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92.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 13 SETTEMBRE 2016

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3196

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura da parte dell'Agenzia delle Entrate dello Sportello delocalizzato a Vergato. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

PETITTI, assessore

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 3199

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni per risolvere le criticità nella manutenzione e nella sicurezza delle strade percorse dai cicloturisti. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

DONINI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 3200

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per affrontare e risolvere le problematiche riguardanti i minori stranieri non accompagnati, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

GUALMINI, vicepresidente della Giunta

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 3201

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della azienda Selcom di Bologna. A firma del Consigliere: Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

CALIANDRO (PD)

COSTI, assessore

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 3204

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il futuro dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Faenza e Lugo, con particolare riferimento alla loro qualificazione tramite investimenti sul parto indolore e sull'analgesia epidurale delle partorienti. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari, Bessi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RONTINI (PD)

VENTURI, assessore

RONTINI (PD)

 

Interrogazione oggetto 3197

(Decaduta)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito le regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 2937

Comunicazione della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 5 bis della L.R. 30/1998, circa il Documento preliminare al Piano Regionale Integrato dei Trasporti PRIT 2025

(Discussione)

(Ordine del giorno 2937/1 oggetto 3218 - Presentazione e discussione)

PRESIDENTE (Saliera)

DONINI, assessore

MONTALTI (PD)

SASSI (M5S)

PICCININI (M5S)

SENSOLI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

LIVERANI (LN)

TARUFFI (SEL)

RONTINI (PD)

FOTI (FdI)

TARASCONI (PD)

DONINI

PRESIDENTE (Rainieri)

POMPIGNOLI (LN)

BERTANI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

MONTALTI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,01

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la novantaduesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

- antimeridiana del 26 luglio 2016 (n. 88);

- pomeridiana del 26 luglio 2016 (n. 89);

- antimeridiana del 27 luglio 2016 (n. 90);

- pomeridiana del 27 luglio 2016 (n. 91);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Bianchi, la vicepresidente dell’Assemblea legislativa Soncini e il presidente della Giunta Bonaccini, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno.

Le restanti informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e, pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Ricordo che per l’illustrazione e la replica si hanno a disposizione sei minuti complessivi e per la risposta della Giunta tre minuti.

Informo che l’oggetto 3197, iscritto al secondo punto delle interrogazioni a risposta immediata, a firma del consigliere Bignami e con risposta dell’assessore Mezzetti, viene traslato all’ultimo punto, su richiesta del consigliere Bignami.

 

OGGETTO 3196

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura da parte dell’Agenzia delle Entrate dello Sportello delocalizzato a Vergato. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo, quindi, con l’oggetto 3196: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura da parte dell’Agenzia delle Entrate dello Sportello delocalizzato a Vergato, a firma dei consiglieri Taruffi e Torri. Risponde l’assessore Petitti.

La parola al consigliere Taruffi per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. L’interrogazione in oggetto mira a segnalare alla Giunta quanto è avvenuto nei giorni scorsi sul territorio dell’Appennino, in particolar modo in questo caso il Comune di Vergato, in cui l’Agenzia delle Entrate ha proceduto alla comunicazione al presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appenino Bolognese e al Sindaco del Comune di Vergato in merito alla chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate dislocato a Vergato.

Questo ufficio era punto di riferimento per quella parte dell’Appennino e poteva disporre di locali concessi a titolo gratuito dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, per cui non venivano sostenuti costi aggiuntivi per l’erogazione di un servizio che – lo ripeto – soprattutto per la fascia della popolazione più anziana è sempre stato un punto di riferimento importante.

La comunicazione della chiusura di questo ufficio è avvenuta in modo piuttosto repentino, concedendo anche poco tempo ai sindaci del territorio per poter eventualmente avanzare proposte alternative, e quindi si è proceduto alla chiusura d’ufficio.

La preoccupazione, oltre che per il territorio in oggetto, è anche legata al fatto che in regione esistono altri dieci sportelli dell’Agenzia delle Entrate con numeri simili, a partire da Castelfranco Emilia, Mirandola e Pavullo nel Frignano, Borgo Val di Taro e Langhirano, Bobbio e Fiorenzuola d’Arda e Castelnovo ne’ Monti e Guastalla. Quindi, la preoccupazione è che quanto avvenuto a Vergato possa progressivamente verificarsi anche nelle altre realtà. Quindi, da qui sorge la necessità di richiedere l’intervento della Giunta, pur consapevoli che la Regione non ha competenze specifiche in merito. Tuttavia, così come si è fatto per la chiusura degli uffici postali nei piccoli comuni, in cui l’assessorato e l’assessore Petitti hanno avuto un ruolo importante nel costruire il tavolo di concertazione, di discussione e di confronto, che poi ha prodotto risultati, dato che almeno parte di quegli uffici sono stati salvati, chiediamo che anche in questo caso la Giunta intervenga in tal senso, considerando che, trattandosi di territori montani, di territori di Appennino, ogni servizio che viene meno diventa un problema in più per un territorio che già vive, come ben sappiamo, una condizione di difficoltà, legata in particolar modo alla crisi del settore industriale che investe più o meno tutto il suo territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Petitti per la risposta.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. Come il consigliere Taruffi ricordava, noi non abbiamo una specifica competenza in materia di programmazione degli sportelli delle Agenzie delle Entrate, però è evidente che questo servizio, in modo particolare quello delocalizzato a Vergato, fornisce una consulenza importante soprattutto sulla normativa fiscale a un’utenza di circa 5.000 persone.

È evidente che questi servizi, che sono indubbiamente necessari alle nostre comunità, ai nostri cittadini, soprattutto nei territori montani o, comunque, nei comuni più periferici, dove anche il tipo di rapporto con i cittadini, in particolare con gli anziani, diventa fondamentale da presidiare, anche per noi sono assolutamente importanti. Quindi, riteniamo sia opportuno che questo tipo di riorganizzazione riceva attenzione da parte della stessa Regione.

Ci stiamo attivando proprio con l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna e chiederemo un incontro al direttore per conoscere più da vicino quali sono le modalità organizzative dell’Agenzia proprio in rapporto alle esigenze del bacino di utenza e, quindi, come questi servizi necessari ai cittadini si stanno riorganizzando, tenendo conto che è in corso un processo di telematizzazione di questi servizi che è previsto dalla normativa statale.

Mi preme sottolineare questo aspetto, in quanto la scorsa settimana si è tenuto un primo incontro tra il sindaco e la Direzione provinciale dell’Agenzia, dove una prima risposta è già stata data in tal senso, motivando la scelta della chiusura di questo ufficio con il fatto che detto sportello non risponde più ai parametri previsti. Però, è chiaro che in questo tavolo regionale noi porremo l’attenzione del singolo caso del Comune di Vergato, chiedendo che in questa riorganizzazione possano essere garantiti tutti quegli elementi di qualità e fruibilità dei servizi ai cittadini, proprio come viene richiesto dall’interrogazione in oggetto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

La parola al consigliere Taruffi per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Ha quattro minuti a disposizione.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore per l’impegno e per le parole che ha pronunciato. Sono convinto che possano esserci i margini per arrivare a una soluzione positiva – lo ripeto – così come è avvenuto in occasione della paventata chiusura di alcuni uffici postali.

Desidero aggiungere solo una piccola considerazione a margine. Sapevo dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra gli amministratori locali e la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, ebbene sarebbe opportuno che questi processi fossero affrontati in modo meno burocratico e con un maggiore coinvolgimento delle realtà territoriali. Se si agisse in questa maniera, si potrebbe arrivare a risultati diversi e soprattutto potrebbe essere diversa l’informazione per i cittadini dal limitarsi ad affiggere un cartello con cui si informa la cittadinanza della chiusura a breve di un ufficio. Queste, indubbiamente, sono modalità che non aiutano e che forse meritano di trovare una diversa composizione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 3199

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni per risolvere le criticità nella manutenzione e nella sicurezza delle strade percorse dai cicloturisti. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 3199: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le soluzioni per risolvere le criticità nella manutenzione e nella sicurezza delle strade percorse dai cicloturisti, a firma del consigliere Bertani. Risponde l’assessore Donini.

La parola al consigliere Bertani per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Risale a qualche giorno fa la video-denuncia del campione del ciclismo Maurizio Fondriest riguardo allo stato vergognoso – così giustamente lui lo definiva – delle strade dell’entroterra romagnolo.

Nel nostro entroterra, grazie al lavoro di illuminati imprenditori e anche alla storia del nostro ciclismo – si pensi a Pantani e al Monte Carpegna –, per le nostre strade si è creato un mercato importante legato al cicloturismo, un mercato che si è sviluppato nel corso di quasi vent’anni e che contribuisce in maniera importante alla destagionalizzazione e alla diversificazione dell’offerta, al turismo sostenibile e all’attivazione anche dell’entroterra dal punto di vista turistico rispetto alla costa.

Tutti questi sforzi, però, rischiano di essere vanificati dalla scarsa o addirittura del tutto assente manutenzione delle strade, soprattutto di quelle provinciali. Infatti, vengono lamentate da più parti buche, crepe, scarsa manutenzione, rischio di cadute. È notizia di agosto, di qualche giorno fa, di un ciclista che è caduto, riportando un infortunio importante, proprio perché è finito in una buca.

Soprattutto da quattro o cinque anni, dopo il “nevone”, e dopo che ormai le Province sono state svuotate dei finanziamenti per la manutenzione, le strade si trovano quindi in condizioni veramente pietose. Gli operatori infatti hanno cominciato a denunciare un calo delle presenze, si vedano le dichiarazioni di Confcommercio, dell’associazione dei Bike Hotels ad inizio stagione.

Quindi, assessore, noi chiediamo cosa vogliamo fare come Regione, perché corriamo il rischio, davvero, di andare a colpire un settore importante, nonostante gli investimenti che stiamo cercando di fare, anche con i Promotour. Anche sui Promotour qualcosa l’abbiamo detta, però rischiamo di vanificare degli investimenti, sia nostri, come Promotour, sia degli operatori che da tanti anni operano in questo settore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Prego, assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Ringrazio il consigliere Bertani del Gruppo 5 Stelle, per questo question time che mi dà la possibilità, in sintesi, ovviamente, di rispondere sulle questioni che lei ha avanzato.

Intanto, colgo con favore che comunque, nel suo question time, c’è un apprezzamento su quello che stiamo facendo sulle ciclovie e sugli itinerari ciclabili, anche a livello turistico. Da quando ci siamo insediati, noi abbiamo firmato un nuovo protocollo d’intesa per lo sviluppo del Sistema regionale della mobilità ciclopedonale (in data 11 maggio 2015), con ANCI, UPI, le principali associazioni del settore, FIAB, Legambiente, UISP e WWF. Un anno dopo, abbiamo firmato il protocollo d’intesa (31 marzo 2016) tra Regione, Città metropolitana di Bologna e Provincia di Modena, relativamente ai tratti di competenza territoriale regionale della ciclovia regionale ER17, Ciclovia del sole. Ancora, il 27 luglio scorso abbiamo firmato il protocollo d’intesa per la progettazione e realizzazione della Ciclovia del sole da Verona a Firenze, e poi il protocollo d’intesa per la progettazione e realizzazione della ciclovia VENTO, da Venezia a Torino.

Entro questo mese sarà stipulato un accordo di programma con il Ministero dell’ambiente per la realizzazione di un itinerario ciclabile sulla ferrovia dismessa Verona-Bologna, per la quale vi è già il relativo finanziamento.

Stiamo facendo molto quindi sulla parte delle ciclovie, non solo turistiche, ma soprattutto turistiche. Sono d’accordo con lei che la manutenzione delle strade serva innanzitutto a garantire la sicurezza di chi vi transita, ma anche a promuovere, appunto, queste ciclovie nel territorio.

Come lei sa, dal 2001, è in capo alle Province, lo ha ricordato, la manutenzione delle strade. Da quando però ci siamo insediati, abbiamo garantito fondi per la manutenzione: nel 2015, 10 milioni di euro, nel 2016, sono stati posti a bilancio sia gli 8,5 milioni per la manutenzione di strade ex regionali, conferite alle Province, sia i 4 milioni per le strade comunali del territorio montano.

Per quello che riguarda la viabilità comunale, invece, la legge n. 3 del 1999 autorizza la Regione ad assegnare alle Province anche fondi da destinarsi alla realizzazione di interventi di sistemazione, miglioramento e costruzione delle strade di proprietà comunale. Nonostante negli ultimi anni non vi sia stata una disponibilità per questa specifica funzione, nel bilancio del 2016, come le ho ricordato, abbiamo previsto 4 milioni di euro, proprio anche per questo aspetto.

Ovviamente siamo consapevoli delle criticità segnalate sulla rete provinciale e sulle reti comunali, non solo per la finalità del cicloturismo, e ci impegniamo come Giunta a procedere al riparto dei finanziamenti disponibili, quelli che ho citato bilancio, non appena vi siano le condizioni tecnico-amministrative ed economiche adeguate, in relazione ai vincoli della legge di stabilità 2016.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliere Bertani. Ha cinque minuti.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Purtroppo, non sono molto soddisfatto, perché è bene che tabelliamo e segniamo le ciclovie. Il problema che però riferivo riguarda un tipo di cicloturismo che non viaggia sulle ciclovie, ma si appoggia agli hotel della costa, ai Bike Hotels e alle guide che portano in giro i turisti, a pedalare sulle nostre colline. Fra l’altro, è un turismo importante, perché non è il solito turismo mordi e fuggi degli italiani, o in parte austriaco o tedesco, ma è un turismo che proviene anche dall’America, dall’Australia, dal Brasile, persone che hanno anche disponibilità economiche importanti e che quindi sono un valore per questo tipo di turismo.

Il problema è che però queste risorse per quelle strade sono insufficienti. Non è solo colpa della nostra Regione, ma è colpa dei tagli del Governo centrale e di quella mezza riforma che è stata fatta. È colpa anche delle risorse che magari spendiamo in grandi opere, che secondo noi non sono più attuali, perché i soldi che buttiamo nella Cispadana, nelle bretelle e nei People Mover, potrebbero essere soldi che vanno a rafforzare la nostra struttura viaria.

Quindi, l’invito che vi faccio è in primo luogo un maggior coordinamento sulle risorse che vanno spese sulle Province, quindi capire dove c’è effettiva necessità; in secondo luogo, vi invito a cercare di reperire ancora più fondi, sia a livello centrale che a livello regionale, da portare lì sopra. Anche perché, e parliamo ancora di “nevone”, se quest’anno abbiamo ancora il “nevone” sulle strade provinciali, le Province probabilmente non hanno i soldi per spazzare la neve. Quindi, al di là del cicloturismo, avremo sicuramente degli altri problemi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 3200

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per affrontare e risolvere le problematiche riguardanti i minori stranieri non accompagnati, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 3200: Interrogazione di attualità circa le azioni da porre in essere per affrontare e risolvere le problematiche riguardanti i minori stranieri non accompagnati, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del consigliere Foti, a cui do la parola.

Risponde la vicepresidente Gualmini.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, signor assessore, nei giorni scorsi, un assessore di sinistra, quello al welfare del Comune di Piacenza, ha pensato che un modo concreto per risolvere il problema della presenza dei minori stranieri non accompagnati nella nostra città fosse quello di caricare un po’ di minori albanesi su un pulmino, portarli al Consolato albanese a Milano, scaricarli al Consolato albanese a Milano e sperare che detto Consolato li potesse prendere con sé.

È finita con l’intervento della DIGOS, non so se anche con la denuncia dell’assessore. Sicuramente è una pagina poco edificante, solo pubblicitaria, ma sappiamo tutti che è di uno di quelli che stanno cercando di fare le primarie a Sindaco con queste iniziative.

Diverso è il problema – perché il problema invece esiste effettivamente – della legislazione italiana. La legislazione italiana, infatti, fa carico ai servizi sociali dei Comuni, a dire il vero (non agli assessori), di dover collocare presso le strutture che abbiano disponibilità, questi minori.

Io penso, assessore, che se lei avesse convocato nel passato un tavolo straordinario su questo problema, anziché avere degli assessori che scambiano i minori per le Ruby della situazione, forse sarebbe meglio cercare di trovare una modalità per confrontarsi anche con i Consolati e le Ambasciate di questi Paesi, soprattutto Albania e Egitto, che sono le due componenti etniche più rilevanti come presenza in Emilia-Romagna, per cercare di trovare una soluzione a un problema che nel caso di Piacenza vede ospitato il 25 per cento dei minori stranieri non accompagnati di tutta la regione.

Ovviamente, e concludo, il mio intervento è riferito ai minori stranieri non accompagnati che non abbiano chiesto asilo, perché coloro i quali hanno chiesto asilo hanno una procedura e una normativa del tutto differente, quindi sono esclusi dall’attenzione di questo atto di sindacato ispettivo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola alla vicepresidente Gualmini.

 

GUALMINI, vicepresidente della Giunta: Innanzitutto la ringrazio per aver posto attenzione ad un problema che anche personalmente mi sta piuttosto a cuore. Non c’è dubbio che in Emilia-Romagna ci siano questi flussi che da più tempo abbiamo segnalato, di minori che arrivano nei nostri territori, o con un visto turistico o con delle pratiche di affido temporaneo, e che nulla hanno a che fare con i minori provenienti dagli sbarchi e richiedenti protezione internazionale. Tra l’altro, abbandonare un minore nel nostro Paese, molto spesso anche accompagnati da famiglie che li portano fin qui, è assolutamente un reato. Quindi, si tratta di un fenomeno che va in tutti i modi contrastato.

Ciò detto, quando arrivano dei minori e troviamo nei nostri territori minori non accompagnati, evidentemente la competenza è dei servizi sociali. Il Comune, quindi, si deve fare carico di offrire accoglienza, anche se questo comporta oneri e costi spesso piuttosto elevati e, soprattutto, comporta l’odiosa questione di dover ospitare ragazzini nelle nostre strutture di welfare che non avrebbero alcun diritto di starvi.

Come lei sa, io ho cercato di affrontare il problema partendo dalle cose che mi sembravano più di buon senso. Già nel dicembre 2015 ho convocato un tavolo con tutti i sindaci e gli assessori dei Comuni capoluogo. Abbiamo fatto il punto sui flussi dei minori albanesi, particolarmente presenti nella zona di Piacenza, della Romagna e a Bologna. Dopo questo tavolo, mi sono impegnata a coinvolgere le Questure e le Prefetture, quindi a organizzare un incontro, che è avvenuto il 16 gennaio 2016 presso la Prefettura di Bologna, con il prefetto centrale, dottor Morcone, a cui abbiamo ri-sottoposto il problema. Come terza azione ne abbiamo parlato direttamente con i vari ministri albanesi che sono venuti a trovarci qui in Regione, in particolare c’è stato un incontro con il ministro del welfare Blendi Klosi dedicato a questa questione.

Le dirò che io stessa non sono così soddisfatta dei risultati sinora ottenuti. Non ho alcun problema a riconoscerlo. Anche a fronte del fatto che vanno, evidentemente, coinvolti attori e soggetti che gestiscono le relazioni internazionali e diplomatiche tra i due Paesi, mi sono ripromessa, da un lato, di organizzare una missione in Albania, che ancora non siamo riusciti ad espletare, e, dall’altro lato, di mettere in agenda presso la Conferenza Stato-Regioni, in particolare la Commissione che si occupa di sociale, questo problema. In Italia sono tre le Regioni a dover affrontare in particolare il tema: la Lombardia, la Toscana e l’Emilia-Romagna. Entro il mese di settembre discuteremo a Roma, ulteriormente, di questo problema e di quali ulteriori azioni di lobbying si possano fare sul ministro dell’Interno, sul ministro degli Esteri per poter agire sugli accordi internazionali, sulle norme dell’affido temporaneo e anche sulle norme che riguardano i comportamenti della polizia di frontiera per poter frenare un fenomeno che noi non riteniamo in alcun modo accettabile.

Quanto ha fatto l’assessore del Comune di Piacenza, ovviamente, non viene pienamente avallato dalla Regione. L’assessore è andato incontro ad un rischio forte di denuncia, al quale speriamo che non si sia, in ultima istanza, sottoposto. Noi sapevamo, ovviamente, del sistema di sofferenza che riguarda il Comune di Piacenza. Non possiamo, però, né avallare né sollecitare atti illegali. Se un minore arriva, dobbiamo, purtroppo, fare in modo che questo minore abbia una tutela.

Da parte mia, c’è uno sforzo ad andare avanti in maniera ancora più convincente, anche se qualche volta ho dei dubbi sul grado di competenza di una Regione nel fermare un fenomeno certamente più grande della nostra territorialità.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, vicepresidente Gualmini.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha quattro minuti. Prego.

 

FOTI: Non v’è dubbio che l’assessore Gualmini − penso anche con molta onestà intellettuale − abbia riferito di una questione spinosa. Su questo non c’è dubbio, anche in relazione al fatto che stiamo parlando di minori per i quali, sotto questo profilo, giustamente, vi è tutta una serie di “impegna”, anche internazionali, cui si deve far fronte.

Assessore, proprio in relazione a quello che lei diceva, cioè che non stiamo parlando di vicende legate allo sbarco di clandestini o di persone che fuggono da teatri di guerra, voglio precisare che stiamo parlando di un’organizzazione – mi permetto di dirlo − quasi “scientifica” per la quale si portano prevalentemente su certi territori ragazzi albanesi di 15-16 anni, in modo tale da scaricare sui nostri servizi anche gli oneri di tipo scolastico, in una situazione che, effettivamente, non vede l’Albania, oggi, con le tensioni dell’Albania che abbiamo conosciuto ai tempi, ad esempio, dell’invasione dello stadio di Bari, come ricorderete, ormai circa un ventennio fa.

Come lei ha sottolineato, penso che il problema vada risolto o si debba affrontare, da una parte, in chiave politica. Non c’è solo il Ministero del welfare che deve intervenire. Qui c’è il Ministero di giustizia. Come sapete, i minori, anche in relazione agli affidi, abbisognano del giudice tutelare che in tal senso decida e, soprattutto, del Ministro dell’interno, in relazione, se non altro, a una questione meramente economica. Se un ragazzo minore straniero abbandonato costa giornalmente, come gestione, 100 euro ad un Comune, non si può, a livello forfettario, dire che la Conferenza ha deciso che costa 40 euro. Evidentemente, questo è il primo motivo di ribellione da parte del Comune ospitante, atteso che diventa una catena di Sant’Antonio che io ebbi lo scorso anno occasione di affrontare. Con il Sindaco del Comune di Borgonovo ci recammo – ovviamente, non portandoci appresso minori che non c’entravano assolutamente niente − al Consolato egiziano per far presente che non era possibile che tutte le mattine un’auto proveniente da Milano scaricasse tre bambini davanti al Comune di Borgonovo e che tre giorni dopo arrivasse qualcuno con una busta con tanto di documenti appresso.

Penso, assessore, che giustamente lei debba prendere e riprendere un’iniziativa anche attraverso il Presidente della Conferenza Stato-Regioni. Non si può sottovalutare un problema solo perché “i numeri” non sono pari a quelli dell’immigrazione clandestina. La realtà è che stiamo parlando di 12.000 minori in tutta Italia, ma sono minori che – lo vorrei far presente − rimangono in questi numeri o crescono in questi numeri a ciclo continuo. Ogni anno una parte esce, perché compie 18 anni, e il numero viene sistematicamente rimpiazzato. Quindi, non vi è un punto di emergenza. Ormai, vi è una stabilizzazione verso l’alto che, complessivamente, investe per il 38 per cento la Sicilia, ma che è divisa nelle altre quattro regioni. Ovviamente, la componente albanese riguarda solo le tre regioni cui lei faceva riferimento, assessore.

Sotto questo profilo, apprezzo che lei non condivida il gesto di portare a pellegrinare dei bambini nei Consolati, tra l’altro non ottenendo niente, ma che, con altrettanta fermezza e decisione, ella si sia preoccupata, invece, di sottolineare come sia importante una forte azione politico-istituzionale per ottenere anche dall’Albania quelle risposte che il Governo albanese attende, anche sulla base dell’ultima legislazione approvata. Nel mese di agosto l’Albania ha approvato una legge durissima nei confronti di coloro i quali fanno uscire i minori dal proprio Stato. Se chiediamo di applicare la legge al loro interno invece di avere genitori e parenti compiacenti, che appositamente sfruttano lo Stato italiano per far studiare i propri figli, che non ne abbisognano – attenzione: il problema è che non ne abbisognano – questa penso sia una soluzione buona e giusta, che può trovarci perfettamente d’accordo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 3201

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della azienda Selcom di Bologna. A firma del Consigliere: Caliandro

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 3201: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la tutela dei lavoratori della azienda Selcom di Bologna, a firma del consigliere Caliandro.

Risponde l’assessore Costi.

