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15.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 28 APRILE 2015

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

Giornata di commemorazione delle vittime dell’amianto

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 348

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015» (2)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 349

Delibera: «Documento di economia e finanza regionale – DEFR 2015». (Proposta della Giunta regionale in data 16 marzo 2015, n. 255) (11)

(Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 350

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)» (3)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 351

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017» (4)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 350/1 oggetto 549 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 350/2 oggetto 550 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/1 oggetto 551 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/2 oggetto 552 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/3 oggetto 553 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 351/4 oggetto 554 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 351/5 oggetto 555 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

POMPIGNOLI (LN)

PETITTI, assessore

POLI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

BONACCINI, presidente della Giunta

BERTANI (M5S)

RONTINI (PD)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

BERTANI (M5S)

ALLEVA (Altra ER)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

SASSI (M5S)

GIBERTONI (M5S)

PARUOLO (PD)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO (PD)

GIBERTONI (M5S)

BERTANI (M5S)

SASSI (M5S)

PICCININI (M5S)

ALLEVA (Altra ER)

MARCHETTI Daniele (LN)

TARUFFI (SEL)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

ALLEVA (Altra ER)

MARCHETTI Daniele (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

BIGNAMI (FI)

GAZZOLO, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

BIGNAMI (FI)

BERTANI (M5S)

BARGI (LN)

MARCHETTI Daniele (LN)

IOTTI (PD)

CALIANDRO (PD)

TARUFFI (SEL)

ALLEVA (Altra ER)

GIBERTONI (M5S)

MONTALTI (PD)

BERTANI (M5S)

CALIANDRO (PD)

FABBRI (LN)

FOTI (FdI)

BIGNAMI (FI)

BERTANI (M5S)

TARUFFI (SEL)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 348 - 350 - 351 - 550 - 554 - 555

Emendamenti oggetti 348 - 350 - 351 - 553 - 554

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 15,02

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la quindicesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

 

Giornata di commemorazione delle vittime dell’amianto

 

PRESIDENTE (Saliera): Vi pregherei di sedervi ai banchi anche perché, sentiti i presidenti dei diversi gruppi, abbiamo concordato che oggi, il 28, essendo giornata dedicata alle vittime sulla sicurezza sul lavoro e in particolare le vittime da amianto, procediamo con un minuto di silenzio. Dico solo una parola per dirvi che come Assemblea legislativa ieri si è aperto un sito apposito proprio per le vittime da amianto con testimonianze video e tutti i dati che avevamo relativi sia alle persone decedute sia alla loro storia e contemporaneamente sui dati dell’amianto e del liberare dall’amianto il nostro territorio. È un sito che verrà implementato e vi farò dare comunicazione, ed era il pensiero dell’Assemblea legislativa verso questa giornata. Ci alziamo in piedi per un minuto.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie.

 

OGGETTO 348

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015» (2)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 349

Delibera: «Documento di economia e finanza regionale - DEFR 2015.» (Proposta della Giunta regionale in data 16 marzo 2015, n. 255). (11)

(Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 350

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)» (3)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 351

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017» (4)

(Continuazione discussione, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 350/1 oggetto 549 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 350/2 oggetto 550 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/1 oggetto 551 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/2 oggetto 552 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 351/3 oggetto 553 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 351/4 oggetto 554 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 351/5 oggetto 555 - Continuazione discussione, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Era solo per l’ordine dei lavori. Volevo capire, vista la mole di emendamenti presentati, se nei tempi di discussione abbiamo ulteriore tempo per illustrare gli emendamenti oppure no.

 

PRESIDENTE (Saliera): Il tempo è contingentato.

 

POMPIGNOLI: Nell’intervento discutiamo anche degli emendamenti? Quindi dopo non verranno illustrati gli emendamenti?

 

PRESIDENTE (Saliera): A seconda del tempo che ciascun gruppo ha e rispetto all’uso che ne è già stato fatto. Se ci chiedete di volta in volta il tempo a disposizione, noi ve lo metteremo a disposizione in modo che così siete opportunamente informati nel poterlo utilizzare al meglio.

Ha chiesto di intervenire l’assessore Emma Petitti. Ne ha facoltà.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. Quest’Assemblea ci vedrà approvare il bilancio di previsione 2015 e credo in quello che è un intervento che vorrei poter condividere anche rispetto ai passaggi che ci hanno visto protagonisti in una discussione in Commissione, partendo da quello che è stato l’iter che in qualche modo ha impegnato la Giunta regionale nel lavoro di questi mesi, innanzitutto partendo da quella che è stata anche la condizione di approvazione da parte della precedente amministrazione, che ci ha messo - lo sappiamo ed è stato già ricordato da chi è intervenuto prima di me - in esercizio provvisorio con una scadenza legata al 30 aprile, ma soprattutto sappiamo che siamo stati vincolati in un lavoro importante di circa due mesi dopo la legge di stabilità nell’attesa di quello che è stato un accordo Governo/Regioni che ci ha visto sottoscrivere tale accordo il 26 febbraio. Credo che quei due mesi siano stati due mesi importanti per noi della Regione Emilia-Romagna perché anche in un lavoro intenso con il Governo siamo riusciti a definire quelli che sono i contorni con cui le regioni sappiamo che contribuiscono al risanamento della finanza pubblica, e poi proverò a spiegare perché per noi dell’Emilia-Romagna è stato importante questo lavoro. Le settimane successive - lo sappiamo - sono state quelle che ci hanno impegnato in quella che è stata la presentazione del progetto di legge che abbiamo approvato in Giunta il 16 marzo, anche qui in una condizione in cui oltre ad avere un impegno legato al contesto difficile ci ha visto anche dover fare i conti con quelle che sono state le nuove norme in materia di armonizzazione regionale che sono entrate in vigore dal primo gennaio di quest’anno.

Malgrado questi tempi molto stretti c’è stata un’ampia consultazione che è stata anche portata nelle audizioni in Commissione con tutte le organizzazioni sociali ed economiche sia prima che venisse presentata la proposta di legge in Giunta sia nella fase successiva. Il quadro di riferimento noi oggi possiamo dire che è un quadro di riferimento, dal punto di vista di economia e finanza, che presenta degli spiragli positivi, e lo ricordava il relatore nella sua relazione che noi oggi abbiamo un Documento di Economia e Finanza che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 aprile e che è stato approvato dal Parlamento nei giorni scorsi che ci fa intravedere delle positive prospettive di crescita economica per il Paese, ed è giusto ricordarlo, perché è in questo contesto, con le scelte politiche che con questo bilancio abbiamo fatto, che riusciamo a radicarle in modo più positivo, innanzitutto quella che è la riduzione di un rapporto di cambio dollaro/euro, che per noi vuol dire molto, perché vuol dire in qualche modo rendere più competitive anche le nostre merci all’estero e quindi in qualche modo favorire le esportazioni, la forte immissione di liquidità da parte della Banca Centrale Europea, che per noi significa ridurre i tassi di interesse, quindi da questo punto di vista anche un costo del denaro più basso per le imprese e le famiglie, e la riduzione del costo del petrolio.

È proprio in questo contesto che la Regione Emilia-Romagna ha fatto delle scelte legate allo sviluppo e alla crescita mantenendo quello che è lo stato sociale, mettendosi in condizione di utilizzare tutti i fondi europei incentivando il piano degli investimenti, però è chiaro che il contesto di finanza pubblica - lo si ricordava precedentemente - è comunque un contesto che ha degli elementi di criticità molto forte. La legge di stabilità di quest’anno ha chiesto alle regioni un contributo e un intervento sui propri bilanci pari a 4 miliardi di euro, che poi si sono aggiunti a quelli che sono gli effetti cumulati dalle precedenti manovre, per arrivare complessivamente a dei tagli di 5,7 miliardi, ma noi abbiamo definito positivo l’accordo con il Governo perché, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, siamo riusciti, attraverso questo accordo, a non applicare i criteri di riparto su PIL e popolazione, che avrebbero inciso sul nostro bilancio per 570 milioni di euro per quel 10 per cento che l’Emilia-Romagna rappresenta a livello nazionale sul fronte del PIL e della popolazione, siamo riusciti a salvaguardare il comparto della sanità, perché il fondo viene confermato nella sua entità prevista per il 2014, e siamo riusciti, attraverso questo accordo, a utilizzare i fondi per le aree sottosviluppate, i cosiddetti fondi FAS, per la maggior parte programmati ma che non erano ancora stati destinati. Inoltre - lo sappiamo e avremo modo nelle prossime settimane di entrare ancora di più nel merito di questa partita - è stato introdotto attraverso questo accordo il Patto incentivato regionale. Voi sapete che per gli enti locali della nostra regione vuol dire moltissimo questo tipo di accordo, perché a fronte di minori tagli alle regioni, le regioni possono cedere spazi finanziari agli enti del proprio territorio e vuol dire per la nostra Regione Emilia-Romagna 80 milioni di euro che vengono liberati per i pagamenti alle imprese per opere pubbliche già realizzate. Questo accordo positivo fondamentalmente a noi garantisce come Regione Emilia-Romagna anche altre questioni determinanti. Innanzitutto è stata confermata nella loro integrità tutta la partita legata ai fondi previsti per quanto riguarda il fondo per la non autosufficienza, per le politiche sociali, per le scuole paritarie, tutto il fondo legato al diritto allo studio e al contributo per l’acquisto di libri di testo e sostanzialmente siamo riusciti a contenere i tagli diretti sul bilancio della nostra regione a circa 61 milioni di euro. Dove vengono ricavati questi 61 milioni di euro? 20 milioni sono quelli derivanti dal mancato gettito dell’IRAP regionale, una scelta politica ben precisa di questo Governo, e 41 milioni sono le risorse che vengono sostanzialmente ricavate dalla mancata riduzione dei fondi FAS.

Noi abbiamo costruito un bilancio importante - proverò a spiegare il perché - dovendo fare i conti con questo taglio di 61 milioni di euro sulla parte corrente facendo anche chiaramente riferimento al fatto che noi oggi abbiamo una limitata possibilità di indebitamento - questo lo sappiamo tutti - anche per finanziare gli investimenti e abbiamo una minor possibilità di spesa effettiva, ovviamente determinata da quelle che sono le regole del patto di stabilità, però gli obiettivi strategici politici sono molto chiari in questo bilancio. Innanzitutto è stata mantenuta inalterata la pressione fiscale della nostra regione, che non era scontato con un bilancio e con le difficoltà di questa fase, abbiamo dato priorità assoluta alle spese per i cofinanziamenti e fondi strutturali europei, abbiamo confermato tutti i fondi (120 milioni di euro) che la Regione Emilia-Romagna anche nel 2014 aveva garantito per la non autosufficienza e per politiche socio-sanitarie, abbiamo accompagnato e stiamo accompagnando la fase di riordino istituzionale, quindi anche in un lavoro importante, intenso e continuativo con le istituzioni e con i sindacati sia per quanto riguarda l’aspetto legislativo e in quella che sarà la determinazione dell’individuazione delle funzioni ma anche e soprattutto per quanto riguarda in questa fase, anche grazie a un accordo che abbiamo sottoscritto un mese e mezzo fa, per quanto riguarda i dipendenti delle province.

Proviamo, rispetto al tema di queste priorità, a capire quanto queste scelte politiche hanno inciso sul nostro bilancio. Si ricordava prima che i contributi, cofinanziamenti regionali e fondi strutturali europei, che ormai vogliono dire garantire da qui al 2020 quei 2,5 miliardi di euro destinati a lavoro, ricerca e innovazione, risorse sicure che riusciremo a garantire per i nostri territori, vogliono dire che la Regione con questo bilancio e per i prossimi sette anni garantisce 56 milioni di euro. L’accompagnamento al riordino istituzionale è uno degli aspetti più importanti a mio avviso in questa fase perché oltre a garantire 31 milioni che la Regione, anche nei bilanci precedenti, aveva previsto a copertura di tutte le spese di gestione delle funzioni delegate, oggi ci permettono di garantire quella copertura integrale delle funzioni regionali da delegare sia in gestione diretta sia per tutte le altre funzioni garantendo quindi i livelli occupazionali, ma soprattutto garantendo alle province in un momento come questo la possibilità di chiudere i propri bilanci e accompagnarli in quello che sarà il percorso verso la cosiddetta costituzione delle aree vaste.

Le politiche socio-sanitarie sono uno dei pilastri fondamentali di tutte le regioni ma in modo particolare della nostra, allora oggi aver confermato quella quota per il fondo per la non autosufficienza di 120 milioni di euro che, insieme alle risorse che arrivano dal fondo nazionale, ci permettono di mettere a disposizione della non autosufficienza 460 milioni di euro, è sicuramente un obiettivo fondamentale, ma oltre a queste risorse la Regione Emilia-Romagna ha aumentato le risorse che vanno a integrazione del fondo sanitario nazionale con altri 46 milioni di euro, abbiamo messo in bilancio 20 milioni di euro per il fondo speciale per il sociale e 2 milioni 200 mila euro per il fondo regionale per gli affitti. Dopo tanti anni, per la prima volta, la Vicepresidente e la Giunta hanno deciso di aprire un capitolo dedicato specificamente al tema delle barriere architettoniche. Nei prossimi giorni verrà chiuso un bando che sta permettendo ai comuni di presentare domande su un tema cruciale per i nostri cittadini e per le nostre comunità attraverso il quale la Regione riuscirà a dare queste risposte, ovviamente un fondo che noi vogliamo aumentare anche nelle prossime settimane. Per quanto riguarda le politiche legate al trasporto pubblico locale, in un momento come questo abbiamo garantito, oltre ai 363 milioni di euro, che sono destinati dal fondo nazionale, i 36 milioni di euro per la viabilità garantendo, oltre a queste risorse, anche i 41 milioni di euro che vanno indirizzati soprattutto al tema della sicurezza ferroviaria e a tutte le questioni legate alla mobilità, e poi tutte le politiche connesse allo sviluppo economico. Io ho sentito che sicuramente in una fase come questa è possibile fare di più, ma io sono del parere che sia necessario ricordare come le risorse che noi indirizziamo in questo bilancio avranno nei prossimi mesi una rilevanza fondamentale per quelle che saranno le leggi di incentivazione regionale, e allora 38 milioni di euro oggi sono le risorse che noi, attraverso l’Assessorato delle Attività produttive, andranno a beneficio di tutte le politiche connesse allo sviluppo economico, oltre alle risorse aggiuntive che noi abbiamo voluto mettere in bilancio proprio per la nostra partecipazione a Expo 2015. Agli oltre 2 milioni 500 mila euro che erano previsti nel 2014 abbiamo aggiunto con questo bilancio altri 5 milioni di euro.

Poi vi sono le politiche del turismo; l’obiettivo è chiaro nel programma del Presidente, cioè di arrivare entro il 2020 a superare il 10 per cento di PIL regionale con il turismo nella nostra regione e quindi confermiamo tutte quelle risorse legate ai programmi per il turismo, alla commercializzazione turistica, ai consorzi fidi.

Per quanto riguarda le politiche per l’agricoltura, con questo bilancio abbiamo previsto il raddoppio delle risorse, dal 2014 al 2015 sono passati a 29 milioni di euro, che servono ovviamente per i cofinanziamenti dei fondi europei, e poi importanti sono le politiche per la formazione e il lavoro.

È chiaro che queste scelte sono state possibili anche perché abbiamo fatto un’altra scelta politica di fondo fondamentale, cioè abbiamo contenuto fortemente tutte le spese legate alla Regione Emilia-Romagna, spese legate al funzionamento, spese di personale, spese legate al costo della politica, spese legate agli oneri finanziari, che ci hanno consentito un risparmio di circa 82 milioni di euro. Per quanto riguarda le politiche degli investimenti, in una situazione di contenimento e di indebitamento della pubblica amministrazione, abbiamo deciso di continuare a investire attraverso le scelte di investimento, quindi sono stati confermati i 575 milioni di euro per gli investimenti e per il piano triennale degli investimenti, ma abbiamo attraverso questo bilancio aggiunto altri 90 milioni di euro per maggiori opere.

Vi è tutto il capitolo del dissesto idrogeologico. Sappiamo che è una delle priorità per questa amministrazione, oltre a quelle che sono le risposte legate all’emergenza, oltre ai 45 milioni di euro, una risposta che ha un segno politico rilevante che con questo bilancio abbiamo dato è sicuramente la scelta di investire risorse nella prevenzione. 20 milioni di euro sono stati riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna, proprio ieri abbiamo deliberato in Giunta quelle che sono le priorità per l’Emilia-Romagna all’interno del piano nazionale per il dissesto, e un’intesa che stiamo siglando con il Governo ci permette oggi di dire che avremo a breve altri 5 milioni di euro su questo fronte. Poi vi sono le risorse per la prevenzione e il rischio sismico, risorse che ci permettono di dare risposte ai nostri territori. Ho sentito in alcuni interventi sicuramente avanzare quelle che sono le perplessità su un altro strumento che per la prima volta abbiamo presentato, tra l’altro in fase sperimentale, tra l’altro non obbligati, perché voi sapete che il Documento di Economia e Finanza regionale sarà uno strumento rispetto al quale dal prossimo anno le regioni saranno costrette a presentarlo. Noi abbiamo deciso di presentarlo quest’anno perché riteniamo che, al di là del fatto che abbiamo - ne abbiamo parlato più volte in Commissione - avanzato il tentativo di collegarlo ai dati finanziari del bilancio, in termini di programmazione delle attività sia uno strumento utile soprattutto per i cittadini. L’obiettivo di rendere trasparenti e comunicative le scelte che attraverso il bilancio questa Regione svolge noi crediamo che sia uno dei compiti e doveri di questa amministrazione.

Un altro impegno rilevante che con questo bilancio, e lo dico anche da Assessore alle Pari opportunità, abbiamo voluto avviare è l’aspetto dedicato alle pari opportunità. Nell’ambito di questa delega sappiamo che abbiamo un obiettivo fondamentale come amministrazione regionale, ossia l’attuazione di una legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, che la precedente Assemblea regionale aveva approvato all’unanimità e che ha visto l’impegno della Presidente della Commissione Pari Opportunità, Roberta Mori, che oggi ci permette di dire che abbiamo una piattaforma integrata attraverso cui sviluppare nei prossimi anni politiche per la parità e l’equità sociale, allora ci stiamo muovendo, come Giunta, anche in raccordo con la Commissione assembleare, da una parte per dare quelli che sono tutti gli organismi previsti dalla legge e quindi per costruire un confronto anche strutturato e permanente e dall’altra parte per andare a indicare quelli che sono gli strumenti attraverso cui noi potremo con un piano triennale contro la violenza di genere anche realizzare politiche e osservatori che ci permetteranno di rendere molto più organiche queste politiche a livello regionale. Un altro aspetto è la promozione del mainstreaming. Sicuramente abbiamo sentito parlare tante volte di mainstreaming di genere, ma oggi la responsabilità che come Regione sentiamo e che vogliamo come Giunta portare avanti insieme all’Assemblea è proprio di mettere in campo tutte quelle leve amministrative che abbiamo a disposizione per far sì che ci possa essere anche una consapevolezza culturale maggiore anche all’interno delle stesse istituzioni, ed è proprio per questo che abbiamo in questi giorni anche attuato la legge dell’area di integrazione che permetterà agli Assessorati di riferimento di svolgere questo tipo di lavoro.

È chiaro che un lavoro di questo tipo credo che debba vedere la partecipazione di più soggetti possibili e allora mi sento in questa fase di ringraziare tutti coloro i quali hanno reso possibile l’effettiva realizzazione di questo bilancio, innanzitutto il ruolo delle forze sociali ed economiche. Questo ringraziamento non è scontato, perché nella fase preliminare e nella fase successiva attraverso le audizioni e le Commissioni noi abbiamo potuto avere un confronto credo molto franco sulle priorità politiche di questo bilancio. Sicuramente abbiamo anche ascoltato quelle che sono ulteriori richieste - veniva ricordato da alcuni Consiglieri di minoranza - legate alle organizzazioni delle piccole e medie imprese, rispetto alle quali anche come governo regionale e come Giunta pensiamo di poter mettere in campo degli impegni di risorse anche nella fase successiva, però fondamentalmente questo confronto ci ha permesso di rendere il nostro bilancio ancora più coerente con quelle che sono le esigenze della parte attiva delle nostre comunità. Un bilancio che ha visto - veniva ricordato prima dal consigliere Foti - la presentazione di emendamenti di Giunta, che io in realtà ci tengo a precisare ancora una volta - l’ho detto in Commissione - non sono stati molti, ma sono stati pochi legati ad alcune questioni specifiche. Consigliere Foti, non abbiamo presentato emendamenti che hanno variato il bilancio per circa 70 milioni ma per circa 55 milioni e sono state risorse solo dovute a maggiori entrate dello Stato. Lo abbiamo detto e l’ho sottolineato in Commissione perché dal momento in cui abbiamo approvato il bilancio in Giunta ad oggi, al momento in cui licenzieremo il bilancio in Assemblea, ci sono state queste integrazioni di risorse da parte dello Stato. Oggi, grazie al lavoro dei commissari, grazie al lavoro del Presidente della Commissione, che voglio ringraziare, e alla collaborazione di tutte le associazioni e la struttura tecnica della nostra Regione, licenziamo un bilancio in condizioni sicuramente molto complesse, forniamo però finalmente alla Regione uno strumento importante per operare, per essere operativi già dai prossimi giorni. Conosciute le priorità politiche che attraverso il sociale, la cultura, l’utilizzo dei fondi europei, la lotta al dissesto idrogeologico, ci permettono di declinare quello che è il programma del Presidente Bonaccini, che ha presentato in Assemblea il 26 gennaio, noi potremo misurare effettivamente nei prossimi mesi la nostra capacità di realizzare quelle che sono delle sfide alte che abbiamo messo in campo attraverso questo bilancio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Poli, relatore di maggioranza, che ha sei minuti a disposizione. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente. Già sono stato oggetto della relazione e della discussione, quindi volevo sviluppare semplicemente alcune considerazioni di tipo politico in relazione anche alla discussione che c’è stata e avendo ascoltato con molta attenzione gli interventi dei colleghi. La prima questione che voglio affrontare è in relazione alla non avvenuta nomina del relatore della legge per la minoranza. Il consigliere Bignami diceva che è una questione tecnica, ma io ritengo che, siccome sia il consigliere Bignami sia il consigliere Foti hanno un’esperienza con la quale ci possono, a noi ragazzini alle prime armi, insegnare molto, la questione non è tecnica ma politica, questione politica che è dovuta probabilmente al fatto che non c’è stata una condivisione da parte delle minoranze rispetto all’individuazione del relatore di questa importantissima legge. Questo lo sottolineo perché il bilancio è lo strumento di programmazione più importante che la Regione ma anche gli enti locali hanno, e non avere il relatore di minoranza non è un dato tecnico ma politico. In più ho ricevuto la sensazione da questa nostra discussione che l’Emilia-Romagna non possa guardarsi l’ombelico anche nelle nostre discussioni, perché l’Emilia-Romagna sta nel mondo con le sue imprese, sta nel mondo per la qualità dei servizi, sta nel mondo per le sue produzioni industriali e agricole, sta nel mondo per il turismo e la cultura, e per questo quello che accade nel mondo riguarda anche la nostra regione, ci interessa e guida le nostre scelte.

Il bilancio è lo strumento di programmazione che dà attuazione alle scelte politiche e devo dire che da alcuni interventi non ho percepito questa dimensione della nostra regione. Io credo che noi dobbiamo, semmai l’avessimo smarrito, e non credo che sia così, ritrovare l’orgoglio di sentirci emiliano-romagnoli e i rappresentanti dei nostri cittadini nelle istituzioni e da questo punto di vista tenere alto lo sguardo sulle politiche e magari avere un’opinione strategica alta e non semplicemente dentro a confini squisitamente territoriali. Le scelte sono chiare in questo bilancio: nessun aumento di tasse, i fondi per la salute, per la non autosufficienza, i fondi per il cofinanziamento dei fondi europei, le infrastrutture, la tutela dell’ambiente, la cultura, il tema riguardante la scuola e il diritto allo studio ecc. Sono scelte chiare e quindi penso che questo bilancio sia un bilancio che guarda al futuro, guarda a una regione che ha obiettivi ambiziosi, cosciente delle difficoltà e delle situazioni ancora delicate e di crisi delle imprese e del mondo del lavoro che dobbiamo affrontare, ma anche cosciente delle grandi opportunità e dei grandi mezzi che ha. Noi, che rappresentiamo le istituzioni e i cittadini nelle istituzioni, non possiamo lasciare la percezione di questa dimensione solo alle imprese e solo a chi nel mondo ci va perché la competitività se la gioca lì, ma dobbiamo rappresentarla anche nelle istituzioni. Questo sentimento dobbiamo manifestarlo chiaramente se vogliamo essere la guida politica e istituzionale delle nostre comunità. Detto questo, volevo rivolgermi al collega Rainieri, perché nel suo intervento ha fatto un passaggio in particolare su uno dei nostri prodotti che ci qualificano nel mondo, non l’unico, per dirgli che siamo coscienti che c’è un quadro di difficoltà - lo sappiamo - però occorre anche dire che da gennaio a metà aprile le quotazioni minime della Borsa comprensoriale sono aumentate del 4,13 per cento e il Parmigiano Reggiano è passato da 7,25 euro a 7,55 euro, il prodotto con dodici mesi di stagionatura, che vanno bene le esportazioni e che il gennaio...

