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Legislatura IX - Commissione I - Verbale del 29/06/2010 pomeridiano

    Testo

    Verbale n. 3
    Seduta del 29 giugno 2010
    Il giorno 29 giugno 2010 alle ore 15,00 si è riunita presso la sede
    dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali, convocata con
    nota prot. n. 19182 del 24 giugno 2010.
    Partecipano alla seduta i Consiglieri:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    LOMBARDI Marco Presidente PDL - Popolo della 5 presente
    Libertà
    FILIPPI Fabio Vicepresidente PDL - Popolo della 1 presente
    Libertà
    VECCHI Luciano Vicepresidente Partito Democratico 4 presente
    BARBATI Liana Componente Italia dei Valori - 4 assente
    Lista Di Pietro
    BIGNAMI Galeazzo Componente PDL - Popolo della 3 presente
    Libertà
    BONACCINI Stefano Componente Partito Democratico 2 presente
    DEFRANCESCHI Componente Movimento Cinque Stelle 2 presente
    Andrea Beppegrillo.It
    FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 2 presente
    MANFREDINI Mauro Componente Lega Nord Padania 4 presente
    Emilia e Romagna
    MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia 2 assente
    Libertà - Idee Verdi
    MONARI Marco Componente Partito Democratico 4 presente
    MONTANARI Roberto Componente Partito Democratico 2 presente
    MONTANI Daniela Componente Partito Democratico 2 presente
    MORICONI Rita Componente Partito Democratico 2 presente
    MUMOLO Antonio Componente Partito Democratico 2 presente
    NOE' Silvia Componente UDC - Unione di Centro 1 presente
    PARIANI Anna Componente Partito Democratico 4 assente
    POLLASTRI Andrea Componente PDL - Popolo della 2 presente
    Libertà
    SCONCIAFORNI Componente Federazione della 2 assente
    Roberto Sinistra
    La consigliera Palma COSTI sostituisce la consigliera Pariani, il
    consigliere Andrea LEONI sostituisce per parte della seduta il
    consigliere Filippi, il consigliere Gian Guido NALDI sostituisce la
    consigliera Meo.
    E' presente il consigliere Giovanni FAVIA (Movimento 5 Stelle
    Beppegrillo.it).
    E'altresì presente la Vicepresidente Assessore a Finanze, Europa,
    cooperazione con il sistema delle autonomie, valorizzazione della
    montagna, regolazione dei servizi pubblici locali, semplificazione e
    trasparenza, politiche per la sicurezza Simonetta Saliera
    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: Pasquini (Direttore
    gen. Risorse finanziarie e patrimonio), Soldati (Resp. Serv. Finanze
    e bilancio), Bellei (.Serv. Finanze e bilancio), Mattiussi, (Resp.
    Serv. Programmazione territoriale e sviluppo della montagna),
    Mantini (Serv. Informazione A.L.)
    Presiede la seduta: Marco LOMBARDI
    Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
    Resocontista: Laura Sanvitale
    Il presidente LOMBARDI dichiara aperta la seduta e cede la parola
    alla vicepresidente della Giunta regionale assessore alle finanze,
    per l'illustrazione dei progetti di legge sull'assestamento del
    bilancio regionale 2010.
    119 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Legge
    finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L. R. 15
    novembre 2001 n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di
    assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio
    finanziario2010 e del bilancio pluriennale 2010 - 2012. Primo
    provvedimento generale di variazione (delibera di Giunta n. 773 del
    14 06 10) Relatore consigliere Luciano Vecchi
    120 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Assestamento del
    Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio
    finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma
    dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento
    generale di variazione (delibera di Giunta n. 774 del 14 06 10)
    Relatore consigliere Luciano Vecchi
    La vicepresidente SALIERA precisa che l'assestamento ammonta a circa
    212 milioni di euro e rammenta che esso costituisce un momento di
    valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese
    intervenute nella prima parte dell'anno, al fine di apportare le
    rettifiche alle previsioni delle entrate e delle spese.
    L'assestamento riguarda una serie di voci di entrata e di spesa in
    aumento o in diminuzione che recepiscono i dati di chiusura che si
    compensano e che vengono rilevati d'ufficio; da altre voci attive
    che si sono confermate rispetto a ciò che in previsione non era
    stato previsto per una questione di certezza e che ora ci sono,
    quindi sono maggiori entrate finalizzate; poi vi è l'utilizzo di un
    avanzo di amministrazione per circa 100 milioni di euro.
