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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 197

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Oggetto:
Testo presentato:
197 - Risoluzione proposta dai consiglieri Borghi e Mazza per sostenere il popolo Saharawi e la sua espressione istituzionale (documento in data 05 07 05).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea Legislativa Regionale
Premesso che
parte del popolo Saharawi si trova da oltre 30 anni
nei campi profughi in Algeria a causa di un
processo di decolonizzazione incompiuto e che la
sopravvivenza di questo popolo dipende interamente
dall'aiuto umanitario internazionale;
dal 1999 la Regione Emilia-Romagna sostiene
progetti di aiuto umanitario e solidarietà
internazionale realizzati da associazioni, enti
locali e ong emiliano-romagnole, che hanno permesso
di incidere positivamente sul sistema sanitario
locale, sull'assistenza ai disabili, sulla
condizione delle donne e dei bambini saharawi;
il 5 maggio 2004 il Programma alimentare mondiale
delle Nazioni Unite (PAM) riferiva di un
deterioramento delle condizioni di vita dei
rifugiati saharawi (ritardi di crescita dei
bambini, malnutrizione, anemia, etc.) dovuto alla
diminuzione degli aiuti;
il 27 gennaio 2005 il Segretario generale delle
Nazione Unite esortava la Comunità internazionale a
mantenere l'aiuto umanitario ai rifugiati saharawi
sino alla soluzione del conflitto nel Sahara
Occidentale;
la crisi umanitaria è dovuta in particolare
all'assenza di progressi degni di nota nella
ricerca di una soluzione politica equa e duratura
alla sovranità territoriale del Sahara Occidentale,
che sia accettabile per le varie parti in causa;
Da lunghissimo tempo è all'attenzione della
comunità internazionale la ricerca di una soluzione
di pace nel Sahara Occidentale, dove si prolunga la
missione ONU per indurre le Parti all'attuazione
del Piano Baker per la pace, al momento accettato
solo dal Popolo Saharawi;
Vista
la testimonianza presso il Comitato diritti umani
della Commissione affari esteri della Camera dei
Deputati di Ali Salem Tamek, presidente dei
comitati di sostegno agli attivisti per i diritti
umani del Popolo Saharawi, ascoltato il 18 maggio
2005 nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui
diritti umani, che ha rivelato come siano molti
ancora i passi da compiere da parte del governo
marocchino;
Viste inoltre
le notizie relative ad una politica di repressione
che le autorità marocchine esercitano sulla
popolazione civile con scontri e carcerazioni nel
Sahara Occidentale, così come testimoniato da una
presa di posizione dello scorso 22 giugno di
Amnesty International nella quale la stessa Amnesty
ha chiesto al governo marocchino di garantire che
tutte le notizie che fanno riferimento ad atti di
tortura e di maltrattamenti inflitti ai detenuti
siano oggetto di inchieste esaurienti ed
imparziali, e che tutte le persone accusate abbiano
processi equi .;
Considerato
che l'Assemblea Legislativa e la Giunta regionale
da anni seguono la vicenda, anche attraverso lo
svolgimento di missioni nei campi profughi e
l'approvazione di documenti volti a sostenere il
processo di pace;
Impegna la Giunta e l'Assemblea Legislativa
regionale
a mantenere un forte impegno politico volto alla
cooperazione con il Popolo Saharawi ed operare
affinché le regioni europee possano avere un ruolo
attivo per l'applicazione delle risoluzioni ONU e
nel sostegno al processo di pace nel Sahara
Occidentale;
ad operare affinché il Marocco rispetti la Carta
dei Diritti Umani dell'ONU e cessi le repressioni
della popolazione civile;
Invita
in particolare la presidente dell'Assemblea
Legislativa ad organizzare una missione nei
territori del Sahara Occidentale per incontrare
autorità locali, istituzioni internazionali
presenti e rappresentanti delle associazioni per i
diritti umani nel Sahara Occidentale e a
rappresentare al Console del Marocco i contenuti di
questa risoluzione;
il Governo ed il Parlamento italiani a riconoscere
il diritto di autodeterminazione del popolo
Saharawi ed operare affinché il Marocco cessi le
intimidazioni perpetuate contro i difensori dei
diritti umani nei Territori Occupati del Sahara
Occidentale, e permetta alla stampa internazionale
di entrare in tali territori;
a incoraggiare il governo del Marocco a rispettare
l'accordo del 1991 e le leggi internazionali, dando
attuazione alle deliberazioni dell'ONU;
ad adottare misure di sostegno ai rifugiati
Saharawi nei campi profughi in Algeria;
a prendere in considerazione il riconoscimento
ufficiale della Repubblica Araba Saharawi
Democratica del Sahara Occidentale, quale legittimo
rappresentante del popolo Saharawi e sua
espressione istituzionale.
Gianluca Borghi
Ugo Mazza
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