 

(interruzioni del consigliere Rainieri)

 

Però torno a dirle, Consigliere, che sicuramente c’è una situazione difficile, ma ci sono anche segnali di possibile ripresa e che lei sicuramente conosce. D’altra parte sono figlio di contadini anche io, quindi se lei mi dà...

 

(interruzioni del consigliere Rainieri)

 

Consigliere Rainieri, se lei mi dà una zappa, la prendo dalla parte del manico e non dalla parte del taglio, tanto per essere chiaro.

 

(interruzioni del consigliere Rainieri)

 

Un altro segnale positivo sta nel calo...

 

PRESIDENTE (Saliera): Non è un dialogo!

 

POLI: Sta nel calo delle importazioni di formaggi duri non DOP e tutto questo può segnare una possibile ripresa, compreso il fatto che il calo della produzione del 2,2 per cento, quindi settanta-settantacinquemila forme di Parmigiano Reggiano in meno, potrebbe raggiungere l’obiettivo della tutela dei redditi dei produttori. Sicuramente c’è tanto da fare anche su questo versante, però se ogni tanto alle mille note di pessimismo aggiungessimo e affiancassimo anche qualche dato oggettivo e reale sui segnali positivi che arrivano, forse riusciremmo ad affrontare anche con più serenità le difficoltà e le sfide che abbiamo di fronte. Concludo dicendo ancora una volta che credo sia giusto ringraziare tutti i colleghi Consiglieri per l’impegno che hanno messo nei lavori delle Commissioni, il Presidente della Prima Commissione, la Giunta, l’Assessore al Bilancio e i tecnici, perché per chi ha affrontato per la prima volta il bilancio della nostra Regione, non è una cosa semplice, devo però dire che alla fine di questo primo percorso credo che siamo tutti più coscienti - torno a dirlo - del fatto che l’Emilia-Romagna è una regione straordinaria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Poli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Preliminarmente ringrazio anche io innanzitutto i Vicepresidenti della Commissione Bertani e Poli che mi hanno assistito nella presidenza della Commissione Bilancio, una delle Commissioni più importanti di questa Assemblea, e l’assessore Petitti per la disponibilità accordata nell’illustrare in questi mesi le voci di bilancio che andiamo oggi ad approvare. Questo però non vuol dire che questa forza politica apprezza il lavoro svolto ma non apprezza le scelte che sono state fatte. Spendo questi minuti a mia disposizione per condividere con l’Assemblea legislativa, Presidente, le criticità che si annidano in questo bilancio di previsione e che sono emerse nella loro evidenza dopo un’attenta analisi. Si tratta di un bilancio che, in qualità di Presidente della Prima Commissione, ho potuto ispezionare con spirito costruttivo e al riparo da pregiudizi nella convinzione che l’obiettivo comune per maggioranza e opposizione fosse lo sviluppo sostenibile dei nostri territori e il soddisfacimento repentino delle istanze avanzate dai nostri cittadini. Ci è sembrato quindi di cogliere in questi mesi di dibattito con le forze di maggioranza opportunità di spesa e investimento discontinue nei destinatari rispetto alla passata legislatura ma lungimiranti nella scelta di un percorso coraggioso che garantisse una spinta propulsiva a questa regione, opportunità che questa Giunta non sembra aver colto o, più verosimilmente, non ha voluto cogliere. Ci troviamo di fronte così a un bilancio di previsione granitico nella forma e nei beneficiari, un bilancio fedele alla passata legislatura che non disattende l’eredità della Giunta Errani e non lascia spazio a virtuosismi e innovazioni, un bilancio che ahimè si profila come uno specchietto per le allodole nelle cui pieghe si annidano le vecchie logiche del PD. Abbiamo atteso con pazienza e carichi di aspettative questa seduta dibattimentale, abbiamo riposto fiducia in quello che avrebbe dovuto essere il bilancio della discontinuità, il punto di rottura con la vecchia e fallimentare classe dirigente, oggi con l’amaro in bocca siamo costretti a fare un passo indietro e a sfiduciare pubblicamente questa Giunta per le promesse elettorali disattese.

Molte sono le istanze avanzate dai cittadini alle quali non si è dato ancora risposta, molte sono le deficienze strutturali e le lacune di lungo periodo che si insidiano in questo bilancio, al quale si è messo mano con metodo darwiniano. Sfogliando, si vedrà che il depauperamento di impresa spicca tra le priorità di questa Giunta, così come prevalgono le logiche sperimentali in materia di sanità e il congelamento progettuale di viabilità e trasporti, ci troviamo così a fare i conti con gli stessi treni regionali di cinquant’anni fa, con una viabilità al limite della percorrenza e della sicurezza automobilistica, con imprese relegate ai margini del mercato e costrette a chiudere per l’inaccessibilità al credito, una sanità romagnola che boccheggia sotto le logiche centripete bolognesi e con tagli indiscriminati a presidi ospedalieri la cui unica colpa è quella di essere periferici. Nessun accenno poi al dramma della sicurezza che investe in maniera trasversale tutta la nostra regione e non conosce freni. Schizzano gli episodi criminosi e i reati cosiddetti predatori a danno di imprese e privati, sono all’ordine del giorno i furti in abitazione e dilaga la percezione di insicurezza tra i nostri cittadini, che disertano le piazze e i centri storici nelle ore serali. Vi è mancato dunque il coraggio e l’intraprendenza per voltare pagina, è prevalsa la paura e la mancata arroganza politica per prendere distanze dai vostri predecessori. Non dispero però, c’è ancora l’opportunità di raddrizzare il tiro in fase di assestamento del bilancio per dare ossigeno alle imprese e soprattutto anche dal punto di vista delle opere strutturali. Mi riferisco da ultimo all’opera Orte - Mestre, che è stata declassata a opera ordinaria e non invece a grandi opere e sarà uno dei punti a cui questa maggioranza dovrà dare risposte dal punto di vista della possibilità di riprendere in mano questa grande opera. Sulla base di queste considerazioni, pertanto, credo e spero che nell’ambito dell’assestamento di bilancio ci siano priorità che devono essere ascoltate e quindi ritengo ancora che vi sia una chance per poter portare questa regione ai massimi livelli, come diceva il consigliere Poli poco fa. Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta Bonaccini. Ha a disposizione venticinque minuti. Ne ha facoltà.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente. Ringrazio l’Assemblea e i Consiglieri per i toni, perché mi pare che abbiamo fatto una discussione molto civile, pacata e di grande rispetto istituzionale. La politica non è abituata a questi toni, ma a teatrini di urla e di insulti che credo abbiano allontanato in questi anni molti cittadini dall’apprezzamento delle opinioni anche quando non sono magari condivise. Credo quindi che questo sia un segno di maturità importante; quando ci siamo presentati col bilancio, avevo detto che ci sarebbe piaciuto avere confronti anche aspri ma sempre nei termini della correttezza istituzionale e di un rapporto che non travalicasse mai il rispetto individuale e le idee diverse o alternative, e mi pare che oggi questo risultato, che non è per nulla scontato e banale nella politica di oggi, sia molto apprezzabile. Lo è perché permette di poter ragionare e riflettere senza dover drammatizzare. Sinceramente non ho capito qual è il disegno alternativo. E quando mi viene detto che abbiamo disatteso le promesse elettorali, adesso le mettiamo in fila una per una, chiedendovi di rimarcare almeno che noi siamo qui da novanta giorni.

Il 26 gennaio ho presentato il programma a quest’Assemblea e la squadra di governo. Ora, dopo novanta giorni, vediamo nel concreto che cosa abbiamo realizzato e quanto abbiamo disatteso. Molti di voi ci dicevano che avremmo aumentato le tasse, che avremmo tagliato sulla sanità e sul sociale. Se così fosse, aspetto la lista degli ospedali che chiudiamo. Per correttezza, quando mi viene detto che chiudiamo un ospedale, dovreste avere il buon gusto di dire nome, cognome e località. Io non sono abituato a prendere le altre Regioni a riferimento nel bene o nel male, perché mi piace parlare di noi. Dopodiché, se le vogliamo dire tutte, allora andiamo a vedere cosa è stato fatto in Lombardia. Se riuscirete a dimostrarmi che in Lombardia non sono stati chiusi dei punti nascita o non sono state avviate trasformazioni di parecchi ospedali in presidi territoriali, dirò che sono stati molto più bravi di noi, perché noi faremo molto meno di questo e garantiremo servizi di qualità, non chiuderemo alcun ospedale. Quelle che sono le "case della salute" sono presidi di grande qualità sul territorio sempre più vicini ai cittadini, ma - ripeto - il 5 maggio andrò a fare l’assemblea in Valmarecchia e vedremo i cittadini cosa diranno quando diremo cosa faremo in quell’ospedale e in quel territorio, dove non chiuderemo nulla di quello che era stato descritto. Oppure mi si venga a raccontare qual è il saldo tra Veneto ed Emilia-Romagna di gente che va a farsi curare fuori e chi arriva da altre regioni. Aspetto che me lo portiate, perché a me non piace far propaganda, però conoscendo i numeri ci andrei cauto in alcune affermazioni che si fanno. Perché delle due, l’una: o vale solo ciò che si dice per criticare, oppure si mettono sul piatto i numeri e si fa una valutazione serena, perché io non uso quegli argomenti per dire che sono migliore del Veneto o della Lombardia. Dico solo che ci vuole cautela quando si danno dei numeri, perché ci sarà qualcuno che i numeri ve li porterà davvero. Usiamo gli argomenti tra di noi per valutare come l’Emilia-Romagna possa garantire alcune cose di riferimento fondamentali sulle quali possiamo certamente dividerci.

Noi avevamo detto che vogliamo tra qualche anno tornare alla piena occupazione; sappiamo che siamo una regione in difficoltà, sono usciti su tutta la stampa nazionale i dati delle regioni europee con i tassi di disoccupazione. Certo, come diceva il consigliere Alleva, siamo arrivati anche qui a livelli che non conoscevamo, in una realtà in cui, nel dopoguerra, se si perdeva il lavoro l’unico imbarazzo era quale si dovesse scegliere tra quello che si trovava da soli o che veniva offerto. Ma se andate a vedere quella tabella abbiamo anticorpi più robusti di altri. Vorrei chiedervi di andare a vedere gli studi di importanti centri studi indipendenti regionali o nazionali per vedere dove ci collochiamo l’ultimo anno: siamo i primi per export, siamo cresciuti il triplo della Lombardia e del Veneto nel 2014 (sarà il sistema produttivo), siamo sopra ai sistemi manifatturieri tedeschi e credo che sull’export dobbiamo investire.

Come investire? Non è che posso imporre a qualcuno noi di andare a esportare, ma - ad esempio -facendo come col bando che è uscito ieri per sostenere l’aggregazione e l’internazionalizzazione di imprese, in particolare -come correttamente veniva detto, e lo condivido, da qualche esponente della Lega -, provando ad aiutare soprattutto le aziende più piccole o piccolissime. Oggi chi esporta sta volando in termini di fatturato e anche di creazione di posti di lavoro e di ricchezza. Le imprese che stanno bene mediamente sono imprese che creano anche qualche posto di lavoro. E, se creano qualche posto di lavoro, consentono a qualcuno che abita da queste parti di stare meglio. È un circolo virtuoso per il quale possono ripartire anche i consumi, grazie al fatto che ci sono più persone stabilizzate o meno persone in cerca di un lavoro che hanno perduto, o che era diventato precario. E ci sono imprenditori che non chiudono, ma cercano perfino di ripartire. Noi siamo cresciuti nel 2014 del 4,2 per cento in un paese in recessione, grazie soprattutto alle ventiseimila imprese che esportano da questa regione verso l’Europa o verso il mondo. C’è l’Expo, che apre tra pochi giorni. E per noi è una grande occasione e una grande vetrina. Ho sempre detto e mi avete sempre sentito dire che se l’Expo andrà bene sarà un bene per il Paese. E, se sarà un bene per il Paese, sarà un bene per la Lombardia e Milano. E se andrà bene per la Lombardia e Milano vedrete che può andar bene magari anche per l’Emilia-Romagna, il Veneto, la Toscana o tutto il paese, perché milioni di visitatori che verranno verso questa parte del mondo possano essere potenziali clienti o compratori. O possono essere coloro che intercettano qui sul nostro territorio quanto di buono c’è nell’agroalimentare (noi siamo la regione sul tetto d’Europa con quarantuno prodotti IGP e DOP). Tenete conto che c’è anche la possibilità, sempre nel quadro dell’Expo, di valorizzare la promozione turistica di un territorio in cui, come abbiamo detto più volte, vogliamo ulteriormente investire. Vogliamo portare il turismo dall’8,6 di produzione di ricchezza dell’intero PIL regionale a superare la doppia cifra nel corso di questi anni, perché crediamo che l’Italia e l’Emilia-Romagna abbiano tantissimo da offrire come potenzialità turistica. Ricorderete che ho fatto un’autocritica rispetto a come il centrosinistra fece la riforma del Titolo V, in particolare sul tema della promozione del turismo. Ritengo che su alcune materie concorrenti, a partire proprio dalla promozione del turismo nel mondo, secondo me è giusto che la competenza ritorni in capo al Paese.

Certo, anche noi ci stiamo dando da fare; io andrò in missione in Cina, in una delle province più ricche e più grandi, il Guangdong. Tra pochi giorni andremo a sottoscrivere un protocollo di intesa che permette scambi commerciali, collegamento con il World Food Forum, che sapete è un progetto internazionale che l’Emilia-Romagna ha presentato - poche settimane fa all’Unione europea e ad altri paesi del mondo - alla presenza degli assessori Bianchi e Caselli -. È un progetto con cui si vuole investire proprio nel campo dell’agricoltura, dell’agroalimentare e l’agroindustria perché noi, e volutamente ne abbiamo fatto una scelta politica, ne vogliamo fare una di quelle filiere, insieme al manifatturiero, al turismo e al terzo settore, che nei prossimi anni possano creare nuova occupazione, perché questa - ribadisco - sarà ed è la nostra ossessione.

Se l’Expo avrà successo, e noi siamo stati descritti da coloro i quali la stanno costruendo come la regione più presente per qualità e quantità, avremo successo anche noi. C’era stato chiesto un investimento nel collegamento tra l’Emilia-Romagna passando per Parma, Piacenza e arrivando a Milano. Noi l’impegno lo abbiamo mantenuto e 900 mila euro li abbiamo trovati dopo poche settimane dal nostro insediamento. Non era stato previsto e sto ancora aspettando che la Lombardia mantenga fede all’impegno di sostituire treni che sembrano treni bestiame. Andateli a vedere, ma chi abita da quella parte, come i consiglieri Foti, Molinari o Gazzolo, lo sa. Se non li sostituiranno io non aprirò alcuna polemica. Ho detto che ci è stato chiesto un impegno e l’impegno l’ho preso. Ho detto alla Lombardia cosa potremmo aspettarci, ma non aprirò mai un conflitto istituzionale perché è legittimo che ognuno nel proprio bilancio e nella propria regione decida come vuole comportarsi verso gli altri. Di quell’impegno si poteva spendere una parola oggi per dire che è stato mantenuto, perché lo abbiamo fatto immediatamente. L’avevo promesso quando abbiamo portato la Giunta a Piacenza e lo abbiamo mantenuto immediatamente. E, da maggio, l’assessore Donini ci ha garantito quell’impegno preso, perché fino alla fine di ottobre aumentasse il trasporto su rotaia, non su gomma. E abbiamo detto che, se funzionerà, ci prendiamo la responsabilità non di decidere che verrà sicuramente finanziato, ma di discutere con quest’Aula se eventualmente - anche nei prossimi anni - quell’impegno di potenziamento del trasporto ferroviario verrà preso. Si, perché sulla cura del ferro vogliamo fare tanto come mai si è fatto in questa regione in passato. E sfido chiunque, se la gara del ferro avrà successo, a dimostrare il contrario a proposito di politiche industriali. La nostra idea è di andare alla sostituzione di tutti i treni e le carrozze del sistema ferroviario regionale: hanno bisogno di essere totalmente sostituite e portate a essere nuove per assicurare una qualità che, in quel sistema, possa aumentare.

Se l’agricoltura e l’agroindustria è una delle filiere in cui creare nuovi posti di lavoro, come potevamo pretendere che il PSR venisse approvato se il Paese ha contratto l’accordo con l’Europa solo pochi mesi fa? Non era possibile. Dopodiché domando quali regioni hanno visto dall’Unione europea approvare il loro Piano di Sviluppo Rurale. A oggi nessuna. Finché non vedo la firma, per me non valgono le promesse. Ho la sensazione che molto a breve saremo tra le poche regioni che vedranno approvare quel piano, ma non sono sicuro che se andrà così ce ne darete voi per primi il merito. Magari direte anche che vi eravate sbagliati a immaginare che ce lo avrebbero distrutto, quindi vuol dire che era fatto bene. Ho la sensazione che potrebbe perfino essere approvato completamente così com’è, ma aspettiamo, perché è giusto parlare davanti ai fatti concreti. Ma certamente se, come io credo, arriverà l’ok, noi saremo la prima regione in Italia che dimostra tutta la sua validità, in un paese in cui troppe regioni non riescono ad attrarre e a spendere i fondi europei. Non è merito nostro il piano di prima (me ne prendo un pezzo piccolissimo per averlo votato qui e averlo discusso insieme alla Giunta Errani).

Io non mi cullo mai nel fatto che noi siamo bravi e che gli altri si devono arrangiare, perché un Paese che non riesce a spendere i fondi europei è un paese che perde delle occasioni per modernizzarsi. Ma certamente noi possiamo giocare una partita seria, siamo stati tra i pochi che li hanno attratti e spesi. C’è una cifra record come potenzialità per i prossimi sei anni, potremmo essere la prima regione tra pochi giorni ad avere approvato tutti e tre i piani per la spesa di 2 milioni 500 - cifra record - di fondi europei. Abbiamo già avuto l’ok poche settimane fa al fondo sociale europeo, abbiamo avuto l’ok ai fondi POR FESR, parte dei quali sono direttamente collegati allo sviluppo e all’innovazione delle nostre imprese, perché vogliamo sostenere - e su questo possiamo fare una battaglia comune - l’ossatura di questa regione, che oltre all’industria e alla cooperazione, è fatta in particolare dalla piccolissima, dalla piccola e dalla media impresa. Nel manifatturiero è capace di fare cose di qualità straordinarie, perché nel “made in Italia” il “made in Emilia-Romagna” si colloca nel manifatturiero. Nel biomedicale e nell’agroalimentare, come eccellenza, devono investire su ricerca e innovazione. Non bastano più le buone mani artigiane degli anni Settanta o Ottanta, ma c’è bisogno di continuare in una linea in cui le nuove scienze e tecnologie possono dare una mano, ed è per questo che la scelta politica di investire - molti ci criticarono, addirittura la metà dell’intero fondo dei 2 miliardi 500 milioni - sull’agricoltura, l’agroindustria, l’agroalimentare e lo sviluppo rurale va nella direzione di investire laddove negli anni si era troppo disinvestito.

Noi siamo convinti che investire lì significhi molto, oltre che investire laddove la qualità c’è. Significa dare una mano ai nostri produttori e a nostri coltivatori, alle nostre imprese agroalimentari e agroindustriali, significa anche garantire una qualità migliore della tenuta e del controllo del territorio e del suolo. Nelle linee di finanziamento dei bandi del PSR c’è una parte non piccola che sarà destinata ai giovani per le ragioni che anche qualcuno tra i banchi, e condivido, ha descritto. Ci sono risorse a quelle imprese che vogliono mantenersi in montagna, nelle aree rurali e appenniniche, o addirittura vogliono impiantarsi con agevolazioni, finanziamenti diretti. Perché - avete ragione - il primo elemento per provare a contribuire e a difendere il territorio è quello di non spopolare ulteriormente la montagna, provare addirittura a ripopolarla, e per questo parte di quei finanziamenti vanno per portare la banda ultralarga. E, dove non arriva l’ultralarga, cioè quasi ovunque, la banda larga all’ultimo comune montano piccolissimo o a tutte le scuole di questa regione, perché vogliamo che il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti sia garantito e vogliamo che ogni impresa, ovunque si trovi, abbia le stesse condizioni di parità tecnologica delle altre. Tutto questo è contenuto in quel piano. E io penso che non sarà un bene per la Giunta Bonaccini, ma sarà un bene per l’Emilia-Romagna, perché vorrebbe dire, appena partiti - e sapete in che condizioni siamo partiti - vorrebbe dire essere in grado di poter fare uscire i bandi il prima possibile. Dopodiché, la prima voce a bilancio è quella del cofinanziamento per i cosiddetti fondi europei, per la pro quota nostra, perché c’è una quota che riguarda lo Stato e una metà che riguarda l’Europa.

La condizione che l’Europa pone è quella. Noi abbiamo detto che per quest’anno, e quest’anno lo si vede - e poi ci giudicherete se lo faremo - per i prossimi anni al primo posto c’è il cofinanziamento dei fondi europei. Un tesoretto da 2 miliardi 500 milioni, come ci hanno detto tutte le associazioni imprenditoriali e i sindacati dei lavoratori, è uno strumento straordinario per garantire qualità, competitività e anche nuovi posti di lavoro. Se l’economia riparte, e la luce in fondo al tunnel adesso la si vede davvero, possiamo anche attrarre investimenti dall’estero o anche da altre parti del Paese. Per questo quando andremo in assestamento sull’attrattività per le imprese, sarà la prima voce che finanzieremo ulteriormente. Ci abbiamo messo risorse, ma vogliamo mettercene di più e sono anche convinto che buona parte di voi su questo sia d’accordo. È il primo impegno che prendo pubblicamente qui, così dicendolo al microfono mi potrete tirare l’orecchio se non saremo in grado di mantenerlo la prossima volta. Dall’altra parte però voglio anche dire che stiamo tornando a essere attrattivi, se è vero quello che è accaduto con la Philip Morris, quello che con grande determinazione l’assessore Bianchi insieme al Ministro Guidi sta facendo per un’altra grande azienda che provi a spostare qui la produzione di un suv. Conoscete la vicenda Audi Lamborghini.

Ma potrei citarne altre con le quali siamo in contatto e che sappiamo stanno verificando e valutando se venire a investire verso l’Emilia-Romagna. Abbiamo detto allora fondi europei, l’Expo, l’Europa, abbiamo detto il turismo, sul quale c’è impegno di bilancio molto rilevante per la promo-commercializzazione e per tutto ciò che riguarda l’aspetto di garantirsi un’opportunità come quella dell’Expo, che durerà fino a fine anno, ma che traguardi anche oltre. Ed è per quello che sull’agricoltura abbiamo messo in campo il progetto, per me straordinario, del World Food Forum research and innovation, per avere - noi come Regione - un punto di vista e un rapporto con tutto il mondo e tutta l’Europa, che ci permetta nel dopo Expo di poter avere su quegli argomenti un punto di vista e di relazione che ci aiuti a fare le cose per bene.

Abbiamo detto lavoro e abbiamo detto occupazione. E dico qui in Aula che noi per la fine di maggio vorremo essere nelle condizioni di mantenere un’altra promessa e un impegno, a poche settimane dall’avvio della legislatura, cioè firmare il patto per il lavoro con quelli che ci vorranno stare - mi auguro tutti gli attori sociali che abbiamo chiamato al tavolo. In ogni caso stiamo lavorando e voglio ringraziare in particolare Bianchi e tutta la Giunta per il lavoro di coordinamento che stanno facendo, perché abbiamo detto che - per quanto ci riguarda - vogliamo lavorare anche in velocità, perché la politica - se ha perso credibilità negli anni - è anche perché ci mette troppi anni a decidere e, dopo che ha deciso, ci mette troppi anni a realizzare. Certamente volevamo andare al confronto con tutte le parti sociali, ossia mondo del lavoro e dell’impresa nelle sue sfaccettature, i quattro rettori delle università, le banche, il forum del terzo settore e gli amministratori locali. Nel patto per il lavoro - ne discuteremo e ne discuterete - ci stanno gli assi di riferimento per il modo in cui noi immaginiamo questa regione torni davvero alla piena occupazione, che non ci basta nemmeno definirla così, ma direi nella piena e buona occupazione. È per questo, per non fare disoccupati ma per difendere i posti di lavoro, che siamo stati i primi, e non so quante regioni lo hanno fatto (ma per le ragioni che ho detto prima non mi interessa aprire questa discussione) a decidere di garantire che tutti i lavoratori della provincia, in attesa della riforma costituzionale tra due anni che vada davvero nel pieno della sua, come io mi auguro, effettività, possano essere garantiti al netto di chi ha scelto il prepensionamento o la mobilità verso altri enti. Per quest’anno, ma siamo anche disposti a farlo per quest’altro anno con un accordo e un protocollo sottoscritto con i sindacati, abbiamo detto che non vogliamo lasciare a casa nessuno. Abbiamo detto che tra poche settimane verremo a votare la legge di riordino, che prende la Delrio e con alcune ulteriori correzioni la applica, perché è una legge dello Stato che secondo noi è giusto applicare il prima possibile nonostante siamo insediati da poco. È una legge che va a un riparto e a un riordino delle deleghe, con un confronto serrato che stiamo facendo sui territori tra ciò che deve fare la Regione e ciò che devono fare le province attuali di secondo livello, in particolare i Comuni.