La parola al consigliere Caliandro per l’illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. È evidente che questa interrogazione pesa nella discussione di questa Assemblea come un macigno, dal momento che si inserisce all’interno di una grande crisi del nostro sistema industriale. Questo Paese attraversa un momento di grande trasformazione. Con tutta evidenza, quando questi accadimenti si verificano nei confronti di una realtà del nostro territorio che conta più di 770 dipendenti, la cosa desta maggiore stupore. D’altronde, la storia di Selcom è la storia di una realtà che fornisce schede elettroniche e sistemi di automazione industriali a grandi marchi italiani e internazionali (Toyota, GD, Gambro, Bosch, Tetrapack). E il fatto che si sia aperta una crisi al buio rispetto alla mancanza di fiducia che banche e fornitori riservano nei confronti di una situazione debitoria così grave ci lascia del tutto esterrefatti, sia perché ballano i posti di lavoro di 360 bolognesi, sia perché – e questo è il tema più generale – non si sa quale futuro possiamo noi garantire in questo Paese rispetto a situazioni che sono diventate di estrema gravità.

Il prossimo 14 settembre (domani) i revisori della Selcom dovranno decidere se approvare il bilancio o portare i libri contabili in tribunale. Allora, mi è gradita questa occasione per rivolgere un ringraziamento all’assessore Costi e al presidente Bonaccini per quello che hanno fatto fino adesso, per essersi attivati con il MiSE per cercare di risolvere, come si cerca di fare in questi casi, una crisi di un’azienda che ben tre volte è dovuta ricorrere a piani di risanamento, tre volte non rispettati.

L’interrogazione in oggetto, quindi, è finalizzata non soltanto a esprimere evidentemente un momento di imbarazzo per l’atteggiamento assunto dal management di questa azienda, che non ha coinvolto i sindacati e che, di fronte a un ruolo proattivo e necessario di questa Regione, nonché delle organizzazioni sindacali nell’incontro avvenuto presso il MiSE, ha avuto una spinta e la consapevolezza che ce la stiamo mettendo tutta, ma anche a chiedere, con concretezza e nei limiti naturalmente delle possibilità quando una situazione è opaca, come opaca è questa storia, cosa intenda fare per tutelare i lavoratori e questa importante azienda la Giunta della Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

La parola all’assessore Costi per la risposta.

 

COSTI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Caliandro per aver posto alla nostra attenzione ciò che sta succedendo proprio in questi giorni e in queste ore all’interno del Gruppo Selcom, che ricordo occupa 770 lavoratori, di cui 360 a Bologna, 110 a Palermo, 290 a Belluno e 10 a Milano. Indubbiamente, è una vicenda che ha spiazzato tutti noi.

È stato chiesto un incontro presso il Ministero dello sviluppo economico, proprio perché si conosceva l’esistenza di forti problematiche, che si è svolto il 7 settembre scorso. Noi eravamo presenti come Regione ed erano anche presenti i rappresentanti del Ministero, l’amministratore di Selcom, i rappresentanti delle altre Regioni coinvolte, le organizzazioni sindacali e le RSU di tutti gli stabilimenti. Ebbene, da quell’incontro è emerso con chiarezza che la situazione di Selcom è estremamente preoccupante e grave proprio per l’esposizione finanziaria molto pesante del gruppo verso banche, fornitori e una serie di altri soggetti.

Ci troviamo di fronte a un caso dove la responsabilità unica può essere attribuita esclusivamente all’azienda e, chiaramente, alla gestione dell’azienda stessa, perché, come ricordava lei stesso, realizzano un prodotto importante e vantano clienti di alto livello. Quindi, questa situazione, rispetto ad altre, si inserisce in una dinamica ancora diversa.

Per scongiurare questa situazione, abbiamo immediatamente messo in campo alcune azioni, ad esempio il tema del credito, che sta seguendo in prima persona e di cui si sta occupando il Ministero dello sviluppo economico. In quell’incontro sono emerse idee o proposte di possibile iniezione di liquidità, con cessione di ramo d’azienda, oppure con possibili ingressi di capitale con fondi esteri, anche se questa soluzione rimane particolarmente complicata da attuare. Tuttavia, come Regione, assieme alla Città metropolitana e al Comune di Bologna, proprio perché il nostro obiettivo è quello di preservare l’occupazione e salvare un’azienda certamente importante per il nostro territorio, che siamo convinti possa avere un futuro, ci stiamo adoperando, in questi giorni e in queste ore, assieme alle organizzazioni sindacali e al sistema industriale di Bologna, proprio per approfondire tutte le soluzioni che possono essere messe in campo.

Sappiamo benissimo che la situazione è veramente drammatica. Vi ripeto, stiamo utilizzando anche queste ore per poter trovare in modo congiunto, tutti assieme, soluzioni che possano portare a una risposta positiva. È chiaro che noi, oltre a queste azioni che stiamo portando avanti, assieme al Ministero, siamo disponibili, come facciamo sempre – e l’abbiamo più volte ribadito –, a mettere in atto tutti i progetti che fossero necessari, in caso di subentri di altre aziende, al tema della formazione e a portare avanti tutte le politiche attive del lavoro in caso di esubero, eventualità che ovviamente auspichiamo non si determini. Stiamo lavorando esattamente per l’opposto.

Ci siamo dati nuovamente appuntamento per venerdì 16 settembre, sempre presso il Ministero dello sviluppo economico, dato che è stato riconvocato l’altro tavolo, e da qui al 16 ognuno continuerà a svolgere il proprio compito. Aggiungo che abbiamo instaurato un rapporto continuo e quotidiano anche con le organizzazioni sindacali, proprio perché la drammaticità di 360 posti di lavoro richiede una collaborazione stretta e continuativa tra noi e le organizzazioni sindacali di Bologna e del territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Caliandro per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Ha tre minuti a disposizione.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Dico, senza nessuna retorica, che attendiamo con ansia gli sviluppi di questo 14 settembre e confidiamo, invece, che il 16 settembre, indipendentemente dall’esito dell’incontro di mercoledì prossimo, sia un’occasione in cui possiamo dimostrare il nostro impegno e la nostra sensibilità, che rientrano nella tradizione di questa Regione e di questa Giunta, quella di essere dalla parte dei lavoratori, del buon lavoro, della legalità, dei conti che funzionano, e quindi nella tradizione del Partito Democratico.

Per questo motivo è gradita questa occasione per manifestare, ancora una volta, la piena solidarietà ai lavoratori Selcom e alle organizzazioni sindacali, ma anche per ribadire che terremo alta la guardia e che cercheremo di tenere sempre alta la nostra attenzione, perché pensiamo che soltanto una politica attiva e industriale del lavoro responsabile possa lenire delle ferite che, diversamente, rischiano di diventare insanabili. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

 

OGGETTO 3204

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il futuro dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Faenza e Lugo, con particolare riferimento alla loro qualificazione tramite investimenti sul parto indolore e sull'analgesia epidurale delle partorienti. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 3204: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il futuro dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Faenza e Lugo, con particolare riferimento alla loro qualificazione tramite investimenti sul parto indolore e sull'analgesia epidurale delle partorienti, a firma dei consiglieri Rontini e Bagnari. Risponde l’assessore Venturi.

La parola alla consigliera Rontini.

 

RONTINI: È a firma dei consiglieri Rontini, Bagnari e Bessi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Non mi risulta. Lo aggiungo, allora.

Prego, consigliera.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Direi che possiamo dare per conosciuto il tema dell’interrogazione, dal momento che se ne è ampiamente parlato nella stampa locale dei giorni scorsi. Nell’ambito del percorso di riorganizzazione ospedaliera, infatti, la Direzione dell’ASL della Romagna, dal 1° agosto ha reso operativo il protocollo per l’assistenza appropriata alla nascita, senza darne alcuna comunicazione preventiva ai Sindaci. Protocollo che, semplifico, dirotta gli eventuali casi di parti cesarei programmati o indotti verso altri punti nascita, diversi da quelli di Faenza e Lugo, con il paradosso, tra l’altro, che quelli in condizioni di urgenza continueranno ad essere praticati anche in questi punti nascita.

A seguito di questo, i Sindaci del territorio, il Comitato “Mamme giù le mani dalla pediatria”, tutte le forze politiche e i sindacati hanno espresso forte preoccupazione per il mantenimento della piena operatività dei punti nascita sopracitati. Da qui, quindi, l’esigenza di questo question time firmato, come dicevo in apertura, anche dai colleghi Bagnari e Bessi, con il quale chiediamo all’assessore di chiarire quale futuro immagina per i reparti di ostetricia e di ginecologia di Faenza e Lugo, e se intenda qualificarli con investimenti sui parti indolore, consentendo di effettuare l’analgesia epidurale alle partorienti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Rontini.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie del quesito, al quale proverò a rispondere nei tre minuti che ho a disposizione.

Parto citando l’accordo della Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010, che ha previsto la riorganizzazione dei punti nascita, raccomandando di adottare stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale, fissando il numero di almeno mille nascite all’anno. Tale è il parametro standard a cui tendere nel triennio per il mantenimento e l’attivazione dei punti nascita. La possibilità di punti nascita con numerosità inferiore può e potrà essere prevista sulla base di motivate valutazioni. Alla luce di questo provvedimento nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha intrapreso un percorso di ridefinizione della rete di assistenza alla nascita. A tal fine, la delibera di Giunta n. 2040 del 2015 ha affidato mandato alla Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, comunemente chiamata Commissione nascita, di condurre un’analisi della situazione assistenziale perinatale territoriale e ospedaliera relativa agli ultimi cinque anni, cui la Giunta si atterrà per le decisioni definitive.

In Emilia-Romagna, dal 2009, il quadro demografico ed epidemiologico è andato progressivamente modificandosi ed è attualmente caratterizzato da una costante contrazione delle nascite. Dal 2009 al 2015, i nati, residenti o meno nei punti nascita dell’Emilia-Romagna, sono passati da 42.426 a 35.886. Nel primo semestre di quest’anno, sono già nati circa 1.400 bambini in meno del primo semestre 2015. Questo è uno dei temi più rilevanti che ci troviamo ad affrontare non nel campo della salute, ma nel campo dell’economia, nel campo dello sviluppo di questa regione e di questo paese.

Parallelamente, la dimensione qualitativa dell’assistenza e gli elevati criteri di sicurezza, impongono requisiti strutturali, competenze professionali e pratiche assistenziali più complessi e articolati rispetto al passato. In questo contesto, una marcata variabilità della frequenza percentuale di tagli cesarei all’interno dei punti nascita spoke, con meno di 1.000 parti all’anno, con valori, in alcuni casi, addirittura superiori a quelli registrati in punti nascita hub, depone per una marcata inappropriatezza nell’erogazione delle cure nei punti nascita di più piccole dimensioni.

Con riferimento alla Romagna, dal 2011 al 2015, tutti i punti nascita hanno visto una progressiva e costante riduzione del numero dei parti, che per Faenza si aggira su un valore di meno 19 per cento e per Lugo di meno 33 per cento.

Da ultimo, il tasso totale dei cesarei nel 2015, a Faenza è del 21 per cento e a Lugo del 23. Nei primi sei mesi del 2016, entrambi si sono attestati sul 24 per cento.

I due punti nascita di Faenza e Lugo, negli ultimi cinque anni, hanno registrato un’attività superiore costantemente ai 500 parti all’anno, dato che rappresenta l’oggetto di osservazione e monitoraggio da parte della Commissione nascita. Pertanto, e lo scandisco anche, consigliera, mi sento di escludere ogni ipotesi di chiusura di tali punti nascita.

Nel riorganizzare la rete per la nascita, è altresì compito dell’Azienda USL della Romagna garantire le condizioni per la migliore tutela della salute della donna e del bambino, prevedendo modalità organizzative che assicurino la presa in carico e la qualità degli interventi e la massima sicurezza per pazienti ed operatori. In tale ottica vanno visti gli interventi volti a garantire la centralizzazione delle condizioni di rischio, come quelle specificate nel protocollo, in conformità con quanto disposto dalla Commissione nascita dei protocolli di adattamento locali. Da questo punto di vista, occorre sottolineare la distinzione esistente fra le tematiche di programmazione relativamente alle quali va valorizzato il confronto con le istituzioni territoriali che la Giunta auspica e richiede sia improntato alla massima trasparenza, e quelle di sicurezza e qualificazione delle cure, che rientrano prioritariamente nelle competenze professionali cliniche e tecnico-organizzative aziendali. Ho chiesto all’Azienda USL della Romagna, una relazione sulle motivazioni alla base della scelta clinica e organizzativa, di stratificare i parti nei punti nascita citati.

Infine, in merito a quanto richiesto relativamente agli investimenti sui parti indolore, in particolare sull’effettuazione dell’analgesia epidurale nelle partorienti, faccio presente che l’Azienda dovrà individuare gli assetti organizzativi anche in relazione all’approvazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza che ricomprendono definitivamente tale offerta di prestazioni nei punti nascita attivi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola alla consigliera Rontini, che ha quattro minuti. Prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Voglio ringraziare l’assessore, a cui do atto di una costante attenzione alle istanze dei territori e di una presenza a fianco degli amministratori locali, nel seguire le problematiche che talvolta emergono nelle nostre comunità.

Considero l’esclusione di ogni ipotesi di chiusura dei punti nascita di Faenza e di Lugo, come lui ha dichiarato e ha voluto anche sottolineare nella sua risposta, non tanto come un auspicio, che naturalmente condivido, ma come un impegno di questa Regione tutta, dall’assessore al presidente Bonaccini, ad andare in questa direzione, anche considerando la conformazione territoriale di questi ospedali. Quello di Faenza, ad esempio, serve un bacino molto più ampio, dal momento che fornisce assistenza anche ai cittadini dei Comuni di Modigliana e di Tredozio, in provincia di Forlì, oltre a quelli di Marradi e Palazzuolo sul Senio.

Voglio poi ribadire naturalmente che è primario interesse degli scriventi, assicurare e garantire condizioni di piena sicurezza per le partorienti e i loro piccoli neonati. Nell’ambito del percorso di riorganizzazione ospedaliera lavoreremo insieme ai colleghi consiglieri e ai Sindaci del territorio, perché a seguito dell’approvazione dei nuovi LEA che ricomprendono definitivamente, come ci diceva l’assessore, la possibilità di effettuare l’analgesia epidurale nelle partorienti, l’Azienda AUSL della Romagna, individui al più presto gli assetti organizzativi per renderla possibile nei punti nascita di Faenza e di Lugo.

Potrò dirmi completamente soddisfatta solo nel momento in cui verrà recuperato un clima di collaborazione e confronto tra la Direzione generale dell’ASL e i territori, archiviando definitivamente un metodo di lavoro che non coinvolga i primi cittadini, che le ripeto, sono stati tenuti all’oscuro di scelte importanti, comportamento che anche tutte le organizzazioni sindacali della provincia di Ravenna hanno stigmatizzato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Rontini.

 

Interrogazione oggetto 3197

(Decaduta)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’oggetto 3197 non lo affrontiamo a causa dell’assenza dell’interrogante, consigliere Bignami.

Procediamo, quindi, con l’ordine del giorno.

 

Cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito le regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria

 

PRESIDENTE (Saliera): Prima della Comunicazione della Giunta, dell’oggetto 2937, un breve pensiero.

Come sapete, nella notte del 24 agosto scorso un grave terremoto ha colpito l’Italia centrale (Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria), cancellando interi paesi e frazioni, provocando ingenti danni e uccidendo 296 persone.

Noi ben sappiamo, purtroppo, cosa vuol dire.

Oggi, con un minuto di silenzio, vogliamo ricordare le vittime innocenti e testimoniare la vicinanza a chi ha perso i propri cari, con un grande abbraccio affettuoso e solidale, e a chi ha subìto danni ai propri beni e ha perso il frutto del lavoro di un’intera vita.

Vogliamo esprimere la nostra gratitudine e anche vicinanza a tutti coloro che fanno parte della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, dell’esercito, cittadini e volontari che, fin dalle prime ore dopo il sisma, si sono prodigati per salvare le vite umane, per aiutare i sopravvissuti e dar loro assistenza e per recuperare i corpi delle vittime. È un forte impegno che prosegue tuttora, tutti i giorni, ogni ora, ogni minuto, perché la normalità della vita possa riprendere nelle comunità.

Vi chiedo di alzarvi per un minuto di silenzio.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie.

 

OGGETTO 2937

Comunicazione della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 5 bis della L.R. 30/1998, circa il Documento preliminare al Piano Regionale Integrato dei Trasporti PRIT 2025

(Discussione)

(Ordine del giorno 2937/1 oggetto 3218 - Presentazione e discussione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo i nostri lavori con l’oggetto 2937: Comunicazione della Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 5 bis della legge n. 30/1998, circa il Documento preliminare al Piano Regionale Integrato dei Trasporti PRIT 2025.

Il procedimento per l’approvazione del PRIT prevede: “La Giunta regionale elabora un documento preliminare del piano e lo comunica all’Assemblea legislativa. Sulla comunicazione della Giunta l’Assemblea legislativa si esprime attraverso l’approvazione di un ordine del giorno. Successivamente il presidente della Regione per l’esame congiunto del documento preliminare convoca una conferenza di pianificazione ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n. 20 del 2000”.

Prima di aprire la discussione, do la parola all’assessore Donini, per la comunicazione della Giunta. Ha venti minuti a disposizione. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Penso che si possa adempiere a questa comunicazione con un giusto dovere di sintesi, vista anche la discussione che si è...

 

PRESIDENTE (Saliera): Interrompo l’assessore.

Consigliere Foti, ha alzato la mano?

 

(interruzioni)

 

Nulla di che. Possiamo proseguire.

Prego, assessore. Scusi se l’ho interrotta.

I venti minuti ripartono da questo momento. Prego.

 

DONINI: Si può adempiere a questa comunicazione con il giusto dovere di sintesi, anche in riferimento al fatto che, comunque, sia il documento preliminare sia, ancor prima, il quadro conoscitivo del Piano dei trasporti della Regione Emilia-Romagna è stato discusso non solo nei territori, ma anche in Commissione.

Dai dati a nostra disposizione del quadro conoscitivo emerge una domanda di mobilità che, comunque, è aumentata dal 2001 al 2013. Oggi la percorrenza media pro capite per i cittadini della regione Emilia-Romagna è di 34,5 chilometri al giorno, mentre era di 28,7 chilometri al giorno nel 2001. Più mobilità per ciascun cittadino della regione Emilia-Romagna, nonostante gli anni della crisi che, ovviamente, ha contribuito ad abbassarne la quantità. I singoli spostamenti di lunghezza inferiore ai 10 chilometri costituiscono, oggi, il 70 per cento del totale. Non si può che partire da qui, cioè da una domanda di mobilità in aumento che, però, riguarda un percorso medio attorno ai 10 chilometri per la maggioranza degli spostamenti stessi.

Analizzando la scelta modale degli spostamenti, si evidenzia che vi è una crescita complessiva (+6,8 per cento) rispetto al 2001 dell’auto privata, che oggi comprende oltre i due terzi degli spostamenti (il 65 per cento). Vi è una tenuta sostanziale del trasporto pubblico locale, che aumenta dello 0,4 per cento. Rispetto a molte regioni in Italia, noi teniamo sul trasporto pubblico locale, mentre si conoscono flessioni anche riguardevoli; vi è un calo complessivo della mobilità ciclopedonale del 6,8 per cento. In realtà, la mobilità ciclistica si attesta al 10 per cento rispetto al 2001.

Questi sono i dati di sintesi della mobilità in Emilia-Romagna che ci consegnano una sfida molto importante, quella, cioè, di poter aumentare, da qui al 2025, sensibilmente la mobilità sostenibile, quindi il trasporto pubblico locale su gomma e su ferro e la mobilità ciclopedonale, poiché la percorrenza media si trova in una fascia di chilometri che rende il trasporto pubblico locale e anche la mobilità ciclopedonale competitiva.

Investiamo, con questo documento preliminare del PRIT, quindi, sulla cura e non sulla malattia, cioè cerchiamo di potenziare tutte quelle politiche che rendano efficace e sostenibile la mobilità dolce, la mobilità del trasporto pubblico locale, cercando di aumentarne molto la quantità. Altrimenti, renderemmo più acuti − se facessimo il contrario − i problemi, che abbiamo riscontrato, provenienti dal congestionamento delle città, dalla diminuzione della velocità commerciale dei mezzi su gomma del trasporto pubblico, dalla richiesta, ormai non più sostenibile, di continue nuove strade di attraversamento dei centri urbani, della cucitura territoriale (sono richieste sempre in aumento) e, ovviamente, ma questa sarà una materia di cui parleremo più avanti, soprattutto a cura della mia collega Paola Gazzolo, sul deterioramento della qualità dell’aria.

Che cosa proponiamo di fare con il PRIT 2025? Intanto va detto che noi approviamo, oggi, un ordine del giorno di indirizzo da parte dell’Assemblea che fa seguito al documento preliminare che ha approvato la Giunta. Cominceremo la Conferenza di pianificazione di questo importante strumento che manca in questa regione – “manca” nel senso che vale quello che c’è – dal 1998. Oggi noi riusciamo a voltare pagina e a programmare e pianificare quello che sarà il sistema di mobilità regionale da oggi fino al 2025. Non ci arriviamo fondamentalmente in maniera monolitica, perché in questo biennio abbiamo approvato, per esempio, l’intesa generale quadro fra Stato e Regioni per la definizione degli interventi prioritari in ordine alle infrastrutture, la razionalizzazione ed efficientamento dei corridoi infrastrutturali e la gerarchia stradale individuata nel PRIT 1998, che risiede appunto nell’intesa generale quadro. Ricordo, per esempio, che abbiamo anche definito la disponibilità allo stralcio dell’autostrada E55, abbiamo ridefinito il nodo di Bologna abbandonando l’ipotesi del Passante Nord e proponendo, invece, assieme a Governo, Comune di Bologna, Città metropolitana e Società Autostrade, l’attraversamento e l’ampliamento in sede di autostrada e di tangenziale, e abbiamo completato la quasi totalità del sistema pedemontano, perché ovviamente il grande corridoio di mobilità della Regione Emilia-Romagna risiede tra la Via Emilia, l’asse Cispadano e l’asse Pedemontano.

Abbiamo approvato, proprio in quest’Aula, un atto importante di indirizzo sul trasporto pubblico locale, che mira alla qualificazione dei servizi e all’aumento dei passeggeri, cosa che peraltro sta avvenendo sia su ferro che su gomma, rendendoci interpreti non solo di un piano di potenziamento dei servizi ma anche di una infrastrutturazione della rete e della sicurezza del servizio.

Questi sono gli indirizzi che stiamo introducendo con il PRIT 2025.

È chiaro che sarà anche un lavoro molto importante di incrocio fra la pianificazione sulle infrastrutture, che appunto risiede nel PRIT, e la discussione, che terremo probabilmente fra qualche mese, sugli indirizzi della nuova legge urbanistica. Del resto, se da un lato noi individuiamo la dispersione urbanistica come elemento di criticità anche sulle infrastrutture, perché le richiama continuamente, dobbiamo poi essere coerenti nel far sì che gli obiettivi e gli indirizzi che ci poniamo in termini di governo del territorio siano coerenti con questi due importanti strumenti di pianificazione.

Per noi è importante imprimere una decisa svolta sul trasporto pubblico locale. Noi abbiamo individuato obiettivi molto ambiziosi nel documento preliminare del PRIT 2025. Intanto, un aumento del 10 per cento dei passeggeri nel trasporto pubblico locale. Ricordo che già oggi “serviamo” quasi 850.000 passeggeri al giorno nel trasporto pubblico locale su gomma. Comunque, prevediamo un aumento del numero dei passeggeri. Ancora, un aumento dei servizi minimi, che per noi sono anche quei servizi che nascono come sperimentali e che poi si consolidano sulla base dell’effettiva fruizione da parte dei cittadini. Penso, per esempio, al collegamento tra scuole e ospedali e i principali attrattori di traffico nelle città. Inoltre, un piano assolutamente significativo del ricambio dei veicoli e del materiale rotabile su gomma, perché uno dei problemi del trasporto pubblico locale su gomma in Emilia-Romagna è quello di una certa vetustà dei mezzi, un’età media non proprio giovanissima dei nostri mezzi. Stiamo già realizzando finanziamenti, gare e aggiudicazioni tali da consentire complessivamente, nell’arco di tempo che caratterizza il PRIT, un rinnovo di oltre il 20 per cento della flotta, che significherebbe un rinnovo assolutamente epocale, perché mai si è registrato in queste dimensioni.

Se il trasporto pubblico su gomma avrà, comunque, un segno positivo e di qualità e quantità, il salto di qualità sarà soprattutto sul trasporto ferroviario, dove stimiamo, nell’arco del PRIT, un aumento dei passeggeri del 50 per cento. Oggi sono 150.000 i passeggeri al giorno che “carichiamo”.

Un dato molto importante, che richiama in parte anche il question time che mi poneva a inizio seduta il consigliere del Movimento 5 Stelle, riguarda la riduzione del numero degli incidenti e della mortalità sulle strade, che discende anche dalle politiche di manutenzione che dovranno necessariamente prodursi, dal momento che uno degli obiettivi che vogliamo conseguire è la riduzione della mortalità sulle strade del 50 per cento. È un obiettivo molto ambizioso, che non si verificherà soltanto in ragione degli interventi di manutenzione stradale, che pur sono necessari, ma anche di politiche di educazione stradale, che noi ovviamente continueremo a mettere in campo.

