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83.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 22 GIUGNO 2016

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 2745

Richiesta di istituzione di una commissione speciale d'inchiesta, ai sensi dell'art. 60, comma 1, del Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa e dell'art. 40, comma 1, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, in merito al ciclo dei rifiuti ed alla sua gestione in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Ancora sull’ordine dei lavori

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Ancora sull’oggetto 2745

GIBERTONI (M5S)

SABATTINI (PD)

GIBERTONI (M5S)

BERTANI (M5S)

SABATTINI (PD)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 2424

Risoluzione per impegnare l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa a rendere pienamente accessibili alle persone sorde le sedute delle Commissioni assembleari e dell’Assemblea. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Rinvio)

OGGETTO 2366

Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere ogni elemento che ostacoli l'iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di promozione sociale di tutte le realtà associative che operino sul territorio regionale indipendentemente dalla loro sede legale, quale l'Ente Nazionale Sordi, prevedere un tavolo di confronto rivolto agli operatori nel campo dell'assistenza ai non udenti, informando inoltre in merito alle risorse ad essi destinate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Rinvio)

PRESIDENTE (Saliera)

GIBERTONI (M5S)

 

OGGETTO 1534

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni affinché la fattispecie penale dell'apologia del fascismo venga integrata prevedendo la vendita e la diffusione di beni, gadget o oggetti recanti immagini del regime fascista e nazista attivandosi inoltre affinché il reato di apologia del fascismo venga inserito nel codice penale, consentendo in tal modo la repressione dei reati specifici ad esso relativi. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Marchetti Francesca, Mori, Poli, Mumolo, Lori, Iotti, Prodi, Zappaterra, Tarasconi, Boschini, Alleva, Taruffi, Torri, Sabattini, Serri, Pruccoli, Bessi, Bagnari, Montalti, Ravaioli, Zoffoli, Molinari, Paruolo, Campedelli

(Rinvio)

PRESIDENTE (Saliera)

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 1635

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte, nell'ambito dell'incentivazione della rimozione e dello smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto da parte delle imprese, ad abbassare nei bandi il costo minimo ammissibile, predisporre strumenti di finanziamento dedicati alle micro imprese, favorire la rimozione di amianto nelle aree urbane, premiando inoltre progetti che producano effetti moltiplicativi. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Ravaioli, Zoffoli, Montalti, Bagnari, Sabattini, Mumolo, Prodi, Zappaterra, Serri, Torri, Taruffi, Cardinali, Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Rontini, Molinari, Soncini, Poli, Iotti, Mori, Tarasconi, Lori

(Rinvio)

PRESIDENTE (Saliera)

PETTAZZONI (LN)

 

Sull’ordine dei lavori (Risoluzioni oggetti 469 e 2813 – Rinvio)

PRESIDENTE (Saliera)

CALIANDRO (PD)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 1039

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti dei gestori del servizio ferroviario, anche sulla base dei contratti stipulati e della carta dei servizi, volte al rispetto delle funzioni previste ed all’adempimento delle obbligazioni assunte, al fine di risolvere definitivamente i disservizi ed i malfunzionamenti esistenti, aggravatisi nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 1044

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all'utilizzo, da parte della Regione Emilia-Romagna, delle penali inflitte a Trenitalia a causa dei disservizi nel trasporto pubblico regionale per finanziare o affittare nuovi convogli, precisando inoltre a Trenitalia la possibilità di revoca del contratto di gestione qualora non si ottengano garanzie sulla qualità del servizio. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 1739

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a risolvere le problematiche che affliggono il trasporto ferroviario, con particolare riferimento alla tutela degli utenti e dei pendolari, alla sicurezza nelle stazioni, all'igiene ed al decoro delle stesse e dei mezzi di trasporto, assicurando inoltre il monitoraggio del rispetto degli standard di servizio. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 2495

Risoluzione per impegnare la Giunta e, per quanto di competenza, l'Assemblea a realizzare un confronto con i gestori del servizio ferroviario nella regione diretto al pieno ripristino delle corse effettuate con treni ed all'eliminazione del processo di sostituzione dei convogli ferroviari mediante autobus, ad inserire tale obiettivo, nell'ambito degli accordi con i gestori del servizio ferroviario, nei parametri di rilevazione della qualità del servizio svolto e nelle carte dei servizi all'utenza, richiedendo inoltre a TPER e Trenitalia lo svolgimento, il potenziamento e la qualificazione delle corse lungo tutte le tratte ferroviarie regionali, anche nelle giornate festive. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

(Richiesta di assegnazione in commissione)

OGGETTO 2830

Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e a proseguire l'azione sulla corretta applicazione del contratto di servizio, ad attivarsi con il Consorzio Trasporti Integrati per il pieno rispetto e l'applicazione dei protocolli d'intesa tra Agenzia regionale di Protezione Civile e Ferrovie dello Stato, nonché ad agire nei confronti di Trenitalia, Governo, ART e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) al fine del riconoscimento dell'abbonamento AV (Alta velocità) quale servizio pubblico escludendo l'ipotesi di introduzione di vincoli numerici. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari, Prodi, Poli, Montalti, Caliandro, Zoffoli, Marchetti Francesca, Soncini, Tarasconi, Campedelli, Rontini, Taruffi, Torri, Serri

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

SASSI (M5S)

RONTINI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Saliera)

BAGNARI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

RANCAN (LN)

SASSI (M5S)

RONTINI (PD)

SASSI (M5S)

RANCAN (LN)

TARUFFI (SEL)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 2759

Risoluzione per impegnare la Giunta ad emanare un bando regionale per le imprese che intendano acquistare ed installare nei vari lidi marini della costa regionale stazioni meteo e webcam per il rilevamento meteorologico istantaneo, collegate ai siti internet istituzionali e consultabili liberamente, consentendo ai turisti ed a chiunque interessato la possibilità di conoscere la reale situazione meteorologica al momento esistente. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

FABBRI (LN)

RONTINI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

SENSOLI (M5S)

FOTI (FdI)

RONTINI (PD)

FABBRI (LN)

POMPIGNOLI (LN)

GAZZOLO, assessore

RONTINI (PD)

SENSOLI (M5S)

FABBRI (LN)

 

OGGETTO 2793

Risoluzione per impegnare la Giunta a reperire i finanziamenti necessari per il completamento del secondo stralcio della variante Ponte Rosso nel comune di Castelnovo ne’ Monti, a completare la variante Bocco-Canala nel comune di Casina e a realizzare interventi di manutenzione nel tratto Bocco-Bettola. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 2831

Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia per il completamento della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne' Monti considerata la vendita dei magazzini ex-Car di San Maurizio, nonché a sostenere la ricerca di ulteriori finanziamenti qualora se ne rilevasse la necessità. A firma del Consigliere: Delmonte

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

TORRI (SEL)

PRESIDENTE (Saliera)

DELMONTE (LN)

TORRI (SEL)

PRODI (PD)

DELMONTE (LN)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 2428

Risoluzione circa la produzione, la commercializzazione e l’uso di prodotti fitosanitari a base di glifosato. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 2487

Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. A firma dei Consiglieri: Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli, Campedelli

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 2638

Risoluzione per impegnare la Giunta a rivedere le proprie decisioni contenute nelle linee di indirizzo regionali per l'impiego dei prodotti fitosanitari disponendo il divieto del diserbante glifosato nelle aree extra agricole, prevedendo inoltre un'attività straordinaria di monitoraggio delle acque. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

GIBERTONI (M5S)

PICCININI (M5S)

SERRI (PD)

RAINIERI (LN)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

RAINIERI (LN)

SERRI (PD)

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 2705

Requisiti per l’iscrizione nell’elenco regionale delle associazioni e delle federazioni fra associazioni di emiliano-romagnoli all’estero. (Proposta del Presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, consigliere Molinari)

(Rinvio in Commissione)

PRESIDENTE (Saliera)

MOLINARI (PD)

RAINIERI (LN)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2745 - 1039 - 1044 - 1739 - 2830 - 2759 - 2831 - 2487

Emendamenti oggetto 2487

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,15

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la ottantatreesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Piergiovanni Alleva, Gianni Bessi, Giuseppe Paruolo, Valentina Ravaioli, Nadia Rossi, Marcella Zappaterra, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini (ai sensi dell’art. 65 del Regolamento interno), la vicepresidente della Giunta Elisabetta Gualmini e gli assessori Patrizio Bianchi, Simona Caselli, Sergio Venturi.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo i nostri lavori, rispetto all’ordine del giorno della convocazione, facendo una precisazione.

Iniziamo con l’argomento che era il primo non affrontato nella giornata di ieri, la Commissione d’inchiesta, l’oggetto 2745.

Rispetto al rinvio, invece, dell’argomento di ieri per un maggiore approfondimento, l’oggetto 2705, lo affronteremo subito dopo il punto sulla Commissione d’inchiesta, con una nota degli uffici.

 

OGGETTO 2745

Richiesta di istituzione di una commissione speciale d'inchiesta, ai sensi dell'art. 60, comma 1, del Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa e dell'art. 40, comma 1, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, in merito al ciclo dei rifiuti ed alla sua gestione in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Passiamo all’oggetto 2745: Richiesta di istituzione di una commissione speciale d'inchiesta, ai sensi dell’art. 60, comma 1, del Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa e dell'art. 40, comma 1, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, in merito al ciclo dei rifiuti ed alla sua gestione in Emilia-Romagna, a firma della consigliera Gibertoni.

La richiesta di istituzione della Commissione d’inchiesta può essere formulata da ciascun consigliere regionale. È presentata all’Ufficio di Presidenza ed è inserita all’ordine del giorno della prima seduta utile dell’Assemblea.

L’Assemblea, con deliberazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti, istituisce Commissioni di inchiesta per lo svolgimento delle funzioni di cui all’art. 40, comma 1, dello Statuto, determinando la durata e il potere della Commissione in modo da assicurare l’efficacia dei suoi lavori, l’oggetto ed i limiti dell’inchiesta, nonché il numero dei componenti e la partecipazione numerica di ciascun gruppo assembleare.

È aperta la discussione generale. Dieci minuti per ciascun consigliere.

 

Ancora sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signor presidente, intervengo sull’ordine dei lavori.

Se ho ben compreso, il punto che era in trattazione ieri, per il quale si è provveduto a sospendere la seduta anche in relazione a un’eccezione da me formulata e in relazione al fatto che fossimo arrivati alle ore 18, viene posposto dall’ordine dei lavori di questa nostra Assemblea e si dice che verrà trattato dopo il punto sulla Commissione d’inchiesta.

Io non so quali siano le ragioni che suggeriscono questo percorso e se non ci voglia, invece, un’inversione dell’ordine del giorno, sempre che ciò sia possibile nel momento in cui un argomento si sta trattando.

Ciò premesso, avendo lei fatto riferimento a un parere degli uffici, io penso che il parere degli uffici vada distribuito, perché, diversamente, non capisco di che cosa potremmo poi occuparci.

Vorrei un chiarimento in ordine all’ordine dei lavori – scusate il gioco di parole – e in secondo luogo, se fosse possibile, vorrei avere il parere cosiddetto “reso dagli uffici”.

 

PRESIDENTE (Saliera): Mi permetto di risponderle subito.

La mia comunicazione era per avvertire e, in senso positivo, informare i consiglieri che sull’argomento che ieri è stato sospeso – mi è stato riferito stamattina e ho cercato di capirne le ragioni – gli uffici stanno preparando una relazione. Quando sarà pronta, affronteremo l’argomento dopo averla, ovviamente – come il consigliere Foti ha appena detto – distribuita a tutti i consiglieri, anche perché c’è stato un aspetto forse di non conoscenza dal punto di vista formale della questione. Quindi, ho chiesto agli uffici di intervenire.

Anziché spiegarvelo direttamente, ho preferito che gli uffici facessero una breve scheda da distribuire ai consiglieri.

Propongo di affrontare il punto dopo che avrete avuto la scheda tecnica. Nel caso non sia ancora pervenuta o non sia stata distribuita andremo avanti con gli atti di indirizzo.

 

Ancora sull’oggetto 2745

 

PRESIDENTE (Saliera): È aperta la discussione generale sul punto inerente la Commissione d’inchiesta.

Ha chiesto di parlare la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. È recente la notizia di un presunto traffico illecito di rifiuti, con false attestazioni e una truffa aggravata ai danni dello Stato e ai danni della Regione, che coinvolge l’impianto modenese di recupero della società Akron S.p.A.; società che è stata di recente acquisita da HERAmbiente.

È una società entrata a far parte l’anno scorso della società HERAmbiente S.p.A., del gruppo HERA.

Le attività investigative sono state svolte dal nucleo investigativo della Forestale e sono partite due anni fa. Mediante un coordinamento anche con la DDA di Bologna hanno portato alla luce un traffico, un presunto traffico illecito di almeno 125.000 tonnellate di rifiuti urbani e speciali, a cui venivano apposte delle certificazioni false per poterne agevolare il conferimento presso l’impianto quando, in realtà, non avrebbero potuto essere recuperabili in quel luogo.

La truffa aggravata, quindi, è anche ai danni della Regione Emilia-Romagna, perché attraverso questo smaltimento, o presunto smaltimento illecito – la magistratura farà le sue verifiche – si sarebbe consentito ad Akron di usufruire di un’ecotassa con un conseguente omesso versamento di tributi all’Istituzione Regione calcolato in almeno 800.000 euro.

HERAmbiente ha smentito, tramite comunicati, ogni addebito, ma a noi sembra che sia poco credibile la sua posizione, al di là delle responsabilità penali che sarà compito della magistratura portare in fondo, perché il quadro emergente di una cattiva gestione del ciclo dei rifiuti ci sembra particolarmente preoccupante. Così come ci sembra particolarmente preoccupante e prevedibile – l’abbiamo segnalato e il Movimento 5 Stelle lo sostiene da tempo – quel conflitto d’interessi che insorge così facilmente quando non si vuole separare, una volta per tutte, chi gestisce i rifiuti da chi li smaltisce, chi li raccoglie da chi li smaltisce.

Questa è, effettivamente, l’unica condizione imprescindibile per poter combattere il conflitto di interessi nella gestione della raccolta dei rifiuti rispetto a chi tratta quegli stessi rifiuti, che è un conflitto di interessi che ostacola (ci sembra) anche la riduzione dei rifiuti, perché, per chi ragiona in termini totalmente aziendalistici e commerciali, un minor conferimento di rifiuto e anche una minore produzione di rifiuto indifferenziato porterebbe a un minore margine economico per coloro che smaltiscono nello stabilimento.

L’abbiamo detto e ripetuto mille volte. Lo smaltimento dei rifiuti non dovrebbe essere considerato, eppure lo è ancora, anche in questa Regione, un’attività industriale qualunque.

Chiediamo, quindi, una Commissione d’inchiesta perché, a poca distanza dalla discussione in quest’aula del Piano regionale di gestione dei rifiuti, ci sembra che questi dati mettano in discussione la stessa validità di quei dati su cui il Piano si basava.

In base a questo, essendo i cittadini emiliano-romagnoli le prime vittime di questa mala gestione,  indirizzata molto di più verso un’idea di attività industriale qualunque, di attività industriale che deve essere indirizzata al profitto e quindi all’idea sempre di margini di profitto per le S.p.A. e per le Multiservizi, quello che si è perso totalmente di vista, e ce lo conferma questa ulteriore indagine, è l’interesse primario dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente come bene primario.

Chiediamo, quindi, l’istituzione di una Commissione speciale d’inchiesta e chiediamo anche, contestualmente, con una interrogazione che abbiamo già protocollato, come mai ancora adesso non ci sia nessun segnale da parte della Giunta e anche da parte dei consiglieri di maggioranza verso la maggiore ragionevolezza che soltanto questa potrebbe combattere il conflitto di interessi, di una decisa separazione, una volta per tutte, tra i soggetti che raccolgono i rifiuti e i soggetti che li smaltiscono. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

Se non ho altri iscritti in discussione generale, procediamo con le dichiarazioni di voto.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Mi dispiace molto che ci si rifiuti di partecipare alla discussione generale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Stanno arrivando adesso le iscrizioni.

 

GIBERTONI: D’accordo. Altrimenti avrei fatto la dichiarazione di voto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha chiesto di parlare il consigliere Sabattini. Ne ha facoltà.

 

SABATTINI: Grazie, presidente. Abbiamo già fatto discussioni di questo tipo sull’istituzione delle Commissioni d’inchiesta. Questa onestamente ha una particolarità in più rispetto alle altre, e non soltanto perché abbiamo appena finito di discutere e ci possiamo dare atto tutti che in questa Assemblea e nella Commissione competente non ci sia difficoltà a parlare del tema dei rifiuti. Onestamente, a dir la verità, non smaniavo dalla voglia di ricominciare così in fretta.

Ho letto con attenzione anche la richiesta di Commissione d’inchiesta. Sinceramente so molto poco rispetto a quello che è avvenuto, se non in base agli articoli dei giornali. Facendo una ricerca su Google ho composto questa domanda di Commissione d’inchiesta perché, ovviamente, e non avrei fatto altrimenti se mai avessi scelto di percorrere questa strada, se non un collage di articoli dei giornali, perché sono le uniche informazioni che abbiamo.

Se si compone la storia della richiesta della Commissione d’inchiesta si trovano i pezzi degli articoli di giornali, quei quattro o cinque che sono usciti in quel periodo.

Sapendo che le Commissioni d’inchiesta a livello regionale non hanno lo stesso potere che a livello nazionale, quindi non sono fondamentalmente diverse rispetto alle Commissioni già ordinarie che abbiamo, direi che ci si possa dare tutti atto che all’interno delle Commissioni e anche nella gestione delle stesse non si sono rilevate mai difficoltà nel trattare o nell’eventualmente dare spazio anche a richieste di audizioni o di approfondimenti puntuali. Ne è la prova l’ultima Commissione Territorio e Ambiente dove abbiamo anche analizzato un altro caso particolare e puntuale come il caso di Ravenna.

C’è sicuramente un dato. Ho letto l’articolo e mi sono confrontato immediatamente con l’assessorato per capire anche qual era la strada che si pensava eventualmente di percorrere. Capisco, da un certo punto di vista, la situazione, anche perché noi consiglieri non abbiamo spazi enormi di manovra. Anche a me ha stupito sapere che la Giunta aveva già nominato un legale, nomina del legale che presupponeva poi il fatto di poter accedere al fascicolo, per eventualmente costituirsi nel caso in cui effettivamente si fossero registrati danni per la Regione e per l’Ente stesso. È chiaro che anche questa risposta così pronta da parte della Giunta toglie spazio a noi per poter fare un determinato tipo di polemica o anche di approfondimento.

Credo che ci siano tutte le condizioni, come abbiamo fatto anche altre volte, per poter approfondire. Nel caso in cui si evidenziassero condizioni particolari nell’apposita Commissione ci terrei a sottolineare che adesso siamo in una fase dove, da quello che so io, poi probabilmente la consigliera Gibertoni ne sa più di me, siamo arrivati alla comunicazione di fine indagine, non c’è stato neanche ancora il rinvio a giudizio, abbiamo poche informazioni che ci vengono soprattutto dagli organi di stampa. Onestamente, prima di prendere una qualsiasi posizione, io sono abituato – anche se non sono particolarmente “smart” – almeno a sapere un pochino meglio di che cosa si tratta.

Nella lunga discussione che abbiamo fatto sul Piano rifiuti, a volte anche logorante dal punto di vista fisico, la gestione e la possibilità di discutere su tutto il ciclo dei rifiuti e della gestione degli stessi c’è stata.

Capisco che la consigliera Gibertoni di questo tema magari non si è occupata in precedenza, ma credo che anche come invitata in Commissione, nel caso in cui ci fossero queste richieste, le permetterebbe di essere aggiornata.

Ci terrei, però, a sottolineare anche un altro paio di aspetti. Il primo riguarda questa rappresentazione complessiva – anche dall’intervento si evidenzia – di una gestione dei rifiuti assolutamente disastrosa su tutto il territorio regionale. Adesso va il tema narrazione, lo storytelling. Mi sembra un po’ poco credibile nel complesso. Se questi fatti dovessero essere così come sono stati rappresentati dalla stampa e acclarati sono fatti assolutamente gravi, seppur circoscritti all’interno di una quantità di rifiuto complessivo che, come potete vedere anche dalle cifre riportate, non inficia i dati complessivi del Piano dei rifiuti che ha ben altre quantità, ma che sono assolutamente gravi.

Sono cose avvenute anche con soggetti privati in passato. Il comportamento della Regione è stato il medesimo: acquisizione dei fascicoli, richiesta di danno e richiesta di sanzioni, cosa che io mi immagino sarà, nel caso, anche in questa fattispecie.

C’è da sottolineare il fatto che all’interno del Piano e della programmazione c’è comunque tutto il tema che riguarda il monitoraggio e la possibilità di essere informati in quanto Commissione con i rapporti annuali. Poi c’è il monitoraggio che avremo nel 2017 che ci permetterà anche di riallineare i dati nel caso in cui questi non fossero confermati come da previsione.

Ultima cosa e chiudo. Vengo alla divisione tra raccolta e smaltimento. È un tema sul quale abbiamo discusso ampiamente. È chiaro che la soluzione da questo punto di vista ce l’avremo nel momento in cui andremo a fare le gare sulla raccolta, cosa che si sta predisponendo ambito per ambito su tutta la Regione. Ci sono, però, anche altri elementi che, onestamente, mi permetterete di sottolineare. Il tema della delibera dei costi di smaltimento assottiglia abbastanza il tema che sollevava la consigliera Gibertoni.

