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Legislatura X - Commissione I - Processo Verbale del 12/03/2018 pomeridiano

 

Processo verbale n. 7

Seduta del 12 marzo 2018

 

Il giorno 12 marzo 2018 alle ore 14,30 è convocata, con nota prot. n. AL.2018.16036 del 7/3/2018, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

POMPIGNOLI Massimiliano

Presidente

Lega Nord Emilia e Romagna

2

presente

BERTANI Andrea

Vicepresidente

Movimento 5 Stelle

3

presente

POLI Roberto

Vicepresidente

Partito Democratico

6

presente

ALLEVA Piergiovanni

Componente

L’Altra Emilia Romagna

1

assente

BARGI Stefano

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

2

presente

BESSI Gianni

Componente

Partito Democratico

2

presente

BIGNAMI Galeazzo

Componente

Forza Italia

2

assente

BOSCHINI Giuseppe

Componente

Partito Democratico

3

presente

CALVANO Paolo

Componente

Partito Democratico

1

assente

CARDINALI Alessandro

Componente

Partito Democratico

2

presente

DELMONTE Gabriele

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

1

assente

FOTI Tommaso

Componente

Fratelli d’Italia

1

assente

IOTTI Massimo

Componente

Partito Democratico

1

presente

MARCHETTI Daniele

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

2

assente

MOLINARI Gian Luigi

Componente

Partito Democratico

6

presente

MUMOLO Antonio

Componente

Partito Democratico

2

assente

PARUOLO Giuseppe

Componente

Partito Democratico

1

presente

PICCININI Silvia

Componente

Movimento 5 Stelle

2

presente

PRODI Silvia

Componente

Gruppo Misto

1

presente

PRUCCOLI Giorgio

Componente

Partito Democratico

1

assente

RANCAN Matteo

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

2

assente

SABATTINI Luca

Componente

Partito Democratico

3

presente

TARUFFI Igor

Componente

Sinistra Italiana

2

presente

ZOFFOLI Paolo

Componente

Partito Democratico

1

presente

 

Sono presenti i consiglieri: Enrico CAMPEDELLI in sostituzione di Antonio MUMOLO e Valentina RAVAIOLI in sostituzione di Paolo CALVANO.

 

È altresì presente l’assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma Palma COSTI.

 

Presiede la seduta: Massimiliano POMPIGNOLI

Assiste la segretaria: Claudia Cattoli

Funzionario estensore: Claudia Cattoli


Il presidente POMPIGNOLI dichiara aperta la seduta alle ore 14,40.

 

5518 -Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna" (Delibera di Giunta n. 1671 del 30 10 17).

 

Il presidente POMPIGNOLI introduce l’esame del progetto di legge e informa che i 26 emendamenti finora presentati sono già stati distribuiti ai consiglieri, mentre l’ultimo (subemendamento 27 all’emendamento 23) è stato presentato in inizio di seduta ed è in corso di distribuzione (v. allegato).

 

Il relatore consigliere PARUOLO dichiara la contrarietà ad alcuni degli emendamenti presentati illustrandone le motivazioni.

 

Il relatore di minoranza BARGI motiva la non partecipazione al voto del proprio gruppo assembleare.

 

Interviene la consigliera PICCININI e illustra gli emendamenti a propria firma.

 

Il presidente POMPIGNOLI dichiara conclusa la discussione generale e invita la Commissione a procedere all’esame del testo sulla base del documento di lavoro predisposto dalla segreteria e già inviato ai consiglieri.

 

Art. 1

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’articolo suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Subemendamento 22 all’emendamento 12

La Commissione esprime parere contrario con 28 voti contrari (PD), 5 a favore (M5S), 3 astenuti (SI, Misto) al subemendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 12 (aggiuntivo dell’art. 1 bis che diventa art. 2)

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), al nuovo articolo. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 2 (che diventa art. 3)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 2 insistono il subemendamento 11 e l’emendamento 10.

 

Intervengono i consiglieri PARUOLO e PICCININI.