Vengo ora al tema riguardante il trasporto delle merci, questione, anch’essa, per noi di primaria importanza. Innanzitutto perché abbiamo una serie di strutture per la rete della logistica molto competitiva. Noi, infatti, siamo in grado di portare il trasporto delle merci su ferro, per esempio, ma anche scegliendo politiche intermodali, a livelli estremamente competitivi sia a livello nazionale che a livello europeo. Nel 2008, per esempio, registravamo 350 milioni di tonnellate complessive, di cui 15 milioni trasportate su ferro. Quindi, le merci trasportate su ferro erano, nel 2008, il 4,2 per cento del totale. Oggi – dati 2015 – su un totale di trasporto merci complessivo di 183 milioni di tonnellate, dato che ovviamente risente degli anni della crisi e della diminuzione del trasporto merci, abbiamo un dato molto confortante di 18 milioni di tonnellate trasportate su ferro. Quindi, siamo passati al 9,8 per cento del totale (più del doppio rispetto al 2008). Questo è indicativo anche di tutte le politiche che abbiamo adottato e che continueremo a portare avanti di incentivazione del trasporto merci su ferro, onde produrre benefici per l’ambiente e per il decongestionamento delle nostre città.

L’obiettivo che abbiamo fissato nel PRIT è quello di arrivare a un +30 per cento del trasporto delle merci su ferro. A questo dato è importante arrivarci anche mettendo in rete le strutture logistiche, con una politica che sia integrata e che miri alla valorizzazione delle specificità, delle peculiarità e delle potenzialità che la nostra rete logistica nel suo complesso possiede, ovviamente predisponendo gli opportuni investimenti, che devono essere necessariamente sia pubblici che privati.

Per quanto riguarda la rete stradale, come ho detto, nell’intesa generale quadro abbiamo già fatto un po’ di ordine e di pulizia, abbiamo richiamato quelle che per noi sono le priorità: la Cispadana innanzitutto, l’autostrada Campogalliano-Sassuolo, che è stata di recente sdoganata anche dal CIPE, il primo stralcio della “bretella” Autocisa-Autobrennero (Ti-Bre), che dovrebbe essere in condizioni di partire a breve. Rammento che il secondo stralcio di quest’ultima opera risiede nel PRIT, inserito dopo una discussione, caratterizzata anche da qualche momento di interlocuzione vivace, con i territori, ma che i territori hanno mostrato di volere, oltre al fatto che è prevista anche dalla Regione Lombardia, per cui non potremmo non essere coordinati con gli strumenti di pianificazione delle altre Regioni in relazione alle infrastrutture di collegamento.

La risoluzione del nodo autostradale di Bologna. Abbiamo, al riguardo, una grande opportunità, perché per la prima volta, fondamentalmente, tutto il nodo bolognese è finanziato, sia il passante autostradale metropolitano, quindi l’allargamento di tangenziale e autostrada, sia le opere di adduzione, che sono Rastignano, il terminal di Pianura, Lungosavena e complanare nord, sia il nodo di Casalecchio. Ovviamente, in cantiere abbiamo anche il collegamento dedicato e veloce tra stazione alta velocità di Bologna e aeroporto, che è il People Mover, quindi per la prima volta noi siamo in condizione di avere finanziato tutto il nodo Bologna.

Per quello che riguarda ancora le strade, bisogna affrontare – nel PRIT c’è la tabella di marcia – il superamento delle criticità della Statale 16, da Cattolica a Ravenna, con opere di decongestionamento dei centri urbani, e la risoluzione progressiva ovviamente, in ragione anche dei flussi di traffico, della criticità del corridoio stradale centrale mediante il potenziamento delle sedi autostradali A1 quattro corsie, Modena Nord-Lodi, A14, quattro corsie, San Lazzaro, A14,  direzione località Solarolo, A13, tre corsie, tratto Bologna-Padova, A22, tre corsie, tratto Modena-Mantova. E poi, il tema della risoluzione del nodo di Piacenza, dal punto di vista della viabilità, la Statale 45 e la complanare A21.

Inoltre, come richiamavo, abbiamo l’intenzione di dare completezza all’asse pedemontano, perché ripeto, l’asse cispadano sarà interpretato fondamentalmente dalla realizzazione dell’Autostrada Cispadana. L’asse della via Emilia, intanto esiste già e poi risente di tutte le possibilità, appunto, di ammodernamento della rete, di varianti per quello che riguarda l’attraversamento dei centri urbani. L’asse pedemontano è fondamentale per congiungere anche la mobilità a ridosso del nostro Appennino.

Io penso che grande importanza abbiamo dato nel PRIT anche al porto di Ravenna, che è il porto a Ravenna, ma è il porto della regione Emilia-Romagna, in quanto è un porto che ha grandissime potenzialità in termini appunto di traffico merci: è il primo porto di importazione merci in Italia e per il quale è previsto appunto l’investimento per l’approfondimento dei fondali e anche l’adeguamento della retroportualità, che è già stato peraltro frutto di un accordo fatto con RFI e con la stessa Autorità portuale di Ravenna, e finanziato.

Ovviamente trova nel PRIT pieno titolo anche il rilancio del sistema idroviario ferrarese. Questo è un obiettivo che possiamo condividere anche con altre Regioni, per il trasporto merci e per la fruizione turistica, con l’assegnazione di finanziamenti dedicati, appunto, alla idrovia ferrarese.

Un’ultima segnalazione riguarda invece il sistema aeroportuale della Regione Emilia-Romagna. Noi puntiamo ad un sistema aeroportuale che sia un sistema di grande integrazione e specializzazione. L’aeroporto di Bologna è l’aeroporto con caratteristiche ovviamente di interesse non solo nazionale ma anche internazionale.

Quanto all’aeroporto di Parma, abbiamo valutato positivamente il masterplan che ha adottato su una sua specializzazione, in particolare sul traffico merci e sul cargo. L’aeroporto di Rimini cerca con il suo masterplan di strutturarsi per il traffico turistico, non solo stagionale, quindi anche con una vocazione appunto di cargo e di legame con l’industria manifatturiera, soprattutto dell’Italia centrale. Attendiamo con ansia, lo abbiamo già detto più volte, il masterplan dell’aeroporto di Forlì, che ha un gestore. Nel Decreto aeroporti abbiamo ottenuto dal Governo, una volta che dovesse partire la gestione ed essere credibile sul fronte economico-finanziario, che possa anche ottenere, in prospettiva, la qualifica di aeroporto a carattere nazionale. Ad oggi noi però non abbiamo ancora notizie. Siamo ovviamente molto preoccupati per il fatto che un gestore c’è e non si vede, continua a chiedere dilazioni per partire con investimenti proposti. Ovviamente è l’ENAC che deve intervenire, che deve dare la parola definitiva. Noi siamo disponibili – qui stiamo ragionando di PRIT, ovviamente, non di una vertenza specifica – a considerare i quattro aeroporti esistenti come aeroporti che possano integrarsi fra loro e specializzarsi fra loro. Siamo disponibili, andando a vedere i masterplan dei singoli scali aeroportuali, a investire nell’ambito delle infrastrutture. Non è che possiamo andare in società, come ben noto, ma sulle infrastrutture di collegamento con la rete logistica, con le grandi arterie di traffico, noi possiamo e vogliamo intervenire.

Ovviamente abbiamo una discussione aperta, ma così come abbiamo fatto a Bologna per il collegamento tra aeroporto Marconi e stazione alta velocità, possiamo essere parte della discussione e anche del rilancio di quelle infrastrutture aeroportuali che dovessero connettersi meglio con le strutture logistiche e con le grandi arterie di traffico e comunicazione.

Io mi fermo qui, perché necessariamente in venti minuti non è che posso ripercorrere tutto il PRIT. Abbiamo già discusso, anche con un certo interesse, le questioni che sono state poste in Commissione. Sono ovviamente allo studio delle nostre strutture, in modo da iniziare questo percorso che necessariamente avrà la Conferenza di pianificazione e tutti gli adempimenti previsti dalla legge, da recepire, indicazioni e integrazioni che possono arrivare appunto non solo dall’ordine del giorno di oggi, ma dalla discussione che si svilupperà necessariamente in quest’Aula e sul territorio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Apriamo la discussione generale. Dieci minuti per ogni consigliere.

Prego, consigliera Montalti.

 

MONTALTI: Grazie, presidente.

Il percorso del PRIT 2025 non parte da un anno zero, perché in questo anno e mezzo di legislatura è stato fatto un lavoro sostanziale sul versante delle politiche della mobilità, di cui ringraziamo tra l’altro l’assessore Donini.

In particolare si è affrontato – e qui cito alcuni dei passaggi fondamentali che già l’assessore ha citato nel suo intervento, ma che mi sembra importante rimarcare – il tema del quadro infrastrutturale, rivedendo alcune scelte e mettendo l’accento su quelle che sono le effettive priorità regionali. Questo percorso ha portato tra l’altro all’intesa generale quadro siglata con il Governo, definendo una reale programmazione degli interventi rispetto alle priorità e all’adeguatezza delle risorse.

È da rilevare anche il nuovo impulso dato al trasporto ferroviario – ricordo la recente gara del ferro, l’Emilia-Romagna è stata la prima Regione ad indire questo tipo di gara –, con la previsione di novantasei nuovi treni in sostituzione di quelli in uso sulle tratte regionali, sette già sostituiti e ventidue entro il 2017. È un investimento di circa 750 milioni di euro nell’arco di quindici anni. Scusi, presidente, sento una gran confusione.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Chiedo ai consiglieri un po’ di silenzio.

 

MONTALTI: Grazie. Dicevo: oltre al ricambio del materiale rotabile, sono già stati avviati investimenti sulla rete ferroviaria per rendere più rapidi, efficienti e sicuri i trasporti.

Anche sul versante del trasporto pubblico, la Regione Emilia-Romagna ha approvato l’atto triennale sul TPL, che tra le altre cose, prevede investimenti in collaborazione con le aziende locali per oltre 94 milioni di euro, che verranno investiti, da qui al 2020, in 350 nuovi mezzi, autobus e filobus, che sostituiranno i veicoli più vecchi e inquinanti. I primi 191 nuovi veicoli saranno acquistati entro il 2018.

Queste sono le politiche della mobilità avviate, su cui si affaccia il percorso del futuro PRIT 2025, un percorso che mette al centro il completamento dell’assetto infrastrutturale regionale, l’attenzione al governo della domanda di mobilità, la promozione dell’innovazione e della qualità dei sistemi di trasporto, la razionalizzazione e l’integrazione dei sistemi per il potenziamento del trasporto collettivo, la riaffermazione del ruolo della Regione nell’attività di pianificazione e programmazione.

Il grande obiettivo contenuto nel PRIT 2025 è, dunque, quello di identificare nella complessità infrastrutturale regionale quelli che sono i driver su cui investire risorse ed energie, per fare in modo che il sistema regionale corrisponda alle esigenze di mobilità dei singoli cittadini in un’ottica, però, di insieme e di comunità. Per poter far questo, dovrà esserci un’estrema attenzione all’integrazione del PRIT con le diverse politiche regionali, a partire, per esempio, dalla futura legge urbanistica, in base alla quale alle nuove infrastrutture dovrà affiancarsi l’obiettivo della riduzione della dispersione urbanistica, anche recuperando e riqualificando la mobilità esistente. Da questo punto di vista, il PRIT non dovrà parlare solo di grandi infrastrutture, ma dovrà avere un’attenzione al sistema della viabilità secondaria e anche ai territori più fragili e compromessi, come quelli montani, territori in cui le politiche della mobilità rappresentano un elemento più che mai vitale.

Condividiamo la centralità data nel documento preliminare all’obiettivo di realizzare un sistema di trasporto sostenibile, intendendo la sostenibilità con un approccio ampio. Abbiamo già fatto riferimento all’integrazione con la futura nuova legge urbanistica. Vogliamo ricordare anche l’integrazione fondamentale con il nuovo PAIR (Piano della qualità dell’aria), di cui le politiche della mobilità sono un aspetto strutturale fondante.

Soprattutto, il PRIT 2025 dovrà mettere al centro il tema della sostenibilità declinato dal punto di vista delle scelte quotidiane di mobilità e di trasporto, che sia treno, trasporto pubblico o mobilità ciclistica e pedonale. Su questo Piano ci giochiamo molto in termini ambientali, di qualità della vita e di attrattività del nostro territorio. Il PRIT 2025 dovrà avere l’ambizione di rendere l’Emilia-Romagna una regione che possa essere di riferimento a livello nazionale ed europeo. In tal senso, è fondamentale il nuovo impulso dato al trasporto ferroviario, che deve passare attraverso una proposta di servizio efficiente e competitiva, rendendo il treno sempre di più una valida alternativa agli spostamenti in macchina. Evidenziamo, da questo punto di vista, anche l’importanza degli investimenti in sicurezza, alcuni già previsti. Anche il tema della sicurezza è uno degli aspetti trasversali che deve toccare l’intero sistema dei trasporti. Questo punto va evidenziato.

Le medesime caratteristiche, già riferite rispetto al sistema dei trasporti ferroviari, vanno garantite, per quello che riguarda il trasporto pubblico locale, con il rinnovo previsto dei mezzi in circolazione e assicurando standard qualitativi omogenei nei vari territori. Mi riferisco anche alla necessità di rendere accessibili i trasporti pubblici in maniera omogenea per i portatori di disabilità in tutto il territorio regionale.

Vi è, poi, il tema della mobilità ciclabile. Se l’obiettivo è quello di portare, entro il 2020, la mobilità ciclabile dal 6,8 per cento al 10 per cento dovremmo rendere le nostre città sempre più adeguate per gli spostamenti in bici, anche in questo caso garantendo maggiore coerenza ed omogeneità rispetto alla progettazione e alle caratteristiche delle infrastrutture ciclabili nei diversi territori.

Va, inoltre, ribadita la necessità di investire nella rete ciclopedonale extraurbana, perché la mobilità ciclabile sta diventando sempre di più un elemento di attrazione turistica sia per chi predilige una mobilità dolce sia per il cicloturismo a vocazione più sportiva e orientata al wellness. Inoltre, visto che la mobilità è il primo elemento fondante dell’apertura di un territorio all’Europa e al mondo, il PRIT 2025 dovrà contenere una visione chiara e − aggiungo – coraggiosa e innovativa relativa al sistema dei porti e degli aeroporti regionali. Sono gli hub che ci aprono al mondo e che rendono la nostra regione più attrattiva; proprio per questo, devono avere l’ambizione di essere sempre di più snodi del sistema infrastrutturale europeo (snodi riconosciuti) dal punto di vista dei servizi offerti e della qualità infrastrutturale.

Sempre parlando di apertura e, soprattutto, di attrattività al servizio del sistema economico, va citato il necessario sostegno e lo sviluppo che il PRIT 2025 dovrà prevedere rispetto alle piattaforme logistiche regionali.

Il futuro PRIT 2025, dunque, dovrà essere in grado di coniugare la capacità di visione e innovazione con la concretezza che il tema infrastrutturale dei servizi richiede. Siamo certi che la nostra Regione può raccogliere questa sfida.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Montalti.

Non ho consiglieri prenotati in discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Stiamo analizzando la proposta di PRIT fino al 2025. Considerando che la versione precedente era programmata in funzione del 2010, siamo lunghi di sei anni, otto anni dall’ultima versione. Credo che, giustamente, sia il caso di aggiornarlo, così come lo stesso documento dichiara di voler fare.

Il documento preliminare per il 2025 è pieno di parole, numeri e figure. Non mancano le informazioni, che indicano con precisione e senza nascondere la realtà le caratteristiche dell’assetto infrastrutturale e le condizioni della mobilità in Emilia-Romagna. Di questo va dato atto. Sostanzialmente, si tratta di un documento apparentemente onesto. È onesta anche la relazione quando manifesta la natura delle scelte proposte per il presente e il futuro, che, però, sembrano quasi una sanatoria del presente. Tutto ciò che c’è va bene e andiamo avanti partendo da quello, non mettendo, quindi, in discussione le scelte operate in funzione anche di un mutato scenario.

Si parla di mobilità intermodale. È giusto, perché ci deve essere la possibilità per tutti di muoversi a piedi, in bici, in treno-bici. Ci sono abbonamenti fatti appositamente per quello; a parte che sul TPL locale con la bici si fa un po’ fatica. Ad ogni modo, con quel discorso andiamo più “nella foglia” dei problemi, che vanno analizzati con puntualità dalle aziende che gestiscono il tutto.

L’onestà del documento sta proprio in questo, cioè nel titolo del primo capitolo che, sostanzialmente, vuole essere un aggiornamento del PRIT del 1998. Questo aspetto è confermato a pagina 7, in cui si legge: “Si tratta di un aggiornamento piuttosto che di un nuovo Piano in senso stretto, perché si vuole riconoscere la validità dell’impianto del PRIT 1998”. L’impianto potrebbe anche andare bene; magari bisogna mettere in discussione i contenuti. È trascorsa quasi una vita, anche se non letteralmente. Dal 1998 al 2016 credo che la situazione sia da valutare con un minimo di senso critico e di distacco per comprendere quali siano le reali esigenze di mobilità e investire su ciò che ne risulta.

L’impianto, però, si confronta con una realtà mutata − come dicevo – e con risultati non corrispondenti agli obiettivi fissati quasi vent’anni fa. Il futuro è incerto persino nella data finale di questo Piano. Nel titolo si parla di 2025, ma nella discussione si è parlato di 2027 e persino di 2030. È vero, vale ciò che è scritto. Speriamo sia così. Diversamente, non ci sarebbero molte certezze.

Le parole del documento preliminare al PRIT rivelano incertezza anche e soprattutto rispetto ai problemi da affrontare e agli obiettivi da raggiungere. Ecco l’onestà delle parole che fa capire che le belle affermazioni del 1998 non hanno trovato attuazione reale e che i princìpi e gli obiettivi devono essere recuperati. È come se con quel documento si dicesse: “Avevamo scritto belle parole. Siamo ancora capaci di parlare di tutela ambientale e mobilità sostenibile e di promuovere il ferro, ma non siamo stati capaci di realizzare quello che scrivevamo”. Il problema è che non lo siamo nemmeno oggi, e forse non lo saremo nemmeno domani. Se quello non è stato fatto nel precedente Piano, rispetto agli obiettivi, dubito che scrivere nuovi e bellissimi obiettivi possa renderli immediatamente attuati o attuabili.

Questo è il dato di fondo del documento preliminare: parole oneste su princìpi, numeri e figure che descrivono la realtà, ma assenza di coerenza fra le affermazioni di principio e le scelte già compiute in corso di svolgimento o annunciate. Quindi, ciò che si dice che si fa e come lo si fa e le cose dette c’è un abisso; anzi, si va proprio nella direzione opposta.

Nella sostanza – lo dico in estrema sintesi – ho molto apprezzato anche le dichiarazioni dell’assessore persino in Commissione, dove è sempre molto presente, merito di cui bisogna dargli atto, quando afferma – lo ha ripetuto anche oggi in Aula – che si punta molto sul trasporto su ferro, ma poi si investe sul cemento e sulla mobilità su gomma. È chiaro che non si possono portare le rotaie ovunque. Questo è indubbio e non lo si pretende. Ma c’è un equilibrio che, a mio avviso, è sbilanciato verso la gomma e verso la mobilità a motore tradizionale.

Si parla poi di criticità della qualità dell’aria, come riporta lo stesso piano, dove si parla di inquinamento, di polveri sottili – non entro nel merito dei singoli dati, perché credo siano noti a tutti –, e si punta su infrastrutture, anche se non in modo diretto, indicando le Priorità 2, come ad esempio la Ti-Bre, così magari, quando il Ministero e il CIPE decidono di fornire le coperture economiche, il progetto è già presente. È vero che quest’opera non è inserita in Priorità 1, ma sempre di priorità si tratta.

Si parla di un investimento di 1.308 milioni di euro per l’autostrada Cispadana. Non ho mai visto tanti investimenti. Si potrebbe pensare, invece, a recuperare una mobilità anche dal punto di vista turistico ed enogastronomico attraverso la rivalorizzazione delle vie ferroviarie dismesse. Diversi progetti sono stati presentati al riguardo anche qui in Regione, ma sono stati tutti ignorati. Però, si investe sul trasporto su gomma, sull’allargamento di strade, che andranno anche ad allietare persone che vivono intorno alla cintura bolognese.

Tutte queste opere che sono previste, come ad esempio la Ti-Bre, sono opere sorelle in quanto hanno gli stessi genitori, sono opere sorelle perché entrambe mangiano le stesse cose, ovvero il territorio. Ricordo, tra l’altro, che nello stesso Piano dei trasporti è chiaramente scritto che uno degli obiettivi posti è quello di evitare ulteriore consumo del territorio. Naturalmente, lo si chiede laddove è possibile. Non si pretende il “consumo zero” dall’oggi al domani, tuttavia un obiettivo in quel senso da cui tendere non sarebbe male, se non altro nelle intenzioni. Ricordo, infatti, che gli obiettivi del PRIT 1998 sono stati una scrittura di ottime e condivisibili intenzioni, ma quasi mai finalizzate così come declinate.

Ci si chiede, quindi, come si conciliano le affermazioni e gli obiettivi che lo stesso piano riporta, affermazioni e obiettivi in molti casi condivisibili, con le scelte reali compiute da questa Regione. Ad esempio, leggo nel piano: “Per ridurre i veicoli commerciali occorre operare un’importante diversione modale verso il ferro”. Oppure: “Una nuova stagione in cui il trasporto ferroviario assume nuove centralità”. Oppure, come si conciliano queste scelte con l’obiettivo indicato a pagina 56: “Incrementare la vivibilità dei territori e delle città decongestionando gli spazi del traffico privato e recuperando aree per il verde e mobilità non motorizzata”. Ebbene, la risposta è semplice, e non occorre certo leggere 96 pagine di documento preliminare, che inizia bene e finisce male, negando i suoi presupposti: non si conciliano.

Attesto, quindi, l’onestà del documento, che non nasconde nulla, per cui reputo la sua stesura assolutamente valida nelle sue declinazioni, ma non si concilia poi con la realtà dei fatti e con le azioni poste in essere. Infatti, se si vuole aggiornare il PRIT 1998 in un contesto profondamente mutato, bisogna fare ciò che si era detto all’ora di fare e che nelle premesse e nelle dichiarazioni di principio si confermano anche oggi, ovverosia priorità del ferro, infrastrutture sostenibili, partecipazione dei cittadini, inversione della tendenza del drammatico consumo del suolo, integrazione del trasporto pubblico locale su ferro con la bicicletta, ciclabilità reale ai fini di mobilità quotidiana e anche turistica. Farlo, non solo dirlo! E farlo bene! Non è facile, mi rendo conto. Non è facile perché siamo una regione complessa, perché abbiamo criticità, ma anche potenzialità. Dicevo prima che ci sono tutta una serie di strade rotabili in disuso, ma recuperabili, che potrebbero essere sfruttate a livello turistico e paesaggistico. Però, si investono milioni di euro sulla Cispadana e su altre opere cosiddette “strategiche”. A parte il fatto che, l’anno scorso, io ho sentito la versione delle strutture strategiche di mobilità della Regione cambiare tre volte nell’arco di un anno e nell’arco di breve tempo, tra l’altro. Quindi, anche da quel punto di vista non ci sono molte certezze.

Che cosa pensa di fare il PRIT per affrontare l’incremento altissimo, registrato tra il 2001 e il 2013, dell’utilizzo dell’automobile come mobilità di trasporto, passata dal 58,4 al 65,2 per cento…

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Sassi, la invito a concludere.

 

SASSI: Chiudo.

Possiamo declinare ottimi sfidanti obiettivi ma, se non si pongono in campo azioni mirate a quegli obiettivi, non solo siamo incoerenti, ma stiamo un po’ prendendo in giro chi ci segue. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Riprendendo parte dell’intervento del collega Sassi in merito alla situazione particolare di Bologna, intervengo per manifestare in quest’Aula – e non è la prima volta che lo facciamo – la contrarietà del Movimento 5 Stelle alle grandi opere inutili e alle colate di cemento varie previste per Bologna. Al riguardo, faccio mie le parole del noto architetto e urbanista Cervellati, che si è espresso usando queste parole, allorquando è intervenuto in merito alla soluzione trovata per dirimere il problema del nodo bolognese: “Questa città è affetta da ‘cementomania’. Io sono contro non solo all’allargamento della tangenziale, ma anche al Passante Nord e a quello a Sud. Nessuno scommette più sulla gomma. L’asfalto è da retrogradi”. È il riassunto perfetto di quello che sosteniamo da sempre.

