Espandi Indice

36.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 8 SETTEMBRE 2015

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 1188

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'accoglienza di immigrati nei territori colpiti dal sisma. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

COSTI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 1215

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se l'impianto idrico dell'Ospedale di Cona è costruito con criteri previsti dalla normativa per il contrasto alla legionella al fine di tutelare la salute di pazienti e dipendenti, alla luce dell'ultimo caso verificatosi, riportato da notizie di stampa. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

SENSOLI (M5S)

VENTURI, assessore

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 1217

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’applicazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) adottato dalla Giunta regionale con delibera n. 1180 del 21/7/2014. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

GAZZOLO, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 1216

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda rendere cantierabile la cassa di espansione sul torrente Baganza al fine di mettere in sicurezza la città di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

GAZZOLO, assessore

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 1068

Delibera: «Elezione di due componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, ai sensi del comma 1 bis dell’art. 2 della L.R. n. 35/2001.» (28)

(Discussione e nomina dei consiglieri Stefano Caliandro e Silvia Piccinini)

PRESIDENTE (Saliera)

CALIANDRO (PD)

TARUFFI (SEL)

FABBRI (LN)

CALVANO (PD)

BOSCHINI (PD)

BERTANI (M5S)

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 18

Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: «Costituzione di una Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla violenza politica negli anni 1944-1948» A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e ritiro)

(Ordine del giorno oggetto 18/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e decadenza)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI, relatore

PRESIDENTE (Saliera)

PARUOLO (PD)

BOSCHINI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 16

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell'Emilia-Romagna» A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno oggetto 16/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 1224

Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire una maggiore integrazione tra le esperienze positive dell’iniziativa privata tesa a promuovere l’enogastronomia regionale e le proposte di nuove progettualità all’interno delle compatibilità normative e finanziarie. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Calvano, Bagnari, Lori, Montalti, Rossi Nadia, Iotti, Prodi, Pruccoli, Ravaioli, Cardinali, Paruolo, Mori, Molinari, Soncini, Poli, Boschini, Zappaterra, Marchetti Francesca, Sabattini, Rontini

(Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI, relatore

PRESIDENTE (Soncini)

SERRI (PD)

BAGNARI (PD)

CARDINALI (PD)

MARCHETTI Francesca (PD)

FOTI (FdI)

CALIANDRO (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Ordine del giorno oggetto 18/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”

Ordine del giorno oggetto 16/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la trentaseiesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 27 luglio 2015 (n. 32);

pomeridiana  del 27 luglio 2015 (n. 33);

antimeridiana del 28 luglio 2015 (n. 34);

pomeridiana   del 28 luglio 2015 (n. 35);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare a questa seduta i consiglieri Bargi e Tarasconi e l’assessore Mezzetti.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Diamo inizio ai nostri lavori con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata in Aula.

 

OGGETTO 1188

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'accoglienza di immigrati nei territori colpiti dal sisma. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l'assessore Costi.

La parola al consigliere Bignami per illustrare l'interrogazione in oggetto.

Ha sei minuti complessivi a disposizione, consigliere. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

In realtà questa interrogazione viene formulata sulla scia di un altro intervento che avevamo già proposto in occasione della chiusura dei lavori scorsi, quando ipotizzammo – temendolo – che fosse reale la notizia circa l'arrivo di clandestini, che qualcuno si ostina a definire profughi, anche nei territori interessati dal sisma del 2012. Ed era un timore che in quel momento era per fortuna ancora allo stato di indiscrezione giornalistica, privo di un riscontro effettivo, che ci lasciava perplessi prima ancora che sorpresi, perché si va al di là della polemica, se vogliamo chiamarla generosamente così, tra chi ritiene che non debba esservi spazio per chi si spaccia come profugo ed è invece – appunto – clandestino, soprattutto in territori che, ancora oggi, si trovano a fare i conti con gli effetti di quel sisma del 2012 che sono, purtroppo, tutt'altro che superati.

Non voglio entrare nel merito della gestione del sisma, perché si aprirebbe un capitolo enorme, con riferimento al quale riconosco all'assessore Costi di essersi spesa in maniera importante, ma, come dicevo, non è questo che preoccupa rispetto a questo tema, che è appunto enorme e preoccupa sotto tutt'altro aspetto. La questione che noi poniamo oggi riguarda l’opportunità – e voglio parlare di opportunità per non essere più ruvido – di collocare degli immigrati all'interno di aree dove, ancora oggi, a seguito di quel sisma, dal quale sono passati tre anni, si trovano degli italiani che vivono nei moduli abitativi provvisori, che sono ben lontani dal trovare una soluzione.

Noi ci troviamo nel paradosso di rendere del tutto plastico ed evidente come in realtà, quali Bomporto, dove sono arrivati all'inizio di agosto, ma anche altri comuni, trovano alloggio persone che non hanno alcun titolo ed alcun diritto di rimanere in Italia e vengono preferite nelle collocazioni, nelle sistemazioni e anche nelle forme di sostegno rispetto a persone che, invece, dovrebbero rappresentare l’unica ed esclusiva priorità.

Non voglio entrare nel merito del tema delle quote per regione, dell'accoglienza indiscriminata, dell'azione di una solidarietà che sta scadendo nel buonismo; né entrare polemicamente nel merito del vero motivo che alimenta una certa parte politica nell’accoglienza indiscriminata di cui sopra. Il tema riguarda il fatto che quelle zone non devono conoscere altra priorità che la sistemazione delle persone che sono già state colpite da un fatto grave e drammatico, e che oggi devono vedere tutti i nostri sforzi indirizzati a ristabilire la normalità della loro quotidianità. Non è concepibile che nelle zone terremotate trovino accoglienza immigrati, clandestini o presunti profughi.

Pertanto, l'azione che noi ci aspettiamo che la Giunta ponga in essere, Giunta che è in qualche maniera responsabile, perché la circolare ministeriale dice con chiarezza che c'è un ruolo di coordinamento, di procedere quanto prima a ricollocare altrove, se proprio dobbiamo tenerle, queste persone, per dedicare tutti gli sforzi nei confronti di chi dal 2012 vive in situazioni di disagio – per usare un eufemismo – abitativo. Ci sono delle priorità, per noi la priorità – l'abbiamo già detto decine e decine di volte – sono gli italiani. In queste zone non sono una priorità, ma devono essere il nostro unico ed esclusivo pensiero. Mi auguro di sentire parole di conforto (anche qui voglio essere garbato) da parte della Giunta per quanto riguarda l'effettivo ristabilirsi di questo ordine di gerarchie e priorità.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all'assessore Costi per la risposta. Prego.

 

COSTI, assessore: Grazie, presidente.

Mi attengo alla richiesta specifica, anche perché se dovessi entrare nel merito di una serie di elementi che sono stati inseriti nell’interrogazione, in parte ribaditi dal consigliere Bignami nella sua presentazione, mi occorrerebbe molto tempo, perché devo dire che ci sono tantissime inesattezze, che si potrebbero verificare, proprio sul tema dei numeri, all'interno del nostro sito, che aggiorniamo continuamente. Inoltre, vorrei ricordare che gli sforzi del commissario, perché ricordo sempre che la gestione del sisma è fatta con una norma speciale, quindi del commissario assieme ai sindaci, sono tutti orientati a risolvere i problemi che, in questi territori, ci sono e ai quali stiamo lavorando.

Però, vorrei precisare anche che le attività di ripartizione da assegnazione nazionale e regionale di accoglienza rimangono di competenza statale; così come le funzioni della individuazione delle strutture e dei soggetti gestori preposti all'accoglienza. Il Ministero dell'Interno ha disciplinato, tramite le prefetture, questo processo; ha definito una convenzione tipo, al fine di garantire l'accoglienza delle persone in attesa della conclusione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale. La Regione, quindi, non ha competenze o responsabilità amministrative. È pur vero, però, che sta svolgendo un ruolo fondamentale di supporto alla Prefettura e agli enti locali per una condivisione in ambito locale nella individuazione delle strutture e nell'invio dei migranti nel territorio regionale, perseguendo anche l'obiettivo di una loro distribuzione omogenea.

Esiste, quindi, un'intesa tra Governo, regioni ed enti locali, nell’ambito della quale è stato sancito un metodo di lavoro collaborativo, nel quale ciascuno, per le competenze di cui è titolare, si adopera per una modalità di accoglienza civile e dignitosa.

In Emilia-Romagna questo lavoro interistituzionale è partito già dal 2011; abbiamo costituito questo tavolo regionale di coordinamento per i flussi migratori, che è presieduto dal Prefetto di Bologna, di cui fanno parte anche i comuni capofila dei distretti e gli enti locali titolari di progetti specifici.

Inoltre, vorrei ricordare che proprio sul tema delle aree sismiche, il tavolo regionale di coordinamento ha condiviso i criteri per l'elaborazione del piano di riparto su base provinciale, che tengono conto della percentuale di popolazione residente, al netto delle zone colpite dal sisma del 2012 – questo è un tema che abbiamo già trattato parecchio tempo fa – ed ha concordemente stabilito che i territori dei comuni interessati dagli eventi sismici del maggio del 2012 non rientrano tra quelli destinati ad ospitare profughi e richiedenti asilo. Questo è quello che abbiamo già deciso. Non corrisponde alla realtà dei fatti quanto il consigliere Bignami solleva nella propria interrogazione, perché, ripeto, il territorio del sisma del 2012 è già stato estrapolato in modo preciso e puntuale nell’ambito dei criteri di assegnazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Bignami per la replica. Ha un minuto, consigliere. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Devo dire che sono sorpreso: a Bomporto sono dieci; a Bastiglia sono sei. Voi avete una circolare del giugno 2014 che, le ricordo… mi sorprende che abbia risposto lei, perché secondo me non avrebbe dovuto rispondere lei, lei deve stare dalla parte di chi subisce gli effetti del sisma non degli immigrati.

La circolare n. 7418 del 20 giugno 2014 recita che le prefetture capoluogo di regione concerteranno con le regioni e gli enti locali il reperimento di ulteriori posti di accoglienza. E lei non sa neanche che a Bomporto, a Bastiglia, ma anche in altri comuni, a Vigarano, a Cento, abbiamo la fortuna di avere un collega che è anche sindaco, è stato sindaco fino a poco tempo fa di uno di quei comuni, e siamo qui a dire che non sappiamo che ci sono clandestini e profughi alloggiati dalle prefetture nelle zone del cratere? È questa la sua competenza, assessore? Io sono attonito ed anche dispiaciuto, perché i dati che abbiamo citato nella interrogazione li abbiamo presi dal vostro sito. Ma di che cosa stiamo parlando?

È gravissimo che lei non sappia che ci sono dei clandestini, spacciati come profughi, e ci siamo rotti le scatole di questa balla, perché quelli sono clandestini e devono essere ricacciatici a calci indietro da dove vengono, perché non hanno alcun titolo per stare in Italia e per venire messi davanti agli italiani che sono ancora nei MAP a soffrire.

Ripeto: per la Regione non deve esservi una priorità, ma un solo pensiero: rimettere a posto quei nostri connazionali che oggi sono in condizioni critiche. Che nelle zone del cratere ci sono degli immigrati clandestini alloggiati senza che la Giunta lo sappia la dice lunga sulla preparazione di questa Giunta.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 1215

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se l'impianto idrico dell'Ospedale di Cona è costruito con criteri previsti dalla normativa per il contrasto alla legionella al fine di tutelare la salute di pazienti e dipendenti, alla luce dell'ultimo caso verificatosi, riportato da notizie di stampa. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con la trattazione dell'oggetto 1215

La parola alla consigliera Sensoli per illustrare l'interrogazione in oggetto. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

La legionella è un batterio di cui sono state identificate oltre […interruzione audio…] che va dal 5 al 15 per cento dei casi.

Essa è presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, quindi dalle sorgenti, comprese quelle termali, dei fiumi e dei laghi, fino alle tubature degli edifici.

La prevenzione si basa soprattutto sulla pulizia degli impianti idrici e di condizionamento dell’aria.

Da notizie di stampa abbiamo appreso che, agli inizi di agosto, è avvenuto un decesso presso l’Ospedale di Cona, sembrerebbe dovuto proprio ad un caso di legionella. Il paziente era un anziano con problemi cardiocircolatori, la cui situazione è degenerata fino al decesso, purtroppo.

Lo stesso Direttore sanitario del nuovo Sant’Anna ha dichiarato alla stampa: “i tempi di positivizzazione propendono per il fatto che il contatto sia avvenuto durante il ricovero. Non si esclude che il test sia risultato negativo all’inizio del ricovero per un errore, ma è una eventualità poco probabile”.

La notizia del decesso naturalmente ha suscitato un diffuso stupore. Il Nuovo Sant’Anna è stato aperto da pochi anni, peraltro dopo una lunga serie di controlli e bonifiche, a seguito della scoperta, nelle condutture del polo sanitario, di ceppi di batteri di legionella nel novembre 2011, proprio nei giorni in cui avrebbe dovuto svolgersi il trasloco dall’ex Sant’Anna di corso Giovecca nella sede attuale.

Attualmente è in corso un procedimento giudiziario che vede coinvolto l’ex Direttore generale, che riguarda una serie di questioni, tra le quali proprio il fallito trasloco programmato per il 3 novembre 2011, rigettato per la mancata autorizzazione sanitaria, dei costi legati al vecchio Sant’Anna, fino alla scoperta tardiva del batterio della legionella portata a conoscenza dal Direttore generale il 4 novembre 2011, quindi un giorno dopo la data prevista per il trasloco.

Le disposizioni regionali richiedono all’Azienda Usl di effettuare regolari controlli nelle reti idriche di tutti gli ospedali della rete, in funzione del rischio attribuito ai diversi settori di attività e, qualora si rendano necessari, programmare interventi di contrasto che salvaguardano la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.

La Procura nell’impugnativa contro la sentenza di primo grado ha evidenziato la scarsa qualità dei materiali utilizzati nella costruzione dell’Ospedale – questo è il punto cruciale –, scarsa qualità che probabilmente – ripeto: probabilmente – ha spinto l’amministrazione della struttura ad utilizzare in modo contenuto o misurato gli interventi di sorveglianza attiva contro la legionella, quali ad esempio lo shock termico o l’iperclorazione, interventi che per esempio nell’Ospedale di Baggiovara pare abbiano rovinato l’Impianto idrico, al punto che ad oggi sembrerebbe da rifare. Questi interventi sono rischiosi per l’impianto idrico, ma salvaguardano la salute dei pazienti e degli operatori sanitari.

L’obbiettivo di contenimento del batterio della legionella, secondo noi, non è sufficiente, in quanto vogliamo arrivare praticamente all’azzeramento del problema, perché è assurdo che una persona entri in ospedale per curarsi e ne esca in una bara (non c’è altro temine da usare, anche se è molto violento).

A tal proposito, noi chiediamo se l’impianto idrico dell’Ospedale di Cona sia stato costruito secondo criteri moderni e con materiali resistenti ai trattamenti impattanti previsti dalla normativa vigente per il controllo e il contrasto della legionella; in quali condizioni sia attualmente l’impianto e quali interventi preventivi siano stati adottati per tutelare la salute dei pazienti in cura e dei dipendenti, dall’ultimo caso di legionellosi verificatosi dal 2011 ad oggi; se non si ritenga opportuno dare maggiore trasparenza, attraverso il portale web della Sanità regionale, delle risultanze e delle periodiche analisi sulle acque degli impianti idrici della rete ospedaliera, del programma di sorveglianza e controllo delle malattie infettive; se e quali misure l’Assessorato abbia posto in essere al fine di accertare tutte le criticità che hanno caratterizzato l’avvenimento e, nell’eventualità, quali siano i risultati acquisiti; se l’Assessorato sia in possesso di ulteriori informazioni in ordine all’accadimento in esame rispetto a quelle diffuse dagli organi di stampa e, nell’eventualità, quali siano queste informazioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

La parola all’assessore Venturi per la risposta. Prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente.

L'impianto idrico dell'Ospedale di Cona è stato costruito con materiali resistenti ai trattamenti previsti dalla normativa vigente. In particolare, l'impianto idrico prevede componenti impiantistiche per la produzione e dosaggio di biossido di cloro, che è uno degli elementi che si utilizzano per combattere la legionella, con iniezioni in continuo. Le tubazioni sono in polietilene ad alta densità, in acciaio zincato e acciaio inox. L'impianto idrico, secondo quanto stabilito dal capitolato di appalto e specificato nel documento di riferimento dell'azienda di valutazione e gestione dei rischi sanitari associati all'utilizzo di acqua potabile fornita dal sistema di distribuzione, è sottoposto a manutenzione ordinaria e straordinaria. Attualmente, l'impianto risulta in buono stato di conservazione.

Riguardo gli interventi preventivi adottati a tutela della salute di pazienti e lavoratori, si precisa che gli stessi hanno avuto inizio prima dell'apertura, ossia in fase di pre-startup dell'Ospedale di Cona, e sono stati mantenuti negli anni, secondo quanto descritto nel Water Safety Plan soprarichiamato.

La gestione del rischio di legionella, stabilita dalla delibera regionale del 2008, lavora su fattori ambientali ed impianti, e su tre criteri: fattori impiantistici, mappature delle procedure assistenziali a rischio, classificazione delle aree ospedaliere per livello di rischio dei pazienti e degli operatori.

In merito all'avvenimento richiamato, è necessario puntualizzare quanto segue. Come richiamato dalle linee guida nazionali del 2015, l'antigene urinario, che è un test rapido suggestivo per la diagnosi di legionellosi, si fa con l'esame colturale. Il riscontro di positività permette di attivare il sistema aziendale per garantire una rapida indagine epidemiologica.

Per la diagnosi di conferma, il metodo diagnostico più affidabile è l'esame colturale. Come ho già detto prima, non risultano essere state accertate in ospedale altre positività per antigenuria di legionella in pazienti che hanno soggiornato con quel cittadino nella stanza di cui trattasi. Sono state comunque adottate misure urgenti atte ad impedire eventuali possibili infezioni a seguito del riscontro di positività nella doccia di una stanza dove era stato ricoverato il paziente. Il paziente stesso è stato sottoposto a riscontro diagnostico. Sono stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità campioni del tessuto polmonare del paziente prelevati in corso di esame autoptico, le piastre con sviluppo di legionella da campioni d'acqua prelevati nella stanza di degenza, le piastre con sviluppo di legionella da campioni d'acqua prelevati presso il domicilio del paziente, al fine di dirimere l'origine. Si è in attesa dei relativi riscontri, che saranno disponibili in tempi superiori ad un mese.

Inoltre, bisogna segnalare che il 5 agosto è stato effettuato un sopralluogo dal Servizio di Sanità Pubblica dell'Azienda, con campionamenti in altre due stanze di degenza dove era stato ricoverato il paziente. Per quanto riguarda un terminale doccia, è risultata una possibilità con sviluppo di legionella in misura superiore ai limiti consentiti. È stato segnalato l'evento presso la Procura della Repubblica, cui è seguita l'apertura dell'inchiesta.

Infine, con riferimento alla proposta di inserire nel portale sanità gli esiti delle verifiche effettuate, si ritiene che questo non contribuirebbe in sé ad un’efficace informazione, poiché ogni punto di rilevazione inserito assume un significato unitamente allo specifico risultato nell'ambito del piano di valutazione dei rischi e campionamento di ogni singola struttura ospedaliera.

Concludo segnalando alla consigliera che, se ritiene, le possiamo fornire, appena in possesso dei dati, per cui come dicevo occorrerà attendere tempi superiori ad un mese, gli ulteriori sviluppi riguardanti questa situazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola alla consigliera Sensoli per la replica. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Ringrazio l'assessore. Naturalmente voglio rimanere aggiornata sul caso.