 

Subemendamento 11

La Commissione esprime parere contrario con 28 voti contrari (PD), 5 a favore (M5S), 3 astenuti (SI, Misto) al subemendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 10

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’articolo 2 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 15 (modificativo della rubrica della sezione I del capo II)

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 3 (che diventa art. 4)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 3 insistono gli emendamenti 16 e 17.

 

Emendamenti 16 e 17

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), a ciascuno degli emendamenti suddetti e all’articolo 3 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 4 (che diventa art. 5)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 4 insiste l’emendamento 18.

 

Emendamento 18

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’emendamento suddetto e all’articolo 4 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 5 (che diventa art. 6)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 5 insistono il subemendamento 27 e l’emendamento 23.

 

Subemendamento 27 ed emendamento 23

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 36 voti a favore (PD, SI, Misto, M5S), nessun contrario o astenuto, al subemendamento suddetto e all’emendamento 23 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’articolo 5 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 6 (che diventa art. 7)

 

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’articolo suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 7 (che diventa art. 8)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 7 insiste l’emendamento 19.

 

Emendamento 19

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’emendamento suddetto e all’articolo 7 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Articoli 8 e 9 (che diventano rispettivamente articoli 9 e 10)

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), a ciascuno degli articoli suddetti. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 1 (modificativo della rubrica capo III)

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 10 (che diventa art. 11)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 10 insistono gli emendamenti 2, 20, 3, 4, 21, 6, 24 e 7. Informa inoltre che l’emendamento 5 è precluso dal 21.

 

Emendamento 2

La Commissione esprime parere favorevole con 36 voti a favore (PD, SI, Misto, M5S), nessun contrario o astenuto all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamenti 20 e 3

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), a ciascuno degli emendamenti suddetti. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 4

La Commissione esprime parere favorevole con 36 voti a favore (PD, SI, Misto, M5S), nessun contrario o astenuto all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 21

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S) all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 6

La Commissione esprime parere favorevole con 36 voti a favore (PD, SI, Misto, M5S), nessun contrario o astenuto all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 24

La Commissione esprime parere contrario con 28 voti contrari (PD), 5 a favore (M5S), 3 astenuti (SI, Misto) all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 7

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S) all’emendamento suddetto. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S) all’articolo 10 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Art. 11 (che diventa art. 12)

 

Il presidente POMPIGNOLI informa che sull’articolo 11 insistono gli emendamenti 8, 9 e 13.

 

Emendamenti 8, 9 e 13

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S), a ciascuno degli emendamenti suddetti. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

La Commissione esprime parere favorevole con 31 voti a favore (PD, SI, Misto), nessun contrario, 5 astenuti (M5S) all’articolo 11 così modificato. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamento 14 (aggiuntivo dell’art. 11 bis che diventa art. 12)

La Commissione esprime parere favorevole con 36 voti a favore (PD, SI, Misto, M5S), nessun contrario o astenuto al nuovo articolo. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Emendamenti 25 e 26 (aggiuntivi rispettivamente degli articoli 11 ter e 11 quater)

Con distinte votazioni di identico esito, la Commissione esprime parere contrario con 28 voti contrari (PD), 5 a favore (M5S), 3 astenuti (SI, Misto), a ciascuno degli emendamenti suddetti. Il gruppo assembleare LN non partecipa al voto.

 

Il relatore consigliere PARUOLO e il relatore di minoranza consigliere BARGI preannunciano di svolgere relazione orale ai sensi dell’articolo 91, comma 2, del Regolamento interno dell’Assemblea.

 

5300 -Petizione popolare che chiede il divieto di indossare caschi o altri mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento delle persone nei luoghi pubblici. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di parziale ammissibilità n. 72 del 20 09 17)

 

Il presidente POMPIGNOLI introduce l’esame della petizione, che ha ricevuto un giudizio di parziale ammissibilità, e ricorda che la Commissione è chiamata a formulare la relazione di risposta, sulla base della nota già trasmessa ai consiglieri unitamente alla convocazione.

