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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5185

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Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna,

 

premesso che

 

        Il Corpo degli Alpini si è costituito il 15 ottobre 1872 e sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con Francia, Impero austro-ungarico e Svizzera;

        Gli Alpini si sono distinti durante la Prima guerra mondiale, impiegati nei combattimenti al confine nord-est con l'Austria-Ungheria e durante la Seconda guerra mondiale, combattendo nell'ambito delle forze dell'Asse principalmente nei Balcani e sul fronte orientale, prendendo parte alla prima battaglia difensiva del Don e successivamente alla ritirata e disfatta dell'inverno 1942-1943, diversi reggimenti degli Alpini furono coinvolti nella campagna italiana di Russia gesta eroiche per le quali fu attribuita la medaglia d'oro al valor militare;

        Sono numerose le missioni di soccorso nelle quali si sono distinti; giova ricordarne qualcuna come: l’incendio sviluppatosi a Bersezio in valle Stura di Demonte nel 1883, il salvataggio delle popolazioni travolte da una valanga in val Varaita nel 1886, durante il terremoto di Messina del 1908, durante la tragedia del Vajont nel 1963, l’impegno per le popolazioni colpite dai terremoti del Friuli, dell'Irpinia e del Molise, nella catastrofe della Val di Stava del 1985, nell'alluvione della Valtellina del luglio 1987, e ancora dopo nel terremoto di Umbria e Marche del 1997 e nell'alluvione del Piemonte del 2000;

        Le operazioni di soccorso non si sono limitate al territorio nazionale: gli Alpini si schierarono in Armenia nel 1989 dopo un tremendo terremoto, inoltre furono impegnati in operazioni di pace in Mozambico nel 1992, o ancora a supporto dei profughi albanesi e bosniaci durante la guerra del Kosovo;

 

considerato che

 

        Nel 2022 è stata istituita dal Parlamento Italiano, a decorrere dal 2023, la “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”, per ricordare “l’eroismo dimostrato dal Corpo d’Armata Alpino nella battaglia di Nikolajewka e promuovere “i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano”. 

        La scelta della data, il 26 gennaio, a ridosso della Giornata della Memoria dell'Olocausto (27 gennaio), è stata criticata in quanto la battaglia di Nikolajewka si inserisce all'interno della guerra di aggressione nazifascista all'allora Unione Sovietica;

        Dopo due anni di assenza, a causa dell’emergenza pandemica, si è svolta a Rimini dal cinque all’otto maggio, la 93 esima Adunata degli Alpini;

        In quattro giorni, Rimini è stata la meta di oltre quattrocentomila persone arrivate dall'Australia, dal Brasile, dal Canada e da tutta Italia: ottocento gli alberghi aperti, lunghe file davanti a bar e ristoranti, più di ottantamila gli alpini in sfilata per 11 ore per l'evento; cinquantamila i tricolori sparsi in tutta la città, oltre centotrentamila i visitatori alla Cittadella militare delle Truppe Alpine dell'Esercito, quarantaseimila i visitatori alla Cittadella storica del Corpo degli Alpini, oltre duecento gli Alpini in armi che hanno partecipato all'Adunata, sfilando con le bandiere dei reggimenti;

        Un evento eccezionale che ha potuto contare su un indotto complessivo stimato superiore ai 150 milioni di euro;

        Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha affermato che è stato un evento straordinario e unico, sostenendo che “Questi sono stati tra i migliori giorni della vita di Rimini e dei riminesi", rivolgendosi al Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e al comandante delle truppe Alpine Ignazio Gamba ha detto "Non un addio, ma un arrivederci a presto", auspicando che l’Adunata torni ad essere celebrata a Rimini;

 

atteso che

 

        Dalla denuncia pubblica di una associazione denominata ‘Non una di meno’ sono però state raccolte, sui propri canali, testimonianze di centinaia di donne che avrebbero subito molestie sessuali verbali e fisiche, fischi, urla, proposte oscene e molestie fisiche;

        Le vittime delle presunte molestie sarebbero state soprattutto giovani e giovanissime bariste e cameriere, impiegate nelle attività commerciali della riviera romagnola durante i giorni dell’adunata;

        Al momento risulterebbe una sola denuncia formale di una ragazza di 26 anni, presentata ai Carabinieri di Rimini, per le molestie ricevute durante l'adunata degli alpini; la vittima ha raccontato di essere stata circondata e aggredita da tre persone nella giornata di sabato in mezzo alla folla e di essere stata insultata con frasi sessiste;

 

evidenziato che

 

        Come affermato dal Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli, “la condanna di episodi di molestie o maleducazione durante l'adunata degli Alpini a Rimini è giusta e doverosa, se tali accadimenti fossero confermati sarebbe molto grave, inoltre è necessario che venga accertato quello che è accaduto ed identificati gli eventuali responsabili, allo stesso tempo, è fondamentale ricordare la storia del corpo degli Alpini da sempre esempio di generosità, sacrificio e rispetto”;

        Anche il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha condannato gli episodi “I comportamenti raccontati da alcune donne sono gravissimi. Episodi che certamente andranno accertati dagli organi competenti, ma che non possono e non devono essere sottovalutati.”

 

Ritenuto che

 

        Questi deprecabili episodi non possono mettere in discussione la storia centenaria del Corpo degli Alpini, le gesta eroiche, i valori che incarnano e la celebrazione della “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”;

 

L’assemblea legislativa esprime

 

        La propria condanna contro ogni episodio di molestia e di violenza contro le donne auspicando che venga fatta presto chiarezze e, qualora vi fossero responsabilità, gli autori siano puniti per i reati commessi;

        La propria solidarietà al Corpo degli Alpini la cui immagine è stata lesa da comportamenti di singoli individui.

 

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