Testo:
ORDINE DEL GIORNO
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
da oltre 40 anni il popolo Saharawi, insediato nel Sahara Occidentale, vive sotto l’occupazione del Marocco, in condizioni lesive dei più elementari diritti umani e nell’attesa, finora vana, di un Referendum per la propria autodeterminazione;
con la sentenza C-104/16 P del 21/12/2016 la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha chiarito come gli accordi di associazione e di liberalizzazione conclusi tra l’UE e il Marocco non siano applicabili al Sahara occidentale, ribadendo l’inesistenza di «alcun vincolo di sovranità territoriale tra il Sahara occidentale e il Regno del Marocco o l’insieme mauritano» e l’assenza di vincoli giuridici tali da modificare l’applicazione della risoluzione 1514 (XV) dell’Assemblea generale dell’ONU «con riferimento all’applicazione del principio di autodeterminazione mediante la libera e autentica espressione della volontà delle popolazioni del territorio». Con la sentenza la Corte ha inoltre sottolineato in modo preciso come al Sahara occidentale sia da applicare uno status distinto, garantito dalla Carta delle Nazioni Unite;
a fine novembre la Repubblica Araba Saharawi Democratica (Rasd) ha preso ufficialmente parte al quinto vertice bilaterale tra Unione Europea e Unione Africana di Abidjan, in Costa d’Avorio, che ha visto la presenza dei capi di Stato dei paesi africani ed europei, compreso il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale del Marocco, Nasser Bourita.
Rilevato che
l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna è impegnata per l’attivo riconoscimento dell’autodeterminazione del popolo Saharawi fin dagli anni ’90 del secolo scorso e, dal 1999, attraverso il Programma di cooperazione internazionale, la nostra Regione finanzia progetti nei settori sanitario, formazione al lavoro, educazione e alimentazione, particolarmente rivolti ai profughi rifugiatisi nella parte desertica dell’Algeria;
anche l’ultimo Programma triennale per la cooperazione, approvato nell’ottobre 2016, focalizza l’intervento della Regione in quella zona del mondo sul duplice versante della collaborazione istituzionale e del sostegno allo sviluppo, facendo altresì tesoro del sistema del terzo settore;
lo scorso 16 gennaio a Roma, su impulso di questa Assemblea legislativa, si è svolto un importante convegno internazionale ("Saharawi, quali prospettive") dedicato al futuro del processo di autodeterminazione del popolo Saharawi;
a seguito proprio del suddetto convegno, il Ministro degli Esteri della Repubblica italiana onorevole Angelino Alfano ha comunicato, in data 30 marzo 2017, alla Presidente dell'Assemblea che "l’Italia si attiverà sia sul piano europeo che su quello internazionale per una soluzione che garantisca l’indipendenza dei Saharawi dal Marocco".
Evidenziato che
la violazione dei diritti fondamentali dell'uomo nel Sahara occidentale è un’emergenza sempre più impellente, come è evinto dalle testimonianze raccontate da alcune donne vittime delle violenze suddette, nel corso di incontri avvenuti nel maggio e nel dicembre scorso con una delegazione dell’intergruppo dell’Assemblea legislativa regionale di amicizia con il popolo Saharawi;
di fronte al drastico taglio delle risorse per la cooperazione internazionale attuato negli ultimi anni dai singoli Paesi e dall’UE che hanno portato ad una situazione di malnutrizione per il 40% dei rifugiati, ed in presenza di un accesso limitato all'acqua, ai servizi sanitari ed educativi, risulta tanto più importante proseguire nell’azione di aiuto con specifici fondi sul bilancio 2018. Si rende impellente l’impegno di tutti.
Tutto ciò premesso e considerato ribadisce
il dovere di mantenere accesa in tutte le sedi l’attenzione su questa infinita crisi umanitaria, affinché non venga meno il sostegno al popolo Sahrawi.
Impegna la Giunta e l’Assemblea legislativa,
ciascuna per le proprie competenze, a
consolidare e possibilmente incrementare lo stanziamento dei fondi regionali destinati agli aiuti per la popolazione Saharawi;
farsi portavoce presso il Governo ed il Parlamento della necessità non più rinviabile di una soluzione politica della situazione nel Sahara occidentale che garantisca il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi nel solco del Piano di Pace delle Nazioni Unite e di tutte le risoluzioni che, nel corso degli anni, sono state in quella sede approvate;
sollecitare in tutte le sedi e monitorare l’applicazione della sentenza C-104/16 P della Corte di giustizia dell’Unione Europea del 21/12/2016, in particolare per quanto riguarda le attività economiche di rilevanza regionale;
attivarsi presso le opportune sedi nazionali e internazionali perché vengano avviate azioni di monitoraggio per il rispetto dei diritti umani della popolazione Saharawi nel Sahara Occidentale occupato dal Marocco;
costituire una delegazione, nell’ambito dell’Intergruppo assembleare, per una visita istituzionale dell’Assemblea legislativa regionale della Regione Emilia-Romagna nel Sahara Occidentale.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 2017