Bisogna spingere sulle unioni dei comuni, che mettano in gestione associata i servizi e augurarsi - perché non possiamo permettercelo né sarei d’accordo di obbligarlo - a incentivare le cosiddette fusioni (abbiamo già approvato due progetti di legge) che sono al vaglio di una discussione che i territori autonomamente e legittimamente potranno fare nell’idea che questo Paese - e anche questa regione - hanno bisogno di molta sburocratizzazione, di molta semplificazione e di una capacità di andare verso un rapporto più diretto e veloce col territorio e nella partecipazione dei cittadini.

Per questo un’altra promessa che mantengo è che a breve, nei prossimi giorni, definirò quella cabina di regia che avevo promesso in campagna elettorale, a proposito della parola velocità, che si occuperà sotto la diretta responsabilità del Presidente della Regione di provare a fare in modo che nel giro di due anni, cioè entro la metà della legislatura, tutto ciò che può stare alla voce sburocratizzazione lo proviamo a mettere in campo e realizzare.

Non so se ce le faremo; le mie oggi sono parole, ma certamente mantengo un impegno di una cabina di regia in cui coinvolgeremo anche qui le forze sociali e proveremo davvero nel giro di due anni a fare in modo che piuttosto che una nuova legge ce ne sia una in meno. O, meglio, ne faremo anche qualcuna nuova, ma vediamo di accorparne qualcuna, di chiudere anche qualche ufficio che non serve, di dimezzare, come ho promesso, le società partecipate - come faremo - e di lavorare per una semplificazione complessiva nel quadro normativo che oggi anche il riordino istituzionale, con un livello di governo in meno, ci può consentire. Anche questo però lo voglio fare insieme all’Aula, in un lavoro che secondo me con le Commissioni competenti potremo provare a realizzare nei mesi che verranno.

Credo che sia utile raccogliere da qualsiasi parte qualche suggerimento e qualche aiuto. Dentro quel quadro di impianto normativo di salvaguardia dei posti di lavoro, di riordino istituzionale, di incentivo per il lavoro e per la crescita, volevamo però evitare di gravare ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese. Il risultato è quello di zero euro di tasse in più grazie in particolare a un lavoro, del quale anche io voglio ringraziare l’Aula - prima e ad oggi unica regione in Italia che l’ha fatto - di fare un taglio sui costi della politica che non ha fatto nessuno in Italia nel modo in cui è stato fatto qui. Sappiamo di quanto stiamo parlando, ne abbiamo già parlato a lungo ed è inutile che faccia perdere altro tempo. Presidenti in carica e candidati alla presidenza non dello stesso colore politico ci stanno chiedendo quella legge per capire se può avere una validità anche da altre parti. Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma certamente sapete anche voi che quell’elemento è una di quelle cose - nel suo piccolo - che può provare a ricucire un po’ il rapporto tra eletti ed elettori.

Così in tanti si erano allontanati da noi alle regionali che hanno visto la mia elezione a Presidente, con i quali dobbiamo provare a recuperare fiducia. Una fiducia da recuperare certo sulle cose fatte e su quelle concrete, a partire dal creare nuova occupazione, ma anche se facendo capire nei fatti, come abbiamo fatto, che la distanza tra noi e loro dal punto di vista degli emolumenti o dell’eliminazione di qualsiasi privilegio diventa effettiva.

Questo abbiamo fatto e vi ringrazio. Ci siamo presi un’alta responsabilità: abbiamo risparmiato anche sulla struttura Regione, parecchio. E, insieme al tema del recupero di oneri finanziari e alla cessazione di alcuni mutui, siamo stati in grado di non dover mettere un solo euro di tasse in più e garantirci nel lavoro fatto nella Conferenza Stato-Regioni, come Emma Petitti molto bene ha descritto, che oltre gli 8 miliardi di euro del sistema sanitario nazionale possano arrivare verso l’Emilia-Romagna, così come noi garantiremo e manterremo il più alto fondo sociale per la non autosufficienza che c’è in questo Paese, che sfiorerà il mezzo miliardo di euro, perché abbiamo detto che non dormiremmo la notte se ci fossimo immaginati, anche a fronte di tagli che fossero stati superiori, di dover togliere un servizio a un bambino, a un adulto o a un anziano in carrozzina.

Io sono orgoglioso di questo ed è tra i nostri valori non negoziabili, per come noi intendiamo il governo di questa regione. Vorrei che su questo, in particolare da sinistra, ci fosse reso merito, consigliere Alleva. Una regione che mantiene un sistema di welfare, di tutela sanitaria, di tutela per gli non autosufficienti e per la disabilità, è un fiore all’occhiello che vogliamo garantire, mantenere. E se in assestamento avremo un euro in più rispetto alle altre priorità, lo metteremo lì, perché noi abbiamo detto che volevamo garantire che l’ultimo della fila potesse sempre tagliare il traguardo, il che significa lavoro, occupazione, sistema di qualità di welfare, senza nascondere che anche noi abbiamo dei difetti. Non mi sentirete mai parlare di modello - Bignami e i Consiglieri che erano con me la scorsa legislatura non mi hanno mai sentito pronunciare quella parola - perché noi dobbiamo soltanto provare a migliorare ciò che non va e a vedere anche i difetti. Per questo sulle liste d’attesa a fine anno torneremo qui e vedrete che la determinazione che ci abbiamo messo secondo me produrrà risultati.

Proveremo a metterci risorse, aprire, come faremo e stiamo facendo, negli orari in cui erano chiusi, i servizi ambulatoriali o i luoghi dove ci si deve far curare. Non chiuderemo nessun ospedale, ma miglioreremo l’efficienza e l’efficientamento senza creare doppioni, ma lavorando meglio. Infine dico un’ultima cosa: dei soldi della cultura - ne abbiamo parlato a lungo l’altra volta -, cioè i 10 milioni di euro in più, non ci credeva nessuno. C’era scetticismo e ci dicevano che lo facevamo per propaganda elettorale, ma lo facciamo già adesso.

Domani in conferenza stampa presenteremo un piano sul dissesto idrogeologico, sulla difesa e la tutela del suolo e della costa, su cui forse si doveva fare di più in passato. Noi ci metteremo le mani, i piedi, la testa e il cuore. Il piano decennale verremo a presentarlo a breve, ma domani presenteremo un piano da circa 50 milioni di euro che andranno investiti immediatamente tra ciò che abbiamo portato a casa dall’Europa - cioè quello che ci ha portato a casa il Governo nazionale dopo il maltempo di poche settimane fa - e quello che mette la Regione dopo l’approvazione del piano di oggi, in attesa di altrettante risorse (oltre quei 50, altri 50) che abbiamo chiesto al Governo nel progetto Italia sicura. Crediamo infatti che quella sia una priorità che da un lato deve coprire le ferite del territorio e dall’altro provare a dare anche occupazione e posti di lavoro con piccole e medie opere. Tutto questo deve avvenire in una lotta dura per la legalità; su questo in particolare il Movimento 5 Stelle ci aveva, insieme agli altri gruppi, richiamati a un impegno che dovevamo prendere nel corso della legislatura, con l’attivazione anche di strumenti come la consulta, e su questo nelle prossime settimane insieme all’assessore Mezzetti prenderemo l’impegno di andare all’attivazione di strumenti che possano sul tema della legalità, agganciata al tema del patto per il lavoro, come avevamo promesso, farne un pilastro per i lavori di questa legislatura insieme a voi nei prossimi cinque anni. Nessuna tassa, impegno per il lavoro e l’impresa, garanzia che non viene tolto un euro a tutto il sistema sanitario e il welfare, investimenti sulla cultura in controtendenza con tutta Italia, perché ne vogliamo fare una filiera di lavoro, investimenti importantissimi, con un piano decennale, sul dissesto idrogeologico, perché in Italia si interviene sempre sull’emergenza e mai sulla prevenzione, e noi vogliamo girare un po’, pur dovendo fare ancora tanta emergenza, quell’intervento, riordino istituzionale, patto per la legalità insieme al patto per il lavoro: questa è la direzione di marcia che vogliamo prenderci nei prossimi anni sapendo che dobbiamo rimontare una sfiducia generale nei confronti della politica, che si è vista anche qui, sapendo però che se ci confronteremo costantemente con il grande equilibrio che oggi ho molto apprezzato forse anche alcune cose che non ci vedono propriamente d’accordo potrebbero perfino vederci marciare insieme su alcune delle priorità che ho elencato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, presidente Bonaccini.

Si chiude così la discussione generale e adesso passiamo al progetto di legge 348 “Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015 (delibera di Giunta n. 254 del 16.03.2015).

Al progetto di legge sono stati proposti dieci emendamenti, cinque a firma del consigliere Foti, uno a firma dei consiglieri Bertani, Foti, Pompignoli e Bignami, uno a firma del consigliere Bertani, uno a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi e due a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

Nomino come scrutatori i consiglieri Lori, Sensoli e Delmonte.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 1. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 2. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 3. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

All’articolo 4 è pervenuto un emendamento a firma del consigliere Foti. Apriamo il dibattito generale congiunto sull’emendamento e sull’articolo 4. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.

All’articolo 5 c’è un emendamento, sempre a firma del consigliere Foti.

Apriamo il dibattito generale sull’emendamento e sull’articolo 5. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 6. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.

Prima dell’articolo 7 abbiamo un emendamento del Movimento 5 Stelle a firma del consigliere Bertani che chiede l’inserimento di un nuovo articolo.

Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per presentare velocemente questa proposta. Questa proposta deriva principalmente da un caso concreto, che è quello del Comune di Cervia, che ha sollevato questo problema - ne parlava anche il Presidente Bonaccini - sull’unione dei comuni. Stiamo spingendo sull’unione dei comuni e c’è da tenere conto che la legge che applica le unione dei comuni aveva qualche problema applicativo; in questo caso il Comune di Cervia si ritrova a dover fare per il silenzio assenso l’unione dei comuni col Comune di Russi, che non è confinante, e che non trova probabilmente delle sinergie per ottimizzare l’unione dei servizi. Questo comune, in un ordine del giorno congiunto, ha chiesto di derogare alla legge proprio perché il comune o i comuni che potrebbero dare questa sinergia sono di province confinanti e hanno comunque un’omogeneità territoriale riguardo anche al turismo. Questa proposta ha un carattere di necessità e anche di urgenza, perché da quest’anno queste unioni di servizi devono diventare attive e quindi abbiamo l’opportunità di creare una sinergia invece di eliminare una disfunzione che non avrebbe nessuna utilità. Tra l’altro c’è il contrasto stridente con quello al quale stiamo andando incontro, cioè l’eliminazione delle province. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare la consigliera Rontini. Ne ha facoltà.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Solo per rassicurare il collega Bertani che ben conosciamo la questione che lui ha illustrato. Ne abbiamo parlato in questi giorni anche a margine delle Commissioni assembleari e riteniamo però che la sede più idonea dove affrontarla sia quella del progetto di legge di riordino istituzionale e dei relativi atti che a breve arriveranno in Aula per la discussione e quindi rimandiamo a quella sede gli opportuni approfondimenti e le opportune valutazioni che molto probabilmente potranno andare anche in questo senso anche a fronte dell’effettiva attuazione dello spostamento di alcune funzioni dal livello provinciale a quello di area vasta, come abbiamo indicato anche nel programma di mandato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per registrare questa disponibilità. Intanto noi lo abbiamo proposto perché nella bozza, che noi non abbiamo, del riordino delle province e delle aree vaste questa possibilità ancora non si vede e spero che quindi, visto che questo immagino verrà bocciato, ne terrete conto nelle successive bozze. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Apro il dibattito generale sull’articolo 7. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto. Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.

Prima dell’articolo 8, abbiamo un nuovo emendamento, l’emendamento n. 6, per l’introduzione di un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Bertani, Foti, Pompignoli e Bignami.

Apriamo il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Intervengo sull’ordine dei lavori. Siccome prima abbiamo discusso questo emendamento, immagino che tutti abbiamo votato quello di Cervia, visto che ho parlato di quello di Cervia. La consigliera Rontini ha risposto su quello di Cervia e, anche per un errore mio, diamo per discusso quello.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Do per non approvato questo, cioè l’emendamento 6, che è quello votato prima.

 

BERTANI: Forse rimane da discutere il n. 7.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Adesso abbiamo l’emendamento 7 per la richiesta di un nuovo articolo, sempre a firma del consigliere Bertani, al quale chiedo se vuole intervenire in discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Riordino delle società partecipate della Regione. Anche qui abbiamo letto nel DEFR e sentito dal Presidente che dobbiamo fare il riordino delle società partecipate della Regione, questo termine scadeva a norma di legge il 31 marzo, non lo abbiamo ancora fatto, quindi riteniamo sia opportuno introdurre in legge questo auspicio di riordinare le società partecipate della Regione. Ovviamente aggiungiamo due commi, uno per salvaguardare i livelli occupazionali, quindi tenere conto che nelle società dismesse o comunque nelle società accorpate non lasciamo a casa nessuno, però facciamo anche divieto di aumentare il numero del personale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Apro il dibattito generale sull’articolo 8. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 9. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 10. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.

All’articolo 11 è stato presentato un emendamento a firma del consigliere Foti.

Apriamo il dibattito generale sull’emendamento n. 3 e sull’articolo 11. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento n. 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.

Prima dell’articolo 12 c’è la richiesta di un nuovo articolo, l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

Apriamo il dibattito generale sull’emendamento 4. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.

Apro la discussione generale sull’articolo 12. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

All’articolo 13 sono stati presentati quattro emendamenti:

l’emendamento 8 a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi;

l’emendamento 9 a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli;

l’emendamento 5 a firma del consigliere Foti;

l’emendamento 10 a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

Apro la discussione generale sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Si tratta dell’emendamento successivo a quello presentato dal Movimento 5 Stelle ed è un emendamento con il quale si intende modificare il secondo comma dell’articolo 13 della legge regionale 43/2001 aggiungendo la parte "a seguito di un bando" prima della parte "di selezione pubblica", quindi le assunzioni di cui al primo comma avvengono con deliberazione della Giunta regionale o dell’Ufficio di Presidenza per le rispettive dotazioni organiche, a seguito di un bando di selezione pubblica.

In questo contesto viene anche modificato il quinto comma - sarebbe l’emendamento n. 10 - e diventa "i bandi di selezione pubblica di cui all’articolo 18 della legge regionale sono avviati entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge sino ad avvenuto espletamento delle selezioni. I contratti di lavoro a tempo determinato disciplinati dal medesimo articolo 18 attualmente in essere possono essere prorogati in rispetto del limite - questa è l’altra modifica - di durata di cui al primo comma non oltre il 31 gennaio 2016". Questo emendamento è stato presentato a seguito dell’emendamento presentato dalla stessa Giunta che intende prorogare di un anno la durata dei contratti dei dirigenti a tempo determinato della Regione. Con questo emendamento si vuole eliminare questa parte, perché non si comprende la necessità di prorogare questa durata, essendo contratti di dirigenti a tempo determinato, quindi per loro natura hanno una scadenza, e parliamo di dirigenti che hanno più di quindici anni di attività all’interno della Regione, quindi la natura del tempo determinato è venuta meno anche in virtù della nuova norma, quindi il mutato quadro normativo, che non permetterebbe più di continuare a utilizzare il tempo determinato poiché non è possibile ai sensi di legge procedere al loro rinnovo per chiamata diretta o senza selezione pubblica. Questi sono i due emendamenti che vogliamo presentare e che portiamo al voto. Sono emendamenti che comportano comunque, per quanto riguarda il bilancio, un risparmio di spesa, quindi su questi chiediamo l’approvazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Anche noi nell’ottica della riduzione di spesa, perché visto che è stato citato che abbiamo fatto un taglio ai costi della politica sembra corretto che facciamo anche un taglio alle spese di funzionamento della Regione. Dobbiamo ricordarci che da uno studio fatto sui costi della pubblica amministrazione, i trecento dirigenti apicali di regioni e province guadagnano circa 150 mila euro, quanto i quattro direttore generali del Ministero dell’Economia e del Capo del Gabinetto del Ministero degli Esteri britannici, quindi proponiamo, come abbiamo effettuato una riduzione ai costi della politica, di fare anche una riduzione ai costi dei dirigenti regionali. Proponiamo che il lordo annuale spettante ai dirigenti regionali non potrà superare l’80 per cento di quello del Presidente della Giunta regionale. Inoltre, nella seconda parte di questo emendamento, andiamo a limitare la pianta organica dei dirigenti in Regione. Questa pianta organica è quella che viene utilizzata per calcolare la percentuale di dirigenti a tempo determinato, che ad oggi era del 15 per cento, era contro la legge - l’avevamo già fatto notare fin dal 2011 e finalmente ce ne siamo accorti -, chiediamo di abbassare il tetto dal 15 al 5 per cento ma fissiamo la pianta organica sulla quale si calcola questo 5 per cento che proponiamo a centocinquanta dirigenti. Nella terza parte dell’emendamento chiediamo che non vengano fatte proroghe non a norma di legge e che per l’assunzione a tempo determinato di alcuni dirigenti, sempre nei limiti che abbiamo proposto, vengano fatti dei concorsi pubblici. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Mi sembra che sull’argomento ci sia un po’ di superficialità, nel senso che c’è un problema molto serio, e tra l’altro abbiamo già visto che avvocati hanno scritto sulla possibilità di derogare o non derogare al limite dei cinque anni, e non ho ben compreso se questo limite viene implicitamente riconfermato dall’emendamento che viene posto, quasi quindi in contrasto con la possibilità di deroga, deroga che in quanto transitoria potrebbe essere ammissibile e anche costituzionale, comunque è un problema serio, un problema che ci può aprire un forte contenzioso. In secondo luogo c’è questa tendenza a diminuire dal 15 al 5 per cento i dirigenti cosiddetti esterni sui quali onestamente dovremo riflettere perché presupporre che all’interno dell’ente esistano sicuramente tutte le professionalità necessarie è una speranza che potrebbe anche non essere ben riposta. Nessuno obbliga ad assumere il 10 per cento o il 15 per cento di dirigenti esterni, però la possibilità di valersi di professionalità importanti fuori dall’ente deve essere permesso. Può essere che in certe situazioni abbiamo bisogno di purosangue e allora non vorrei sentire questa accusa che viene fatta contro il ricorso ai dirigenti esterni. Nessuno dice che deve esserci il 15 per cento dei dirigenti esterni, però può esserci la necessità di fare un ricorso più o meno ampio alle professionalità esterne. 

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Faccio una precisazione su questo. Non è che siamo contrari all’articolo 18, che è proprio quello di cui stavamo discutendo, ma il problema è che fino ad oggi quel 15 per cento è stato utilizzato tutto ed è stato usato anche per aggirare i concorsi pubblici, quindi è per questo che noi vogliamo porre questo limite.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono più iscritti, per cui apro le dichiarazioni di voto sugli emendamenti e sull’articolo 13.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 10 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 14. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 15. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 15 è approvato.

Apriamo il dibattito generale sull’articolo 16. Non ci sono interventi, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 16 è approvato.

Abbiamo così finito l’articolato. Passiamo all’articolato del progetto di legge n. 350 di iniziativa della Giunta recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017. (Legge finanziaria 2015)” (Delibera di Giunta n. 256 del 16.03.2015). Abbiamo nove emendamenti, di cui tre a firma del consigliere Foti, tre a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani, uno a firma del consigliere Bertani, uno a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi e uno a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Ci sono anche due ordini del giorno, uno a firma del consigliere Daniele Marchetti e uno a firma dei consiglieri Gibertoni, Sensoli, Sassi e Bertani.

La discussione avverrà sugli emendamenti, sugli ordini del giorno e sugli articoli.

Prima di iniziare con la discussione generale dei vari articoli, abbiamo l'emendamento 1 a firma Foti che insiste sulle tabelle, per cui ha la priorità rispetto agli articoli.

Apro la discussione sull'emendamento 1 a firma Foti. Non ci sono iscritti in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto sull'emendamento 1 a firma Foti. Se nessuno chiede di intervenire, metto votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 1 è respinto.

Allo stesso modo, prima di passare all'art. 1, abbiamo l'emendamento 2 anche questo sulle tabelle, sempre a firma Foti, su cui apro la discussione generale. Non ci sono iscritti.

Apro le dichiarazioni di voto. Non ci sono iscritti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 2 è respinto.

Art. 1. Non ci sono emendamenti.

Metto in discussione generale l'art. 1. Nessuno si iscrive per intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno si iscrive per intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 1 è approvato.

Prima dell'art. 2, abbiamo un emendamento del Movimento 5 Stelle, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani.

Apro la discussione generale sull'emendamento 4. Non ci sono iscritti a parlare.

Apro le dichiarazioni di voto sullo stesso emendamento. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Abbiamo proposto questo emendamento per un aspetto che ci suscita particolare indignazione. Come ben sapete, riteniamo che il vitalizio sia un privilegio da abolire e ci proviamo di continuo e continueremo a provarci. Questo emendamento, però, insiste su un aspetto particolarmente odioso per noi, perché è nei dettagli che il diavolo nasconde la sua coda. Infatti sappiamo tutti che la legge regionale n. 42/1995 stabiliva che il calcolo del vitalizio fosse legato all'indennità dei consiglieri regionali e sappiamo che la Finanziaria del 2005 ridusse del 10 per cento l'indennità dei consiglieri comunali, dei sindaci e dei consiglieri regionali, quindi se si fosse applicata la legge n. 42/1995 anche il vitalizio sarebbe dovuto diminuire del 10 per cento. Però cosa successe nella legge di assestamento del 2006? Una candida manina dell'Ufficio di Presidenza presentò un emendamento che decise di aggiungere privilegio a privilegio, cioè congelò la base di calcolo del vitalizio. Praticamente la legge finanziaria n. 13 del luglio 2006, all'articolo 31 va a dire che il vitalizio viene calcolato non più su una base di calcolo collegata all'indennità quando questa cambia, ma all'indennità al 31.12.2005, e dice anche che il vitalizio non potrà più calare. Quindi abbiamo aggiunto un privilegio ad un privilegio e addirittura, siccome ci fate sempre la storia che non si possono fare leggi retroattive sul vitalizio, questa fu una legge retroattiva perché da luglio 2006 si andò indietro a gennaio 2006, recuperando una perdita di rendita di coloro che avevano il vitalizio. Quindi noi proponiamo da oggi di eliminare questo articolo 31, così facciamo in modo che di nuovo il vitalizio sia calcolato come era nella legge originale, cioè in base all'indennità dei consiglieri, che è passata dai famosi 8 mila e rotti euro ai 5 mila lordi, perché vogliamo eliminare privilegio su privilegio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Va bene.

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 4, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

 

46

Assenti

 

 

4

Votanti

 

 

45

Favorevoli

 

 

19

Contrari

 

 

26

Astenuti

 

 

--

 

L'emendamento è respinto.

Abbiamo un altro emendamento, sempre a firma Gibertoni e Bertani, per l'istituzione di un nuovo articolo.

È aperta la discussione generale sull'emendamento 5.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Sempre sulla questione dei vitalizi, questo emendamento ripropone l'opportunità di un contributo di solidarietà che quantifichiamo in un 10 per cento sul totale lordo dei vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali della Regione. Ci sono pareri di persone che non sono certamente invise al partito di maggioranza perché la proposta è in linea con quella del presidente dell'INPS Tito Boeri di introdurre un contributo di solidarietà a carico delle pensioni d'oro, proposta condivisa anche da Cesare Damiano, ex ministro e presidente della Commissione Lavoro della Camera.

Si tenga presente che norme come il blocco delle pensioni generalizzato già hanno prodotto di fatto una sorta di contributo di solidarietà nell'ordine di circa il 7 per cento. Sul prelievo di solidarietà dalle pensione più alte il sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta del PD ha affermato che, cito, "bisogna intervenire non a tabula rasa, ma solo in quelle situazioni in cui sono state percepite pensioni con un valore superiore ai contributi versati. Questo è un criterio molto corretto e di equità", questo l'ha detto Pier Paolo Baretta del PD.

Siamo disponibili anche ad un subemendamento che introduca aliquote progressive in base agli anni di percepimento già maturati e in base all'entità del vitalizio.

Ci sembra anche importante sottolineare che questa disposizione non incide in nessun modo, come alcuni hanno cercato di sostenere, sui diritti acquisiti, perché nel caso dei vitalizi degli ex consiglieri regionali c'è già una proporzione assoluta tra quanto effettivamente versato e quanto si riceve indietro, almeno in media. Non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale e da essa deriva un risparmio di spesa che proponiamo di indirizzare sul Fondo regionale per la non-autosufficienza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.