Mi auguro che il decesso di questo paziente non sia avvenuto a causa della presenza nell'ospedale della legionella, perché questo significherebbe un rischio anche per gli altri pazienti.

È chiaro che il sospetto rimane, soprattutto perché, avendo visitato i cunicoli di Cona, sappiamo che la situazione legata all’umidità, all'acqua e alle infiltrazioni non è idonea ad una struttura ospedaliera, peraltro di recente costruzione o, meglio, di recente inaugurazione, perché in realtà la struttura ha già vent'anni. La situazione non è delle migliori per quella che dovrebbe essere una struttura nuova e all'avanguardia. Assessore, le chiedo cortesemente di tenermi aggiornata. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

 

OGGETTO 1217

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’applicazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) adottato dalla Giunta regionale con delibera n. 1180 del 21/7/2014. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 1217.

Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per illustrare l'interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Lei ha detto che, com’è noto, il piano aria è stato adottato, ma mi risulta non ancora approvato dalla Regione, anzi se debbo dire ciò che ho ricavato dai siti internet, dovrebbe essere approvato – si dice – entro la fine dell'anno. Ciononostante, il 1° ottobre, in buona sostanza, il piano entrerà in vigore, a suo modo, attraverso l’applicazione di alcune limitazioni, che sono estensive rispetto a quelle del passato. Sostanzialmente, le questioni sono due. La prima: gli autoveicoli Euro 3 che vengono inclusi per la prima volta all'interno delle limitazioni della circolazione. La seconda: il fatto che dalle domeniche ecologiche non venga escluso il mese di dicembre, che è un mese che noi sappiamo essere tradizionalmente decisamente importante per le attività commerciali, soprattutto per quelle ubicate nei centri storici, perché è evidente che quando parliamo di limitazione della circolazione parliamo anche della impossibilità di accedere alle aree limitrofe ai centri storici.

Non entro nel merito dell'altro problema che pone il piano, cioè la necessità di estendere o meno le zone a traffico limitato e le zone pedonali, perché in tal senso i comuni hanno una facoltà decisamente più ampia, ed ognuno valuterà, secondo le necessità del proprio territorio, stiamo parlando dei comuni con oltre 30 mila abitanti, perché le norme si applicano ai comuni con oltre 30 mila abitanti, che cosa fare.

In questo piano vedo una contraddizione di fondo: l'articolo 18 prevede che gli autobus Euro 2 debbano essere dismessi entro il 2020. Se gli autobus Euro 2 devono essere dismessi entro il 2020, mi diventa difficile capire, in termini di coerenza, perché gli autoveicoli diesel Euro 3, che nella Regione non sono pochi, debbano invece figurare tra quel tipo di mezzi privati al servizio del commercio, perché solo in un caso i mezzi utilizzati per il commercio hanno una proroga al 2016, che debbano invece trovare una preclusione alla loro circolazione.

Concludo dicendo che questo piano è stato fatto per uniformare i provvedimenti in tutta la Regione, possibilmente non mi si dica che poi ogni comune ha la facoltà di disporre diversamente, perché allora verrebbe meno la logica del piano, che era quella di avere in tutti i comuni sopra i 30 mila abitanti lo stesso trattamento sotto il profilo della circolazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliere Foti, i dati che ho reso pubblici il 25 maggio confermano che le misure adottate dalla Regione e dagli enti locali a partire dal 2002 hanno portato ad un miglioramento della qualità dell'aria, non sufficiente però a rientrare su tutto il territorio regionale nei valori limite.

Infatti, persistono tuttora situazioni di criticità su diversi porzioni del territorio regionale, in particolare nelle aree urbane e nella zone a maggiore densità di traffico. A conferma della necessità di rafforzare le azioni intraprese, già nel primo trimestre del 2015, alcune stazioni hanno superato il valore limite giornaliero di PM10. È peraltro nota la correlazione tra l'inquinamento atmosferico e la salute dei cittadini, specialmente delle fasce più deboli.

Inoltre, la Corte di giustizia europea ha già condannato l’Italia per il superamento dei valori limite di PM10, e nel 2015 la Commissione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione contro lo Stato italiano, che per il momento non interessa l'Emilia-Romagna, vista l'avvenuta adozione del PAIR, nelle more della sua approvazione ed attuazione.

Ciò premesso, con il PAIR si intende superare la logica emergenziale dei giovedì di blocco, per arrivare a misure di tipo strutturale, come diceva il consigliere, attraverso la limitazione delle sole tipologie di veicoli più inquinanti, ma in un'area più estesa del territorio e per un periodo più lungo.

Infatti, a fronte della limitazione dei veicoli diesel Euro 3 e benzina Euro 1, il PAIR prevede l'eliminazione dei giovedì di blocco, che interessano anche i veicoli a benzina Euro 2 ed Euro 3. L'accordo di programma per la qualità dell'aria aveva validità fino al 26 luglio 2015. Il PAIR individua, pertanto, le misure di salvaguardia, per garantire in continuità delle azioni dal 1° ottobre 2015, fermo restando che l'adozione di misure meno incisive rispetto all'accordo non è neppure considerabile.

È evidente, infatti, come la mancata applicazione del piano potrebbe comportare una nuova procedura di infrazione, con ingenti somme a carico del bilancio regionale, e con possibili conseguenze sui finanziamenti europei; senza parlare delle conseguenze sulla salute dei cittadini.

In considerazione delle esigenza dei cittadini e delle categorie economiche, è in corso un confronto con i comuni, per condividere le modalità di applicazione delle norme a partire dal 1° ottobre 2015, percorso che si completerà giovedì con l'incontro con le categorie economiche.

I comuni condividono di apportare alcune modifiche, le modifiche che prevedono la proroga di un anno per i mezzi commerciali leggeri diesel Euro 3, e contestualmente l'anticipo al 2018 delle limitazioni del diesel Euro 4, e per il primo anno l'adozione su base volontaria nei comuni con meno di 50 mila abitanti, oltre alla possibilità di individuare aree di limitazione più ristrette del centro abitato, comunque non inferiore al 30 per cento, per i comuni sopra i 50 mila abitanti. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per l'accesso ai parcheggi scambiatori, alle strutture ospedaliere, ad alcune tipologie di veicoli e di utenti, quali le famiglie con fascia ISEE bassa, ed i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. In questo rientra anche tutto il tema del car pooling, a cui vengono equiparati anche i mezzi del trasporto pubblico locale […] con maggiore incisività.

Relativamente alle domeniche ecologiche, si precisa che il piano ne prevede la sospensione nel periodo delle festività natalizie, ovvero dal 20 dicembre al 6 gennaio, e che comunque è stato stabilito di sospendere le domeniche ecologiche che dovessero coincidere con festività nazionali o locali.

La Giunta, dopo l'incontro di giovedì, predisporrà gli atti per l'adozione delle modifiche ed ha calendarizzato, come chiedeva il consigliere, la discussione, e quindi l'approvazione, del PAIR in quest'Aula entro la fine del 2015.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per la replica. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Innanzitutto prendo atto che, come peraltro richiedeva l'interrogazione, vi sarà quest’incontro con le categorie economiche, che mi pare particolarmente significativo, anche perché non sfuggirà all'assessore che questa è una misura chiaramente strutturale, ma di ampio impatto, perché addirittura, se dovessimo leggere testualmente quanto vi è scritto, il traffico - per i veicoli esclusi - è consentito solo sulle tangenziali. Magari non saprò come sono quelle di tutta l'Emilia-Romagna, ma quelle dell’Emilia le conosco tutte, e posso garantire che non sono nelle prossimità dei centri storici.

La seconda considerazione, che mi sembra fondamentale, è che personalmente – mi permetto di dire all'assessore – valuterei l'opportunità, calcolando che sarebbero due domeniche in più, di escludere effettivamente tutte le domeniche del mese di dicembre dall’applicazione delle domeniche ecologiche, atteso che – voi lo sapete – è nel mese di dicembre che la gente prevalentemente utilizza il mezzo privato per muoversi, anche perché non dovrebbe sfuggire a nessuno che la domenica i mezzi pubblici sono ridotti mediamente del 40/50 per cento, soprattutto nei collegamenti dei territori provinciali con il capoluogo.

Per quanto riguarda gli autoveicoli Euro 3, io penso, lo dico sinceramente - lei già parlava degli Euro 4 - attenzione, assessore: noi stiamo parlando di Euro 3 ed Euro 4, ma in realtà la Comunità europea, quando applica queste norme, non si riferisce a dei dati generali ed astratti, ma si riferisce a quanto riportano i veicoli sulle carte di circolazione. Ebbene, tanto per essere chiari, cito un’auto: una Audi Euro 3, che formalmente viene esclusa da questo provvedimento nella circolazione, se andiamo a leggere la carta di circolazione, ha dei parametri superiori agli Euro 4. È questo il problema. Io mi rendo conto che diventa difficile tradurre in norme queste differenziazioni, però facciamo attenzione perché in una generalizzazione di Euro 2, Euro 3 ed Euro 4, le caratteristiche proprie in termini di emissioni dei veicoli sono differenti.

Concludo dicendo che peraltro il fatto che il piano preveda che i mezzi pubblici entro il 2020 dovranno cessare di essere Euro 2 è veramente poco educativo nei confronti dei cittadini. Perché se il mezzo è pubblico, cioè il mezzo che utilizza l’ente pubblico per erogare un servizio, deve essere assolto dall'inquinamento, e tenete presente che nei nostri centri storici ormai girano solo gli autobus, ché altri mezzi non riescono a girare, mentre questi possono andare in giro con degli Euro 2, che lei penso abbia visto, perché tutti abbiamo utilizzato quei mezzi per la campagna elettorale, francamente quando girano nei centri storici alcuni sono un problema anche di ordine visivo perché fanno delle fumate alte un metro. Pertanto, a mio avviso, per una questione di coerenza, bisognerebbe accorciare il periodo entro il quale gli Euro 2 debbano cessare di potere essere utilizzati come mezzo di trasporto pubblico. Ma qui diamo una moratoria di cinque anni alle aziende di trasporto pubblico e chiediamo - perché, poi, anche questo andrebbe detto - che chi oggi possiede gli Euro 3 (che appartiene chiaramente ad una fascia di persone che non sono benestanti, un benestante fa alla svelta...) cambi l’auto. Poi magari qualcuno le tiene anche in modo affettivo ed a tal proposito io faccio un ragionamento: se un automobilista percorre 2000 chilometri all'anno, anche se l’automobile è vecchia di dieci anni, la consuma meno di me in sei mesi.

Assessore, mi auguro che, dopo quest'incontro, si rientri giustamente nei parametri previsti dalla legislazione italiana, perché il nostro decreto legislativo detta i parametri, però, se è possibile, e so che lei è persona di buonsenso, cerchiamo di utilizzare non subito la mannaia, almeno in termini di prima applicazione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 1216

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda rendere cantierabile la cassa di espansione sul torrente Baganza al fine di mettere in sicurezza la città di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 1216.

Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri per illustrare l'interrogazione in oggetto. Prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Si tratta di un argomento che con l'assessore abbiamo già affrontato sia in questa legislatura sia nella precedente. Tuttavia, ad oggi, non vi è ancora stata una soluzione. Purtroppo, il 13 ottobre 2014, quindi tra poco più di un mese ricorrerà questo brutto anniversario, ed il problema è che questa cassa di espansione non è ancora stata inserita nei finanziamenti della Regione e dello Stato, che sono stati stanziati dal Governo il 6 agosto ultimo scorso.

Il progetto di questa cassa di espansione risale al 2011; è stato bloccato da dissidi interni al PD della provincia di Parma e dell'ex assessore alla viabilità della Giunta regionale precedente. Non si capisce perché, dal 2011 ad oggi, il progetto non sia ancora stato ultimato. Credo che, in quattro anni, visto peraltro quanto è accaduto un anno fa, avremmo dovuto incentivare questo discorso, invece che lasciarlo morire in un cassetto.

Purtroppo, abbiamo riscontrato anche in questi ultimi giorni in altre regioni che cosa voglia dire avere dei temporali di forte intensità, e a Parma l'anno scorso non siamo stati da meno. I danni ammontano a circa 1 milione di euro, tra le situazioni private e le opere pubbliche da rifare e da mettere a posto, per non parlare dei problemi che ci sono stati sulle linee telefoniche, a causa dei quali le aziende sono rimaste per settimane senza linee, quindi non hanno potuto lavorare come dovrebbero potere fare.

Pertanto, ci chiediamo come mai, e glielo chiediamo, assessore, perché lei è venuta a Parma il 3 settembre e ha dichiarato che la realizzazione della cassa di espansione sul Baganza sarà finanziata a seguito di un'intesa con il Governo, che si impegnerà a mettere le risorse, i circa 55 milioni che serviranno per realizzare l'opera, facendo quindi capire che la stessa, purtroppo, non rientrerà in quelle già finanziate, quindi molto probabilmente si andrà al 2017, semmai qualcuno deciderà di concludere la progettazione. Noi siamo a chiederle – dicevo – se Parma si merita tutto questo; siamo a chiederle se non ci sia bisogno di dare una svolta a questa inefficienza della politica a livello regionale e provinciale, e dare una sterzata, perché lasciamo stare i temporali estivi, ma stiamo entrando nella stagione autunnale, che è quella notoriamente più piovosa, proprio nel periodo in cui un anno fa è successa l'alluvione. Qualche anno prima, sempre lo stesso torrente, in un'altra zona, Sala Baganza, fu interessato da una vicenda identica ed in quell’occasione purtroppo morì una persona.

Noi le chiediamo, e non vorremmo ritornarci, perché oltre alla mia ci sono state altre interrogazioni di altri colleghi di altre forze politiche, di mettere mano a questa storia infinita, non solo per la salvaguardia del patrimonio, ma soprattutto per la salvaguardia delle vite umane, perché finora è andata bene, ma purtroppo in altre zone questo non è successo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliere, per le evidenti limitazioni di tempo (sempre tre minuti), non posso rispondere a tutte le sue sollecitazioni, ma credo che ciò che la Regione sta facendo dia conto che in realtà sta lavorando con grande determinazione.

Proprio perché la cassa di espansione sul torrente Baganza è stata unanimemente riconosciuta come prioritaria da tutti gli enti competenti in materia di difesa del suolo e a tutti i livelli istituzionali, la Regione ha voluto inserirla da subito nell'ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, e successivamente l’ha riproposta con decisione per lo stralcio, il primo stralcio, relativo alle aree metropolitane, proprio in ragione della sua valenza strategica per la difesa della città di Parma e dell'abitato di Colorno.

Anche l'Autorità di bacino del fiume Po ha formalmente sottolineato la rilevanza dell'intervento, ed il Governo, stanti gli impegni assunti a raggiungere rapidamente un livello di progettazione definitiva, ha inserito la cassa di espansione tra le opere prioritarie ed urgenti, inserendola nella parte programmatica del piano stralcio che ammonta complessivamente a 650 milioni da reperire con la legge di stabilità di cui parla il consigliere Rainieri. Il Governo, infatti, ha inserito la cassa di espansione tra gli interventi di mitigazione del rischio alluvionale che presentano un livello di progettazione preliminare o di studio di fattibilità – nel nostro caso preliminare –, riconoscendone comunque la priorità e l'urgenza con riferimento al fatto che interessa la mitigazione del rischio alluvionale per una popolazione esposta al rischio diretto pari o superiore a 15 mila abitanti in area perimetrata a rischio idraulico.

Nel frattempo, dopo un primo momento di confronto congiunto avvenuto il 25 giugno, l’AIPO, il soggetto attuatore dell'intervento, ha avviato, dopo aver dato corso alla progettazione preliminare, una serie di incontri tecnici con i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte, Autorità di bacino, Regione, Provincia, associazioni ambientaliste e gestori delle infrastrutture a rete, al fine di condividere gli elementi salienti della progettazione preliminare già redatta e raccogliere tutti gli elementi utili allo sviluppo delle successive fasi, in un'ottica di partecipazione del territorio e di arricchimento della progettazione, soprattutto sotto il profilo delle componenti ambientali e paesaggistiche, in tempi ovviamente rapidi.

I tempi di realizzazione della cassa, come da cronoprogramma inserito nell'apposita scheda acquisita dall'unità di missione nel sistema di monitoraggio del Ministero dell'Ambiente (scheda ReNDiS),  prevedono la consegna dei lavori entro due anni dalla messa a disposizione del finanziamento, tempi che il soggetto attuatore ha vagliato attentamente, tenendo conto di tutte le procedure amministrative che un intervento complesso come la realizzazione di una cassa di espansione richiede, per esempio la valutazione di impatto ambientale, che è nazionale, gli espropri, il parere del Registro Dighe, le autorizzazioni paesaggistiche.

La Giunta sta dunque mantenendo gli impegni assunti nei confronti dei cittadini e continuerà ad assicurarsi che le attività che porteranno alla realizzazione della cassa del Baganza si svolgano in modo virtuoso, sia in merito alla qualità del progetto e delle opere, proprio perché sono opere significative per la città di Parma e per i comuni limitrofi parzialmente interessanti, sia relativamente alle tempistiche (rapide) di attuazione.

Mi preme infine evidenziare che, per aumentare i livelli di sicurezza, i lavori urgenti per la messa in sicurezza del territorio di Parma, attualmente in corso ad opera del Servizio tecnico di bacino sull'asse del Baganza, sono stati programmati ed organizzati per essere completati nelle opere di maggior rilievo per il rischio idraulico entro l'inizio della prossima stagione autunnale, al fine di garantire una significativa riduzione del rischio idraulico nelle aree maggiormente colpite dall'evento dell'ottobre 2014. Di questo ho dato conto ai cittadini e alle istituzioni locali nel recente sopralluogo a Parma, che il consigliere citava, ritornerò a farlo a fine settembre e in occasione dell'imminente ricorrenza del 13 e 14 ottobre.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri per la replica. Ha due minuti, consigliere. Prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Devo dire con rammarico che non sono contento della sua risposta, che purtroppo è una risposta fotocopia di quelle che ha già dato alle altre interrogazioni in questo periodo e nel periodo antecedente alla mia. Assessore, delle due l'una: o io ho delle notizie sbagliate o qualcuno mente sapendo di mentire.

Infatti, non è possibile, come lei sa meglio di me, che i finanziamenti degli 800 milioni cui lei ha accennato e cui io prima facevo riferimento, 650 statali e 150 regionali, siano esclusivamente finanziati per progetti già conclusi. Il nostro non lo è purtroppo, è dal 2011 che questo progetto giace in un cassetto. O vogliamo prendere in giro i cittadini di Parma considerandoli cittadini di una regione diversa da quella dell'Emilia-Romagna, oppure dobbiamo muoverci e fare in modo che la Giunta, e lei, assessore, è lei l’assessore di riferimento – mi scusi, non è una questione personale, come lei può ben capire, ma è una questione che mi preme da cittadino di Parma –, vi date una mossa e cercate di far concludere a chi di dovere questo progetto che – lo ribadisco – è fermo dal 2011 e rimarrà lì ancora perché l'opera, come ha detto anche lei, non partirà prima del 2017. Quindi avremo almeno altri due inverni da trascorrere con la paura che succeda la stessa cosa che è successa un anno fa. Altrimenti diteci che cosa dobbiamo fare, perché non si può continuare in questo modo a rimpallarsi le responsabilità uno con l'altro, senza che nessuno prenda decisioni in merito alla vita di persone e all’economia di una città, che forse è la città più importante, dopo il capoluogo, della nostra Regione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

Terminate le interrogazioni a risposta immediata in Aula, procediamo con la trattazione dei punti iscritti all'ordine del giorno.