 

Interviene il consigliere MOLINARI.

 

In assenza di ulteriori interventi, il presidente POMPIGNOLI pone in votazione la nota stessa come relazione di risposta alla petizione (v. allegato).

 

La Commissione approva la relazione ai sensi dell’articolo 121, comma 2, del Regolamento interno con 34 voti a favore (PD, SI, Misto, LN), nessun contrario, 5 astenuti (M5S).

 

6155 -Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”. (Delibera di Giunta n. 227 del 19 02 18)

 

Il presidente POMPIGNOLI propone il rinvio dell’esame del progetto di legge.

 

La Commissione concorda.

 

La seduta termina alle ore 15,10.

 

Approvato nella seduta del 20 marzo 2018.

 

La segretaria

Il Presidente

Claudia Cattoli

Massimiliano Pompignoli


ALLEGATI al processo verbale 7

Seduta del 12 marzo 2018

 

 

ALLEGATO 1) EMENDAMENTI PRESENTATI AL PDL 5518

 

5518 -Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna" (Delibera di Giunta n. 1671 del 30 10 17).

 

Subemendamento 22 M5S cons. Piccinini a emendamento 12

Nell’emendamento 12, che introduce l’articolo 1 bis “Linee di Indirizzo”, il comma 2 di quest’ultimo è sostituito secondo la seguente formulazione

“2. La Giunta regionale presenta all’Assemblea legislativa entro il mese di giugno gli indirizzi strategici di cui al comma 1. Entro il mese di ottobre Tali obiettivi strategici possono essere oggetto, con specifico atto, di aggiornamento. Il procedimento di approvazione delle linee di indirizzo è articolato in modo da consentire il massimo coinvolgimento delle commissioni assembleari per la condivisione degli obiettivi strategici, anche attraverso la convocazione di apposite udienze conoscitive.”

 

Emendamento n. 12 PD cons. Paruolo, Zappaterra, Tarasconi

Dopo l’articolo 1 è aggiunto il seguente:

“Art. 1 bis

Linee di indirizzo

1. Nell’ambito degli strumenti di programmazione strategica economia e finanziaria, l’Assemblea legislativa approva, su proposta della Giunta, Linee di indirizzo relative agli ambiti di attività delle società in house, con cui definisce gli indirizzi strategici da imprimere alle società in house, anche ai fini del loro posizionamento nel settore di riferimento, da proporre per la condivisione con gli eventuali altri soci, nell’esercizio del controllo analogo di cui all’articolo 2.

2. Nell’ambito del documento di economia e finanza regionale (DEFR), che viene presentato dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa entro il mese di giugno dell’anno precedente a quello cui il documento si riferisce, una specifica sezione è destinata alla definizione degli indirizzi strategici di cui al comma 1. Tali obiettivi strategici possono essere oggetto di aggiornamento in occasione della presentazione da parte della Giunta regionale della nota di aggiornamento al suddetto documento entro il mese di ottobre. Il procedimento di approvazione del DEFR e della nota di aggiornamento è articolato in modo da consentire il massimo coinvolgimento delle commissioni assembleari per la condivisione degli obiettivi strategici, anche attraverso la convocazione di apposite udienze conoscitive.

3. Attraverso la definizione degli indirizzi di cui al comma 1 l’Assemblea legislativa può stabilire, in particolare, gli obiettivi su cui ritiene prioritario l’impegno delle società in house,  può indicare gli orientamenti strategici, anche in relazione al posizionamento nel settore di riferimento, e di indirizzo gestionale in coerenza con gli obiettivi della Regione, volti a garantire l’adesione a standard di riferimento e ai principi d’azione pubblica fissati a livello regionale, nonché ad assicurare le sinergie a tutti i livelli fra le amministrazioni del territorio regionale e le stesse società in house, nel massimo rispetto della missione specifica delle società e dei principi di efficienza, economicità, buona amministrazione e trasparenza.

