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Legislatura IX - Commissione IV - Verbale del 04/11/2013 antimeridiano

     

     

     

     

     

    Verbale n. 37

    Seduta del 4 novembre 2013

     

    Il giorno 4 novembre 2013 alle ore 10,30 si è riunita presso la sede dell’Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali, convocata con nota prot. n. 42972 del 30 ottobre 2013.

     

    Partecipano alla seduta i Consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    DONINI Monica

    Presidente

    Federazione della Sinistra

    2

    presente

    PIVA Roberto

    Vice Presidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    VECCHI Alberto

    Vice Presidente

    PDL - Popolo della Libertà

    5

    presente

    BARBATI Liana

    Componente

    Italia dei Valori – Lista Di Pietro

    1

    presente

    BARBIERI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    BAZZONI Gianguido

    Componente

    PDL - Popolo della Libertà

    1

    assente

    CAMORALI Cinzia

    Componente

    PDL - Popolo della Libertà

    2

    assente

    CARINI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    5

    presente

    CORRADI Roberto

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    4

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    1

    assente

    FIAMMENGHI Valdimiro

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    GRILLINI Franco

    Componente

    Gruppo Misto

    3

    presente

    MANDINI Sandro

    Componente

    Italia dei Valori – Lista Di Pietro

    1

    assente

    MARANI Paola

    Componente

    Partito Democratico

    2

    assente

    MAZZOTTI Mario

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MUMOLO Antonio

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    NALDI Gian Guido

    Componente

    Sinistra Ecologia Libertà - Idee Verdi

    2

    presente

    NOÈ Silvia

    Componente

    UDC - Unione di Centro

    1

    presente

    PARUOLO Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    POLLASTRI Andrea

    Componente

    PDL - Popolo della Libertà

    3

    presente

    SERRI Luciana

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

     

    Sono presenti i consiglieri: Tiziano ALESSANDRINI in sostituzione di Paola MARANI e Luca BARTOLINI in sostituzione di Cinzia CAMORALI.

     

    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: L. Draghetti (Resp. Serv. opere e lavori pubblici, legalità e sicurezza, edilizia pubblica e privata); G. Cilione (Resp. Serv. Relazioni con gli Enti del SSR, sistemi organizzativi e risorse umane, supporto giuridico); G. Borghi, R. Pellegrino (Serv. opere e lavori pubblici, legalità e sicurezza, edilizia pubblica e privata); M. Folegani (Serv. sanità pubblica); G. Strazzoni, M.L. De Palma (Serv. Relazioni con gli Enti del SSR, sistemi organizzativi e risorse umane, supporto giuridico); C. Cicognani (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale)

     

    Presiede la seduta: Monica DONINI

    Assiste la Segretaria: Nicoletta Tartari

    Resocontista: Nicoletta Tartari

     


    La presidente DONINI dichiara aperta la seduta alle ore 10,45.

     

    Sono presenti i consiglieri Alessandrini, Barbieri, Carini, Corradi, Grillini, Mumolo, Piva, Serri.

    La presidente DONINI, in mancanza di obiezioni dei commissari presenti, mette in votazione il verbale n. 35, relativo all’udienza conoscitiva svolta il 21 ottobre scorso, trasmesso successivamente alla convocazione della seduta odierna.

     

    La Commissione approva all’unanimità dei presenti il verbale n. 35.

     

    4654 - Proposta recante: "Approvazione "Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall'alto nei lavori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile, ai sensi dell'art. 6 della L.R. 2 marzo 2009, n. 2; dell'articolo 16 della Legge regionale 24 marzo 2000 n. 20"" (delibera di Giunta n. 1485 del 21 10 13).

     

    La presidente DONINI introduce l’oggetto, segnalando che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere consultivo alla Commissione referente III Territorio, ambiente, mobilità. Cede quindi la parola ai tecnici di Giunta presenti per l’illustrazione.

     

    Entrano i consiglieri Mazzotti e Bartolini.

