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      Nella scorsa legislatura la Giunta regionale aveva presentato
      al Consiglio un progetto di legge organico in materia di
      bonifica (delibera Giunta regionale n. 986 del 10 giugno
      1997).
      Sull'argomento, sia in precedenza che successivamente, sono
      stati presentati altri 15 progetti di legge.
      In sede di esame, la Commissione consiliare competente
      costituì, data la complessità della materia, un gruppo di
      lavoro - composto oltre che da consiglieri anche da
      qualificati esperti - che approfondì tutti i più importanti e
      delicati aspetti normativi, giurisprudenziali e tecnici.
      La Commissione consiliare giunse a proporre un testo di legge
      che, partendo dall'iniziale progetto della Giunta regionale,
      costituiva una proposta organica di revisione delle attuali
      leggi regionali n. 42/1984 e n. 16/1987.
      La scadenza elettorale non consentì che il progetto di legge
      fosse votato dal Consiglio regionale, il quale approvò
      peraltro un provvedimento normativo che tra l'altro
      prorogava, in attesa della nuova legge di riforma, al 31
      dicembre 2001 la durata in carica degli organi dei Consorzi
      di bonifica (L.R. n. 26 del 7 aprile 2000).
      Tale proroga era motivata dalla considerazione della
      inopportunità che si procedesse alle elezioni degli organi
      consortili sulla base di quanto previsto dalla legislazione
      regionale vigente e dai rispettivi statuti, stante la
      riconosciuta esigenza di una modifica di tale sistema.
      Infatti la normativa regionale vigente prevede (art. 16 della
      L.R. n. 42/1984) che i Consigli di amministrazione dei
      Consorzi siano divisi in quattro sezioni elettorali, di cui
      tre appartenenti ai consorziati agricoli e una appartenente a
      quelli extragricoli e che questa ultima sezione non possa
      eleggere un numero di consiglieri superiore al 10% del totale
      dei membri eletti.
      Tale suddivisione non rappresenta più, oggi, l'espressione
      dell'intera platea dei consorziati in rapporto alla
      contribuenza dagli stessi corrisposta.
      A tale considerazione si aggiunge la complessità delle
      procedure elettorali definite nei diversi statuti consortili,
      che implicano lunghi tempi ed un elevato onere per il loro
      espletamento, a fronte di una scarsa partecipazione al voto.
      Poiché nel corso del corrente anno scadranno tutti gli organi
      amministrativi dei quindici Consorzi operanti sul territorio
      regionale, la Giunta regionale che, con separato
      provvedimento, intende ora approvare e proporre al Consiglio
      regionale un provvedimento organico in materia di bonifica,
      che tiene conto delle interrelazioni con la riorganizzazione
      del sistema difesa del suolo, ritiene necessario presentare
      il presente progetto di legge di proroga al 31 dicembre 2002
      della durata in carica degli attuali organi dei Consorzi di
      bonifica, per le stesse motivazioni sopra illustrate, al fine
      di consentire da un lato la continuità dell'azione
      amministrativa degli enti di bonifica e dall'altro al
      Consiglio regionale i tempi necessari per la revisione
      organica della normativa di organizzazione dei Consorzi e
      dell'attività di bonifica.