INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
Per sapere, premesso che:
la celiachia è una patologia in forte crescita negli individui, che deriva dall’intolleranza al glutine, sofferta da milioni di persone in tutto il mondo, con una maggiore percentuale nelle donne e notevoli problematiche negli adolescenti, tanto da essere oramai considerata una patologia sociale;
in Emilia Romagna sono oltre 15mila i soggetti affetti da tale malattia, che può essere riscontrata a qualsiasi tipo di età;
il Servizio sanitario regionale ha predisposto, a proprio carico, per gli affetti da celiachia, dei buoni acquisto di prodotti senza glutine, in corso di informatizzazione per agevolarne la distribuzione come ha già fatto la regione Lombardia che li carica sulla tessera sanitaria;
l’AIC (Associazione italiana celiaci) ha lanciato l’allarme sulla scarsità di pubblici esercizi in regione che offrano un servizio di ristorazione per celiaci;
in particolare Piacenza registra una scarsità di tali esercizi (ristoranti, pizzerie, piadinerie, paninoteche) specializzati in alimenti senza glutine, pur contando oltre mille pazienti già individuati, e circa il 70% di diagnosi ancora sommerse;
i pubblici esercizi aderenti al progetto Afc (Alimentazione fuori casa), tra città e provincia di Piacenza, sono solo 17 su 309;
anche le aziende che operano a livello di produzione di alimenti gluten-free sono poche rispetto alle esigenze reali, e quindi anche alle potenzialità commerciali;
uno dei motivi di tale scarsità di pubblici esercizi, secondo l’Aic, è la carenza di informazione per gli esercenti;
molti ristoratori, ad esempio, non sanno che basta un’area dedicata nelle cucine e un apposito corso dell’Ausl, per offrire un servizio che, oltre ad essere utile dal punto di vista sanitario, apre anche ad una utenza commerciale numericamente, e quindi economicamente, importante;
appare altresì evidente che una famiglia con anche un solo componente celiaco, si debba rivolgere ad un locale specializzato per passare una serata insieme.
Come giudichi la Giunta l’allarme lanciato dalla associazione Aic nel merito della scarsità di locali pubblici specializzati in ristorazione per celiaci;
se non consideri necessaria una maggiore informazione, anche tramite le Associazioni di categoria, sui percorsi formativi Ausl e adempimenti necessari per promuovere una ristorazione specializzata alla somministrazione alimenti senza glutine;
se non voglia valutare la possibilità di individuare contributi mirati per i locali pubblici che offrano un servizio di ristorazione anche per celiaci e, soprattutto, per le aziende che producono alimenti gluten-free, al fine di incentivarne la diffusione sul libero mercato.
Il presidente
Giancarlo Tagliaferri