Testo
Verbale n. 41
Seduta del 15 dicembre 2011
Il giorno giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 10.00 si è riunita
presso la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro
n. 50, la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata in
seduta congiunta con la Commissione I Bilancio, Affari generali ed
istituzionali e al termine in seduta ordinaria con nota Prot. n.
40338 del 09/12/2011.
Partecipano alla seduta i Commissari:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
nte Emilia e Romagna
MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
nte
ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
Tiziano
BARTOLINI Luca Componente PDL- Popolo Della 1 assente
Libertà
BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
Libertà
BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 assente
Libertà
CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 presente
DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
Sinistra
FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 assente
Beppegrillo.it
FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 4 assente
Libertà
MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 3 presente
MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 presente
MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 presente
Libertà - Idee Verdi
MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 assente
NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 presente
PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 presente
RIVA Matteo Componente Misto 1 assente
Sono presenti i consiglieri: Andrea DEFRANCESCHI in sostituzione di
FAVIA; Mauro MANFREDINI in sostituzione parziale di BERNARDINI;
Liana BARBATI; Marco BARBIERI; Marco LOMBARDI; Marco MONARI; Roberto
MONTANARI; Rita MORICONI; Antonio MUMOLO; Andrea POLLASTRI; Luciano
VECCHI.
E' altresì presente Paola GAZZOLO (Assessore alla Sicurezza
territoriale, difesa del suolo e della costa, Protezione civile);
Hanno partecipato ai lavori della Commissione: D. Egidi (Direttore
Agenzia regionale di Protezione civile); G. Falanga (Agenzia
regionale di Protezione civile); G. Bortone (Dir. Gen, Ambiente,
Difesa del suolo e della Costa); C. Govoni (Resp. Serv. Affari
generali, giuridici e programmazione finanziaria - Ambiente e difesa
del suolo); G. Santangelo (Resp. Serv. Affari generali, giuridici e
programmazione finanziaria - Progr. territoriale e negoziata ); R.
Pignone (Resp. Serv. Geologico, sismico e dei suoli); A. Celletti e
I. Scandaletti (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale).
Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
Resocontista: Antonella Agostini
I presidenti LOMBARDI e ZOFFOLI dichiarano aperta la seduta
congiunta delle Commissioni Bilancio, Affari generali e
istituzionali e Territorio Ambiente Mobilità alle ore 10.20.
Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Barbieri, Defranceschi,
Ferrari, Lombardi, Mandini, Marani, Mazzotti, Monari, Montanari,
Moriconi, Noè, Pariani, Pollastri, Vecchi Luciano e Zoffoli.
Il presidente LOMBARDI introduce la delibera relativa
all'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio
finanziario 2012 e del piano annuale delle attività dell'Agenzia
regionale di Protezione civile sulla quale ambedue le Commissioni,
per le parti di propria competenza, sono chiamate ad esprimere il
proprio parere ai sensi, rispettivamente, della lettera a) e della
lettera b) del comma 6 dell'articolo 21 della legge regionale n. 1
del 2005, istitutiva dell'Agenzia stessa.
C92 - Richiesta di parere alle competenti Commissioni sullo schema
di delibera della Giunta regionale recante: Approvazione del
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 e del Piano
annuale delle attività per l'anno 2012 dell'Agenzia Regionale di
Protezione Civile .
Il direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, ing.
EGIDI, ricorda l'azzeramento, da parte del Governo, del fondo
regionale Protezione civile e del fondo per gli interventi di
emergenza e afferma che solo attraverso una previdente ridefinizione
delle priorità, elaborata già tre anni fa dall'Agenzia, è stato
possibile far fronte alla situazione. La rimodulazione delle
priorità ha permesso di fare economie e risparmiare tutta una serie
di risorse puntando molto all'essenzialità degli interventi,
finalizzandoli alla pura e semplice messa in sicurezza del
territorio. Sono stati eliminati tutti i risarcimenti di danni a
privati ed attività produttive, attività commerciali che fino a tre
anni fa era stato possibile, in qualche modo corrispondere con i
fondi della Protezione civile.
Il bilancio di quest'anno contempla 3 milioni e 300 mila euro di
parte corrente e zero di investimenti, come risorse fresche .
Questo grazie al fatto che con le economie maturate è possibile fare
una serie di slittamenti e di fatto mantenere dei livelli
accettabili sia sugli interventi urgenti (ex art. 10 della legge n.