 

OGGETTO 1068

Delibera: «Elezione di due componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, ai sensi del comma 1 bis dell’art. 2 della L.R. n. 35/2001.» (28)

(Discussione e nomina dei consiglieri Stefano Caliandro e Silvia Piccinini)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 1068: Elezione di due componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, ai sensi del comma 1 bis dell'articolo 2 della legge regionale n. 35/2001.

I due componenti del Consiglio di indirizzo sono nominati dall'Assemblea legislativa fra i propri componenti con voto limitato ad uno.

La votazione è segreta e ha luogo a mezzo schede.

I gruppi possono intervenire per dieci minuti in sede di dibattito generale e per cinque minuti in sede di dichiarazione di voto. Quindi si procederà con la votazione segreta, con l’assistenza di un consigliere qui al tavolo e la nomina degli scrutatori.

È aperto il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Solo per significare l'importanza di questo appuntamento che ci aspetta, perché l'elezione dei componenti della Scuola di Pace di Monte Sole è figlia di un percorso politico che è stato fortemente voluto da questo territorio e che nel corso degli anni ha caratterizzato la storia della lotta di liberazione, ma molto più in là è andata a rappresentare quello che è il tessuto del rapporto che ci deve essere tra i crimini commessi durante la Seconda guerra mondiale e quelle che devono essere le politiche di pace.

Temo oggi forse ancora più attuale rispetto alle aspettative che solo fino a qualche mese fa si potevano riproporre. La scuola, infatti, deve avere una sua vocazione internazionalista, pacifista, che sappia dialogare su temi di grande respiro, di grande importanza, nelle storie delle evoluzioni dei rapporti fra i popoli. Penso alla tragedia che in questi giorni sta vivendo l'Europa con la vicenda dei profughi, con le persone che chiedono asilo ed anche con la costituzione di un articolato di idee, di diritti, di cui vi è necessità di approfondimento, di studio e di azione politica.

La Scuola di Pace ha sostanzialmente mosso la propria storia ed il proprio movimento intorno non solo ad una lettura retrospettiva, ma attraverso quelle che devono essere le politiche di pace. Ed è un bene che questa Regione, nelle sue articolazioni, nel suo modo di vedere le cose, abbia voluto investire e continui ad investire per fare politiche di pace. Le politiche di pace devono rappresentare necessariamente per noi un orizzonte amministrativo, ma soprattutto un orizzonte di inclusione sociale.

Infatti, è vero che molto spesso ci dividiamo all'interno di una discussione politica, ma ci dividiamo anche all'interno di una discussione culturale. Le politiche di pace sono politiche che passano dalla prima grande capacità di accoglienza, ed è una sfida alla quale questa Regione, questo Paese e l’Europa tutta sono oggi chiamate più che mai a rispondere.

Nei prossimi giorni saremo chiamati, come Consiglio regionale, a ragionare molto su qual è il ruolo attivo che dobbiamo avere nell’inclusione sociale e nella promozione della pace. La pace si può fare in tanti modi, la si deve predicare e praticare, laddove predica e pratica molto spesso non corrispondono alla verità dei fatti. Mi piace, quindi, pensare che il monito che Papa Francesco ha lanciato a tutti i fedeli sia un monito che viene lanciato a tutte le persone armate di buona volontà, siano esse fedeli o laiche.

Nella pratica e nella modalità di essere un buon cattolico e un buon cittadino, esiste una modalità di essere uomo di pace, un uomo che accetta e cerca sintesi culturali, accetta e cerca integrazione sociale.

È questo il senso dell'investimento che noi facciamo su questa scuola; questo il senso delle modalità in cui vorremmo che questa scuola sapesse interagire con tutti gli attori sociali, che non distingua tra colore politico, ma che abbia la capacità di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, ma soprattutto tra ciò che è eticamente accettabile e ciò che non lo è. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Il tema merita serietà. Come ha detto il capogruppo del PD Caliandro, in questo momento forse più che in altri è utile e importante concentrare energie, risorse e attenzione su istituti come questo della Scuola di Pace di Monte Sole perché il periodo storico che stiamo attraversando, paradossalmente, purtroppo, è un periodo storico nel quale viviamo e vediamo tragedie e anche immagini che pensavamo relegate al passato e che in realtà al passato, purtroppo, non sono relegate. È indubitabile che le immagini che abbiamo visto in questi giorni trasmesse dalla televisione, con bambini marchiati con i numeri sulle braccia, richiamano inevitabilmente ad altre immagini della storia del passato che sono immagini terribili, come l'immagine di quei treni caricati di esseri umani all'inverosimile e bloccati nelle stazioni.

Nel cuore dell'Europa oggi si vedono immagini che per altri versi abbiamo conosciuto drammaticamente ormai settant'anni fa e quello che stiamo vivendo è vergognoso e anche le parole, purtroppo, con le quali da molte parti vengono descritte queste immagini sono parole vergognose che lasciano basiti, che lasciano veramente estraniati di fronte al dramma che una parte del mondo sta vivendo. Anche questa mattina abbiamo sentito parole che definire incendiarie è dire poco, è quasi eufemistico. Anche se diciamo spesso che le istituzioni e la politica dovrebbero aiutare a risolvere i problemi e non dovrebbero buttare benzina sul fuoco, purtroppo questo avviene spesso.

Per questo, nel collegamento tra quello che vediamo e quello che è stato, è utile ed importante continuare ad investire e ad impiegare risorse ed attenzioni in istituzioni come la Scuola di Pace di Monte Sole, che è una realtà importante del nostro territorio, della nostra regione e che va sostenuta per il lavoro che fa e anche per i temi che affronta in un periodo storico così difficile e complesso.

Per quanto ci riguarda, visto che siamo chiamati ad eleggere due componenti della Fondazione della Scuola di Pace di Monte Sole per conto della maggioranza, quindi dei gruppi PD e SEL, avanziamo la candidatura del capogruppo del Partito Democratico Stefano Caliandro.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. In questo intervento mi volevo limitare soltanto a dire il nome che la Lega Nord andrà a votare come membro di minoranza, che è Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle, alla quale auguro buon lavoro all'interno di questa istituzione. Però non mi fermo qui perché dopo che ho sentito l'intervento del consigliere Taruffi, un po' di riflessioni su quello che andiamo a fare adesso vorrei farle.

Non accetto come persona, come anche appassionato di storia e anche come gruppo politico, proprio perché andiamo ad eleggere un'istituzione dove ci sono dei rappresentanti del Consiglio regionale, all'interno, appunto, di una scuola che dovrebbe parlare di pace, di cultura e di storia, l'analogia ancora retorica e falsa di assimilare quello che sta capitando oggi a livello internazionale, con l'arrivo dei richiedenti asilo, all'olocausto ebraico di settant'anni fa. Parlare dei treni e dei convogli degli ebrei che sono stati massacrati e uccisi all'interno dei campi di concentramento nazisti è folle come paragone con chi invece oggi, o per motivi di persecuzione politica, come può essere per il caso della Siria, o per motivi di carattere economico, come per molti clandestini che stanno arrivando in Italia per questo motivo, arriva in Europa. Fare questo tipo di analogia è folle. Oltre che suscitare sconforto e tristezza all'interno della mia coscienza, non rende e non dà correttezza, a mio avviso, dal punto di vista storico a quello che è capitato settant'anni fa.

Taruffi sta facendo le stesse affermazioni che anche un sindaco, che reputo una persona molto intelligente, come il sindaco Tiziano Tagliani di Ferrara, ha fatto esattamente dieci giorni fa paragonando l'olocausto ebraico alla situazione internazionale che c'è oggi. C'è stato lo sdegno di tutta la comunità ebraica italiana, con anche persone di rilievo come il professor Mentana, come il rabbino Luciano Caro di Ferrara.

Smettiamola, se vogliamo fare le cose in modo serio e vogliamo insegnare ai nostri figli il vero valore della pace, di sfruttare temi che vanno dati alla storia, vanno dati alla coscienza personale. Non devono essere messi in pasto alla stampa, ai giornalisti solo perché si vuole giustificare un'azione politica che andrà a distruggere l'Italia come quella dell'invasione dei clandestini che stanno arrivando sulle nostre spiagge.

Per correttezza mi piacerebbe che ci fossero anche le scuse da parte del consigliere Taruffi nei confronti della comunità ebraica dell'Emilia-Romagna, nei confronti di chi si è battuto veramente per la libertà e che non si colleghi più con la parola "olocausto" la situazione internazionale degli immigrati o richiedenti asilo (chiamiamoli così perché la parola giusta è questa) che sta capitando oggi con quello che è accaduto settant'anni fa. Se tutte le volte che dobbiamo parlare di un tema collegato alla pace, come è la Scuola di Monte Sole, dobbiamo tirare fuori i clandestini, gli immigrati che chiedono il diritto di asilo, siamo veramente fuori rispetto al tema che stiamo trattando oggi. Mi sembra di sentire il Partito Democratico che qualche anno fa, quando c'era da parlare di qualsiasi tema, tirava sempre fuori Silvio Berlusconi, Silvio Berlusconi, Silvio Berlusconi. Qui si parla della Scuola di Pace di Monte Sole, non scomodiamo la comunità ebraica emiliano-romagnola, l'olocausto e tutto il resto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Calvano. Ne ha facoltà.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Credo che i due nomi che sono emersi dal dibattito quali candidati alla Scuola di Pace di Monte Sole siano assolutamente due nomi che penso giustamente l'aula voterà, oltretutto rispettosi anche di quello che è l'accordo tra maggioranza e opposizione all'interno dell'aula consiliare.

Purtroppo il dibattito è andato un po' oltre a quello che è il voto che andremo a fare. Credo però, alla luce delle cose dette dal capogruppo della Lega, che siano doverose alcune precisazioni.

Noi parliamo della Scuola di Pace ed è inevitabile che venga in mente, quando si parla di pace, quello che sta succedendo oggi nel mondo e quello che sta determinando oggi nel mondo una migrazione globale delle persone, perché purtroppo quello che sta succedendo è anche dovuto al fatto che manca la pace del mondo. Nel mondo, oggi, purtroppo, soprattutto in alcuni Paesi, ci sono guerre sulle quali ogni tanto anche da parte dell'Occidente, anche da parte dei Paesi dell'Europa si fa finta di niente e poi quando arrivano migrazioni di massa come quelle attuali ci si rende conto di quanto purtroppo quelle guerre stiano determinando, dai morti a tutto lo stato di disperazione che c'è in quei Paesi.

Dispiace che si utilizzi anche in questa occasione, da parte della Lega e ho colto anche i toni di Bignami in questo senso, quanto sta avvenendo per finalità più meramente politiche e di parte. C'è un appello che è stato fatto non da Tiziano Tagliani, non da Taruffi, ma da tutto un mondo che è afferente a quanto è avvenuto anche nella storia; e non mi riferisco solo all'olocausto, ma più in generale a tutti quei fenomeni che purtroppo sono partiti nell'indifferenza del mondo e si sono trasformati in grandi tragedie. L'appunto vero è non essere indifferenti perché non possiamo essere indifferenti di fronte a quello che sta succedendo oggi nel mondo. Dall'altra parte dovremmo avere l'attenzione di non utilizzare argomenti facili per fare pura propaganda politica. Credo che ci sia un impegno da prendere da parte di tutti su questo versante e la Scuola di Pace credo che possa essere un'occasione per provare nel nostro piccolo a dire che ciò che sta avvenendo oggi nel mondo si potrebbe evitare se riuscissimo insieme a fare operazioni di pace vere in quei Paesi nei quali purtroppo oggi questa non c'è. Credo che dovremmo cercare tutti di evitare di usare in modo strumentale le tragedie che sono in corso, nel rispetto delle opinioni di ciascuno di noi, per carità, però cercando di essere un po' meno strumentali e un po' più utili a risolvere i problemi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Calvano.

Ha chiesto di parlare il consigliere Boschini. Ne ha facoltà.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Anch'io voglio cogliere questa occasione perché anche se il tono del dibattito è diventato particolarmente polemico e credo che ci sia davvero poco che si addica al tema della Scuola di Pace come la polemica e lo scontro, penso che possa essere utile cogliere questa opportunità di fare una nomina e di esserci confrontati, seppure in una maniera, credo, non consona all'argomento in questo momento, proprio per dire due parole sull'esperienza della Scuola di Pace e su quello che forse può essere un insegnamento anche per noi, senza fare dei moralismi o senza diventare con questo in qualche modo patetico.

Io penso che quanto è successo a Monte Sole rappresenti non soltanto un dato storico. Il fatto che lì ci sia una Scuola di Pace è il tentativo di riportare un insegnamento da quell'esperienza che non ha probabilmente parole per essere descritta perché è un'esperienza davvero in cui l'umanità ha toccato il suo apice più basso, con l'uccisione dell'innocente, lo spargimento del sangue innocente, la strage immotivata, la strage gratuita. Più volte Dossetti, Gherardi, figure importanti nella cultura anche di questa città hanno chiaramente detto che Monte Sole è il luogo in cui si è espresso in qualche modo il male assoluto, il male gratuito. Io penso che se esiste una Scuola di Pace in quel luogo sia soprattutto per invitarci a pensare che quell'esperienza purtroppo non è un'esperienza chiusa e circoscritta nel nostro passato. Purtroppo esperienze di manifestazione del male gratuito, del male immotivato, la sofferenza dell'innocente sono esperienze che possono ripetersi nella storia ed ecco perché è importante avere un luogo non soltanto di memoria, ma anche di costruzione di coscienza.

Io vedo la Scuola di Pace di Monte Sole davvero come luogo proiettato al futuro. Essa stessa si definisce in questi termini perché si definisce come un luogo di educazione, di riflessione, che quindi non fa soltanto il mantenimento della memoria di quanto è successo a Monte Sole, ma cerca di fare tutto il possibile perché attraverso iniziative di formazione e di educazione alla pace si lavori anche oggi sui temi che essa stessa nel suo statuto come fondazione richiama: "la trasformazione non violenta dei conflitti, il rispetto dei diritti umani, la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse" - leggo proprio dallo statuto della Scuola - "per una società senza xenofobia, razzismo e ogni altra forma di violenza verso la persona umana e verso l'ambiente". È un programma al futuro, non soltanto al passato.

Anch'io sono d'accordo con quanto richiamava anche adesso il collega Calvano. Io penso che in questi giorni ci sia un deficit pesantissimo di riflessione nel nostro Paese e in Europa, che ci sia stato nei mesi e negli anni scorsi rispetto a tanti fenomeni storici che non stentiamo a definire epocali, che stiamo vivendo e rispetto a cui anche noi, forse, come rappresentanti politici della popolazione di questa regione, dovremmo sentirci in qualche modo in debito perché abbiamo parlato spesso di immigrazione, di conflitti nel Mediterraneo, di questi fenomeni epocali che stanno attraversando la nostra età, ma lo stiamo facendo probabilmente con un tasso di coscienza storica insufficiente, ci dividiamo, litighiamo, facciamo polemiche strumentali.

Mi ha fatto molto piacere quello che ha detto adesso il collega Fabbri: non dobbiamo fare polemiche strumentali sulla storia. È gravissimo fare polemiche strumentali sulla storia. Dobbiamo imparare, invece, a vedere la storia, anche quella che stiamo vivendo noi, in maniera seria. Penso che l'occasione di oggi di nominare dei nostri rappresentanti alla Scuola di Pace, in una fondazione, quindi con una presenza pubblica importante, sia un dato molto importante, cioè quello della costituzione di una fondazione che si apre alla presenza del pubblico e dell'eletto dalla popolazione, e che sia anche l'occasione per imparare noi stessi cosa vuol dire essere uomini di pace.

Oggi essere uomini di pace vuol dire essere persone che ragionano su quello che ci sta circondando non facendo soltanto di tutto questo un'occasione di scontro strumentale dove si va a pensare di lucrare un voto in più parlando in un modo, più o meno a voce alta, di un tema di questo genere. Penso invece che quanto sta avvenendo nel Mediterraneo meriti davvero la visione storica che la Scuola di Pace ci insegna ad avere, cioè capire se la soluzione del conflitto in Siria è bombardare, è la missione umanitaria, è un diverso modello di relazioni internazionali, è insegnare ed educare in maniera diffusa alla pace in Italia come all'estero, insomma, quali sono davvero le strategie per costruire un mondo più umano in cui la manifestazione del male assoluto non debba ripetersi.

Penso che chi ci va a rappresentare, e va quindi a rappresentare tutti i cittadini emiliano-romagnoli, la comunità emiliano-romagnola alla Scuola di Pace, debba avere questo atteggiamento e che questo sia un atteggiamento che si deve avere là dentro, dove magari la Fondazione incuterà il rispetto necessario per avere questo tipo di atteggiamento, ma lo si deve avere anche quotidianamente qua, dove la qualità della discussione, l'approfondimento, lo stare al merito senza cadere nella strumentalità è davvero il modo migliore per continuare a costruire rapporti e relazioni di pace, anche nello scontro franco, vivo, che non ci fa paura, ma davvero con questo atteggiamento orientato al merito, che è l'unico che oggi, secondo me, può costruire un futuro di pace anche per la nostra comunità e per la comunità mondiale.

Davvero, quindi, non mi sembra fuori luogo richiamare il fatto che da quegli eventi legati alla violenza e alla tragedia nazifascista nasca un insegnamento anche per il giorno di oggi, quindi non mi sembra questo un atteggiamento strumentale. Diventa strumentale se forziamo questo dibattito per trarne un lucro, per trarre in qualche modo un vantaggio. Questo non deve avvenire. Dobbiamo invece davvero fare di questa occasione di nomina un'occasione in cui anche noi eleviamo il nostro confronto. In questo Paese è troppo basso il confronto sui motivi di politica estera, di politica internazionale, di cultura, di antropologia, di filosofia che ci portano oggi a fronteggiare fenomeni storici come quello delle migrazioni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Non vorrei abbassare troppo il livello del dibattito, chiedo solo ai colleghi di fare questa riflessione: oggi abbiamo un'agenda veramente piena, su questo punto siamo chiamati ad eleggere due rappresentanti e ci stiamo perdendo in discussioni e riflessioni che hanno certamente un loro valore, ma che non sono oggi all'ordine del giorno, quindi vi richiamerei a stringere i tempi perché poi abbiamo argomenti che interessano la carne dei cittadini, che sono la scuola, che sono la ricostruzione, che sono l'acqua, che sono altri temi importanti che sono all'ordine del giorno. Sicuramente i temi che stiamo discutendo adesso sono temi importanti, però quando avremo una risoluzione che parlerà di pace e che parlerà di immigrazione saremo disposti a discuterne. Ringrazio Boschini che giustamente ha ricordato il valore e la storia di questa scuola e questo sta all'argomento, ma per il resto vi invito ad arrivare al punto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Nella mia scarsa preparazione, credo che tutto sommato il tema abbia un'importanza, però mi rendo conto che ognuno ha le sue sensibilità. Non voglio indulgere in polemiche di altro tipo perché altrimenti Bertani mi sgrida. Anche perché ho saputo quello che penso da Calvano. Io non ero intervenuto sul tema, devo però dire che quando Calvano ha detto che la penso come Fabbri mi ha letto nel pensiero; una logica da orwelliana memoria, però ineccepibile, quindi non mi soffermo oltre sul tema.

