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Legislatura X - Commissione Parità - Processo Verbale del 10/06/2015 antimeridiano

Processo verbale n. 8

Seduta del 10 giugno 2015

 

Il giorno 10 giugno 2015 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2015.23817 del 05/06/2015, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione per la Promozione di condizioni di piena Parità tra donne e uomini, in seduta congiunta con la Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali e in seduta ordinaria.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

MORI Roberta

Presidente

Partito Democratico

7

presente

MARCHETTI Daniele

Vicepresidente

Lega Nord Emilia e Romagna

3

presente

MUMOLO Antonio

Vicepresidente

Partito Democratico

7

presente

AIMI Enrico

Componente

Forza Italia

2

presente

ALLEVA Piergiovanni

Componente

L’ALTRA Emilia Romagna

1

assente

DELMONTE Gabriele

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

3

presente

FOTI Tommaso

Componente

Fratelli d’Italia AN

1

assente

GIBERTONI Giulia

Componente

Movimento 5 Stelle

5

assente

LIVERANI Andrea

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

3

assente

LORI Barbara

Componente

Partito Democratico

1

presente

MARCHETTI Francesca

Componente

Partito Democratico

2

presente

PRODI Silvia

Componente

Partito Democratico

2

presente

PRUCCOLI Giorgio

Componente

Partito Democratico

2

presente

RAVAIOLI Valentina

Componente

Partito Democratico

2

presente

ROSSI Nadia

Componente

Partito Democratico

5

presente

SERRI Luciana

Componente

Partito Democratico

2

assente

TORRI YURI

Componente

Sinistra Ecologia Libertà

2

assente

 

 

Partecipano alla seduta: K. Petropulacos (Direzione generale sanita' e politiche sociali per l'integrazione); C. Melega (Presidente della Commissione Regionale Percorso Nascita); F. Signani (Agenzia sanitaria e sociale regionale); M.A. Nicoli (Area comunità, equità e partecipazione); A. Brambilla e S. Borsari (Servizio assistenza territoriale).

 

 

Presiede la seduta: Roberta MORI

Assiste il segretario: Enzo Madonna

Funzionario estensore: Vanessa Francescon

 


La Presidente MORI dichiara aperta la seduta alle ore 10,25.

 

-          Informativa dell’Assessorato politiche per la salute sui consultori familiari;

 

-          Informativa dell’Assessorato politiche per la salute sulla medicina di genere.

 

La Presidente MORI saluta i presenti e cede la parola ai tecnici per lo svolgimento delle informative.

 

Il direttore PETROPULACOS introduce gli argomenti della discussione.

 

La dottoressa NICOLI svolge l’informativa in tema di medicina generale con il supposto di slide.

 

La Presidente MORI chiede un approfondimento circa la formazione di base.

 

Risponde la dottoressa SIGNANI.

 

La dottoressa BORSARI svolge l’informativa sui consultori familiari.

 

Intervengono i consiglieri PARUOLO, MUMOLO, LORI, PRODI, TARUFFI, CARDINALI, ROSSI, BAGNARI e ZOFFOLI.

 

Il dott. MELEGA, il dott. BRAMBILLA, il direttore PETROPULACOS, e la dott.ssa BORSARI forniscono i chiarimenti e gli approfondimenti richiesti.

 

La seduta congiunta termina alle ore 12,45.

 

La Commissione prosegue i lavori in seduta ordinaria:

 

618- Relazione per la Sessione Comunitaria dell'Assemblea legislativa per l'anno 2015, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 16/2008.

(Sede consultiva – parere alla Commissione Bilancio e Affari generali ed istituzionali)

 

La presidente MORI, con il consenso dei consiglieri presenti, chiede loro di esprimersi sulla bozza di parere distribuita nei giorni scorsi.

 

La Commissione, con 26 voti a favore (PD), nessun contrario e 5 astenuti (LN, FI-AN), esprime il seguente parere:

 

“La Commissione assembleare per la promozione di piena Parità tra donne e uomini, riunitasi in sede consultiva, ai sensi dell’articolo 38, comma 1 del regolamento interno ha preso in esame, per quanto di competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2015, la Relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale all’ordinamento comunitario per il 2014, il Rapporto conoscitivo per la sessione comunitaria dell’Assemblea legislativa, parte integrante della Delibera di Giunta n. 501/2015.

 

Premesso che la promozione della parità di genere si basa su un approccio metodologico trasversale (principio del mainstreaming) che deve permeare la programmazione e la definizione di tutte le politiche pubbliche di settore, cui si accompagnano interventi mirati, in linea con l’approccio della Strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015 dell’Unione europea, che rappresenta il punto di riferimento anche per le politiche e le attività poste in essere dalla Regione, con riferimento agli atti preannunciati dalla Commissione europea nel proprio Programma di lavoro per il 2015, la Commissione ritiene di particolare interesse, tra le nuove iniziative previste dall’Allegato I, i seguenti atti: Revisione intermedia della strategia Europa 2020; Promuovere l’integrazione e l’occupabilità nel mercato del lavoro; Pacchetto sulla mobilità dei lavoratori.