1, istitutiva della Protezione civile regionale), sia su altri tipi
di interventi, capitalizzando tutte quelle risorse che provengono
dalla revoca dei finanziamenti non utilizzati dopo due anni
dall'assegnazione, applicando in modo severo, anche se doloroso ,
il concetto della ridefinizione delle priorità.
Ricorda la recente inaugurazione del ponte di Villa Minozzo in
provincia di Reggio Emilia. All'inizio dell'anno sembrava un
problema insolubile ed era passato alla Protezione civile in quanto
risultava ingestibile sul piano sociale (ponte interrotto, mamme che
dovevano alzarsi alle 4 di mattina per portare i figli a scuola). Le
due Province coinvolte avevano valutato un finanziamento necessario
di 1 milione e 300 mila euro. L'Agenzia della Protezione civile
invece, con 450 mila euro, in sei mesi, assieme all'ottimo sindaco e
alle due province di Modena e di Reggio Emilia ha permesso di
inaugurare un nuovo ponte due settimane fa. Si tratta di un ponte ad
una corsia che non è l'ottimale come risposta rispetto alla
richiesta ma è essenziale. In questo anno sono state risolte altre
sei situazioni simili, con interventi anche di tipo strutturale. Con
le piene che si verificano da qualche tempo in modo sempre più
frequente e violento - con dislivelli di 5-6 metri nel giro di 24
ore - i ponti sono diventati molto vulnerabili, in particolare
quelli con le pile all'interno dei torrenti, come ad esempio il
ponte di Frassinoro, il ponte di Savigno o il ponte di Bardi.
Entrano i consiglieri Meo, Bazzoni e Donini.
Escono i consiglieri Moriconi e Mandini.
Ricorda poi le situazioni emergenziali in cui la Protezione civile è
intervenuta. Complessivamente sono state otto, di varia entità e
gravità.
Una situazione molto impegnativa è stata quella dei profughi del
nord Africa, finalizzata anche a sostenere il cambio di rotta che il
Presidente della Regione Errani ha proposto al Governo: da una
impostazione iniziale del Ministero degli Interni che prevedeva
grandi concentramenti di profughi (2500-3000 profughi)
all'impostazione delle Regioni caratterizzata dal criterio diffuso e
quindi con una logica di inserimento all'interno delle comunità
locali che in qualche modo consentissero l'accettazione dal punto di
vista sociale. La regione Emilia-Romagna è stata quella che ha
ricevuto i maggiori riconoscimenti organizzativi: solo per questa
emergenza, l'Agenzia ha gestito 12 milioni di euro da aprile, con un
impegno gravosissimo perché si è trattato di attivare 200 contratti
in tutta la regione con altrettante cooperative sociali con
l'impegno a pagarle entro 30 giorni. Tutti i mesi l'Agenzia gestisce
2 milioni e 200 mila euro di oneri economici per 1750 profughi. Si
tratta di fondi a carico dello Stato. La Regione ha anticipato
subito 1 milione e 500 mila euro, cosa che ha consentito di partire
subito ad aprile (con allestimento di strutture adeguate) invece che
a luglio quando sono arrivati i finanziamenti statali.
Un altro intervento ha riguardato la gestione della crisi idrica.
Anticipare gli eventi ha permesso di evitare di raggiungere la
soglia di allarme per Ridracoli e il conseguente razionamento. Non
sono mancate le critiche, soprattutto dalla parte turistica, ma se
non ci si fosse mossi per tempo, con la dichiarazione dello stato di
attenzione e con le ordinanze di contenimento dei consumi, 1 milione
e 150 mila persone si sarebbero trovate in situazioni di forte
criticità. Grazie alle piogge di questi ultimi giorni, e quindi alla
possibilità di invasare altri 700-800 mila metri cubi nella diga di
Ridracoli, è possibile implementare tutte quelle azioni già
predisposte in corrispondenza delle varie fasi. Erano già state
pianificate misure e azioni d'intervento fino al 7 gennaio,
considerando l'assenza totale di piogge, per evitare il
razionamento.
Entrano i consiglieri Mumolo e Manfredini.
Ricorda lo sciame sismico di Santa Sofia e Bagno di Romagna. In
questa Regione, unica in Italia, nel momento in cui ci sono episodi
sismici, sciami o sequenze, che superano i 4 Richter di magnitudo,
l'Agenzia emette lo stato di attenzione, vengono cioè messe in campo
misure cautelative, comprese le informazioni al pubblico - cosa che
non è stata fatta a l'Aquila - che aumentano la capacità di
finalizzare misure preventive, senza scongiurare la possibilità che
possano esserci eventi più gravi.
