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Legislatura X - Progetto di legge (testo licenziato)

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Oggetto n. 6703
Licenziato in data: 17/07/2018
Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020

Relazione:

RELAZIONE DEL CONSIGLIERE GIUSEPPE BOSCHINI

RELATORE DELLA COMMISSIONE

 

Premessa

 

Il progetto di legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018-2020 è quest’anno particolarmente significativo, nella dimensione finanziaria ma ancor di più nella rilevanza di alcune scelte politiche che esso rende possibili.

 

L’assestamento trae le mosse dal progetto di legge di approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2017, che ha consentito di riaccertare i dati sui quali si basa la rilevazione della consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità, alla base della manovra di assestamento e variazione. In base al risultato derivante dal Rendiconto 2017 si procede altresì all’adeguamento del fondo di cassa e a ridefinire il disavanzo derivante da mutui autorizzati e non contratti.

 

L’assestamento e prima variazione del bilancio rappresenta anche un momento di valutazione delle dinamiche della gestione svolta nella prima parte dell’anno, di riscontro dell’andamento delle entrate e delle spese in corso di esercizio, in modo da poter valutare la sostenibilità degli obiettivi di governo prefissati ed eventualmente quindi anche il loro rilancio e il loro ampiamento, sempre operando naturalmente nella direzione costante del rispetto dei vincoli di equilibrio che presiedono alla formazione del bilancio di previsione.

 

In questo senso l’assestamento acquisisce anche la valenza di una vera e propria ulteriore componente della manovra di bilancio, consentendo alcune scelte, che naturalmente si definiscono sulla base di due fondamentali riferimenti: l’andamento dell’economia regionale, e gli obiettivi di mandato della maggioranza.

 

 

La situazione dell’economia regionale

 

Secondo il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia della Regione Emilia-Romagna, pubblicato nello scorso mese di giugno, in Emilia-Romagna, nel 2017 e nei primi mesi del 2018, è proseguita la crescita, sostenuta sia dalla domanda interna che dall’export.

 

La produzione industriale è aumentata nel 2017 in quasi tutti i settori, con un +3,2% complessivo nel 2017, e particolarmente positive sono state la meccanica e i mezzi di trasporto; più moderata, ma comunque positiva, la crescita nel terziario, con il settore turistico particolarmente in luce, mentre la congiuntura nel settore delle costruzioni rimane molto debole.

 

Tuttavia, alcuni segnali meno positivi cominciano a manifestarsi, conseguenza soprattutto di un mutato quadro nazionale e internazionale.

Cresce meno intensamente l’export, che secondo i primi dati Unioncamere, nel primo trimestre 2018 segna un +4,6%, contro il +8,7% dello stesso trimestre del 2017. Forti ad esempio sono le ripercussioni attese dal contenzioso commerciale in atto tra Stati Uniti e Germania, a proposito dell’export di autoveicoli tedeschi, il cui sistema di subfornitura coinvolge a fondo le nostre PMI locali.

Le battaglie sui dazi e le guerre commerciali in atto rischiano quindi di far trovare il nostro paese, e in particolare l’Emilia-Romagna, regione esportatrice per eccellenza, tra i soggetti più penalizzati dal nuovo clima internazionale in materia di commercio.

 

La ripresa, seppure attenuata, si avvantaggia ancora del consolidamento della spesa per investimenti delle imprese, fortemente incoraggiata come sappiamo sia dalle politiche nazionali che da quelle regionali degli ultimi anni. Significativo che le imprese emiliano-romagnole prevedano per il 2018, secondo Banca d’Italia, un ulteriore incremento degli investimenti, pur in presenza di una attesa contrazione del ritmo di crescita, anche nella nostra regione.

Una contrazione della crescita che è inferiore a quella attesa per l’intero sistema paese per quest’anno, ma comunque presente anche da noi. Siamo protetti da un sistema dinamico e dagli investimenti fatti dalla Regione per la competitività in questi anni: ma siamo in Italia e non possiamo non risentire del rallentamento complessivo in atto nel Paese.

 

Non ci è quindi possibile allentare in alcun modo la tensione sul sostegno allo sviluppo ed anzi, per certi versi, è il momento di renderlo ancora più stringente ed efficace.

A questo si rivolgono, dunque, alcune delle strategie fondamentali dell’assestamento di Bilancio, anche a difesa dei risultati occupazionali fin qui conseguiti in regione.

 

Nel 2017 infatti è proseguita la graduale crescita dell’occupazione iniziata nei tre anni precedenti. Gli occupati in regione nel 2017 sono aumentati sino a raggiungere praticamente la soglia storica dei 2 milioni (1,97 milioni, per la precisione, +2,0% rispetto al 2016). Il tasso di occupazione ha raggiunto il 68,6%, due decimi di punto percentuale in più rispetto all’anno precedente.

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso positivamente anche sui consumi delle famiglie in regione. Nel 2017 il reddito disponibile delle famiglie è infatti aumentato e in generale il reddito lordo disponibile in Emilia-Romagna è cresciuto dell’1,9%, in termini reali, rispetto all’anno precedente.

