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Legislatura IX - Commissione III - Verbale del 13/03/2014 antimeridiano

     

     

     

     

     

    Verbale n. 9

    Seduta del 13 marzo 2014

     

    Il giorno giovedì 13 marzo 2014 alle ore 10.30 si è riunita presso la sede dell’Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità convocata con nota prot. n. 9585 del 06/03/2014.

     

    Partecipano alla seduta i Consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    ZOFFOLI Damiano

    Presidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    BERNARDINI Manes

    Vicepresidente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    4

    presente

    MARANI Paola

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    4

    presente

    ALESSANDRINI Tiziano

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    BARTOLINI Luca

    Componente

    Forza Italia - PDL

    4

    assente

    BAZZONI Gianguido

    Componente

    Forza Italia - PDL

    1

    assente

    BIGNAMI Galeazzo

    Componente

    Forza Italia - PDL

    5

    presente

    CASADEI Thomas

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppe Grillo.it

    1

    presente

    DONINI Monica

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    presente

    FAVIA Giovanni

    Componente

    Gruppo Misto

    4

    presente

    FERRARI Gabriele

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

    MANDINI Sandro

    Componente

    Italia dei Valori

    2

    presente

    MAZZOTTI Mario

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MEO Gabriella

    Componente

    Sinistra Ecologia e Libertà – Idee Verdi

    2

    presente

    MORI Roberta

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC - Unione di Centro

    1

    presente

    PARUOLO Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

     

    Sono presenti i consiglieri: Marco LOMBARDI in sostituzione di Bartolini; Gian Guido NALDI.

     

    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: M. Baldisserri (Serv. Opere e lavori pubblici. Legalità e sicurezza. Edilizia pubblica e privata); G. Chiodini (Reti infrastrutturali, logistica e sistemi mobilità); V. Passarella (Serv. Geologico, sismico e dei suoli); G. Bortone (Dir. Gen. Ambiente e difesa del suolo e della costa); C. Govoni (Serv. Affari generali, giuridici e programmazione finanziaria - Ambiente e Difesa Suolo) J. Frenquellucci (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale).

    Presiede la seduta: Damiano Zoffoli

    Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini

    Resocontista: Antonella Agostini

     


    Il presidente ZOFFOLI dichiara aperta la seduta alle ore 10.45.

     

    Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Casadei, Donini, Ferrari, Lombardi, Mandini, Marani, Meo, Mori e Paruolo.

     

    5087 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Disposizioni per la promozione della legalità e della responsabilità sociale nei settori dell'autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari" (delibera di Giunta n. 80 del 27 01 14).

     

    Il presidente ZOFFOLI ricorda che in una precedente seduta la Commissione ha nominato relatore il consigliere Tiziano Alessandrini, al quale cede la parola per una breve illustrazione della proposta di legge.

     

    Esce il consigliere Paruolo.

     

    Il consigliere ALESSANDRINI spiega che il progetto di legge s’inquadra nel solco di quanto previsto anche nel “Patto per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva” che definisce i criteri base necessari per affrontare la crisi: lavoro e impresa, qualità sociale e sostenibilità dello sviluppo. In Emilia-Romagna la legalità e la sicurezza sono condizioni fondamentali per lo sviluppo economico e la coesione sociale del territorio. Il progetto di legge completa l’impegno che la Regione si è assunta sul tema della legalità già con le leggi regionali n. 2/2009 (Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria civile), 11/2010 (Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni) e 3/2011 (Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile), dotandosi di ulteriori strumenti di contrasto alle infiltrazioni mafiose e criminali, di controllo della legalità e di tutela e sicurezza del lavoro. Questo progetto di legge riconosce l’importanza strategica dei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari. L’esigenza, condivisa con le parti sociali, di definire un provvedimento normativo che possa aumentare il grado di legalità e di responsabilità sociale, nasce dalla volontà diffusa di contrastare l’inaccettabile idea che lo sviluppo delle imprese non sia coniugabile con il rispetto delle regole della concorrenza e della sicurezza del lavoro.