Vengo all’ecotassa. L’ecotassa non è un presunto tributo, è una previsione normativa regionale che, come sapete, lo dico per me più che per voi, si paga sui conferimenti in discarica. È questa la contestazione che viene fatta al gestore. Una volta che i rifiuti raccolti vengono trattati in un impianto di pre-trattamento questi cambiano il loro codice di classificazione e il fatto che siano stati trattati e quindi è aumentata la parte del recupero gli fa ricevere questo nuovo codice. Quindi, a valle del passaggio all’interno dell’impianto, sconta una tariffa di ecotassa abbassata rispetto a quello che è il conferimento se non vi fosse questo tipo di passaggio. 

Credo che a tutti serva un elemento di approfondimento e soprattutto occorra perlomeno sapere quali sono i contorni della cosa della quale ci stiamo occupando. Credo che la possibilità di poterne discutere in Commissione ci sia. Come c’era ieri, c’è oggi e ci sarà sicuramente domani.

È chiaro che è un po’ più roboante il titolo della richiesta della Commissione d’inchiesta. D’altra parte, però, ci dobbiamo occupare di quello che è utile più di quello che è vantaggioso eventualmente per ognuno di noi o per la nostra visibilità.

Con molta serenità vi dico che la richiesta della Commissione d’inchiesta, oltre che essere basata su una discussione che può essere tranquillamente fatta in Commissione, credo che la nostra attenzione – è la cosa che mi preoccupa di più – debba essere focalizzata sul vedere se effettivamente quello che abbiamo previsto all’interno del Piano e tutte le azioni in esso contenute possano essere raggiunte proprio per andare a percorre sempre di più quella strada che abbiamo tracciato sia con la legge che con il Piano.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sabattini.

Consigliera Gibertoni, interviene sempre in discussione generale?

 

GIBERTONI: Sì.

 

PRESIDENTE (Saliera): Prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

Intervengo per puntualizzare alcuni rilievi fatti dal consigliere Sabattini. Mi stupisce particolarmente che una Commissione d’inchiesta in questo caso, che non ho inventato io, ma che è prevista dal Regolamento che non ho scritto io in questa Assemblea legislativa, non sia stata chiesta per una volta dalla maggioranza, con una responsabilità politica che si imponeva dati i tempi e data la gravità dei fatti.

Mi piacerebbe vedere il consigliere Sabattini che dice al nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato e magari anche la DDA che sono dei bravi storyteller quando parlano di “rodata gestione illecita verificata con due anni di indagini e con due anni di verifiche ambientali”.

Cinque sono gli indagati al momento, di cui tre sono funzionari della società, adesso dirigenti HERAmbiente. Poi c’è un dipendente della Coop impiegato nell’impianto e c’è anche l’ex legale rappresentante di Akron. Questa non dovrebbe essere una nuova conoscenza rispetto alla Regione perché, se vi ricordate, di Akron se ne parlava già nel 2010-2011 e non se ne parlava certamente bene.

Akron addirittura non ha una storia particolarmente specchiata. Se ne parlava già cinque o sei anni fa come una delle strutture che avrebbe visto trattamenti quasi schiavistici del personale delle cooperative utilizzate per la separazione dei rifiuti nell’impianto di Imola e che ricevette poi, a marzo 2014, una multa di 1,9 milioni di euro da parte dell’Antitrust ad HERA per abuso di posizione dominante dei mercati di riciclo della carta per aver favorito, appunto, con prezzi stracciati, Akron, mettendo però il conto economico in capo ai cittadini. Nessuna sorpresa, in teoria. Non è una nuova conoscenza.

Sono cinque anni che qualche ombra c’è e in questo momento stiamo collegando, avendo la volontà politica di farlo, qualche punto in più.

Quando si parla di lavoro fatto in Commissione è una risposta che abbiamo sentito, che ho sentito tante volte. Qui esiste una Giunta per il Regolamento, mi sembra di aver capito. Anche noi nel Gruppo abbiamo un membro che fa parte della Giunta per il Regolamento. Non so se si è già riunita questa Giunta, ma quando si riunirà io chiederei formalmente che venga abolita la possibilità di chiedere Commissioni speciali d’inchiesta, perché non ci si può fare belli o vantarsi di avere un’Istituzione prevista all’interno del Regolamento e poi ogni volta che viene richiesta si apre una polemica. Ricordo che sono state chieste non soltanto dal mio Gruppo, ma anche da altre forze politiche di opposizione su vari temi ambientali, su temi di legalità. Ne ricordo anche una sulla cooperazione in passato.

Se non mi sbaglio sono sempre state regolarmente bocciate spesso con la scusante che o erano inutili per i cittadini, e allora non si capisce come mai non riusciamo mai a imbroccarne una che sia utile per i cittadini a forza di chiederne, oppure addirittura che già se ne poteva occupare la Commissione. Però, poi non si fa in Commissione. La Commissione sarà evidentemente ingolfata di lavoro. Sta di fatto che io per poter avere un’audizione sulla questione SETA con l’assessore Donini e con il presidente di SETA ci ho messo due mesi, dopo averla chiesta e sollecitata più volte.

Ringrazio la Commissione per averla concessa, però non è certo stato in tempistiche lampo, perché immagino che la Commissione si occupi anche di tante altre cose.

Perché evitare una riflessione approfondita e mirata su un tema che, invece, è prioritario per i cittadini? Ripeto, parliamo della salvaguardia dei soldi pubblici, della salvaguardia dell’ambiente e della loro salute. Mi sembra non particolarmente difendibile.

Da un lato si rifiuta sempre, perché non siamo magistrati e ci sono già i magistrati, e quindi bisogna aspettare perché non ci sono stati rinvii a giudizio, dall’altro però, effettivamente, non si è ancora capito bene che cosa succede e quindi si farebbe dello storytelling.

Credo che sia di particolare gravità, ancora una volta, nascondersi dietro un dito e non accettare di prendersi la responsabilità politica di dire che qui c’è qualcosa che non va.

I conflitti di interesse vengono a galla. Per una volta la politica non dovrebbe inseguire la magistratura e andare sempre a ruota, ma per prima proporre degli approfondimenti e delle verifiche proprio perché siamo sicuri che non c’è nulla da nascondere da nessuna parte. Non è corretto sempre farsi stupire dai giornali, dalle notizie che emergono, dalle indagini in questo caso del Corpo Forestale, che va ringraziato per la serietà di queste indagini che, a questo punto, anche noi attenderemo con particolare interesse visto che la maggioranza, i consiglieri regionali di maggioranza non intendono entrare nell’argomento né discuterlo, dal mio punto di vista, con la serietà che avremmo atteso.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Intervengo solo per una nota a margine di questa discussione riguardo a quello che il consigliere Sabattini ha chiamato storytelling e al fatto che quando noi scriviamo degli atti facciamo copia-incolla dagli articoli di giornale. Questo mi fa tornare in mente una lettera che abbiamo ricevuto qualche settimana fa dal presidente dell’Assemblea che ci arriva da Contarina S.p.A. a proposito di parlare senza avere dati a portata di mano.

Contarina S.p.A. ha scritto all’Assemblea legislativa lamentando il fatto che proprio il consigliere Sabattini in quest’aula avesse citato dei dati – non so da chi abbia fatto copia-incolla, se dai tecnici della nostra Regione o da quale fonte informativa – dicendo che Contarina era un consorzio ormai in fallimento e che qualche volta anche la Regione Emilia-Romagna gli aveva dovuto dare una mano.

Questa lettera, secondo me, è abbastanza pesante e spero che il consigliere Sabattini abbia risposto. Questa lettera si concludeva nel modo seguente: “Chiediamo al consigliere Sabattini di spiegare in che modo e attraverso quali fonti abbia ricevuto queste informazioni del tutto infondate, che ledono l’immagine e la reputazione di Contarina”. In quest’aula il consigliere aveva avuto modo di sollevare dubbi sulla solidità del gruppo, sul fatto che i Comuni volessero uscire e sui risultati che stava ottenendo.

Quando tiriamo fuori questi argomenti pensiamo anche a quello che avete tirato fuori voi. Spero che questa Assemblea o il consigliere Sabattini colgano poi l’occasione di rispondere o rettificare a questa contestazione che ci è stata fatta.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Procediamo con le dichiarazioni di voto. Sono aperte le dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo.

Prego, consigliere Sabattini.

 

SABATTINI: Ho letto un articolo di giornale che avevo trovato durante la discussione. Ho letto un articolo di giornale! Almeno sopra non ho costruito una richiesta di una Commissione d’inchiesta. Da questo punto di vista ognuno ha il suo stile. Ho letto un articolo di giornale in una fase dove, onestamente, c’era una polemica fino a quel punto.

Non ricordo che l’interesse del Movimento 5 Stelle sulla discussione, sul confronto, su questi temi fosse così pregnante, perché mi ricordo i banchi in prima fila piuttosto vuoti. Ho questa vaga memoria. Molto spesso sono vuoti anche durante la discussione delle Commissioni. Non volevo cadere nella polemica, ma non ce l’ho fatta.

Mi è sembrato di averlo già detto, ma lo ribadisco. Non c’è in alcun modo sottovalutazione della cosa. Semplicemente io non sono abituato a prendere posizioni senza conoscere effettivamente quello che è avvenuto. Ci sono degli articoli di giornale. Mi sono permesso semplicemente di fare una ricerca su Google. Se scrivete “Caso HERA, inceneritore di Modena”, escono cinque articoli. Se leggete i cinque articoli, c’è il testo della richiesta di Commissione d’inchiesta. Non è particolarmente difficile. L’ho fatto io. Sono state messe nel testo anche le dichiarazioni di parte. Ci sta nell’informazione, però da qui a rappresentare questa come una sottovalutazione o un ritirarsi dal confronto, dopo tre mesi di discussione sulla gestione dei rifiuti, onestamente mi sembra un tantino forzato.

Non c’è stata la discussione su temi specifici o non c’è la possibilità di farlo in Commissione non lo so. Io ho quell’esempio recentissimo del Comune di Ravenna. Già dieci giorni fa abbiamo avuto una relazione sul tema, le slide, i dati. Forse è un caso isolato, siamo stati estremamente veloci e pronti, ma a me onestamente questo tipo di rappresentazione non sembra confacente alla realtà. Mi riferisco alla narrazione di una mala gestione complessiva, totale, dei rifiuti in Emilia-Romagna. Se devo pensare a chi gestisce male complessivamente i rifiuti in Italia non mi viene in mente l’Emilia-Romagna. Non mi sembra di aver detto niente di particolare. Il fatto, se venisse accertato, è grave, gravissimo. Dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per recuperare le risorse evase, applicare le sanzioni necessarie, costituirci nel dibattimento, però almeno vediamo se vengono rinviate a giudizio le persone e capiamo qual è il contorno del quale stiamo discutendo.

Onestamente più di quello che ho letto sugli articoli non so. Ci sono tutti gli strumenti al netto della Commissione d’inchiesta, che non è una Commissione diversa rispetto alle Commissioni normali dove possiamo trattare tranquillamente, eventualmente, questo argomento.

Ci sono argomenti puntuali che non possono essere trattati all’interno delle specifiche Commissioni e allora a quel punto probabilmente potrebbe essere anche utile una Commissione d’inchiesta. Non mi sembra di aver detto niente di particolare. Non mi pare di aver occultato fatti di mia conoscenza, che oggettivamente non ho, se non quelli che hanno portato anche a questa richiesta.

Confermiamo il voto contrario alla costituzione di un’ulteriore Commissione. Permettetemi una battuta: istituire un’altra Commissione vuole dire creare un’altra situazione alla quale bisogna partecipare e gestire un’altra discussione. La stoccata del collega Bertani, anche fuori contesto, secondo me non ci stava.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sabattini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Sono stanca di sentire che quando si parla di Piano dei rifiuti il Movimento 5 Stelle era assente. Come sono andate le cose in aula lo sappiamo tutti e non importa che lo ripeta.

Sulle presenze della Commissione, visto che io faccio parte della Commissione III, chiedo al consigliere Sabattini di guardarsi i verbali, perché dire il falso è veramente scorretto. Noi siamo stati sempre presenti. Poi se vogliamo fotografare anche quando i componenti della Commissione vanno in bagno per poter dire che il Movimento 5 Stelle è assente, ditecelo, perché ci attrezziamo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Siamo in dichiarazione di voto.

È iscritta la consigliera Gibertoni, però...

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Saliera): Esatto.

Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto.

Nomino scrutatori le consigliere Piccinini, Prodi e Marchetti Francesca.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della richiesta di istituzione della Commissione speciale d’inchiesta, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione.

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

 

Votanti

 

36

Favorevoli

 

4

Contrari

 

23

Astenuti

 

9

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta di istituzione di Commissione speciale d’inchiesta (oggetto 2745) è respinta.

 

OGGETTO 2424

Risoluzione per impegnare l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa a rendere pienamente accessibili alle persone sorde le sedute delle Commissioni assembleari e dell’Assemblea. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Rinvio)

 

OGGETTO 2366

Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere ogni elemento che ostacoli l’iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di promozione sociale di tutte le realtà associative che operino sul territorio regionale indipendentemente dalla loro sede legale, quale l’Ente Nazionale Sordi, prevedere un tavolo di confronto rivolto agli operatori nel campo dell’assistenza ai non udenti, informando inoltre in merito alle risorse ad essi destinate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con gli atti di indirizzo.

Oggetto 2424: Risoluzione per impegnare l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa a rendere pienamente accessibili alle persone sorde le sedute delle Commissioni assembleari e dell’Assemblea, a firma della consigliera Gibertoni.

La Commissione assembleare IV “Politiche per la salute e Politiche sociali” nella seduta del 7 giugno 2016 ha discusso la risoluzione e, ai sensi dell’articolo 104, comma 5, del Regolamento interno, ha richiesto che della relativa votazione sia investita l’Assemblea.

Come richiesto dal firmatario, viene autorizzata la trattazione congiunta, per omogeneità di argomento, del seguente atto di indirizzo, 2366: Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere ogni elemento che ostacoli l’iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di promozione sociale di tutte le realtà associative che operino sul territorio regionale indipendentemente dalla loro sede legale, quale l’Ente Nazionale Sordi, prevedere un tavolo di confronto rivolto agli operatori nel campo dell’assistenza ai non udenti, informando inoltre in merito alle risorse ad essi destinate, a firma del consigliere Marchetti Daniele.

Si avvia il procedimento di discussione degli atti di indirizzo abbinati.

Apriamo la discussione generale.

La parola alla consigliera Gibertoni. Prego.

 

GIBERTONI: Stiamo svolgendo una serie di verifiche per poter coinvolgere ad ampio raggio le altre forze politiche. Pertanto, chiedo la sospensione e il rinvio alla prossima seduta.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

Prima di procedere alla votazione della proposta di rinvio, è previsto un intervento a favore e uno contro. Ovviamente, vengono rinviati i due oggetti abbinati.

Non vi è alcun intervento.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio delle risoluzioni oggetti 2424 e 2366.

 

(È accolta all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Le due risoluzioni vengono rinviate in modo unanime.

 

OGGETTO 1534

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni affinché la fattispecie penale dell'apologia del fascismo venga integrata prevedendo la vendita e la diffusione di beni, gadget o oggetti recanti immagini del regime fascista e nazista attivandosi inoltre affinché il reato di apologia del fascismo venga inserito nel codice penale, consentendo in tal modo la repressione dei reati specifici ad esso relativi. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Marchetti Francesca, Mori, Poli, Mumolo, Lori, Iotti, Prodi, Zappaterra, Tarasconi, Boschini, Alleva, Taruffi, Torri, Sabattini, Serri, Pruccoli, Bessi, Bagnari, Montalti, Ravaioli, Zoffoli, Molinari, Paruolo, Campedelli

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 1534: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni affinché la fattispecie penale dell’apologia del fascismo venga integrata prevedendo la vendita e la diffusione di beni, gadget o oggetti recanti immagini del regime fascista e nazista attivandosi inoltre affinché il reato di apologia del fascismo venga inserito nel codice penale, consentendo in tal modo la repressione dei reati specifici ad esso relativi, a firma dei consiglieri Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Marchetti Francesca, Mori, Poli, Mumolo, Lori, Iotti, Prodi, Zappaterra, Tarasconi, Boschini, Alleva, Taruffi, Torri, Sabattini, Serri, Pruccoli, Bessi, Bagnari, Montalti, Ravaioli, Zoffoli, Molinari, Paruolo, Campedelli.

Apro la discussione generale su questo argomento. Dieci minuti per ciascun consigliere.

La parola al consigliere Caliandro. Prego.

 

CALIANDRO: Presidente, solo per segnalare che, come Partito Democratico, per le risoluzioni che ci competono, vale a dire quelle in trattazione oggi, rileviamo l’assenza dei primi firmatari, come la collega Nadia Rossi per quanto riguarda la risoluzione sull’apologia del fascismo. Pertanto, ne chiediamo la sospensione.

La stessa sospensione la chiediamo per la risoluzione 1635 sui manufatti contenenti cemento-amianto, che ha come primo firmatario il consigliere Paruolo, anch’egli assente.

Inoltre, mi riferiscono quella relativa al popolo armeno, che potremmo anche trattare noi, presentata dal consigliere Alleva, che ha visto un’interazione su questo tema. Si tratta della risoluzione 382.

Per queste tre risoluzioni, chiediamo la sospensione della trattazione. Partendo da quella in oggetto e, a seguire, le altre.

Devo ripeterle?

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

Sulla proposta di rinvio dell’oggetto 1534 è previsto un intervento a favore e uno contro. Chi chiede di intervenire a favore? Nessuno. Chi chiede di intervenire contro? Nessuno.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio dell’oggetto 1534.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’oggetto 1534 è rinviato.

 

OGGETTO 1635

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte, nell'ambito dell'incentivazione della rimozione e dello smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto da parte delle imprese, ad abbassare nei bandi il costo minimo ammissibile, predisporre strumenti di finanziamento dedicati alle micro imprese, favorire la rimozione di amianto nelle aree urbane, premiando inoltre progetti che producano effetti moltiplicativi. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Ravaioli, Zoffoli, Montalti, Bagnari, Sabattini, Mumolo, Prodi, Zappaterra, Serri, Torri, Taruffi, Cardinali, Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Rontini, Molinari, Soncini, Poli, Iotti, Mori, Tarasconi, Lori

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Prendiamo in esame l’oggetto 1635, su cui si è proposto il rinvio. Un intervento a favore e un intervento contro.

La parola al consigliere Pettazzoni. Prego.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente.

Sulla risoluzione 1635 mi pare di aver capito che ci sia una convergenza di intenti nel votarla. Io ho presentato due emendamenti che non stravolgono nulla, nella sostanza.

Per quanto ci riguarda, siamo disposti a procedere con la votazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio dell’oggetto 1635.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il rinvio dell’oggetto 1635 è stato approvato a maggioranza.

 

Sull’ordine dei lavori (Risoluzioni oggetti 469 e 2813 – Rinvio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Non ricordo l’altro numero dell’oggetto. Chiedo al consigliere Caliandro di indicarmi il terzo oggetto della richiesta di rinvio.

 

CALIANDRO: Lo spirito è quello di chiedere il rinvio delle risoluzioni caratterizzate dall’assenza del primo firmatario. Si tratta del consigliere Alleva, che ha presentato la risoluzione 382, abbinata ad altre nelle quali, chiaramente, ci sarebbero convergenze trasversali. Essendo assente il primo firmatario, non pare opportuno procedere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Su questa proposta di rinvio...

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 382, abbinato in discussione all’oggetto 469.

Mi preme comunicare che l’oggetto 382 era stato ritirato dal consigliere proponente. Pertanto, il rinvio rimane valido per le altre due risoluzioni. Chi chiede di intervenire a favore del rinvio?

La parola al consigliere Foti. Prego.

 

FOTI: Mi scusi, presidente, non vorrei aver capito male. Se l’atto è stato ritirato, non si può rinviare. In piccionaia abbiamo capito così.

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Ufficio d’Aula mi sta comunicando che il 382 è stato ritirato, ma vivono altre due risoluzioni, che non sono state ritirate: il 469 e il 2813, in abbinamento.

Chi chiede di intervenire a favore? Nessuno. Chi chiede di intervenire contro? Stiamo parlando dell’oggetto 469 e dell’oggetto 2813. Nessuno chiede di intervenire contro.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio degli oggetti 469 e 2813.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il rinvio è approvato a maggioranza.

 

OGGETTO 1039

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti dei gestori del servizio ferroviario, anche sulla base dei contratti stipulati e della carta dei servizi, volte al rispetto delle funzioni previste ed all’adempimento delle obbligazioni assunte, al fine di risolvere definitivamente i disservizi ed i malfunzionamenti esistenti, aggravatisi nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 1044

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all’utilizzo, da parte della Regione Emilia-Romagna, delle penali inflitte a Trenitalia a causa dei disservizi nel trasporto pubblico regionale per finanziare o affittare nuovi convogli, precisando inoltre a Trenitalia la possibilità di revoca del contratto di gestione qualora non si ottengano garanzie sulla qualità del servizio. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 1739

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a risolvere le problematiche che affliggono il trasporto ferroviario, con particolare riferimento alla tutela degli utenti e dei pendolari, alla sicurezza nelle stazioni, all’igiene ed al decoro delle stesse e dei mezzi di trasporto, assicurando inoltre il monitoraggio del rispetto degli standard di servizio. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2495

Risoluzione per impegnare la Giunta e, per quanto di competenza, l’Assemblea a realizzare un confronto con i gestori del servizio ferroviario nella regione diretto al pieno ripristino delle corse effettuate con treni ed all’eliminazione del processo di sostituzione dei convogli ferroviari mediante autobus, ad inserire tale obiettivo, nell’ambito degli accordi con i gestori del servizio ferroviario, nei parametri di rilevazione della qualità del servizio svolto e nelle carte dei servizi all’utenza, richiedendo inoltre a TPER e Trenitalia lo svolgimento, il potenziamento e la qualificazione delle corse lungo tutte le tratte ferroviarie regionali, anche nelle giornate festive. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

(Richiesta di assegnazione in commissione)

 

OGGETTO 2830

Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e a proseguire l’azione sulla corretta applicazione del contratto di servizio, ad attivarsi con il Consorzio Trasporti Integrati per il pieno rispetto e l’applicazione dei protocolli d’intesa tra Agenzia regionale di Protezione Civile e Ferrovie dello Stato, nonché ad agire nei confronti di Trenitalia, Governo, ART e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) al fine del riconoscimento dell’abbonamento AV (Alta velocità) quale servizio pubblico escludendo l’ipotesi di introduzione di vincoli numerici. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari, Prodi, Poli, Montalti, Caliandro, Zoffoli, Marchetti Francesca, Soncini, Tarasconi, Campedelli, Rontini, Taruffi, Torri, Serri

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con la risoluzione 1039, in abbinamento con la 1044, la 1739, la 2495 e la 2830.