 

Con riferimento all’Allegato II contenente l’elenco delle proposte pendenti ritirate o modificate, la Commissione segnalata l’iniziativa n. 58 Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 92/85/CEE del Consiglio concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento. Dal programma di lavoro della Commissione europea, infatti, emerge che su questa importante iniziativa, presentata nel 2008 e finalizzata a migliorare la tutela delle donne lavoratrici, non si riesce a trovare l’accordo necessario per la sua definitiva approvazione. Alla luce dell’importanza del tema della tutela della maternità sul luogo di lavoro e costituendo, questo atto, un possibile caposaldo delle future politiche a livello europeo, nazionale e anche regionale, sulla conciliazione tra vita professionale e familiare, la Commissione si rammarica del ritardo dell’iter di approvazione della proposta di direttiva esistente, auspicando il raggiungimento di un accordo di alto profilo in grado di incidere concretamente sulla condizione delle lavoratrici europee e di rafforzare istituti come il congedo per maternità, che presenta ancora grandi differenze di trattamento tra i diversi Stati membri. Viceversa, in caso di eventuale ritiro e successiva sostituzione con una nuova iniziativa, la Commissione segnala l’interesse per la nuova proposta che sarà presentata dalla Commissione europea.

 

Con riferimento all’Allegato III contenente le azioni relative al programma di semplificazione e riduzione degli oneri normativi REFIT, la commissione segnala l’iniziativa (n. 60) Parità di trattamento in materia di sicurezza sociale che sarà sottoposta a valutazione e controllo di idoneità da parte della Commissione europea entro il 2015.

 

La Commissione segnala, che dal programma di lavoro della Commissione europea per il 2015, non emerge in modo sufficientemente chiaro come il perseguimento della parità tra uomo e donna si inserisce, trasversalmente, nelle diverse iniziative presentate, pur essendo segnalata come una delle priorità politiche della nuova Commissione europea. Questo anche alla luce del percorso di preparazione della policy dell’UE sul tema della parità tra donne e uomini post 2015, avviato di recente dalla Commissione europea con l’apertura sino al 21 luglio 2015 della consultazione pubblica “Parità tra uomo e donna nell'UE” che ha l’obiettivo, appunto, di raccogliere il punto di vista di soggetti qualificati, pubblici e privati, che operano nel settore in vista della successiva adozione della strategia. La Commissione invita quindi la Giunta a seguire il percorso di revisione della Strategia per la parità tra donne e uomini post 2015 valutando anche l’opportunità di partecipare alla consultazione aperta dalla Commissione europea, in considerazione dell’importanza che l’attuale strategia 2010-2015 ha avuto rispetto all’impostazione e alle azioni previste nella legge regionale 27 giugno 2014, n. 6 (Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere) e del Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere 2014 – 2016 e del possibile impatto che potrebbe avere in futuro sugli strumenti e le azioni poste in essere dalla Regione

 

La Commissione si impegna a seguire con particolare attenzione il tema del cd. gender pay gap che ha rappresentato uno degli obiettivi chiave dell’attuale strategia europea per la parità tra donne e uomini 2010-2015 e che dovrebbe continuare a rappresentare in futuro un pilastro degli interventi specifici dell’Unione europea, e segnala sin d’ora la necessità di avviare un approfondito dibattito culturale a livello europeo su questo tema, che supporti l’adozione delle future iniziative, partendo da un’attenta valutazione dei risultati dell’azione europea portata avanti in questi anni e delle criticità che ancora permangono in questo delicato settore.

 

Con riferimento al tema della violenza di genere, sulla base dell’aggiornamento contenuto nel Rapporto conoscitivo della Giunta per la sessione europea, si segnala la direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI. Considerata l’importanza di dare attuazione completa a livello nazionale al corpus normativo dell’Unione europea in materia di eguaglianza e parità di trattamento tra donne e uomini e l’importanza di porre in essere azioni di contrasto concrete al crescente fenomeno della violenza di genere, la Commissione auspica la conclusione in tempi rapidi dell’iter di attuazione della direttiva che è stata inserita nell’Allegato B della legge  6 agosto 2013, n. 96 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013). Considerato, inoltre, che, intervenendo in un settore particolarmente delicato con un insieme di disposizioni che richiedono il preliminare recepimento da parte dello Stato, la direttiva costituirà un quadro di riferimento importante anche ai fini dell’attuazione delle previsioni contenute nel Titolo V della legge regionale 27 giugno 2014, n. 6 (Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere) finalizzate alla prevenzione della violenza di genere, la Commissione invita la Giunta regionale a monitorare il percorso di recepimento della direttiva, sollecitandone la conclusione da parte dello Stato entro il termine del 16 novembre 2015, e a tenere conto dell’impatto delle misure in essa prevista nel contesto delle politiche e degli interventi posti in essere dalla Regione per contrastare il fenomeno della violenza di genere.

 

In conclusione, in collegamento con il tema lotta alla violenza contro le donne, la Commissione segnala la Risoluzione del Parlamento europeo del 26 febbraio 2014 sullo sfruttamento sessuale e prostituzione e sulle loro conseguenze per la parità di genere e sulle indicazioni in essa contenute indirizzate anche agli Stati membri su possibili interventi concreti che possono rappresentare un quadro di riferimento importante anche per l’azione della Regione”.

 

La seduta termina alle ore 12,50.

 

Approvato nella seduta del 24 giugno 2015

 

 

Il segretario

La Presidente

Enzo Madonna

Roberta Mori

 

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