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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5502

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Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

La Legge regionale 10 marzo 2008, n. 5, si occupa di stabilire le norme sulla “Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche”. Stabilendo che sono da considerare come tali quelle attività commerciali ed artigianali aventi valore storico, artistico, architettonico ed ambientale, che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale e mercatale locale. Da qui l’attestazione quali “Bottega storica” o “Mercato storico” per quelle attività che ne possiedono i requisiti.

 

Tra le tipologie di attività commerciali o artigianali che possono fregiarsi di tale titolo, vi sono quelle attività con cinquant’anni di storia e una continuità di presenza nella propria sede, oppure nello svolgimento della propria attività, che si caratterizzino per le proprie vetrine, gli arredi e gli ornamenti, per la valorizzazione di odori e sapori caratteristici, che risultino di particolare interesse.

 

Per le suddette attività, vi sono una serie di possibilità attraverso le quali promuovere il loro commercio. Come l’utilizzo di marchi, targhe, l’inserimento all’interno di percorsi turistici, l’uso di vetrofanie, di forme di promozione, oltreché incentivi stabiliti dalle singole amministrazioni locali.

 

Negli ultimi anni si è diffusa una analoga cultura per attività enogastronomiche impegnate a riscoprire le tradizioni culinarie, valorizzando piatti presenti nella cultura rurale, riscoprendo le proprietà di cibi genuini.

 

Parallelamente, anche il cliente chiede sempre con maggiore frequenza che i propri acquisti siano contraddistinti da fattori “esperienziali”, di riscoperta delle tradizioni, dei sapori e della storia del luogo.

 

In tal senso, la riscoperta del gusto e degli antichi sapori diventa un elemento propedeutico ad una forma di turismo “di giornata”, mantenendo un legame saldo con la genuinità, la sostenibilità ambientale. In qualche caso, unendo ai valori di fondo le possibilità offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione digitale, che estendono la visibilità e promozione del prodotto attraverso appositi “E-shop”.

 

Considerato che

 

Negli ultimi anni si è diffusa sul territorio una tipologia di negozi che, pur non rispondendo a requisiti di “storicità” intesa come nella legge riguardante le “Botteghe storiche” ha, tuttavia, ottenuto un crescente interesse. In particolare, per la propria capacità di valorizzare la degustazione attraverso ambientazioni dedicate o di favorire la diffusione di prodotti artigianali caratteristici. Pur non trattandosi di “Botteghe storiche” in senso lato, si può fare riferimento a queste tipologie di esercizi come: “Botteghe che promuovono le tradizioni” locali.

 

Esistono attività ristorative o di somministrazione di bevande che si approvvigionano attraverso produttori a chilometro zero, privilegiando referenti locali per assicurare la massima qualità ai loro clienti. Anche in fatto di genuinità dei prodotti.

 

Altre attività artigianali o commerciali sono sorte, invece, in risposta alla massificazione dei consumi, ed alla tendenza della società post-industriale di tralasciare le professioni del passato (come l’arrotino o il calzolaio), andando a implementare l’esperienza nella creazione e commercio di manufatti artigianali.

 

Esistono, in buona sostanza, decine di attività commerciali ed artigianali che diffondono saperi e cultura attraverso un lavoro basato sull’esperienza, la riscoperta delle tradizioni locali e che possono per loro vocazione essere inserite in circuiti di valorizzazione delle città, degli antichi borghi e dei territori.  Tali attività commerciali o artigianali possono essere classificate come: “Botteghe che promuovono le tradizioni”.

 

Impegna la Giunta Regionale 

 

Ad istituire, attraverso un provvedimento specifico, un “Albo” in cui inserire una nuova classificazione di “Botteghe che promuovono le tradizioni”. Le quali potranno fregiarsi di un marchio distintivo, potendo contare su strumenti di pubblicità e promozione dei propri prodotti e delle tradizioni culturali che rappresentano.

 

A sostenere con provvedimenti specifici le iniziative degli enti locali finalizzate a creare sgravi economici per le attività commerciali e artigianali che contribuiscono a promuovere i territori.

 

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