 

Nel corso del 2017 è proseguita anche la crescita moderata del credito bancario al settore privato non finanziario (+0,9% a fine anno), favorita dalla ripresa della spesa delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli ed abitazioni e parzialmente da quello delle imprese per investimenti.

Si tratta però di un incremento ancora troppo marginale per sostenere fortemente la crescita, e da qui l’importanza -come vedremo- di agire attraverso il bilancio regionale a favore dello sviluppo del credito, soprattutto per le PMI.

 

Tra i fattori da tenere in considerazione per una corretta impostazione della manovra di assestamento c’è poi un dato che non può non farci riflettere, e che riguarda la perdurante “fatica” delle nostre pubbliche amministrazioni locali.

La spesa totale delle amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna nel triennio 2014-2016 è diminuita dell’1,6%, attestandosi a 3.371 euro pro capite nella media del periodo. Ma nel triennio in esame è fortemente diminuita soprattutto la spesa in conto capitale (in media del -10,2% all’anno!), per effetto del rispetto dei noti vincoli di stabilità (e in modo conseguente è proseguito il calo del debito delle amministrazioni locali, che nella nostra regione è nettamente inferiore alla media nazionale).

 

Ecco dunque l’importanza di una manovra di assestamento che, per quanto possibile, con le risorse a diposizione, focalizzi chiaramente almeno queste tre priorità fondamentali dettate dall’analisi dell’andamento del quadro socio-economico:

 

1. Continuare a sostenere la ripresa, attraverso gli investimenti, i servizi per le imprese e la competitività, la formazione.

 

2. Sostenere e facilitare l’accessibilità al credito, ancora troppo debole, specie per le PMI.

 

3. Sostenere le nostre amministrazioni locali, e quindi le nostre comunità locali, specie nelle dinamiche di spesa per servizi alle persone più fragili e più esposte alla congiuntura economica, e ancor di più negli investimenti fondamentali per la vita delle comunità: dalla viabilità locale, alla difesa del suolo; dalla spesa delle aziende sanitarie locali all’impiantistica sportiva, tutte voci su cui l’assestamento interviene in modo rilevante.

 

 

Le principali determinanti e le scelte della manovra

 

La manovra di assestamento e prima variazione si fonda come visto su diversi elementi essenziali:

a) Innanzitutto, il Rendiconto generale 2017, che consente di individuare in maniera definitiva a partire dalle chiusure dell’esercizio precedente le reali disponibilità finanziarie e patrimoniali dell’Ente, sulle base delle quali elaborare le future previsioni e decisioni.

b) In secondo luogo, e proprio a partire dal Rendiconto 2017, l’andamento della gestione dell’esercizio 2018 in corso, con la rivalutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno, allo scopo di verificare e integrare se necessario gli strumenti finanziari a servizio degli obiettivi di governo prefissati.

c) Infine, le nuove assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti, intervenute nei primi sei mesi dell’anno, o per le quali non si disponeva di elementi sufficienti per l’iscrizione a bilancio a dicembre 2018.

 

L’assestamento, dunque, non è da considerare solamente come un mero fatto tecnico di aggiornamento dei dati derivanti da rendiconto e gestione in corso, ma rappresenta anche una effettiva manovra, in tutta la sua valenza politica.

 

A maggior ragione quest’anno, in cui la manovra di assestamento si presenta di dimensioni nettamente superiori a quella media degli scorsi anni, con uno stato di previsione delle entrate e delle spese aumentato di euro 173,8 milioni.

Le maggiori risorse disponibili per la manovra, per quanto attiene le risorse regionali proprie, ammontano a 55 milioni di euro, di cui 3 provenienti da economie realizzate dall'Assemblea Legislativa.

 

Le risorse proprie derivano, tra altro, dagli esiti particolarmente positivi della lotta alla evasione tributaria, tra cui in particolare quelle relative alla tassa regionale sugli autoveicoli.

Risorse aggiuntive sono rese disponibili anche dalla positiva gestione realizzata sulla cassa e la liquidità, evitando di attivare mutui autorizzati, di ricorrere ad anticipazioni di liquidità da parte del Tesoriere, e proseguendo nel costante lavoro di riduzione della consistenza dei mutui e quindi degli oneri a carico della Regione. Il disavanzo da mutui autorizzati e non contratti previsto nel bilancio di previsione 2018 in 1.409 milioni di euro, è stato rideterminato in 1.265 milioni, con una riduzione di 143 milioni.

 

Alle risorse regionali proprie della manovra di Assestamento contribuiscono, non da ultimo, 3,1 milioni resi disponibili dal bilancio funzionale dell’Assemblea legislativa. Si tratta di risorse rilevanti, provenienti dalle economie realizzate nelle spese di funzionamento dell’Assemblea, frutto anche delle scelte operate negli scorsi anni da questa Regione in materia di costi delle istituzioni, di retribuzione dei Consiglieri, di abolizione totale dei vitalizi futuri e di riduzione di quelli degli ex-consiglieri delle passate legislature: scelte su cui, tengo a ribadire, questa Regione si è mossa per tempo e in modo nettamente anticipatorio rispetto al dibattito che, positivamente, si è riattivato in questi giorni anche a livello nazionale.