     

    Entra il consigliere Bernardini.

     

    La proposta si è sviluppata secondo tre principali linee di intervento. La prima è un’azione di contrasto forte, attraverso una più incisiva azione di controllo, vigilanza e segnalazione agli Enti competenti, ad esempio, sulle modalità di verifica dei requisiti previsti dalle norme nazionali per l’autotrasporto; sui trasporti effettuati dalle cave sul territorio regionale, ecc. La seconda linea d’intervento è quella di sottrarre opportunità, non lasciando che le organizzazioni mafiose occupino spazi vuoti, cioè impedire che l’imprenditoria sana trovi più vantaggioso fare affari con la mafia. La terza è quella della resistenza culturale della società civile: in Emilia-Romagna le organizzazioni mafiose non hanno guadagnato legittimazione e consenso come in altre realtà regionali del nord (Lombardia e Liguria).

     

    Rientra il consigliere Paruolo.

     

    Il progetto di legge individua strumenti e modalità sia per la committenza pubblica, che per quella privata, come già sperimentato anche in altri settori. La volontà condivisa e declinata con le parti sociali è stata quella di dotarsi di strumenti efficaci (ad esempio l’elenco di merito). Da qui l’importanza di far discendere forme di più stretta collaborazione, anche nel trattamento dei dati e delle informazioni, con gli Uffici territoriali del Governo, le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, le Amministrazioni pubbliche, le Parti Sociali, la Direzione Regionale del Lavoro, le DTL, INAIL, le strutture di polizia locale operanti nel territorio della regione, ecc…

    Sottolinea, poi, come il progetto rafforzi l’impegno sul tema della legalità degli ultimi anni, per dare degli strumenti di intervento più incisivi, alla luce di preoccupazioni forti sulla presenza mafiosa. Una presenza che è diventata - senza che si possa parlare di controllo del territorio - sicuramente più diffusa, evidente e pericolosa.

    Il progetto di legge è articolato in 4 Titoli e 18 articoli: il primo Titolo è inerente alle disposizioni generali; il secondo è relativo alle disposizioni per i settori dell’autotrasporto, dalle movimentazioni merci e dai servizi complementari; il terzo Titolo riguarda le disposizioni per il settore del facchinaggio e dei servizi complementari; il quarto è relativo alle disposizioni finali.

     

    Entra il consigliere Naldi.

     

    All’art. 1 vengono definiti i principi e le finalità che promuovono la legalità, la sicurezza e la regolarità del lavoro nei settori dell'autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari; più dettagliatamente l’azione della Regione va, dall’adozione di procedure finalizzate alla trasparenza, alla semplificazione, alla de materializzazione dei procedimenti amministrativi, alla promozione di iniziative di coordinamento e cooperazione istituzionale; dall’adozione e diffusione di buone pratiche di responsabilità sociale da parte delle stazioni appaltanti pubbliche, all’attività di formazione e di sensibilizzazione su questi temi, rivolta ai lavoratori, agli operatori economici e ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche. La Regione promuove questi interventi, anche in collaborazione con lo Stato, in armonia con le leggi regionali n. 11/2010 e n. 3/2011.

    Agli artt. 2 e 3 sono indicate, oltre all’ambito di applicazione, le definizioni di attività di autotrasporto di merci per conto terzi e in conto proprio, di attività di facchinaggio e di attività di movimentazione delle merci.

    Con l’art. 4 viene definita la promozione della responsabilità sociale delle imprese da parte della Regione che la promuove in attuazione e con le modalità previste dalla LR n. 17/2005 (Norme per la promozione della occupazione, della qualità sicurezza e regolarità del lavoro) e nel rispetto delle proprie competenze istituzionali. Per promuovere, altresì, l’introduzione e la diffusione di interessi sociali, ambientali e di sicurezza dei lavoratori nell’esecuzione dei contratti pubblici di lavoro servizio e forniture, predisponendo linee guida di supporto e di orientamento per le stazioni appaltanti.

