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Legislatura IX - Commissione II - Verbale del 23/01/2014 pomeridiano

     

     

     

     

    Verbale n. 2

    Seduta del 23 gennaio 2014

     

    Il giorno 3 gennaio 2014 alle ore 14.30 si è riunita presso la sede dell’Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche economiche, convocata con nota prot. n. 1813 del 17/01/2014.

     

    Partecipano alla seduta i Consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    GRILLINI Franco

    Presidente

    Gruppo Misto

    3

    presente

    ALESSANDRINI Tiziano

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    CAVALLI Stefano

    Vicepresidente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    3

    presente

    AIMI Enrico

    Componente

    Forza Italia - PDL

    3

    assente

    BARTOLINI Luca

    Componente

    Forza Italia - PDL

    3

    assente

    CARINI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    1

    presente

    FAVIA Giovanni

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    GARBI Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    MANDINI Sandro

    Componente

    Italia dei Valori - Lista Di Pietro

    2

    assente

    MANFREDINI Mauro

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    1

    presente

    MORI Roberta

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    NALDI Guido

    Componente

    Sinistra Ecologia e Libertà – Idee Verdi

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC - Unione di Centro

    1

    assente

    PAGANI Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    SCONCIAFORNI Roberto

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    presente

    SERRI Luciana

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

    VILLANI Luigi Giuseppe

    Componente

    Forza Italia - PDL

    4

    presente

    ZOFFOLI Damiano

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

     

    E’ presente il consigliere Thomas CASADEI in sostituzione parziale di ALESSANDRINI, il consigliere Roberto MONTANARI in sostituzione parziale di CARINI e la consigliera Monica DONINI in sostituzione parziale di SCONCIAFORNI.

     

    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: M. MONTANARI (Direz. Gen. Agricoltura, economia ittica, attivita’ faunistico-venatorie); C. CICOGNANI (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale A.L.).

     

     

    Presiede la riunione: Franco Grillini

     

    Assiste il Segretario: Giovanni Fantozzi

     

    Resocontista: Bruna Nulli o Rinalducci

     

     


    Il presidente GRILLINI dichiara aperta la seduta alle ore 14,45.

     

    Sono presenti i consiglieri Alessandrini, Carini, Cavalli, Casadei, Donini, Favia, Garbi, Manfredini, Montanari, Mori, Naldi, Pagani, Serri, Villani, Zoffoli.

     

    Il presidente pone in votazione i verbali nn. 29, 30, 31 e 32 del 2013.

     

    La Commissione approva i verbali a maggioranza dei presenti, con l’astensione del consigliere Villani (FI-PDL).

     

    4738 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Naldi, Casadei, Pariani, Ferrari, Zoffoli, Grillini, Sconciaforni, Donini, Meo, Defranceschi, Mumolo, Barbati, Favia, Pagani, Alessandrini, Monari, Piva, Barbieri, Paruolo e Montanari: "Norme per la promozione e il sostegno dell'economia solidale" (14 11 13).

     

    Il consigliere FAVIA, relatore del progetto di legge, illustra l’articolato, ricordando che il testo è il risultato di una collaborazione fra i gruppi politici, la Giunta, i cittadini e le associazioni che da anni si occupano di economia solidale. E’ necessario definire il significato di economia solidale, spaziando tra agricoltura sana e di prossimità, etica di riconoscimento del valore economico del lavoro, finanza etica, forme solidali di scambio economico, il cohousing, sperimentazioni, come l’uso di monete locali e il commercio non monetario. Le parole comunità, rete e fiducia sono i pilastri dell’economia solidale. Il relatore illustra il contenuto dei singoli articoli della legge, aggiungendo che è necessario affiancare al progetto di legge le schede tecnico-finanziarie, richieste dalla Corte dei Conti.