Il nodo di Bologna è stato bloccato per anni, in cui invece si poteva investire in maniera strategica sul trasporto pubblico locale e sul servizio ferroviario metropolitano (SFM). Invece, avete costretto la città a un immobilismo incredibile, per poi, con una giravolta, scegliere di salvare la campagna elettorale di Merola optando per l’opera meno impattante politicamente, ma non altrettanto a livello ambientale, evidentemente. E ce lo dice già il Documento di indirizzi per la programmazione del progetto preliminare, dove è scritto nero su bianco che “il progetto, inoltre, produrrà ulteriori effetti sull’ambiente urbano, compreso l’inquinamento acustico e atmosferico per l’avvicinamento della sede stradale ai ricettori e al possibile aumento del carico veicolare dovuto a una maggiore appetibilità del sistema, nonché dovuto alle modifiche alla viabilità interna, a interferenze con la vegetazione (parchi pubblici esistenti), impatto paesaggistico causato sia dal potenziamento dell’infrastruttura sia dalle mitigazioni acustiche, attraversamenti dei corsi d’acqua con relativi impatti sul sistema fluviale (Fiume Reno, Canale della Ghisiliera, Canale Navile e Battiferro, Savena abbandonato, Torrente Savena)”, perché l’aumento della capacità dell’infrastruttura rispetto a quella oggi offerta porterà, come evidenziato nel paragrafo sulle stime di traffico, a un aumento dell’impatto della stessa in un contesto urbano e territoriale già molto delicato da questo punto di vista. E questo, tra l’altro, in una regione che è terza per emissioni di gas serra.

La Regione, come sappiamo, dal 1990 al 2010 – è l’ultimo dato disponibile fornito – non ha fatto assolutamente nulla (la fonte sono i servizi di questa Regione), disattendendo tutti gli obiettivi europei. Nonostante questo, noi andiamo ad importare con il passante di mezzo ulteriore traffico e ulteriore inquinamento, con tutte le conseguenze per la salute pubblica che conosciamo, con un’opera che attirerà ancora più mezzi e che non è accompagnata da un tentativo nazionale di dirottare la gomma su ferro o su acqua.

Infine, un altro “gioiellino” in costruzione è il People Mover, un trabiccolo che non riscuote grande successo nemmeno tra gli esponenti del Partito Democratico. Tant’è che la neoassessora, con triplo incarico, Priolo, lo ha definito un’opera problematica, che però caratterizza la città dal punto di vista dell’immagine. Ecco, in questo momento l’unica immagine che risulta è quella di un processo in corso e di amministratori che hanno dimenticato che cosa sia il buonsenso, visto che, come è arcinoto a tutti, esiste già una fermata del treno proprio a ridosso dell’aeroporto. Ma noi no! Dobbiamo alzare diciotto metri di piloni per dire di aver lasciato un segno in questa città. Peccato che poi a pagare il prezzo di un’opera inutile, di cui si ignorano ancora i costi di manutenzione, saremo sempre noi.

Per questo abbiamo presentato degli emendamenti, nella consapevolezza che la nostra visione sulla mobilità regionale è completamente opposta a quella del Partito Democratico. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola alla consigliera Sensoli.

 

(brusio in Aula)

 

Chiedo un po’ di silenzio perché ho notato che la consigliera Piccinini ha fatto un po’ di fatica con il brusio.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Continuo sull’onda di quelle che per noi sono opere completamente inadeguate, per non dire assurde, che riguardano il nostro territorio. Ovviamente mi riferisco in particolare nel riminese, al TRC, un cantiere aperto da vent’anni, 100 milioni di euro spesi, a oggi, per una decina di chilometri, 10 milioni di euro al chilometro. Non oso pensare cosa si sarebbe potuto fare di più consono, di più opportuno, di meno dannoso e di più utile per la città con questi 100 milioni di euro spesi negli anni. Una ferita aperta che parte da Riccione e arriva a Rimini, ferita che il nostro Sindaco, Gnassi, aveva detto che avrebbe voluto sanare perché già era rappresentata dalla ferrovia che divideva la zona mare dal centro cittadino, invece, se ne va a creare un’altra parallela. Un mezzo obsoleto e inadeguato, tant’è che una ditta fornitrice è già fallita.

Calcoli e numeri di passeggeri e ritorni economici dimostrano da anni che quest’opera è solamente un pozzo di San Patrizio dove buttare soldi pubblici, completamente inutile alla città. Oltretutto, valutiamo anche il discorso sicurezza. Ci sono dei tratti del TRC, quel muro del pianto orribile agli occhi di qualsiasi cittadino, e stiamo parlando di due città turistiche, e fondamentale per le città turistiche è l’arredo urbano e l’immagine della città stessa, un muro che divide il TRC dalle case, che dista a malapena qualche spanna, in alcuni casi. Ditemi voi quali parametri di sicurezza possono essere rispettati da un mezzo di trasporto del genere, anche in caso di incidente.

Ci sono dei tratti nel riminese dove non si saprebbe eventualmente come soccorrere i passeggeri del TRC, qualora ce ne siano, perché ci sono dei dubbi anche su questo, dato che non serve l’aeroporto. D’altra, parte, visto anche l’andamento dell’aeroporto, forse è poco il male, dato che non sapremo quanto rimarrà aperto. Insomma, il TRC non serve i punti cruciali della città, non serve l’ospedale, non serve zone di snodo importante per il traffico cittadino, non serve eventualmente parcheggi scambiatori, che sarebbero quelli che ridurrebbero il traffico e porterebbero i turisti al mare, senza andare a intasare appunto il lungomare.

Ma oltre a voler andare avanti su questo tratto, poi, la Giunta continua a ritenerla un’opera strategica, addirittura progetta il tratto Rimini Stazione-Rimini Fiera, con altri costi a carico. Ancora non abbiamo finito un cantiere che già pensiamo ad un altro. Evidentemente non sappiamo proprio dove buttare i soldi dei cittadini. Altra opera per noi completamente inutile, oltre ad essere un’altra ferita che andrebbe anche a rovinare un’altra zona della città di Rimini, inutile perché pochissimi anni fa è stata fatta la fermata ferroviaria Rimini Fiera. Quindi, continuiamo ad andare a incentivare un mezzo di trasporto obsoleto, inutile, inadeguato costoso e inquinante, anziché andare ad aumentare quelli che sono il traffico e il servizio ferroviario.

Queste, quindi, le nostre osservazioni anche in merito a quest’opera, che se questa Giunta fosse dotata quantomeno di buonsenso, dovrebbe andare perlomeno a rivedere nel tratto di cantiere già in corso, prima addirittura di andare a progettare nuove tratte, anche quella che riguarda ad esempio Cattolica e Riccione, alla quale ci stiamo fermamente opponendo.

Vedremo cosa succederà. Le nostre speranze sono poche e labili, viste le risposte già ricevute in passato, ma noi non ci fermiamo e continueremo ovviamente a dire quella che è la nostra opinione in merito.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

Prego, consigliere Pruccoli.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

L’intervento è molto rapido. Non voglio né fare apologia del TRC, né portare qui in aula di Consiglio regionale una questione tutta riminese. Tuttavia, sono state davvero tante e troppe le sollecitazioni che la collega Sensoli ha portato su quest’opera, intanto parlando anche con delle inesattezze e con delle incongruenze evidenti. Parla di un cantiere di vent’anni: ora, dire che sia un’opera che magari sia stata pensata vent’anni fa, ci può anche stare; ma che il cantiere sia iniziato vent’anni fa, è da tutti i punti di vista un’inesattezza e una scorrettezza che non è possibile accettare, essendo il cantiere molto più recente.

Anche evocare il fallimento del mezzo lo ritengo un passaggio non troppo felice. È del tutto evidente, infatti, che non credo che sia stato per colpa del TRC, ma dell’azienda, peraltro olandese, se questa ha avuto delle sue problematiche. È vero, quel progetto era stato basato e fondato su quell’azienda, il cui fallimento ha costretto ad un ripensamento dell’opera, soprattutto relativamente a quelle che sono le salite e le uscite, quindi il ristudio di alcune parti delle stazioni di fermata. Questo però non ha inficiato e non ha minimamente compromesso la fattibilità di un’opera che andrebbe valutata.

Io capisco la fretta che abbiamo di bocciare preventivamente anche solamente le idee, però in realtà questa è un’opera che si inserirà a pieno titolo nel sistema trasportistico della costa e di tutto il sistema della viabilità riminese e si inserirà solo nel momento in cui prenderà servizio.

Allora vedremo quali saranno quelli che sulla carta sono stati pensati come benefici. Non è che poi per portare benefici, il TRC, come tutte le opere dorsali, possa raggiungere in maniera puntiforme tutti gli elementi di interesse. È evidente che diventa una dorsale che poi viene collegata con il reticolo minore delle altre linee di trasporto pubblico locale, quindi su gomma, in maniera tale che ci sia uno scorrimento veloce in corsia protetta, che finalmente possa collegare le varie località della riviera, evidentemente anche, e questo è l’auspicio e l’intuizione iniziale, a beneficio dei numerosissimi turisti che affollano tutti i nostri vari punti e tutti i nostri vari comuni che stanno lungo il mare.

Quanto a questa disquisizione sul muro, io capisco che magari non sia bellissimo e convenga cavalcare la tigre: però, a fronte di che cosa? Cioè, che cosa c’era di particolarmente bello là dove oggi c’è un muretto che consente di avere una corsia protetta? Che cosa c’era di particolarmente estetico in quella zona? Io lo vorrei capire, perché mi pacerebbe molto fare anche le fotografie del prima e del dopo, oltre al fatto che evidentemente stiamo giudicando un’opera durante l’esecuzione dei lavori. Siamo quindi in fase di cantiere, per cui l’aspetto definitivo lo si vedrà poi anche con delle opere di mitigazione ambientale, che peraltro sono previste all’interno dell’opera.

L’esortazione mia è di andare avanti e procedere nel senso che l’assessore ha già indicato, ovvero, procedere in direzione nord verso la Fiera di Rimini. Io avevo anche già detto in Commissione che sarebbe bello e utile pensare addirittura, successivamente, ad un ulteriore collegamento con la stazione dei treni di Santarcangelo, perché questo darebbe anche una risposta a tutta l’area nord della provincia di Rimini, e benissimo anche la prosecuzione, in direzione sud, in direzione della città di Cattolica. Quindi, massimo apprezzamento, oltre in generale sul documento, anche su quest’opera, quindi pieno sostegno e pieno convincimento che siamo sulla strada giusta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pruccoli.

La parola al consigliere Pompignoli. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente, grazie assessore.

Io credo che fondamentalmente questo PRIT debba necessariamente passare attraverso una revisione importante e fondamentale della legge 20. Non sappiamo ad oggi quando verrà calendarizzata la modifica della legge 20, quindi sarebbe necessario prima comprendere e capire esattamente quale sarà il percorso per arrivare alla modifica sostanziale di detta legge che tanto viene richiamata nello stesso PRIT.

Tale PRIT è sicuramente ambizioso, ma non vorremmo che restassero solamente parole sull’esecuzione dei fatti, poca roba. Questo perché vengono delineate delle opere prioritarie, abbiamo visto anche in Commissione opere di categoria prima o categoria seconda. È anche vero, però, che di queste opere non si sa esattamente quale sarà l’esecuzione temporale. Abbiamo detto che si arriva al 2025, forse al 2027 e poi − come diceva il consigliere Sassi − al 2030. Non si sa quello che verrà realizzato. Avremmo sicuramente apprezzato di più avere date temporali su cui, per ogni tipo di opera che voi considerate prioritaria, dare quantomeno una tempistica di esecuzione dei lavori, di inizio dei lavori.

Parlo, più che altro, della zona che mi compete dal punto di vista territoriale, ossia Forlì-Cesena. Vedo opere che sono, forse, da realizzare. Penso, ad esempio, alla via Emilia bis. Non sappiamo esattamente se verrà realizzata né se sia in corso uno studio di fattibilità. Non sappiamo partitamente nulla. Abbiamo l’E45, un’arteria fondamentale del nostro territorio, completamente dissestata. Da anni i cantieri cercano di sistemare questa benedetta strada, ma si arriva, alla fine, che ogni due per tre c’è una sistemazione e spese di denaro pubblico.

Arrivo al nodo cruciale, domanda che le ho posto anche in Commissione sull’aeroporto di Forlì. Ho visto che nel PRIT viene delineato un sistema aeroportuale regionale. Sappiamo benissimo che l’aeroporto di Forlì non si trova all’interno del Piano nazionale, se non con riserva. Ovviamente, la gestione è privatistica. Quindi, allo stato attuale, il privato non ha fatto alcunché affinché si possa delineare un quadro e una prospettiva su quello che sarà il futuro assetto dell’aeroporto di Forlì.

Ieri è pervenuta una mail molto simpatica da parte del Comune di Forlì, in cui sostanzialmente si legge che sono invitato, per lunedì 19 settembre 2016, all’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione dell’aeroporto Luigi Ridolfi, dove verrà ricollocata un’insegna in marmo all’aeroporto. Pensavo fosse una commemorazione, il funerale dell’aeroporto di Forlì. In realtà, viene consegnata una targa, non so a quale titolo, visto che l’aeroporto di Forlì, ad oggi, non è assolutamente attivo.

Credo che il ruolo fondamentale della Regione all’interno di questa problematica sia quello di intervenire nei confronti di ENAC. Sappiamo benissimo − lei me lo ha detto, assessore − che non avete contatti con il gestore privato. Credo che, dopo circa un anno e mezzo dall’aggiudicazione del bando, si debbano necessariamente operare alcune scelte a livello istituzionale. Abbiamo il sindaco del Comune di Forlì (che, ovviamente, è del Partito Democratico) e la Giunta della Regione Emilia-Romagna (che è dello stesso partito). Avete un obiettivo comune, ossia quello di far ripartire l’aeroporto di Forlì. A questo punto, credo che sia necessario intervenire in maniera molto netta.

Vi è una situazione di imbarazzo, dichiarata dall’assessore regionale, su questa situazione, ma credo sia necessario dare dei tempi e delle previsioni, anche in virtù di quei lavoratori dipendenti dell’aeroporto di Forlì che si trovano, oggi, dopo circa due anni dalla chiusura dell’aeroporto di Forlì, ancora a casa. Ovviamente, è necessario dare risposte anche a loro. Bisogna chiarire definitivamente gli aspetti: o si apre o non si apre. La Regione credo sia l’interlocutore migliore affinché questo tipo di procedimento possa trovare una via d’uscita.

Ci sono opere sicuramente importanti in questo PRIT. A mio parere, è necessario avere un quadro completo anche delle tempistiche. Sono d’accordo con la consigliera Sensoli sul TRC. Su Rimini, ovviamente, con tutte le contestazioni che ci sono state per la realizzazione di questo TRC, se ne deve necessariamente tenere conto. Il muro del pianto − come lo ha definito − è veramente osceno solamente alla vista.

Si deve tener conto necessariamente di tutte le esigenze che hanno i cittadini nei vari territori dove insistono infrastrutture e opere di dimensioni importanti che vanno necessariamente a deturpare l’estetica della città.

Da un certo punto di vista, ritengo, quindi, che il Piano regionale integrato dei trasporti 2025 sia ambizioso, ma che di fatto non tenga conto delle peculiarità nascenti dal nostro paese, dalla nostra regione. A mio parere, deve necessariamente tener conto dell’assenza assoluta dei tempi di realizzazione. Sulle opere primarie (categoria 1 e categoria 2), se non si sa quale priorità possa essere rispettata (priorità 1 non si sa quando dovrà iniziare e priorità 2 non si sa se verrà realizzata), bisogna cercare di capire, nell’ottica di questo Piano integrato, esattamente i ruoli che la Regione dà, gli obiettivi e le effettive necessità e priorità che la Regione stessa si deve assumere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Liverani. Ne ha facoltà.

 

LIVERANI: Grazie, presidente.

Con questo intervento voglio solo rivolgere qualche domanda alla Giunta in merito al PRIT. Sul territorio ravennate sono previsti molti investimenti e progetti, investimenti mirati al miglioramento della circolazione stradale e, soprattutto, a livello di trasporto merci, volti a snellire e a diminuire il traffico su gomma, incentivando maggiormente quello ferroviario e marittimo.

Finalmente, sono stati stanziati fondi sul porto di Ravenna, un porto in grave crisi che necessita di molti lavori costosi, dei quali il Comune non può farsi carico. In primis, l’approfondimento dei fondali dei canali del porto, un lavoro indispensabile visto che l’innalzamento dei fondali dei canali degli ultimi anni aveva fatto sì che molte compagnie di trasporto marittimo decidessero di andare in altri siti portuali meglio attrezzati e più sicuri.

Con queste opere si darà un nuovo forte impulso all’hub portuale ravennate. Il documento mette in risalto l’importanza del porto di Ravenna, mettendo in luce tutte le criticità che si sono evidenziate sulla stampa negli ultimi mesi. Infatti, il documento segnala come il corridoio di accesso ormai sia insufficiente e il fatto che, per poter potenziare gli scambi, sia stata messa in programma la realizzazione del nuovo terminal container. Queste sono opere di cui si parla da ormai un decennio.

Fa piacere leggere che le opere strategiche riguardano l’approfondimento del canale, il terminal crociere, opera che dorme sulle scrivanie regionali e nazionali da almeno dieci anni. Insieme alle opere che rimarranno sulla carta, se non c’è la volontà politica di portarle avanti per almeno dieci anni, il documento prevede il potenziamento viario e ferroviario. A giugno 2016 gli operatori aeroportuali vi hanno ampiamente spiegato, per ogni metro che si riesce ad approfondire nel Candiano, che il sistema economico portuale ha un potenziale di fatturato pari a 60 milioni in più all’anno. Calcolando che servono almeno dai cinque ai sei metri di approfondimento a Ravenna, valutate quanto hanno perso Ravenna e l’economia locale e regionale negli ultimi anni (circa 3 miliardi, per semplificarvi il conto).

È assurdo, invece, leggere che, per questo territorio, tra la vostra priorità c’è il bypass del canale Candiano, per 270 milioni di euro, calcolando quanto è stato già speso per un ponte mobile che non si apre. Come fate a non sapere che Ravenna in quell’area ospita la più grande necropoli di epoca romana? Queste sono informazioni che si trovano nei libri che parlano di Ravenna antica. Senza parlare del fatto che si tratta di una zona altamente fangosa: scavare in quella zona, oltre a smottare il territorio, oltre ai ritardi impressionanti che subirà per i continui ritrovamenti, oltre al fatto che andrebbe a rovinare il patrimonio storico, è una cattedrale nel deserto che gli stessi ravennati osteggiano.

Quello che ci chiediamo è, se i 220 milioni di euro per l’hub aeroportuale sono disponibili, per quanto lo sono e perché ancora non si è fatto nulla. Inoltre, ora che l’Autorità Portuale è commissariata, quanto ancora dovranno attendere i cittadini di Ravenna?

Oltre a Ravenna, ci sono altre due opere che non sono ancora state fatte e che in campagna elettorale sono sempre state delle grandi promesse. Parlo per il Comune di Castel Bolognese, dove ci dovrebbe essere una variante che non è mai stata fatta. Parlo del Comune di Alfonsine, stessa cosa: ci doveva essere una variante, che però non è mai stata costruita. Queste sono opere necessarie per lo snellimento del passaggio di mezzi dai centri cittadini e, di conseguenza, per l’abbassamento dei livelli di smog.

Nella fattispecie del Comune di Castel Bolognese, tagliato a metà dalla via Emilia, si assistono a quasi 200 sforamenti dei livelli di smog all’anno, portando quindi un immenso rischio sanitario per tutta la cittadinanza. Nonostante si parli della variante da quasi quarant’anni, nonostante l’Amministrazione abbia avviato uno studio di fattibilità del progetto, questo non viene mai inteso come una priorità.

Per ultimo, voglio esprimere una semplice considerazione sui trasporti ferroviari. Nel documento si parla molto di come si debba investire sulle infrastrutture per la logistica, e nello specifico si fa riferimento agli scali di Lugo e Faenza. Ebbene, anche in questo caso in campagna elettorale si è sempre parlato di scalo merci, ma da qui a vent’anni non si è mai fatto assolutamente niente. Solo chiacchiere!

Inoltre, a Faenza il fallimento, negli ultimi anni, della più grossa cooperativa di trasporti ha fatto sì che le aziende svolgessero i loro bisogni verso altre aziende di logistica, e quindi è inutile continuare a inserire nei documenti il Polo di Faenza come a una necessità. Anche ieri, nel Consiglio comunale di Faenza si è parlato di scalo merci. Forse la gente si è resa conto che queste chiacchiere prima o poi si devono trasformare in fatti; diversamente, è inutile parlare di scalo merci quando non si fa assolutamente niente.

Spero che la Giunta regionale sia più scaltra dell’Amministrazione comunale Manfreda, che, nonostante sappia benissimo dell’inutilità dello scalo merci in città, continua a inserire questo progetto nel primo punto del Documento unico di programmazione (DUP).

Per concludere, spero che venga realizzata la variante urbana di Castel Bolognese e Solarolo perché, oltre che dello snellimento del traffico sulle strade statali, ne conseguirebbe anche un miglioramento degli indici di smog e ne gioverebbe la salute dei cittadini. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Liverani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Intervengo per deviare il dibattito dalla Romagna e riportarlo in Emilia. Battute a parte, credo che la discussione debba tenere conto del fatto che oggi si avvia formalmente in Assemblea un percorso, che sarà sicuramente lungo e che si avvarrà del lavoro già compiuto dall’assessorato, su cui dovremo lavorare molto in sede di adozione e poi di approvazione del PRIT, Piano regionale dei trasporti che, come si ricordava, data 1998, quindi evidentemente, come il nostro Gruppo ha sottolineato più volte nel corso di questo anno e mezzo di legislatura, era per noi una priorità intervenire per aggiornare quello strumento proprio per l’importanza che riveste per la nostra regione e per i nostri territori, complessivamente intesi, ovviamente, perché il compito è di disegnare e ridisegnare le necessità infrastrutturali e le risposte soprattutto che intendiamo dare alle necessità infrastrutturali della nostra ragione, pensando a come potrebbe essere la nostra regione fra dieci anni. Quindi, dovremo avere la capacità di progettare opere e interventi e predisporre investimenti che siano utili e validi per uno sviluppo di lungo periodo.

Chiaramente questa discussione non si può svolgere in assenza di un altro pezzo importante, come ricordava prima l’assessore Donini nel suo intervento, che è rappresentato dalla nuova legge in materia di urbanistica, quella che andrà a sostituire la legge 20/2000, strumento che, essendo anch’esso particolarmente datato (sono passati ormai sedici anni), necessita evidentemente di un intervento, che non può limitarsi a un mero aggiornamento, ma deve estendersi a una riscrittura di una nuova legge. Sono due strumenti che, evidentemente, per loro natura devono essere compenetrati, devono essere tenuti insieme, per via di alcune evidenze che credo siano chiare a tutti.

Parlando di questa delicata tematica, non posso non pensare anche a tutte le discussioni che hanno preceduto il dibattito sul PRIT, e richiamo i vari passaggi che ci sono stati in Commissione e – se non ricordo male – anche in Aula sull’intesa generale quadro. Al riguardo, apro e chiudo una parentesi (l’ho fatto in Commissione, penso sia giusto farlo anche in Aula): credo che vada riconosciuto all’assessore Donini in particolare, ma anche all’assessorato e ai tecnici, il merito di aver adottato un metodo di lavoro molto apprezzabile, perché ha sempre coinvolto la Commissione, anche preventivamente alle discussioni poi portate da lui sui tavoli nazionali. Lo ha fatto per l’intesa generale quadro, lo ha fatto per altri documenti, e di questo intendo dargli atto. È stato un metodo che abbiamo molto apprezzato e che ci auguriamo possa essere adottato anche da altri assessorati.

Ebbene, in quelle discussioni abbiamo sottolineato gli aspetti che non ci convincevano degli interventi che sono già stati finanziati anche da questa Regione, a partire dalla Cispadana per arrivare al People Mover, fino alla discussione sul Passante Nord, che è stata paradigmatica per certi aspetti del nostro agire. Con riferimento a quell’opera, abbiamo sempre ribadito che non ci convinceva, che non ritenevamo il Passante Nord, così come concepita, un’opera strategica, fondamentale, essenziale per lo sviluppo del nodo bolognese, e alla fine ci siamo arrivati, perché comunque quell’opera è “andata in cavalleria”.

Adesso si discute di un’altra soluzione, ovvero il Passante di mezzo, su cui insistono, a nostro giudizio, non poche problematiche, ci sono aspetti che bisogna assolutamente approfondire, analizzare e forse anche rivedere. Del resto, se dobbiamo immaginare il sistema trasportistico regionale fra dieci anni, dobbiamo pensare che la scelta principale per noi deve essere il ferro. E proprio sul potenziamento del trasporto ferroviario regionale riscontriamo gli aspetti che riteniamo più positivi del lavoro che fin qui è stato svolto e di quello che ci auguriamo possa essere svolto in futuro, non solo per l’esito della gara del ferro e la scelta strategica in esso contenuta, ma anche per il rinnovo del parco mezzi, per l’acquisto dei treni, che è stato messo in cantiere e si sta dispiegando, aspetto per noi molto positivo soprattutto per le linee ferroviarie che attraversano i territori più periferici della nostra regione, che a maggior ragione hanno la necessità di usufruire di un servizio ferroviario efficace ed efficiente, proprio perché sono tanti i pendolari che, per ragioni di lavoro o di studio, utilizzano il treno per spostarsi.

