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Legislatura XI - Commissione IV - Processo Verbale del 16/03/2021 antimeridiano

Processo verbale n. 11

Seduta del 16 marzo 2021

 

Il giorno 16 marzo 2021 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2021.6279 del 10/03/2021, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali che si svolge in modalità telematica, con la presenza in sede del solo Presidente, ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020 e in seguito alla decisione dell’Ufficio di Presidenza del 4 marzo 2021.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

SONCINI Ottavia

Presidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

6

presente

MALETTI Francesca

Vicepresidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

4

presente

MARCHETTI Daniele

Vicepresidente

Lega Salvini Emilia-Romagna

6

presente

AMICO Federico Alessandro

Componente

Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

1

presente

BARCAIUOLO Michele

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

2

presente

BERGAMINI Fabio

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

BONDAVALLI Stefania

Componente

Bonaccini Presidente

2

presente

CALIANDRO Stefano

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

CASTALDINI Valentina

Componente

Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

1

presente

COSTA Andrea

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

GIBERTONI Giulia

Componente

Gruppo Misto

1

assente

LISEI Marco

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

1

assente

MARCHETTI Francesca

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

MASTACCHI Marco

Componente

RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

1

presente

MONTALTI Lia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

3

presente

MORI Roberta

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

MUMOLO Antonio

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

PARUOLO Giuseppe

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

PELLONI Simone

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

5

presente

PICCININI Silvia

Componente

Movimento 5 Stelle

1

presente

PIGONI Giulia

Componente

Bonaccini Presidente

1

presente

PILLATI Marilena

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

RONTINI Manuela

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

ROSSI Nadia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

STRAGLIATI Valentina

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

2

assente

TARASCONI Katia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

TARUFFI Igor

Componente

Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

1

presente

ZAMBONI Silvia

Componente

Europa Verde

1

presente

 

Sono presenti i consiglieri: Palma COSTI e Marco FABBRI (PD), Maura CATELLANI (Lega).

 

Partecipano alla seduta: Alessandra MORETTI (europarlamentare Socialisti democratici), Maria Luisa MORO (direttrice agenzia sanitaria e sociale regionale).

 

Presiede la seduta: Ottavia SONCINI

Assiste la segretaria: Monica Bernardi

Funzionario estensore: Antonella Agostini


La presidente SONCINI dichiara aperta la seduta alle ore 10,20 e procede preliminarmente all’appello ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020, ai fini dell’identificazione certa dei partecipanti.

 

-Audizione dell’On. Alessandra Moretti, componente della Special Committee on Beating Cancer del Parlamento europeo, su: “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Piano europeo di lotta contro il cancro COM (2021) 44 final del 3 febbraio 2021 e allegato”.

 

-Esame ai sensi dell'art.38 del Regolamento interno dell'Assemblea legislativa del seguente atto UE - Seguito sessione europea 2020: Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Piano europeo di lotta contro il cancro COM (2021) 44 final del 3 febbraio 2021 e allegato.

La presidente SONCINI introduce e cede la parola per l’audizione e, a seguire, per l’illustrazione della comunicazione sulla quale la commissione è chiamata ad esprimere il parere consultivo alla commissione referente Bilancio, Affari generali e istituzionali, dando atto che la proposta di parere è già stata previamente inviata.

 

L’On. MORETTI svolge l’audizione.

 

La direttrice MORO presenta i principali punti contenuti nella nota tecnica.

 

La presidente SONCINI ringrazia e apre la discussione. Informa, inoltre, che sono pervenuti e già trasmessi ai consiglieri n. 3 emendamenti a firma Piccinini e n. 2 emendamenti a firma Montalti e che l’Ufficio di presidenza della commissione ha deciso che vengano esaminati e posti in votazione nella seduta odierna anziché, come di prassi, rimandarne l’esame in sede di commissione referente.

 

È presentato anche un emendamento a firma Castaldini che viene inviato ai consiglieri.

 

Intervengono i consiglieri MARCHETTI D., PICCININI, CASTALDINI, MORI, MONTALTI, ZAMBONI e MARCHETTI F..

 

La presidente SONCINI ringrazia gli intervenuti e ridà la parola per le repliche.

 

L’On. MORETTI risponde a tutte le osservazioni dei commissari.

 

La direttrice MORO fornisce ulteriori chiarimenti tecnici.