4. La Regione vigila sull’attuazione delle linee di indirizzo attraverso gli strumenti del controllo analogo di cui all’articolo 2, nonché nell’ambito della rendicontazione degli strumenti di programmazione strategica economia e finanziaria. In particolare, l’Assemblea legislativa, anche in occasione della rendicontazione del documento di economia e finanza regionale, verifica la realizzazione degli orientamenti strategici e di indirizzo gestionale di cui ai commi 2 e 3.”

 

Subemendamento 11 M5S cons. Piccinini a emendamento 10

Nel comma 2, inserito dall’emendamento n. 10 all’articolo 2, le parole: “la Regione Emilia-Romagna” sono sostituite dalle seguenti: “l’Assemblea legislativa”.

 

Emendamento 10 Giunta, PD cons. Paruolo

Nel capo I, dopo l’art. 2 comma 1 inserire il seguente comma:

“2. Nell’ambito dell’attività di controllo analogo la Regione Emilia-Romagna esercita le proprie funzioni di indirizzo ed opera per la valorizzazione del ruolo e della professionalità dei lavoratori delle società in house providing, quale elemento qualificante per il perseguimento degli obiettivi della presente legge.”.

 

Emendamento 15 Giunta, PD cons. Paruolo

Alla rubrica della sezione I del Capo II la parola “ASTERVET” è sostituita dalla seguente: “ART-ER”

 

Emendamento 16 Giunta, PD cons. Paruolo

Alla rubrica dell’articolo 3 la parola “ASTERVET” è sostituita dalla seguente: “ART-ER”

 

Emendamento 17 Giunta, PD cons. Paruolo

Nel comma 1 dell’articolo 3 la parola “ASTERVET” è sostituita dalla seguente: “ART-ER”

 

Emendamento 18 Giunta, PD cons. Paruolo

Alla rubrica dell’articolo 4 la parola “ASTERVET” è sostituita dalla seguente: “ART-ER”

 

Emendamento 23 M5S cons. Piccinini

All’articolo 5, nel comma 1, dopo le parole: “la Giunta regionale è autorizzata ad approvare” sono inserite le seguenti: “, previa acquisizione del parere da parte delle Commissioni assembleari competenti”

 

Emendamento 19 Giunta, PD cons. Paruolo

Nel comma 1 dell’articolo 7 la parola “ASTERVET” è sostituita dalla seguente: “ART-ER”

 

Emendamento 1 Giunta, PD cons. Paruolo

Nel titolo del capo III, sostituire la frase “mediante aggregazione fra le società “Cup 2000 S.c.p.A” e “Lepida S.p.A.” con la seguente: “mediante fusione per incorporazione di “Cup 2000 S.c.p.A.” in “Lepida S.p.A””

 

Emendamento 2 Giunta, PD cons. Paruolo

Nel titolo dell’art. 10 sostituire la frase “il conferimento di ramo d’azienda della società” con “per la fusione per incorporazione di”

 

Emendamento 20 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10 comma 1 la parola “specializzato” è sostituita dalla seguente: “aggregatore”.

 

Emendamento 3 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10, comma 1, dopo la parola “regionale” eliminare la frase “sia in termini di infrastrutture che di progettazione,”

 

Emendamento 4 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10, comma 1, sostituire la frase “all’acquisizione del ramo d’azienda di “Cup 2000 S.c.p.A.” relativa alla ICT” con la seguente: “alla fusione per incorporazione di “Cup 2000 S.c.p.A.” in “Lepida S.p.A””

 

Emendamento 5 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10, comma 1, dopo la parola “fine” inserire “è”.

 

Emendamento 21 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10 comma 1 la frase “A tal fine è altresì autorizzata la partecipazione in caso di trasformazione di Lepida S.p.A. in S.c.p.A.” è sostituita dalla seguente: “A tal fine è altresì autorizzata la partecipazione anche in caso di contestuale trasformazione di Lepida S.p.A. in S.c.p.A.””.