Il motivo per cui come Forza Italia indichiamo la collega Piccinini nella Scuola di Pace di Monte Sole è proprio in questo dibattito: noi riteniamo che la presenza di un esponente di Forza Italia verrebbe vista come alibi per quella Scuola di Pace per non condividere tutta una serie di elementi di conoscenza e anche di valutazione interna che invece ci auguriamo non vengono mossi nei confronti di un esponente di un movimento che non è accusabile a priori di estremismo xenofobo, di chissà quale antico o presente retaggio di collegamento con culture che sono state sconfitte dalla storia prima ancora che dalla guerra. In questo senso il mandato che votando la collega Piccinini ci sentiamo di conferirle è quello di fare chiarezza, come è nella tradizione del loro movimento, e trasparenza su come vengono impiegati quei denari e quelle risorse che spesso, a nostro modo di vedere, non sono congrui rispetto alle finalità della Scuola di Pace. Questo lo diciamo perché, nella consapevolezza che viene indicato un ruolo di maggioranza e uno di opposizione (e auguro anche buon lavoro a Caliandro, che ha una cultura politica probabilmente molto più radicata, invece, nella tradizione attuale della Scuola di Pace e anche di sostegno a quanto fatto sinora), abbiamo spesso ritrovato nella conduzione di quella Scuola di Pace anche delle contraddizioni rispetto a quello che abbiamo sentito anche oggi, perché non riesco a capire come si possa coniugare il sostegno magari alle battaglie dei palestinesi quando magari oggi si rievocano altri scenari certamente drammatici, su cui credo sia superfluo soffermarsi.

Noi ci auguriamo, ma siamo consapevoli che la consigliera Piccinini sia la persona migliore che possa svolgere questo ruolo e la più libera nell'esercizio della propria funzione, che venga anche fatta chiarezza su come vengono utilizzate quelle non esigue risorse (perché nell'ultimo bilancio pubblicato della Scuola di Pace del 2013 c'è un deficit importante in ordine alle risorse assegnate), su come vengono impiegate e spese quelle risorse che sono comunque di natura prevalentemente pubblica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire in dibattito generale, procedo con le dichiarazioni di voto. Ricordo che può intervenire ogni gruppo per cinque minuti.

Se nessun consigliere chiede di intervenire per dichiarazione di voto, procediamo con la nomina degli scrutatori.

Nomino scrutatrici le consigliere Silvia Prodi, Giulia Gibertoni e Nadia Rossi, che invito a prendere posto.

Ricordo che il voto è limitato ad uno.

Procediamo alla votazione segreta a mezzo schede.

Prego il consigliere-segretario Rancan di procedere all’appello nominale dei signori consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna.

 

Il consigliere-segretario Rancan effettua l’appello dei consiglieri:

 

AIMI Enrico

presente

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

(assente)

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BIGNAMI Galeazzo

presente

BONACCINI Stefano

presente

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

presente

CARDINALI Alessandro

presente

COSTI Palma

presente

DELMONTE Gabriele

presente

FABBRI Alan

presente

FOTI Tommaso

presente

GIBERTONI Giulia

presente

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

presente

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

presente

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

presente

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Andrea

presente

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

presente

SASSI Gian Luca

presente

SENSOLI Raffaella

presente

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

presente

TARASCONI Katia

(assente)

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Saliera): Procedutosi alla votazione a mezzo schede e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, comunico il seguente risultato:

 

Presenti

47

Assenti

3

Votanti

47

Voti a favore del consigliere Stefano Caliandro

30

Voti a favore della consigliera Silvia Piccinini

15

Voti a favore del consigliere Giuseppe Boschini

1

Schede bianche

1

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo eletti il consigliere Stefano Calandro e la consigliera Silvia Piccinini.

 

OGGETTO 18

Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: «Costituzione di una Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla violenza politica negli anni 1944-1948» A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e ritiro)

(Ordine del giorno oggetto 18/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e decadenza)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il testo n. 3/2015 è stato licenziato dalla Commissione "Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport" nella seduta del 9 luglio 2015 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 5 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Tommaso Foti, ha preannunciato di svolgere la relazione orale, quindi darò la parola al consigliere Foti come relatore, che ha venti minuti, poi seguirà il dibattito generale, ognuno avrà a disposizione venti minuti, e l'eventuale replica del consigliere Foti per venti minuti.

Informo che è stato presentato un ordine del giorno di non passaggio all'esame dell'articolato. Nella dichiarazione di voto sull'ordine del giorno i gruppi avranno a disposizione cinque minuti ciascuno.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI, relatore: Grazie, presidente. In qualità di relatore vorrei far presente - lei l'ha già accennato, però occorrerebbe che almeno la forma fosse rispettata rispetto all'articolo 92 - che l'articolo 92 cita testualmente che gli ordini del giorno di non passaggio all'esame degli articoli di un progetto sono presentati prima che sia conclusa la discussione generale e mi pare che la discussione generale non sia neanche stata aperta. Per la ragione che non consente contraddizione, occorrerebbe almeno che i "plotoni di esecuzione" che applicano l'articolo 92 avessero il buongusto di applicarlo così come almeno il nostro Regolamento ci consente. Lo dico perché la forma, come diceva Croce, è sostanza.

Vado subito alla breve relazione che intendo svolgere sul punto, anche perché c'è stato un dibattito articolato e approfondito in Commissione, che si è conclusa con la reiezione del progetto di legge in esame. Innanzitutto penso che sia doveroso un chiarimento, lo dico per l'Assemblea. La questione che è stata posta è: questa è una proposta di legge alle Camere, ci deve pensare il Parlamento. Vorrei ricordare che la proposta di legge alle Camere da parte dei Consigli regionali è un'attività prevista dalla Costituzione (articolo 121, comma 2). Mi pare che non sia né la prima, né l'ultima delle proposte di legge alle Camere che vengono in quest'aula. Aggiungo una piccola considerazione che forse qualche avveduto esponente della maggioranza non ha voluto fare: noi in futuro saremo sempre più impegnati con le proposte di legge alle Camere, perché se dovesse andare in porto il Senato delle Regioni, pare evidente che un collegamento stretto e organico tra le Assemblee elettive regionali e le Assemblee elettive nazionali, e cioè il Parlamento, sarà sempre più stretto.

Perché è una Commissione d'inchiesta? Perché lo prevede l'articolo 82 della Costituzione. L'articolo 82 della Costituzione dice che su materie di pubblico interesse le Camere possono decidere una Commissione d'inchiesta, la quale Commissione d'inchiesta ha gli stessi poteri dell'autorità giudiziaria. Ma nel caso di specie - lo dico per i sottili interpreti del mio pensiero ancorché non esposto - per chi volesse guardare al fatto che la Commissione ha gli stessi poteri dell'autorità giudiziaria, posso dire che questo non è chiaramente lo scopo della Commissione stessa perché i fatti a cui ci si riferisce ormai sono datati di oltre settant'anni e se devo pensare all'età anagrafica di coloro i quali queste vicende e questi fatti hanno commesso, posso sicuramente dire che, pur non prescrivendosi mai il reato di omicidio, è ampiamente coperta tutta la materia dalle varie amnistie che si sono succedute, in primo luogo l'amnistia Togliatti, della quale beneficiarono tutti e tutte le parti in campo.

Perché, quindi, una Commissione parlamentare d'inchiesta su quella che è stata definita la violenza politica negli anni dal 1944 al 1948? Perché io penso che in questo Paese, nell'ordine del giorno dell'agenda politica, sono stati affrontati tanti temi: vi è stata una Commissione d'inchiesta sul fenomeno della P2, vi è stata una Commissione d'inchiesta sul caso Moro, vi è stata una Commissione d'inchiesta sul terrorismo e le stragi, vi è stata e vi è ormai abitudine del Parlamento istituire la Commissione d'inchiesta sul fenomeno mafioso; e poi vi è stata la Commissione Mitrokhin, la Commissione - di cui faceva parte il collega Rainieri in una precedente legislatura, sulla contraffazione, la Commissione d'inchiesta sui rifiuti; addirittura oggi si propone una Commissione d'inchiesta, dovrebbe essere licenziata a breve, sul caso Pasolini; e poi ancora ci sono state Commissioni d'inchiesta in ambito sanitario, sulle carceri.

Qualcuno dirà: ma sono tutti argomenti di attualità. Mi permetto di dire che basterebbe andare a richiamare la legge n. 107/2003 per vedere come il Parlamento si è occupato persino di costituire una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause di occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti. Allora non è vero che il Parlamento è luogo non deputato all'esame della materia oggi in discussione, perché se ci si preoccupa dell'occultamento, e giustamente io ritengo, di documenti che possono essere occultati solo da poteri dello Stato, perché non mi risulta che altri avessero quei documenti, su vicende barbare e barbariche, non si vede perché il Parlamento non si possa né si debba occupare di vicende che fanno parte della storia italiana.

Io capisco e forse indubbiamente la relazione che ho steso è una relazione, almeno di presentazione della proposta di legge, molto dura sotto il profilo politico, ma mi chiedo: perché si deve dire che questa è una mossa strumentale? Fu strumentale quando, ad esempio, Luciano Violante, insediandosi come Presidente della Camera dei deputati disse testualmente (e io facevo parte di quel Parlamento): "dobbiamo capire perché tanti ragazzi allora scelsero la strada della Repubblica Sociale"? È forse strumentalizzazione dire che la violenza politica in quegli anni c'è stata? Considerate che il periodo in esame non chiude la parentesi della guerra di liberazione, che si conclude almeno formalmente il 25 aprile 1945, ma si estende al 1948.

Si può liquidare questa proposta di legge dicendo che non si possono mettere sullo stesso piano le vittime e i carnefici? Fu carnefice il Beato Rolando Rivi, di 14 anni, seminarista? Fu dalla parte sbagliata don Tarozzi Giuseppe? Fu dalla parte sbagliata don Pessina? Cito alcuni dei nomi che fanno parte della storia della nostra regione. Fu dalla parte sbagliata don Giuseppe Ielmi? Ancora oggi diventa difficile che qualche amministratore riconosca, ad esempio, di dover correggere la lapide laddove si ricorda l'uccisione di don Terenziani, quasi che fosse una vergogna dover dire che nei conflitti, nelle passioni, in tutto ciò che alimenta un periodo di guerra, ci sta anche la violenza. Ma d'altra parte sotto i nostri occhi ci sono delle immagini che indubbiamente non possono non farci riflettere. Proprio di recente l'immagine del bambino su quella spiaggia ha destato un'emozione fortissima solo perché oggi c'è una grossa possibilità di accedere al mezzo televisivo, ma Angelita sulla spiaggia di Anzio, a cui fu dedicata persino una canzone, non ha suscitato le emozioni di centinaia e migliaia di persone che neppure ebbero la possibilità di vedere quelle scene?

Qui nessuno vuole riscrivere la storia anche perché non è compito delle Commissioni parlamentari riscrivere la storia, ma faccio una riflessione, la faccio soprattutto per chi ha il gusto della storia: ci fu una questione agraria tra il 1944 e il 1948 o non ci fu in questo Paese? Quella questione agraria fu o no foriera di una battaglia non solo politica, ma di massacri che nulla c’entravano con le vicende politiche belliche precedenti e, guardate, proprio perché il relatore deve essere una persona che non ha l'obbligo di rappresentare soltanto se stesso, ma la proposta nel suo insieme, io mi permetto di dire che ho qui il documento “Elenco degli agricoltori che sono stati assassinati in provincia di Bologna dall'autunno 1944 all’8 luglio 1945”. Fa parte della pubblicazione dell'archivio dell'Unione Agricoltori di Bologna. Sono elencati 106 nomi di agricoltori che non c'entravano nulla con le vicende belliche. Io mi chiedo e vi chiedo: non ci può essere una riflessione postuma del Parlamento su un’interpretazione anche di quelle tensioni, tensioni sulle quali vi è stata anche una grossa riflessione della sinistra? Vi ricordate Portella delle Ginestre? Su quella vicenda la sinistra ebbe giustamente a pretendere o a cercare di pretendere una ricerca di verità e allora perché quella ricerca di verità non si dovrebbe estendere anche a quei periodi che non abbisognano di una riscrittura della storia perché la storia si è già pronunciata? Ma non si può con il pretesto di dire che la storia si è già pronunciata far finta di non sapere che c'erano anche delle problematiche politiche che non investirono coloro i quali avevano vestito una divisa dalla parte sbagliata, ma investirono moltissime persone che non c'entravano niente con quella divisa. Bisognerebbe avere rispetto anche per le scelte di chi a diciotto anni si è fatto attrarre da una parte piuttosto che dall'altra perché se io dovessi fare l'elenco di coloro i quali dopo il 1945 hanno deciso di fare una scelta diversa, sarebbe lungo. Potrei partire dalla divisione Barbarigo della Repubblica Sociale Italiana con il marò Dario Fo, oggi premio Nobel. Non voglio ricordare personaggi poi diventati importantissimi anche in Emilia-Romagna nelle file del Partito Comunista che figurano tra gli allievi della scuola Allievi e Ufficiali della RSI di Fontanellato. C'è un elenco pubblicato e non è un caso di omonimia: c'è un nome e un cognome di una persona che poi è stata uno dei migliori dirigenti del Partito Comunista di allora e anche dei giorni nostri perché è mancato non da molti lustri.

Oggi è un giorno particolare, anche se nessuno lo ha ricordato. Oggi è l'8 settembre. Penso di poter dire che l'8 settembre è il giorno in cui cessò il regime fascista, almeno sotto il profilo della logica storica. In un articolo del 15 agosto, che non so in quanti abbiano letto, Eugenio Scalfari - che di quelle vicende qualcosa conosce perché fu un ottimo littore - ha scritto: “In questa situazione accaddero due fatti rilevanti: l'esercito italiano si dissolse come neve al sole, lo Stato si sfasciò, la patria con la P maiuscola si frantumò. Per una trentina d'anni nessuno scrisse più la parola patria”. Con queste premesse ritiene doverosa la celebrazione non formale e non retorica dell'8 settembre. Non voglio, non intendo e non è nella mia volontà aprire una polemica di tipo politico né di revisionismo storico perché non credo al revisionismo storico, ritengo che molto spesso ci siano delle manipolazioni della storia, che è un'altra cosa, ma che i fatti siano chiari, i giudizi siano oltremodo chiari e che siano stati espressi lo sappiamo tutti. Si trattava solo di vedere se si voleva dare un segnale non solo nei confronti di quella minoranza che era stata dalla parte sbagliata, ma di quella maggioranza che molto spesso è finita vittima senza essersi schierata, che ha cercato in anni di guerra di dare da mangiare agli uni e agli altri come accadeva nelle nostre campagne, non fomentando né seminando odio, ma soltanto dando collaborazione e molto spesso anche umana pietà.

Poiché oggi è un giorno particolare e mi parrebbe un'inutile provocazione aprire un dibattito di tipo revisionista su questo tema, mi sia consentito, signora Presidente, di sottrarmi al plotone d'esecuzione dell'articolo 92, per cui ritiro la proposta in esame.

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Foti, capisco che lei ci deve sempre sorprendere, però ci sono due iscritti, per cui io darei la parola ai due iscritti e intanto valutiamo il suo ritiro.

 

FOTI: Il ritiro sta nelle possibilità del proponente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Era semplicemente per capire se il ritiro vale subito e se il consigliere Paruolo e il consigliere Boschini, che risultano già iscritti, possano prendere la parola. Il provvedimento è ritirato dal proponente, quindi ne prendiamo atto, si procede con il prossimo punto all'ordine del giorno e si chiude la discussione.

 

PARUOLO: Sull’ordine dei lavori.

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

Semplicemente volevo fare un gesto di cortesia nei confronti del consigliere Foti che ha, all'inizio del suo intervento, adombrato il fatto che fosse poco cortese aver presentato l'ordine del giorno per il non passaggio all'analisi dell'articolato della proposta di legge, poiché l’ho firmato io come Presidente della V Commissione. Volevo informare il consigliere Foti che - mi riferiscono - è usanza che il presidente della Commissione, che ha disposto il voto in Commissione sul progetto di legge, presenti quest'ordine del giorno. L'articolo 92 fissa il termine ultimo entro il quale l'ordine del giorno deve essere presentato, cioè la fine della discussione generale. Non si prevede che debba essere già iniziata la discussione per poter presentare l'ordine del giorno: è semplicemente il termine ultimo entro il quale quest'ordine del giorno deve essere portato a conoscenza della Presidenza, nel caso in cui si volesse procedere. Volevo rassicurarla sul fatto che non c'è nessun elemento di scortesia nei suoi confronti. Si tratta semplicemente di aderire sia alla norma dell'articolo 92 sia alla prassi che è in uso in quest'assemblea legislativa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Paruolo.

Mi pare che si possa concludere questo argomento con la dichiarazione del consigliere proponente dell'argomento stesso, consigliere Foti.

Ha chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori il consigliere Boschini. Ne ha facoltà.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente.

Volevo fare solo un'osservazione perché mi sembra un po' curioso - poi non metto in discussione l'interpretazione regolamentare che non è di mia competenza - che uno possa sviluppare un articolato intervento in cui illustra nel merito una proposta, adduce argomentazioni, esprime la propria opinione, come è giusto e lecito fare in quest’aula, e poi chiuda più o meno improvvisamente a sua facoltà dicendo che lo ritira e in questo modo impedisce a chicchessia di interloquire con le argomentazioni che ha portato. Avrei trovato quantomeno più corretto che dopo aver dato la motivazione del ritiro ci fosse stato da parte del consigliere Foti il ritiro e basta, invece è stato fatto un lungo intervento organico di presentazione, argomentato e adesso noi scopriamo di non poter interloquire. È solo un aspetto dal punto di vista regolamentare un po' peculiare.

 

PRESIDENTE (Saliera): L'argomento è stato discusso in Commissione, ha avuto parere contrario dalla discussione. È stato comunque portato in Aula, come previsto dal Regolamento. In qualsiasi momento, così come prevede il regolamento, il proponente può ritirare l'argomento, peraltro c'era un ordine del giorno in cui si chiedeva di non procedere al passaggio e all'esame dell'articolato. La Commissione e i componenti della Giunta potranno anche valutare se l'attuale regolamento, a fronte di questa esperienza, è idoneo o meno. Procediamo con i progetti di legge.

 

OGGETTO 16

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell'Emilia-Romagna» A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno oggetto 16/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 1224

Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire una maggiore integrazione tra le esperienze positive dell’iniziativa privata tesa a promuovere l’enogastronomia regionale e le proposte di nuove progettualità all’interno delle compatibilità normative e finanziarie. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Calvano, Bagnari, Lori, Montalti, Rossi Nadia, Iotti, Prodi, Pruccoli, Ravaioli, Cardinali, Paruolo, Mori, Molinari, Soncini, Poli, Boschini, Zappaterra, Marchetti Francesca, Sabattini, Rontini

(Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Progetto di legge oggetto 16 di iniziativa del consigliere Foti recante: “Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell'Emilia-Romagna”. Il testo è stato licenziato dalla Commissione politiche economiche nella seduta del 22 luglio 2015 con parere contrario. Il progetto di legge è composto da quattro articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Tommaso Foti, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

È stata abbinata una risoluzione per impegnare la Giunta a favorire una maggiore integrazione tra le esperienze positive dell'iniziativa privata, tesa a promuovere l'enogastronomia regionale e le proposte di nuove progettualità all'interno delle compatibilità normative e finanziarie, a firma dei consiglieri Serri, Caliandro, Calvano, Bagnari, Lori, Montalti, Nadia Rossi, Iotti, Prodi, Pruccoli, Ravaioli, Cardinali, Paruolo, Mori, Molinari, Soncini, Poli, Boschini, Zappaterra e Francesca Marchetti.

La parola al consigliere Foti per svolgere la sua relazione. Ha 20 minuti. Prego.

 

FOTI, relatore: Grazie, presidente.