     

    Il dott. DRAGHETTI spiega che la proposta in esame dà attuazione, relativamente alla prevenzione delle cadute dall’alto, alla legge regionale n. 2 del 2009 in materia di sicurezza del lavoro nei cantieri edili, materia che rientra nella competenza concorrente; con il provvedimento in esame si completa quanto previsto dal testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro, contenuto nel decreto legislativo n. 81 del 2008. Segnala che molte Regioni sono già intervenute e che la proposta è frutto di un lavoro che ha visto la collaborazione delle ASL e della Direzione generale sanità.

    Il tema è di particolare attualità, come dimostrano i dati di INAIL e ASL riportati nella relazione illustrativa citata nella delibera, dai quali emerge che le cadute dall’alto nei cantieri edili costituiscono una percentuale rilevante degli infortuni sul lavoro e una delle maggiori cause di mortalità sul lavoro.

    L’atto in esame impone l’obbligo di adottare le misure di prevenzione per i lavori edili che si effettuino oltre i 2 metri e che riguardino interventi superiori alle 200 giornate uomini/giorno, quindi quelli per i quali, ai sensi dell’articolo 99 del decreto legislativo n. 81, vige l’obbligo della notifica preliminare. Sottolinea che l’obbligo vale sia per gli edifici pubblici che per quelli privati, ma non è legato – diversamente da quanto previsto da altre Regioni – alla necessarietà di un titolo abilitativo, dato che molti degli interventi edilizi oggetto delle misure possono essere effettuati anche in mancanza di tali titoli.

    In attuazione della legge regionale n. 18 del 2011 sulla semplificazione, si è posta attenzione ai costi e agli oneri amministrativi connessi alle disposizioni in discussione per la realizzazione delle linee vita; si è anche avuto riguardo affinché le disposizioni da emanare fossero armonizzate alla legge regionale n. 15 del 2013 sulla semplificazione edilizia.

    In conclusione, avverte che gli interventi che prevedono l’installazione delle linee vita, poiché ricadono nell’ambito della ristrutturazione edilizia, possono giovare della detrazione IRPEF, attualmente prevista al 50%.

     

    Entra il consigliere Paruolo.

     

    Il consigliere CORRADI osserva che si prevede l’installazione permanente di dispositivi di sicurezza anche piuttosto invasivi, come le cosiddette camminate protette, che comporteranno dei costi. Chiede se tali misure sono in grado di ottenere i risultati che ci si prefigge con l’atto in esame, considerando che in tal senso sono già realizzate nei cantieri le misure di sicurezza temporanee, e se non si stiano, di fatto, duplicando le norme sulla sicurezza. Valuta, infine, che l’apposizione di ganci permanenti sulle pareti possa facilitare l’intrusione, ponendo qualche problema di sicurezza.

     

    Il consigliere PARUOLO sottolinea che l’edilizia è il settore con i maggiori problemi per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro, dunque è giusto intervenire per l’installazione di attrezzature come le linee vita. Chiede se per gli edifici di nuova costruzione tali installazioni siano già obbligatorie e se dunque l’adeguamento riguarderà solo gli altri.

     

    Entra la consigliera Barbati.

     

    Il dott. DRAGHETTI risponde che è l’atto in esame a prevedere l’inserimento di questi dispositivi di sicurezza anche per le nuove costruzioni. La proposta, anche in linea con la recente riforma degli amministratori di condominio, pone in capo al committente la responsabilità di porre l’impresa esecutrice dei lavori di manutenzione nella condizione di usare un sistema di sicurezza, anche se la valutazione tecnica di quale sistema utilizzare spetta all’impresa (e dunque non ci sono sovrapposizioni con gli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 81): non tutti gli interventi potranno essere svolti con il solo utilizzo delle linee vita, alcuni richiederanno anche dispositivi di protezione come i ponteggi. Sottolinea che non è diffusa la consapevolezza della responsabilità che il decreto legislativo n. 81 pone a carico del committente; anche per questo è opportuno l’obbligo, recentemente previsto dalla riforma, di tenere almeno una riunione condominiale all’anno su questo tema, considerando altresì l’aumento dei lavori edilizi da svolgere in altezza (paraboliche, condizionatori, pannelli solari e fotovoltaici).

