Testo
Verbale n. 34
Seduta del 15 novembre 2011
Il giorno 15 novembre 2011 alle ore 14.30 si è riunita presso la
sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali, convocata con
nota prot. n. 36380 del 10 novembre 2011.
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome Qualifica Gruppo Voto
e nome
LOMBARDI Presidente PDL - Popolo 5 presente
Marco della Libertà
FILIPPI Vicepresiden PDL - Popolo 1 presente
Fabio te della Libertà
VECCHI Vicepresiden Partito Democratico 4 presente
Luciano te
BARBATI Componente Italia dei Valori 3 assente
Liana - Lista Di Pietro
BARBIERI Componente Partito Democratico 2 presente
Marco
BIGNAMI Componente PDL - Popolo 3 assente
Galeazzo della Libertà
BONACCINI Componente Partito Democratico 2 assente
Stefano
CAVALLI Componente Lega Nord Padania 1 assente
Stefano Emilia e Romagna
DEFRANCESCHI Componente Movimento 5 Stelle 2 assente
Andrea Beppegrillo.it
FERRARI Componente Partito Democratico 2 presente
Gabriele
MANFREDINI Componente Lega Nord Padania 3 presente
Mauro Emilia e Romagna
MAZZOTTI Componente Partito Democratico 2 presente
Mario
MEO Componente Sinistra Ecologia 2 presente
Gabriella Libertà - Idee Verdi
MONARI Componente Partito Democratico 3 presente
Marco
MONTANARI Componente Partito Democratico 2 presente
Roberto
MORICONI Componente Partito Democratico 2 presente
Rita
MUMOLO Componente Partito Democratico 2 assente
Antonio
NOE' Componente UDC - Unione di Centro 1 presente
Silvia
PARIANI Componente Partito Democratico 3 presente
Anna
POLLASTRI Componente PDL - Popolo della 2 presente
Andrea Libertà
RIVA Componente Gruppo Misto 1 assente
Matteo
SCONCIAFORNI Componente Federazione della 2 assente
Roberto Sinistra
Il consigliere Thomas CASADEI sostituisce il consigliere Mumolo, Il
consigliere Giovanni FAVIA sostituisce il consigliere Defranceschi,
il consigliere Gian Guido NALDI sostituisce la consigliera MEO.
E' presente la Vicepresidente e Assessore a Finanze, Europa,
Cooperazione con il sistema delle autonomie, Valorizzazione della
montagna, Regolazione dei servizi pubblici locali, Semplificazione e
trasparenza, Politiche per la sicurezza Simonetta SALIERA
Hanno partecipato ai lavori della Commissione: Broccoli (Dir. gen.
Organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica),
Soldati (Resp. Serv. Bilancio e finanze), Gheduzzi (Serv. Bilancio e
finanze), De Giorgi (Serv. Innovazione e semplificazione
amministrativa), Attili e Pulvino (Serv. Legislativo e qualità della
legislazione AL), Celletti (Serv. Informazione e comunicazione
istituzionale AL) Veronese (Resp. Serv. Coordinamento Commissioni
assembleari).
Presiede la seduta: Marco LOMBARDI
Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Laura Sanvitale
Il presidente LOMBARDI dichiara aperta la seduta.
Sono presenti i consiglieri Barbieri, Casadei, Favia, Ferrari,
Filippi, Manfredini, Mazzotti, Monari, Montanari, Moriconi, Naldi,
Pollastri e Vecchi.
- Approvazione del verbale n. 32 del 2011
La Commissione all'unanimità dei presenti approva il verbale n. 32
del 2011 relativo alla seduta del 27 ottobre 2011.
Il presidente LOMBARDI propone preliminarmente un'inversione
nell'esame degli oggetti posti all'ordine del giorno, per impegni
istituzionali successivi della vicepresidente della Giunta
regionale.
La Commissione concorda.
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1958 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Norme in
materia di tributi regionali (delibera di Giunta n. 1601 del 07 11
11)
Il presidente LOMBARDI cede la parola alla vicepresidente della
Giunta per l'illustrazione e rammenta che la Commissione deve poi
procedere alla nomina del relatore.
