Testo:
INTERPELLANZA
(ex articolo 115 Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia - Romagna)
Dato atto e premesso che:
lo strumento urbanistico del Comune di San Martino in Rio risulta essere, attualmente, il Piano Regolatore Generale adottato con delibera di Consiglio Comunale e successivamente definitivamente approvato con Delibera di Giunta Provinciale n. 318/2001;
nel corso degli anni risultano essere state assunte, fino ad oggi, molteplici varianti ai sensi dell’art. 15 della legge regionale n. 47/1978;
il Comune di San Martino in Rio risulta aver preso parte ad un accordo territoriale con i Comuni di Correggio e Rio Saliceto per l’elaborazione e redazione del Piano Strutturale Comunale ex LR n. 20/2000 associato, senza che – tuttavia – si arrivasse all’assunzione di tale PSC e, pertanto, risulta vigente ad oggi il PRG 2001 come nel tempo variato;
Preso atto che:
risulta che tra le varianti assunte, nel 2013 furono adottate n. 2 varianti:
* con deliberazione di Consiglio Comunale n. 26/2013 fu adottata la “variante 1”;
* con deliberazione di Consiglio Comunale n. 27/2013 fu adottata la “variante 2”;
con delibera di Consiglio Comunale n. 2/2014 fu disposto di non proseguire con l’iter relativo alla variante 1 e, pertanto, tale variante decadde;
Considerato che:
non è dato agli scriventi interpellanti rintracciare la deliberazione di Consiglio Comunale (né di altro Organo od Ente) di approvazione finale della “variante 2/2013”;
non è dato agli scriventi interpellanti rintracciare l’avviso di avvenuta approvazione della predetta “variante 2/2013” sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
sul frontespizio del documento “Norme Tecniche di Attuazione” consultabile sul sito internet del Comune di San Martino in Rio è riportato che la “variante 2/2013” fu solo adottata e non approvata, a differenza di quanto indicato per le altre varianti, tutte approvate;
Atteso che:
la “variante 2/2013” ebbe ad oggetto numerosi oggetti, sia cartografici che normativi che di previsioni edificatorie, dunque incise in modo rilevante sulla pianificazione urbanistica del Comune;
ai sensi della legge regionale n. 47/1978 sono previste fasi procedimentali e tempistiche di assunzione degli atti ben individuate, anche in termini perentori ed a pena di decadenza;
sono pervenute ai sottoscritti interpellanti diverse segnalazioni circa una presunta sospensione dei procedimenti urbanistico/edilizi pendenti in Comune a San Martino in Rio nonché la revisione, stando a quanto segnalato, di pratiche edilizie già concluse;
INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE
- se dalle informazioni in possesso della Regione la situazione illustrata in premessa risponda al vero;
- nel caso nel quale rispondesse al vero che la “variante 2/2013” sia stata soltanto adottata e non approvata quali conseguenze tale circostanza produca in merito alla sua vigenza ed efficacia nonché se ritenga che la stessa sia decaduta o meno ai sensi di legge;
- nel caso sussistessero titoli edilizi, comunque denominati, formatisi in forza delle previsioni di cui alla “variante 2/2013” e quali ritenga siano le sorti degli stessi nel caso in cui la predetta variante sia decaduta e, quindi, non sia né vigente né efficace;
- nel caso in cui la “variante 2/2013” sia decaduta:
come ritenga sia stato possibile il rilascio di titoli edilizi, comunque denominati;
se abbia contezza che di tale situazione siano state informate le Autorità amministrative e giudiziarie competenti;
quali iniziative, attività, provvedimenti ritenga debbano essere assunti dall’Amministrazione Comunale;
- se risulti conforme al vero che vi sia una sospensione dei procedimenti urbanistico/edilizi pendenti in Comune a San Martino in Rio nonché un’attività di verifica e/o revisione di pratiche edilizie già concluse; in caso di confermata anche se non auspicata ipotesi, quali siano i termini di tale attività, le motivazioni e gli obiettivi.
- Quale giudizio intenda esprimere la Giunta regionale in ordine alla situazione illustrata e quali iniziative intenda assumere per quanto di competenza nei confronti dei soggetti coinvolti.