Vi leggo i primi due oggetti. Oggetto 1039: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti dei gestori del servizio ferroviario, anche sulla base dei contratti stipulati e della carta dei servizi, volte al rispetto delle funzioni previste ed all’adempimento delle obbligazioni assunte, al fine di risolvere definitivamente i disservizi ed i malfunzionamenti esistenti, aggravatisi nel periodo estivo, a firma del consigliere Foti.

Oggetto 1044: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all’utilizzo, da parte della Regione Emilia-Romagna, delle penali inflitte a Trenitalia a causa dei disservizi nel trasporto pubblico regionale per finanziare o affittare nuovi convogli, precisando inoltre a Trenitalia la possibilità di revoca del contratto di gestione qualora non si ottengano garanzie sulla qualità del servizio, a firma dei consiglieri Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli.

Oggetto 1739: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a risolvere le problematiche che affliggono il trasporto ferroviario, con particolare riferimento alla tutela degli utenti e dei pendolari, alla sicurezza nelle stazioni, all’igiene ed al decoro delle stesse e dei mezzi di trasporto, assicurando inoltre il monitoraggio del rispetto degli standard di servizio, a firma del consigliere Bertani.

Oggetto 2495: Risoluzione per impegnare la Giunta e, per quanto di competenza, l’Assemblea a realizzare un confronto con i gestori del servizio ferroviario nella regione diretto al pieno ripristino delle corse effettuate con treni ed all’eliminazione del processo di sostituzione dei convogli ferroviari mediante autobus, ad inserire tale obiettivo, nell’ambito degli accordi con i gestori del servizio ferroviario, nei parametri di rilevazione della qualità del servizio svolto e nelle carte dei servizi all’utenza, richiedendo inoltre a TPER e Trenitalia lo svolgimento, il potenziamento e la qualificazione delle corse lungo tutte le tratte ferroviarie regionali, anche nelle giornate festive, a firma dei consiglieri Sassi, Bertani, Sensoli.

Oggetto 2830: Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e a proseguire l’azione sulla corretta applicazione del contratto di servizio, ad attivarsi con il Consorzio Trasporti Integrati per il pieno rispetto e l’applicazione dei protocolli d’intesa tra Agenzia regionale di Protezione Civile e Ferrovie dello Stato, nonché ad agire nei confronti di Trenitalia, Governo, ART e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) al fine del riconoscimento dell’abbonamento Alta velocità quale servizio pubblico escludendo l’ipotesi di introduzione di vincoli numerici, a firma dei consiglieri Ravaioli, Bagnari, Prodi, Poli, Montalti, Caliandro, Zoffoli, Marchetti Francesca, Soncini, Tarasconi, Campedelli, Rontini, Taruffi, Torri, Serri.

Procediamo alla discussione generale sui provvedimenti. Dieci minuti per ciascun consigliere.

La parola al consigliere Sassi.

 

SASSI: Grazie, presidente.

In realtà, intervengo sull’ordine dei lavori. Chiediamo che la nostra risoluzione, la 2495, per un’intesa raggiunta con il presidente della Commissione III, Rontini, venga rinviata alla Commissione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Per la risoluzione 2495, quindi, si chiede il rinvio alla Commissione. Pertanto, la discussione avviene escludendo la risoluzione 2495.

La parola alla consigliera Rontini. A seguire, il consigliere Foti.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Solo per una conferma. Sul tema relativo alla tratta Faenza-Lugo-Lavezzola era stata depositata, anche da parte mia, un’interrogazione. Si tratta di un tema che ci interessa. Abbiamo ritenuto, quindi, di concerto con il Movimento 5 Stelle, primo firmatario della risoluzione, di poter portare tutto in Commissione per poter avere, solo su quel tema specifico, una discussione più approfondita.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Presidente, mi dispiace che lei si stia apprestando a presiedere nel momento in cui devo sollevare una questione sulla quale non ha colpe.

Mi permetto di fare un’osservazione, presidente. Come è noto, gli abbinamenti alle risoluzioni li decide la Presidenza. Non penso che qui si possa fare tutto e il contrario di tutto. In più occasioni, anche in questa sede, l’Ufficio Affari Istituzionali si è dottamente impegnato dicendo: “Guardate che se noi facciamo arrivare tutte le risoluzioni all’ultimo momento in Assemblea, non si riescono più a distinguere la madre, la figlia, la nonna e la zia”. Hanno diversi gradi di parentela.

Presidente, una volta abbinata, questa risoluzione non la si può disabbinare perché andiamo in Commissione e leghiamo un’interrogazione. Lo dico sinceramente. A me sembrava una forzatura l’abbinamento. In una si parla di tratte, mentre in tutte le altre risoluzioni si parla del servizio ferroviario più come strumenti materiali che altro.

Ad ogni modo, una volta abbinata, non per mancanza di cortesia verso il collega Sassi, non ci capiamo più niente. Oltre ad avere avuto tre rinvii di risoluzioni iscritte dovuti alla mancanza dei primi firmatari, iniziamo a produrne di nuove, abbinate − torno a ripetere − sulla base di una scelta della Presidenza. Non possiamo, ogni volta, abbinare e poi disabbinare.

Io non faccio un’eccezione formale su questo disabbinamento, ma la Presidenza sia rigorosa, d’ora innanzi, negli abbinamenti. Non deve valere la regola che, quando si ha interesse a far passare la risoluzione, ci mettiamo una cosa che c’entra soltanto perché l’argomento riguarda le Ferrovie. In genere, gli abbinamenti si fanno per omogeneità per materia, ma rispetto ai dispositivi, non rispetto all’oggetto. L’omogeneità per materia è data dal dispositivo.

Presidente, lei faccia come vuole. Portatela pure in Commissione. A parte che per portarla in Commissione non basta dirlo in questa sede, ma bisogna chiederlo in altra sede, com’è noto, io le chiederei di sapere di che cosa discutiamo, alla fine. Le abbiamo abbinate dieci minuti fa e adesso le disabbiniamo. È un manicomio.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

PRESIDENTE (Saliera): La ringrazio, consigliere Foti, per aver sollevato questo problema. Quando i diversi Gruppi, nella mattinata, consegnano alcuni oggetti, diventa difficile anche per la Presidenza riuscire a leggerli mentre si presiede. Esiste, dunque, questo problema, che io vivo in prima persona, ovviamente. Quindi, so bene che, per poter essere corretta, dovrei sospendere ed esaminare gli oggetti. Visto che nel tempo questi aspetti, che inizialmente si presentavano raramente, stanno aumentando, credo sia bene parlarne tra di noi in Ufficio di Presidenza, ma soprattutto con i Capigruppo per definire un atteggiamento. Presentato all’ultimo momento, esiste un tema vero: si guarda solo che cosa c’è scritto, ma non si riesce a guardare e a esaminare il contenuto. Si tratta di un argomento che voglio porre all’attenzione. Anch’io prenderò le mie decisioni, dopo la discussione.

Il tutto rimane in questo senso, come sappiamo. Gli oggetti sono il 1039, il 1044, il 1739 e il 2830. Pertanto, si tratta di quattro oggetti abbinati.

Siamo in discussione generale. Chi chiede la parola?

La parola al consigliere Foti. A seguire, i consiglieri Bagnari e Rancan.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Presidente, sulla risoluzione, penso che gli abbinamenti fatti esprimano effettivamente una comune volontà, cioè quella di rapportarci con coloro i quali oggi esercitano il servizio ferroviario per far sì che i pendolari, soprattutto, possano avere anche nel periodo estivo non dico dei treni fortemente moderni, ma che abbiano quantomeno funzionanti i servizi minimali in modo da consentire loro di svolgere il proprio lavoro utilizzando un mezzo pubblico su rotaia, quindi un mezzo pubblico che alleggerisce notevolmente, sia sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico che del traffico veicolare, le nostre città e le nostre province. Penso abbiano il diritto di avere servizi ferroviari degni di questo nome.

La mia risoluzione risale a un anno fa. Ho letto quella del Gruppo del PD presentata questa mattina. Debbo dire che, al di là delle diverse sottolineature, l’esame della situazione è lo stesso, così come è lo stesso nella risoluzione della Lega ed è lo stesso nella risoluzione del Movimento 5 Stelle, a tal punto che − devo dirlo onestamente − sarebbe stato più opportuno o sarebbe più opportuno approvare una risoluzione unica dell’Assemblea legislativa che esprima un insieme di volontà che, con sottolineature diverse, tutte le risoluzioni contengono, ma che, per quanto mi riguarda, rappresenta in primo luogo una forma di rispetto nei confronti delle persone.

I gestori dei servizi ferroviari non si preoccupano dei loro clienti che, prima ancora di essere clienti, sono persone che hanno diritto di utilizzare mezzi non dico di lusso, non dico estremamente confortevoli, ma quantomeno “dignitosi”. La dignità, in questo ambito, spesso viene pesantemente lesa.

Ognuno di noi − siamo gente di territorio − riceve lamentele periodiche, sia nel periodo invernale che nel periodo estivo. Non so per quale strano combinato disposto, nel periodo invernale, tradizionalmente, non funziona il riscaldamento e nel periodo estivo non funziona il condizionamento. Aggiungiamo che i mezzi − e lo sappiamo − sono vetusti. La Regione Emilia-Romagna, sotto questo profilo, ha fatto un forte investimento per mettere sul tavolo nuovi treni. Il Piano che andrà a realizzarsi nei prossimi tre o quattro anni, effettivamente, garantirà nuovi treni su tutte le tratte dell’Emilia-Romagna.

Ad ogni modo, parliamoci chiaro, in attesa di tempi migliori, cerchiamo di fornire un minimo di servizio dignitoso e, al tempo stesso, efficiente. Chi frequenta determinate tratte sa che, purtroppo, se non settimanalmente, ogni due settimane c’è qualcuno che, ahimè, tragicamente, decide di porre fine alla propria vita scegliendo di gettarsi sotto un treno. A questi infortuni drammatici aggiungiamo una serie di disfunzioni negli orari. Penso soprattutto − consentitemelo − alla mia provincia. È già difficile dialogare tra due enti compartimentali di differenti regioni, già vi sono esigenze diverse all’interno di stazioni entrambe centrali ed entrambe snodi ferroviari importanti, e ai nostri pendolari, ma, in generale, agli utilizzatori del sistema ferroviario null’altro sappiamo offrire che impianti di condizionamento che non funzionano, finestrini sigillati e, spesso e volentieri, una gestione delle carrozze che lascia non solo a desiderare, ma che è raccapricciante. Non so per quale motivo, ma vi sono alcuni treni, ad esempio in partenza da Piacenza per Milano, che sistematicamente hanno due carrozze chiuse. Rendetevi conto di che cosa vuol dire. Le persone che tradizionalmente utilizzano otto carrozze ne hanno a disposizione sei. Già una persona, quindi, vive il dramma di essere − scusatemi − una sardina in piedi; se, poi, le diamo anche tutti i comfort negativi della situazione, non lamentiamoci se si divarica sempre più il rapporto Stato-cittadino.

Se questi servizi non venissero pagati o se le Regioni non avessero contratti di servizio o carte di servizi, potremmo dire: “Bon gré mal gré, veditela tu”. Noi, però, abbiamo alcuni strumenti a disposizione. Tra l’altro, la Regione Emilia-Romagna ha applicato, nel corso degli anni, alcune sanzioni per questi disservizi. Se mi consentite, però, la sanzione è un effetto che valutiamo maggiormente noi sotto il profilo politico. L’utilizzatore del servizio ferroviario questo tema lo condivide, ma non lo entusiasma. Il fatto di sapere che qualcuno è stato contravvenzionato, ma che nel frattempo il viaggio non è stato degno di questo nome è sintomatico.

So che l’assessore è persona attenta. È stato, forse, il primo – di questo gliene diamo atto – ad aver voluto verificare di persona l’esatto funzionamento di alcune linee. Assessore, come lei sa, esiste una vecchia tradizione italiana: appena gira voce − chissà perché − che la mattina arriva l’assessore, improvvisamente il treno è pulito e funziona tutto. È una vecchia tradizione italica che trasferiva aerei da una parte all’altra per far vedere un’aviazione che molto spesso non esisteva. In compenso, tutti erano premiati ed erano contenti. Abbiamo una tradizione italica che penso risalga a prima del Risorgimento.

Assessore, senza brandire necessariamente le cosiddette “multe”, che servono per dimostrare la serietà della Regione come interlocutore, secondo me, occorre proprio definire una carta dei servizi possibili. È inutile dire, per fare i gradassi, che si dà tutto. Stabiliamo alcune regole del gioco al di sotto delle quali non si può andare. Io la vedo in un modo diverso: quelle al di sopra che siano premiali, ma quelle minimali devono essere garantite tutto l’anno e su tutte le tratte. Solo in questo modo non creiamo viaggiatori di serie A e viaggiatori di serie B.

Vi sono poche categorie in Italia che pagano sempre tutto, e sono sempre le stesse. I pendolari pagano l’abbonamento dell’autobus, l’abbonamento della corriera e l’abbonamento del treno. Gli studenti pagano l’abbonamento dell’autobus, l’abbonamento della corriera e l’abbonamento del treno. Il risultato qual è? Che sono sempre loro ad avere in cambio i peggiori servizi. Non mi pare neanche un modello educativo valido, oltre che un modello statuale deprecabile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola al consigliere Bagnari. Prego.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

Io sono d’accordo con il collega Foti sul fatto che tutti i Gruppi, su questo tema, si sono attivati e sono attenti. Credo ci siano elementi in grado di far capire che vi è grande attenzione dal punto di vista politico da parte di questa Assemblea su questo tema. Credo sia un aspetto molto positivo e molto importante.

Parto dalla considerazione che la Regione Emilia-Romagna, con tutto ciò che noi rileviamo all’interno degli atti che abbiamo presentato, ha dato un segnale molto importante sul trasporto ferroviario e ha prodotto atti concreti. Quindi, non si è limitata a dichiarazioni di principio, ma ha messo in campo una serie di azioni.

Nella nostra regione – come si evince dai dati riportati nella nostra risoluzione e in un’altra presentata − abbiamo un numero consistente di viaggiatori ogni giorno. Parliamo di circa 146.000 viaggiatori che quotidianamente utilizzano le linee ferroviarie della nostra regione. La maggior parte sono pendolari, persone che, per lavoro o per studio, utilizzano queste linee.

Tra l’altro, noi abbiamo voluto fare una sottolineatura relativa ai pendolari dell’Alta velocità, che utilizzano treni sicuramente di fascia più elevata, ma che lo fanno per lavoro e per coprire tratte più consistenti. È giusto dedicare attenzione anche a questo tema. In un momento in cui sembra che siano in vista possibili restrizioni sul numero di abbonamenti erogati, noi crediamo sia importante dedicare un’attenzione particolare anche a questi utenti.

Il servizio, tramite la gara che si è conclusa l’anno scorso, è stato affidato. All’interno di questa gara, uno degli elementi di grande importanza era rappresentato da una serie di criteri individuati e contenuti nella carta dei servizi. L’aspetto importante che noi rileviamo è che sono in atto trattative per anticipare l’entrata in esercizio di materiale rotabile rispetto al programma previsto dalla Regione (quindi, è uno sforzo in più che stiamo compiendo). È determinante l’applicazione del contratto di servizio che regola gli standard di qualità, le penali conseguenti per il mancato rispetto e anche le eventuali riduzioni di corrispettivo per il mancato svolgimento dei servizi programmati.

Tengo a sottolineare anche un altro aspetto. Noi, ovviamente, sollecitiamo una serie di controlli sempre più stringenti. Va detto, però, anche che la nostra è una regione in cui i controlli sono stati applicati con grande rigore. Infatti, le penali inflitte sono fra le più elevate nell’intero territorio nazionale. Nell’ultimo anno in Emilia-Romagna sono state applicate circa 3 milioni di euro di penali, il che sta a dimostrare − come dicevo − che si dedica attenzione a ciò che sta succedendo.

Sono state messe in campo alcune misure concrete e importanti per la tutela degli utenti e per un miglioramento delle condizioni del sistema ferroviario: una sostituzione graduale del materiale rotabile; il provvedimento riguardo al mese gratis di abbonamento a titolo di risarcimento per i disagi subiti dagli utenti, che è stato, comunque, un investimento di 2,5 milioni di euro.

Va ricordato anche l’investimento di 10 milioni per la riqualificazione di tutte le stazioni ferroviarie. A proposito di anticipazioni di interventi, che comunque sono in atto, per i pendolari dell’Emilia-Romagna, arriveranno una serie di nuovi mezzi: 14 Stadler ETR 350, 8 VivAlto bipiano, per un totale di 22 treni che verranno messi in campo da qui al 2017. Inoltre, entro questo mese di giugno, 2 treni ALe 582 entreranno in servizio sulla Modena-Sassuolo. Inoltre, 3 Pesa ATR 220 viaggeranno sulle linee reggiane.

Il collega Foti ha ripercorso quello che abbiamo visto un anno fa, situazioni veramente pesanti. Io penso anche a due recenti episodi che si sono verificati lungo le linee che conosco meglio, quindi sulla linea Bologna-Ravenna, il 10 e il 24 maggio. Mi riferisco a due investimenti di persone. Ovviamente, non sono eventi prevedibili. Ad ogni modo, in quelle situazioni, noi abbiamo notato carenze in termini, perlomeno, di intervento, ma soprattutto di informazione adeguata agli utenti. Questo è un altro punto che – lo sottolineiamo − va curato particolarmente come servizio agli utenti.

Con questa risoluzione chiediamo che si continuino gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e che si tutelino i pendolari e tutti coloro che scelgono il trasporto su ferro per raggiungere la sede di studio o di lavoro. Questo è ciò che si chiede per cercare di trasferire concretamente, il più possibile, il trasporto da gomma a rotaia. Chiediamo di agire nei confronti di Trenitalia, del Governo, dell’Autorità di regolazione dei trasporti e dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato perché sia garantito il riconoscimento dell’abbonamento Alta velocità come servizio pubblico, escludendo l’ipotesi di introduzione di vincoli numerici. Chiediamo che si prosegua l’azione di vigilanza sulla corretta applicazione del contratto di servizio e l’applicazione di eventuali penali che si rendessero necessarie.

Chiediamo, inoltre, che ci si attivi con il Consorzio Trasporti Integrati, costituito da Trenitalia e da FER, perché siano pienamente rispettati e applicati i protocolli di intesa siglati relativi alla gestione di situazioni di emergenza che si verificano e che creano danno agli utenti del sistema ferroviario, comprendendo una tempestiva, adeguata e puntuale informazione anche per quanto riguarda i rimborsi che si possono rendere disponibili; tutte le azioni di soccorso minimo, come la somministrazione di bevande in caso di sosta, eccetera; l’attivazione di una rete di trasporti alternativa su gomma e, eventualmente, nei casi più gravi e complessi, la fornitura di alloggi che non vadano a pesare, come spesa, sugli utenti.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

La parola al consigliere Rancan. Prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Il tema del pendolarismo e dei disservizi sulle linee ferroviarie, ormai, è molto conosciuto da quest’aula, molto conosciuto dalla Giunta, ma soprattutto molto conosciuto dai nostri pendolari. Giustamente, sono state presentate due risoluzioni, una da parte della Lega e una da parte di Fratelli d’Italia, come accennava prima il collega Foti, tutte nella stessa data dell’anno scorso, ossia il 27 luglio. Il problema, quindi, è risaputo, si conosce da tempo e, purtroppo, viene trattato come risoluzione, in questo merito, solo oggi in aula.

I problemi sono tantissimi e provengono principalmente dal nostro territorio. Tutti sanno che il servizio regionale ha delle falle in fatto di trasporto pubblico su rotaia, partendo dagli orari dei treni, che molte volte sono mancanti (vi sono grandi buchi a livello di orari di treni sia in tutta l’Emilia-Romagna che nelle altre regioni, ma è un capitolo di cui cercheremo di parlare più avanti), fino ad arrivare alla qualità dei servizi, quindi alla qualità delle carrozze, alla qualità dei servizi forniti ai nostri utenti, alle biglietterie. Vi è un insieme di interventi che andrebbero fatti e che dovevano essere fatti. Il collega Bagnari ha elencato le cose che sono state fatte. Poi entrerò nel merito di un punto della loro risoluzione che, forse, fa un pochino sorridere.

Abbiamo presentato la nostra risoluzione – risalente a un anno fa − perché sappiamo che nel periodo estivo i nostri viaggiatori sono sempre stremati da un servizio totalmente inefficiente, un servizio che arriva al caldo torrido dell’estate con carrozze completamente bloccate, senza aria condizionata, sotto il sole cocente, magari con treni che sono in ritardo anche di qualche ora. Quindi, oltre a essere vessati dal ritardo, oltre a essere vessati dal caldo, vi è un piccolo dettaglio che vi dirò successivamente.