La vicepresidente SALIERA sottolinea che con il progetto di legge in
esame la Giunta intende intervenire su alcune norme relative alla
riscossione di tributi regionali. Con il decreto legislativo n. 68
del 2011, di attuazione della legge n. 42 del 2009 sul federalismo
fiscale, si impone alle Regioni di rivedere e revisionare la materia
tributaria durante il prossimo anno, a situazione invariata, se non
interviene nel frattempo in sostituzione altro dettato normativo.
Si prevede, infatti, che a decorrere dall'anno 2012 ciascuna Regione
può, con propria legge, aumentare o diminuire l'aliquota
dell'addizionale regionale all'IRPEF di base. A decorrere poi
dall'anno 2013, con riferimento all'anno di imposta precedente,
l'addizionale regionale all'IRPEF è rideterminata con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per le
riforme per il federalismo e con il Ministro per i rapporti con le
regioni e per la coesione territoriale, da adottare entro un anno
dalla data di entrata in vigore del decreto, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni. Precisa,
pertanto, che l'intero quadro tributario subirà sostanziali
modifiche nel corso dei prossimi anni.
Nel merito del progetto di legge regionale, sottolinea che le norme
contenute negli articoli da 1 a 5 si pongono nell'ottica di rendere
efficace l'azione amministrativa senza gravare il procedimento di
complicazioni burocratiche, dalle quali possano derivare oneri
diretti e indiretti su cittadini e imprese.
L'art. 6 è di mera conferma delle aliquote dell'addizionale IRPEF al
reddito delle persone fisiche, in osservanza all'impegno politico di
non aumentare la pressione fiscale contenuto nel decreto legislativo
n. 68. Tale disposizione statale prevede altresì che fino al
31.12.2011 rimangono ferme le aliquote dell'addizionale regionale
all'IRPEF delle Regioni superiori all'aliquota di base, salva la
facoltà di deliberare la loro riduzione fino all'aliquota di base. A
decorrere dall'anno 2012 ciascuna Regione può invece aumentare o
diminuire l'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF di base.
L'art. 7 prevede il riversamento diretto alla Regione dell'intero
gettito derivante dall'attività di contrasto all'evasione e
all'elusione fiscale, riferita ai tributi propri derivati dalle
addizionali.
Nell'analisi puntuale di ogni articolo del progetto di legge,
sottolinea che l'art. 1 prevede la validità delle autorizzazioni
alla riscossione delle tasse automobilistiche da parte delle agenzie
delle pratiche auto a tempo indeterminato, come da parte delle
tabaccherie, sino a quando permangono i requisiti previsti in capo
al soggetto autorizzato. Non è previsto l'adeguamento della
fideiussione in caso di aumento non rilevante degli importi da
garantire, con benefici evidenti in termini di oneri amministrativi
e finanziari per gli operatori economici.
L'art. 2 prevede il versamento cumulativo della tassa
automobilistica per le imprese concedenti veicoli in locazione
finanziaria. La Regione poi individua e stabilisce le modalità
operative.
L'art. 3 dispone la possibilità del pagamento rateale dei tributi
regionali, prevedendo, in modifica della legge regionale n. 30 del
2003, un pagamento trimestrale, a meno che non vi sia la richiesta
diversa del privato di una rateizzazione su base mensile.
L'art. 4 relativo all'accertamento delle violazioni in materia di
tassa automobilistica inserisce la modalità dell'iscrizione a ruolo
coattivo come via ordinaria per l'irrogazione delle sanzioni.
L'art. 5 prevede l'estinzione del contenzioso quando per motivi di
economicità dell'azione amministrativa risulta opportuno abbandonare
il credito perché la procedura è più costosa rispetto al quantum
della riscossione, stabilito nell'importo non superiore a 16,53
euro.
Ribadisce che l'art. 6 consiste nella conferma delle aliquote.
L'art. 7 è l'attuazione sempre del decreto legislativo n. 68, quando
stabilisce che è assicurato il riversamento diretto alle regioni
dell'intero gettito derivante dall'attività di recupero fiscale dei
tributi propri in relazione alle somme riscosse a titolo di
addizionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche e di
imposta regionale sulle attività produttive. Si prevede che la
convenzione con l'Agenzia delle entrate per la gestione dell'IRAP e
dell'addizionale regionale IRPEF stabilisca le modalità attuative
del riversamento diretto alla Regione delle somme riscosse a seguito
del controllo e del contrasto all'evasione fiscale.