    Con l’art. 5 la Regione promuove iniziative di informazione e formazione volte a diffondere tra i lavoratori la conoscenza, la diffusione e l’applicazione di condizioni regolari di lavoro.

    Con l’art 6 viene istituito un elenco di merito degli operatori economici nei settori dell’autotrasporto di merci, dei servizi di facchinaggio e dei servizi complementari. L’iscrizione a tale elenco è volontaria e prevede, da parte dei soggetti il possesso dei requisiti di regolarità sotto il profilo contributivo e antimafia. Con l’art 7 viene costituita anche una Consulta regionale per la legalità e la promozione della responsabilità sociale.

    La finalità dell’art. 8 è quella di adottare delle misure per assicurare la più ampia circolazione di informazioni e dati utili per controllare e monitorare la regolarità del trasporto

    Il successivo art. 9 definisce le funzione della Regione in materia di controllo e monitoraggio della regolarità dell’autotrasporto di merci, funzioni che vengono espletate dall’Osservatorio del settore dell’Autotrasporto di merci, svolte attraverso un sistema informativo per la condivisione di dati utili per il controllo della legalità come definito all’art. 10. Sottolinea l’importanza di questo tema, sul quale ci sarà molto da discutere.

     

    Entra il consigliere Defranceschi.

     

    All’art. 11 s’introduce il coordinamento regionale delle funzioni di gestione degli Albi degli autotrasportatori e del rilascio delle licenze. Al riguardo evidenzia che l’Assemblea ha adottato un atto d’indirizzo - perché risultano iscritte agli Albi anche aziende che, di fatto, sono “aziende fantasma” – chiedendo un intervento, da parte del Governo, di ripulitura degli Albi medesimi a sostegno della trasparenza e della legalità.

    L’art. 12 promuove l’adozione di misure finalizzate alla prevenzione e al controllo dei fenomeni di illegalità nelle aree di sosta, uno dei luoghi dove più facilmente si contrattano operazioni malavitose. Con l’art. 13 si pone particolare attenzione agli adempimenti connessi al trasporto di materiale derivante a attività estrattive.

     

    Entrano i consiglieri Favia e Mazzotti.

     

    Con l’art.14 promuove forme di collaborazione con le Autorità competenti al fine di contrastare il fenomeno di caporalato e gli altri illeciti che alterano la regolarità del mercato del lavoro. Con l’art. 15 s’istituisce un elenco regionale dei prezzi relativi ai servizi di facchinaggio, ai servizi complementari e all’attività di logistica.

    La Regione con questo progetto di legge, inoltre, attraverso la redazione di specifici bandi, intende concedere contributi alle imprese del settore: l’art 16 definisce i criteri prioritari di valutazione per l’accesso a questi contributi.

    Col Titolo IV si hanno le disposizioni finali quali la “clausola valutativa” (art. 17) e la “norma finanziaria” (art. 18). Sulla clausola valutativa, richiamando la seduta specifica della Commissione Statuto e Regolamento, precisa che, con cadenza triennale, la Giunta dovrà presentare alla Commissione competente una relazione sugli interventi attuati per promuovere la regolarità e la sicurezza delle condizioni di lavoro e per prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali organizzate. La relazione dovrà contenere particolari informazioni: dall’evoluzione dei fenomeni d’illegalità collegati alla criminalità organizzata e mafiosa rilevata nel territorio regionale, agli accordi, intese e protocolli finalizzati alla promozione della legalità, all’implementazione di un sistema informativo per la condivisione di dati e informazioni, alla sicurezza nelle aree di sosta, alle modalità di funzionamento dell’elenco di merito degli operatori economici, agli accordi finalizzati all’attività di vigilanza e controllo, all’istituzione e funzionamento della Consulta regionale per la legalità e la promozione della responsabilità sociale e, infine, le criticità emerse nell’attuazione della legge. Nella seduta della Commissione Statuto e Regolamento è emersa la necessità di perfezionare alcuni punti del progetto per i quali, informa, si sta già procedendo alla predisposizione degli opportuni emendamenti.

