fa due considerazioni: la prima riguarda il fatto che si è
ancora fermi con la comunicazione dell'assessore in Aula rispetto al
nuovo piano triennale di riduzione dell'immissione nell'atmosfera di
PM10 e altri inquinanti. Vuole quindi capire i tempi relativi a tale
questione, in quanto si dovrà comunque andare in Aula a discutere il
piano. La seconda questione riguarda una delibera che si riferisce
all'ARPA e a tutte le questioni relative a finanziamenti di
impianti. Afferma che, poiché c'è una discussione aperta e non sa se
la Giunta accoglierà o no la delibera, chiede se la posizione che
verrà tenuta sia quella di sostenere la prevenzione
dell'inquinamento, intervenendo prima che l'inquinamento arrivi
nell'atmosfera, oppure se si preferisca un sistema che intervenga
quando l'inquinamento è già avvenuto, attraverso interventi di
chiusura del traffico un giorno alla settimana. Cita poi uno
strumento, di cui sarebbe dotato il CNR, capace di prevedere
l'inquinamento, in base agli andamenti delle emissioni e alle
previsioni atmosferiche. Domanda alla Giunta e all'assessore se si
possa dire che una volta che si sono superati i 35 giorni, previsti
dalla legge, diventi obbligatorio attivare questo tipo di sistema.
Si assumerebbe una posizione ed un provvedimento preventivo,
intervenendo prima che avvenga l'inquinamento, ed un atteggiamento
corretto anche nei confronti dei cittadini. Ha visionato i dati
relativi alle città della regione e ha notato che in tutte, escluso
il caso misterioso di Ravenna, sono fuori dai limiti. Chiede se
sia possibile decidere che i sindaci possano prendere provvedimenti,
al di là dello stesso accordo sottoscritto, per riuscire a fare
azioni significative volte ad impedire che la gente viva
nell'inquinamento.
Anche il consigliere SALOMONI desidera fare alcune osservazioni. A
pagina 11 dell'Allegato 1 nel paragrafo: b) Efficacia delle misure
per la riduzione dell'inquinamento si dice che in Emilia-Romagna
c'è un superamento del 52% dei limiti delle PM10 e del 38% del NOx.
In quella sede si parla di studi modellistici che hanno permesso di
quantificare le riduzioni delle emissioni di PM10 e NOx. Con lo
strumento efficacissimo dei piani provinciali e del PRIT si sarebbe
riusciti a ridurre del 12% le PM10 e il NOx del 20%. Vorrebbe
sapere, attraverso l'esame della documentazione relativa a tali
studi modellistici, come si è arrivati a questo dato di riduzione
che dubita si possa dimostrare e a suo parere si tratta di dati
inventati . Si sente per questo offeso e desidererebbe che i
cittadini fossero informati su queste cose. Pensa che ci siano
troppi piani che si occupano delle stesse questioni: anche il Piano
energetico contiene cose difficilmente raggiungibili e si continuano
a fare piani di azione sull'emergenza e a rilevare che si è fuori
con i parametri. Ricorda inoltre che un piano di riqualificazione
3
indicato nel Piano generale energetico del 2002, è stato stralciato.
In esso si stabiliva di monitorare le zone critiche, individuate
dalle province, e fare su queste piani di recupero. I piani tuttavia
consistono nel fatto che se è presente il doppio o triplo
dell'inquinamento consentito, o si smette di far girare la gente ,
inchiodando in questo modo tutto il sistema produttivo, oppure a
medio o lungo termine si deve far fluidificare il traffico.
Probabilmente occorre fare delle azioni combinate. Bisogna a suo
parere creare le condizioni affinché la gente non debba stare ferma
ad un semaforo troppo tempo, ad esempio attraverso la creazione di
un sottopasso o di un cavalcavia. Propone quindi di fare le strade
possibilmente non in aperta campagna, ma dov'è possibile, anche in
galleria, per poter captare i gas, disinquinarli e buttare fuori
aria pulita. Pensa inoltre che occorre fare un piano strategico a
lungo periodo, ad esempio ventennale, e verificare dove
effettivamente ci sono le zone di massimo inquinamento, che si
trovano dove c'è anche la massima concentrazione di persone. E' in
queste zone che a suo parere bisogna impostare il ragionamento di
città metropolitana e questa non può certo essere quella della
provincia di Bologna in cui si mettono insieme densità abitative
molto diverse. Si deve avere il coraggio di riorganizzare tutto il
sistema di comunità amministrative, in relazione alle esigenze
concrete che ci sono, tra cui è prioritaria quella dell'inquinamento
dell'aria. Afferma che all'inizio si dichiarava soddisfatto del
documento presentato dalla Giunta, in quanto chiaro e semplice, con
cinque o sei zone di intervento, sulle quali aveva predisposto due
emendamenti. Sull'impianto di trattamento dei fanghi, al quale va un
finanziamento consistente, afferma che deve essere attivata e
portata avanti una politica seria con controlli ferrei, in quanto
l'80% dei fanghi provenienti da depurazione delle acque urbane,
possono essere trattati e messi in agricoltura.
Cita una serie di elementi che giudica positivi e che condivide,
come ad esempio il discorso della rivitalizzazione e il rilascio
minimo dei corsi d'acqua, ecc. Tuttavia le numerose buone azioni
individuate vengono in qualche modo annullate dall'essere inserite
nel secondo triennale, per cui, senza la consistenza data dal
corrispettivo economico, rischiano di rappresentare una sorta di
libro dei sogni .
Per quanto riguarda la parte relativa alle misure per la riduzione
dell'inquinamento, pensa sia giusto stralciarla in quanto non ha
senso fare affermazioni senza una documentazione reale.
Infine dichiara che non si trova d'accordo con le conclusioni del
documento e spera che attraverso una serie di emendamenti precisi,
il testo si possa migliorare.
L'assessore ZANICHELLI risponde alle osservazioni fatte, tenendo
conto della discussione generale che si è svolta, dell'incontro
conoscitivo e di alcune considerazioni sugli emendamenti presentati.