Anche in questo caso - lo dico per la consigliera Serri, così rispondo anche al consigliere Paruolo - la mia osservazione è riferita a un fatto molto semplice. L'applicazione dell'articolo 92 è facoltà di quest'Assemblea ed è giusto che quest'Assemblea se ne avvalga. Tuttavia quando si dice che deve essere presentata entro il termine della discussione generale, è ovvio che si presuppone che vi sia un inizio della discussione generale. Com'è noto, la fase della relazione non attiene alla discussione generale, tant'è vero che chi interviene, interviene come relatore.

Vorrei dire una cosa al consigliere Boschini in termini molto semplici. Consigliere Boschini, lei prima si è sorpreso di un fatto, ma al tempo stesso è complice di un altro, nel senso che avvalendosi sempre del regolamento si presenta una risoluzione rispetto a una proposta di legge di cui si chiede un non passaggio al voto. Vorrei capire come è possibile abbinare una proposta di legge a una risoluzione quando quella proposta di legge non può essere votata. L'abbinamento esiste in quanto vi è un documento, altrimenti non si chiamerebbe abbinamento. Lo dico sotto il profilo squisitamente logico. In questo momento la proposta di legge c'è e la risoluzione c'è, ma nel momento in cui - ed è ovvio che prima si debba discutere il progetto di legge perché per regolamento questo si deve fare - si abbina su quel progetto di legge un documento, decadendo uno per la ragione che non sente contraddizione, viene a decadere anche l'altro.

La signora presidente lo sa e lo dico anche per l'amico consigliere del Movimento 5 Stelle Bertani che purtroppo questo regolamento ha una serie di buchi e di piccole contraddizioni che sarebbe meglio ripulire. Io mi auguro che tutta l'assemblea lo faccia per darci finalmente uno strumento che non metta ogni giorno in difficoltà la presidenza e gli uffici perché è una cosa antipatica. Purtroppo, però, rispetto al passato, ammetterete che ci può anche essere chi non dà una interpretazione casereccia del regolamento, ma la dà letterale. Se io dovessi in questo momento dire come la penso, direi semplicemente al consigliere Boschini, così come al consigliere Paruolo, che sono intervenuti prima, che questa risoluzione o quest'idea, se fosse stata presentata in Commissione, poteva anche portarci a evitare di scrivere il punto all'ordine del giorno perché avrei potuto ritirare quella proposta in quella sede. Mi dispiace che sia assente il sottotenente del plotone d'esecuzione, la consigliera Marchetti, ma in realtà in quella sede il gruppo del PD ha delegato alla consigliera Marchetti il compito di fucilare la mia proposta di legge.

 

BOSCHINI: Di bocciare.

 

FOTI: Fucilazione nel senso buono, ma se non vi va bene il termine “fucilazione”, userò il termine “bocciare” la proposta di legge. In quella sede sono state sviluppate delle argomentazioni che mi hanno incuriosito. Ci è stato detto anche dai funzionari che non ci sono esperienze di questo tipo. Ci è stato detto che l'idea delle ricette era un'idea strampalata. È stato escluso che un marchio regionale della cucina tipica emiliano-romagnola potesse avere una sua funzione. Questo è stato detto in Commissione, per chi c'era.

Io non penso che questa assemblea debba copiare da altre assemblee legislative perché ognuna ha la propria autonomia. Non penso – e lo dico altrettanto chiaramente – che sia giusto, quando si affronta un argomento, preparare una serie di questioni che giustificano un no e quando le si va a verificare, queste questioni si sciolgono come neve al sole. Il consigliere Bertani, non a caso, aveva citato nella discussione una legge della regione Sardegna della quale disse che sarebbe occorso verificarne l'applicazione. Io mi sono permesso, visto che questa assemblea elettiva ha avuto un po' di tempo a disposizione per le ferie estive, di fare una piccola ricerca e ho trovato non una notizia di qualche giorno fa, ma la legge regionale numero 38 del 29 dicembre 2006 della regione Piemonte che disciplina l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande e che allega addirittura il disciplinare per quanto riguarda il ristorante tipico, prevedendo tutta una serie di requisiti che i ristoratori debbono presentare per accedere e utilizzare questo marchio, che è utilizzato da nove anni. Dato che l'Italia è lunga e larga e se n'è accorta anche la mozione del PD, tant'è vero che lo scrive. Senza andare troppo lontano – siamo un po' più lontano di Imola, ma rimaniamo sempre in Emilia-Romagna – mi pare che vi siano un accordo e un protocollo d'intesa disciplinare del progetto “Cucina tipica della tradizione dell'Emilia-Romagna” che è promosso dall’APT Servizi in accordo con la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, con il coinvolgimento della provincia di Forlì Cesena. Anche qui, contrariamente a quello che è stato detto e che l'eretico si era permesso di sostenere, ricette e prodotti tipici vengono non solo previsti come un requisito, ma addirittura si prevede che chi fa domanda e istanza per poter accedere debba mettere nel menù un insieme di piatti che portino all'identificazione di quella cucina tipica. Per cui abbiamo le cannolicchie bollite come antipasti piuttosto che le vongole alla marinara; nei primi possiamo trovare i malfattini in brodo di seppia come il risotto al sugo di pesce; nei secondi possiamo trovare il fritto misto di calamaretti, gamberetti, sardoncini, triglie e bianchetti, pesce dell'Adriatico, come le seppie con i piselli. Se facciamo le ricette di terra abbiamo i passatelli in brodo, i cappelletti all'uso di Romagna in brodo, la tardura, i maritati, le tagliatelle al prosciutto, gli strozzapreti e potrei continuare.

Dico questo perché quando si fa una proposta sulla cucina tipica è di questo che stiamo parlando. Se noi parliamo del marchio “Ristoranti tipici dell'Emilia-Romagna”, è diverso dagli agriturismi dell'Emilia in cui si trova il pesce di mare. A me sembra una cosa assurda perché se mi dicono che fanno il pesce di fiume, non ho nulla da opinare, ma il pesce di mare a qualche centinaio di chilometri dal mare non mi sembra propriamente un prodotto tipico dell'agriturismo così come prevede la legge sugli agriturismi.

Ho cercato anche un'esperienza diversa e non la sono andata a cercare in casa di chissà chi, sono andato a cercarla nella Confesercenti che penso sia un'associazione di categoria verso la quale questa maggioranza sia attenta. Ha inventato un altro simbolo, un altro marchio: “Tipico a tavola. Emilia-Romagna, tradizioni e sapori mediterranei”. Io posso capire tutto, si può dire che la proposta di legge di Foti non è buona, non è valida, non va bene, non mi piace, però si poteva almeno soffermarcisi un attimo. Non metto in dubbio che sotto il profilo legislativo potesse essere fatta molto meglio, organizzata molto meglio e definita molto meglio. Non ho la presunzione di essere il migliore legislatore. Poi potrei aggiungere che è poco se mi valuto e molto se mi confronto, leggendo alcune leggi della regione Emilia-Romagna del passato, ma questo è un altro argomento.

Ci si rifiuta dicendo che il marchio è sbagliato. La regione Emilia-Romagna ha un brand stupendo che ho scoperto su un sito Internet quest'estate per i bed and breakfast. Ha un marchio bellissimo, ha fatto una serie di prodotti che i bed and breakfast potrebbero utilizzare, dai tovagliolini ai bicchieri ai piatti e quant'altro, come idea di immagine e di marketing. Lo ha fatto per i bed and breakfast che sono sicuramente un buon numero in Emilia-Romagna, ma non sono l’attrazione della Regione perché il punto forte sotto profilo dell'ospitalità è indubbiamente il settore enogastronomico. È chiaro che uno va in un bellissimo bed and breakfast ed è contento, però tradizionalmente il valore enogastronomico non è sottovalutato da nessuno.

Vado subito alla conclusione. Questa proposta si poteva anche dire che non fosse buona, io lo avrei accolto volentieri. Rinviamo di un mese: la Giunta fa un suo progetto, discutiamo in abbinato quel progetto con la proposta di legge. Tutto sommato è l'impostazione che abbiamo accettato per quanto riguarda il campo nomadi e voi lo sapete benissimo. C'erano due proposte in esame. Ci è stato chiesto di aspettare 15 giorni l’arrivo della proposta della Giunta e lo abbiamo fatto.

È periodo di Expo, è periodo di quello che volete, c’è chi conta i morti e chi conta i feriti. Se l'Expo riesce bene, io sono contento per l'Italia, soprattutto perché io sono uno di quelli che ha voluto l’Expo e lo ha votato a suo tempo. Non dimenticatevi che i miliardi per realizzare l’Expo li hanno messi i governi di centrodestra nelle finanziarie contro le quali gli altri lottavano. Non dimentichiamoci che l'operazione nasce come idea del centrosinistra, del Governo Prodi, ma si conclude con un sindaco di Milano che si chiamava Moratti. A differenza di quelli che gufavano tutti sull'Expo, se Expo ha un grande successo, io sono contento per l'Italia. Per i nostri territori dico che vorrei capitalizzare quel successo perché se dobbiamo dirla fino in fondo, a oggi non ci sono stati i flussi di turisti che da Milano venivano verso le nostre zone e questo era prevedibile nonostante tutto quello che ci siamo illusi che potesse capitare. Dobbiamo dire la verità: c'è stato un flusso di piacentini, di parmigiani, di reggiani e di modenesi che sono andati all’Expo, ma è logico. Oggi, però, possiamo avere anche l'ambizione di dire che se presentiamo un'immagine del territorio di qualità, forse è anche più facile ottenere dei risultati positivi. A questo mirava questa proposta di legge.

La Commissione, ne do atto da relatore, si è espressa in senso negativo. Vi è già una proposta di applicazione dell'articolo 92 e quindi di non passaggio all'articolato. Dico soltanto di valutare bene se non passando all'articolato e facendo decadere la proposta di legge, si possa tenere abbinata una risoluzione che io personalmente non ho difficoltà a votare perché, anche se l’ha presentata da solo il gruppo del PD, dice delle cose condivisibili sul punto e quindi non mi interessa di chi sia il marchio, visto che stiamo parlando di marchi dei ristoranti. Dico soltanto che forse se quell'iniziativa fosse stata preannunciata, fosse stata spiegata in Commissione, probabilmente ci sarebbe stato anche un percorso diverso di questa proposta. Si sarebbe valutato se, aggiungendo qualcosa in più alla proposta che impegnasse la Giunta a fare certe cose, non si potesse comunque arrivare a una soluzione condivisa. Questo è stato cercato attraverso una riflessione corretta sotto il profilo politico, ma non del tutto veritiera sotto il profilo amministrativo perché, come ho detto prima, ci sono degli atti e delle leggi che dimostrano che in questo Paese, a differenza di quanto sostenevano alcuni funzionari, i marchi ci sono e funzionano.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Dichiaro aperto il dibattito generale sull'oggetto 16 abbinato alla risoluzione oggetto 1224 alla quale comunico ai colleghi che si sono aggiunte le firme del consigliere Sabattini e della consigliera Rontini.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente.

La cucina, l'enogastronomia della nostra regione rappresentano, così come ha detto anche il collega consigliere Foti, un elemento di forte identità delle terre e del territorio emiliano-romagnolo, insieme al grande valore delle produzioni agroalimentari, delle produzioni tipiche che vengono prodotte nella nostra regione e che sono le materie prime della cucina e dell'enogastronomia emiliano-romagnola. A tutto questo si aggiunge una professionalità che esercitano gli addetti del settore, l'arte, il saper fare che nel tempo sono cresciuti e hanno arricchito la qualità della nostra enogastronomia.

Tutto questo rappresenta un patrimonio culturale, economico ricco di competenze, di cultura, di tradizioni delle nostre terre, di tipicità delle produzioni e tutto ciò contribuisce ad accrescere quell'elemento identitario e distintivo, nonché l'attrattività delle nostre terre e della nostra regione. Gli attestati di riconoscimento della cucina e dell’enogastronomia emiliano-romagnola sono stati tanti. Ne cito uno in particolare: la famosa rivista americana Forbes nel novembre 2013 ha citato la nostra regione come la “regione in cui c'è una delle cucine migliori al mondo”. Dicevo prima, che c’è un elemento identitario che contribuisce in modo forte ad accrescere l'attrattività e a promuovere il territorio emiliano-romagnolo. Per questo io credo che sia giusto anche ricordare che la nostra regione ha negli anni e nel tempo cercato di valorizzarlo e ha messo in campo molte iniziative a sostegno, consapevole del valore autentico dell'enogastronomia della nostra regione. Ha agito con più strumenti per sostenere, stimolare e valorizzare la crescita, la qualità, la sicurezza, la tipicità e la tradizione dell'enogastronomia della nostra regione.

Io voglio ricordare alcune leggi e alcune azioni che, unitamente ad altre iniziative, come diceva il consigliere Foti, sono state esercitate dal settore privato, dall'insieme della rete delle Camere di Commercio, dalle associazioni di categoria e dalle reti di impresa. Voglio citare alcune normative che sono state promosse dalla nostra regione. Sono tutte finalizzate alla promozione delle materie prime, dei prodotti agroalimentari e dell'enogastronomia della nostra regione.

La legge numero 46/1993 che prevede contributi per la promozione dei prodotti enologici regionali ed è la legge che ha istituito l'enoteca regionale di Dozza. Si occupa di promozione, informazione, comunicazione istituzionale, educazione alimentare, orientamento del consumo del vino e dei prodotti vitivinicoli.

La legge numero 16 che prevede la promozione economica dei prodotti agricoli e alimentari regionali, in modo particolare tutte le produzioni tipiche DOP e IGP. Attraverso questo vengono finanziati e sostenuti i progetti dei consorzi proprio per la valorizzazione e la crescita delle produzioni tipiche di cui la nostra regione è veramente ricca.

La legge numero 28 sulla valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con etichette rispettose dell'ambiente e della salute dei consumatori, il famoso QC, “Qualità Controllata”, che è un marchio che viene dato attraverso il rispetto di un disciplinare, dettagliato con le produzioni agricole, a quei prodotti che vengono coltivati in un regime di massima sicurezza e salubrità.

La legge 5 sulla promozione e la valorizzazione delle botteghe storiche, che prevede un percorso facilitato per gli esercizi con la denominazione “osterie” che hanno anche una priorità all'interno della legge numero 41 che sostiene interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la riqualificazione delle imprese minori della rete distributiva.

È un impegno che si è sviluppato negli anni, comunque di grande sostegno al tema delle produzioni tipiche, dei prodotti agroalimentari e dell'enogastronomia della nostra regione. Tutto questo ha avuto uno spazio importante anche nell'ambito della formazione, che ha mirato ad aumentare le competenze dei produttori e dei ristoratori, parliamo quindi di formazione professionale, che ha portato avanti iniziative rivolte ai ragazzi delle scuole superiori dedicate al tema dell'agricoltura e della ristorazione, per non parlare del tema della ricerca e dell'Università. Io credo che su questo tema possiamo dire che si è perseguito l’obiettivo che ha tenuto insieme la tradizione la tipicità delle produzioni e della ristorazione nella nostra regione con l'innovazione.

Altre azioni sono state messe in campo per sostenere la promozione, per fare conoscere la ricchezza della nostra enogastronomia e a questo proposito credo che possiamo dire senza ombra di dubbio che l'enogastronomia, la ristorazione e la cucina emiliano-romagnola sono entrate a tutti gli effetti nella promo commercializzazione turistica dei nostri territori. Come dicevo prima, a questo si affiancano tutta una serie di iniziative che in parte traggono ossigeno dalla ricca rete di normative di sostegno messa in campo dalla nostra regione che ha visto comunque un protagonismo del privato, della rete delle Camere di Commercio, delle Associazioni di categoria. Il consigliere Foti ne citava alcuni nel suo intervento. Sono tutte iniziative che si sono sviluppate in sinergia con i territori, con gli Enti Locali e con gli indirizzi dati dalle normative della nostra regione.

Io credo che l'obiettivo della nostra risoluzione sia questo, dare continuità a questo grande impegno messo in campo dalla nostra Regione. Chiediamo con la risoluzione un impegno alla Giunta di mantenere alta l’attenzione nell'ottica della valorizzazione dell’enogastronomia emiliano-romagnola, stimolando soprattutto la crescita professionale dell'imprenditoria del settore e la progettualità, il protagonismo degli operatori e degli addetti. È per questo che abbiamo, pur apprezzando le finalità che sono volte alla valorizzazione dell’enogastronomia emiliano-romagnola, “cassato” la proposta di legge presentata dal consigliere Foti. Crediamo che questa legge comporterebbe un appesantimento burocratico per le attività e per l'imprenditoria di questo settore.

Pensiamo che occorra continuare ad agire con forza e determinazione proprio perché siamo convinti che l'enogastronomia, le produzioni tipiche, le produzioni agroalimentari della nostra regione esprimano una forte identità del nostro territorio e delle terre della regione Emilia-Romagna. Occorre continuare ad agire in questa direzione, stimolando e facendo nascere e crescere una cultura dal basso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

Io vorrei fare alcune considerazioni partendo da una precisazione. Intanto non c'è nessuna volontà di fucilazione delle proposte che ha avanzato il consigliere Foti. Credo che in Commissione si sia disquisito sui contenuti, portando anche delle motivazioni che hanno un fondamento. Credo che si possa non essere d'accordo, ma parlare di fucilazione davvero mi sembra eccessivo, anche se voglio pensare che fosse una metafora eccessiva per capire il dolore che provoca il fatto di non vedere accettata una propria proposta.

Io devo dire che è apprezzabile lo stile sintetico adottato dal consigliere Foti nel presentare il testo di legge che è fatto di quattro articoli. Questa è una nota di merito poiché parliamo spesso di voler andare verso una semplificazione dei testi normativi. Credo che, però, andando nel merito delle questioni e partendo già dall'articolo uno vada ricordato – faceva bene la presidente Serri della Commissione II a farlo – che la regione già interviene in questi ambiti. La nostra regione promuove adeguatamente l'enogastronomia del nostro territorio con provvedimenti importanti che non sto a ricordare e a elencare perché lo ha già ricordato lei benissimo.

La cosa che in quest'ambito penso sia importante invece è favorire e promuovere un coinvolgimento pieno e un protagonismo dei privati, delle associazioni di categoria verso le quali, ci tengo a sottolinearlo, questa regione e questa istituzione ha il massimo rispetto e la massima attenzione, non solamente verso l'una o l'altra. Credo che la direzione sia quella che citiamo nella risoluzione che ho sottoscritto anch'io e che abbiamo presentato, cioè dire che è importante favorire una maggiore integrazione tra gli sforzi dei privati e dare adeguato sostegno a quelle che sono le progettualità del settore mettendo a disposizione risorse adeguate.

Voglio fare un'ultima considerazione. È già stato citato, ma secondo me va citato anche per il futuro: parliamo dell'Expo. È ovvio che questo sia un anno importante. Siamo tutti contenti che sia una manifestazione che sta funzionando. Dobbiamo ovviamente pensare a quello che ci sarà da fare dopo e nelle cose che vengono proposte nella nostra risoluzione c’è il sostegno ai privati in questo settore. Penso che non ci sia bisogno di ricordarlo, ma repetita juvant e quindi fa bene dirlo un'altra volta: questa regione ha fatto uno sforzo per una manifestazione che, come diceva prima il consigliere Foti, è stata scelta dai governi di centrodestra. Credo che, però, i problemi se li sia gestiti questo Governo e chi è in campo in questo momento e sia stata governata in questa fase – non prima – una macchina che non era partita benissimo e che però è eccezionale come forza e come dimensioni. Il successo credo sia un fatto importante che però non vada ascritto a chi l'ha indicato in precedenza.