 

Ma, come dicevamo, l’assestamento e prima variazione di bilancio accerta e destina anche risorse nazionali vincolate che provengono da atti nazionali intervenuti successivamente all’approvazione del bilancio di previsione 2018, cioè nei primi 6 mesi di quest’anno.

 

Ricordiamo che solo il 31 gennaio 2018 è stato sottoscritto dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano l’accordo in materia di concorso regionale alla finanza pubblica per l’anno 2018, che ha formalizzato la riduzione dei contributi statali alle regioni, già presi sostanzialmente in carico dalla manovra previsionale 2018. La Regione Emilia-Romagna è stata vincolata a un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, pari a 195,6 milioni di euro. Dato che ci richiama al fatto che tutt’ora le Regioni a statuto ordinario si muovono all’interno di vincoli di finanza pubblica e tagli estremamente onerosi, il che deve farci apprezzare maggiormente il dato, per nulla scontato e frutto di una gestione accorta, delle risorse che questo assestamento rende disponibili. Un dato, lo ribadiamo, affatto scontato.

 

Il 22 febbraio 2018 è intervenuta poi una ulteriore intesa in materia di riparto degli spazi finanziari da attribuire per gli investimenti alle Regioni.

 

Tra le principali assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti possiamo ricordare:

 

-          29,4 milioni di euro (nel triennio) di fondi statari destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche

-          10 milioni di euro (nel triennio) per interventi nel comprensorio sciistico dell’appennino tosco-emiliano. A questi affiancheremo 0,7 milioni di euro di risorse regionali per gli impianti di risalita dei comprensori sciistici regionali esclusi dall’accordo nazionale;

-          Nel settore sanitario, 77,1 milioni di euro dal pay back delle aziende farmaceutiche e 6 milioni per il ripiano dei tetti di prodotto, risorse interamente destinate al finanziamento dei LEA e che quindi andranno alle nostre aziende per implementare l’assistenza sanitaria ai nostri cittadini. In sede di emendamento di Giunta tali risorse sanitarie sono integrate da ulteriori importanti accertamenti in entrata, ovviamente a destinazione strettamente vincolata, con riferimento a 41 milioni per i farmaci oncologici e altrettanti per i farmaci innovativi.

-          Infine, sempre da assegnazioni statali vincolate, determinate dalle politiche del precedente governo, 7,8 milioni di contributi per le Unioni tra Comuni, 7 milioni (nel triennio) per le strade di montagna attraverso il fondo sviluppo e coesione e 46 milioni (nel triennio) dai fondi strutturali comunitari per il sistema ferroviario regionale, inserite in manovra tramite gli intervenuti emendamenti di Giunta.

 

Ma per effetto delle maggiori entrate, e soprattutto delle economie realizzate attraverso rimodulazioni e riduzioni di spesa, è stato possibile -come dicevamo- finanziare anche ulteriori interventi con risorse regionali proprie. Queste rappresentano le risorse utilizzabili in modo più discrezionale dalla Giunta, e quindi permettono di leggere i segni e le direttrici strategiche fondamentali della manovra, in base alle tre priorità fondamentali che ho precedentemente illustrato:

 

1. Sostenere la ripresa, attraverso gli investimenti, i servizi per le imprese, la formazione.

Sostanziano questa prima direttrice strategica le seguenti scelte operate in Assestamento:

-          1,8 milioni di euro, comprensivi degli emendamenti di Giunta, per il nuovo Tecnopolo di Bologna, l'infrastruttura per l'innovazione, la ricerca ed il trasferimento tecnologico, che ospiterà grandi istituzioni di ricerca di rilievo regionale e internazionale, oltre alle funzioni di coordinamento della rete;

-          1,4 milioni di euro (e altrettanti nel 2019) per il finanziamento di progetti finalizzati all'orientamento e alla promozione della partecipazione alle attività formative da parte dei Centri di Formazione partecipati dai Comuni, negli ambiti prioritari per il contesto territoriale: sappiamo tutti quanto sia fondamentale oggi il tema dell’orientamento, specie per prevenire l’abbandono scolastico e universitario, e orientare tutte le persone, non solo i giovani, verso scelte formative e professionali di piena autorealizzazione e di piena occupazione: la misura ha quindi grande valore nel riconoscere ai Comuni e ai centri di formazione a totale partecipazione pubblica questo ruolo essenziale per lo sviluppo sociale ed economico dei loro territori;

-          1,2 milioni di euro come contributi in conto capitale ai Comuni per la riqualificazione delle aree commerciali dei centri storici, ai sensi della L.R.41/97, misura che ha naturalmente grande valore non solo sul piano economico-commerciale, ma anche per il recupero urbano e la valorizzazione dei nostri centri storici sotto il profilo sia turistico che di comunità;

-          Sempre sul piano del sostegno all’economia del turismo, in grande espansione in Regione, ancora 1,2 milione di euro per rafforzare ulteriormente il piano di promozione turistica sviluppato ai sensi della LR 4/2016;

-          Infine, tra le misure che rafforzano lo sviluppo, ma sempre nella sua logica di sostenibilità ambientale, 1 milione di euro per l’incentivo all’acquisto di auto ibride, tema che siamo certi i cittadini accoglieranno con grande interesse, oltre a 500 mila euro -in emendamento di Giunta- per la compiuta realizzazione della tariffazione integrata ferro-bus, scelta attraverso la quale rendiamo i bus urbani gratuiti per i detentori di abbonamenti ferroviari, come già annunciato dall’assessore competente nelle scorse settimane.