     

    Entrano i consiglieri Defranceschi e Sconciaforni

     

    Il consigliere VILLANI, motivando il proprio voto contrario al pdl, ritiene che esso sia il solito manifesto ideologico che si scontrerà con la realtà dei fatti. La relazione contiene alcune frasi come “l’accesso alla terra”, che il consigliere giudica chavista. La regione è ricca di imprenditori agricoli piccoli e medi per i quali la terra è il sostegno quotidiano e nei confronti dei quali, semmai, occorre intervenire per agevolare l’accesso al credito. Il consigliere afferma di aver apprezzato la legge sui consorzi fidi e ritiene questi strumenti fondamentali per dare sostegno alle imprese agricole. Il settore agricolo è l’ambito economico che ha la maggiore percentuale di crescita nella regione e la più alta capacità di creare occupazione, ma questo avviene grazie ai contadini della montagna; questi territori necessitano pertanto di interventi di economia sociale, non solidale.

    Il consigliere si interroga, quindi, sul significato di “finanza etica”, temendo si tratti semplicemente di creare un portale web, che già esiste, e su cui la Regione ha fatto investimenti milionari. L’obiettivo deve essere creare occupazione vera e non precaria, stimolando i soggetti economici che possono realizzarla.

    La finanza etica mutualistica e solidale è un sistema antico, che nasce nel parmense, a Valmozzola, che si basa sulle banche di credito cooperativo. La Regione Emilia-Romagna ha alle spalle una lunga storia di cooperazione, associazionismo e solidarietà sociale e ha promosso azioni per il sostegno del commercio equo solidale e per il no profit, che si occupa anche di ciò che dovrebbe essere impegno dell’attività istituzionale, e per questo deve essere aiutata, non con un manifesto, ma in modo oggettivo.

    E’ stata proposta più volte l’esenzione IRAP per una serie di attività no profit, legate alla cooperazione, nelle quali si verifica un arretramento del servizio pubblico; non è mai stata accettata.

    L’economia solidale non è dunque il modello economico per affrontare la crisi ambientale e occupazionale; si devono, al contrario, riconvertire i contesti a rischio ambientale, finanziando attività economiche in grado di produrre ricchezza e creare occupazione.

     

    Entra il consigliere Montanari

     

    Il consigliere MANFREDINI condivide l’intervento del collega Villani e ricorda di avere discusso in Assemblea quattro leggi sull’economia equa e solidale; ad esempio la legge 28 del 2009, “Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della Pubblica Amministrazione” che prevedeva una relazione annuale stilata dalla Giunta, della quale non ha mai saputo nulla. Ognuna di queste leggi aveva l’intento di promuovere migliori condizioni commerciali per i paesi in via di sviluppo, accrescere la consapevolezza dei consumatori, creare reti, quindi, come nel caso del progetto in discussione, proclamavano buone intenzioni, ma non hanno prodotto risultati.

     

    Il consigliere CASADEI ritiene sia una questione di punti di vista, si può fare riferimento a Chávez oppure alle tante esperienze di economia solidale e di gruppi di acquisto. Si deve conoscere il percorso svolto, il progetto non è solo frutto di filosofia ma nasce dall’ascolto e dalle pratiche messe in campo da numerosi soggetti che i consiglieri hanno incontrato. In uno degli ultimi fascicoli della rivista di Scienza dell’Amministrazione è stato pubblicato un articolo di un economista, dal titolo: “Innovazione sociale e sviluppo locale - I distretti di economia solidale.” In questo articolo, l’economista sostiene che le istituzioni locali e regionali possono accompagnare le trasformazioni di una nuova economia, attraverso le azioni che sono state riportate nel progetto in discussione. La legge vuole mettere a disposizione strumenti per fare fronte alle nuove sfide di riconversione del sistema produttivo e non prevede finanziamenti. Gli strumenti richiedono una forma riconosciuta, i consiglieri firmatari propongono di creare un forum, un tavolo permanente, un portale, per promuovere e sviluppare l’economia solidale. La legge non trasforma completamente l’economia, non potrà scompaginare i meccanismi del capitalismo criminale che non dà risposte ai bisogni delle persone, ma contiene principi e pratiche che si possono creare occupazione.