    Relativamente alle spese, l'importo di Euro 103,7 milioni sono spese
    correnti, mentre Euro 108,7 costituiscono spese in conto capitale.
    La scelta della Giunta è stata dettata dal periodo di crisi molto
    difficile per le imprese, per il lavoro, oltre che per le famiglie.
    Si è cercato di concentrare le risorse a disposizione, con priorità
    specifica su tali temi. Un'ulteriore attenzione è stata dedicata ai
    problemi connessi ad un inverno pessimo che ha comportato criticità
    sul territorio, per quanto riguarda la difesa del suolo, la
    manutenzione straordinaria della viabilità regionale, comunale e
    provinciale.
    Il welfare, gli aiuti economici al lavoro e alle imprese, la messa
    in sicurezza del territorio, al fine di fronteggiare i gravi di
    fenomeni di dissesto causati dagli agenti atmosferici, costituiscono
    pertanto le direttrici di azione della regione Emilia-Romagna.
    Relativamente alla Valmarecchia, rammenta che la legge n. 117 del
    2009 ha disposto il distacco di sette comuni della Valmarecchia
    dalla regione Marche e la loro aggregazione alla regione
    Emilia-Romagna. Preannuncia che gli interventi previsti
    dall'assestamento tengono conto del mutato assetto regionale.
    Aggiunge altresì che l'assestamento prevede tagli alle spese di
    funzionamento della macchina regionale.
    Le risorse destinate al welfare ammontano ad oltre 135 milioni di
    euro.
    Enuclea analiticamente le singole voci:
    - l'importo di 60 milioni di euro per garantire la qualità del
    Servizio sanitario (compresa l'erogazione di servizi a prestazione
    aggiuntiva rispetto ai livelli essenziali di assistenza);
    - 15 milioni di euro per la manutenzione straordinaria, la
    ristrutturazione di complessi o per l'acquisto di attrezzature
    sanitarie;
    - 7 milioni di euro per aiuti alle famiglie, in particolare per i
    servizi dei Comuni nel campo dell'assistenza sociale;
    - 3,5 milioni di euro (di cui 1 milione per parte corrente e 2,5
    milioni per investimenti) per gli asili nido;
    - 1.5 milioni di euro per progetti rivolti alle scuole, a sostegno
    dell'autonomia scolastica;
    - 5,8 milioni di euro per borse di studio e per edilizia scolastica
    per studenti universitari.
    Sottolinea anche l'importante investimento di 15 milioni di euro per
    la realizzazione di alloggi a canone sostenibile, oltre che la
    destinazione di 4,6 milioni di euro di spese correnti e 4,5 milioni
    di euro di investimento per i settori della cultura, sport e
    progetti per i giovani.
    Relativamente al tema degli aiuti al lavoro e alle imprese per lo
    sviluppo economico, lo stanziamento complessivo previsto
    dall'assestamento ammonta a circa 78,6 milioni di euro. Elenca
    quindi le singole voci:
    - 5 milioni di euro destinati alle imprese per la realizzazione di
    reti di impresa;
    - 3,5 milioni di euro per strutture ricettive, al fine di fornire
    impulso all'innovazione;
    - 2 milioni di euro per aree commerciali nei centri storici;
    - 3 milioni di euro per facilitare l'accesso al credito da parte
    delle imprese agricole.
    Sul versante degli investimenti nel settore della green economy,
    sono previsti 12,2 milioni di euro per il potenziamento degli
    investimenti per la dotazione energetica delle aree, mediante
    impianti fotovoltaici e moderni sistemi energetici. Sottolinea la
    destinazione ulteriore dell'importo di 35,5 milioni di euro, per il
    triennio 2010-2012, per la realizzazione e sviluppo di una rete
    veloce internet, accessibile da tutto il territorio, con particolare
    attenzione alla montagna.
    Nella manovra di assestamento, ammonta a 4 milioni di euro il
    contributo alle imprese, per la rimozione dell'amianto dai luoghi di
    lavoro e dalle zone industriali.
    Relativamente al tema del territorio, evidenzia i seguenti
    stanziamenti:
    - 22,4 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria
    delle strade;
    - 5,3 milioni di euro per potenziare la protezione civile, in
    particolare per il pronto intervento;
    - 5,3 milioni di euro per lavori urgenti di messa in sicurezza, in
    difesa del suolo e della costa;
    - 2,3 milioni di euro per la prevenzione di interventi di bonifica,
    come, ad esempio, l'attuazione di opere di regimazione delle acque.
