Espandi Indice
Legislatura IX - Commissione V - Verbale del 17/04/2013 antimeridiano

     

     

     

     

    Verbale n. 7

    Seduta del 17 Aprile 2013

     

    Il giorno 17 aprile 2013 alle ore 10,43 si è riunita presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport, convocata con nota prot. n. 15993 del 12/04/2013.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e Nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    PAGANI Giuseppe

    Presidente

    Partito Democratico

    5

    assente

    FIAMMENGHI Valdimiro

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    3

    presente

    LEONI Andrea

    Vicepresidente

    PDL - Popolo della Libertà

    5

    assente

    BARBATI Liana

    Componente

    Italia dei Valori – Lista Di Pietro

    2

    assente

    CASADEI Thomas

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

    CAVALLI Stefano

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    4

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    2

    presente

    GARBI Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    GRILLINI Franco

    Componente

    Gruppo Misto

    2

    presente

    LOMBARDI Marco

    Componente

    PDL – Popolo della Libertà

    4

    presente

    MALAGUTI Mauro

    Componente

    PDL – Popolo della Libertà

    2

    presente

    MARANI Paola

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MEO Gabriella

    Componente

    Sinistra Ecologia Libertà – Idee Verdi

    2

    assente

    MORICONI Rita

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC – Unione di Centro

    1

    assente

    PARUOLO Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    2

    assente

    PIVA Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    SCONCIAFORNI Roberto

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    presente

    VECCHI Luciano

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

     

    Sono presenti il consigliere Damiano ZOFFOLI in sostituzione di Pagani e la consigliera Luciana SERRI in sostituzione di Paruolo.

     

    Sono presenti: Barbara ATTILI (Serv. Legislativo e qualità della legislazione), Venerio BRENAGGI (Serv. Turismo e qualità aree turistiche), Francesca BERGAMINI (Serv. Programmazione, valutazione e interventi regionali nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro), Luciano GIUFFRIDA (Serv. Commercio, turismo e qualità aree turistiche).

     

    Presiede la seduta: Valdimiro FIAMMENGHI

    Assiste il Segretario: Adolfo ZAULI

    Resocontista: Laura SANVITALE

     


    Il vicepresidente FIAMMENGHI, in assenza del presidente Pagani, dichiara aperta la seduta alle ore 10.43.

     

     

    Sono, altresì, presenti i consiglieri Cavalli, Defranceschi, Garbi, Grillini, Lombardi, Malaguti, Marani, Moriconi, Piva, Sconciaforni, Serri (in sostituzione di Paruolo), Vecchi Luciano e Zoffoli (in sostituzione di Pagani).

     

     

     

    Il vicepresidente FIAMMENGHI mette in votazione l’approvazione del verbale n. 5 del 27 marzo 2013.

     

    La commissione approva il verbale all’unanimità dei presenti.

     

     

     

    3808 - Relazione per la sessione comunitaria dell'Assemblea legislativa per l'anno 2013, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 16/2008.

     

     

    Il vicepresidente FIAMMENGHI, prima di approfondire il tema della sessione comunitaria, cede la parola alla dr.ssa Attili per un’informazione sul metodo.

     

    La dr.ssa ATTILI ricorda che quest’anno, in accordo con i presidenti di tutte le commissioni, si è deciso di fare una sola seduta, in ciascuna delle commissioni coinvolte, in cui concentrare sia la discussione, sia l’approvazione del parere. Per fare ciò è stato effettuato, sempre con i presidenti delle commissioni, un lavoro di ricognizione sul programma di lavoro della Commissione europea, sulla relazione della Giunta regionale sullo stato di conformità dell’ordinamento e sul rapporto conoscitivo approvato come ogni anno dalla Giunta regionale, per dare all’Assemblea una serie di dati informativi per svolgere il lavoro, e sono state redatte delle bozze di parere che sono state inviate a tutti i consiglieri, suscettibili d’integrazione con i contributi che i vari commissari potranno apportare a seguito della discussione.

