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72.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 12 APRILE 2016

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2493

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della Stampi Group di Monghidoro. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

COSTI, assessore

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 2496

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per riportare a Imola il Gran Premio di Formula 1. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 2497

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa ai lavoratori ed alle aziende operanti nel settore della chimica, dei servizi all'offshore e rimorchio riguardanti le piattaforme operanti nella riviera, con particolare riferimento a Ravenna e Ferrara. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

COSTI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 2498

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all'aggiudicazione di servizi riguardanti l'Azienda USL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

VENTURI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 2490

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa al contratto di affitto del ramo d'azienda alberghiero della Terme Salsomaggiore e Tabiano S.p.A. e la tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 232

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme per il riconoscimento del disagio economico subito da Commercianti e Artigiani durante l'apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche". A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi, Marchetti Daniele

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno oggetto 232/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 2503 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI, relatore della Commissione

MARCHETTI Daniele (LN)

CALIANDRO (PD)

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 2318

Delibera: «Interventi dell’accordo di programma “Addendum” per il settore degli investimenti sanitari ai sensi dell’art. 20 della legge n. 67 del 1988. Individuazione del soggetto sottoscrittore e del soggetto responsabile dell’accordo.» (Proposta della Giunta regionale in data 7 marzo 2016, n. 305) (66)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

BAGNARI (PD)

ZOFFOLI (PD)

FOTI (FdI)

MARCHETTI Daniele (LN)

SENSOLI (M5S)

ZOFFOLI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 1987

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per ottenere l’esenzione totale dal pagamento delle tariffe SIAE per tutte le manifestazioni organizzate e/o patrocinate da Amministrazioni locali e da associazioni senza fini di lucro, nelle quali venga coinvolta la comunità locale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Foti

(Ritiro)

OGGETTO 2389

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché venga rispettata la direttiva europea Barnier circa la rivisitazione delle norme sul diritto d'autore, a promuovere presso il Ministero dei beni culturali e del turismo risorse da destinare a un progetto regionale di incentivazione dei circuiti musicali Under 35, non solo cantautorali attraverso l'applicazione di una tariffa fissa, a sostenere il binomio musica/lavoro, confrontandosi inoltre con la SIAE per individuare forme di semplificazione in materia di organizzazione di spettacoli musicali. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Iotti, Marchetti Francesca, Serri, Rontini, Zappaterra, Cardinali, Campedelli, Molinari, Montalti, Pruccoli, Soncini, Lori, Rossi Nadia, Zoffoli, Foti, Paruolo, Sabattini, Torri, Ravaioli, Prodi, Caliandro, Bagnari, Taruffi, Poli

(Ritiro)

OGGETTO 2505

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo circa l’applicazione della direttiva europea Barnier in materia di diritto d’autore, per ottenere esenzioni dalle tariffe SIAE per manifestazioni che non prevedano biglietti d’ingresso e promosse da soggetti senza scopo di lucro, incentivando inoltre i circuiti musicali Under 35 e promuovendo il binomio musica/lavoro. A firma dei Consiglieri: Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Foti, Aimi

(Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

TARASCONI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

TARASCONI (PD)

RANCAN (LN)

FOTI (FdI)

RANCAN (LN)

 

OGGETTO 1811

Risoluzione per promuovere, anche in sede ministeriale, la ricollocazione degli ex-lavoratori BAT (British American Tobacco Holdings Limited) dello stabilimento di Bologna e la risoluzione della vicenda legata alla ex-Manifattura Tabacchi. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Alleva, Piccinini

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 2477

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché continui il confronto con l’Unione Europea per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti delle banche coinvolte dal decreto n. 183 del 22 novembre 2015 “Salva Banche” e per promuovere un'azione di sensibilizzazione verso le nuove banche che riconosca agli ex azionisti nuovi warrant. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri, Bagnari

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 2500

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per raggiungere una soluzione che conduca al rimborso di tutti gli azionisti e gli obbligazionisti colpiti dalla situazione di dissesto della Cassa di Risparmio di Ferrara, favorendo inoltre, a seguito di tale situazione, l'introduzione di misure analoghe a quelle già intraprese dopo il sisma del 2012 per tutelare il territorio, le imprese, la cittadinanza ed i centri storici. A firma del Consigliere: Fabbri

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 2504

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, anche in sede europea, al fine di pervenire a forme di ristoro e di aiuto degli obbligazionisti e degli azionisti colpiti dalle crisi di istituti bancari, con particolare attenzione per i soggetti più deboli e che versino in condizioni multiple di svantaggio connesse al sisma o ad altre calamità naturali. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

CALVANO (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

FABBRI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

SENSOLI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Soncini)

CALVANO (PD)

ZAPPATERRA (PD)

FABBRI (LN)

SENSOLI (M5S)

CALVANO (PD)

FABBRI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

CALVANO (PD)

 

OGGETTO 1395

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo un modello inclusivo per affrontare le crisi umanitarie e contrastare l'ISIS, anche tramite il ruolo dell'ONU, a sostenere in ogni sede il ruolo dell'Europa per facilitare il dialogo tra Russia e USA superando gli strumenti sanzionatori, a chiedere alla Commissione Europea l'istituzione di un fondo comune speciale tra gli Stati al fine di ammortizzare le ingenti perdite subite dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe, adottate a seguito delle sanzioni euro-statunitensi. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione)

OGGETTO 2507

Risoluzione per impegnare la Giunta a invitare, nelle sedi di confronto Stato Regioni, il Governo ad attivarsi nelle sedi comunitarie affinché l’Unione europea riveda la propria posizione nei confronti della Russia, a sostenere ogni attività diplomatica volta a supportare la ripresa del dialogo fra le parti e a scongiurare il rischio di un incremento della tensione internazionale. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi, Gibertoni

(Discussione)

PRESIDENTE (Soncini)

BARGI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 2505

Emendamenti oggetti 1987 - 1811 - 2477

Ordine del giorno oggetto 232/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 9,49

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la settantaduesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 22 marzo 2016 (n. 68);

pomeridiana del 22 marzo 2016 (n. 69);

antimeridiana del 23 marzo 2016 (n. 70);

pomeridiana del 23 marzo 2016 (n. 71);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare i consiglieri Cardinali e Torri, e gli assessori Gualmini, Mezzetti e Petitti.

Le restanti informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 2493

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della Stampi Group di Monghidoro. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

La prima interrogazione è la n. 2493, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della Stampi Group di Monghidoro, a firma del consigliere Taruffi, a cui do la parola. Ricordo che ha sei minuti.

Risponde l’assessore Costi, che ha tre minuti.

La parola al consigliere Taruffi per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Oggi solleviamo un tema che riguarda, ancora una volta, un’azienda in difficoltà. In questo caso, parliamo della Stampi Group di Monghidoro, sull’Appennino bolognese, una realtà di 83 dipendenti che produce bobine elettriche per clienti quali la Bosch, l’Atos, la Danfoss, clienti importanti anche a livello internazionale. In questa realtà, si è determinata una situazione, per certi versi, paradossale. Gli 83 dipendenti sono in sciopero e in presidio permanente dal 19 marzo, in quanto sono rimasti senza stipendio e senza la certezza di sapere quello che accadrà allo stabilimento in cui lavorano, perché la proprietà si è, purtroppo, dileguata, sottraendosi addirittura a incontri istituzionali convocati dalla Regione.

La situazione è davvero difficile da descrivere. La Stampi Group faceva parte del gruppo Arcotronics. Si tratta di una vicenda che ha segnato, per certi aspetti, l’Appenino bolognese. Dopo l’acquisto, da parte dell’Arcotronics, del gruppo internazionale Kemet, il gruppo è stato suddiviso e lo stabilimento produttivo di Monghidoro, nel 2012, è stato rilevato dalla Stampi Group, il cui proprietario è un imprenditore di Lodi, il quale ha beneficiato dei contributi che sono arrivati addirittura dalla stessa Kemet e dall’insieme delle Istituzioni, anche da parte dell’Amministrazione comunale di Monghidoro, che ha messo a disposizione il terreno su cui sorge lo stabilimento, che si trova in una situazione particolare rispetto alla proprietà. Insomma, si tratta di una vicenda abbastanza articolata.

Sta di fatto che, esauriti i contributi, esauriti i vantaggi prospettati al momento dell’acquisto della Stampi Group, l’imprenditore si è dileguato lasciando i lavoratori senza risposte. Questi 83 lavoratori non percepiscono lo stipendio da alcuni mesi e non sanno quello che accadrà loro. È una situazione che lascia senza parole. Siamo abituati a vertenze dure, siamo abituati a vertenze in cui ci sono conflitti, ma in cui almeno c’è una controparte. In questo caso, le lavoratrici, i lavoratori e le organizzazioni sindacali non hanno nemmeno la possibilità di confrontarsi con la proprietà, dal momento che si sottrae agli incontri. Di fatto, lo stabilimento è rimasto chiuso.

Io venerdì ero lì. Sono arrivati alcuni fornitori che hanno trovato i cancelli chiusi; nemmeno loro sapevano cosa fare e dove andare. Si tratta di una situazione davvero incredibile. Nemmeno loro erano stati informati di questa situazione.

Chiediamo all’assessore, che sappiamo essere già sulla partita da tempo, se è in agenda un nuovo incontro e, possibilmente, se si riesce − ovviamente nei limiti delle possibilità dell’assessorato − a costruire un percorso per trovare una nuova proprietà per questo importante stabilimento, una realtà di 83 dipendenti del comune di Monghidoro, su una parte dell’Appennino bolognese. Tale situazione rappresenterebbe l’ennesima ferita nei confronti di una parte del territorio che sta soffrendo, più di altre, la crisi di questi anni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Costi per la risposta. Prego.

 

COSTI, assessore: Grazie, presidente. Consigliere, in merito a quanto da lei evidenziato, sono a ribadire che i tavoli di salvaguardia occupazionali sono strumenti istituzionali definiti per affrontare singole vertenze aziendali. Ricordo anche, rispetto a una parte della sua interrogazione riguardante la situazione del tessuto industriale dell’Appennino bolognese, che si tratta di una priorità delle Istituzioni e che lo scorso 1° maggio si è svolto il primo focus dell’Appennino all’interno del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo, a cui stiamo facendo seguire gruppi di lavoro proprio per affrontare le tematiche, che non riguardano solo una singola azienda.

La vertenza della Stampi Group e dei suoi lavoratori è una vicenda complessa, molto articolata nel tempo, come lei ha descritto nella sua interrogazione. Questo è anche uno dei motivi per cui, pur essendo, questa, un’impresa con meno di 250 dipendenti, il tavolo di crisi è stato avocato al tavolo regionale, proprio per la complessità della situazione.

Ricordo che nel tempo si sono alternati diversi direttori di stabilimento, il che ha rappresentato uno dei sintomi dell’incertezza, ma anche una delle grandi difficoltà nel riuscire a produrre concretamente risultati nei tavoli istituzionali. Questo ha comportato una difficoltà, sia nostra che delle organizzazioni sindacali, ad avere un interlocutore costante. Proprio per questo motivo, anche a seguito dell’ultimo tavolo che – come lei sa – è stato sospeso, proprio perché non avevamo di fronte l’interlocutore rappresentante dell’impresa, ho intrapreso, proprio in queste settimane, alcune iniziative dirette con la proprietà, in modo da arrivare al prossimo tavolo con dati confortanti rispetto alla prosecuzione delle attività imprenditoriali, soprattutto con la rappresentanza della proprietà.

L’incontro del tavolo è stato calendarizzato per il 19 aprile. Io sto lavorando, anche in questi giorni, per fare in modo che in quel tavolo, oltre ad esserci la proprietà attuale, ci possa essere anche una proposta industriale che permetta davvero di continuare l’attività imprenditoriale e, soprattutto, salvaguardare i livelli occupazionali.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Taruffi per la replica. Ricordo che ha due minuti.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore per la risposta. Possiamo dire alle lavoratrici e ai lavoratori, che sono in presidio ventiquattro ore su ventiquattro, che è previsto un nuovo incontro il giorno 19 e che stiamo cercando di costruire un percorso, auspicabilmente con esito positivo.

Credo sia una risposta importante. Ricordo sempre − colgo l’occasione per farlo anche questa mattina − che il tessuto industriale di quella parte della Provincia di Bologna è particolarmente in sofferenza. Philips-Saeco, DEM, Stampi Group, Dismeco, Manz e Giletta sono solo alcune delle realtà industriali e delle aziende che vivono una fase di difficoltà. Non perdo occasione per dire che è assolutamente fondamentale − da questo punto di vista, l’impegno dell’assessore è positivo − immaginare un piano industriale, un piano strategico complessivo per il tessuto industriale dell’Appennino bolognese che, più di altri, in questo momento, evidentemente, soffre le conseguenze della crisi.

Per quanto riguarda la risposta, mi ritengo soddisfatto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 2496

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per riportare a Imola il Gran Premio di Formula 1. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 2496: interrogazione circa le azioni da porre in essere per riportare a Imola il Gran Premio di Formula 1.

La parola al consigliere Bignami per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Ricordo che ha sei minuti. Risponde il sottosegretario Rossi Andrea.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. La richiesta di informazioni nasce da alcuni articoli apparsi sulla stampa specializzata che si riferiscono alle difficoltà che sussisterebbero per la società che gestisce e organizza per conto della FIA l’evento automobilistico presso il circuito di Monza, la quale si troverebbe in una situazione di grande difficoltà nel reperire le risorse e nell’offrire le garanzie necessarie allo svolgimento di questo importante evento sportivo, tanto da ipotizzare che esso non si tenga nella nostra Nazione a causa di tale difficoltà.

In questo contesto si inserisce quella che, in passato, è già stata una ipotesi di lavoro alternativo, un “piano B”, che per noi rappresenterebbe, in realtà, un “piano A”, ovvero quella di riportare le gare di Formula 1 nel circuito di Imola. In questo senso, l’Assemblea legislativa aveva già approvato − come si dà conto nell’interrogazione − una risoluzione con cui, all’unanimità, si chiedeva di operare in questa direzione.

A fronte dei recenti sviluppi, vorremmo sapere che cosa sta facendo la Giunta per far sì non solo e non tanto che questa risoluzione trovi attuazione, ma per poter portare nuovamente all’interno dei nostri confini regionali questo importante evento sportivo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola al sottosegretario Rossi Andrea per la risposta. Le ricordo che ha a disposizione tre minuti. Prego.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere Bignami, anche l’Amministrazione regionale ha raccolto le informazioni degli organi di stampa, come da lei citato, in riferimento al Gran Premio di Formula 1 di Monza. Oggi, però, nessun’altra informazione è arrivata alla nostra Amministrazione regionale.

Noi, come lei ben sa, e lo ha richiamato anche nel suo testo, siamo nel solco della risoluzione approvata a metà ottobre da quest’aula. Abbiamo sempre evidenziato il nostro interesse per un evento sportivo che, in termini di presenza, visibilità e da un punto di vista economico, è un appuntamento unico, a maggior ragione per una regione come la nostra, che ha costruito sul tema dei motori anche un brand riconosciuto nel mondo.

In virtù della sua domanda, come Regione, prima di tutto nel rispetto del ruolo di gestione del Consorzio Con.Ami e, soprattutto, del Comune di Imola, e nel caso se ne ravvisasse la possibilità, noi abbiamo già garantito agli stessi la massima e piena disponibilità a sostenere il Gran Premio di Imola quale sede per il Gran Premio d’Italia di Formula 1. Come lei evidenza all’interno del suo question time, è un evento che non interessa solo la Regione Emilia-Romagna, ma che dà valore all’intero Paese.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

La parola al consigliere Bignami per la replica. Ricordo che ha quattro minuti a disposizione. Prego.

 

BIGNAMI: Preso atto che non vi sono stati sviluppi, se non quelli riportati sugli organi di informazione, in questo senso riponendo fiducia nelle verifiche condotte dalla Giunta, mancando un riscontro fattuale e oggettivo in ordine all’apertura di questa situazione, che potrebbe portare la gara sul circuito di Imola, prendo con piacere rilievo del fatto che non è mutato l’orientamento da parte della Giunta e del fatto che la Giunta stessa, con prontezza, si è informata sulla situazione in essere.

Mancano atti concreti di attuazione di quella risoluzione, mancando riscontri sul primo versante, ma credo di potermi ritenere soddisfatto: dalla risposta del sottosegretario Rossi Andrea si evince che la Giunta − come si dice in gergo − è “sul pezzo”.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 2497

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa ai lavoratori ed alle aziende operanti nel settore della chimica, dei servizi all’offshore e rimorchio riguardanti le piattaforme operanti nella riviera, con particolare riferimento a Ravenna e Ferrara. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 2497: interrogazione di attualità a risposta immediata circa la situazione relativa ai lavoratori ed alle aziende operanti nel settore della chimica, dei servizi dell’offshore e rimorchio riguardanti le piattaforme operanti nella riviera, con particolare riferimento a Ravenna e Ferrara, a firma del consigliere Bertani, a cui do la parola. Ricordo che ha sei minuti.

Risponderà l’assessore Costi.

La parola al consigliere Bertani per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. È di questi giorni la notizia di 21 licenziamenti da parte della Bambini Srl di Ravenna, un’azienda che opera nel settore dei trasporti marittimi e che fa servizi di appoggio offshore. Questi licenziamenti, da quanto abbiamo appreso dal sito del Fatto Quotidiano durante un’intervista, avrebbero un valore preventivo, stante – dichiara il titolare della ditta − il clima di incertezza.

Contestualmente, abbiamo notizia, in questi giorni, dell’audizione di Descalzi, in cui sembra sempre più concreta l’ipotesi della vendita delle quote di Versalis, il colosso italiano della chimica e fiore all’occhiello di quel settore nella nostra regione.

Chiediamo all’assessore un rapido punto della situazione riguardo ai licenziamenti preventivi, alle eventuali ore di cassa integrazione e alle prospettive in questi due settori. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Costi per la risposta. Le ricordo che ha tre minuti a disposizione. Prego.

 

COSTI, assessore: Mi permetto solo di dire che la domanda, rispetto al question time, dovrebbe essere una, secca e precisa. In tre minuti non è possibile rispondere ai quesiti che lei pone. Ci vorrebbero tre giorni.

Cerco di spiegare...

 

(interruzioni)

 

Ha avuto un esubero, sì, però i temi che lei pone sono molto complessi. Non è possibile rispondere in tre minuti.

La ditta Bambini ha aperto, in data 14 dicembre, una procedura di mobilità per un esubero di 32 persone appartenenti al personale navigante. È stato fatto un accordo regolare con le organizzazioni sindacali che contiene i criteri per la risoluzione delle 32 unità in esubero, prevedendo anche un incentivo all’esodo da parte dell’azienda. Questo, chiaramente, per un calo delle attività che l’azienda ha in essere. L’azienda ha provveduto a comunicare, anche a noi della Regione, i 20 nominativi dei lavoratori per essere iscritti alle liste di mobilità. Pertanto, queste sono le ragioni.

Sottolineo anche che l’azienda Bambini fa parte di quell’insieme di settore che aderisce al settore marittimo che solo da pochi mesi può utilizzare gli ammortizzatori sociali. Prima non li potevano utilizzare perché mancava l’accordo bilaterale che prevede, a livello nazionale, la possibilità di essere introdotto.

Vi comunico due dati. Il primo riguarda l’offshore. Per quanto riguarda il settore, in regione sono 976 le aziende e 9.010 gli addetti, solamente quelli diretti. Oggi stiamo facendo il conteggio esatto per quanto riguarda l’indotto: per quanto riguarda l’occupazione, supereranno abbondantemente le 100.000 unità. La parte offshore è concentrata in modo particolare a Ravenna, anche se si distribuisce da Piacenza in tutte le altre regioni (il 13 per cento delle aziende a Ravenna, il 29 per cento dell’occupazione del settore). A Ravenna ci sono 100 aziende, senza contare l’indotto. Ricordo che nel 2014 erano 7.000 gli occupati e il fatturato era di 2,35 miliardi.

A dicembre 2015, presso il tavolo del petrolchimico (lei sa che abbiamo un tavolo istituzionale composto dalla parte imprenditoriale e dalle parti sindacali), è stato comunicato che negli ultimi sei mesi si sono persi circa 900 posti di lavoro. Le stime per il 2016, sempre preventivate al tavolo, prevedono un’ulteriore contrazione di circa 1.500 addetti e di quasi 1 miliardo di fatturato.

Per quanto riguarda, invece, il settore della chimica, altra parte importante (parlo sempre di imprese dirette, quindi con codice ATECO specifico), sono 451 le imprese in tutta l’Emilia-Romagna e 7.784 gli occupati. Anche in questo caso stiamo sviluppando, in modo preciso e puntuale, tutto l’indotto. Anche la chimica è concentrata in modo particolare su Ferrara e su Ravenna.

Per quanto riguarda i dati sugli ammortizzatori sociali, ricordo che su questi comparti – così come su tutti i comparti – gli ammortizzatori sociali dell’INPS sono aggregati per settori. Alla luce del lavoro che abbiamo svolto come Unioncamere con i codici ATECO (oggi non esistono i dati solo per il chimico o solo per l’offshore), stiamo provvedendo a chiedere i dati all’INPS sui codici ATECO, in modo tale, non appena entreremo in possesso di tutti i dati, da farli avere ai consiglieri.

Per quanto riguarda Eni-Versalis, una vicenda che conosciamo benissimo, ricordo che la Regione Emilia-Romagna, con il tavolo del petrolchimico, ha riportato a livello nazionale l’attenzione sul tema della vendita di Eni-Versalis, ma soprattutto sul ruolo fondamentale della chimica all’interno di un settore manifatturiero (chimica tradizionale e chimica verde, perché sono profondamente abbinati). Stiamo seguendo la vicenda con molta attenzione. Ad oggi, non ci pare che ci sia ancora una fase attuativa della vendita, come si è letto alcuni mesi fa sui giornali, sul fondo americano.

Rispetto al tema della riconversione dei lavoratori, siamo molto chiari. Il nostro patto chiaramente prevede la riconversione della nostra economia, sempre più verso la green economy. Ricordo…

 

PRESIDENTE (Saliera): Assessore, ha già superato il tempo di oltre un minuto. Se vuole, può consegnare il materiale al consigliere Bertani.

 

COSTI: …la riqualificazione e la riconversione dell’occupazione esistente, che necessita di una fase di transizione perché nessuno ha la bacchetta magica per dismettere e ricostituire. Ricordo solo che per quanto riguarda l’energia, l’utilizzo del gas naturale, nella fase di transizione, affermato come elemento fondamentale dalla Conferenza sul clima di Parigi, è ribadito dalle linee guida della Commissione europea.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Bertani. Ha cinque minuti. Prego.

 

BERTANI: Ringrazio l’assessore perché, nel poco tempo a sua disposizione, effettivamente mi ha dato molte informazioni, una in particolare, quella della Bambini Srl, che purtroppo anche in questo caso ci viene venduta come ricatto occupazionale, perché si tratta di licenziamenti già in campo da dicembre che, invece, poi vengono legati al referendum che si terrà domenica prossima. Per noi quelle comunicazioni sono strumentali e non si scherza sulla pelle dei lavoratori. Sappiamo benissimo che, se il referendum passerà domenica, di quelle piattaforme, immediatamente, non ne chiude nessuna, ma vanno a scadenza naturale e sappiamo che buona parte scadrà nel 2027.

Non capiamo tutto questo focus che viene dato strumentalmente sulla questione “lavoro” legata a questo referendum. Fra l’altro la ROCA, Associazione delle imprese del settore oil and gas, parlava l’anno scorso almeno di cinquemila occupati nel ravennate e ci diceva che i loro ambiti sono soprattutto quelli del Mediterraneo. La Libia è sempre stata una nazione importante. Lì abbiamo grosse perdite. Anche in Egitto ci sono problemi, perché le opportunità sono diminuite moltissimo. Chiedendo quali erano i nuovi mercati di sviluppo, sappiamo che non erano certo l’Adriatico, ma si pensava al Mediterraneo e al Medioriente come posti difficili, al contrario di Mozambico, Penisola Arabica e West Africa.