Da questo punto di vista, il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano è e deve essere un obiettivo fondamentale. Se ne parla da tanti anni ed è un lavoro che sta procedendo a step forse un po’ troppo rallentati. Noi pensiamo, invece, che si debba investire con decisione sul servizio ferroviario metropolitano e pensiamo – ma l’abbiamo sempre pensato – che un determinato potenziamento del servizio ferroviario metropolitano possa essere la risposta migliore per collegare il distretto fieristico con la stazione e l’aeroporto per la città di Bologna. Tuttavia, il servizio ferroviario metropolitano non è solo, ovviamente, Bologna, ma è anche, come d’altronde dice la parola stessa, il territorio metropolitano. Da questo punto di vista, il potenziamento e, qualora fosse possibile, il raddoppio delle linee oggi esistenti, in particolar modo quelle più frequentate, rappresentano un obiettivo strategico fondamentale per il territorio metropolitano bolognese, già previsto (se non sbaglio) nel precedente PRIT, ma mai portato a termine.

È necessario e opportuno, allora, tenere insieme tutta questa discussione, perché non dobbiamo pensare solo ai singoli territori, ma dobbiamo disegnare quello che è il trasporto ferroviario regionale nel suo insieme.

Ribadisco: su alcune delle scelte che sono state compiute, abbiamo dimostrato la nostra contrarietà. Avanzeremo proposte, in sede di discussione del PRIT, che vanno in un’altra direzione, però bisogna tenere insieme tutti gli elementi. Sono convinto che nell’integrazione tra la nuova legge urbanistica e la discussione sul Piano regionale dei trasporti, avremo modo e possibilità di dare le migliori risposte per le esigenze dei territori, dei nostri cittadini, e ovviamente delle imprese, perché legge urbanistica e Piano dei trasporti devono stare insieme anche e soprattutto per cercare di dare maggiore attrattività ai nostri territori. Pensiamo quindi ad aree industriali, eventualmente servite anche in modo adeguato, non rincorrendo, cosa che invece spesso siamo stati costretti a fare.

Di lavoro, quindi, ce n’è molto. Noi abbiamo sostenuto l’ordine del giorno che è collegato al piano perché in esso vengono tracciate linee generali, nelle quali è difficile non riconoscersi. Sappiamo bene però che poi ci sarà un lavoro di dettaglio che invece potrà vederci anche su fronti diversi e contrapposti, come è stato in precedenza e come probabilmente sarà in futuro. Ricordo, a solo titolo di esempio, che per quanto riguarda un altro piano per noi molto importante, quello di gestione dei rifiuti, alla fine, nonostante il lavoro, le osservazioni e quanto abbiamo prodotto, il risultato è stato che ci siamo astenuti, non abbiamo ritenuto quel piano sufficientemente apprezzabile tanto da sostenerlo. Come abbiamo fatto per quello, non è escluso che si possa fare per questo, qualora le nostre proposte e le nostre osservazioni non dovessero essere accolte, o non dovessimo trovare sufficientemente adeguato il piano stesso.

Detto questo, ovviamente, abbiamo apprezzato anche il passaggio sugli impegni che sono stati assunti per il potenziamento delle infrastrutture ciclabili, altro elemento strategico, che riteniamo fondamentale, anche in chiave di rilancio turistico, soprattutto – anche qui sottolineo – per i territori magari appenninici, per i territori che sulla valorizzazione del proprio ambiente possono giocare una partita importante, di rilancio.

Con questo spirito e con questo approccio avviamo questa discussione, che ovviamente ha già mosso alcuni passi nei mesi precedenti, come sempre stando sul merito della discussione e cercando di portare un contributo il più qualificato possibile, rispetto ad una discussione che per quanto ci riguarda dovrà tenere insieme in modo inevitabile la proposta del Piano dei trasporti e quella sulla nuova legge urbanistica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola alla consigliera Rontini.

 

RONTINI: Velocemente, dopo aver ascoltato l’intervento del collega Liverani, volevo fare alcune precisazioni.

In apertura, colgo l’occasione per rimarcare quanto detto dalla collega Montalti e per ringraziare l’assessore Donini, come hanno fatto anche colleghi di altre forze politiche, penso al consigliere Sassi, per il percorso partecipato che ha avviato con la Commissione che presiedo. Abbiamo fatto numerose sedute in cui ci siamo confrontati, abbiamo discusso e questo è il metodo che continueremo ad adottare. Oggi parte un percorso che ci porterà all’approvazione del PRIT e inizieremo ad ottobre, così come qualche settimana fa l’assessore ha avuto modo di dire, il percorso partecipato di costruzione della nuova legge urbanistica, che ha, lo diceva anche il collega Taruffi nel suo auspicio a tenere insieme le cose, molti punti in comune che dovremo appunto definire contestualmente.

Tenevo però a fare una specifica, quantomeno per quanto riguarda il tema di quella che il consigliere Liverani ha definito la Variante di Castel Bolognese, avendo fin dalla mia elezione, seguito sul territorio, costantemente, insieme all’assessore Donini e al Sindaco Meluzzi, il tema.

È notizia del 2 agosto, riportata sui siti regionali – ne ha parlato ripetutamente tutta la stampa locale – la firma della convenzione tra Regione Emilia-Romagna appunto, nella persona dell’assessore Donini, Capo compartimento di ANAS, Matteo Castiglioni, Sindaco del Comune di Argenta, Antonio Fiorentini e Sindaco di Castel Bolognese, Daniele Meluzzi.

La Regione ha messo a disposizione 670.000 euro per il miglioramento della rete stradale e per la sicurezza della viabilità. In quel tratto, come diceva anche il collega, ci sono stati ahimè numerosi morti, anche negli ultimi anni, ed è fonte di inquinamento e di smog costante, perché nel Comune di Castel Bolognese, la via Emilia, come voi sapete, attraversa proprio il centro della città, spaccandola in due. Su questo, appunto, ci sono 670.000 euro di risorse regionali, c’è l’impegno a trovare le altre risorse per completare la pianificazione esecutiva e per procedere con tempi che speriamo più brevi di quelli delle scorse legislature degli altri anni, a mettere in campo e a dare gambe a questi progetti.

Gli interventi, come è specificato nella convenzione, sono articolati in tre fasi. La prima chiuderà le attività di indagine cartografica necessarie, entro sei mesi dalla firma della convenzione, che come dicevo c’è stata tra la fine di luglio e l’inizio di agosto; la seconda produrrà una bozza dei progetti definitivi da sottoporre al vaglio dei Comuni, entro dieci mesi; l’ultima è la fase di consegna dei progetti entro sedici mesi. Continuiamo quindi, sia in Commissione, sia sui territori a costruire il quadro della programmazione strategica della Regione attraverso il PRIT e ad accompagnare poi la realizzazione delle singole opere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Rontini.

Ha chiesto la parola il consigliere Foti.

 

FOTI: Signor presidente, anch’io mi associo ai ringraziamenti all’assessore Donini, perché comunque su questa partita non si è certo sottratto al confronto in Commissione, ed anzi in più occasioni, secondo gli step che si era dato, ha informato la stessa delle intenzioni della Giunta, in ordine all’avvio della fase del PRIT.

L’approvazione dell’ordine del giorno di oggi, infatti, segna l’avvio della fase del PRIT, poiché quello vigente, al di là delle varianti, fa parte del precedente secolo, come ho già detto in Commissione. Un aggiornamento e un inquadramento sotto questo profilo, quindi, appare fondamentale.

Signor presidente, mi permetto di dire questo: ho sentito parlare molto della Romagna, indubbiamente un’area strategica del Paese. Debbo dire, peraltro, che non mi pare che l’Emilia occidentale non sia strategica almeno sotto il profilo di un sistema trasportistico che, ad esclusione del sistema portuale, se non si considera per sistema portuale come base, quello di La Spezia, o di Savona, che comunque sono in altra regione, per il resto è fondamentale, per il trasporto delle persone e delle merci, in gran parte d’Italia.

È indubbio, e forse questo argomento andrebbe meglio approfondito, che l’Italia abbia un ruolo e una posizione strategica per quanto riguarda il sistema dei trasporti. Basterebbe dire che dei nove corridoi, quattro interessano il territorio nazionale e due di questi specificatamente interessano il territorio regionale. Dico questo perché noi non possiamo pensare di non inquadrare anche all’interno dei corridoi europei e transeuropei il nostro PRIT. Diversamente, saremmo quantomeno velleitari.

Assessore Donini, mi permetto, al di là di tutto, di fare tre raccomandazioni. Parto dalla prima, che tra l’altro vedo recepita nell’ordine del giorno. Le società autostradali non possono pensare di fare dei piani di investimento solo ed esclusivamente vocati al rinnovo delle convenzioni. Devono fare piani di investimento che, poi, vengano attuati nei tempi delle convenzioni, ma con un indice di gradualità e di necessità che deve essere dettato anche dalla Regione. Sotto questo profilo, prendo atto che con Società Autostrade avete puntato sul territorio romagnolo. È evidente che con Società Autostrade la priorità è stata data alla Romagna. Le chiedo, però, e mi chiedo se, a suo avviso, può continuare a reggere la situazione attuale della Piacenza-Modena: manca in maniera evidente una corsia; è una corsia strategica, quantomeno nel tratto Piacenza-Parma, rispetto alla possibilità, poi, di aprirsi − come si diceva una volta − una porta sul mare.

Al tempo stesso, noi non possiamo dimenticare che nelle province di Parma e di Reggio vi è una concentrazione di attività industriali che fatalmente richiamano la presenza di mezzi dell’autotrasporto che è sotto gli occhi di tutti. Assessore Donini, quest’estate è stato un calvario raggiungere Bologna, perché abbiamo avuto una media – quasi − di un incidente al giorno con code di sette, otto, dieci, dodici chilometri. Sotto questo profilo, a me pare che vi siano tutte le condizioni perché Società Autostrade per l’Italia, anche per step, rivolga uno sguardo e un’attenzione particolare per creare quella quarta corsia sul tratto Piacenza-Modena nord che mi sembra, oggi, indispensabile.

La seconda considerazione è che non c’è conferenza della montagna che tenga se noi non pensiamo che la Pedemontana debba essere irrobustita. Capisco perfettamente che oggi i grandi flussi di traffico non attraversano trasversalmente queste aree, però è vero anche che in moltissime situazioni sono di grande importanza non solo per le popolazioni locali, ma anche per avere una viabilità alternativa a quella tradizionale che, ormai, è consunta.

Una terza riflessione mi permetto di farla rispetto al ruolo della via Emilia. Mi collego sempre al sistema autostradale, segnatamente alla A1. Non è possibile pensare di dirottare tutto il traffico su via Emilia ogni volta che si chiude l’autostrada. Ormai da anni noi viviamo questa situazione. È una via Emilia per la quale o rispetto alla quale si dovrebbe pensare, invece, a una via Emilia bis, perché quella originaria non tiene più.

Io mi rendo conto che stiamo parlando di interventi corposi, ma al tempo stesso − questo mi permetto di dirlo – anche nei rapporti con il Governo bisogna tenere presente che tutta la viabilità del Molise interessa meno di un nostro capoluogo di provincia come numero di abitanti. Non lo dico perché credo ad un’Italia a due velocità. Lo dico perché penso che, sotto il profilo della funzionalità dei trasporti, prima si debba intervenire laddove i carichi di traffico raggiungono punte ormai al limite della sopportabilità. Non intervengo sui problemi bolognesi. Dico soltanto che, volgendo lo sguardo, in entrata come in uscita, da Bologna, siete molto bravi a farvi votare ancora a Bologna. Evidentemente, c’è della gente votata al martirio. La tangenziale di Bologna, a tutte le ore, è intasata.

Noi possiamo fare tutte le difese teoriche dell’ambiente che vogliamo, ma la prima difesa vera dell’ambiente la si fa realizzando delle infrastrutture che funzionino e che scarichino i carichi di traffico. È la prima difesa ambientale fondamentale. Fino a prova contraria, le concentrazioni di smog rimangono dove sono, rimangono per tempo e si sviluppano e aumentano se il traffico non corre.

Sotto il profilo, invece, dei trasporti su ferro, penso che un discorso importante lo assuma il ruolo di una logistica accompagnata dall’utilizzo dei binari. È fondamentale soprattutto per gli hub logistici che penso assumano oggi, nella nostra regione, un’importanza non soltanto numerica, peraltro molto rilevante, ma anche strategica, laddove collocati. Sotto questo profilo, mi permetto di far presente all’assessore Donini che una valutazione anche rispetto all’attuale “messa in sonno” − diciamo così − dell’aeroporto di San Damiano, in provincia di Piacenza, credo vada fatta. Se noi vogliamo sviluppare un sistema cargo al servizio del sistema economico lombardo e piemontese (mi riferisco all’area di Alessandria, Novara, Pavia e Lodi, oltre che Milano), un pensiero con il Ministero della difesa per vedere se sia possibile un couso...

 

PRESIDENTE (Saliera): La invito a concludere.

 

FOTI: Mi avvio alla conclusione.

Un couso – dicevo − dell’aeroporto di San Damiano mi pare fondamentale.

Mi permetto di farle un’ultima raccomandazione sul mio territorio. Chieda al ministro Delrio di definire, una volta per tutte, l’assegnazione della A21, la Piacenza-Cremona-Brescia. Abbiamo un pezzo di tangenziale iniziato a Piacenza che deve andare a San Giorgio. Sono diciotto chilometri. Si va “ammalorando” giorno per giorno. Sono soldi che quotidianamente si buttano via.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Tarasconi. Ne ha facoltà.

Successivamente, chiuderei il dibattito e darei la parola all’assessore.

 

TARASCONI: Sarò brevissima. Intervengo solo per unirmi ai ringraziamenti all’assessore Donini, che più volte è venuto in Provincia di Piacenza, ma che soprattutto ha stimolato nella nostra Provincia un dibattito e un lavoro, che sta avvenendo in modo bipartisan con gli altri consiglieri, soprattutto per quanto riguarda il tema delle infrastrutture e del mondo legato alla logistica, un mondo che ci appartiene e che ci vede molto coinvolti.

Lo ringrazio anche per l’impegno volto ad avere un luogo in cui definire le politiche che riguardano la logistica. Sottolineo, quindi, che il lavoro che stiamo svolgendo a Piacenza, stranamente insieme, effettivamente sta portando degli ottimi risultati e di questo diamo atto all’assessore Donini perché ci ha aiutato con il suo lavoro e ci ha aperto una nuova strada.

La Regione Emilia-Romagna è sostanzialmente una regione che da un punto di vista logistico taglia l’Italia. Tutta la merce che da sud deve andare a nord e tutta la merce che da nord deve andare a sud transita obbligatoriamente nella nostra regione. Quindi, il traffico veicolare di cui noi subiamo sulle nostre strade l’appesantimento è anche legato al tema della logistica.

Come diceva l’assessore Donini, ci sono degli obiettivi molto ambiziosi per il trasferimento da strada a ferro. Siamo, però, una regione che è dotata di infrastrutture tali per cui, effettivamente, possiamo pensare di arrivare a un obiettivo così ambizioso, ovvero quello di spostare più merce possibile dalla strada al ferro, apportando un beneficio non solo in termini di traffico, ma anche in termini di qualità dell’aria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Tarasconi.

Non ho più iscritti a parlare.

Prima di dare la parola all’assessore Donini per la sua replica, vi fornisco una informazione sull’ordine dei lavori. Dopo la replica, ci sarà la discussione generale sul complesso degli emendamenti all’ordine del giorno. Ne abbiamo diciotto fra emendamenti e subemendamenti. Poi ci saranno le dichiarazioni di voto.

Prego, assessore Donini. Ha venti minuti.

 

DONINI: Grazie, presidente.

Ho apprezzato molto la discussione di oggi, così come è stata svolta in Commissione più di una volta, indipendentemente dal grado di assonanza sulle scelte strategiche che ci possono anche dividere. Credo che si possa partire da una considerazione che io ho ripreso, ho sentito in quest’Aula, di massima trasparenza e obiettività dei quadri conoscitivi, delle indicazioni di sistema dalle quali poi un’amministrazione svolge le sue traiettorie, le sue politiche.

Abbiamo cercato di compiere due azioni strategiche in questo Piano dei trasporti. La prima è quella di rendere sempre più adeguato il sistema infrastrutturale della Regione Emilia-Romagna per le due grandi sfide di traffico e di attraversamento dei grandi corridoi, anche nord-sud, appunto, come diceva adesso la consigliera Tarasconi, e del trasporto merci per la competitività territoriale. Questa è una Regione che può pianificare, così come noi abbiamo cercato di fare, un sistema di infrastrutture adeguato per il trasporto passeggeri privato, pubblico e il trasporto merci e, grazie a questa adeguatezza, sviluppare un incremento della competitività complessiva del territorio in ambito nazionale ed europeo.

Per questo abbiamo cercato di intrecciare la discussione, che poi inevitabilmente va anche a indirizzarsi nelle questioni, nelle tematiche più locali, però abbiamo cercato di tenerla ancorata alle grandi strategie di mobilità europee e nazionali, che noi siamo chiamati a interpretare e a realizzare.

Un tema che non ho sentito nella discussione – non perché non siate sensibili, anche io prima gli ho rivolto pochi minuti e non perché io ne abbia poca cura – che, però, per me è importante in questo documento preliminare, è il tema della sicurezza, la sicurezza delle infrastrutture per quello che riguarda il ferro. Nel pomeriggio discuteremo l’interpellanza del consigliere Foti, ma ne abbiamo già parlato in Commissione. Si tratta di investimenti importanti, cogenti.

Nel Piano territoriale dei trasporti c’è la pianificazione e quindi l’idea di rendere adeguato tutto il sistema infrastrutturale ferroviario regionale ai più alti elevati standard di sicurezza, ma anche la sicurezza nelle strade. Leggiamo le statistiche e vediamo che sono diminuiti gli incidenti mortali, stanno diminuendo, sta diminuendo l’incidentalità, ma non dobbiamo dimenticare che quelle statistiche poi si riferiscono a delle persone, a dei drammi familiari, a dei grandi danni per la comunità. Il fatto che noi oggi sappiamo dove si possono verificare gli incidenti, i cosiddetti black point, in che modalità, quali siano le categorie più a rischio è importante. Penso all’utenza debole, ai pedoni, ai ciclisti. Gli interventi che noi proponiamo sono di adeguamento della nostra rete e anche di cultura e di pedagogia della sicurezza, dell’educazione stradale, perché questo è un grande obiettivo.

Noi dobbiamo arrivare al 2025 in una situazione in cui i drammi che sono legati agli incidenti, alle morti e alla pericolosità delle nostre infrastrutture siano davvero diminuiti di molto, noi diciamo dimezzati. Questo, anche come costi sociali, ovviamente ha un impatto, ma in primo piano è l’etica della responsabilità, di cercare di porre come uno dei primi punti la sicurezza delle infrastrutture.

Noi crediamo che in questo Piano – ovviamente le opinioni possono essere diverse ed è giusto che siano diverse – si sia invertita una rotta. Non voglio scomodare la matematica, perché la matematica è sempre molto fredda come ragionamento, ma sicuramente sono centinaia di ettari di diminuzione, di pianificazione di infrastrutture viarie e sono invece di gran lunga aumentati gli investimenti previsti nel Piano in merito al trasporto pubblico e al trasporto ferroviario, quindi il trasporto sostenibile.

Accanto al PRIT e accanto alla legge urbanistica noi discuteremo, nei prossimi mesi, anche la prima legge di questa Regione sulla ciclo-pedonalità, che dovrà – inserendosi nel Piano dei trasporti con i relativi obiettivi – realizzare l’obiettivo indicato, ovvero il 20 per cento di mobilità ciclistica e pedonale nel 2025. Non è un obiettivo da poco, però anche lì noi pensiamo che individuando la rete ciclistica regionale come mappa di riferimento per gli investimenti progressivi e deviando sempre più la mobilità da una mobilità più tradizionale a una mobilità sostenibile – è molto importante anche l’interoperabilità, quindi treno-bici per intendersi, cioè ancorare la mobilità sostenibile ciclabile anche al mezzo ferroviario – possiamo davvero invertire la rotta.

Noi proponiamo una pianificazione che sia adeguata ai grandi corridoi europei. Questo PRIT 2025 lo possiamo raccontare qui, ma lo potremmo raccontare anche ai nostri colleghi francesi, tedeschi e del Mediterraneo, perché inserisce la nostra regione nell’ambito di questi corridoi, rendendo adeguata infrastrutturazione e competitività territoriale.

Agiamo sulla sicurezza, invertiamo la rotta rispetto alla mobilità tradizionale, quella che adesso coinvolge il 65 per cento degli spostamenti con il veicolo privato al trasporto pubblico e alla mobilità sostenibile e cerchiamo di prevedere le priorità di cui abbiamo ragionato, sulle quali abbiamo idee diverse, ma che sono messe in chiaro. Mi fa piacere rilevare che queste idee non sono state confezionate Piano dopo Piano (l’intesa generale quadro e tutte le altre cose che abbiamo approvato), ma sono state inserite nel loro complesso in una visione organica. Questo è quello che mi sento di affermare.

Entro ora nel merito di quello che avete esposto. Sul sistema aeroportuale voglio essere chiaro: per noi ci sono tre aeroporti a carattere nazionale (Rimini, Parma e Bologna) e c’è un aeroporto sul quale ci siamo battuti con il Governo. Ricordo che noi fermammo per qualche settimana il decreto aeroporti, non davamo l’intesa fintanto che non ci fosse stata una previsione dentro quel decreto aeroporti; intesa tesa a garantire, nel caso in cui l’aeroporto di Forlì dovesse ubbidire ai due requisiti essenziali, di poter essere esso stesso ricompreso dopo un anno con un decreto ministeriale – non è necessaria un’altra legge del Parlamento – tra gli aeroporti nazionali.

È chiaro che noi non possiamo sostituire d’imperio i gestori, non possiamo intervenire negli ambiti societari, ma possiamo disegnare nel Piano dei trasporti le compatibilità territoriali sulle quali agiscono gli aeroporti, cercare di favorire la loro integrazione, la loro specializzazione, il loro collegamento con gli hub infrastrutturali che sono presenti sul territorio, garantendo una maggiore competitività degli stessi, e lo abbiamo fatto con Bologna attraverso il People Mover.

Abbiamo interesse a vedere i masterplan degli altri aeroporti e a intervenire insieme ai territori in una discussione che realizzi questo obiettivo. Questo è quello che possiamo fare con il PRIT.

Con il Piano dei trasporti siamo nell’ambito della pianificazione della rete. Non è un Piano degli investimenti con tanto di individuazione di finanziamenti e tempistica. Quella è un’altra cosa. Noi oggi definiamo qual è la rete delle infrastrutture su cui cresce questa regione.

Un altro criterio che abbiamo individuato nel PRIT, proprio per invertire quella tendenza – può essere giudicata troppo tiepida, però c’è un’inversione di fatto –, è quello di investire risorse nella manutenzione e riqualificazione della viabilità esistente. Le dinamiche sono due. Da un lato c’è un sentiment anche favorevole dal punto di vista del territorio ad una riduzione delle opere infrastrutturali stradali, dall’altro ogni territorio riformula la richiesta di nuove opere infrastrutturali stradali. C’è un equilibrio da tenere.

Noi pensiamo che in questo documento si sia realizzato questo equilibrio, tra il fatto di programmare e pianificare quelle infrastrutture che noi riteniamo importanti, strategiche, utili e doverose anche in termini di flussi di traffico, e l’equilibrio di chi dice che prima di compiere scelte tese a realizzare nuova viabilità si deve riqualificare innanzitutto l’esistente che possa assolvere a una funzione abbastanza simile. Mi riferisco all’E45 per cui sono stati stanziati circa 500 milioni di euro in un piano pluriennale.

Sugli scali merci abbiamo investito e non solo pianificato. Ricordo l’accordo che è stato siglato con RFI a Villa Selva in Romagna, ricordo i grandi investimenti che si stanno attuando nel piacentino, ricordo la base logistica di Bologna. Il tema non è individuare solo gli investimenti, il tema è di mettere in rete, perché ogni polo logistico non faccia solo o anche concorrenza ad altri, ma si rapporti con la rete complessiva delle strutture degli scali merci e degli interporti capaci di individuare la migliore offerta che si deve realizzare nell’ambito degli investitori anche stranieri, non solo italiani.

Vengo al tema della Pedemontana. Credo di aver capito quello che diceva il consigliere Foti. Sul tema dell’asse pedemontano abbiamo deciso di investire. È previsto l’asse pedemontano, è potenziato  valorizzato, perché attraverso l’asse pedemontano via Emilia e Cispadana scorrono i tre quarti della mobilità emiliano-romagnola. Forse il tema che poneva il consigliere Foti era di collegamento con i valichi. Lì c’è stata una razionalizzazione nel PRIT. Quindi, nella previsione di tanti valichi che raggiungessero poi le località più appenniniche è chiaro che abbiamo dovuto fare una ricognizione anche rispetto ai flussi di traffico. Tuttavia, il tema di come poi l’asse pedemontano, una volta realizzato, sia una sorta di implementazione anche del flusso di traffico verso i valichi, lo giudicheremo insieme.

