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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6376

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Oggetto:
Testo presentato:
6376 - Interrogazione a risposta scritta circa la raccolta di farmaci inutilizzati e in corso di validità, a fini sociali. A firma dei Consiglieri: Gerace, Daffada', Mori, Pillati, Costa, Zappaterra, Mumolo, Rontini, Caliandro, Costi, Paruolo, Marchetti Francesca, Rossi, Bulbi, Fabbri, Sabattini, Soncini

Testo:

Interrogazione a risposta scritta

 

Premesso che

        il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 – che dà attuazione alla direttiva 2001/83/CE relativa al codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché alla direttiva 2003/94/CE – stabilisce, all'articolo 157 (Sistemi di raccolta di medicinali inutilizzati o scaduti), che si adottino, tramite un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro dello sviluppo economico, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, misure dirette a predisporre idonei sistemi di raccolta per i medicinali inutilizzati o scaduti;

        il decreto del Ministero della Salute del 13 febbraio 2018 che, in attuazione dell’art. 157, co. 1-bis, del D.Lgs. n. 219/2006 e s.m.i., detta disposizioni per l’individuazione delle modalità che rendono possibile la donazione di medicinali per uso umano non utilizzati a enti del Terzo Settore e l’utilizzazione dei medesimi medicinali da parte di questi, facendo esplicito richiamo all’art. 2, comma 1, lettere g-bis) e g-ter), della L. n. 166/2016;

        la circolare del Ministero della Salute del 25 maggio 2018 in merito al proprio Decreto del 13 febbraio 2018, nella quale si precisa “che continuano a trovare autonoma applicazione le disposizioni di cui all’art. 2, commi 350, 351 e 352 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che consentono la donazione, anche da parte del singolo cittadino, nel rispetto delle condizioni e nei limiti di quanto ivi previsto, in virtù dell’espressa previsione di cui all’articolo 18, comma 1-bis, della citata legge n. 166 del 2016”

        lo stesso articolo 157 del suddetto decreto legislativo prevede la possibilità che tali sistemi si basino anche su accordi, a livello nazionale o territoriale, fra le parti interessate alla raccolta, specificando, infine, che con lo stesso decreto legislativo sono individuate modalità che rendono possibile l'utilizzazione, da parte di organizzazioni senza fini di lucro, di medicinali non utilizzati, correttamente conservati e ancora nel periodo di validità;

 

Considerato che

        la Regione Emilia-Romagna ha dato indicazioni per il recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità, in attuazione alla suddetta normativa di riferimento in materia, redigendo un apposito documento in cui si descrivono le modalità in cui dovranno realizzarsi, a livello territoriale, gli interventi di recupero dei medicinali, articolati in un’ottica di qualità del servizio reso, con la specifica che si tratta di recupero in seguito a donazione di:

        farmaci inutilizzati di proprietà di privati cittadini precedentemente dispensati o acquistati presso farmacie o punti vendita autorizzati ai sensi dell’art. 5, comma 1, DL 223/2006 modificato dalla legge di conversione n. 248/2006 (parafarmacie/corner);

       farmaci personali degli ospiti delle strutture residenziali sociosanitarie ove non reclamati dall’ospite all’atto della dimissione o in caso di decesso dai famigliari.

        nel corso degli ultimi anni sono nati nella regione Emilia-Romagna progetti locali di recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità, che si configurano come esperienze di responsabilità sociale condivisa a livello territoriale;

        questi progetti mirano a coniugare sostenibilità ambientale, attraverso il contenimento della produzione di rifiuti, e solidarietà sociale e ad incrementare gli aiuti verso i più bisognosi;

        a seguito di un monitoraggio effettuato a marzo 2019 è emerso che, ad oggi, in quasi tutti gli ambiti territoriali sono in corso progetti di recupero dei farmaci, nati sulla base di accordi che coinvolgono principalmente le farmacie sia private convenzionate sia comunali, ma anche punti ospedalieri di erogazione diretta che destinano la raccolta a Enti che perseguono fini di solidarietà sociale.

 

Valutato positivamente che

        la raccolta di farmaci non utilizzati per fini sociali avviata dalla Regione Emilia-Romagna è un'iniziativa che mira a raccogliere farmaci non utilizzati o scaduti per redistribuirli a persone in difficoltà o ad organizzazioni che li utilizzeranno per scopi benefici;

        tale iniziativa può contribuire a ridurre lo spreco di farmaci ed a garantire che i farmaci non utilizzati vengano utilizzati in modo appropriato, grazie alla collaborazione di punti di raccolta specifici quali farmacie, ospedali, e Case della Salute, dove i cittadini possono portare tali farmaci non utilizzati per essere raccolti e successivamente distribuiti a organizzazioni benefiche o alle persone in difficoltà bisognose di cure, che richiedono specificatamente tali farmaci;

        la Regione Emilia-Romagna fornisce anche informazioni e supporto alle farmacie e alle strutture sanitarie per garantire che i farmaci raccolti vengano gestiti in modo sicuro e controllato;

        questa pratica, se ben supportata dalle autorità sanitarie, può aiutare a ridurre gli sprechi e a migliorare l'accesso alle cure per le persone a basso reddito.

 

interroga la Giunta regionale per sapere

 

        se ritenga opportuno rilanciare il progetto di raccolta dei farmaci non utilizzati per fini sociali:

        prevedendo la possibilità di raccolta, catalogazione e conservazione anche nelle Case della Salute ai fini della distribuzione diretta alle persone a basso reddito, da parte dei medici prescrittori, soggetti aventi un rapporto di convenzione con il SSN oppure dipendenti di Strutture sanitarie pubbliche abilitati a prescrivere prestazioni a carico del SSN;

        avviando una campagna di comunicazione per la raccolta dei farmaci non utilizzati mirata a sensibilizzare i cittadini sull'importanza di questa pratica ed a informarli su come partecipare alla raccolta in modo responsabile, offrendo informazioni dettagliate su come conservare e consegnare i farmaci in modo sicuro, evitando di danneggiare i farmaci o causare rischi per la salute.

 

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