A me preme, al di là di questo, sottolineare e ricordare il ruolo e lo sforzo che ha messo in campo questa regione in questo momento per promuovere le nostre attività, i nostri prodotti, la nostra cultura enogastronomica e le nostre imprese e credo che questo, unito ai provvedimenti che ricordavamo e alle indicazioni che diamo con la nostra risoluzione, siano il viatico migliore per dare linfa a questo settore che siamo convinti anche noi sia importantissimo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Cardinali. Ne ha facoltà.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Vorrei affrontare anch'io due o tre temi relativamente a questo settore, ma in modo particolare oggi che siamo anche all'inizio della fase di valorizzazione di spesa del PSR, ricordando che non si può parlare di enogastronomia senza parlare di prodotto, senza parlare di filiere, senza parlare in maniera definitiva di valorizzazione. Questo lo voglio ricordare anche perché lo sforzo che dovremmo fare nei prossimi anni dovrà essere quello di creare sempre di più un’enogastronomia e una gastronomia di qualità che vende complessivamente l'intero territorio.

Lo sforzo è proprio quello che la risoluzione del PD mette in campo, cioè cercare di tenere alto il livello di qualità del prodotto e di tenere alta la qualità di distribuzione tramite l'enogastronomia. Vorrei ricordare che non è emerso in questa discussione come la regione Emilia-Romagna abbia fatto negli anni anche una grande valorizzazione delle strade enogastronomiche. In quella legge si prevedeva già che la maggioranza doveva essere di livello privato. La maggioranza di partecipazioni alle strade doveva essere di livello privato per cominciare a fare quell'integrazione tra la promozione e la commercializzazione vera dell’enogastronomia che si può fare solo se c'è un forte coinvolgimento del privato.

Sul tema dei marchi unici dobbiamo stare attenti perché c'è una valorizzazione italiana e regionale. Ci sono stemmi che hanno valorizzazione italiana, come la “Q” di “Qualità italiana”, e altri appartenenti alle Camere di Commercio che hanno dei requisiti idonei e specifici, che hanno anche riconoscimenti europei molte volte più forti di quelli territoriali. Dobbiamo fare quel lavoro di forte integrazione che la risoluzione dice. Dovremmo insieme cercare di fare un lavoro di coordinamento importante e forte che valorizzi l'enogastronomia, ma che tenga anche conto del territorio e che faccia sì che quel lavoro diventi poi protagonista anche nei grandi momenti, come è stato l'Expo. Anch’io credevo che l'Expo fosse sì una grande vetrina, ma che non potesse diventare un grande bacino di turismo per l'Emilia-Romagna, neanche per le province vicine come Parma e Piacenza. Credo, però, che sia una grande vetrina di conoscenza di quello che è l'Emilia-Romagna per i 20 milioni circa che speriamo vadano all'Expo perché lì si può far vedere ciò che si può trovare quando si tornerà in Italia. Si può far vedere che si può trovare una località, un prodotto, un bene o una ristorazione e come la si può trovare. Quella è la vetrina vera. Quello è il marketing vero che si fa toccare con le mani e con gli occhi andando a vedere l'Expo. Questa dev'essere la forza che l'Emilia ha in questi giorni, in queste settimane perché noi siamo lì oggi.

Tocca a noi con i nostri interventi, con le nostre possibilità mettere in condizione i nostri territori di farsi conoscere. Questo dovremmo farlo, però bisogna anche ricordare a Foti che nella giornata di introduzione il premier Renzi li ha ricordati tutti quelli che hanno fatto bene per l'Expo. Prendiamo atto che è una grande vetrina dell'Italia. Io, come te, penso che i gufatori sbagliassero per principio. L'Expo è una vetrina tutta italiana in cui l'Emilia-Romagna per fare questa vetrina deve usare le eccellenze che ha e quelle che può avere, ma anche noi dobbiamo lavorare per mettere insieme queste eccellenze e usare questi anni del Piano di Sviluppo Rurale per qualificarle e dar loro qualità vera di territorio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Cardinali.

Al momento non ho altri iscritti in dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Marchetti Francesca. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Aggiungo solo una riflessione, visto che è stato chiamato in causa il percorso che abbiamo attuato in Commissione, ricordando che in quel momento affrontammo anche due particolarità contenute nelle leggi. La prima era la difficoltà nel definire la tipicità di un prodotto, in quanto identificare un metodo di controllo richiederebbe anche tutto un comitato scientifico che non veniva delineato. Se non ricordo male, in un articolo della legge si volevano addirittura introdurre gli ingredienti rispetto a quello che definiva o meno una ricetta ad hoc e alla tipicità o meno della ricetta. Credo che la qualificazione, negli interventi che mi hanno preceduto, delle tipicità e dei ristoranti dell'Emilia-Romagna vada in un'altra direzione, come sostenuta dalla risoluzione. La previsione delle risorse finanziarie sicuramente richiederebbe un appesantimento, ma soprattutto credo che non siano delineati i requisiti che identificano una ricetta ad hoc, tipica o meno. Utilizzare uno strumento come la legge regionale credo che dovrebbe tenere presente, come già avevamo detto in Commissione, anche questi elementi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Marchetti Francescca.

Nessun altro consigliere avendo richiesto di intervenire, in sede di replica do la parola al relatore, il consigliere Tommaso Foti. Prego.

 

FOTI, relatore: Grazie, presidente.

Io ringrazio ugualmente gli intervenuti che hanno espresso legittimamente la loro posizione contraria. Debbo ribadire, perché la consigliera Marchetti quando sono intervenuto era assente, che ho citato…

 

(interruzione della consigliera Francesca Marchetti)

 

Allora probabilmente mi sono spiegato male. Non oso pensare che non abbia capito. Dicevo precedentemente che l'idea delle ricette fa parte proprio ed esclusivamente di quei disciplinari che sono la premessa per poter dare un marchio. D'altra parte ho citato esempi, anche in questa regione, che autonomamente stanno facendo questo, a partire non dalla Camera di Commercio di Imola, ma da quella di Forlì-Cesena. Ho citato il provvedimento.

Per quanto riguarda la posizione bisognerebbe essere coerenti. Se si ritiene che un marchio non serva per la ristorazione, non dovrebbe servire neppure per gli agriturismo. Voi sapete che adesso ne è stato fatto addirittura uno nazionale: tre giorni fa è stato licenziato un marchio nazionale per gli agriturismo. Non dovrebbe servire quello regionale per il bed and breakfast, diciamola fino in fondo. Le strutture vi hanno detto non lo vogliamo e avete accettato l'impostazione delle strutture. D'altra parte il funzionario che si è presentato in Commissione ha fatto la contro-relazione alla proposta di legge, non l'ha fatto nessun altro. Io posso continuare a pensare che la politica possa decidere indipendentemente su fatti come questo? Non stiamo parlando di fare un ponte dove i tecnici dicono di no, non mi permetterei mai. Su vicende come queste io penso che la politica abbia il diritto di prevalere anche su legittime opinioni di altrettanto legittimi funzionari, ma che tali rimangono.

È pienamente facoltà della maggioranza ritenere che si risolva tutto con la sua risoluzione. Io l’ho letta. Non c'è un problema su questa risoluzione, ma è una risoluzione che vorrei capire con quale affinità viene abbinata per materia perché se il titolo di una legge riguarda il marchio non si può presentare una risoluzione che riguarda altre cose. È decisione autonoma della presidenza il fatto di abbinarle, quindi io non la voglio contestare in questa sede. Dico soltanto che con questo principio su qualsiasi legge si può presentare una risoluzione sul sesso degli angeli. Le risoluzioni, fino a prova contraria, devono essere degli atti di indirizzo alla Giunta attinenti la materia trattata. Questa legge dispone in materia di marchio, di brand, non dispone su altre cose. Non voglio discutere sull'interpretazione dell'articolo 108 perché io penso che, nel caso di specie, non passandosi all'ordine del giorno degli articoli non si potesse neanche abbinare. Ho visto che è meglio mettere via il regolamento e infatti l’ho messo via in Commissione I, lo dico per la presidente dell'assemblea e per i signori funzionari, e si è visto cosa è saltato fuori, tant'è vero che il consigliere Boschini, ridendo e sorridendo, ha detto di non fare più Commissioni come quella perché effettivamente è stata una Commissione poco significativa. Condivido pienamente perché anch'io a un certo punto mi sono detto: sono due ore e mezza che siamo qui a parlare del niente, troviamo una soluzione. Secondo me c’è un po' troppa accelerazione nel volere interpretare le cose. Io vorrei sapere in quanti l'hanno letta questa proposta di legge. Non parlo ovviamente dell'assemblea, ma quando si abbina bisogna andare a vedere cosa dice una proposta di legge.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Avete ricevuto l'ordine del giorno, quindi il non passaggio dell'articolato a firma della consigliera Serri. Apro le dichiarazioni di voto sull'ordine del giorno e sulla risoluzione. Sono cinque minuti a gruppo.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Il dibattito è stato contenuto su oggetti diversi tra di loro. In Commissione il nostro gruppo si era già espresso contro la proposta di Foti, posizione che ribadiamo anche in questa sede, ma abbiamo sentito la necessità, come è anche emerso dagli interventi che si sono susseguiti, di porre un punto di vista politico e amministrativo di prospettiva su un tema che pure esiste e che volevamo che venisse rappresentato nella sua complessa necessità di rappresentazione.

Per questo motivo confermiamo i due voti a favore, quello per il non passaggio sull'ordine del giorno e quello a favore invece della risoluzione che ha come prima firmataria la presidente Serri. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Non ho iscritti a parlare, quindi nomino scrutatrici le consigliere Nadia Rossi, Silvia Prodi e Silvia Piccinini.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, dell’ordine del giorno oggetto 16/1, a firma della consigliera Serri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, della risoluzione oggetto 1224, a firma dei consiglieri Serri, Caliandro, Calvano, Bagnari, Lori, Montalti, Nadia Rossi, Iotti, Prodi, Pruccoli, Ravaioli, Cardinali, Paruolo, Mori, Molinari, Soncini, Poli, Boschini, Zappaterra, Francesca Marchetti, Sabattini e Rontini.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione è approvata.

Visto che non c'è il tempo per la discussione e l’illustrazione del prossimo atto, ci fermiamo qui e ci rivediamo alle ore 15.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,52

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Massimo MEZZETTI e i consiglieri Stefano BARGI e Katia TARASCONI.

 

Ordini del giorno

 

OGGETTO 18/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli del progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121 della Costituzione, di iniziativa del consigliere Foti recante: “Costituzione di Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla violenza politica negli anni 1944-1948”. A firma del Consigliere: Paruolo”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Decaduto)

 

OGGETTO 16/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli del progetto di legge di iniziativa del consigliere Foti recante: “Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell’Emilia-Romagna”. A firma della Consigliera: Serri”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Politiche economiche”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

1078 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla Legge Regionale 4 dicembre 2003, n. 24 "Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza"". (31 07 15) A firma del Consigliere: Foti

1121 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri Recante: "Norme per la prevenzione e il contrasto di fenomeni di criminalità comune particolarmente diffusi e per la riduzione dei danni da reati non rientranti in quelli del crimine organizzato". (10 08 15) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

 

È stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

 

1091 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: "Nuove norme per migliorare l'autodifesa - Modifiche all'art. 52 Codice Penale ed all'art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza". (03 08 15) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

1061 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la sanità pubblica, tra le quali le liste di attesa, ed il coinvolgimento dei relativi operatori a livello regionale ed aziendale. A firma del Consigliere: Bignami

1062 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la sicurezza e la custodia dei pazienti giudiziari nelle strutture R.E.M.S. A firma del Consigliere: Bignami

1063 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la vendita e la commercializzazione di servizi turistici da parte di phone center e internet point. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1064 - Interrogazione a risposta scritta circa il futuro dell'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Alleva

1069 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni da attuare in merito alla situazione della viabilità nella Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Foti

1070 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino delle prerogative di autonomia degli Enti Locali aderenti al Circondario di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1071 - Interrogazione a risposta scritta circa contributi regionali assegnati ad associazioni ed istituzioni culturali. A firma della Consigliera: Gibertoni

1073 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere i progetti innovativi delle imprese, la loro internazionalizzazione e l'accesso al credito delle PMI, con particolare riferimento al settore calzaturiero diffuso nella Provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Montalti

1074 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adesione della Regione Emilia-Romagna alla Carta Nazionale dei Contratti di fiume. A firma della Consigliera: Rontini

1075 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti una Azienda Faunistica Venatoria sita nei Comuni di Dovadola, Rocca San Casciano e Predappio. A firma del Consigliere: Pompignoli

1076 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'installazione di un impianto di telefonia a San Martino in Casola, frazione di Monte S. Pietro. A firma del Consigliere: Bignami

1077 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione, nel territorio dell'Unione dei Comuni della " Valle del Samoggia", di un impianto per il servizio della rete di telefonia mobile, a San Martino in Casola. A firma della Consigliera: Piccinini

1081 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte della situazione causata ai castagneti dalla diffusione del "Driocosmus" (vespa cinese). A firma del Consigliere: Foti

1082 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione della "vespa del castagno". A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1083 - Interrogazione a risposta scritta, per chiedere alla Giunta se intenda intervenire con proprie risorse per mettere in sicurezza la strada provinciale Diolaguardia SP75, smottata a seguito delle piogge dell'inverno 2015. A firma del Consigliere: Bertani

1084 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere come la Giunta intenda procedere per assicurare il pieno rispetto delle indicazioni derivanti dalla Commissione Europea eliminando il permanere della discarica di cumuli di vetro in San Cesario Sul Panaro (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

1085 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se corrisponda al vero che gli spazi in disuso dell'Ospedale di Porretta Terme (BO) siano da destinarsi ad ospitare richiedenti asilo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1086 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi nei confronti degli enti preposti per ottenere l'anticipazione dei fondi "PAC" per le Aziende agricole che hanno subito danni a seguito della siccità. A firma del Consigliere: Foti

1087 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda porre in essere per ovviare ad uno squilibrio dei costi dei posti letto, considerato che ogni posto letto nell'ospedale di Cona avrebbe un costo annuale superiore di 64.00 euro rispetto alla media che si registra nelle altre Ausl della Regione. A firma del Consigliere: Foti

1090 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno finanziare, in attuazione dell'art. 14 della legge 12 marzo 1999, n. 68, con le risorse del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, anche le rette dei Centri socio occupazionali perle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Sensoli

1092 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta informazioni sugli sviluppi inerenti il “Progetto di Sviluppo” denominato “Turismo nel delta” e per chiedere se non sia opportuno riconsiderare la fattibilità di progetti che prevedono un consumo di aree verdi nella zona del Delta del Po. A firma del Consigliere: Alleva

1093 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie stampa secondo le quali vi è uno scontro aperto tra la Ausl unica della Romagna e i medici di base che si sono visti contestare potenziali incongruenze nelle prescrizioni e per saper se la Giunta intenda intervenire in merito. A firma della Consigliera: Sensoli

1094 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad un accampamento abusivo di nomadi, sito a Comacchio, presso Via Spiaggia, Lido di Volano. A firma del Consigliere: Fabbri

1095 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla tematica che Acer Manutenzioni s.p.a. (società di scopo costituita da Acer Bologna) non avrebbe rivalutato il bilancio con il relativo adeguamento ISTAT, come indicato da una pronuncia del Collegio esterno dei Saggi. A firma del Consigliere: Bignami

1096 - Interrogazione a risposta scritta per saper se corrisponde al vero l’ipotesi di nominare come Direttore del dipartimento di prevenzione unica della AUSL della Romagna il soggetto che ricopriva il ruolo di Direttore Sanitario dell’AUSL di Ravenna, dove lavorava, nello stesso periodo, la presunta “infermiera killer” accusata di aver ucciso una settantottenne con una fiala di potassio. A firma del Consigliere: Bignami

1097 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia il motivo per cui si è deciso di costituire un nuovo GAL (Gruppo di Azione Locale che promuove l'area collinare e montana romagnola) “Rimini”, considerato il rischio di una parcellizzazione e di una dispersione di risorse pubbliche, sino ad oggi attribuite al GAL “Altra Romagna” A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri

1098 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda richiamare l’attenzione dei direttori generali delle Ausl regionali ad una gestione dei piani – ferie dei dipendenti che contemperi il diritto alla ferie con il diritto alla piena assistenza dei malati. A firma del Consigliere: Foti

1099 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda assumere per porre rimedio alla situazione di disagio, per le lunghe attese, che si verifica nei pronto soccorso della Regione, soprattutto nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Foti

1100 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se sia possibile attivare delle penali nei confronti della RFI – Rete Ferroviaria Italiana, per il mancato rispetto degli standard qualitativi, da parte del Consorzio trasporti integrati che svolge attività di monitoraggio su treni e stazioni in forza di un contratto stipulato con la Regione. A firma del Consigliere: Sassi

1101 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda intervenire al fine di sbloccare positivamente la situazione tra la “Gemeaz Elior”, vincitrice della gara d’appalto per la refezione scolastica del Comune di Bologna e i sindacati Filcams-Cgil che chiedono la tutela dei posti di lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva

1104 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le garanzie di sicurezza per i siti istituzionali della Regione a fronte della minaccia cibernetica così come evidenziata dalla “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2014” presentata al Parlamento. A firma del Consigliere: Foti

1106 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda assumere per una più efficace riorganizzazione del sistema emergenza/urgenza dell’ospedale di Cesena per ottenere servizi e risposte tempestivi e adeguati. A firma del Consigliere: Pompignoli

1107 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla richiesta, di condomini di alcuni palazzi Acer in Bologna, di interventi per ristabilire l'ordine e la legalità nella zona sita nelle adiacenze del ponte di San Donato. A firma del Consigliere: Foti

1108 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda addivenire alla sottoscrizione di un “patto per la vita”, con finalità educative, con le associazioni sia laiche che cattoliche che si battono sul fronte antidroga. A firma del Consigliere: Foti

1109 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai continui disagi che penalizzano gli spostamenti sui treni, in particolar modo nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Rancan

1111 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quali azioni la giunta intenda intraprendere per ripristinare la legalità nella zona dei condomini Acer siti in Bologna, via Reiter e via Pezzana. A firma del Consigliere: Bignami

1112 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire con incentivi in sede di revisione delle politiche dei rifiuti per indurre le amministrazioni locali a mettere in opera azioni tese al miglioramento urbano. A firma del Consigliere: Foti

1113 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli obiettivi del Piano Sanitario Regionale e Statale con particolare riferimento alle liste di attesa e alle modalità di prenotazione e cancellazione di visite ed esami. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

1115 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie di cronaca sull’aggiudicazione dell’appalto del servizio di refezione scolastica per il triennio 2015/2018, promosso dal comune di Cesena e che sarebbe stato vinto da una cooperativa sociale con sede legale nella provincia di Salerno. A firma del Consigliere: Pompignoli

1117 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda promuovere un’azione per chiedere alle società petrolifere la corresponsione dell’imposta ICI e IMU per il “complesso opificio” costituito dalle centrali di smistamento site in terraferma e in mare. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1118 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali provvedimenti intenda assumere la Giunta per il ritardo con cui si è ripristinata l’agibilità della Scuola d’Istruzione superiore “Marcello Malpighi” di Crevalcore, danneggiata dal sisma del maggio 2012. A firma del Consigliere: Bignami

1119 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se vi siano e quali siano i requisiti minimi per avviare la presa in carico di donne e minori vittime di violenza presso i centri del nostro territorio regionale e per la valutazione della presenza di una situazione di emergenza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1120 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ha ricevuto sufficienti rassicurazioni dal Governo in merito alle risorse da destinare alla cassa di espansione sul Baganza nell’ambito del Piano stralcio anti dissesto per le aree metropolitane, fra le quali rientra il territorio di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