La Comunità professionale dell’off-shore è vocata a una dimensione globale internazionale. Legare tutto alle piattaforme dell’Adriatico a noi sembra veramente strumentale. L’Adriatico ha bisogno di ricerca, ne ha bisogno il settore oil and gas e della chimica, ma non parliamo di ricerca nel sottosuolo e nel mare, perché quella dà un ridottissimo contributo al nostro fabbisogno. La ricerca che serve è quella universitaria, quella collegata alla formazione, quella legata alle fonti rinnovabili.

Per questo è importante un disegno industriale. Apprezzo anche le parole dell’assessore quando dice che dobbiamo pensare alla riconversione. Secondo noi alla riconversione bisogna pensarci in fretta. Ribadisco che legare quei licenziamenti, come sta facendo qualcuno, su difficoltà che sono avviate già su crisi del 2014, per noi è surreale, anche perché nessuno deve aspettarsi che dalle trivellazioni intensive possano davvero venire migliaia di posti di lavoro e grandi introiti per le casse del Governo.

L’attività petrolifera è ad alta intensità di capitale e a bassa intensità di lavoro. Questo non lo dice il consigliere Bertani, ma lo dice Leonardo Maugeri, già direttore del settore strategie e sviluppo di ENI. Dove stanno i veri posti di lavoro? Stanno nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell’economia green. Quanti posti di lavoro abbiamo perso in eolico e fotovoltaico con i tagli retroattivi agli incentivi? Non ho sentito nessuno del PD stracciarsi le vesti per questi posti di lavoro stracciati, eppure è notizia di questi giorni che gli Stati Uniti, nazione che basava la propria economia sul petrolio, i posti di lavoro creati dal solare hanno superato i posti di lavoro creati dal settore oil and gas. Cosa succede? A noi manca un serio Piano energetico nazionale e con un premier che dichiara “Dobbiamo avere consapevolezza che un mondo che va avanti solo a rinnovabili per il momento è un sogno”, la vedo dura veramente. Noi pensiamo che da qui al 2050 si debba passare al 100 per cento di rinnovabili. Domani è già tardi.

Per quanto riguarda Versalis, le notizie che abbiamo noi, almeno da quell’audizione, sono preoccupanti perché è emerso che si va verso la vendita a questo fondo. Se si va verso la vendita a questo fondo io penso che l’esito sarà ben peggiore di quello che qualcuno prospetta per il referendum. È inaccettabile questa cornice di incertezza ed è scandaloso che si rischi di sprecare tempo e un patrimonio pagato da tutti gli italiani. Potrebbe davvero quel polo rappresentare il futuro della chimica italiana e soprattutto, secondo noi, se ben governato, della chimica verde. Anche questa contribuirà al settore delle energie rinnovabili per abbandonare quest’idea sulla quale il PD di questa Regione e il PD di questo Paese si è fossilizzato, ovvero che dobbiamo ancora puntare per lungo tempo sulle energie fossili.

Da domenica bisogna svoltare ed è irresponsabile invitare i cittadini a stare a casa, perché qualcuno, anche in quest’aula, sta invitando i cittadini ad astenersi.

Incitare l’astensione al referendum è irresponsabile, oltre che contro legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani. Ha esaurito in questo momento il suo tempo.

 

OGGETTO 2498

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all’aggiudicazione di servizi riguardanti l’Azienda USL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 2498: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all’aggiudicazione di servizi riguardanti l’Azienda USL di Piacenza, a firma del consigliere Foti.

Risponde l’assessore Venturi.

Il consigliere Foti ha la parola. Le ricordo che ha sei minuti.

 

FOTI: Signor presidente, non farò la cronaca di questa vicenda che riguarda, comunque, un appalto da 100 milioni di euro. In questa sala più volte si è ribadito che il principio di legalità dovrebbe essere un principio che guida la pubblica amministrazione e che per l’Amministrazione dovrebbe essere la stella polare. A me pare di poter dire che in questa vicenda vi siano molte ombre e molti elementi discordanti rispetto al principio di legalità, ma non perché lo dico io, ma per l’arroganza con cui la AUSL prima non si interessa di un parere interlocutorio della Autorità nazionale anticorruzione, che la ammonisce a non assumere atti pregiudizievoli in questa gara d’appalto che, torno a ripetere, cuba 100 milioni di euro, e poi riesce a farsi dire dall’Autorità nazionale anticorruzione che la procedura seguita è illegittima e quindi di assumere entro trenta giorni i provvedimenti (provvedimenti che ad oggi non sono stati assunti); indipendentemente dall’autonomia funzionale e organizzativa dell’AUSL, a mio avviso, si impone un intervento della Regione perché diversamente è inutile che, a partire dalle delibere dell’Ufficio di Presidenza, si continuino a spendere soldi per inculcare e promuovere la cultura della legalità e poi avere Enti che comunque sono lautamente finanziati dalla Regione, al di là della loro autonomia organizzativa, che si comportano in siffatto modo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Venturi. Ha tre minuti. Prego.

 

VENTURI, assessore: Premetto che la conclusione del procedimento per l’aggiudicazione della gara per la fornitura di un service per la realizzazione di esami diagnostici, per il laboratorio unico aziendale, laboratorio di immunoematologia e trasfusionale di allergologia della USL di Piacenza, è stata bandita nel giugno 2014 e riveste carattere di priorità nell’ambito della realizzazione complessiva di un progetto che implica importanti impatti di carattere strutturale, gestionale, organizzativo e tecnico.

La decisione di procedere all’aggiudicazione di un nuovo appalto è strettamente correlata all’approssimarsi della scadenza della proroga del vigente contratto, rispetto alla quale l’azienda ha ritenuto di evitare proroghe ulteriori, proprio in ossequio ad un sostanziale rispetto dei principi comunitari di concorrenza, non discriminazione e trasparenza.

Al termine della gara un’impresa ha presentato un esposto ad ANAC perché si esprimesse sull’illegittimità della procedura, eccependo quattro vizi di illegittimità sulla procedura e un vizio sul bando di gara.

Al termine dell’istruttoria, che si è conclusa con la delibera n. 332 del 23 marzo 2016, ANAC ha respinto tutti i vizi proposti dall’impresa sulla procedura ritenendola del tutto legittima. L’unico vizio accolto da ANAC riguarda un elemento mancante nel bando di gara. ANAC ha eccepito, infatti, che l’azienda avrebbe dovuto richiedere la qualificazione delle imprese anche per la parte dei lavori pubblici che avrebbe poi affidato all’impresa aggiudicataria.

L’azienda sta quindi valutando le conseguenti azioni da intraprendere alla luce dei rilievi formulati nella delibera che ho citato di ANAC, notificata in data 1° aprile 2016, e tenuto anche conto del confronto che avrà con il Collegio sindacale nella prima seduta utile dello stesso.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Foti. Ha tre minuti a disposizione. Prego, consigliere.

 

FOTI: È triste, oltre che tristo, dover leggere le veline che mandano i direttori generali.

 

VENTURI: Le veline le leggerà lei.

 

FOTI: Io non ho detto che lei ha letto. Excusatio non petita, accusatio manifesta. Non ho detto di lei. È triste e tristo leggere le veline preparate dai direttori generali delle ASL, soprattutto quando i direttori generali delle ASL non dicono quello che è successo. Assessore Venturi, lei, se non sbaglio, che non ha letto veline, ma ha detto cose sue, ha detto che al termine della gara vi sono stati degli esposti all’Autorità anticorruzione. Tuttavia, la delibera n. 332 non è l’unico intervento (e lei non l’ha detto) dell’Autorità anticorruzione.

Penso che se avesse letto la mia interrogazione, che è firmata e di cui mi assumo le responsabilità, c’è scritto chiaramente che con nota del 23 ottobre 2015 l’Autorità nazionale anticorruzione, quindi prima di ogni altro atto, ha scritto testualmente alla ASL di non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione fino alla definizione della stessa da parte dell’autorità.

La risposta è stata, a fronte di questo monito dell’Autorità nazionale anticorruzione, di aspettare i propri comodi, assegnare la gara, attenzione non in via provvisoria, ma in via definitiva, il che, secondo termini di legge, fa decorrere i trentacinque giorni entro i quali bisogna sottoscrivere, per legge, il contratto e quindi si assume la delibera il 17 marzo 2016, cioè cinque mesi dopo, sei mesi dopo, il monito dell’Autorità anticorruzione e lo si fa alla vigilia della pronuncia da parte dell’Autorità anticorruzione che, non a caso, si pronuncia dieci giorni dopo, significativamente il 23 marzo. Questi sono i dati e questi sono i fatti.

Dopodiché, il fatto che la ASL si metta d’accordo e interpelli il Collegio dei Sindaci o dei Revisori dei Conti per sapere che posizioni assumere, fa parte della sua autonomia.

Assessore Venturi, avevo chiesto che giudizio dava la Giunta regionale di questa vicenda, perché io penso che sia una vicenda eclatante, su un importo che non vale 1 milione, ma 100 milioni di euro. L’Autorità anticorruzione dice chiaramente che i 5,5 milioni di lavori edili dovevano essere comunque scomputati da questo appalto e comunque le società – non la società vincente – che partecipavano a questa gara dovevano possedere i requisiti della SOA come qualsiasi altra società avrebbe dovuto possedere.

Questi sono i fatti. Il resto sono logomachie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 2490

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa al contratto di affitto del ramo d’azienda alberghiero della Terme Salsomaggiore e Tabiano S.p.A. e la tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 2490: Interrogazione circa la situazione relativa al contratto di affitto del ramo d’azienda alberghiero della Terme Salsomaggiore e Tabiano e la tutela dei relativi lavoratori, a firma del consigliere Rainieri, a cui do la parola.

Consigliere Rainieri, se vuole, ha la parola per la sua interrogazione. Ha sei minuti. Risponderà il sottosegretario Rossi. Prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Ritorno sulla questione delle Terme di Salsomaggiore perché purtroppo anche oggi la Gazzetta di Parma riporta una risposta della proprietà di cui andremo a parlare nella mia interrogazione. Questa società inglese – la Accentour – pare stia licenziando ventidue dipendenti, pare che non abbia pagato i canoni di affitto alla società termale per l’utilizzo dell’acqua, pare che non abbia pagato la tassa di soggiorno al Comune di Salsomaggiore, pare che il presidente Bonaccini, insieme all’onorevole, sottosegretario Paola De Micheli, insieme al Sindaco di Salsomaggiore e ai vertici della società Accentour, siano andati a congratularsi con questa società per il ruolo che stanno svolgendo (positivo) all’interno di Salsomaggiore.

Pare anche che questa società stia acquisendo l’Hotel De La Ville, sempre a Salsomaggiore, hotel fermo da anni, per incentivare ancora di più la loro attività e per attrarre anche persone e turisti dalle economie emergenti. Pare che addirittura la società abbia assunto delle nuove persone (un capo del personale soprattutto), però tenti di licenziare i dipendenti. Pare che non abbia pagato le ultime mensilità degli stipendi. Considerato il fatto che noi, come Regione Emilia-Romagna, siamo anche soci delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano, ci chiediamo se la Regione è a conoscenza di queste situazioni. Pare che ci siano anche dei privati che hanno fatto lavori per questa società, di ripristino degli hotel e non siano stati mai pagati, e questo purtroppo l’ho verificato personalmente perché conosco uno di loro.

Chiediamo rassicurazioni sull’affidabilità della stessa società e ci chiediamo se tutto questo corrisponde al vero e se non sia stato un po’ troppo presto fare degli elogi da parte di quest’Amministrazione a questi proprietari degli Hotel Porro e Valentini. Sono due hotel conosciuti in tempi passati tra gli hotel migliori di Salsomaggiore, molto rinomati. Oggi purtroppo vivono una situazione di assoluto degrado.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola al sottosegretario Andrea Rossi. Prego.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere, prima di tutto mi sia consentita una premessa relativamente alla sua interrogazione. Come lei ben sa, abbiamo già dimostrato in diverse occasioni che quest’Amministrazione e la Giunta hanno a cuore il futuro degli stabilimenti termali, poiché tutti siamo consapevoli, come lei, che lo sa benissimo provenendo da quel territorio, che le terme sono una grande risorsa per il turismo della nostra Regione.

La Wellness Valley è una dimensione, quindi, di esperienze positive, che mettono al centro il benessere, e quello termale fa parte della variegata offerta di prodotto che il nostro territorio può offrire.

Recentemente, come lei ha ricordato, il presidente Bonaccini ha svolto un incontro sul futuro delle terme e del polo termale con diversi imprenditori. È intenzione, ove possibile, sostenere le aziende e investire laddove vi siano i requisiti per aumentare il tasso di occupazione regionale e promuovere il termalismo.

Tuttavia, la situazione delle Terme di Salsomaggiore deve essere oggetto di estrema attenzione, poiché attualmente la società si trova in uno stato di concordato preventivo e lo stesso affitto del ramo d’azienda ad Accentour Ltd discende da quanto previsto nel piano concordatario. Le segnalazioni, quindi, che lei ci trasmette sono rilevanti e come tali saranno considerate. Sarà nostra cura avere un quadro della situazione al più presto, poiché immediatamente dopo l’accettazione della sua interrogazione le Terme di Salsomaggiore sono state prontamente interessate dall’argomento in questione.

Tengo, però, anche a precisare che dalle primissime informazioni, seppure ancora non ufficiali, né al Consiglio di Amministrazione delle Terme né alla Giunta regionale è dato sapere se la società Accentour Ltd sia o meno inadempiente nei confronti dei propri fornitori, posto che detto rapporto attiene strettamente alle vicende imprenditoriali e ai soggetti privati che nulla hanno a che vedere né con le Terme né con la Giunta regionale.

Quanto ai pagamenti, invece, ai dipendenti, anche in questo caso si tratta di un rapporto giuridico intercorrente tra soggetti diversi dalle Terme e dalla Regione Emilia-Romagna. Tuttavia, da notizie sempre indirette risulta alle Terme di Salsomaggiore e di Tabiano che i dipendenti, a quanto noto, fino a febbraio sono stati pagati.

Tuttavia, oltre a segnalare il fatto che non è la Regione al momento l’Ente responsabile delle procedure di concordato in essere, evidenzio che nell’ultimo piano di riorganizzazione delle società partecipate in house dell’Emilia-Romagna è prevista la dismissione della società Terme di Salsomaggiore, di cui la Regione detiene il 23,43 per cento. Questo sia a causa di una necessaria razionalizzazione dell’universo delle partecipate, non ritenendo le stesse più strategiche, sia a causa delle avverse condizioni finanziarie in cui la società versa e che hanno portato le Terme alla difficile situazione che lei, giustamente, monitora e ha illustrato a tutti noi.

A seguito, comunque, delle verifiche che, come ho detto prima, effettueremo, sia chi vi parla che l’assessore Corsini saremo comunque nelle condizioni e a disposizione per ogni informazione aggiuntiva.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

La parola al consigliere Rainieri per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Ha tre minuti a disposizione.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Sottosegretario, io non voglio creare alcun allarmismo con questo tipo di interrogazione, però vorrei consigliare – se mi è permesso – in qualità di consigliere regionale eventualmente di evitare di esporre troppo l’Assemblea regionale e la Giunta regionale nell’andare a rilasciare dichiarazioni in questi luoghi e a queste società prima di aver verificato lo stato reale dell’arte. Io le posso garantire che ho parlato con alcuni dipendenti non più tardi di ieri, quando si è diffusa la notizia che oggi avrei avuto risposta a questa mia interrogazione e il consigliere comunale Fellini la riceverà nei prossimi giorni in Consiglio comunale a Salsomaggiore, e che questi dipendenti hanno manifestato grande preoccupazione per le ventidue unità lavorative che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e per gli stipendi degli ultimi mesi che ancora non sono stati pagati, ma soprattutto sono preoccupati per la situazione che si sta venendo a creare. D’altronde, non si può continuare a dare credito a società che fanno finta di investire, che creano situazioni difficili nel comprensorio del comune di Salsomaggiore e nella provincia, che non pagano i dipendenti che vi lavorano e che non danno quel risalto necessario che avrebbero queste strutture.

Sono d’accordo con lei. La Regione deve investire sulle Terme, come ha fatto in passato e come dovrà continuare a fare anche in futuro, in quanto rappresentano sicuramente uno dei nostri punti di forza. Quindi, su questo siamo assolutamente d’accordo. Nel contempo, però, sarebbe opportuno dare un’occhiata quando si compiono promozioni sul territorio e verificare prima con chi si ha a che fare, dal momento che la situazione economia di Salsomaggiore e di Tabiano è tale da non potersi permettere di avere altre situazioni di questo genere. Quindi, prima di fargli raggiungere l’accordo sull’Hotel De la Ville, che stanno per acquistare, sarebbe opportuno dare un’occhiata per capire se effettivamente quell’operazione abbia le caratteristiche per risultare nel tempo positiva e non, al contrario, determini un’ulteriore situazione di criticità per le economie del territorio di Salsomaggiore e di Tabiano e anche per i dipendenti, che eventualmente troverebbero lavoro per un po’ di tempo, ma poi non verrebbero pagati, creando così situazioni sociali estremamente complesse da governare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

 

OGGETTO 232

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Norme per il riconoscimento del disagio economico subito da Commercianti e Artigiani durante l’apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi, Marchetti Daniele

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno oggetto 232/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 2503 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo i nostri lavori con l’oggetto 232: Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Norme per il riconoscimento del disagio economico subito da Commercianti e Artigiani durante l’apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”, a firma dei consiglieri Bignami, Aimi, Marchetti Daniele

Il testo n. 4/2016 è stato licenziato dalla Commissione “Politiche economiche” nella seduta del 30 marzo 2016 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 4 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

È stato presentato un ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma della presidente della Commissione Serri. È inoltre pervenuta una risoluzione oggetto 2503, a firma dei consiglieri Sensoli, Sassi e Bertani, che viene abbinata poiché tratta analogo argomento, ai sensi dell’articolo 109, comma 3, del Regolamento interno.

Do la parola al relatore della Commissione, consigliere Bignami, che ha venti minuti a disposizione. Prego.

 

BIGNAMI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Già in sede di Commissione abbiamo illustrato il progetto di legge, che gode anche del sostegno degli altri amici del centrodestra e delle opposizioni, finalizzato a realizzare una sorta di mitigazione nei confronti delle tante attività commerciali e di sviluppo di un territorio che possono essere in qualche modo coinvolte dall’apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche o anche semplicemente per il rifacimento di strade o per l’installazione di opere più o meno utili, come spesso capita ve ne siano nel nostro territorio.

È chiaro che, laddove questo tipo di attività si inserisce sulle radiali principali di comunicazione, si genera da un lato un beneficio a seguito dell’importante flusso di traffico e di utenza ma, dall’altro, proprio a causa della preclusione dell’accessibilità di queste strade per la caratterizzazione di opere pubbliche si crea un frapponimento tra l’utenza stessa e l’accesso alle attività stesse, che al contempo sono però costrette a mantenere vivi i costi di gestione, in particolar modo il canone di locazione inizialmente pattuito con le proprietà, giacché è evidente che le medesime non sono disponibili a rivedere al ribasso detti canoni di locazione, che quindi si collocano in fasce abbastanza elevate in un momento, invece, di difficoltà da parte dell’utenza all’accesso alle attività commerciali stesse.

Questo delta, ovvero i costi importanti determinati dall’ubicazione presso importanti arterie viarie di questi esercizi commerciali e in quella fase specifica la necessità di fare i conti con una sensibile riduzione di profitti e di redditi di impresa determinata appunto dallo scarso accesso, crea spesso grosse sofferenze, che non si scaricano soltanto sul proprietario dell’attività, ma anche su tutto l’indotto, in primo luogo rappresentato dai dipendenti, che beneficia di uno stato di salute da parte delle attività commerciali stesse.

In tal senso, se è vero che, da un lato, l’opera pubblica svolge evidentemente un ruolo di utilità collettiva, dall’altro non bisogna negare che per queste attività commerciali sussistano difficoltà nel dover impattare in costi riverberati dalla realizzazione dell’opera pubblica stessa. Quindi, come già avvenuto in altre realtà – penso alla Lombardia e in particolare alle opere realizzate nei comuni di Sesto San Giovanni e Milano –, l’elaborazione da parte della Giunta regionale di uno strumento di sostegno e mitigazione del danno, non evidentemente di integrazione dei profitti, può costituire giusto appunto un espediente per limitare le sofferenze patite dalle attività commerciali.

Si tratta di un progetto di legge che evidentemente è stato presentato a fronte di una presenza di cantierizzazioni significative su diversi territori della nostra realtà e che, anche se i tempi sono orami trascorsi rispetto a quelle particolari situazioni, per l’avvenire può costituire uno strumento utile per andare incontro alle esigenze di chi con la propria presenza su un territorio garantisce oggi una vivacità e una presenza, che altrimenti rischierebbe di consegnare al degrado e all’abbandono zone importanti dei nostri centri storici e urbani.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

Apro la discussione generale. Per ogni intervento, ciascun consigliere ha venti minuti a disposizione.

Ha chiesto di parlare il consigliere Daniele Marchetti. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Come ho già detto in Commissione, credo che questa sia assolutamente una proposta di buonsenso, che ho sostenuto fin dal principio, in quanto credo che le Istituzioni, in questo caso anche la Regione, debbano comunque aiutare quelle attività commerciali che vengono fortemente penalizzate dall’apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche.

Ho bene in mente ciò che è accaduto proprio qui, nella città di Bologna, con il cosiddetto “cantierone”, che ha tolto ossigeno per mesi a tantissime attività commerciali, quindi credo sia nostro dovere cercare, come sottolineava prima il consigliere Bignami, di limitare i danni arrecati alle attività commerciali.

In Commissione ne ho sentite di tutti i colori, in primis il fatto che come Regione non potremmo aprire un fondo per aiutare le attività commerciali danneggiate dai cantieri. Questo non corrisponde assolutamente al vero, dal momento che altre realtà regionali, come ricordava prima il consigliere Bignami, ad esempio la Regione Lombardia, hanno promosso azioni di questa natura. Ancora, ho sentito dire che con i cantieri quelle aree vengono comunque valorizzate e che, di conseguenza, le attività presenti sul luogo acquistano un valore aggiunto. Ebbene, vorrei soltanto far presente che dalla fase pre-lavori alla fase post lavori di acqua in mezzo ne passa e alle attività commerciali, che già fanno fatica ad arrivare a fine mese per via di una pressione fiscale sempre più elevata, la successiva valorizzazione non consente certo di sopperire alle difficoltà economiche patite nei periodi precedenti.

Ritengo sia assolutamente necessario, pertanto, avviare un bando per aiutare le attività commerciali penalizzate dall’apertura di cantieri per la realizzazione delle opere pubbliche. E ho visto che è anche pervenuta una risoluzione che si indirizza sostanzialmente lungo la stessa direzione, oltre a impegnare la Giunta a proporre al Governo meccanismi di compensazione, interventi di riduzione dei danni, misure dirette ad assicurare il rispetto delle tempistiche per la realizzazione dei lavori e, infine, l’opportunità di prendere in esame l’istituzione di un fondo in bilancio regionale, richiesta che già avanziamo noi con questo progetto di legge, avente come primo firmatario il consigliere Bignami.

Come Lega Nord, quindi, voteremo a favore sia del progetto di legge che della risoluzione abbinata, pienamente convinti che questa sia la direzione giusta da seguire.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ricordo ai consiglieri che la discussione generale verte sia sul progetto di legge che sulla risoluzione ad esso abbinata.

Ha chiesto di parlare il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Già in Commissione abbiamo avuto modo di esporre le ragioni per cui il Gruppo del Partito Democratico è contrario a questa proposta di legge. Già nelle consiliature precedenti si è espresso, il Consiglio regionale, nel respingere per ben due volte – questa è la terza – la stessa proposta. Le motivazioni sono diverse e non vanno certamente a toccare gli aspetti peculiari della sensibilità rispetto a una tematica che pure esiste e colpisce il nostro territorio e i nostri commercianti.