    Imprese, energia alternativa, investimento sulle strade possono
    costituire un volano di lavoro, diretto o indiretto.
    Riprendendo il tema della Valmarecchia, in precedenza anticipato,
    aggiunge che in assestamento sono stati destinati 3,5 milioni di
    euro per la riqualificazione e la manutenzione straordinaria delle
    strade. Aggiunge che proprio su tale ultimo punto è stato siglato un
    accordo tra la regione e la provincia di Rimini che prevede un
    intervento per un importo complessivo di 11 milioni di euro, tra
    risorse regionali e risorse provinciali.
    Per il contenimento delle spese, il taglio è superiore in media al
    20% rispetto al bilancio regionale 2009 e si è concentrato in
    particolare su alcune voci. Vi è una riduzione del 20% delle spese
    di rappresentanza, del 23% delle spese per studi e consulenze, del
    25% delle spese per esternalizzazioni, del 21% delle spese per
    partecipazioni a convegni, del 20% dei contributi a enti per
    iniziative relative a organizzazione di convegni, congressi, del 20%
    delle spese per il noleggio delle c.d. auto blu.
    Relativamente alle modifiche normative previste dal progetto di
    legge finanziaria, segnala l'abrogazione della norma relativa
    all'indennità di missione per i consiglieri regionali prevista dalla
    legge n. 42 del 1995.
    Sottolinea la modifica alla legge regionale n. 10 del 2008 in
    materia di riordino territoriale, nella parte in cui si aderisce
    alla richiesta delle unioni di comuni e delle comunità montane di
    posticipare la decorrenza di un anno rispetto ai tre previsti dalla
    legge, per il processo di riorganizzazione e unificazione delle
    funzioni.
    Il consigliere FILIPPI chiede chiarimenti rispetto alle maggiori
    spese sostenute a causa dell'ultimo inverno che avrebbe comportato
    maggiori frane, posto che, a suo avviso, la maggiore incidenza di
    frane dovrebbe essere inversamente proporzionale rispetto alla
    rigidità degli inverni.
    Chiede altresì maggiori delucidazioni sulla destinazione delle
    risorse previste per la sanità e sottolinea la necessità di tenere
    distinti da parte della Giunta i temi della Valmarecchia con la
    montagna. Occorre pertanto una maggiore chiarezza sulle risorse
    destinate alla costa e su quelle attribuite alla montagna.
    Chiede ulteriori chiarimenti sui finanziamenti per la realizzazione
    del piano telematico regionale, asserendo come siano già state
    stanziate risorse da quattro-cinque anni per la rete veloce
    internet.
    Conclude per l'inutilità degli investimenti in relazione ai nuovi
    sistemi energetici.
    La consigliera NOE' chiede se lo stanziamento in passato previsto
    per l'Associazione degli emiliano-romagnoli all'estero rimarrà
    invariato o se sarà oggetto di riduzione, alla luce di una
    razionalizzazione delle spese. Pone l'ulteriore quesito in merito
    all'ulteriore criticità di destinare risorse alle fondazioni, in
    particolare alla Fondazione Arturo Toscanini.
    Il consigliere MANFREDINI solleva a tale proposito anche la
    questione delle risorse destinate all'enoteca di Dozza.
    Rimarca che nel territorio modenese si sono verificate numerose
    frane che hanno comportato molte spese per i comuni.
    SALIERA risponde che non soltanto i comuni, ma anche le comunità
    montane sollecitano fondi per la manutenzione del territorio.
    Osserva che è necessario partire dal presupposto che i fondi per la
    montagna sono stati tagliati a livello nazionale. In tale quadro,
    sottolinea come l'intervento piu' consistente sia stato destinato a
    fronteggiare le frane che mettono in pericolo la viabilità o i
    centri urbani, mediante risorse pari a 22 milioni di euro. La somma
    di euro 5,3 milioni per il sistema di protezione civile regionale,
    così come analoga cifra per lavori urgenti di messa in sicurezza del
    territorio, l'importo ulteriore di 2,3 milioni di euro per la
    prevenzione, costituiscono risorse spendibili direttamente dai
    comuni. La somma di 36 milioni complessivi fornisce un minimo aiuto
    agli enti locali, in assenza di risorse statali.
    Relativamente agli investimenti sulle fonti di energia alternativa,
    la Giunta non indica esclusivamente l'utilizzo dei pannelli solari,
    ma demanda agli enti locali la scelta dei diversi sistemi, a seconda
    dell'investimento e della progettazione da attuare. Aggiunge che sia
    tali interventi che quelli di sistemazione delle strade, nel momento
    di crisi attuale, costituiscono opportunità di lavoro.
