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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5564

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea legislativa a sensibilizzare l'opinione pubblica in merito al processo di regolazione costituito dalla "Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia e che modifica il Regolamento (UE) 2019/942" e a prevedere azioni di monitoraggio delle perdite strutturali che si verificano negli impianti petroliferi e di gas in Emilia-Romagna. (02 08 22) A firma della Consigliera: Piccinini

Testo:

R I S O L U Z I O N E

 

L’Assemblea Legislativa

 

premesso che

 

It Happens Here Too: Methane Pollution in Europe’s oil and gas network (Succede anche qua: l’inquinamento da metano nella rete europea del settore petrolifero e del gas) è il rapporto pubblicato nel dicembre 2021[1]  dalla Clean Air Task Force (CATF)[2] a seguito di un'approfondita attività di verifica in oltre 250 impianti petroliferi e di gas in 11 paesi utilizzando una termocamera in grado di rilevare qualitativamente le emissioni di metano, fornendo un’accurata panoramica dei risultati e documentando 433 diversi punti di emissioni di metano attraverso la rete europea di petrolio e gas

 

La copertina del rapporto reca le immagini di tre realtà emblematiche della gravissima situazione riscontrata, una delle quali relativa alle strutture di Pitesti, in Romania, mentre le altre due interessano l’Italia: si tratta del terminale di rigassificazione della SNAM a La Spezia e dell’impianto sotterraneo di stoccaggio del gas della SNAM-Sogit a Minerbio;

 

CATF supporta la nuova campagna  di Legambiente chiamata “C’è puzza di gas”, finalizzata a portare all’attenzione dell’opinione pubblica e politica un tema di grande rilevanza, ma ancora non adeguatamente valutato per il suo enorme impatto, vale a dire il contributo negativo determinato dalle perdite strutturali e dalla scarsa manutenzione dalle diverse infrastrutture nell’intera catena di estrazione, trasporto, e consumo del settore Oil&Gas, pari ad una percentuale, sottostimata, compresa fra l’1% e il 3% delle risorse interessate. Il metano, infatti, è una fonte fossile la cui combustione comporta ingenti emissioni di CO2, ma che se disperso in atmosfera, è fino a 86 volte più climalterante dell’anidride carbonica, così da essere individuato come il secondo maggiore responsabile del cambiamento climatico;

 

è al momento in discussione[3] la “Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia e che modifica il Regolamento (UE) 2019/942”- 2021/0423 (COD)[4] che si prefigge in via generale di “preservare e migliorare l'ambiente riducendo le emissioni di metano generate dall'energia fossile prodotta o consumata nell'Unione” e che ha fra i propri obiettivi specifici anche quello  di “migliorare l’esattezza delle informazioni sulle fonti principali di emissioni di metano associate all'energia prodotta e consumata all'interno dell'UE….” e di “garantire un'ulteriore riduzione efficace delle emissioni di metano lungo la catena di approvvigionamento energetico nell'UE…”;

 

valutata

 

l’assoluta necessità di assicurare al richiamato processo di regolazione in corso a livello europeo sia un’ampia partecipazione da parte di cittadini, associazioni ed istituzioni, sia la capacità di rappresentare uno strumento reale, ambizioso ed efficace per raggiungere gli obiettivi di annullamento e riduzione delle dispersioni di metano, evitando, quindi, l’individuazione di obiettivi insufficienti in materia di tracciamento e riduzione delle emissioni di metano lungo la filiera del gas fossile;

 

ritenuto necessario

 

spingere le istituzioni ad adottare norme e regolamenti efficaci e stringenti che siano in grado di:

        sostenere soluzioni che consentano di adottare norme efficaci che limitino le dispersioni strutturali al minimo attraverso sistemi di tracciabilità,

        introdurre obblighi rivolti alle compagnie per condurre attività di rilevamento e riparazione di fuoriuscite di metano, intervenendo immediatamente ed in maniera efficace su ogni perdita indipendentemente dalla sua grandezza

        definire obblighi per le aziende in merito alla corretta e giusta manutenzione,

        vietare le pratiche di flaring e venting (emissione tramite combustione e ventilazione);

        censire, monitorare e chiudere tutti i pozzi di petrolio e gas fossile inattivi,

        selezionare fornitori che pratichino azioni concrete di contenimento delle dispersioni di metano, introducendo gli obblighi necessari perché questo sia possibile,

        ridurre il consumo di gas fossile, puntando ad un abbandono definitivo entro il 2035 – 2040

        eliminare tutti i sussidi alle fonti fossili,

 

richiamato che

 

attraverso politiche di contenimento delle dispersioni di metano in diversi settori si può prevenire l’innalzamento delle temperature globali di 0.3°C e di queste un terzo dell’obiettivo è raggiungibile nel settore energetico attraverso interventi di manutenzione ed investimenti estremamente economici, e spesso a costo netto zero;

 

impegna la Giunta regionale e se stessa, per quanto di competenza

 

        a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e le associazioni in merito al processo di regolazione costituito dalla Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia e che modifica il Regolamento (UE) 2019/942”- 2021/0423 (COD);

        a partecipare al tour della campagna “C’è puzza di gas” promossa da Legambiente ed articolata in otto tappe, in altrettante Regioni, tra infrastrutture a gas esistenti e in progetto, una delle quali prevista a Minerbio, presso l’impianto di Stoccaggio;

        a promuovere l’adesione degli Enti locali del territorio nonché delle altre Regioni e Province Autonome;

        a prevedere, nell’ambito del processo di attuazione del “Nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima” e degli strumenti regionali di programmazione in materia di politiche dell'energia, azioni specifiche di monitoraggio delle perdite strutturali che si verificano nell’intera catena di estrazione, trasporto, e consumo del settore Oil&Gas nella nostra regione;

        a richiedere al Parlamento europeo e al Governo italiano di sostenere soluzioni dirette ad assicurare la massima efficacia alla proposta di regolamento 2021/0423 (COD).

 


[1] https://cdn.catf.us/wp-content/uploads/2021/12/13024754/CATF_EUMethane_Report_Proof_12.10.21.pdf

[2] Clean Air Task Force (CATF) è un'organizzazione ambientale senza scopo di lucro composta da scienziati, esperti di politica, esperti legali e professionisti della comunicazione attiva negli Stati Uniti d’America e in Europa con l’obiettivo di operare per la salvaguardia dell’ambiente per sostenere un rapido sviluppo globale e luna reale diffusione di tecnologie per l’energia a basse emissioni di carbonio, al fine di raggiungere gli obiettivi globali di zero emissioni nette entro il 2050. (https://cutmethane.eu/about-us/)

[3] https://eur-lex.europa.eu/procedure/IT/2021_423#R1CONSIL

[4] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021PC0805R(01)&from=EN

 

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