Per quanto riguarda il metodo utilizzato e le procedure, vuole
ricordare che il Piano di azione ambientale, sulla base della legge
regionale 3/99, e di una delibera della Giunta regionale coerente
con questa legge, viene articolato a livello istruttorio in una
Cabina di regia formata dalla Regione, dalle Amministrazioni
provinciali, livelli politici e tecnici, e dalla delegazione del
sistema dei comuni, sede ANCI. Sulla base della nuova legge 9/08
sulla VAS, dopo l'approvazione in Giunta si è avviato un confronto,
obbligato dalla stessa procedura di valutazione strategica, che
prevede il deposito e l'ascolto per un paio di mesi degli
interlocutori. Il documento è stato presentato in sede CRAL, luogo
in cui sono invitati tutti i comuni della regione, ed è stata fatta
4
dalla Commissione l'incontro conoscitivo, che ha visto la
partecipazione di diversi soggetti esterni. Ora è necessario fare
delle considerazioni di merito. Informa che al riguardo si sta
elaborando un testo che potrebbe essere acquisito a conclusione del
confronto e che raccoglie un elemento che si è per molti aspetti
enucleato e forse non spiegato a sufficienza, e cioè che il Piano di
azione ambientale va letto in forma integrata con le altre
strumentazioni che la Regione si è data nei diversi settori. Ricorda
poi che, come è stato osservato da più parti, nel piano 2001-2003
c'era stata una maggiore ampiezza di interventi e di orizzonti. In
effetti è vero che sia sul versante dei contributi dati ai privati,
che su quello delle matrici, il piano precedente 2001-2003, era più
ricco di dotazioni, anche perché si fondava su oltre 300 milioni di
euro, che sono stati ridotti nel corso degli anni per diverse
ragioni di carattere finanziario nazionale (si sono dovuti sostenere
alcuni settori cruciali come quello sanitario). Oggi si fa un Piano
d'azione sostenuto da una cifra molto inferiore e condizionata dal
fatto che alcuni di questi progetti (148,723 milioni di euro) sono
dipendenti da una programmazione nazionale dei FAS, che è già
avvenuta in sede di CIPE, su scala nazionale, e ci si batte affinché
sia possibile mantenerla, poiché il Governo sta rastrellando tutto
per esigenze di carattere finanziario nazionale. Di conseguenza si è
dovuta compiere una scelta: le risorse si sono concentrate sui
parchi e le aree protette, sul tema dei rifiuti e sulla strategia
della sostenibilità fatta di azioni di contabilità, di educazione,
azioni legate agli acquisti verdi, azioni in sostanza di sistema che
dovrebbero connettere le varie matrici. Quello che forse non è
abbastanza segnalato nei documenti è che questa integrazione nasce
da un lavoro sui diversi piani che non sono separati dal Piano di
azione ambientale, ma che si sono mossi, a differenza del passato,
sulla logica dello sviluppo sostenibile. Se si va in particolare a
guardare il fondo del Piano di sviluppo rurale, si può vedere che
circa 321 milioni di euro, sono su matrici che erano meno forti
nella programmazione precedente e che riguardano le fonti
rinnovabili (biomasse in particolare), il risparmio idrico, la
qualità dei prodotti, la forestazione (assorbita all'interno del
Piano forestale regionale approvato nel 2006): I fondi strutturali
hanno portato circa 90 milioni, per fare, conseguentemente al lavoro
sulle aree economicamente attrezzate, la riqualificazione energetica
dei comparti produttivi, l'innovazione finalizzata a politiche e
fonti rinnovabili. Cita anche il piano energetico regionale e la
certificazione energetica degli edifici. Il Piano legge le varie
questioni e cerca di intervenire su quelle che richiedono la maggior
attenzione in quanto non coperte a sufficienza da altri strumenti.
Ricorda che c'è una dotazione molto scarsa di FAS dedicati alle
politiche ambientali, in quanto la scelta della Giunta è stata di
dedicare la metà circa dei FAS regionali alla mobilità su ferro e
trasporto pubblico locale. Questo dimostra a suo avviso la necessità
di integrazione per fare politiche ambientali e come le scelte di
fondo operate dalla Giunta siano corrette. Alcune osservazioni, come
quelle fatte da un gruppo di amministrazioni, sono condivisibili e
possono essere assunte ed integrate (ad esempio quelle di Italia
Nostra e Legambiente).
Esce il consigliere Borghi.
L'assessore prosegue in merito alle osservazioni del Tavolo
dell'imprenditoria e Confindustria, che chiedono una maggiore
attenzione per le risorse al settore privato, quando si dice di
misurare e fare una verifica sul passato, affermando con molta
5
chiarezza, che nel Piano di azione ambientale per il futuro è stato
previsto il monitoraggio e il controllo ambientale come parte
componente e interna al medesimo piano, utilizzando degli
indicatori. Si rende conto che si tratta di un lavoro molto
complesso. Rispetto al piano precedente si può dire che, è stato
introdotto un meccanismo nuovo: l' overbooking , in quanto una
delle caratteristiche del Piano di azione ambientale è la difficoltà
a realizzarlo in tempi certi. Questo meccanismo, fa sì che ci sia la
revoca del finanziamento nel caso in cui l'intervento non venga
attivato entro tempi certi. Tuttavia su 170 interventi solo una
decina sono discutibili e per una parte si stanno valutando alcune
questioni che possono essere corrette per la realizzabilità in tempi
certi degli interventi. Per quanto riguarda l'efficacia si è
cominciato ad introdurre lo strumento del bilancio ambientale e si
sta cercando di svilupparlo sulle principali matrici su cui è
impegnata la Giunta, come sull'accordo qualità dell'aria. Si vuole
fare un lavoro di monitoraggio del contributo delle aree verdi alla
cattura della CO2, in una chiave progressiva per misurare la
crescita di questo comparto fondamentale. Informa che gli strumenti
VAS saranno sempre più strumenti di verifica di tutta la
pianificazione e di monitoraggio della sua efficacia. Si rende conto
che non è facile misurare e avere un controllo completo di tutti i
processi, però pensa che questa sia la strada che va nella giusta
direzione. Per quanto riguarda gli emendamenti che sono stati
presentati tenendo conto delle considerazioni che sono arrivate dai
diversi soggetti che hanno partecipato all'incontro conoscitivo,
cita in particolare un'osservazione relativa alle aree verdi e, in
virtù del ruolo dei parchi e di istituzioni particolarmente fragili,