    Per quanto riguarda, invece, le problematiche finanziarie dà atto che dal progetto di legge non derivano nuovi o maggiori oneri.

    Fa, inoltre, presente che su un progetto di legge così importante ritiene necessaria un’udienza conoscitiva di approfondimento prima della discussione in Commissione.

     

    Il presidente ZOFFOLI, prendendo atto che non ci sono richieste d’intervento, comunica che provvederà a definire con il relatore le date per l’udienza conoscitiva e per l’inizio della discussione.

     

    Esce il consigliere Lombardi. Entra il consigliere Bignami.

     

    Si passa al successivo oggetto all’ordine del giorno:

     

    C160 - Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema di delibera della Giunta regionale recante: "Atto di indirizzo recante linee guida per la trasmissione e gestione delle pratiche sismiche mediante il sistema informativo sismica SIS, ai sensi dell'art. 4 della L.R. 19/2008".

     

    Il presidente ZOFFOLI dà la parola per l’illustrazione dell’atto al tecnico del Servizio Geologico, sismico e dei suoli.

     

    La dottoressa PASSARELLA spiega che si tratta di un atto che dispone l’entrata in vigore di un applicativo web per la trasmissione delle pratiche sismiche su tutto il territorio regionale. L’applicativo nasce da un lavoro lungo e ha avuto come punto di partenza la necessità di potenziare le comunicazioni tra tutti i soggetti coinvolti: committenti, professionisti, comuni, strutture tecniche competenti in materia sismica (33 in Emilia-Romagna) e la necessità di gestire i dati riguardanti il patrimonio edilizio sul territorio per avere disponibili tutta una serie d’informazioni e di conservare questa documentazione per un lungo periodo di tempo. Si è tenuto conto della necessità di garantire, quanto più possibile, un comportamento omogeneo tra le strutture coinvolte nel procedimento e attuare sempre di più la semplificazione. Per la realizzazione del sistema si sono tenuti in considerazione la L. R. 19/2008 e gli atti di indirizzo applicativi della legge. Il percorso è stato lungo, non solo per il gran numero di soggetti coinvolti, ma anche perché si è dovuta sospendere, in seguito al sisma del 2012, l’attività di applicazione che era stata avviata in via sperimentale con il Servizio Tecnico di Bacino Romagna. Successivamente l’attività è ripresa e sono stati acquisiti i necessari pareri favorevoli per il perfezionamento dell’atto che prevede l’applicazione differenziata del sistema informativo, partendo il 1 maggio con Ravenna per estenderlo poi gradualmente alle altre sedi. Il sistema tiene conto dell’integrazione con tutti gli altri sistemi esistenti sul territorio regionale e con quelli che, eventualmente, i comuni avessero già disponibili per la gestione delle pratiche edilizie. La delibera prevede un atto d’indirizzo da predisporre entro sei mesi in collaborazione con il Comitato regionale per la riduzione del rischio sismico e il Comitato tecnico scientifico. Evidenzia, poi, la necessità di standardizzare i documenti per una buona gestione della pratica con questo sistema informativo, precisando che in una prima fase – come illustrato nell’allegato A – si prevedono due step di applicazione: il primo con la trasmissione anche cartacea di una copia del progetto, il secondo con l’informatizzazione totale delle pratiche.

     

    Escono i consiglieri Mazzotti e Favia.

     

    La consigliera MARANI chiede se il sistema, che tende a uniformare su scala regionale, abbia anche finalità di banca dati, oltre che di sistema informativo per dare a tutti gli strumenti per applicare correttamente la normativa sulla sismica. Chiede se questo tipo di servizio abbia un livello informativo diffuso, riguardante tutti, anche quei comuni che non avendo strutture e competenze adeguate si avvalgono del supporto regionale per l’istruttoria delle pratiche.   

     

    Esce il consigliere Casadei. Rientra il consigliere Mazzotti.

