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Legislatura X - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 6703
Presentato in data: 21/06/2018
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020" (Delibera di Giunta n. 934 del 18 06 18).

Testo:

 

Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020

 


RELAZIONE

 

Premessa

La presentazione del progetto di legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018-2020 segue quella del progetto di legge di approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2017 e la consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità, sono basati sui dati accertati in sede di rendiconto.

Nel progetto di assestamento si prende atto della consistenza dei residui attivi e passivi risultanti dal riaccertamento ordinario dei residui accertata in sede di rendiconto generale e delle variazioni ai residui attivi e passivi presunti indicati nel bilancio di previsione. Sulla base del risultato derivante dal Rendiconto 2017 si procede all’adeguamento del fondo di cassa e del disavanzo derivante da mutui autorizzati e non contratti.

Nel presente progetto di legge, poiché l'assestamento del bilancio rappresenta anche un momento di valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e di rinnovata attenzione alla gestione del bilancio, mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo prefissati, si effettuano ulteriori variazioni in relazione all’andamento della gestione, nel rispetto dei vincoli di equilibrio che presiedono alla formazione del bilancio di previsione.

In tale contesto l’assestamento esplica, di conseguenza, anche una funzione di adeguamento nel corso della gestione e si pone come componente della manovra di bilancio, essendo chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto.

La situazione dell’economia regionale

Secondo il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia della Regione Emilia-Romagna (giugno 2018), in Emilia-Romagna nel 2017 e nei primi mesi del 2018 è proseguita la moderata crescita, sostenuta sia dalla domanda interna che dall’export in tutti i mercati di sbocco. La ripresa si basa, pertanto, sul consolidamento della spesa per investimenti atteso dalle imprese.

La produzione industriale è aumentata in quasi tutti i settori, mentre la congiuntura nel settore edile è rimasta debole. Il settore terziario, invece, ha registrato una crescita moderata. Nello specifico, i trasporti ed il turismo hanno mostrato un miglioramento.

Per l’industria in senso stretto, la produzione nel 2017 è aumentata del 3,2% rispetto all’anno precedente. Hanno inciso in modo favorevole l’andamento del settore della meccanica, dei mezzi di trasporto. L’incremento ha investito maggiormente le imprese di grandi dimensioni. Sono cresciute le esportazioni in tutti i mercati di sbocco con un contributo significativo di quelle di macchinari.

Nel 2017 è proseguita la graduale crescita dell’occupazione iniziata nei tre anni precedenti. Gli occupati in regione nel 2017 sono infatti aumentati a poco più di 1,97 milioni (+2,0% rispetto al 2016). L’incremento ha riguardato i lavoratori dipendenti, gli uomini, le persone con più di 54 anni e quelle con almeno il diploma. Fra i dipendenti, l’incremento è stato molto più intenso per i lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato. Tra il 2007 e il 2017 la quota di occupati a termine sul totale dei dipendenti è aumentata di circa quattro punti percentuali. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 68,6%, due decimi di punto percentuale in più rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione delle persone con 55-64 anni è cresciuto ancora, mentre si è sensibilmente ridotto per la classe di età 15-34. Nel 2017 l’offerta di lavoro è rimasta stabile sui livelli dell’anno precedente.

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso positivamente anche sui consumi delle famiglie in regione. Nel 2017 il reddito disponibile delle famiglie è aumentato anche se in misura minore rispetto ai due anni precedenti ed il reddito lordo disponibile in Emilia-Romagna è cresciuto dell’1,9% in termini reali rispetto all’anno precedente dove il principale contributo alla crescita è arrivato dai redditi di lavoro dipendente. L’indebitamento delle famiglie è cresciuto: sono aumentati i prestiti per l’acquisto di abitazioni (+1,9%) sia il credito al consumo (+9,2%).

Nel 2017 la riduzione del numero di intermediari nel settore del mercato del credito è stata maggiore rispetto agli anni precedenti a seguito di operazioni di fusione e ristrutturazione che hanno coinvolto in particolare le banche di credito cooperativo. A fronte di una riduzione della rete di sportelli bancari è aumentata la diffusione di canali alternativi telematici. Inoltre, nel corso del 2017 è proseguita la crescita del credito bancario al settore privato non finanziario (0,9% a fine anno), favorita dalla ripresa della spesa delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli ed abitazioni e parzialmente da quello delle imprese per investimenti.