afferma di aver accolto l'idea di portare il cofinanziamento ad un
valore superiore a quello che era indicato inizialmente del 50%,
altrimenti è convinto che difficilmente si potrà accedere a questi
interventi. È stato poi previsto che molti interventi si concentrino
sulle aree protette, perché sulla forestazione ne sono previsti da
altri capitoli regionali e dai Piani di sviluppo rurale. Si è
riscritto un capitolo sugli habitat, tenendo conto di una serie di
osservazioni: oltre al tema di portare dal 50% al 75% il valore del
cofinanziamento, c'è la soglia minima del progetto che era previsto
per un milione di euro, per fare interventi che avessero una certa
massa critica . Pensa che questa si possa realizzare anche su
progetti integrati presentati su scala provinciale, proprio per non
avere una sommatoria di piccoli interventi; tuttavia per quanto
riguarda i parchi e le aree protette la soglia minima del progetto
pari a 250.000 euro, sembra più ragionevole anche per le
caratteristiche di questi territori e la loro capacità di poter
investire su livelli superiori. Per quanto riguarda il tema dei
rifiuti, ricorda che si sta agendo in particolare su spese di
investimento e di conseguenza non è possibile ragionare di spese di
gestione. Quindi è stato sottolineato il timore che potessero essere
finanziate tecnologie più legate allo smaltimento, e per questo si è
aggiunto: finalizzato all'effettivo recupero al potenziamento
delle raccolte differenziate e osserva che la consigliera Guerra ha
presentato un emendamento analogo. Su tutto il tema poi riguardante
la tracciabilità dei rifiuti su area vasta regionale, legati a
progetti specifici, vuole sottolineare che occorre scegliere alcuni
temi sui quali ci sono diffuse preoccupazioni di possibili seri
problemi per quanto riguarda il territorio regionale. Quello del
governo dei rifiuti urbani e speciali, (urbani che divengono
speciali subito dopo la lavorazione e che girano sul territorio
nazionale e che si muovono dal nord al sud e dal sud al nord per
andare poi all'estero), è un tema sul quale si gioca la capacità
6
della pubblica amministrazione e della democrazia di governare un
processo, quello della legalità nel campo dei rifiuti, che
altrimenti finisce per essere una questione gestita soltanto dai
carabinieri oppure da un commissario nazionale. Vuole evitare che
questo possa accadere in Emilia-Romagna, pertanto si introduce la
sperimentazione di un sistema basato sull'etichettatura dei rifiuti
nel luogo di produzione per monitorare ogni loro passaggio fino allo
smaltimento/recupero. Pensa che si debba avere il controllo di
quello che succede sulla materia rifiuti, materia molto impegnativa
e complessa.
Entra il consigliere Delchiappo. Esce il consigliere Piva.
L'assessore cita poi la materia: Cattura e sequestro della CO2 da
discariche , dove propone di sostituire da discariche con dal
ciclo dei rifiuti . Ritiene che questo possa essere un contributo
concreto che si può svolgere, tenendo presente che per quanto
riguarda la mobilità è importante riuscire a lavorare sul ferro,
sulla mobilità pubblica e su altre strategie. In campo ambientale
c'è una forte immissione che riguarda i rifiuti e il loro
trattamento. Vorrebbe quindi dedicare una misura, che può riguardare
sia iniziative pubbliche che private, al tema del ciclo dei rifiuti
e del sequestro e della cattura della CO2, in un settore che ha una
forte ricaduta sui cambiamenti climatici. Ci sono opinioni diverse
sulla questione dei FAP, nel senso che alcuni dicono che sarebbe
meglio eliminarli, ma ha verificato che i mezzi pubblici delle ex
aziende municipalizzate sono in larga parte già provvisti di questi
strumenti e di conseguenza ha accolto un'osservazione che viene
anche dal Tavolo dell'imprenditoria, di prevederli nei mezzi
commerciali . Questo consente di evitare quella miriade di deroghe
che si vanno formando nell'applicazione delle norme restrittive
sulla qualità dell'aria e consente di dare uno sbocco ad un punto su
cui in questi anni c'è stata sempre tensione. Tra l'altro con una
quantità non eccessiva di risorse è possibile attivare un forte
investimento in questo campo.
Escono la consigliera Bortolazzi ed il consigliere Salomoni.
Rientrano i consiglieri Piva e Borghi.
L'assessore continua poi sul tema dei fanghi. L'idea era quella di
intervenire non per una azienda o per un'altra, ma sui fanghi di
produzione, derivanti da depurazione urbana. Poiché sono state fatte
diverse osservazioni sul rischio di irrigidire il capitolo, ritiene
sia possibile allargarlo parlando di recupero e valorizzazione dei
fanghi di depurazione di acque reflue urbane e agro industriali, da
realizzarsi preferibilmente nell'area vasta emiliana, in quanto ci
sono altri progetti FAS legati al CER e legati al GIZC, che si
sviluppano nel territorio romagnolo. Inoltre c'è un emendamento al
paragrafo relativo ad interventi per le imprese dove si aggiunge:
progetti aziendali ad alto valore aggiunto in grado di realizzare
cicli chiusi dell'acqua per il risparmio idrico nella filiera di
sostegno alle imprese. Per quanto riguarda il quadro delle risorse
finanziarie l'Allegato viene sostituito e nelle tabelle c'è un
riassunto che chiarisce quante sono le risorse inserite per le
diverse aree. Per quanto riguarda poi le osservazioni dei
consiglieri, ribadisce che ogni documento non nasce soltanto dalla
voglia di scrivere, ma dall'esigenza di rispondere alla complessità
dei processi e anche alle domande che provengono dal sistema
legislativo e dalle azioni che sono state comunemente concordate su
scala europea e su scala nazionale. Ad esempio le sei matrici
7
contenute nella premessa, che qualcuno afferma essere ridondanti,
derivano dal Piano di azione ambientale dell'Unione Europea che
impegna tutti gli stati membri a fare delle azioni precise e
puntuali su una serie di materie.
Escono i consiglieri Mazzotti e Delchiappo.
L'assessore afferma inoltre che il lavoro di ricerca fatto dalle
ARPA della Val Padana a supporto delle Regioni è un lavoro che ha
simulato cosa può capitare nel caso in cui si prendano in esame
delle azioni di diversa intensità, tra queste c'è quella per cui se
una Regione si spegne non è detto che sia a emissioni zero in quanto
c'è una grande camera stagna che riguarda tutta la Valle Padana.
