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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4730

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Oggetto:
Testo presentato:
Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 3978 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità". A firma dei Consiglieri: Liverani, Bagnari

Testo:

Ordine del giorno all’oggetto 3978, progetto di legge d’iniziativa di Giunta recante:

“Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità.” (Delibera di Giunta n. 81 del 30 01 17).

 

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che:

tutto il territorio regionale ha una lunghissima tradizione ciclistica e cicloturistica, difatti l’Emilia-Romagna è una fra le regioni con più società ciclistiche dell’intero territorio nazionale e che ha dato i natali a molti importanti campioni del ciclismo;

 

nonostante la forte crisi che ha colpito l’economia mondiale, così come quella italiana, il settore ciclistico/cicloturistico ha sempre continuato ad aumentare il numero dei propri appassionati

 

La necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente dei mezzi di trasporto tradizionali ha portato ad un aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici e dei trasferimenti casa/scuola e casa/lavoro (promossi anche dal presente testo di legge sulla mobilità ciclabile) tornando così a valorizzare la bicicletta nella sua originale funzione di mezzo di trasporto quotidiano

 

Considerato che:

la legge denominata “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità”, si pone, anche grazie al raccordo e all’integrazione con il Piano Regionale Integrato Trasporti (PRIT), obiettivi importanti come per esempio l’espansione della rete della mobilità ciclopedonale;

 

a differenza del resto della penisola, la Regione Emilia-Romagna, ha già alti standard sul piano della mobilità ciclopedonale, con una percentuale doppia di spostamenti rispetto alla media italiana (10% anziché 5% sul totale della mobilità regionale);

 

per poter arrivare agli obiettivi prefissati, la legge sulla “ciclabilità” ha messo in campo circa 25.000.000 di euro da utilizzare per svariati progetti; dalla creazione di piste e percorsi ciclabili al recupero di stazioni e case cantoniere;

 

uno degli obiettivi della legge è, oltre che aumentare i km di piste ciclabili, di collegare le tratte attualmente non collegate fra di loro, in modo da poter creare percorsi lunghi e più facilmente utilizzabili;

 

Preso atto che:

molte piste ciclabili sono suddivise in “tratti”, cioè non unite fra di loro, bensì collegate grazie alle normali strade;

 

al momento attuale, nei Comuni della Regione, ci sono molti problemi legati alla difficile fruibilità delle strade, per via della scarsa manutenzione, che rende quindi pericoloso e difficoltoso il percorso;

 

nel caso una pista ciclabile presenti più tratti separati, per fruirne completamente, un ciclista o cicloturista deve percorrere tratti su strade spesso dissestate,

 

l’utilizzo di metodi innovativi come quello sopradescritto potrebbe portare la Regione ad un alto livello di innovazione delle politiche ambientali, migliorando complessivamente la qualità degli spostamenti e della vita dei cittadini emiliano-romagnoli

 

Impegna la Giunta regionale:

 

A prevedere nei bandi che attueranno le disposizioni della nuova legge sulla mobilità ciclabili criteri di priorità per i progetti che si propongano di creare o ripristinare la continuità fra percorsi interrotti, a partire da quelli di maggiore fruizione, sia attraverso la costruzione di nuovi tratti, sia -laddove ciò non sia possibile- attraverso dispositivi che permettano l’uso condiviso dello spazio in condizioni di sicurezza.

 

 

Liverani Andrea

Bagnari Mirco

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