 

 

La presidente SONCINI, in assenza di ulteriori interventi, cede la parola ai consiglieri per le dichiarazioni di voto sugli emendamenti e, a seguire, sul parere.

 

Intervengono, in dichiarazione di voto, anche motivando le proprie decisioni, i consiglieri PELLONI, CASTALDINI, PICCININI, TARUFFI, PIGONI, ancora PELLONI, ZAMBONI e MASTACCHI.

 

 

La presidente SONCINI chiede anche la dichiarazione di voto del gruppo FDI che non risulta presente.

 

Il consigliere TARUFFI aggiunge alcune considerazioni di tipo procedurale.

 

In assenza di ulteriori interventi e di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, la presidente riepiloga le dichiarazioni di voto, dichiara chiusa la votazione e comunica il suo esito.

 

Con distinte votazioni di identico esito la commissione respinge gli emendamenti 1 e 2 Piccinini con 4 voti a favore (M5S, ERCEP, EV), 40 contrari (PD, BP, Lega, RCPER, FI) e nessun astenuto.

 

La commissione approva l’emendamento 3 Piccinini con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, M5S, EV), 14 contrari (Lega, RCPER, FI), nessun astenuto.

 

La commissione approva l’emendamento 1 Montalti con 28 voti a favore (PD, BP, FI, EV), 12 contrari

(Lega) e 4 astenuti (M5S, ERCEP, RCPER).

 

La commissione approva l’emendamento 2 Montalti all’unanimità con 44 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, RCPER, FI).

 

La commissione approva l’emendamento Castaldini all’unanimità con 44 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, RCPER, FI).

 

La commissione esprime, per quanto di competenza, con 31 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, FI), 12 contrari (Lega) e 1 astenuto (RCPER) il seguente parere, così integrato:

 

-Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Piano europeo di lotta contro il cancro COM(2021) 44 final del 3 febbraio 2021 e allegato.

 

“La IV Commissione assembleare Politiche per la salute e politiche sociali, ai sensi dell’articolo 38 del Regolamento interno, esaminata la comunicazione in oggetto nella seduta del 16 marzo 2021, ha espresso per quanto di competenza le seguenti osservazioni.

 

In generale, si concorda con la strategia di azione proposta dalla Commissione europea, che può rappresentare una concreta opportunità per promuovere innovazione in diversi ambiti, e si valuta positivamente il fatto che il Piano dia molto spazio al tema della ricerca e innovazione per comprendere meglio i fattori di rischio del cancro, nonché per migliorare diagnosi, terapia, trattamenti e politiche di prevenzione. Particolarmente efficace appare l’iniziativa di valorizzare i partenariati, con l’obiettivo di trasformare i sistemi sanitari e assistenziali, attraverso la traslazione delle conoscenze scientifiche nella pratica quotidiana dei sistemi sanitari e assistenziali.

 

In particolare, si evidenzia la centralità del Partenariato per la trasformazione dei sistemi sanitari e assistenziali per assicurare che vengano trasferite nei servizi le innovazioni dimostrate come efficaci. A questo proposito si ritiene che tale partenariato dovrebbe affrontare alcuni temi di grande rilevanza che non sono stati oggetto di specifica attenzione nel Piano, per i quali sembrano necessari non tanto interventi legislativi o la creazione di piattaforme digitali, quanto la capacità di studiare l’impatto di modelli organizzativi e, ove efficaci, curarne il trasferimento. A questo proposito pertanto si ritiene che vi siano alcuni aspetti, essenziali per migliorare la qualità della vita del paziente oncologico e promuovere un’efficace presa in carico, che dovrebbero essere inclusi come temi rilevanti nel partenariato ed in particolare si segnalano i seguenti punti:

 

Modelli organizzativi utili ad assicurare continuità effettiva nel percorso del paziente dalla diagnosi alla cura, al follow-up. I modelli in grado di assicurare l’efficace presa in carico del paziente oncologico sono quelli che coniugano un approccio multidisciplinare/multiprofessionale con l’organizzazione in rete dei diversi setting assistenziali, in modo da assicurare che il percorso del paziente sia gestito in maniera unitaria, con una reale presa in carico dei bisogni di volta in volta identificati nelle diverse fasi della malattia. Il Piano prevede l’introduzione di una smart-card per i pazienti sopravvissuti al cancro per facilitare la comunicazione con gli operatori sanitari e il follow-up, ma questa rappresenta una risposta parziale al problema generale di quali siano i modelli più efficaci nell’assicurare l’integrazione attorno al paziente di servizi e competenze diverse e come possano essere individuati strumenti che devono essere sempre presenti per valutare l’efficacia nella pratica e monitorare l’efficienza della rete.