L'art. 8 prevede la norma transitoria per poter attuare le norme
descritte.
Afferma, in conclusione, che si tratta di un progetto di legge con
il quale si è ritenuto di dare soluzione a problemi evidenziati
dalla prassi in molteplici occasioni.
Il consigliere FILIPPI chiede delucidazioni sui bolli
automobilistici. Afferma che ha ricevuto una segnalazione in merito
ad una problematica connessa al pagamento in ritardo del bollo. Si
adduce che nel caso di un bollo con scadenza ipotetica a gennaio,
pagato ad aprile all'ACI con la conseguente sanzione, il rinnovo del
bollo avviene fino ad aprile e non fino a gennaio. Pertanto si
verifica una seconda anomalia: all'atto del pagamento del rinnovo in
aprile del bollo, si è costretti a pagare una seconda multa.
Esce la consigliera Meo. Entrano le consigliere Meo, Noé e Pariani.
SOLDATI precisa che l'ACI dovrebbe far pagare le sanzioni soltanto
per i mesi di ritardo del bollo, ma tendendo ferma la scadenza
prevista. Chiede di segnalare eventuali casi difformi per una
verifica.
Sottolinea che il pagamento dei bolli ha una periodicità annuale. La
Regione non può inoltrare un avviso (analogamente al pagamento del
canone Rai) poiché le scadenze sono tutte diverse e sarebbe troppo
oneroso inviare una comunicazione agli utenti. Segnala che dal
prossimo anno potranno diventare a tutti gli effetti tributi
regionali. Attualmente lo sono soltanto formalmente, poiché in
realtà la normativa statale di riferimento è dettagliata e
vincolante. Precisa che, se dall'attuazione del federalismo la
Regione avrà la possibilità di intervenire, potrà fare chiarezza
rispetto ai vari procedimenti.
Il presidente LOMBARDI invita la Commissione a procedere alla nomina
del relatore, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto.
La Commissione, su proposta del consigliere Monari, concorda di
nominare relatore il consigliere Luciano Vecchi.
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1675 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Misure per
l'attuazione degli obiettivi di semplificazione del sistema
amministrativo regionale e locale. Istituzione della sessione di
semplificazione (delibera di Giunta n. 1152 del 01 08 11) Relatore
consigliera Anna Pariani
Il presidente LOMBARDI richiama lo svolgimento della prima udienza
conoscitiva del 23 settembre e l'impegno di fissarne una seconda,
che la Commissione ha concordato di indire per il 28 novembre
prossimo. Richiama inoltre gli emendamenti presentati dalla Giunta
regionale, a seguito delle osservazioni pervenute dalle associazioni
e dalle rappresentanze di categoria, ed illustrati nella scorsa
seduta.
Vista la specificità dell'iter procedurale convenuto e l'importanza
dell'argomento, suggerisce di procedere all'esame degli articoli e
degli emendamenti, tralasciando l'ultimo, in modo da consentire alla
Commissione un successivo esame del testo, con la possibilità di
modificarlo in esito alla seconda udienza conoscitiva. Chiede quindi
alla consigliera relatrice se ha ulteriori indicazioni.
La consigliera PARIANI concorda con le indicazioni del presidente e
ritiene che vi siano le condizioni per proseguire con l'esame degli
articoli e degli emendamenti.
La Commissione concorda.
Il presidente LOMBARDI pone quindi in votazione il testo, sulla base
del documento di lavoro (v. allegato) predisposto dalla segreteria
della Commissione.
Emendamento n. 1 della Giunta (aggiuntivo)
La Commissione esprime parere favorevole con 33 voti a favore (PD,
SEL, PDL, UDC), 5 contrari (LN, M5S), nessun astenuto
all'emendamento suddetto.
Art. 1
Emendamento n. 2 della Giunta (modificativo), Emendamento n. 3 della
Giunta (modificativo)
Con distinte votazioni di identico contenuto, la Commissione esprime
parere favorevole con 33 voti a favore (PD, SEL, PDL, UDC), 5
contrari (LN, M5S), nessun astenuto agli emendamenti suddetti e
all'articolo così modificato.