Stabilire delle soglie (preallarme, allarme ecc.) e prevedere per
ogni fase una serie di interventi proporzionali : questa è la
strategia applicata dalla Protezione civile. Anche nel caso
dell'emergenza del Po, grazie a tale metodologia e allo studio dei
modelli precedenti, la piena è stata anticipata di 72-96 ore, in
particolare rispetto alle zone molto critiche del Secchia e del
Panaro (argini alti 12 metri direttamente in contatto con il
territorio).
Entrano i consiglieri Casadei e Sconciaforni.
Rientrano i consiglieri Mandini e Moriconi.
Ricorda poi gli interventi in Liguria e Toscana, soprattutto ad
Aulla e a La Spezia: 230 volontari, 30 funzionari dell'Agenzia che
si sono avvicendati per dare soccorso. Richiama anche la campagna
antincendi e il gemellaggio con la regione Puglia: tutti gli anni in
accordo con il dipartimento nazionale, l'Agenzia fa gemellaggi con
le Regioni che sono oggettivamente più esposte.
Ci sono poi state le rimodulazioni di due importanti ordinanze: la
3850 per il rischio idrogeologico della Regione (sono coinvolti 185
comuni e 26 milioni di finanziamento stanno andando avanti con un
impegno consistente) e quella del terremoto di Parma e Reggio che ha
consentito di rimodulare le economie e risistemare definitivamente i
municipi e scuole particolarmente colpite dal terremoto, ad esempio
il municipio e la scuola di Langhirano. A questo proposito cita il
comportamento virtuoso del comune e del sindaco di Langhirano, che
avendo fatto in precedenza assicurazioni che coprivano questi
rischi, ha potuto acquisire 900 mila euro dall'assicurazione ed
integrare il finanziamento regionale.
Si tratta di un modello che va incoraggiato nei comuni e rispetto ai
privati cittadini, specie di quelli che hanno un'attività di qualche
tipo, in quanto il pubblico non può più sostenere l'onere di
risarcire i danni causati da eventi calamitosi sempre più frequenti.
Non ci sono più risorse nazionali o regionali che possono sostenere
i danni o i risarcimenti di attività commerciali e produttive: nel
decreto milleproroghe infatti si stabilisce che in caso di emergenza
le Regioni aumentino le tasse, aumentino la benzina. Cita il caso di
Sala Baganza, nel parmense, dove si è verificata un'alluvione molto
pesante anche se circoscritta: il Governo ha detto che non è evento
nazionale ma è evento classificato B e per questo tipo di eventi
sono azzerati i fondi nazionali. La Regione ha utilizzato le proprie
risorse per mettere in sicurezza il territorio anziché dirottarle
sui risarcimenti di bar e ristoranti ecc. in base al concetto che
era meglio evitare il ripetersi del problema piuttosto che risarcire
ma rimanere con una situazione vulnerabile. Come invece ha fatto,
sbagliando, il Veneto: i 300 milioni stanziati immediatamente dal
Governo per l'emergenza Bacchiglione sono stati quasi tutti spesi
per i risarcimenti e il territorio è rimasto in una situazione di
altissima vulnerabilità. In Veneto le assicurazioni non assicurano
più le attività produttive nella zona perché hanno rilevato che c'è
una situazione di vulnerabilità tutt'ora presente. In Emilia-Romagna
si fa il contrario: prima viene messo in sicurezza il territorio e
poi quello che resta viene usato per i risarcimenti.
Infine ricorda che un tema strategico e fondamentale è la
manutenzione.
Entra il consigliere Bernardini. Esce il consigliere Mazzotti.
Facendo tesoro della scarsità finanziaria, l'Agenzia della
Protezione civile ha proposto, assieme all'assessore Gazzolo e agli
amministratori regionali preposti al bilancio di gestire insieme la
norma nazionale con quella regionale, la L.R. n. 1 del 2005 (art.
10). L'Agenzia ha cioè messo a disposizione le economie maturate con
una gestione oculata degli interventi emergenziali regionali facendo
sì che le risorse residue fossero dirottate come difesa del suolo
sulla manutenzione, perché questo è un punto strategico per la
sicurezza dei fiumi.
Con i 3 milioni 300 mila euro di spese correnti l'Agenzia punta a
mantenere le convenzioni con Vigili del Fuoco, Forestale,
Capitaneria di Porto, volontariato di Protezione civile: è un
tessuto che valorizza moltissimo l'intervento, anche in emergenza.