    Per valutare costi e benefici delle misure in esame, segnala che il costo sanitario derivante dagli incidenti sul lavoro (con forte incidenza del settore edilizio, come già ricordato) è molto elevato in tutta l’Unione europea: tra il 2,6% e il 3,8% del PIL, in Italia è il 3%. I costi per l’installazione di queste misure sono stati stimati tra i 120 e i 160 euro a metro lineare per le linee vita, cui sono da aggiungere circa 800 euro per la redazione dell’elaborato tecnico; ribadisce che si tratta di spese detraibili. Dunque - anche non considerando che si sta ragionando su beni primari come la salute dei lavoratori e che la legge regionale n. 18 non imponeva una valutazione di questa sorta - ritiene che i benefici superino ampiamente i costi.

    Circa le questioni di sicurezza e prevenzione delle intrusioni, ritiene che vadano affrontate con altri strumenti e che non possano fungere da deterrente per la messa in sicurezza dei lavoratori.

     

    Entra il consigliere Fiammenghi.

     

    Il consigliere CORRADI chiede se è stato stimato l’onere per la manutenzione periodica, che dovrà essere certificata.

     

    Il dott. DRAGHETTI risponde che, per un’area di 300 metri quadrati, sono stati valutati costi annuali tra i 250 e i 500 euro.

     

    Il consigliere BARTOLINI chiede di chiarire ulteriormente perché le disposizioni in esame non sono una duplicazione di quelle previste dal decreto legislativo n. 81, nel quale è già previsto l’obbligo di linee vita.

     

    Esce il consigliere Paruolo.

     

    Il dott. DRAGHETTI replica che il decreto si concentra sulle soluzioni da approntare e verificare da parte del committente, ma non si riferisce espressamente alle linee vita; proprio per questo altre Regioni (come Umbria, Toscana, Lombardia e Piemonte) sono già intervenute. Sottolinea che è prevista l’entrata in vigore dopo sei mesi dalla pubblicazione e nel frattempo i Comuni potranno adeguare i propri strumenti urbanistici ed edilizi.

     

    La presidente DONINI, in mancanza di ulteriori richieste di intervento, chiede alla Commissione di esprimere il parere in sede consultiva sull’oggetto 4654.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 28 voti favorevoli

    (PD, FDS, IDV, Misto), 6 contrari (PDL, LN) e nessun astenuto.

     

    Esame degli oggetti abbinati:

     

    4545 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Misure di adeguamento degli assetti istituzionali in materia sanitaria. Istituzione dell'Azienda USL della Romagna. Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Irst S.r.l."" (delibera di Giunta n. 1384 del 30 09 13).

     

    4662 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Bartolini, Bazzoni e Lombardi: "Riordino degli assetti istituzionali in materia sanitaria. 'Istituzione delle Aziende USL Bologna, Estense ed Emilia'" (25 10 13).

     

    La presidente DONINI ricorda che è stato scelto come testo base quello presentato dalla Giunta, su cui si era già svolta l’udienza conoscitiva, e sono stati confermati il relatore della Commissione (consigliere Piva) e il relatore di minoranza (consigliere Bazzoni). Nella precedente seduta si è svolta la discussione generale; sono pervenute 35 proposte di emendamento, riportate, nell’ordine in cui incidono sul testo, nel documento di lavoro predisposto dalla segreteria della Commissione e ora distribuito. In risposta al consigliere Bartolini che chiede come verrà esaminato l’oggetto 4662, precisa che l’esame dell’articolato si svolge sul testo base, oggetto 4545, e non sul progetto da lui sottoscritto, che è stato abbinato.

     

    Esce la consigliera Barbati, entra il consigliere Pollastri.

     

    La presidente DONINI comunica che sul titolo insistono gli emendamenti:

     

    Emedamento 1/Bazzoni-Bartolini

    Nel titolo sostituire le parole “Misure di adeguamento degli assetti istituzionali in materia sanitaria. Istituzione dell’Azienda USL della Romagna.” con le parole “Riordino degli assetti istituzionali regionali in materia sanitaria su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.”.

     

    Emendamento 2/Bazzoni-Bartolini

    Nel titolo eliminare le parole “Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Irst S.r.l.””.