Occorre, tuttavia, riprendere gli aspetti peculiari della normativa in materia, primo tra tutti l’articolo 119, comma 2, della Costituzione, in cui si precisa che per ricorrere all’indebitamento per funzione occorre che ci siano delle spese finanziarie di investimento. Ma anche l’articolo 202 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) stabilisce che il ricorso all’indebitamento è permesso esclusivamente con forme previste dalle leggi in materia. Non si tratta in sostanza di andare a ricercare, come anche nella risoluzione viene cercato di fare, un ulteriore intervento, bensì di un intervento politicamente responsabile.

Questa Regione, in buona sostanza, con il conforto delle leggi vigenti, ma soprattutto con la scelta politica e amministrativa già effettuata con l’ordinanza n. 57/2012, si è espressa in merito al danno economico e si è espressa in una circostanza, ahimè, gravissima, ovverosia il caso della ricostruzione delle zone terremotate. In quell’occasione, per evitare che si potessero determinare ipotesi di sovracompensazione, la Regione ha deciso di non procedere in questa direzione.

Occorre, però, ribadire che gli strumenti legislativi già in essere permettono di intervenire. Penso, per esempio, alla legge n. 41/1997, che si occupa della valorizzazione e della qualificazione delle imprese minori nella rete distributiva, che è subordinata però a una concertazione tra pubblico e privato, o ancora i consorzi di fidi e di cooperative di garanzia.

Nell’esprimere questa nostra posizione contraria, occorre identificare la fase economica in cui vive questa Amministrazione e in cui vive questo tempo della “cosa pubblica”, senza pensare che ci sia sempre qualcun altro che debba pagare gli impegni. Allora, occorre anche pensare – e questo non è irrisorio evidentemente e non è accettabile che possa esserlo – che la riqualificazione dei nostri centri urbani accresca realmente il prestigio. Penso soltanto, per citare un esempio, a quel grande salotto che è diventato oggi il centro di Bologna, modificato, ammodernato, in cui tutti gli esercenti hanno potuto esprimersi e hanno aumentato la capacità di guadagno.

Penso, quindi, a questo esempio solo perché è molto facile cercare di lisciare il pelo all’antisistema, mentre molto più difficile è gestire, in una situazione di ristrettezze economiche e di crisi, una concertazione di interessi. Per questo motivo manteniamo, in virtù delle leggi già in vigore, il pieno impegno della cosa pubblica e di questa Regione a garantire la concertazione tra pubblico e privato nella rete distributiva, negli strumenti di accesso che i nostri Comuni permettono ai piccoli commercianti, con il nostro ruolo sui fidi, ma non possiamo chiamarci fuori dall’importante ruolo della responsabilità amministrativa.

Per questo motivo voteremo contro sia all’ordine del giorno che al progetto di legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Noi abbiamo presentato questo ordine del giorno/risoluzione proprio per rafforzare quello che chiede il progetto di legge presentato, sul quale naturalmente noi concordiamo e per il quale voteremo favorevolmente.

Desidero porre l’accento su un paio di elementi importanti. Innanzitutto il ritardo che quasi sempre accumulano i cantieri nella realizzazione delle opere pubbliche. Abbiamo l’esempio del Trasporto Rapido Costiero (TRC) a Rimini, i cui lavori sono iniziati il lontano 1996 e ancora oggi sono in corso. E non si sa quando se ne vedrà la fine. Purtuttavia, si progetta già il nuovo tratto, senza pensare minimamente ai danni che potrà causare ancora sul territorio, spendendo altre risorse, oltre ai danni che sta già arrecando. Questo per fare solo un esempio, ma ne potrei citare tanti altri. Peraltro, al danno provocato dai lavori si aggiungono i ritardi, le proroghe, i rallentamenti, tutti fattori che continuano a danneggiare la nostra economia.

Per noi è importante rafforzare questo concetto e mettere nero su bianco, facendo leva sul rispetto e sul senso di responsabilità che il Partito Democratico continua a sostenere di avere nei confronti dei cittadini e dei territori amministrati, anche se puntualmente, quando viene messo davanti a delle responsabilità e a un atto scritto nero su bianco, puntualmente si tira indietro. Questo è il senso di responsabilità che sta dimostrando chi governa la nostra Regione e la maggioranza del Consiglio regionale.

Abbiamo presentato, quindi, questa risoluzione per dare un nostro contributo. Ci è piaciuto il progetto di legge che è stato presentato dal collega Bignami, quindi chiaramente voteremo favorevolmente. Naturalmente, ci piacerebbe che almeno per una volta questa responsabilità che il PD dice di avere fosse messa in pratica e soprattutto fosse messa nero su bianco.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire in discussione generale, apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Nomino scrutatori i consiglieri Campedelli, Piccinini e Prodi.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli.

 

(È approvato a maggioranza)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli è approvato. È così concluso l’iter del progetto di legge.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2503 a firma dei consiglieri Sensoli, Sassi e Bertani.

 

(È respinta a maggioranza)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2503 è respinta.

 

OGGETTO 2318

Delibera: «Interventi dell’accordo di programma “Addendum” per il settore degli investimenti sanitari ai sensi dell’art. 20 della legge n. 67 del 1988. Individuazione del soggetto sottoscrittore e del soggetto responsabile dell’accordo.» (Proposta della Giunta regionale in data 7 marzo 2016, n. 305) (66)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): La Commissione “Politiche per la salute e politiche sociali” ha espresso parere favorevole nella seduta del 21 marzo 2016, con la seguente votazione: 25 voti a favore, nessun contrario, 6 astenuti.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Questo piano di interventi è molto importante e qualificante per la nostra Regione ed ha origini lontane in quanto risale alla legge n. 244 del 2007, finanziaria del 2008, che incrementò di 3 miliardi di euro lo stanziamento finanziario previsto dalla legge n. 67 del 1988, finalizzata alla realizzazione di un programma straordinario di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico.

La Regione Emilia-Romagna ha presentato un proprio programma di interventi nel 2010, a fronte di risorse liberatesi successivamente nel 2013, ma non in quantità sufficiente per poter procedere.

Nei mesi scorsi – stiamo parlando dell’anno scorso esattamente, a giugno, dopo parecchi anni – è arrivata finalmente la comunicazione sulla nuova disponibilità di risorse e la Giunta regionale, con la deliberazione n. 2040, del 10 dicembre 2015, ha individuato i ventotto interventi da realizzare per arricchire la rete ospedaliera su tutto il territorio regionale, tenendo conto in via prioritaria: del mantenimento del miglioramento del servizio sanitario regionale, in attuazione del Piano Sociale Sanitario Regionale; dell’adeguamento funzionale della rete ospedaliera; dell’adeguamento e dell’implementazione della rete territoriale. Questo, va detto per inciso, consente di intervenire concretamente sul fronte anche delle Case della Salute, sia sulla provincia di Reggio Emilia, sia su quella di Parma.

Sempre fra i criteri prioritari, vanno ricordati: l’adeguamento normativo delle strutture sanitarie; l’implementazione e l’ammodernamento del patrimonio tecnologico, sulla base della sua consistenza e del suo stato di conservazione.

Il documento, tenendo conto di questi principi, è stato inviato al Ministero della salute e il Ministro Lorenzin ha sottoscritto gli accordi di programma con l’Emilia Romagna e la Lombardia. Questo va sottolineato perché non ha interessato tutte le Regioni. Non tutte le Regioni hanno concluso questo accordo di programma e quindi concludono gli interventi. Solo chi ha la capacità e la volontà di effettuare investimenti propone un’istruttoria sul programma. La nostra Regione ha voluto e vuole investire nell’ambito sanitario, mettendo proprie risorse come cofinanziamento e dando un segno tangibile di questa volontà.

È bene ricordare che queste risorse si aggiungono al pacchetto di 65 milioni di finanziamenti, approvato a novembre dell’anno scorso, considerato che il finanziamento statale pari a 75,640 milioni euro dovrà essere integrato con una quota aggiuntiva a carico della Regione, pari a quasi 4 milioni.

In conclusione, desidero fare un breve focus sulla quota, destinata all’azienda della Romagna e alle sue finalità, di 17,6 milioni di euro: 13 milioni sono per la ristrutturazione e l’adeguamento dei blocchi operatori e delle aree intensive e per il completamento della dotazione tecnologica e delle aree di emergenza e di urgenza; e 4,6 milioni servono per l’ammodernamento dei sistemi e delle tecnologie di diagnostica per immagini.

Questo passaggio quindi diventa un momento importante di qualificazione e di innovazione del nostro sistema sanitario regionale territoriale.

In un panorama nazionale di spese spesso poco razionali delle Regioni sulla sanità, o di tagli profondi, l’Emilia-Romagna, dopo lo sforzo messo in campo e i risultati raggiunti nell’ambito della riduzione delle liste di attesa, dà un altro segnale di attenzione ai bisogni dei cittadini della nostra Regione; un segnale che è coerente col programma di legislatura di questa maggioranza e del Presidente Bonaccini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Zoffoli. Ne ha facoltà.

Non ho altri iscritti, per cui dopo l’intervento del consigliere Zoffoli chiudo la discussione generale.

Prego consigliere Zoffoli.

 

 

ZOFFOLI: Grazie Presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Sensoli.

 

ZOFFOLI: Non vorrei aggiungere niente all’excursus sui finanziamenti fatto dal consigliere Bagnari perché è stato molto esaustivo.

Vorrei evidenziare il grande gioco di squadra di cui la Regione e tutti quanti oggi devono essere orgogliosi perché ha portato all’importante finanziamento che ci viene dato. Il gioco di squadra viene da lontano, da una programmazione regionale che da sempre è stata fatta e che, non solo sulla sanità, è in grado di cogliere tutte le opportunità di finanziamento che arrivano.

La programmazione è puntuale e l’organizzazione parte dai territori. I Sindaci e le Conferenze territoriali decidono la programmazione su progettualità e proposte delle Direzioni generali. Queste programmazioni poi sono raccolte e messe a sistema dall’assessorato regionale che porta sul nostro territorio un pacchetto importante di milioni, destinati ad implementare le strutture territoriali, soprattutto del nostro territorio, che si aggiungono ai tanti altri investimenti che abbiamo fatto, per cercare di venire incontro alle esigenze dei territori e della sanità di ammodernare continuamente i propri macchinari e le proprie strutture, per dare risposte più puntuali.

Con soddisfazione oggi votiamo questo programma, finanziato per buona parte dal Governo e in parte dalla Regione, per completare l’importante gioco di squadra che ci ha permesso di raggiungere questo risultato che fra l’altro permette anche un ulteriore sviluppo lavorativo nel territorio, perché 80 milioni sono un’altra implementazione delle risorse che arrivano sui nostri territori.

Direi quindi che oggi, oltre ad approvare, dobbiamo essere orgogliosi e felici del lavoro che si è svolto sui territori da parte dall’Assessorato e che ci permette di portare a casa una cifra importante, ma soprattutto un pacchetto di progetti che aumentano la qualità della nostra sanità.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Zoffoli.

Chiudo la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Avevo capito che volesse intervenire in discussione generale la consigliera Sensoli.

 

(interruzioni)

 

È stato detto così, comunque va bene ugualmente.

A me pare che questo programma di interventi sia indubbiamente significativo e che faccia anche delle scelte di campo. Basterebbe dire che circa la metà dei soldi a disposizione viene concentrata su tre interventi, per una spesa di oltre 40 milioni di euro.

Significativamente, essi sono: il secondo lotto funzionale per la maternità e infanzia di Reggio Emilia; la riqualificazione della struttura dell’area pediatrica nell’ambito del polo materno infantile a Bologna; e la ristrutturazione e l’adeguamento dei blocchi operatori, aree intensive dell’ASL della Romagna.

Il piano è finanziato, per quasi l’80 per cento, se non di più, dallo Stato. Mi pare doveroso dirlo, perché non è che l’intervento statale sia irrilevante. È pregnante e indubbiamente ha consentito e consente di intervenire su numerose unità sanitarie locali, per quelle che sono le loro necessarie e immediate urgenze.

Mi limito soltanto a fare un’osservazione: purtroppo, per quanto riguarda l’analitico elenco delle attrezzature, non è dato capire quali attrezzature mediche vengano sostituite o meno. Mentre la parte relativa agli investimenti sanitari, definendoli come interventi di natura edilizia o di ristrutturazione dei reparti, è chiara (ne cito uno: se prendo l’ospedale di Bobbio, si parla dell’intervento la rimozione dei limiti relativi alla normativa antisismica); per gli interventi più propriamente riservati alla sostituzione dei cosiddetti macchinari, diventa molto più complesso capire, dalla scheda degli interventi che abbiamo richiesto, che cosa esattamente si voglia fare.

È evidente che una dizione del tipo “acquisto attrezzature e arredi per strutture sanitarie”, magari pari a 1,5 milioni di euro, dice tutto e niente. In definitiva si sa che si spendono 1,5 milioni di euro, ma non si sa a che cosa esattamente sia finalizzato l’intervento. Questa era un po’ la richiesta che avevamo fatto nell’ambito della Commissione. Ci è stato dato questo addendum al documento programmatico, ma questi elementi non sono contenuti.

Debbo dire, rispetto alle grandi tecnologie, che siamo in presenza di un sistema sanitario regionale che ha 81 TAC, 48 risonanze magnetiche, 24 acceleratori lineari e 3 robot chirurgici. Ecco, penso che una forza d’urto di questo tipo dovrebbe trovare, da parte del responsabile politico della pratica, alcune spiegazioni. Ad esempio, di queste 81 TAC, quante realisticamente hanno avuto un utilizzo negli ultimi tre o quattro anni, e quante invece sono datate, nel senso che hanno un esercizio e sono in esercizio da più di sette o otto anni, o quante oltre i dieci?

È evidente infatti che avere uno spaccato anche rispetto a queste valutazioni ci può servire a capire meglio, nelle varie ASL, che cosa realisticamente c’è e che cosa non c’è. Mi riferisco a pagina 19, laddove si dice che l’obsolescenza media delle apparecchiature è di circa 9,8 anni. Ecco, esattamente che cosa vuol dire questa frase, se andiamo nello specifico?

Vi possono essere delle ASL che ne hanno alcune di quattordici e altre di quattro anni e sono in questa media, però ne hanno quattro nuove. Ve ne possono essere altre che ne hanno tre di dieci anni e una di otto anni e nella media salta fuori 9, 8.

Insomma, su questo piano delle grandi tecnologie, che oggi hanno un impatto prevalente sotto il profilo diagnostico, sarebbe interessante capire questo dato, anche e soprattutto per poi capire quali sono gli interventi ASL per ASL che vengono svolti.

Dato che questi elementi non ci sono stati forniti in Commissione, né nella relazione oggi presentata dal collega Bagnari, né dal presidente della Commissione, penso che non vi siano motivi ostativi, nel senso che sarebbe oltremodo assurdo votare contro questo piano, ma il voto di astensione dipende proprio dalla impossibilità di comprendere esattamente - soprattutto sul piano degli interventi strutturali di cui ai 48 milioni cui facevo riferimento prima, sugli acquisti di nuovi macchinari - quale fosse ASL per ASL la situazione e la vetustà degli impianti che qui vengono elencati.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Daniele Marchetti. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Senza stare a ripetere quel che ha già detto il consigliere Foti, non saremo certamente noi della Lega Nord a metterci di traverso ai finanziamenti che arrivano ai territori per quanto riguarda il settore sanitario.

Certo che anch’io vorrei sottolineare l’aspetto sollevato nell’intervento che mi ha preceduto, ovvero quello della documentazione che ci viene inviata in Commissione nel momento in cui ci troviamo ad esaminare e approvare questi atti amministrativi. Credo che sia assolutamente doveroso, da parte dell’assessorato, fornirci tutta la documentazione necessaria per esprimere un voto più consapevole, dal momento che non è la prima volta che lo chiediamo. Si è verificata una situazione simile anche l’anno scorso, quando proprio io chiesi approfondimenti sulle tabelle riassuntive, che vanno bene, ma non bastano.

In questo caso, dopo la richiesta del consigliere Foti, ci sono state inviate le schede tecniche. Perlomeno, inviateci subito anche le schede tecniche. Altrimenti, diventa faticoso valutare se votare a favore, votare contro o astenersi.

Non saremo certamente noi della Lega Nord a metterci di traverso a questi finanziamenti che arrivano ai territori, però, per lo stesso motivo ribadito dal consigliere Foti, come Lega Nord ci asterremo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

Non ho altri iscritti in dichiarazione di voto. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Anche noi vogliamo esprimere la nostra opinione in merito, avallando, ovviamente, quello che è già stato detto. Ovviamente, nessuno di noi può dirsi contrario agli investimenti nel settore sanitario, anche perché l’Italia – in base a un recente rapporto dell’OCSE − è uno dei Paesi europei che spende meno. Quando si parla di spesa sanitaria e di tagli alla sanità bisogna capire bene il tema. In realtà, siamo uno dei Paesi europei che spende meno. I tagli lineari, che questo Paese attua regolarmente, non sono di certo quelli di cui ha bisogno.

Venendo alla Regione, non possiamo votare favorevolmente a questa delibera anche per i motivi già elencati. Quelli che ci vengono presentati come investimenti, forse, nascondono qualche cifra che finanzia cantieri che continuano a essere aperti, nonostante l’inaugurazione di strutture sanitarie. Mi riferisco, nello specifico, all’Ospedale di Cona, il quale è stato inaugurato pochi anni fa. Pochi minuti fa abbiamo parlato di rispetto dei tempi di costruzione di cantieri infiniti. Hanno impiegato più di vent’anni per costruire questo ospedale e continua a essere, tutto sommato, in costruzione, perché continua a ricevere finanziamenti in maniera regolare; è difficile, quindi, considerarlo concluso e parlare di riammodernamento. Non riusciamo a capire se questo ospedale sia nuovo o sia vecchio. Ha già vent’anni, anche se è stato aperto da poco, e continua a ricevere soldi. Un conto sono gli investimenti per poter offrire maggiori servizi ai cittadini; un conto è stanziare cifre per porre rimedio agli errori di qualcun altro, che di certo non devono pagare i cittadini.

Per questo motivo, il nostro sarà un voto di astensione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Zoffoli. Ne ha facoltà.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente. Francamente, sono abbastanza costernato. Credevo non ci fossero dubbi sul fatto che su questo oggetto ci fosse il parere unanime, con un grande gioco di squadra da parte dei territori, nei quali hanno lavorato sindaci di centrodestra e di centrosinistra, con direzioni generali che hanno richiesto e programmato investimenti, con la Regione che ha assemblato il pacchetto e ha svolto un lavoro eccezionale. Siamo una delle poche Regioni ad aver portato a casa tutti questi milioni su progetti importanti che i territori richiedono per la qualità della nostra sanità. Credevo fosse scontato che ci fosse la soddisfazione di tutti e che tutti fossero qui a stringere le mani a coloro che hanno portato a casa questo importante risultato.

Per giustificare un’astensione o un voto contrario si è detto di non conoscere il dettaglio e i capitolati complessivi. Neanche il Ministero li chiede. Per avere finanziamenti, chiaramente, ci vogliono progetti di massima con schede tecniche, che noi abbiamo predisposto. Nel momento in cui arriveranno i soldi, comincerà ad essere trasparente e condivisa in Commissione la qualità dei progetti, le gare fatte per l’acquisizione della strumentazione indispensabile, i progetti delle Case della salute piuttosto che il completamento di plessi ospedalieri che da tempo aspettano finanziamenti.

Ci troviamo in una fase nella quale dobbiamo prendere atto di un finanziamento dato sulla base di una progettazione ritenuta dal Ministero importante e fatta bene rispetto ai bisogni esistenti e con una concertazione e una discussione sui territori avvenuta in maniera importante. Nel momento in cui arriveranno i soldi, su queste schede e su queste programmazioni inizierà il vero lavoro di progettazione. Non è possibile pensare al progetto esecutivo o alle gare senza avere chiarezza circa i finanziamenti che arrivano (fra l’altro, non erano neanche richiesti dal Ministero).

Il Partito Democratico voterà convintamente e con grande riconoscenza nei confronti del lavoro, svolto in questi anni, di programmazione sul territorio da parte dell’assessorato, che ha portato a casa questo importantissimo risultato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Zoffoli.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 2318.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti,

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1987

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per ottenere l’esenzione totale dal pagamento delle tariffe SIAE per tutte le manifestazioni organizzate e/o patrocinate da Amministrazioni locali e da associazioni senza fini di lucro, nelle quali venga coinvolta la comunità locale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Foti

(Ritiro)

 

OGGETTO 2389

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché venga rispettata la direttiva europea Barnier circa la rivisitazione delle norme sul diritto d’autore, a promuovere presso il Ministero dei beni culturali e del turismo risorse da destinare a un progetto regionale di incentivazione dei circuiti musicali Under 35, non solo cantautorali attraverso l’applicazione di una tariffa fissa, a sostenere il binomio musica/lavoro, confrontandosi inoltre con la SIAE per individuare forme di semplificazione in materia di organizzazione di spettacoli musicali. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Iotti, Marchetti Francesca, Serri, Rontini, Zappaterra, Cardinali, Campedelli, Molinari, Montalti, Pruccoli, Soncini, Lori, Rossi Nadia, Zoffoli, Foti, Paruolo, Sabattini, Torri, Ravaioli, Prodi, Caliandro, Bagnari, Taruffi, Poli

(Ritiro)

 

OGGETTO 2505

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo circa l’applicazione della direttiva europea Barnier in materia di diritto d’autore, per ottenere esenzioni dalle tariffe SIAE per manifestazioni che non prevedano biglietti d’ingresso e promosse da soggetti senza scopo di lucro, incentivando inoltre i circuiti musicali Under 35 e promuovendo il binomio musica/lavoro. A firma dei Consiglieri: Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Foti, Aimi

(Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con gli atti di indirizzo.

Scusate un attimo. È stata presentata una risoluzione.

Sui primi due oggetti in abbinamento, stiamo parlando del 1987 e del 2389, negli ultimi minuti è stata presentata un’ulteriore risoluzione, della quale non posso ancora dare lettura perché è in tiratura.

Vi chiedo una sospensione tecnica di due minuti, il tempo necessario per distribuire la risoluzione e procedere con calma e con conoscenza degli oggetti al nostro esame.

Due minuti di sospensione. Sono le ore 11,18. Alle ore 11,20 riprendiamo i lavori.

 

(La seduta, sospesa alle ore 11,18, è ripresa alle ore 11,26)

 

PRESIDENTE (Saliera): Riprendiamo i lavori dell’aula con gli atti di indirizzo in abbinamento. Si tratta degli oggetti 1987, 2389 e 2505, la risoluzione che è appena stata consegnata.

Oggetto 1987: Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per ottenere l’esenzione totale dal pagamento delle tariffe SIAE per tutte le manifestazioni organizzate e/o patrocinate da Amministrazioni locali e da associazioni senza fini di lucro, nelle quali venga coinvolta la comunità locale, a firma dei consiglieri Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Foti, sulla quale insiste un emendamento a firma dei consiglieri Bertani e Sensoli.

Oggetto 2389: Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché venga rispettata la direttiva europea Barnier circa la rivisitazione delle norme sul diritto d’autore, a promuovere presso il Ministero dei beni culturali e del turismo risorse da destinare a un progetto regionale di incentivazione dei circuiti musicali Under 35, non solo cantautorali attraverso l’applicazione di una tariffa fissa, a sostenere il binomio musica/lavoro, confrontandosi inoltre con la SIAE per individuare forme di semplificazione in materia di organizzazione di spettacoli musicali, a firma dei consiglieri Tarasconi, Iotti, Marchetti Francesca, Serri, Rontini, Zappaterra, Cardinali, Campedelli, Molinari, Montalti, Pruccoli, Soncini, Lori, Rossi Nadia, Zoffoli, Foti, Paruolo, Sabattini, Torri, Ravaioli, Prodi, Caliandro, Bagnari, Taruffi e Poli.

Oggetto 2505: Risoluzione sullo stesso argomento della 1987, a firma dei consiglieri Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Poli e Aimi.

Apro la discussione generale. Sono previsti dieci minuti per ciascun intervento.