    Per quanto riguarda la sanità, rimanda l'approfondimento alla
    Commissione competente per materia, ma ribadisce che lo stanziamento
    previsto di 60 milioni di euro non è deputato a sanare alcuna
    situazione debitoria.
    In risposta all'intervento della consigliera NOE', precisa che la
    Giunta sta valutando le problematiche relative all'associazione
    degli emiliano-romagnoli nel mondo, alla Fondazione Arturo
    Toscanini, pur sottolineando che risulta difficile operare tagli o
    modifiche in sede di assestamento.
    Il consigliere POLLASTRI chiede chiarimenti in ordine alla
    quantificazione dei risparmi che si otterranno con i tagli ai costi
    della politica rispetto alla spesa storica. Rammenta che la
    riduzione di tale voce era stata annunciata dal presidente della
    Giunta in occasione dell'insediamento dell'Assemblea legislativa.
    Relativamente agli investimenti nei sistemi energetici alternativi,
    ravvisa l'opportunità di un calcolo delle risorse impegnate dalla
    regione. Pur concordando da una parte sulle opportunità di lavoro
    che si aprirebbero con una scelta di tale tipo, sotto un profilo
    politico, si dichiara favorevole al ritorno del nucleare, non perché
    opzione condivisa dal governo, ma perché in Europa vi è già la
    centrale francese e perché i costi sostenuti dalle imprese italiane
    per l'energia sono superiori del 30% rispetto alla media europea.
    Sottolinea inoltre che numerosi comitati locali si oppongono alla
    collocazione sul territorio di sistemi energetici alternativi. A
    titolo esemplificativo cita un comune della montagna, vicino a
    Farini, nel territorio di Piacenza, in cui gli abitanti lamentano
    l'eccessiva vicinanza delle pale eoliche alle abitazioni.
    Osserva altresì che, in sede di approvazione del piano territoriale
    di coordinamento a Piacenza (PTCP), ha trovato ingresso un
    emendamento che dà indicazioni direttive sul posizionamento dei
    pannelli solari. Sollecita pertanto la Giunta ad approfondire
    l'aspetto della collocazione sul territorio delle fonti energetiche
    alternative.
    Il consigliere BONACCINI chiede i dati sui tagli operati dal governo
    riguardo ai finanziamenti ai comuni montani, sulla base di
    provvedimenti che hanno determinato, per diversi comuni, la perdita
    dello status di comuni montani, oltre che la difficoltà ad accedere
    a finanziamenti precedenti. Sottolinea che la regione, già nella
    scorsa legislatura, ha compiuto scelte precise nel senso della
    riduzione dei costi della politica e della sburocratizzazione,
    dimezzando le comunità montane.
    In riferimento al problema dell'assetto idrogeologico che investe
    buona parte delle zone montane italiane, segnala l'opportunità di un
    piano decennale di riorganizzazione del territorio per tutto il
    Paese. Occorre, a suo avviso, fare chiarezza circa le ricadute di
    una politica di tagli alle risorse per la montagna e su chi se ne
    assume la responsabilità politica.
    L'ingresso della Valmarecchia in Emilia Romagna ha comportato
    l'aumento di un terzo del territorio della provincia di Rimini; vi è
    pertanto una questione seria di contributi e di aiuti. Segnala anche
    le dirette conseguenze sull'aspetto turistico connesso alla zona: vi
    sarebbe l'opportunità di godere non soltanto della zona costiera ma
    anche di quella montana. Ritiene positivo l'impegno economico della
    regione su tale zona e sottolinea l'utilità di comprendere lo stato
    e i tempi delle procedure burocratiche statali circa la definizione
    del nuovo assetto territoriale.
    Il consigliere NALDI chiede se sono previste misure anche
    nell'investimento per il risparmio energetico. In relazione alla
    rimozione dall'amianto dai luoghi di lavoro, chiede come si
    configuri l'intervento pubblico.
    Sollecita inoltre la previsione di uno stanziamento per permettere
    l'avvio della legge regionale sulla partecipazione, normativa citata
    ampiamente anche nella relazione programmatica della IX legislatura
    dal presidente della Giunta.