     

    Il consigliere BARTOLINI premette che, considerato che la maggioranza non ha valutato il progetto di legge alternativo anche da lui sottoscritto, con il complesso degli emendamenti presentati da lui insieme al consigliere Bazzoni si intende, in subordine, introdurre delle modifiche al testo base, per far sì che la riorganizzazione del sistema sanitario riguardi tutto il territorio regionale e non solo la Romagna. Proprio a tale scopo mira l’emendamento 1.

    Ritira l’emendamento 2, reputando opportuno che permanga anche nel titolo il riferimento all’IRST. 

     

    Il consigliere PIVA esprime parere contrario all’emendamento 1, che modifica il senso della legge che si vuole approvare.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 1 con 27 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e nessun astenuto.

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 1 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 3/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 1, comma 1, sostituire le parole “dell’area vasta della Romagna” con la parola “regionale”.

     

    Emendamento 4/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 1, comma 2, dopo le parole “nel territorio della Romagna” aggiungere “ricompreso nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini”.

     

    Emendamento 5/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 1 sostituire l’intero comma 3 con il seguente:

    “3. L’innalzamento degli standard qualitativi ed implementazione dei servizi erogati con particolare riguardo a quelli di più elevata complessità coniugati con gli obiettivi di promozione e valorizzazione delle forme di cooperazione rappresentano il primo obiettivo della legge. A tal fine come primo atto si provvederà allo sviluppo ed il completamento della regolamentazione dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori” di Meldola, al fine di rafforzarne il ruolo pubblico nell’ambito delle politiche finalizzate ai bisogni di assistenza nel settore oncologico e di garantirne la piena integrazione negli assetti del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna.”.

     

    Emendamento 6/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 1 aggiungere il seguente comma:

    “5. La Regione Emilia-Romagna si impegna in seno alla Conferenza Regione-Università di cui alla legge regionale 24 marzo 2004, n. 6 (Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l'Università) a promuovere ed istituire scuole di specializzazione universitaria in oncologia, pediatria e medicina d’urgenza e pronto soccorso nel territorio ricompreso nella AUSL della Romagna.”.

     

    Il consigliere BARTOLINI ripete che il complesso degli emendamenti, così come il progetto di legge oggetto 4662, mira ad applicare la disciplina della riorganizzazione a tutto il territorio regionale. Si riserva di svolgere ulteriori osservazioni puntuali su singoli emendamenti.

     

    Il consigliere PIVA considera accoglibile l’emendamento 4, che non stravolge l’impianto del testo base.

     

     

    La Commissione respinge l’emendamento 3 con 27 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e nessun astenuto.

     

    La Commissione approva l’emendamento 4 con 36 voti favorevoli

    (PD, PDL, LN, FDS, Misto), nessun contrario e nessun astenuto.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 5 con 27 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e nessun astenuto.

     

    Il consigliere BARTOLINI illustra l’emendamento 6: poiché si sostiene, a giustificazione della proposta della Giunta, che uno dei limiti della Romagna è la mancanza di scuole di specializzazione universitarie, si propone di promuoverne ed istituirne.

     

    La presidente DONINI valuta che sarebbe più opportuno che un tale proposito fosse contenuto in un atto di indirizzo politico, piuttosto che in legge.

     

    Il dott. CILIONE specifica che la Regione non ha la competenza di istituire scuole di specializzazione, che spetta all’Università. Segnala inoltre il vigente protocollo d’intesa tra Regione e Università, il quale prevede che, oltre alle attuali Aziende ospedaliere universitarie (Bologna, Parma, Modena e Ferrara), possono essere istituite ulteriori sedi di collaborazione, nelle quali docenti universitari si convenzionino con il sistema pubblico e si svolgano attività integrate di didattica, ricerca e assistenza. Dunque lo strumento generale esiste già, occorrerà declinarlo caso per caso, considerando anche il futuro ruolo dell’IRST.