1122 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda procedere in merito agli episodi di violenza sugli animali e agli atti di vandalismo, verificatesi il 28 luglio 2015 presso il parco Bucci di Faenza. A firma del Consigliere: Liverani

1125 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per rendere concreta la realizzazione della quarta corsia nel tratto Piacenza Sud – Modena, già prevista dalla Convenzione Unica stipulata con ANAS nel 2008. A firma del Consigliere: Foti

1126 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale posizione intenda esprimere la Regione in sede di Conferenza di servizi rispetto alla variazione dello strumento urbanistico del Comune di Castelvetro Piacentino. A firma del Consigliere: Foti

1127 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intenda assumere la Giunta al fine di una puntuale applicazione, da parte di tutti gli ATC della Regione, della normativa regionale in materia di attività venatoria. A firma del Consigliere: Foti

1129 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quali iniziative intenda attivare per scongiurare il rischio di licenziamento di 26 lavoratori all’Artoni di Pievesestina e, più in generale, quali strategie ritenga di porre in essere per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza dei dipendenti del comparto della logistica. A firma del Consigliere: Alleva

1130 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se corrisponda al vero che in Via Gioielli a Mizzana, frazione di Ferrara, esista un accampamento abusivo di nomadi e quali iniziative la Giunta intenda intraprendere in merito. A firma del Consigliere: Fabbri

1131 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quali iniziative la Giunta intenda assumere per contrastare la crisi della zootecnia che anche in Emilia-Romagna sta mettendo in ginocchio gli allevatori. A firma del Consigliere: Foti

1133 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni della Regione in merito all'attività della casa di cura Montanari di Morciano (RN). A firma del Consigliere: Foti

1134 - Interrogazione a risposta scritta sull’applicazione delle nuove modalità di consegna di Poste Italiane SpA ai Comuni dell’Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1135 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche del rapporto tra attività istituzionale e attività libero professionale nelle ASL regionali. A firma del Consigliere: Bignami

1136 - Interrogazione a risposta scritta sull’appalto assegnato dal Comune di Bologna per la manutenzione e i consumi degli edifici comunali fino al 2024 e sulle iniziative da intraprendere per il rispetto della normativa anticorruzione da parte degli enti locali regionali. A firma del Consigliere: Bignami

1137 - Interrogazione a risposta scritta sull’avvio dell’iter per la fusione di tre Comuni della valle del Santerno e sugli studi di fattibilità eseguiti e da eseguire al riguardo. A firma del Consigliere: Bignami

1138 - Interrogazione a risposta scritta circa la consulenza esterna affidata dall’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi per il progetto del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro e sull’attività del Dipartimento Tecnico per la progettazione, sviluppo e investimenti dello stesso ospedale. A firma del Consigliere: Bignami

1139 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità di gestione della ricetta farmaceutica dematerializzata illustrate nella circolare della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Giunta del 25 giugno 2015. A firma del Consigliere: Bignami

1141 - Interrogazione a risposta scritta sul NUE (Numero Unico d’Emergenza) 2009 integrato utilizzato nella provincia di Rimini e in attivazione presso altre in relazione al modello del Numero Unico d’Emergenza 112 attivato in Lombardia. A firma del Consigliere: Delmonte

1142 - Interrogazione a risposta scritta sull’intenzione della Regione di ricorrere all’acquisto di ovociti per la fecondazione assistita all’estero e sui costi di tale operazione. A firma del Consigliere: Foti

1143 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni da intraprendere per il miglioramento e la messa in sicurezza della strada statale 412 della Val Tidone tra Piacenza e Milano. A firma del Consigliere: Foti

1144 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni della Giunta in merito alla riapertura della biglietteria ferroviaria presidiata di Castelfranco Emilia (MO). A firma del Consigliere: Foti

1145 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da assumere in regione per la promozione e il sostegno al settore industriale del packaging, con particolare riferimento alle modalità di accesso ai finanziamenti per l’innovazione tecnologica. A firma del Consigliere: Foti

1146 - Interrogazione a risposta scritta riguardo ai controlli effettuati sull’utilizzo delle risorse da parte dei soggetti accreditati dalla Regione Emilia-Romagna a svolgere attività di formazione e sugli esiti occupazionali ottenuti. A firma del Consigliere: Foti

1147 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni circa l’inserimento della realizzazione della variante Camia alla strada provinciale n. 654R di Val Nure (PC) nel Prit 2020 (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). A firma del Consigliere: Foti

1148 - Interrogazione a risposta scritta circa l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile nei processi relativi a casi di aggressione sessuale verificatesi in località turistiche, con particolare riferimento a episodi avvenuti a Rimini lo scorso Ferragosto. A firma del Consigliere: Foti

1150 - Interrogazione a risposta scritta sul guasto alla rete idrica che ha interessato le sedi regionali di Viale Aldo Moro 50 e 52 nelle giornate del 20 e 21 agosto 2015. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1151 - Interrogazione a risposta scritta sull’utilizzo di 30 immigrati in carico alla Cooperativa "Dimora di Abramo" per la preparazione della manifestazione FestaReggio e sulle misure di sicurezza con cui hanno lavorato. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Delmonte

1152 - Interrogazione a risposta scritta sui criteri, l’importo e i tempi dei rimborsi erogati agli utenti da parte di ENEL, HERA e IREN per la sospensione dell’erogazione di energia elettrica nel corso della nevicata del 5 e 6 febbraio 2015 nelle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna. A firma del Consigliere: Delmonte

1153 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni della Giunta per l’assegnazione di nuove unità di personale al CUP ex Sant’Anna di Ferrara al fine di accorciare i tempi di attesa degli utenti. A firma del Consigliere: Foti

1154 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di esecuzione dei lavori di recupero della Rocca delle Caminate a Meldola (FC), il loro costo complessivo, i tempi di completamento, la destinazione d’uso degli spazi ricavati e l’entità del relativo contributo economico da erogare alla Provincia di Forlì-Cesena. A firma del Consigliere: Foti

1155 - Interrogazione a risposta scritta riguardo ai criteri di concessione da parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano dei permessi per percorrere con mezzi a motore i suoi sentieri e sulle iniziative da adottare per promuovere l’adozione di un regolamento in merito. A firma del Consigliere: Delmonte

1156 - Interrogazione a risposta scritta sulle tariffe e i criteri di utilizzo dei biglietti TPER a due e a tre zone sulle linee di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. A firma del Consigliere: Bignami

1157 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione dei trasporti pubblici per i lavoratori pendolari della Regione nel periodo estivo. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani

1158 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inchiesta sulla gestione dei fanghi di dragaggio a Porto Fuori (RA) e sull’intenzione della Regione di costituirsi parte civile ad un eventuale procedimento giudiziario. A firma del Consigliere: Foti

1159 - Interrogazione a risposta scritta sulla presenza e la gestione di un deposito temporaneo di materiale di cantiere di fronte alla camera mortuaria dell’ospedale Marconi di Cesenatico (FC). A firma del Consigliere: Foti

1161 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni della ex colonia "Danilo Barbieri" in località Monfestino (MO) e le intenzioni della Regione sul suo utilizzo. A firma della Consigliera: Gibertoni

1162 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato dell'occupazione abusiva dello stabile dell'ex clinica Beretta a Bologna e sui sopralluoghi effettuati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1164 - Interrogazione a risposta scritta sugli esiti e sui costi del servizio di bike sharing "MI MUOVO IN BICI" attivato dal Comune di San Lazzaro di Savena (BO). A firma del Consigliere: Bignami

1165 - Interrogazione a risposta scritta circa il fenomeno dell’allontanamento di migranti dalle strutture di accoglienza nelle province dell’Emilia-Romagna e sui reati commessi da migranti. A firma del Consigliere: Bignami

1166 - Interrogazione a risposta scritta su modalità e tempi del servizio di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi derivanti dal sisma del maggio 2012 appaltata alla ditta R.I.ECO. srl di Mirandola (MO). A firma del Consigliere: Foti

1167 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle motivazioni politiche del non passaggio all’esame dell’articolato del progetto di legge presentato nella IX legislatura relativo alla zona franca urbana in Emilia per i Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012, alla luce della sua recente istituzione ai sensi della L. 296/2006 con emendamento del Governo Renzi. A firma del Consigliere: Bignami

1168 - Interrogazione a risposta scritta sull’utilizzo presente e quello programmato delle apparecchiature radiologiche di risonanza magnetica RM 3T e ultrasuoni focalizzati guidati FUS installate allo IOR di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1169 - Interrogazione a risposta scritta riguardo alle misure da adottare per evitare ai pazienti immunocompromessi e agli operatori sanitari dello IOR di Bologna il rischio dell’esposizione ad infezioni da agenti biologici, con particolare riferimento alle vaccinazioni contro la varicella, il morbillo e la rosolia (VMR). A firma del Consigliere: Bignami

1170 - Interrogazione a risposta scritta sulle attuali condizioni dell’impianto eolico realizzato nel 1995 al Passo della Cappelletta presso Albareto (PR) e sulle misure da adottare per il ripristino dei siti eolici inutilizzati. A firma del Consigliere: Foti

1171 - Interrogazione a risposta scritta riguardo alle misure di prevenzione da adottare contro il diffondersi in regione della West Nile Disease. A firma del Consigliere: Foti

1172 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni riguardo al pagamento degli straordinari al personale sanitario dell’AUSL di Modena e sulle iniziative da assumere per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli, Sassi

1173 - Interrogazione a risposta scritta sugli esiti delle attività di integrazione sociale di Rom e Sinti, alla luce dell’approvazione della recente legge regionale in materia di inclusione di queste popolazioni. A firma del Consigliere: Foti

1174 - Interrogazione a risposta scritta sulle condizioni della terrazza panoramica della chiesa di S. Maria Assunta a Pigazzano (PC) e sulle intenzioni in merito al generale recupero e valorizzazione dei beni culturali regionali. A firma del Consigliere: Rancan

1175 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da intraprendere per il mantenimento dell’attività produttiva della società Open.Co e sull’intenzione della Giunta di riferire in merito presso le competenti Commissioni assembleari. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

1176 - Interrogazione a risposta scritta sulla promozione e l’organizzazione del progetto "Visiti l’Appenino trovi un tesoro" del GAL (Gruppo d’Azione Locale) Bologna Appennino affidata alla ditta ABC&Z snc di Bologna e sulla situazione di bilancio dello stesso GAL. A firma del Consigliere: Bignami

1177 - Interrogazione a risposta scritta riguardo all’accoglienza di profughi in comunità piccole, con particolare riferimento al caso di Santa Maria in Fabriago in comune di Lugo (RA). A firma del Consigliere: Bignami

1180 - Interrogazione a risposta scritta riguardo all’erogazione del contributo regionale previsto per la messa in sicurezza della pista ciclabile di Viale delle Americhe a Punta Marina (RA). A firma del Consigliere: Foti

1181 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da assumere riguardo alle emissioni maleodoranti generate dagli stabilimenti di produzione delle ceramiche nella zona di Rubiera (MO) e sulle verifiche ambientali e sanitarie da avviare al riguardo. A firma del Consigliere: Sassi

1182 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative che si intendono attuare per la ripresa occupazionale in regione e sulle intenzioni della Giunta riguardo al progetto di legge "Misure regionali denominate Reddito di Cittadinanza" presentato dal Movimento 5 Stelle. A firma della Consigliera: Gibertoni

1183 - Interrogazione a risposta scritta sui criteri di riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione Adolfo Simonini di Modena e sulla sua attività. A firma della Consigliera: Gibertoni

1184 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'assegnazione di appalti pubblici di servizi e forniture, con particolare riferimento al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). A firma del Consigliere: Foti

1185 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolamentazione delle attività di massaggio e di manipolazione del corpo. A firma del Consigliere: Foti

1186 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione degli "Operatori della sicurezza" ed il riconoscimento giuridico della figura dello "steward balneare". A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1187 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a tutela dei viaggiatori e del personale operante nel trasporto ferroviario. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1188 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'accoglienza di immigrati nei territori colpiti dal sisma. A firma del Consigliere: Bignami

1189 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere l'imprenditoria giovanile. A firma del Consigliere: Foti

1190 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la vigilanza ed il controllo dell'attività edilizia, con particolare riferimento alla situazione esistente nel Comune di Comacchio. A firma della Consigliera: Sensoli

1191 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento di servizi riguardanti profughi, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

1192 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il progetto Life Primes in relazione ai rischi ed alla gravità degli eventi alluvionali verificatisi nel territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

1193 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alla Rems di Bologna (struttura sanitaria che ha sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari), con particolare riferimento alla fuga di un ospite della stessa. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

1194 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i tempi di percorrenza relativi alla tratta ferroviaria Reggio Emilia-Bologna. A firma del Consigliere: Foti

1195 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante un incendio, avvenuto in data 30 agosto, in via Tirassegno a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

1196 - Interrogazione a risposta scritta circa la sicurezza degli edifici scolastici regionali, con particolare riferimento ai relativi certificati di agibilità. A firma del Consigliere: Torri

1197 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle acque del Rio della Bandita, a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1198 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero e la valorizzazione dell'ex giardino Alberghetti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1199 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante un incendio sviluppatosi in Via de' Carracci a Bologna in data 1 settembre 2015. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1200 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere sicuri gli edifici scolastici ed ottenere le relative certificazioni. A firma del Consigliere: Foti

1201 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la gestione dei servizi sociali relativi ad alcuni Comuni della Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Foti

1202 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione delle disposizioni riguardanti la sicurezza relativamente al materiale rotabile delle reti ferroviarie regionali. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi

1203 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto della normativa riguardante le dimensioni delle aule scolastiche in rapporto al numero dei relativi alunni. A firma della Consigliera Gibertoni

1204 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere relativamente al settore della cooperazione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

1206 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la gestione del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza, Parma e Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Foti

1207 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione di immobili da parte di associazioni di promozione sociale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Busseto. A firma del Consigliere: Rainieri

1208 - Interrogazione a risposta scritta circa l'Unità Operativa Ortopedia dell'Ospedale di Vergato. A firma della Consigliera: Piccinini

1209 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre le liste di attesa, con particolare riferimento alle AUSL di Piacenza, Bologna ed Imola. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele

1210 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante i bambini iscritti agli asili nido ed alle scuole materne di Bologna, con particolare riferimento all'estensione al partner, tramite autocertificazione, dei diritti del genitore biologico. A firma del Consigliere: Foti

1211 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di assegnazione degli appalti con particolare riguardo a quelli relativi all'accoglienza dei migranti ed alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

1212 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l'attuazione degli interventi volti al contenimento ed all'abbattimento del rumore ferroviario. A firma della Consigliera: Gibertoni

1213 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare al fine di dar corso alla ristrutturazione ed alla manutenzione delle opere storiche presenti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Delmonte

1214 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano i risultati delle più recenti ricerche in materia di vulnerabilità ai nitrati condotti sul territorio ferrarese e quali proposte la Regione abbia presentato al Ministero dell'Ambiente e dell'Agricoltura. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1215 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se l'impianto idrico dell'Ospedale di Cona è costruito con criteri previsti dalla normativa per il contrasto alla legionella al fine di tutelare la salute di pazienti e dipendenti, alla luce dell'ultimo caso verificatosi, riportato da notizie di stampa. A firma della Consigliera: Sensoli

1216 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda rendere cantierabile la cassa di espansione sul torrente Baganza al fine di mettere in sicurezza la città di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

1217 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'applicazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) adottato dalla Giunta regionale con delibera n. 1180 del 21/7/2014. A firma del Consigliere: Foti

1218 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda assumere iniziative volte alla pubblicazione, sul sito internet della Regione, dell'elenco dei soggetti pubblici e privati affidatari dei servizi di accoglienza dei "richiedenti asilo". A firma del Consigliere: Foti

1219 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intenda assumere la Giunta per risolvere il mancato contributo "regionale" dei 300 euro mensili da parte del Governo ad alcuni tirocinanti inseriti nel Piano "Garanzia Giovani". A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

1065 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire sgravi su tasse e tributi per le persone fisiche o giuridiche regionali che decidano di contribuire economicamente al sostegno delle associazioni sportive presenti nel territorio della Regione Emilia-Romagna, anche al fine di contribuire alla manutenzione e riqualificazione degli impianti sportivi. (29 07 15) A firma del Consigliere: Bignami

1066 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a definire, con la Regione Liguria, le modalità e le procedure per il rinnovo della concessione, relativa all'uso idroelettrico, riguardante l'invaso del Brugneto, chiedendo inoltre che l'eventuale rilascio supplementare di acqua sia pari a 1,5 milioni di metri cubi, previe valutazioni congiunte da parte dei soggetti interessati. (29 07 15) A firma del Consigliere: Foti

1072 - Risoluzione per impegnare la Giunta a non concedere contributi, incarichi, finanziamenti, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanziari alle associazioni, alle società, incluse quelle cooperative, e alle fondazioni che contribuiscano con erogazioni in denaro, beni o altre utilità, a favore di liste elettorali e di candidati alle cariche elettive regionali. (30 07 15) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1079 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a bloccare l'attività estrattiva nel mare Adriatico, accogliere l'appello lanciato da Legambiente per favorire la vocazione turistica, l'ospitalità e le attività di pesca sostenibile e tutelare la biodiversità marina, avviando inoltre le procedure di VAS transfrontaliera a fronte di richieste di concessione. (31 07 15) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

1080 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché in tutte le scuole regionali non venga introdotta la "teoria del gender", venga rispettato il ruolo della famiglia nell'educazione all'affettività ed alla sessualità, vengano spiegate le norme costituzionali riguardanti la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, educando a riconoscere i valori conseguenti alla differenziazione sessuale. (31 07 15) A firma del Consigliere: Bignami

1088 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere la questione di legittimità costituzionale, in via principale, ex art. 127, comma secondo della Costituzione, avente ad oggetto la legge statale n. 107, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio 2015. (03 08 15) A firma della Consigliera: Gibertoni

1089 - Risoluzione per impegnare la Giunta a finanziare con il Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, di cui all'art. 19 della L.R. 17 del 2005, anche le rette dei centri socio occupazionali per le persone con disabilità. (03 08 15) A firma della Consigliera: Sensoli

1105 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere, nell’Assestamento di Bilancio 2015/2017, le risorse necessarie per finanziarie l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per i cittadini affetti da Sclerosi sistemica, in attesa che questa patologia venga inserita nell’elenco ministeriale delle malattie rare. (05 08 15) A firma del Consigliere: Foti

1110 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valorizzare il tratto emiliano-romagnolo della via Francigena e gli altri “cammini sacri” presenti nella nostra Regione, in occasione del Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco. (06 08 15) A firma del Consigliere: Foti

1114 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire su specifiche modalità per l’abbattimento dei tempi di attesa, abbattimento considerato obiettivo prioritario dal Servizio Sanitario regionale e statale (06 08 15) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

1116 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire per rendere operativi gli interventi dei Consorzi Fidi non solo per investimenti strutturali ma anche per interventi connessi a manutenzioni straordinarie, costituzione di nuove imprese o riqualificazione energetica, in particolar modo nei settori del commercio e del turismo (06 08 15) A firma del Consigliere: Sensoli

1123 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attribuire alla Regione le funzioni di vigilanza svolte dalla polizia provinciale, disponendo il trasferimento ai ruoli regionali del relativo personale, ovvero attribuendo le stesse funzioni ai Comuni che le eserciterebbero in forma associata. (10 08 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli

1124 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere, anche con il coinvolgimento del CAL, un programma di interventi per favorire la partecipazione attiva dei cittadini a progetti di interesse pubblico o generale. (10 08 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini

1140 - Risoluzione per promuovere un cambiamento della normativa nazionale in materia di immigrazione e di concessione di diritto d’asilo con l’utilizzo dei richiedenti asilo per lavori socialmente utili e attività di partecipazione alle comunità che li accolgono. (25 08 15) A firma del Consigliere: Bignami

1149 - Risoluzione per sostenere l’attività della "Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati Sergio Zavoli" attraverso l’assegnazione dei fondi che la LR 11/2015 ha previsto per l’inclusione di Rom e Sinti. (26 08 15) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1160 - Risoluzione per non introdurre nelle scuole di ogni livello e grado dell’Emilia-Romagna la "teoria del gender" e promuovere attività informativa ed educativa sulla famiglia come presente nella Costituzione. (26 08 15) A firma del Consigliere: Bignami

1163 - Risoluzione per verificare lo stato dell’ordine pubblico e della sicurezza delle stazioni ferroviarie regionali al fine di promuovere un’azione coordinata per la tutela dei passeggeri e dei lavoratori delle stazioni stesse. (26 08 15) A firma del Consigliere: Foti

1178 - Risoluzione per promuovere presso i centri estetici regionali l’attività di controllo sul possesso dei titoli professionali da parte del personale che vi lavora. (31 08 15) A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanze

 

1128 - Interpellanza per sapere se la Giunta intenda assumere iniziative nei confronti del Governo per sollecitare la revisione delle norme in materia di tutela delle vittime di estorsioni mafiose e di relativi strumenti finanziari di sostegno anche al fine di valutare singole situazioni come quella già riportata dalla stampa e riguardante un imprenditore residente in Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

1179 - Interpellanza circa gli esiti dell’attività ispettiva per il controllo delle prescrizioni igienico-sanitarie nelle manifestazioni regionali a carattere temporaneo con somministrazione di alimenti e bevande e sulle intenzioni della Giunta riguardo alla predisposizione di linee guida al proposito. A firma del Consigliere: Foti

1205 - Interpellanza circa le procedure riguardanti gli appalti di servizi pubblici, con particolare riferimento alle gare al massimo ribasso. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

580 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda convocare un tavolo di concertazione per la crisi aziendale della Lamborghini Calor di Dosso (FE), considerato anche lo stato di crisi del gruppo cui l'azienda appartiene, cioè il gruppo Ferolli. A firma del Consigliere: Fabbri

590 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riorganizzazione, attuata dal Comune di Parma, che va verso la riduzione dei servizi per la prima infanzia e per l'infanzia. A firma del Consigliere: Rainieri

601 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto di estrazione di idrocarburi nel Comune di San Pietro in Casale (BO). A firma del Consigliere: Piccinini

612 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni intraprese in applicazione della risoluzione oggetto assembleare 3226 della IX legislatura riguardo al destino dei lavoratori dell'azienda BV TECH a Bologna e sul loro attuale stato occupazionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

621 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto di installazione di un impianto di trattamento e recupero di materiali speciali non pericolosi e rifiuti inerti in località Pian della Selva nel Comune di San Leo (RN). A firma del Consigliere: Pompignoli

630 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in sicurezza della frana che interessa la strada provinciale per Tassara, nel comune di Nibbiano. A firma del Consigliere: Foti

631 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire esondazioni nel territorio di Bastiglia e nei Comuni limitrofi. A firma del Consigliere: Foti

633 - Interrogazione a risposta scritta circa una moria di pesci riguardante il Torrente Savena, in località "Ponticella". A firma del Consigliere: Foti

639 - Interrogazione a risposta scritta circa gli indennizzi conseguenti al black out causato dal maltempo che ha colpito la Regione Emilia-Romagna nei giorni 6 e 7 febbraio 2015. A firma del Consigliere: Bignami

640 - Interrogazione a risposta scritta circa la raccolta del sangue nel territorio regionale e la valorizzazione delle associazioni operanti nel settore. A firma della Consigliera: Sensoli

649 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare black out connessi ad eventi atmosferici ed i risarcimenti conseguenti a quelli avvenuti nel corso del mese di febbraio 2015. A firma della Consigliera: Gibertoni

651 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incendio verificatosi presso una centrale di teleriscaldamento sita a Zola Predosa (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

675 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante gli argini e la foce del fiume Reno. A firma del Consigliere: Bignami

678 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione, specialmente nel periodo estivo, dei posti letto negli Ospedali, con particolare riferimento a quello di S. Giovanni in Persiceto (BO). A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sensoli, Bertani

689 - Interrogazione a risposta scritta circa dichiarazioni dell'Assessore regionale alla Sanità riguardanti i medici di famiglia. A firma del Consigliere: Bignami

692 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei dipendenti di "Coopsette" e la relativa situazione. A firma del Consigliere: Foti

693 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la società "Ervet SpA". A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

695 - Interrogazione a risposta scritta circa la localizzazione e gli investimenti relativi alle Case della Salute nella Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

697 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della convenzione per l'affidamento di servizi tra la Regione Emilia-Romagna e la Coopservice e la regolamentazione delle "cooperative spurie". A firma del Consigliere: Fabbri

703 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'AUSL di Modena e l'Ospedale di Sassuolo. A firma della Consigliera: Gibertoni

706 - Interrogazione a risposta scritta circa i contenuti e le modalità di risposta agli atti di sindacato ispettivo presentati dai Consiglieri alla Giunta regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

709 - Interrogazione a risposta scritta circa una discarica, sita in località Crocetta, nell'Unione dei Comuni Terre d'Acqua. A firma del Consigliere: Bignami

710 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte di vari casi di leishmaniosi verificatisi nel Comune di Castello di Serravalle. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

713 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela del presidio medico e sanitario dell'Aeroporto Marconi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

714 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela della sicurezza nel territorio bolognese, con particolare riferimento all'installazione di telecamere per contrastare la situazione di degrado. A firma del Consigliere: Bignami

715 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela idrogeologica del territorio, con particolare riferimento ai movimenti franosi. A firma del Consigliere: Bignami

720 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di norme riguardanti l'utilizzo sostenibile di pesticidi, specie nelle zone extra agricole. A firma del Consigliere: Taruffi

728 - Interrogazione a risposta scritta circa la pianificazione economica e finanziaria di Atersir. A firma del Consigliere: Bignami

730 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura delle strade provinciali n.47 e n.54 a causa di movimenti franosi nel Comune di Predappio. A firma del Consigliere: Foti

737 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure relative al taglio selettivo di piante ed alberature in terreni demaniali riguardanti fiumi del territorio modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

740 - Interrogazione a risposta scritta circa la convenzione tra Regione Emilia-Romagna e Regione Lombardia per la collaborazione circa rischi NBCR durante lo svolgimento dell'EXPO. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

741 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione e la pulizia del torrente Lavino. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

754 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'accesso, la permanenza, l'occupazione abusiva ed i canoni non pagati degli alloggi ERP. A firma del Consigliere: Foti

758 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti le strutture sanitarie di Sassuolo (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

759 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di dissesto e le problematiche riguardanti "La Strada dei Vini e dei Sapori Città Castelli Ciliegi". A firma dei Consiglieri: Bargi, Marchetti Daniele

760 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti lo stoccaggio e la messa in riserva di metalli e materiali ferrosi nel Comune di Vergato. A firma del Consigliere: Bignami

772 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure ed incarichi riguardanti l'AUSL di Bologna e l'Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

775 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'AUSL di Modena e le società partecipate dal Servizio Sanitario regionale. A firma del Consigliere: Gibertoni

781 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando del Comune di Vergato riguardante la selezione relativa ad una figura professionale di funzionario amministrativo direttivo. A firma del Consigliere: Bignami

790 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'ampliamento della concessione di ricerca di gas e petrolio relativa a "Po Valley Operations". A firma del Consigliere: Taruffi

792 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela della salute pubblica in relazione a siti di stoccaggio di materiale vetroso nel Comune di San Cesario sul Panaro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

793 - Interrogazione a risposta scritta, circa lo smaltimento di rifiuti accumulati, a seguito di manutenzione del verde pubblico, nella zona industriale sita tra i Comuni di Castello D'Argile e Pieve di Cento (BO). A firma del Consigliere: Bignami

794 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e controlli riguardanti l'Asse IV del PO FEP 2007-2013 da parte del GAC Distretto del Mare Adriatico in riferimento al relativo Piano di sviluppo locale. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

799 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura del servizio notturno di pediatria presso gli Ospedali di Faenza e di Lugo. A firma del Consigliere: Liverani

801 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della normativa, riguardante gli edifici condominiali, relativa all'installazione di contatori per la misurazione del consumo di calore. A firma del Consigliere: Bignami

803 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli sanitari e le vaccinazioni riguardanti gli immigrati. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

804 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare i rischi connessi all'utilizzazione di mezzi agricoli. A firma della Consigliera: Gibertoni

805 - Interrogazione a risposta scritta circa la cessazione del servizio di degenza ordinaria del Reparto di Pediatria dell'Ospedale di Lugo. A firma del Consigliere: Bagnari

806 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il "Programma casa per la transazione e l'avvio della ricostruzione" relativo al sisma. A firma del Consigliere: Rainieri

809 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante le Zone Franche Urbane e la rimodulazione degli interventi a favore delle popolazioni colpite dal sisma. A firma della Consigliera: Piccinini

810 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti riguardanti la centrale idro-termoelettrica del Battiferro. A firma del Consigliere: Mumolo

813 - Interrogazione a risposta scritta, circa le case residenziali e le residenze sanitarie assistenziali per anziani, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Bignami

814 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione dell'organico dell'Ufficio di supporto dell'AUSL unica della Romagna, e le relative procedure. A firma del Consigliere: Foti

817 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse all'immigrazione, con particolare riferimento all'apertura di un centro di accoglienza a Baganzola (PR). A firma del Consigliere: Foti

818 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Rainieri

819 - Interrogazione a risposta scritta circa i farmaci riguardanti la cura della degenerazione maculare senile. A firma della Consigliera: Sensoli

820 - Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo laboratorio allargato di terapie chemioterapiche antiblastiche relativo alla ristrutturazione del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Bignami

821 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli organi amministrativi dei Consorzi di bonifica. A firma del Consigliere: Bargi

823 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a tutela degli agricoltori dei Comuni della Provincia di Ravenna gravemente danneggiati dagli eventi atmosferici del 19 e 20 giugno 2015. A firma della Consigliera: Rontini

825 - Interrogazione a risposta scritta circa risorse riguardanti il personale sanitario, con particolare riferimento al Policlinico S. Orsola Malpighi ed all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

835 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di attribuzione dell'assegno sociale presentata da cittadini extracomunitari nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Bignami

837 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare gli aumenti fiscali riguardanti i ticket sanitari sui farmaci e sulle visite specialistiche. A firma del Consigliere: Bignami

838 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire lo svolgimento, sul territorio regionale, del processo conseguente all'indagine Aemilia. A firma della Consigliera: Gibertoni

840 - Interrogazione a risposta scritta circa le soluzioni che la Giunta intende adottare per assicurare la piena operatività dell'Ospedale di Mirandola. A firma del Consigliere: Gibertoni

841 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura della Comunità psichiatrica residenziale Villa Sant'Andrea a Medesano (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

843 - Interrogazione a risposta scritta circa la soppressione temporanea del servizio di cardiologia presso l'Ospedale di Mirandola. A firma della Consigliera: Gibertoni

844 - Interrogazione a risposta scritta circa il futuro delle colonie marine poste sulla costa e le azioni da attuare per mantenere e valorizzare tale patrimonio. A firma del Consigliere: Foti

845 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa al CE.SVI.P. Emilia-Romagna, società di formazione della Lega delle Cooperative. A firma del Consigliere: Foti

846 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti relativi alla Piazza della Libertà di Cesena, con particolare riguardo al relativo parcheggio. A firma del Consigliere: Bignami

847 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per applicare il blocco di attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nella Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento al territorio di Masi Torello. A firma del Consigliere: Fabbri

848 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la libertà di scelta dei cittadini, con particolare riferimento alla riparazione di autoveicoli presso autofficine autorizzate dalle compagnie assicurative. A firma della Consigliera: Sensoli

852 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dello stabilimento SPUMADOR sito a Sant'Andrea Bagni (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

854 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di identificazione e di prevenzione di rischi medico-sanitari connesse all'accoglienza, a Rimini, di 400 migranti. A firma del Consigliere: Bignami

858 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la transitabilità del tratto appenninico della Strada Statale 3 bis "Tiberina". A firma del Consigliere: Foti

859 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'appalto dei lavori di manutenzione degli immobili di Viale Aldo Moro, a Bologna. A firma del Consigliere: Foti

861 - Interrogazione a risposta scritta circa la limitazione, derivante dalla normativa europea, relativa alla pesca delle vongole. A firma del Consigliere: Bignami

866 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori e le procedure riguardanti il nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale S.S. Annunziata di Cento. A firma della Consigliera: Sensoli

868 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione della cultura della legalità, anche tramite il coinvolgimento del terzo settore nel recupero a fini sociali dei beni confiscati alla mafia. A firma del Consigliere: Rontini

869 - Interrogazione a risposta scritta circa la liquidazione della indennità integrativa speciale nei confronti dei dipendenti dei disciolti Enti Provinciali del turismo. A firma del Consigliere: Bignami

873 - Interrogazione a risposta scritta circa l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Pediatrica del Policlinico Universitario S. Orsola Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

874 - Interrogazione a risposta scritta circa i provvedimenti da adottare a favore delle cooperative interessate dalla delocalizzazione delle concessioni, in materia di acquacoltura, riguardanti la Sacca di Goro. A firma del Consigliere: Fabbri

876 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura notturna del Reparto di Pediatria dell'Ospedale di Faenza. A firma del Consigliere: Bignami

877 - Interrogazione a risposta scritta circa la dismissione di immobili pubblici e le conseguenti problematiche. A firma del Consigliere: Bignami

878 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per assicurare la funzionalità idraulica e la manutenzione del c.d. "Chiavicone d'Idice". A firma della Consigliera: Sensoli

879 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da attuare relativamente all'ex Macello di Novellara (RE). A firma del Consigliere: Sassi

880 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti immobili ed istituti scolastici siti nel Comune di Cento. A firma dei Consiglieri: Bignami, Pettazzoni

883 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicazione dei bandi per PMI e PPAA ai fini dell'utilizzazione delle risorse previste dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020. A firma del Consigliere: Bignami

884 - Interrogazione a risposta scritta circa il superamento, nella Provincia di Ferrara, della quantità di profughi dei quali era stata prevista l'accoglienza. A firma del Consigliere: Fabbri

886 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela della libertà di scelta dei cittadini a seguito delle problematiche conseguenti alle nuove norme sulla concorrenza in materia di RC auto. A firma della Consigliera: Rontini

887 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il bilancio 2014 relativamente alla Società, partecipata della Regione Emilia-Romagna, "Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA". A firma del Consigliere: Bignami

895 - Interrogazione a risposta scritta circa i nuovi standard riguardanti l'assistenza ospedaliera. A firma del Consigliere: Bignami

897 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la riqualificazione urbana di immobili siti nel Comune di Cesenatico. A firma del Consigliere: Bertani

899 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti irregolarità relative a prodotti alimentari di origine avicola avvenute nel territorio forlivese. A firma del Consigliere: Bignami

910 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione economica e finanziaria delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Foti

911 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno rivedere le proprie determinazioni in merito ai ticket sanitari, riducendo l'importo per le prestazioni il cui costo è inferiore allo stesso. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

912 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione ha realizzato l'esclusione dalle gare del dispositivo contenente ftalati (considerati cancerogeni e mutageni) destinato all'impiego nei gruppi di pazienti a maggior rischio. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

919 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle richieste di sfratto sempre più numerose nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Taruffi

930 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi riguardanti l'emissione dei bonifici ai tirocinanti del Progetto Garanzia Giovani. A firma del Consigliere: Bignami

931 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il divieto temporaneo di balneazione relativo al Comune di S. Mauro Pascoli. A firma del Consigliere: Bertani

932 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il nuovo Centro Dialisi dell'Ospedale Maggiore di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

933 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valutare l'istituzione di centrali di acquisto interregionali. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

947 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione delle risorse destinate alla sanità e dei relativi servizi. A firma del Consigliere: Bignami

967 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione di specializzandi sulle automediche che prestano servizio sul territorio bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

969 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per raggiungere gli standard che hanno consentito alla Regione Lombardia l'attribuzione del riconoscimento quale "Regione Imprenditoriale Europea 2016". A firma del Consigliere: Foti

971 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la situazione debitoria di Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Foti

974 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilancio del settore cooperativo, con particolare riferimento alla situazione della Coop. ITER di Ravenna ed alla tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Bagnari

980 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione ed i finanziamenti regionali riguardanti l'Associazione Strada dei Vini e dei Sapori del territorio "Città Castelli Ciliegi". A firma della Consigliera: Gibertoni

982 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti un bando per la riqualificazione dei Corpi di Polizia Locale. A firma del Consigliere: Bignami

984 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti un bando per l'esecuzione di lavori presso una scuola materna nel Comune di Castel Guelfo (BO). A firma del Consigliere: Bignami

988 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare l’individuazione, nel territorio regionale, di siti idonei ad ospitare rifiuti radioattivi. A firma del Consigliere: Sassi

993 - Interrogazione a riposta scritta circa procedure ed incarichi riguardanti l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1002 - Interrogazione a risposta scritta circa una "performance" svolta da un artista durante l'edizione 2015 del Festival Santarcangelo dei Teatri. A firma del Consigliere: Bignami

1006 - Interrogazione a risposta scritta circa l'invio nel Comune di Casalfiumanese (BO), da parte della Prefettura, di migranti. A firma del Consigliere: Bignami

1013 - Interrogazione a risposta scritta circa una esibizione avvenuta nell'ambito del "Festival Internazionale del teatro in Piazza" di Santarcangelo di Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

1016 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) con particolare riferimento alla situazione esistente nella Provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

1017 - Interrogazione a risposta scritta circa una "performance teatrale" svoltasi nell'ambito del Festival Internazionale del Teatro a Santarcangelo di Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1024 - Interrogazione a risposta scritta circa la vigilanza da parte della Regione Emilia-Romagna sui tirocini, e le relative procedure. A firma del Consigliere: Bignami

1038 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del trasporto pubblico tra Parma e la frazione di Vicomero. A firma del Consigliere: Rainieri

1059 - Interrogazione a risposta scritta circa l'evento denominato "Castello Games" svoltosi a Castel S. Pietro Terme nei giorni 25 e 26 luglio 2015 ed il relativo patrocinio. A firma del Consigliere: Bignami

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 118, comma 1, del Regolamento interno dell’Assemblea:

 

956 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda Ikea e della retribuzione degli stessi. A firma del Consigliere: Taruffi

 

L’Assessore Patrizio Bianchi con nota del 10 agosto 2015, prot. 33889, ha comunicato che la Giunta regionale non è titolare di competenze connesse all’attività in esame.

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera d) dell’art. 68:

 

Si informa che, come da deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 72 del 2 settembre 2015, la consigliera Katia Tarasconi, con propria nota del 29 07 2015, ha dichiarato di aderire al Gruppo Assembleare Partito Democratico.

(Comunicazione n. 16 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2015/1643 del 07/09/2015)

 

LE PRESIDENTI

I SEGRETARI

Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

Espandi Indice