Abbiamo individuato una razionalizzazione di quelli che andavano a fare lo stesso mestiere.  Non c’è una sottovalutazione di principio, perché è del tutto evidente che quando si fa un PRIT si deve anche cercare di essere in condizione di garantire al territorio nel suo complesso pari opportunità in termini infrastrutturali. Quindi, se dall’asse pedemontano si deve raggiungere anche più agevolmente l’Appennino non è disatteso questo obiettivo nel PRIT, è soltanto razionalizzata la quantità dei valichi.

Sulla doppia Via Emilia confermo quello che abbiamo scritto nel PRIT. Noi conosciamo i passi più congestionati, quelli più urgenti proprio perché la situazione è più congestionata. Penso alla tangenziale di Reggio, penso a una serie di interventi che faremo, fino addirittura al completamento della tangenziale di Forlì, che comunque assolve a una funzione di cucitura anche locale. Sul discorso, invece, delle corsie autostradali abbiamo detto che siamo per le quattro corsie Modena nord-Lodi, quindi tutto il nodo nord, per le tre corsie nel tratto Bologna-Padova, per le tre corsie nel tratto Modena-Mantova e per le quattro corsie della A14 che sono state già richiamate. Noi facilitiamo – non siamo certo da freno – un’accelerazione degli investimenti proprio perché c’è una ripresa di mobilità.

Vorrei dire un’ultima cosa, e poi mi taccio, sul tema dell’incrocio tra PRIT e legge urbanistica. Siamo riusciti a tenere i percorsi praticamente paralleli. Scorreranno in parallelo per un po’ perché da oggi cominciamo la Conferenza di pianificazione PRIT e quindi avviamo le discussioni più nel dettaglio. Fra qualche mese l’Aula comincerà a discutere della riforma della legge urbanistica. Come Giunta siamo impegnati ad approvare il progetto entro Natale, entro dicembre. Ovviamente ci vedremo e discuteremo prima, come è nostro solito, anche in Commissione, coinvolgendo le Commissioni. La presidente ha già dato disponibilità in tal senso.

È chiaro che dovranno essere raccordati gli obiettivi, perché se da un lato noi diciamo che la dispersione urbanistica è un problema, perché appunto crea un fabbisogno di micro infrastrutture che oggi sono difficilmente realizzabili, dall’altro bisogna essere coerenti nella pianificazione e nel far prevalere all’idea dell’espansione, del consumo di suolo, una politica di rigenerazione delle nostre città e di rigenerazione urbana.

Questa è una discussione ancora aperta, che però sarà coerente con il Piano dei trasporti che andiamo ad avviare oggi e che non disconosce le pianificazioni precedenti. C’è qualcuno che ha letto in questo lavoro tratti di continuità. Noi li rivendichiamo come tali, nel senso che questa pianificazione si poggia su pianificazioni consolidate, che hanno dato comunque un’impronta significativa alle infrastrutture della regione, cercando di formulare quell’innovazione di sistema che ho richiamato e quell’inversione di tendenza che giudicherete ognuno in base alla propria valutazione, ma che noi riteniamo esserci ed esserci anche in maniera significativa.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Donini.

Dichiaro conclusa la discussione generale.

Passiamo alla discussione generale sul complesso degli emendamenti relativi all’ordine del giorno 2937/1 (oggetto 3218), a firma dei consiglieri Caliandro, Montalti, Bagnari, Iotti, Taruffi, Calvano, Tarasconi, Cardinali, Molinari, Rontini, Mumolo e Lori; quindici emendamenti: undici a firma dei consiglieri Sassi e Bertani, quattro a firma dei consiglieri Rainieri, Fabbri, Pompignoli, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni e Liverani; tre subemendamenti a firma del consigliere Caliandro.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Intervengo per illustrare i quattro emendamenti presentati dalla Lega Nord a questo ordine del giorno che noi valutiamo poco consistente, nel senso che comunque è un ordine del giorno che riprende a tratti la comunicazione che oggi l’assessore ai Trasporti ci ha dato, quindi fondamentalmente non ci dice nulla di nuovo.

Ho visto che in questo ordine del giorno non si parla di sistema aeroportuale. Quindi, evidentemente, è stato dimenticato da chi lo ha redatto. Sono stati proposti degli emendamenti, tra cui l’emendamento 12 che tende a promuovere un’integrazione all’ordine del giorno e a sostenere la creazione di un sistema aeroportuale regionale integrato che valorizzi tutti e quattro gli scali esistenti, facendo riferimento a Bologna, Rimini, Parma e Forlì.

Un altro emendamento, il numero 13, riguarda i servizi verso le aree periferiche dei maggiori centri abitati e dei Comuni medio-piccoli, che non sono inseriti in questo ordine del giorno. Non so come sono numerati, presidente, se sono 12, 13, 14 e 15 così come li andremo a votare. Bene.

L’emendamento 14 va ad aggiungere la frase “il sostegno finanziario o ricambio a favore dei veicoli pubblici e privati che utilizzano infrastrutture e tecnologie” dopo la parola “ibridi”.

Con l’ultimo emendamento, il numero 15, tendiamo ad aggiungere anche il discorso legato alla parola “ciclabile”, in primaria considerazione della necessità di implementare l’azione di contrasto al fenomeno dei furti delle biciclette, che specie nelle realtà medio-grandi sta diventando uno dei principali deterrenti rispetto alla mobilità ciclabile. Questo è un emendamento applicato a questo ordine del giorno. Ripeto quello che ho detto all’inizio: questo è un ordine del giorno poco consistente in quanto riprende già la discussione che abbiamo affrontato con il Piano dei trasporti e quindi fondamentalmente riteniamo che sia un ordine del giorno non votabile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Vorrei una informazione: li discutiamo in un unico pacchetto gli emendamenti?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Lei ha dieci minuti.

 

BERTANI: Perfetto. Illustro anche i nostri emendamenti. 

Con l’emendamento numero 1 aggiungiamo il concetto, come è già stato ribadito anche dall’assessore, ma a noi sembrava che invece nell’ordine del giorno non fosse sottolineato, che il PRIT deve essere accompagnato anche dalla riduzione e dall’inversione del consumo di suolo. Sottolineiamo il fatto che mentre nell’ordine del giorno si dice che gli obiettivi sono già individuati, noi riteniamo che il documento preliminare sia la base poi per definire nella discussione successiva e finale quali siano le strategie e gli obiettivi.

Nell’emendamento numero 2 ci siamo permessi di aggiungere una serie di elementi che sono indicati all’interno del PRIT e che, secondo noi, vanno evidenziati nell’ordine del giorno. In particolare, alcuni di questi sono presenti nel PRIT, ma poco sottolineati nell’ordine del giorno. Mi riferisco alla centralità del trasporto ferroviario per lo spostamento di persone e merci, al coinvolgimento del sistema delle imprese nell’attuazione degli obiettivi, al percorso di partecipazione e condivisione con i soggetti pubblici e privati e con i cittadini, alla valorizzazione e al convinto investimento sulla mobilità ciclabile e sull’intermodalità e al consolidamento di un sistema integrato di mobilità con il trasporto collettivo. Questi punti sono già nel documento preliminare del PRIT e secondo noi vanno ripescati ed evidenziati all’interno dell’ordine del giorno.

Vengo all’emendamento numero 3. Quando andiamo a parlare della necessità di una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, l’ordine del giorno dice “valutiamolo”. Noi vogliamo andare decisamente verso questa transizione e quindi “valutare” ci sembra poco. Noi vogliamo andare oltre, perché è già stato valutato che questa cosa è urgente.

L’emendamento numero 4 sottolinea un aspetto che evidenziavo prima, un aspetto che secondo noi non appare in maniera sufficientemente importante nell’ordine del giorno, ovvero quello di invertire il consumo di suolo e lo sprawl residenziale delle aree produttive.

Non li sottolineo tutti, ma solo quelli principali.

Gli emendamenti 6 e 7 vanno a sottolineare la differenza sostanziale sulla quale ci confrontiamo a livello politico e di indirizzi sul PRIT, ovvero le grandi opere che voi volete sottolineare essere in continuità con il PRIT del 1998, ma noi no. Non lo vogliamo portare avanti perché, a nostro avviso, è solo uno spreco di risorse che va contro quelle cose che insieme auspichiamo. Insieme auspichiamo di spostarci verso una mobilità ferroviaria, verso una mobilità ciclabile, però, nel contempo, voi volete portare avanti, e noi no, la Cispadana, la Bretella, la Ti-Bre autostradale, il Passante, il People Mover e il TRC a Rimini e Riccione.

Noi queste proposte chiediamo di stralciarle. Su questo si basa anche la nostra differenza di visione, anche se su alcune cose, lo ribadisco, c’è un’unità di intenti che noi apprezziamo.

Con l’emendamento 8 chiediamo di sottolineare e di promuovere in maniera particolare la pianificazione diretta allo sviluppo della mobilità ciclopedonale.

L’emendamento 10 sottolinea il fatto che oltre alla diffusione delle tecnologie dell’elettrico e dell’ibrido va diffusa la rete di punti di ricarica pubblica che, quindi, secondo noi, in questa visione va inserita.

Infine, l’emendamento 11 chiede di sottolineare il fatto che dobbiamo invertire la tendenza al calo nella circolazione ciclopedonale, che purtroppo è stata registrata anche nel documento preliminare. Bisogna incentivare l’intermodalità fra trasporto pubblico locale, ferroviario e la bicicletta, partendo e incentivando – abbiamo parlato del fatto che la maggior parte degli spostamenti è sotto i dieci chilometri – gli spostamenti casa-lavoro con la bicicletta. Su questo abbiamo visto che c’è un emendamento che accetteremo sul fatto che oltre agli spostamenti casa-lavoro ci sono anche gli spostamenti casa-scuola. Questi per noi sono veramente importanti.

Visto che registriamo che la maggior parte degli spostamenti è sotto i dieci chilometri, questi sono pienamente compatibili, se ovviamente realizziamo le infrastrutture e le incentiviamo, con la mobilità ciclabile e ciclabile elettrica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Montalti.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì. Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Oltre ad illustrare gli emendamenti, chiedo alla consigliera Montalti se può dire quelli che ritiene accoglibili da parte dei presentatori, quindi Lega Nord e Movimento 5 Stelle, e quelli che, invece, non ritiene accoglibili.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Prego, consigliera Montalti.

 

MONTALTI: In premessa, visto che c’è stata una sottolineatura da parte del consigliere Bertani sul tema urbanistico, vorrei ribadire che l’impegno da questo punto di vista è forte. Abbiamo detto più volte, e anche ripreso in diversi passaggi dell’ordine del giorno, che siamo contro la dispersione urbanistica e proprio per questo ci prendiamo l’impegno di portare all’interno della futura legge urbanistica il tema infrastrutturale.

Pensiamo che questo sia l’impegno più forte, chiaro e deciso che si possa prendere rispetto alla correlazione tra il tema delle infrastrutture delle grandi opere e quello che riguarda la dispersione urbanistica e il consumo di suolo.

Dal punto di vista degli emendamenti, il confronto sul quadro conoscitivo, sul documento preliminare del PRIT e anche sul futuro PRIT è stato improntato al tema dell’ascolto e del confronto. È stato detto diverse volte che l’assessore Donini è venuto più volte in Commissione a confrontarsi con i commissari sui diversi passaggi che hanno portato e che stanno portando alla realizzazione del percorso del PRIT.

In questo senso, entrando nel merito dei vari emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, abbiamo intenzione di accettarne alcuni che ci sembrano un contributo interessante da parte delle minoranze al percorso in essere.

In particolare, entro già nelle dichiarazioni di voto, voteremo a favore degli emendamenti di cui ai numeri 3, 8, 9, 10 e 13, voteremo a favore degli emendamenti 11, 12 e 14 con la proposta, però, di un nostro subemendamento che vi è stato consegnato.

Nel dettaglio accetteremo quegli emendamenti che mettono un ulteriore accento sugli aspetti che riguardano la mobilità sostenibile e la mobilità ciclopedonale. Abbiamo subemendato l’emendamento 11 del Movimento 5 Stelle aggiungendo il tema dei percorsi sicuri casa-scuola, che sono una delle politiche fondamentali per educare e accompagnare i ragazzi e i bambini sin da piccoli a una mobilità differente. Accogliamo le considerazioni e i suggerimenti arrivati, per esempio, sul pezzo del sistema aeroportuale. Va bene assolutamente la specifica che è arrivata dalla Lega con il subemendamento che noi abbiamo proposto, così come il tema della valorizzazione dei servizi verso le aree periferiche e dei Comuni medio-piccoli.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.

Dichiaro conclusa la discussione generale sugli emendamenti e sull’ordine del giorno.

Chiudiamo la seduta antimeridiana. I lavori riprenderanno alle ore 15 con le interpellanze e poi proseguiranno con le dichiarazioni di voto e con la votazione degli emendamenti all’ordine del giorno 2937/1. Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,05

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta: il presidente della Giunta Stefano BONACCINI ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento interno; l’assessore BIANCHI e la vicepresidente dell’Assemblea legislativa Ottavia SONCINI.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

3023 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito". (28 07 16) A firma dei Consiglieri: Taruffi, Caliandro, Torri, Calvano, Marchetti Francesca, Prodi, Mori, Mumolo, Rossi Nadia, Lori, Iotti, Poli, Serri, Ravaioli, Campedelli, Bagnari, Sabattini, Zoffoli

3028 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Valorizzazione delle manifestazioni storiche dell'Emilia-Romagna". (29 07 2016) A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Rontini, Tarasconi, Paruolo, Pruccoli, Zoffoli, Calvano, Montalti, Ravaioli, Iotti, Soncini, Prodi, Cardinali, Campedelli, Caliandro, Lori, Rossi Nadia

3189 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Informazione, pubblicizzazione e trasparenza delle attività della Regione". (08 09 16) A firma della Consigliera: Piccinini

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

3019 - Interrogazione a risposta scritta circa la destinazione della totalità dei fondi disponibili alla sola agricoltura integrata volontaria, con particolare riferimento ad altre misure di tutela ambientale, come quelle agroambientali. A firma del Consigliere: Bignami

3020 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione di un Fondo Unico Regionale cui possano accedere tutti i Confidi in possesso dei prescritti requisiti, riconoscendone il ruolo di accompagnamento e di assistenza finanziaria della piccola e media impresa. A firma del Consigliere: Bargi

3021 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sblocco del turn over tramite l'eliminazione dei limiti previsti per le strutture sanitarie regionali per il completamento del piano assunzionale 2016, e la stabilizzazione delle professionalità presenti nel sistema sanitario. A firma del Consigliere: Sassi

3022 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di politiche industriali per la montagna, con particolare riferimento alla reindustrializzazione del sito non più utilizzato dalla Philips-Saeco di Gaggio Montano (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Piccinini, Sensoli, Bignami, Aimi

3024 - Interrogazione a risposta scritta circa l'assunzione a carico dell'AUSL di Bologna delle spese di patrocinio legale riguardanti alcuni medici. A firma del Consigliere: Bignami

3025 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per promuovere le strutture galleggianti munite di pannelli per la generazione di energia elettrica denominate "isole fotovoltaiche". A firma della Consigliera: Rontini

3026 - Interrogazione a risposta scritta circa le notizie riguardanti la fusione di fiere operanti nel territorio regionale, e le relative procedure. A firma della Consigliera: Piccinini

3027 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedimenti riguardanti l'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Foti

3029 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare il Percorso Sole Natura, con particolare riferimento al tratto esistente a monte del ponte Muratori, eroso dal fiume Panaro, a Vignola. A firma del Consigliere: Bargi

3030 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto deliberato dal Comune di Carpi riguardante l'integrazione sociale della popolazione nomade. A firma del Consigliere: Bargi

3031 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti le reti di scarichi di impianti siti nel Comune di San Pietro in Casale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3033 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se corrisponda al vero che la Regione intenda rilasciare, a titolo di concessione demaniale marittima, l’intero ammontare delle ATB (Aree di Tutela Biologica) mediante bando ad evidenza pubblica, considerando, inoltre, come le disposizioni contenute nella DGR n. 2510/03 porterebbero a disparità di trattamento tra i destinatari. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

3034 - Interrogazione a risposta scritta in merito al rifiuto, da parte dell’Assessore regionale Difesa del suolo e della costa, protezione civile, Politiche ambientali e della montagna, esplicitato durante la seduta della Commissione III del 21.06.2016, di avviare una indagine interna per appurare se vi siano stati omissioni o ritardi, da parte di uffici regionali, nell’attivare le procedure di allarme nell’alluvione che ha colpito Parma il 13.10.2014. A firma del Consigliere: Rainieri

3035 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le opinioni della Giunta in merito alle nuove disposizioni di Trenitalia circa i titoli di viaggio dei treni, i relativi abbonamenti e l’aumento delle loro tariffe. A firma del Consigliere: Foti

3036 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla nuova formulazione adottata dall’AUSL di Piacenza, volta ad escludere la fornitura gratuita di alcuni farmaci di fascia C anche con riferimento alle case residenze anziani. A firma del Consigliere: Foti

3037 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla modulistica concernente il consenso alla vaccinazione dei bambini, sottoposta ai genitori dal Servizio Sanitario Regionale AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3038 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle nuove regole decise da Trenitalia sui titoli di viaggio e sul relativo incremento tariffario sia per i biglietti singoli che per gli abbonamenti. A firma della Consigliera: Gibertoni

3039 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla nuova configurazione funzionale e organizzativa della nuova ARPAE a seguito della legge regionale di riordino n. 13 del 2015. A firma della Consigliera: Piccinini

3040 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione dell’impresa Stampi Group di Monghidoro che impiega attualmente 84 lavoratori e che è stata posta in liquidazione dal 20 maggio scorso. A firma del Consigliere: Bignami

3042 - Interrogazione a risposta scritta in merito a notizie stampa che confermerebbero l’utilizzo del cemento depotenziato nella ricostruzione di edifici pubblici nella bassa modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

3043 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incremento dei casi di interruzione volontaria della gravidanza riguardanti le donne straniere residenti sul territorio regionale, l’eventuale riorganizzazione dei consultori familiari, nonché la possibile istituzione di un Comitato Bioetico indipendente per la valutazione dei servizi consultoriali pubblici e privati. A firma del Consigliere: Bignami

3044 - Interrogazione a risposta scritta circa una lettera che 2200 famiglie residenti in Bologna hanno ricevuto dal Settore Politiche Abitative del Comune di Bologna e con la quale veniva loro comunicato che non sarebbe stato erogato il contributo integrativo per l’affitto 2015 a causa dell’esaurimento dei fondi. A firma del Consigliere: Bignami

3045 - Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere come la Giunta valuti la politica di trasporto pubblico locale attuata a Parma da SMTP e TEP e se intenda intervenire affinché SMTP e TEP investano i fondi che hanno a disposizione per migliorare il trasporto pubblico locale. A firma del Consigliere: Rainieri

3046 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i motivi per cui non è stata predisposta una bozza del Protocollo d’intesa e d’intenti per la realizzazione del completamento del raddoppio della Ferrovia Parma-La Spezia da sottoporre ai Consigli regionali delle tre regioni interessate. A firma del Consigliere: Rainieri

3047 - Interrogazione a risposta scritta circa l’eventuale affidamento, anche parziale, da parte dell'AUSL di Ferrara del servizio di ambulanza emergenza-urgenza ad organizzazioni accreditate, alle correlate attività di vigilanza sullo svolgimento del servizio, lo stato dei mezzi e la formazione dei volontari, nonché le soluzioni che si intendono adottare per ridurre le criticità esistenti sul territorio provinciale Ferrarese. A firma del Consigliere: Fabbri

3048 - Interrogazione a risposta scritta circa l’apertura di un centro islamico di grandi dimensioni nel comune di Bologna, le procedure adottate, nonché l’eventuale opportunità di regolamentare tali aperture pur nel rispetto della libertà di religione e di culto. A firma del Consigliere: Bignami

3051 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la percentuale dei controlli effettuati annualmente sui locali etnici della Regione, quale sia la percentuale di irregolarità riscontrate e quali le misure, di conseguenza, adottate. A firma del Consigliere: Foti

3052 - Interrogazione a risposta scritta relativamente alle procedure adottate dalla AUSL di Bologna in merito alla gestione del programma nazionale di formazione per l’Educazione continua in medicina (ECM). A firma della Consigliera: Piccinini

3053 - Interrogazione a risposta scritta relativamente alla gratuità o meno nel territorio regionale dei certificati medici per la riammissione ad asili nido, scuole dell’infanzia e dell’obbligo, nonché all’adozione di eventuali interventi al fine di garantire un’uniformità di trattamento dei cittadini nei diversi territori regionali. A firma del Consigliera: Rontini

3054 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se l’edificio in cui aveva sede la biblioteca di Nonantola, il cui tetto è collassato in data 3 agosto 2016, era incluso tra quelli da adeguare in base alla legge regionale 16 del 2012. A firma della Consigliera: Gibertoni

3055 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’applicazione nella Regione del D.P.R. n. 503 del 24 luglio 1996 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” e nello specifico di quanto previsto all’art. 25 che stabilisce la messa in opera di interventi idonei a facilitare l’accesso ai treni delle persone con difficoltà di deambulazione. A firma del Consigliere: Foti

3056 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di deliberazioni da parte della Direzione Generale dell'Azienda USL della Romagna, con particolare riferimento a rapporti convenzionali con la scuola di specializzazione di Chirurgia Generale dell’Alma Mater Studiorum, e sulle relative modalità di vigilanza e controllo. A firma del Consigliere: Foti

3057 - Interrogazione a risposta scritta circa criteri e modalità di erogazione, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, degli ausili tecnici di assistenza protesica da parte della AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3058 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda porre in essere per tutelare i dipendenti, della Alstom Ferroviaria S.p.A. di Bologna, che subirebbero una riduzione di 33 unità e per conoscere il futuro della sede Alstom di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3059 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative che si intendono intraprendere al fine di garantire la stabile apertura al pubblico del castello di Canossa in provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Foti

3061 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’applicazione delle delibere di Giunta n. 497/1996 e 1302/2004 che disciplinano i comportamenti e le attività da adottarsi in presenza di edifici pubblici e privati contenenti amianto nella Regione, a fronte delle segnalazioni provenienti da cittadini della provincia di Bologna che lamentano un cattivo stato di conservazione di immobili con coperture dei tetti in materiale eternit. A firma del Consigliere: Bignami

3062 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire per rivedere l’organizzazione dell’AUSL della Romagna per la cardiologia interventistica, alla luce di episodi che hanno visto il decesso di pazienti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

3063 - Interrogazione a risposta scritta per sapere il motivo per cui la fibra ottica posizionata nel sottosuolo delle vicinanze di San Nicolò non risulta sia collegata all'utenza e se non si ritenga, per una questione di pari condizione dei cittadini, rimuovere tutti gli ostacoli per una piena fruizione dei servizi anche quelli sociosanitari presenti nella rete. A firma del Consigliere: Fabbri

3064 - Interrogazione a risposta scritta per saper che giudizio dia la Giunta sui dati resi pubblici in data odierna dalla CISL, che registrerebbero un aumento significativo della disoccupazione nel I trimestre 2015 nell’area metropolitana bolognese e quali misure intenda adottare per invertire il declino dell'economia e dell'occupazione bolognese. A firma della Consigliera: Piccinini

3065 - Interrogazione a risposta scritta per sapere la posizione della Giunta circa la dichiarazione del Commissario regionale del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, riportata su Lepida News Letter 93 del mese di luglio, dalla quale si evince che Lepida spa ha verificato la fattibilità di voto elettronico producendo un prototipo di internet voting; considerato che tale dichiarazione appare in contrasto con la risposta dell'assessore Caselli, in data 14 dicembre 2015, all'atto di sindacato ispettivo n.1288 presentato dall'interrogante. A firma del Consigliere: Foti

3066 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad un parto presso il Policlinico Sant’Orsola, nel 2014, nel corso del quale un neonato perse la vita e sul cui episodio pende un procedimento penale, presso la Procura di Bologna, per omicidio colposo a carico dei medici e per omessa denuncia dell’omicidio da parte della struttura. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3067 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se i contratti di affitto e gestione, tra la Cooperativa Camelot e soggetti privati, che danno in concessione le strutture per ospitare i richiedenti asilo, nella provincia di Ferrara, siano tutte regolari. A firma del Consigliere: Fabbri

3068 - Interrogazione a risposta scritta in merito al sistema di riscossione dei tributi di bonifica nella Regione a seguito della riforma operata con la legge regionale n. 7 del 2012. A firma del Consigliere: Foti

3069 - Interrogazione a risposta scritta circa le ragioni per le quali il consorzio di bonifica di Piacenza abbia differito la riscossione dei contributi di bonifica. A firma del Consigliere: Foti