La spesa totale delle amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna nel triennio 2014-2016 è diminuita dell’1,6%, attestandosi a 3.371 euro pro capite nella media del periodo. La spesa corrente primaria è rappresentata principalmente dalle retribuzioni del personale dipendente (diminuzione dell’1,1% in media all’anno, riflettendo la contrazione nel numero degli addetti presso le Province, la Città metropolitana e i Comuni). Nel triennio in esame è fortemente diminuita anche la spesa in conto capitale (media dell’10,2% all’anno) ma è proseguito il calo del debito delle amministrazioni locali, la cui incidenza sul PIL nel 2017 è rimasta inferiore alla media nazionale.

Le norme finanziarie dello Stato per il 2018: le disposizioni di maggior rilievo per la finanza regionale

Il bilancio di previsione dell’esercizio 2018, approvato con la legge regionale n. 27 del 27 dicembre 2017, è stato predisposto sulla base della situazione a legislazione vigente a tale data; ciò rende necessaria una ricognizione degli accadimenti legislativi e finanziari intervenuti successivamente.

Il 31 gennaio 2018 è stato sottoscritto dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano l’accordo ai sensi dell’articolo 1, comma 775 della Legge 205 del 2017, per l’anno 2018.

Considerando che il concorso regionale alla finanza pubblica per l’anno 2018 è pari complessivamente a 2.394,10 milioni di euro, tale accordo ha previsto che il raggiungimento degli obiettivi sia effettuato mediante:

  1. la riduzione del contributo di cui all’articolo 1 comma 775, della Legge 205/2017 per 2.300 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 195,651 milioni di euro);
  2. la riduzione del contributo di cui all’articolo 1, comma 541, della Legge 190/2014 per 94,10 milioni di euro.

Le Regioni, al fine di garantire i necessari effetti anche sull’indebitamento netto a seguito della riduzione di cui al punto 1) si sono impegnate a conseguire un risultato positivo dei saldi di competenza (saldo sul pareggio di bilancio) per il medesimo importo.

Le Regioni inoltre hanno sottoscritto, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, una intesa il 22 febbraio 2018 con la quale hanno proposto una modifica normativa relativa al riparto degli spazi finanziari da attribuire per gli investimenti alle medesime Regioni di cui all’articolo 1, comma 495, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 per gli anni finanziari 2018-2019, per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna di 42,925 milioni di euro).

L’assestamento al bilancio regionale per l’esercizio 2018

Il progetto di legge di assestamento e prima variazione del bilancio per l’esercizio 2018-2020 conferma la rigorosa impostazione tenuta nella predisposizione del bilancio di previsione. Inoltre, essendo strumento della programmazione finanziaria, è chiamato a svolgere anche una funzione propositiva attenta e allineata con tutte le disposizioni in materia finanziaria.

Alla luce delle risultanze contabili dell’esercizio 2017, approvate con il rendiconto generale, si evidenziano i seguenti risultati:

-          i residui attivi, previsti nel bilancio di previsione 2018 in euro 6.159.404.583,33 sono stati rideterminati in euro 5.130.656.623,68 con una diminuzione di euro 1.028.747.959,65;

-          i residui passivi, previsti nel bilancio di previsione 2018 in euro 6.147.610.967,06 sono stati rideterminati in euro 5.029.208.200,93 con una diminuzione di euro 1.118.402.766,13;

-          il fondo iniziale di cassa stimato in euro 248.396.984,43 risulta di euro 481.990.654,73;

-          il disavanzo da mutui autorizzati e non contratti previsto nel bilancio di previsione 2018 in euro 1.409.425.637,41 è stato rideterminato in euro 1.265.932.366,06, con una riduzione di euro 143.493.271,35.

L’assestamento, da non considerare solamente come mero fatto tecnico di aggiornamento dei dati derivanti dalle chiusure dell’esercizio precedente, rappresenta anche un momento di valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e di rinnovata attenzione alla gestione del bilancio mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo prefissati. Attraverso l’assestamento, quindi, debbono essere operate quelle rettifiche e quelle integrazioni alle previsioni delle entrate e delle spese, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, necessarie al fine di aderire alle esigenze emerse nel corso della gestione, aggiornando i profili finanziari delle politiche da perseguire, in coerenza con i mutamenti del quadro delle risorse disponibili.