Art. 2
Emendamento n. 4 della Giunta (sostitutivo)
La Commissione esprime parere favorevole con 33 voti a favore (PD,
SEL, PDL, UDC), 5 contrari (LN, M5S), nessun astenuto all'articolo
così sostituito.
Art. 3
Emendamento n. 5 della Giunta (modificativo), Emendamento n. 6 della
Giunta (modificativo)
Con distinte votazioni di identico contenuto, la Commissione esprime
parere favorevole con 33 voti a favore (PD, SEL, PDL, UDC), 5
contrari (LN, M5S), nessun astenuto agli emendamenti suddetti e
all'articolo così modificato.
Art. 4
Emendamento n. 7 della Giunta (sostitutivo)
La Commissione esprime parere favorevole con 33 voti a favore (PD,
SEL, PDL, UDC), 5 contrari (LN, M5S), nessun astenuto all'articolo
così sostituito.
Art. 5
La Commissione esprime parere favorevole con 33 voti a favore (PD,
SEL, PDL, UDC), 5 contrari (LN, M5S), nessun astenuto.
Emendamento n. 8 della Giunta (aggiuntivo) introduttivo del Titolo
II Misure di semplificazione per cittadini e imprese - articoli da
5 bis a 5 septies, che diventano articoli da 6 a 11
La Commissione esprime parere favorevole con 32 voti a favore (PD,
SEL, PDL), 5 contrari (LN, M5S), 1 astenuto (UDC) ai nuovi articoli.
Il presidente LOMBARDI propone di rinviare la conclusione dell'esame
del progetto di legge alla seduta successiva lo svolgimento della
seconda udienza conoscitiva.
La Commissione concorda.
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1932 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Proroga della
durata di validità di graduatorie concorsuali (delibera di Giunta
n. 1569 del 02 11 11) Relatore consigliera Anna Pariani
La consigliera PARIANI illustra il progetto di legge, che si compone
di un solo articolo. Si tratta della disposizione transitoria che
proroga fino al 31 dicembre 2014 le graduatorie a tempo
indeterminato non ancora scadute alla data di entrata in vigore
della legge. La ratio della norma risiede nella semplificazione e
riduzione dei costi per evitare di bandire nuovi concorsi in
presenza di graduatorie aperte.
Il consigliere FAVIA chiede la ragione per cui soltanto in tale caso
si provvede alla proroga della graduatoria.
La consigliera PARIANI rammenta che si tratta di una misura
conseguente alle disposizioni nazionali relative al blocco del turn
over e cede la parola al direttore generale all'organizzazione per
l'illustrazione tecnica.
BROCCOLI chiarisce che il progetto di legge parte dalla
considerazione dell'attuale situazione di forti limitazioni alle
assunzioni nel pubblico impiego. Le piu' recenti manovre
finanziarie, a partire dal decreto legge n. 78 del 2010, hanno
infatti previsto per le amministrazioni pubbliche locali un doppio
regime per le assunzioni, strettamente correlato al rapporto fra
spesa del personale e spesa corrente.
Qualora gli enti registrino una spesa del personale superiore o pari
al 40% della spesa corrente, non possono effettuare alcuna
assunzione. Se invece la percentuale risulti inferiore, la
possibilità di assunzione è limitata al 20% delle cessazioni
dell'anno precedente.
Precisa che la Regione Emilia-Romagna rientra in quest'ultima
ipotesi, dato che il rapporto tra spesa del personale e spesa
corrente è pari al 9,6%, di molto inferiore al 40%. In ogni caso,
pur in presenza di tale buon indicatore, è tenuta a sostituire
soltanto un quinto del turn over. E in relazione a tale fenomeno si
crea un allungamento dei tempi di possibile assunzione dalle
graduatorie. Il loro utilizzo diventa, pertanto, molto piu' limitato
rispetto al passato.
Sottolinea le ragioni che hanno motivato la scelta della proroga
delle attuali graduatorie concorsuali. In primo luogo, dinanzi a
limiti così stringenti posti dalla legislazione nazionale,
sussisteva il rischio di dover e poter utilizzare le graduatorie per
un numero limitatissimo di assunzioni e, quindi, di fatto il costo
di una procedura concorsuale sarebbe stato sproporzionato. La
necessità di ulteriori assunzioni avrebbe imposto, inoltre, la
ripetizione di procedure concorsuali, con conseguente dispendio di
risorse. Rammenta che soltanto la locazione di spazi del complesso
fieristico comporta la spesa di circa 10 mila euro.
