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Legislatura X - Commissione Parità - Processo Verbale del 27/04/2016 antimeridiano

Processo verbale n. 10

Seduta del 27 aprile 2016

 

Il giorno 27 aprile 2016 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2019.21419 del 22/04/2016, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione per la parità e per i diritti delle persone.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

MORI Roberta

Presidente

Partito Democratico

7

presente

MARCHETTI Daniele

Vicepresidente

Lega Nord Emilia e Romagna

4

presente

MUMOLO Antonio

Vicepresidente

Partito Democratico

7

presente

AIMI Enrico

Componente

Forza Italia

2

presente

ALLEVA Piergiovanni

Componente

L’ALTRA Emilia Romagna

1

assente

FOTI Tommaso

Componente

Fratelli d’Italia AN

1

assente

GIBERTONI Giulia

Componente

Movimento 5 Stelle

5

presente

LIVERANI Andrea

Componente

Lega Nord Emilia e Romagna

5

presente

LORI Barbara

Componente

Partito Democratico

2

presente

MARCHETTI Francesca

Componente

Partito Democratico

2

presente

PRODI Silvia

Componente

Partito Democratico

2

presente

PRUCCOLI Giorgio

Componente

Partito Democratico

1

presente

RAVAIOLI Valentina

Componente

Partito Democratico

2

assente

ROSSI Nadia

Componente

Partito Democratico

5

presente

SERRI Luciana

Componente

Partito Democratico

2

presente

TORRI YURI

Componente

Sinistra Ecologia Libertà

2

presente

 

È altresì presente Emma Petitti, assessore al bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità.

 

 

Presiede la seduta: Roberta MORI

Assiste il segretario: Enzo Madonna

Funzionario estensore: Vanessa Francescon

 


La Presidente MORI dichiara aperta la seduta alle ore 10,15.

 

-     Approvazione del processo verbale n. 9 del 2016.

 

La Commissione approva all’unanimità.

 

2543 - Proposta recante: "Approvazione del Piano regionale contro la violenza di genere ai sensi dell'art. 17 della legge regionale 27 giugno 2014, n. 6" (Delibera di Giunta n. 291 del 29 02 16).

 

La presidente MORI introduce l’argomento.

 

L’assessore PETITTI illustra il provvedimento.

 

Intervengono i consiglieri MARCHETTI F., AIMI e ROSSI.

 

Riprende la parola il consigliere AIMI.

 

La presidente MORI svolge le sue considerazioni e illustra il contenuto dei 3 emendamenti da lei presentati.

 

L’assessore PETITTI approfondisce alcuni aspetti della proposta di delibera e risponde alle domande dei commissari.

 

La presidente MORI, in assenza di ulteriori interventi, pone in votazione gli emendamenti.

 

Emendamento n. 1

 

La Commissione approva con 28 voti favorevoli (PD, SEL), nessun contrario e 16 astenuti (LN, M5S, FI) l’emendamento n. 1.

 

Emendamento n. 2

 

La Commissione approva con 28 voti favorevoli (PD, SEL), nessun contrario e 16 astenuti (LN, M5S, FI) l’emendamento n. 2.

 

Emendamento n. 3

 

La Commissione approva con 39 voti favorevoli (PD, SEL, LN, FI), nessun contrario e 5 astenuti (M5S) l’emendamento n. 3.

 

La presidente MORI invita i commissari ad esprimersi sulla proposta di delibera così come emendata.

 

La Commissione esprime parere favorevole con 33 voti favorevoli (PD, SEL, M5S), nessun contrario e 11 astenuti (LN, FI).

 

La seduta termina alle ore 11.20.

 

Approvato nella seduta dell’11/05/2016

 

Il segretario

La Presidente

Enzo Madonna

Roberta Mori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO

 

EMENDAMENTI ALLA PROPOSTA DI DELIBERA OGGETTO N. 2543.

 

Emendamento 1/Mori

 

2.1 Attori della rete di prevenzione

Sono attori della rete di prevenzione, a titolo non esaustivo:

enti istituzionali: Regione, Comuni, Città Metropolitana, Unioni di Comuni, (in particolare attraverso: Servizi sociali territoriali, Centri per le famiglie, Centri per stranieri, Centri donne, Servizi o Istituzioni per le Pari Opportunità, Servizi di mediazione culturale, Servizi educativi, Centri di documentazione educativa, Polizia municipale, ecc.), Aziende per i servizi alla persona, Aziende sanitarie e ospedaliere (in particolare attraverso: Pronti soccorso, U.O. Ospedaliere  di ostetricia e ginecologia, Servizi di cure primarie, Servizi di medicina legale, Consultori familiari compresi Centri LDV per il trattamento degli uomini autori di violenza), Uffici Scolastici Territoriali, Forze dell’Ordine, Tribunali e Procure, Ordini professionali, Università, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

soggetti privati: associazioni di promozione sociale, associazioni non governative, associazioni di volontariato che, con la propria azione, contribuiscono a prevenire la violenza (in particolare attraverso: Centri antiviolenza e soggetti che attuano programmi d'intervento e trattamento degli uomini autori di violenza), soggetti operanti nel campo della comunicazione e dei mass media, mondo dell'associazionismo anche ricreativo e sportivo, organizzazioni sindacali e datoriali.