     

    La dr.ssa BERGAMINI evidenzia, sul tema dell’internazionalizzazione del sistema d’istruzione, che, già dal 2011, vi è in Emilia-Romagna, un sistema di riconoscimento dei titoli di qualifica adeguato a quello europeo, al fine di promuovere la mobilità per studio e per lavoro. Si sta tentando di adeguare il sistema nazionale in tal senso, poiché la nuova programmazione comunitaria prevede ex ante l’obbligo di possedere sistemi già strutturati di riconoscimento dei titoli. Al fine di contrastare la dispersione scolastica, tra gli obiettivi Europa 2020 nella prossima programmazione regionale saranno previsti specifici programmi sulla mobilità, rivolti a giovani dai 15 ai 18 anni impegnati nei corsi d’istruzione e formazione professionale. Rammenta, inoltre, che sono stati avviati, mediante l’impiego delle risorse del Fondo sociale europeo (FSE), per le zone colpite dal sisma, progetti sperimentali che hanno costituito laboratorio per testare le linee della nuova programmazione. In questa logica le sperimentazioni vanno nell’ottica europea di consentire un’esperienza di mobilità all’estero ad almeno il 6% di giovani coinvolti nei percorsi d’istruzione e formazione. E’ stata presentata un’azione progettuale sul sistema degli IEFP in corso di valutazione. Nella nuova programmazione si affronta il tema della necessità di ammodernamento dei servizi pubblici per l’occupazione, questione oggetto di raccomandazioni dell’Unione europea. La Regione Emilia-Romagna ha già un impianto che rispetta standard di funzionamento e sistemi di valutazione; la novità risiede nell’aver previsto un sistema di certificazione di competenze acquisite in modo non formale, attraverso percorsi lavorativi.

     

    Entra il consigliere CASADEI.

     

    Aggiunge che è in corso una valutazione dell’assetto dei centri per l’impiego; si attende la definizione del quadro normativo sulle province e delle relative competenze sul tema dell’accreditamento delle strutture. Sull’innovazione e ricerca sottolinea che la Regione sta tentando di migliorare le reti di collaborazione fra il sistema della ricerca e delle imprese, affrontando anche il tema dell’alta formazione. Nella nuova programmazione si sta lavorando, infatti, con l’assessorato attività produttive per la definizione di nuove conoscenze in connessione con il tema del trasferimento tecnologico. Vi è, infatti, la necessità sia dell’acquisizione di nuove competenze per stimolare l’occupazione, sia dell’innovazione del sistema produttivo per recuperare competitività. Il sistema comunitario richiede partenariati forti nei processi di programmazione e nell’attuazione delle misure previste dai programmi operativi. L’azione innovativa regionale si pone nella logica delle sfide sociali comprese nel programma 2020. Il “Position Paper” della Comunità europea, il documento del Dipartimento di sviluppo economico per l’Italia indicano le priorità della programmazione. La Regione Emilia-Romagna, al fine di accrescere la competitività delle imprese e l’occupazione, ha posto l’accento sull’area della meccanica e della motoristica, compresa quella agroalimentare e delle nuove energie. La nuova programmazione non guarda soltanto all’innovazione delle specializzazioni produttive della Regione, ma anche a porre le condizioni per il rilancio delle industrie creative e culturali, strumenti d’innovazione e di occupazione. Viene valorizzato il tema delle programmazioni territoriali. Relativamente alle risorse del FSE rammenta come l’Emilia-Romagna costituisca, con la Lombardia, la regione che ha avuto da sempre programmazioni molto più pesanti rispetto alla programmazione FESR, raggiungendo la soglia del 70%.

     

    Il dr. BRENAGGI esprime preoccupazione per la scarsità delle risorse europee sul turismo, poiché si rischia di perdere l’egemonia turistica dell’Europa. L’aggressione di mercati extraeuropei e le politiche di altre nazioni erodono in via crescente il mercato, con ricadute negative sull’Italia e sull’Europa. Rammenta che nella scorsa sessione comunitaria l’attuale commissione aveva espresso l’interesse alla proposta di prevedere un marchio turistico europeo come certificazione di qualità. L’Unione europea non ha accolto per ora la proposta; pertanto appare opportuno sollecitare una progettualità concreta che vada in tal senso. Se non si garantiscono le adeguate risorse da parte dell’Unione europea, non sarà più possibile compiere le necessarie opere d’innovazione sulle strutture ricettive. Segnala l’attuale bando di 7 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture alberghiere, che consentirà 35-40 interventi. Sottolinea che nel 2012, se nell’Europa meridionale gli arrivi sono aumentati del 2%, a Hong Kong la crescita è stata del 16%. Il cambiamento di scenario globale a livello turistico impone politiche diverse, poiché il micro-aiuto statale non è più sufficiente per mantenere il livello di competitività. Auspica, pertanto, l’adozione di una risoluzione che chieda un sostegno da parte dell’Unione europea ai bacini turistici d’interesse, mediante azioni specifiche di valorizzazione. Occorre porre azioni concrete di attuazione dell’art. 195 del Trattato di Lisbona, che pone le basi giuridiche di legittimazione dell’intervento dell’Unione europea nel settore del turismo, incoraggiando la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese interessate.