     

    Entrano i consiglieri Paruolo e Noé.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 6 con 29 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 1 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 29 voti favorevoli

    (PD, FDS, Misto), 9 contrari (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 2 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 7/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 2, comma 4, dopo le parole “di cui all’articolo 4.” aggiungere: “Il Direttore generale, la Conferenza territoriale sociale sanitaria e l’ufficio di presidenza devono in via prioritaria garantire il mantenimento, il riutilizzo, la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente prima di effettuare acquisti immobiliari o stipulare affitti. Nel primo quinquennio l’acquisto di immobili deve essere proposto all’unanimità dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria ed essere vagliato e autorizzato dalla Giunta regionale.”.

     

    Emendamento 23/Piva

    All’art. 2, comma 5, dopo la parola “trasferito” sono aggiunte le parole “senza soluzione di continuità”.

     

    Emendamento 8/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 2, comma 5, dopo le parole “L’Azienda unica provvede” aggiungere: “in un quinquennio salvaguardando le condizioni di miglior favore”.

     

    Il consigliere BARTOLINI illustra l’emendamento 7, che definisce garantista, nel senso che è volto ad evitare il rischio che si creino comitati d’affari nella gestione di un considerevole patrimonio e che si lasci tale gestione unicamente al direttore generale.

     

    Esce il consigliere Mazzotti.

     

    Il consigliere PIVA illustra l’emendamento 23, volto a rafforzare ulteriormente le garanzie del personale.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 7 con 27 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 23 con 27 voti favorevoli

    (PD, FDS, Misto), 5 contrari (PDL) e 5 astenuti (LN, UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 8 con 27 voti contrari

    (PD, FDS, Misto), 9 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 2 così come emendato.

     

    Entra il consigliere Mazzotti.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 29 voti favorevoli

    (PD, FDS, Misto), 9 contrari (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 3 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 9/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3, comma 3, sostituire le parole “e ampiezza territoriale” con le parole “, ampiezza territoriale e di un’equa distribuzione dei servizi e fattori produttivi sul territorio di riferimento della AUSL unica”.

     

    Emendamento 10/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3 sostituire l’intero comma 4 con il seguente:

    “4. Vista la portata sperimentale di questa nuova istituzione come nuovo modello di aggregazione di enti e aziende in materia sanitaria, l’atto aziendale è adottato dal nuovo Direttore generale, dopo esser stato approvato all’unanimità dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria e di quanto previsto dall’articolo 6. L’atto aziendale è elaborato garantendo il coinvolgimento degli operatori nell’ambito degli organi di governance interna, di cui all’articolo 3 della legge regionale n. 29 del 2004, e delle rappresentanze associative. L’atto aziendale è sottoposto alla Giunta regionale ai fini della verifica di conformità di cui all’articolo 3, comma 4, della legge regionale n. 29 del 2004.”.

     

    Emendamento 11/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3, comma 5, dopo le parole “aziende ed Enti locali” eliminare le parole: “, particolarmente nel settore delle cure primarie e della integrazione tra servizi sociali e sanitari”.

     

    Emendamento 24/Piva

    All’art. 3, comma 6, le parole “le procedure” sono sostituite con le parole “e snellire le procedure, assicurandone la trasparenza”.

     

    Emendamento 12/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3, comma 6, dopo le parole “con lo scopo di garantire” aggiungere: “risparmi economico gestionali, snellimento delle procedure burocratiche, trasparenza del sistema di gestione sanitario,”.

     

    Emendamento 13/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3, comma 7, primo periodo, dopo le parole “nei confronti dei cittadini” eliminare le parole “, con particolare riguardo ai servizi di assistenza primaria, alle attività ospedaliere di base, ai servizi territoriali e domiciliari afferenti all’integrazione socio-sanitaria”.

     

    Emendamento 25/Piva

    All’art. 3, comma 7, dopo le parole “attività ospedaliere” è aggiunta la parola “accreditate” e, dopo le parole “per le attività territoriali,” sono aggiunte le parole “di sanità pubblica”.

     

    Emendamento 14/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 3, comma 7, secondo periodo, dopo le parole “specialistiche ed ospedaliere” inserire “per almeno un triennio”.

     

    Emendamento 26/Piva

    All’art. 3, comma 8, dopo le parole “la Regione garantisce” sono aggiunte le parole “il finanziamento dell’Azienda con i medesimi criteri già stabiliti con norma regionale e”.