Ha chiesto di parlare la consigliera Tarasconi. Ne ha facoltà.

 

TARASCONI: Grazie, presidente. Di concerto con gli altri Gruppi, chiediamo il ritiro della 1987 e della 2389.

 

PRESIDENTE (Saliera): Pertanto, rimane in discussione generale la 2505, ossia la risoluzione a firma dei consiglieri Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Poli e Aimi. Ovviamente, è decaduto anche l’emendamento presentato a firma dei consiglieri Bertani e Sensoli sull’oggetto 1987.

Siamo in discussione generale. Ha chiesto di parlare la consigliera Tarasconi. Ne ha facoltà.

 

TARASCONI: Grazie, presidente. Come dicevo, la risoluzione in oggetto, concordata con tutti, è indice di quanto malessere oggi ci sia − o, comunque, incomprensione − verso il mondo del diritto d’autore, quindi della SIAE. Partiamo dal presupposto che il diritto d’autore è un qualcosa da tutelare e di sacrosanto. Sarebbe un errore chiedere di non riconoscerlo o, comunque, di non retribuirlo. Gli artisti vivono del proprio lavoro.

Negli anni, purtroppo, vi è stata una gestione di questo ente, oggi definito “ente pubblico economico” (la SIAE), che ha creato malumori o, comunque, situazioni, sui vari territori, di poca trasparenza, quindi di malessere nei confronti della SIAE stessa, un ente che, in realtà, è lì proprio a tutela del diritto d’autore, ma che viene visto dalle Pubbliche amministrazioni, dalle associazioni e dagli stessi pubblici esercizi come un ente riscossore di tasse in modo ingiusto.

In realtà, la SIAE ha un compito molto importante da svolgere. Il diritto d’autore viene normato in Italia partendo con la legge n. 633 del 22 aprile 1941. Siccome parliamo di una legge che ha disciplinato l’intero settore dal 1941, quello che noi chiediamo è che il Governo si faccia promotore dell’applicazione della Direttiva Barnier che, in realtà, nell’immaginario comune, è un qualcosa che va a togliere una sorta di monopolio della SIAE. In realtà, la Direttiva non dice che dobbiamo fare qualcosa di diverso dall’avere un unico ente, ma stabilisce la sussistenza di requisiti di trasparenza, cosa che fino ad oggi, effettivamente, non vi è stata. Nell’ultimo anno, sicuramente sono stati compiuti grossi passi avanti. La SIAE ha decisamente messo le proprie informazioni sul sito internet, sta faticosamente cercando di fornire più informazioni e sicuramente sta svolgendo un lavoro importante. La Direttiva Barnier stabilisce, sostanzialmente, che dobbiamo adeguarci al mercato internazionale e aperto, anche per quanto riguarda le licenze, dando agli autori la possibilità di scegliere dove iscriversi per vedere riconosciuto il proprio diritto d’autore.

Inoltre, chiediamo alla Giunta di farsi promotrice presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo affinché sul proprio atto di indirizzo annuale si possa prevedere la destinazione della quota parte della Regione Emilia-Romagna delle somme SIAE, come stabilito dalla legge di Stabilità. All’interno della legge di Stabilità è stato approvato un comma che, sostanzialmente, lascia a SIAE alcune somme da spendere sul territorio per realizzare progetti.

Noi chiediamo che il Ministero, per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, destini queste quote a un progetto regionale di incentivo dei circuiti musicali under 35, non solo cantautorali, come ha concordato il Comune di Firenze in un progetto sperimentale, ma anche per tutto ciò che riguarda la musica dal vivo.

Il tema è abbastanza complesso, me ne rendo conto, quindi non è facile da spiegare. Noi lo chiediamo attraverso l’applicazione di una tariffa fissa ai gruppi che suonano, ai gruppi giovanili o, comunque, anche a chi li fa suonare. Uno dei grossi problemi attualmente presenti riguarda il fatto di non sapere esattamente quanto un gruppo deve pagare per potersi esibire o quanto un pubblico esercizio, una Pubblica amministrazione deve pagare per potersi esibire.

L’altra nostra richiesta è quella di istituire un tavolo di confronto regionale con la SIAE al fine di organizzare spettacoli... No, scusate, di istituire… L’abbiamo cambiata talmente tante volte che ormai c’è confusione. Abbiamo detto di rispettare la direttiva Barnier; di farsi promotrice presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per quanto riguarda gli under 35 e sostanzialmente di chiedere alla SIAE che avvenga più trasparenza.

Inoltre, chiediamo – probabilmente è una delle cose più importanti – di attivarsi presso il Governo nazionale per ottenere l’esenzione totale delle tariffe SIAE per le manifestazioni organizzate dalle Amministrazioni locali e dalle associazioni senza scopo di lucro, che non prevedono, ovviamente, un biglietto di ingresso, perché nel momento in cui vi è il pagamento di un biglietto di ingresso questo non può avvenire, con una compensazione, questo è importante, tramite il prelievo sulle somme dell’equo compenso, che sono somme che SIAE oggi introita sostanzialmente dalla vendita di supporti digitali vergini, quali ad esempio i CD o hard disk esterni o comunque anche i-Phone e tablet. Questo lo chiediamo proprio perché siamo consapevoli che chiedere che venga annullato il diritto d’autore significa ledere il diritto di qualcuno. Chiediamo, invece, di esentare le pubbliche amministrazioni, che spesso si trovano in difficoltà quando organizzano eventi aggregativi e che quindi non sono a scopo di lucro, ma sono qualche cosa di cui la nostra comunità vive, oppure le associazioni senza scopo di lucro. Chiediamo che questo compenso, che va comunque riconosciuto all’artista, venga messo a disposizione dalla SIAE stessa con il prelievo dall’equo compenso.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Tarasconi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Rancan. Ne ha facoltà.

 

RANCAN: Grazie, presidente. La risoluzione è stata ben illustrata dalla collega Tarasconi, che ringrazio per il contributo e per il lavoro fatto fino ad oggi insieme, per essere riusciti poi ad arrivare a una risoluzione condivisa da tutti i Gruppi presenti in quest’aula. Credo che questo sia un risultato importante. Spezzo una piccola lancia a favore di Piacenza. Siccome vedo che alla fine tre consiglieri firmatari della risoluzione su sei sono piacentini, al di là del colore politico, vedo che si riesce ad arrivare a una situazione condivisa per quelle che sono poi le battaglie concrete sul territorio, anche a livello regionale e anche a livello locale.

Giustamente, come diceva prima la collega Tarasconi, si parla di un malessere nei confronti dei diritti d’autore, perché forse è un mondo anche poco conosciuto, perché molte associazioni senza scopo di lucro, associazioni di volontariato territoriali, piuttosto che altri enti che organizzano manifestazioni, come possono essere le Amministrazioni pubbliche, hanno difficoltà o comunque vedono nel diritto d’autore un ostacolo. Questa è la verità, perché vi è una normativa molto complessa e molte volte poco chiara. Bisognerebbe, e bisogna, quindi, andare nella direzione sì della tutela di quelli che sono i diritti d’autore degli autori stessi e dell’ingegno stesso, perché questo deve essere un cardine fondamentale, però dall’altra parte bisogna anche tutelare chi organizza queste manifestazioni e chi cerca di dare un contributo collettivo alla comunità. Quindi, assolutamente bisogna avere un impegno da parte di entrambi, quindi sia da chi gestisce i diritti d’autore che dalle Amministrazioni pubbliche o comunque associazioni di volontariato che organizzano eventi per trovare una collaborazione; collaborazione che parte dalla condivisione di un progetto che potrebbe essere anche quello che questa risoluzione si prefigge.

Si prefigge di avere dei punti fondamentali che possono andare a tutelare varie categorie. Vanno a tutelare sicuramente l’ingegno e la creatività, ma vanno a tutelare anche quelle associazioni di volontariato che tutti i giorni si spendono mettendo del loro, parlando da profano, nell’organizzazione di eventi e manifestazioni anche piccole che possono dare aiuto alla comunità. Si vanno a tutelare anche i giovani, i gruppi di giovani che possono arrivare, attraverso una passione, che è quella della musica, della musicalità, ad avere concretamente un aiuto da parte di un’Istituzione.

Il passaggio che viene fatto oggi in quest’Assemblea è un passaggio molto importante, perché fa vedere come un ente, che può essere anche lontano, perché molti vedono la Regione come un ente lontano dalla concretezza di tutti i giorni o comunque dalla realtà di tutti i giorni, possa cercare di impegnarsi ad agire concretamente su alcuni temi. Ecco, questo credo sia un risultato importante, anche perché molte volte, tantissime volte, chi vive il territorio e gira attraverso fiere, manifestazioni, sagre paesane, eventi, concerti anche organizzati da Amministrazioni locali piuttosto che associazioni, manifesta un malcontento nei confronti dei diritti d’autore. Noi dobbiamo far sì che il diritto d’autore diventi una sorta di garanzia per l’artista, ma che non sia una difficoltà o comunque un ostacolo per chi organizza una determinata manifestazione, concerto o altro. Dobbiamo far sì che si riesca ad arrivare a un progetto condiviso per creare una sorta di aiuto nei confronti anche di chi organizza le manifestazioni. Quello che mi piace oggi è vedere che si toccano tantissimi temi, quali le direttive europee, le trattative SIAE, che poi si andranno anche a sviscerare nel tempo.

Quello che noi oggi diamo alla Giunta è un indirizzo politico chiaro, che accolgo volentieri e che è stato condiviso con tutte le forze politiche presenti in aula. Mi piacerebbe vedere un risultato concreto, che sicuramente ci sarà, considerato che si tratta di un impegno di tutti, dando così anche un risultato e una risposta concreta al nostro territorio, al di là delle posizioni politiche di ognuno.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

Non ho altri iscritti in discussione generale sull’argomento 2505.

Procediamo, quindi, con le dichiarazioni di voto. Ci sono cinque minuti per Gruppo.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Signor presidente, sicuramente, essendo anche sottoscrittore della risoluzione in esame, il mio voto sarà favorevole. Debbo dire, peraltro, che il tema posto meriterebbe un approfondimento anche maggiore rispetto a quanto noi abbiamo potuto concordare, perché molto spesso si confonde la protezione del diritto d’autore con il meccanismo, a mio avviso, perverso che ha messo in piedi la SIAE.

Vorrei dire che il diritto d’autore non è soltanto riferito, come loro sanno, alle attività musicali, ma è riferito alle attività letterarie e a quanta altra opera d’ingegno vi sia ed è giusto che vi sia una disciplina in tal senso. Qual è l’eccesso a cui si è arrivati? Oggi la SIAE, anche in una normalissima trattoria, dove magari in occasione di un compleanno viene effettuata una piccola esibizione di tipo orchestrale, pretende il pagamento del diritto d’autore, che è diventato una sorta di vessazione per coloro i quali utilizzano, anche a volte spontaneamente e senza alcun fine di lucro, l’attività musicale.

Vorrei ricordare, ad esempio, che ormai la tradizione dell’ultimo dell’anno con l’orchestra nei locali è andata scemando, perché tra i costi elevati delle orchestre e il fatto di dover far corrispondere la pretesa del diritto d’autore addirittura al prezzo che uno va a pagare per quanto riguarda l’alimentazione, si arrivava alla situazione abnorme per cui la SIAE pesava il 30-35-40 per cento rispetto a quanto in realtà il ristoratore incassava.

Ritengo che vi sia giustamente un’attività che va fatta verso le Onlus che devono trovare delle forme di esenzione dal pagamento della SIAE, ma più vastamente bisognerebbe porsi il problema della SIAE e anche di che cosa e di come la SIAE alla fine spende questi soldi, perché non è la prima volta che della SIAE sentiamo parlare in un certo modo e con conti non sempre dei migliori. Penso che si debba fare uno sforzo per dire al Governo che la SIAE non può vivere ad libitum persino sulle canzoni di duecento anni fa.

Il diritto d’autore, come voi sapete, nasce dalla Convenzione di Berna del 1886. È lì che ci sono i fondamenti di quello che poi è diventato il diritto d’autore. Anche a livello di legislazione siamo fermi a una legislazione sufficientemente datata. È vero che era fatta bene, e non poteva essere diversamente risalendo al 1941, però vorrei far presente che sono passati settantacinque anni. Quindi, forse una necessità di adeguare alcune previsioni legislative alle nuove realtà esiste.

Vorrei far presente che stiamo applicando la disciplina del diritto d’autore in una società che al momento dell’entrata in vigore della legge del 1941 era profondamente diversa da quella di oggi.

La televisione, i mezzi di comunicazione di massa e quant’altro sono figli dell’ultima parte del precedente secolo e sono esplosi nella prima parte di questo secolo. Quindi, anche sotto questo profilo, penso che sia auspicabile un adeguamento della legge nazionale e contemporaneamente una riscrittura di quella che è la SIAE per i compiti cui essa deve assolvere e perché non deve ridursi a un vitalizio per autori nell’ambito della musica e cantanti. Deve essere una società che tutela per un certo periodo sicuramente il diritto d’autore, ma non esaspera questa tutela arrivando addirittura a dei casi limite, come quelli cui prima facevo riferimento, che hanno come unica soluzione finale, il fatto che nessuno più suona musica perché così il discorso è finito.

Togliere quella parte di allegria che alcune iniziative avevamo proprio in relazione al fatto di avere una presenza ossessiva e oppressiva da parte della SIAE, che rivendica tutte le sue richieste – secondo i termini di legge oggi vigenti è corretto – datate mi sembra un po’ troppo.

Voterò questa risoluzione, ma mi auguro che si decida, una volta per tutte, di mettere mano alla riforma della legge del 1941 e anche a una ridefinizione di quelli che sono i compiti, la mission e la struttura della SIAE.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Non ho più iscritti per dichiarazione di voto.

Procediamo al voto, per alzata di mano, della risoluzione oggetto 2505.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Bene.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 2505, a firma dei consiglieri Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Foti, Aimi, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

39

Contrari

--

Astenuti

--

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2505 è approvata all’unanimità.

 

OGGETTO 1811

Risoluzione per promuovere, anche in sede ministeriale, la ricollocazione degli ex-lavoratori BAT (British American Tobacco Holdings Limited) dello stabilimento di Bologna e la risoluzione della vicenda legata alla ex-Manifattura Tabacchi. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Alleva, Piccinini

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 1811: Risoluzione per promuovere, anche in sede ministeriale, la ricollocazione degli ex-lavoratori BAT (British American Tobacco Holdings Limited) dello stabilimento di Bologna e la risoluzione della vicenda legata alla ex-Manifattura Tabacchi, a firma dei consiglieri Gibertoni, Alleva, Piccinini.

È stata presentata una proposta di emendamento, a firma dei consiglieri Piccinini, Daniele Marchetti, Foti, Aimi, Taruffi.

Apriamo la discussione generale.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Rispetto a questa risoluzione il dibattito è già stato esaurito nella scorsa Assemblea, quindi non mi dilungherò più di tanto. Intervengo semplicemente per dire che abbiamo presentato un emendamento che sostituisce integralmente il vecchio testo. Si tratta di un emendamento che è stato condiviso anche da tutte le opposizioni, che ringrazio anche da parte della maggioranza. Crediamo che la nuova formulazione possa trovare condivisione anche nel Partito Democratico affinché si metta definitivamente la parola “fine” a questa vicenda e si possa trovare una soluzione per ricollocare i lavoratori della ex Manifattura Tabacchi che vivono una situazione che hanno dovuto subire non per responsabilità loro, ma per determinate scelte politiche. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Non ho prenotazioni in discussione generale.

Procediamo alla discussione sull’emendamento a firma dei consiglieri Piccinini, Marchetti Daniele, Foti, Aimi, Taruffi.

Non ho prenotazioni. A questo punto si procede alle dichiarazione di voto congiunte sia sulla risoluzione che sull’emendamento. Nessuno chiede la parola.

Passiamo alla votazione dell’emendamento che è interamente sostitutivo della risoluzione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Daniele Marchetti, Foti, Aimi, Taruffi.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1, sostitutivo della risoluzione, è approvato.

Di conseguenza, è approvata anche la risoluzione oggetto 1811.

 

OGGETTO 2477

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché continui il confronto con l’Unione Europea per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti delle banche coinvolte dal decreto n. 183 del 22 novembre 2015 “Salva Banche” e per promuovere un’azione di sensibilizzazione verso le nuove banche che riconosca agli ex azionisti nuovi warrant. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri, Bagnari

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 2500

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per raggiungere una soluzione che conduca al rimborso di tutti gli azionisti e gli obbligazionisti colpiti dalla situazione di dissesto della Cassa di Risparmio di Ferrara, favorendo inoltre, a seguito di tale situazione, l’introduzione di misure analoghe a quelle già intraprese dopo il sisma del 2012 per tutelare il territorio, le imprese, la cittadinanza ed i centri storici. A firma del Consigliere: Fabbri

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2504

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, anche in sede europea, al fine di pervenire a forme di ristoro e di aiuto degli obbligazionisti e degli azionisti colpiti dalle crisi di istituti bancari, con particolare attenzione per i soggetti più deboli e che versino in condizioni multiple di svantaggio connesse al sisma o ad altre calamità naturali. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 2477: Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché continui il confronto con l’Unione Europea per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti delle banche coinvolte dal decreto n. 183 del 22 novembre 2015 “Salva Banche” e per promuovere un’azione di sensibilizzazione verso le nuove banche che riconosca agli ex azionisti nuovi warrant, a firma dei consiglieri Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri e Bagnari.

Faccio presente che a questo oggetto sono stati presentati quattro emendamenti, a firma della consigliera Sensoli, che sono stati distribuiti.

Faccio altresì presente che a questa stessa risoluzione è stata abbinata la risoluzione oggetto 2500, a firma del consigliere Fabbri, e la risoluzione oggetto 2504, a firma dei consiglieri Sensoli e Bertani.

Apro la discussione generale sulla risoluzione oggetto 2477 e su tutte le risoluzioni ad essa abbinate, così come ho appena descritto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Calvano. Ne ha facoltà.

 

CALVANO: Grazie, presidente. In questo mio intervento mi limito a indicare i contenuti dell’oggetto 2477, che come Partito Democratico abbiamo ritenuto opportuno proporre tenendo conto dell’attualità del tema e del percorso in atto e in discussione a livello nazionale ed europeo.

Credo che i fatti siano abbastanza noti a quest’aula, ragion per cui non mi soffermerò più di tanto sul percorso che è stato indicato e raccontato nella risoluzione. In sintesi, sappiamo bene che, nel novembre scorso, si è verificata la necessità di compiere un intervento, con un’azione di risoluzione da parte del Governo, su quattro banche. Del resto, ha interessato in particolare il territorio emiliano-romagnolo ciò che è successo alla Cassa di Risparmio di Ferrara, che è stata interessata al pari di altre tre banche da questa azione di risoluzione che ha portato alla costruzione di una bad bank e poi di una good bank, azione che in pratica ha determinato l’azzeramento degli obbligazionisti subordinati e degli azionisti.

Questa azione di risoluzione di novembre è stata purtroppo inevitabile da parte del Governo anche alla luce dei dati a disposizione su queste quattro banche. Mi soffermerò in particolare sulla Cassa di Risparmio di Ferrara, che è oggetto della risoluzione in esame, perché, come purtroppo messo in evidenza anche dal Tribunale di Ferrara, già a settembre, quindi due mesi prima dell’atto di risoluzione, le sofferenze erano talmente elevate e la situazione debitoria era talmente complicata che la banca si poteva considerare tecnicamente fallita. Questo ha determinato la necessità di una risoluzione, con gli effetti che ricordavo in precedenza.

In virtù di quanto emerso, si è avviata una importante attività di confronto tra obbligazionisti e azionisti e il Governo, confronto che ha avuto un momento importante nella città di Ferrara pochi giorni fa, alla presenza del viceministro Morando, il quale ha indicato alcune possibili strade da percorrere, sulle quali il Governo è impegnato. Ebbene, con questa risoluzione noi intendiamo sollecitare e rafforzare l’azione del Governo, già indicata dal viceministro Morando.

In particolare, chiediamo al Governo di proseguire con forza il confronto con l’Unione Europea per raggiungere innanzitutto una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti subordinati. Ci sono già le risorse affinché questo ristoro sia possibile, almeno in parte, e ammontano a 100 milioni di euro. C’è la volontà da parte del Governo, nel confronto con l’Unione Europea, di allargare quel fondo e arrivare magari al completo soddisfacimento di tutti gli obbligazionisti subordinati. Naturalmente, auspichiamo che questa strada sia percorribile e che soprattutto sia percorribile con le modalità individuate dal Governo, ovvero senza mettere mano alla fiscalità generale, dunque senza chiedere un intervento in tal senso che gravi sulle tasche dei cittadini, ma coinvolgendo in questo tipo di operazione l’intero sistema bancario.

Si tenga conto che questa iniziativa si inserisce all’interno di una iniziativa più corposa, che è quella della costituzione del Fondo Atlante, presentato ieri, un fondo anch’esso finanziato da soggetti privati che avrà come obiettivo quello di affiancare il sistema bancario sulle attività di ricapitalizzazione che verranno messe in campo nei prossimi mesi e nei prossimi anni e di fronteggiare eventuali sofferenze che in alcuni casi patisce il sistema bancario, soprattutto per le banche più piccole.

A questa iniziativa, volta a recuperare le risorse per il ristoro di tutti gli obbligazionisti subordinati, si affianca la necessità che il Governo si attivi nei confronti dei possibili acquirenti delle nuove banche, affinché vengano garantiti dei warrant agli ex azionisti di Cassa di Risparmio di Ferrara. Quindi, si vuole prospettare una nuova forma di partecipazione agli ex azionisti nelle nuove banche.

Perché si parla di azione di sensibilizzazione verso le nuove banche? Perché prevedere un intervento di questo genere in legge purtroppo è impossibile ma, oltre a essere impossibile, rischierebbe di essere fortemente dannoso in quanto queste banche in questo momento sono sul mercato, quindi ci sono trattative in corso per l’acquisizione di queste nuove banche per consentirne uno sviluppo. Pertanto, questo tipo di azione di carattere legislativo rischierebbe di mettere a repentaglio questa azione, con ulteriori ripercussioni sui territori su cui agiscono le quattro banche, in particolare sull’occupazione e – non si vorrebbe mai – sui correntisti. Quindi, noi chiediamo che il Governo porti avanti una forte azione di sensibilizzazione nei confronti delle nuove banche e di chi li acquisirà per riconoscere agli ex azionisti nuovi warrant.

Infine, siccome i territori interessati dalle quattro banche investono alcune province del nostro territorio nazionale e in particolare, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, il territorio di Ferrara, chiediamo che il Governo possa immaginare, in accordo con le Regioni, così come indicato anche dal viceministro Morando, la possibilità di mettere in campo nuovi strumenti di sviluppo per superare gli effetti di shock che queste crisi hanno determinato sul territorio e sull’economia del territorio. A nostro avviso, sussistono le condizioni perché ciò possa avvenire, nell’interesse ovviamente di chi vive quei territori, tanto a livello regionale quanto nazionale.

L’obiettivo della risoluzione, una volta approvata ovviamente, è quello di rafforzare l’azione già importante che il Governo sta svolgendo nei confronti dell’Unione Europea, che contiamo possa arrivare a compimento nel giro di pochi giorni, così come anticipato dal viceministro Morando e dallo stesso Governo, in modo tale da poter dare risposte concrete ai cittadini, non solo quelli ferraresi ma più in generale quelli colpiti dalle crisi bancarie.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Oggi tocchiamo un tema sicuramente sentito, per quanto riguarda almeno il territorio della Regione Emilia-Romagna, dalla provincia di Ferrara, che si è vista scippare, con un decreto del Governo del 23 novembre 2015, in una fumosa domenica pomeriggio, provvedimento deliberato in appena quindici minuti circa, i risparmi di circa 32.000 persone, tra azionisti, che ammontano a circa 28.000, e obbligazionisti, che ammontano a circa 4.000. I danni di questo terremoto – così lo possiamo definire – economico e finanziario che si è abbattuto sulla provincia di Ferrara non sono ancora stati stimati in toto, ma più o meno le cifre sono quelle che vi ho appena indicato.