     

    La dottoressa PASSARELLA risponde che il sistema consente la ricezione di tutte le pratiche relative alle istanze di autorizzazione sismica o al deposito delle stesse. La semplificazione consiste, non solo nel non avere la documentazione cartacea e le problematiche relative all’archiviazione, ma nella possibilità di vedere, in tempo reale, lo stato di attuazione della pratica. Con questo sistema la Regione è in grado di garantire, per un lungo termine, la conservazione delle informazioni per cui, nel caso di gestione dei finanziamenti – non solo quelli relativi al terremoto – è possibile la visione dei documenti disponibili e, nel caso di evento sismico, è possibile poter recuperare documentazione per gli edifici che interessano. Precisa, infatti, che si tratta di un sistema che ha più valenze.

     

    Esce il consigliere Bignami. Entra la consigliera Noè.

     

    Il presidente ZOFFOLI, non essendoci richieste d’intervento, invita i commissari ad esprimere il parere.

     

    La Commissione, esaminato lo schema di delibera in oggetto, esprime parere favorevole con 33 voti a favore (PD, FDS, SEL-V, IDV, LN, M5S), 1 astenuto (UDC) e nessun contrario.

     

    Si passa all’ultimo punto all’ordine del giorno:

     

    Esame abbinato dei progetti di legge:

     

    2940 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Meo, Naldi, Marani, Donini, Sconciaforni, Casadei e Mandini: "Disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell’impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Regolamentazione del tributo speciale sullo smaltimento e regolamentazione del ristoro ambientale collegato all'impiantistica di smaltimento e di recupero diverso dal riciclaggio. Competenze dei Comuni per le operazioni di gestione del servizio di igiene urbana prive di rilevanza economica" (04 07 12).

    Testo base

     

    3307 - Progetto di legge d'iniziativa dei Consigli Comunali di Galeata, Bertinoro, Savignano sul Panaro, Monte San Pietro, Medicina e Bazzano, recante: "Disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Competenze dei Comuni per la gestione del servizio di igiene urbana. Abrogazione e sostituzione della legge regionale 19 agosto 1996, n. 31" (Deliberazioni della Consulta di Garanzia Statutaria di ammissibilità n. 4 del 9 ottobre 2012 pubblicata sul BURERT n. 222 del 24 ottobre 2012 e di regolarità n. 5 del 19 ottobre 2012 pubblicata sul BURERT n. 223 del 24 ottobre 2012).

     

    3325 - Progetto di legge d'iniziativa dei Consigli Comunali di Monteveglio, Sasso Marconi, Crespellano, Castello d'Argile, Forlì, Tredozio e Montechiarugolo recante: "Disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Competenze dei Comuni per le operazioni di gestione del servizio di igiene urbana privi di rilevanza economica. Regolamentazione del ristoro ambientale collegato all'impiantistica di smaltimento e di recupero diverso dal riciclaggio" (Deliberazioni della Consulta di Garanzia Statutaria di ammissibilità n. 6 del 26 ottobre 2012 e di regolarità n. 7 del 26 ottobre 2012, pubblicate sul BURERT n. 229 del 31 ottobre 2012).

     

    (Relatore consigliera Gabriella Meo)

    (Relatore di minoranza consigliere Giovanni Favia)

     

    Il presidente ZOFFOLI ricorda che l’iter è stato avviato nella seduta dell’ 11 aprile del 2013, nella quale si è proceduto all’abbinamento dei tre progetti di legge, alla scelta del testo base e alla nomina del relatore di maggioranza nella persona della consigliera Meo e del relatore di minoranza nella persona del consigliere Favia. Fa, inoltre, presente che nel corso della precedente seduta è emersa la volontà che l’esame dei progetti di legge proceda in parallelo con la discussione del Piano di gestione dei rifiuti. Accenna, inoltre, ai cambiamenti avvenuti nel tempo trascorso dalla prima presentazione, all’approvazione del Settimo piano d’azione ambientale dell’Unione europea, agli interventi statali in materia, per informare che, comunque, è emersa la volontà di definire un percorso e arrivare ad un’udienza conoscitiva.   

