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Legislatura XII - Atto ispettivo ogg. n. 1223

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Oggetto:
Testo presentato:
1223 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il futuro della società di trasporti SETA spa, tra fusione, autisti gettonisti e aumenti delle tariffe dei biglietti. A firma dei Consiglieri: Pulitanò, Aragona, Tagliaferri, Arletti, Evangelisti

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Il sottoscritto Ferdinando Pulitanò, Consigliere regionali di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

 

Premesso che

 

SETA S.p.A. è una società mista, con una quota pubblica detenuta dagli Enti locali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza ed una quota privata posseduta da HERM-Holding Emilia-Romagna Mobilità S.r.l. e da Tper S.p.A. che ne detiene il 6,51% delle azioni.

 

HERM, il maggiore socio di SETA, è a sua volta è controllata al 95% da Tper. Tper (Trasporto passeggeri Emilia-Romagna) ha nella Regione Emilia-Romagna il maggiore azionista (46,13% delle azioni).

 

L’azienda SETA, operante nel territorio dell’Emilia occidentale, è responsabile di tutto il sistema di produzione del servizio di TPL su gomma dei tre bacini provinciali di cui sopra: dall’esercizio dei trasporti bus urbani ed extraurbani, alla manutenzione dei mezzi, alla vendita dei titoli di viaggio, alla gestione delle biglietterie e dei servizi per l’utenza.

 

Rilevato che:

 

Un tema su cui si dibatte da ormai diversi anni, anche a fronte delle difficoltà che a fasi alterne emergono in alcuni territori, è la prospettiva di dare vita ad un'azienda più solida che possa in primo luogo ridurre i costi di produzione. Ovvero la fusione delle aziende territoriali per dare vita ad un gruppo industriale unico del trasporto pubblico in Emilia-Romagna

 

Considerato che:

 

la Regione ha approvato, con delibera del 12 febbraio 2024, il Protocollo di intesa per la costituzione del “Gruppo industriale del Tpl", vale a dire un'azienda unica che ingloba Tper (Bologna e Ferrara), Seta (Modena, Reggio e Piacenza) e Start (Romagna).

 

La soluzione scelta è quella che prevede la scissione mediante scorporo delle aziende territoriali nel corso della prima fase e la conseguente fusione delle società Seta e Start in Tper nell’ambito della seconda fase.

 

Assunto che:

 

La situazione in cui versa il trasporto pubblico modenese sta diventando, se possibile, sempre più grave e compromessa. Alle promesse di Seta di attuare un piano di rilancio credibile, sia per gli utenti che per gli autisti, è seguito un imbarazzante tentativo di utilizzare palliativi, ad esempio con la proposta inaccettabile di integrare il personale con conducenti a chiamata e cambiando le corse in maniera irrazionale, a fronte oltretutto di un aumento delle tariffe.

 

L’assessore reggiano Carlotta Bonvicini ieri 14 settembre 2025 in un’intervista ha aperto al ritocco delle tariffe. Nello specifico l’assessore – a precisa domanda – ha risposto: "Non farò finta di non sapere che sono 10 anni che il costo del biglietto urbano è fermo e che già dal 2023 ci eravamo presi l’impegno di adeguarlo negli anni successivi. Come soci reggiani abbiamo chiesto una proiezione chiara di come l’aumento potrebbe andare a coprire un miglioramento dei servizi e abbiamo convenuto che la manovra tariffaria debba necessariamente avvenire su tutti i territori contemporaneamente, Reggio, Modena e Piacenza".

 

Già lo scorso 30 settembre 2024 si minacciavano azioni contro Seta, nel caso in cui non si fosse ripristinata una situazione di normalità del servizio; oggi, a quasi un anno di distanza, non è dato sapere quali siano le reali azioni che tutte le istituzioni (enti locali e regione Emilia-Romagna) vogliano porre in essere per Seta Spa.

 

Da oggi, con l’inizio della scuola, la situazione per gli autisti, già insostenibile prima, diventerà sempre più vessatoria e irrispettosa, ma nessuno sembra prendere sul serio la questione che i sindacati stanno denunciando con forza.

 

Tra le azioni previste per l’autunno c’è quella che prevede il reclutamento di alcuni autisti “gettonisti” provenienti dalla Campania. Autisti che hanno partecipato ai bandi della Air Campania, l’azienda regionale dei trasporti con sede ad Avellino e che attualmente sono in attesa dello scorrimento delle graduatorie per essere assunti. Le loro posizioni sono attualmente gestite dall’agenzia di lavoro locale Apis, che ha sottoscritto un accordo con Seta per l’invio a Modena, Reggio e Piacenza di alcuni autisti.

 

Sono in attesa di conferma le indiscrezioni sui benefit a cui avrebbero diritto i lavoratori campani, ovvero un bonus importante all’arrivo (si parla di un migliaio di euro), un alloggio fornito dall’azienda e il trattamento salariale corrispondente alla massima anzianità di servizio.

 

Rilevato che:

 

Già la Corte dei Conti aveva bacchettato le amministrazioni comunali interessate per la gestione di Seta Spa, dal momento che la società di trasporto, essendo a partecipazione interamente pubblica, deve essere pienamente assoggettata alle regole previste dal Testo Unico sulle Società Partecipate (TUSP), ma ancora non si è fatto nessun passo in tal senso.

 

Ad oggi la situazione appare incerta e fumosa all’interno degli stessi enti locali azionisti di Seta Spa.

 

Tutto ciò premesso

Interroga la Giunta Regionale per sapere

 

Le intenzioni della Giunta regionale in merito all’oggetto dell’interrogazione, ossia il futuro della società SETA Spa, tra azienda unica o holding.

 

Come valuti l’intenzione paventata dall’assessore reggiano di aumentare le tariffe dei biglietti del trasporto pubblico locale.

 

Come valuti la possibilità che dalla Campania giungano in Emilia-Romagna autisti gettonisti, se l’aumento delle tariffe dei biglietti serva a coprire questo costo aggiuntivo e se detta scelta aziendale abbia circoscrizione temporale ben definita o sia a tempo indeterminato.

 

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