Ad esempio tutto l'intervento che viene fatto in estate con la
Capitaneria di Porto e ai volontari e ai Vigili del Fuoco, ha
aumentato tantissimo la sicurezza dei bagnanti . Si tratta di 1
milione 150 mila persone mediamente a luglio-agosto e la Capitaneria
di Porto da sola avrebbe due gommoni, ma mettendo insieme i
volontari e i finanziamenti della Protezione civile, i due gommoni
dei Vigili del Fuoco e una moto ambulanza d'acqua della Croce Rossa
ora ci sono 12 mezzi su tutta la costa, quindi una situazione
adeguata agli standard europei. La sinergia tra diversi enti e
realtà permette di raggiungere standard impensabili.
Entra la consigliera Barbati.
La consigliera DONINI esprime il suo apprezzamento nei confronti
della relazione svolta dall'ing. Egidi, di cui loda l'entusiasmo e
l'impegno. I risultati dell'efficacia di questo sistema sono
evidenti su tutto il territorio.
Sugli incendi boschivi e l'attività convenzionata che la Protezione
civile demanda ai Vigili del Fuoco, le è stata segnalata una certa
difficoltà rispetto all'attuazione dei contenuti della convenzione.
Ricorda che su questo problema ha presentato anche un'interrogazione
a risposta urgente, sollecitata da alcuni rappresentanti sindacali
dei Vigili del Fuoco. Alcuni impegni sembrano infatti difficili da
realizzare e da rivendicare da parte dei lavoratori e degli
operatori del corpo dei Vigili del Fuoco. Chiede all'ing. Egidi, se
vuole, di esprimere un'opinione sulla questione. Ad esempio rispetto
agli aggiornamenti e alla garanzia che ci siano distaccamenti attivi
distribuiti sui territori a rischio, la Regione finanzia con le sue
risorse queste attività e chiede se la valutazione dell'efficacia di
tali interventi sia un obiettivo della Protezione civile.
Il consigliere DEFRANCESCHI ritiene che gli argomenti trattati
dall'ing. Egidi siano molto interessanti ed invita entrambi i
presidenti ad invitare a gennaio o febbraio nuovamente l'ing. Egidi
e l'assessore Gazzolo per un incontro più approfondito.
Ritiene che l'emergenza idrica sarà uno dei problemi che ci si
troverà ad affrontare anche nei prossimi anni.
Sulla revoca dei finanziamenti non utilizzati - meccanismo che
condivide - chiede l'entità e a grandi linee le motivazioni del
mancato utilizzo.
Cita poi il ponte di Grizzana Morandi sull'Appennino bolognese, di
competenza ANAS, in quanto è parte della provinciale. Sembra che non
sia possibile realizzare i marciapiedi laterali in quanto una
perizia avrebbe rilevato difficoltà di tipo statico e precarie
condizioni del ponte. Chiede all'ing. Egidi se gli risultino tali
informazioni.
Chiede poi all'assessore un aggiornamento sull'annosa questione
della frana di Prunarolo che crea notevoli problematiche. Ieri c'è
stato un incontro con i cittadini e pare che il sindaco abbia detto
che il previsto finanziamento di 62 mila euro, si è ridotto a 30
mila per colpa della Regione. Chiede quale sia l'importo esatto
necessario per l'opera e quando partiranno i lavori.
Escono i consiglieri Casadei e Marani.
Il consigliere FERRARI esprime il suo ringraziamento per il lavoro
prezioso dell'Agenzia e dell'Assessorato in Emilia-Romagna ma anche
fuori.
C'è il problema delle risorse: nonostante la capacità e l'impegno
per utilizzare al meglio quanto è disponibile non c'è dubbio che le
risorse, per un territorio complesso e delicato come quello
emiliano-romagnolo, siano diventate sempre meno e che 3 milioni e
300 mila euro siano una quota assolutamente inadeguata. Considerato
che il tema della prevenzione e della messa in sicurezza del
territorio non è uno dei tanti temi ma uno dei primissimi sul quale
va concentrata l'attenzione, invita l'Assessore e il Presidente
Errani a cercare di fare in modo che quella attenzione, o meglio
disattenzione, che qualche volta in questi ultimi anni è stata
registrata da parte del Governo, riprenda invece quella strada
virtuosa dove la messa in sicurezza e la difesa dei territori sono
valori che vengono prima di tante altre questioni.