Sono circa sei mesi che portiamo avanti una campagna di informazione chiara nei confronti di tutte queste persone che hanno perso buona parte dei loro risparmi, con serietà e con chiarezza, analizzando le responsabilità dirette di chi ha amministrato l’istituto bancario in questione, esaminando le responsabilità dirette di Bankitalia, che molto spesso si è resa corresponsabile delle scelte di chi ha gestito questo istituto, e valutando le responsabilità dirette dell’attuale Governo nazionale, presieduto dal signor Matteo Renzi e gestito dai suoi ministri, tra i quali ne cito uno che viene proprio dalla provincia di Ferrara, il buon Dario Franceschini, che si è ben guardato dal commentare quello che è capitato con il decreto “Salva Banche”. L’abbiamo visto a Ferrara a inaugurare il Jazz Club, però non l’abbiamo ancora sentito parlare di questo infausto decreto. E continueremo con serietà lungo questa strada, puntando il dito contro chi ha distrutto un’economia territoriale già provata dal terremoto e già segnata dal più alto tasso di disoccupazione tra le province emiliano-romagnole. Non bastasse già questa situazione estremamente critica, dulcis in fundo il Governo decide di distruggere questa banca e, di conseguenza, i risparmi di tanti cittadini.

Mi fa piacere che il segretario del PD regionale, Paolo Calvano, attuale consigliere regionale, rincorra su questo tema il nostro movimento. Ricordo bene quando siamo partiti, sei mesi fa, ribadendo a gran voce che tutti i risparmiatori dovevano essere rimborsati, come ricordo bene alcuni articoli di stampa che sottolineavano che il Governo aveva agito in maniera adeguata, che era giusto il decreto “Salva Banche”, che bisognava colpire i latifondisti che hanno portato avanti la gestione di queste banche, i latifondisti che hanno comprato azioni e obbligazioni, quando invece la realtà era ben diversa. Stiamo parlando in molti casi di risparmiatori truffati da questo Governo, risparmiatori costituiti da pensionati, imprenditori, studenti, che si aspettano una risposta politica da questo Governo. Il PD fa tutto, disfa tutto e dice tutto. Il PD è quello che ha votato il bail-in a livello europeo. Il PD è quello che ha amministrato la Provincia e la Città di Ferrara per sessant’anni e oggi sembra quasi che non abbia mai avuto niente a che fare con il discorso della banca.

Uscirò proprio nei prossimi giorni con una bella relazione anche legata al danno economico che Coopcostruttori ha causato alla banca. Si parla di circa 92 milioni di euro, che nelle varie annualità hanno distrutto il patrimonio dei risparmiatori di Cassa di Risparmio, e ci sono molte corresponsabilità politiche legate a questo discorso. Nei prossimi giorni mi riservo di uscire anche su questo tema. Ebbene, il Governo e il PD, adottando il decreto “Salva Banche”, accettando supinamente il bail-in, azzera anche la Cassa di Risparmio di Ferrara, che non ha nulla a che fare, per quello che riguarda anche il percorso storico, che va contestualizzato, rispetto ad altre banche amiche del PD, come la Banca Etruria. Probabilmente il ragionamento che è stato seguito è quello che non si possono coprire soltanto i danni di Banca Etruria e del papà dell’attuale ministro Boschi, ma che occorre trovare qualche altra banca che è in difficoltà, buttarla dentro questo calderone, che viene chiamato “Salva Banche”. E, badate, non viene chiamato “Salva Banche” con i soldi dei risparmiatori delle banche in questione, perché probabilmente qualche ministro non avrebbe accettato in tal caso le imposizioni del Partito Democratico, ma viene chiamato semplicemente “Salva Banche”. Si va avanti e si arriva a questa tiritera, che ancora oggi continua a restare senza risposte.

È vero, ha avuto ragione il consigliere Calvano, è venuto il viceministro Morando a Ferrara, chiamato dagli azzerati della Carife, ma anche in quel caso non ha detto nulla sulla vicenda. Stiamo ancora aspettando il Regolamento di attribuzione delle risorse del Fondo di solidarietà, ma ancora non si è concluso niente.

Anch’io ho colto qualche spunto che, nella risoluzione che ho presentato, vorrei che venisse colto. Al di là che noi chiediamo i rimborsi totali per gli obbligazionisti e gli azionisti, chiediamo, come è capitato per il terremoto, che il nostro territorio possa avere un momento di conforto attraverso anche una gestione diversa, che ormai manca, anche di una fondazione, che non va più a elargire risorse ai Comuni, perché ovviamente è stata azzerata anche questa. Speriamo ovviamente che i nuovi acquirenti abbiano un occhio di riguardo anche per il territorio della provincia di Ferrara, una volta che la nuova banca comprerà le banche che sono state distrutte dal decreto “Salva Banche”. Tuttavia, non possiamo lasciare questo auspicio al buonsenso degli acquirenti. Non credo, infatti, che gli speculatori della finanza che andranno a comprare queste banche metteranno nero su bianco che gli azionisti verranno rimborsati mediante l’assegnazione di warrant e che verrà conservato (chiamiamolo così) un consiglio di amministrazione del territorio. A meno che sia lo stesso Governo a imporre certe regole sulla vendita di questo istituto bancario.

Non possiamo pensare che si indirizzi la finanza con il buonsenso. Mi dispiace dirlo, ve lo assicuro, perché ho sempre avuto un atteggiamento piuttosto liberale da questo punto di vista, ma dobbiamo cercare di vincolare chi compra a compiere certe scelte. Anzi, mi aspettavo una risoluzione un po’ più forte da parte del Partito Democratico, ma capisco che qui si sia a busta paga del Governo Renzi e che, quindi, sia difficile sostenere con chiarezza che il Governo Renzi ha sbagliato. Abbiamo fior fiore di consulenti economici nella provincia di Ferrara, come il buon Luigi Marattin, che è andato a dire che i risparmiatori dovevano essere consapevoli di quello che facevano quando compravano le azioni o le obbligazioni, anche se poi pubblicamente, durante un’assemblea di azzerati Carife, non gli ho mai sentito ripetere questo concetto, che pare sia in grado di sostenere solo a livello di stampa o su Facebook.

Noi continueremo la nostra battaglia fermamente, convinti come siamo che queste persone debbano essere rimborsate totalmente per quello che riguarda obbligazioni e azioni. Continuiamo questa battaglia di serietà e non intendiamo annacquarci con le risoluzioni presentate dal Partito Democratico, cercando anche di essere una spina nel fianco di un Governo che, se continuiamo ad abbassare la testa e a metterci anche a novanta gradi (se mi è permesso dirlo), si disinteresserà altamente…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, la prego.

 

(brusio in Aula)

 

FABBRI: Ma è così, perché la risoluzione del PD è una presa per il culo degli azzerati della Carife. Così facendo non otterremo niente.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, la prego.

 

(brusio in Aula)

 

FABBRI: Scusate, sto parlando in italiano.

Noi siamo convinti che, invece, dobbiamo essere una spina nel fianco nei confronti di chi deve decidere delle sorti di 32.000 risparmiatori che sono stati raggirati dal Governo attuale e dal Partito Democratico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, la richiamo ad adoperare toni e linguaggi rispettosi dell’aula in cui siamo.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Noi abbiamo presentato alcuni emendamenti alla risoluzione del Partito Democratico – ovviamente, e lo dico senza tergiversare, hanno la maggioranza e, quindi, se la voteranno – per cercare di renderla un po’ più efficace rispetto a quello che è in realtà. Inoltre, abbiamo presentato una nostra risoluzione per far capire qual è il nostro punto di vista sulla questione, perché qui a me sembra di essere alla sagra della demagogia. Infatti, mi fa specie vedere oggi il PD tentare di porre rimedi a errori commessi dal PD stesso, allorquando ha realizzato un bail-in retroattivo, è andato anche contro la Costituzione e ha messo in ginocchio un’intera provincia. E adesso il PD si attiva, per salvare la faccia direi più che i cittadini, perché i cittadini li ha già rovinati, e prova a salvare il salvabile. Sostanzialmente, però, si continua a mettere nelle mani di un Governo che ha messo in ginocchio questa provincia adottando il famoso decreto “Salva Banche”, una provincia purtroppo già martoriata. Ricordo, infatti, il fallimento della Coopcostruttori, che nessuno in Italia sa essere il terzo crack finanziario dopo Parmalat e Cirio, il terremoto che ha colpito quel territorio martoriandolo, il triste primato di provincia con la maggiore spesa sanitaria pro capite – e sappiamo tutti grazie a che cosa – di tutta la regione. Insomma, direi che i cittadini della provincia di Ferrara ne hanno già abbastanza.

Ebbene, questa risoluzione passa nuovamente la palla nelle mani del Governo italiano, che ha già dimostrato di non essere in grado di tutelare gli interessi dei cittadini, salvo qualche raro caso, magari quando di mezzo ci sono padri, fratelli, sorelle o fidanzati che mandano SMS riguardo a emendamenti da approvare.

Con riferimento alla risoluzione della Lega Nord, capisco l’intento, comprendo le ragioni del consigliere Fabbri, però ci sembra anch’essa poco concreta. Noi auspichiamo ovviamente che tutti i cittadini che hanno subìto danni da questa situazione vengano giustamente risarciti, e quando dico giustamente intendo dire – cito Don Milani – “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Ad ogni modo, ribadendo la nostra assoluta volontà che tutti vengano rimborsati, a nostro giudizio occorre fissare le priorità qualora le risorse non permettessero di risarcire tutti coloro che hanno subìto un danno.

Non bisogna confondere gli speculatori con i risparmiatori, gli investitori consapevoli con quelli inconsapevoli che si sono affidati a una banca del territorio che non ha saputo tutelare il territorio stesso.

Non vogliamo equiparare il piccolo risparmiatore che magari ha messo la maggior parte dei suoi risparmi in questa banca trovandosi sul lastrico con il grande imprenditore che ha messo una piccola quota del suo portafoglio e che chiaramente è stato danneggiato, ed è giusto che venga anche risarcito, ma sicuramente in seconda battuta rispetto a quei cittadini che oggi si trovano in ginocchio. Questo è l’intento della nostra risoluzione e dei nostri emendamenti.

Riteniamo che tra gli atti proposti oggi il nostro sia quello più realistico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Signor presidente, sono abbastanza convinto che la vicenda, nonostante le risoluzioni che verranno approvate, dovrà trovare una soluzione che preveda un’intesa tra l’Italia e l’Unione europea. Come è noto, infatti, l’argomento in discussione oggi è proprio quello: l’incapacità dell’Italia di far valere in sede europea decisioni che hanno un riflesso immediato sul sistema bancario e che tra parentesi – voglio dirlo – non vedono soltanto decisamente penalizzati gli investitori delle quattro banche oggetto della nostra attenzione.

Se qualcuno non se ne fosse accorto, nel frattempo, la vicenda della Popolare di Vicenza sta mettendo a rischio un sistema bancario che vede una fluttuazione delle azioni, ad esempio di UniCredit, che nell’ultima settimana hanno registrato dei picchi da -13 a +11, a seconda dei giorni e delle notizie che si diffondono.

L’altra grande banca oggi sotto scacco e sotto pressione è Intesa Sanpaolo, perché anch’essa ha deciso di intervenire sull’inoptato dell’operazione che interessa Banco Veneto. Dico questo perché dobbiamo inquadrare il tema all’interno di questo balletto che c’è tra le banche italiane. Peraltro, mi stupisce che nessuno degli intervenuti abbia pronunciato la parola Bankitalia, perché se c’è un responsabile primo di queste ignobili vicende si chiama proprio Bankitalia, che ha sempre determinato gli assetti politici italiani dal dopoguerra, ma che non ha mai assolto fino in fondo, almeno dopo gli anni Sessanta, le sue funzioni istituzionali.

Anche rispetto alla vicenda Carife non si può negare che i metodi di intervento di Bankitalia siano risultati insufficienti, poco lungimiranti e molto spesso complici. Noi ci peritiamo di chiedere interventi esterni, ma forse sarebbe cosa buona e giusta se, tra le tante Commissioni d’inchiesta inutili che vengono istituite in Parlamento, se ne istituisse una seria sul sistema bancario italiano e sulle intromissioni al suo interno da parte di Bankitalia.

Non so se sia il caso di dare la caccia al colpevole. Dico però, con molto rispetto per l’amico Calvano, che ha fatto poca fatica a scrivere questa risoluzione e non perché sia priva di contenuti, ma perché è l’esatta fotocopia dell’interrogazione parlamentare a risposta scritta degli onorevoli Bratti-Boldrini-Romanini-Baruffi, n. 412794, e della risposta in Commissione, senatrice Maria Teresa Bertuzzi, n. 302755, presentate quattro giorni fa.

Se volete andarle a vedere, vi cito i numeri delle interrogazioni. Le estraete e vedete che sono esattamente lo stesso testo. Insomma, siamo veramente al paradosso, per cui le stesse domande che si pongono al Governo, all’interno parlamentare, diventano occasione di impegno da parte di questa Assemblea per il Governo. Posso dimostrarlo facilmente, perché basta andare su open data e si estraggono i testi alla lettera. C’è qualcosa di diverso, ad esempio: invece di “premesso che”, c’è “l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna”, ma non mi pare uno sforzo di taglia e incolla di grossa fatica, almeno sotto il profilo operativo.

Detto questo, secondo me il tema è vecchio. Anche sotto questo profilo, sono andato a vedere la Nuova Ferrara dell’8 giugno 2014. Sapete come intitolava; e già allora c’erano dei problemi di Carife? “La Carife alla Popolare di Vicenza”.

Il sistema delle scatole cinesi, costruito artatamente in una commistione tra poteri bancari e poteri politici è questo, per cui vi sono delle banche, cosiddette spazzatura, che devono farsi carico di banche ancora più spazzatura e tutto assieme il sistema deve fottere i cittadini ignari.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere Foti, non le fa onore quello che sta dicendo.

 

FOTI: Questo termine è perfettamente da vocabolario.

 

PRESIDENTE (Soncini): Continuo a chiedervi di non ledere la dignità dell’aula e di questa sede istituzionale.

 

FOTI: Signora presidente, stia tranquilla che la dignità dell’aula è offesa da altre cose, ad esempio dalla presentazione di atti di sindacato fotocopia di atti parlamentari.

 

PRESIDENTE (Soncini): Concluda l’intervento, consigliere.

 

FOTI: Concludo quando il tempo sarà scaduto e la prego di non interrompermi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Ha tre minuti.

 

FOTI: Appunto, ho tre minuti. Quindi, se permette, decido quando concludo, non quando decide lei.

Dicevo che abbiamo visto dei risparmiatori che sono stati azzerati nei loro guadagni per legge. Vi rendete conto di cosa sta succedendo in questo Paese? Chi deve vigilare non lo fa; ed è Bankitalia. Chi dovrebbe occuparsi dei soggetti deboli si interessa dei soggetti forti e i soggetti deboli finiscono per vedere azzerati i loro guadagni di una vita.

Scusatemi, ma allora penso che ci sia da fare un salto di qualità non rispetto soltanto al limitarci, occasionalmente, alla considerazione di questi sistemi perché, come nel caso di specie, vi è anche un interesse legittimo del territorio emiliano-romagnolo per la Carife. A mio avviso, vi è qualcosa di più che va chiesto, cioè che il sistema bancario ritorni al sistema duale da cui sono nate le banche.

Come sapete, la vecchia legge bancaria prevedeva che le banche potessero essere d’affari, quindi con rischio e dunque chi ad esse si rivolgeva accettava il rischio, e banche che, invece, avevano come proprio obiettivo quello di intervenire sul territorio e di produrre redditi per il territorio. La commistione che è stata fatta ad un unico sistema sta portando ai risultati che abbiamo oggi sotto i nostri occhi.

Penso che se vi fosse ancora Beneduce – vorrei precisare che non è apologia; c’era Beneduce, presidente, non so se lei lo conosceva ma aveva una certa notorietà – si pentirebbe di essere intervenuto per tanti anni a richiamare, come fece Einaudi, lo Stato alle sue funzioni, che sono quelle di controllore, ma non anche di controllato, e la Banca d’Italia che ha quelle di controllore, ma non di commistione con il sistema delle banche. Qui invece c’è la commistione col sistema bancario di Bankitalia e c’era la commistione con il sistema di Mediobanca.

Dove vogliamo andare in queste condizioni, se non finire con i decreti da guardia boschi?

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Calvano. Ne ha facoltà.

 

CALVANO: Grazie, presidente. So che i bimbi capricciosi per farsi ascoltare dicono le parolacce. Io ho trentotto anni, non sono più nella categoria bimbo, per cui non userò termini che siano indispensabili per farmi ascoltare, però ci tengo a chiarire alcuni aspetti di revisionismo storico condotti in particolare dal consigliere Fabbri.

Il primo è il seguente. Purtroppo c’è un’azione di responsabilità in corso nei confronti dei dirigenti della Banca di Ferrara che avrà un suo percorso e un suo corso per cento milioni di euro. Vedremo quale sarà l’esito.

A questo si aggiunge il fatto che c’è un impegno parlamentare a mettere in campo una Commissione di inchiesta. Spero e auspico che questa Commissione venga istituita e possa fare ulteriormente luce su cosa è successo in questa banca negli ultimi anni.

Aggiungo un’altra considerazione. Ho colto il calore del consigliere Fabbri nel suo intervento. Del resto, la Lega è molto esperta di banche e soprattutto di crisi bancarie. La lettera di Bossi ai leghisti e ai suoi circoli è datata 1999 e dice: “Vogliamo fare una banca padana e dei padani. Poiché la banca deve essere solo nostra, è importante trovare altri sottoscrittori di capitale”. Ne hanno trovati molti, probabilmente non abbastanza, però ne hanno trovati, perché Bankitalia fa nascere la banca della Lega nel 2000. Poi arriviamo nel 2005 e Credieuronord è salva grazie a Fiorani. La Lega cambia rotta su Banca Italia. Infine, chiudiamo con un bel dossier del Sole 24Ore sul perché fallì Credieuronord. Fabbri sicuramente, parlando con coloro che l’hanno preceduto, non certamente lui, può farsi raccontare come può fallire una banca e magari darci indicazioni utili per quando ci sarà la Commissione di inchiesta parlamentare.

Ho ascoltato attentamente il consigliere Fabbri sul tema del bail-in. La battaglia della Lega in merito è stata talmente forte, incisiva e convinta che, quando il decreto e l’atto è arrivato in Parlamento europeo, Salvini si è astenuto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere ha esaurito il tempo.

 

CALVANO: Chiudo, per rispondere al consigliere Foti, dicendo che devo svelare un segreto. Con Bratti, la Bertuzzi, altri parlamentari del PD e, se andrà a vedere anche gli atti depositati in Consiglio comunale, con il capogruppo Vitellio, ci sentiamo spessissimo. Questo ogni tanto ci porta a fare atti, a livello nazionale, locale e regionale, finalizzati a rafforzare l’azione del nostro partito.

Il giudizio su quell’azione lo lasceremo ovviamente agli elettori, però ci tenevo a svelare questo arcano segreto di telefonate che tra di noi ci facciamo per coordinare l’azione istituzionale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Ha chiesto di parlare la consigliera Zappaterra. Ne ha facoltà.

 

(brusio in Aula)

 

Colleghi, lasciamo parlare la consigliera Zappaterra. Ascoltiamoci. Grazie.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Spenderò pochissime parole, perché non so francamente se ridere o piangere. Mi verrebbe da ridere, se non fosse che la situazione dei risparmiatori azzerati è davvero tragica. Nel dibattito che ho sentito manca solo che si dia la colpa al PD, o a chi ha governato la provincia di Ferrara, del terremoto. Ci manca solo che ci venga data la colpa del terremoto. Qualcuno ha provato a dire che magari qualche responsabilità anche su quello potevamo averla, però davvero credo che non si stia facendo un dibattito serio.

Tutti quelli che adesso tengono alta la bandiera dei rimborsi, del ristoro per gli azionisti quando sappiamo che le azioni sono capitale di rischio, sul ruolo di Bankitalia, io non li ho mai sentiti dire, nel 2013, davanti alle associazioni di categoria del mondo economico e di fronte a chi la banca la governava, che stavano sbagliando.

Nel 2013 ci sono andata io, e forse qualcun altro, alle assemblea di Unindustria, come alle altre assemblee annuali delle associazioni di categoria, piuttosto che sui giornali, a dire che avevo una forte preoccupazione per la gestione di Carife, perché nel ricambio del consiglio d’amministrazione chiesto da Bankitalia non si era andati fino in fondo e i consiglieri cambiati erano stati solo due su tredici.

Nel 2013 sapevamo già tutti che c’era un problema. Tiriamo fuori i conti della Coopcostruttori. Inviterei il consigliere Fabbri, che ha ragione certamente, a riflettere sul fatto che fare credito alla Coopcostruttori quando era già in pessime condizioni è stato un errore da parte della banca, ma di chi è la responsabilità? Chi ha deciso di fare credito alla Coopcostruttori, piuttosto che al gruppo Siano di Milano, piuttosto che ad aziende ormai morte?

Vogliamo ammettere che c’è stata mala gestio sulla banca? Vogliamo non fare finta che l’autorità giudiziaria, che poi arriverà a sentenza, su come la banca è stata gestita ha aperto un procedimento? Tutti quelli che adesso mi trovo a farmi la ramanzina perché la situazione è drammatica dov’erano quando si è aperto un dibattito per provare a evitare di arrivare a questo punto? Perché continuavate a parlare della ferraresità, della banca del territorio? Se Carife avesse fatto la banca, anziché la banca ferrarese, non saremmo in questa situazione, al netto del Governo, del salva banche, di Bankitalia, del bail-in e di tutto il resto.

Adesso, per fortuna, siamo in una situazione dove c’è una squadra larga che lavora perché ci sia il ristoro, perché gli azionisti con i warrant possono avere la loro soddisfazione, ma vogliamo fare un po’ di analisi? Cerchiamo di essere un po’ coerenti. Proviamo a riconoscere che c’è stato chi, in un momento in cui la situazione era già critica, l’ha detto e c’è stato chi è stato, da questo punto di vista, assolutamente omertoso, se non peggio, e ha continuato a lisciare il pelo a chi la banca la governava, perché magari per sensibilità politica, per vicinanza politica, aveva simpatia.

Carife non è MPS. Il Comune e la Provincia non erano azionisti di Carife. C’era il mondo economico a gestire Carife. Tutte le difficoltà che ci sono in quella provincia e che continueranno ad esserci – speriamo sempre meno, anche grazie al lavoro di questa Regione – non sono legate solo a chi l’ha governata, ma al tessuto imprenditoriale, al fatto che abbiamo delle peculiarità che altri territori non hanno, perché chi c’è stato non si è preso certe responsabilità.

Lo vogliamo dire, o no? Se non lo vogliamo dire, vogliamo fare solo la parata, vogliamo fare i disfattisti, vogliamo prendercela col Governo? Guardate, io non sono a libro paga di nessuno. Ho criticato il Governo molto più spesso di quanto la Lega non abbia criticato Salvini.

Quindi, siccome la situazione è davvero complicata, nonostante ci sia una via d’uscita che abbiamo costruito come PD, al di là del fatto che qualcuno ci accusa di essere la causa di tutti i mali e del fallimento di una banca gestita da altri, adesso la squadra per raggiungere l’obiettivo di ristorare obbligazionisti e azionisti, per fortuna, è una squadra larga. Per fortuna, con la fondazione si può ragionare. Per fortuna, a proposito di PD, il sindaco Tagliani ha preso una posizione netta, come se non facesse parte del PD. Quindi, faccio anche fatica a capire l’accanimento che si pone in questa versione.

Se vogliamo continuare a fare gli show, continuiamo pure. Noi continueremo a lavorare perché il fondo interbancario venga aumentato, perché il ristoro per gli obbligazionisti subordinati ci sia, perché la nuova banca si occupi degli azionisti attraverso i warrant con la coscienza pulita di aver detto, ben prima che scoppiasse il caso, che il problema esisteva, coraggio che qualcun altro non ha dimostrato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Zappaterra.