    Il consigliere FERRARI sottolinea che il tema della montagna è il
    tema dell'equilibrio del territorio. Giudica positiva la scelta di
    affidare la delega in materia alla vicepresidente della Giunta,
    poiché dimostra sia una maggiore attenzione al tema, sia la volontà
    di affrontare le criticità in modo piu' incisivo. Ravvisa, infatti,
    la necessità di cambiare passo ed auspica una maggiore condivisione
    tra le forze politiche su tali temi. Il dissesto idrogeologico
    costituisce una questione importante. I livelli centrali, a suo
    avviso, dovranno individuare priorità per mettere in circolo risorse
    non solo per limitare il danno, ma anche per far ripartire
    l'economia. Aggiunge altresì che un impegno sinergico tra i diversi
    livelli di governo in tempi rapidi costituirebbe sicuramente un
    esempio di buona politica. Il tema della montagna è anche connesso
    alla necessità di mantenere la presenza della popolazione su tali
    territori, il ché significa garantire interventi sulla difesa del
    suolo, sulla viabilità, ecc. Chiede, in conclusione, alla
    vicepresidente un impegno sulla scuola in montagna, che costituisce
    il primo presidio di difesa.
    Il consigliere VECCHI, relatore dei progetti di legge, precisa che
    la manovra di assestamento incide per il 5% sul bilancio di
    previsione, escludendo la parte relativa alla sanità. Rammenta che
    si tratta di una manovra che destina risorse alle priorità definite
    nel bilancio di previsione. Si tratta di stanziamenti di cui si è
    avuta certezza solo in seguito all'approvazione o di voci che non
    erano state impegnate soltanto per motivi prudenziali. Sottolinea lo
    sforzo di riduzione delle spese di funzionamento, pur precisando che
    nella nostra regione sono le piu' basse in Italia.
    Relativamente allo stanziamento a favore della Fondazione Toscanini,
    chiede conferma del fatto che il bilancio dell'ente fosse in
    pareggio prima del taglio statale al fondo unico per lo spettacolo e
    se pertanto le risorse previste siano a copertura dei mancati
    introiti statali.
    Il consigliere MANFREDINI sottolinea la mancanza di risorse a
    livello nazionale, alla quale ha contribuito la politica dei governi
    precedenti. Precisa che la crisi è imponente e pertanto l'unico modo
    per arginarla è quello di tenere i conti in regola. I problemi
    economici sono comuni sia alle amministrazioni di sinistra che a
    quelle di destra.
    Il consigliere DEFRANCESCHI rileva come in materia di dissesto
    idrogeologico della montagna, occorrerebbe inserire nel bilancio la
    voce di prevenzione, pur concordando sulla necessità degli
    interventi urgenti. Aggiunge, infatti, che il 98% di tali
    provvedimenti costituiscono interventi c.d. tampone che non
    risolvono alla radice il problema del dissesto idrogeologico.
    Su tale tema, concorda sulla necessità di una prevenzione, ma rileva
    altresì l'urgenza di far cessare, nei comuni amministrati, le
    attività edilizie sulle frane o sui territori della zona Rete natura
    2000 o su quelli sottoposti a vincolo in base alla legge Galasso,
    come le sponde dei fiumi e corsi d'acqua o piede degli argini per
    una fascia di 150 metri ciascuna. Occorre, a suo avviso, una cultura
    del territorio, pena l'inserimento nel bilancio di voci in materia
    sempre piu' consistenti.
    Relativamente alle spese per auto blu , chiede su quale voce di
    bilancio la Giunta intende intervenire per raggiungere una
    diminuzione del 20%.
    La consigliera NOE' fa riferimento alla delibera della Giunta
    regionale del 14 giugno 2010 di approvazione delle 19 proposte di
    accordi quadro sulla legge per la montagna. Ritiene utile affrontare
    con maggiore incisività il tema della montagna. Occorre individuare
    alcune priorità nell'ambito delle scelte contenute nei vari accordi
    quadro tra regione ed ente di riferimento. Cita a titolo
    esemplificativo che per il nuovo circondario imolese si è prevista
    la creazione di una biblioteca, di un percorso ciclabile.
    Concorda sulla meritevolezza dell'intervento, ma occorrerebbe, a suo
    avviso, agire per priorità in ragione dell'esiguità delle risorse.
    Rammenta i filoni tracciati dalla legge sulla montagna, quali la
    promozione della difesa attiva del territorio, la valorizzazione del
    bosco,la promozione della fruizione collettiva dell'Appennino, il
    potenziamento dei servizi per la popolazione sul territorio.