 

Esperienza del cittadino/paziente e valutazione partecipata. Il Piano propone alcune azioni per promuovere una maggiore informazione e formazione del cittadino, ma sarebbe opportuno prevedere una ricerca e azione comune nell’ambito del partenariato, per individuare e promuovere modelli in grado di assicurare l’effettiva centralità del paziente nella valutazione partecipata del grado di umanizzazione della rete.

 

Con riferimento all’ambito 1) prevenzione, si evidenzia che tutti gli obiettivi citati dal Piano rappresentano temi di interesse specifico anche della Regione Emilia-Romagna, in quanto affrontano questioni che necessitano di interventi ulteriori. Tra questi si richiama in particolare la Vaccinazione contro il papillomavirus per la quale il Piano definisce un obiettivo di adesione pari al 90% della popolazione bersaglio di ragazze e un aumento della copertura dei ragazzi entro il 2030, in modo da debellare il carcinoma della cervice uterina e altri tumori causati da questo virus. A questo proposito si ritiene che gli strumenti previsti dalla Commissione possano essere efficaci in paesi/regioni che non hanno ancora recepito la raccomandazione della vaccinazione oppure non hanno a disposizione risorse sufficienti per rendere disponibili i vaccini in modo gratuito (è prevista una raccomandazione del Consiglio Europeo come anche un sistema di incentivi ed obblighi per promuovere l’accesso a farmaci e vaccini di prima scelta). Si precisa che questo non è il caso della regione Emilia-Romagna, ove il programma vaccinale per HPV è attivo da tempo e il vaccino è reso disponibile gratuitamente alla popolazione bersaglio. Tuttavia, poiché l’adesione non ha ancora raggiunto il target individuato dal Piano europeo, si ritiene che sarebbe utile affiancare agli interventi già previsti dal Piano, anche le seguenti iniziative:

 

iniziative di carattere comunicativo e informativo a livello europeo per promuovere l’adesione della popolazione alla vaccinazione, quali ad esempio le iniziative già messe in campo per altri vaccini dall’European Center for Disease Control;

iniziative di ricerca a livello europeo per avere una maggiore comprensione dei determinanti di una bassa adesione alla vaccinazione contro l’HPV in specifici contesti e sviluppare strategie efficaci per aumentare i tassi di vaccinazione in tali contesti, in particolar modo avviando campagne informative e le lettere con la “call to action” anche per i maschi, oltre che a sollecitare l’introduzione di un programma organizzato che permetta la diagnosi precoce, come già avviene invece per la prevenzione del cancro del collo dell’utero.

 

Con riferimento alle azioni previste dal Piano mirate a ridurre l’esposizione dei cittadini europei a fattori di rischio che giocano un ruolo rilevante nel determinare il cancro ed in particolare il tabacco, l’alcol e le cattive abitudini alimentari/obesità e inattività fisica, si sottolinea l’interesse della Regione Emilia-Romagna per questo tema e si segnala che, tra il 2016 e il 2017, il 67% della popolazione emiliano-romagnola presentava almeno due fattori di rischio tra i seguenti: fumo, alcol, sedentarietà, basso consumo di frutta e verdura, sovrappeso, obesità, con il basso consumo di frutta e verdura quale fattore di rischio prevalente (più dell’85% in tutte le classi di età). La prevalenza di questi fattori di rischio risulta elevata anche nei giovani adulti (età 18-34 anni), tra i quali il 33% fuma e il 39% consuma alcol. Si evidenzia che il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 ha tra gli obiettivi quello di attivare azioni per ridurre la prevalenza di questi fattori, anche attraverso iniziative di promozione della salute portate avanti dai professionisti nelle Case della Salute e si ritiene che le iniziative legislative previste dal Piano europeo (tassazione, raccomandazioni del Consiglio, Convenzione quadro OMS, riduzione dell’esposizione a marketing e pubblicità) potranno utilmente contribuire a sostenere le azioni regionali in questo ambito. Pur in accordo con l’intento espresso nel piano di concentrarsi su misure tese ad accrescere la disponibilità di alimenti sani, e con la proposta di realizzare un'etichetta nutrizionale armonizzata, in modo che i consumatori possano compiere scelte alimentari informate, sane e sostenibili, si rileva come tale approccio debba essere implementato nel rispetto delle produzioni alimentari d’eccellenza, settore trainante anche dell’economia emiliano-romagnola, e con il massimo coinvolgimento delle industrie alimentari e del settore dell’agricoltura. L’intento infatti deve essere quello di migliorare la qualità complessiva dell’alimentazione dei cittadini europei, e non quello di mettere in crisi delle produzioni d’eccellenza.