La nostra richiesta, quindi, è molto semplice. Non si può permettere ai gestori del servizio di prendere in giro chi paga il servizio stesso. Quando qualcuno non ottempera a un servizio oppure in qualsiasi bando pubblico il servizio non viene ottenuto è possibile anche revocare il servizio stesso. Ciò che chiediamo con la nostra risoluzione è di far presente a Trenitalia che vi è la possibilità di revocare il contratto di gestione nel caso in cui non vi sia un ottenimento di garanzie per un servizio ottimale per i nostri cittadini. Inoltre, bisogna far sì che la Regione utilizzi le penali inflitte a Trenitalia a causa di vari disservizi, che tutti conosciamo bene, per finanziare o affittare nuovi convogli. Quelle penali si possono utilizzare concretamente per affittare o acquistare nuovi convogli. Questa è una soluzione concreta che si può dare a un problema.

Vi sono varie associazioni di pendolari − come sapete − su tutto il territorio. Io parlo del territorio che conosco di più, del territorio di Piacenza, dove ci sono associazioni di pendolari piacentini, associazioni di pendolari di Val d’Arda che tutti i giorni continuano a combattere una grandissima battaglia per cercare di mediare e di arrivare a dei risultati su alcuni servizi. Quest’anno vi sono alcuni servizi che non vanno nelle nostre stazioni. Mi riferisco anche ai primi servizi che dovrebbero essere erogati ai cittadini pendolari. Quando si inizia a parlare di Lombardia, il ragionamento si sviluppa su un tema più ampio. La Provincia di Piacenza ha uno stretto rapporto con Regione Lombardia. Anche in quel caso, quindi, bisognerebbe cercare di dialogare con Regione Lombardia per arrivare a una soluzione in grado di aiutare i pendolari piacentini.

Le richieste dei pendolari sono poche, non sono tante, però sono operative e concrete. Fiorenzuola è una località abbastanza importante del piacentino e non si sa ancora quale sarà il futuro della biglietteria, per esempio, una biglietteria che è sempre a rischio chiusura. Una richiesta dei pendolari, quindi, è che venga salvaguardata anche solo ed esclusivamente la biglietteria di quella zona. Vi è, poi, anche un problema di orari: tra le ore 19,15 e le ore 21,10 non c’è mai un treno tra Milano e Fiorenzuola. Anche questo è un problema che andrebbe affrontato. Vi è anche il problema dello scambio di orari di eventuali treni. Sono tutte proposte di cui, magari, con l’assessore Donini parleremo più nel dettaglio. Cercheremo di risolvere problemi che devono arrivare ai gestori e, soprattutto, agli utilizzatori del servizio.

A questo punto, passiamo alla risoluzione del Partito Democratico. Giustamente, il consigliere Bagnari ha precisato che abbiamo erogato alcuni mesi gratuiti ai nostri pendolari. È vero. L’anno scorso è stato donato un mese gratuito a chi aveva l’abbonamento, a seguito di alcuni disservizi. Io mi metto nei panni dei pendolari e riporto anche alcune situazioni di pendolari che hanno vissuto questa faccenda. Il pendolare dice: “Va bene. Vi ringrazio per il mese gratuito, ma se non mi risolvete il problema siamo punto e a capo. Se tutti gli anni mi date un mese gratis, io, alla fine, in ritardo ci arrivo comunque, il caldo lo patisco lo stesso, il freddo lo patisco comunque”. Va bene regalare un mese gratuito, ma, alla fine, il servizio non esiste. Quindi, io continuo a pagare per un servizio carente.

Passiamo alla grande risoluzione del Partito Democratico. Sappiamo benissimo che nel mese estivo fa caldo nelle carrozze e che, magari, vi sono anche alcune soste. La soluzione sta nel somministrare bevande in caso di sosta prolungata. La soluzione al caldo che patiscono i nostri pendolari è la somministrazione di bevande. Io mi sentirei leggermente preso in giro. Se io pago fior fiori di abbonamenti per un servizio e mi viene detto: “La soluzione non è impegnarmi per far sì che nelle carrozze vi sia l’aria condizionata, ma è impegnarmi per somministrarvi le bevande se avete sete o se avete caldo”, la cosa fa leggermente ridere. Anche perché, se somministriamo le bevande d’estate, dovremmo somministrare le coperte d’inverno. Signori, non c’è niente da fare. È una provocazione che vi lancio. Questa questione fa abbastanza sorridere.

Concludo con una proposta, che potrebbe essere quella di realizzare una risoluzione congiunta, firmata da tutti i Gruppi, che possa prevedere un coinvolgimento di tutti ed eventualmente idee concordi da accorpare in un unico documento, per far sì che si possano ottenere risultati con più forza e dare un mandato maggiore all’assessore in modo da portare a casa alcuni risultati. Questa è la mia ultima proposta.

Per favore, però, non scrivete più “somministrare bevande”, perché è solo una presa in giro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rancan.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Sarò breve, perché credo siano state già evidenziate tutte le criticità, sia nell’intervento del consigliere Foti che nell’intervento del consigliere Rancan.

Noi ci troviamo assolutamente concordi con quanto proposto dal consigliere Foti nella sua risoluzione. È condivisibile e comprensibile anche la posizione della Lega. Il punto è proprio questo: non possiamo pensare di sopperire a un disservizio con azioni di emergenza che rappresentano il minimo, l’Abc. Si propone la somministrazione dell’acqua. A questo punto, piuttosto che le coperte, visto che stiamo parlando di liquidi, d’inverno dovremmo somministrare il tè caldo.

Siccome queste risoluzioni sono state depositate a luglio e io, a luglio, giravo ancora sui treni, ho provato sulla mia pelle che cosa vuol dire stare nelle carrozze chiuse, quelle in cui il finestrino è bloccato e non si può aprire, quando l’aria condizionata non c’è. È un forno. In quelle situazioni possono trovarsi anche persone con problemi di cardiopatia. Un capotreno stava gestendo l’emergenza di una persona che aveva questo problema, ma non lo risolvi somministrando l’acqua. Un problema di quel genere lo risolvi offrendo un servizio decente, come è giusto che sia.

Sorvolo sull’ultimo affidamento a seguito della gara con Trenitalia e TPER, perché ci sarebbe da dire molto sulla metodologia con cui si è arrivati a quell’affidamento. Ricordo, però, un intervento qui in aula della mia collega Gibertoni, parlando proprio del rinnovo e della vetustà delle carrozze che hanno questi problemi. Secondo i nostri calcoli, completeremo questo ricambio nell’arco di cento anni, con questa tempistica. Quindi, non è propriamente efficace. In base al piano previsto e al ritmo con cui si procede, i tempi sono questi, al di là dell’aver anticipato l’acquisto di alcuni treni.

Stiamo parlando di mobilità che, comunque, coinvolge, come diceva anche il collega Rancan, situazioni periferiche. È stato detto che non si sa che fine farà la biglietteria in una stazione. Evidenzio al collega Rancan che le biglietterie nelle piccole stazioni non esistono proprio. Da noi non esistono più. Poiché stiamo parlando del trasporto dei pendolari, ma anche del trasporto dei turisti, non possiamo parlare solo di grandi città o di grandi centri, ma dobbiamo considerare anche i piccoli comuni serviti dai trenini locali, anche quelli di competenza della Regione, che, per scelte non chiare, a volte vengono soppressi e a volte rimessi.

Mi riferisco anche alla situazione della tratta Reggio-Ciano, una notizia di poco tempo fa pubblicata sui giornali di cui mi sono occupato. Anche in quel caso, i pendolari che devono andare a lavoro non partono tutti dalle grandi città, ma partono anche dai piccoli paesi, e usando i mezzi pubblici, dovendo arrivare puntuali, si preferisce il ferro alla gomma, perché il ferro non subisce il traffico e gli incidenti. Quindi, vi è una più puntuale tempistica sulle tratte. Questo aspetto tocca tutta la questione.

Non penso solo alla viabilità in quanto tale, ma al servizio complessivo. Si parla di riqualificazione delle stazioni. Va benissimo. Ricordo che a Bologna, che non è propriamente una stanzioncina di periferia, ma è uno snodo abbastanza importante, se d’estate si vuole bere un po’ d’acqua la si deve comprare, perché le fontanelle sono state tutte chiuse con la seguente motivazione: “Le persone che bivaccano si vanno a lavare nelle fontanelle”. Se la soluzione è chiudere l’acqua e farla comprare ai passeggeri, forse abbiamo idee diverse su come si dovrebbe gestire il decoro delle stazioni. Bisogna fornire il servizio a chi viene da noi anche per turismo, non solo per il pendolarismo. Il pendolarismo lavorativo o studentesco questa situazione la vive tutti i giorni. Però, se l’accoglienza delle nostre stazioni è di quel tipo, ovviamente, anche la parte turistica ne risente. Non è una bella cartolina. Se andiamo nelle stazioni in giro per l’Europa, secondo me, ci rendiamo conto che il servizio è leggermente diverso.

Al di là di questo, concordo molto con l’intervento del consigliere Foti, sul fatto che ci debbano essere caratteristiche di base di un servizio che devono identificare la qualità minima che un servizio deve fornire, al di sotto della quale non si può andare. Diversamente, potrebbero intervenire le iniziative proposte nella risoluzione della Lega, immediatamente, d’ufficio, senza neanche bisogno di fare una richiesta. D’ufficio, bisognerebbe sanzionare il gestore. Io non arriverei all’estremo di togliere la concessione, perché riaffidarla è sempre un iter abbastanza complesso. Tuttavia, in casi estremi, potrei mettere sul piatto anche un’idea di quel tipo. Chi gestisce un servizio pubblico, anche nel caso di un’azienda privata, deve avere bene in testa che il servizio pubblico va garantito per la qualità che deve erogare.

La nostra regione ha un’alta vocazione turistica e un’alta vocazione di pendolarismo. Tanta gente, anche grazie alla crisi (“grazie” si fa per dire), preferisce usare il mezzo pubblico piuttosto che l’automobile, perché si tratta di una gestione più flessibile a un costo inferiore.

Visto che le intenzioni di affrontare questo tema ci sono anche da parte della maggioranza, di questo va dato certamente atto, cerchiamo di essere più incisivi, più rapidi, più efficaci. Non vorrei ripetere una dichiarazione rilasciata già altre volte in questa Assemblea: l’operazione è andata benissimo, ma il paziente è morto. Fare interventi che, poi, non hanno una reale ricaduta, a livello di efficacia, sul servizio diventa ininfluente. Sarebbe uno sforzo non dico “inutile” (perché tutto ciò che migliora un servizio è certamente utile), ma certamente non risolverebbe i problemi dei pendolari di questa regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Siamo in discussione generale. Non ho altri iscritti. Pertanto, chiudo la discussione generale sui provvedimenti.

Apro le dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo.

Se non ci sono iscritti in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione. Gli scrutatori Piccinini, Prodi e Francesca Marchetti sono in aula. Quindi, possiamo procedere.

Consigliera Rontini, su che cosa chiede di intervenire?

 

RONTINI: Per dichiarazione di voto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Per dichiarazione di voto. Le do la parola. Forse l’ho vista tardi io.

Prego, consigliera Rontini.

 

RONTINI: Io mi ero prenotata. Probabilmente ho schiacciato le noci, come il gentile collega Aimi ha detto.

Sarò velocissima. Nel corso della discussione non è emersa una delle risoluzioni presentate dal Movimento 5 Stelle che approfondisce il tema del decoro e della sicurezza delle stazioni. Ricordo che questa Regione è impegnata dal mese di giugno dell’anno scorso in un piano di oltre 10 milioni di euro, che prevede proprio il miglioramento dell’accessibilità, del decoro e di tutto ciò che riguarda l’informazione dei cittadini pendolari.

Un’altra specifica, rispetto all’intervento del collega Rancan, riguardava le penali. Il collega suggeriva di utilizzarle anche per i treni. È esattamente quello che abbiamo fatto. Dei 5 milioni di euro, abbiamo utilizzato 2,5 milioni per rifondare in piccola parte un disservizio, che la risoluzione del collega Foti metteva ben in evidenza, legato al caldo dei mesi estivi dell’anno scorso e, per l’altra parte, proprio in attesa che siano completamente espletate tutte le procedure e le finalità legate alla gara del ferro, per anticipare l’acquisto di materiale rotabile.

Pur ringraziando le forze di opposizione, che hanno, con i loro atti, portato all’attenzione testi che evidenziano situazioni di criticità sulle quali, nelle valutazioni, concordiamo, il Partito Democratico, avendo presentato un proprio testo, voterà quello e voterà in modo contrario gli altri.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Siamo, quindi, in dichiarazione di voto. Qualcun altro vuole esprimersi? Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Come ho precisato poc’anzi, preferiamo azioni che abbiano una reale efficacia e incisività sulla ricaduta del servizio. La risoluzione del PD, quindi, vedrà la nostra astensione. Non è con l’acqua che si possono risolvere i problemi.

Voteremo a favore, invece, delle altre risoluzioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

La parola al consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Per quanto riguarda la risoluzione del collega Foti, il voto sarà sicuramente favorevole.

Per quanto riguarda la risoluzione del Partito Democratico, ci asterremo. Gli sforzi è giusto che continuino, però certe questioni non ci vanno bene, così come non crediamo che sia sufficiente somministrare bevande per risolvere il problema del caldo nelle carrozze.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rancan.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Avendo sottoscritto la risoluzione a prima firma Ravaioli, ovviamente la voteremo.

Voteremo a favore anche delle risoluzioni presentate dal Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Non ho altri iscritti in dichiarazione di voto.

Procediamo con la votazione. Gli scrutatori sono presenti, quindi procediamo con l’oggetto 1039.

Il consigliere Foti chiede il voto elettronico. Consigliere, su questa o su tutte?

 

FOTI: Visto che […interruzione registrazione audio] è giusto che ognuno ci metta il contro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Su tutte.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 1039, a firma del consigliere Foti, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

14

Contrari

 

21

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Soncini): L’oggetto 1039 è respinto.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 1044, a firma del consigliere Fabbri e altri, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

14

Contrari

 

21

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Soncini): L’oggetto 1044 è respinto.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 1739, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

37

Favorevoli

 

16

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): L’oggetto 1739 è respinto.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 2830, a firma dei consiglieri Ravaioli, Bagnari e altri, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

23

Contrari

 

--

Astenuti

 

14

 

PRESIDENTE (Soncini): L’oggetto 2830 è approvato.

Il consigliere Bertani ha chiesto la parola. Prego.

 

BERTANI: Intervengo sull’ordine dei lavori. Oramai abbiamo votato l’oggetto 2830, ma vorrei capire una cosa. Sono state rinviate tutte le risoluzioni in cui mancava la prima firmataria. Invece, la risoluzione 2830, che abbiamo appena votato, anche se mancava la prima firmataria, l’abbiamo messa comunque in discussione. Era solo un chiarimento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Viene rinviata se lo chiede il Consiglio, se lo chiedono i consiglieri.

 

OGGETTO 2759

Risoluzione per impegnare la Giunta ad emanare un bando regionale per le imprese che intendano acquistare ed installare nei vari lidi marini della costa regionale stazioni meteo e webcam per il rilevamento meteorologico istantaneo, collegate ai siti internet istituzionali e consultabili liberamente, consentendo ai turisti ed a chiunque interessato la possibilità di conoscere la reale situazione meteorologica al momento esistente. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2759: Risoluzione per impegnare la Giunta ad emanare un bando regionale per le imprese che intendano acquistare ed installare nei vari lidi marini della costa regionale stazioni meteo e webcam per il rilevamento meteorologico istantaneo, collegate ai siti internet istituzionali e consultabili liberamente, consentendo ai turisti ed a chiunque interessato la possibilità di conoscere la reale situazione meteorologica al momento esistente, a firma dei consiglieri Fabbri, Liverani, Pompignoli.

Apro la discussione generale sull’oggetto 2759. Dieci minuti per consigliere.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Abbiamo proposto questa risoluzione perché è un tema ormai di attualità. Speriamo che l’estate inizi dopo le piogge monsoniche che si sono abbattute sulla nostra regione nell’ultime settimane. Torna di attualità il tema del meteo e di tutti gli stabilimenti balneari delle nostre coste, sia quelle ferraresi che quelle romagnole, che ovviamente sono già un po’ messe in difficoltà – a nostro avviso manca anche un Piano del turismo un po’ più generale – per il discorso delle previsioni meteo sbagliate, con conseguenze in termini economici e di presenza di turisti.

Ci sembrava una proposta carina, tra l’altro partita anche dal basso, quindi dalle associazioni dei siti balneari e in particolar modo dal Consorzio turistico del Lido delle Nazioni che ci chiedeva la possibilità di realizzare un bando con una compartecipazione di spesa tra quello che poteva mettere in campo la Regione e quello che potevano mettere in campo i privati per realizzare e collegare queste webcam in un circuito regionale.

Potrebbe essere anche un’idea innovativa a livello nazionale che permette al turista che vuole andare sulle nostre coste di avere una visione istantanea e puntuale proprio sulla spiaggia e sul lido. Quindi, oltre che prevenire delle previsioni meteo errate, si cerca di creare un qualcosa che possa essere promozionale e pubblicitario per una regione che è sempre stata competitiva come l’Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Rontini. Ne ha facoltà.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Vorrei dire alcune cose sulla risoluzione 2759 presentata dai colleghi della Lega Nord. Da una parte se è vero che con questa risoluzione portiamo all’attenzione dell’Aula il tema del meteo-terrorismo, va però detto che il tema delle previsioni meteo sbagliate è all’attenzione di questa Regione già da tempo, come hanno riportato anche alcuni organi di informazione, le agenzie di stampa. È di inizio di giugno una riunione, un tavolo istituzionale convocato dall’assessore regionale Andrea Corsini a Rimini al quale hanno partecipato, tra gli altri, la presidente di Federalberghi e il Direttore della nostra APT.

L’esito di quel tavolo è il fatto che tutti i partecipanti abbiano concordato sulla necessità di una regolamentazione del settore e chiedono che si arrivi il prima possibile a una legge nazionale che individui un Albo dei meteorologi e un organismo di controllo che certifichi la corretta informazione sugli eventi climatici.

L’assessore Corsini in quell’occasione ha affermato che non è più procrastinabile la definizione di questa necessaria e urgente regolamentazione del settore.

Va poi aggiunto che già oggi numerosi stabilimenti balneari e strutture alberghiere della nostra costa dispongono di queste webcam che già permettono, collegandosi on-line, a chiunque, di visionare in tempo reale il meteo.

Noi riteniamo – mi si permetta di osservarlo anche in questa sede – che la webcam fornisce una rappresentazione momentanea e parziale, dato che l’inquadratura non è a trecentosessanta gradi, e quindi non è uno strumento in grado di essere d’aiuto per le previsioni meteo.

Le webcam sono infatti utilizzate per la visualizzazione istantanea della situazione attuale, quella che in termini tecnici si chiamano casting, mentre le previsioni meteo si basano su appositi modelli matematici che tengono conto dello stato e della possibile evoluzione chimico-fisica dell’atmosfera.

Va poi detto, come del resto è possibile visionare sul sito di ARPA, che anche l’Agenzia regionale dispone di una rete di monitoraggio per la meteorologia urbana, per l’agrometeorologia, l’idrometeorologia, composta da centinaia di stazioni. Ci sono più di novecento sensori sul territorio della nostra regione.

Riteniamo che questa proposta nulla aggiunga di più ad un sistema che già c’è. Riteniamo che non sia utile a risolvere un problema reale, l’ho detto in apertura, un bando per l’installazione di telecamere web nei siti privati, negli stabilimenti balneari.

Voglio riportare alcune delle parole dell’assessore Corsini che il Gruppo del Partito Democratico condivide: “La proposta avanzata non ha alcuna utilità in quanto l’inattendibilità di certe previsioni meteo si risolvono con previsioni serie e non con il folklore. La strada da seguire è quella, come avviene in tutti i Paesi europei, di lavorare affinché anche l’Italia si doti di una legge che istituisca un Albo dei meteorologi in modo che questa scienza non venga lasciata nelle mani di apprendisti stregoni, privi di qualsiasi professionalità che si inventano siti e relative applicazioni solo per fare business, confondendo le acque. Servono, quindi, non soluzioni improvvisate, come dal nostro punto di vista questa è, ma regole certe: un’abilitazione, un’Authority garante per la comunicazione delle previsioni meteorologiche”.

La proposta che l’assessore ai tavoli istituzionali, di concerto anche con le altre Regioni e con lo Stato sta portando avanti, nell’ambito della costruzione e redazione del Piano strategico nazionale del turismo, è quella di tenere conto dell’impatto che questi sistemi di diffusione dei dati sballati producono sul nostro sistema turistico; un sistema su cui questa Regione, fin dall’insediamento, ha cercato mettere ai primi punti delle priorità di sviluppo.

Ci siamo dati l’obiettivo di portare il PIL del comparto a più 10 per cento. Abbiamo rivisto alcuni degli strumenti che abbiamo a disposizione. Stiamo investendo per la promo-commercializzazione della nostra costa, della nostra riviera sui mercati esteri.

Stiamo andando avanti con la richiesta di un intervento legislativo che regolamenti queste attività garantendo, però, le imprescindibili caratteristiche di professionalità, adeguatezza e imparzialità che queste notizie devono avere per essere a disposizione da una parte dei cittadini e dall’altra parte del sistema imprenditoriale ed economico delle nostre spiagge, perché vedano, nonostante una stagione che è partita, ahimè, in maniera incerta, i loro stabilimenti pieni, a vantaggio di noi tutti e della comunità romagnola.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. La consigliera Rontini mi stimola sempre ad intervenire.

Francamente il suo intervento mi ha lasciato un po’ perplesso. Lei dà sostanzialmente dell’imbecille a tutti quelli che fanno le previsioni meteo. Questo spero che sia stato ben chiarito dall’assessore Corsini perché evidentemente tutte le applicazioni meteo che utilizziamo tutti i giorni, tipo meteo.it, non sarebbero attendibili. Sono, invece, comunque professionisti del settore. State dando a tutti dell’imbecille. Non comprendo esattamente qual è la soluzione del problema.