    Il presidente LOMBARDI chiede un riepilogo in ordine alla
    percentuale di riduzione delle spese precedentemente citate dalla
    vicepresidente Saliera, in quanto non indicate negli atti a
    disposizione.
    Sottolinea che nell'assestamento dello scorso anno, a fronte di un
    aumento dei residui attivi si registrava una diminuzione di quelli
    passivi, mentre quest'anno si assiste ad un aumento dei residui
    passivi.
    Tale aumento si riferirebbe ai residui delle partite di giro per la
    restituzione allo Stato delle anticipazioni sanitarie per le quali
    si è modificato l'istituto della perenzione amministrativa. Chiede
    maggiori chiarimenti su tale meccanismo.
    SALIERA precisa che provvederà a rendere il prospetto riepilogativo
    relativo alla percentuale di riduzione delle spese per la politica.
    Per l'indennità di missione si è previsto per la Giunta lo
    stanziamento di circa 90 mila euro come spesa complessiva di un
    anno.
    Chiarisce, per le c.d. auto blu , che si tratta di una riduzione
    del 20% della spesa per noleggio. Sottolinea altresì che il progetto
    di legge prevede l'eliminazione della diaria giornaliera di
    missione.
    Relativamente al profilo del risparmio energetico, sottolinea che si
    tratta di fondi destinati agli enti pubblici.
    Quanto al territorio imolese, rammenta che mediante la legge sul
    riordino sono diminuite le comunità montane. Ne deriva che tale
    territorio, comprensivo di una parte ex comunità montana, fruisce di
    provvedimenti di sostegno alla montagna.
    Sottolinea che il tema della montagna riguarda non soltanto il
    sostegno del territorio dal punto vista dell'assetto idrogeologico,
    ma implica anche la necessità di garantire uguaglianza nei servizi
    per le popolazioni che risiedono in quei territori.
    Gli accordi quadro riguardano proposte tra enti locali, unioni e la
    regione e le province. Accanto a realtà che hanno come necessità
    assoluta la difesa del territorio, rileva l'esistenza di centri che
    individuano interventi mirati, come ad esempio la creazione di una
    biblioteca, di una scuola, che possano fungere anche da collettore
    di maggiori servizi sulla comunità, al fine di colmare le eccessive
    differenze rispetto alla pianura. Chiarisce che comunque la maggior
    parte delle risorse sono state destinate alla difesa del territorio
    e per la viabilità.
    La richiesta di rete telematica è molto forte da parte del
    territorio montano, perché in determinati casi si traduce nella
    possibilità di lavorare. Sottolinea che la Giunta è in fase di
    elaborazione di un piano pluriennale che focalizza al centro degli
    obiettivi la difesa del territorio.
    Relativamente alla Valmarecchia, aggiunge che la legge statale
    prevede soltanto la riorganizzazione territoriale senza stanziamenti
    di risorse. Non si crea inoltre uno snellimento delle procedure atto
    a facilitare il passaggio dei comuni investiti dal distacco.
    Quanto alla mancanza di risorse a livello centrale, concorda sulla
    necessità di operare uno sforzo da parte delle regioni, ma evidenzia
    che tutti dovrebbero agire analogamente.
    Sui residui passivi, chiarisce che essi dopo un certo periodo vanno
    in perenzione e se sono vincolati vanno reiscritti. In tal caso non
    sono stati né coperti da perenzione né riscritti, sono stati
    mantenuti, in ragione della modifica normativa avvenuta in materia.
    PASQUINI sottolinea che il fondo sanitario riconosciuto dallo Stato
    alle regioni viene alimentato da tributi che non sempre hanno il
    flusso di gettito corrispondente alle modalità di spesa anche se
    alcuni vengono introitati direttamente dalla regione. Si creerebbe
    disallineamento tra esigenze finanziarie e finanziamento vero e
    proprio. Di qui la ragione per cui lo Stato anticipa mensilmente per
    dodicesimi il 98% del fondo sanitario riconosciuto alle regioni.
    Viene alimentato per IRAP, quota addizionale Irpef, IVA.
    La differenza nei residui deriva dalla modifica dell'istituto della
    perenzione amministrativa per i residui passivi delle partite di
    giro per la restituzione allo Stato dell'anticipazione suddetta.