 

Altro tema rilevante per la Regione è quello del rapporto tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di tumori, con particolare riguardo alla correlazione causale tra traffico veicolare, impianti industriali, ma anche discariche, allevamento intensivo, riscaldamento domestico ed in generale la qualità dell’aria, problema particolarmente sentito nelle zone altamente industrializzate e con caratteristiche climatiche particolari quali la Pianura Padana. A tal fine si ritiene che gli strumenti finanziari messi in campo dalla Commissione europea vadano rafforzati e siano destinati con un principio di priorità a seconda della situazione di inquinamento rilevata e quindi riconoscendo più risorse laddove il rischio di impatto sulla salute dei cittadini è maggiore. Questo può essere fatto anche prevedendo misure straordinarie di programmazione europea e finanziamento a supporto di realtà come la Pianura Padana, a fronte per esempio dell’attivazione di piani di intervento coordinati tra le diverse regioni. In generale vanno inoltre ampliate le azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini che esplicitino la stretta relazione tra le politiche ambientali e le politiche sanitarie di prevenzione. Un altro tema che necessita una menzione particolare è l’azione mirata a ridurre l’esposizione a sostanze cancerogene ed un nuovo quadro strategico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro per ridurre ulteriormente l’esposizione dei lavoratori alle sostanze chimiche nel 2021-2027. L’iniziativa di un nuovo quadro strategico europeo fa seguito al precedente quadro strategico dell’UE 2014-2020 e mira a mantenere e migliorare gli elevati standard di salute e sicurezza per i lavoratori dell’UE. Anche in questo caso si ritiene che il Piano europeo potrà efficacemente affiancare quanto già in essere nella regione, che ha recentemente destinato quasi 3 milioni di euro a progetti nelle Aziende Sanitarie per rafforzare la prevenzione dei rischi lavorativi, inclusa la prevenzione del rischio legato agli agenti chimici.

 

In questo quadro appare di particolare rilievo per la Regione Emilia-Romagna l’iniziativa dell'Unione  relativa alla guida alla pianificazione della mobilità urbana  sostenibile sul collegamento tra trasporti e salute. Il pacchetto per la mobilità urbana del 2013 sarà riesaminato quest’anno dalla Commissione al fine di incentivare il trasporto e la mobilità sani e sostenibili.

Si esprime apprezzamento per la scelta della Commissione europea di fare “interagire strettamente” il Piano europeo di lotta contro il cancro con il Green Deal e il suo piano d'azione per l'inquinamento zero, così che le norme di qualità dell'aria dell'UE saranno riviste entro il 2022 per allinearle maggiormente alle raccomandazioni dell'OMS: un processo che “aiuterà le autorità locali a rendere l'aria più pulita”.

Si rileva la necessità di una convinta e coerente adesione alla strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, adottata di recente dalla Commissione, che delinea una serie di misure volte a sostenere la transizione verso una mobilità a emissioni zero e a ridurre l'inquinamento ambientale causato dai trasporti.

 

