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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 3696

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella Legge 157/1992 la figura del coadiutore volontario. (08 07 21) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca, Pelloni, Rancan, Daffada', Costi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Bargi, Stragliati, Catellani, Bergamini, Occhi, Delmonte, Zappaterra, Facci, Fabbri, Bulbi, Rontini, Bessi, Mori, Tarasconi, Costa, Sabattini, Montalti, Pigoni, Caliandro, Bondavalli, Gerace, Rossi, Mastacchi

Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea legislativa regionale

 

Premesso che

 

continua ad aumentare su tutto il territorio nazionale la presenza di ungulati selvatici, come cinghiali e caprioli, al di fuori dei propri habitat naturali.

 

Rilevato che

        al 2020 Ispra stima in più di 1 milione gli esemplari di cinghiali presenti sul territorio nazionale, dato più che raddoppiato in poco meno di 10 anni che comproverebbe la proliferazione esponenziale in atto di tale specie;

        la presenza eccessiva di cervidi e suidi selvatici di grossa taglia comporta rischi di squilibrio biologico di vasti ecosistemi territoriali, l’aumento dei danni alle coltivazioni agricole e pericoli, purtroppo anche mortali, sempre più frequenti per l’incolumità pubblica a causa dei loro sempre più frequenti attraversamenti di strade anche molto trafficate ed a percorrenza veloce.

 

Considerato che

 

        La legge nazionale 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” ad oggi si presenta superata sotto molti aspetti, in particolare per le sopravvenute nuove esigenze di gestione, soprattutto di controllo faunistico, da affrontare a livello sia nazionale che regionale per la finalità di pubblica utilità di limitare i suddetti rischi, danni e pericoli dovuti alla eccessiva presenza di queste specie al di fuori dei loro habitat naturali;

        le misure previste dalla normativa nazionale per il controllo di tali specie non sembrano più sufficienti a contenerne la presenza, con la conseguenza che sono in grave difficoltà l’operatività e l’attuazione dei piani di controllo a livello regionale;

        risulta sempre più necessaria l’introduzione di misure volte a regolamentare meglio e a rendere maggiormente incisive le attività di controllo della fauna selvatica attraverso un aggiornamento della Legge nazionale 157/1992 che preveda specificatamente l’introduzione della figura del coadiutore volontario formato, il quale, dopo avere seguito appositi corsi di formazione, a titolo volontario fornisca supporto nell'effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica, oggi in capo solo agli agenti dipendenti di regioni, province e città metropolitane;

        altra azione possibile sarebbe quella di prevedere, previo parere favorevole dell’Ispra, un piano nazionale speciale di contenimento di tali specie, in particolare per la specie cinghiale, operante per tutto l’anno solare.

 

Ricordato che

        La Regione Emilia-Romagna, diversamente da altre Regioni, ha stabilito che per i Piani di controllo provinciali del cinghiale, province e Città Metropolitana di Bologna, si avvalgano anche degli agricoltori proprietari o conduttori di fondi muniti di licenza di caccia, opportunamente autorizzati;

        anche la Corte Costituzionale ha recentemente mutato orientamento, legittimando la possibilità di ampliare la platea delle figure abilitate a prendere parte alle operazioni di controllo faunistico a scopo di contenimento, per tutti quei soggetti purché adeguatamente formati, come proprietari e conduttori di fondi agricoli provvisti di licenza di caccia, altri cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a fronte dell’aumento esponenziale di cinghiali, della riduzione del personale incaricato di controllarli e dell’aumentato rischio di danni alle coltivazioni agricole e per la sicurezza dei cittadini.

 

Impegna la Giunta regionale

 

Ad attivarsi presso il Governo ed il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale, sia ampliato all’interno della Legge 157/1992 l’elenco delle figure abilitate ad effettuare tali attività, riconoscendo la figura e il ruolo del coadiutore volontario, anche come figura di pubblica utilità e si possa procedere, da parte delle amministrazioni regionali, alla semplificazione della richiesta di autorizzazione al prelievo.

 

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