 

2. Sostenere l’accessibilità al credito, specie per le PMI.

Questa seconda priorità si realizza, per ora, senza investimenti diretti, ma attraverso l’intervento normativo, in Collegato, con cui si intende allargare l’operatività dei Consorzi Fidi regionali verso le PMI. A tal fine ritiene di sperimentare una modalità di accesso delle imprese alla garanzia delle loro richieste di credito direttamente attraverso i Consorzi fidi, per i mutui di importo inferiore a euro 100.000,00. Le PMI che hanno più difficoltà a rivolgersi al mercato finanziario potranno quindi avvalersi dei Consorzi Fidi regionali per l’accesso alla garanzia diretta, mentre l’accesso al Fondo centrale sarà riservato alle imprese più strutturate e per gli importi superiori o uguali a euro 100.000,00. Questo, prevedendo -attraverso modifiche alla LR n. 14 del 2014 sulla attrattività e lo sviluppo- che possano essere beneficiari del sostegno regionale anche i Confidi accreditati ad operare con il Fondo di Garanzia per le PMI, di cui alla legge 662/1996. Questo ci allinea con altre normative regionali in essere, e soprattutto consentirà a tutti i Confidi che operano con il Fondo di Garanzia PMI la possibilità di beneficiare dei contributi regionali per la costituzione di fondi rischi. Tali disponibilità regionali dovranno essere costituite nelle prossime manovre, nelle dimensioni stimate in base alla soglia introdotta per i crediti fino a 100mila euro, ma con disponibilità futura, anche sulla base del dibattito che abbiamo svolto in Commissione, per un eventuale ampliamento della soglia prevista di 100mila euro, dopo la prima fase di sperimentazione ed avvio del nuovo regime normativo introdotto dal Collegato all’Assestamento.

 

3. Sostenere le nostre amministrazioni locali, specie nelle risorse per servizi e investimenti a vantaggio delle comunità locali:

Si tratta in questo caso di una serie di misure, sostenute soprattutto da risorse regionali proprie, attraverso le quali la Regione realizza direttamente interventi, o sostiene gli Enti locali, o le aziende sanitarie locali, negli investimenti fondamentali per il benessere delle loro comunità, per opere essenziali, per la difesa del territorio, in un momento in cui gli investimenti e la spesa corrente locale continuano a non potersi rafforzare. Insomma, un modo concreto con cui la Regione “sta vicina” ai propri territori e ai propri enti locali, in un momento, ormai prolungato, di oggettiva difficoltà finanziaria:

-          Un investimento estremamente rilevante e impegnativo, di non poca difficoltà, per 10 milioni di euro ci consentirà innanzitutto di ampliare del 50% la risposta al bando per l’impiantistica sportiva pubblica, attualmente in corso di assegnazione; bando che ha visto la partecipazione di moltissimi comuni, a riprova della centralità che lo sport ha per le nostre comunità locali, anche per le più piccole, che attorno alle palestre scolastiche, ai campi sportivi, alle loro società dilettantistiche difendono il loro essere comunità, la presenza dei giovani e delle famiglie sul territorio: dunque un investimento essenziale e di non piccolo peso finanziario per la Regione, in questo difficile momento, ma per un obiettivo di rilevanza sociale e su cui molti comuni hanno chiesto un concreto contributo e sostegno alla Regione;

-          Ulteriori 12,6 milioni di euro saranno destinati alle nostre aziende sanitarie locali, anche per sostenerle in vari obblighi di legge, senza incidere sui bilanci per l’assistenza e i servizi;

-          4,6 milioni di euro per rafforzare ulteriormente, dopo gli incrementi costanti degli anni scorsi, gli interventi di protezione civile e gli interventi urgenti ai sensi della LR 1/05, che andranno destinati tra l’altro al ripristino di ponti, di viabilità locali, di versanti esposti al rischio idrogeologico, fattori anche questi essenziali per la difesa delle nostre comunità locali, specie quelle montane. A questi si aggiungono 1 milione per avviare interventi di difesa della costa adriatica, un ulteriore milione per il funzionamento di Arpae;

-          3 milioni alla viabilità provinciale, con un emendamento di Giunta ma concordato e fortemente sostenuto dai gruppi della maggioranza assembleare, perché in questo momento di difficoltà finanziaria delle province, la manutenzione delle arterie provinciali è essenziale per la competitività e spesso anche solo la sopravvivenza dei territori interni, montani e di pianura. Indirettamente, questo obiettivo si persegue anche sostenendo più in generale i bilanci delle nostre province, attraverso lo stanziamento di circa 7 milioni per il sostegno alle loro attività istituzionali, in modo da disporre nei bilanci di più risorse per l’espletamento delle funzioni proprie in materia di viabilità, edilizia scolastica, etc.;