Con riferimento all’ambito 2) individuazione precoce, si concorda sul fatto che per la prevenzione degli effetti sulla salute dei tumori è centrale l’identificazione precoce dei tumori attraverso programmi di screening e si evidenzia che il Piano europeo si propone di garantire entro il 2025 che il 90% della popolazione bersaglio abbia la possibilità di sottoporsi allo screening per carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso finanziamenti specifici che consentano miglioramenti nell’accesso, qualità e diagnostica degli screening. Si segnala che nella Regione Emilia-Romagna la copertura dei programmi di screening per questi tumori è significativamente aumentata negli anni, ma non ha ancora raggiunto il target del 90%, pertanto si ritiene che per migliorare l’adesione sia sicuramente necessario promuovere interventi mirati a migliorare informazione, accessibilità ed efficace presa in carico. A tale proposito il Piano prevede tra le diverse azioni quella dell’accreditamento dei programmi di screening. Si ricorda che tale iniziativa è già stata avviata in via sperimentale nella Regione Emilia-Romagna e si ritiene che il confronto con analoghi percorsi costruiti a livello europeo potrebbe rappresentare un’occasione di miglioramento. Si sottolinea la necessità, come del resto previsto anche dal Piano, di un lavoro integrato a livello europeo con l’obiettivo di individuare se vi sono nuovi programmi di screening su altri tumori o nuovi metodi di screening per i tumori già oggetto di programmi di identificazione precoce, sostenuti da solide evidenze di efficacia e da un positivo rapporto rischio-beneficio, che potrebbero essere implementati a livello europeo. Il Piano prevede una raccomandazione del Consiglio mirata su questo tema, che si ritiene rappresenterà un’utile occasione per uniformare le pratiche a livello europeo.

 

Con riferimento all’ambito 3) Cura del cancro, si evidenzia che il Piano prevede interventi multimodali con l’obiettivo di assicurare a tutti i cittadini europei l’accesso a trattamenti di qualità elevata. Per raggiungere questo obiettivo vengono introdotte, in primo luogo, azioni per promuovere la ricerca mirata a migliorare la comprensione dell’insorgenza dei tumori e individuare le persone ad alto rischio di tumore. Si concorda sul fatto che queste azioni potranno consentire approcci personalizzati alla prevenzione e cura del cancro. Inoltre, il Piano prevede azioni mirate a migliorare le competenze nel trattamento del cancro, attraverso iniziative formative interspecialistiche, la creazione di piattaforme comuni, interventi per il riposizionamento dei farmaci esistenti, la definizione di un regolamento per la valutazione delle tecnologie sanitarie, progetti per la medicina personalizzata e la genomica. Per rafforzare il confronto e l’integrazione dei centri oncologici nei diversi paesi europei, si prevede di istituire una rete dell’UE che colleghi i centri oncologici integrati nazionali riconosciuti in ciascun Stato membro. Affinché questa azione si possa riflettere in un effettivo miglioramento della qualità dell’assistenza prestata ai pazienti oncologici in ciascuno Stato Membro, si ritiene necessario che tali centri siano effettivamente integrati in reti regionali e nazionali che favoriscano il trasferimento delle competenze d’eccellenza, costruite attraverso il confronto con altri centri europei, anche ad altri nodi della rete regionale/nazionale. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che, nonostante Le Linee guida nazionali per la Rete Oncologica del 2019 (Intesa del 17 aprile 2019), non sono ancora attive in tutte le regioni reti oncologiche definite né sono stati individuati Centri di eccellenza a livello nazionale. Si ritiene anche essenziale che vengano definiti criteri espliciti e molto stringenti a livello europeo per l’identificazione dei centri oncologici nazionali da mettere in rete. Tali centri non possono essere funzionali alla presa in carico di tumori ad elevata prevalenza, per i quali è necessaria una rete assistenziale diffusa; sarà quindi necessario definire puntualmente il ruolo di tali centri, identificando le funzioni e le tipologie di pazienti per i quali può essere utile disporre centri oncologici di riferimento integrati in rete a livello europeo.

 

Con riferimento alla istituzione di un registro delle diseguaglianze di fronte al cancro, si sottolinea che diversi studi hanno evidenziato differenze non solo nella mortalità ma anche nella incidenza di diversi tipi di tumore in strati della popolazione svantaggiati da un punto di vista socio-economico, in relazione soprattutto a stili di vita che rappresentano fattori di rischio per il cancro (tabacco, alcol, impiego in lavori a rischio di esposizione a sostanze cancerogene, ecc.). Per consentire azioni coordinate a livello europeo, si ritiene molto utile il registro ipotizzato, in modo da poter individuare le disuguaglianze tra gli Stati Membri e le regioni e valutare nel tempo l’impatto di interventi mirati a contrastare le disuguaglianze e i fattori di rischio individuali per il cancro.