     

    Il consigliere BARTOLINI spiega che i propri emendamenti all’articolo 3 mirano a rafforzare il ruolo della Conferenza territoriale socio-sanitaria, che, raccogliendo ora in un'unica sede oltre 70 Comuni, dovrà esercitare un ruolo più rilevante di quello svolto finora, anche nella nomina del direttore generale.

     

    Escono i consiglieri Serri e Pollastri.

     

    Il consigliere PIVA considera che l’emendamento 12 dei colleghi Bartolini e Bazzoni abbia lo stesso senso del proprio emendamento 24, il quale, a suo giudizio, è meglio formulato.

     

    Entra il consigliere Naldi.

     

    Il consigliere BARTOLINI ritira l’emendamento 12 e annuncia il voto favorevole all’emendamento 24.

     

    Con separate votazioni di uguale esito, la Commissione respinge gli emendamenti 9, 10 e 11 con 29 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 24 con 31 voti favorevoli

    (PD, PDL, FDS, SEL-V, Misto), nessun contrario e 5 astenuti (LN, UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 13 con 29 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 25 con 29 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 contrari (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 14 con 29 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 favorevoli (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 26 con 29 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 contrari (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 3 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 29 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 6 contrari (PDL, LN) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 4 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 15/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 4, comma 3, dopo le parole “tutti gli Enti locali” eliminare “esercita in sede assembleare, almeno due volte all’anno, le funzioni programmatiche e di alta vigilanza sulle decisioni strategiche inerenti l’organizzazione ed il funzionamento della nuova azienda. In particolare, la Conferenza”.

     

    Emendamento 27/Piva

    All’art. 4, comma 3, dopo le parole “In particolare, la Conferenza” sono aggiunte le parole “, nel rispetto delle prerogative di cui all’articolo 6,”, è eliminata la parola “modifica” e dopo le parole “i loro ambiti territoriali” sono aggiunte le parole “coerentemente ai principi della legge regionale 12/2013”.

     

    Emendamento 32/Donini-Mazzotti

    All’articolo 4, comma 3, dopo “In particolare, la Conferenza interviene nelle valutazioni inerenti le decisioni da assumere ai sensi dell’articolo 3 della presente legge ed individua, d’intesa con il Direttore generale dell’Azienda, i distretti e modifica i loro ambiti territoriali” inserire la frase: “La Conferenza garantisce, nel rispetto dell’autonomia statutaria degli Enti Territoriali, la partecipazione delle Assemblee Elettive alla definizione delle politiche sanitarie locali, nonché la partecipazione dei cittadini e degli utenti”.

     

    Emendamento 33/Donini-Mazzotti

    All’articolo 4, comma 4, sopprimere dal primo capoverso le parole “dai Sindaci dei Comuni di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, dai Presidenti delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e”.

     

    Emendamento 16/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 4, comma 4, dopo le parole “assegnate dalla Conferenza” eliminare “in merito ai profili organizzativi e gestionali della nuova Azienda unica e, in particolare, assume funzioni di impulso e coordinamento delle attività svolte in sede assembleare, al fine di garantirne le capacità decisionali”.

     

    Emendamento 17/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 4, comma 5, eliminare da “Nel caso di coincidenza dell’ambito distrettuale” fino alla fine del comma.

     

    Emendamento 34/Donini-Mazzotti

    All’articolo 4, comma 5, alla fine del comma, dopo “Nel caso di ambiti ottimali costituiti da una Unione e da singoli Comuni, le funzioni sono esercitate dalla Giunta dell’Unione e dai Sindaci o loro delegati.” inserire la frase “Il Comitato di distretto promuove la consultazione e la partecipazione dei cittadini e delle loro libere associazioni ed in particolare delle organizzazioni del volontariato e di quelle per la tutela dei diritti dei cittadini anche attraverso la costituzione di Comitati degli utenti o altre forme di partecipazione e consultazione diretta.”.

     

    Emendamento 18/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 4, comma 7, dopo le parole “l’esercizio delle funzioni” eliminare “secondo criteri di ampia rappresentatività per l’assunzione delle più rilevanti deliberazioni”.