La soluzione del problema è non fare niente. Istituire una legge nazionale che faccia sì che vengano inseriti in un Albo dei professionisti per le previsioni meteorologiche per poi fare che cosa? Ci sono già! Le previsioni meteo attengono a una scienza che purtroppo negli ultimi anni non è più corretta, esatta. È vero, da un lato che le webcam fotografano la situazione istantanea, ma è anche vero che dall’altro lato, se io vedo la mattina l’applicazione meteo che mi dice che al mare piove, guardo la webcam e c’è il sole, vado al mare. Se invece non vedo questo, è chiaro che resto a casa. Questo è il problema principale.

Se le soluzioni sono quelle di istituire delle leggi nazionali è inutile che stiamo a parlare qui in Regione. Se non si risolvono i problemi, è inutile stare qui a fare delle discussioni su falsi problemi, perché da un lato abbiamo dei meteorologi che sono dei deficienti e dall’altro abbiamo una soluzione al problema che è istituire una legge nazionale.

Francamente non capisco esattamente quale sia il fine che il Partito Democratico ha voluto dare alla soluzione di un problema che attualmente è esistente, ce lo segnalano tutti gli stabilimenti balneari, lo segnalano tutte le associazioni, lo segnala mezzo mondo e noi facciamo una legge nazionale. Non capisco di che cosa stiamo parlando e non capisco l’intervento della consigliera Rontini, né quello dell’assessore Corsini, perché non si vuole risolvere il problema. Non è difficile. Non ci vuole Einstein per risolvere un problema di questo tipo. Abbiamo tutti la possibilità di poter investire. Esaudiamo le richieste che ci vengono dal basso, quindi dagli stabilimenti balneari. Sulla base di quello, cerchiamo di accontentare tutte le richieste.

È successo anche negli ultimi fine settimana. È un mese e mezzo che fondamentalmente il meteo dice che pioverà il sabato e la domenica e al mare c’è il sole. E nessuno va al mare. C’è un problema di fondo, c’è un problema di base, che deve essere risolto.

Se la soluzione è quella di istituire una legge, non va bene. È una legge che cambia il tempo, che ci dice esattamente come sarà il tempo il giorno dopo? Perché bisogna dire che non c’è il sole quando, invece, c’è?

 

(interruzione del consigliere Iotti)

 

Non ho capito la domanda.

 

PRESIDENTE (Soncini): Collega Pompignoli, continui.

Non dovete interloquire tra di voi.

 

POMPIGNOLI: Le soluzioni ci sono, le abbiamo evidenziate. La risposta del Partito Democratico sulla soluzione del problema è praticamente un nulla di fatto. Quindi, evidentemente, non si vuole risolvere la questione. Restiamo nelle attuali condizioni perché per aspettare una legge nazionale che istituisca un Albo nel quale vanno i professionisti aspettiamo altri dieci anni e a quel punto non risolveremo mai il problema.

Allo stato attuale abbiamo avuto la certezza che a questo problema non si vuole porre rimedio. Di fatto, il Partito Democratico sarà responsabile delle azioni che andrà a fare.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Concordo con quanto appena detto dal consigliere Pompignoli e aggiungo anche una cosa. Visto che si parla tanto di promo-commercializzazione della Riviera sarebbe anche il caso di iniziare a controllare l’informazione che viene data in merito. Come è già stato detto, la meteorologia è una scienza con dei margini di errore, perché ha dei margini di errore. Sostanzialmente è una scienza. Non vanno demonizzati i professionisti, però sicuramente il sensazionalismo che negli ultimi anni si vede dietro le notizie, che un po’ è un sensazionalismo diffuso riguardo tutti gli argomenti, ma soprattutto riguardo gli eventi meteorologici, sicuramente va regolamentato.

Quello che una volta magari era un normale temporale estivo, adesso è diventato una bomba d’acqua. Quelle che erano temperature che a luglio si registravano normalmente, adesso sono caldi record mai visti e ogni anno, guarda caso, sono cent’anni che non si registra un caldo del genere. Se andate a vedere un po’ i video dei telegiornali o dei mezzi di informazione dicono sempre le stesse cose. Sicuramente questo non fa bene alla nostra costa. Quindi, se vogliamo promuovere le nostre località turistiche non dobbiamo dichiarare il falso, perché se le previsioni danno pioggia magari danno pioggia, ma dichiarare la bomba d’acqua in arrivo o chissà quali eventi atmosferici che andranno a inficiare un week-end, quando magari poi piove solo per un’ora – vivo a Rimini, quindi so benissimo di cosa sto parlando – è completamente inutile.

A questo proposito la risoluzione presentata dalla Lega può dare una soluzione immediata per fornire un servizio al cittadino. Esistono già delle webcam su tutta la costa che monitorano la situazione. Magari divulgare quelle che esistono già tramite i mezzi di informazione e dire ai cittadini di verificare in autonomia cosa sta succedendo in un determinato momento sulla costa, se c’è il sole oppure no, se la situazione è così tragica oppure se ci si può magari rifugiare un attimo al bar, consumare qualcosa, così si alimenta anche quell’economia e nel frattempo poi quando ritorna il sole tornare in spiaggia, sicuramente è una soluzione immediata.

Arrivare alle leggi nazionali così poi abbiamo la scusa che i procedimenti legislativi in Italia sono lenti, torno sempre sugli stessi argomenti, mi sembra esagerato. Ci basta già il tempo che avete perso con la Bolkestein, non ce ne serve altro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Penso che questa risoluzione abbia un’unica colpa: essere scritta su carta intestata della Lega e non sottoscritta dall’altra parte politica su un foglio bianco.

Si è detto che la risposta va trovata attraverso una legge; una legge che non so a che cosa potrebbe portare. Dobbiamo stabilire anche delle qualifiche professionali per coloro i quali fanno i meteorologi, ma mi permetto di dire che ciò non esenterebbe dal fatto che uno possa sbagliare.

Questa risoluzione ha un pregio: chiede di trasmettere in tempo reale cosa sta succedendo. Poi il cittadino è libero di andare o non andare, crederci o non crederci, ma almeno conosce la situazione reale.

L’anno scorso ricordate cos’è successo? Dal venerdì alla domenica erano previsti acquazzoni e tempo brutto. Non hanno azzeccato una volta, ma non penso che sia colpa di chi lo fa, perché ovviamente è una scienza e come tutte le scienze è soggetta a dei fenomeni di errore.

Non vedo una contraddizione tra le due cose. Se volete stabilire chi è il migliore d’Italia per legge potete sempre farlo. Nel frattempo, noi che siamo più concreti, più terra-terra, vogliamo dire che cosa c’è sulla spiaggia in un determinato momento. Se lo si vuole nascondere, l’unica alternativa è che in attesa della legge si ripeta la storia dell’anno scorso.

È tanto urgente la legge che nessuno l’ha mai portata avanti! Avete predisposto una Finanziaria con 986 commi, ma il novecentottantasettesimo ve lo siete dimenticato tanto era urgente. Stiamo parlando di una vicenda che insiste sul turismo, che è un punto significativo del prodotto interno lordo sia nazionale che regionale.

Il collega Pompignoli non ha risolto il problema del mondo, ma ha detto soltanto “Dato che ognuno di noi oggi è attrezzato in un modo per cui sul cellulare trova tutto, facciamogli trovare anche il dato che in questo momento a Riccione ci sono 38 gradi”. Poi se viene una mareggiata è un rischio che uno si assume, ma il fatto di dire a una persona che a Riccione sta piovendo da tre giorni e da tre giorni tutti sono sul lettino ad abbronzarsi e c’è il sole non mi sembra una cosa logica.

Sicuramente ha ragione la collega Rontini: facciamo un’altra legge. Ne abbiamo poche in Italia!

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Rontini. Ne ha facoltà.

 

RONTINI: Capisco che il consigliere Pompignoli, per rispondere agli scarsi risultati della sua forza politica sulla riviera romagnola voglia dare la colpa del brutto tempo al Partito Democratico, perché questo è stato il simbolo del…

 

(interruzioni)

 

Se la consigliera Sensoli del Movimento 5 Stelle può portare in dote il risultato di Cattolica, penso che il Partito Democratico possa portare in dote il risultato di Ravenna e di Cesenatico, dove la Lega Nord, se non ho letto male i giornali, non sarà rappresentata in Consiglio comunale. Ha fatto tutto un intervento per dire che la colpa – ahimè – della brutta stagione meteo è colpa nostra. Ne prendiamo atto.

Il sensazionalismo – lo diceva bene la collega Sensoli – a cui abbiamo assistito tutto l’anno scorso relativamente alle previsioni meteo con quelli effetti nefasti per gli stabilimenti balneari, per la nostra riviera, per il nostro turismo, per l’economia di questa Regione, non si risolvono con delle webcam. L’ho detto io e l’hanno detto i colleghi del Movimento 5 Stelle: c’è già sul territorio regionale una rete diffusa di queste webcam consultabili on-line già oggi, sia di parte privata che di parte pubblica. Non servono, però, a rispondere e a dare affidabilità al sistema delle applicazioni.

Il consigliere Pompignoli ne ha citata una. Queste applicazioni sono scaricatissime sui nostri cellulari, ognuno di noi ne ha almeno una o due. Vi sfido anche lo stesso giorno a consultarne due o tre diverse sullo stesso esatto luogo: danno previsioni del tempo completamente diverse, perché sono basate, queste applicazioni, sui flussi di traffico, sul business. Hanno altre intenzioni, che non sono quelle di restituire affidabilità alle previsioni meteo.

Proprio per dare affidabilità a queste previsioni meteo, io non ho dato dell’imbecille a chi fa previsioni meteo, ho detto che è necessario che siano affidabili. Per far questo serve l’istituzione di un’Authority a livello nazionale come la hanno tutte le altre Regioni d’Europa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, Presidente. Non volevo con questa risoluzione scatenare gli animi. I dati politici sinceramente credo che c’entrino poco a questo livello. Così come non credo sia un bel gesto da parte del Partito Democratico screditare probabilmente una cosa semplice, ma pragmatica come questa che, a mio avviso, oltre che dare la possibilità alle persone di vedere come è il meteo sulla nostra riviera, dà anche la possibilità ai siti balneari di creare una sinergia con la Regione e dare una buona opportunità, a mio avviso, promozionale e pubblicitaria di tutto il tessuto regionale.

Lo chiedono dal basso. Sono proposte che arrivano dagli stessi gestori degli stabilimenti balneari. Credo che con poche risorse si riesca a fare una cosa fatta bene in compartecipazione con i privati, tra l’altro anche la gestione e la manutenzione di queste webcam spetterebbe ovviamente al privato che ha accesso al fondo sul bando regionale, però evidentemente si preferisce fare qualcos’altro: parlare sempre e realizzare poco.

Noi daremo diffusione ovviamente della bocciatura di questa risoluzione a tutti gli stabilimenti balneari, sia quelli che ce l’hanno chiesta che quelli che non ce l’hanno chiesta. Spero che il prossimo anno, anche se non lo chiediamo noi, la richiesta venga da parte dell’assessore regionale Corsini che, come spesso accade, non c’è. Anche oggi parliamo a una Giunta che, a parte Paola Gazzolo, non c’è. Non c’è mai nessuno qui ad ascoltare: questo è il rispetto che si ha verso il Consiglio regionale.

Parleremo con l’assessore Corsini per cercare di costruire qualcosa in silenzio, senza portare avanti, attraverso anche una risoluzione o dei comunicati stampa targati diversamente dal Partito Democratico, ma costruendo, con l’assessore, che penso sia una persona un po’ più intelligente ed equilibrata, qualcosa per la riviera.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie. Farò solo due considerazioni in merito all’intervento della collega Rontini.

Il Partito Democratico dovrebbe essere l’ultimo a parlare delle elezioni, perché la botta l’ha avuta solo il Partito Democratico. È inutile che oggi mi venga a parlare di risultato delle elezioni quando a Ravenna hanno perso diecimila voti in quindici giorni.

Guarda caso, torno al meteo, le previsioni del 19, il giorno del ballottaggio, erano brutte e al mare era bello. È incredibile! Questo è un caso unico, ma purtroppo è accaduto. Per quale motivo? Non si sa. Il giorno del ballottaggio era indicato il diluvio universale, invece al mare c’era un sole che spaccava la testa ai somari. Non riesco a capire queste cose.

A prescindere dalle casualità – non voglio essere malizioso – non trovo e non vedo quale sia la soluzione al problema. Con il secondo intervento la consigliera Rontini cosa ci ha detto? Nulla, praticamente nulla.

Non c’è assolutamente l’intenzione di risolvere il problema.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Non ho altri iscritti in dibattito generale.

Conclude il dibattito generale l’assessore Gazzolo. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie.

Vorrei solo fare un paio di considerazioni, visto che il dibattito è stato molto stimolante e non vorrei ovviamente portarlo ad altro livello.

Ci tenevo molto a concludere. Mi sembra chiaro – dall’intervento della consigliera Rontini si evince – che la Giunta regionale, in particolare il collega Corsini in questo caso, è molto attenta sia sul piano delle azioni regionali che su quelle nazionali. Credo che si debba lavorare così oggi, sui due livelli di intervento, a maggior ragione su un tema delicato come questo che coinvolge, comunque, il tema del mutamento climatico.

Poiché io sono l’assessore delegato a definire la strategia regionale sul mutamento climatico e non solo, da assessore alla protezione civile mi occupo quotidianamente di come, anche a livello regionale, possiamo affinare la nostra capacità di risposta.

Da una parte abbiamo che il mutamento climatico è una realtà che vediamo quotidianamente anche in Emilia-Romagna, come si vede quotidianamente in tutto il Paese e come si vede anche nel resto d’Europa per chi legge i giornali.

Parto da un esempio. Anche l’ultima mareggiata costiera in verità vedeva sul sito regionale, quello tenuto da ARPA SIMC, il nostro servizio idro-meteo-clima, la chiara indicazione che c’era mare mosso da una parte al largo, se avete guardato il sito, la tendenza del clima, ma tutti i livelli di soglia del modello previsionale a terra, che combina insieme alta marea, vento, situazione d’onda, erano tutti sotto soglia. Invece, in realtà, c’è stato quell’evento comunque anomalo – io lo definisco così – di alta marea che ha allagato parte di stabilimenti in assenza di allerta, perché l’allerta non è stata emessa dato che il modello previsionale indicava valori sotto soglia.

Mi interessava valutare con voi questo aspetto anche perché credo che interessi tutta l’aula, dal dibattito che ho sentito, al di là dello strumento specifico, e non voglio entrare su aspetti più relativi alle proposte quanto più in generale a come teniamo insieme un approccio integrato che veda, come sempre dobbiamo fare sulla costa, risposte che da una parte non creino disaffezione o lamentele per troppe allerte, mancate allerte, come sempre avviene, ma siano nel merito di un dibattito serio che consideri oggi alcuni eventi meteo comunque nella loro anomalia e in un’anomalia che può diventare e sta diventando ordinaria.

Volevo anche qui cogliere l’occasione per dire che sul versante del sistema di allertamento stiamo facendo diverse azioni, che ormai stanno giungendo complessivamente a sintesi, e che quindi verranno presentate – ne abbiamo parlato in Commissione, ma non se ne parla mai in aula – e che riguardano principalmente la semplificazione delle procedure, preso atto che a livello nazionale sapete che abbiamo anche in Emilia-Romagna assunto il Codice Colori perché le allerte devono avere un unico codice se devono essere comprese dai cittadini.

Stiamo rivedendo le procedure, stiamo, soprattutto sulla sensoristica di terra, dimezzando i tempi di lettura di tutta la rete sensoristica e stiamo costruendo un portale che vedrà gli addetti ai lavori da una parte e i cittadini dall’altra.

Sul mare mi interessava dirvi che è in corso un approfondimento per capire come, anche lì, rispetto al tema dell’allertamento, possiamo costruire, anche grazie a investimenti sulla strumentazione marina, che ci consenta anche di avere dei dati sostanzialmente di lettura quasi in tempo reale, come stiamo facendo sulla rete sensoristica di terra.

Credo che questo sia l’approccio corretto. Con il collega Corsini, come con gli altri colleghi, c’è un lavoro molto integrato. Se riusciamo ad avere chiarezza – è allo studio – sull’implementazione che possiamo fare per consentire anche di avere dati di lettura in tempo reale, miglioreremo la nostra capacità di allertamento, e quindi aiuteremo, potendolo fare con tempi seppur ridotti e rafforzando anche la capacità di intervento del sistema, dando più sicurezza, perché abbiamo anche questo tema.

L’ultima mareggiata ha purtroppo costruito le condizioni per un evento doloroso che è accaduto a una famiglia. Dall’altra parte, quindi, dobbiamo garantire sicurezza e fare in modo che davvero, se riusciamo ad affinare una capacità di lettura in tempo reale, non solo tramite telecamere, ma complessivamente nella strumentazione di sistema, probabilmente faremo anche un’operazione ancor più…

 

FABBRI: Secondo lei è corretta la proposta? Deve dirci solo questo.

 

GAZZOLO, assessore: Sulla proposta si è già espresso il collega e mi sembra che ci sia già…

 

(interruzioni)

 

Mi interessava cogliere questa opportunità per dirvi anche, visto che ho sentito dire che le allerte non funzionano, perché e come si sta lavorando.

Credo che sia interesse dell’aula complessivamente.

 

PRESIDENTE (Soncini): Ringrazio l’assessore Gazzolo.

Apro le dichiarazioni di voto. Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Vorrei rispondere al collega Allan Fabbri. Probabilmente non sono stata chiara fino ad ora. Condivido che servano delle soluzioni semplici e pragmatiche come questa può essere, però è una soluzione non utile al problema.

Rileggo, così che sia chiara la posizione del Partito Democratico e dell’assessore regionale Andrea Corsini, il virgolettato del suo comunicato dell’8 giugno in risposta al deposito della risoluzione: “La proposta avanzata non ha alcuna utilità in quanto l’inattendibilità di certe previsioni meteorologiche si risolve con proposte serie e non con il folklore. La strada da seguire è quella, come in tutti i Paesi europei, di lavorare perché anche l’Italia si doti di una legge che istituisca un Albo dei meteorologi in modo che questa scienza non venga lasciata nelle mani di apprendisti stregoni privi di qualsiasi professionalità, che si inventano siti e relative app solo per fare business. Quindi, servono non soluzioni improvvisate, ma regole certe: un’abilitazione e un’Authority garante per la comunicazione delle previsioni meteorologiche”.

Sul fatto che sia una proposta dal basso, in apertura del mio primo intervento, avevo raccontato che questa proposta di legge nazionale veniva dalla condivisione con la Presidenza di Federalberghi.

Penso che anche gli albergatori, così come lo sono i gestori degli stabilimenti balneari, siano un pezzo della società dal basso, perché anche la Regione, costantemente, è in ascolto e costruisce proposte, risposte, azioni e politiche assieme alla società regionale diffusa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: Grazie, Presidente. Vorrei fare un paio di osservazioni dichiarando che voteremo in maniera favorevole alla risoluzione della Lega in quanto – ripeto – questa soluzione può aiutare anche la promozione del territorio. La pubblicità di questi sistemi sarebbe anche un ulteriore mezzo di pubblicità per il territorio. Sicuramente è un intervento in più.

Per quanto riguarda il sistema delle allerte francamente bisognerebbe anche ammettere che abbiamo degli scarichi fognari insufficienti e che abbiamo urbanizzato in maniera selvaggia. Il territorio, quindi, non raccoglie più l’acqua, perché non esiste più terra, esiste solo cemento. Questa è responsabilità delle Amministrazioni che per sessant’anni hanno cementificato qualsiasi cosa.

Le mareggiate a Rimini ci sono sempre state, così come ci sono sempre state le piogge. È vero che viviamo in un momento di cambiamenti climatici, però non bisogna parlare sempre e solo di allerte e di allarme meteo perché altrimenti i turisti continuiamo a terrorizzarli e non a incentivarli.

Mi fa piacere che il Partito Democratico parli con il settore alberghiero, che è uno dei settori chiaramente predominante. Sarebbe opportuno che invitasse al tavolo anche gli altri operatori perché poi i primi a subire le conseguenze e i danni materiali e i conseguenti costi per poter ripristinare la situazione sono anche gli altri operatori turistici, che possono essere i negozianti che hanno i negozi in prima linea, che sono i balneari, che sono i cosiddetti “chioschisti”, gli operatori della ristorazione sul lungomare. Quindi, sarebbe anche opportuno che ci si rapportasse con tutte le categorie e in primis con i cittadini delle zone che vivono le situazioni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Ovviamente il voto è favorevole. Ci mettiamo un po’ di tempo a capire le dichiarazioni della collega Rontini, ma comunque la ringrazio – repetita iuvant – per aver detto le stesse e identiche cose di prima.

Credo che questo voto denoti un atteggiamento molto semplicistico da parte di questa Amministrazione regionale, al netto dell’opposizione, ma ci siamo abituati e ci può stare, e delle categorie che lavorano in questo territorio regionale emiliano-romagnolo. Molto spesso non si ascoltano effettivamente gli attori che producono il prodotto interno lordo di questa Regione e che pagano anche i nostri stipendi e le Istituzioni che rappresentiamo, nella fattispecie i gestori dei siti balneari.

Vi porto un altro esempio. Domani verrà attaccata pesantemente l’assessore Caselli da parte delle associazioni degli agricoltori perché è da un anno e mezzo che portate avanti i PSR legati all’agricoltura e la gente ovviamente si è stancata. Gente operosa, che lavora, viene qua e fa notare a voi seduti su questi scranni il fatto che è ora di cambiare anche con le piccole cose.

Era una risoluzione semplicissima che vi dava la possibilità di fare qualcosa di concreto.