Segnala l'iniziativa del Consorzio di Bonifica del suo territorio
che ha messo a disposizione 100 mila euro per svolgere, in accordo
con gli agricoltori soprattutto della montagna, piccoli interventi,
distribuiti in base ad una pianificazione condivisa anche da
provincia e comuni. Ogni intervento non può costare più di 1500 euro
e ogni cooperativa forestale o singolo agricoltore può svolgere al
massimo due interventi nel corso dell'anno. Al di là del valore
economico, è un modo per fare quei tanti piccoli interventi che, se
fatti per tempo costano poco, ma garantiscono la tenuta del
territorio. Se questa buona pratica fosse esportata anche nelle
altre province, in base alla logica condivisa della collaborazione e
della sinergia tra enti, volontari e privati, ottimizzando la spesa,
si potrebbe continuare in quell'attività virtuosa che è stata
ricordata ma che senza risorse diventa impossibile.
Infine ringrazia per la tempestività degli interventi fatti: segno
che quando c'è visione strategica, buona volontà ed intelligenza
anche poche risorse danno ottimi risultati.
Rientra la consigliera Marani. Esce il consigliere Alessandrini.
Il consigliere MANFREDINI ricorda che il 29 novembre ha presentato,
spinto dai sindaci di diversi comuni, una risoluzione che riguarda
l'AIPO. Questi sindaci sono preoccupati dal fatto che l'AIPO
trascura la pulizia e che nel tratto di competenza della regione
Emilia-Romagna, la cassa di espansione del Panaro si trova in un
grave stato di manutenzione. La manutenzione riguarda anche la
pulizia dei canali che ultimamente non è stata fatta.
Chiede poi maggiori dettagli sul gemellaggio con la Puglia. Ci sono
35 mila forestali in Calabria che per l'emergenza farebbero molto
prima ad arrivare rispetto ai soccorsi dall'Emilia-Romagna.
Escono i consiglieri Monari e Montanari.
Il consigliere BERNARDINI ricorda che sono ormai due anni che chiede
di intervenire lungo il torrente di Lavino, dove ci sono alberi che
hanno raggiunto la circonferenza di 20 cm, arbusti negli argini di
cemento che con le loro radici stanno rovinando in modo definitivo
la struttura. La Bonifica renana sostiene che la manutenzione è di
competenza della Regione. Nonostante le interrogazioni e le
richieste avanzate, non è stato fatto nulla.
E' una zona a rischio: le case costruite lungo l'argine hanno sulle
loro pareti il metro per misurare le inondazioni passate. L'intera
borgata è costruita all'interno di una vasca arginale.
Il consigliere BARBIERI condivide la richiesta di Defranceschi di
svolgere un ulteriore incontro di approfondimento, al di là del tema
bilancio, che possa affrontare le molte questioni particolari.
E' assolutamente evidente che il lavoro della Protezione civile e
dell'Assessorato siano un punto di eccellenza dell'Emilia-Romagna
riconosciuto anche all'esterno. Di solito si evidenziano i problemi,
ma in questo caso si può essere orgogliosi del lavoro fatto e di
come dall'esterno venga riconosciuto come una grande ricchezza.
Possono essere amplificate le sinergie con soggetti sociali, con gli
enti locali ecc. Bisogna far crescere una cultura del territorio che
in qualche modo in passato non è stata adeguatamente trasmessa e
comunicata.
Questa eccellenza straordinaria va coltivata e fatta crescere ed è
quindi evidente che in prospettiva non è pensabile che si possa
continuare a fare, oltre al lavoro di tamponamento, anche un lavoro
di manutenzione più forte sul territorio, basandosi solo su risorse
derivanti da risparmi e rinvii degli anni precedenti. Nei prossimi
anni sarà quindi necessario dedicare a questo settore maggiori
attenzioni a livello di bilancio.
Rientrano i consiglieri Monari e Montanari.
Il consigliere Luciano VECCHI, chiede dettagli sull'intervento alla
frana delle Tagliole, sulla strada di Lagosanto. L'intervento fatto
ha permesso di affrontare una situazione contingente ma ritiene che
sarebbe necessaria un'opera più strutturale e chiede se siano
previsti in futuro interventi più risolutivi.
La consigliera NOE' chiede all'assessore Gazzolo un chiarimento
rispetto alla frana di Vado. La Protezione civile ha previsto uno
stanziamento per opere di piantumazione di alberi ecc. Attualmente
l'area è però sequestrata e fintanto che non viene dissequestrata
queste opere non possono essere fatte. Chiede qualora si
verificassero emergenze idrogeologiche, come intenda porsi
l'assessorato rispetto a tale situazione.
Inoltre chiede conferma del fatto che ci sono zone dove a causa di
una scarsa manutenzione del territorio le assicurazioni non
assicurano le attività produttive e commerciali.
