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Legislatura VII - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 1916
Presentato in data: 27/07/2001
Interventi a sostegno e sviluppo dell'aeroportualità di interesse regionale (27 07 01).

Presentatori:

Muzzarelli Gian Carlo Democratici di Sinistra
Cotti Lamberto Democratici di Sinistra
Zanca Paolo Riformista PRI - SDI
Bosi Mauro Margherita - L'Ulivo Democratici e Popolari
Zanichelli Lino Democratici di Sinistra
Delrio Graziano Margherita - L'Ulivo Democratici e Popolari
Giacomino Rocco Gerardo Partito dei Comunisti Italiani
Babini Luisa Riformista PRI - SDI
Sabbi Bruno Carlo Gruppo Misto Indipendenti di Sinistra

Relazione:

Il sistema aeroportuale regionale si compone degli aeroporti di
interesse nazionale ed internazionale, (quali quello di Bologna,
Parma, Forlì, Rimini e Reggio Emilia, quest'ultimo ancora in fase di
avviamento,) e di ulteriori sette scali minori, che costituiscono la
cosiddetta aeroportualità minore (Carpi, Ferrara con due impianti,
Lugo di Romagna, Modena, Pavullo nel Frignano e Ravenna). Lo
sviluppo di tali scali è evidentemente connesso alla attività di
aviazione generale (scuola di pilotaggio, turismo aereo privato,
paracadutismo, lavoro aereo, trasporto executive) e alla loro
complementarietà con i principali aeroporti.
Nella aeroportualità minore rientrano anche le cosiddette avio
superfici , cioè aree idonee all'approdo e alla partenza di
aeromobili, che non appartengono al demanio aeronautico e su cui non
insiste un aeroporto privato.
A differenza degli aeroporti ed eliporti esse non sono istituite
dallo Stato e solo in alcuni casi la loro operatività è subordinata
a specifiche autorizzazioni.
In tale categoria particolare rilievo assumono le aviosuperfici
dotate di segnaletica (AS), in quanto solo su queste è consentito il
trasporto pubblico di passeggeri con aerei, qualora non risultino in
pendenza(ANPS).
In Emilia-Romagna si possono individuare 10 ANPS, e precisamente a:
1. Villafranca di Forlì
2. Lido di Classe (RA)
3. Valle Gaffaro-Mesola (FE)
4. Ozzano Emilia (BO)
5. Molinella-Madonna Bottarda (BO)
6. Sassuolo (MO)
7. San Felice sul Panaro (MO)
8. Carpi-Mirandola (MO)
9. Vigatto (PR)
10. Gragnano (PC)
E' ormai un dato acquisito che l'aviazione generale, intesa come
attività aereonautica che non implica necessariamente il trasporto
remunerato di persone e cose, stia progressivamente spostando i suoi
impieghi in attività di protezione civile, sorveglianza delle coste
e degli incendi boschivi, spargimento di sostanze e lavori in
agricoltura, voli turistici, voli per rilievi aerofotogrammetrici,
voli pubblicitari, ecc. ecc.).
In tutto questo ha naturalmente giocato un ruolo importante
l' Aeroclub d'Italia : un ente pubblico ausiliario che fa parte
della amministrazione indiretta della navigazione aerea e che
promuove, disciplina e coordina le attività dei privati nel campo
dell'aeronautica turistico sportiva. Tale ente ha struttura
federativa, in quanto raggruppa gli aeroclubs locali, che sono
associazioni private non riconosciute dotate di proprio patrimonio e
di autonomia, che perseguono finalità promozionali dell'aviazione
nei suoi aspetti didattici, sportivi, turistici ed attività
collegate. Inoltre l'Aero club d'Italia, in quanto esercita attività
sportiva, è una federazione del CONI.
Tutto ciò premesso sulla situazione aeroportuale attuale in
Emilia-Romagna, ci si deve soffermare sulla rilevanza degli
aeroporti minori sopra individuati, e sulla necessità che la Regione
li valorizzi e intervenga formalmente al loro sostegno e sviluppo,
date le numerose attività cui oggi assolvono, estremamente rilevanti
sul piano sociale.
Gli aeroclubs locali oggi esistenti svolgono infatti, senza fine di
lucro, principalmente le seguenti attività:
- attività sportiva e turistica, (organizzando manifestazioni
aeronautiche sportive, turistiche e di propaganda);
- attività, didattica e formativa (organizzando corsi di formazione
e di aggiornamento nei settori del volo a motore, a vela, e di
protezione civile; );
- attività di aeromodellismo e paracadutismo.
- attività di protezione civile (sorveglianza delle coste e degli
incendi boschivi, spargimento di sostanze in agricoltura, voli per
rilievi,)
Stante, dunque, la rilevanza delle attività di cui sopra, il
presente Progetto di legge ha come obiettivo quello di valorizzare
gli aeroporti minori dell'Emilia-Romagna, nonché la cultura