     

    Emendamento 35/Donini-Mazzotti

    All’articolo 4, comma 7, alla fine del comma, inserire la frase: “Il regolamento dovrà definire strumenti di consultazione dei cittadini al fine di favorirne la partecipazione.”.

     

    Il consigliere BARTOLINI ritiene che, in base al disegno complessivo del testo in esame, il potere degli amministratori locali all’interno della Conferenza territoriale socio-sanitaria sia di fatto limitato dal potere gestionale del direttore generale; ritiene che tale figura dovrebbe essere chiamata a motivare le proprie scelte innanzi agli amministratori locali. Rileva poi una contraddizione nel comma 5 dell’articolo 4, che, a suo giudizio, non tiene conto che non si è in presenza di un’unica Provincia.

     

    Escono i consiglieri Carini e Corradi.

     

    La presidente DONINI illustra tre degli emendamenti da lei sottoscritti insieme al consigliere Mazzotti, volti ad aumentare la partecipazione (tema sollevato anche nel corso dell’udienza conoscitiva), tramite il raccordo tra Conferenza territoriale e Consigli comunali, la costituzione dei comitati consultivi degli utenti presso il Comitato di distretto e la previsione di appositi strumenti di consultazione dei cittadini nel regolamento della Conferenza.

     

    Il consigliere MAZZOTTI propone di sostituire l’emendamento 33, da lui sottoscritto insieme alla presidente, sulla composizione dell’Ufficio di presidenza della Conferenza, per tenere conto di un’osservazione degli enti locali circa l’opportunità di fissare in legge tale composizione. Sottolinea, comunque, che il senso dell’emendamento era ribadire il ruolo fondante nella governance dei Comitati di distretto (come emerge complessivamente dal testo), dato che proprio i distretti sono il riferimento per la prossimità dei servizi e l’integrazione socio-sanitaria.

    Presenta dunque il seguente subemendamento 36, in sostituzione dell’emendamento 33, che viene ritirato.

     

    Subemendamento 36/Mazzotti

    All'articolo 4, comma 4, dopo la parola "composto" sono inserite le parole: ", in sede di primo avvio e fino all'approvazione del regolamento della Conferenza,".

     

    Entra il consigliere Vecchi.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 15 con 24 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    Con separate votazioni di uguale esito, la Commissione approva gli emendamenti 27, 32 e il subemendamento 36 con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    Con separate votazioni di uguale esito, la Commissione respinge gli emendamenti 16 e 17 con 24 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 34 con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 18 con 24 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 35 con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 4 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 5 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 19/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 5, comma 1, dopo le parole “propedeutici alla costituzione dell’Azienda unica” eliminare “, i Direttori generali individuano la sede legale provvisoria di riferimento ed”.

     

    Emendamento 28/Piva

    All’art. 5, comma 1, dopo le parole “fondi contrattuali” sono aggiunte le parole “così come determinati dalla vigente contrattazione decentrata”.

     

    Il consigliere BARTOLINI illustra l’emendamento 19, volto ad evitare che spetti ai direttori generali in carica l’individuazione della sede legale provvisoria: considera che anche questa scelta debba spettare agli organi elettivi.

     

    Il dott. CILIONE specifica che, come stabilito dall’articolo 3, sarà l’atto aziendale, per il quale sono previsti passaggi in Conferenza, ad individuare la sede legale definitiva; la norma ora in discussione si riferisce solo alla necessità di individuare una sede per tutti i primi adempimenti amministrativi, relativamente a gestione del personale, fiscale, patrimoniale.

     

    Il consigliere BARTOLINI, pur recependo la spiegazione tecnica, ribatte che anche questa norma dimostra che questo progetto di legge non nasce su impulso dei territori ma viene imposto dalla Regione. Conferma pertanto l’emendamento 19.