 

Con riferimento alla creazione a livello europeo di uno spazio europeo di dati sul cancro, con l’obiettivo di consentire ai malati di cancro di accedere alle cartelle cliniche elettroniche e di condividerle in modo sicuro a fini di prevenzione e trattamento a livello transfrontaliero, attraverso lo spazio comune dei dati sanitari, si ritiene che questa iniziativa potrebbe facilitare l’assistenza transfrontaliera e sarebbe molto utile a fini del miglioramento della qualità dell’assistenza e della ricerca, consentendo l’accesso a “real world data” per valutare nella pratica gli effetti di interventi preventivi, diagnostici, terapeutici e di follow-up. Si segnala, tuttavia, che per perseguire tale obiettivo è necessario bilanciare gli interessi del singolo con quelli della collettività attraverso la regolamentazione di un tema non facile, qual è quello della protezione dei dati personali. A questo proposito si ricorda che a novembre 2020, la Commissione Europea ha reso pubblica una Proposta di “Data Governance Act” che è stata sottoposta per un parere al Regulatory Scrutiny Board e che il parere sulle proposte avanzate per dotarsi di un framework legislativo e amministrativo per la creazione dello spazio europeo di dati è stato favorevole con riserve. Per valutare l’effettiva fattibilità della proposta, si ritiene pertanto che sarà necessario verificare con attenzione il set di regole legislative, amministrative e contrattuali per l’utilizzo dei dati e che queste regole dovranno essere appropriate per garantire in modo sicuro l’accesso e la processazione dei dati da parte di un numero potenzialmente illimitato di soggetti e dovranno essere recepite dal Garante della privacy a livello nazionale. Si evidenzia, d’altra parte, che lo spazio comune di dati sanitari consentirà anche la possibilità per i malati di cancro di accedere alle proprie cartelle cliniche elettroniche e condividerle in modo sicuro a fini di prevenzione e trattamento a livello transfrontaliero e si ritiene che questo potrà rappresentare un’opportunità a livello regionale per la costruzione di una cartella oncologica informatizzata.

 

Con riferimento ai tumori pediatrici, si ritiene che, per garantire ai minori una individuazione, diagnosi, trattamento e cura rapidi e ottimali in tutti i paesi, come previsto dal Piano, sarebbe opportuno includere anche l’attivazione di una rete europea specifica in modo da poter promuovere confronto e attività di ricerca sulle modalità in grado di assicurare una presa in carico ottimale.

 

Con riferimento all’ambito 4) Qualità della vita per i pazienti oncologici e cure palliative, si sottolinea che si tratta di aspetti critici di un’assistenza completa al cancro e che il trattamento degli effetti avversi a lungo termine e l’assistenza in risposta ai bisogni psico-sociali di un paziente con cancro sono sempre più importanti man mano che aumenta la proporzione di pazienti che sopravvivono al cancro. Negli ultimi anni si sono diffusi e sono stati oggetto di studio trattamenti alternativi nei pazienti con tumori, la cosiddetta “medicina non convenzionale”. Alcuni di questi prodotti e pratiche, ove integrati in modo appropriato con la medicina tradizionale (agopuntura, massaggi, meditazione, ecc.), sono stati dimostrati efficaci nel consentire al paziente di tenere sotto controllo gli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici (nausea, dolore, astenia) e/o promuovere il benessere psicologico. Si ritiene necessario, tuttavia, promuovere ancora ricerca su questi temi in modo da identificare quali prodotti/procedure potrebbero rappresentare strumenti utili per migliorare la qualità della vita dei pazienti, integrandoli con gli strumenti già a disposizione dei medici. Sarebbe quindi auspicabile un’iniziativa di ricerca su questi temi. Si ritiene inoltre che le cure palliative rappresentino un aspetto centrale, non esplicitamente affrontato dal Piano europeo, se non attraverso riferimenti molto secondari: non è, infatti, prevista alcuna azione specifica. A questo proposito si segnala che il garantire a ciascuno la possibilità di accedere alle cure palliative senza ritardo, ove necessario, rappresenta invece secondo diverse istituzioni, inclusa l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un obiettivo critico dei programmi mirati alle patologie oncologiche. Poiché l’accesso e la qualità delle cure palliative, incluso il trattamento efficace del dolore, variano negli Stati Membri e nelle diverse regioni all’interno dei questi si ritiene essenziale includere azioni specifiche sulle cure palliative con l’obiettivo di assicurare un accesso tempestivo e una qualità elevata delle cure palliative a tutti i cittadini europei, come anche la gestione efficace del dolore.