    Si tratta di capire quanto il fondo è garantito dalla
    compartecipazione all'Iva, quanto dall'Irap, quanto dall' Irpef, ciò
    lo sappiamo in tempi successivi e per la chiusura dei conti occorre
    aspettare la chiusura dell'accordo del decreto n. 56. A seconda
    della chiusura dell'accordo, si tengono aperti i residui nel
    bilancio regionale, oppure si ha la possibilità di chiuderli. Quindi
    i ritardi delle chiusure da parte dello Stato non sono tanto un
    fattore tecnico, ma sono dovuti alle esigenze dei flussi finanziari
    del governo. Il dato per la Regione è invece puramente tecnico e
    molto casuale.
    La vicepresidente SALIERA conclude dichiarando condivisibile la
    proposta di un emendamento relativamente al finanziamento della
    legge regionale sulla partecipazione, peraltro già oggetto di
    discussione da parte della Giunta.
    Il presidente LOMBARDI riassume il calendario dei lavori della
    Commissione, con l'udienza conoscitiva per la consultazione della
    società regionale convocata per il giorno 5 luglio e la seduta
    conclusiva, per l'esame degli articoli e degli emendamenti, prevista
    per la seduta di martedì 13 luglio.
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    - Informazione della Vicepresidente della Giunta regionale Simonetta
    Saliera sugli accordi quadro per lo sviluppo della montagna
    2010-2012
    Il presidente LOMBARDI introduce l'informazione, chiarendo che
    l'inserimento all'ordine del giorno della seduta odierna,
    successivamente all'adozione del provvedimento da parte
    dell'esecutivo regionale, è giustificato dai tempi delle procedure
    di insediamento dell'Assemblea legislativa e delle Commissioni
    assembleari.
    La vicepresidente SALIERA informa che nella seduta del 14 giugno
    scorso la Giunta regionale ha approvato le 19 proposte di
    accordo-quadro 2010-2012 per lo sviluppo della montagna, presentate
    dalle Comunità montane e dagli altri Enti locali associativi. In
    tale ambito sono state anche assegnate le quote del fondo regionale
    per la realizzazione del piano operativo del primo anno, cioè il
    2010. Gli accordi quadro prevedono interventi di sviluppo triennale
    e trovano attuazione mediante i programmi annuali operativi.
    Sottolinea che l'impegno deliberato, ai fini del riparto delle quote
    del fondo regionale per la realizzazione dei singoli programmi
    annuali, ammonta a circa 9,5 milioni di euro. Rammenta altresì che
    il dato numerico complessivo concernente il tema della montagna si
    attesta su 31 milioni di euro.
    Relativamente alla composizione del fondo regionale, aggiunge che
    gli accordi prevedono che una prima quota, corrispondente al 70%,
    venga ripartita in base alla popolazione ed alla superficie
    territoriale, mentre la residua parte pari al 30%, sia assegnata in
    base ad un criterio premiante che tenga conto della natura del
    progetto presentato. A titolo esemplificativo, sottolinea che si
    valutano il numero dei soggetti attuatori del progetto, al fine di
    favorire progetti condivisi, oltre che la coerenza con il piano
    territoriale regionale, con il documento unico di programmazione e
    col programma regionale sulla montagna. L'obiettivo pertanto è
    prevedere interventi coerenti con la programmazione adottata dalla
    regione, così come integrare interventi fra pubblico e privato o tra
    pubblico e pubblico in sinergia anche con i fondi destinati dalle
    province.
    Segnala come abbia già intrapreso un percorso di osservazione
    diretta sui diversi territori, al fine di comprendere, mediante
    incontri con le unioni e le comunità montane, se l'accordo quadro e
    i piani operativi trovano pieno riscontro.
    Per quanto riguarda poi gli ambiti di intervento nei programmi
    annuali operativi del 2010, vi sono 90 progetti relativi al
    territorio e alla viabilità, 35 relativi alla qualità ambientale
    locale, 18 relativi alla valorizzazione turistica e ambientale, 11
    relativi alla telematica e alle nuove tecnologie, 3 per il sostegno
    al sistema produttivo. Si tratta pertanto di un totale di 157
    progetti già approvati. Chiarisce che a tali interventi si
    aggiungono quelli previsti dai programmi di settore e quelli che
    saranno oggetto di specifici bandi.
    La consigliera NOÈ chiede come si inserisce in questo contesto il
    contributo statale previsto dalla legge n. 97 del 1994, la c.d.
    legge sulla montagna.
    MATTIUSSI precisa che si tratta delle risorse recate dal fondo
    nazionale per la montagna, istituito con l'articolo 2 della legge n.