Allo stesso modo se si producono determinate azioni ci può essere un
risultato di un certo tipo, diverso se se ne producono altre. Sulla
questione dell'aria, sollevata dal consigliere Mazza, si sta
lavorando per la nuova direttiva dell'Unione Europea, che da un lato
introduce numeri per le polveri ultra fini e dall'altro consente
deroghe fino al 2011, con piani molto precisi e puntuali di azione
degli stati membri. La sua opinione, e si riferisce in particolare
alle regioni portanti del bacino padano, è di cercare di sviluppare
ancora di più un piano di azione coordinato che intervenga sulle
principali fonti inquinanti e quindi mobilità, energia e fonti fisse
di inquinamento. Il governo poi deve sviluppare una azione coerente
con tutto questo. Sulle questioni che riguardano il carburante e le
tecnologie innovative, è molto importante che la crisi economica non
venga usata per derogare sulle azioni che sono in atto e che sono
state avviate anche negli anni passati e che vengono proposte anche
dall'Unione Europea.
Entra il consigliere Nervegna.
Il presidente MUZZARELLI, chiusa la discussione generale, passa
all'esame degli emendamenti presentati dalla Giunta che si
incrociano con quelli della consigliera Guerra, a partire dal
seguente:
Emendamento n. 1 Giunta
Al paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali dell'Allegato A il
capoverso da: I Progetti Territoriali dovranno essere individuati
fino alle parole: valore del cofinanziamento al 50% è soppresso .
Prende la parola il consigliere MAZZA per fare alcune considerazioni
di metodo.
Ricorda di avere chiesto formalmente che questo atto sia considerato
un atto complesso nella discussione in Consiglio. Non gli risulta
che il Regolamento imponga la nomina di un relatore, ma chiede
conferma di ciò al fine di evitare inconvenienti formali in Aula.
Inoltre ricorda che, sempre in base al regolamento, i testi devono
essere presentati con i commi numerati in modo progressivo
dall'inizio alla fine, cosa che permette una maggiore precisione
nella gestione del dibattito facilitando la collocazione di
eventuali proposte di modifica.
Rivolgendosi poi all'assessore Zanichelli, dopo averlo ringraziato
per la serietà con cui ha risposto alle questioni, precisa che
ritiene del tutto inutili i sistemi che l'assessore ha ricordato per
una valutazione del documento. Nel senso che non avendo il documento
obiettivi precisi, mostrerà solo il percorso previsto, e non sarà
possibile verificarne il raggiungimento o meno. Non condividendo
l'impostazione data dichiara che si asterrà sia sugli emendamenti
8
che sul testo e valuterà se presentare emendamenti in Aula. Conclude
affermando che in sostanza l'assessore Zanichelli dice che il vero
obiettivo sono le risorse economiche. Tuttavia non è dato sapere
come queste verranno spese in quanto definite dagli accordi di
programma fatti in altre sedi.
Esce il consigliere Parma. Rientra il consigliere Delchiappo.
Il presidente,non essendoci altre osservazioni, mette in votazione
l'emendamento numero 1 della Giunta.
La Commissione accoglie l'emendamento con 23 voti a favore (Partito
Democratico); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2 contrari
(Forza Italia).
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 2 Giunta
Al secondo capoverso del paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali
dell'Allegato A, dopo le parole: Conservazione della biodiversità
sono soppresse le parole: e Forestazione .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, Misto); 2 astenuti (Sinistra Democratica) e 2 contrari
(Forza Italia).
Si passa all'emendamento:
Emendamento n. 3 Giunta
Al paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali dell'allegato A, nella
rubrica: Conservazione della biodiversità e Forestazione sono
soppresse le parole: e Forestazione. .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, Misto); 2 astenuti (Sinistra Democratica) e 2 contrari
(Forza Italia).
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 4 Giunta
Al paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali dell'allegato A , dopo
la rubrica: Le azioni da sviluppare con il Piano di Azione
Ambientale 2008-2010 per conservare e valorizzare la biodiversità ,
i periodi dalle parole: Riservando al 1° Programma Regionale fino
alle parole: incremento della rete natura 2000 già intraprese.
sono sostituiti con i seguenti:
Le azioni da sviluppare prioritariamente nel campo della
conservazione e della valorizzazione del patrimonio naturale, con
l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità sono le
seguenti:
1) La realizzazione di interventi volti ad aumentare la capacità di
resistenza dei sistemi naturali con priorità per quelli che
conservano gli habitat e le specie di cui alle direttive Comunitaria
denominate Habitat ed Uccelli (budget finanziario disponibile pari
a 6.000.000 di euro da assegnare alle Amministrazioni Provinciali);
2) La realizzazione di interventi tesi a promuovere la conoscenza ,
l'educazione e la divulgazione dei valori naturalistici tra i
cittadini dell'Emilia-Romagna (budget finanziario pari a 1.000.000
di euro da utilizzare attraverso la predisposizione di una specifica
programmazione di interventi la cui realizzazione sarà effettuata in
parte dai Parchi e dalle Riserve regionali e in parte direttamente
dalla Regione).
9
I Progetti Territoriali dovranno essere individuati sulla base di
alcuni criteri tra cui:
- soglia minima del progetto pari a 250.000 euro;
- livello di cantierabilità dei progetti ;
- valore del cofinanziamento al 75% senza che si generi aumento
di spesa corrente;
- programmazione negoziata tenuto conto della specificità del
settore. .
Non essendoci osservazioni, viene messo in votazione l'emendamento
4.
La Commissione accoglie l'emendamento con 23 voti a favore (Partito
Democratico); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2 contrari
(Forza Italia).
A questo punto viene esaminato l'emendamento numero 13 della
consigliera Guerra, subemendamento all'emendamento della Giunta.
Emendamento Guerra n. 13
Al paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali dell'Allegato A, alla
rubrica: Riduzione dei rifiuti e ottimizzazione nella gestione ,
nel primo alinea dopo le parole delle raccolte differenziate sono
aggiunte le seguenti finalizzato all'effettivo recupero e
riciclaggio dei materiali raccolti con l'esclusione del recupero di
energia attraverso termovalorizzatore,
Il presidente chiede il parere della Giunta.
L'assessore ZANICHELLI risponde che sebbene sia ridondante, può
anche essere accolto: si tratta del riciclaggio fatto non con
l'incenerimento, ma con altre tecnologie, che è del resto
l'obiettivo del punto.