 

Infine, si ritiene che nel Piano potrebbero essere previste azioni per valutare i bisogni e le azioni intraprese nei paesi europei, per incoraggiare e stimolare lo scambio e il confronto anche attraverso la creazione di network specifici e di programmi formativi, per promuovere la ricerca sulle modalità più efficaci di presa in carico”.

 

-Approvazione del processo verbale n. 10 del 2021

 

La commissione lo approva all’unanimità.

 

2809 -Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle aziende Usl regionali". (04 03 21) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Sabattini, Maletti, Mori, Rontini, Montalti, Caliandro, Costa, Tarasconi, Rossi, Costi, Iotti, Zappaterra, Bulbi, Fabbri, Pillati, Amico, Marchetti Francesca, Zamboni, Paruolo, Taruffi, Daffada', Soncini.

 

La presidente SONCINI invita la commissione a procedere alla nomina del relatore e, su indicazione della consigliera LIA MONTALTI, propone il consigliere ANTONIO MUMOLO.

 

La commissione nomina relatore dell’oggetto n. 2809 il consigliere Antonio MUMOLO con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), nessun contrario o astenuto. I gruppi assembleari Lega, RCPER, FI non partecipano al voto.

 

La presidente SONCINI ringrazia, fornisce informazioni sulle sedute della prossima settimana e dichiara chiusa la seduta odierna.

 

La seduta termina alle ore 13,25.

 

Approvato nella seduta del 23 marzo 2021.

 

 

 

La Segretaria

La Presidente

Monica Bernardi

Ottavia Soncini

 

 

 


 

ALLEGATO 1

 

Emendamenti Cons. Piccinini.

 

Emendamento A

 

Nella proposta di parere sulla “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, Piano europeo di lotta contro il cancro -COM(2021) 44”, nella parte relativa all’ambito 1) Prevenzione dopo le parole:

 

“si ritiene che le iniziative legislative previste dal Piano europeo (tassazione, raccomandazioni del Consiglio, Convenzione quadro OMS, riduzione dell’esposizione a marketing e pubblicità) potranno utilmente contribuire a sostenere le azioni regionali in questo ambito.”

 

è inserito il testo seguente:

 

Si esprime apprezzamento per la decisione della Commissione Europea di procedere al riesame della politica di promozione dei prodotti agricoli, al fine di rafforzarne il contributo alla produzione e al consumo sostenibili e in linea con il passaggio a una dieta basata maggiormente sui vegetali, che comprenda meno carni rosse e trasformate e altri alimenti potenzialmente cancerogeni, e più frutta e verdura.”

 

 

Emendamento B

 

Nella proposta di parere sulla “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, Piano europeo di lotta contro il cancro -COM(2021) 44”, nella parte relativa all’ambito 1) Prevenzione le parole:

 

“Altro tema rilevante per la Regione è quello del rapporto tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di tumori, con particolare riguardo alla correlazione causale tra traffico veicolare, impianti industriali, ma anche discariche, allevamento intensivo, riscaldamento domestico ed in generale la qualità dell’aria, problema particolarmente sentito nelle zone altamente industrializzate e con caratteristiche climatiche particolari quali la Pianura Padana.”

 

sono sostituite secondo la seguente formulazione:

 

“Altro tema rilevante per la Regione è quello del rapporto tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di tumori, con particolare riguardo alla correlazione causale tra traffico veicolare, impianti industriali, discariche, agricoltura ed allevamento intensivo, riscaldamento domestico ed in generale la qualità dell’aria, problema particolarmente presente nelle zone altamente industrializzate e con caratteristiche climatiche particolari quali la Pianura Padana.”

 

 

Emendamento C

 

Nella proposta di parere sulla “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, Piano europeo di lotta contro il cancro - COM(2021) 44”, al termine della parte relativa all’ambito 1) Prevenzione è inserito il testo seguente:

 

“In questo quadro appare di particolare rilievo per la Regione Emilia-Romagna l’iniziativae dell'Unione diretta alla guida alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile sul collegamento tra trasporti e salute. Il pacchetto per la mobilità urbana del 2013 sarà riesaminato quest’anno dalla Commissione al fine di incentivare il  trasporto e la mobilità sani e sostenibili.  

