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Legislatura X - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 8530
Presentato in data: 25/06/2019
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021" (Delibera di Giunta n. 1047 del 24 06 19).

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021

 

 


RELAZIONE

 

La presentazione del progetto di legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019-2021 segue quella del progetto di legge di approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2018 e la consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità, sono basati sui dati accertati in sede di rendiconto.

Nel progetto di assestamento si prende atto della consistenza dei residui attivi e passivi risultanti dal riaccertamento ordinario dei residui accertata in sede di rendiconto generale e delle variazioni ai residui attivi e passivi presunti indicati nel bilancio di previsione. Sulla base del risultato derivante dal Rendiconto 2018 si procede all’adeguamento del fondo di cassa e del disavanzo derivante da mutui autorizzati e non contratti.

Nel presente progetto di legge, poiché l'assestamento del bilancio rappresenta anche un momento di valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e di rinnovata attenzione alla gestione del bilancio, mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo prefissati, si effettuano ulteriori variazioni in relazione all’andamento della gestione, nel rispetto dei vincoli di equilibrio che presiedono alla formazione del bilancio di previsione.

In tale contesto l’assestamento esplica, di conseguenza, anche una funzione di adeguamento nel corso della gestione e si pone come componente della manovra di bilancio, essendo chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto.

La situazione dell’economia regionale

Secondo il rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia della Regione Emilia-Romagna (giugno 2019), in Emilia-Romagna nel 2018 e nei primi mesi del 2019 è proseguita la crescita dell’economia regionale, sostenuta dall’export, dagli investimenti ed in misura minore dalla domanda interna. La fiducia verso una ulteriore espansione dell’attività deve tuttavia confrontarsi con rischi legati alle incertezze a livello nazionale ed alle recenti spinte protezionistiche.

Nell’industria, produzione e fatturato sono aumentati in quasi tutti i settori ed in particolare la produzione nel 2018 è aumentata dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Si è assistito ad un significativo aumento degli investimenti da parte delle imprese grazie ad agevolazioni fiscali, maggiore redditività aziendale e politiche creditizie più favorevoli. Si è registrata una minor crescita del settore terziario, mentre il settore delle costruzioni ha beneficiato dell’aumento degli scambi immobiliari.

Nel 2018 è proseguita la graduale crescita dell’occupazione come nell’anno precedente. Gli occupati in regione nel 2018 sono infatti aumentati sino ad arrivare a poco più di 2 milioni (+1,6% rispetto al 2017). L’incremento dell’occupazione è stato di entità doppia rispetto a quello medio nazionale. L’incremento ha riguardato solo il lavoro dipendente e la componente a tempo indeterminato, con una dinamica più vivace per i lavoratori più istruiti. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 69,6%, un punto in più rispetto all’anno precedente. L’incremento dell’occupazione ha riguardato sia le persone con 15-34 anni sia quelle con più di 55 anni, mentre si è registrato un lieve calo per la classe intermedia. Si è determinata quindi una riduzione delle persone in cerca di occupazione ed il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%.

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso positivamente sui consumi delle famiglie, registrando un’espansione, anche se in misura più contenuta rispetto al 2017, e sul reddito disponibile. Quest’ultimo, infatti, è cresciuto del 2% in termini reali, dove il principale contributo è dato dall’aumento delle ore lavorate e dell’occupazione dipendente. L’indebitamento delle famiglie si attestato ad un livello inferiore rispetto al dato nazionale e sono aumentati sia i prestiti per l’acquisto di abitazioni (+2,5%) che il credito al consumo (+9,4%).

Nel 2018 la riduzione del numero di intermediari nel settore del mercato del credito è stata maggiore rispetto agli anni precedenti, a seguito di operazioni di concentrazione che hanno coinvolto in particolare le banche di credito cooperativo. A fronte di una riduzione della rete di sportelli bancari, è aumentata la diffusione di servizi digitali e di mezzi alternativi al contante. Inoltre, nel corso del 2018, è proseguita la crescita del credito bancario al settore privato non finanziario (+1,1% a fine anno), favorita dalla ripresa della spesa delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli ed abitazioni e, parzialmente, dall’aumento degli investimenti delle imprese.

La spesa totale delle amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna nel 2018 è aumentata del 3,3% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 3.553 euro pro capite rispetto a 3.370 in media nelle regioni a statuto ordinario. La spesa corrente primaria è aumentata e la crescita è imputabile sia alla spesa per beni e servizi che alla spesa per il personale. Nel 2018 la spesa pro capite è aumentata sia nella componente corrente che, in misura più accentuata, in quella in conto capitale attestandosi ad un livello più elevato rispetto alla media delle altre regioni a statuto ordinario. A tale divario si associa un grado di qualità dell’azione amministrativa tra i più alti del Paese.

