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Legislatura VIII - Atto ispettivo ogg. n. 4365

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Oggetto:
Testo presentato:
4365 - Interpellanza del consigliere Filippi circa i parametri di erogazione dei fondi utilizzati nei Piani di sviluppo rurale e la tutela delle aree montane.

Testo:


 INTERPELLANZA
Il sottoscritto Consigliere regionale;
Premesso
Che il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
approvato dalla Regione Emilia-Romagna penalizza le
aziende agricole site nel territorio montano;
Che nella prima graduatoria relativa il mese di
Luglio 2008 su un totale di 34 domande, presentate
in provincia di Reggio Emilia, relative all'Asse 1
del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, per
l'ottenimento di finanziamenti da destinare alla
modernizzazione delle aziende agricole con
produzione di latte, solo 2 imprese agricole site
in montagna sono state ammesse a finanziamento;
Che nella seconda graduatoria provinciale relativa
il mese di Dicembre 2008, riguardante lo stesso
Asse del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, su
17 aziende finanziate solo 5 sono ubicate in
montagna. Su un totale di 1.490.185 euro di
contributi erogati nella provincia di Reggio
Emilia, in montagna ne sono arrivati 305.591: circa
il 20% del totale;
Constatato
Che, nel Febbraio 2008, l'Assessore regionale
all'Agricoltura Tiberio Rabboni aveva dichiarato:
''Gli agricoltori del nostro Appennino hanno
bisogno di un sostegno speciale: nel nuovo Piano di
Sviluppo Rurale abbiamo destinato alla montagna una
parte consistente delle risorse disponibili.
Un'occasione unica che non va sprecata: nei
prossimi anni le risorse pubbliche dovranno essere
usate come volano per far crescere le aziende
agricole di montagna e renderle capaci di camminare
con le proprie gambe'';
Che, nel Luglio 2008, l'Assessore provinciale
all'Agricoltura e Sviluppo rurale Roberta Rivi
aveva dichiarato: ''Il Piano di sviluppo rurale
della Regione assegna in realtà una priorità molto
alta alla montagna. Fra i quattro Assi in cui esso
si articola, l'Asse 3 vede una priorità assoluta
per la montagna, infatti prima verranno finanziate
le istanze di quel territorio poi, solo se
residueranno fondi, verranno finanziate le istanze
presentate dai territori di pianura. L'asse 4,
ossia il cosiddetto programma Leader, interviene
solo ed esclusivamente nelle zone di montagna. Per
quanto riguarda l'Asse 1, che è quello relativo al
rafforzamento della competitività delle imprese
prevede anch'esso, per la Misura 112 relativa ai
giovani al 1° insediamento, una priorità assoluta
per la montagna'';
Che, sempre nel Luglio 2008, l'Assessore al Sistema
agroalimentare della Comunità montana Afro Rinaldi
aveva dichiarato: ''Molte delle aziende di montagna
non finanziate in questa prima tornata avranno
buone possibilità di essere finanziate con le
prossime graduatorie vista la posizione in cui sono
collocate. (...) . E' indubbio che qualora si
riscontrasse una effettiva penalizzazione nei
confronti delle aziende di montagna questo
Assessorato sarà in prima fila per la difesa delle
specificità dell'agricoltura di montagna'';
Verificato
Che la montagna ha avuto priorità negli assi 3 e 4
che poco hanno a che vedere con l'agricoltura
privata. L'asse 3, denominato ''Qualità della
vita'', finanzia la ristrutturazione di vecchi
acquedotti di proprietà Enìa e poco altro (è quindi
Enìa ad usufruire dei fondi). L'asse 4, denominato
''Attuazione Leader'', finanzia piani di azione
locale (DAI) predisposti dal (GAL) relativi alla
qualificazione dell'ambiente;
Che numerose aziende agricole ubicate in montagna
hanno effettuato consistenti investimenti,