Il presidente LOMBARDI, non essendoci altri interventi, dà la parola
all'ing. Egidi per le risposte.
Rientra il consigliere Alessandrini. Escono i consiglieri Monari e
Mumolo.
L'ing. EGIDI, rispetto alle difficoltà sollevate dalla consigliera
Donini, spiega che si tratta di problemi fisiologici, nel momento in
cui si devono ridimensionare i finanziamenti dedicati alla
convenzione con i Vigili del Fuoco, tagliando alcune attività
rispetto ad altre priorità come ad esempio quella dell'integrazione
tra Vigili del Fuoco, Forestale, volontari e Protezione civile
durante la campagna antincendi boschivi. Alcune spese sono state
ridimensionate finalizzandole a delle priorità condivise con i
Vigili del Fuoco e con i Comuni. E' chiaro che questo crea malumori,
ma le attività sono state razionalizzate per ottimizzare le spese in
funzione della sicurezza delle persone e del territorio. Per dare
un'idea del contesto, ricorda che il Ministero degli Interni ha
comunicato al Corpo dei Vigili del Fuoco l'azzeramento dei
contributi per l'affitto dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco
volontari. E' chiaro che in questa situazione è stato necessario,
per esempio, dirottare le risorse per la formazione - importante -
ma che in questa fase non può essere messa alla pari con la chiusura
di un distaccamento, come ad esempio quello di San Giovanni in
Persiceto che fa 390 interventi l'anno.
Rispetto agli incontri ad hoc proposti dal consigliere Defranceschi,
ritiene che si tratti di una proposta molto interessante, perché in
effetti gli argomenti sono tanti ed importanti rispetto ai
territori. Prevedere delle monografie (frane, incendi, fiumi,
costa ecc.) potrebbe essere di grande utilità per il lavoro dei
consiglieri.
In merito al ponte di Grizzana, stante l'eccellente collaborazione
tra la Regione e l'ANAS s'impegna a verificare la fattibilità
dell'intervento.
Sulla frana di Prunarolo si sta valutando come arrivare, attraverso
la collaborazione di Assessorato, Comune ed Agenzia di Protezione
civile ad una soluzione. L'articolo 10 della L.R. n. 1 del 2005
consente la somma urgenza quindi dovrebbe trattarsi di tempi
ragionevolmente contenuti.
Esce la consigliera Barbati.
Il meccanismo citato dal consigliere Ferrari è lo stesso applicato
da anni dall'Agenzia, cioè integrazione tra enti pubblici e comunità
locali, specie nell'agricoltura. In montagna, soprattutto da
Piacenza in giù, la manutenzione dei campi ha un significato molto
importante: la presenza di campi arati con pendenza del 40% senza
neanche una scolina, in caso di temporali consistenti quasi
sicuramente determinano un disastro. Due anni fa è stato, infatti,
inserito in un'ordinanza di Protezione civile l'obbligo di
effettuare tutte le pratiche agricole e forestali necessarie. In
Emilia-Romagna l'integrazione tra Servizi Tecnici di Bacino,
Servizio geologico, ARPA, 118 e le altre strutture dello Stato è
ottima e questo consente di raggiungere risultati impensabili. La
Protezione civile ha continuamente sotto controllo la situazione
delle ambulanze: quando ne escono più di tre il problema è grave.
Rispetto a quanto detto dal consigliere Manfredini, condivide l'idea
che la manutenzione sia un problema centrale. In luglio la
Protezione civile ha aiutato l'AIPO con un finanziamento urgente per
la manutenzione in tre punti del Secchia e del Panaro molto
pericolosi in caso di piena. Con l'ing. Montani, dirigente
dell'AIPO, è stata fatta una perlustrazione in elicottero della
zona, individuate le priorità e svolti i relativi interventi.
L'attenzione è alta anche se non è possibile arrivare a fare tutto:
in Emilia-Romagna ci sono 52 mila chilometri di fiumi e canali. Si
impegna comunque a verificare, attraverso un sopralluogo con l'STB,
quanto segnalato dal consigliere Manfredini e vedere cosa si può
fare per rimuovere la criticità.
Rispetto all'intervento del consigliere Barbieri, auspica che quanto
chiesto dal consigliere si avveri e che in futuro ci siano maggiori
risorse. Non si può continuare all'infinito con il criterio della
razionalizzazione, del risparmio e dei tagli.