La parola al consigliere Fabbri. Le resta un minuto.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Pensavo che piangesse solo la Fornero, ma oggi ho scoperto che piange anche la collega Zappaterra davanti ai risparmiatori traditi della Carife, al netto − come dice spesso il nostro presidente − del fatto che noi vogliamo i rimborsi totali degli azionisti e degli obbligazionisti. È qui presente il presidente Stefano Bonaccini lo informo che abbiamo sollecitato, mediante una lettera inviata dal Comune di Bondeno, attraverso il sindaco Bergamini, il presidente della Provincia Tagliani, forti del fatto che, nell’ultimo incontro svolto a Ferrara con il viceministro Morando, ci ha sollecitato sul fatto di svolgere un incontro tra sindaci e Regione per cercare di trovare una soluzione, stile “commissario del terremoto”, per quello che riguarda la possibilità di interloquire con il Governo per trovare forme di ristoro sui territori, come è capitato con il sisma. Ribadisco questo concetto. Oggi la lettera è ferma sulla scrivania del presidente Tagliani. Spero che gliela spedica e che si cerchi di lavorare insieme.

Rimane ferma la nostra volontà di un rimborso totale degli obbligazionisti e degli azionisti. La Lega voterà favorevolmente alla nostra risoluzione, contro a quella del PD e contro a quella del Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

Chiudo la discussione generale sugli oggetti. Apro la discussione generale sugli emendamenti. Trattandosi di quattro emendamenti, sono previsti dieci minuti per ciascun intervento.

Non ho iscritti in discussione generale sugli emendamenti. Chiudo la discussione generale sugli emendamenti.

Apro la dichiarazione di voto. Sono previsti cinque minuti complessivi per Gruppo.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Noi voteremo contro la risoluzione del Partito Democratico e ci asterremo per quanto riguarda la risoluzione della Lega. Pur essendo, secondo noi, non completamente efficace o, quantomeno, non completamente equa, quantomeno tenta di dare giustizia a questa situazione.

Il Partito Democratico non è causa, ovviamente, del terremoto a Ferrara. Sappiamo, ad esempio, che il fenomeno della subsidenza esiste, ma vi è la volontà di andare avanti con le trivellazioni. Si è parlato di mala gestione per quanto riguarda le banche. Sì, peccato che (cosa è successo con il bail-in?) anziché far pagare i responsabili si fanno pagare i cittadini. A noi sembrerebbe più giusto far pagare i responsabili di questa mala gestione e non chi ha investito i risparmi di una vita fidandosi della banca del territorio.

Dove eravamo quando si parlava? Dove eravate voi! Proprio perché eravate lì dovevate intervenire. Noi eravamo ancora semplici cittadini, come riteniamo di essere tuttora. È per questo motivo che, secondo noi, la nostra ottica, il nostro punto di vista ha una grande forza, quella della libertà, la libertà di non dipendere da poteri economici, da lobby, da interessi, da banche. Il Partito Democratico ha effetti un po’ nefasti sulle banche. Pensiamo al Monte dei Paschi, che non gode esattamente di ottima salute, nonostante i 3,9 miliardi già ricevuti in passato sempre dallo Stato italiano. Si tenta sempre di salvare gli interessi economici paventandoli come interessi dei cittadini quando, però, si va a pescare dalle tasche dei cittadini.

Noi voteremo contro la risoluzione del Partito Democratico e ci asterremo per quanto riguarda quella della Lega. Ci dispiace che per una bandiera voteranno contro la nostra, non capendo che l’intento è lo stesso, cioè quello di tutelare tutti quanti, chiaramente stabilendo priorità. Non possiamo equiparare chi ha speculato con chi ha investito risparmi. Non possiamo paragonare chi ha acquistato un’azione a un valore nominale con chi, magari, ha approfittato delle oscillazioni del marcato interno, magari in un momento in cui erano al ribasso, speculando su quell’obbligazione.

Secondo noi, vanno comunque stabilite delle priorità e degli ordini di risarcimento, augurandoci che, chiaramente, vengano ristorati tutti quanti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Calvano. Ne ha facoltà.

 

CALVANO: Siccome vorremmo provare a restare nel merito, abbiamo guardato gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle. A prescindere dal loro voto finale, riteniamo che il primo emendamento sia accoglibile in quanto allarga la problematica a una dimensione un po’ più ampia rispetto a quella di Ferrara. Quindi, lo ritengo assolutamente giusto. Vi è un pezzo di Romagna interessata alla questione, dal momento che altri istituti bancari sono stati coinvolti, con la presenza di alcune sedi in Romagna.

Sugli altri tre, invece, c’è contrarietà. Spiego il senso della contrarietà, in particolare sul secondo. Lo spiego perché non riesco a trovare coerenza nella posizione del Movimento 5 Stelle espressa dalla collega Sensoli sul voto. Il Movimento 5 Stelle decide di votare contro la risoluzione del PD e di astenersi sulla risoluzione della Lega. Potete fare tutti la seguente operazione: leggete le risoluzioni. Quella del Movimento 5 Stelle e quella del PD sono molto simili. Addirittura, nella risoluzione del Movimento 5 Stelle si prevede di distinguere, in caso di assenza di risorse, il pagamento degli obbligazionisti secondari, mentre noi chiediamo di fare di tutto per poterli ristorare completamente. La Lega, dall’altra parte, non solo chiede il ristoro di tutti gli obbligazionisti, ma, con risorse pubbliche, chiede il ristoro anche degli azionisti.

Pertanto, delle due, la posizione del Movimento 5 Stelle espressa nella risoluzione era molto più vicina alla risoluzione del PD. Prendo atto di questo. Prendo atto, eventualmente, di nuove convergenze parallele tra i due movimenti, tra i due partiti, un po’ in antitesi rispetto alla caccia che ha lanciato Bugani a Bologna sugli elettori di sinistra. Racconteremo agli elettori di sinistra di Bologna che il Movimento 5 Stelle guarda un po’ più alla Lega che alla sinistra. Ne prenderemo atto e spero ne prendano atto anche gli elettori di Bologna.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Siamo in dichiarazione di voto. Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Collega Calvano, gli elettori di Bologna sanno già per chi votare. Non c’è bisogno di indirizzarli verso la Lega. Penso che ci sarà un risultato straordinario quest’anno per quello che riguarda il Comune di Bologna.

Noi votiamo la risoluzione della Lega Nord e votiamo contro − come dicevo prima – a quella del PD e a quella del Movimento 5 Stelle. Concordo con il collega Calvano solo su un punto. A mio avviso, una forza d’opposizione, come quella del Movimento 5 Stelle, non dovrebbe annacquare la discussione sul “Salva Banche” facendo proposte che, a mio avviso, non vanno contro il Governo e non vanno contro l’azione scellerata che vi è stata con il voto del Consiglio dei Ministri sul “Salva Banche”.

Noi continuiamo la nostra battaglia, e ne siamo fermamente convinti. Quando sei mesi fa parlavo contro il “Salva Banche” venivo zittito con affermazioni del tipo che era impossibile rimborsare gli obbligazionisti. Oggi ho visto che addirittura il PD va oltre e parla di tutti gli obbligazionisti, non soltanto di quelli subordinati. Non ho mai parlato, in questa risoluzione, di fondi pubblici. Il Governo ha la forza di contrattare con la Comunità europea sul fondo interbancario, che non deve essere considerato un aiuto di Stato, ma un fondo mutualistico privato. Questa è la sfida che attenderà, credo, il Governo nei prossimi mesi e nei prossimi giorni.

A barra dritta, andiamo avanti nei confronti di questa battaglia, che non vogliamo assolutamente perdere. Spero che tra qualche mese, così come il PD ha cambiato idea sul tema degli indennizzi e dei rimborsi, capiti lo stesso, probabilmente sollecitati da un’opinione pubblica che attende da mesi, nelle proprie idee.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Non ho altri iscritti in dichiarazione di voto.

 

(interruzione del consigliere Calvano)

 

Abbiamo già svolto la discussione generale, la discussione generale sugli emendamenti e le dichiarazioni di voto.

A questo punto, passiamo alla votazione. Abbiamo ascoltato la dichiarazione di voto, ma chiedo, per correttezza formale, l’assenso al consigliere Calvano per poter mettere in votazione gli emendamenti che insistono sulla sua risoluzione.

 

CALVANO: Acconsento all’ammissione degli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Manca uno scrutatore. Sostituisco la consigliera Piccinini con il consigliere Bertani nelle funzioni di scrutatore.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 4 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2477, così come emendata, a firma dei consiglieri Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri e Bagnari.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2477 è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2500, a firma del consigliere Fabbri.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2500 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2504, a firma dei consiglieri Sensoli e Bertani.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2504 è respinta.

 

OGGETTO 1395

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo un modello inclusivo per affrontare le crisi umanitarie e contrastare l’ISIS, anche tramite il ruolo dell’ONU, a sostenere in ogni sede il ruolo dell’Europa per facilitare il dialogo tra Russia e USA superando gli strumenti sanzionatori, a chiedere alla Commissione Europea l’istituzione di un fondo comune speciale tra gli Stati al fine di ammortizzare le ingenti perdite subite dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe, adottate a seguito delle sanzioni euro-statunitensi. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione)

 

OGGETTO 2507

Risoluzione per impegnare la Giunta a invitare, nelle sedi di confronto Stato Regioni, il Governo ad attivarsi nelle sedi comunitarie affinché l’Unione europea riveda la propria posizione nei confronti della Russia, a sostenere ogni attività diplomatica volta a supportare la ripresa del dialogo fra le parti e a scongiurare il rischio di un incremento della tensione internazionale. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi, Gibertoni

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 1395: risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo un modello inclusivo per affrontare le crisi umanitarie e contrastare l’ISIS, anche tramite il ruolo dell’ONU, a sostenere in ogni sede il ruolo dell’Europa per facilitare il dialogo tra Russia e USA superando gli strumenti sanzionatori, a chiedere alla Commissione Europea l’istituzione di un fondo comune speciale tra gli Stati al fine di ammortizzare le ingenti perdite subite dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe, adottate a seguito delle sanzioni euro-statunitensi, a firma dei consiglieri Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli.

Si aggiunge a questo, in abbinamento, l’oggetto 2507: risoluzione per impegnare la Giunta a invitare nelle sedi di confronto Stato-Regioni il Governo, ad attivarsi nelle sedi comunitarie affinché l’Unione Europea riveda la propria posizione nei confronti della Russia a sostegno di ogni attività diplomatica volta a supportare la ripresa del dialogo fra le parti e a scongiurare il rischio di un incremento della tensione internazionale, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi e Gibertoni.

Apro la discussione generale sui due oggetti congiunti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bargi. Ne ha facoltà.

 

BARGI: Grazie, presidente. Questa è una risoluzione un po’ datata, effettivamente, perché risale al mese di ottobre dello scorso anno, nata per mantenere viva l’attenzione su un tema che, a nostro avviso, è stato lasciato “cadente”. Il tutto nasce a seguito di un percorso dovuto a una nostra interrogazione. Si tratta di un tema per noi particolarmente importante, che ci ha interessato fin dalla nostra elezione. Nei primi mesi dello scorso anno abbiamo depositato un’interrogazione per capire quali fossero gli effetti negativi sulla nostra economia delle sanzioni euro-statunitensi alla Russia, a seguito della crisi politica ucraina del 2014.

Avevamo avanzato questa richiesta per capire anche se la nostra Regione, interessata alla problematica, si fosse aggiornata e documentata per avere dati. La risposta, ahinoi, è stata abbastanza deludente. Ci è stato detto che non vi erano dati precisi per quanto riguardava l’economia della nostra Regione, ma che l’export verso altri Paesi stava pian piano aumentando, compensando il mancato export verso la Russia. Tutto questo ci fa molto piacere. Ad ogni modo, una fetta di mercato è venuta meno e le ripercussioni sulla nostra economia regionale non sono state poche.

Vi leggo alcuni dati che abbiamo inserito nella nostra risoluzione di allora. Vi è un’analisi del LENA (Leading European Newspaper Alliance) del mese di giungo del 2015 che evidenziava già come, nel lungo periodo, l’Italia potrebbe subire danni pari a 12 miliardi di euro e un calo di occupazione pari a 215.000 posti di lavoro. Abbiamo i dati di Banca Intesa Sanpaolo che, nel giugno 2015, comunica che le perdite per l’interscambio italo-russo erano già state di 5,3 miliardi di euro, circa un anno dopo l’entrata in vigore delle sanzioni. Abbiamo altri dati che riguardano il settore della carne, dell’ortofrutta e dei formaggi, tra i più colpiti, che nel 2013 incidevano per il 32 per cento nell’export agroalimentare verso la Russia e che nel 2014, quindi a metà dell’anno soggetto a sanzioni, erano diminuiti al 20 per cento.

Altro settore in perdita è stato quello del pellame, con un danno di oltre 300 milioni di euro. L’Italia è un Paese leader in quel settore, quindi è stato colpito particolarmente. Abbiamo avuto anche una ricaduta sul turismo, tra l’altro tirata in ballo da un comunicato recente del presidente Bonaccini, in cui si rivendica il fatto che bisogna cercare di recuperare quel tipo di turismo. C’è gente che non bada neanche a spese quando arriva sulle nostre coste, piuttosto che sui nostri laghi. Considerando che sono un popolo molto orgoglioso e che reagiscono in una certa maniera, con un atteggiamento nazionalistico nei confronti di certi atteggiamenti che considerano lesivi del loro Paese, hanno boicottato il nostro Paese anche dal punto di vista turistico.

Nel settore dell’artigianato, come sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, che pure stanno ottenendo buoni risultati come piccole imprese artigiane, hanno subìto una perdita del 34 per cento sul mercato russo.

Abbiamo avuto perdite indotte. Ovviamente, le quote di mercato faticosamente acquisite verso la Federazione russa, oggi, chiaramente, andando perse, vuoi perché loro non possono più comprare da noi, vuoi per orgoglio, visto l’embargo che hanno instaurato in risposta alle sanzioni, vuoi, per orgoglio, sentendosi traditi da un partner come l’Italia, altamente considerato presso la Federazione russa, soprattutto per la qualità dei prodotti manifatturieri ed enogastronomici, tendono a boicottare. Quindi, oltre a questo danno, abbiamo anche il danno che, al loro interno, cercano di sopperire alla mancanza di prodotti che prima trovavano nel nostro mercato con prodotti di altri Paesi o con prodotti interni non della stessa qualità dei nostri, ma sicuramente in grado di sopperire alla mancanza dei nostri prodotti.

Apro una parentesi: se domani, con la bacchetta magica, cancellassimo le sanzioni e riportassimo tutto a una situazione pre-crisi ucraina, in realtà quelle fette di mercato sarebbe molto difficile poterle recuperare. Anzi, è verosimile dire che ormai sono perse.

Ci tengo a sottolineare sempre la situazione di crisi o di danno. Ci sono altri dati, ma non intendo leggerli tutti. Volevo solo citarne uno più recente, che abbiamo trovato sulla CGIA di Mestre, che risale al 26 marzo di quest’anno, in cui si dice che a seguito della crisi politico-militare con l’Ucraina le sanzioni economiche introdotte nel 2014 dall’UE nei confronti della Russia e quindi la conseguente reazione dell’embargo, portano l’export italiano verso tale Paese da 10,7 miliardi di euro del 2013 ai 7,1 del 2015, con una perdita di 3,6 miliardi di euro.

Tra le regioni più colpite, dopo la Lombardia, c’è subito l’Emilia-Romagna con 771 milioni di euro di export in meno. Citiamo questi dati perché, visto che la risposta all’interrogazione che abbiamo presentato l’anno scorso non ha dato frutti, ci siamo documentati rivolgendoci alle associazioni di categoria, ai centri di studio che hanno cercato di analizzare la situazione e lo abbiamo fatto perché siamo stati interessati anche come Gruppo consiliare proprio da un’associazione culturale Russia/Emilia-Romagna che con noi ha cercato di elaborare questi dati.

Siamo arrivati alla promozione di questo dossier. La Giunta non c’è, ma avevo portato una copia per il presidente Bonaccini, proprio perché il nostro intento era quello di presentare questo dossier in un evento più istituzionale possibile a cui ha partecipato, confermando un po’ i dati che oggi vi ho riportato, in special modo sul turismo, anche il console onorario Igor Pellicciari, che ha la sede qui a Bologna, oltre ad altri rappresentanti di associazioni di categoria. Avevamo invitato anche la Giunta, chiaramente. L’associazione aveva cercato di dare un tono più istituzionale possibile. Si era offerta – la ringrazierei, ma è uscita – l’assessore Costi, però purtroppo non ha potuto partecipare. È stato sicuramente un evento interessante perché ci ha permesso poi di fare tutte quelle analisi sulla situazione sanzionatoria che vi riportiamo oggi.

Venendo al discorso prettamente politico, perché noi chiediamo di prendere una posizione come Assemblea legislativa nei confronti di questa situazione? Perché, a nostro avviso, è stato fatto un errore molto grave nella scelta politica delle sanzioni economiche. Poi magari qualcuno tirerà in ballo la questione ucraina, sicuramente, ma ci sono piani e livelli in cui la politica internazionale agisce. Di fronte a una crisi che può essere politica e anche militare avremmo capito tavoli istituzionali e internazionali, avremmo capito interventi umanitari per cercare di riportare pace e aiuti alle popolazioni colpite dagli interventi di quel periodo. Di tutto questo, tra l’altro, oggi non sentiamo più parlare. Ci hanno fatto vedere due o tre scene un pochino catastrofiche e adesso non se ne parla più.

Noi, invece, come realtà occidentale, probabilmente perché a nostro avviso l’interesse non era tanto la questione ucraina, ma era qualcosa di diverso, ed è probabilmente riconducibile a un braccio di ferro transoceanico, abbiamo deciso di intervenire su un altro piano, che non è quello istituzionale, internazionale, di Paesi in confronto con quella che è una situazione che faccio fatica a definire bellica, ma comunque che porta anche a problemi nei confronti della popolazione dell’Ucraina. Siamo intervenuti sul piano economico che, se ci pensiamo un attimo, non ha alcun senso, anche perché questa manovra, questa operazione ci ha portato, e questi sono i dati che noi portiamo alla vostra attenzione e poi consegneremo il dossier appena vedremo qualcuno della Giunta disponibile, su quella che è la situazione attuale.

Il dossier raccoglie i dati sia dell’Emilia-Romagna che quelli a livello nazionale. I più importanti sono quelli della nostra Regione, vista la sede dove siamo. Riteniamo fondamentale che visto che è stata fatta questa scelta politica, a nostro avviso sbagliata, visto che gli altri tentativi di questa Assemblea di portare l’attenzione su questo argomento sono andati a buon fine, la sessione europea del 2015 ha visto un emendamento approvato da tutta l’Assemblea a nostra firma, proprio per cercare di spingere la nostra Amministrazione a farsi portavoce presso il Governo e presso l’Europa per il superamento di questa politica sanzionatoria, che di riflesso ci ha portato solo dei danni. Quindi, noi oggi con questo atto vorremmo magari arrivare un po’ al compimento del percorso, dando mandato alla nostra Giunta e al nostro presidente, che è anche il presidente della Conferenza Stato-Regioni, affinché si possa attivare presso il Governo, che ultimamente sta facendo pallidissimi, ma comunque apprezzati, tentativi di superare la situazione e quindi dare forza anche da parte dei territori presentando quella che è la situazione di difficoltà e quindi chiedendo di proseguire in questa direzione.

Altra cosa che chiediamo, invece, è quella di procedere, sollecitando l’Unione europea, visto che la decisione è arrivata da lì e l’Italia, purtroppo, com’era stato detto anche prima per quanto riguarda le banche, tende a subire un po’ supinamente certe decisioni, visto che la decisione strategica politica arriva da lì, chiediamo che si attivino per compensare i danni di coloro che sono stati colpiti da questa decisione politica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Sono le ore 13. Aggiorniamo il dibattito alla seduta pomeridiana, dopo le interpellanze.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,00

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI e i consiglieri Alessandro CARDINALI e Yuri TORRI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 2505 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo circa l’applicazione della direttiva europea Barnier in materia di diritto d’autore, per ottenere esenzioni dalle tariffe SIAE per manifestazioni che non prevedano biglietti d’ingresso e promosse da soggetti senza scopo di lucro, incentivando inoltre i circuiti musicali Under 35 e promuovendo il binomio musica/lavoro. A firma dei Consiglieri: Rancan, Tarasconi, Bertani, Taruffi, Foti, Aimi”

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 39

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Luca SABATTINI, Yuri TORRI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 1987 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per ottenere l’esenzione totale dal pagamento delle tariffe SIAE per tutte le manifestazioni organizzate e/o patrocinate da Amministrazioni locali e da associazioni senza fini di lucro, nelle quali venga coinvolta la comunità locale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Foti”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli:

«Il punto successivo all'espressione "Impegna il Presidente della Regione Emilia-Romagna e la Giunta regionale", è sostituito secondo la seguente formulazione:

"affinché si attivi con tempestività per ottenere l'esenzione totale del pagamento delle tariffe SIAE, in particolare per la musica e le esibizioni dal vivo, per tutte le manifestazioni, nelle quali viene coinvolta la comunità locale, organizzate da Amministrazioni Locali e per quelle organizzate da associazioni senza fini di lucro patrocinate da Amministrazioni locali, il cui ricavato sia destinato a finalità benefiche e sociali"»

(Precluso)

 

OGGETTO 1811 “Risoluzione per promuovere, anche in sede ministeriale, la ricollocazione degli ex-lavoratori BAT (British American Tobacco Holdings Limited) dello stabilimento di Bologna e la risoluzione della vicenda legata alla ex-Manifattura Tabacchi. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Alleva, Piccinini.