 

PARUOLO: Grazie, presidente. Volevo semplicemente far notare che di questo argomento abbiamo già discusso, non tanto tempo fa, in occasione dell'approvazione della legge sulla riduzione delle indennità, che è la legge n. 1 che abbiamo approvato quest'anno. Già in quell'occasione il capogruppo del Partito Democratico aveva dichiarato in quest'Aula che c'era un impegno da parte nostra a tornare anche sul tema dei vitalizi pregressi, appena si fosse fatta una serie di azioni di approfondimento che consentissero di avere un quadro chiaro. Io sono fermo a quell'impegno, che abbiamo assunto come partito, di tornare ad affrontare questo argomento e in quella sede, mi auguro presto, potremo fare la discussione a cui la consigliera Gibertoni e altri ci stanno sollecitando in questo momento. Il voto contrario che io esprimerò insieme con il Partito Democratico è semplicemente nella coerenza dell'impegno che abbiamo assunto di affrontare l'argomento appena sarà possibile da un punto di vista teorico e normativo.

Capisco il bisogno di altre forze politiche di sottolineare l'urgenza anche attraverso la presentazione di emendamenti, ma ci tenevo a dichiarare la ragione per cui io voterò contro, insieme con i miei colleghi di gruppo: non perché ci sia una mancanza di considerazione rispetto agli argomenti che sono stati espressi in quest'Aula, che trovo molto fondati, ma nel riservarci di affrontare questo argomento in modo compiuto appena sarà possibile.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

Non avendo più iscritti in discussione generale, apro le dichiarazioni di voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Se nessuno chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 5, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

42

Favorevoli

 

19

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

L'emendamento è respinto.

L'assessore Gazzolo chiede di intervenire.

 

GAZZOLO: Grazie, presidente. Volevo aggiungere il mio voto contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

Passiamo ora all'emendamento 6 per l'istituzione di un nuovo articolo, a firma Gibertoni e Bertani.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Torniamo sulla questione dell'elevamento dell'età minima per la percezione del vitalizio. Ne avevamo già parlato in Aula, ci sembra anche questo un privilegio che rasenta davvero l'ingiustizia. Questo emendamento, quindi, ripropone l'elevazione del limite minimo anagrafico per beneficiare del diritto di ricevere il vitalizio a 66 anni dopo la recente approvazione della legge regionale del 12 marzo 2015, in cui il Movimento 5 Stelle aveva presentato, con appositi emendamenti, una proposta di abrogazione retroattiva dell'istituto del vitalizio e, in subordine, l'elevazione del limite minimo anagrafico per beneficiare del diritto all'assegno del vitalizio. Non è chiedere tanto, si tratta di una misura davvero minima di perequazione tra cittadini evitando trattamenti privilegiati per coloro che hanno usufruito del tutto impropriamente di una riserva di legge per crearsi un trattamento di assoluto favore.

Allo stesso modo viene disposto certamente il divieto di cumulo del vitalizio con incarichi pubblici retribuiti oggi, incarichi pubblici, quindi retribuiti con denaro pubblico. Faccio presente, ma lo sapete meglio di me, che ci sono ex consiglieri regionali che cumulano il loro vitalizio ad incarichi retribuiti e questo anche in società partecipate dalla Regione.

In ogni caso il principio che vogliamo introdurre ci sembra davvero un principio di buonsenso, assolutamente in linea con la condizione economica in cui viviamo, che non dovrebbe permettere ulteriori ingiusti e irragionevoli privilegi, a cui chi ne beneficia non rinuncia, e questo è scriteriato, e che chi eroga, non taglia, e questo è doppiamente inaccettabile; la situazione, quindi, complessivamente non è più tollerabile.

Anche questa disposizione come quella precedente non comporta alcun nuovo onere a carico del bilancio regionale e nessun incidere di fatto su diritti acquisiti perché nel caso del vitalizio degli ex consiglieri regionali c'è effettivamente già una sproporzione assoluta tra quanto versato e quanto effettivamente si riceve. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Se nessun altro chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 6, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 6 è respinto.

Ora abbiamo l'emendamento 7, a firma Bertani, per l'istituzione di un nuovo articolo.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Questo emendamento è per dare concreta attuazione all'atto di indirizzo che abbiamo approvato all'unanimità dei votanti nella seduta del 10 marzo 2015 sempre legata alla legge n. 1 sui tagli ai costi della politica. Lo stanziamento è pari a zero, lo dico perché in Commissione questo emendamento ci è stato bocciato perché noi spostavano delle risorse e ci hanno detto non era uno spostamento lecito. Però visto che in quella sede abbiamo detto di creare un fondo per il micro credito per l'avvio di imprese, per il reinserimento al lavoro, per la legalità e la qualità del lavoro, ma questo bilancio non prende atto di quell'ordine del giorno che abbiamo approvato, chiediamo di, in sede di questo bilancio, prendere atto di quella decisione presa all'unanimità e di creare perlomeno il capitolo, che al momento lasciamo a zero, dopodiché nel bilancio di assestamento con i tecnici vedremo come riempirlo.

Inoltre nei vari commi chiediamo che ci sia la possibilità di fare donazioni da parte di terzi per questo fondo, chiediamo che la Giunta predisponga un regolamento per l'utilizzo di questi fondi.

Se bocciamo questo emendamento vuol dire che ci rimangiamo quell'ordine del giorno perché non diamo attuazione a quell'ordine del giorno che abbiamo approvato all'unanimità. Hashtag: "dalle parole ai fatti". Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun altro chiede di intervenire, apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sassi.

Se nessun altro chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 7, a firma del consigliere Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

41

Favorevoli

 

15

Contrari

 

26

Astenuti

 

--

 

L'emendamento è respinto.

Sull'art. 2 insiste l'emendamento 3, a firma Foti, che è un emendamento soppressivo.

 

(Il consigliere Foti ritira l’emendamento 3)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 3 è ritirato.

Passiamo all'art. 2.

Apro la discussione generale sull'art. 2. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto sull'art. 2. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 2 è approvato.

Passiamo all'art. 3.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 3 è approvato.

Art. 4.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 4 è approvato.

Art. 5.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 5 è approvato.

Art. 6.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 6 è approvato.

Art. 7.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 7 è approvato.

Sull’art. 8 insistono l'emendamento 8 a firma Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli, Sassi, e l'emendamento 9 a firma Daniele Marchetti.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Questo emendamento è sostanzialmente una riproposizione degli emendamenti presentati in Commissione da Sinistra Ecologia Libertà. Apro una parentesi su quanto detto dal collega Taruffi in discussione generale, che sosteneva che stare in maggioranza non significa rinunciare alle proprie posizioni; però evidentemente significa rinunciare alle proprie battaglie non riproponendo qui gli emendamenti contro il People Mover. Su questo mi chiedo anche se non sia il prezzo da pagare rispetto all'emendamento fatto passare dalla maggioranza per quanto riguarda la Protezione civile.

Entrando nel merito, quello che chiediamo con questo emendamento è di abrogare alla radice la possibilità da parte della Regione di finanziare direttamente il People Mover e allo stesso modo chiediamo che TPER esca dalla Marconi Express entro la fine dell'anno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Daniele Marchetti. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Intervengo molto velocemente anche perché ne abbiamo già parlato questa mattina durante la discussione. Noi non possiamo assolutamente accettare un finanziamento di 17 milioni di euro per il People Mover quando in realtà ci sarebbe tantissimo da fare sul sistema ferroviario metropolitano esistente. Ovviamente, se volete fare degli interventi sul territorio provinciale, anzi, metropolitano di Bologna, fatelo, ma migliorando e potenziando la stazione che si trova nei pressi dell'aeroporto, fatelo migliorando e potenziando la linea Bologna-Portomaggiore, fatelo potenziando e migliorando la Bologna-Vignola. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Intervengo solo per puntualizzare quanto detto dalla collega Piccinini. In Commissione abbiamo discusso lungamente del bilancio e in particolar modo della parte relativa alle infrastrutture. In quella sede, io, a nome ovviamente del gruppo Sinistra Ecologia Libertà, ho presentato degli emendamenti relativi all'abrogazione dell'articolo che finanziava e finanzia il People Mover e ho presentato un emendamento per chiedere che la Regione si attivi al fine di far uscire TPER dalla Marconi Express. In quella sede abbiamo fatto una discussione ampia che si è chiusa con un voto e purtroppo gli emendamenti sono stati respinti. Il fatto che oggi vengano riproposti da altre forze politiche chiaramente porterà il nostro gruppo a sostenere e a votare quegli emendamenti, ovviamente, per cui il nostro voto andrà in quella direzione, però vorrei precisare che siccome in Commissione, almeno per quanto ci riguarda, noi non andiamo a fare passerella ma andiamo a lavorare, è evidente che la riproposizione oggi in Aula di quegli emendamenti ha il solo scopo di ripetere quello che è successo in Commissione. È questa la ragione per cui abbiamo considerato che in quella sede, purtroppo, e sottolineo tre volte "purtroppo", si fosse esaurita la possibilità di modificare alcunché. Detto questo, ovviamente sosterremo gli emendamenti.

Una battuta me la si consenta: non ci sono prezzi da pagare perché noi non siamo in caserma e non siamo neanche al mercato, siamo in un'Assemblea legislativa e siccome il bilancio è, come ho detto stamattina, ampio e articolato, bisogna valutarlo nel suo insieme.

Detto questo, ribadisco che il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà voterà entrambi gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle e da altri.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Chiedo scusa al pubblico, chiedo se gentilmente si può allontanare dal parapetto e sedersi sulle poltrone per una questione di sicurezza, grazie.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Vorrei precisare che gli emendamenti che noi presentiamo qui non sono per fare passerella, ma presentiamo emendamenti che obbligano l'Assemblea ad esprimersi in maniera politica. In questo caso questa è una scelta di politica dei trasporti che va evidenziata all'interno dell'Assemblea, tanto che vediamo con interesse un ordine del giorno, che discuteremo più avanti, presentato dal PD, in cui ci sono delle cose che condividiamo molto dal punto di vista politico, come andare a rivedere il PRIT, andare a pensare che il People Mover forse non sia la scelta migliore e quindi probabilmente convenga pensare di investire soprattutto sul trasporto ferroviario metropolitano e invitare il Comune di Bologna a ripensarci. Approviamo e siamo molto contenti di questo indirizzo politico, però anche qui hashtag: "dalle parole ai fatti"; se pensiamo che il People Mover non sia un buon investimento, dobbiamo essere subito conseguenti e quindi dobbiamo stornare questa partita dal bilancio. Grazie.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Per favore, chiedo al pubblico di non dare segni di approvazione o disapprovazione degli interventi dei consiglieri, grazie.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Anche noi voteremo questo emendamento perché non riusciamo a comprendere il motivo e la pervicacia che sta guidando tutte le amministrazioni, comunali, regionali, sulla realizzazione di un'opera che aveva poco senso prima e che inizia ad averne ancora meno adesso perché è stata sottratta la polarità del Lazzaretto dalle progettazioni dell'Università che ha chiaramente detto che non intende più investire in quella zona che invece era intercettata dal People Mover con una fermata ad hoc, è sfumato il finanziamento sul metrò che qualcuno continua a dire che il CIPE ha convertito sul Servizio ferroviario metropolitano, ma che al momento vediamo poco palpabile nella sua concretezza. Riteniamo che sia più opportuno mettere questi fondi nell'integrazione di quello strumento perché è quello l'asse che è già individuato senza necessità di dare avvio a politiche di espropri e di sottrazioni di proprietà in un contesto che è anche urbanizzato, mentre quello dell'SFM è del tutto privo di una presenza antropica e residenziale.

Non riusciamo a capirlo fino a quando non ci imbattiamo nei bilanci, che sono poi quelli che la Corte dei Conti ha ricusato. Io su questo vorrei un po' di prudenza da parte di tutti i colleghi perché non è che questo progetto non abbia già formato oggetto di valutazione da parte della Corte dei Conti, che, anzi, al contrario (c'è un esposto che ho firmato anch'io, quindi credo di conoscerlo abbastanza bene) ha acceso un po' di riflettori soprattutto per quanto riguarda la partecipazione a Marconi Express perché quello non è un project financing, quello è una soluzione tecnica con un paracadute in cui si dice in buona sostanza: "se non reggi, non ti preoccupare, ci pensiamo noi", o meglio, ci pensa il contribuente. Per noi questo è profondamente sbagliato perché è nella logica avversa ad ogni tipo di progettazione finanziaria che abbia nel privato un partner in grado di assumere i profitti ma anche i rischi. Il Codice civile dice chiaramente che è imprenditore colui che con l'organizzazione dei propri mezzi trae profitto dal rischio dall'impresa. Qua i profitti vanno sicuramente a qualcuno, se ci sono, i rischi vanno sicuramente a qualcun altro e il problema è che i profitti vanno al privato e i rischi vanno al pubblico. Non mi sembra che sia proprio equilibrata come progettazione finanziaria, anzi, al contrario, ritengo che sarebbe stato più opportuno un ribaltamento della prospettiva, se fossimo stati un pubblico che evidentemente si preoccupa di perseguire l'interesse della collettività e non di una singola parte. Io non voglio apparire maligno, ma se vado a scorrere i nomi dei soggetti che vanno ad attuare questi interventi, più scendo nella graduatoria, più vedo un rosso intenso che va a connotare le modalità di intervento.

È certo che questo emendamento non verrà approvato, francamente noi non ci aspettiamo che qua si assuma una determinazione diversa da quella degli anni precedenti e da quella del Comune, però crediamo che l'emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, che noi voteremo, abbia il pregio di tracciare una linea rispetto a chi fa cosa e chi è complice di cosa e noi con una certa soddisfazione stiamo dalla parte di chi sicuramente non è complice di questa cosa e per questo voteremo l'emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Anch'io ho firmato ben volentieri questo emendamento e mi chiedo veramente i motivi per cui ancora si parli del People Mover quando le obiezioni si moltiplicano e diventano un vero e proprio coro. Non più tardi di ieri abbiamo tenuto un incontro dove si è parlato di questa e di altre opere. Basti pensare che il People Mover, da una capienza, da una capacità di trasporto di 200 persone per volta, è calato fino a 30 persone, che non arriverà neanche all'aeroporto perché c'è di mezzo un'area militare per cui poi bisognerà fare un trasloco, che l'area potrebbe essere perfettamente servita dalla ferrovia con investimenti assolutamente modesti. Il tutto appare veramente una strana ostinazione. Credo, quindi, che sarebbe molto saggio stornare quel tipo di spesa e di investimento, di cui sicuramente si continuerà a parlare e a parlare molto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Daniele Marchetti. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica anche sull'emendamento 9.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Se nessun altro chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione...

 

(interruzioni dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Silenzio, altrimenti faccio sgomberare il pubblico... vi chiedo gentilmente di uscire dall'Aula... commessi, per favore...

Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

46

Assenti

 

4

Votanti

 

45

Favorevoli

 

19

Contrari

 

26

Astenuti

 

--

 

L'emendamento è respinto.

 

(interruzioni dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Vi chiedo gentilmente di stare in silenzio o faccio sgomberare l'Aula...

 

(interruzioni dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Interrompo i lavori per interruzione di pubblico servizio e chiedo ai commessi di far sgomberare l'Aula.

 

(La seduta, sospesa alle ore 17,13, è ripresa alle ore 17,21)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori dell'Aula.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 9, a firma del consigliere Marchetti Daniele, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Favorevoli

 

14

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

L'emendamento è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 8 è approvato.

Prima di proseguire con l'art. 9, chiedo ai presidenti dei gruppi un attimo di attenzione, vi do i tempi rimanenti per la discussione della legge che stiamo trattando, così vi sapete eventualmente regolare sugli interventi che volete programmare:

Partito Democratico: 45 minuti;

Lega Nord Emilia-Romagna: 13 minuti;

Movimento 5 Stelle: 20 minuti;

Forza Italia: 6 minuti;

Sinistra Ecologia Libertà: 6 minuti;

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale: 9 minuti;

L'Altra Emilia-Romagna: 10 minuti.

Passiamo ora all'art. 9.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 9 è approvato.

Art. 10.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 10 è approvato.

Art. 11.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 11 è approvato.

Art. 12.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 12 è approvato.

Art. 13.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 13 è approvato.

Art. 14.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 14 è approvato.

Art. 15.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 15 è approvato.

Art. 16.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 16 è approvato.

Art. 17.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 17 è approvato.

Art. 18.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 18 è approvato.

Abbiamo finito la votazione degli articoli del progetto di legge oggetto 350, passiamo ora al progetto di legge oggetto 351, «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017» (Delibera di Giunta n. 257 del 16.03.15), sul quale sono state prestate quattordici proposte di emendamento, di cui sei a firma Foti, una a firma Piccinini e Bertani, una a firma Piccinini, Bertani e Marchetti Daniele, una a firma Bertani, Sensoli e Sassi, una a firma Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi, e quattro a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Petazzoni, Liverani e Pompignoli.

Prima di passare all'art. 1, abbiamo l'emendamento 1, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 1 è respinto.

Passiamo all'emendamento 2, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 2 è respinto.

Passiamo all'emendamento 3, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 3 è respinto.

Passiamo all'emendamento 4, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 4 è respinto.

Passiamo all'emendamento 5, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 5 è respinto.

Passiamo all'emendamento 6, a firma Foti.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 6, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 6 è respinto.

Passiamo all'emendamento 7, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

È aperta la discussione generale. Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Con questo emendamento chiediamo di spostare lo stanziamento dalla Cispadana, un progetto che noi chiaramente non condividiamo, alla mobilità alternativa e al miglioramento delle strade. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Se nessuno chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 7, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 7 è respinto.

Passiamo all'emendamento n. 8, a firma Piccinini e Bertani.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Innanzitutto intervengo perché sono dispiaciuta che l'assessore Gazzolo non ci abbia dato una risposta per quanto riguarda questa discarica, perché non è un problema solamente di San Giovanni in Persiceto, è un problema di tutta la Regione, perché torno a ripetere che le multe dall'Unione europea le prenderà lo Stato che si rivarrà sulle Regioni, quindi è un problema di tutti.

Detto questo, io di nuovo dirò quello che ho detto in Commissione perché mi piacerebbe che il problema della discarica Razzaboni rimanesse agli atti in modo che tutti sappiano e la si smetta di fare finta di niente. Tra l'altro faccio presente che oggi pomeriggio, alle 18.00, in Comune si terrà la Commissione Ambiente che parlerà proprio del problema Razzaboni, io sono in contatto con la presidente della Commissione e dirò che la Regione se ne frega di questo problema perché non ci viene data nessuna risposta, assessore.

Questo emendamento ha l'ambizioso obiettivo di mettere la parola fine una volta per tutte ad una vicenda secondo noi scandalosa, che è aperta da quasi quindici anni e non è ancora stata risolta. Parliamo di una discarica abusiva di rifiuti tossici presente a San Giovanni in Persiceto, meglio conosciuta come area ex Razzaboni, dove sono stati rinvenuti fanghi tossici, scarti da cantiere edile, terre di fonderia, rifiuti bituminosi, ammoniaca, ceneri di pirite, probabilmente amianto e dove si è riscontrato il superamento di valori di sostanze come nichel, manganese, ferro, piombo e altri elementi. Una superficie contaminata pari a 22 mila metri quadrati per 50 mila tonnellate di rifiuti smaltiti.

L'area in questione è a ridosso del torrente Samoggia e pare che la prima falda sia già stata contaminata.

Questa discarica ad oggi non è ancora mai stata bonificata né dal vecchio proprietario, che è stato graziato dalla prescrizione, né dal Comune, che non ha i fondi per un intervento così dispendioso (e, assessore, il comune ve lo ha fatto presente in tutti gli atti che non ha i fondi per poter bonificare), né dalla Regione, che non si è mai fatta carico in questi dieci anni di mettere a bilancio le somme necessarie per bonificare l'intera area interessata da rifiuti pericolosi.

Sono trascorsi quattordici anni dal primo ritrovamento di fanghi tossici, nove dall'apertura della procedura di infrazione da parte dell'Unione europea e ancora ad oggi non abbiamo nemmeno un quadro completo del danno ambientale. In compenso abbiamo una certezza: la multa comminata al nostro Stato dall'Unione europea per aver disatteso gli obblighi sanciti dalle direttive sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sulle discariche. Il sito di via Samoggia, infatti, è annoverato nei documenti delle istituzioni europee tra le 13 discariche che contengono rifiuti pericolosi mai bonificate. La sanzione ci costerà più di 1000 euro al giorno, somme per le quali lo Stato potrà rivalersi sulla Regione. Alla fine a pagare per il disinteresse mostrato su questa vicenda da chi ha amministrato e amministra il nostro territorio saranno sempre i cittadini incolpevoli.

Su questo sito insiste un progetto di intervento, commissionato dal Comune, suddiviso in due stralci. Soltanto il primo dei due fu finanziato con fatica dalla Regione nel 2012. I lavori di bonifica della prima porzione di terreno dovrebbero, si spera, partire a breve. Tra l'altro sono lavori che pare siano stati affidati ad Hera in somma urgenza grazie allo "Sblocca Italia" e anche su questo avremmo qualcosa da dire. Quello che qui stupisce è che la Giunta, nonostante la vicenda sia ampliamente nota anche nei dettagli e la questione sia di non poca rilevanza, non abbia mai provveduto a mettere a bilancio le somme a copertura finalmente anche del secondo stralcio dell'intervento per permettere così al Comune di San Giovanni in Persiceto di espropriare il terreno e dare il via alla bonifica anche dell'area della cosiddetta Mise, un grosso cumulo coperto da teloni contenente un terzo dei rifiuti dell'area.

Ripeto quello che ho detto prima: noi, assessore, andremo avanti perché ci teniamo che questa situazione venga risolta e l'emendamento che presentiamo va proprio in questo senso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Assessore, prima ha chiesto di intervenire il consigliere Bagnami, così eventualmente lei risponde da assessore... non so, vuole parlare da assessore o da consigliere? Prego, consigliere Bignami, ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente, ma io ascolto volentieri anche l'assessore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Allora prego, assessore, a lei la parola.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Prima non c'erano i tempi tecnici e quindi non ho risposto, ma ho provveduto comunque a rispondere anche attraverso un comunicato perché credo che si debba fare chiarezza su un punto. Intanto l'area del sito Razzaboni a San Giovanni in Persiceto è un'area che è stata messa in sicurezza in via permanente. Vorrei che fosse chiaro questo passaggio perché evidentemente se ne era trattato poco in Commissione. Avevo mandato la delibera, ma evidentemente non era stata compresa esattamente la differenza tra messa in sicurezza in via permanente e riqualificazione e bonifica dell'area, che sono due passaggi differenti. La messa in sicurezza dell'area è avvenuta con fondi regionali, è avvenuta sin dal 2007, il collaudo è del 2009. È una messa in sicurezza in via permanente, a cui la Regione Emilia-Romagna nel 2014 ha aggiunto ulteriori 3,6 milioni per un primo stralcio di riqualificazione dell'area, che sta per partire, è imminente l'avvio dei lavori perché è imminente la chiusura della conferenza dei servizi a cura del Comune di San Giovanni in Persiceto. Per quanto riguarda il secondo stralcio sono già state chieste, da questa nuova Giunta, ulteriori risorse al Ministero dell'ambiente.

In sintesi, quindi, per noi l'area intanto non è sanzionabile. Con la messa in sicurezza in via permanente non è più sanzionabile, anzi, la Regione ha scritto e ritiene che tutti i requisiti siano soddisfatti perché esca dalla procedura di infrazione e non è più sanzionabile. Vorrei che questo passaggio fosse chiaro. Altra cosa è la riqualificazione, partiranno i lavori del primo stralcio e coerentemente troveremo anche le risorse, questa volta spero proprio dal Ministero dell'ambiente, per completare il secondo stralcio. Questa è esattamente la situazione riferibile all'area.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

Vorrei informare il presidente Caliandro che abbiamo messo in quota PD i tempi dell'assessore Gazzolo perché la Giunta aveva terminato i tempi a sua disposizione.

La parola alla consigliera Piccinini che ha chiesto di intervenire. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Soltanto una precisazione. Il 9 marzo 2007 in conferenza dei servizi ARPA ha approvato il progetto esecutivo "a condizione che si tenga presente la limitata durata dello stoccaggio perché una tale soluzione non può dare garanzie nel tempo di mancata diffusione degli inquinanti" e sono quindici anni che questa discarica è...

 

(interruzione dell’assessore Gazzolo)

 

Va bene, è stata messa in sicurezza, però la situazione è da sanare, non possiamo aspettare oltre secondo me, sono passati quindici anni, credo che sia il caso, soprattutto visto che siamo in occasione del bilancio, di stanziare le somme necessarie. Visto che abbiamo le somme per opere inutili come il People Mover, credo che questa abbia la precedenza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Mi sembra che la richiesta avanzata o comunque la sollecitazione avanzata dalla collega Piccinini sia estremamente interessante perché ha comunque posto all'attenzione dell'Aula un tema che in effetti, almeno chi opera sul territorio cercando anche di essere presente laddove è possibile, non conosceva, quindi faccio anche pubblica ammenda, diciamo così, in ordine alla non conoscenza di questo elemento e in tal senso avevo ritenuto e ho ancora oggi la convinzione che l'evidenziazione posta dalla collega abbia un senso e un fondamento e per questo credo che sia meritevole di attenzione quello che è stato eccepito.

