LEGGE REGIONALE 7 aprile 2000, n. 23
DISCIPLINA DEGLI ITINERARI TURISTICI ENOGASTRONOMICI DELL'EMILIA-ROMAGNA
Testo coordinato con le modifiche apportate da:
L.R. 28 dicembre 2023, n. 17Art. 8
(prima aggiunti commi 1 bis e 2 bis da art. 17 L.R. 30 luglio 2019, n. 13, in seguito aggiunto comma 1 ter da art. 17 L.R. 28 dicembre 2023, n. 17)
Contributi finanziari
1.
Per la realizzazione degli Itinerari la Regione concede contributi per:
a)
la predisposizione di impianti segnaletici relativi all'Itinerario riconosciuto;
b)
l'allestimento ed adeguamento strutturale di punti di informazione, centri didattici, laboratori dimostrativi delle attività artigianali e delle antiche arti e mestieri;
c)
l'allestimento di musei a tema concernenti l'Itinerario enogastronomico.
1 bis.
La Regione concede altresì contributi agli Itinerari per la realizzazione di azioni di informazione legate alle produzioni dei vini e dei prodotti agricoli e alimentari tipici e tradizionali di qualità.
1 ter.
Negli interventi di cui al comma 1 sono da intendere ricompresi anche quelli per la sostituzione e l’adeguamento di interventi già finanziati.
2.
I contributi di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 possono essere concessi nella misura massima del 70% dell'investimento ammissibile a favore dei seguenti soggetti e nel seguente ordine di priorità: Organismi di gestione ed Enti locali aderenti all'Itinerario.
2 bis.
I contributi di cui al comma 1 bis possono essere concessi nella misura massima del cinquanta per cento della spesa collegata alle azioni ammesse agli organismi a cui aderiscono grandi imprese e nella misura massima del sessanta per cento della spesa collegata alle azioni ammesse agli organismi a cui aderiscono piccole e medie imprese.
3.
La Giunta regionale disciplina le modalità di accesso ai contributi previsti dalla presente legge, i criteri di selezione delle richieste e determina l'ammontare del contributo e le forme di rendicontazione.
4.
I soggetti beneficiari dei contributi di cui alla presente legge non possono beneficiare di altri contributi, previsti da disposizioni comunitarie, nazionali o regionali, per i medesimi interventi.
5.
La Regione promuove e sostiene la formazione di operatori specializzati nelle funzioni necessarie alla gestione dell'Itinerario, secondo quanto previsto dalla
L.R. 24 luglio 1979, n. 19 e successive modifiche.
6.
Le imprese partecipanti all'Itinerario che attuano interventi di adeguamento agli standard del Regolamento di cui all'art. 3 dei punti di accoglienza da esse predisposti possono accedere ai contributi previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali a favore delle imprese medesime.