Sulla frana delle Tagliole, la richiesta era di 1 milione e 300 mila
euro per sistemare tutto. Dopo una verifica, alla quale era
personalmente presente, la strada è stata giudicata sana , è stato
pulito il versante e anziché prendere in esame il muro - costo 300
mila euro - si è deciso di fare una rete con la manutenzione. E' un
sistema che implica impegno perché ogni mese occorre rimuovere i
massi caduti, però funziona ed è garantita la sicurezza. Se poi ci
sarà da parte del Comune la disponibilità ad una compartecipazione
forte, la Regione è disponibile a considerare la costruzione del
muro.
Sulla frana di Vado, ricorda che in quell'occasione sono state
salvate cinque vite umane, con un'evacuazione inizialmente
contestata dai cittadini. La settimana successiva è venuta giù la
montagna e sarebbero morti tutti. E' stata poi presa in carico e
svolta dalla Protezione civile, la messa in sicurezza della zona,
molto delicata, compresa la ripiantumazione. Ora non ci sono rischi
per l'incolumità umana, comunque si impegna a chiedere alla
Forestale, che ha in capo il sequestro, se il giudice concede la
deroga per svolgere un intervento mirato ad impedire il dilavamento
di terra in caso di forti piogge.
Rispetto al problema delle assicurazioni che non offrono copertura
assicurativa senza una manutenzione adeguata del territorio,
risponde che si riferiva al Bacchiglione in Veneto. In
Emilia-Romagna questo non avviene.
Escono i consiglieri Pollastri e Bernardini. Rientra il consigliere
Monari.
L'assessore GAZZOLO conferma la sua disponibilità a svolgere un
approfondimento prossimamente. Sottolinea quanto orgoglio ci sia per
quanto è stato investito in questa Regione per un sistema efficace
ed efficiente di Protezione civile. In un momento di emergenza come
quello che sta attraversando il Paese e che in parte si riflette sui
bilanci, è importante rafforzare questa realtà. Con le risorse
assegnate in bilancio e con le modalità prima descritte, sarà
possibile raccogliere la sfida che si profila. Si raccoglieranno e
si analizzeranno poi i risultati e se ne farà tesoro per i
successivi bilanci.
Il presidente ZOFFOLI si unisce al coro unanime di apprezzamento. La
condivisione sul lavoro fatto è alta. Infine ringrazia le migliaia
di volontari, sempre più qualificati, che in tutto il territorio
regionale accompagnano i cittadini e le istituzioni in questo lavoro
straordinario.
Invita poi i consiglieri della Commissione III ad esprimere il
parere sulla parte relativa al piano di attività per quanto riguarda
l'oggetto C 92.
La Commissione Territorio Ambiente Mobilità esprime parere
favorevole con 32 voti a favore (PD, IDV, SEL-V, FdS, PDL, LN, UDC),
nessun contrario e 2 astenuti (M5S).
Il presidente LOMBARDI invita la Commissione I ad esprimere il
parere sulla parte relativa al bilancio per quanto riguarda
l'oggetto C 92.
La Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali esprime
parere favorevole con 34 voti a favore (PD, IDV, SEL-V, FdS, PDL,
LN, UDC), nessun contrario e 2 astenuti (M5S).
Al termine della seduta congiunta, la Commissione Territorio,
Ambiente, Mobilità prosegue i propri lavori in seduta ordinaria con
i seguenti oggetti:
C88 - Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema
di delibera della Giunta regionale: Approvazione dell'atto di
indirizzo recante la Modulistica unificata regionale relativa ai
procedimenti in materia sismica (MUR)
C89 - Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema
di delibera della Giunta regionale: Approvazione dell'atto di
indirizzo in merito alla definizione degli interventi di
sopraelevazione, ampliamento e delle strutture compenetranti, ai
fini dell'applicazione del paragrafo 8.4.1 delle NTC - 2008 e della
L.R. n.19 del 2008
Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Casadei, Bazzoni,
Defranceschi, Donini, Ferrari, Manfredini, Marani, Meo, Noè,
Pariani, Zoffoli.
Il presidente ZOFFOLI ricorda che in precedenza la Commissione ha
già esaminato altri atti simili relativi alla sismica. Si tratta di
un lavoro che coinvolge anche le rappresentanze dei professionisti e
delle imprese. Ricorda brevemente i contenuti degli schemi già
esaminati e precisa che quelli odierni riguardano, sempre
nell'ottica della semplificazione, la modulistica unificata
regionale e nello specifico interventi di sopraelevazione ed
ampliamento e strutture compenetranti .