L’assestamento al bilancio regionale per l’esercizio 2019

Il progetto di legge di assestamento e prima variazione del bilancio per l’esercizio 2019-2021 conferma la rigorosa impostazione tenuta nella predisposizione del bilancio di previsione. Inoltre, essendo strumento della programmazione finanziaria, è chiamato a svolgere anche una funzione propositiva attenta e allineata con tutte le disposizioni in materia finanziaria.

Alla luce delle risultanze contabili dell’esercizio 2018, approvate con il rendiconto generale, si evidenziano i seguenti risultati:

-          i residui attivi, previsti nel bilancio di previsione 2019 in euro 5.736.298.164,15 sono stati rideterminati in euro 4.728.144.815,96 con una diminuzione di euro 1.008.153.348,19;

-          i residui passivi, previsti nel bilancio di previsione 2019 in euro 5.821.013.491,92 sono stati rideterminati in euro 4.557.448.478,94 con una diminuzione di euro 1.263.565.012,98;

-          il fondo iniziale di cassa stimato in euro 504.818.897,72 risulta di euro 675.414.246,04;

-          il disavanzo da mutui autorizzati e non contratti previsto nel bilancio di previsione 2019 in euro 1.216.226.214,33 è stato rideterminato in euro 988.374.395,74, con una riduzione di euro 227.851.818,59.

L’assestamento, da non considerare solamente come mero fatto tecnico di aggiornamento dei dati derivanti dalle chiusure dell’esercizio precedente, rappresenta anche un momento di valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e di rinnovata attenzione alla gestione del bilancio mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo prefissati. Attraverso l’assestamento, quindi, debbono essere operate quelle rettifiche e quelle integrazioni alle previsioni delle entrate e delle spese, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, necessarie al fine di aderire alle esigenze emerse nel corso della gestione, aggiornando i profili finanziari delle politiche da perseguire, in coerenza con i mutamenti del quadro delle risorse disponibili.

In sede di assestamento si è provveduto ad iscrivere in entrata, e parallelamente a stanziare in spesa, assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti per le quali non si disponeva all’atto della predisposizione del bilancio di previsione della quantificazione, dei riparti o di altri elementi necessari per l’iscrizione stessa. Le principali riguardano le risorse statali destinate al funzionamento dei centri per l’impiego (41,7 milioni nel triennio). Per quanto riguarda specificatamente il settore sanitario, sono state iscritte assegnazioni per la realizzazione di progetti di ricerca (5,8 milioni), nonché le somme dovute per il ripiano degli sfondamenti dei tetti di prodotto (art. 48, comma 33, D.L. 30 settembre 2003 n. 269) per 6 milioni di euro.

Inoltre, sono state rimodulate nel triennio le risorse afferenti alla programmazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) e del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale per corrispondere ai cronoprogrammi delle attività.

Le previsioni delle entrate, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, sono state aggiornate in relazione all’andamento degli accertamenti e delle riscossioni e all’evoluzione delle grandezze economiche rilevanti ai fini della quantificazione delle entrate regionali.

Per quanto riguarda le risorse autonome regionali, si è proceduto ad una riallocazione delle risorse al fine di aggiornare i profili finanziari delle politiche da perseguire mediante variazioni di carattere compensativo nella parte spesa.

Minori spese derivano principalmente dalla riduzione delle previsioni per interessi passivi sull’anticipazione di cassa (mai attivata negli ultimi anni e presumibilmente da non attivare stante la disponibilità dell’ente) e dall'aggiornamento delle risorse destinate alla copertura degli oneri di ammortamento conseguente alla riduzione del saldo negativo dell’esercizio precedente derivante dalla mancata contrazione di mutui e prestiti a fronte di spese di investimento autorizzate negli esercizi precedenti e finanziate con risparmio pubblico.