Tuttavia mi pare anche che quello che ha detto l'assessore non sia da porre in secondo piano e in tal senso maturiamo, quindi, un voto di astensione rispetto a questo emendamento, formulando una richiesta, che evidentemente rimane nei rapporti istituzionali tra minoranza e Giunta, in ordine alla disponibilità di seguire l'avanzamento di questa procedura che l'assessore intende far uscire dall'alveo della sanzione che l'Unione europea, come ci è stato correttamente riferito dalla consigliera Piccinini, ha finora ritenuto di applicare, magari con un passaggio in Commissione specificamente dedicato, secondo tempi che potrebbero, se evidentemente la Giunta ritiene che questo sia compatibile, essere anche tenuti prima dell'estate.

In questo senso, quindi, siamo disposti a mutare un orientamento di voto da favorevole rispetto a quei temi che comunque riteniamo essere importanti e meritori sollevati dal gruppo del Movimento 5 Stelle, dando un credito di fiducia alla Giunta perché si possa affrontare nella maniera più ampia possibile come condivisione il tema anche nei confronti dell'Unione europea per uscire da questa procedura di infrazione, che, a quanto riferisce l'assessore, pare essere illegittimamente comminata, e rispetto alle ultime evoluzioni che la stessa ha ritenuto di riferire in Aula.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, pongo in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Marchetti Daniele.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 8 è respinto.

Passiamo all'emendamento 9, a firma Bertani, Sensoli e Sassi.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Parliamo sempre del famoso fondo per il microcredito. Mi chiedo se siamo gli stessi consiglieri di qualche Consiglio fa che hanno approvato l'ordine del giorno che impegna la Giunta ad istituire un capitolo di spesa volto a sostenere il microcredito per avvio al lavoro eccetera eccetera. Mi chiedo perché in questo bilancio non vogliamo istituire questo capitolo. Visto che i minuti ce li avete, magari spiegateci perché voterete contro, forse, anche a questo emendamento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non essendoci nessun altro iscritto a parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 9, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 9 è respinto.

Passiamo all'emendamento 10, a firma Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 10, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 10 è respinto.

Passiamo all'emendamento 11, a firma Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Petazzoni, Liverani e Pompignoli.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 11, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 11 è respinto.

Passiamo all'emendamento 12, a firma Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bargi. Ne ha facoltà.

 

BARGI: Grazie, presidente. Intervengo solo per dire che questo emendamento è relativo alla legge n. 14 di cui parlavo stamattina, per poterla finanziare con le unità di bilancio cui la legge stessa si riferisce.

Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bargi.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 12, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Favorevoli

 

12

Contrari

 

27

Astenuti

 

5

 

L'emendamento è respinto.

Passiamo all'emendamento 13, a firma Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 13, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 13 è respinto.

Passiamo all'emendamento 14, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 14, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani e Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 14 è respinto.

Passiamo all'art. 1.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 1 è approvato.

Art. 2.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 2 è approvato.

Art. 3.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 3 è approvato.

Art. 4.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 4 è approvato.

Art. 5

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 5 è approvato.

Art. 6

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 6 è approvato.

Art. 7

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 7 è approvato.

Art. 8

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 8 è approvato.

Art. 9

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 9 è approvato.

Art. 10

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 10

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 10 è approvato.

Art. 11

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 11 è approvato.

Art. 12

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 12 è approvato.

Art. 13

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 13 è approvato.

Art. 14

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 14 è approvato.

Art. 15.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 15 è approvato.

Art. 16.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 16 è approvato.

Art. 17.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 17 è approvato.

Art. 18.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 18 è approvato.

Art. 19.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 19 è approvato.

Art. 20.

È aperta la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

È aperta la dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'art. 20 è approvato.

Passiamo ora agli ordini del giorno presentati all'oggetto 350; sono due: uno a firma del consigliere Daniele Marchetti e uno a firma dei consiglieri Gibertoni, Sensoli, Sassi e Bertani.

Abbiamo anche ordini del giorno presentati all'oggetto 351: uno a firma del consigliere Alleva; uno a firma del consigliere Bargi; un ordine del giorno, su cui insiste un emendamento, a firma dei consiglieri Caliandro, Mori, Prodi, Paruolo, Ravaioli, Montalti, Bagnari, Zappaterra, Rontini, Serri e Mumolo; l'ordine del giorno 351/4 a firma dei consiglieri Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Marchetti Francesca, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano, Mumolo, sul quale insistono due emendamenti; l'ordine del giorno a firma dei consiglieri Taruffi, Torri, Alleva, Caliandro, Calvano, Iotti, Prodi e Mumolo.

Gli ordini del giorno sono stati tutti distribuiti.

Riprendiamo, quindi, l'oggetto 350, a cui sono abbinati due ordini del giorno, l'oggetto 351, a cui sono abbinati cinque ordini del giorno, l'oggetto 348, che è il progetto di legge della Giunta «Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015» (Delibera di Giunta n. 254 del 16 03 15) e l'oggetto 349, che è la proposta recante: «Documento di economia e finanza regionale - DEFR 2015» (Delibera di Giunta n. 255 del 16.03.15).

Le dichiarazioni di voto sono congiunte sugli interi testi di legge e sugli ordini del giorno abbinati, poi le votazioni verranno fatte in maniera distinta.

Dichiaro aperte le dichiarazioni di voto sugli oggetti 350 e 351 e su tutti gli ordini del giorno abbinati, e sugli oggetti 348 e 349.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Daniele Marchetti. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Sarò brevissimo, intervengo più che altro per l'ordine del giorno 350/1, per sottolineare che con questo ordine del giorno chiediamo di avviare un dialogo con altre amministrazioni regionali valutando l'opportunità e la convenienza di una creazione di centrali di acquisto interregionali in campo sanitario. È la chiara dimostrazione che noi della Lega Nord facciamo, sì, opposizione, ma cerchiamo sempre di essere al tempo stesso propositivi. Ovviamente l'obiettivo di questa proposta è quello di cercare più risorse possibili risparmiando sugli acquisti, da reinvestire poi sui servizi forniti ai cittadini. Ovviamente c'è ancora tanta strada da fare, ma questo sarebbe un primo passo assolutamente importante.

Ne approfitto per dichiarare il mio voto contrario all'ordine del giorno 351/3, che è quello in cui il PD fa sostanzialmente un piccolo passo indietro sul People Mover. Noi riteniamo che un atteggiamento schizofrenico del genere non sia assolutamente accettabile; o si è pro, o si è contro, con le vie di mezzo non si arriva da nessuna parte, per cui voteremo contro l'ordine del giorno 351/3.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Iotti. Ne ha facoltà.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Intervengo a sostegno dell'ordine del giorno 351/5 che riguarda la proposta relativa all'efficienza energetica di costruzioni pubbliche e private. Oggi il tema dei posti di lavoro e della nuova occupazione è stato al centro di molti interventi, credo che questo sia un ordine del giorno che va in questa direzione. In particolare per quelli che sono i temi generali legati alla rigenerazione urbana e al consumo di suolo, noi riteniamo che questa sia una materia di grande importanza strategica tanto che possa porre le condizioni per una nuova congiuntura edilizia di cui il settore ha molto bisogno. Tanto per intenderci, i dati del CRESME ci dicono che nel 2013 tutte le misure di credito d'imposta a livello nazionale hanno comportato un importo di 28 miliardi di investimenti e impiegato circa 340 mila posti di lavoro.

A questo proposito già in Commissione se n'è discusso. Noi auspichiamo, ma è in via di formazione, un atto di coordinamento in cui si dovranno rivedere e aggiornare tutte quelle che sono le condizioni per le caratteristiche di edifici di nuova costruzione in vista dell'obiettivo "Energia quasi zero". A questo proposito, anche a livello nazionale entro luglio dovrebbero entrare in funzione le nuove linee guida nazionali che prevedono l'attestato unico semplificato e l'individuazione di interventi per favorire l'adeguamento energetico degli edifici esistenti e quelli di nuova costruzione. Le Regioni avranno tempo due anni in base al provvedimento nazionale, noi auspichiamo invece, ma queste sono già condizioni in atto, che venga fatto contestualmente.

È evidente che tutto il quadro delle nuove normative che dobbiamo mettere in atto va visto in funzione delle modalità di cofinanziamento di quello che sarà l'importante programma europeo POR-FESR, che tra poco dovrebbe vedere già i primi bandi.

A questo proposito, si impegna la Giunta a proseguire nella revisione degli strumenti per sostenere i nuovi bandi del POR-FESR, in particolare per quello che riguarda l'efficientamento energetico per le piccole e medie imprese; a favorire interventi puntali e quindi dare maggiori condizioni per quello che riguarda la diagnosi sui condomini, in particolare sugli edifici ante 1991; a verificare quelle che possono essere tutte le forme semplificate per favorire l'adozione dell'APE (Attestato di prestazione energetica) per gli edifici esistenti; ad erogare e prevedere anche un capitolo in fase di assestamento di bilancio per contributi al fine di effettuare diagnosi energetiche in particolare per gli edifici pubblici; oltre a questo, a creare un tavolo con le associazioni dei tecnici perché anche tutto quello che riguarda la filiera legata alle professioni tecniche che operano all'interno del settore edilizio viene visto in luce strategica.

Noi proponiamo, sosteniamo questo ordine del giorno e quindi voteremo a favore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Intervengo per illustrare quello che è il figlio di un grosso lavoro politico fatto dai gruppi di maggioranza, che hanno ricevuto il sostegno anche di una parte della minoranza, rispetto al reddito minimo di cittadinanza. Viene presentato oggi un lavoro che è figlio di quello che è il percorso che anche questa Giunta ha voluto intraprendere con il Patto per il lavoro, la sensibilità tutta emiliana di tenere insieme le parti sociali nella logica della crescita e dell'integrazione.

Ora è evidente che la cornice nazionale, che pure viene richiamata da un altro ordine del giorno anch'esso meritorio ma diverso evidentemente dal nostro nei punti cardinali di riferimento, costituisce la base di un ragionamento molto più approfondito sui meriti e i bisogni di questa regione. Abbiamo il dovere, con il dibattito che si apre e che questa Assemblea legislativa è chiamata a portare avanti, di superare gli steccati ideologici di appartenenza politica per pensare invece che esiste un modello di inclusione sociale intorno al quale costruire il nostro mandato amministrativo. È questo il motivo per il quale abbiamo chiesto l'impegno alla Giunta, ma allo stesso tempo un impegno a questa Assemblea legislativa, per stare da quella parte naturale delle organizzazioni che si richiamano alla sensibilità sociale, alla sinistra, ovvero dalla parte dei più deboli. In parte lo abbiamo già fatto e dimostrato, ma questo lo diremo dopo, nel nostro bilancio, ma, certo, la linea di indirizzo che proponiamo al dibattito di questa Assemblea è una linea di indirizzo che si inserisce in una cornice europea e nazionale, ma che avrebbe il merito di essere uno dei primi provvedimenti di questo genere su scala nazionale e mi auguro che quest'Aula sappia cogliere questa occasione al di là degli steccati di appartenenza dei partiti politici o dei movimenti ai quali ci si richiama. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Intervengo sugli ordini del giorno 351/4 e 351/5 di cui sono primo firmatario.

Per quanto riguarda l'ordine del giorno 351/5 si tratta della necessità di implementare gli investimenti per quanto riguarda il risparmio energetico. In particolar modo, in questo ordine del giorno chiediamo che vengano finanziati gli interventi per le diagnosi energetiche rispetto agli edifici pubblici e privati, che sono il primo step per poi realizzare gli interventi veri e propri. Sappiamo che spesso gli interventi non vengono realizzati anche perché non c'è nemmeno uno studio sulla cui base poi realizzare l'intervento, quindi pensiamo che in qualche modo stimolare questa parte possa essere utile proprio per incentivare tutto il resto del percorso, quindi è anche un intervento di sostegno, tra virgolette, concreto ad un pezzo dell'economia sul quale bisogna investire per cercare di uscire dalla crisi con presupposti diversi da quelli con i quali ci siamo entrati. È importante per noi che già a partire dall'assestamento di bilancio, come reca l'ordine del giorno, ci sia un segnale concreto e uno stanziamento concreto in questo senso.

Per quanto riguarda l'altro ordine del giorno, è un ordine del giorno al quale teniamo particolarmente, che riteniamo molto importante perché affronta un tema, come ho cercato di accennare stamattina, che crediamo sia dirimente non solo per l'Emilia-Romagna, ma per il Paese in generale, ma sicuramente, visto che questa è l'Assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna, per la nostra regione. Si tratta di impegnarsi per stanziare risorse e per introdurre strumenti legislativi che possano concretamente attivare sperimentazioni per il reddito minimo garantito, quindi forme di reddito minimo garantito. Ovviamente enunciato così in un ordine del giorno è un impegno vincolante per noi e per la Giunta; si tratterà di definire poi, nel corso dei prossimi mesi, in modo puntale e preciso, di dettagliare e rendere preciso e concreto l'ambito di attuazione, stabilendo però sin da ora che ovviamente non stiamo parlando di un provvedimento che si può risolvere con qualche spicciolo, ma necessita di un impegno sul bilancio significativo.

Come dicevo stamattina, cerchiamo di tracciare una direzione con questo ordine del giorno. Dice il presidente Bonaccini che la nostra ossessione deve essere quella di creare nuova occupazione e noi ovviamente ci siamo perché questa deve essere chiaramente l'ossessione di tutti, creare nuova e buona occupazione. Io penso anche che dobbiamo aggiungere a questo un pezzettino. Quindi, bene l'impegno sul Patto per il lavoro, che dovremo anche in questo caso valutare e verificare puntualmente, però l'impegno deve essere altrettanto significativo sull'altra parte che riguarda le preoccupazioni di tutti noi, cioè la possibilità di dare concretamente un reddito a chi si trova in situazioni di difficoltà, perché sono tante le persone che in questa regione e in questo Paese, ma, per quanto riguarda noi, in questa regione, hanno avuto e hanno problemi molto significativi a causa della crisi economica che abbiamo avuto e che stiamo vivendo, e credo che intervenire su quel pezzo sia un po' uno dei discrimini che segna l'appartenenza concreta a quella parte che cerca di tutelare le fasce più deboli della società. Quindi l'impegno è un impegno per noi importante, significativo, che deve essere tradotto, come scriviamo nell'ordine del giorno, in un atto legislativo, quindi in una legge regionale, ed è un impegno che vincola tutti quelli che contraggono questo impegno.

L'ho detto stamattina durante il corso della discussione generale del bilancio perché ovviamente anche questo fa parte della valutazione che ci ha portato ad esprimere le cose che abbiamo detto durante il corso della mattinata. Le sperimentazioni sul reddito minimo garantito devono diventare parte integrante dell'azione di governo di questa Regione e noi con questo ordine del giorno cerchiamo di segnare questa direzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Sento delle significative convergenze dopo l'intervento del capogruppo Caliandro.

Alcuni di questi ordini del giorno riprendono i temi su cui mi sono soffermato questa mattina. Vorrei fare una sottolineatura. Io credo che la nostra Regione debba cercare di mettersi all'avanguardia e di dare l'esempio sulla necessità di affrontare e sul come affrontare dei gravi problemi sociali. Nell'istituzione di un reddito garantito credo che sarà necessario procedere con gradualità, ma in questa gradualità sarebbe importante prendere dentro, inglobare una delle problematiche più dolorose, più gravi che si sono avute in questi anni, che è quella degli esodati. Si tratta di persone che hanno perso inopinatamente, a seguito della Riforma Fornero, posto di lavoro e trattamenti pensionistici e sono in quella terra di nessuno che sta, per così dire, tra i 55 e i 65 o 66 anni, dopo i quali scatta un trattamento pensionistico, o comunque scatterebbe quella sia pur misera forma unica di reddito garantito che abbiamo in Italia che è l'assegno sociale, ma che in questa fascia manca. Un impegno, che sia iniziale e concentrato, per un reddito garantito a cominciare da quel confine raggiungerebbe vari risultati, anche quello di porre un almeno parziale rimedio a questa veramente stridente ingiustizia che si è avuta in questi anni, perché io voglio ricordare una cosa: tanti Governi hanno reso più severi i requisiti per l'età pensionabile, non è una novità, ma solo il Governo della Troika, solo il Governo Monti ha avuto il coraggio di applicare una maggiore severità non a chi lavorava perché restasse al lavoro, ma a chi aveva perso il lavoro perché gli si aprisse di fronte un lungo periodo di sofferenza, quindi dobbiamo riuscire a porre dei rimedi cominciando, secondo me, da lì con una politica di reddito minimo garantito che investa soprattutto questa fascia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, presidente Alleva.

Ha chiesto la parola la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Intervengo sull'ordine del giorno che abbiamo presentato oggi, che solo all'apparenza è simile a quello della maggioranza PD-SEL. In realtà quello della maggioranza PD-SEL riprende la nostra risoluzione presentata il 26 febbraio, con la differenza che mentre noi chiedevamo di dare effettiva e piena attuazione ad una norma che di fatto già esiste e prevede nella regione la sperimentazione del reddito minimo, cioè la legge regionale n. 2/2003 "Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", introducendo tale sperimentazione entro il secondo semestre nell'anno corrente, la proposta della maggioranza è invece di approvare un'apposita legge regionale che promuova la sperimentazione del reddito minimo, ignorando, crediamo volutamente, che tale istituto è già previsto nella normativa regionale nella legge sopra citata.

Inoltre, a differenza del nostro ordine del giorno - che è stato ricalcato tranne che per la parte finale, che è quello che noi poi abbiamo inserito nell'emendamento che proponiamo all'ordine del giorno della maggioranza - viene chiesto il finanziamento soltanto sul prossimo bilancio.

Per questi motivi preferiamo certamente il nostro ordine del giorno e proponiamo, però, un emendamento all'ordine del giorno presentato da PD-SEL.

Nel nostro ordine del giorno noi impegniamo la Giunta a dare piena attuazione alle previsioni delle norme per la promozione della cittadinanza sociale e dei diritti e delle garanzie ad essa correlati, per la definizione e la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui, appunto, alla legge regionale n. 2/2003. Impegniamo la Giunta a definire, come previsto da quella stessa legge regionale n. 2/2003, i criteri per la sperimentazione di un reddito minimo di inserimento, le condizioni per l'accesso, le misure di sostegno economico e di supporto all'inserimento lavorativo e al rafforzamento professionale che lo costituiscono, procedure di erogazione, forme di finanziamento e gli strumenti di controllo e di monitoraggio. Impegniamo la Giunta a predisporre un piano di attuazione che operi rispetto ad una platea di destinatari costituita dai cittadini che vivono al di sotto della linea di povertà relativa, con l'obiettivo di portarli al raggiungimento della stessa soglia, che correli direttamente accesso al reddito minimo di inserimento e misure di politica attiva del lavoro, strumenti formativi ed opportunità di integrazione sociale. Chiediamo che sia inserita, la richiamata sperimentazione, nell'alveo della strategia europea per promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione, che costituisce parte della strategia dell'Unione per una crescita davvero sostenibile, intelligente e inclusiva. Soprattutto nel nostro ordine del giorno chiediamo di introdurre tale sperimentazione entro l'inizio del secondo semestre del 2015, oltre ad impegnare la Giunta ad attivarsi nelle sedi opportune affinché il Parlamento approvi al più presto il disegno di legge n. 1148, avente ad oggetto: "Istituzione del reddito di cittadinanza nonché delega al Governo per l'introduzione del salario minimo orario".

Tutto questo ci sembra così urgente, così stringente e così ormai non più scindibile da tutte le parole che riguardano la sostenibilità, la crescita, il "nessuno deve essere lasciato solo", l'ossessione per il lavoro buono e il lavoro per tutti, che ci sembra molto importante che si prenda consapevolezza della differenza dei due ordini del giorno per non sprecare altre parole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Montalti. Ne ha facoltà.

 

MONTALTI: Grazie, presidente. In merito all'ordine del giorno 351/3 io vorrei essere chiara: il PD non fa nessun passo indietro sul People Mover, nel bilancio 2015 ci siamo presi degli impegni e noi questi impegni li confermiamo. Abbiamo presentato questo ordine del giorno come gruppo PD perché vogliamo impegnare la Giunta affinché chieda, solleciti il Comune di Bologna, come ente responsabile del progetto, a fare, prima dell'avvio della fase di realizzazione vera e propria dell'intervento, tutte le adeguate verifiche rispetto all'efficacia ed efficienza dell'opera e alla sua sostenibilità a lungo termine, anche alla luce, questo lo vogliamo sottolineare, del lungo periodo di tempo trascorso dall'assegnazione del bando agli ulteriori sviluppi che ci sono stati in fase di post aggiudicazione.

In questo senso, nell'ottica di rendere il sistema di trasporti regionali, anche quello metropolitano, adeguato agli standard europei, in questo ordine del giorno impegniamo la Giunta a confermare l'impegno alla completa realizzazione del sistema ferroviario metropolitano, anche alla luce di quanto recentemente espresso dal Governo che ha inserito questa fra le priorità infrastrutturali.

In questo contesto deve essere realizzato anche un ulteriore potenziamento del collegamento fra la stazione ferroviaria e l'aeroporto con la realizzazione della fermata "Aeroporto" ed esplorando, laddove è possibile, di estendere il collegamento ferroviario anche al quartiere fieristico.

Come gruppo PD siamo inoltre convinti che vada portato avanti l'impegno relativo alle grandi infrastrutture regionali, ma tenendo alta l'attenzione su una serie di criteri che per noi sono basilari, quelli di sostenibilità, trasparenza, legalità, nel dialogo con i territori, anche prevedendo tutte quelle azioni compensative che possono migliorare l'impatto sul territorio, come nel caso dell'autostrada Cispadana.

Ci troviamo in un contesto regionale relativo al sistema della mobilità che è profondamente modificato e anche alla luce delle recenti scelte del Governo che ha rivisto le priorità relative alle grandi opere nazionali stralciando alcuni interventi che per noi sono strategici come quello sull'E45-E55, riteniamo fondamentale in questa fase che venga ridefinita la strategia complessiva regionale, così come da programma del presidente, accelerando il percorso di adozione e realizzazione del nuovo Piano regionale dei trasporti al 2025, un piano, il PRIT, che dovrà contenere le scelte fondamentali per il sistema di mobilità regionale futura, facendo ancor più dell'Emilia-Romagna una regione europea e questo mettendo al centro quelle che per noi sono le politiche fondamentali quando si parla di infrastrutture e di mobilità, ovvero il tema del contrasto al cambiamento climatico, una relazione forte con il Piano della qualità dell'aria, il tema della sostenibilità, il tema del contenimento del consumo di suolo, il tema della trasparenza e della legalità.

Questo ordine del giorno parte da una discussione che c'è stata, da un confronto acceso, però non si ferma ad un problema o ad una questione, ma cerca di tracciare, delineare e spingere la Giunta verso quello che deve essere il nostro orizzonte di riferimento, cioè avere un Piano regionale dei trasporti all'interno del quale veramente discutere, approfondire le scelte e soprattutto concretizzare le politiche in cui noi crediamo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Scuserete se userò qualche nota polemica, ma dopo una giornata del genere, giocare sulle parole... ad un certo punto la pazienza forse finisce. Mi riferisco all'ordine del giorno 351/4, quindi al reddito di cittadinanza, dove vediamo ancora per l'ennesima volta il plagio, nel senso che siamo contenti che ci inseguiate quando presentiamo qualcosa di buono, però alla fine giochiamo sulle parole: stiamo discutendo di questo bilancio e prendiamo l'impegno per un altro bilancio che ci sarà nel 2016. Fra l'altro mi chiedo a cosa servano gli ordini del giorno, anche questi sono parole che poi non applichiamo perché ho parlato prima di un ordine del giorno che anche oggi vedo inapplicato. Noi, quindi, proponiamo due emendamenti all'ordine del giorno 351/4 perché almeno queste buone parole vengano applicate dal prossimo semestre e non si perda tempo a cercare di incardinare una nuova legge perché la legge c'è già, basta applicarla e costruire il regolamento.

Stessa cosa per l'ordine del giorno 351/3. Belle parole, apprezzo che all'interno del PD ci sia questa discussione sulla mobilità e sulle grandi opere inutili - perché si dice: "grandi opere inutili" senza fare tanti giri di parole - però alla fine vedo che facciamo tante belle parole e non arriviamo agli atti. Il People Mover va fermato, quindi proponiamo un emendamento - che ci boccerete immagino - che impegna - e questo è un impegno perché fare solo parole non serve a niente - a fermare nella prossima manovra di assestamento i finanziamenti per il People Mover.

Infine spengo l'accento polemico. Recepisco con piacere che comunque c'è un grosso interesse sul reddito di cittadinanza e vi invito il 9 maggio a partecipare alla marcia che ci sarà da Perugia ad Assisi per sostenere le proposte di legge che ci sono sul reddito di cittadinanza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ricordo che siamo in dichiarazione di voto sugli ordini del giorno, ma anche sui provvedimenti, quindi chi dovesse ancora intervenire può farlo. Ricordo i tempi:

PD: 31 minuti;

Lega Nord Emilia-Romagna: 10 minuti;

Movimento 5 Stelle: 9 minuti;

Forza Italia: 4 minuti;

SEL: zero minuti;

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale: 9 minuti;

L'Altra Emilia-Romagna: 7 minuti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Intervengono solo per chiedere un chiarimento: le dichiarazioni sul voto finale si fanno dopo questa fase?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Come dicevo prima, siamo in dichiarazione di voto finale sia sugli ordini del giorno che sui provvedimenti. Chiede la parola?