L'assessore GAZZOLO sottolinea l'importanza del parere della
Commissione su questi atti. Complessivamente completano tutto il
lavoro di revisione degli atti di indirizzo che hanno accompagnato
l'obiettivo di snellimento e semplificazione delle procedure
autorizzative. Si porta a compimento la modulistica unificata,
omogenea su tutto il territorio regionale e un importante atto
interpretativo che semplifica le procedure da seguire per numerosi
interventi di ampliamento e sopraelevazione, interpretando - ricorda
- l'impianto normativo nazionale. L'applicazione della legge ha
ormai un anno di sperimentazione. Completato entro l'anno l'impegno
assunto, la Regione si prepara, nel 2012, a lavorare sulle
integrazioni e sulle modifiche alla legge regionale per assolvere
anche all'imperativo della semplificazione, parallelamente all'avvio
di un percorso, con le altre Regioni, per modificare e migliorare
l'impianto normativo nazionale. Ricorda inoltre il lavoro che la
Regione Emilia-Romagna assieme alle altre Regioni sta facendo per
dare un contributo anche come Conferenza unificata alla revisione
delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) 2008: è stata data
indicazione per conferire al presidente del comitato tecnico
scientifico emiliano-romagnolo Vincenzo Petrini una nomina
all'interno della cabina di regia del Consiglio superiore dei Lavori
pubblici che sta appunto predisponendo la revisione dell'NTC 2008.
Il dott. SANTANGELO illustra brevemente i due atti. Spiega che uno è
di natura procedimentale ed attiene alla modulistica. La grande
innovazione è che si rende obbligatorio, su tutto il territorio
regionale, sia da parte delle strutture che da parte dei
professionisti l'uso di una modulistica unificata. A questa delibera
sono allegati i moduli aggiornati, in vigore all'atto della
pubblicazione. Per gli aggiornamenti futuri si prevede una delega
alla Direzione generale per gli adeguamenti e la pubblicazione sul
sito internet. Anche l'altro atto è di grande importanza: poiché
ampliamenti e sopraelevazioni sono la maggioranza dei piccoli
interventi e in materia sismica occorre capire se comportino o meno
l'adeguamento dell'intero edificio - cosa complessa - e poiché le
indicazioni a livello statale sui pareri del Consiglio superiore dei
Lavori pubblici erano molte ed incoerenti tra loro, è stato fatto un
lungo lavoro di raccordo di queste espressioni, confluito in un
piccolo manuale. Rispetto all'utilità di questo strumento cita
l'allegato 2 che contiene gli schemi strutturali in cui geometri ed
ingegneri trovano chiara indicazione se un certo tipo di intervento
richiede o no l'adeguamento della struttura.
Escono i consiglieri Noè e Manfredini.
Il consigliere FERRARI ritiene positivo il lavoro fatto negli ultimi
mesi: il coinvolgimento delle associazioni e delle rappresentanze
dei professionisti del settore e la volontà di arrivare a trovare
con le amministrazioni locali una sintesi che tenga conto di due
elementi fondamentali, qualità e sicurezza da una parte e
semplificazione dall'altra.
Il consigliere DEFRANCESCHI dichiara il suo voto favorevole. La
sicurezza è importantissima e un manuale come quello descritto è uno
strumento utile di comprensione per coloro che vogliono attenersi
alle regole e garantire la sicurezza.
Il presidente ZOFFOLI mette in votazione gli schemi di delibera di
Giunta C88 e C89.
La Commissione, con votazioni separate di identico risultato,
esprime parere favorevole con 26 voti a favore (PD, SEL-V, FdS,
M5S), nessun contrario e 2 astenuti (PDL).
Si procede con l'ultimo punto all'ordine del giorno:
2048 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Riforma della
legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 recante disciplina della
procedura di valutazione dell'impatto ambientale (delibera di
Giunta n. 1688 del 21 11 11).
Nomina relatore
Il presidente ZOFFOLI chiede se ci sono proposte in merito alla
nomina del relatore.
Il consigliere FERRARI propone di nominare come relatrice della
Commissione la consigliera Monica Donini.
Il presidente ZOFFOLI, non essendoci richieste di intervento, pone
in votazione la proposta.
La commissione nomina all'unanimità la consigliera Monica Donini
relatore del progetto di legge Riforma della legge regionale 18
maggio 1999, n. 9 recante disciplina della procedura di valutazione
dell'impatto ambientale .
La seduta termina alle ore 12.00.
Approvato nella seduta del 18 gennaio 2012.
La Segretaria Il Presidente
Samuela Fiorini Damiano Zoffoli