Per effetto di rimodulazioni e riduzioni di spese è stato possibile finanziare ulteriori interventi, i principali riguardano:

-          20 milioni di euro per le politiche per gli affitti e l’abbattimento delle barriere architettoniche;

-          10,4 milioni di euro per investimenti settore trasporti ed integrazione gomma e ferro;

-          10 milioni di euro per trasferimenti alle Province;

-          10 milioni nel settore delle attività produttive per il triennio attraverso una rimodulazione delle risorse destinate al credito alle imprese;

-          5,3 milioni di euro per azioni di miglioramento dei Pronto soccorso;

-          4 milioni per le politiche sociali;

-          2,6 milioni di euro per la promozione di eventi culturali;

-          1,4 milioni di euro per il marketing e la promozione turistica;

-          1,4 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei porti nel biennio;

-          1,4 milioni di euro per impiantistica sportiva, incentivi pratica sportiva e grandi eventi;

-          1,8 milioni di euro per trasferimenti ad AGREA;

-          1 milione di euro per Arpae;

-          3 milioni di euro per fondo spese impreviste.

Le previsioni di cassa, per la parte spesa, sono state adeguate in relazione alle variazioni intervenute sugli stanziamenti di competenza, mentre si è già provveduto in sede di variazione conseguente al riaccertamento dei residui al necessario adeguamento.

Come previsto dal principio contabile applicato concernete la contabilità finanziaria (ed in particolare dall’esempio 5), in sede di assestamento di bilancio si è provveduto a verificare la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel bilancio di previsione. L’analisi è stata effettuata al medesimo livello di dettaglio adottato in sede di predisposizione del bilancio di previsione.

In sede di assestamento di bilancio si è provveduto inoltre a verificare la quantificazione dell’accantonamento previsto dal bilancio di previsione sulla base della normativa vigente (d.lgs. 175 del 2016) che prevede, con riferimento alle partecipazioni societarie detenute dall’ente, l’obbligo di effettuare un accantonamento sul bilancio di previsione commisurato alle perdite registrate dalle società partecipate negli anni precedenti e all’entità della partecipazione in esse posseduta. Il fondo di accantonamento è stato adeguato prendendo a riferimento l’ultimo risultato da bilancio societario approvato per le società che risultano partecipate al 31.12.2018.

Per effetto delle variazioni precedentemente illustrate le previsioni dell’esercizio 2019 delle entrate e delle spese risultano ridotte di euro 175.797.797,93, per quanto riguarda la previsione di competenza ed aumentate di euro 7.885.919,84, per quanto riguarda la previsione di cassa per le entrate e di euro 7.885.919,84, per quanto riguarda la previsione di cassa per le spese. Le previsioni di competenza delle entrate e delle spese risultano aumentate di euro 29.377.093,25 per l’esercizio 2020 e di euro 6.772.403,04 per l’esercizio 2021.

 


Art. 1

Residui attivi e passivi risultanti dal Rendiconto generale

 

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l’esercizio finanziario 2019, sono rideterminati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2018. Le differenze fra l’ammontare dei residui del Rendiconto e l’ammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per l’esercizio finanziario 2019, sono rappresentate nell’Allegato 1 alla presente legge.

 

Art. 2

Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

 

1. A seguito della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2018 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto è quantificato in euro 988.374.395,74.

 

Art. 3

Fondo di cassa

 

1. Il Fondo di cassa all’inizio dell’esercizio finanziario 2019 è determinato in euro 675.414.246,04 in conformità con quanto disposto dall’articolo 8 della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2018.

 

Art. 4

Stato di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2019 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta ridotto di euro 175.797.797,93, quanto alla previsione di competenza, ed aumentato di Euro 7.885.919,84, quanto alla previsione di cassa per le entrate e di Euro 7.885.919,84, quanto alla previsione di cassa per le spese.

 

2. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2020 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di Euro 29.377.093,25, quanto alla previsione di competenza.

 

3. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2021 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di Euro 6.772.403,04, quanto alla previsione di competenza.

 

Art. 5

Mutui e prestiti.

 

1. Il rinnovo dell'autorizzazione alla contrazione di mutui o prestiti obbligazionari di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale n. 26 del 2018 è ridotto di Euro 227.851.818,59.

 

Art. 6

Allegati all’Assestamento e prima variazione al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati:

 

a) Tabella 1 - prospetto delle variazioni alle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

b) riepilogo generale delle variazioni alle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

c) Tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

d) riepiloghi generali delle variazioni alle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 5);

 

e) quadro generale riassuntivo delle variazioni alle entrate (per titoli) e alle spese (per titoli) (allegato 6);

 

f) prospetto dimostrativo aggiornato dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 7);

 

g) prospetto aggiornato concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 8);

 

h) prospetto aggiornato dei limiti di indebitamento (allegato 9);

 

i) nota integrativa all’Assestamento e prima variazione generale del bilancio 2019-2021 (allegato 10);

 

j) elenco aggiornato dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 11);

 

k) variazione del bilancio riportante i dati d’interesse del Tesoriere (allegato 12).