 

CALIANDRO: Sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Dunque, abbiamo avuto la possibilità di discutere oggi di tanti temi che sono connessi evidentemente al bilancio, agli ordini del giorno che sono ad esso collegati e che indicano quelle che sono le caratteristiche politico-programmatiche del mandato amministrativo che stiamo tutti quanti attraversando. Mi piace però pensare che il modo con cui noi interagiamo con il nostro ruolo di amministratori non sia quello di interpretare una parte in commedia, come pure alcune volte può capitare di fare per quelle che sono le abitudini di un vezzo di una certa politica. Mi piace pensare che il primo atto politico sul quale si riflette non appartenga soltanto a quella tradizione delle persone abituate a contendersi il primato della visibilità, ma che tutti quanti abbiamo dentro di noi un'ispirazione politico-culturale per cui siamo protesi al bene collettivo. E allora anche l'analisi - e non voglio parafrasare le parole del presidente Bonaccini, ma a quelle mi richiamo - richiede che il confronto avvenga su punti politici programmatici.

Noi abbiamo dato tutti quanti una dimostrazione di grande sobrietà quando abbiamo deciso di far diventare la legge n. 1/2015 il primo provvedimento con il quale abbiamo disegnato chi siamo e come vogliamo comportarci, imponendo a noi stessi una modalità con cui affrontare il nostro ruolo in questo mandato. Pensare che da quel momento abbiamo intrapreso un'attività politico-amministrativa che oggi ci vede tutti riuniti a discutere e poi a votare un bilancio necessita evidentemente di una riflessione forse ancora più accorta. Non era facile, non è facile e non sarà facile per tutti quanti noi dare delle risposte ai bisogni primari dei nostri cittadini in un momento di grande crisi come quello che viviamo, un momento rispetto al quale è molto più facile inseguire le paure delle persone che dare una prospettiva di uscita da questa difficoltà. L'idea che ci sia una legge di bilancio di 12 miliardi, come abbiamo detto, ma che si poggia su dei principi fondamentali, dà anche l'idea di quello che siamo. E cosa siamo se non una Regione che, nel momento di massima crisi economica, riesce ad intraprendere la ripresa diventando leader nell'export, diventando leader nel fatto che non aumenta le tasse e non diminuisce i servizi, diventando leader nel fatto che sceglie di mettere al centro della propria azione politico-programmatica gli ultimi della società, quelli che hanno più bisogno? Quelli ai quali i Governi delle destre, ai quali una ridente minoranza molto spesso dimentica di avere contribuito... ma dimentica anche di ricordare che il fondo per la non-autosufficienza è stato totalmente tagliato da quei Governi e sostenuto da questa Regione.

È il motivo per il quale oggi, con grande felicità vedo quello che sta succedendo, ovverosia non ci limitiamo a sostenere un incremento nazionale, ma diamo noi un grande contributo per i fondi per la non-autosufficienza in sanità. Interveniamo noi con un investimento molto pesante in tutti quelli che sono i servizi primari dei cittadini e lo facciamo in una logica, perdonatemi, europea, non vivendo l'appartenenza all'Europa come una dittatura di tecnocrati, ma pensando che dall'Europa possa derivare per tutti quanti noi uno strumento di ripresa anche del nostro territorio. Cosa sono i 70 mila euro e i 100 mila che possiamo contribuire ad avere, come ci spiegava prima il presidente Bonaccini, se non l'interazione di una Regione che ha la capacità di guardare oltre i suoi confini con dei finanziamenti che sa mettere a frutto per la tutela del suo territorio?

Un gran parlare si è fatto dello sviluppo, un gran parlare si fa del consumo di suolo, un gran parlare si fa anche dei modi in cui si prevengono alcune dinamiche, ma in realtà, quando poi arriva il momento di mettere in campo delle attività amministrative, beh, lì c'è la differenza tra l'Emilia-Romagna e le altre Regioni, questa Emilia-Romagna, questa che è iniziata con la legge n. 1. Allora io penso che non occorra riprendere in questa sede quello che già gli altri colleghi del mio gruppo hanno egregiamente fatto, ossia l'analisi dettagliata di quelli che sono gli interventi di bilancio, ma possa essere utile ricordare che non ci siamo dimenticati delle persone che avevano più bisogno e non ci siamo dimenticati neanche delle 26 mila aziende che ci chiedono di dare un nuovo slancio a questa regione. E se pensassimo che l'unico risultato positivo è quello dei primi dati di questo trimestre economico che ci segnalano davanti alla Germania rispetto all'export, forse non daremmo neanche un giusto riconoscimento all'attività corale che questa Giunta sta muovendo e che questa amministrazione vuole muovere.

Non è di secondaria importanza, a mio giudizio, per coloro i quali abbiano il palato attento o l'udito pulito per poter cogliere quanto importanti siano gli investimenti in cultura, l'aumento degli investimenti in cultura, nello sport. Noi pensiamo che non esistano delle zone franche dell'attività amministrativa, ma pensiamo che, così come c'è l'impronta infrastrutturale che bisogna alimentare e costruire per creare una regione che va oltre il policentrismo, bisogna creare anche le condizioni per una tenuta sociale ed economica di questa regione. Lo abbiamo fatto con dei moltiplicatori di economia e sviluppo, lo abbiamo fatto con i fondi FES, FESR, lo abbiamo fatto con investimenti che segnano a trecentosessanta gradi quello che vogliamo essere.

Nei prossimi giorni torneremo anche su questo tema, l'assessore Petitti lo ha accennato, ma ne torneremo a parlare. Il riordino istituzionale non è soltanto una nuova geografia amministrativa, è anche, per questo bilancio, essersi fatti carico, con 28 milioni di risorse che ci sono nei 31 precedenti, di tutte quelle persone nei nostri enti provinciali che ci chiedevano di essere presenti in un momento di grande cambiamento per questo Paese.

Il senso di responsabilità si costruisce non soltanto stando da una parte della staccionata, ma contribuendo insieme a saltare gli ostacoli. Dico questo perché - e mi avvio a concludere, non mi piacciono gli interventi barocchi - penso che ambiente, suolo, cultura, turismo, agricoltura siano gli strumenti con i quali noi presenteremo alla fine del nostro mandato non il conto ai nostri elettori, come pure molto spesso erroneamente si pensa, ma il conto ai nostri figli, ai nostri cittadini, perché il primo mandato che abbiamo è quello di agire secondo lealtà nei confronti dei cittadini e proprio per questo motivo vi dico: non perdiamo l'occasione di discutere di Expo pensando che si tratti soltanto di una fiera come tante altre. Usciamo dal provincialismo di un certo dibattito e sforziamoci tutti quanti di fare un salto di qualità. Invito veramente tutti quanti a contribuire a fare un salto di qualità anche nel modo in cui si sta nel dibattito sul bilancio, non pensando che sia una sonnacchiosa occasione per dire la propria e nascondersi dietro un'agenzia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Buonasera a tutti. Un po' barocco l'intervento del nuovo presidente del gruppo del PD lo è stato a mio avviso, e se dobbiamo ringraziare qualcuno perché l'export emiliano-romagnolo va bene e aumenta, credo che il primo ringraziamento bisogna farlo agli imprenditori che tutti i giorni ci mettono la faccia, lavorano e costruiscono il tessuto sociale che ci garantisce anche di amministrare le risorse di cui parliamo oggi, e non è certamente merito né di questo Consiglio, né della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, soltanto perlomeno, se abbiamo un tessuto sociale così, che è stato costruito negli anni grazie al lavoro degli emiliani e dei romagnoli storici.

Detto questo, ho preparato un piccolo e breve intervento in merito alle dichiarazioni di voto, in seguito anche all'ascolto sia dei consiglieri regionali, ma anche del presidente Bonaccini e dell'amministrazione regionale tutta, che vuole essere un piccolo spunto di riflessione anche costruttivo su alcuni punti, credo, e che vuole un po' anche provocare le coscienze politiche sulle scelte che sono state fatte per questo bilancio di previsione.

Innanzitutto parto con il ringraziare per il paziente lavoro i dipendenti della Regione che hanno redatto questa manovra finanziaria che siamo qui oggi a discutere. Un bilancio che si carica e si caricava di numerose aspettative dopo le promesse della campagna elettorale, dopo le dimissioni dell'ex presidente Vasco Errani, dopo l'atteso e annunciato cambio di marcia che la Giunta avrebbe dovuto imprimere per un rilancio di questioni centrali, a cominciare dal tema economico e della ricostruzione. Ci ritroviamo invece con una regione impoverita dalla chiusura di numerose aziende, dalla mancata attuazione delle zone franche nelle aree terremotate e alluvionate, come invece avevamo richiesto, con diversi problemi nel territorio dovuti anche ai movimenti franosi e alla cattiva manutenzione ambientale che mette a rischio sia le zone montane dell'Appennino, sia aree fragili sotto il profilo idrogeologico. L'unico ringraziamento, in questo quadro, che ci sentiamo di fare è quello alla Protezione civile regionale, sempre in prima linea nella gestione delle emergenze del territorio, come durante le ondate di maltempo dello scorso inverno.

Fra i problemi che maggiormente attanagliano il territorio vi è l'alto tasso di disoccupazione, le aziende lasciate molto spesso al loro destino, il triste episodio delle cartelle esattoriali arrivate lo scorso inverno alle imprese alluvionate e terremotate, senza che lo Stato abbia ascoltato una delle nostre numerose proposte di fiscalità agevolata, di zone franche per le aree colpite da calamità, di revisione degli studi di settore e di misure per compensare le mancate entrate delle aziende.

Scorrendo il bilancio della Regione troviamo solo generici riferimenti a politiche agroalimentari che dovrebbero costituire un pilastro portante del nostro Pil regionale, per 6 milioni 900 mila euro e poco più di 5 milioni di euro per la pesca di professione, risorse che vorremmo capire effettivamente quale effetto saranno in grado di sortire su questi due settori appena menzionati. Come gli oltre 114 milioni di euro che dite di destinare al sostegno dell'occupazione giovanile.

Se davvero queste risorse avessero un'entità di questo tipo, forse darebbero un impulso decisivo al rilancio del mercato del lavoro, ma sappiamo che le cifre della disoccupazione hanno indicatori che puntano in direzione diversa. Inoltre, i giovani sono soltanto la parte più preoccupante del problema, mentre non troviamo misure sufficientemente incisive per sostenere il reinserimento lavorativo degli over 40 e degli over 50, che sono anch'esse categorie sensibili, in molti casi da formare per tentare di dare una soluzione dignitosa alla loro condizione di indigenza.

Vorremmo che le risorse che vengono spese per i profughi, che oggi vediamo banchettare in alberghi a spese della comunità, gravando sui cittadini e sui bilanci dei comuni, che dovranno poi trovare loro un impiego nel volontariato, ma a volte anche destinare loro una mancia o una scheda telefonica, fossero meglio impiegate. Per esempio per venire incontro alle situazioni difficili di tante famiglie, per creare davvero lavoro e sviluppo, anziché riempirsi solo la bocca di tante promesse puntualmente disattese.

La protesta (di buonsenso) non è solo nostra, molto spesso proviene anche dai sindaci del vostro stesso partito di maggioranza. È di pochi giorni fa, infatti, la protesta dei sindaci del Partito Democratico del Veneto spalleggiati dal primo cittadino democratico di Vicenza, Achille Variati, seguito da quello di Belluno, Jacopo Massaro, i quali hanno avuto parole pesanti nei confronti del vertice in Prefettura, disertando in qualche caso l'incontro sulla questione profughi. Questione che è tutta a carico delle scelte sbagliate del vostro Governo e del Ministro degli Interni, totalmente incapaci di affrontare questo problema. Senza contare l'atteggiamento quasi irriverente dell'Europa, che invia navi ed elicotteri, ma dietro rassicurazioni - come ha fatto la Gran Bretagna - che nessun clandestino sbarcherà oltre La Manica. Vedere il Presidente del Consiglio fare i salti di gioia per un accordo come questo, mentre i suoi sindaci protestano e i comuni ed i contribuenti in piena crisi pagano il conto, è al limite del grottesco.

Andando per priorità, vorrei sottolineare come il nostro gruppo consiliare abbia più volte, in maniera propositiva e non strumentale, cercato di tendere la mano all'amministrazione effettuando proposte praticabili, che ci sembravano di buonsenso. Le pratiche della ricostruzione molto faticosamente, tema peraltro poco trattato - credo che il bilancio della Giunta, oltre ad essere un bilancio di carattere economico, debba essere un bilancio di carattere politico -, si stanno muovendo a passo di elefante.

I dati che indicano che soltanto il 16 per cento delle aziende terremotate del cratere emiliano hanno ricevuto i contributi richiesti, a tre anni dal sisma del 2012, sono un fatto abbastanza preoccupante, che dimostra (con queste cifre) la differenza che esiste tra il fare e il dire.

Tra gli atti positivi vanno senz'altro evidenziati gli stanziamenti per la ricostruzione di alcuni presidi ospedalieri, come quello del mio comune e di tante opere pubbliche che lentamente si stanno portando avanti. Al tempo stesso, però, molte realtà attendono risposte: progetti scolastici - molti studenti della Regione stanno per concludere il terzo anno didattico all'interno dei container -, la ricostruzione delle chiese, di strutture di interesse pubblico che, a volte, devono ancora essere finanziate e realizzate.

Siamo forse ad un quarto di un percorso ricostruttivo che ha seguito due strade diverse tra settore pubblico e settore privato. Quest'ultimo è probabilmente il lato dolente della vicenda, con migliaia di persone ancora fuori dalle proprie case, che usufruiscono dei contributi per autonoma sistemazione abitativa o degli alloggi ERP messi a disposizione in convenzione tra i comuni ed ACER. Per queste persone le pratiche devono essere snellite e il personale messo a disposizione degli enti locali, con finanziamenti ad hoc di carattere governativo, che passano attraverso l'Unione dei comuni, deve essere riconfermato, per evitare la congestione delle pratiche di risarcimento dei privati. Invece, quello che manca nei conti che ci presentate, all'interno del piano triennale delle opere pubbliche, è ancora uno stanziamento superiore ai 700 milioni di euro per quanto riguarda - appunto - la parte pubblica della ricostruzione post terremoto.

Siamo al tempo stesso meno critici nel giudicare il buonsenso dell’azione esercitata nei confronti del Governo e nei confronti di Bruxelles per estendere fino al maggio del 2017 i contributi per il settore agricolo colpito dalle calamità, non solo il terremoto, ma anche l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria che hanno messo in ginocchio un intero settore.

Rimaniamo, invece, basiti di fronte all'impasse che molte opere stanno incontrando sul territorio. Ormai cronici sono i ritardi per la realizzazione dell'autostrada Cispadana, puntualmente annunciata come imminente ed ora tornata ad impantanarsi dopo le inchieste concernenti il rilascio delle procedure di VIA. Così da priorità uno nella scala del decreto che avrebbe dovuto sbloccare le opere del Paese creando un enorme vettore che ricongiungesse il cuore della Regione con le principali arterie stradali, ora attendiamo di vedere i prossimi sviluppi. In ogni caso, sebbene alcune delle scelte non ci abbiano pienamente convinti, mentre la Magistratura sta mettendo sotto la lente il sistema degli appalti emiliani, ci auguriamo che la Cispadana, come opera strategica, sia completata e che questo sia fatto nel miglior modo possibile, ascoltando le esigenze dei territori, delle comunità, delle attività produttive, per concludere l'iter di un progetto potenzialmente strategico, per fare diventare territori di frontiera territori di cerniera, verso zone di confine, sviluppando quindi sinergie ed indotti.

Mi permetto di spendere due parole sul Passante Nord, sul quale notiamo che il PD locale sta progressivamente facendo retromarcia, anche perché è chiaro a tutti che quest’investimento infrastrutturale, ormai obsoleto e superato, non produrrebbe alcun beneficio per la Città metropolitana.

Lascia invece basiti la risposta dell'assessore Donini sul bando della FER, stazione appaltante del bando di gara che avrebbe dovuto garantire la liberalizzazione del trasporto ferroviario regionale ed il rinnovo del materiale rotabile, come già l’ex assessore Peri aveva annunciato all'alba della scorsa estate, al quale si erano presentate la stessa FER con Trenitalia e TPER, in pratica aziende pubbliche che, in taluni casi ricevono contributi forti dalla stessa Regione. Una gara poco trasparente, a nostro avviso, che affiderebbe, da luglio e per i prossimi decenni, un settore strategico ad un unico settore pubblico. Tutto il contrario di quanto avviene in altri paesi, dove la liberalizzazione delle tratte e l'apertura al privato del trasporto ha consentito sinergie ed efficientamento del servizio che si riscontra nei tempi di attesa e nel numero di attenti utenti del servizio pubblico.

È mio dovere, infine, scuotere questa Giunta dal torpore che la caratterizza per sollecitarla ad una presa di posizione netta e risolutiva sulla minaccia di declassamento del corridoio autostradale Civitavecchia-Orte-Mestre. In un'ottica di dialogo con il Governo Renzi, questa Giunta e il suo Presidente devono alzare la voce al tavolo delle trattative e promuovere gli interessi del nostro territorio, garantendo il reinserimento dell'autostrada nella scaletta di opere prioritarie per la crescita e lo sviluppo di questo Paese.

Altri dubbi li solleva la politica sanitaria regionale, dove qualche balzello è stato introdotto sul finire della scorsa estate, dove il fondo regionale per le non autosufficienze non sembra in grado di far fronte al problema impellente di affrontare i crescenti accessi nei prossimi anni, all'assistenza domiciliare integrata e al sostegno alla diversabilità.

Fa effetto vedere il presidente Bonaccini sfilare nei reparti tirati a lustro di alcune selezionate strutture ospedaliere e scorgerlo immortalato mentre visita eccellenze sanitarie come l'Ospedale Maggiore, al riparo dalle logiche sperimentali che hanno investito i territori periferici e l'Asl Unica di Romagna, ad oggi ancora oggetto di critiche da parte di medici e personale infermieristico. Le strette di mano e i sorrisi benevoli non mettono al riparo da declassamenti o chiusure improvvise dei piccoli nosocomi di periferia. Ci sono poi realtà come Fiorenzuola, Castelnovo ne' Monti, Novafeltria e il San Camillo di Comacchio, sul quale si erano peraltro concentrati investimenti importanti, che rischiano la chiusura o sicuramente un declassamento. Mi avvio alla chiusura perché abbiamo poco tempo.

Per quanto riguarda il fatto che si prometta l'implementazione dei servizi, devo dire che è una sfida che sicuramente attendiamo al varco e all’angolo la maggioranza, a fronte di modelli vicini come quello lombardo e veneto (se ne parlava prima) che hanno il pregio di essere i migliori d'Italia e di essere meno ideologizzati, per esempio, nella partecipazione del privato allo sviluppo del sistema, privato che da noi è considerato una specie di tabù, a meno che i privati siano taluni.

Questo bilancio è composto di impegni di spesa che la Regione potrebbe tagliare, recuperando risorse per problematiche più urgenti. Nei fatti è un sottobosco fatto di premi di produttività auto-assegnati da facoltosi manager sanitari, dirigenti, associazioni culturali inutili, che dovrebbero promuovere iniziative che servono solo a sostenere il nome e il marchio di questo consesso.

Ricordo tra le tante cose un nostro emendamento respinto che proponeva di distogliere risorse ai campi rom proponendo incentivi per la loro demolizione definitiva ed una diversa soluzione al problema, anche in questo caso, ovviamente, siamo stati tacciati di razzismo. Eppure, se guardaste al disagio sociale, quello vero, che pure esiste anche in una Regione efficiente come l'Emilia-Romagna, scoprireste quello del mondo dell'impresa, che dovrebbe essere messa nelle condizioni di creare lavoro.  Scopriamo poi che una legge, la legge regionale n. 14, votata dalla stessa maggioranza che ci governa, attende ancora di essere finanziata, come si diceva prima attraverso l'intervento del consigliere Bargi. Un nostro emendamento che proponeva semplicemente di finanziarie queste misure a sostegno dell'impresa, dando di fatto vita alla legge, è stato respinto. Un provvedimento legislativo che la precedente maggioranza ha scritto, approvato, indicando i capitoli per finanziarlo. La maggioranza di oggi ha rinnegato il suo stesso operato bocciando un proprio provvedimento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere, le chiedo di concludere perché ha esaurito il tempo a sua disposizione.

 

FABBRI: Mi avvio alla chiusura con un'ultima riflessione. Tutti questi motivi, uniti ad un assordante silenzio sul problema della sicurezza dell'Emilia-Romagna e lo scarso stanziamento di risorse da questo punto di vista, ci impongono di votare contro questo bilancio di previsione, che speriamo nei prossimi anni possa migliorare. Aspettiamo con attenzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Molto brevemente, il presidente Bonaccini ci ha invitati e sfidati a dire qualcosa di diverso rispetto a questo bilancio, dicendo: "dite voi che cosa avete in testa per questa Regione". In realtà, noi avremmo in testa per questa Regione esattamente quello che abbiamo sempre avuto in testa, cioè che una Regione come la nostra non può pensare di curarsi dei cittadini dalla culla alla bara. Lei ha detto - l’ha più volte detto anche in campagna elettorale - che aveva l'ossessione del lavoro - ricordo l'espressione: "ossessione del lavoro", "noi dobbiamo creare lavoro" -, noi le rispondiamo che il modo vero, autentico e profondo per creare lavoro è impedire che chi vuole creare lavoro non riesca a farlo.

Sotto questo profilo, anche se non è argomento strettamente legato al bilancio, ma lei, presidente Bonaccini, ha fatto un intervento di chiara natura politica, non certo si è occupato del bilancio, se non per rimarcare in più occasioni la indubbia positiva decisione della sua Giunta di cooperare e di collaborare per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi europei, però, anche sotto questo profilo dovremmo dire qual è la seconda parte della verità, cioè quanti cittadini e quante imprese poi non riescono ad accedere all'utilizzo di questi fondi, in ragione di una burocrazia esasperante ed esasperata che impedisce loro di poterlo fare. Bisognerebbe anche dire, e lo dico…

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Sto parlando, mi scusi, in linea generale. Nel suo intervento, lei ha rimarcato una cosa molto semplice. Ma il fatto di averli spesi tutti che cosa significa? Che li ha spesi bene? Dica come li ha spesi. Dica come li ha spesi! Non dica che li ha spesi tutti, perché …

 

BONACCINI: È incredibile!

 

FOTI: È incredibile anche sentire delle teorie strane: non possiamo non fare il Passante altrimenti perdiamo 1 miliardo 200 milioni di interventi sul territorio. A me hanno insegnato che, indipendentemente dall'investimento, un'opera la si sostiene o la non si sostiene se è utile o non utile. Non si può dire semplicemente li abbiamo spesi…

 

BONACCINI: Mi spieghi i fondi.

 

FOTI: Certo, è meglio se capisce, anche se non è obbligatorio. Le faccio presente…

 

BONACCINI: Sui fondi europei non ho capito.

 

FOTI: Se non mi interrompe, glielo spiego, potrebbe esserle utile!

Io ho avvertito ed avverto - se vuole le mostro alcuni bandi - un grosso coinvolgimento del settore universitario. Io non metto in dubbio che questo sia positivo, ma per le start-up, ad esempio, vi siete resi conto di quanti cittadini, di quante piccole imprese non riescono ad aderire a questi fondi? Vi sono dei bandi che - vada a vedere sul sito - sa da quanti anni sono aperti? Da tre o quattro anni e non si sono ancora esauriti. Sono queste le realtà alle quali bisogna dare una risposta. Sono realtà che esistono, assessore Costi, le può verificare. All'assessore Muzzarelli - lo dico perché è stato, se non erro, il suo predecessore - in più occasioni è stato fatto presente che una certa poca flessibilità di alcuni bandi rischiava di non soddisfare un sistema e un reticolo delle imprese.

A differenza del presidente, ma c'era l'assessora anche se è arrivata con un'ora di ritardo, noi abbiamo sentito che cosa hanno detto le associazioni che si sono presentate per l'audizione proprio in quest’Aula o, meglio, in quella accanto. E devo dire che chi ha ascoltato le associazioni si è reso conto di come alcune delle cose che sto dicendo siano state sottolineate e non certo alcuno si è sognato di interrompere. Si è evidenziato, ad esempio, presidente Bonaccini, poi si può condividere o meno, che per quanto riguarda i fondi sull’internazionalizzazione, come gli stessi non fossero in misura soddisfacente per le associazioni. Non le dico che voi non li avete messi, vi dico che li avete messi in una misura che non è stata ritenuta soddisfacente. Poi si possono dare le risposte più complete di questo mondo, si può ritenere che più di così non si poteva fare, ma non si può impedire di consegnare alla gente alcune osservazioni.