Sinceramente non capisco il voto contrario. Comunque porteremo avanti questa battaglia, secondo noi, corretta, che sicuramente non va a cambiare il destino di questa regione del mondo, ma era una cosa molto semplice, che costava poco e che vi dava la possibilità di collaborare con i gestori dei siti balneari.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

La parola al consigliere Foti. Non vuole intervenire in dichiarazione di voto?

Passiamo alla votazione della risoluzione, per alzata...

 

(Il consigliere Fabbri chiede la votazione con il dispositivo elettronico)

 

PRESIDENTE (Soncini): Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 2759, a firma dei consiglieri Fabbri, Liverani e Pompignoli, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei voti.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

38

Favorevoli

 

15

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2759 è respinta.

 

OGGETTO 2793

Risoluzione per impegnare la Giunta a reperire i finanziamenti necessari per il completamento del secondo stralcio della variante Ponte Rosso nel comune di Castelnovo ne’ Monti, a completare la variante Bocco-Canala nel comune di Casina e a realizzare interventi di manutenzione nel tratto Bocco-Bettola. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 2831

Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia per il completamento della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne’ Monti considerata la vendita dei magazzini ex-Car di San Maurizio, nonché a sostenere la ricerca di ulteriori finanziamenti qualora se ne rilevasse la necessità. A firma del Consigliere: Delmonte

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2793: Risoluzione per impegnare la Giunta a reperire i finanziamenti necessari per il completamento del secondo stralcio della variante Ponte Rosso nel comune di Castelnovo ne’ Monti, a completare la variante Bocco-Canala nel comune di Casina e a realizzare interventi di manutenzione nel tratto Bocco-Bettola, a firma dei consiglieri Torri e Taruffi.

A questa risoluzione è abbinato l’oggetto 2831: Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia per il completamento della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne’ Monti considerata la vendita dei magazzini ex-Car di San Maurizio, nonché a sostenere la ricerca di ulteriori finanziamenti qualora se ne rilevasse la necessità, a firma del consigliere Delmonte.

Apro la discussione generale sulle risoluzioni. Dieci minuti per ciascun consigliere.

Ha chiesto di parlare il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. La nostra risoluzione riguarda la Strada statale 63, una delle arterie viarie principali per la provincia di Reggio Emilia: l’attraversa da nord a sud per la sua intera estensione. È un tratto di strada che ha rappresentato un motore di sviluppo per tutta la provincia, che attraversa diversi centri abitati e che, nel suo percorso, presenta, proprio per questo motivo, diverse criticità.

Sono stati fatti numerosi interventi di variante e altri sono in attesa di essere eseguiti. Nel nostro documento ci concentriamo principalmente sul tratto appenninico della statale, quindi dal comune di Vezzano a Casina fino al confine con la Toscana, senza, per questo, dimenticare − lo si capisce dagli impegni che chiediamo alla Giunta − che questa strada, proprio per le sue caratteristiche, necessita di un’attenzione complessiva e di una visione di sviluppo e di interventi sia a monte dei tratti interessati dagli interventi che trattiamo sia a valle.

In particolare, per quanto riguarda il tratto appenninico, di recente sono stati completati interventi di rettifica che hanno portato benefici nella percorrenza, soprattutto nel tratto Casina-Castelnovo ne’ Monti. Sono degli anni Novanta i trafori che hanno sempre interessato il tratto a valle di Castelnovo ne’ Monti. Tra questi interventi, due − quelli presi in considerazione in particolare dal nostro documento − restano sospesi. Sono anche quelli più importanti, a livello di impatto, per quanto riguarda il territorio e per quanto riguarda le popolazioni coinvolte.

Di conseguenza, abbiamo ritenuto di presentare questo documento, insieme al lavoro che già in tanti hanno svolto su questa strada, di diverse estrazioni politiche, destra e sinistra, per accelerare la realizzazione di queste due opere e consentire, in questo modo, di avviare un confronto sistematico e concreto sugli interventi di miglioria, in particolare nel tratto sottostante la Bocco-Canala, che consentano di agevolare ancora di più il traffico dei pendolari che dall’Appennino si dirigono, per motivi principalmente di lavoro, e non solo, verso la città.

Da questo punto di vista, gli interventi del traforo Bocco-Canala nel comune di Casina e la variante di Ponte Rosso sono essenziali da concludere. Ci sono elementi che destano preoccupazione nella realizzazione di queste due opere. In particolare per quanto riguarda Ponte Rosso, era previsto un intervento condotto assieme dagli Enti locali, da ANAS, dalla Provincia e dalla Regione. Manca uno stralcio. Quindi, l’opera è in attesa di realizzazione da diverso tempo. Riteniamo serva uno scatto per completarla, in quanto il cantiere aperto provoca, chiaramente, ampi disagi alla viabilità.

Abbiamo potuto contare su inverni non troppo rigidi che, quindi, hanno limitato le difficoltà in un tratto montano e piuttosto ripido in salita, che ha riscontrato, nonostante questo, diversi problemi. È necessario, considerato il ruolo sempre più marginale che stanno assumendo le Province, che sia la Regione, per le proprie potenzialità e per la situazione, a farsi carico di dare slancio a questo intervento e di consentire una visione più sistematica delle opere da realizzare successivamente.

Per quanto attiene, invece, all’intervento a valle di Castelnovo ne’ Monti e al traforo Bocco-Canala, in questo caso, il cantiere è aperto da diverso tempo. Si tratta di un cantiere che, per dimensioni, coinvolge un’intera frazione del comune di Casina: il Bocco. Per questo motivo, si ritiene debba essere concluso nel più breve tempo possibile. Le varie fasi dei lavori non sono state caratterizzate da tempestività e il periodo di conclusione dell’intervento sul sito di ANAS risulta in fase di ridefinizione.

Nel periodo in cui il cantiere è rimasto aperto, ci sono state complicazioni a livello societario a causa delle difficoltà di diverse imprese che lavoravano sul cantiere, che hanno portato ad alcuni ritardi. Anche in questo caso, proprio per il ruolo e le potenzialità che ha la Regione, si chiede un impegno per garantire continuità nei lavori, tempestività negli interventi e sostegno alle realtà imprenditoriali locali coinvolte nell’indotto di questo cantiere, in maniera che ci sia puntualità nel rispetto degli impegni con fornitori e con chi fornisce manodopera per questi cantieri.

Vi è un terzo e ultimo impegno. A seguito della tempestività e della precisione con cui vorremmo che venissero conclusi questi lavori, si chiede di avviare una sede di confronto stabile con la Provincia, ANAS e gli Enti locali che riguardi principalmente la Strada statale 63 in provincia di Reggio Emilia, in maniera da cominciare a riprendere la progettazione di interventi di miglioria sui tratti che vanno da Castelnovo ne’ Monti verso il confine con la Toscana, che necessitano di rettifiche e di interventi immediati. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda il tratto a valle della Bocco-Canala, che corrisponde a un tratto più lungo rispetto a quello che il cantiere, la variante in esecuzione va ad interessare e che, attualmente, per le modifiche che ha subìto negli anni il traffico e le caratteristiche strutturali della strada, provoca rallentamenti, soprattutto nelle principali ore di traffico.

Al di là della situazione della provincia di Reggio, crediamo che tutto questo possa rappresentare anche un metodo, di fronte alle modifiche degli assetti istituzionali, da tenere in considerazione per quanto riguarda le criticità e i principali snodi infrastrutturali della nostra regione, con un ruolo crescente della Regione a fronte di un periodo di transizione nel riordino istituzionale, affinché a trarne beneficio siano gli Enti locali, soprattutto quelli più periferici, che in questa fase si trovano, chiaramente, nella posizione più scomoda, avendo le difficoltà maggiori, considerate le loro dimensioni, a raffrontarsi con Enti − quali ANAS o la stessa Regione, a volte − di grandi dimensioni.

Questo è il respiro che intendiamo dare al nostro intervento, partendo da due casi specifici su cui occorre intervenire perché vengano realizzati nel più breve tempo possibile e nel rispetto degli impegni presi, per poi dare un respiro più ampio a una progettazione che negli anni è stata sviluppata, in particolare da parte della Provincia, ma che ora sembra abbandonata e che, per la sua progettazione e per l’esecuzione, non può più essere rimandata. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Torri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Molto brevemente, visto l’orario. Io mi soffermo in particolare sulla nostra risoluzione, la 2831, che abbiamo abbinato, relativa alla variante di Ponte Rosso. Per quanto riguarda la questione di Bocco-Canala, mi permetto solo un’osservazione. Visti i tempi di deposito della risoluzione a firma SEL (il 13 giugno), mi è sembrato un disperato e vano tentativo di vincere al ballottaggio il Comune di Casina, con questa mossa uscita, poi, sul giornale il giorno stesso. Purtroppo, non ha funzionato, non è bastato. Al ballottaggio è andato il centrodestra.

Sulla Bocco-Canala, secondo me, i problemi sono ben altri. Sulla Statale 63 non è quello il punto più critico. Ben venga, ormai, la realizzazione dei lavori per ultimarla, perché è un’opera incompiuta. Crediamo che la Regione − la risoluzione va in quel senso − dovrebbe aiutare più le attività commerciali che, con l’apertura della Bocco-Canala, verranno tagliate fuori e avranno difficoltà non trascurabili per la loro sopravvivenza.

La storia della variante di Ponte Rosso è lunga e risale all’inizio del 2009, quando, promettendo tempi brevissimi di realizzazione, si pensava che in pochissimi mesi o un paio di anni (due-tre anni circa) saremmo arrivati alla completa realizzazione, poi suddivisa in due stralci. La prima parte è stata completata, anche grazie al cofinanziamento importantissimo della Regione Emilia-Romagna. Si è arrivati, poi, all’attuazione del secondo stralcio, il quale, però, ha trovato davanti a sé due problemi: il primo dal punto di vista dell’azienda che aveva vinto l’appalto e che ha dovuto mandare in cassintegrazione completa i propri dipendenti e il secondo dal punto di vista finanziario. Nel settembre 2014 il sindaco Bini aveva promesso alcuni fondi: “I soldi ci sono e a fine 2015 realizzeremo il tutto”. Nel novembre 2014, magicamente, la somma di 1.900.000 euro che la Provincia aveva considerato, contando le dismissioni patrimoniali e un contributo statale, si dichiara che non esiste più.

Successivamente, è arrivata una nuova speranza per la variante, quando nell’ottobre 2015 la Provincia di Reggio Emilia ha provveduto a vendere, tramite asta, i magazzini ex-Car, situati a San Maurizio, lungo la via Emilia. Il presidente Manghi, in quel periodo, aveva dichiarato che la somma incassata, circa 1.650.000 euro, sarebbe servita − cito – “per finanziare opere indispensabili per il territorio; tra queste, confermiamo come priorità assoluta, per rilevanza strategica e urgenza, il secondo stralcio della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne’ Monti”. Questo avveniva nell’ottobre 2015. Tale dichiarazione aveva dato la speranza di completare l’opera entro l’anno 2016, massimo all’inizio del 2017. Siamo a giugno 2016, di questi soldi non vi è assolutamente traccia e nessun intervento è stato fatto. Ovviamente, anche sulla stampa non vi è stato più alcun intervento da parte del presidente della provincia o da parte del sindaco Bini, che in questo momento ha altri problemi a cui pensare, visto che la sua Giunta perde pezzi.

Crediamo che, in realtà, tutta questa discussione sia inutile dal momento che non si sa dove siano questi finanziamenti promessi dal presidente Manghi. Pertanto, chiediamo alla Regione di verificare lo stato del finanziamento provinciale. Non mi importa se arrivano fondi ottenuti dall’ex-Car o se arrivano altri fondi della Provincia. L’importante è che questi fondi arrivino e che quest’ultimo stralcio possa essere completato, anche perché i tempi di realizzazione non sono strettissimi. Già ci siamo giocati la possibilità di risolverlo per il prossimo inverno; sarebbe importante, almeno, avere lo stralcio completato per l’inverno 2017-2018.

Il consigliere Torri ha sottolineato che l’assessorato ha posto dubbi di legittimità sul fatto che si possa chiedere alla Provincia lo stato di un finanziamento. Mi sembra che non sia impossibile per la Giunta mandare una lettera e chiedere chiarimenti su un’opera in cui la Giunta ha investito parecchi milioni di euro e che, quindi, è cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna.

Crediamo – ne approfitto per fare anche la dichiarazione di voto − che entrambe le risoluzioni siano utili al fine del raggiungimento degli obiettivi, quindi voteremo favorevolmente quella del Gruppo Sinistra ecologia e libertà. Tuttavia, crediamo che non esista alcuna pregiudiziale sul fatto che possa essere approvata anche la nostra, semplicemente per chiedere un chiarimento in più sui tempi concreti di realizzazione e di stanziamento dei fondi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Delmonte.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

Procediamo con le dichiarazioni di voto.

La parola al consigliere Torri. Prego.

 

TORRI: Grazie, presidente. Solo per esplicitare il voto favorevole del Gruppo di SEL alla risoluzione che abbiamo sottoscritto.

Rispondo brevemente al consigliere Delmonte per quanto riguarda il ballottaggio. È un passaggio destituito di fondamento. Volendo discutere la risoluzione oggi, non potevamo presentarla in altri tempi. Per questioni tutte locali, questo intervento non ha favorito la lista di centrosinistra, per come è stata impostata la campagna elettorale all’inizio. Ad ogni modo, si tratta di considerazioni che non rientrano in questo dibattito.

Per quanto riguarda, invece, le attività commerciali che potrebbero non più usufruire del passaggio, vi sono, da parte del Comune e degli Enti locali, progetti di interventi da fare successivamente al completamento dell’opera.

Per quanto riguarda, invece, l’impegno di verificare, ossia quanto richiesto nella risoluzione della Lega, comprendo il punto di vista, la richiesta, l’impostazione. Resta il fatto che, per quanto riguarda l’impiego dei fondi, gli Enti locali sono autonomi. La Regione non può condizionare l’impiego di fondi da parte della Provincia. Piuttosto, come viene richiesto sia nel secondo punto sia nella nostra risoluzione, di comune accordo, ci si attivi e si trovi una soluzione al problema. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Torri.

La parola alla consigliera Prodi. Prego.

 

PRODI: Molto brevemente. Come Gruppo, appoggiamo la risoluzione del collega Torri, che ringraziamo; non voteremo a favore, invece, di quella della Lega, proprio per le motivazioni che ha chiarito il collega Torri. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

La parola al consigliere Delmonte. Prego.

 

DELMONTE: Chiedo scusa per il ritardo, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Aveva già fatto la dichiarazione.

 

DELMONTE: Però l’ho fatta...

 

PRESIDENTE (Saliera): Lo so. Prego.

 

DELMONTE: Avevo detto che era una dichiarazione di voto, ma sono stato stuzzicato. Ovviamente, non c’è più tempo per replicare, dal momento che è stato già sprecato lo spazio della dichiarazione di voto, ma non capisco per quale motivo non si possa votare. È stato detto che, in realtà, non si vota non per un parere politico, ma perché la Regione non potrebbe fare quello che noi chiediamo di deliberare. Lo leggo: “Verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia”. Ripeto: è un’opera cofinanziata. Si tratta solo di capire: “Li state dando o non li state dando?”. È una verifica, è una lettera. Se la Regione non può mandare lettere, allora facciamo cadere tutte le risoluzioni e le interrogazioni che presentiamo, perché, evidentemente, sono tutte illegittime per quest’Aula.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Delmonte.

Non ho altri iscritti.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2793, a firma dei consiglieri Torri e Taruffi.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2793 è approvata.

 

 

(Il consigliere Delmonte chiede la votazione con dispositivo elettronico per la risoluzione oggetto 2831)

 

PRESIDENTE (Saliera): Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 2831, a firma del consigliere Delmonte, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei voti.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

37

Assenti

13

Votanti

35

Favorevoli

11

Contrari

23

Astenuti

1

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2831 è respinta.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Vorrei fare una comunicazione. Sentiti i Capigruppo, ci sarebbe la disponibilità a procedere con l’ultima discussione delle risoluzioni oggetti 2428, 2487 e 2638, abbinate, come previsto dall’ordine del giorno, e quindi proseguire per terminare in mattinata. Se da parte dei Capigruppo non ho osservazioni, continuerei. Non vedo osservazioni, per cui si continua.

 

OGGETTO 2428

Risoluzione circa la produzione, la commercializzazione e l’uso di prodotti fitosanitari a base di glifosato. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2487

Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. A firma dei Consiglieri: Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli, Campedelli

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 2638

Risoluzione per impegnare la Giunta a rivedere le proprie decisioni contenute nelle linee di indirizzo regionali per l'impiego dei prodotti fitosanitari disponendo il divieto del diserbante glifosato nelle aree extra agricole, prevedendo inoltre un'attività straordinaria di monitoraggio delle acque. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 2428: Risoluzione circa la produzione, la commercializzazione e l’uso di prodotti fitosanitari a base di glifosato. A firma dei consiglieri Piccinini, Bertani.

Oggetto 2487: Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. A firma dei consiglieri Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli, Campedelli

Oggetto 2638: Risoluzione per impegnare la Giunta a rivedere le proprie decisioni contenute nelle linee di indirizzo regionali per l'impiego dei prodotti fitosanitari disponendo il divieto del diserbante glifosato nelle aree extra agricole, prevedendo inoltre un'attività straordinaria di monitoraggio delle acque. A firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani.

Sono state presentate sei proposte di emendamento, tre a firma della consigliera Serri ed altri, una a firma del consigliere Bertani ed altri, una a firma della consigliera Piccinini ed altri, una a firma della consigliera Sensoli ed altri.

Apro la discussione generale sulle risoluzioni. Dieci minuti per consigliere.

Ha chiesto di parlare la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Faccio riferimento alla mia risoluzione, la risoluzione oggetto 2638, che prende in esame in particolare la richiesta di un divieto netto rispetto all’utilizzo dell’erbicida glifosato in particolare nelle aree extra agricole. Nella risoluzione faccio riferimento a una lettera che è stata inviata in particolare dal sindaco del Comune di Forlì a febbraio 2016, inviata formalmente al presidente Bonaccini, al sottosegretario Andrea Rossi, all’assessore Gazzolo e all’assessore Venturi, in cui lo stesso sindaco chiede che la Regione disponga un immediato divieto dell’uso di diserbanti a base di glifosato in tutti quei settori non agricoli, che svolga la sua funzione di programmazione prevedendo un divieto progressivo anche in agricoltura e che disponga velocemente il dosaggio del glifosato e del suo metabolita AMPA nelle acque superficiali e profonde della regione. La stessa richiesta è stata inoltrata, a cura dell’Ordine dei medici della provincia di Forlì-Cesena, sempre agli stessi destinatari. Ecco perché stupisce che la Regione ancora non si sia attivata nettamente.

Siamo soddisfatti di aver appreso la notizia di una riduzione dell’utilizzo dell’erbicida glifosato, ma non è ancora sufficiente alla luce delle ricerche conflittuali, di cui siamo tutti a conoscenza, che vedono prestigiose istituzioni scientifiche non convergere sugli elementi potenzialmente cancerogeni del glifosato e, quindi, sulla sua pericolosità e sul suo impatto sanitario grave. Quindi, non si riesce a capire come mai la Regione non abbia ancora preso una posizione netta e abbia abbracciato il famoso e altrettanto sottovalutato principio di precauzione, sancendo il divieto dell’utilizzo di glifosato. È possibile vietarlo, come decretato dall’Unione europea, per cui sarebbe opportuno non limitarsi soltanto a una sua riduzione, per quanto positiva, ma non più sufficiente.

Chiediamo, quindi, che si disponga un’analisi di monitoraggio della qualità delle acque, e al riguardo faccio riferimento a quelle analisi indipendenti che uscirono qualche mese fa - mi pare intorno ad aprile - su un campione ridotto di acque prese da vari comuni d’Italia, tra cui risultò positivo quello di Campogalliano di Modena, comune vicino a Carpi, in cui venne ritrovato non certamente il glifosato, che è particolarmente deperibile e, quindi, difficile da monitorare, ma un suo metabolita AMPA, un suo derivato, che ne rivelava la presenza. È, quindi, necessario provvedere sistematicamente a un monitoraggio che faccia chiarezza, una volta per tutte, su questa questione. Ricordo che quel monitoraggio venne effettuato addirittura su acqua potabile, quindi di particolare allarme per la cittadinanza, anche se poi venne smentito dall’ASL. Comunque, credo non sia sufficiente una smentita, ma sia necessario portare regolari controanalisi, compiute mediante regolare monitoraggio, tali da rassicurarci sullo stato di sicurezza delle nostre acque.

Si propone, quindi, l’ascolto di sindaci ragionevoli che sollevano questioni molto importanti, come il divieto netto dell’utilizzo del glifosato nei settori extra agricoli, e il costante monitoraggio delle acque, come già avviene altrove, e penso alla Regione Toscana, la quale ha già sancito, l’anno scorso, il divieto dell’utilizzo del glifosato nelle aree extra agricole, e ci auguriamo che presto anche l’Emilia-Romagna si metta al passo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Si tratta di un argomento di stretta attualità: l’utilizzo del glifosato e la sua diffusione a livello regionale, nazionale e anche europeo. Infatti, tra pochissimi giorni in Europa si deciderà se continuare ad autorizzare o meno questa sostanza, e ovviamente noi auspichiamo che la decisione sia verso il divieto, come confermato anche dalle posizioni assunte dal nostro Paese.

È un argomento di cui ci stiamo occupando da inizio mandato. Ricordo una Commissione di giugno - era la Sessione europea di giugno 2015 - nella quale si affrontava il discorso dei pesticidi e rammento che, a una mia specifica domanda, la responsabile del Servizio di tutela e risanamento delle acque rispose con affermazioni alquanto bizzarre. Le cito testualmente: “Non abbiamo delle fonti in Emilia-Romagna. Ci sembra di capire che possa arrivare dal Piemonte. Però, lo stiamo controllando insieme ai torinesi e ai lombardi”. Quindi, non abbiamo fonti in Emilia-Romagna, per cui in Emilia-Romagna il glifosato non viene venduto, i responsabili sono i piemontesi, si sta portando avanti un monitoraggio con i torinesi, che notoriamente non eseguono monitoraggi, e i lombardi. Sinceramente non ho capito se era una battuta di cattivo gusto, una barzelletta o che cos’altro. La mia impressione è che la materia sia stata poco approfondita in questa Regione e che ve ne stiate occupando soltanto a seguito del nostro interessamento.