Si esprime apprezzamento per la scelta della CE di fare “interagire strettamente”  il piano europeo di lotta contro il cancro  con il Green Deal e il suo piano  d'azione per l'inquinamento zero, così che le norme di qualità dell'aria dell'UE saranno riviste entro  il 2022 per allinearle maggiormente alle raccomandazioni dell'OMS: un processo che “aiuterà le autorità locali a  rendere l'aria più pulita”. 

Si rileva la necessità di una convinta e coerente adesione alla strategia per una  mobilità sostenibile e intelligente, adottata di recente dalla Commissione, che delinea una serie di misure volte a sostenere la  transizione verso una mobilità a emissioni zero e a ridurre l'inquinamento ambientale causato dai  trasporti.”

 


 

ALLEGATO 2

 

Emendamenti Cons. Montalti

 

Emendamento n.1

 

Dopo il testo:

Si evidenzia che il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 ha tra gli obiettivi quello di attivare azioni per ridurre la prevalenza di questi fattori, anche attraverso iniziative di promozione della salute portate avanti dai professionisti nelle Case della Salute e si ritiene che le iniziative legislative previste dal Piano europeo (tassazione, raccomandazioni del Consiglio, Convenzione quadro OMS, riduzione dell’esposizione a marketing e pubblicità) potranno utilmente contribuire a sostenere le azioni regionali in questo ambito.

 

Aggiungere:

Pur essendo concordi con l’intento espresso nel piano di concentrarsi su misure tese ad accrescere la disponibilità di alimenti sani, e con la proposta di realizzare un'etichetta nutrizionale armonizzata, in modo che i consumatori possano compiere scelte alimentari informate, sane e sostenibili, rileviamo come tale approccio debba essere implementato nel rispetto delle produzioni alimentari d’eccellenza, settore trainante anche dell’economia emiliano-romagnola, e con il massimo coinvolgimento delle industrie alimentari e del settore dell’agricoltura. L’intento infatti deve essere quello di migliorare la qualità complessiva dell’alimentazione dei cittadini europei, e non quello di mettere in crisi delle produzioni d’eccellenza.  

 

Emendamento n. 2

 

Dopo il testo:

Altro tema rilevante per la Regione è quello del rapporto tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di tumori, con particolare riguardo alla correlazione causale tra traffico veicolare, impianti industriali, ma anche discariche, allevamento intensivo, riscaldamento domestico ed in generale la qualità dell’aria, problema particolarmente sentito nelle zone altamente industrializzate e con caratteristiche climatiche particolari quali la Pianura Padana.

 

Aggiungere:

A tal fine riteniamo che gli strumenti finanziari messi in campo dalla Commissione europea vadano rafforzati e siano destinanti con un principio di priorità a seconda della situazione di inquinamento rilevata e quindi riconoscendo più risorse laddove il rischio di impatto sulla salute dei cittadini è maggiore. Questo può essere fatto anche prevedendo misure straordinarie di programmazione europea e finanziamento a supporto di realtà come la Pianura Padana, a fronte per esempio dell’attivazione di piani di intervento coordinati tra le diverse regioni.

In generale vanno inoltre ampliate le azioni di sensibilizzazione rivolte ai cittadini che esplicitino la stretta relazione tra le politiche ambientali e le politiche sanitarie di prevenzione. 

 


ALLEGATO 3

 

Emendamento Cons. Castaldini

 

Emendamento n.1

 

Al capoverso “Con riferimento all’ambito 1) prevenzione” si propone di sostituire il testo: 

“- iniziative di ricerca a livello europeo per avere una maggiore comprensione dei determinanti di una bassa adesione alla vaccinazione contro l’HPV in specifici contesti e sviluppare strategie efficaci per aumentare i tassi di vaccinazione in tali contesti.”

con il seguente:

 

“- iniziative di ricerca a livello europeo per avere una maggiore comprensione dei determinanti di una bassa adesione alla vaccinazione contro l’HPV in specifici contesti e sviluppare strategie efficaci per aumentare i tassi di vaccinazione in tali contesti, in particolar modo avviando campagne informative e le lettere con la “call to action” anche per i maschi, oltre che a sollecitare l’introduzione di un programma organizzato che permetta la diagnosi precoce, come già avviene invece per la prevenzione del cancro del collo dell’utero. ”

 

 

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