Rientra la consigliera Bortolazzi.
Al consigliere MAZZA risulta che sia stato ripristinato il
contributo statale CIP6 sugli inceneritori e desidera capire se con
questo provvedimento si danno dei finanziamenti aggiuntivi agli
inceneritori .
L'assessore ZANICHELLI risponde che con questo provvedimento si
vorrebbe favorire chi propone progetti che fanno sì che dalle
plastiche, ad esempio, si ricavi qualcosa che viene recuperato e
utilizzato. Qui si parla di recupero e riciclaggio, non c'è il
recupero e riciclaggio con recupero energetico attraverso termo
combustione e il CIP6 è un'altra cosa.
Il presidente MUZZARELLI riporta una sua esperienza fatta a Vienna
dove ha potuto verificare che per quanto riguarda la raccolta della
plastica, c'è una quota molto alta che resta e viene riportata
all'inceneritore per farne energia elettrica. In riferimento a
quanto contenuto nell'emendamento, ritiene che sarebbe senza senso
conservare in un mucchio la plastica inutilizzabile, invece di
bruciarla per ottenere quell'energia elettrica che altrimenti si
dovrebbe produrre consumando petrolio.
L'assessore ZANICHELLI afferma che in questo caso si sta parlando di
una scelta di un quantitativo di risorse piuttosto limitate che si
vogliono indirizzare non al recupero energetico tramite
termovalorizzazione, che esiste, ma ad altre cose.
10
Il presidente MUZZARELLI fa una ulteriore domanda e chiede dove vada
a finire con questo subemendamento, ad esempio l'etto di plastica
che rimane rispetto alla lavorazione del quintale. A suo parere,
secondo quanto scritto nell'emendamento, non potrebbe a finire
nell'inceneritore.
L'assessore ZANICHELLI afferma che con questa misura si vuole
sostenere il recupero finalizzato al riuso, quindi coloro che
recuperano, per rimettere sul mercato altri oggetti. È chiaro che ci
sono poi alcune quote che vanno all'incenerimento.
Il presidente MUZZARELLI ribadisce che c'è scritto: con
l'esclusione . Questo vuol dire che anche quell'etto che rimane va
da un' altra parte.
L'assessore ZANICHELLI sottolinea ancora una volta che il concetto è
finanziare l'iniziativa per il riuso, poi è chiaro che quello che va
all'inceneritore non è vietato. Però il finanziamento è per il
recupero e non per l'incenerimento. Risponde poi al consigliere
Mazza dicendo che il CIP6 è stato introdotto, ma solo per le Regioni
in crisi e in difficoltà come Sicilia e Campania. C'era stata la
proposta di fare questo su scala nazionale, ma non è stata
accettata.
Il presidente MUZZARELLI propone di tenere in sospeso il
subemendamento della consigliera Guerra. Fa notare inoltre che anche
in Emilia-Romagna sta accadendo che non si bruciano delle cose e si
stanno facendo delle montagne di rifiuti in giro per la regione,
come nel caso di Carpi-Fossoli, piuttosto che utilizzare queste
risorse per produrre energia.
Esce il consigliere Delchiappo.
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 5 Giunta
Al paragrafo 4.a) I Progetti Territoriali dell'Allegato A, alla
rubrica: Riduzione dei rifiuti e ottimizzazione nella gestione ,
nel primo alinea dopo le parole delle raccolte differenziate sono
aggiunte le seguenti finalizzato all'effettivo recupero e dopo il
terzo alinea è aggiunto il seguente periodo:
I Progetti Territoriali dovranno essere individuati sulla base di
alcuni criteri tra cui:
- soglia minima del progetto (non meno di 1.000.000 Euro a
progetto);
- livello di cantierabilità dei progetti ;
- valore del cofinanziamento al 50%. .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 2 astenuti (Sinistra Democratica) e 2 contrari
(Forza Italia).
Esce il consigliere Nervegna.
Si passa ora al seguente emendamento:
Emendamento n. 6 Giunta
Al paragrafo 4.b) I Progetti Regionali dell'Allegato A, alla
rubrica 1 Interventi per la tracciabilità dei rifiuti su area vasta
regionale dopo il primo paragrafo è aggiunto il seguente:
Il progetto si caratterizza per la messa in rete di tutti gli
attori della filiera anche attraverso la sperimentazione di un
11
sistema basato sull'etichettatura dei rifiuti nel luogo di
produzione per monitorare ogni loro passaggio fino allo
smaltimento/recupero. .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 2 astenuti (Sinistra Democratica,) e nessun
contrario.
Si passa poi all'emendamento:
Emendamento n. 14 Guerra
Al paragrafo 4.b) I Progetti Regionali dell'Allegato A, eliminare
completamente il punto 3. Interventi per il potenziamento dei
filtri antiparticolato nei mezzi pubblici .
Il presidente chiede il parere della Giunta che si esprime non a
favore dell'emendamento.
La Commissione respinge l'emendamento con 24 voti contrari (Partito
Democratico, PDCI); 2 astenuti (Sinistra Democratica) e nessun
favorevole.
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 7 Giunta
Al paragrafo 4.b) I Progetti regionali dell'Allegato A), nella
rubrica del punto 2. Cattura e sequestro della CO2 da discariche ,
le parole: da discariche sono sostituite dalle seguenti: dal
ciclo dei rifiuti
Rientrano i consiglieri Nervegna e Delchiappo.
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2
contrari (Forza Italia).
Si passa al seguente emendamento: n. 8
Emendamento n. 8 Giunta
Al paragrafo 4.b) I Progetti regionali dell'Allegato A), nella
rubrica del punto 3. Interventi per il potenziamento dei filtri
antiparticolato nei mezzi pubblici , le parole: nei mezzi
pubblici sono sostituite dalle seguenti nei mezzi commerciali .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2
contrari (Forza Italia).
Si passa al seguente emendamento:
Emendamento n. 15 Guerra
Al paragrafo 4.b) I Progetti Regionali dell'Allegato A, nella
rubrica del punto 4 Interventi per l' incentivazione alla creazione
di modelli di produzione e consumo sostenibili , al termine del
secondo paragrafo è aggiunto il seguente periodo:
in coerenza con le indicazioni del Piano nazionale sul GPP e, per
il settore alimentare, della L.R. n. 29/02 e nella prospettiva di un
supporto per lo sviluppo di progetti di filiera e commerciali
relativi alle produzioni agricole e alimentari biologiche locali e
provenienti dai territori della rete ecologica regionale.