    97 del 1994 (legge sulla montagna) per sostenere gli interventi
    speciali per la montagna . Rispetto al totale di oltre 9 milioni di
    euro che saranno resi disponibili sul bilancio regionale per il
    finanziamento dei PAO 2010, attuativi degli accordi-quadro degli
    Enti associativi montani, la quota coperta dal fondo nazionale per
    la montagna rappresenterà circa il 40%. Le risorse aggiuntive
    regionali per il finanziamento dei programmi degli Enti associativi
    montani hanno peraltro pesato mediamente in questi anni per oltre il
    70% del totale. Circa 1 milione di euro di risorse provenienti dal
    fondo nazionale per la montagna saranno poi rese effettivamente
    disponibili soltanto con l'assestamento, in quanto tale somma è
    stata trasferita dallo Stato solo nel novembre 2009. In proposito è
    da segnalare che il riparto e l'assegnazione dei finanziamenti a
    titolo del fondo nazionale per la montagna sono sistematicamente
    disposti dal CIPE con un cronico ritardo: le Regioni attendono in
    particolare ancora le quote di riparto relative all'anno 2009 e per
    il 2010 mancano tuttora indicazioni chiare da parte del Governo.
    Il consigliere MANFREDINI chiede chiarimenti sulla Comunità montana
    del Frignano in relazione al progetto per banda larga e servizi
    multimediali delle scuole che prevede un finanziamento pari a
    850.000 euro. Esprime perplessità circa le priorità perseguite; il
    problema della difesa del suolo connesso all'emergenza frane si pone
    a suo avviso prioritario rispetto alla scelta adottata.
    La vicepresidente SALIERA sottolinea che la comunità montana del
    Frignano ha presentato un progetto pari all'importo di 350.000 euro
    per la manutenzione e l'adeguamento della sede della protezione
    civile, oltre che un progetto banda larga, secondo stralcio, dello
    stesso importo.
    Aggiunge che sono stati avanzati anche ulteriori progetti:
    interventi sulla mobilità, terzo accordo community network pari a
    168.000 euro, interventi strutturali per l'adeguamento del macello
    comunale e del canile comprensoriale, ristrutturazione del
    fabbricato destinato a sede del corpo unico dei vigili urbani,
    progetto di qualificazione del servizio di polizia locale, progetto
    di tecnologie multimediali nella scuola per un ammontare complessivo
    di Euro 3.441.000 rispetto al quale la Regione contribuisce per un
    terzo.
    Il consigliere FILIPPI auspica che la Regione affronti il tema della
    montagna con maggiore incisività rispetto al passato. Pone il
    problema della sensibile diminuzione della popolazione montana
    connesso alla mancanza di lavoro, oltre che al maggior costo della
    vita. Aggiunge altresì che la limitata presenza abitativa in tali
    territori crea presupposti favorevoli per il verificarsi di frane.
    Sottolinea inoltre che la scarsa attenzione politica mostrata in
    passato ha prodotto le criticità attuali.
    Ritiene necessario compiere un'opera interpretativa volta alla
    definizione di altitudine minima onde stabilire il carattere montano
    di un territorio, al fine di evitare che finanziamenti per la
    montagna siano invece destinati a territori ubicati a 128 metri sul
    livello del mare, come già verificatosi. Occorre a suo avviso una
    precisa scelta della Giunta in tal senso onde scongiurare contributi
    dettati da favoritismi.
    Pone, in conclusione, il tema dell'alta Val d'Enza, al confine tra
    Reggio e Parma, connesso alla costruzione di un bacino idrico. Si
    tratta a suo avviso di un'opera fondamentale di cui si discute da
    150 anni che creerebbe corrente elettrica pulita, senza l'utilizzo
    di forme energetiche alternative, come i pannelli solari. Aggiunge
    che a Ridracoli la diga è stata costruita. Il progetto di bacino
    idrico implicherebbe a suo avviso sviluppo, lavoro, energia, con
    evidenti benefici anche per l'agricoltura e l'industria. Una scelta
    di tale tipo costituirebbe un reale impegno regionale, posto che
    risorse pari al 99% vengono destinate al turismo e l'esigua somma
    pari all'1% a favore della montagna. Ritiene inoltre fondamentale
    compiere anche un'opera di valorizzazione di tali territori. A
    titolo esemplificativo cita che a Villa Minozzo risiede un giovane
    campione olimpionico mondiale di sci.
    La Commissione prende atto dell'informazione svolta.
    La seduta termina alle ore 16,50.
    Approvato nella seduta del 13 luglio 2010.
    La Segretaria Il Presidente
    Claudia Cattoli Marco Lombardi
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