 

Emendamento 6 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 10, comma 2, sostituire la frase “all’acquisizione del ramo d’azienda” con la seguente: “alla conclusione del processo di fusione”.

 

Emendamento 24 M5S cons. Piccinini

All’articolo 10, dopo il comma 2 è inserito il seguente

“2 bis. Successivamente al processo di cui al comma 1 la società che costituisce il polo specializzato dello sviluppo dell’Information and Communication Technology (ICT) regionale realizza le funzioni relative alla gestione ed allo sviluppo dei servizi per l’accesso già svolte da CUP 2000 s.c.p.a. assicurandone la gestione diretta, perseguendo l’obiettivo della salvaguardia qualitativa e quantitativa dei livelli occupazionali, anche attraverso la valorizzazione del ruolo e delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.”.

 

Emendamento 7 Giunta, PD cons. Paruolo

Eliminare il comma 3 dell’art. 10.

 

Emendamento 8 Giunta, PD cons. Piccinini

All’art. 11, comma 1, con riferimento all’art. 10, comma 3 ter, della legge regionale n. 11 del 2004 dopo la parola “aggregatore” inserire la frase “a supporto dei piani”.

 

Emendamento 9 Giunta, PD cons. Paruolo

All’art. 11, comma 1, con riferimento all’art. 10, comma 3 ter, della legge regionale n. 11 del 2004 dopo la parola “infrastrutture” inserire la frase “e della gestione e dello sviluppo dei servizi per l’accesso”.

 

Emendamento 13 PD cons. Paruolo, Zappaterra, Tarasconi

All’articolo 11, che inserisce il comma 3 ter all’articolo 10 della legge regionale n. 11 del 2004, dopo la lettera c) è aggiunta la seguente:

“d) attività relative all’adozione di nuove tecnologie applicate al governo del territorio, come quelle inerenti alle cosiddette smart cities.”

 

Emendamento 14 PD cons. Paruolo, Zappaterra, Tarasconi

Dopo l’articolo 11 è aggiunto il seguente:

“Art. 11 bis

Monitoraggio

1. L'Assemblea legislativa esercita il controllo sull'attuazione della presente legge e ne valuta i risultati ottenuti. A tal fine, entro diciotto mesi dalla sua entrata in vigore, la Giunta regionale presenta alla competente Commissione assembleare un rapporto sullo stato di attuazione della presente legge con particolare riferimento al nuovo assetto organizzativo, alle modalità della partecipazione della Regione alle società nate dai processi di fusione e di incorporazione in essa previsti, nonché alla realizzazione delle condizioni a cui la partecipazione della Regione è subordinata.”

 

Emendamento 25 M5S cons. Piccinini

Dopo l’articolo 11 è aggiunto il “Capo IV - Disposizioni comuni alle società di cui al Capo II e III” ed il seguente articolo:

“Art. 11 ter

Informazione e trasparenza

1. Le società scaturenti dai processi di cui ai Capi II e III assicurano la tempestiva pubblicazione nei propri siti web istituzionali, garantendone la conoscibilità e la facilità di accesso, di tutti i provvedimenti adottati dagli organi politici, anche monocratici, e dalla dirigenza, per i quali non sussistano divieti o limiti di pubblicizzazione. In tali casi la pubblicazione avviene assicurando la non intelligibilità di dati personali non pertinenti, di dati sensibili o giudiziari, ovvero dei dati identificativi delle persone fisiche destinatarie dei provvedimenti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzioni di vantaggi economici qualora da tali dati sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute ovvero alla situazione di disagio economico sociale degli interessati. Le stesse società procedono comunque a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti ovvero i dati sensibili o giudiziari, ai sensi dell'art. 4 commi 1 lett. d) ed e) del Decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).