12
La Commissione accoglie l'emendamento con 27 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI, Sinistra Democratica, Misto); 2 contrari (Forza
Italia) e nessun astenuto.
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 9 Giunta
Al paragrafo 4.c) I Progetti Integrati FAS dell'Allegato A), al
punto 8 Realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei fanghi
di produzione , le parole: sulla tecnologia di essiccamento in
ciclo chiuso con funzionamento ad olio diatermico sono sostituite
dalle seguenti: su una tecnologia innovativa per il recupero e la
valorizzazione dei fanghi di depurazione di acque reflue urbane e
agroindustriali (da realizzarsi preferibilmente nell'area vasta
emiliana, ove sono più critiche le problematiche legate alla
gestione di questi fanghi). .
Interviene il consigliere MAZZA per chiedere se quando si parla di
progetto proposto , si tratti di un progetto già concreto, oppure
solo teorico, cioè se la Regione finanzia un progetto che gli è
stato presentato, oppure la Giunta mette a disposizione dei soldi
per chi vorrà fare il progetto. Chiede come si individui la
provincia in cui farlo, in quanto è unico a livello regionale, chi
scelga il progetto e come si finanzi visto che c'è l'obbligo di dare
i soldi alle province.
L'assessore ZANICHELLI risponde che ci sarà un bando e una gara
regionale.
L'emendamento viene messo in votazione.
La Commissione accoglie l'emendamento con 25 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI, Misto); 2 astenuti (Sinistra Democratica,) e 2
contrari (Forza Italia).
Si passa al seguente emendamento:
Emendamento n. 10 Giunta
Al paragrafo 4.c) I Progetti Integrati FAS dell'Allegato A), al
punto 8 Realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei fanghi
di produzione , il secondo capoverso è soppresso.
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2
contrari (Forza Italia).
Si passa al seguente emendamento:
Emendamento n. 11Giunta
Al paragrafo 4.e) Interventi per le imprese dell'Allegato A), al
secondo capoverso, dopo le parole: della risorsa idrica sono
aggiunte le seguenti: con progetti aziendali ad alto valore
aggiunto in grado di realizzare cicli chiusi dell'acqua .
La Commissione accoglie l'emendamento con 24 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto) e 2
contrari (Forza Italia).
Esce il consigliere Nervegna.
Si procede con il seguente emendamento:
Emendamento n. 12 Giunta
13
Il punto 6. Il Quadro delle Risorse Finanziarie dell'Allegato A è
sostituto dal seguente:
6. IL QUADRO DELLE RISORSE FINANZIARIE
L'emendamento contiene una tabella consultabile nella versione pdf
del verbale
Il consigliere MAZZA afferma che la diversità tra questo piano e
l'altro riguarda anche l'attribuzione dei finanziamenti alle
province che passano dal 60% al 75% e quelli per le regioni dal
40% al 25%. Chiede quale sia la ragione del cambiamento. La Regione
riduce le sue risorse ed è per questo che chiede se sia un progetto
regionale e, se lo è, in che filone si colloca. Si dichiara non
d'accordo sulla separazione prevista dalla delibera di Giunta di
programmazione e chiede se con un emendamento ciò si possa cambiare:
infatti la ripartizione delle risorse non è contenuta nel Piano, ma
nella delibera di Giunta. Passa poi ad esaminare un dato che è
riportato sulla tabella, dove si parla di 3 milioni di euro per il
monitoraggio dell'aria e chiede a cosa servono: anche per progetti
di prevenzione o soltanto per togliere le centraline? A Bologna è
stata chiusa una centralina in zona fiera e attualmente si è a 55
giorni di sforamento rispetto agli oltre 100 previsti in base ai
dati del 2007. Non vorrebbe che il piano alla fine non fosse volto a
ridurre i sistemi di misurazione anziché aumentarli. Vorrebbe capire
se si mettono dentro le PM2,5 e se si aumentano i sistemi mobili per
la rilevazione dell'effetto canyon nelle città, di cui non ci si
cura mai. Se si hanno certe misure a Porta San felice, in via
Zamboni saranno sicuramente molto peggiori, allora chiede come si fa
ad intervenire per conoscere i dati. Quando si parla di 3 milioni
per il monitoraggio dell'aria, chiede se siano quelli previsti, o
aggiuntivi rispetto a quelli già spesi con la delibera della Giunta,
che prima ricordava e che prevede parecchie risorse per le
centraline.
Esce il consigliere Bosi.
L'assessore ZANICHELLI riguardo al sospetto che le centraline
vengano ridotte per ridurre la possibilità di controllo, risponde,
come già detto più volte, che ci si sta adeguando agli standard e
alle direttive europee che prevedono determinate prestazioni
relative a questo tipo di monitoraggio. È già stata avviata la
misurazione delle PM2,5, si è aggiornato il sistema e viene
sostenuta l'articolazione territoriale per avere la possibilità di
governarlo in forme unitarie. Rispetto al fatto che manchi una
centralina in via Stalingrado, è evidente che quando si misura a
Bologna, se si mette una centralina a porta San Felice e una in
un'area meno interessata dal grande traffico, alla fine c'è un
sistema che dà conto della complessità della condizione della
qualità dell'aria. È evidente che se si vuole misurare tutta la
serie delle fonti inquinanti, non si verrebbe più a capo di una
domanda che certamente è crescente e che spesso risponde con una
centralina a problemi di insicurezza dei cittadini. Come Regione
occorre una rete che risponda allo standard nazionale, fissato in
sede APAT, determinato da una direttiva europea che fissa parametri
molto precisi e questo è quello che si sta facendo implementando con
risorse aggiuntive tutte le volte che si fanno dei programmi in
quanto questi strumenti devono essere costantemente aggiornati. Le
province e i territori possono poi integrare con singoli
monitoraggi. Si sta controllando con molta attenzione anche la
situazione di Ravenna, che un progressivo lavoro di affinamento sta
14
rendendo meno anomala rispetto ad altre. Ovviamente ci sono
condizioni particolari, ma si sta anche svolgendo un lavoro di
taratura omogenea ed unitaria su scala regionale, strumento
fondamentale per muoversi in modo adeguato.
