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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4563

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, affinché vengano disposte tutele previdenziali e assicurative a carico dello Stato a favore del caregiver familiare, ed a valutare forme di sostegno economico più incisive per le famiglie delle persone non autosufficienti o con disabilità grave in difficoltà per la perdita di reddito derivante da attività lavorativa o per la presenza di redditi non adeguati alle esigenze di cura e sostegno che necessitano. (02 05 17) A firma della Consigliera: Sensoli

Testo:

RISOLUZIONE

premesso che

 

  • il Caregiver familiare è quella persona che presta assistenza in modo gratuito, continuativo e quantitativamente significativo a un congiunto non autosufficiente a causa di una grave disabilità;
  • Caregiver indica “chi presta cure” e sostegno quotidiano di carattere psicologico, affettivo e fisico ad un individuo fragile. Rappresenta quindi la figura cardine sulla quale grava il peso dell’intero processo assistenziale, soprattutto nel caso in cui il proprio familiare venga colpito da patologie neurodegenerative che, per la loro pervasività, sono definite “malattie familiari”. Questo significa che queste patologie colpiscono non solo il malato, ma trascinano con sé l’intero sistema familiare alterandone spesso gli equilibri;
  • nonostante l’alto valore sociale dell’opera prestata, e l’ingente risparmio economico per la collettività, in Italia, a differenza che in altri Paesi europei, questa figura non è stata ancora riconosciuta giuridicamente e non gode di diritti concreti se non piccoli riconoscimenti;
  • la Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia ad avere adottato una legge di principio che riconosce il ruolo del familiare, del convivente, della persona amica che si prende cura di una persona cara impossibilitata a farlo autonomamente, ma questa norma regionale sostanzialmente, per mancanza di competenze in capo alla Regione non attribuisce diritti sostanziali a tale figura;
  • gli unici obiettivi che realizza la legge suddetta sono una maggiore informazione sui bisogni assistenziali e di cura, sui servizi di relativo supporto e sulla possibilità di usufruire di adeguati percorsi di formazione, tutti obiettivi condivisibili e meritori, ma che non aiutano sostanzialemte i Caregiver e più in generale le famiglie in sofferenza;

 

rilevato che

 

  • il Caregiver, come soggetto centrale di cura, si trova a fare i conti con una quotidianità frammentata tra carriera professionale, cura della propria famiglia e l’assistenza dell’anziano congiunto. Il lavoro di cura diventa sovente totalizzante ed assorbe sempre più risorse di tempo, di energia ed emotive, portando spesso il caregiver a concentrarsi interamente nella cura dell’anziano, a discapito degli altri ambiti della propria vita privata;
  • spesso l’attività di cura e assistenza che svolge il Caregiver dura per l’intero arco della vita con un impegno continuo. Basti pensare ai tanti familiari che assistono persone con Disturbi dello Spettro Autistico caratterizzati da una compromissione grave, che hanno una esistenza particolarmente condizionante per l’intero arco della vita;
  • oggi le istituzioni lasciano al Caregiver in carico prestazioni anche di elevata professionalità sanitaria senza garantirgli coperture assicurative e previdenziali, né riposo notturno, né tregua dal suo impegno con il familiare non autosufficiente, tutto ciò in alcuni casi mette in pericolo sia la salute del familiare che la salute e la stessa sopravvivenza della persona non autosufficiente o con disabilità grave, «se una società vuole veramente proteggere i suoi bambini, deve cominciare con l’occuparsi dei genitori» (J. Bowlby);
  • il welfare familiare e, ancora di più, i Caregiver familiari sono la conseguenza prima dell’assenza e delle lacune dei servizi alle person e alle famiglie e della mancanza di una vera inclusione;
  • oggi le persone che per mancanza di servizi pubblici si sostituiscono nella cura e assistenza dei propri familiari spesso entrano in un sistema di perdita di opportunità, di rinuncia al lavoro, di degrado progressivo della salute, di mancata copertura previdenziale, di mancata copertura assicurativa, che non può essere affrontato dalle istituzioni con proposte di legge che non tengono conto di tutto ciò, ma si concentrano esclusivamente su buoni propositi e sulle vuote enunciazioni di principi generali, astrattamente condivisibili.

 

IMPEGNA LA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE PER

 

ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la conferenza Stato - Regioni, affinché vengono disposte tutele previdenziali e assicurative a carico dello stato a favore del caregiver familiare;

 

  • a valutare forme di sostegno economico più incisive, per le famiglie delle persone non autosufficienti o con disabilità grave, in difficoltà, per la perdita di reddito derivante da attività lavorativa o per la presenza di redditti non adeguati alle esigenze di cura e sostegno che necessitano.

 

 

I Consiglieri

 

(Raffaella Sensoli)

 

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