-          1,4 milioni di euro di risorse regionali proprie si affiancheranno alle risorse statali per realizzare trasferimenti ai comuni, per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche anche negli edifici privati (quindi per la realizzazione di ascensori, montascale, eccetera) per favorire anche in questo caso gli investimenti indispensabili per le persone portatrici di handicap ma anche per una popolazione che invecchia e che è sempre meno autosufficiente; tema, anche questo, strategico per essere vicini a attenti alle famiglie più in difficoltà e alle comunità locali;

-          0,6 milioni di euro saranno destinati inoltre ai Comuni per le scuole per l’infanzia, che permetteranno ai sensi dell’art.3 della LR 26 del 2001 di investire ulteriormente sulla qualificazione dell’offerta educativa per la fascia 3-6 anni, in particolare per il potenziamento dei coordinamenti didattici, sia per le scuole pubbliche sia, in modo particolare, per le scuole paritarie convenzionate.

-          A questi investimenti per il sostegno e il benessere delle comunità locali si uniscono anche 500 mila euro di incremento del Fondo Regionale per la Non autosufficienza, e ulteriori risorse per la progettazione della banda ultralarga e la realizzazione dell’agenda digitale, interventi nell’ambito della cultura (in particolare nel sostegno alla Fondazione Toscani, alla Fondazione Danza) e ulteriori 200mila euro per progetti pilota nelle politiche giovanili; il finanziamento della nuova legge sull’editoria e della nuova legge sulla sessione europea, nonché interventi per la scuola regionale di polizia locale.

 

Al di fuori delle tre priorità sopra indicate, risorse rilevanti andranno anche al potenziamento, ormai non più procrastinabile, della strumentazione informatica regionale, e in particolare per l’adeguamento alla normativa europea in materia di sicurezza e protezione dei dati.

 

Infine, tra i vari interventi, desidero segnalare anche ulteriori 0,2 milioni di euro per rafforzare gli interventi di cooperazione internazionale, cifra che ci permette di incrementare di un ulteriore 6% -dopo l’incremento del 10% già introdotto a dicembre 2018- della Missione 19 destinata alle relazioni e alla cooperazione internazionale e al finanziamento della LR 12 del 2002. Queste risorse sono destinate al sostegno del positivo lavoro che da anni la Regione svolge, in partenariato con le autorità locali e con qualificate realtà associative, per potenziare le dinamiche di sviluppo di numerosi territori, dall’est europeo, al sud America, all’Africa.

 

Per effetto delle variazioni precedentemente illustrate e degli emendamenti introdotti in commissione, le previsioni dell’esercizio 2018 delle entrate e delle spese risultano aumentate di:

-          euro 173.820.624,08, per quanto riguarda la previsione di competenza;

-          euro 453.171.287,36, per quanto riguarda la previsione di cassa per le entrate

-          euro 219.577.617,06, per quanto riguarda la previsione di cassa per le spese.

Le previsioni di competenza delle entrate e delle spese risultano inoltre aumentate di euro 34.361.791,88 per l’esercizio 2019 e di euro 30.359.100,39 per l’esercizio 2020.

 

Nel Collegato alla legge di assestamento, infine, oltre ai già ricordati interventi di sostegno per l’accesso alla garanzia del credito per le PMI, trova spazio una ampia e diversificata serie di norme connesse alla struttura del bilancio, anch’esse, in parte, da ricondurre agli obiettivi strategici sopra richiamati. Tra queste ricordiamo:

-          un importante adeguamento della recente normativa regionale sulla tutela della panificazione artigianale e sulla sua commercializzazione, che rende la LR 21 del 2017 ancora più sicuramente attuabile, mantenendo elevate le sue finalità di tutela del consumatore;

-          miglioramenti sulle procedure di tutela dei siti della rete “Natura 2000”;

-          l’adesione della Regione, ai sensi dell’art.64 dello Statuto regionale, alla Fondazione nazionale Symbola per la promozione della qualità ambientale;

-          in campo culturale, la possibilità di concedere contributi agli enti e alle associazioni in grado di rappresentare il patrimonio immateriale della regione anche in contesti internazionali; il potenziamento delle reti dei giovani artisti e la cessione alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna di Villa Salina, per una sua compiuta valorizzazione nelle attività culturali, formative, sociali del teatro medesimo;

-          la possibilità di finanziare con contributi fino al 100% gli investimenti negli impianti sciistici;

-          revisioni e rafforzamento delle procedure per la concessione di contributi regionali in materia di sicurezza stradale;

-          introduzione della possibilità di cofinanziamento regionale per interventi sulle strade provinciali e per l’integrazione delle politiche tariffarie e le agevolazioni per gli utenti del trasporto pubblico;

-          l’adeguamento delle norme relative al benessere animale, alla tutela della popolazione canina e felina, in superamento delle attuali competenze provinciali, ma con piena garanzia per la funzionalità delle strutture di ricovero di cani e gatti gestite dai Comuni e della rappresentanza dei Comuni e delle associazioni animaliste, oltre a norme sul controllo dei colombi liberi urbani;

-          norme per facilitare la condivisione di banche dati tra Regione ed enti locali per la gestione della fiscalità dell’automobile e la lotta alla evasione fiscale.