3070 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stata definita l’acquisizione al patrimonio dell’Amministrazione comunale di San Lazzaro di Savena del parcheggio pubblico interrato di via Gramsci, se sia stato revocato il relativo contributo a seguito del mancato rispetto del termine stabilito entro il quale andava effettuato il collaudo, se siano state applicate delle penali e le motivazioni per cui il parcheggio risulta essere ancora chiuso. A firma del Consigliere: Bignami

3071 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli alloggi ERP situati in Ravenna, Via F. Lanciani dove vi sarebbero state violazioni del regolamento, denunciate anche in sede di riunione con ACER da parte di inquilini e per sapere se l’Osservatorio regionale del sistema abitativo abbia stime di casi analoghi. A firma del Consigliere: Liverani

3072 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se le fonti di acqua sulfurea e marziale presenti all’interno del Parco delle acque minerali ad Imola risultano ancora attive e in che modo potrebbero essere valorizzate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3075 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda sollecitare alle amministrazioni comunali le verifiche per accertare il rispetto delle norme nei centri di cultura islamica, attivi in numerosi comuni della Regione e quale sia, inoltre, l’opinione della Giunta in ordine alla possibile apertura di un centro di cultura islamica a Bologna, in Via Emilia Levante 11/F. A firma del Consigliere: Foti

3076 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione creatasi nella comunità della località Gaibanella, in provincia di Ferrara, dove una lussuosa villa dovrebbe ospitare 30 migranti. A firma del Consigliere: Bignami

3077 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative siano state attivate per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e quali i percorsi per l’accesso al credito attivati a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale n. 6/2014 sino ad oggi e per sapere se siano disponibili dati in merito all’imprenditoria femminile in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Torri

3078 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali funzioni di vigilanza e controllo sono stati posti in essere dalla Direzione Generale e dalla Direzione sanitaria dell’Azienda USL di Romagna per verificare la compatibilità dello svolgimento di funzioni diverse in capo ad un Direttore di dipartimento dell’Azienda USL della Romagna. A firma del Consigliere: Foti

3079 - Interrogazione a risposta scritta in merito al massiccio ricorso a tirocini rivolti ai farmacisti e per sapere quanti siano i tirocini rivolti a laureati e diplomati nell’ultimo triennio, quanti tirocinanti abbiano, dopo la conclusione del tirocinio, un’occupazione coerente con il percorso di istruzione svolto, a fronte dei rischi di una progressiva dequalificazione di competenze e di retribuzione del lavoro in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Piccinini, Bertani

3080 - Interrogazione a risposta scritta per sapere con quali tempi e modalità la Giunta intenda rendere operativo il disposto della legge regionale n. 8 del 1994, modificata dalla l.r. n. 13 del 2016 per la gestione della fauna selvatica, quali i tempi e le modalità per le convenzioni con i centri di recupero della stessa fauna e quale il ruolo della (ex) polizia provinciale. A firma del Consigliere: Sassi

3081 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda disporre la sospensione dell’applicazione dei piani di bonifica approvati dai singoli Consorzi di bonifica, valutando, nel contempo, l’opportunità di modificare le procedure per la loro approvazione, ponendola in capo alla stessa Giunta in ottemperanza al principio di terzietà. A firma del Consigliere: Foti

3082 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi affinché vengano ripristinate le centraline di rilevazione del rumore prodotto dagli aerei in atterraggio e decollo, dislocate intorno all’aeroporto Marconi. A firma del Consigliere: Foti

3083 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai momenti formativi svoltisi a Sant’Agostino (FE) e a Mirabello (FE) per informare la popolazione sul processo di fusione dei Comuni in atto. A firma del Consigliere: Pettazzoni

3084 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno promuovere un accordo tra Regione e Prefetture al fine di elaborare un elenco costantemente aggiornato delle associazioni islamiche presenti sul nostro territorio, raccogliendo ogni informazione utile, come ad esempio, referenti, numero di persone iscritte, attività svolte, provenienza del denaro. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3087 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle interpretazioni normative e alla loro conseguente applicazione nelle aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico nella città di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3088 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere perché la documentazione relativa ai PEF (Piani Economici Finanziari) 2016 dei Comuni della Regione non è rinvenibile all’interno delle deliberazioni dei Consigli locali, né all’interno delle deliberazioni del Consiglio d’ambito, essendo presente solo una tabella riepilogativa. A firma del Consigliere: Bertani

3089 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla frequentazione, da parte di ignoti, della vecchia stazione ferroviaria di Bondeno (FE), così come accertato dalla Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese. A firma del Consigliere: Fabbri

3090 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano i centri di cultura islamica che risultino iscritti nel Registro Regionale delle Associazioni di promozione sociale e quali i contributi e/o i finanziamenti che abbiano ricevuto dalla Regione a partire dal 2005. A firma del Consigliere: Foti

3091 - Interrogazione a risposta scritta, in merito ad una forma di demansionamento professionale, subita da un medico, dirigente di una Struttura Semplice Dipartimentale presso lo IOR di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3092 - Interrogazione a risposta scritta circa la soppressione di posti letto della degenza ordinaria nel reparto di medicina fisica e riabilitativa e l’attività svolta dalla struttura complessa di radiologia diagnostica ed interventistica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3093 - Interrogazione a risposta scritta circa il tavolo tecnico in tema di sicurezza sui treni e nelle stazioni e le azioni pianificate per tutelare viaggiatori e personale del trasporto ferroviario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3094 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio di coordinamenti interforze per contrastare la pesca di frodo e le azioni poste in essere per contrastare il bracconaggio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3095 - Interrogazione a risposta scritta sulle notizie di nuovi flussi di stranieri richiedenti asilo e sulla gestione dell’accoglienza nella provincia di Forlì-Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

3096 - Interrogazione a risposta scritta circa gli episodi di aggressione all’uomo da parte di lupi e ibridi cane-lupo, gli interventi regionali sul fenomeno dell’ibridazione e il Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia. A firma del Consigliere: Rainieri

3097 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quali iniziative la Giunta regionale intenda assumere, anche in accordo con altri enti e soggetti interessati, per una riduzione duratura degli ungulati e dei danni da essi provocati, a partire da alcune valli della provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

3098 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quali iniziative la Giunta intenda assumere per contrastare la pratica abusiva dei massaggi sulle spiagge, anche sollecitando il Governo ad intervenire, e se la Giunta intenda promuovere campagne di informazione sui rischi di tale pratica. A firma del Consigliere: Foti

3099 - Interrogazione a risposta scritta circa le situazioni di morosità registrate verso le ACER e l’assunzione dei conseguenti provvedimenti previsti dalla legge regionale n. 24 del 2001. A firma del Consigliere: Foti

3100 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda richiedere agli organi statali competenti l’accelerazione della conferenza dei servizi e dell’esame delle proposte di legge per la salvaguardia dei lavoratori esodati. A firma del Consigliere: Foti

3102 - Interrogazione a risposta scritta circa i rapporti tra la Regione Emilia-Romagna e l’associazione Libera e in particolare sulle somme erogate e sugli incarichi affidati all’associazione o ai suoi responsabili. A firma del Consigliere: Foti

3103 - Interrogazione a risposta scritta circa la congruità dei contributi stanziati dalla Giunta per progetti di cooperazione internazionale, previsti dalla legge regionale n. 12 del 2002, anche in considerazione del contenimento della spesa pubblica. A firma del Consigliere: Foti

3105 - Interrogazione a risposta scritta circa l'eventuale manifestazione d'interesse per affitto del ramo d'azienda degli alberghi raccolta da Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa, ammessa al concordato preventivo, nonché il giudizio della Giunta sull'operato del management di tale società. A firma del Consigliere: Foti

3106 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda rivolgersi all'Ordine francescano o assumere altre iniziative per evitare la chiusura del santuario di Montepaolo a Dovadola (FC), dedicato a Sant'Antonio da Padova. A firma del Consigliere: Foti

3107 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura degli sportelli Cup e Saub a Finale Emilia (MO). A firma del Consigliere: Foti

3108 - Interrogazione a risposta scritta circa alcuni rimborsi ottenuti dal direttore generale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3109 - Interrogazione a risposta scritta sulle trattative per l'accordo sulla distribuzione "per conto" dei farmaci, sui controlli effettuati sulla distribuzione diretta, sulle differenze di utilizzo delle varie tipologie di distribuzione nelle diverse Ausl, nonché per sapere se la Giunta valuti la possibilità di rivedere l'abolizione del ticket sui farmaci in distribuzione diretta e per conto per sostenere la farmaceutica territoriale e se non ritenga di doverne valorizzare maggiormente la funzione svolta, soprattutto nei comuni montani. A firma del Consigliere: Bignami

3110 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire con diverse azioni, tra cui il riconoscimento dello stato di calamità naturale, per supportare le aziende agricole della bassa modenese colpite da una tromba d'aria tra il 18 e il 19 agosto 2016. A firma della Consigliera: Gibertoni

3111 - Interrogazione a risposta scritta circa il conferimento di un incarico di consulenza ad una componente della Consulta per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità. A firma della Consigliera: Gibertoni

3112 - Interrogazione a risposta scritta circa la polizza assicurativa sanitaria integrativa stipulata dalla Regione Emilia-Romagna a favore dei propri dipendenti. A firma del Consigliere: Bargi

3113 - Interrogazione a risposta scritta circa i risultati della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Sicilia, nella quale l'Istituto Ortopedico Rizzoli è individuato come gestore del centro ortopedico presso la struttura di Villa Santa Teresa di Bagheria. A firma del Consigliere: Bignami

3114 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisto, da parte della Giunta, e l'assegnazione ai Comuni di defibrillatori da mettere a disposizione di associazioni e società sportive dilettantistiche. A firma del Consigliere: Foti

3115 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda esprimersi favorevolmente in ordine all'entrata in vigore della facoltà di delimitare zone ed aree che evitino la proliferazione di negozi ed esercizi pubblici etnici nei centri storici. A firma del Consigliere: Foti

3116 - Interrogazione a risposta scritta circa le diverse fonti di finanziamento, e le modalità della loro gestione, degli interventi volti alla ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2012. A firma della Consigliera: Gibertoni

3117 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di accesso del personale sanitario, nelle diverse Ausl, al servizio di elisoccorso e i criteri di distribuzione dei relativi incentivi. A firma della Consigliera: Gibertoni

3118 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di acquisto e utilizzo dei biglietti ferroviari introdotte nel nuovo regolamento di Trenitalia e quali eventuali azioni la Giunta intenda assumere al riguardo. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Bargi, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni

3121 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le valutazioni della Giunta circa gli effetti della demolizione dell'edificio delle ex Officine ARBE Grafiche a Modena sul patrimonio culturale della regione. A firma della Consigliera: Gibertoni

3122 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta si sia attivata o intenda attivarsi presso i gestori in merito alle difficoltà di ricezione della telefonia mobile in alcune zone, in particolare montane, della regione. A firma del Consigliere: Foti

3123 - Interrogazione a risposta scritta circa la collaborazione della Regione alla campagna di promozione turistica "Sei in un Paese meraviglioso" di Autostrade per l'Italia, in particolare a proposito delle informazioni su Castel San Pietro Terme contenute nel cartellone posto nell'area di servizio Sillaro. A firma del Consigliere: Bignami

3124 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta si sia attivata per richiedere lo stato di calamità e quali provvedimenti intenda assumere per sostenere agricoltori e cittadini del modenese colpiti dal nubifragio del 20 agosto 2016. A firma del Consigliere: Aimi

3125 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione e la manutenzione del parco presso il fiume Reno a Bologna, con particolare riferimento ai fenomeni di esondazione che vi si verificano. A firma del Consigliere: Bignami

3127 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda attuare per proseguire le esperienze di cura dei disturbi del comportamento alimentare, in particolare adottando un nuovo programma triennale. A firma della Consigliera: Rontini

3128 - Interrogazione a risposta scritta circa i rimborsi dovuti dallo Stato alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per le cure prestate, dal 1998, a cittadini extracomunitari irregolari, nonché circa gli eventuali ammanchi per le Aziende sanitarie regionali dovuti a casi di cittadini comunitari non paganti o di cittadini stranieri registrati in Emilia-Romagna e sottoposti a cure in altri Paesi europei. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3129 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quali iniziative la Giunta intenda porre in essere o sollecitare alle Amministrazioni provinciali circa gli incidenti stradali causati da impatti con animali selvatici. A firma del Consigliere: Foti

3130 - Interrogazione a risposta scritta circa l’epidemia di West Nile virus, i contributi ai Comuni inerenti le attività previste dal piano arbovirosi e i risultati della campagna di prevenzione. A firma del Consigliere: Foti

3131 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto attivato a Marzabotto per avviare alcuni profughi alla formazione e al lavoro, nonché circa le dichiarazioni rese dal presidente del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto, riferendosi ad una manifestazione con cui si esprimeva contrarietà a tale progetto. A firma del Consigliere: Bignami

3132 - Interrogazione a risposta scritta circa gli incarichi e le consulenze legali affidati dalla Giunta ad esterni, la presenza di uffici legali presso la Presidenza della Giunta e gli enti regionali. A firma della Consigliera: Gibertoni

3133 - Interrogazione a risposta scritta circa le richieste di contributi avanzate dai Comuni per la realizzazione di microaree familiari per superare le grandi aree di sosta, come previsto dalla legge regionale n. 11 del 2015 sull’inclusione sociale di rom e sinti, in particolare circa il progetto presentato in proposito dal Comune di Rimini. A firma del Consigliere: Pompignoli

3134 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti di miglioramento sismico relativi agli ospedali di Carpi e di Mirandola (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

3135 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda approvare un piano straordinario di messa in sicurezza, dal punto di vista sismico, degli edifici pubblici sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

3136 - Interrogazione a risposta scritta circa la prospettata revisione del servizio di guardia medica, in particolare nelle ore notturne. A firma del Consigliere: Foti

3137 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritiro di finanziamenti, da parte della Provincia di Bologna, per l’ampliamento della struttura Conca Verde a Fontanelice (BO). A firma del Consigliere: Bignami

3138 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adeguamento dei servizi igienici in un alloggio ERP a Imola, assegnato ad una coppia di coniugi invalidi. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3139 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative adottate dalla Giunta a seguito dell’approvazione della risoluzione ogg. 826 relativa ai negoziati sul TTIP, le valutazioni conseguenti alla mancata approvazione di tale partenariato e le attività che si intende promuovere per sostenere la competitività internazionale dei settori agroalimentare e manifatturiero regionali. A firma del Consigliere: Foti

3140 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organizzazione del servizio nella Centrale operativa 118 Romagna, in particolare in condizioni di maltempo. A firma della Consigliera: Gibertoni

3141 - Interrogazione a risposta scritta circa i requisiti per ricoprire l’incarico di dirigente presso le ACER, con particolare riguardo ad un dirigente di ACER Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3142 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti, ottenuti a seguito del sisma del 2012, destinati alla sicurezza sismica del Policlinico di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

3143 - Interrogazione a risposta scritta sulle garanzie occupazionali previste per il riassorbimento del personale a seguito della prevista chiusura dello sportello Cup presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, nonché sulle dichiarazioni rese da una sindacalista in ordine alla trasparenza del servizio. A firma del Consigliere: Foti

3144 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione del patrimonio immobiliare della Regione, con particolare riguardo all’ordinanza di messa in sicurezza di Palazzo Montalto, emessa dal Sindaco di Sarsina (FC). A firma del Consigliere: Foti

3145 - Interrogazione a risposta scritta circa l’apertura di centri culturali islamici, con particolare riguardo a quello previsto in via Ristori a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3147 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura dello sportello del CUP dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

3148 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la discarica ASA di Castel Maggiore (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

3149 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano di riorganizzazione degli Ospedali della Romagna, con particolare riferimento al depotenziamento del reparto di chirurgia di quello di Rimini. A firma del Consigliere: Foti

3150 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione dell'olio di palma e dei prodotti che lo contengono nei cibi serviti negli ospedali. A firma della Consigliera: Gibertoni

3151 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per innovare e garantire l’efficacia delle politiche regionali per la non autosufficienza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3152 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati circa la tutela dei cittadini che, per legittima difesa, reagiscano contro i loro aggressori. A firma del Consigliere: Foti

3153 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche sollevate dalle associazioni sindacali del personale operante nel settore sanitario in merito alla riorganizzazione di tale settore. A firma della Consigliera: Gibertoni

3154 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare, nel territorio regionale, la diffusione dell’integralismo islamico e tutelare la popolazione dal pericolo legato a tale forma di terrorismo. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

3155 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire un efficace controllo delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale pubbliche e private. A firma del Consigliere: Foti

3156 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i malfunzionamenti e le interferenze connesse alla installazione di una antenna per telefonia mobile in una rotonda stradale a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

3157 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Piano Nazionale della Fertilità ed il “Fertility Day”. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

3158 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire, da parte delle AUSL, la protezione dei dati sanitari e della privacy dei pazienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

3159 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura estiva di sportelli dei Centri per l’Impiego, i costi ad essi relativi e la loro efficacia, con particolare riferimento al territorio riminese. A firma della Consigliera: Sensoli

3160 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l’assistenza medica nelle ore notturne senza aumentare il carico di lavoro alle strutture dell’emergenza. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3161 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedimenti riguardanti una discarica abusiva sita nel territorio di Grizzana Morandi (BO). A firma del Consigliere: Bignami

3162 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per potenziare le strutture sanitarie romagnole, con particolare riferimento a quelle situate nel territorio riminese. A firma della Consigliera: Sensoli

3163 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il fenomeno, in continuo aumento, del randagismo e dell’inselvatichimento di cani. A firma del Consigliere: Foti

3164 - Interrogazione a risposta scritta circa le modificazioni da apportare alla legge regionale sulla parità e contro le discriminazioni di genere, con particolare riferimento alle norme riguardanti il settore lessicale e linguistico. A firma del Consigliere: Foti

3165 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l’utilizzo di mosto concentrato rettificato al fine di aumentare la gradazione alcolica dei vini, con particolare riferimento al territorio romagnolo. A firma del Consigliere: Pompignoli

3166 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l’apertura della stagione di raccolta dei tartufi e la relativa normativa. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

3168 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli e la riduzione delle spese e dei costi dei Consorzi di Bonifica. A firma del Consigliere: Foti

3169 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare i lavoratori ed i soggetti colpiti dalla liquidazione coatta amministrativa della Coopsette. A firma del Consigliere: Foti

3170 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi, le spese, i rimborsi ed i compensi riguardanti i componenti degli organi preposti ai Consorzi di bonifica. A firma del Consigliere: Foti

3172 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il parcheggio sito nel Piazzale Clementini, a Rimini. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

3173 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la rete fognaria e la fossa Imhoff situata in località Selva, a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3174 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'utilizzo di mosto di uve concentrato rettificato (MCR). A firma del Consigliere: Bignami

3175 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la situazione relativa a Bologna Fiere SpA ed al relativo piano industriale. A firma della Consigliera: Piccinini

3176 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione di uno stabilimento sito a Imola da parte della Newco "3elleN". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3178 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione del servizio di dialisi svolto presso il Centro di Copparo (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

3179 - Interrogazione a risposta scritta circa gli aumenti tariffari e le nuove norme riguardanti l'utilizzo dei biglietti ferroviari introdotti da Trenitalia. A firma del Consigliere: Taruffi

3180 - Interrogazione a risposta scritta circa la tipologia dei danni ammessi a contributo e le percentuali minime dei risarcimenti relativi all'alluvione che ha colpito la provincia di Piacenza nel 2015. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3181 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le problematiche riguardanti l'incendio verificatosi nell'impianto di selezione dei rifiuti di Coriano, in località Raibano, in data 3/4 settembre 2016. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

3182 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abbattimento di parte dell'ospedale di Fiorenzuola d'Arda e i lavori per la costruzione del "Blocco B". A firma del Consigliere: Foti

3183 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni per rendere nuovamente transitabile il ponte sul Trebbia che collega la strada provinciale n. 7 di Agazzano alla strada T.A.V. nel comune di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

3184 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati sull’efficacia e coerenza occupazionale delle attività formative e di politica attiva del lavoro programmata e finanziata dalla Regione. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani

3186 - Interrogazione a risposta scritta circa dichiarazioni dell’Assessore Emma Petitti in merito all’applicazione della legge 20 maggio 2016, n. 76, recante "Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze" da parte del Sindaco di Finale Emilia. A firma del Consigliere: Foti

3187 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quanti sono i Comuni, nei quali è in corso il procedimento di fusione, che hanno optato per l’elezione a suffragio universale diretto dei componenti dei Municipi. A firma del Consigliere: Bignami

3190 - Interrogazione a risposta scritta circa le conseguenze della chiusura del progetto "Mense Bio Emilia-Romagna" sui servizi di refezione scolastica comunale. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

3191 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi per aggiornare i Livelli essenziali di assistenza (LEA) per persone con disturbi dello spettro autistico e l’utilizzo delle risorse statali stanziate per tali soggetti. A firma della Consigliera: Sensoli

3192 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative da assumere affinché i cittadini extracomunitari presenti in regione siano sottoposti a vaccinazione obbligatoria. A firma del Consigliere: Foti

3193 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione di Piani Didattici Personalizzati (PDP) da parte degli istituti scolastici secondari di secondo grado della regione. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3194 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori e i tempi per il rispristino della viabilità sulla strada provinciale 15 di Parma in località Castello di Ravarano ostruita per il crollo di massi. A firma del Consigliere: Rainieri

3195 - Interrogazione a risposta scritta circa la convenzione tra Intercent-ER e PFIZER Srl per la fornitura del vaccino pneumococcico coniugato polisaccaridico purificato "Prevenar 75" per le Aziende Sanitarie della Regione. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3196 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura da parte dell'Agenzia delle Entrate dello Sportello delocalizzato a Vergato. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

3197 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione del personale del Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3198 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione della L.R. n. 15/2013 da parte dei Comuni per la segnalazione di eventuali irregolarità nella classificazione catastale degli immobili. A firma del Consigliere: Bignami

3199 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni per risolvere le criticità nella manutenzione e nella sicurezza delle strade percorse dai cicloturisti. A firma del Consigliere: Bertani

3200 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per affrontare e risolvere le problematiche riguardanti i minori stranieri non accompagnati, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

3201 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela dei lavoratori della azienda Selcom di Bologna. A firma del Consigliere: Caliandro

3204 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il futuro dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Faenza e Lugo, con particolare riferimento alla loro qualificazione tramite investimenti sul parto indolore e sull'analgesia epidurale delle partorienti. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari, Bessi

 

Risoluzioni

 

3032 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla previsione, nella legge delega di riordino del diritto fallimentare, di disposizioni riguardanti la condizione dei subappaltatori e dei fornitori nei territori in stato di emergenza, quali la Bassa modenese colpita dal sisma del maggio 2012. (29 07 2016) A firma dei Consiglieri: Campedelli, Rontini, Tarasconi, Serri, Bagnari

3041 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché venga rinnovata la convenzione tra le Aziende USL e le Aziende Ospedaliero-Universitarie di Ferrara e Bologna, al fine di completare la copertura della registrazione dei tumori nell’area Vasta Emilia Centrale. (02 08 16) A firma della Consigliera: Piccinini

3049 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere ogni azione possibile, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di garantire la continuità produttiva ed occupazionale dell’azienda Parmacotto S.p.A. (03 08 2016) A firma dei Consiglieri: Lori, Caliandro, Cardinali, Iotti, Serri, Rontini

3050 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la realizzazione di una rete di colonnine per la ricarica elettrica veloce sulle tratte autostradali regionali, nonché ad impegnarsi presso i Ministeri competenti al fine di ottenere finanziamenti aggiuntivi per ulteriori proposte progettuali nell’ambito del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica-PNIRE. (03 08 2016) A firma del Consigliere: Bertani

3073 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adoperarsi con le proprie competenze per garantire la massima trasparenza e il rispetto della legalità in tutte le situazioni che hanno a che vedere con l’immigrazione e la religione islamica, alla luce dell’incremento di espulsioni dall’Italia di soggetti sospettati di radicalizzazione islamica, anche residenti nel nostro territorio regionale. (08 08 2016) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Marchetti Daniele, Rancan, Delmonte, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Bargi

3074 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere presso il Governo l’obiettivo di dichiarare l’epatite C emergenza nazionale e di applicare ai brevetti dei farmaci biologici efficaci contro questa patologia, l’art. 70 “Licenza obbligatoria per mancata attuazione”. A firma del Consigliere: Alleva

3085 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune per sollecitare la stipula di un’Intesa, nel rispetto dell’articolo 8 della Costituzione, e da approvarsi con legge dello Stato, che regoli i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche italiane. (10 08 2016) A firma del Consigliere: Bignami

3086 - Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare con Trenitalia la possibilità di ripristinare la regolamentazione in essere sino al 30 luglio 2016 o, di riconoscere, almeno, una settimana di validità ai biglietti a fronte dei disagi che i viaggiatori subiscono dopo l’entrata in vigore del nuovo biglietto regionale ferroviario. (11 08 2016) A firma del Consigliere: Bertani