Mi dispiace notare che è stata presentata la solita “risoluzione fotocopia” da parte del Partito Democratico, che in questo caso posso proprio dire fotocopia nel senso letterale del termine, perché sono state riportate nell’atto del Partito Democratico frasi quasi identiche alla risposta che abbiamo ricevuto al nostro accesso agli atti, tra l’altro riportate due volte, una volta con qualche modifica, però di fatto i paragrafi sono rimasti nella risoluzione e il Partito Democratico non se n’è nemmeno accorto. Quindi, si tratta di una risoluzione predisposta e buttata lì tanto per dire di aver fatto qualcosa, ovviamente depotenziando la nostra, una risoluzione che non dice assolutamente niente, tant’è che oggi il PD ha dovuto presentare alcuni emendamenti per dare maggiore forza alla propria risoluzione, che obiettivamente è stata copiata, ma anche copiata male, considerato che sono state riprese alcune frasi, lo ripeto, dal nostro accesso agli atti. Quindi, non so se dobbiamo ringraziare il dottor Bortone a questo punto, che considero evidentemente il primo firmatario della risoluzione del Partito Democratico, o il ghostwriter del Partito Democratico, che non finisco mai di ringraziare per avere eliminato i servizi tecnici di bacino per il caos sul pregresso delle concessioni del demanio idrico, che poi è stato ricollocato in ARPA per continuare il buon lavoro che ha svolto qui in Regione.

Mi preme comunque sottolineare che nella risposta che è stata data al nostro accesso agli atti si fa riferimento al decreto ministeriale n. 260/2010, perché ci spiega il dottor Bortone che il glifosato non risulta direttamente ricompreso tra le sostanze da ricercare nell’elenco delle priorità e nelle sostanze pericolose prioritarie, frase poi riportata nella risoluzione del PD. Peccato, però, che la maggioranza non ha neanche avuto l’accortezza di andare a verificare che cosa dice questo DM. È vero che riporta una tabella contenente l’elenco dei pesticidi, ma è altrettanto vero che la scelta delle sostanze da monitorare si trova nel punto A/3.2.5. Che cosa significa? Che la selezione delle sostanze chimiche da controllare nell’ambito del monitoraggio di sorveglianza si basa sulle conoscenze acquisite attraverso l’analisi delle pressioni e degli impatti. Quindi, se è venduta un’elevata quantità di glifosato, deve essere monitorato. Non mi si può dire che non è presente nell’elenco dei pesticidi, perché è una scelta in base agli impatti, e i numeri ci dicono che l’Emilia-Romagna ha trecento tonnellate di venduto all’anno. Quindi, riteniamo che questi siano dati da tenere in considerazione e che si debba realizzare un monitoraggio serio.

Lo ripeto, siamo riusciti a catalizzare la vostra attenzione grazie a un semplice accesso agli atti da parte del Movimento 5 Stelle, e ne siamo contenti perché significa che, anche stando all’opposizione, riusciamo comunque a smuovere qualcosa, ma evidentemente quello che si sta facendo è ancora troppo poco.

L’Italia è uno dei maggiori consumatori di pesticidi, e il glifosato è l’erbicida più utilizzato a livello mondiale. È un composto che è stato brevettato negli anni Settanta dalla Monsanto, che è una nota multinazionale statunitense, ad oggi presente in ben 750 formulati, tra cui Roundup della stessa Monsanto e Glinet, il diserbante collegato alle sementi OGM, con DNA modificato dalla stessa Monsanto per resistere al suo stesso diserbante.

In data 20 marzo 2015, l’International agency for research on cancer (IARC) aveva classificato il glifosato nella classe seconda, quindi come potenziale cancerogeno, e la prima è la classe che individua i cancerogeni certi. E l’aveva dichiarato tossico, ovviamente, per gli animali. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) ha fatto la stessa cosa: ha condotto un’analisi su 175 pesticidi nelle acque italiane, e tra le sostanze maggiormente rilevate vi è proprio il glifosato e l’AMPA, un suo metabolita. Allo stesso modo la rivista Salvagente ha rilevato dei dati allarmanti anche nella nostra regione: a Campogalliano sono stati ritrovati valori superiori ai limiti di legge.

È anche vero che l’European food safety authority (EFSA) ha decretato la sua non cancerogenicità, però c’è da dire che non ha tenuto conto degli studi indipendenti esistenti e si è basata soprattutto su studi e rapporti forniti addirittura dalle stesse multinazionali, le stesse che hanno prodotto il glifosato. Vi è stato un tavolo anche delle associazioni ambientaliste che hanno sollecitato il Ministero e la Regione.

Ebbene, nonostante tutte queste indicazioni, purtroppo il glifosato continua a essere inserito nei piani di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Tuttavia, ci sono Paesi, come la Danimarca o anche la Regione Toscana stessa, che hanno compiuto scelte virtuose, quale quella ad esempio di bandire il glifosato dalle aree pubbliche, o Comuni come Reggio Emilia, o in Trentino, sempre grazie alle sollecitazioni provenute dal Movimento 5 Stelle.

In definitiva, noi chiediamo azioni concrete. Innanzitutto, chiediamo di applicare il principio di precauzione a tutela dei cittadini. Abbiamo presentato, oltre alle nostre risoluzioni, alcuni emendamenti, nella speranza che il Partito Democratico possa prendere coscienza del problema e attivarsi concretamente, senza tanti giri di parole, perché è questo che ci aspettiamo da una forza politica responsabile. Abbiamo chiesto che si aggiunga la sostanza ai monitoraggi delle acque perché, come dicevo prima, ci sono valori elevati di diffusione. È sull’impatto ambientale che bisogna monitorare queste sostanze. Quindi, ci sembra veramente assurdo che ancora si faccia finta di niente, oppure si facciano monitoraggi selezionati una tantum. Noi chiediamo un monitoraggio serio, anche eventualmente attivando degli accordi con la Regione Lombardia, dato che quella Regione effettua già questi monitoraggi. Ma dobbiamo fare subito. Invece, da quello che leggo dalla risoluzione del PD, si cerca ancora di prendere tempo e aspettare che vengano assunte decisioni a livello nazionale ed europeo. Noi, invece, possiamo muoverci in autonomia e lo dobbiamo fare presto, in quanto questa situazione va avanti da anni e siamo già in ritardo. D’altronde, l’impressione che ho avuto dalla risposta della responsabile del servizio è che questa sostanza non fosse monitorata e che non ci fosse la dovuta attenzione. Addirittura, abbiamo ricevuto una risposta, a giustificazione di quelle affermazioni, che era quantomeno assurda, perché mi sono stati presentati dei dati di un progetto, realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia, sul monitoraggio degli inquinanti che dal Po vanno in Adriatico. Sono state monitorate Boretto e Pontelagoscuro a giustificazione del fatto che, sì, qualche monitoraggio è stato effettuato. No, non è stato fatto niente. Questa è stata una giustificazione che è stata trovata per poter dar credito a quanto ci era stato riferito in Commissione.

Chiediamo, infine, la messa al bando del glifosato dalla manutenzione del verde pubblico, in particolare quello urbano, perché ricordo che siamo tutti esposti, dal momento che il glifosato è una sostanza che viene utilizzata non soltanto in agricoltura, ma anche nei parchi pubblici e nel verde, e viene utilizzata anche da privati cittadini per i loro hobby. Quindi, siamo tutti altamente esposti, per cui è il caso che questa Regione adotti azioni concrete al riguardo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente. In Italia il glifosato è autorizzato e incluso nell’elenco delle sostanze attive che possono essere impiegate nei prodotti fitosanitari. La sua utilizzazione è stata prorogata fino al 30 giugno 2016, per cui fra pochi giorni scadrà questa autorizzazione.

Sono ancora in corso, a livello europeo, le valutazioni sul possibile rinnovo di tale autorizzazione, mentre a livello nazionale è sempre più ferma l’intenzione di avviare il piano “Glifosato zero”, che è stato formalizzato con determinazione dal nostro Governo.

Va ricordato inoltre - credo che sia doveroso - che allo stato attuale non vi è un consenso scientifico sulla cancerogenicità del glifosato. Inoltre, rispetto al momento del deposito delle risoluzioni, si sono poi verificati diversi avvenimenti importanti, in modo particolare a maggio 2016, allorquando un parere di un panel di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) su residui di pesticidi nel cibo e nell’ambiente ha concluso, sulla base degli studi disponibili, che il glifosato non è associato a effetti genotossici nella maggioranza degli studi condotti sui mammiferi. La valutazione del maggio 2016 dell’OMS e della FAO produce risultati che sono particolarmente differenti rispetto a quelli del marzo 2015 dello International agency for research on cancer (IARC), che lo aveva dichiarato potenzialmente cancerogeno. A sua volta, l’European food safety authority (EFSA) ha poi decretato la non cancerogenicità del glifosato, in contrasto con le valutazioni dello IARC. Un altro organismo europeo che sta lavorando sulla tematica della classificazione del glifosato è l’Agenzia europea per le sostanze chimiche. Il lavoro di questa agenzia si affianca a quello dell’EFSA, che sta analizzando i livelli di massimo residuo del glifosato in alimenti e anche nei mangimi. Il 24 giugno – quindi tra pochi giorni – si riunirà un comitato di esperti, su istanza degli organismi europei, per formulare ulteriori pareri sul tema.

Questi percorsi vanno nella direzione di aumentare i dati e i risultati sugli effetti del glifosato, in abbinamento ai coformulanti, al fine di produrre decisioni basate su evidenza che deve essere scientifica. Alcuni coformulanti, utilizzati in combinazione con il glifosato, sono già stati individuati e inseriti in un elenco elaborato a livello europeo che propone di eliminarne l’uso.

Per completezza di informazione, occorre anche citare che il Regolamento (CE) n. 1272/2008 oggi classifica il glifosato come sostanza non cancerogena per l’uomo, ma in grado di provocare gravi lesioni oculare o tossico per gli organismi acquatici, con effetti di lunga durata.

Indipendentemente dalle decisioni che verranno assunte a livello comunitario circa il rinnovo dell’autorizzazione del glifosato e del suo metabolita AMPA, la Regione Emilia-Romagna ha valutato, insieme ad ARPAE, di predisporre idonee azioni di controllo analitico, tale da consentire una conoscenza dell’entità della loro presenza nell’ambiente, ed ha avviato a maggio un primo monitoraggio esplorativo su venti stazioni di acque superficiali della rete ambientale regionale, comprese alcune ad uso potabile.

Le analisi relative ai suddetti campioni, come da accordo tra le due Agenzie regionali, saranno effettuate dal laboratorio di ARPA Toscana, uno dei due laboratori del sistema agenziale attualmente attrezzati per questo tipo di analisi.

Per la predisposizione del piano e l’individuazione delle stazioni è stata effettuata una valutazione dei corsi d’acqua da sottoporre al controllo. Sulla base dell’utilizzo del glifosato nelle aree che sono drenanti, la scelta delle aree ritenute significative si è tradotta nella selezione, appunto, di queste venti stazioni della rete ritenute maggiormente idonee per una copertura territoriale degli areali stessi in base ad alcuni criteri, che sono il numero dei riscontri positivi di fitofarmaci che erano stati analizzati da ARPAE, la preferenza per chiusure di bacino e sottobacino, le stazioni della rete ambientale anche ad uso potabile.

Si ritiene che il monitoraggio regionale, così come impostato, sia sufficientemente rappresentativo per evidenziare la presenza di quanto ricercato a livello ambientale e potrà, quindi, consentire una valutazione della situazione e delle adeguate azioni da intraprendere anche in armonia con quanto già disposto a livello nazionale sul tema.

Per quanto riguarda nello specifico le acque potabili, l’eventuale presenza di glifosato nelle acque superficiali destinate alla potabilizzazione e la relativa concentrazione potrà orientare i soggetti competenti a un controllo analitico mirato anche dell’acqua della rete dell’acquedotto.

Si vuole specificare, inoltre, che le recenti linee di indirizzo regionale, predisposte dal gruppo tecnico interdirezionale Agricoltura, Ambiente e Sanità e approvate con la delibera n. 541/2016, hanno la finalità di fornire indicazioni di maggiore dettaglio e indirizzi operativi alle autorità competenti e agli utilizzatori professionali, che integrano le linee di indirizzo già definite e predisposte dal Piano di azione nazionale (PAN) in relazione alle misure per la riduzione dell’uso o dei rischi derivanti dall’impiego di prodotti fitosanitari nelle aree frequentate da popolazione o da gruppi vulnerabili e all’obbligo soprattutto di informazione preventiva dei trattamenti da eseguirsi alla popolazione interessata e potenzialmente esposta. Il Piano nazionale prevede, infatti, che le Regioni e le Province autonome possono predisporre delle linee di indirizzo relativamente all’utilizzo dei prodotti fitosanitari per la gestione del verde urbano, aree frequentate dalla popolazione, in conformità a quanto previsto dallo stesso Piano.

In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida, viene indicato che il controllo degli organismi nocivi alle piante e alle erbe infestanti in ambiente urbano, quindi quello frequentato dalla popolazione, deve essere effettuato prioritariamente, ricorrendo a mezzi alternativi ai prodotti fitosanitari, con particolare riferimento a quelli meccanici, fisici o biologici.

In questo ambito le autorità locali, che sono competenti nella gestione di queste aree interessate dalla flora infestante, così come previsto da apposito capitolo del PAN, devono individuare le aree dove il mezzo chimico è vietato o si fa, comunque, divieto di utilizzo di tali prodotti nelle aree cortilive dei plessi scolastici, delle scuole dell’infanzia e primarie, nei centri diurni per l’infanzia e nelle aree gioco dei parchi destinate ai bambini.

Le aree dove il mezzo chimico può essere usato esclusivamente all’interno di un approccio integrato con altri mezzi chimici o di programmazione pluriennale degli interventi devono, comunque, avere caratteristiche particolari, quali una presenza della popolazione saltuaria o, comunque, limitata a brevi periodi di tempo, e devono poter essere delimitate e circoscritte per impedire l’accesso alla popolazione per il periodo di tempo necessario a evitare qualsiasi effetto avverso. Rientrano in questo contesto, ad esempio, i parcheggi, le aree di deposito, le aree coltivate comprese nel territorio urbano, eccetera, eccetera.

I trattamenti diserbanti sono vietati e sostituiti con metodi alternativi, quali quelli meccanici, fisici o biologici. L’uso di prodotti erbicidi, laddove è previsto, deve essere valutato come una soluzione estemporanea e limitata a quelle situazioni nelle quali gli altri mezzi alternativi, appunto quelli meccanici, fisici o biologici, non possono essere praticati.

Si sottolinea, inoltre, che il gruppo tecnico interdirezionale (Sanità, Agricoltura e Ambiente) ha predisposto un documento e ha proceduto alla consultazione dei vari portatori di interesse, a cui è stata sottoposta la prima bozza prodotta, raccogliendo osservazioni, integrazioni e proposte. Tutte le comunicazioni e le segnalazioni che sono arrivate inerenti alle linee di indirizzo sono state valutate attentamente dal gruppo tecnico e in parte accolte, contribuendo anche all’orientamento delle scelte della Giunta regionale. Lo stesso Consiglio delle autonomie locali (CAL) si è espresso dando un parere favorevole al documento finale.

Queste linee-guida sono state presentate proprio nei giorni scorsi alle Aziende sanitarie per un primo confronto per esplicitare gli obblighi che comporta sulle procedure da attivare ad opera delle autorità competenti e degli utilizzatori professionali. In tale occasione si è data la possibilità ai Comuni di poter seguire l’evento in streaming. Da ultimo, quanto verrà prodotto successivamente sarà ampiamente divulgato nei siti della nostra Regione. In particolare, è in corso un aggiornamento del sito del Servizio sanitario regionale - Alimenti e Salute, nel quale è prevista una sezione dedicata alla tematica dei prodotti fitosanitari, nella quale verranno inseriti gli atti amministrativi e le varie iniziative regionali su tale settore.

In conclusione, credo che quanto detto sia dimostrativo, comunque, di un impegno importante e di un’attenzione considerevole che la Regione ha posto su questa tematica così delicata. Chiediamo, quindi, alla Giunta di continuare con la stessa determinazione e con la stessa attenzione soprattutto nel monitoraggio e nella valutazione delle risultanze degli studi…

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliera, ha finito il tempo.

 

SERRI: Va bene, chiudo.

Chiediamo alla Giunta di continuare nel monitoraggio e nelle azioni già predisposte. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Serri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Rainieri. Ne ha facoltà.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Vi confesso che ho sentito oggi affermazioni piuttosto preoccupanti, perché del resto, quando il Movimento 5 Stelle suggerisce di non usare più il glifosato, da agricoltore non posso che preoccuparmi, sapendo anche che hanno nominato il Roundup. Farebbero bene a informarsi e a capire a cosa servono queste sostanze prima di parlare e chiedere il divieto a tutti gli utilizzi di questi prodotti, che sicuramente fanno male se usati male. Ma non posso non ricordare che dall’estero noi purtroppo importiamo tanti prodotti e che purtroppo all’estero questo prodotto è altamente utilizzato. Quindi, mi preoccupo perché, se vogliamo toglierlo dalle produzioni agricole emiliane, ho la vaga sensazione che da noi i pomodori e altre produzioni tipiche importanti non ne vedremo più. A meno che non si voglia puntare sulle coltivazioni biologiche, ma temo che faremmo fatica a realizzare i quantitativi che oggi servono di pomodori per la nostra industria interamente di natura biologica.

D’altra parte, sento la consigliera Serri parlare di una risoluzione con cui si chiede di monitorare e controllare l’utilizzo di questo prodotto, giustamente, però non capisco come mai solo la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano si siano espresse a favore dell’utilizzo di questo prodotto e, quindi, a favore dell’utilizzo di sistemi per il controllo, mentre le altre Regioni si sono disinteressate totalmente della problematica e non sono intenzionate ad intervenire in alcuna maniera, a Roma il ministro Martina è favorevole al divieto e in Emilia-Romagna l’assessore non si è ancora espresso. Mi piacerebbe, quindi, capire se al loro interno sussiste una qualche forma di dialogo e di comunicazione, o se ognuno dice e fa quello che vuole a seconda del territorio in cui operano. Del resto, lo ripeto, gli unici a prendere una posizione ufficiale in sede di Conferenza Stato-Regioni sono state la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano.

Tutto questo mi fa pensare che manca comunicazione, tant’è che, come è stato precedentemente ricordato, domani Coldiretti verrà innanzi al Palazzo della Regione a protestare, anche se per altre questioni, tra cui cito il PSR, ma ugualmente importanti, e anche in quel caso ci sono Regioni che lavorano per andare incontro agli agricoltori e Regioni, come la nostra, che invece non fanno nulla per aiutare il settore.

Io, quindi, sono preoccupato quando da una parte sento qualcuno dire che bisogna vietare assolutamente l’utilizzo del glifosato nel mondo agricolo, in quanto è tossica, fa male, determina la comparsa di alcune forme di patologie e tutto il resto, senza però valutare a cosa si va incontro e studiare le risultanze frutto delle ricerche condotte dagli esperti del settore.

Badate, io non sono a favore dei diserbanti o in genere di queste sostanze che sicuramente non fanno bene, ma non sono neanche contrario, se non in un piano globale. D’altronde, se mi do delle martellate e mi faccio male, va a finire che poi qualcun altro trae i benefici di questo mio auto-flagellamento.

Come Lega Nord, pertanto, voteremo a favore della risoluzione del PD e contro le due risoluzioni del Movimento 5 Stelle. Peraltro, vorrei capire come mai il Movimento 5 Stelle, che è composto da cinque consiglieri, si è diviso anche su questo tema presentando due risoluzioni diverse. Sarebbe stato sufficiente elaborarne una…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni)

 

…che contenesse l’una e l’altra.

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni: “È passato del tempo”)

 

Va bene, è passato del tempo, comunque avreste potuto ritirarne una e lasciare l’altra. Non è molto bello vedere e discutere di due risoluzioni all’interno di uno stesso Gruppo. Comunque, questi sono problemi…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni)

 

Io sto a tema e dico quello che voglio. Non l’ho interrotta quando lei hai parlato…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni: “Allora mi vedrò costretta a rispondere per fatto personale”)

 

Risponda per fatto personale. Faccia quello che vuole…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni: “Faccio quello che voglio fino a un certo punto”)

 

Consigliera Gibertoni, adesso sul fatto personale la tiro in ballo. Ho venti minuti di intervento e dico esattamente quello che voglio.

 

(interruzioni della presidente Saliera: “Dieci”)

 

Va bene, dieci. Rimango nei tempi, presidente. Però, dico esattamente quello che voglio. Se poi lei si sente…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni)

 

Mi lascia parlare? E, comunque, non parlo in qualità di vicepresidente, bensì di consigliere…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni)

 

PRESIDENTE (Saliera): Non potete continuare in questo modo, e lo sapete.

 

RAINIERI: Presidente, io sto facendo il mio intervento; probabilmente, è la collega che dovrebbe stare zitta e ascoltare, ed eventualmente riprendere…

 

(interruzioni della consigliera Gibertoni)

 

PRESIDENTE (Saliera): Dopo chieda la parola.

 

RAINIERI: Capisco di aver colpito nel segno e di aver smosso le acque all’interno del Movimento 5 Stelle relativamente alla loro disposizione dei banchi…

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Rainieri, prosegua sull’argomento.