     

    Esce il consigliere Sconciaforni

     

    Il consigliere ALESSANDRINI ritiene che sia necessario inquadrare la legge nella situazione attuale di crisi e difficoltà, l’economia solidale non è la soluzione assoluta, ma rappresenta una quota di mercato ancora ridotta ma suscettibile di grande espansione. In questa regione, dai primi movimenti cooperativi, sono nati dei colossi, cooperative agricole, di consumo, edili. L’economia solidale non ha lo stesso significato che ha avuto in passato, ma mette a disposizione dei consumatori dei beni di consumo e servizi anche finanziari, proprio come i consorzi fidi citati dal collega Villani, prodotti con canoni economici e sociali più sostenibili, recuperando valori, con attenzione alla qualità e all’ambiente. Non si deve caricare il progetto di legge di significati ideologici ma considerarlo un’opportunità di sostenere chi è in difficoltà e innalzare il livello della qualità dei prodotti.

     

    Il consigliere NALDI dichiara di non ritenere necessaria una larga intesa sul testo, ma si rammarica che si facciano affermazioni senza avere approfondito l’argomento. Si complimenta con il collega Villani per l’impetuosità che dimostra, ma lo invita a non limitarsi a leggere la relazione. La finanziarizzazione dell’economia ha stravolto i valori di fondo, consumo, lavoro e ambiente, e questa opinione è  largamente diffusa sia a destra che a sinistra. Le esperienze concrete ci sono e riguardano i gruppi di acquisto solidale, l’agricoltura di prossimità, l’abitare solidale, la finanza etica. Accedere alla terra non è poi così semplice, molti giovani vorrebbero avvicinarsi all’agricoltura ma non riescono ad ottenere credito. Tutte le esperienze citate si basano su rapporti fiduciari e questo è straordinario. Dopo un confronto di due anni con questi mondi, nel testo, è stata inserita una forzatura, si richiede che in Giunta si costituisca una delega all’economia solidale. Solo il Presidente della Giunta può attribuire deleghe, per ora però l’articolo non è stato stralciato per rendere evidente l’obiettivo di azione sulle politiche regionali.

     

    Il consigliere CARINI nota che fra i detrattori prevale, nella lettura, l’elemento ideologico, mentre fra i sostenitori domina l’aspetto etico. Il consigliere preferisce mettere in luce gli elementi di promozione culturale che hanno, nello stesso tempo, ricadute economiche. Quando si decise di portare sugli scaffali della grande distribuzione i prodotti biologici, è stato per rispondere alla domanda dei consumatori, con una logica economica, non si è cercata un’interpretazione ideologica. L’agricoltura biologica è nata come un fenomeno molto limitato e si è diffusa, perché si è compreso che i consumatori erano orientati verso quei prodotti.

    La politica non deve solo interpretare i fatti, ma deve anticipare i processi, il progetto di legge ha al suo interno gli elementi di un’economia in evoluzione che tutela, con fatica, l’occupazione e la crescita imprenditoriale. L’economia che mette al centro rete, comunità e fiducia non ha, al momento, il sostegno economico per svilupparsi ma il riconoscimento istituzionale si diffonderà anche al mondo del credito- Ci sono giovani agricoltori molto preparati ma che non dispongono di terreni di famiglia, che devono poter accedere al credito. Si deve fornire sostegno vero, controgaranzia al credito per l’impresa. Secondo molti economisti generare economia delle relazioni è l’elemento essenziale e tra gli indicatori di valore per l’attrazione di capitali.

     

    Escono i consiglieri Mori e Defranceschi

     

    Il consigliere CAVALLI ritiene che le leggi in materia siano già troppe, si deve invece investire per evitare l’abbandono della terra, poiché stanno aumentando i campi incolti e le aree boschive, e per aiutare il commercio, diminuendo le tasse e limitando la burocrazia.

     

    La consigliera DONINI considera interessante la discussione ed auspica che sia possibile fare chiarezza, non ritenendo la proposta così rivoluzionaria.