Presidente Bonaccini, se tutto fosse andato così bene, si spiega perché il sistema delle imprese, le partite Iva, coloro i quali fanno impresa sono stati i primi a disertare queste elezioni regionali? Ha capito la lezione o no? Ha capito che il problema non è derivato soltanto dal cosiddetto scandalo della politica? Questa è una giustificazione, ma la verità è che disaffezione nasce da quello. Chiunque vada a vedere gli studi sulle regioni noterà come anche la Regione Emilia-Romagna sia ritenuta una regione lontana dai cittadini, dalle imprese, da chi lavora e da chi opera. Volete nascondere questo? Volete mettere la polvere sotto il tappeto? Fatelo, ma non risolverete il problema. Il problema c’è e c’è ancora tutto. Ebbene, non so se si è accorto di che cosa ha votato, ad esempio… in relazione le faccio un piccolo caso che ho sollevato in commissione. Due esempi, il primo: sale da gioco. Si introduce, in questa manovra, nel collegato alla finanziaria, una norma che prevede che tutte le domande in corso debbano adeguarsi alla nuova normativa: una illegittimità grande come una casa. Secondo esempio: avete introdotto una normativa per prorogare di 9 mesi, 8 mesi, 18 dirigenti, contro ogni norma di legge vigente, e lo sapete benissimo. Terzo esempio: avete fatto di ERVET il carrozzone per eccellenza della Regione. Vuole andare a vederli sul sito gli incarichi a 400, 700, 800 euro? Si possono definire incarichi professionali o mance d'accatto? Parlo del bilancio che lei dovrebbe conoscere.

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Non è obbligatorio, gliel'ho spiegato tre volte. Le ho spiegato tre volte qual è la mia obiezione: va benissimo la cooperazione, ma per quanto riguarda i fondi stabiliti, cercate di mettere delle regole che siano quanto più flessibili è possibile, basta! Perché? Perché questo dà la possibilità ad una pluralità di soggetti di poter concorrere. Perché non è detto che l'esaurimento dei fondi comporti la pluralità dei concorrenti. È questo il ragionamento che ho cercato di fare.

Dopodiché, mi rendo conto che siete anche in questo irritabili. Abbiamo presentato qualche emendamento - se l'assessore Petitti li ha letti, può convenire - di modestissima portata sotto il profilo dello stravolgimento del bilancio, anzi non stravolgevano nulla. Ebbene, vi è stato il muro, il muro! Persino su alcuni che io ritengo di buongusto. Ad esempio, che lei debba spendere con la Giunta 2 milioni di euro per l'ufficio stampa e propaganda può anche essere opinabile. Non le abbiamo detto di non farlo, le abbiamo detto di ridurlo. E non le abbiamo detto di andarlo a mettere chissà dove, le abbiamo detto di metterlo sulle biblioteche. Non le abbiamo detto di metterlo chissà dove!

Certo, questa è una manovra di bilancio che - lo sapete benissimo - tecnicamente l’opposizione non è in grado di emendare nei suoi filoni portanti. Ma dobbiamo dirci la verità fino in fondo: questa è una manovra di bilancio che voi avete concorso a realizzare in Giunta, ma sapete benissimo quanti funzionari hanno concorso a metterla in piedi sotto il profilo tecnico. Voi ritenete che l'opposizione abbia la stessa capacità e le stesse possibilità? Allora ci prendiamo in giro. Noi possiamo esprimere le idee politiche, non possiamo esprimere - scusatemi - una manovra alternativa sotto il profilo tecnico-operativo.

Io penso che qualcosa sia stata detta in quest’Aula, mi pare peraltro che siano state dette cose di buonsenso. Ad esempio, io condivido una parte del piano delle opere pubbliche e l'ho detto chiaramente in commissione, a partire dalla Cispadana. Debbo dire, però, presidente Bonaccini, che se vado a vedere come il Governo ha individuato, con un ministro emiliano-romagnolo, le priorità di interventi sulle grande opere pubbliche, non penso di potere dire che, ad esempio, per la Orte-Mestre vi sia stato un trattamento di favore, almeno questo penso di poterlo dire.

Se andiamo a vedere la posizione dell'Emilia-Romagna come piattaforma logistica, io mi auguro che, a partire da lei, si dica al Governo che il piano della logistica non può più essere rinviato, perché non basta avere il porto di Ravenna nelle condizioni positive in cui si trova, se poi non realizziamo le condizioni perché la Regione diventi autenticamente quella piattaforma logistica che oggi è più sulla carta che nei fatti. Per me queste sono sfide che non so se portino aumenti di posti di lavoro, ma portano le precondizioni perché i posti di lavori possano aumentare. Infatti, anche i dati che lei ha letto, lo dico sinceramente, tutti riferiti al 2014, che cosa dicono? Sono frutto…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere, la invito a concludere.

 

FOTI: Ho concluso, ma anche altri hanno sforato, lo so perché ho tenuto i tempi, ho visto anche chi ha sforato, guardi.

 

(interruzioni)

 

No, perché quando abbiamo detto: "25 minuti al presidente Bonaccini", gliene sono stati dati 43…

 

(interruzioni)

 

Sì, sì…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, lei sta sforando di due minuti e mezzo abbondanti, e la lascio concludere. Il presidente Bonaccini ha sforato di cinque minuti, come hanno sforato altre persone.

Le ho chiesto di avviarsi a conclusione, non le ho detto di chiudere immediatamente.

 

FOTI: … mi hanno detto che non era vero, comunque…

 

(interruzione del consigliere Paruolo)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Paruolo, la Giunta aveva i tempi…

 

FOTI: Capisco che lei sia abile con i numeri, l’importante è non darli, è chiaro? In Conferenza Capigruppo abbiamo deciso i tempi della Giunta e i tempi del Consiglio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, cerchiamo di riprendere la discussione nei toni giusti…

 

FOTI: I toni giusti sono anche le non ironie fuori luogo, perché ho accettato le interruzioni senza che io abbia mai interrotto nessuno.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ha ragione, il consigliere Paruolo ha sbagliato perché la Giunta ha utilizzato tutti i suoi minuti con cinque minuti di regalo al presidente Bonaccini; l'assessore Gazzolo ha utilizzato i tempi del PD, quindi non ci sono stati …

 

FOTI: Io non ho mai fatto gesti sconvenienti a nessuno, è chiaro?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, la prego di continuare…

 

FOTI: Il presidente Bonaccini, quando giustamente una consigliera del Movimento 5 Stelle ha avuto un atteggiamento, si è lamentato…

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Bene, lo dica.

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, la invito a proseguire nel suo intervento.

 

FOTI: Non ho bisogno di avvocati! Non ho bisogno di avvocati!

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, la invito a continuare il suo intervento. Prego.

 

FOTI: In realtà avrei concluso, se riesco a dire la mia intenzione di voto, che peraltro mi sembra abbastanza chiara. Il mio sarà un voto contrario, ciononostante - voglio essere chiaro su questo punto - non ritengo che sia un bilancio privo di alcuni elementi su cui poter convergere. Vi sono nella parte delle opere pubbliche - l'ho già detto - dei temi che ci convincono e nella commissione di merito l'assessore Donini ha sentito qual è il mio parere sul punto.

Altre cose non ci convincono, a partire dai derivati che, secondo me, ci porteranno in una deriva deficitaria di bilancio di cui vedremo gli effetti nei prossimi anni, proprio perché nessuno si vuole rendere conto della gravità della situazione. Dato che ho chiesto i contratti, e spero che mi possano essere consegnati al più presto, avremo ancora tempo e voglia per poterne discutere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

Consigliere, ha quasi cinque minuti, lascerò sforare anche lei, se il consigliere Foti dopo non ci picchia tutti.

 

BIGNAMI: Lo sappiamo, il collega Foti è un tipo manesco.

Mi piace questo clima, anche perché si recupera un po' di verve, un po' di pathos che nella precedente legislatura non c’era. Devo dire che ho apprezzato la difesa tutt’altro che d’ufficio, anzi direi abbastanza convinta, che il presidente Bonaccini sta compiendo su tutto il perimetro del bilancio. Di questo gliene diamo atto, anche se non ci convince del merito delle scelte effettuate. Sicuramente, però, ci ha permesso di appuntare alcune scadenze, alcune date rispetto alle quali andremo poi a fare una verifica. D'altronde, il presidente Bonaccini ci ha sfidati in tal senso, ed è un ingaggio che noi accettiamo volentieri.

Mi scuso con l’Assemblea perché ho dovuto assentarmi un attimo perché, purtroppo, ho ricevuto la telefonata di un sindaco che lamentava il fatto di non avere i soldi per il dissesto idrogeologico. Sarà uno dei primi temi su cui andremo a realizzare una delle suddette verifiche, a buon intenditor poche parole. Per il resto, è evidente che, per le motivazioni sulle quali abbiamo già argomentato sugli ordini del giorno, abbiamo già argomentato sugli atteggiamenti di voto, il nostro sarà un voto contrario.

Però, voglio dire anche questo, presidente, non è un voto contrario aprioristico, ecco perché abbiamo evidenziato il riferimento all'apprezzamento di contenuto che lei ha fatto nella difesa del bilancio e lo ribadiamo senza alcun timore, perché riteniamo che sia questo il modo di fare politica. Abbiamo ritrovato un po' lo spirito del Bonaccini che sedeva nei banchi del Consiglio, noi ci abbiamo provato in tutti i modi, poi non è che si possa pretendere troppo. Al collega Paruolo che dice: "vogliamo andare a casa" rispondo che è da tanto che proviamo a mandarvici, ma non ci siamo ancora riusciti, quindi stia tranquillo, il nostro impegno non mancherà.

In questo senso, noi argomentiamo nuovamente il voto contrario e, rispetto agli appuntamenti che il presidente Bonaccini ci ha dato, siamo certi che da galantuomo qual è ne saprà rispettare quantomeno la scadenze e la verifica in Aula. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Non essendovi altri iscritti a parlare, dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto. Passiamo, quindi, alla votazione dei progetti di legge e degli ordini del giorno ad essi collegati.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 348, Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015", con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

45

 

Assenti

 

5

Votanti

 

44

Favorevoli

 

29

Contrari

 

15

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante: «Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015.»

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all'oggetto 349, proposta recante: «Documento di economia e finanza regionale - DEFR 2015.»

 

(L'Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'Assemblea approva.

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 350/1 (oggetto 549) a firma del consigliere Daniele Marchetti.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'ordine del giorno 350/1 (oggetto 549) è approvato.

Ha chiesto la parola il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Presidente, chiedo la votazione mediante dispositivo elettronico. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 350/2 (oggetto 550), a firma dei consiglieri Gibertoni, Sensoli, Sassi e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

4

Contrari

 

37

Astenuti

 

2

 

L'ordine del giorno 350/2 (oggetto 550) è respinto.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 350, Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017», con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

46

Assenti

 

4

Votanti

 

45

Favorevoli

 

29

Contrari

 

16

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015).»

Colleghi, al progetto di legge oggetto 351 sono collegati cinque ordini del giorno con alcuni emendamenti all'interno degli stessi. Il primo è a firma del consigliere Alleva con la correzione del seguente errore materiale: la prima stesura, alla terza riga, prevedeva: "20 o 30 unità", è stata così modificata: "20 o 30 mila unità".

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 351/1 (oggetto 551), a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'ordine del giorno 351/1 (oggetto 551) è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 351/2 (oggetto 552), a firma del consigliere Bargi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'ordine del giorno 351/2 (oggetto 552) è respinto.

Sul terzo ordine del giorno 351/3, (oggetto 553), a firma dei consiglieri Caliandro, Mori, Prodi, Paruolo, Ravaioli, Montalti, Bagnari, Zappaterra, Rontini, Serri e Mumolo, è stato presentato l'emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Gibertoni e Sensoli.

Metto, quindi, in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Gibertoni e Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno l’ordine del giorno 351/3 (oggetto 553), a firma dei consiglieri Caliandro, Mori, Prodi, Paruolo, Ravaioli, Montalti, Bagnari, Zappaterra, Rontini, Serri e Mumolo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'ordine del giorno 351/3 (oggetto 553) è approvato.

Sull'ordine del giorno 351/4 (oggetto 554), a firma dei consiglieri Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Marchetti Francesca, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano e Mumolo sono stati presentati due emendamenti, a firma dei consiglieri Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini e Sensoli.

Metto in votazione l'emendamento 1 a firma dei consiglieri Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini e Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 1 è respinto.

Metto ora in votazione l'emendamento 2 a firma dei consiglieri Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini e Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 2 è respinto.

Passiamo ora alla votazione dell'ordine del giorno 351/4 (oggetto 554), a firma dei consiglieri Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Marchetti Francesca, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano e Mumolo.

Ha chiesto la parola il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Presidente, chiedo la votazione mediante dispositivo elettronico dell’ordine del giorno 351/4 e dell'ordine del giorno 351/5. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'ordine del giorno 351/4 (oggetto 554), a firma dei consiglieri Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Marchetti Francesca, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano e Mumolo, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

45

Assenti

 

5

Votanti

 

44

Favorevoli

 

28

Contrari

 

11

Astenuti

 

5

 

L'ordine del giorno 351/4 (oggetto 554) è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'ordine del giorno 351/5 (oggetto 555), a firma dei consiglieri Taruffi, Torri, Alleva, Caliandro, Calvano, Iotti, Prodi e Mumolo.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

45

Assenti

 

5

Votanti

 

44

Favorevoli

 

33

Contrari

 

3

Astenuti

 

8

 

L'ordine del giorno 351/5 (oggetto 555) è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 351, recante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017.»

 

Procedutosi alla votazione alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

46

Assenti

 

4

Votanti

 

45

Favorevoli

 

29

Contrari

 

16

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017.»

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 19,21

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Alessandro CARDINALI e Gian Luigi MOLINARI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 348 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015»" (2)

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 348 - approvato

 

Presenti: 45

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 15

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 5

Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA.

 

 

OGGETTO 350 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)»" (3)

 

Votazione emendamento 4, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani - Respinto

 

Presenti: 46

 

Favorevoli: 19

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI,

 

Assenti: 4

Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Silvia PRODI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 5, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani - Respinto

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 19

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Valentina RAVAIOLI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Paolo ZOFFOLI.

 

Votazione emendamento 7, a firma del consigliere Bertani - Respinto

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 15

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli e Sassi - Respinto

 

Presenti: 46

 

Favorevoli: 19

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 4

Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Silvia PRODI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 9, a firma del consigliere Daniele Marchetti - Respinto

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Massimiliano POMPIGNOLI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 350 - approvato

 

Presenti: 46

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 16

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 4

Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA.

 

 

OGGETTO 351 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017»" (4)

 

Votazione emendamento 12, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli - Respinto

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 12

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Assenti: 6

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 351 - Approvato

 

Presenti: 46

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 16

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 4

Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA.

 

 

OGGETTO 550 "Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 350 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)"". A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli, Sassi, Bertani"

 

Votazione ordine del giorno - Respinto

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 4

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 37

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI,

 

Assenti: 6

Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA.

 

 

OGGETTO 554 "Ordine del giorno n. 4 collegato all’oggetto 351 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017"". A firma dei Consiglieri: Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Francesca Marchetti, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano, Mumolo"

 

Votazione ordine del giorno - approvato

 

Presenti: 45

 

Favorevoli: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 11

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 5

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 555 "Ordine del giorno n. 5 collegato all’oggetto 351 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recanti: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017"". A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva, Caliandro, Calvano, Iotti, Prodi, Mumolo"

 

Votazione ordine del giorno - approvato

 

Presenti: 45

 

Favorevoli: 33

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 3

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI.

 

Astenuti: 8

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 5

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Simonetta SALIERA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 348 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015" (Delibera di Giunta n. 254 del 16 03 15)"

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«Il comma 2 dell’articolo 4 (Modifiche alla legge regionale n. 5 del 2013 "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate") è così modificato:

"2. Le disposizioni di cui al comma 1 non trovano applicazione per le istanze conformi alla previgente normativa, presentate prima dell'entrata in vigore della presente legge".»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 5, dopo il comma 1, viene aggiunto il seguente comma:

"2. Dopo il comma 1 dell'articolo 25 della Legge Regionale 8 agosto 2001, n. 24, come sostituito dall'articolo 21 della Legge Regionale 13 dicembre 2013, n. 24, viene integrato il seguente comma:

1.bis Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono assegnati dal Comune ai cittadini stranieri nella misura massima del 20% di quelli indicati nel bando del concorso pubblico di cui alla lettera a) del comma 1, o nella misura massima del 20% degli alloggi disponibili, calcolati su base annua, nella graduatoria aperta di cui alla lettera b) del comma 1."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«L’articolo 11 (Norme transitorie sul Consiglio delle Autonomie Locali) è integralmente sostituito dal seguente:

"Art. 11

Modifiche all'art. 84

(Disposizioni transitorie per il funzionamento del Consiglio delle Autonomie)

della Legge regionale n. 7 del27 giugno 2014

1. All'articolo 84, comma 1, della Legge regionale 27 giugno 2014, n. 7, le parole "e comunque non oltre il31 dicembre 2014" vengono sostituite dalle parole "e comunque non oltre il 30 settembre 2015"."»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Foti:

«Dopo l’articolo 11 viene aggiunto il seguente articolo:

"Art. 11 bis

Modifiche alla legge regionale 24 marzo 2004, n. 5

(NORME PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI.

MODIFICHE ALLE LEGGI REGIONALI 21 FEBBRAIO 1990, N. 14 E 12 MARZO 2003, N. 2)

1. All'art. 7 (Composizione della Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati), il comma 4, viene così modificato:

"4. La partecipazione alle sedute della Consulta è a titolo gratuito"."»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 13, (Modifiche alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 - Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna), il comma 5 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Foti:

«Dopo l’articolo 7 si introduce il seguente articolo:

"Art. 7 bis

Modifiche alla legge regionale 21 dicembre 2012 n. 21

"Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative

secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza").

1. AI comma 2, dell'articolo 6, della legge regionale n. 21 del 2012, alla fine della lett d)

dopo la parola "Provincia" è inserita la seguente frase "o contermini di province diverse"."»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’articolo 6 si introduce il seguente articolo:

"Art. 6 bis

Riordino delle società partecipate dalla Regione

1 AI fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica la Giunta regionale adotta, previo parere della Commissione consiliare competente, le necessarie iniziative indispensabili alla dismissione o accorpamento delle partecipazioni strategicamente non rilevanti per il perseguimento dei fini istituzionali della Regione.

2. AI fine di salvaguardare i livelli occupazionali, il personale delle società dismesse, è trasferito prioritariamente nelle società risultanti alla fine del processo di riordino o presso le affini strutture competenti della Giunta regionale.

3. È fatto divieto alle società a partecipazione totale o maggioritaria della Regione di procedere a nuove assunzioni di personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, salvo quanto previsto da procedure contrattuali discendenti da bandi ad evidenza pubblica, effettuati prima dell'entrata in vigore della presente legge."»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi:

«L'articolo 13 è così sostituito:

"Art. 13

Introduzione di un limite massimo di spesa per i compensi dei dirigenti,

diminuzione del numero dei dirigenti apicali e modifiche alla L. R. 43/2001

1. Il trattamento complessivo lordo annuale, spettante ai dirigenti regionali e corrisposto loro dalla Regione Emilia-Romagna, a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge, non potrà superare l'80% di quello del Presidente della Giunta regionale.

2. Il trattamento lordo complessivo, di cui al comma 1, si intende comprensivo di ogni eventuale emolumento, comunque denominato, considerando anche premi di produttività ed i rimborsi forfetari.

3. La norma, di cui al comma 1, si applica anche ad Agenzie, Istituti, Enti e Società facenti capo alla Regione Emilia-Romagna, nonché, ai contratti già in essere alla data di entrata in vigore della presente legge.

4. La Giunta regionale, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e con proprio atto, adegua la dotazione organica dirigenziale regionale nella misura massima di 150 unità.

5. Il comma 3 bis, dell'art. 43, della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna", è abrogato, i posti di Direttore generale sono ricompresi nella dotazione organica dirigenziale regionale e nel numero massimo di 4 unità.

6. Il limite del quindici per cento, di cui al comma 1 dell'art. 18 della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43, è sostituito con il limite del cinque per cento.

7. Il comma 2 dell'art. 18 della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43, è così sostituito:

"2. Per le assunzioni di cui al comma 1 si provvede per procedura concorsuale pubblica, previa deliberazione della Giunta regionale o dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio, per le rispettive dotazioni organiche. Della predetta deliberazione è data preventiva informazione alla competente Commissione consiliare.".

8. Le procedure di cui al comma precedente sono avviate, per le posizioni dirigenziali attualmente ricoperte mediante assunzioni a tempo determinato a norma dell'art. 18 della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, i contratti di lavoro a tempo determinato disciplinati dal medesimo art. 18, attualmente in essere, possono essere prorogati, nel rispetto del limite di durata massimo previsto dalla legge e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2016."»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«Il comma 2 dell'articolo 13 "Modifiche alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna") è sostituito come segue:

"2. Le assunzioni di cui al comma 1 avvengono con deliberazione della Giunta regionale o dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa, per le rispettive dotazioni organiche, a seguito di un bando di selezione pubblica. La procedura selettiva è disciplinata con deliberazione assunta dai precitati organi politici, d'intesa tra loro."»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«Il comma 5 dell'articolo 13 "Modifiche alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna") è sostituito come segue:

"5. I bandi di selezione pubblica di cui all'art. 18, comma 2 della legge regionale n. 43 del 2001 sono avviate entro 6 mesi dall'entrata in vigore della presente legge; sino ad avvenuto espletamento delle selezioni, i contratti di lavoro a tempo determinato disciplinati dal medesimo articolo 18 attualmente in essere possono essere prorogati, in rispetto del limite di durata di cui al comma 1, non oltre il 31 gennaio 2016." »

(Respinto)

 

OGGETTO 350 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)"”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella A Rifinanziamento di leggi regionali" di cui all'articolo 1, allegata al presente progetto di legge, l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 23 novembre 1988, n. 47 (NORME PER LE MINORANZE NOMADI IN EMILIA-ROMAGNA), a valere sul capitolo U57680, U.P.B. 1.5.2.3.21060, per l'importo di Euro "207.802,21", è modificata in Euro "0,00". Contestualmente l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 (NORME PER LA PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA SOCIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI), a valere sul capitolo U57200, U.P.B. U.P.B. 1.5.2.3.21000, per l'importo di Euro "900.000,00", è modificata in Euro "1.107.802,21".

E relative variazioni negli stanziamenti previsti alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese" di cui all'art. 2 dell'oggetto assembleare n.351 - Progetto di Legge d'iniziativa della Giunta regionale "BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 E BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017"

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

U.P.B. 1.5.2.3.21000 - "POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI"

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

U57200 "FONDO SOCIALE REGIONALE. CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI E LORO FORME ASSOCIATIVE E ALLE AZIENDE USL, PER LA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE ED ACQUISTO DI IMMOBILI DESTINATI O DA DESTINARE A STRUTTURE DEDICATE ALL'INFANZIA E AI MINORI (ART. 48, L.R.12 MARZO 2003, N.2)."

Stanziamento di competenza

Euro 207.802,21

Stanziamento di cassa

Euro 239.330,16

 

Variazioni in diminuzione:

U.P.B. 1.5.2.3.21060 - REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

Capitolo U57680 "CONTRIBUTI IN C/CAPITALE A COMUNI PER L'ACQUISTO E LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE VOLTE ALLA CREAZIONE DI AREE DI SOSTA E DI TRANSITO PER LE MINORANZE NOMADI (L.R. 23 NOVEMBRE 1988, N.47 E L.R. 6 SETTEMBRE 1993, N.34)."

Stanziamento di competenza

Euro 207.802,21

Stanziamento di cassa

Euro 239.330,16»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella A Rifinanziamento di leggi regionali" di cui all'articolo l, allegata al presente progetto di legge, l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 24 MARZO 2004, N.5 (NORME PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI) e della L.R. 8 AGOSTO 2001, N.24 (DISCIPLINA GENERALE DELL'INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ABITATIVO), a valere sul capitolo U68321, U.P.B. 1.5.2.3.21060, per l'importo di Euro "1.781.189,31", è modificata in Euro "0,00". Contestualmente l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 (NORME PER LA PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA SOCIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI), a valere sul capitolo U57209, U.P.B. U.P.B. 1. 5. 2. 3.21000, per l'importo di Euro "1.300.000,00", è modificata in Euro "3.081.189,31".

E relative variazioni negli stanzia menti previsti alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese" di cui all'art. 2 dell'oggetto assembleare n.351 - Progetto di Legge d'iniziativa della Giunta regionale "BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 E BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017"

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

U.P.B. 1. 5. 2. 3.21000 -"POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI"

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

Capitolo U57209 - "FONDO SOCIALE REGIONALE. CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI E LORO FORME ASSOCIATIVE E ALLE AZIENDE USL, PER LA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE ED ACQUISTO DI IMMOBILI DESTINATI O DA DESTINARE A STRUTTURE DEDICATE ALLE PERSONE DISABILI (ART. 48, L.R.12 MARZO 2003, N.2)."

Stanziamento di competenza

Euro 1.781.189,31

Stanziamento di cassa

Euro    567.911,60

Variazioni in diminuzione:

U.P.B. 1.5.2.3.21060 - REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

U68321 "CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DI CENTRI DI ACCOGLIENZA E ALLOGGI PER CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI (ART. lO, COMMA 2 L.R. 24 MARZO 2004, N.5 E L.R. 8 AGOSTO 2001, N.24)".