     

    Esce la consigliera MORICONI.

     

    Il dr. GIUFFRIDA rammenta la questione dell’adempimento della direttiva Bolkestein. Contro l'Italia è stata avviata una procedura d’infrazione per incompatibilità tra il sistema di rinnovo automatico delle concessioni balneari e la libertà di stabilimento e circolazione dei servizi. Al fine di chiudere la procedura d’infrazione, il rinnovo automatico è stato eliminato con la legge comunitaria 2010 e si è prevista una delega al Governo per l'adozione di un decreto legislativo di riordino della materia. A decorrere dal 1° gennaio 2011 le concessioni sono prorogate al 2015; i nuovi rilasci devono prevedere una procedura di evidenza pubblica. La proroga era sottesa alla ridefinizione del quadro normativo nazionale. La delega al Governo è pendente; attualmente un tavolo tecnico interregionale nella Conferenza Stato-Regioni sta tentando di definire la questione normativa, in attesa di uscire dal quadro d’incertezza.

     

    Il consigliere VECCHI ringrazia per il lavoro eccezionale svolto dalla dr.ssa Attili e dai rappresentanti della Giunta regionale. Rileva che la Regione non si limita a tenere sotto controllo le questioni europee, ma opera una politica di forte interazione, come nel campo della formazione, che contribuisce alla definizione delle regole europee. Si tratta di un settore decisivo, perché la Regione Emilia-Romagna ha sempre garantito un’allocazione di risorse per la capacità e per la qualità di gestione delle risorse del FSE. Rimane ferma l’esigenza di una programmazione basata su di un forte legame con il territorio, per garantire l’efficacia degli interventi. Rileva, inoltre, che - pur se formalmente l’Unione europea ha la possibilità di adottare provvedimenti sul settore del turismo, seppure in via sussidiaria rispetto alle iniziative nazionali - di fatto la politica comunitaria è stata condizionata dal fatto che i paesi con maggior peso decisionale hanno scarso interesse a investire sul turismo. Investire sul turismo significa agevolare alcune realtà come la costiera amalfitana rispetto ad altre realtà, ad esempio tedesche, che non hanno attrattiva turistica. Ritiene, pertanto, utile la sollecitazione ad attuare un’iniziativa sul turismo a livello europeo, valorizzando i fondi strutturali a disposizione.

     

    Il consigliere LOMBARDI ritiene che nella risoluzione da proporre vada posto un richiamo all’art. 195 del trattato, ossia alla competitività delle aziende, perché l’insensibilità dell’Europa è ingiustificata e dannosa per il territorio italiano. Le economie più in crisi (Spagna, Italia, ma anche Francia), potrebbero trarre vantaggi dall’incremento del turismo.

     

    Escono i consiglieri SCONCIAFORNI, DEFRANCESCHI, GRILLINI e CAVALLI.

     

    Sottolinea che l’Europa, a seguito dell’applicazione della direttiva servizi, ci richiama a rivedere la disciplina delle agenzie di viaggio per quanto riguarda i servizi complementari. Nel procedere alla revisione della legge n. 7 del 2003, occorre risolvere la criticità rappresentata dall’impossibilità delle associazioni di volontariato di far aderire alle gite sociali soggetti che non siano soci. Propone, pertanto, il seguente emendamento: “Sulla base di quanto emerge dal Rapporto conoscitivo della Giunta regionale per la sessione comunitaria 2013 e per quanto attiene al percorso di monitoraggio e attuazione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno (cd. direttiva servizi) relativamente agli aspetti di competenza di questa commissione, attinenti la disciplina dei servizi turistici, con particolare riferimento all'attività di organizzazione viaggi, si segnala l'opportunità di procedere ad adeguare l'ordinamento regionale cogliendo anche l'occasione per rivedere la disciplina inerente l'organizzazione di viaggi da parte di associazioni di volontariato e ONLUS, per consentire la partecipazione alle cd. "gite sociali" non solo ai soci, ma anche ai rispettivi familiari. Ferma restando la salvaguardia delle agenzie di viaggio da comportamenti di concorrenza sleale”.

     

    Il consigliere MALAGUTI condivide le preoccupazioni sul turismo; l’Europa ha un difetto di origine, poiché si è accontentata di un’unione dal punto di vista amministrativo e non politico. Vi è mancanza di unitarietà politica. Cita la direttiva Bolkestein, che non ha tenuto conto delle differenze territoriali. Chiede se vi siano novità sul diverso atteggiamento tenuto dall’Europa rispetto alla Spagna, che ha provveduto alla proroga delle concessioni demaniali per 75 anni senza incorrere in alcuna infrazione.