     

    Rientra il consigliere Casadei.

     

    La consigliera MEO sottolinea che la storia di questo progetto di legge parte da lontano, da un’iniziativa di molti Comuni che – attraverso l’approvazione di proposte d’iniziativa popolare - hanno lanciato un segnale forte alla Regione per intervenire sulla riduzione della produzione di rifiuti, sul riuso, la raccolta differenziata e le tariffe. I consiglieri hanno raccolto le indicazioni di massima, trasformandole in un progetto. Si tratta di un percorso complesso che si è intrecciato con l’adozione e futura approvazione del Piano regionale dei rifiuti e, anche se il progetto di legge si occupa di un campo preciso e circoscritto del tema dei rifiuti, non può essere sganciato da una visione più complessiva e, cioè, dal Piano stesso. Ricorda gli obiettivi del progetto: introdurre nuovi criteri di valutazione in base alla minimizzazione dei rifiuti non inviati al riciclo e incentivare Comuni e bacini che raggiungono determinati risultati, introducendo delle premialità che riconoscano gli sforzi dei cittadini che partecipano ai processi. Al riguardo sottolinea che i processi di premialità dovranno necessariamente essere trasparenti e automatici. Si vuole, inoltre, l’applicazione della tariffa puntuale come strumento legislativo in tutta la Regione.

     

    Esce il consigliere Bernardini. Rientra il consigliere Favia.

     

    Non ritiene di entrare nel merito della proposta, perché nel frattempo sono accadute una serie di cose che richiedono un significativo aggiornamento del progetto di legge così come presentato nel 2012. Per esempio: il sistema tariffario è stato stravolto dalla normativa nazionale intervenuta, è ancora in evoluzione e occorre tenerne conto. Così come occorre tenere conto che la Regione ha fissato nel Piano dei rifiuti importanti obiettivi da raggiungere: il 70% di raccolta differenziata, il decremento della produzione pro capite di rifiuti, percentuali di riutilizzo e riciclaggio di materiali derivanti da costruzione e demolizione, ecc. In sostanza, il nuovo progetto dovrà coniugare tutti questi elementi, rafforzare gli obiettivi del Piano cogliendo e accompagnando i contenuti forti che sono arrivati a suo tempo dai Consigli Comunali. Informa che il gruppo dei firmatari ha condiviso, in questi mesi, un lungo percorso di incontri con le amministrazioni locali che hanno sottoscritto le proposte di legge e con le associazioni raccogliendo varie indicazioni – di assoluta e straordinaria importanza – che rappresentano una dimostrazione dell’attuazione di buone pratiche, che potranno essere riconosciute anche attraverso l’approvazione di questa normativa e meccanismi di premialità.

    Alla luce dei cambiamenti evidenziati e della necessità di intervenire con schede tecniche di accompagnamento ai progetti di legge evidenzia la necessità di 2/3 settimane di tempo per poter proporre un testo nuovo e avviare in Commissione un nuovo percorso, prevedendo anche un’udienza conoscitiva. Dopo aver incrociato diversi elementi si è ora alle battute finali, con l’obiettivo di approvare questo progetto di legge parallelamente all’approvazione del Piano di gestione dei rifiuti.

     

    Il consigliere MANDINI approva e sostiene la necessità di rivedere la proposta di legge alla luce dei cambiamenti e la volontà di arrivare in tempi brevi a un testo condiviso, lamentando il fatto che, per quanto riguarda le tariffe, la Regione cerca una formula per premiare i virtuosi, lo Stato invece pensa solo a fare cassa e non a diffondere le buone pratiche.

     

    Il presidente ZOFFOLI, non essendoci altre richieste d’intervento, prende atto della volontà della relatrice di tornare in Commissione tra 2/3 settimane con un testo nuovo.

     

    La seduta termina alle ore 11.35.

     

     

    Approvato nella seduta del 3 aprile 2014.

     

     

     

    La Segretaria

    Il Presidente

    Samuela Fiorini

    Damiano Zoffoli

     

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