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Marchetti Daniele, Foti, Aimi, Taruffi:

«Il testo della risoluzione ogg. 1811 è così sostituito:

"Visti

la risoluzione oggetto 3226 della IX Legislatura, approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, in data 2 ottobre 2012, che impegnava la Giunta regionale: "ad essere parte attiva nelle trattative sindacali che riguarderanno il destino dei lavoratori della BV TECH in maniera tale da ricercare adeguate soluzioni occupazionali ed a proporre tavoli ad imprenditori disponibili a concordare piani industriali in cui, rendendo disponibili finanziamenti con finalizzazioni ben definite, possano trovare un ruolo i lavoratori della BV TECH";

la proposta di risoluzione oggetto 5640 della IX Legislatura che, tra l’altro, proponeva di impegnare la Giunta regionale a proseguire, insieme alle Istituzioni locali interessate, nell’impegno presso Philip Morris per giungere ad una soluzione occupazionale che garantisca il riassorbimento dei lavoratori della ex BV-TECH non ancora ricollocati presso il nuovo stabilimento, salvaguardando inoltre il know how e l’esperienza maturati dagli stessi nel settore;

premesso che

nel 2003 la Manifattura Tabacchi di Bologna, sita in via Stalingrado 87 a Bologna, è stata acquistata dalla multinazionale Britannica Italiana Tabacchi S.p.A. facente parte di British American Tobacco Holdings (UK) Limited (BAT) con contratto siglato in Roma il 24 luglio 2003 nell’ambito della vendita dell’intero capitale sociale di ETI – Ente Tabacchi Italiani S.p.A. (per un corrispettivo di due miliardi e trecento venticinque milioni di euro);

nel contratto di compravendita del 24 luglio 2003 rilevava, all’art. 10 "Impegni di Parte Acquirente in ordine alla salvaguardia della occupazione", un preciso impegno a non procedere a licenziamenti (per un termine minimo di tre anni o fino alla scadenza del Piano industriale se più lontana nel tempo) ed all’art. 8 "Impegni di Parte Acquirente in ordine alla gestione di ETI" l’impegno "ad attuare il Piano Industriale e a non apportarvi variazioni sostanziali";

già poco più di un anno dopo, con l’Accordo del 22 dicembre 2004, BAT dichiarava di voler procedere ad una gestione stralcio dei siti produttivi, compreso quello di Bologna, e di voler avviare una riconversione industriale anche attraverso un piano di riqualificazione professionale, con un intervento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per un periodo di mesi 12, il Tribunale del Lavoro di Bologna, in data 14 febbraio 2005 respingendo un ricorso ex art. 28 dello Statuto del Lavoratori, dava tuttavia atto nel dispositivo, dell’inadempimento, da parte di BAT del suddetto art. 8;

il Ministero dell’Economia e delle Finanze con propria Risoluzione avrebbe successivamente ritenuta illegittima la deroga di BAT alle condizioni del contratto di compravendita in particolare sotto il profilo della salvaguardia occupazionale;

con successivo Accordo del 16 novembre 2005 BAT si impegnava a sviluppare la produzione del tabacco espanso (DIET) con accordi partnership con primarie aziende di settore per la fornitura del materiale necessario per la revisione delle macchine, con una prima verifica dimensionale del piano occupazionale entro giugno 2006;

con Accordo del 1 dicembre 2005 BAT si impegnava con le Organizzazioni Sindacali per una riconversione industriale anche attraverso percorsi formativi dei dipendenti;

tale Accordo veniva recepito in un Protocollo d’intesa del 6 dicembre 2005 tra BAT, OOSS ed Enti Locali che dopo il coinvolgimento delle RSU portava ad un nuovo Protocollo d’Intesa del 13 gennaio 2006, sottoscritto da BAT Italia S.p.A, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Organizzazioni Sindacali, in cui si prevedeva l’impegno di BAT, nel mantenimento dell’occupazione e della riorganizzazione dello stabilimento, a destinare le parti del sito che risultassero disponibili ad esito della riorganizzazione, ad usi industriali o a progetti di pubblico interesse, e ciò attivando il confronto con gli enti pubblici competenti, e quindi con Regione ed Enti locali, per le problematiche rivolte a favorire la riconversione del sito secondo il progetto di realizzazione del Polo tecnologico e alla ridestinazione dello stabilimento della ex Manifattura Tabacchi ad un utilizzo per lo sviluppo di servizi di pubblica utilità e per la promozione dell’innovazione tecnologica;

in data 13 gennaio 2006 veniva sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa sottoscritto da BAT Italia S.p.A, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Organizzazioni Sindacali;

in data 29 settembre 2006 BAT procedeva alla messa in cassa integrazione guadagni straordinaria di n. 72 dipendenti per n. 8 settimane;

in data 19 giugno 2007 la Giunta della Regione Emilia-Romagna approvava il protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna diretto alla definizione di azioni congiunte da mettere in atto per la definizione delle procedure di intervento per l’acquisizione dell’area della Manifattura Tabacchi di Bologna per realizzarvi il nuovo Tecnopolo di Bologna;

in data 31 luglio 2008 veniva sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna ed il Comune di Bologna e le OOSS confederali e di categoria in base al quale i precedenti accordi venivano stralciati e di fatto il personale di BAT veniva riassorbito, a seguito di una procedura di licenziamento collettivo, da una nuova società BV Tech SpA che avrebbe dovuto essere il primo passaggio per l’avvio del nuovo Tecnopolo di Bologna;

in data 30 settembre 2008 i lavoratori venivano messi in mobilità in base ad un accordo sindacale;

in data 12 novembre 2008 veniva siglato un Accordo, tra la società BV TECH Ricerca s.r.l. e le organizzazioni sindacali territoriali, in cui si prevedeva, in tempi brevi, lo sviluppo di un'attività di impresa di Centro Servizi per la Sicurezza ICT e di Centro di Ricerca ICT all'interno dell’area della ex Manifattura Tabacchi, sulla base del quale la BV TECH Ricerca s.r.l. si impegnava, tra l'altro, ad assumere nella propria forza lavoro tutti i dipendenti iscritti alle liste di mobilità della società BAT di Bologna, che avessero manifestato la propria disponibilità alla proposta di lavoro, sviluppando un progetto di insediamento di attività industriali per la riconversione dello stabilimento di Bologna;

in data 17 novembre 2008 con un verbale sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, BAT, BV TECH s.r.l. ed organizzazioni sindacali si confermava quanto stabilito dall'Accordo sopra citato del 12 novembre 2008;

in ottemperanza di questo accordo i lavoratori dello stabilimento di Bologna, non esperti nel campo dell’informatica, sono stati riqualificati con oltre 1.000 ore di formazione dedicata, finanziata con fondi pubblici, sia attraverso la Provincia di Bologna che attraverso la Regione Emilia-Romagna;

il 26 gennaio 2009 la Giunta regionale con la deliberazione n. 29/2009, recante, "Programma acquisto complesso immobiliare denominato "ex Manifattura Tabacchi" sito in Bologna via della Manifattura n. 3 e 7 - via Stalingrado n. 87" stabiliva l’acquisto dell’intero complesso per 21.200.000 € (19.000.000 per l’area BAT-ex ETI e 2.200.000 per l’area Fintecna);

il 18 gennaio 2010 la Giunta regionale con la deliberazione la n. 46/2010, recante "Approvazione protocollo d'intesa tra Regione, Provincia di Bologna e Comune di Bologna per la realizzazione e lo sviluppo del "Tecnopolo" nell'area della Manifattura Tabacchi" stabiliva l’approvazione dello schema di "Protocollo d’intesa per la realizzazione del Tecnopolo nell’area della Manifattura Tabacchi, e per il suo sviluppo nell’ambito territoriale interessato, con attività e servizi per la ricerca scientifica e di interesse industriale, per il trasferimento tecnologico e per l’incubazione di nuove imprese innovative, anche nel campo della comunicazione e della multimedialità";

nel marzo 2010, 40 operai sono stati messi in cassa integrazione, mentre gli altri venivano destinati a mansioni non qualificate, non rispondenti al loro profilo professionale, né quello precedente, né quello successivo ai corsi di formazione;

il 13 dicembre 2010 la Giunta regionale con la deliberazione n. 1969/2010, recante "Approvazione dello schema del bando di concorso di progettazione per la ristrutturazione dell'area ex Manifattura Tabacchi ai fini dell'insediamento del Tecnopolo di Bologna" preventivava una spesa di 996.008 € per gli oneri e costi legati all’espletamento del concorso di progettazione per l’area del nuovo Tecnopolo di Bologna;

nell’ottobre 2011, 53 operai sono stati messi in cassa integrazione straordinaria, perché l’azienda Bv Tech ha annunciato di voler abbandonare il sito produttivo di Bologna;

dal 2008 l’intera produzione relativa alla manifattura tabacchi di BAT in Italia e, quindi, tutti i marchi ereditati da ETI, è stata concentrata nella manifattura di Lecce che, a sua volta, è stata chiusa da BAT nel 2011;

si è passati così da una produzione, in Italia, di 80.000 tonnellate nel 1985, di manufatti legati al tabacco, a zero tonnellate ad oggi, mentre l’importazione ha avuto una tendenza opposta, passando da 35.000 tonnellate nel 1985 ad 85.000 tonnellate nel 2011;

evidenziato che

la privatizzazione del 2003 di ETI ha prodotto, come conseguenza, il sostanziale azzeramento del settore manifatturiero del tabacco in Italia, con la perdita di 1.300 posti di lavoro e situazioni di crisi che ancora permangono;

BAT avrebbe più volte manifestato l’intenzione di tornare a reinvestire in Italia nella stessa filiera produttiva e sono già in stato avanzato investimenti di altre aziende nel medesimo settore o in quelli affini.

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

impegna la Giunta regionale e l’assessore competente

a collaborare, garantendo il proprio supporto, affinché gli ex lavoratori BAT dello stabilimento di Bologna possano essere ricollocati.»

(Approvato)

 

OGGETTO 2477 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché continui il confronto con l’Unione Europea per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti delle banche coinvolte dal decreto n. 183 del 22 novembre 2015 “Salva Banche” e per promuovere un'azione di sensibilizzazione verso le nuove banche che riconosca agli ex azionisti nuovi warrant. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri, Bagnari”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Sensoli:

«Al termine della sezione preceduta da "Evidenziato che" aggiungere il punto seguente:

"il territorio regionale è interessato dagli esiti della crisi di più banche investite dal richiamato decreto"»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Sensoli:

«Il primo punto della sezione preceduto da "Impegna" è sostituito secondo la seguente formulazione:

"alla luce di quanto esposto in premessa, ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché continui il confronto con l’UE per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti, con particolare e prioritario riguardo ai soggetti più deboli, tutelando le posizioni di quanti hanno subito inconsapevolmente l’assunzione di rischi, nonché di coloro che presentano condizioni multiple di svantaggio connesse anche agli esiti del sisma 2012 o di calamità naturali il territorio regionale è interessato dagli esiti della crisi di più banche investite dal richiamato decreto"»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma della consigliera Sensoli:

«Nel secondo punto della sezione preceduta da "Impegna" le parole: "venga promossa" sono sostituite dal testo seguente:

"prenda in esame interventi che, anche con il concorso attivo del sistema bancario, individuino forme di aiuto per gli azionisti interessati dalla crisi delle banche interessate dal DL 183 del 2015, fra le quali può rientrare, in mancanza di altre soluzioni praticabili, anche"»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma della consigliera Sensoli:

«Al termine del terzo punto della sezione preceduta da "impegna" è aggiunto il testo seguente:

", valutando altresì specifiche misure per le attività imprenditoriali coinvolte"»

(Respinto)

 

Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli

 

OGGETTO 232/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Bignami, Aimi, Marchetti Daniele, recante: "Norme per il riconoscimento del disagio economico subito da Commercianti e Artigiani durante l’apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”. A firma della Consigliera: Serri”

 

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’EMILIA-ROMAGNA

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Politiche economiche”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

2409 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Legge comunitaria regionale per il 2016" (delibera di Giunta n. 391 del 22 03 16).

2410 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Collegato alla legge comunitaria regionale 2016 – Abrogazioni di leggi regionali” (delibera di Giunta n. 392 del 22 03 16).

2443 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati in condizione di disagio" (30 03 16). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Rainieri, Delmonte, Bargi, Pompignoli, Pettazzoni, Rancan, Liverani, Fabbri

2471 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018" (Delibera di Giunta n. 468 del 04 04 16).

2472 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018" (Delibera di Giunta n. 469 del 04 04 16).

2473 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme sul funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo di cui alla Legge regionale 27 maggio 2015, n. 5 (Diritti di cittadinanza e politiche di coesione globale tramite la valorizzazione delle relazioni tra gli emiliano-romagnoli nel mondo. Abrogazione della Legge regionale 24 aprile 2006, n. 3 (Interventi a favore degli emiliano-romagnoli e funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo))". (05 04 16) A firma dei Consiglieri: Molinari, Cardinali, Lori, Poli, Calvano, Serri

 

È stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121 della Costituzione:

 

2422 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: "Norma sulla tassazione della previdenza complementare. Modifiche all’art. 1 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)”. (25 03 16) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

2411 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di svolgimento delle procedure riguardanti il risarcimento dei cittadini danneggiati dall’alluvione causata dall’esondazione del torrente Baganza, il 13 ottobre 2014, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2414 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di pericolo per la cittadinanza del Comune di Prignano sulla Secchia riguardante episodi di dissesto idrogeologico. A firma del Consigliere: Torri

2415 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e questioni riguardanti un'articolazione organizzativa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2416 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la soppressione del servizio di chirurgia della mano presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2417 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per promuovere l’integrazione bici/treno e gli incentivi da prevedere per favorire l’acquisto di biciclette. A firma della Consigliera: Rontini

2418 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e questioni relative al mancato rinnovo dei contratti di lavoro riguardanti lavoratori impegnati presso gli ex servizi provinciali agricoltura. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

2419 - Interrogazione a risposta scritta circa il disagio lamentato dai pendolari che quotidianamente viaggiano sulla linea Lavezzola-Faenza. A firma della Consigliera: Rontini

2420 - Interrogazione a risposta scritta circa le assegnazioni di carburante “agevolato” alle imprese agricole. A firma della Consigliera: Rontini

2421 - Interrogazione a risposta scritta circa i rimborsi per i danni causati dalle alluvioni che hanno colpito i territori di Modena e Parma nel 2014. A firma del Consigliere: Bignami

2423 - Interrogazione a risposta scritta circa gli standard di assistenza ospedaliera compresi i criteri di distribuzione dei mezzi di soccorso avanzato per quanto concerne il territorio dell’Azienda USL della Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

2425 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto partecipativo (LR 3/2010) del Comune di Castel Bolognese, relativo alla riqualificazione di Piazza Bernardi. A firma del Consigliere: Bertani

2426 - Interrogazione a risposta scritta circa la crisi aziendale della Stampi Group di Monghidoro. A firma della Consigliera: Piccinini

2427 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’Ospedale S. Anna di Cona con particolare riguardo a quanto già richiesto con precedente interrogazione oggetto 1868, del 24/12/2015. A firma della Consigliera: Sensoli

2429 - Interrogazione a risposta scritta circa la lettera-appello di solidarietà con i medici del 118 sospesi dall’Ordine dei Medici di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2430 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali forme di controllo nei confronti degli stranieri che vivono e transitano a Ravenna, in considerazione dell’attrattività turistica che la espone ad essere un potenziale obiettivo sensibile da parte di chi intende seminare il terrore in Europa. A firma del Consigliere: Foti

2431 - Interrogazione a risposta scritta circa il settore bieticolo-saccarifero in considerazione della conclusione in data 30 settembre 2017 del regime delle quote zucchero in Europa. A firma del Consigliere: Foti

2432 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi erogati al Comune di Gossolengo, per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di aprile 2009 nel territorio delle Province di Piacenza e Parma e la ripartizione dei contributi stessi effettuata dal Comune di Gossolengo. A firma del Consigliere: Foti

2433 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la tracimazione delle acque del canale adiacente alla Strada Statale n. 45 Val Trebbia, in località Settima di Gossolengo, ed i danni dallo stesso causati. A firma del Consigliere: Foti

2435 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità riguardanti i plessi scolastici della Scuola Anne Frank dell'Istituto comprensivo di Novi di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

2437 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la natura giuridica e la manutenzione della "Via del Poggetto" sita nella frazione Sant'Egidio, nel Comune di Ferrara. A firma del Consigliere: Foti

2438 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse all'unificazione dei sistemi informatici dell'AUSL unica della Romagna, ed i tempi necessari per risolverle. A firma del Consigliere: Pompignoli

2439 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'affidamento della gestione di un parcheggio sotterraneo sito a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2440 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per incrementare il numero di medici da ammettere alle scuole di specializzazione nel settore della pediatria e per garantire la relativa continuità assistenziale. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

2441 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'escavazione di sabbia e materiale litoide relativa al Comune di Gualtieri. A firma del Consigliere: Sassi

2444 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l'accesso con riserva dei corsisti in via di specializzazione al Concorso Scuola 2016. A firma del Consigliere: Rancan

2445 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di un tavolo di confronto sulla situazione occupazionale relativa all'IBM ed al settore dell'Information Technology. A firma del Consigliere: Alleva

2447 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento del servizio di emergenza-urgenza sul territorio regionale, con particolare riferimento alla Guardia Medica di Zocca (MO). A firma del Consigliere: Bargi

2448 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il funzionamento della rete di telefonia mobile nella frazione di Chiavenna Landi. A firma del Consigliere: Rancan

2449 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione dell'Ufficio delle Dogane di Ravenna e la relativa presenza sul territorio. A firma del Consigliere: Bagnari

2451 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti lo smaltimento di rifiuti, provenienti dalla Repubblica di San Marino, nell'impianto sito a Coriano (RN). A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

2452 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Alstom Ferroviaria S.p.a. A firma del Consigliere: Taruffi

2453 - Interrogazione a risposta scritta circa la riqualificazione dell'Ospedale Santissima Annunziata di Cento. A firma del Consigliere: Pettazzoni

2454 - Interrogazione a risposta scritta circa gli aumenti dei contributi di bonifica a carico dei cittadini contribuenti. A firma del Consigliere: Foti

2455 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di ripristino del Cimitero di Piumazzo e della sua Chiesa, danneggiati dal sisma del 2012. A firma del Consigliere: Bargi

2456 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai finanziamenti regionali del progetto "India 2012-2013". A firma del Consigliere: Bignami

2457 - Interrogazione a risposta scritta circa le agevolazioni tariffarie e le rateizzazioni di pagamenti per le popolazioni colpite da eventi sismici nei giorni del 20 maggio 2012 e successivi, previste dalla Delibera 16 gennaio 2013, n. 6/2013/R/com emanata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bargi, Pettazzoni

2458 - Interrogazione a risposta scritta circa la semplificazione delle procedure di avviso e/o segnalazione alle autorità competenti in caso di ritrovamento di animali deceduti. A firma del Consigliere: Delmonte

2459 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure necessarie per la presentazione delle richieste di contrassegni e permessi per accedere alle zone a traffico limitato nel comune di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

2460 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di consegna dei referti di anatomia patologica a Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

2461 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura di gara di cui alla determinazione dirigenziale n. 165/ABS del'11 giugno 2013 dell'AUSL di Piacenza per la fornitura di un "Service per la realizzazione di esami diagnostici per il laboratorio unico aziendale, per i laboratori di immunoematologia e medicina trasfusionale e allergologia dell'Azienda AUSL di Piacenza". A firma del Consigliere: Foti

2462 - Interrogazione a risposta scritta circa la proposta - agli Organi di competenza - di rivalutare il limite reddituale annuo personale per l'ottenimento degli assegni di invalidità civile parziale equiparandolo a quello previsto per l'invalidità totale e circa la diminuzione dello stato di invalidità dopo alcuni anni dal trapianto di fegato. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2465 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alla convenzione per disciplinare i rapporti intercorrenti fra la Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia (ARPAE), a seguito del processo di riordino istituzionale di cui alla L.R n. 13/2015, sul modello organizzativo e funzionale individuato e sulle modalità di gestione del rapporto di lavoro del personale da assegnare ad ARPAE per l'esercizio delle funzioni. A firma della Consigliera: Piccinini

2467 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative per salvaguardare i posti di lavoro negli stabilimenti COPROB di Finale Emilia (MO) e Argelato (BO) e per rispettare gli accordi stipulati per il processo di riorganizzazione del settore saccarifero nel suo complesso e in particolare dell'ex zuccherificio di Finale Emilia. A firma del Consigliere: Alleva

2468 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative, anche di carattere normativo, da adottare per risolvere la situazione in cui versa la frazione di Quarto (PC) suddivisa dalla Strada Regina in due parti, una ubicata nel comune di Piacenza, l'altra nel comune di Gossolengo. A firma del Consigliere: Foti

2469 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese sostenute dalla Regione Emilia-Romagna per soccorso, trasporto, cura e riabilitazione delle vittime di incidenti stradali, e i rimborsi riscossi dalla stessa - per tali spese - dai responsabili civili dei danni cagionati o dalle rispettive compagnie assicurative. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2470 - Interrogazione a risposta scritta circa i motivi per i quali gli Istituti Tecnici e/o Professionali ad indirizzo agrario dell'Emilia-Romagna siano ancora privi dello status di imprese agricole, che consente di accedere ai contributi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2474 - Interrogazione a risposta scritta circa il meccanismo di reperibilità dei medici operanti sull’ambulanza medicalizzata di Baggiovara (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

2475 - Interrogazione a risposta scritta circa l’esecuzione del protocollo d'intesa tra la Regione e l'Agenzia regionale di Protezione Civile per la bonifica dei territori dai bocconi avvelenati, anche con l'istituzione di un gruppo cinofilo. A firma della Consigliera: Piccinini

2478 - Interrogazione a risposta scritta circa l’allestimento di un certo numero di container per ospitare profughi, in Via Romea Nord a Ravenna. A firma del Consigliere: Bignami

2479 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo per la pubblicazione degli avvisi pubblici di partecipazione ai corsi di formazione abilitanti all'emergenza sanitaria territoriale e il conferimento di incarichi libero professionali a personale medico non destinato al potenziamento estivo delle strutture di urgenza e accettazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

2480 - Interrogazione a risposta scritta in ordine agli appalti di opere e/o di servizi affidati dal Gruppo Iren per il servizio di gestione della rete idrica e smaltimento e raccolta dei rifiuti. A firma del Consigliere: Rancan

2481 - Interrogazione a risposta scritta circa le valutazioni preventive/autorizzazioni e i controlli dei lavori di taglio della vegetazione lungo il torrente Fossa nel tratto che va dalla Riserva naturale regionale delle Salse di Mirano all'oasi di Colombarone. A firma del Consigliere: Torri

2482 - Interrogazione a risposta scritta circa le linee ferroviarie della provincia di Ravenna, con particolare riguardo al raccordo ferroviario fra Lugo-Lavezzola-porto di Ravenna e l’azienda Unigrà, e all’utilizzo del trasporto merci su gomma in tale provincia. A firma del Consigliere: Bertani

2483 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione – secondo notizie di stampa -  di una proroga al Comune di Cattolica (RN) per la realizzazione del progetto "Protezione degli utenti deboli - PRO.DE" relativo alla rete ciclabile ed alla riorganizzazione della viabilità e della circolazione nella zona mare. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

2484 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi per dare attuazione alla sperimentazione di un punto nascita inferiore a 500 parti annui presso l'ospedale Costa di Porretta Terme (BO). A firma della Consigliera: Sensoli

2485 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi di derattizzazione nelle zone di Parma in cui sia segnalata la presenza di numerosi topi e circa metodi per attuare la raccolta differenziata con il porta a porta che evitino il degrado urbano e i pericoli per la salute. A firma del Consigliere: Rainieri

2486 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione, in fase di ricostruzione post sisma, di cassette postali posizionate su edifici danneggiati e inagibili presenti nella frazione di Bevilacqua, situata tra le province di Ferrara e di Bologna. A firma del Consigliere: Pettazzoni

2488 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli riguardanti i mitili delle piattaforme situate nella riviera ravennate e la tutela dei relativi consumatori. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani

2489 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'affidamento di servizi presso l'Aeroporto Marconi di Bologna e la tutela dei lavoratori. A firma del Consigliere: Taruffi

2490 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa al contratto di affitto del ramo d'azienda alberghiero della Terme Salsomaggiore e Tabiano S.p.A. e la tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Rainieri

2491 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti riguardanti l'AUSL unica di Romagna e la relativa situazione. A firma del Consigliere: Pompignoli

2492 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione della Società Fer Srl, partecipata dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

2493 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della Stampi Group di Monghidoro. A firma del Consigliere: Taruffi

2496 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per riportare a Imola il Gran Premio di Formula 1. A firma del Consigliere: Bignami

2497 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa ai lavoratori ed alle aziende operanti nel settore della chimica, dei servizi all'offshore e rimorchio riguardanti le piattaforme operanti nella riviera, con particolare riferimento a Ravenna e Ferrara. A firma del Consigliere: Bertani

2498 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure relative all'aggiudicazione di servizi riguardanti l'Azienda USL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

2412 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere, in collaborazione con i Comuni, e al fine di imporne l’obbligatoria immatricolazione italiana, un capillare controllo sugli autoveicoli immatricolati all’estero e presenti sul territorio regionale e sui relativi conducenti e/o proprietari, promuovere azioni volte all’applicazione della normativa nazionale e alla segnalazione delle violazioni della stessa, informando inoltre l’Assemblea legislativa in merito all'evoluzione della situazione. (25 03 16) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

2413 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso il Governo Nazionale affinché eserciti pressioni nelle sedi istituzionali europee rivolte all’assunzione di misure idonee a tutelare, sia a livello di immagine che di qualità, l’olio d’oliva prodotto nel territorio regionale, come il Brisighella DOP ed il Colline di Romagna DOP. (25 03 16) A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2424 - Risoluzione per impegnare l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa a rendere pienamente accessibili alle persone sorde le sedute delle Commissioni assembleari e dell’Assemblea. (25 03 16) A firma della Consigliera: Gibertoni

2428 - Risoluzione circa la produzione, la commercializzazione e l’uso di prodotti fitosanitari a base di glifosato. (29 03 16) A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