 

Art. 7

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa.

Modifica della legge regionale n. 25 del 2018

 

1. Alle autorizzazioni di rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli esercizi 2019, 2020 e 2021, di cui all’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2018, n. 25 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regionale 2019)), sono apportate le modifiche di cui alla Tabella A – Variazioni, allegata alla presente legge.

 

Art. 8

Abrogazione dell’art. 16 della legge regionale n. 25 del 2018

 

1. L’articolo 16 (Interventi a favore del credito alle imprese) della legge regionale n. 25 del 2018 è abrogato.

 

Art. 9

Intervento straordinario per l’innovazione e la promozione delle produzioni liriche

 

1. Al fine di promuovere un intervento straordinario per la ripresa e la trasmissione in formato digitale delle produzioni liriche e la realizzazione in via sperimentale di un cartellone regionale di opere liriche in streaming, la Regione Emilia-Romagna può concedere contributi straordinari per complessivi euro 210.000,00 a favore della Fondazione Teatro Comunale di Modena e della Università di Modena e Reggio Emilia.

 

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1, sono disposte, nell’ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali – Programma 2 Attività Culturali e interventi diversi nel settore culturale, le seguenti autorizzazioni di spesa:

 

-          - esercizio 2019 € 90.000,00

 

-          - esercizio 2020 € 60.000,00

 

-          - esercizio 2021 € 60.000,00

 

3. La Giunta regionale, nel rispetto della disciplina europea sugli aiuti di stato, stabilisce le modalità per la concessione e l’erogazione del contributo.

 

Art. 10

Contributo straordinario per la celebrazione dei cento anni dalla nascita di Tonino Guerra

 

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, secondo le previsioni dell'articolo 2, comma 1, lettera c) e le finalità di promozione e sostegno della cultura, dell'arte e della musica di cui all'articolo 6, comma 1, lettera g) dello Statuto regionale. A tal fine sostiene il programma di iniziative celebrative per i cento anni dalla nascita di Tonino Guerra, nato a Santarcangelo di Romagna nel 1920, concedendo all’Associazione Culturale Tonino Guerra un contributo straordinario di euro 100.000,00.

 

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1, è disposta, per l’esercizio 2020, un’autorizzazione di spesa pari a euro 100.000,00 nell’ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali – Programma 2 Attività Culturali e interventi diversi nel settore culturale.

 

3. La Giunta regionale, nel rispetto della disciplina europea sugli aiuti di stato, stabilisce le modalità per la concessione e l’erogazione del contributo.

 

Art. 11

Contributo straordinario per la celebrazione dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini

 

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, secondo le previsioni dell'articolo 2, comma 1, lettera c) e le finalità di promozione e sostegno della cultura, dell'arte e della musica di cui all'articolo 6, comma 1, lettera g) dello Statuto regionale. A tal fine sostiene il programma di iniziative celebrative per i cento anni dalla nascita di Federico Fellini, nato a Rimini nel 1920, concedendo al Comune di Rimini un contributo straordinario di euro 200.000,00.

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1, è disposta, per l’esercizio 2019, un’autorizzazione di spesa pari a euro 200.000,00 nell’ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali – Programma 2 Attività Culturali e interventi diversi nel settore culturale.

3. La Giunta regionale stabilisce le modalità per la concessione e l’erogazione del contributo.

 

Art. 12

Potenziamento attività di ricerca sulla ricaduta ambientale conseguente all’utilizzo di antimicrobici nel settore zootecnico e in materia di antibiotico-resistenza

 

1. Al fine di realizzare progetti diretti al potenziamento di attività di ricerca sulla ricaduta ambientale conseguente all’utilizzo di antimicrobici nel settore zootecnico e in materia di antibiotico-resistenza, la Regione Emilia-Romagna è autorizzata a trasferire risorse all’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta, per l’esercizio 2019, un'autorizzazione di spesa pari a euro 20.000,00 nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 7 Ulteriori spese in materia sanitaria.

 

Art. 13

Copertura finanziaria

 

1. Ai maggiori oneri a carico del bilancio regionale derivanti dalle disposizioni degli articoli 9, 10, 11, 12 si fa fronte con le riduzioni di spesa riportate nella tabella B - Riduzioni di spesa a copertura delle spese autorizzate.

 

Art. 14

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

 


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