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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 1879

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Oggetto:
Testo presentato:
1879 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere quali iniziative ed azioni concrete la Giunta intenda assumere per il potenziamento della linea ferroviaria Porrettana, a seguito della risoluzione approvata dall'Assemblea legislativa in data 27 ottobre 2020. A firma del Consigliere: Facci

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Il sottoscritto Consigliere Michele Facci

 

Premesso che:

-          La “Porrettana” è una storica linea ferroviaria lunga quasi 100 km che collega Bologna a Pistoia transitando per i comuni Sasso Marconi, Marzabotto e Alto Reno Terme[1]

-          da oltre dieci anni i pendolari della linea ferroviaria Porrettana – principalmente studenti e lavoratori che quotidianamente si muovano lungo la linea appenninica, da e verso Bologna – subiscono continui disservizi (cancellazioni di corse, ritardi, sovraffollamento, impianti di riscaldamento/raffreddamento malfunzionanti, ecc.), spesso aggravati dall’assenza dei sistemi d’informazione all’utenza;

-          negli ultimi mesi le problematiche registrate lungo la linea ferroviaria sono state innumerevoli, in progressione costante, come regolarmente denunciato dal Comitato dei pendolari della ferrovia[2];

 

Considerato che

-          Nel programma di mandato 2020-2025 della Giunta regionale[3], è stato espressamente previsto di “garantire la sostenibilità del sistema dei trasporti durante e dopo l’emergenza covid-19”, a seguito della considerazione che quello dei trasporti è un settore che, sia nella fase emergenziale che in quella successiva, presenta significative criticità, in quanto le norme di contenimento e prevenzione del contagio ne abbassano drasticamente l’efficacia e la sostenibilità economica.

-          Secondo la Giunta regionale, “l’effetto immediato sarà un trasferimento di elevate quote di domanda su altre modalità di trasporto: questo processo, se non guidato, si tradurrà in un incremento massiccio di traffico automobilistico, con immaginabili effetti sulla sostenibilità e il rischio dell’annullamento di decenni di politiche volte alla sostenibilità ambientale del sistema. Dall’altra parte, il sistema di trasporto pubblico ha visto negli ultimi due decenni importanti politiche di efficientamento economico, che ne hanno garantito la gestione con costi certi e un sempre minor ricorso alla contribuzione pubblica: la caduta di capacità dei mezzi pubblici, oltre a modificare le esigenze di mobilità, mina fortemente questo equilibrio e impone una profonda riorganizzazione del sistema al fine di conservarne l’efficacia e garantirne la sostenibilità”.

-          anche per questo motivo, la Giunta regionale ha dichiarato di volere supportare una mobilità sostenibile e “green” (cfr. Programma di mandato 2020-2025, cit.), mediante “il potenziamento e la qualificazione del trasporto su ferro” che sarà “al centro dell’azione regionale, al pari dell’intermodalità dei trasporti (ferro, gomma, trasporto aereo e vie d’acqua)”. Le azioni indicate dalla Giunta regionale dovranno quindi costituire parte integrante del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima.

 

Rilevato che

-          Come denunciato sempre dal Comitato dei pendolari della ferrovia Porrettana, “le infrastrutture sono fatiscenti e, dopo il pensionamento del Direttore Circolazione di Bologna, RFI ha completamente smesso di fornire alcun tipo di informazione, mentre i nuovi SuperPop risultano inadeguati per capienza e con un difetto di progettazione all’impianto di climatizzazione che costringe gli utenti a mettere sciarpe e cappotti in piena estate per difendersi dalle temperature polari”;

-          Inoltre, stante l’assoluta incertezza sui tempi di viaggio, molti pendolari sono costretti ad utilizzare il mezzo privato per poter raggiungere tempestivamente il luogo di lavoro, in assoluto contrasto con le azioni dirette ad incentivare la mobilità sostenibile che la Regione vorrebbe adottare;

-          A ciò si aggiunga l’assoluta carenza di informazioni su ritardi e cancellazioni: la Regione continua a investire in tecnologia digitale ed informatizzazione dei territori, ma evidentemente trascura i sistemi di comunicazione con l’utenza del TPL;

-          Lo scorso lunedì 19 ottobre si è tenuto un incontro[4] tra l'Unione dei Comuni dell'Appennino e l’assessore regionale Corsini, proprio per discutere della situazione critica in cui versa la ferrovia porrettana. Il rappresentante dell’Unione ha rappresentato “la grave situazione in cui si trova la linea sulla quale, a dispetto dei rilevanti investimenti fatti dalla regione e dei ricorrenti proclami di noi amministratori che prospettiamo il trasporto ferroviario come soluzione ideale alle necessità di mobilità delle persone della nostra valle, ciclicamente si verificano periodi di crisi in cui ritardi, cancellazioni e limitazioni delle corse rendono il sistema inaffidabile e sottopongono l'utenza a disagi enormi, costringendo molti ad utilizzare il mezzo privato con i conseguenti costi economici ed ambientali[5];

 

Rilevato che

-          Il mancato sostegno ad una corretta mobilità ferroviaria per la linea Porretta-Bologna, oltre a tradursi in un evidente conflitto con le azioni di supporto alla “mobilità green” (e quindi in contrasto anche con tutte le politiche assunte dalla Regione per il miglioramento ambientale e della qualità dell’aria; cfr. tra tutte, il PAIR 2020[6] ), penalizza enormemente la resilienza degli abitanti della fascia appenninica, che invece avrebbero necessità – come ricorda il Programma di mandato 2020-25 della Giunta regionale – di ricevere pieno sostegno, in quanto “risorsa per l’intera comunità, in termini ambientali, sociali ed economici”[7], mediante l’implementazione della rete dei servizi e delle occasioni di lavoro;

-          lo scorso 27 ottobre, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità una risoluzione con cui “impegna la Giunta regionale ad adottare ogni iniziativa ed azione di propria competenza, affinché le problematiche ed i disservizi relativi alla Ferrovia Porrettana, tuttora ricorrenti  nonostante i vari interventi di manutenzione svolti negli ultimi tempi, possano essere definitivamente eliminati, così da garantire anche agli abitanti della fascia appenninica l’accesso senza ostacoli e senza penalità al trasporto ferroviario”[8].

 

Tutto ciò premesso,

 

il sottoscritto consigliere

 

chiede

 

alla Giunta regionale

 

quali azioni concrete intenda adottare, e quali iniziative assumere, per dare un fattivo seguito alla risoluzione di impegno approvata dall’Aula consiliare lo scorso 27 ottobre 2020 in ordine al potenziamento della ferrovia porrettana.

 


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Porrettana

[2] https://www.facebook.com/groups/536840192995773/permalink/3351857041494060/

https://www.facebook.com/groups/536840192995773/permalink/3661057883907306/

https://www.facebook.com/groups/536840192995773/permalink/3658315507514877/

[3] https://www.regione.emilia-romagna.it/presidente/programma-di-governo/

[4] https://www.facebook.com/groups/536840192995773/permalink/3671291876217240/

[5] https://www.facebook.com/sergio.salsedo/posts/3684247408274975

[6] https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/aria/temi/pair2020

[7] https://www.regione.emilia-romagna.it/presidente/programma-di-governo/ (pag. 54)

[8] https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/oggettiiter/Vedi_Iter.aspx?Legislatura=XI&numOggetto=1070&Link=1

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