     

    La Commissione respinge l’emendamento 19 con 24 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione approva l’emendamento 28 con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 5 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 24 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V, Misto), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 6 insiste l’emendamento:

     

    Emendamento 29/Piva

    All’art. 6 è eliminata la parola “nonché” e, a fine periodo, sono aggiunte le parole “e in un Protocollo regionale sulle linee di indirizzo relative alle modalità di relazioni sindacali funzionali al processo di omogeneizzazione del trattamento giuridico ed economico del personale di cui all’articolo 2, c.5. L’Azienda unica garantisce le prerogative sindacali in capo ai soggetti titolari della contrattazione decentrata attivando sessioni specifiche di contrattazione aziendale. I contratti integrativi aziendali e gli accordi decentrati vigenti mantengono dal 1 gennaio 2014 la loro efficacia fino al superamento sancito da un accordo fra le parti.”.

     

    Esce il consigliere Grillini, entra il consigliere Carini.

     

    Il dott. CILIONE, su richiesta della presidente Donini, precisa che la parola “nonché” da eliminare è quella che ricorre la seconda volta. Chiarisce inoltre che l’emendamento 29 garantisce che, nel processo di omogeneizzazione del trattamento economico e giuridico, il passaggio all’Azienda unica avviene senza soluzione di continuità per quanto riguarda le regole, i contratti e le prerogative sindacali vigenti.

     

    La Commissione approva l’emendamento 29 con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 6 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI, in mancanza di richieste di intervento, mette in votazione l’articolo 7, sul quale non insistono emendamenti.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI comunica che sull’articolo 8 insistono gli emendamenti:

     

    Emendamento 20/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 8, comma 1, dopo le parole “della Regione, anche congiuntamente con quella” eliminare le parole “delle aziende sanitarie territoriali e”.

     

    Emendamento 30/Piva

    All’art. 8, comma 3, lett. a), dopo le parole “cinque componenti” sono inserite le parole “tenuto conto dell’equilibrio di genere in analogia alla legge 120 del 2011”.

     

    Emendamento 21/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 8, comma 3, lettera b), sostituire le parole “normativa regionale” con “normativa vigente” e eliminare le parole “e tenuto conto dei compiti e delle deleghe gestionali ad essi attribuiti. Detti compensi annuali possono essere aggiornati dalla Giunta regionale in relazione all’indice ISTAT di variazione dei prezzi al consumo”.

     

    Emendamento 31/Piva

    All’art. 8, comma 3, lett. b), sono eliminate le parole da “Detti compensi” fino alla fine.

     

    Emendamento 22/Bazzoni-Bartolini

    All’art. 8, comma 4, lettera b), sostituire le parole “di gestione delle attività assistenziali” con le parole “di direzione e gestione delle attività sanitarie assistenziali nell’intero ambito ospedaliero della AUSL della Romagna”.

     

    Il consigliere BARTOLINI ritira l’emendamento 20.

     

    La Commissione approva l’emendamento 30 con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 21 con 26 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    Il consigliere PIVA sottolinea che l’emendamento 31 coglie le esigenze che ritiene siano alla base dell’emendamento 21.

     

    La Commissione approva l’emendamento 31 con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), nessun contrario e 8 astenuti (PDL, UDC).

     

    La Commissione respinge l’emendamento 22 con 26 voti contrari

    (PD, FDS, SEL-V), 7 favorevoli (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI mette in votazione l’articolo 8 così come emendato.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI, in mancanza di richieste di intervento, mette in votazione l’articolo 9, sul quale non insistono emendamenti.

     

    La Commissione esprime parere favorevole con 26 voti favorevoli

    (PD, FDS, SEL-V), 7 contrari (PDL) e 1 astenuto (UDC).

     

    La presidente DONINI segnala che, poiché il progetto di legge ora esaminato prevede la partecipazione della Regione ad una società, ai sensi dello Statuto e del Regolamento interno la relazione del relatore della Commissione, consigliere Piva, dovrà essere scritta. Presume che il relatore di minoranza, consigliere Bazzoni, si riserverà di richiedere l’autorizzazione alla relazione orale in Aula.

    Dichiara quindi chiusa la seduta.

     

    La seduta termina alle ore 12,00.

     

     

     

    Approvato nella seduta del 26 novembre 2013.

     

    La Segretaria

    La Presidente

    Nicoletta Tartari

    Monica Donini

     

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