    Le preoccupazioni di Villani e Cavalli riguardano la competizione fra un tipo di sistema e l’altro, mentre lo scopo di questa legge è di studiare l’evoluzione di un fenomeno sociale ed economico, la stessa operazione che si è fatta per il forum del terzo settore o per il volontariato. La ricaduta finanziaria non ha un’entità tale che, se eliminata, possa risolvere i problemi drammatici della nostra regione. La collega, in particolare, si stupisce della presa di posizione dei colleghi della Lega Nord, poiché sulla tutela delle produzioni locali, la filiera corta, la difesa dei consumatori, esistono documenti di indirizzo proposti proprio da loro. Il testo è stato definito ascoltando migliaia di persone che hanno chiesto ai firmatari di occuparsi dell’argomento con rigore scientifico, riconoscendone il valore, con l’intento di accompagnare la crescita di queste esperienze.

     

    Escono i consiglieri Carini e Garbi

     

    Il consigliere PAGANI cerca di ampliare la discussione, per entrare nel merito di un articolato da non sottovalutare per il valore di natura economica e culturale.

    L’economia solidale non è un modello economico alternativo al manifatturiero, alla ricerca, all’innovazione, alla creatività, ma è un riconoscimento di quello che già esiste e che, dal punto di vista culturale, ci porta a una dimensione etica e morale. La nostra regione deve riconoscere e dare dignità economica a queste realtà, a un filone economico che non sarà mai predominante e che condiziona il sistema economico riportandolo in una dimensione etica e morale. L’elemento decisivo, sostiene il consigliere, è che alla base c’è un’idea di capitale sociale che la politica deve rimettere al centro.

     

    Esce il consigliere Alessandrini

     

    Il consigliere VILLANI, rileva, dal contenuto degli interventi precedenti, che l’obiettivo sia differente da quello enunciato nella relazione. Si è citata l’economia delle relazioni che è cosa molto diversa dai contenuti dell’articolato. La legge deve essere depurata dalla propaganda politica. E’ condivisibile, invece, la volontà di abbattere la barriera tra produttore e consumatore, per consentire la riduzione dei prezzi. I gruppi di acquisto sono utili per consentire l’acquisizione di un peso di contrattazione, soprattutto si tratta di gruppi molto numerosi. La finanza etica, a parte gli esempi già citati, non esiste. Il consigliere propone quindi che il progetto si limiti al monitoraggio dell’autoregolamentazione del rapporto tra cittadini e mondo del commercio, allo scopo di ridurre la disparità di forze. L’articolo 10, “Norma finanziaria”, dovrebbe essere comunque eliminato, è preferibile finanziare la legge sulla montagna e il lavoro degli agricoltori che svolgono un’attività che riduce il dissesto idrogeologico.

     

    Esce la consigliera Serri

     

    Il consigliere MANFREDINI ribadisce la necessità di intervenire a favore dell’agricoltura e della montagna, dove molti terreni sono incolti e tante zone per la scarsa manutenzione sono divenute pericolose.

     

    Escono i consiglieri Cavalli, Pagani e Villani

     

    Il relatore, consigliere FAVIA, puntualizza che non si tratta una legge bandiera, tanto più che il relatore stesso non appartiene a nessun gruppo politico ed è stato approvato dalla maggioranza. Non sono stati richiesti finanziamenti ma si investe in civiltà e si intende seminare una diversa cultura. Le reti sociali si stanno spezzando, siamo divenuti la società del rancore, questi sono problemi reali dei quali la politica ha il dovere di preoccuparsi. Per quanto riguarda poi i prodotti biologici e di filiera corta, i consumatori sono disposti anche spendere di più per avere un prodotto migliore, certificato da organismi ufficiali o autocertificato. Inoltre, il consigliere sottolinea la necessità di assicurare ascolto ai cittadini, che hanno dimostrato fiducia nella politica. Per la prosecuzione della discussione e l’esame approfondito dell’articolato, si attende la scheda tecnico-finanziaria.

     

    La seduta termina alle ore 16.45.

     

    Approvato nella seduta del 13 febbraio 2014.

     

    Il Segretario

    Il Presidente

    Giovanni Fantozzi

    Franco Grillini

     

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