 

RAINIERI: Questioni interne.

Benissimo, ritorno sull’argomento. Lo ribadisco, non capisco le due risoluzioni diverse, ma uguali nella sostanza, come ribadisco anche il voto contrario alle due risoluzioni del Movimento 5 Stelle e, quindi, agli emendamenti che hanno proposto. Ribadisco, infine, al PD la necessità di fare chiarezza al loro interno, affinché l’assessore regionale prenda posizione su questa situazione e il ministro Martina sia più coerente al riguardo, evitando di dire una cosa da una parte e un’altra dall’altra. Del resto, se porta in Europa il discorso del divieto dell’utilizzo di questo tipo di pesticidi, credo che non farà un favore all’agricoltura italiana, se prima non avrà trovato una soluzione diversa e condivisa con gli altri Stati dell’Unione europea. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Chiarisco un po’ le idee al consigliere Rainieri riguardo al contenuto delle nostre risoluzioni.

Una risoluzione riguarda specificatamente - e mi fa specie la sua posizione, visto che si è erto a difensore degli agricoltori - l’utilizzo del glifosato nelle aree extra urbane, che quindi non riguarda assolutamente l’agricoltura. Abbiamo scritto questa risoluzione soprattutto perché la consigliera Serri ha affermato che il confronto è stato ampio, mentre a noi risulta che alle segnalazioni formulate dal Comune di Forlì e dall’Ordine dei medici chirurghi di Forlì non sia stata data risposta riguardo alle preoccupazioni che hanno sollevato sull’utilizzo del glifosato in aree extra urbane. Al riguardo, ho richiesto anche un accesso agli atti per vedere tutte le richieste di utilizzo in aree extra urbane del glifosato, e se loro guardate vi assicuro che è spaventoso. Vi porto un esempio: il Comune di Sant’Arcangelo, per trattare i sampietrini, utilizza in tutte le zone il diserbo chimico. Quindi, si chiede di utilizzare, dove si può, il pirodiserbo, si chiede di ricorrere, dove si può, al taglio manuale, ma alla fine in una marea di posti, purché lontani dalle scuole, si continua a usare ancora il glifosato. Ebbene, quello che chiediamo noi, e che chiedono in tanti, è che nelle aree extra urbane non si utilizzi più il glifosato.

 

(interruzioni)

 

No, scusate, extra agricole. Chiedo perdono. Nell’eccitazione della risposta, mi sono sbagliato. Si tratta di aree extra agricole. Chiedo scusa. Quando parlavo di aree extra urbane, mi riferivo ad aree extra agricole, quindi al di fuori del campo dell’agricoltura.

L’altra risoluzione riguarda, invece, la richiesta di assumere una posizione forte nei confronti dell’Unione europea, dal momento che diversi studi hanno accertato che il glifosato è cancerogeno, anche se altri studi hanno comprovato che non si può dimostrare direttamente. Ma noi siamo per il principio di precauzione, e mettendo insieme queste due informazioni il principio di precauzione ci dice: smettiamo di utilizzarlo, anche perché è ubiquitario. A noi preoccupa che in Emilia-Romagna non si stanno effettuando le analisi. Adesso ci dite che state cominciando. Bene, ma cominciano e cominciamo a correre, perché è importante.

Ci sono alcuni nostri parlamentari europei che hanno fatto questo simpatico giochino: si sono fatti fare le analisi delle urine ed è stata rilevata la presenza del glifosato, perché è ormai un prodotto ubiquitario. E questo è un aspetto preoccupante, a cui bisogna porre rimedio. Purtroppo, la risoluzione del PD in esame ammette l’esistenza del problema, ma non propone soluzioni. No, noi chiediamo che si agisca subito. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Vedo iscritta la consigliera Piccinini, alla quale però non posso dare la parola in quanto ha esaurito il tempo in discussione generale. Se vorrà prendere la parola, la dovrà chiedere in occasione della discussione generale sugli emendamenti.

Non ho più iscritti in discussione generale. Quindi, apro la discussione generale sugli emendamenti. Cinque minuti per ciascun consigliere.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intervengo solo per rispondere velocemente al collega Rainieri. Capisco che lui preferisca le produzioni intensive rispetto alla tutela della salute pubblica, ma noi siamo su una posizione diversa.

Devo, però, convenire su una questione evidenziata dal collega: sussiste una netta contraddizione tra la posizione della Regione e quella del Governo nazionale. Tant’è che, quando si parla di “Glifosato zero”, concetto inserito anche dalla maggioranza nella propria risoluzione, si affianca alle parole “Glifosato zero” un sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi su territorio. Allora, o siamo per il “Glifosato zero” e lo mettiamo al bando, oppure siamo per una sua riduzione. Non possono sussistere entrambi. Quindi, da questo punto di vista mi aspetto una risposta da parte dell’assessore. Fermo restando che di questo argomento la Regione prima d’ora non si era mai occupata. Siamo stati noi, come opposizione, a sollecitare almeno qualche monitoraggio, che purtroppo fino ad oggi è stato eseguito un po’ random, e ci aspettiamo una presa di posizione seria su un monitoraggio serio e una posizione netta e decisa su questo erbicida. Quindi, chiederei all’assessore eventualmente di intervenire.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in discussione generale sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Rainieri. Ne ha facoltà.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Comprendo benissimo che ascoltare non sempre significa capire. Però, quando uno mi mette in bocca affermazioni che non ho fatto, mi vedo costretto a intervenire. Avrei voluto evitarlo anche per agevolare la chiusura della seduta, visto che abbiamo anche l’Ufficio di Presidenza ancora.

Io non ho mai detto che sono d’accordo sull’utilizzo di queste sostanze. Ho detto che vanno controllate e che, se dobbiamo essere noi a toglierle, lo devono fare anche gli altri Stati, perché sennò avremmo, e non solo sulle colture intensive, come sostiene la collega, ma su tutte le colture, anche quelle di qualità e non intensive, ma di nicchia, il problema che saremmo inondati dai prodotti degli altri Stati contenenti queste sostanze. Allora, o lo facciamo tutti, o niente. Ma perché dobbiamo necessariamente darci le martellate sui cosiddetti da soli?

Noi siamo a favore di un controllo del percorso di queste sostanze, ma non siamo a favore di una volontà autolesionista. Visto che l’Europa già ce ne fa tante nel settore agricolo, e anche il ministro Martina ci mette del suo, cerchiamo di evitare come Emilia-Romagna di farci del male da soli.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente. Intervengo solo per motivare gli emendamenti, che abbiamo deciso di presentare e solo per riprendere una serie di vicende che sono accadute dopo la presentazione della nostra risoluzione.

In modo particolare parliamo della delibera di Giunta che individua in modo più preciso azioni e indirizzi che vanno ad integrare anche il Piano di azione nazionale (PAN), fornendo anche indicazioni precise rispetto anche all’utilizzo in quegli ambiti urbani a cui faceva riferimento prima anche il consigliere Bertani. Quindi, non è vero che l’utilizzo del glifosato e di queste sostanze in ambito urbano non è stato preso in considerazione. Le linee-guida definite dalla nostra Regione danno degli indirizzi ben precisi, specificando che comunque vanno utilizzati mezzi non chimici, ma meccanici e biologici, e facendo divieto di utilizzo di queste sostanze nelle aree adiacenti alle scuole, nei parchi utilizzati dai bambini e nelle aree pubbliche urbane.

Le direttive regionali, quindi, hanno assunto provvedimenti ben precisi, che sono stati ripresi e inseriti negli emendamenti che abbiamo presentato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Serri.

Non ho più iscritti in discussione generale sugli emendamenti. Passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte, compresi gli emendamenti. Cinque minuti per Gruppo.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Dichiaro il nostro voto favorevole alla risoluzione oggetto 2428 e alla risoluzione oggetto 2638, presentate dal Movimento 5 Stelle. Non voteremo, invece, a favore della risoluzione a prima firma della consigliera Serri.

Colgo l’occasione per ribadire un concetto, che esula dalle dichiarazioni di voto. Penso che, all’interno della Conferenza dei Capigruppo e dell’Ufficio di Presidenza, in sede di organizzazione dei lavori, sarebbe importante valutare l’opportunità, se strettamente indispensabile, di dedicare intere giornate alle risoluzioni, considerato che le discussioni a volte prendono pieghe anche un po’ strane e si prolungano per molto tempo, quando forse si potrebbe cercare di rendere più efficaci le sedute della nostra Assemblea.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Non ho più iscritti in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2428, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2428 è respinta.

Procediamo adesso alla votazione degli emendamenti sulla risoluzione oggetto 2487, a firma della consigliera Serri ed altri.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Serri ed altri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma della consigliera Serri ed altri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma della consigliera Serri ed altri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 3 è approvato.

Chiedo il consenso alla consigliera Serri, in qualità di prima firmataria, di mettere in votazione l’emendamento 4, l’emendamento 5 e l’emendamento 6.

 

SERRI: Va bene.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie. La consigliera Serri ha espresso il suo consenso.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Chiedo che la votazione degli emendamenti avvenga con l’uso del dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Su tutti e tre gli emendamenti, il 4, il 5 e il 6?

 

PICCININI: Sì.

 

PRESIDENTE (Saliera): Si proceda alla votazione dell’emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

37

Assenti

13

Votanti

36

Favorevoli

6

Contrari

30

Astenuti

--

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 4 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 5, a firma dei consiglieri Sensoli, Piccinini e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

37

Assenti

13

Votanti

36

Favorevoli

6

Contrari

30

Astenuti

--

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 5 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 6, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

37

Assenti

13

Votanti

36

Favorevoli

6

Contrari

30

Astenuti

--

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2487, a firma della consigliera Serri ed altri.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2487 è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2638, a firma dei consiglieri Gibertoni e Bertani.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 2638 è respinta.

 

OGGETTO 2705

Requisiti per l’iscrizione nell’elenco regionale delle associazioni e delle federazioni fra associazioni di emiliano-romagnoli all’estero. (Proposta del Presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, consigliere Molinari)

(Rinvio in Commissione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il consigliere Molinari ha chiesto la parola. Prego.

 

MOLINARI: Propongo lo spostamento e il ritorno in Commissione dell’oggetto 2705, al fine di cercare di trovare, dal punto di vista procedurale, una forma che possa soddisfare le richieste della minoranza e della maggioranza, ma soprattutto il rispetto dei Regolamenti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Molinari.

Sono ammessi a parlare un consigliere a favore e uno contro. Chi interviene a favore? Non interviene nessuno a favore. Chi chiede di intervenire contro? Prego, consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Siamo d’accordo al ritorno in Commissione, anche se crediamo che si debbano organizzare meglio i lavori, perché non si può dare un parere su una relazione e poi non arrivare con il dispositivo della votazione da svolgere in Aula. Quindi, ci auguriamo che questo problema non si ripeta più e che in Commissione, questa volta, si faccia tutto come deve essere fatto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio in Commissione dell’oggetto 2705.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta di rinvio in Commissione dell’oggetto 2705 è accolta.

Arrivederci a tutti.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

 

La seduta ha termine alle ore 13,56

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri: Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI, la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Sergio VENTURI, i consiglieri Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Giuseppe PARUOLO, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2745 “Richiesta di istituzione di una commissione speciale d'inchiesta, ai sensi dell'art. 60, comma 1, del Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa e dell'art. 40, comma 1, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, in merito al ciclo dei rifiuti ed alla sua gestione in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 4

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 9

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 1039 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti dei gestori del servizio ferroviario, anche sulla base dei contratti stipulati e della carta dei servizi, volte al rispetto delle funzioni previste ed all’adempimento delle obbligazioni assunte, al fine di risolvere definitivamente i disservizi ed i malfunzionamenti esistenti, aggravatisi nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Foti”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 1044 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all'utilizzo, da parte della Regione Emilia-Romagna, delle penali inflitte a Trenitalia a causa dei disservizi nel trasporto pubblico regionale per finanziare o affittare nuovi convogli, precisando inoltre a Trenitalia la possibilità di revoca del contratto di gestione qualora non si ottengano garanzie sulla qualità del servizio. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 1739 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a risolvere le problematiche che affliggono il trasporto ferroviario, con particolare riferimento alla tutela degli utenti e dei pendolari, alla sicurezza nelle stazioni, all'igiene ed al decoro delle stesse e dei mezzi di trasporto, assicurando inoltre il monitoraggio del rispetto degli standard di servizio. A firma del Consigliere: Bertani”

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 16

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 2

Marco PETTAZZONI, Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 2830 “Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e a proseguire l'azione sulla corretta applicazione del contratto di servizio, ad attivarsi con il Consorzio Trasporti Integrati per il pieno rispetto e l'applicazione dei protocolli d'intesa tra Agenzia regionale di Protezione Civile e Ferrovie dello Stato, nonché ad agire nei confronti di Trenitalia, Governo, ART e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) al fine del riconoscimento dell'abbonamento AV (Alta velocità) quale servizio pubblico escludendo l'ipotesi di introduzione di vincoli numerici. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari, Prodi, Poli, Montalti, Caliandro, Zoffoli, Marchetti Francesca, Soncini, Tarasconi, Campedelli, Rontini, Taruffi, Torri, Serri”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 23

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 2759 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad emanare un bando regionale per le imprese che intendano acquistare ed installare nei vari lidi marini della costa regionale stazioni meteo e webcam per il rilevamento meteorologico istantaneo, collegate ai siti internet istituzionali e consultabili liberamente, consentendo ai turisti ed a chiunque interessato la possibilità di conoscere la reale situazione meteorologica al momento esistente. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Liverani, Pompignoli”

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 15

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Daniele MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

 

OGGETTO 2831 “Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia per il completamento della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne' Monti considerata la vendita dei magazzini ex-Car di San Maurizio, nonché a sostenere la ricerca di ulteriori finanziamenti qualora se ne rilevasse la necessità. A firma del Consigliere: Delmonte”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Fabio RAINIERI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Yuri TORRI.

 

Non votanti: 2

Giulia GIBERTONI, Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 2487 “Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. A firma dei Consiglieri: Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli, Campedelli”

 

Votazione emendamento 4 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 6

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 30

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione emendamento 5 a firma dei consiglieri Sensoli, Piccinini e Bertani

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 6

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 30

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

 

Votazione emendamento 6 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 6

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 30

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 2487 “Risoluzione per impegnare la Giunta a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, anche nell'ambito del progetto "Glifosato zero" promosso dal Governo, sostenere l'utilizzo informato dei diserbanti e la ricerca di sostanze e procedure rispettose dell'ambiente, monitorando inoltre la presenza del glifosato nelle acque. A firma dei Consiglieri: Serri, Pruccoli, Poli, Bagnari, Molinari, Calvano, Mumolo, Cardinali, Prodi, Rontini, Tarasconi, Lori, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Zoffoli, Paruolo, Iotti, Boschini, Montalti, Ravaioli, Campedelli”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Serri, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Prodi, Sabattini, Calvano, Boschini, Rontini, Molinari, Bagnari, Montalti, Lori, Cardinali, Zoffoli:

«Al termine della sezione introdotta da "Considerato che", è aggiunto il seguente periodo:

"sono ancora in corso a livello europeo le valutazioni sul possibile rinnovo di tale autorizzazione;

a maggio 2016 è stato rilasciato un parere di un panel congiunto di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO su residui di pesticidi nel cibo e nell’ambiente. Tale parere conclude che, sulla base degli studi disponibili, il glifosato non è associato ad effetti genotossici nella maggioranza degli studi condotti sui mammiferi;

un altro organismo europeo che sta lavorando sulla tematica della classificazione del glifosato è l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA). Il lavoro dell’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche si affianca a quello dell’EFSA che sta analizzando i Livelli di Massimo Residuo del glifosato in alimenti e mangimi;

inoltre, il 24 giugno si riunirà un comitato di esperti su istanza degli organismi europei per formulare ulteriori pareri sul tema;

questi percorsi vanno nella direzione di aumentare i dati e i risultati sugli effetti del glifosato in abbinamento ai coformulanti, al fine di produrre decisioni basate su evidenza scientifica;

alcuni coformulanti utilizzati in combinazione con il glifosato sono già stati individuati ed inseriti in un elenco elaborato a livello europeo che propone di eliminarne l’uso."»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Serri, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Prodi, Sabattini, Calvano, Cardinali, Zoffoli, Boschini, Rontini, Mumolo, Bagnari, Montalti, Lori:

«Al termine della sezione introdotta da "Valutato che", è aggiunto il seguente periodo:

"indipendentemente dalle decisioni che verranno assunte a livello comunitario, circa il rinnovo dell’autorizzazione del glifosato e del suo metabolita AMPA, la Regione Emilia-Romagna ha valutato, insieme ad Arpae, di predisporre idonee azioni di controllo analitico tali da consentire una conoscenza dell’entità della loro presenza nell’ambiente e ha già avviato a maggio un primo monitoraggio esplorativo su 20 stazioni di acque superficiali della rete ambientale regionale, comprese alcune ad uso potabile. Le analisi relative ai suddetti campioni, come da accordi tra le due Agenzie regionali, saranno effettuate dal Laboratorio di Arpa Toscana, uno dei due laboratori del Sistema Agenziale attualmente attrezzati;

si vuole specificare, inoltre, che le recenti linee d’indirizzo regionali predisposte dal gruppo tecnico interdirezionale e approvate con la Dgr. 541/2016 hanno la finalità di fornire indicazioni di maggiore dettaglio e indirizzi operativi alle Autorità competenti e agli utilizzatori professionali, che integrano quanto già disposto dal Piano di azione nazionale (PAN), in relazione alle misure per la riduzione dell’uso o dei rischi derivanti dall’impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili e all’obbligo di informazione preventiva dei trattamenti da eseguirsi alla popolazione interessata e potenzialmente esposta."»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Serri, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Prodi, Sabattini, Calvano, Cardinali, Zoffoli, Boschini, Rontini, Bagnari, Montalti, Lori:

«Nell’ultimo punto del dispositivo introdotta da "Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a", dopo le parole "di Ferrara" sono aggiunte "e già estesa a 20 stazioni di acque superficiali"»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani:

«Nella parte dispositiva è aggiunto il seguente punto:

"impegna la Giunta a

aggiungere, nel più breve tempo possibile, la ricerca e rilevazione del glifosato nei monitoraggi delle acque, sia ordinari che straordinari, effettuati da ARPAE ed, in generale, a costituire, anche mediante convenzioni con altri soggetti, in particolare con la Regione Lombardia già presente, in questa attività di analisi e rilevazione, la migliore e più completa base di dati sull'incidenza del glifosato sulle matrici ambientali, tale da consentire una conoscenza reale dell'entità della contaminazione ambientale dovuta al glifosato."»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Sensoli, Piccinini, Bertani:

«Nella parte dispositiva è aggiunto il seguente punto:

"impegna la Giunta a

rimuovere il prodotto da tutti i disciplinari di produzione che lo contengano escludendo, altresì, da qualsiasi meccanismo di premialità le aziende che ne facciano uso."»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Piccinini:

«Nella parte dispositiva è aggiunto il seguente punto:

"impegna la Giunta a

escludere l'utilizzo del prodotto da qualsiasi uso relativo alla manutenzione del verde pubblico, in particolare, quello urbano."»

(Respinto)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

2824 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per porre rimedio ai disagi per l'utenza connessi alla modificazione e soppressione di convogli e fermate nella tratta ferroviaria Forlì-Pesaro. A firma del Consigliere: Pompignoli

2825 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'iter di costruzione del nuovo polo socio-sanitario territoriale Lubiana-San Lazzaro-Cittadella di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2826 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione di "Piani di intervento innovativi", con particolare riferimento alla promozione del benessere dei nuclei familiari e della genitorialità. A firma dei Consiglieri: Rontini, Zoffoli

2832 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori delle aziende Coan e Arb2 di Carpi. (MO). A firma dei Consiglieri: Campedelli, Sabattini, Serri, Boschini

 

Risoluzioni

 

2827 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere presso associazioni, singoli cittadini e loro famiglie la conoscenza degli strumenti che il Difensore Civico può offrire rispetto alle diverse esigenze delle persone con disabilità, a cominciare da quelle connesse alla mobilità. (21 06 16) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Piccinini, Sensoli

2828 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere, per quanto di sua competenza, forme di promozione dello strumento costituito dall'Accordo quadro fra Anci e Difensore Civico, nonché a valutare forme di sostegno agli enti locali relativamente alla contribuzione connessa all'adesione alla convenzione, prestando particolare attenzione alle realtà territoriali minori e decentrate. (21 06 16) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Piccinini, Sensoli

2830 - Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare gli sforzi di implementazione del trasporto ferroviario pubblico e a proseguire l'azione sulla corretta applicazione del contratto di servizio, ad attivarsi con il Consorzio Trasporti Integrati per il pieno rispetto e l'applicazione dei protocolli d'intesa tra Agenzia regionale di Protezione Civile e Ferrovie dello Stato, nonché ad agire nei confronti di Trenitalia, Governo, ART e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) al fine del riconoscimento dell'abbonamento AV (Alta velocità) quale servizio pubblico escludendo l'ipotesi di introduzione di vincoli numerici. (22 06 16) A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari, Prodi, Poli, Montalti, Caliandro, Zoffoli, Marchetti Francesca, Soncini, Tarasconi, Campedelli, Rontini, Taruffi, Torri, Serri

2831 - Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare lo stato del finanziamento da parte della Provincia di Reggio Emilia per il completamento della variante di Ponte Rosso a Castelnovo ne' Monti considerata la vendita dei magazzini ex-Car di San Maurizio, nonché a sostenere la ricerca di ulteriori finanziamenti qualora se ne rilevasse la necessità. (22 06 16) A firma del Consigliere: Delmonte

(Comunicazione n. 32 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2016/1488 del 22/06/2016)

 

 

LE PRESIDENTI

I SEGRETARI

Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

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