3101 - Risoluzione per impegnare la Giunta a garantire l'apertura del Centro di recupero e di rieducazione funzionale di Villanova sull'Arda mantenendone inalterate struttura, funzioni e organico e favorendo la specializzazione, l’integrazione e l’estensione dei servizi offerti, al fine di renderlo punto di riferimento per il trattamento dei mielolesi, nonché a garantire la capillarità del Servizio sanitario regionale, assicurando il mantenimento dei presidi ospedalieri esistenti anche nelle realtà comunali più contenute. (22 08 2016) A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3119 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso l'Unione europea, il Governo e il Parlamento per modificare la normativa concernente il "bail in" delle banche. (24 08 2016) A firma del Consigliere: Foti

3120 - Risoluzione per impegnare il Presidente della Regione e la Giunta regionale a richiedere l'accelerazione della conferenza dei servizi sulle risorse disponibili per le precedenti salvaguardie e l'assegnazione in sede legislativa alle competenti Commissioni parlamentari delle proposte di legge tese a sostenere i lavoratori esodati non ancora salvaguardati. (24 08 2016) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3126 - Risoluzione per impegnare la Giunta a realizzare diverse iniziative tese ad escludere l’utilizzo dell’olio di palma negli alimenti e ad aderire alle linee guida del CFS (Commitee on World Food Security) – FAO per una gestione responsabile delle terre, delle foreste e dei bacini. (26 08 16) A firma della Consigliera: Piccinini

3146 - Risoluzione circa le azioni da attuare per consentire la riscossione dei crediti residui della impresa CFF Filiberti di Bedonia riguardanti la costruzione del palazzo del Parlamento della Repubblica di Malta, anche al fine di evitare crisi aziendali e conseguenze economiche e sociali nel relativo territorio appenninico. (01 09 16) A firma del Consigliere: Rainieri

3177 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nelle politiche di sostegno alle progettualità attivate nei territori montani, come quelle promosse dall'Unione Valle Savio, a favorire modelli e buone pratiche riguardanti l'economia del territorio montano e la relativa occupazione, predisponendo inoltre le necessarie risorse e favorendone l'accessibilità. (06 09 16) A firma dei Consiglieri: Montalti, Zoffoli, Serri, Bagnari

3185 - Risoluzione circa il riordino ospedaliero dell’Area Vasta della Romagna, in particolare per quanto concerne l’Ospedale degli Infermi di Faenza (RA). (08 09 16) A firma del Consigliere: Liverani

3188 - Risoluzione circa l’introduzione del Benessere Equo e Sostenibile (BES) quale parametro nelle politiche di programmazione economico-finanziaria. (08 09 16) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

3202 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, anche presso il Governo, volte a trasmettere alle autorità venezuelane un messaggio di ferma condanna dell'uso della violenza da qualsiasi parte provenga, di rispetto della libertà di espressione, associazione e riunione dei cittadini, dei parlamentari dell'opposizione e degli organi di stampa. (12 09 16) A firma del Consigliere: Aimi

 

Interpellanze

 

3060 - Interpellanza circa le condizioni contrattuali applicate dall’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO) e più in generale nel distretto modenese della lavorazione delle carni, il licenziamento di due delegati sindacali e le azioni da porre in essere affinché venga ristabilito il rispetto dei CCNL del comparto. A firma dei Consiglieri: Alleva, Taruffi

3104 - Interpellanza circa l'eventuale collaborazione prestata da un'ex staffetta partigiana, intervistato da Repubblica Bologna il 19 agosto 2016, alla Fondazione o alla Scuola di Pace di Monte Sole, nonché sui contributi erogati a tali enti. A firma del Consigliere: Foti

3167 - Interpellanza circa la situazione e le procedure in corso relativamente alla cooperativa Di Vittorio ed alla società Polis spa. A firma del Consigliere: Foti

3203 - Interpellanza circa problematiche riguardanti l'uso del Mosto Concentrato Rettificato (MCR). A firma del Consigliere: Bertani

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

2725 - Interrogazione a risposta scritta circa le limitazioni all'accesso ai documenti riguardanti il negoziato sul TTIP, con particolare riferimento al rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. A firma del Consigliere: Rainieri

2728 - Interrogazione a risposta scritta circa le piante organiche dei Comandi Provinciali e delle sedi distaccate del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento alla situazione riguardante la Provincia di Piacenza. A firma della Consigliera: Gibertoni

2730 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e dati riguardanti i Consorzi di Bonifica e la relativa gestione e contribuenza. A firma del Consigliere: Foti

2731 - Interrogazione a risposta scritta circa la destinazione di somme versate dai cittadini a titolo di contribuenza montana. A firma del Consigliere: Foti

2732 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inclusione della Città di Faenza in aree (UTO) sottoposte a contributi di bonifica montana. A firma del Consigliere: Foti

2735 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la gestione dei rifiuti radioattivi presso l'Ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2739 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti lo svolgimento del servizio di trasporto di pazienti e di ambulanza presso il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi (BO), ed i relativi lavoratori. A firma della Consigliera: Piccinini

2741 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inserimento di una zona pianeggiante nel Comune di Faenza in una unità territoriale (UTO) per la quale è previsto, a carico dei cittadini, il pagamento di contributi di bonifica riguardanti zone montane. A firma del Consigliere: Liverani

2744 - Interrogazione a risposta scritta circa l'estensione dei destinatari della delibera del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2016, al fine di consentire l'erogazione dei relativi fondi ai Comuni colpiti dalle violente precipitazioni e grandinate avvenute in data 28-29 maggio 2016. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Fabbri

2747 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare la funzionalità della rete fognaria sita in Via Martelli, a Ravalle (FE), evitando il ripetersi di allagamenti delle abitazioni e delle proprietà limitrofe al civico 187. A firma del Consigliere: Fabbri

2754 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per effettuare un programma di screening "a cascata" per ridurre i rischi connessi all'ipercolesterolemia familiare. A firma della Consigliera: Sensoli

2756 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza, presso le case della salute, di dispositivi idonei alla conservazione dei farmaci anche in caso di blackout elettrico. A firma della Consigliera: Gibertoni

2760 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi riguardanti i lavori di ripascimento dell'arenile di Lido di Spina. A firma del Consigliere: Bignami

2763 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedimenti riguardanti l'edilizia scolastica e le strutture sanitarie a Spilamberto. A firma della Consigliera: Gibertoni

2765 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare le aree del fiume Po e in particolare quelle soggette a protezione ambientale, contrastando inoltre la pesca di frodo. A firma del Consigliere: Rancan

2768 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti la sanità, e le relative strutture, a Castel S. Pietro, con particolare riferimento alla riduzione dei relativi posti-letto. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2770 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la costruzione del nuovo ospedale di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

2771 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi utilizzati, relativamente al sisma, da parte dei soggetti attuatori quali Province, Comuni, Aziende sanitarie e ospedaliere, provenienti da donazioni di Enti e/o privati, compresi i rimborsi assicurativi ed i fondi EUSF. A firma del Consigliere: Foti

2772 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione e l'analisi della terra ancora non sgomberata, derivante dal movimento franoso verificatosi a Zocca a seguito di eccezionali eventi atmosferici, e che occupa il parcheggio del relativo Palazzetto dello Sport. A firma del Consigliere: Bargi

2773 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione degli operatori del settore alimentare impegnati nella produzione dei pasti per la ristorazione scolastica. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2780 - Interrogazione a risposta scritta circa lo smantellamento del Sabbiodotto di Lido di Spina (FE), che porta a effettuare i lavori nell’arenile circostante l’ex Bagno della Polizia, di fianco al canale Logonovo. A firma del Consigliere: Bignami

2785 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione in cui versa l'area ex Sipe Nobel "Le Basse" di Spilamberto (MO), la necessità della sua bonifica e l’accesso alla stessa da parte di cittadini. A firma della Consigliera: Gibertoni

2787 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative contro la violenza di genere e per contrastare il femicidio e inoltre per agire sia nelle sedi di confronto Stato/Regioni al fine di sollecitare un incremento dei fondi per la lotta alla violenza contro le donne e sia per potenziare la rete regionale dei centri antiviolenza. A firma della Consigliera: Gibertoni

2788 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione delle "Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica" redatte dal Ministero della salute che consentono ai bambini di usufruire di pasti vegetariani o vegani presso il servizio di refezione scolastica. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

2789 - Interrogazione a risposta scritta circa la garanzia di una adeguata assistenza socio sanitaria, secondo il modello Hub & Spoke, ai pazienti affetti dalla malattia di Huntington, l’attività dei sei Centri autorizzati dalla Regione per la cura di tale malattia e circa la presa in carico di pazienti con questa patologia in tutte le Asl della Regione attraverso un protocollo unico. A firma della Consigliera: Sensoli

2791 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie relative alla chiusura di sportelli Cup sul territorio della Provincia di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

2792 - Interrogazione a risposta scritta circa la petizione presentata all’Ausl di Piacenza per il mantenimento dei servizi sanitari attualmente attivi sul territorio stesso. A firma del Consigliere: Foti

2796 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alla promozione in tutte le strutture sanitarie regionali dell'allattamento al seno, qualora non vi siano patologie che lo sconsigliano. A firma della Consigliera: Gibertoni

2797 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di una spesa eccedente quanto contrattualmente previsto dal contratto integrativo aziendale dell’AUSL di Bologna per l'erogazione dell'indennità prevista dall'art. 44, comma 6 CCNL comparto sanità del 01/09/1995 ai tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) per il 2014, 2015 e per gli anni antecedenti. A firma della Consigliera: Piccinini

2798 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alla designazione di unico soggetto da parte dell'Asl unica della Romagna a ricoprire il duplice ruolo di Responsabile prevenzione e protezione (RSPP) e di medico competente (MC) coordinatore e di coordinatore dei medici autorizzati. A firma del Consigliere: Pompignoli

2799 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dei servizi sanitari nei periodi estivi, le procedure per le assunzioni necessarie a garantire il servizio, anche in considerazione delle presenze turistiche sul territorio. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli

2800 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione del Piano di classifica dei Consorzi di Bonifica operanti sul territorio della Regione. A firma della Consigliera: Gibertoni

2803 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura di valutazione dei rischi per i fattori di stress lavoro-correlato eseguita dall’Asl e dalle aziende ospedaliere bolognesi, sui fabbisogni di personale e sui piani di assunzione per l'anno 2016. A firma della Consigliera: Piccinini

2804 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione gratuita ai minori dei dispositivi per il monitoraggio del diabete e l’iter per il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104/92. A firma della Consigliera: Sensoli

2805 - Interrogazione a risposta scritta circa le disposizioni del Regolamento per l'accesso del Consorzio di bonifica di Burana riguardanti l’accesso alla documentazione elettorale del Consorzio stesso. A firma della Consigliera: Gibertoni

2811 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo del Free Style Libre nel trattamento della malattia diabetica e le prospettive di utilizzo del presidio in fascia pediatrica. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro, Calvano

2814 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per combattere le Infezioni Correlate all'Assistenza (ICA) e quelle nosocomiali, e per informare circa l'uso corretto dei farmaci. A firma della Consigliera: Sensoli

2825 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'iter di costruzione del nuovo polo socio-sanitario territoriale Lubiana-San Lazzaro-Cittadella di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2835 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i controlli sui mitili delle piattaforme situate nella riviera romagnola, e la risposta ad un precedente atto ispettivo relativo a detta tematica. A firma del Consigliere: Bertani

2837 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di utilizzare podologi per l'adempimento dei servizi rivolti alle cure del piede, con particolare riferimento agli anziani ed alla situazione esistente a Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

2839 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire gli attacchi dei lupi e salvaguardare le attività antropiche, con particolare riferimento agli allevamenti ovi-caprini ed al territorio piacentino. A firma del Consigliere: Foti

2840 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche, anche di natura burocratica, riguardanti la fruizione dei servizi sanitari, con particolare riferimento alla situazione relativa al territorio del comune di Ottone (PC). A firma del Consigliere: Foti

2842 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti richieste avanzate nei confronti di titolari di concessioni cimiteriali perpetue in merito alle spese di manutenzione dei cimiteri. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Piccinini

2843 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a fronte delle necessità e delle richieste avanzate dal settore dell'agricoltura, attraverso la Coldiretti, con particolare riferimento alla manifestazione svoltasi a Bologna in data 23 giugno 2016. A firma del Consigliere: Bignami

2844 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per limitare il consumo di suolo e l'espansione urbanistica, con particolare riferimento alla situazione relativa a San Giovanni in Persiceto (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

2846 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il collegamento tra Reggio Emilia ed il Passo del Cerreto ed i relativi lavori, con particolare riferimento alla Strada Statale 63. A firma del Consigliere: Sassi

2847 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante le strutture sanitarie di Forlimpopoli e di Bertinoro e la valorizzazione dei medici di medicina generale. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2848 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intromissione di un soggetto all'interno dell'Aeroporto Marconi e le azioni da attuare per evitare il ripetersi di tali situazioni. A firma della Consigliera: Piccinini

2854 - Interrogazione a risposta scritta circa deliberazioni e revoche di atti riguardanti la Direzione Generale dell'Azienda USL della Romagna, con particolare riferimento a rapporti convenzionali relativi all'otorinolaringoiatria. A firma del Consigliere: Foti

2857 - Interrogazione a risposta scritta circa una nuova normativa che preveda l'obbligo di apporre cartelli con il divieto di balneazione e una campagna informativa sui pericoli della stessa nelle acque interne regionali. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri

2859 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema dell'accoglienza ferrarese gestito da Asp. A firma del Consigliere: Fabbri

2860 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni causati ad allevatori e agricoltori dalla fauna selvatica nel comprensorio dell'alta Valmarecchia. A firma del Consigliere: Pompignoli

2862 - Interrogazione a risposta scritta circa la modifica delle procedure previste dalla delibera del Consiglio regionale n. 849 del 1998 relativa agli oneri di urbanizzazione e la reale destinazione di tali oneri primari e secondari nei comuni della regione. A firma della Consigliera: Piccinini

2864 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per assicurare l’informazione in merito al divieto di balneazione nelle acque interne della regione di cui alla delibera di Giunta n. 540 del 2016. A firma del Consigliere: Sassi

2868 - Interrogazione a risposta scritta circa la mobilità riguardante 123 dipendenti del gruppo Bologna Fiere spa. A firma del Consigliere: Alleva

2869 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se siano stati raggiunti accordi di collaborazione tra centrali d’acquisto di diverse Regioni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2871 - Interrogazione a risposta scritta circa l’operazione condotta lunedì 27 giugno 2016 dai carabinieri della Compagnia di Cesena insieme agli agenti della Polizia municipale cesenate e a quella di Mercato Saraceno che ha portato al riscontro di irregolarità in sei appartamenti situati nelle frazioni di Osteria di Piavola, Bacciolino, Luzzena e San Carlo e a denunce per immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera straniera clandestina. A firma del Consigliere: Pompignoli

2875 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di chiudere la sede dei Monopoli di Forlì accorpandola con la sede doganale di Cesena. A firma del Consigliere: Foti

2876 - Interrogazione a risposta scritta circa il prolungamento del reciproco regime sanzionatorio tra Unione Europea e Federazione Russa, in considerazione dei danni economici che sta subendo l'economia dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

2877 - Interrogazione a risposta scritta circa il processo di revisione della rete ospedaliera e le fusioni in corso tra aziende sanitarie territoriali con aziende ospedaliere. A firma della Consigliera: Sensoli

2878 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa a pagamento dei parcheggi ad uso esclusivo del personale del Policlinico S. Orsola Malpighi e sulla mancanza di convenzioni per l’abbonamento ai mezzi di trasporto pubblici standardizzati a livello provinciale per tutti i dipendenti pubblici. A firma del Consigliere: Bignami

2879 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione dell'angiografo per il servizio di radiologia interventistica dell'ospedale "Santa Maria delle Croci" di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

2882 - Interrogazione a risposta scritta circa il tema dell'articolazione territoriale e dell'operatività delle diverse specializzazioni della Polizia di Stato in Emilia-Romagna e, fra esse, della Polizia postale e delle comunicazioni. A firma del Consigliere: Foti

2883 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano della Regione per la riduzione delle liste di attesa per gli esami e le visite specialistiche, come comunicato da notizie di stampa. A firma del Consigliere: Pompignoli

2886 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla crisi in cui versa la cooperativa 3Elle di Imola, specializzata in porte, finestre e infissi. A firma del Consigliere: Bignami

2887 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento delle compensazioni rivolte alle ASP, al fine di ridurre l’effetto dell’IRAP, di cui alla risoluzione oggetto 1939, approvata dalla Commissione "Politiche per la salute e politiche sociali", in data 29 febbraio 2016. A firma del Consigliere: Rancan

2888 - Interrogazione a risposta scritta circa l’assetto organizzativo delle "Case della salute", con particolare riguardo al ruolo assegnato ai medici di medicina generale. A firma della Consigliera: Sensoli

2895 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione della zanzara tigre nella regione Emilia-Romagna e le iniziative per contrastarne l’infestazione. A firma del Consigliere: Pettazzoni

2896 - Interrogazione a risposta scritta circa i parti affidati in libera professione e in particolare su quello verificatosi due anni fa presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna con decesso del neonato. A firma del Consigliere: Bignami

2900 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di riscossione dei voucher presso la rete delle tabaccherie abilitate. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Marchetti Francesca

2901 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di riqualificazione riguardante il ponte sul fiume Trebbia a San Nicolò di Rottofreno (PC) e il contributo economico destinato dal compartimento Anas di Bologna per tale realizzazione. A firma del Consigliere: Foti

2902 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alla ridefinizione dell'organizzazione delle Centrali Operative 118. A firma del Consigliere: Bignami

2903 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi per mettere in sicurezza il ponte della Strada Provinciale 40 che collega il Comune di Travo (PC) alla SS45. A firma del Consigliere: Rancan

2904 - Interrogazione a risposta scritta in ordine all’eliminazione delle Unioni di Prodotto e alla costituzione delle Destinazioni Turistiche previste dalla L.R. 4/2016 e inoltre circa la mancata regolarizzazione catastale dell’arenile da parte del Comune di Bellaria-Igea Marina. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2907 - Interrogazione a risposta scritta in ordine all’utilizzo di ammortizzatori sociali da parte della Società Cooperativa 3Elle di Imola ed alla situazione della Newco 3ElleN che ne ha acquisito un ramo aziendale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2908 - Interrogazione a risposta scritta in ordine all’accoglienza di immigrati stranieri in una struttura dove in precedenza era ubicata una 'casa-famiglia' per anziani a Macerone (Cesena). A firma del Consigliere: Pompignoli

2909 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti i parcheggi relativi ai dipendenti del Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2912 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il personale sanitario e tecnico-sanitario, il relativo turnover ed il rispetto delle norme sul riposo giornaliero. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2913 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti riguardanti dipendenti del Centro per l'impiego di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2914 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema aeroportuale regionale, con particolare riferimento agli scali di Bologna e di Forlì. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini, Sensoli

2922 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione di piscine pubbliche da parte di soggetti che indossino indumenti diversi dai costumi da bagno, con particolare riferimento alla situazione esistente a Fidenza ed ai fedeli della religione mussulmana. A firma del Consigliere: Rainieri

2923 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la stazione ferroviaria di Funo ed il relativo collegamento con l'Interporto di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2931 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da attuare circa la tutela sanitaria delle Forze dell’Ordine e degli operatori addetti all’assistenza degli immigrati. A firma del Consigliere: Fabbri

2932 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sfalcio della vegetazione presente ai lati della strada provinciale Virgiliana, con particolare riferimento al tratto tra Bondeno e Pilastri. A firma del Consigliere: Fabbri

2933 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire i collegamenti telefonici ed internet nelle zone dell'Appennino Reggiano. A firma del Consigliere: Delmonte

2935 - Interrogazione a risposta scritta circa l’installazione di tende, di capienza ipotizzabile pari a 800 posti, destinate ad ospitare migranti all’interno dell’ex Cie di Via Mattei a Bologna. A firma del Consigliere: Foti

2936 - Interrogazione a risposta scritta circa i tirocini attivati nel corso degli anni, con particolare riferimento ai contratti di lavoro ad essi conseguenti, specie nel settore degli esercizi farmaceutici. A firma del Consigliere: Paruolo

2938 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, anche dal punto di vista tecnologico, la sicurezza delle ferrovie regionali, con particolare riferimento a quelle con binario unico. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

2939 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere la situazione di degrado in cui versa l'ex stabilimento balneare Lidò di Lido delle Nazioni (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

2940 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le criticità e le problematiche riguardanti i Pronto soccorso regionali e potenziarli, con particolare riferimento a quello dell'Ospedale di Cesena. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

2947 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mantenere i livelli occupazionali e produttivi dello stabilimento Unigreen sito a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Torri

2948 - Interrogazione a risposta scritta circa i mancati pagamenti di ticket sanitari, con particolare riferimento alla situazione relativa a Modena ed ai cittadini stranieri. A firma del Consigliere: Bargi

2949 - Interrogazione a risposta scritta circa la proroga relativa al termine di 24 mesi indicato dalle ordinanze commissariali per il ripristino dei danni subiti dalle abitazioni colpite dal sisma. A firma del Consigliere: Fabbri

2950 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione, durante il periodo estivo, dei posti letto presso l'Ospedale di Vergato. A firma del Consigliere: Bignami

2951 - Interrogazione a risposta scritta circa la prevenzione ed il debellamento della tubercolosi negli istituti penitenziari e nei centri di prima accoglienza per immigrati. A firma della Consigliera: Gibertoni

2956 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'attivazione, a Bagheria, di un dipartimento ortopedico e riabilitativo gestito dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2957 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione di posti-letto negli Ospedali nel periodo estivo, con particolare riferimento alla situazione esistente nel territorio bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

2959 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza il sistema ferroviario regionale, anche tramite l'applicazione del sistema Scmt e la verifica dei carichi di lavoro dei dipendenti del settore. A firma del Consigliere: Alleva

2960 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure poste in essere dall'AUSL di Modena relativamente alla Casa della Salute di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

2961 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento dell'Unità Spinale da Villanova a Fiorenzuola d'Arda. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2962 - Interrogazione a risposta scritta circa decisioni del Policlinico S. Orsola Malpighi riguardanti comandi richiesti da dipendenti con figli disabili a carico. A firma della Consigliera: Piccinini

2967 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda FCA VM Motori di Cento (FE). A firma del Consigliere: Alleva

2968 - Interrogazione a risposta scritta circa l'istituzione di nuove unità semplici dipartimentali da parte dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con particolare riferimento alla razionalizzazione della spesa sanitaria. A firma del Consigliere: Foti

2969 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dello stabilimento di Modena della azienda Kverneland. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2974 - Interrogazione a risposta scritta circa un incarico legale attribuito relativamente a vicende riguardanti l'Ospedale di Cona. A firma del Consigliere: Bignami

2985 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il ridimensionamento dei servizi sanitari attualmente svolti nei territori montani, con particolare riferimento al servizio di pediatria dell'Ospedale di Porretta Terme. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Piccinini

2986 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di assegnazione della verifica dei titoli di viaggio sui mezzi di trasporto pubblico locale, con particolare riferimento al territorio provinciale di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2997 - Interrogazione a risposta scritta circa le ricadute economiche ed occupazionali in Emilia-Romagna connesse all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

2999 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori dello stabilimento Lamborghini Calor di Dosso di S. Agostino (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

3062 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire per rivedere l’organizzazione dell’AUSL della Romagna per la cardiologia interventistica, alla luce di episodi che hanno visto il decesso di pazienti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

3063 - Interrogazione a risposta scritta per sapere il motivo per cui la fibra ottica posizionata nel sottosuolo delle vicinanze di San Nicolò non risulta sia collegata all'utenza e se non si ritenga, per una questione di pari condizione dei cittadini, rimuovere tutti gli ostacoli per una piena fruizione dei servizi anche quelli sociosanitari presenti nella rete. A firma del Consigliere: Fabbri

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 21/07/2016 al 07/09/2016:

 

DPGR n. 166 del 22/07/2016

Dichiarazione di decadenza di Fabrizio Matteucci da Componente del Consiglio delle Autonomie Locali e nomina in sostituzione di Michele De Pascale, ai sensi dell'art. 5, C.1 della L.R. n. 13/2009 s succ. modifiche. Conferma del Sindaco di Bologna Virginio Merola e del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

 

DPGR n. 169 del 27/07/2016

Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Ferrara.

 

DPGR n. 174 del 29/07/2016

Procedimento di estinzione per inerzia dell'IPAB "Istituto figlie povere di Sant'Antonio" di Parma (PR) - Nomina del commissario ad acta incaricato della redazione dell'inventario del patrimonio e della ricognizione dei rapporti attivi e passivi- Presa d'atto della rinuncia del commissario nominato precedentemente.

(Comunicazione n. 35 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2016/1995 del 12/09/2016)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

 

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