aeronautica e di intervenire a sostegno delle molteplici funzioni
già svolte o comunque possibili, in dette aree, al fine di ottenere
una sinergia operativa con le diverse esigenze di carattere
trasportistico, sportivo, formativo, oltreché sociali e di
protezione civile della società emiliano romagnola.
Non si deve poi trascurare il fatto che, nelle aree interessate, è
il lavoro svolto da lungo tempo da numerosi volontari che ha
consentito, nel corso degli anni, la conservazione delle strutture e
degli impianti necessari allo svolgimento delle attività di cui
sopra.
Occorre quindi, che la Regione prenda atto delle strutture esistenti
e le inserisca appieno all'interno della pianificazione
territoriale, quali concrete realtà per la salvaguardia
dell'ambiente, per le funzioni di protezione civile che svolgono e
possono sempre più svolgere, quali ulteriori tasselli per lo
sviluppo delle opportunità e dei servizi per i nostri giovani e per
i cittadini della nostra regione.
Quali sono infatti le possibili ipotesi di sviluppo per questa
realtà e di conseguenza nell'interesse dell'intera collettività
emiliano romagnola?
- Il superamento della fase pionieristica e di arrangiamento
attraverso il consolidamento e la creazione di strutture più solide
quale garanzia di buon funzionamento e di sicurezza;
- L'ulteriore sviluppo delle attività formative, gestionali e
sociali degli aeroclubs, attraverso l'attuazione di progetti miranti
ad incrementare le opportunità di volo e quindi il conseguente
volume di affari ad esso collegato;
- Il concreto inserimento degli aeroclubs nei progetti e nelle
azioni per migliorare il sistema di protezione civile. L'utilizzo di
aeromobili, a gestione pubblica, mista o privata, e quindi anche
quelle di proprietà dei soci degli aeroclub, per finalità sociali,
senza fini di lucro, nell'ambito di attività legate alla cura e
protezione dell'ambiente, anche a supporto dell'azione degli uffici
provinciali risorse idriche e forestali, è una delle ipotesi di
possibile collaborazione e sinergia tra gli aeroclubs e la pubblica
amministrazione. Tanto per citare un concreto esempio di possibile
ulteriore sviluppo, il Servizio Protezione civile si avvale di
associazioni, aggregate a livello provinciale, per la gestione delle
colonne mobili provinciali ; nella colonna mobile di Forlì-Cesena è
previsto anche un mezzo aereo. Considerata la dislocazione
territoriale degli aeroclubs è quindi possibile prevedere un
ragionevole programma per l'avvio di una collaborazione strutturata
con questi soggetti.
Con quali strumenti può intervenire la Regione?
Diverse Regioni hanno legiferato in materia di aeroporti minori,
prevedendo norme atte a sostenere e sviluppare gli aeroclub che
esercitano, senza fini di lucro, attività di protezione civile,
didattica, turistica e sportiva nel campo del volo a motore, a vela,
con ultraleggeri, paracadutismo ed aeromodellismo. Tra le forme di
sostegno si prevede l'erogazione di contributi finanziari diretti a
coprire gli oneri derivanti dalle predette attività.
Il presente progetto di legge prevede, in sintesi, la possibilità di
concedere contributi diretti a sostenere le attività
didattico-formative, sportive, turistiche realizzate dagli aeroclub
emiliano romagnoli nel campo del volo a motore, a vela, con
ultraleggeri, e nel campo del paracadutismo sportivo (artt. 1 e 2).
Le procedure inerenti le modalità per la domanda e concessione dei
contributi sono lasciate alla determinazione della Giunta regionale
(art. 3).
Si prevede la possibilità di stipulare convenzioni con gli aeroclub
al fine di assicurare eventuali apporti alle attività di protezione
civile nel quadro della L.R. 19 aprile 1995, n. 45 recante la
Disciplina delle attività e degli interventi della Regione
Emilia-Romagna in materia di protezione civile (art. 4).
Visto l'alto costo per il conseguimento delle patenti aeronautiche
professionali, vengono previste iniziative ed incentivi a sostegno
della formazione dei giovani (art.5).
Da ultimo, ma non per ultimo, si prevede apposita clausola (art. 6)
che ci permetterà di osservare il processo di attuazione della
legge, di verificare e misurare gli effetti di questa sui soggetti
destinatari dell'intervento e quindi i benefici derivanti all'intera
collettività, di proporre eventuali modifiche che si rendessero
necessarie dopo una attenta valutazione di impatto.

Testo:

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