Stanziamento di competenza

Euro 1.781.189,31

Stanziamento di cassa

Euro    567.911,60»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«L'Art. 2 (Contributo al Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi) è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani:

«Dopo l’articolo 1 si introduce l’articolo 1 bis:

"Art. 1 bis

Riduzione della base di calcolo degli assegni vitalizi alle indennità dei consiglieri in carica

1. L'art. 31 della legge regionale 28 luglio 2006, n. 13 "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio 2006 e del bilancio pluriennale 2006-2008. Primo provvedimento di variazione" è abrogato, conseguentemente, dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'importo degli assegni vitalizi di cui alla legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 "Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale" è determinato in percentuale sulla base dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri regionali in carica.

2. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro."»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani:

«Dopo l’articolo 1 si introduce l’articolo 1 ter:

"Art. 1 ter

Contributo di solidarietà

1. A decorrere dal primo giorno, del mese successivo a quello di entrata in vigore della presente legge, è istituito un prelievo di solidarietà del 10% sul totale lordo dei vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali dalla Regione.

2. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.5.1.2.18125 - "Fondo regionale per la non autosufficienza".»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani:

«Dopo l’articolo 1 si introduce l’articolo 1 quater:

"Art. 1 quater

Elevamento dell'età minima per la percezione del vitalizio per gli ex consiglieri regionali

e divieto di cumulo del vitalizio con incarichi retribuiti

1. L'età minima per la fruizione dell'assegno vitalizio, di cui al comma 1 dell'articolo 13, della legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 "Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale", è elevata al compimento del sessantaseiesimo anno di età.

2. L'erogazione dell'assegno vitalizio di cui al comma 1 dell'articolo 13, della legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 è sospesa per il periodo nel quale il beneficiario ricopre incarichi remunerati presso enti o società della pubblica amministrazione, fatta salva la rinuncia alla remunerazione derivante dall'incarico.

3. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro."»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’articolo 1 si introduce l’articolo 1 quinquies:

"Art. 1 quinquies

Fondo per il microcredito

1. È istituito il "Fondo per il microcredito" mediante apposito capitolo di bilancio a valere sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti", su cui verranno riversati i risparmi sui così detti costi della politica a partire da quelli ottenuti dall'applicazione della legge regionale n. 1 del 2015 nonché da successivi atti normativi ed amministrativi di razionalizzazione della spesa e risparmio sui costi nonché in applicazione dell'Ordine del giorno oggetto n. 96/1, approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 10 marzo 2015.

2. Le economie realizzate ai sensi del comma 1, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro.

3. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, detta, mediante apposita direttiva, le modalità di gestione del Fondo di cui al comma 1.

4. È istituita nell'Allegato al Bilancio di previsione 2015 - Tabella 1 - Stato di previsione delle Entrate al Titolo 4 "Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale" nella categoria 12 "Eredità, donazioni" la U.P.B. 4.12.7520 "Donazioni da soggetti terzi" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 05060 "Donazioni di soggetti terzi, associazioni, privati nonché di Fondazioni, Enti pubblici e privati e di soggetti comunque interessati, per il Fondo per il microcredito".

5. I proventi di cui al comma 4, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro.

6. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, detta, mediante apposita direttiva, le modalità delle donazioni di cui al comma 4."»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli, Sassi:

«L'articolo 8 è così sostituito:

"Art. 8

Ritiro della Regione dal progetto "PEOPLE MOVER" e dimissione, da parte della partecipata

Tper, della quota azionaria nella società Marconi Express

1. L'art. 25 della legge regionale 22 dicembre 2009, n. 24 "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012" è abrogato.

2. AI fine di perseguire gli obiettivi fissati dall'art. 1, commi da 609 a 616, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 a tutela della concorrenza e del mercato, la Giunta regionale provvede, mediante appositi atti, affinché la partecipata TPer dismetta, entro il 31 dicembre 2015, la propria quota azionaria della società Marconi Express.

3. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.4.3.3.16508 - "INVESTIMENTI NEL SETTORE DELLE FERROVIE REGIONALI"."»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma del consigliere Daniele Marchetti:

«Il comma 1 dell'articolo 8 è sostituito con il seguente:

"1. AI fine di perseguire gli obiettivi fissati dal Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) 1998-2010 di promozione della mobilità sostenibile attraverso il potenziamento e la massimizzazione dell'efficienza del trasporto locale mediante l'integrazione con il trasporto ferroviario, tale da attivare un sistema di trasporto integrato passeggeri di tipo collettivo, la Regione Emilia Romagna è autorizzata a contribuire all'implementazione da parte del Comune di Bologna dell'esistente Sistema Ferroviario Metropolitano."»

(Respinto)

 

OGGETTO 351 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017»”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.6.5.2.27135 - POLO ARCHIVISTICO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Stanziamento di competenza

Euro 1.000.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 1.000.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.6.5.2.27100 - PROMOZIONE DI ATTIVITÀ CULTURALI

Stanziamento di competenza

Euro 1.000.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 1.000.000,00»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.2.3.2.3830 - CONTRIBUTI PER INIZIATIVE NEL CAMPO DELLA SICUREZZA E QUALIFICAZIONE DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

Stanziamento di competenza

Euro 150.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 150.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.3.2.3832 -INIZIATIVE E PROGETTI NEL CAMPO DELLA PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ E DELLA CITTADINANZA RESPONSABILE

Stanziamento di competenza

Euro 150.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 150.000,00»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.5.1.2.18050 - SOSTEGNO ALLA RICERCA BIOMEDICA NELL'AMBITO DEL TECNOPOLO BOLOGNESE

Stanziamento di competenza

Euro 500.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 500.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.5.2.2.20280 - INIZIATIVE A FAVORE DELL'EMIGRAZIONE E DELL'IMMIGRAZIONE

Stanziamento di competenza

Euro 500.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 500.000,00»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.2.3.2.3945 - INTERVENTI DI SOLIDARIETÀ

Stanziamento di competenza

Euro 1.000.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 1.000.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.3.2.3840 -INIZIATIVE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Stanziamento di competenza

Euro 1.000.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 1.000.000,00»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.2.1.1.130 - AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELL'ATTIVITÀ DEL PERSONALE

Stanziamento di competenza

Euro 267.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 267.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.1.1.730 - CONVEGNI, CONGRESSI E MANIFESTAZIONI DI RAPPRESENTANZA

Stanziamento di competenza

Euro 267.000,00

Stanziamento di cassa

Euro 267.000,00»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella 2" di cui all'articolo 2 (Stato di previsione delle spese), allegata al presente progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale viene formulata la seguente modifica:

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.2.2.2.2600 - RIORDINO TERRITORIALE

Stanziamento di competenza

Euro 683.650,00

Stanziamento di cassa

Euro 683.650,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.1.1.700 - ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE

Stanziamento di competenza

Euro 683.650,00

Stanziamento di cassa

Euro 683.650,00»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani:

«Nell'Allegato n. 2 al Bilancio annuale di previsione 2015 (Stato di previsione delle Spese - Tabella 2) all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16208 - "Autostrade regionali" al capitolo 45220 "Interventi per la realizzazione dell'autostrada Cispadana" è disposta una diminuzione della dotazione per 179.700.000,00 euro, mentre all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali" al capitolo 43654 è disposto un aumento della dotazione di 59.700.000 euro e all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16200 "Miglioramento e costruzione di opere stradali" al capitolo 45172 è disposto un aumento della dotazione di 120.000.000 euro, sono, quindi, disposte le seguenti modifiche:

 

U.P.B. 1.4.3.3.16208 - "Autostrade regionali"

 

 

Capitolo 45220

 

2.1.210.3.09.18 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DELL'AUTOSTRADA REGIONALE CISPADANA - QUOTA A CARICO DELLA REGIONE (ARTT. 164 TER E 167, COMMA 2, LETT. F.BIS), L.R. 21 APRILE 1999, N. 3)

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali"

 

Capitolo 43654

 

2.2.210.3.09.19 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RINNOVO DEGLI IMPIANTI E DEL MATERIALE ROTABILE DI PROPRIETA' REGIONALE (ARTT. 32 BIS E 34, COMMA 4 E COMMA 6 LETT. C BIS), L.R. 2 OTTOBRE 1998, N.30)

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

Residui attivi 0,00

Competenza 0,00

Cassa 0,00

Residui attivi 0,00

Competenza 64.250.000,00

Cassa 0,00

 

U.P.B. 1.4.3.3.16200 - "Miglioramento e costruzione di opere stradali"

 

Capitolo 45172

 

2.1.232.3.09.17 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

CONTRIBUTI IN CAPITALE PER LA SISTEMAZIONE, IL MIGLIORAMENTO E LA COSTRUZIONE DI OPERE STRADALI (ART.167, LR. 21 APRILE 1999, N. 3).

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

 

Residui attivi 0,00

Competenza 120.000.000,00

Cassa 0,00

 

 

Conseguentemente nell'Elenco n. 11 "SPESE DI INVESTIMENTO EROGABILI IN CAPITALE ESCLUSE QUELLE FINANZIATE CON ASSEGNAZIONI DELLO STATO VINCOLATE E DELL'UNIONE EUROPEA" sono aggiornate le voci riguardanti l'U.P.B. 1.4.3.3.16208 "Autostrade regionali", l'U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali" e l'U.P.B. 1.4. 3.3.16200 "Miglioramento e costruzione di opere stradali".»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Daniele Marchetti:

«Nell'Allegato n. 2 al Bilancio annuale di previsione 2015 (Stato di previsione delle Spese - Tabella 2) all'interno della U.P.8. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" al capitolo 43272 "Contributi al Comune di Bologna per la realizzazione di un sistema di trasporto automatico denominato People Mover (art. 25, L.R. 22 dicembre 2009, n. 24)" è disposta una diminuzione della dotazione per 6.000.000,00 euro, mentre all'interno della U.P.B. 1.4.2.3.14220 "Recupero, messa in sicurezza e ripristino ambientale" è disposta, per il capitolo 37374 "Finanziamenti a favore dei soggetti pubblici attuatori di interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree pubbliche o soggette ad uso pubblico (art. 196, comma 1, lett. c), d.lgs. 152 del 3 aprile 2006)" una dotazione in aumento di 6.000.000,00 euro, sono, quindi, disposte le seguenti modifiche:

 

UPB 1.4.3.3.16010 - Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana

 

Capitolo 43272

 

2.1.232.3.09.18 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

CONTRIBUTI AL COMUNE DI BOLOGNA PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO AUTOMATICO DENOMINATO PEOPLE MOVER (ART. 25, L.R. 22 DICEMBRE 2009, N. 24).

 

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

U.P.B. 1.4.2.3.14220 "Recupero, messa in sicurezza e ripristino ambientale"

 

 

Capitolo 37374

 

2.1.233.3.08.16 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

FINANZIAMENTI A FA VORE DEI SOGGETTI PUBBLICI ATTUATORI DI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA, BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE DELLE AREE PUBBLICHE O SOGGETTE AD USO PUBBLICO (ART.196, COMMA 1, LETT. C), D.LGS. 152 DEL 3 APRILE 2006).

 

Direzione Generale: AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA

 

Residui attivi 0,00

Competenza 11.550.000,00

Cassa 0,00

Residui attivi 5.212.834,69

Competenza 8.000.694,17

Cassa 8.164.058,66

 

Conseguentemente nell'Elenco n. 11 "SPESE DI INVESTIMENTO EROGABILI IN CAPITALE ESCLUSE QUELLE FINANZIATE CON ASSEGNAZIONI DELLO STATO VINCOLATE E DELL'UNIONE EUROPEA" sono aggiornate le due voci riguardanti l'U.P.B. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" e l'U.P.B. 1.4.2.3.14220 "Recupero, messa in sicurezza e ripristino ambientale".»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi:

«Nell'Allegato n. 2 al Bilancio annuale di previsione 2015 (Stato di previsione delle Spese - Tabella 2) all'interno della U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" con dotazione di 0,00 euro:

 

Capitolo 22840

 

2.1.243.3.10.28 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

FONDO PER IL MICROCREDITO

 

NOTE: Nuova Istituzione

 

Direzione Generale: ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO, TURISMO

 

 

Residui attivi 0,00

Competenza 0,00

Cassa 0,00»

 

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Alleva, Sensoli, Sassi:

«Nell'Allegato n. 2 al Bilancio annuale di previsione 2015 (Stato di previsione delle Spese - Tabella 2) all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" al capitolo 43272 "Contributi al Comune di Bologna per la realizzazione di un sistema di trasporto automatico denominato People Mover (art. 25, L.R. 22 dicembre 2009, n. 24)" è disposta una diminuzione della dotazione per 17.550.000,00 euro, mentre all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali" è disposta, per il capitolo 43654 "Interventi di manutenzione straordinaria e rinnovo degli impianti e del materiale rotabile di proprietà regionale (artt. 32 bis e 34, comma 4 e comma 6 lett. c bis), L.R. 2 ottobre 1998, n.30)" una dotazione in aumento di 17.550.000,00 euro, portandola complessivamente a 22.100.000,00 euro sono, quindi, disposte le seguenti modifiche:

 

UPB 1.4.3.3.16010 - Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana

 

Capitolo 43272

 

2.1.232.3.09.18 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

CONTRIBUTI AL COMUNE DI BOLOGNA PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO AUTOMATICO DENOMINATO PEOPLE MOVER (ART. 25, L.R. 22 DICEMBRE 2009, N. 24).

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali"

 

 

Capitolo 43654

 

2.2.210.3.09.19 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

 

INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RINNOVO DEGLI IMPIANTI E DEL MATERIALE ROTABILE DI PROPRIETÀ REGIONALE (ARTT. 32 BIS E 34, COMMA 4 E COMMA 6 LETT. C BIS), L.R. 2 OTTOBRE 1998, N. 30)

 

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

 

Residui attivi 0,00

Competenza 0,00

Cassa 0,00

Residui attivi 7.577.721,20

Competenza 22.100.000,00

Cassa 3.638.316,36

 

Conseguentemente nell'Elenco n. 11 "SPESE DI INVESTIMENTO EROGABILI IN CAPITALE ESCLUSE QUELLE FINANZIATE CON ASSEGNAZIONI DELLO STATO VINCOLATE E DELL'UNIONE EUROPEA" sono aggiornate le due voci riguardanti l'U.P.B. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" e l'U.P.B. 1.4.3.3.16508 "Investimenti nel settore delle ferrovie regionali".»

(Respinto)

 

Emendamento 11, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«A pag. 887, U.P.B. 1.5.2.3.21060, (al capitolo U57680) relativo a "contributi in c/capitale a comuni per l'acquisto e la realizzazione di infrastrutture volte alla creazione di aree di sosta e di transito per le minoranze nomadi (L.R. 23 novembre 1988, N. 47 E L.R. 6 settembre 1993, N. 34)", ridurre di € 207.802,21 quanto stanziato per l'anno 2015 (investimento capitale)

A pag. 887, U.P.B. 1.5.2.3.21060, (al capitolo U68321) relativo a "contributi in c/capitale per la realizzazione di centri di accoglienza e alloggi per cittadini stranieri immigrati (art. 10, comma 2 L.R. 24 marzo 2004, N. 5 e L.R. 8 agosto 2001, N. 24)", ridurre di € 1.781.189,31 quanto stanziato per l'anno 2015 (investimento capitale)

A pag. 739, incrementare corrispondentemente di € 1.988.991,52 per l'anno 2015 l'UPB 1.4.4.3.17510) "INTERVENTI URGENTI PER EVENTI CALAMITOSI NEI TERRITORI DELLA REGIONE - ALTRE RISORSE VINCOLATE", con finanziamento di uno specifico capitolo riferito a INTERVENTI URGENTI, DI SOMMA URGENZA, DI RIPRISTINO E DI MESSA IN SICUREZZA, CONTRIBUTI A SOGGETTI PRIVATI E AD ATTIVITÀ PRODUTTIVE DANNEGGIATI, RIGUARDANTI I TERRITORI DELLA REGIONE COLPITI DAGLI EVENTI CALAMITOSI.»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«A pag. 402, U.P.B. 1.3.2.3. 8270, (al capitolo U22258) relativo a "Sviluppo e qualificazione dell'impresa artigiana, ridurre di € 3.000.000, 00 quanto stanziato per l'anno 2015.

A pag. 835, U.P.B. 1.5.2.2.20100, (ai capitoli U57100e U57115) relativo a Fondo sociale ridurre di rispettivamente per € 63.556,00 e € 810.000,00 quanto stanziato per l'anno 2015.

A pag. 402, U.P.B. 1.3.2.3.8300, (ai capitoli U23126) relativo a progetti di promozione del sistema produttivo per € 1.000.000 dai residui non impegnati.

A pag. 402, incrementare corrispondentemente di € 4.810.000,00 per l'anno 2015 l'UPB 1.3.2.3.8300 "programma regionale attività produttive e promozione di investimenti", in particolare il capitolo U23032 relativo alla legge regionale 2014 n. 14.

Si sottolinea che la scelta delle UPB da ridurre sono le UPB che furono indicate nella stessa Legge Regionale del 18 luglio 2014 n. 14, come da art. 25.»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«A pag. 177, U.P.B. 1.2.1.1.620 (capitolo U05040) relativa a "spese per il servizio di noleggio, locazione e leasing del parco autovetture", ridurre di € 600.000 quanto stanziato per l'anno 2012 (spese correnti funzionamento).

A pag. 739, incrementare corrispondentemente di € 600.000,00 per l'anno 2015 l'UPB 1.4.4.3.17510) "INTERVENTI URGENTI PER EVENTI CALAMITOSI NEI TERRITORI DELLA REGIONE - ALTRE RISORSE VINCOLATE", con finanziamento di uno specifico capitolo riferito a INTERVENTI URGENTI, DI SOMMA URGENZA, DI RIPRISTINO E DI MESSA IN SICUREZZA, CONTRIBUTI A SOGGETTI PRIVATI E AD ATTIVITÀ PRODUTTIVE DANNEGGIATI, RIGUARDANTI I TERRITORI DELLA REGIONE COLPITI DAGLI EVENTI CALAMITOSI.»

(Respinto)

 

Emendamento 14, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli:

«A pag. 972, U.P.B. 1.6.5.2.27110, (al capitolo U70602) relativo a "CONTRIBUTO ANNUALE ALLA "FONDAZIONE ARTURO TOSCANINI"", ridurre di € 1.500.000,00 quanto stanziato per l'anno 2015 (investimento capitale).

A pag. 972, U.P.B. 1.6.5.2.27110, (al capitolo U706l2) relativo a "CONTRIBUTO ANNUALE ALLA "FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA"", ridurre di € 500.000,00 quanto stanziato per l'anno 2015 (investimento capitale).

A pag. 333, incrementare corrispondentemente di € 2.000.000,00 per l'anno 2015 l'UPB 1.3.2.2.7200 (capitolo 23007) "contributi a favore di PMI e di imprese artigiane per favorire percorsi integrati di internazionalizzazione (artt. 54, 55 e 61, L.R. 21 aprile 1999, N. 3; programma regionale attività produttive".»

(Respinto)

 

OGGETTO 553 "Ordine del giorno n. 3 collegato all’oggetto 351 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015-2017"". A firma dei Consiglieri: Caliandro, Mori, Prodi, Paruolo, Ravaioli, Montalti, Bagnari, Zappaterra, Serri, Mumolo”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Gibertoni e Sensoli:

«Nel dispositivo, al terzo periodo che inizia con le parole "In merito", le parole:

"impegna la Giunta, in funzione del finanziamento erogato e da erogare,"

sono sostituite con le parole:

"impegna la Giunta, nella prossima manovra di Assestamento del Bilancio regionale, a stornare i fondi previsti all’interno della U.P.B. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" sul capitolo 43272 "Contributi al Comune di Bologna per la realizzazione di un sistema di trasporto automatico denominato People Mover (art. 25, L.R. 22 dicembre 2009, n. 24)" e"»

(Respinto)

 

OGGETTO 554 "Ordine del giorno n. 4 collegato all’oggetto 351 "Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017"". A firma dei Consiglieri: Taruffi, Caliandro, Torri, Alleva, Marchetti Francesca, Mori, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Poli, Calvano, Mumolo"

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini e Sensoli:

«Nel primo periodo del dispositivo le parole "prossimo bilancio" sono sostituite dal "prossimo semestre".»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini e Sensoli:

«Il terzo periodo, riferito all’impegno dell’Assemblea legislativa, l’attuale testo è sostituito dal seguente testo:

a dare piena attuazione alle previsioni delle norme per la promozione della cittadinanza sociale, dei diritti e delle garanzie ad essa correlati, per la definizione e la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, di cui alla Legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 "Norme per la promozionale della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", e, in particolare, al comma 1, dell’art. 13, della suddetta Legge, che prevede interventi di sostegno economico, tra cui la sperimentazione di un reddito minimo di inserimento ed a definire, come previsto dalla stessa Legge regionale n. 2 del 2003, i criteri per la sperimentazione del reddito minimo d’inserimento, le condizioni per l’accesso, le misure di sostegno economico e di supporto all’inserimento lavorativo ed al rafforzamento professionale che lo costituiscono, e procedure di erogazione, le forme di finanziamento, gli strumenti di controllo e di monitoraggio;

ad inserire la richiamata sperimentazione nell’alveo della strategia europee per promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione, che costituisce parte della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale, nel cui ambito rientra anche il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna ed il "Documento strategico regionale dell’Emilia-Romagna per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014-2020. Strategia, approccio territoriale, approvato dall’Assemblea Legislativa con Delibera n. 167 del 15 luglio 2014".»

(Respinto)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

532 - Interrogazione a risposta scritta circa la condivisione della risoluzione approvata dalla Unione Europea in materia di protezione sociale. A firma del Consigliere: Foti

533 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripartizione dei contributi riguardanti la programmazione degli interventi di edilizia scolastica. A firma del Consigliere: Foti

534 - Interrogazione a risposta scritta circa l'iscrizione nel registro delle malattie rare della Neuromielite Ottica (NMO). A firma del Consigliere: Bignami

535 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura estiva del punto di primo intervento dell'Ospedale di Comacchio. A firma del Consigliere: Foti

537 - Interrogazione a risposta scritta sui tempi e le modalità di consegna alla Regione Emilia-Romagna degli spazi assegnati nel Padiglione Italia dell’EXPO 2015. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Gibertoni, Sensoli, Piccinini

538 - Interrogazione a risposta scritta sulle conseguenze della revoca alla cooperativa CPL Concordia dell'iscrizione alla lista delle aziende che possono partecipare alla ricostruzione post-sisma in relazione ai cantieri in corso. A firma del Consigliere: Bignami

539 - Interrogazione a risposta scritta sulle procedure di sicurezza attuate presso la Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive (REMS) di Bologna in relazione all'allontanamento di un internato. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

540 - Interrogazione a risposta scritta circa le intenzioni della Regione riguardo all'applicazione del pagamento diretto a subappaltatori, fornitori e cottimisti introdotto nel Codice dei contratti dall’art. 118 del D.L. 145/2013. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia

542 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato del rimborso delle spese sanitarie per cure prestate dalla Regione a immigrati clandestini da parte dello Stato. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan

543 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inserimento del Punto di Primo Intervento (PPI) di Comacchio nel Piano di rimodulazione delle attività ospedaliere per il periodo estivo 2015 e la durata della sua apertura. A firma del Consigliere: Fabbri

546 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da assumere per il rispetto della par condicio nel corso della campagna referendaria per l'istituzione di un nuovo Comune nella provincia di Reggio Emilia dalla fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. A firma del Consigliere: Bignami

 

Risoluzioni

 

541 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare programmi sulla gestione dei rifiuti raccolti dai pescherecci nell'Adriatico e a prevedere sanzioni contro il rilascio in mare dei resti in plastica derivati dall'allevamento delle cozze. (28 04 15) A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia

545 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la campagna "Un'altra difesa è possibile" per la difesa e il servizio civile e la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sull'istituzione di un Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta. (28 04 15) A firma dei Consiglieri: Torri, Alleva, Taruffi

547 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, anche presso il Governo, riguardanti l'incremento, l'utilizzazione e le procedure relative alle risorse destinate all'abbattimento delle barriere architettoniche. (28 04 15) A firma dei Consiglieri: Soncini, Lori, Caliandro, Mumolo, Zoffoli, Bagnari, Iotti, Prodi, Rontini, Boschini, Mori, Marchetti Francesca, Calvano, Bessi, Rossi Nadia, Zappaterra, Montalti, Paruolo, Serri

548 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, riguardanti anche la legislazione statale e comunitaria, a favore della pesca delle vongole e dei mitili, limitando anche l'uso delle draghe. (28 04 15) A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Rossi Nadia, Zoffoli, Soncini, Bagnari, Prodi, Rontini, Caliandro, Zappaterra, Calvano, Montalti, Lori, Ravaioli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori

(Comunicazione n. 7 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2015/0000893 del 29/04/2015)

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Saliera - Rainieri

Rancan - Torri

 

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