Per quanto riguarda poi i contributi, afferma che il 75% e il 25% è
legato solo ai fondi della Bassanini, per quanto riguarda invece i
fondi FAS, sono regionali o nazionali a seconda delle matrici. Ad
es. il FAS per la Valle del Po è un intervento nazionale che ha
delle quote ripartite sui diversi territori del bacino del Po. Si
deve poi avere la consapevolezza che le province non spendono come
vogliono e il 75% viene impegnato per azioni coordinate di scala
regionale: ad esempio i 3 milioni di euro per le centraline sono un
progetto unitario di livello regionale, ripartito sulle diverse
province. La stessa cosa vale per la biodiversità e i rifiuti. Sono
stati lasciati 4,5 milioni a proposte autonome dei territori per
avere un minimo di flessibilità nell'affrontare specifiche
condizioni ambientali, in quanto sono state verificate tensioni ed
emergenze diverse tra la realtà emiliana e quella romagnola.
Il consigliere MAZZA afferma di non aver capito perchè si sia
aumentata la quota di finanziamenti alle province. Ritiene che il
rischio alla fine è che si misuri la politica ambientale soltanto
con le risorse che si ricevono, mentre questa politica può essere
fatta anche con poche risorse.
Torna poi sulle centraline e afferma che poiché c'è una regola che
dice che i giorni si calcolano sulla base di una centralina, se se
ne toglie una in una zona e se ne lascia una sola, si concentrerà
tutto su quella centralina. Se invece ce ne sono due può essere che
una vada fuori e l'altra no e quindi i giorni di attenzione
aumentano. Togliendo le centraline quindi si riducono i giorni di
attenzione o di sforamento, rientrando in questo modo nei livelli.
Potrebbe quindi emergere che se non ci fossero centraline,
paradossalmente ci sarebbe l'aria più pulita del mondo. Chiede poi
una risposta all'assessore sul punto del modello previsionale del
CNR.
L'assessore ZANICHELLI ricorda che a fronte della proposta di
prendere le medie, la Giunta ha risposto di voler assumere la più
alta urbana.
Il consigliere MAZZA osserva che se si riducono le centraline è
chiaro cosa accade, se invece si lasciano dieci centraline la più
alta aumenta le possibilità di verifica dell'inquinamento. La
misurazione serve a capire la situazione. Ribadisce la sua richiesta
in merito al modello previsionale del CNR.
L'assessore ZANICHELLI afferma di non conoscerlo e quindi di non
essere in grado di rispondere.
Rientra il consigliere Bosi.
La Commissione accoglie l'emendamento con 25 voti a favore (Partito
Democratico, PDCI, Misto); 2 astenuti (Sinistra Democratica) e
nessun contrario.
Prima di procedere, il presidente MUZZARELLI fa una proposta sul
primo emendamento sospeso della consigliera Guerra. Vorrebbe fare un
subemendamento e cioè dopo la parola: esclusione aggiungere: per
quanto possibile .
15
Secondo l'assessore ZANICHELLI l'emendamento Guerra propone che in
questi casi si finanzino progetti per il recupero di materia. Una
proposta alternativa potrebbe essere scrivere: riutilizzo e
recupero di materia .
Il presidente MUZZARELLI prosegue dicendo che se c'è una piccola
percentuale di materia che non può essere riciclata dovrebbe poter
andare all'inceneritore. Mette quindi in votazione il proprio
subemendamento: per quanto possibile all'emendamento Guerra.
La Commissione accoglie il sub emendamento Muzzarelli con 23 voti a
favore (Partito Democratico); 4 astenuti (Sinistra Democratica,
PDCI, Misto) e nessun contrario.
La Commissione accoglie l' emendamento Guerra come subemendato con
23 voti a favore (Partito Democratico); 4 astenuti (Sinistra
Democratica, PDCI, Misto) e nessun contrario.
Il presidente passa al seguente emendamento:
Emendamento Guerra n. 16
Nel punto 6. 11 Quadro delle Risorse Finanziarie dell'Allegato A,
all'interno della tabella, nella colonna Risorse regionali 2008 ,
togliere i previsti Euro 1.700.000 alla voce Interventi per il
potenziamento dei filtri antiparticolato nei mezzi commerciali e
aggiungerli alla voce seguente Interventi per l' incentivazione
alla creazione di modelli di produzione e consumo sostenibili che
complessivamente raggiungerà quindi i 2.000.000 di Euro.
Secondo l'assessore ZANICHELLI, per coerenza con quello precedente
di Giunta, questo emendamento non è accoglibile.
La Commissione respinge l'emendamento con 24 voti contrari (Partito
Democratico, PDCI); 3 astenuti (Sinistra Democratica, Misto); nessun
favorevole.
Rientra il consigliere Mazzotti.
Si passa al seguente emendamento:
Emendamento n. 17 Salomoni
Allegato A, Capitolo 4 Gli interventi , punto 4.c I progetti
integrati FAS , paragrafo 6 Verranno inoltre attivati interventi
nell'ambito del Progetto Strategico Speciale Valle del Fiume Po
(pag. 63): alla prima riga del paragrafo sostituire le parole
Reggio Emilia e Modena con le seguenti: Reggio Emilia, Modena e
Bologna
L'assessore ZANICHELLI informa che c'è un atto andato al CIPE in
aprile, per volontà dell'allora Ministro Bersani, nel quale si è
blindata un'intesa per il progetto Valle del Po che coinvolge
quattro regioni e 13 province. Fare ora una dichiarazione di
cambiamento e andarla a discutere al CIPE, può comportare che, più
che modificare, si venga a perdere qualcosa. Quindi la sua opinione
è che sia importante mantenere la fisionomia delineata, considerato
che si parla di un progetto integrato per la sicurezza, di politiche
turistico ambientali, legate a corridoi ecologici afferenti al Po.
Il presidente mette in votazione l' emendamento:
La Commissione respinge l'emendamento con 27 voti contrari (Partito
Democratico, PDCI, Sinistra Democratica, Misto).
16
Si passa al seguente emendamento::
Emendamento n. 18 Salomoni
Allegato A, Capitolo 4 Gli interventi , punto 4.c I progetti
integrati FAS , paragrafo 8 Realizzazione di un impianto per lo
smaltimento dei fanghi di produzione (pag. 64): alla fine del
paragrafo aggiungere il seguente periodo Verranno favoriti anche i
progetti che valorizzano lo spandimento dei fanghi come
fertilizzanti in agricoltura .