presentando la relativa domanda di finanziamento
pubblico;
Che nei precedenti piani d'investimento era regola
riservare una parte dei finanziamenti alla
montagna, in quanto territorio disagiato e
svantaggiato rispetto al territorio di pianura;
Che il sistema di erogazione fondi del Programma di
Sviluppo Rurale 2007-2013 costringe le famiglie,
per accedere ai finanziamenti, a intestare le
aziende ai figli tra i 16 e i 38 anni, causando
anomalie in fase di successione;
Che il sistema di erogazione fondi del Programma di
Sviluppo Rurale 2007-2013 esclude i richiedenti
dopo il quarto bando, procurando oneri aggiuntivi e
perdite di tempo alle aziende agricole costrette a
ripresentare la domanda;
Informato
Che nei bandi di Luglio e Dicembre 2008 è stata
finanziata l'azienda agricola Al Giunco di Toano,
nell'Appennino reggiano, proprietà del fratello
dell'ex sindaco di Toano, attualmente consigliere
provinciale del PD;
Concluso
Che i nuovi parametri predisposti dalla Regione
Emilia-Romagna per l'ottenimento dei finanziamenti
sono discriminatori nei confronti delle aree
montane;
Che le aree montane sono notoriamente svantaggiate
rispetto a quelle di pianura: l'orografia del
territorio è sfavorevole e le infrastrutture sono
scarse. La commercializzazione e la produzione
agricola risultano conseguentemente più onerose;
Sottolineato
Che alle aziende agricole site in pianura sono
garantiti consistenti introiti, agevolando, in
questo modo, l'assunzione di giovani;
Che discriminare l'agricoltura di montagna
significa favorire l'abbandono della stessa,
negligere sull'ambiente e trascurare il territorio;
Interpella la Giunta regionale per sapere
Se sia opportuno ripristinare i parametri di
erogazione fondi adottati nei precedenti Piani
regionali di Sviluppo Rurale, riservando il 30%
delle risorse ai comuni ubicati nei territori delle
ex Comunità montane;
Se reputi i nuovi parametri predisposti dall'Ente,
per l'ottenimento dei finanziamenti, discriminatori
nei confronti delle aree montane;
I motivi di tale riduzione di fondi per lo sviluppo
agricolo nei confronti delle aree montane del
reggiano;
Se la Comunità montana dell'Appennino reggiano
abbia lamentato, interpellando Provincia di Reggio
Emilia e Regione Emilia-Romagna, la riduzione di
fondi riservati alla montagna;
Se le organizzazioni sindacali abbiano lamentato,
interpellando Provincia di Reggio Emilia e Regione
Emilia-Romagna, la riduzione di fondi riservati
alla montagna;
Se l'Assessore competente confermi le dichiarazioni
formulate nel Febbraio 2008;
Che giudizio dia e se condivida e sottoscriva le
asserzioni, del Luglio 2008, pronunciate
dall'Assessore all'Agricoltura e Sviluppo della
Provincia di Reggio Emilia e dall'Assessore al
Sistema agroalimentare della Comunità montana
dell'Appennino reggiano;
Quali provvedimenti intenda attuare al fine di
tutelare le aziende agricole site in territorio
montano che, in questi mesi, hanno effettuato
consistenti investimenti senza ricevere contributi
pubblici;
Come intenda risolvere l'anomalia delle famiglie
'obbligate' a intestare le aziende ai figli tra i
16 e i 38 anni, producendo, in questo modo,
anormalità in fase di successione; Se sia opportuno
annullare la regola, sempre in relazione al
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, di
esclusione dei richiedenti dopo il quarto bando;
Se risultino anomalie nel doppio finanziamento
erogato all'azienda agricola Al Giunco di Toano,
nell'Appennino reggiano, proprietà del fratello
dell'ex sindaco di Toano, attualmente consigliere
provinciale del PD;
Se non sia opportuno favorire l'assunzione di
giovani in ambito agricolo, in aree svantaggiate
come l'Appennino reggiano.
Fabio Filippi
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