Attraverso emendamenti di Giunta, sono stati inoltre inseriti temi quali:

-          norme in materia di subconcessione nel campo delle acque termali e minerali;

-          miglioramenti nella gestione delle interferenze tra infrastrutture ad uso pubblico e demanio idrico, con incremento delle sanzioni, a tutela del bene-acqua;

-          risoluzione di possibili conflitti tra le norme in materia di attrattività produttiva e le recenti norme urbanistiche regionali, volte a confermare la priorità dell’utilizzo di territori già urbanizzati, nonché la conferma dei regimi di favore sui contributi di costruzione dovuti in caso di interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica, per incentivare il risparmio del suolo;

-          la proroga per il 2018 delle modalità transitorie di gestione del commercio in forma hobbystica.

Infine, sempre in sede emendativa di commissione sono state abrogate le proposte avanzate dalla Giunta in merito ad una riduzione del ruolo dell’Assemblea e della commissione competente nelle procedure di approvazione del Bilancio e del Piano annuale di attività dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile.

 

Dunque, pur in un quadro di perduranti difficoltà e contrazione delle disponibilità strutturali dei bilanci regionali, anche l’assestamento 2018, sulla base di principi di corretta gestione, nonché grazie ad alcune rilevanti azioni nazionali, consente di effettuare alcune importanti scelte che dallo sport alla viabilità locale, dalla tutela del suolo alla spesa educativa, sociale e culturale, configurano ancora una volta un quadro di vicinanza della Regione alle difficoltà degli enti locali e delle comunità interne, operando al tempo stesso per il sostegno allo sviluppo e alla competitività attraverso i servizi alle imprese, la formazione, il sostegno al credito, per cercare di evitare -per quanto possibile- che i segnali nazionali di rallentamento della ripresa investano nei prossimi tempi in modo non positivo anche il nostro tessuto regionale, intaccando i dati oggettivamente positivi conseguiti negli ultimi anni in materia di produzione, esportazioni ed occupazione.

 

 


 

Testo:

 

 

 

 

Regione-Emilia-Romagna

 

 

Assemblea Legislativa

 

 

 

I Commissione Permanente

" Bilancio, Affari generali ed istituzionali "

 

 

 

 

 

6703 -Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020" (Delibera di Giunta n. 934 del 18 06 18).

 

Pubblicato sul Supplemento speciale del Bollettino Ufficiale n. 236 del 21/6/2018

 

(Relatore consigliere Giuseppe Boschini)

(Relatore di minoranza consigliere Massimiliano Pompignoli)

 

 

 

 

Testo n. 16/2018 licenziato nella seduta del 17 luglio 2018 con il titolo:

 

 

Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020



 


 

INDICE

 

Art. 1 Residui attivi e passivi risultanti dal rendiconto generale

Art. 2 Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

Art. 3 Fondo di cassa

Art.  4 Stato di previsione delle entrate e delle spese

Art.  5 Fondo di riserva del bilancio di cassa

Art.  6 Mutui e prestiti

Art.  7 Allegati all’assestamento e prima variazione al bilancio

Art.  8 Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa. Modifiche alla legge regionale n. 26 del 2017

Art.  9 Modifiche all’articolo 18 della legge regionale n. 19 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

Art. 10 Modifiche all’articolo 2 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

Art. 11 Estensione dell’applicazione dell’articolo 7 (Contributi all'acquisto di autoveicoli ecologici) della legge regionale n. 26 del 2017

Art. 12 Modifiche all’articolo 9 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di fondo sanitario regionale in gestione accentrata presso la Regione

Art. 13 Modifiche all’articolo 11 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di fondo regionale per la non autosufficienza

Art. 14 Modifiche all’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994

Art. 15 Modifiche all’articolo 15 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di cofinanziamento contratti di sviluppo

Art. 16 Attività di controllo nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo

Art. 17 Potenziamento attività di informazione, assistenza e vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

Art. 18 Progetti finalizzati all’orientamento e alla partecipazione alle attività formative

Art. 19 Contributo straordinario per la riapertura del teatro comunale Amintore Galli di Rimini

Art. 20 Interventi per “Parma capitale italiana della cultura 2020”

Art. 21 Completamento degli interventi finanziati dal documento unico di programmazione (DUP)

Art. 22 Entrata in vigore

 

 


Art. 1

Residui attivi e passivi risultanti dal rendiconto generale

 

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l’esercizio finanziario 2018 sono rideterminati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017. Le differenze fra l’ammontare dei residui del rendiconto e l’ammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per l’esercizio finanziario 2018 sono rappresentate nell’allegato 1 alla presente legge.

 

 

Art. 2

Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

 

1. A seguito della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto è quantificato in euro 1.265.932.366,06.

 

 

Art. 3

Fondo di cassa

 

1. Il fondo di cassa all’inizio dell’esercizio finanziario 2018 è determinato in euro 481.990.654,73 in conformità con quanto disposto dall’articolo 8 della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017.