     

    Il dr. GIUFFRIDA rileva che si sta operando un approfondimento; la differenza sostanziale sta nel fatto che la Spagna ha sottoposto la propria proposta all’Europa, prima di adottarla. In Italia, invece, dove esistono molti organismi di concertazione, compresa la Conferenza Stato-Regioni, l’iniziativa di alcune regioni di agire autonomamente su scelte normative senza alcuna condivisione ha determinato un intervento non solo sulla legge di quelle regioni, ma a cascata anche sulla legge nazionale, premessa della procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Auspica un chiarimento della questione data la necessità di valorizzare la nostra imprenditoria turistica, che ha specificità diverse rispetto al resto dell’Europa, dove il demanio marittimo è costituito soltanto dall’arenile e non vi sono strutture fisse. In Italia sull’arenile vi sono le imprese, tipicità del prodotto turistico italiano.

     

    Il dr. BRENAGGI rileva che la proposta del consigliere Lombardi fa seguito a un’interrogazione a cui la Giunta ha risposto che è in corso una valutazione sulla necessità o meno di intervenire sulla normativa regionale, anche alla luce delle ultime norme nazionali che hanno aggiunto ulteriori elementi di liberalizzazione. All’interno delle agenzie di viaggio non si può uscire dal core business, vendita di viaggi. Ritiene che si tratta di un equilibrio delicato; le agenzie di viaggi sono imprese, a differenza delle associazioni, per cui consentire ai familiari degli associati di partecipare alle gite sociali rischierebbe di erodere clientela alle agenzie di viaggi.

     

    Il vicepresidente FIAMMENGHI rileva che l’integrazione al documento sia utile e importante; occorre segnalare la necessità di un atteggiamento radicalmente diverso rispetto al passato, consapevoli che o si decide di ritenere il turismo un’industria, alla quale occorre dare le politiche di sostegno, o si cessa di competere a livello internazionale. Occorrono politiche diverse per il settore del turismo. Rispetto alle concessioni demaniali sottolinea la singolarità della discussione di questi anni; la decisione assunta nella comunitaria del 2012 aiuta l’Italia a discutere sulla propria vocazione turistica, per valorizzare l’intero sistema turistico. Ritiene che sia necessario andare oltre la direttiva Bolkestein mediante la costruzione di una trattativa con l’Europa. Propone di accogliere l’emendamento del consigliere Lombardi.

     

    La dr.ssa ATTILI rileva l’utilità di inserire nella risoluzione l’invito a dare piena attuazione all’art. 195 del trattato, nell’ottica che l’Unione europea si faccia portavoce di una strategia che sarà declinata all’interno, ma anche verso l’esterno, per contrastare la concorrenza dei paesi extraeuropei, con la sottolineatura che molti Stati attualmente in crisi sono quelli a più alta vocazione turistica.

     

    Il vicepresidente FIAMMENGHI pone, quindi, in votazione il seguente testo di parere come emendato:

     

    “Con riferimento alla partecipazione regionale alla fase ascendente, la commissione segnala il proprio interesse per i seguenti atti:

    Internazionalizzazione dell’istruzione superiore;

    Ammodernamento dei servizi pubblici dell’occupazione;

    Proposte volte a rafforzare i sistemi di partenariato per la ricerca e l’innovazione nel quadro di Orizzonte 2020, relativamente agli aspetti di propria competenza.

     

    Con riferimento al cd. Pacchetto aiuti di stato, la commissione si riserva di valutare gli eventuali aspetti di competenza al momento della presentazione delle due principali iniziative segnalate nel programma di lavoro 2013: Modernizzazione degli aiuti di stato: regolamento generale di esenzione per categoria (800/2008); Modernizzazione degli aiuti di stato nei settori chiave.

     

    Considerata la competenza della commissione in materia di pari opportunità, si segnala, inoltre, anche se non fa parte delle iniziative previste nel programma di lavoro della Commissione europea per il 2013, l’iniziativa: Mid-term review of the Strategy for equality between women and men (2010- 2015).