2436 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere e sostenere nelle sedi europee ogni iniziativa necessaria per la protezione dei soggetti perseguitati per motivi religiosi dando seguito agli atti approvati dalle Nazioni Unite e dal Parlamento italiano, ponendo inoltre in essere azioni volte alla tutela della libertà di religione ed al contrasto di ogni forma di violenza contro l'esercizio di tale diritto. (30 03 16) A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2446 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con il Ministero dell'Interno, i Prefetti ed i Questori dell'Emilia-Romagna al fine di garantire, al Corpo di Polizia, la disponibilità di organici ampliati e adeguati alle esigenze del territorio e di mezzi e dotazioni personali non obsoleti e tali da garantire la sicurezza dei cittadini e degli agenti. (31 03 16) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2450 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo di uniformare le politiche di accesso gratuito ai mezzi pubblici per categorie svantaggiate di disoccupati, individuare modalità di ripartizione delle risorse del fondo nazionale per il concorso finanziario statale agli oneri del trasporto pubblico locale, incrementando anche le relative risorse, prevedendo inoltre dette agevolazioni nei contratti con i gestori del servizio pubblico locale, anche ferroviario. (31 03 16) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

2463 - Risoluzione per individuare, con i Comuni interessati dagli accordi sulla qualità dell'aria e sulla mobilità sostenibile, procedure e modalità omogenee per la gestione dei permessi nelle aree ZTL e per promuovere l'adozione da parte della società TPER di modalità per la presentazione delle istanze e per i pagamenti tali da ridurre gli spostamenti e agevolare l'attività sia degli incaricati che dei richiedenti. (04 04 16) A firma della Consigliera: Piccinini

2464 - Risoluzione per riservare un congruo numero di parcheggi ai malati oncologici durante i giorni di terapia o di visita presso le strutture sanitarie del territorio regionale e per promuovere opportune azioni tra le Aziende sanitarie, gli Enti locali ed i gestori dei parcheggi per uniformare i vari aspetti riguardanti la mobilità sostenibile di tali persone. (04 04 16) A firma della Consigliera: Sensoli

2466 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale - per quei comuni nei quali la volontà popolare si sia manifestata in senso contrario alla fusione in nuovi enti territoriali mediante referendum consultivi - a non predisporre progetti di legge riguardanti tali fusioni oppure a ritirarli se di propria iniziativa oppure ad attivarsi affinché sia interrotto l'iter dei progetti d'iniziativa di soggetti terzi. (04 04 16) A firma della Consigliera: Gibertoni

2476 - Risoluzione per ripristinare sui mitili raccolti presso le piattaforme estrattive ubicate nelle acque marittime i controlli necessari all'immissione sul mercato di prodotti sicuri. (06 04 16) A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli

2477 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché continui il confronto con l’Unione Europea per raggiungere una soluzione che possa condurre al ristoro degli obbligazionisti delle banche coinvolte dal decreto n. 183 del 22 novembre 2015 “Salva Banche” e per promuovere un'azione di sensibilizzazione verso le nuove banche che riconosca agli ex azionisti nuovi warrant. (06 04 16) A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Serri, Bagnari

2487 - Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. (08 04 16) A firma dei Consiglieri: Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli

2494 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi affinché sia estesa la libera circolazione sui servizi di TPL, su gomma e su ferro, anche al personale delle Direzioni territoriali, dislocate in Regione Emilia-Romagna, in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria nell' esercizio delle loro funzioni (art. 8 del DPR n. 520 del 19 marzo 1955), senza che ciò comporti alcun maggior esborso dell'amministrazione regionale, applicando il medesimo trattamento riservato ai militari. (08 04 16) A firma della Consigliera: Gibertoni

2495 - Risoluzione per impegnare la Giunta e, per quanto di competenza, l'Assemblea a realizzare un confronto con i gestori del servizio ferroviario nella regione diretto al pieno ripristino delle corse effettuate con treni ed all'eliminazione del processo di sostituzione dei convogli ferroviari mediante autobus, ad inserire tale obiettivo, nell'ambito degli accordi con i gestori del servizio ferroviario, nei parametri di rilevazione della qualità del servizio svolto e nelle carte dei servizi all'utenza, richiedendo inoltre a TPER e Trenitalia lo svolgimento, il potenziamento e la qualificazione delle corse lungo tutte le tratte ferroviarie regionali, anche nelle giornate festive. (11 04 16) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

 

Interpellanze

 

2434 - Interpellanza circa le misure di carattere sistemico da porre in essere per far fronte ai vari corpi di frana esistenti nella Val Nure, con particolare riferimento a quella riguardante il Comune di Bettola. A firma del Consigliere: Foti

2442 - Interpellanza circa gli intendimenti e le scelte della Giunta e del Presidente della Regione Emilia-Romagna in merito al Referendum sulle trivellazioni previsto per il 17 aprile 2016. A firma del Consigliere: Fabbri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

1946 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione degli atti di indirizzo politico approvati dell'Assemblea legislativa in ordine alla richiesta di utilizzazione, nell'impianto sito a Macomero di Castelletto di Vernasca, del combustibile denominato Carbonext. A firma del Consigliere: Foti

1949 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire la completa attribuzione agli aventi diritto dei contributi riguardanti la ricostruzione post sisma ed il rientro nelle abitazioni. A firma della Consigliera: Gibertoni

1952 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare, a seguito dei processi di fusione dei Comuni, la riduzione dei servizi nei relativi territori e la ricollocazione degli stessi nei capoluoghi. A firma del Consigliere: Foti

1953 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti contratti di locazione relativi alle Terme di Salsomaggiore e Tabiano. A firma del Consigliere: Foti

1959 - Interrogazione a risposta scritta circa le terapie cognitive, riguardanti i disturbi dello spettro autistico (ASD), denominate ABA e TEACCH e la loro utilizzazione nelle AUSL regionali. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1967 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione del principio di precauzione al progetto di utilizzazione del combustibile Carbonext nel cementificio sito a Macomero di Castelletto di Vernasca. A firma del Consigliere: Rancan

1970 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'aggiudicazione relativa alla compravendita del Centro Termale "Il Baistrocchi" di Salsomaggiore Terme. A firma del Consigliere: Rainieri

1971 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il sistema del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla Provincia di Rimini. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

1981 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione delle "Linee guida per la corretta effettuazione del triage nei Pronto Soccorso dell'Emilia-Romagna" nelle strutture regionali, con particolare riferimento ad un caso verificatosi a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1983 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto "S.P. 13 Uso - Ammodernamento tratto Lo Stradone nei Comuni di Borghi e Sant'Arcangelo di Romagna" e l'utilizzazione di droni per l'effettuazione di rilievi in aree di proprietà private. A firma del Consigliere: Bertani

1985 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di pagamento degli stipendi dei docenti e del personale operante nelle scuole pubbliche della Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Bagnari

1988 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione, annunciata dall’AUSL di Imola, della dotazione giornaliera di acqua ai pazienti ricoverati negli ospedali, tramite consegna di bottigliette da mezzo litro invece che da un litro. A firma del Consigliere: Bignami

1993 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni di controllo svolte in merito agli impianti di incenerimento situati a Forlì, con particolare riferimento a quello relativo ai rifiuti speciali ospedalieri. A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Ravaioli, Montalti, Rontini

2005 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre la spesa sanitaria diverse da quella riguardante la annunciata riduzione della somministrazione, nelle AUSL, della dotazione giornaliera di acqua ai degenti. A firma della Consigliera: Piccinini

2006 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per giungere ad una nuova normativa in materia di pubblicità commerciale dei medici, con particolare riferimento al "turismo sanitario" ed alle cure odontoiatriche. A firma della Consigliera: Sensoli

2009 - Interrogazione a risposta scritta circa la verifica dello stato di conservazione di un impianto di sollevamento idraulico sito a Ferrara, in località Cassana. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri

2010 - Interrogazione a risposta scritta circa sversamenti di liquidi, nel corso d'acqua Burana, derivanti da un impianto gestito da Hera a Cassana (FE), con particolare riferimento alle relative autorizzazioni. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri

2012 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi apicali riguardanti l'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Foti

2013 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il depauperamento ittico e lo spopolamento dell'avifauna nelle zone vallive. A firma del Consigliere: Foti

2015 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della normativa contenuta nella "Legge Severino" nell'ambito delle aziende sanitarie, con particolare riferimento a quella Ospedaliero-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Foti

2023 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione quale parte civile del Comune di San Felice nel procedimento denominato "Aemilia". A firma della Consigliera: Gibertoni

2030 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la normativa sull'accreditamento dei servizi sociosanitari di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 514/09. A firma del Consigliere: Bargi

2031 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di una unica documentazione, in ambito regionale, riguardante i rapporti fra ciascuna Casa della Salute e la rispettiva AUSL di competenza. A firma della Consigliera: Gibertoni

2035 - Interrogazione a risposta scritta circa l'approvazione del Piano Strutturale Comunale del Comune di Rubiera, con particolare riferimento ai relativi vincoli. A firma del Consigliere: Foti

2036 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti l'Istituto professionale Marcora di Cortemaggiore, con particolare riferimento all'avvio del Corso carni. A firma del Consigliere: Foti

2038 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento dei servizi sanitari operanti presso le Carceri, con particolare riferimento alla situazione riguardante quello di Parma. A firma del Consigliere: Bertani

2041 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione, da parte della Giunta regionale, del piano riguardante la programmazione degli interventi di bonifica delle aree contaminate dall'amianto. A firma del Consigliere: Taruffi

2046 - Interrogazione a risposta scritta circa l'avviamento di un processo di stabilizzazione delle figure professionali dell'ERVET, e le relative modalità contrattuali. A firma del Consigliere: Bignami

2048 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione di procedure e momenti di confronto con le organizzazioni di categoria delle professioni sanitarie e socio-sanitarie operanti presso le Case della Salute. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani

2056 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni da attuare per informare gli Enti locali circa la diffusione delle ludopatie nei rispettivi territori e sostenere le spese legali conseguenti alla riduzione degli orari delle sale da gioco. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

2057 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare circa l'attuazione del piano nazionale sull'amianto, e per adottare il programma regionale relativo all'assistenza sanitaria dei lavoratori esposti a tale sostanza. A firma della Consigliera: Gibertoni

2058 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la dismissione produttiva ed il recupero ambientale di zuccherifici, con particolare riferimento alla situazione esistente a Russi (RA). A firma del Consigliere: Bertani

2077 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti, in ambito sanitario, il complesso dell’organizzazione di emergenza territoriale dell’Area Metropolitana Bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

2087 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da promuovere per agevolare le attività di Trasporto Sociale, con particolare riferimento al rilascio, alle associazioni operanti nell'ambito del volontariato, dei contrassegni per invalidi finalizzati all'accompagnamento degli stessi. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Poli, Caliandro, Calvano, Rontini, Montalti, Bagnari

2088 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, anche in ambito informativo, per prevenire e contrastare la diffusione del virus "Zika". A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2089 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti le elezioni dei Consorzi di Bonifica, ed il conseguente accesso ai relativi atti. A firma della Consigliera: Gibertoni

2091 - Interrogazione a risposta scritta circa la natura dell'intervento, nelle acque prospicenti la costa di Cesenatico, riguardante la piattaforma Morena I e la struttura mobile "Key Manhattan". A firma dei Consiglieri: Montalti, Pruccoli

2092 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare gli ex dipendenti della emittente "Antenna 1". A firma del Consigliere: Aimi

2095 - Interrogazione a risposta scritta circa, in materia di attività venatoria, la richiesta dell'ATC MO3 di costituzione di una unica squadra di braccata al cinghiale nei distretti F e I. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bargi

2096 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi nel pagamento degli stipendi ai docenti supplenti ed il rispetto della normativa sulla capienza delle aule. A firma della Consigliera: Gibertoni

2097 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da attuare per garantire la sicurezza nella circolazione stradale, con particolare riferimento alla sostituzione del "guard-rail" con le barriere "Jersey" nella Provincia di Ravenna e non in quella di Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

2098 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per favorire la produzione di nuovi modelli della Maserati a Modena, e tutelare la relativa occupazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

2100 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per promuovere iniziative volte al rilancio dell'Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma. A firma del Consigliere: Foti

2101 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da assumere, anche col concorso del Governo, per contrastare il declino economico di Ravenna e del suo porto. A firma del Consigliere: Foti

2102 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per promuovere incontri tra gli operatori della logistica ed i relativi sindacati, al fine di consentire il rispetto della legalità ed evitare le tensioni esistenti all'interno dei poli logistici. A firma del Consigliere: Foti

2104 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, nel settore dei servizi per l'infanzia, per prevenire i maltrattamenti dei bambini, con particolare riferimento alla situazione relativa a Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

2105 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure concorsuali relative ad una preselezione per l'assunzione di autisti posta in essere dalla Società Start Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

2107 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori e le procedure riguardanti la piattaforma galleggiante "Key Manhattan" posizionata davanti alla costa di Cesenatico e l'estrazione di idrocarburi e gas in tale tratto di mare. A firma del Consigliere: Bertani

2108 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la privatizzazione dei servizi sanitari. A firma dei Consiglieri: Sassi, Gibertoni, Sensoli

2109 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la trasformazione del Sistema Sanitario regionale da Pubblico a misto. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi, Sensoli

2112 - Interrogazione a risposta scritta circa disservizi riguardanti i collegamenti pubblici relativi all'Ospedale di Cona, con particolare riferimento anche ai costi ed all'utilizzo dei parcheggi. A firma del Consigliere: Foti

2113 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per impedire la delocalizzazione del sito Saipem di Cortemaggiore. A firma del Consigliere: Rancan

2114 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la settimana della salute mentale promossa dall’AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Foti

2116 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il parcheggio dell’Ospedale di Cona (FE) ed i relativi costi per l’utenza. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2118 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da attuare per bloccare l’introduzione del pagamento per la sosta nel parcheggio dell’Ospedale di Cona (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

2120 - Interrogazione a risposta scritta circa i disservizi riguardanti il trasporto pubblico ferroviario, con particolare riferimento alla linea Piacenza-Milano-Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

2122 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità e le problematiche riguardanti il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2123 - Interrogazione a risposta scritta circa l'elettorato attivo nell'ambito di procedure referendarie riguardanti la fusione di Comuni, con particolare riferimento a quella relativa a Gattatico, Sant'Ilario d'Enza e Campegine. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri

2124 - Interrogazione a risposta scritta circa le attività da attuare per evitare che gli utenti dell'Ospedale di Cona debbano pagare il parcheggio per accedere a detta struttura sanitaria. A firma del Consigliere: Bignami

2128 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per l'adozione di una nuova legislazione organica del settore della logistica e del facchinaggio. A firma del Consigliere: Torri

2130 - Interrogazione a risposta scritta circa il percorso professionale formativo riguardante la chirurgia della mano. A firma del Consigliere: Bignami

2131 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per l'emanazione di un bando di gara per la gestione e la valorizzazione del Faro di Goro. A firma del Consigliere: Fabbri

2136 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della normativa regionale riguardante gli animali d'affezione. A firma del Consigliere: Bargi

2137 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alla crisi delle esportazioni verso la Russia e tutelare il comparto agroalimentare regionale. A firma del Consigliere: Bignami

2138 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi regionali corrisposti dalla Regione Emilia-Romagna ad Associazioni di Enti locali per incarichi professionali, di collaborazione o di consulenza, e le relative procedure di attribuzione. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Bertani, Piccinini

2140 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla risposta riguardante un accesso effettuato circa l'attività delle piattaforme di trivellazione operanti a fronte della costiera regionale, e le relative informazioni fornite. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

2141 - Interrogazione a risposta scritta circa l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ultimati e disponibili ma ancora non utilizzati, con particolare riferimento alla situazione esistente a San Mauro Pascoli. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

2143 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il ripetersi di allagamenti in aree agricole site nel Comune di Longiano, in prossimità di Via Fontanazze. A firma del Consigliere: Pompignoli

2144 - Interrogazione a risposta scritta circa dichiarazioni, contenute in un video, riguardanti Reggio Emilia, anche in relazione al processo "Aemilia". A firma del Consigliere: Delmonte

2145 - Interrogazione a risposta scritta circa la disciplina riguardante l'affidamento di incarichi o consulenze da parte di chi ricopre ruoli dirigenziali, anche in riferimento all'ANCI ed a Legautonomie. A firma del Consigliere: Bignami

2149 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sviluppo della rete integrata della chirurgia della mano, con particolare riferimento alla situazione riguardante il Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2150 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, in materia di zootecnia da latte e quote latte, riguardanti la sospensione dei prelievi per la campagna 2014/2015 e la riattivazione delle cartelle esattoriali sospese. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri

2154 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura della sala operatoria del Reparto di Ortopedia dell'Ospedale di San Giovanni in Persiceto. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2156 - Interrogazione a risposta scritta circa le autorizzazioni, i controlli e la vigilanza da porre in essere nei confronti delle strutture residenziali, semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati di aids, con particolare riferimento alla situazione riguardante la casa-famiglia "Villa Alba" di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2157 - Interrogazione a risposta scritta circa il ruolo, la funzione e l'attività svolta dal Centro Traumi di Parma e la loro continuità nel futuro. A firma del Consigliere: Foti

2158 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per controllare e garantire l'adozione e la pubblicizzazione dei divieti di balneazione, e per contrastare l'inquinamento delle acque della costiera romagnola. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

2159 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela di lavoratori della azienda Tecnogear di Corte Tegge, a Cavriago. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

2160 - Interrogazione a risposta scritta circa contributi riguardanti cooperative sociali, con particolare riferimento alla situazione relativa a Rimini, e la normativa che disciplina gli incarichi precedentemente svolti nelle stesse rispetto a quelli di amministratore pubblico. A firma della Consigliera: Sensoli

2167 - Interrogazione a risposta scritta circa il futuro dello stabilimento FCA di Modena, con particolare riferimento alla produzione di vetture Maserati ed alla tutela dell'occupazione. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

2168 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori, con particolare riferimento al licenziamento di un dipendente della Elettrondata di Solignano di Castelvetro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

2169 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il superamento della Guardia Neurologica notturna, tramite sostituzione del neurologo con un neurochirurgo, del Padiglione G riguardante l'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche dell'AUSL di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

2170 - Interrogazione a risposta scritta circa un incontro, avvenuto durante l'orario scolastico a Correggio (RE), dal titolo "La difesa della famiglia in Italia e nel mondo". A firma del Consigliere: Torri

2171 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per promuovere il sostegno al reddito, l'inserimento e la qualificazione lavorativa di persone facenti parte di nuclei familiari al di sotto della soglia di povertà, prevedendo anche il reddito di cittadinanza. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

2181 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il programma regionale "Garanzia Giovani" con particolare riferimento ai ritardi nel pagamento delle relative indennità di tirocinio. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Bertani

2182 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere una riforma degli appalti al fine di introdurre maggiori garanzie per i lavoratori ed una clausola sociale che li tuteli in caso di subentro e di intermediazione di manodopera. A firma del Consigliere: Gibertoni

2183 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione degli interventi infrastrutturali riguardanti l’Accordo Territoriale per il Polo funzionale Aeroporto. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2185 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure ed i costi riguardanti il trasferimento del centro di riabilitazione San Giorgio nel polo ospedaliero di Cona (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

2188 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta di porre in essere azioni volte alla desecretazione della relazione conclusiva redatta dalla Commissione d'accesso nominata dal Prefetto di Modena presso il Comune di Finale Emilia. A firma del Consigliere: Alleva

2192 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito di notizie riguardanti l'individuazione, da parte della Guardia di Finanza, di un dipendente regionale che si fingeva cieco. A firma del Consigliere: Rancan

2193 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'erogazione di contributi regionali relativi a manifestazioni sportive. A firma del Consigliere: Sassi

2194 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle norme riguardanti l’utilizzazione e l’installazione dei box velox dissuasori per il controllo della velocità dei veicoli con particolare riferimento a quelli situati sulla strada San Vitale ed a Crocetta. A firma del Consigliere: Bignami

2200 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per adottare un piano nazionale per la ciclabilità, prevedere i relativi fondi e attuare le connesse condizioni infrastrutturali, con particolare riferimento ai percorsi verso il Brennero e l’Istria. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

2201 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le elezioni dei Consorzi di Bonifica. A firma della Consigliera: Sensoli

2203 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere la situazione creatasi a seguito delle sanzioni imposte alla Russia, che ha causato gravi ricadute sul sistema produttivo regionale. A firma del Consigliere: Aimi

2211 - Interrogazione a risposta scritta circa l'individuazione dei soggetti partecipanti ad incontri istituzionali cui sia presente il Presidente della Giunta regionale. A firma del Consigliere: Foti

2216 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza dei passeggeri e degli operatori del servizio di trasporto pubblico. A firma del Consigliere: Foti

2227 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure relative ad opere riguardanti, nel Comune di Granaglione, il Consorzio di Bonifica Renana. A firma del Consigliere: Bignami

2229 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, in collaborazione col Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, per informare sui rischi connessi alla pubblicazione sui Social media delle immagini dei minori. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

2230 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per porre rimedio alla mancata sostituzione integrale delle Borse lavoro in tirocini di tipo D, anche al fine di tutelare i soggetti più deboli. A firma della Consigliera: Piccinini

2231 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura dell'Azienda Micron-Mineral di Ravenna e tutelare i relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

2239 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare e sostenere i centri per l’impiego e contrastare la disoccupazione, la precarietà e l’uso abnorme di vaucher. A firma della Consigliera: Gibertoni

2241 - Interrogazione a risposta scritta circa l'iniziativa del Comune di Parma denominata "Menu Interculturali a Scuola". A firma del Consigliere: Rainieri

2247 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti il pagamento dei ticket presso il CUP di Brescello. A firma del Consigliere: Delmonte

2256 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse all'istituzione, da parte del Consorzio di Bonifica di Piacenza, di una nuova zona operativa Arda-basso piacentino, con sede operativa e di lavoro dei relativi addetti posta a San Nazzaro di Monticelli d'Ongina. A firma del Consigliere: Foti

2257 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, a seguito della Variante di Valico, per la realizzazione del nuovo svincolo di Rioveggio e di un nuovo ponte in località Molino Cattani. A firma del Consigliere: Foti

2258 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure selettive riguardanti l’assunzione, presso la Regione Emilia-Romagna, di dirigenti a tempo determinato. A firma della Consigliera: Piccinini

2262 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per recuperare e valorizzare la coltivazione della canapa "Sativa" e della relativa filiera di trasformazione e commercializzazione nei settori dell'agricoltura, della bioedilizia, dell'alimentazione e dell'energia. A firma della Consigliera: Rontini

2272 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione della struttura IPAB Casa Protetta "Dott. Gianni Perini" sita nel Comune di Cortemaggiore (PC). A firma del Consigliere: Molinari

2273 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda VM Motori di Cento (FE). A firma del Consigliere: Pettazzoni

2288 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai disagi per l'utenza, e specialmente per i pendolari, causati dalla soppressione del treno "Freccia Bianca" nella fascia oraria 18-19. A firma del Consigliere: Pompignoli

2301 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare le tradizioni proprie delle festività cattoliche, evitando discriminazioni nei confronti di chi professa tale fede e crede nei relativi rituali, quali la benedizione degli istituti scolastici. A firma del Consigliere: Bignami

2355 - Interrogazione a risposta scritta circa l'armonizzazione delle modalità di rilascio dei contrassegni e di accesso e sosta dei veicoli elettrici nelle aree ZTL. A firma del Consigliere: Sassi

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 118, comma 1, del Regolamento interno dell’Assemblea:

 

2350 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti questioni relative al Tribunale di Ravenna. A firma del Consigliere: Bignami

 

Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi con nota del 31 marzo 2016, prot. 16601, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere all’interrogazione in oggetto, ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 18/03/2016 al 06/04/2016

 

DPGR n. 53 del 23/03/2016

Costituzione del Consiglio di Amministrazione dell'ipab "Opera Pia Storchi" di Modena

(Comunicazione n. 28 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2016/895 del 11/04/2016)

 

 

LE PRESIDENTI

IL SEGRETARIO

Saliera - Soncini

Rancan

 

 

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