In sede di assestamento si è provveduto ad iscrivere in entrata, e parallelamente a stanziare in spesa, assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti per le quali non si disponeva all’atto della predisposizione del bilancio di previsione della quantificazione, dei riparti o di altri elementi necessari per l’iscrizione stessa. Le principali riguardano le risorse statali destinate: all’eliminazione delle barriere architettoniche (29,4 milioni di euro nel triennio) e a interventi nel comprensorio sciistico dell’appennino tosco-emiliano (10 milioni di euro nel triennio). Per quanto riguarda specificatamente il settore sanitario, sono state iscritte entrate da pay back delle aziende farmaceutiche e in particolare quanto previsto dalla Determina AIFA n. 177 del 31/01/2018 relativa all’attribuzione degli oneri di ripiano della spesa farmaceutica ospedaliera per l'anno 2016, ai sensi dell'articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (77,1 milioni di euro), nonché le somme dovute per il ripiano degli sfondamenti dei tetti di prodotto (art. 48, comma 33, D.L. 30 settembre 2003 n. 269; 6 milioni di euro).

Inoltre sono state rimodulate nel triennio le risorse afferenti alla programmazione del Programma operativo finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per corrispondere ai cronoprogrammi delle attività.

Le previsioni delle entrate, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, sono state aggiornate in relazione all’andamento degli accertamenti e delle riscossioni e all’evoluzione delle grandezze economiche rilevanti ai fini della quantificazione delle entrate regionali.

Per quanto riguarda le risorse autonome regionali, si è proceduto ad una riallocazione delle risorse al fine di aggiornare i profili finanziari delle politiche da perseguire mediante variazioni di carattere compensativo nella parte spesa.

Minori spese derivano principalmente dalla riduzione delle previsioni per interessi passivi sull’anticipazione di cassa (mai attivata negli ultimi anni e presumibilmente da non attivare stante la disponibilità dell’ente) e dall'aggiornamento delle risorse destinate alla copertura degli oneri di ammortamento conseguente alla riduzione del saldo negativo dell’esercizio precedente derivante dalla mancata contrazione di mutui e prestiti a fronte di spese di investimento autorizzate negli esercizi precedenti e finanziate con risparmio pubblico.

Per effetto di rimodulazioni e riduzioni di spese è stato possibile finanziare ulteriori interventi, i principali riguardano:

-          12,6 milioni di euro per la sanità;

-          10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva;

-          4 milioni di euro per interventi di protezione civile;

-          1,4 milioni di euro per il finanziamento di progetti finalizzati all'orientamento e alle attività formative negli ambiti prioritari per il contesto territoriale;

-          1,39 milioni di euro per trasferimenti ai comuni per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;

-          1,3 milioni di euro per il polo tecnologico;

-          1,2 milioni di euro per la riqualificazione aree commerciali;

-          1 milione di euro per il piano di promozione turistica;

-          1 milione di euro per l’incentivo all’acquisto di auto ibride;

-          1 milione di euro per l’informatica regionale per l’adeguamento alla normativa europea in materia di protezione dei dati;

-          1 milione di euro per Arpae;

-          0,7 milioni di euro per gli impianti di risalita;

-          0,6 milioni di euro per le scuole per l’infanzia;

-          0,6 milioni di euro per le unioni di comuni;

-          0,5 milioni di euro per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica;

-          0,5 milioni di euro per interventi di cooperazione internazionale.

Le previsioni di cassa, per la parte spesa, sono state adeguate in relazione alle variazioni intervenute sugli stanziamenti di competenza, mentre si è già provveduto in sede di variazione conseguente al riaccertamento dei residui al necessario adeguamento.

Come previsto dal principio contabile applicato concernete la contabilità finanziaria (ed in particolare dall’esempio 5), in sede di assestamento di bilancio si è provveduto a verificare la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel bilancio di previsione. L’analisi è stata effettuata al medesimo livello di dettaglio adottato in sede di predisposizione del bilancio di previsione.

In sede di assestamento di bilancio si è provveduto inoltre a verificare la quantificazione dell’accantonamento previsto dal bilancio di previsione sulla base della normativa vigente (d.lgs. 175 del 2016) che prevede, con riferimento alle partecipazioni societarie detenute dall’ente, l’obbligo di effettuare un accantonamento sul bilancio di previsione commisurato alle perdite registrate dalle società partecipate negli anni precedenti e all’entità della partecipazione in esse posseduta. Il fondo di accantonamento è stato adeguato prendendo a riferimento l’ultimo risultato da bilancio societario approvato per le società che risultano partecipate al 31.12.2017.