 

 

viene così sostituito:

 

2.1 Attori della rete di prevenzione

Sono attori della rete di prevenzione, a titolo non esaustivo:

enti istituzionali: Regione, Comuni, Città Metropolitana, Province, Unioni di Comuni, (in particolare attraverso: Servizi sociali territoriali, Centri per le famiglie, Centri per stranieri, Centri donne, Servizi o Istituzioni per le Pari Opportunità, Servizi di mediazione culturale, Servizi educativi, Centri di documentazione educativa, Polizia municipale, ecc.), Aziende per i servizi alla persona, Aziende sanitarie e ospedaliere (in particolare attraverso: Pronti soccorso, U.O. Ospedaliere  di ostetricia e ginecologia, Servizi di cure primarie, Servizi di medicina legale, Consultori familiari compresi Centri LDV per il trattamento degli uomini autori di violenza), Uffici Scolastici Territoriali, Forze dell’Ordine, Tribunali e Procure, Ordini professionali, Università, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

soggetti privati: associazioni di promozione sociale, associazioni non governative, associazioni di volontariato che, con la propria azione, contribuiscono a prevenire la violenza (in particolare attraverso: Centri antiviolenza e soggetti che attuano programmi d'intervento e trattamento degli uomini autori di violenza), soggetti operanti nel campo della comunicazione e dei mass media, mondo dell'associazionismo anche ricreativo e sportivo, organizzazioni sindacali e datoriali.

 

Emendamento 2/Mori

 

3.1. Attori della rete di protezione

Sono attori della rete di protezione, a titolo non esaustivo:

enti istituzionali: Regione, Comuni, Città Metropolitana, Unioni di Comuni, (in particolare attraverso: Servizi sociali territoriali, Centri per le famiglie, Centri per stranieri,  Centri donne, Servizi e Istituzioni per le Pari Opportunità, Servizi di mediazione culturale, Servizi educativi,  Polizia municipale, ecc.); Aziende per i servizi alla persona; Aziende sanitarie e ospedaliere (in particolare attraverso: Pronti soccorso, U.O. Ospedaliere  di ostetricia e ginecologia, Servizi di cure primarie, Servizi di medicina legale, Consultori familiari compresi Centri LDV per il trattamento degli uomini autori di violenza), Uffici Scolastici Territoriali, Università, Forze dell’Ordine, Tribunali e Procure, Ordini professionali, Fondazione vittime di reato, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

soggetti privati: associazioni di promozione sociale, associazioni non governative, associazioni  di volontariato che, con la propria azione, contribuiscono a contrastare la violenza (in particolare Centri antiviolenza; Centri che attuano programmi d'intervento e trattamento degli uomini autori di violenza).

 

viene così sostituito:

 

 

3.1. Attori della rete di protezione

Sono attori della rete di protezione, a titolo non esaustivo:

enti istituzionali: Regione, Comuni, Città Metropolitana, Province, Unioni di Comuni, (in particolare attraverso: Servizi sociali territoriali, Centri per le famiglie, Centri per stranieri,  Centri donne, Servizi e Istituzioni per le Pari Opportunità, Servizi di mediazione culturale, Servizi educativi,  Polizia municipale, ecc.); Aziende per i servizi alla persona; Aziende sanitarie e ospedaliere (in particolare attraverso: Pronti soccorso, U.O. Ospedaliere  di ostetricia e ginecologia, Servizi di cure primarie, Servizi di medicina legale, Consultori familiari compresi Centri LDV per il trattamento degli uomini autori di violenza), Uffici Scolastici Territoriali, Università, Forze dell’Ordine, Tribunali e Procure, Ordini professionali, Fondazione vittime di reato, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

soggetti privati: associazioni di promozione sociale, associazioni non governative, associazioni  di volontariato che, con la propria azione, contribuiscono a contrastare la violenza (in particolare Centri antiviolenza; Centri che attuano programmi d'intervento e trattamento degli uomini autori di violenza).

 

Emendamento 3/Mori

 

3.2.6 Azioni di protezione legale

Si individuano tra le azioni di protezione legale:

a) Sostegno nell'accesso alla tutela legale, al gratuito patrocinio, alla promozione di azioni di risarcimento del danno anche tramite il ricorso alla fondazione vittime di reato e/o per il riconoscimento di assegni di mantenimento per sé e/o i figli.

Obiettivo: garantire percorsi di tutela legale alle donne vittime di violenza.

 

 

viene così sostituito:

 

 

3.2.6 Azioni di protezione legale

Si individuano tra le azioni di protezione legale:

a) Sostegno nell'accesso alla tutela legale, al gratuito patrocinio, alla promozione di azioni di risarcimento del danno anche tramite il ricorso alla fondazione vittime di reato.

 

 

 

 

 

 

 

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