 

 

Art. 4

Stato di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2018 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 173.820.624,08, quanto alla previsione di competenza, e di euro 453.171.287,36, quanto alla previsione di cassa per le entrate, e di euro 219.577.617,06 quanto alla previsione di cassa per le spese.

 

2. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2019 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 34.361.791,88, quanto alla previsione di competenza.

 

3. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2020 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 30.359.100,39, quanto alla previsione di competenza.

 

 

Art. 5

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2018, determinato dall’articolo 3, comma 1, della legge regionale 27 dicembre 2017, n. 27 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020), è aumentato di euro 50.000.000,00.

 

 

Art. 6

Mutui e prestiti

 

1. Il rinnovo dell'autorizzazione alla contrazione di mutui o prestiti obbligazionari di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale n. 27 del 2017 è ridotto di euro 143.493.271,35.

 

 

Art. 7

Allegati all’assestamento e prima variazione al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati:

 

a) tabella 1 - prospetto delle variazioni alle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

b) riepilogo generale delle variazioni alle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

c) tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

d) riepiloghi generali delle variazioni alle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 5);

 

e) quadro generale riassuntivo delle variazioni alle entrate (per titoli) e alle spese (per titoli) (allegato 6);

 

f) prospetto dimostrativo aggiornato dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 7);

 

g) prospetto aggiornato concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 8);

 

h) prospetto aggiornato dei limiti di indebitamento (allegato 9)

 

i) nota integrativa all’assestamento e prima variazione generale del bilancio 2018-2020 (allegato 10);

 

j) elenco aggiornato dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 11).

 

 

Art. 8

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa. Modifiche alla legge regionale n. 26 del 2017

 

1. Alle autorizzazioni di rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli esercizi 2018, 2019 e 2020, di cui all’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2017, n. 26 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018-2020 (Legge di stabilità regionale 2018)), sono apportate le modifiche di cui alla tabella A – variazioni, allegata alla presente legge.

 

 

Art. 9

Modifiche all’articolo 18 della legge regionale n. 19 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

 

1. Il comma 1 dell’articolo 18 della legge regionale 1 agosto 2017, n. 19 (Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019) è sostituito dal seguente:

 

“1. La Regione EmiliaRomagna, al fine di sostenere azioni di ricerca e studio volte all’innovazione dei servizi per migliorare l’accessibilità e la fruizione da parte dei cittadini dei servizi giudiziari con ricadute in ambito regionale attraverso azioni pilota, concede contributi alle Università della Regione o a fondazioni e consorzi da loro partecipati che hanno tra le loro finalità statutarie la promozione e sviluppo di azioni comuni di ricerca tra atenei del sistema universitario nazionale.”.

 

 

Art. 10

Modifiche all’articolo 2 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

 

1. Le autorizzazioni di spesa disposte dall'articolo 2 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione - Programma 11 Altri servizi generali, sono ridotte per l’esercizio 2018 di euro 295.000,00 ed aumentate di euro 235.000,00 per l’esercizio 2019 e di euro 60.000,00 per l’esercizio 2020.

 

 

Art. 11

Estensione dell’applicazione dell’articolo 7 (Contributi all'acquisto di autoveicoli ecologici) della legge regionale n. 26 del 2017

 

1. Le previsioni contenute all'articolo 7 della legge regionale n. 26 del 2017 si applicano altresì agli autoveicoli con le stesse tipologie di alimentazione immatricolati per la prima volta nel 2017.

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta per gli esercizi 2018, 2019 e 2020 un'autorizzazione di spesa pari ad euro 1.000.000,00 nell'ambito della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente - Programma 8 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento.

 

 

Art. 12

Modifiche all’articolo 9 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di fondo sanitario regionale in gestione accentrata presso la Regione

 

1. Al comma 1 dell’articolo 9 della legge regionale n. 26 del 2017 le parole “acquisto di beni e servizi per euro 16.957.000,00” sono sostituite dalle seguenti: “acquisto di beni e servizi per euro 16.611.000,00” e le parole “trasferimenti correnti per euro 21.500.000,00” sono sostituite dalle seguenti: “trasferimenti correnti per euro 21.846.000,00”.

 

 

Art. 13

Modifica all’articolo 11 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di fondo regionale per la non autosufficienza

 

1. L'autorizzazione di spesa disposta dall'articolo 11 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 2 Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA, con riferimento all'esercizio 2018 è aumentata di euro 500.000,00.

 

 

Art. 14

Modifiche all’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994

 

1. L’autorizzazione di spesa disposta dall’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 4 Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi, con riferimento all’esercizio 2018 è aumentata di euro 12.627.000,00.

 

 

Art. 15

Modifiche all’articolo 15 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di cofinanziamento contratti di sviluppo

 

1. Le autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 15 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 3 Ricerca e Innovazione, sono aumentate di euro 541.056,00 per l’esercizio 2018, di euro 2.000.000,00 per l’esercizio 2019 e di euro 2.000.000,00 per l’esercizio 2020.

 

 

Art. 16

Attività di controllo nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo

 

1. Al fine di rispettare la disciplina dell’Unione europea relativa alle erogazioni di contributi nell’ambito delle organizzazioni comuni di mercato del settore ortofrutticolo e vitivinicolo, la Regione può affidare a soggetti pubblici o privati lo svolgimento di attività di verifica e controllo amministrativo sui beneficiari, in applicazione delle disposizioni del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici).