Per effetto delle variazioni precedentemente illustrate le previsioni dell’esercizio 2018 delle entrate e delle spese risultano aumentate di euro 41.576.093,07, per quanto riguarda la previsione di competenza, euro 320.932.470,94, per quanto riguarda la previsione di cassa per le entrate e di euro 87.338.800,64, per quanto riguarda la previsione di cassa per le spese. Le previsioni di competenza delle entrate e delle spese risultano aumentate di euro 15.967.114,08 per l’esercizio 2019 e di euro 14.595.230,60 per l’esercizio 2020.

 

 


Art. 1

Residui attivi e passivi risultanti dal Rendiconto generale

 

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l’esercizio finanziario 2018, sono rideterminati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017. Le differenze fra l’ammontare dei residui del Rendiconto e l’ammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per l’esercizio finanziario 2018, sono rappresentate nell’Allegato 1 alla presente legge.

 

Art. 2

Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

 

1. A seguito della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto è quantificato in euro 1.265.932.366,06.

 

Art. 3

Fondo di cassa

 

1.Il Fondo di cassa all’inizio dell’esercizio finanziario 2018 è determinato in euro 481.990.654,73 in conformità con quanto disposto dall’articolo 8 della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017.

 

Art. 4

Stato di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2018 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 41.576.093,07, quanto alla previsione di competenza, e di Euro 320.932.470,94, quanto alla previsione di cassa per le entrate e di Euro 87.338.800,64, quanto alla previsione di cassa per le spese.

 

2. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2019 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di Euro 15.967.114,08, quanto alla previsione di competenza.

 

3. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2020 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di Euro 14.595.230,60, quanto alla previsione di competenza.

 

Art. 5

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2018, determinato dall’articolo 3, comma 1 della legge regionale 27 dicembre 2017, n.27, è aumentato di Euro 50.000.000,00.

 

Art. 6

Mutui e prestiti

 

1. Il rinnovo dell'autorizzazione alla contrazione di mutui o prestiti obbligazionari di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale n. 27 del 2017 è ridotto di Euro 143.493.271,35.

 

Art. 7

Allegati all’Assestamento e prima variazione al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati:

 

a) Tabella 1 - prospetto delle variazioni alle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

b) riepilogo generale delle variazioni alle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

c) Tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

d) riepiloghi generali delle variazioni alle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 5);

 

e) quadro generale riassuntivo delle variazioni alle entrate (per titoli) e alle spese (per titoli) (allegato 6);

 

f) prospetto dimostrativo aggiornato dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 7);

 

g) prospetto aggiornato concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 8);

 

h) prospetto aggiornato dei limiti di indebitamento (allegato 9);

i) nota integrativa all’Assestamento e prima variazione generale del bilancio 2018-2020 (allegato 10);

 

j) elenco aggiornato dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 11).

 

Art. 8

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa.

Modifica della legge regionale n. 26 del 2017

 

1. Alle autorizzazioni di rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli esercizi 2018, 2019 e 2020, di cui all’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2017, n. 26 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018-2020 (Legge di stabilità regionale 2018)), sono apportate le modifiche di cui alla Tabella A – Variazioni, allegata alla presente legge.

 

Art. 9

Modifica dell’articolo 18 della legge regionale n. 19 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

 

1. Il comma 1 dell’articolo 18 della legge regionale n. 19 del 2017 (Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019) è sostituito dal seguente:

 

“1. La Regione EmiliaRomagna, al fine di sostenere azioni di ricerca e studio volte all’innovazione dei servizi per migliorare l’accessibilità e la fruizione da parte dei cittadini dei servizi giudiziari con ricadute in ambito regionale attraverso azioni pilota, concede contributi alle Università della Regione o a fondazioni e consorzi da loro partecipati che hanno tra le loro finalità statutarie la promozione e sviluppo di azioni comuni di ricerca tra Atenei del sistema universitario nazionale”.

 

Art. 10

Modifica dell’articolo 2 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di accessibilità e servizi della giustizia per i cittadini

 

1. Le autorizzazioni di spesa disposte dall'articolo 2 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione - Programma 11 Altri servizi generali, sono ridotte per l’esercizio 2018 di euro 295.000,00 ed aumentate di euro 235.000,00 per l’esercizio 2019 e di euro 60.000,00 per l’esercizio 2020.

