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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 358

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Oggetto:
Testo presentato:
358 - Risoluzione proposta dal consigliere Villani per chiedere di istituire, nella Regione, Zone Franche Montane nelle quali prevedere agevolazioni e incentivi fiscali in grado di attrarre investimenti di capitali e sostenere le imprese, nell'ambito di politiche mirate per i territori montani e rurali. (documento in data 06 08 10).

Testo:

                             RISOLUZIONE
Il sottoscritto Luigi Giuseppe Villani, Presidente del Gruppo
assembleare PDL,
premesso che
$ la fiscalità di vantaggio, nella comune accezione e con varie
declinazioni, è, data la congiuntura, al centro del dibattito
nazionale e regionale sul sostegno alle imprese e all'occupazione;
$ anche nel nostro Paese, come già in Francia e in Belgio, si è
affermato negli ultimi anni un approccio compatibile con i principi,
i limiti e gli obiettivi comunitari, coerente con essi e, dunque,
rispettoso della concorrenza;
$ tale approccio non si esaurisce nei vantaggi fiscali e nella
finalità esclusivamente economica, ma completa e integra più
articolate politiche per il territorio, in un'ottica
multidisciplinare e di gestione multilivello con scopi di coesione
sociale, lotta all'esclusione, al disagio e allo spopolamento;
$ effetto di questo nuovo approccio è la concezione delle misure
fiscali di vantaggio su base territoriale come strumento di ripresa
di microaree marginalizzate e disagiate sotto il profilo
socio-economico, ovunque si trovino sul territorio nazionale, che la
stessa Unione Europea pone al centro delle proprie misure
d'intervento;
considerato che
$ con la Legge Finanziaria 2007, poi modificata dalla Legge
Finanziaria 2008, sono state istituite in Italia Zone Franche Urbane
sul modello delle Zones Franches Urbaines francesi approvate dalla
Commissione Europea e operative da circa quindici anni con risultati
apprezzabili;
$ l'impianto normativo comunitario e nazionale consente, in
linea di principio, di prevedere l'istituzione di Zone Franche
Montane sul modello delle Zone Franche Urbane e delle Zones de
Revitalisation Rurale francesi, nelle quali prevedere agevolazioni e
incentivi fiscali in grado di attrarre investimenti di capitale e
sostenere le imprese, nell'ambito di politiche mirate per i
territori montani e rurali;
$ La Regione, nell'ambito dell´autonomia finanziaria
riconosciutale dall'art. 119 della Costituzione, istituisce,
gestisce e riscuote i tributi propri. Con il termine generico di
tributi si definiscono le tasse e le imposte. La tassa è una somma
di denaro dovuta dal cittadino all'ente pubblico a fronte di un
servizio reso dall'ente (es. la tassa di concessione regionale),
mentre l'imposta è una prestazione dovuta da ogni cittadino a favore
dell'ente pubblico destinata al finanziamento dell'attività svolta
dall'ente a favore della collettività;
$ Sono tributi regionali: la tassa automobilistica;
l'addizionale regionale all'Imposta sul Reddito delle Persone
Fisiche (IRPEF); l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive
(IRAP); l'Addizionale Regionale all'Imposta di Consumo sul Gas
Metano usato come combustibile (ARISGAM); il tributo speciale per il
deposito in discarica dei rifiuti solidi; l'imposta regionale sulle
concessioni statali dei beni demaniali e del patrimonio
indisponibile; le Tasse di Concessione Regionale (TCR); la tassa per
l'abilitazione professionale; la tassa per il diritto allo studio
universitario; la tassa fitosanitaria regionale;
$ la fiscalità regionale di vantaggio congiunturale per
limitati territori montani e rurali ha lo scopo di favorire la
ripresa di microaree montane, non selezionate a priori ma solo se e
nei limiti in cui siano effettivamente gravate da fenomeni di
disagio socio-economico (crisi occupazionale, carenza di servizi
essenziali) oltre che, e in modo correlato, da crisi demografica
(spopolamento, età media): tutto in coerenza con gli obiettivi e i
principi comunitari in materia di coesione e inclusione sociale, di
sviluppo nel rispetto della libera concorrenza e dei limiti degli
aiuti di Stato;
considerato altresì che
$ molte zone dell'Appennino della nostra regione presentano
fenomeni di marginalità e crisi economica, di disagio sociale e calo
dell'occupazione, di spopolamento e di ineguaglianza di condizioni e
opportunità rispetto alla maggior parte delle aree urbane e della
pianura o del litorale adriatico;
$ l'applicazione in Emilia-Romagna in zone montane disagiate e
in situazione di crisi sociale, economica e demografica del modello
di fiscalità regionale di vantaggio previsto dall'istituzione delle
Zone Franche Montane potrebbe rivelarsi importante per il sostegno
delle imprese e dell'occupazione, per attrarre nuovi investimenti e
per tutelare e rilanciare l'artigianato, il commercio di vicinato e
agricoltura e la tradizione enogastronomica che rappresentano in
tali microaree veri e propri presidi sociali da conservare;
impegna l'Assemblea legislativa e la Giunta regionale
$ a istituire in Emilia-Romagna Zone Franche Montane regionali
avviando un sistema trasparente di selezione delle aree
(intercomunali o sovra comunali) per criteri e parametri oggettivi,
sulla falsariga di quanto già avvenuto per l'individuazione delle
Zone Franche Urbane italiane, ricorrendo a dati statistici e
indicatori di crisi e comprendendo fra essi, come per Zones Franches
Urbaines e per le Zones de Revitalisation Rurale francesi, quelli
caratterizzanti il disagio delle aree montane (per esempio, densità
abitativa, andamento demografico, qualità e quantità dei servizi
essenziali in campo sanitario o dei trasporti o dell'istruzione,
oltre che disoccupazione, mortalità d'impresa, scolarizzazione,
infrastrutture);
$ a individuare come possibili beneficiari del sistema di
applicazione differenziata, per grado di disagio, di agevolazioni
fiscali relative alla tassazione regionale oltre che di esenzioni e
di incentivi, le micro e piccole imprese artigianali e commerciali;
$ a prevedere misure specifiche, in aggiunta alle agevolazioni
fiscali, per l'ambito rurale e per il settore agricolo,
agrituristico, turistico termale e turistico in generale; per
valorizzare il patrimonio ambientale, culturale, enogastronomico
(energie alternative; recupero di fabbricati rurali); infine per
favorire l'occupazione e l'impresa giovanile, con adeguati percorsi
di formazione e specializzazione.
Luigi Giuseppe Villani
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