All'assessore ZANICHELLI sembra che il concetto sia già ricompreso e
non occorra tale precisazione.
Il presidente mette in votazione l' emendamento:
La Commissione respinge l'emendamento con 25 voti contrari (Partito
Democratico, PDCI, Misto), 2 astenuti (Sinistra Democratica); nessun
favorevole.
Il presidente MUZZARELLI comunica che questo oggetto sarà ripreso
nella seduta del 27 c.m. per chiudere il provvedimento allegando lo
studio della VAS in modo che poi l'iter del Piano possa procedere
con la discussione in Aula.
In chiusura della riunione dà lettura del testo della lettera, sul
trasporto ferroviario, di cui aveva parlato all'inizio di seduta:
La commissione assembleare Territorio Ambiente Mobilità è da
tempo impegnata, in accordo con la Giunta regionale ed in
particolare con l'Assessore Alfredo Peri, a migliorare i servizi
ferroviari per ottenere una mobilità più sostenibile, appetibile e
sicura.
La commissione ha valutato oggi la situazione relativa all'apertura
della nuova linea ad Alta Capacità ed alle prospettive di
qualificazione del sistema ferroviario regionale, condividendo
quanto già evidenziato con lettera dall'Assessore Peri.
Per inciso informa che l'assessore Peri ha già scritto una lettera
pesante contro questa scelta di penalizzare il servizio ferroviario
regionale.
Da sempre, l'Emilia-Romagna ha evidenziato la necessità di un
ammodernamento complessivo della rete ferroviaria, e ritiene
positivo che presto diventino operative la linea ad Alta Capacità e
il raddoppio della Bologna-Verona.
Premesso questo, si ritiene comunque doveroso chiedere che il
sistema ferroviario regionale non sia penalizzato né durante i
lavori in stazione a Bologna né dopo la loro conclusione: anzi, si
ritiene necessario l'impegno di tutti per offrirne la migliore
efficienza possibile, in modo da rispondere alle esigenze degli
utenti-pendolari (in particolare lavoratori e studenti) che
quotidianamente utilizzano i treni per i loro spostamenti.
La Regione è infatti impegnata a perseguire una crescita sempre più
qualificata e sostenibile del suo sistema socio-economico che trova
un elemento essenziale nella valorizzazione dei territori. Anche per
questo è pertanto necessario un funzionamento efficiente e capillare
della rete ferroviaria.
La positiva competizione di mercato tra i diversi soggetti non deve
pertanto penalizzare in alcun modo il sistema delle ferrovie
regionali, il cui funzionamento deve essere prioritario fino al
completamento dei lavori alla Stazione di Bologna, dopo il quale
dovrebbe essere possibile l'efficientamento dell'intero sistema.
17
E' quindi nostro dovere chiedere che siano mantenuti i servizi in
essere, evitando che una grande opportunità come l'Alta Capacità
diventi (seppure temporaneamente) causa di disservizi al miglior
funzionamento della rete, o ancora peggio, causa di tensioni
sociali.
Occorrono quindi buon senso e responsabilità di tutti gli attori in
campo, risorse nazionali adeguate, ed una migliore programmazione di
orari e prezzi, in modo da qualificare tutti i servizi. Sono questi
gli elementi capaci di garantire dal 14 dicembre nuove opportunità e
prevenire situazioni critiche, che per quanto ci riguarda non
possono essere accettate in alcun modo.
Si chiede quindi un concreto intervento che garantisca ai cittadini
dell'Emilia-Romagna un trasporto moderno, sicuro ed economicamente
sostenibile.
Viene deciso di inviare tale lettera al Ministro delle
Infrastrutture e Trasporti, all'Amministratore delegato FS Moretti,
al Presidente Fs Cipolletta, all' Amministratore delegato di
Trenitalia e ai Responsabili delle Divisioni Passeggeri Regionale,
Nazionale e Internazionale di Trenitalia.
Il presidente MUZZARELLI precisa di non aver nulla in contrario al
fatto che con l'Alta capacità si arrivi velocemente da Milano a Roma
in concorrenza con l'aereo, ma questo deve avvenire quando le
infrastrutture saranno a regime e le tratte pronte, cioè fra 3 anni.
Attualmente dare sempre la precedenza ai treni Milano-Roma, senza
più fermate, significa non riuscire ad infilare neanche più un
treno in stazione a Bologna penalizzando pesantemente il sistema
regionale.
Per il consigliere MAZZA il problema di questi 3 anni potrebbe
trovare soluzione se si facesse un passaggio di innesto per aggirare
la stazione di Bologna ed andare in cintura, anche se si viaggia più
lentamente. Ritiene che se si riuscisse a fare l'innesto, poi
sarebbe utilizzabile anche per altri servizi.
Il consigliere BOSI osserva come si stia determinando una situazione
complicata data dalla messa in esercizio sulla stessa rete dell'Alta
Capacità ed all'eccessivo rincaro delle tariffe.
La consigliera SALSI lamenta il fatto che dal 14 dicembre alcuni
Intercity diverranno Eurostar con un rilevante aumento di tariffe,
determinando un disservizio per i tanti studenti e lavoratori che
utilizzano il treno.
Il consigliere DELCHIAPPO rileva che da tutte le dichiarazioni che
ha potuto raccogliere emerge un disaccordo per quanto riguarda:
l'apertura dell'Alta capacità, i treni sulla tratta normale, il
cambio di categoria dei treni, la riduzione dei treni fra Piacenza e
Bologna, perché c'è una strozzatura.
Chiede se, nonostante la posizione assunta dai consiglieri, dalla
Commissione, dall'assessore e dalla Regione, l'orario partirà
ugualmente come vuole Trenitalia, o se ci sia ancora un margine di
trattativa.
Il presidente MUZZARELLI afferma che è giusto inviare la lettera in
quanto si è ancora in fase di trattativa e di discussione anche se
si sono già create situazioni di tensione.
Il presidente dichiara conclusa la seduta alle ore 12.20.
18
Approvato nella seduta del 4 dicembre 2008.
La Segretaria Il Presidente
Samuela Fiorini Gian Carlo Muzzarelli