 

Emendamento 26 M5S cons. Piccinini

Dopo l’articolo 11 è aggiunto il “Capo IV - Disposizioni comuni alle società di cui al Capo II e III” ed il seguente articolo:

“Art. 11 quater

Organizzazione, Assunzioni, acquisizione di competenze professionali

1. Le società scaturenti dai processi di cui ai Capi II e III informano le proprie scelte organizzative e lo svolgimento delle attività dirette all’assunzione di personale ed all’acquisizione di competenze professionali ai principi di trasparenza, pubblicizzazione, utilizzo di procedure di selezione pubblica. Le stesse società procedono alla preventiva informazione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori in relazione alle strategie generali di organizzazione ed alle loro modifiche.”


ALLEGATO 2)

 

Relazione all’Assemblea legislativa sulla petizione oggetto n. 5300

ai sensi dell’articolo 121, comma 2, del Regolamento interno

 

5300 -Petizione popolare che chiede il divieto di indossare caschi o altri mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento delle persone nei luoghi pubblici. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di parziale ammissibilità n. 72 del 20 09 17)

 

Come noto, la Costituzione italiana stabilisce una competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di “Ordine pubblico e sicurezza”. Tale competenza riguarda di conseguenza anche le tematiche sollevate dalla petizione in oggetto, infatti già regolate da specifiche leggi statali, in particolare:

-     l'art. 85 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che fa divieto di comparire mascherati in luogo pubblico, prevedendo inoltre un’apposita sanzione anche per chi, invitato a togliere la maschera, opponga un rifiuto;

-     l’art. 5 della legge n. 152 del 1975 che prevede espressamente che: “È vietato l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo […] Il contravventore è punito con l'arresto da sei a dodici mesi e con l'ammenda da lire centocinquantamila a lire quattrocentomila".

Va inoltre rilevato, a proposito di quest'ultima ipotesi, che il nostro ordinamento penale punisce anche chiunque rifiuti di declinare le proprie generalità – art. 651 del codice penale – e coloro i quali rendano false dichiarazioni sulla propria identità, art. 496 del codice penale.

A questo si aggiunga che la “Carta dei valori dei valori della cittadinanza e dell'integrazione”, adottata con decreto del Ministro dell'Interno del 23 aprile 2007, elaborata con lo scopo di riassumere e rendere espliciti i principi fondamentali del nostro ordinamento che regolano la vita collettiva con riguardo sia ai cittadini che agli immigrati e che sono illuminanti per i principali problemi legati al tema dell’integrazione, prevede in materia di laicità e libertà religiosa che “In Italia non si pongono restrizioni all’abbigliamento della persona, purché liberamente scelto, e non lesivo della sua dignità. Non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perché ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola nell’entrare in rapporto con gli altri”. Si tratta della conferma di un principio più volte ripreso da circolari del Ministero dell'Interno: la circolare n. 4 del 1995 del 14 marzo 1995 che autorizza l’uso del copricapo nelle fotografie destinate alle carte di identità, e la circolare del 14 luglio 2000 dello stesso Ministero che precisa che il turbante, il chador e il velo, imposti da motivi religiosi “sono parte integrante degli indumenti abituali e concorrono, nel loro insieme, ad identificare chi li indossa, naturalmente purché si mantenga il viso scoperto”.

 

Le norme e le circolari sopra richiamate evidenziano come il tema trattato sia già adeguatamente analizzato e presidiato dal nostro Ordinamento, sanzionando e punendo quei comportamenti posti in essere da chi intenda sottrarsi al riconoscimento della propria persona e che eventualmente rifiuti di farsi riconoscere o di farsi identificare.

Si tratta, in estrema sintesi, di comportamenti già espressamente previsti dall’ordinamento statale e sanzionati come violazioni.

 

Non si ravvedono dunque sostanziali esigenze di intervenire con normativa regionale in materia già chiaramente regolata dall’ordinamento statale.

Si aggiunga infine che il principio di semplificazione normativa rappresenta da tempo uno degli obiettivi fondamentali delle politiche di riforma intraprese nel campo legislativo sia in Italia che a livello internazionale, ed in ragione di tale principio un intervento regionale in materia potrebbe addirittura risultare ridondante.

 

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