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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 5713

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Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

 

        l’Aeroporto G. Marconi di Bologna, che si trova in prossimità di zone abitate e a pochi chilometri dal centro storico, è il principale scalo dell'Emilia-Romagna e uno dei principali aeroporti in Italia;

        durante i mesi estivi 2022, con il superamento della fase emergenziale della pandemia, i voli sono ripresi a pieno ritmo e, secondo le previsioni del Consiglio di Amministrazione, si tornerà ai livelli pre-Covid entro il 2024.

 

Premesso inoltre che

 

        in questi mesi l’inquinamento acustico e atmosferico generato dai voli ha messo a dura prova la salute dei residenti del quartiere Navile;

        l’aggravarsi della situazione è confermato, tra l’altro, dalle numerose segnalazioni che arrivano ogni giorno al Gruppo assembleare regionale di Europa Verde da parte di cittadini/e che denunciano la situazione intollerabile a causa delle decine e decine di aerei che ogni giorno decollano e atterrano, a volte con un intervallo di un minuto tra di loro, dalle 6 del mattino fino a mezzanotte inoltrata; in particolare, vengono autorizzati per motivi vari atterraggi di voli passeggeri e cargo, bypassando il divieto di sorvolo sulla città nella fascia oraria 23.00 - 06.00;

        il COmitato per la COMPatibilità AERoporto - Città di Bologna (COCOMPAER) denuncia da anni gli effetti nefasti dell’attività aeroportuale sulla salute e sulla qualità della vita di circa 40mila cittadine e cittadini residenti nell’area interessata dai sorvoli.

 

Considerato che

 

        l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha classificato il rumore del traffico, compreso il traffico stradale, ferroviario e aereo, come la seconda causa più importante di cattiva salute in Europa occidentale, dietro solo l’inquinamento atmosferico causato da particolato fine. L’esposizione prolungata al rumore ambientale può portare a effetti negativi cardiovascolari e metabolici, a prestazioni cognitive ridotte nei bambini e a gravi disturbi del sonno. L’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che l’esposizione a lungo termine al rumore causi 12mila decessi prematuri e contribuisca a 48mila nuovi casi di cardiopatia ischemica all’anno nel territorio europeo;

        in una precedente interrogazione, Europa Verde ha evidenziato i risultati di uno studio condotto nel novembre 2018 dall’Azienda USL di Bologna, Dipartimento di Salute Pubblica, in cui si osserva che nella popolazione residente in prossimità dell’aeroporto Marconi si registra un aumento significativo del rischio di essere visitato o aver avuto prestazioni otorinolaringoiatriche, oltre che un maggior rischio di essere utilizzatore di farmaci per disturbi correlati all’acidità gastrica, antiipertensivi, sedativi/ansiolitici/antidepressivi, per malattie ostruttive delle vie respiratorie;

        lo scorso 14 giugno l’assessore regionale Andrea Corsini, rispondendo a una seconda interrogazione di Europa Verde, ha annunciato un nuovo studio dell’Ausl di Bologna per valutare l’impatto dell’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi sui residenti del quartiere Navile.

 

Evidenziato che

 

        secondo le rilevazioni della centralina n.6 del quartiere Navile-Pescarola rese note dal Comitato COCOMPAER, nei mesi di giugno e luglio u.s. sono state numerose le giornate che hanno superato i 100 voli sopra la città (quasi mai sono scesi sotto i 90), con punte di 117 il 29 giugno e 110 il 26 luglio. Le giornate con un LVA (Livello di Valutazione Aeroportuale) superiore ai 65 decibel (che è il limite previsto dal DM del 1997) sono state 6 nel mese di giugno e 7 nel mese di luglio;

        secondo le informazioni riportate nel sito dell’Aeroporto Marconi (elenco dei sorvoli notturni autorizzati sull’abitato di Bologna), nel mese di giugno sono stati registrati 63 voli dopo le ore 23.00, 101 nel mese di luglio e 33 dall’1 al 19 agosto.

 

Rilevato che

 

        la compagnia aerea low cost irlandese Ryanair ha registrato in Italia una crescita boom di passeggeri del 115% rispetto al 2019 e prevede 5 milioni di passeggeri a Bologna tra inverno ed estate 2023;

        alla fine di agosto, in merito alla sospensione della trattativa tra Ryanair e l’aeroporto Marconi che avrebbe indotto la compagnia aerea a tagliare 17 rotte invernali, il country manager Italia Mauro Bolla ha precisato: “Non si è interrotto niente, le trattative con lo scalo vanno avanti, siamo fiduciosi di arrivare a un accordo per non estendere ulteriormente i tagli all’estate 2023”.

 

Preso atto che

 

        nel corso della Commissione aeroportuale svoltasi al Marconi lo scorso 15 marzo, i vertici dello scalo bolognese hanno annunciato l’impegno ad avviare, insieme ad ENAC, uno studio sulle rotte di decollo e atterraggio per minimizzare il numero dei sorvoli dell’abitato e l’impatto acustico sulla città;

        lo scorso 24 giugno l’assessore Corsini, accogliendo una sollecitazione di Europa Verde, dichiarava la disponibilità a organizzare un incontro della Commissione aeroportuale - di cui la Regione Emilia-Romagna fa parte - con l’AUSL e la Città Metropolitana di Bologna e il COmitato per la COMPatibilità AERoporto - per valutare lo stato dell’arte e l’adozione di misure di mitigazione dell’impatto acustico dell’aeroporto.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

 

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

        se sia in possesso di aggiornamenti sulle tempistiche di realizzazione degli studi citati in premessa (a cura dell’AUSL di Bologna e di ENAC);

        alla luce del crescente disagio diurno e notturno patito quest’estate dai cittadini e cittadine bolognesi residenti nell’area interessata dai sorvoli, a che punto sia l’organizzazione dell’incontro, citato in premessa, promosso dalla Giunta tra la Commissione aeroportuale, l’AUSL, la Città Metropolitana di Bologna e il COmitato per la COMPatibilità AERoporto per valutare lo stato dell’arte e l’adozione di misure di mitigazione dell’impatto acustico dell’aeroporto;

        se l’accordo in essere tra l’aeroporto Marconi e Ryanair preveda l’esborso di incentivi economici alla compagnia aerea per le rotte e per i singoli passeggeri in arrivo su Bologna e, in caso affermativo, a quanto ammontano;

        quali siano le condizioni economiche poste da Ryanair per non tagliare rotte su Bologna nella trattativa che, stando alle parole del country manager Italia Mauro Bolla, è in corso con l’aeroporto Marconi per il rinnovo dell’accordo della compagnia aerea con lo scalo bolognese.

 

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