     

    Con riferimento all’iniziativa Marchio europeo nel settore del turismo, prevista nel programma di lavoro della Commissione europea 2012 e non ancora presentata, la commissione ribadisce il proprio interesse, sottolineando ancora una volta l’importanza del turismo in termini di stimolo per la crescita, lo sviluppo economico e la creazione di nuova occupazione. In questa prospettiva la commissione richiama l’attenzione sulla necessità di dare piena attuazione all’art. 195 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che introduce per la prima volta una competenza dell’Unione sul turismo per supportare e rafforzare l’innovazione e la competitività delle imprese del settore, nel rispetto e valorizzazione delle specificità che caratterizzano i sistemi turistici dei diversi Stati membri; nonché di adottare una strategia europea condivisa sul turismo in grado di rendere l’Europa competitiva e concorrenziale rispetto ai paesi extra-UE anche attraverso progetti realizzati congiuntamente dagli Stati membri. La commissione evidenzia, infatti, che proprio i paesi dell’area euro al momento più in difficoltà sono quelli a maggiore vocazione turistica e con significative potenzialità di sviluppo del settore sia in termini di crescita economica che occupazionale. In questo senso la commissione rinnova l’invito a puntare sempre di più, anche a livello regionale, sullo sviluppo e l’innovazione del settore turismo attraverso l’integrazione delle politiche nell’ambito degli obiettivi di coesione sociale, economica e territoriale, soprattutto nella fase di definizione dei prossimi programmi operativi regionali relativi al periodo di programmazione finanziaria 2014-2020. Il nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali, infatti, sarà un’importante occasione per programmare, sviluppare e sostenere concretamente politiche del turismo innovative, integrate e sostenibili, che tengano conto della nostra specificità territoriale anche nell’ottica di un incremento quantitativo e qualitativo dell’occupazione nel settore e dei servizi offerti.

     

    Con riferimento al tema delle concessioni demaniali a finalità turistico ricreative, evidenziato anche lo scorso anno nel contesto dei lavori per la Sessione comunitaria 2012, la commissione riafferma la necessita di mantenere grande attenzione sul tema, affinché la disciplina che dovrà essere definita dallo Stato sia improntata ai principi di concorrenza e libera prestazione di servizi e rappresenti l'opportunità di valorizzare e promuovere le eccellenze dell’offerta turistica a livello regionale.

     

    In vista del prossimo ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014 -2020, la commissione sottolinea lo stretto collegamento tra le iniziative preannunciate dal programma di lavoro della Commissione europea per il 2013 relative alla formazione, occupazione, ma anche innovazione e ricerca e l’importanza del Fondo sociale europeo (FSE) come strumento per la programmazione e attuazione delle politiche regionali. La commissione evidenzia, quindi, la necessità di non ridimensionare, ma anzi incrementare, la quota di investimenti sul FSE e sulle relative politiche e sottolinea che il livello di programmazione più adatto a programmare e attuare interventi mirati sulle persone è e deve restare quello regionale. La commissione evidenzia, inoltre, la necessità di orientare le nuove politiche per la formazione e l’occupazione su settori innovativi e in grande espansione come green economy, TIC, servizi alla persona e turismo, da intendersi, però, non solo come settori economici “a se stanti” in grado di generare occupazione qualificata, ma anche come elementi di trasformazione, crescita e sviluppo di tutti i diversi settori e comparti economici, in base a un approccio trasversale in grado di garantire realmente importanti ricadute quantitative e qualitative sull’occupazione, anche in termini di riqualificazione professionale.

     

    Con riferimento alla fase discendente, sulla base di quanto emerge dal Rapporto conoscitivo della Giunta regionale per la sessione comunitaria 2013 per quanto attiene al percorso di monitoraggio e attuazione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno (cd. direttiva servizi), si segnala l’opportunità di procedere con l’adeguamento dell’ordinamento regionale relativamente agli aspetti di specifica competenza di questa commissione attinenti la disciplina dei servizi turistici (in particolare in relazione all’attività di organizzazione di viaggi), cogliendo l’occasione per valutare la possibilità di rivedere anche la disciplina inerente l’organizzazione di viaggi da parte di associazioni di volontariato e ONLUS, per consentire la partecipazione alle cd. “gite sociali” non solo ai soci, ma anche ai rispettivi familiari, ferma restando l’attenta valutazione delle possibili conseguenze e la piena salvaguardia degli operatori del settore (agenzie di viaggio) da comportamenti di concorrenza sleale”.

     

    La commissione esprime parere favorevole all’unanimità dei presenti con 30 voti a favore (PD, PDL)

     

     

    Il vicepresidente FIAMMENGHI dichiara chiusa la seduta alle ore 11,43.

     

     

     

     

     

     

     

     

    Approvato nella seduta del 5 giugno 2013.

     

     

     

     

     

     

     

    Il Segretario

    Il Vicepresidente

    Adolfo Zauli 

    Valdimiro Fiammenghi

     

    Espandi Indice