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Legislatura VIII - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 2318
Presentato in data: 05/03/2007
Provvedimenti per promuovere l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambito regionale (05 03 07).

Presentatori:

Piva Roberto Uniti nell'Ulivo - D.L. MARGHERITA
Borghi Gianluca Verdi per la pace
Bortolazzi Donatella Partito dei Comunisti Italiani
Mezzetti Massimo Uniti nell'Ulivo - D.S.
Delchiappo Renato Partito della rifondazione comunista
Nanni Paolo Italia dei Valori con Di Pietro
Pironi Massimo Uniti nell'Ulivo - D.S.
Salsi Laura Uniti nell'Ulivo - D.S.
Mazzotti Mario Uniti nell'Ulivo - D.S.

Relazione:

 In Italia la mortalità per cause cardiache  supera,
e di molto, l'incidenza di quella causata da tutti
i tumori messi insieme;
l'arresto cardiaco improvviso fa morire quasi
60mila cittadini ogni anno, di cui circa tremila in
Emilia-Romagna.
L'attacco cardiaco si può manifestare
all'improvviso ovunque e può sfociare in un arresto
cardiaco mortale in una manciata di minuti, se non
si interviene immediatamente.
D'altra parte, è dimostrato che molte delle persone
colpite si possono salvare se chi è accanto a loro,
in quel momento, sa capire cosa accade, sa chiamare
aiuto in modo efficace, conosce le tecniche
elementari di soccorso cardiorianimatorio. Bisogna
intervenire velocemente e in maniera adeguata.
La prima linea di difesa da attuare in tempi quasi
istantanei si potrebbe schierare con l'uso dei
defibrillatori trasportabili. Si tratta di
apparecchi semiautomatici grandi come un libro, che
si maneggiano con padronanza dopo un corso di poche
ore, i quali, proprio per queste loro
caratteristiche, potrebbero essere piazzati
ovunque.
In Italia esiste una realtà molto variegata, dove
sono presenti delle efficacissime reti, ma occorre
fare di più; le Regioni più organizzate sono la
Toscana, che è stata la prima a proporre tale
modello a rete, seguita dall'Emilia-Romagna e dalla
Lombardia, nelle quali tutti i tempi sono
rispettati, con un indice di mortalità basso. Le
aree più penalizzate continuano ad essere quelle
montane e rurali.
In Emilia-Romagna la diffusione dei defibrillatori
è relativamente alta; infatti numerose sono le
Aziende Sanitarie locali che hanno promosso la
diffusione di tali apparecchiature anche al di
fuori degli ambienti ospedalieri,
L'obiettivo del progetto di legge è di diffondere,
in maniera coordinata su tutto il territorio
regionale, defibrillatori di ultima generazione nei
luoghi particolarmente frequentati (come ad esempio
scuole, palestre, stadi, centri sociali per
anziani, centri commerciali, ecc.) e in quelle zone
dove l'arrivo delle ambulanze in tempi rapidi è più
difficile (zone montane e rurali), attraverso il
coinvolgimento delle Amministrazioni locali, delle
Istituzioni, delle Associazioni culturali e
sportive, di quelle del volontariato, delle Aziende
pubbliche e private e dei singoli cittadini.

Testo:

 Art. 1 Principi
1. La Regione Emilia-Romagna, riconosciuto il ruolo
della fibrillazione ventricolare quale rilevante
causa di decesso sull'intero territorio regionale,
allo scopo di garantire interventi tempestivi ed
efficaci, promuove la diffusione e l'utilizzo di
defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) in
maniera coordinata su tutto il territorio
regionale.
Art. 2 Finalità
1. La Regione favorisce la diffusione dei
defibrillatori semiautomatici esterni e la
dotazione di personale addestrato all'utilizzo e
adeguatamente formato.
2. L'indicazione delle sedi che debbono dotarsi dei
DAE è definita dalle Aziende Sanitarie locali,
sentiti i servizi di primo soccorso, i soggetti
privati (Associazioni Onlus), gli Enti locali, in
continuità con le esperienze dei progetti di
defibrillazione precoce ad oggi in essere.
3. La priorità è attribuita alle sedi ed alle
strutture che per complessità strutturale,
ubicazione, concentrazione di popolazione,
lontananza dai punti di partenza del Sistema di
primo soccorso.
Art. 3 Formazione
1. La formazione del personale addetto all'utilizzo
dei defibrillatori semiautomatici esterni avviene
nel rispetto delle norme previste dalla L.R. 12/03.
Il finanziamento della formazione dei soccorritori
coinvolti nei progetti di defibrillazione precoce
effettuata con delibera di Giunta, in forma
poliennale.
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