Precisa, altresì, che si è ritenuto di dover tutelare anche
l'aspettativa di coloro che sono collocati nella graduatoria, pur
non potendo essere equiparata come situazione giuridica a quella di
veri e propri diritti soggettivi.
Chiarisce, inoltre, che le stesse procedure di assunzione si sono
rallentate in ragione sia dell'obbligo di procedere alla verifica
della possibile mobilità da altri enti di personale in esubero, sia
della necessità di bandire mobilità esterne, al fine di consentire a
dipendenti di altre pubbliche amministrazioni con il medesimo
profilo di avanzare la propria candidatura. La pubblica
amministrazione pertanto deve operare due step preliminari alla
possibilità di assunzione: assorbimento della eventuale mobilità su
esubero e verifica di mobilità volontaria proveniente da altri enti.
La Giunta ha ritenuto opportuno, pertanto, proporre tale progetto di
legge che dalla data di entrata in vigore della legge stessa proroga
le graduatorie in essere fino al 31 dicembre 2014, quindi per tutto
il periodo soggetto a blocco o limitazioni delle assunzioni.
Chiarisce che non verrà aggiunta tout court la proroga di tre anni
alla scadenza della validità di ogni singola graduatoria. La proroga
è da intendersi fino al 31 dicembre 2014, partendo dalla durata che
ciascuna ha avuto fino ad oggi. Se una graduatoria è quindi aperta
già da due anni la scadenza fissata comporterà una validità di essa
per cinque anni. Afferma che le graduatorie aperte sono 11, cioé 6
di categoria C e 5 di categoria D, entrambe per i diversi profili.
Esce la consigliera Noè.
Il consigliere POLLASTRI condivide le motivazioni del provvedimento,
economicità e tutela dell'aspettativa. Dichiara il proprio voto
favorevole rispetto all'approvazione del progetto di legge.
Chiede se le 11 graduatorie aperte ricomprendano anche quelle degli
enti dipendenti dalla Regione.
BROCCOLI specifica che nel novero degli enti dipendenti, escluso il
settore sanitario, vi sono Ergo - l'azienda regionale per il diritto
allo studio universitario - e i Consorzi fitosanitari. Chiarisce che
essi esulano dal novero delle graduatorie specificate. Non risulta
che vi siano procedure di assunzioni aperte per tali enti.
La consigliera MEO chiede se le graduatorie in essere fino alla metà
del 2013, che usufruiranno della proroga per un numero limitato di
mesi, sono recuperabili con questo provvedimento legislativo.
Domanda altresì la percorribilità giuridica di una proroga nei fatti
di tre anni relativamente a tutte le graduatorie, sfalsando il
termine del 2014.
BROCCOLI precisa che se ci si trovasse nel caso di una graduatoria
che è già durata 5 anni e mezzo sarebbe inopportuno prorogarla di
ulteriori tre anni, al fine di evitare fenomeni verificatisi nel
settore scolastico, dove sono state consentite assunzioni quasi a
fine carriera. Segnala inoltre come in linea teorica sia possibile
un'ulteriore proroga per quelle graduatorie dalle caratteristiche
indicate. Chiarisce che non appare opportuno indicare nel
provvedimento come proroga il termine di tre anni piuttosto che la
data del 31 dicembre 2014, pena il rischio di eventuale
illegittimità. In tal modo, infatti, non sussisterebbe piu' il
titolo idoneo alla proroga, costituito dalla legislazione nazionale
che impone il blocco o la limitazione delle assunzioni fino al 2014.
Il presidente LOMBARDI pone in votazione l'articolo unico.
La Commissione esprime parere favorevole con 32 voti a favore (PD,
SEL, PDL), nessun contrario, 5 astenuti (LN, M5S).
La seduta termina alle ore 15,30.
Approvato nella seduta del 18 gennaio 2012.
La Segretaria Il Presidente
Claudia Cattoli Marco Lombardi
documento di lavoro allegato consultabile in documentazione