 

Art. 11

Estensione dell’applicazione dell’articolo 7 “Contributi all'acquisto di autoveicoli ecologici” della legge regionale n. 26 del 2017

 

1. Le previsioni contenute all'art. 7 della legge regionale n. 26 del 2017 si applicano altresì agli autoveicoli con le stesse tipologie di alimentazione immatricolati per la prima volta nel 2017.

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta per gli esercizi 2018, 2019 e 2020 un'autorizzazione di spesa pari ad euro 1.000.000,00 nell'ambito della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente - Programma 8 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento.

 

Art. 12

Modifica all’articolo 9 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di Fondo sanitario regionale in gestione accentrata presso la Regione

 

1. Al comma 1 dell’articolo 9 della Legge Regionale 27 dicembre 2017, n. 26 le parole «acquisto di beni e servizi per euro 16.957.000,00» sono sostituite dalle parole «acquisto di beni e servizi per euro 16.611.000,00» e le parole «trasferimenti correnti per euro 21.500.000,00» sono sostituite dalle parole «trasferimenti correnti per euro 21.846.000,00».

 

Art. 13

Modifica all’articolo 11 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di Fondo regionale per la non autosufficienza

 

1. L'autorizzazione di spesa disposta dall'articolo 11 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 2 Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA, con riferimento all'esercizio 2018, è aumentata di euro 500.000,00.

 

Art. 14

Modifica all’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994

 

1. L’autorizzazione di spesa disposta dall’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 4 Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi, con riferimento all’esercizio 2018, è aumentata di euro 12.627.000,00.

 

Art. 15

Modifica all’articolo 15 della legge regionale n. 26 del 2017 in materia di cofinanziamento contratti di sviluppo

 

1. Le autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 15 della legge regionale n. 26 del 2017, nell'ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 3 Ricerca e Innovazione, sono aumentate di euro 541.056,00 per l’esercizio 2018, di euro 2.000.000,00 per l’esercizio 2019 e di euro 2.000.000,00 per l’esercizio 2020.

 

Art. 16

Attività di controllo nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo

 

1. Al fine di rispettare la disciplina dell’Unione Europea relativa alle erogazioni di contributi nell’ambito delle Organizzazioni Comuni di mercato del settore ortofrutticolo e vitivinicolo, la Regione può affidare a soggetti pubblici o privati lo svolgimento di attività di verifica e controllo amministrativo sui beneficiari, in applicazione delle disposizioni del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici).

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1, è disposta, per gli esercizi 2019 e 2020 un'autorizzazione di spesa pari ad euro 100.000,00 nell'ambito della Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca - Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare.

 

Art. 17

Potenziamento attività di informazione, assistenza e vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

 

1. Al fine di realizzare progetti diretti al potenziamento delle attività in materia di informazione, assistenza e vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ai sensi degli articoli 10 e 13, comma 1, del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, la Regione è autorizzata a trasferire risorse alle Aziende sanitarie.

 

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1 è disposta, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 7 Ulteriori spese in materia sanitaria, l'autorizzazione di spesa di euro 200.000,00 sull'esercizio 2018.

 

Art. 18

Progetti finalizzati all’orientamento e alla partecipazione alle attività formative

 

1. La Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la loro partecipazione diretta ai Centri di formazione, creano nel territorio garantendo capillarità e continuità dell’offerta orientativa e formativa e una elevata aderenza ai bisogni del territorio.

 

2. A tal fine, nel quadro delle previsioni dell’articolo 55 della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 comma 1, lettera c), è autorizzata una spesa per gli anni 2018 e 2019 pari a euro 1.400.000,00 per il finanziamento di progetti che garantiscono la continuità dei presidi territoriali e rendono disponibili alle persone azioni orientative che facilitano l’accesso ai servizi.

 

3. La Giunta regionale con propri atti definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi per la realizzazione dei progetti di cui al comma 2.

 

4. Resta salvo quanto previsto ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 22 febbraio 2001, n. 5, con riferimento ai costi residui del personale.

 

5. Per far fronte agli oneri di cui al comma 2 è disposta, per gli esercizi 2018 e 2019 un'autorizzazione di spesa pari ad euro 1.400.000,00 nell'ambito della Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale – Programma 2 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro.

 

Art. 19

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

 

 

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