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta, per gli esercizi 2019 e 2020, un'autorizzazione di spesa pari ad euro 100.000,00 nell'ambito della Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca - Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare.

 

 

Art. 17

Potenziamento attività di informazione, assistenza e vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

 

1. Al fine di realizzare progetti diretti al potenziamento delle attività in materia di informazione, assistenza e vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ai sensi degli articoli 10 e 13, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), la Regione è autorizzata a trasferire risorse alle Aziende sanitarie.

 

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1 è disposta, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 7 Ulteriori spese in materia sanitaria, l'autorizzazione di spesa di euro 200.000,00 sull'esercizio 2018.

 

 

Art. 18

Progetti finalizzati all’orientamento e alla partecipazione alle attività formative

 

1. La Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la loro partecipazione diretta ai centri di formazione, creano nel territorio garantendo capillarità e continuità dell’offerta orientativa e formativa e una elevata aderenza ai bisogni del territorio.

 

2. A tal fine, nel quadro delle previsioni dell’articolo 55, comma 1, lettera c), della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni), è autorizzata una spesa per gli anni 2018 e 2019 pari a euro 1.400.000,00 per il finanziamento di progetti che garantiscono la continuità dei presidi territoriali e rendono disponibili alle persone azioni orientative che facilitano l’accesso ai servizi.

 

3. La Giunta regionale con propri atti definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi per la realizzazione dei progetti di cui al comma 2.

 

4. Resta salvo quanto previsto ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 22 febbraio 2001, n. 5 (Disciplina dei trasferimenti di personale regionale a seguito di conferimento di funzioni), con riferimento ai costi residui del personale.

 

5. Per far fronte agli oneri di cui al comma 2 è disposta, per gli esercizi 2018 e 2019, un'autorizzazione di spesa pari ad euro 1.400.000,00 nell'ambito della Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale – Programma 2 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro.

 

 

Art. 19

Contributo straordinario per la riapertura del teatro comunale Amintore Galli di Rimini

 

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, secondo le previsioni e le finalità di promozione e sostegno della cultura, dell'arte e della musica di cui rispettivamente all’articolo 2, comma 1, lettera c) e all’articolo 6, comma 1, lettera g), dello Statuto regionale. A tal fine sostiene il programma di iniziative e il cartellone inaugurale per la riapertura del teatro Amintore Galli di Rimini.

 

2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario al Comune di Rimini di euro 400.000,00.

 

3. Per far fronte agli oneri straordinari derivanti dalle attività di cui ai commi 1 e 2, è disposta un'autorizzazione di spesa di euro 400.000 per l'esercizio 2018 nell'ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali - Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore cultura.

 

4. La Giunta regionale stabilisce le modalità per la concessione e l’erogazione del contributo.

 

 

Art. 20

Interventi per “Parma capitale italiana della cultura 2020”

 

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, secondo le previsioni dell'articolo 2, comma 1, lettera c) e le finalità di promozione e sostegno della cultura, dell'arte e della musica di cui all'articolo 6, comma 1, lettera g) dello Statuto regionale. A tal fine, mediante uno specifico accordo, concede al Comune di Parma un contributo straordinario per sostenere la qualificazione di spazi pubblici funzionali alla realizzazione del programma di interventi per “Parma capitale italiana della cultura 2020”.

 

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1, sono disposte, nell'ambito delle risorse afferenti la Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali - Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale, le seguenti autorizzazioni di spesa:

- esercizio 2018 euro 150.000,00;

- esercizio 2019 euro 850.000,00;

- esercizio 2020 euro 500.000,00.

 

3. La Giunta regionale stabilisce le modalità per la concessione e l’erogazione del contributo.

 

 

Art. 21

Completamento degli interventi finanziati dal documento unico di programmazione (DUP)

 

1. La Regione contribuisce alla qualificazione dei sistemi territoriali, alla promozione di uno sviluppo competitivo e sostenibile e al rafforzamento della coesione territoriale mediante l'acquisizione e la realizzazione di interventi di tipo infrastrutturale e strutturale, i cui beneficiari possono essere Enti locali e altre pubbliche amministrazioni.

 

2. Al fine di dare completamento agli interventi di cui agli obiettivi 9 e 10, previsti nel documento unico di programmazione (DUP), programmati dalle Conferenze provinciali per il coordinamento delle politiche territoriali e non ancora attuati, la Regione è autorizzata a concedere agli Enti locali e ad altre pubbliche amministrazioni contributi per interventi di cui al comma 1.

 

3. La Giunta regionale individua, con propri atti, specifiche modalità e criteri per la concessione e l'erogazione dei finanziamenti di cui ai commi 1 e 2.

 

4. Per far fronte agli oneri di cui ai commi 1 e 2, è disposta un’autorizzazione di spesa di euro 150.000,00 per l'esercizio 2018 nell'ambito della Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità - Programma 4 Altre modalità di trasporto.

 

 

Art. 22

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

 

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