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Legislatura X - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 9084
Presentato in data: 05/11/2019
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022". (Delibera di Giunta n. 1884 del 04 11 19)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2020-2022

 


RELAZIONE

 

Il Bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2020-2022

 

Premessa

 

  • Il progetto di legge di approvazione del bilancio di previsione 2020-2022 è stato costruito in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2020, approvato dalla Giunta regionale il 24 giugno 2019 e dall’Assemblea legislativa il 17 settembre 2019.

 

  1. Rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo: manovre di finanza pubblica.

Lo scorso anno, per la prima volta, è stato siglato l’accordo Stato - Regioni funzionale alla stesura della legge di bilancio 2019 prima della presentazione del disegno di legge in Consiglio dei Ministri. La Conferenza Stato-Regioni del 15 ottobre (intesa 15 ottobre 2018, n. 188) ha sancito l’accordo tra il Governo e le istituzioni regionali che - intervenendo sulle modalità del concorso delle Regioni alla finanza pubblica – ha istituito un fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. Tale accordo è stato recepito nella Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021).

Le linee essenziali dell’accordo sono:

•lo “scambio” di una quota di avanzo di amministrazione con la possibilità di spesa per investimenti «orientando» l’avanzo delle Regioni a statuto ordinario al rilancio e all’accelerazione degli investimenti pubblici per quell’ammontare di tagli non ancora coperti per gli anni 2019 e 2020 che ammontavano a 2,496 miliardi di euro per il 2019 ed a 1,746 miliardi di euro per il 2020.  Gli investimenti saranno aggiuntivi a quelli già definiti nelle Intese Stato – Regioni del 22 febbraio 2018 e del 23 febbraio 2017, a carico dei bilanci regionali per gli anni 2019 - 2023 per un importo di circa 4,242 miliardi di euro;

•la salvaguardia integrale delle risorse per le politiche sociali e un rifinanziamento sul pluriennale per le funzioni in materia di assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, che senza Intesa sarebbero stati azzerati;

•la realizzazione dell'obiettivo di finanza pubblica richiesto alle regioni a statuto ordinario dalla manovra, nonostante un peggioramento degli obiettivi per lo Stato;

•lo sblocco dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione dal 2021 in attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale n.247/2017 e n.101/2018;

•lo sblocco degli investimenti sul fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (c.140 ex lege 232/2016) rientranti nelle materie di competenza regionale attraverso l’intesa con gli enti territoriali (sentenza Corte Costituzionale n. 74/2018) sul quale si chiede un’”Intesa Quadro” per le materie concorrenti.

Le regioni a statuto ordinario continuano comunque a concorrere attivamente e in positivo al miglioramento delle grandezze di finanza pubblica oltre che con la riqualificazione della spesa corrente verso investimenti per la crescita, con un avanzo rispetto al pareggio di bilancio pari a 837 milioni di euro per il 2020 equivalente a circa lo 0,04% del PIL nazionale.

Il comparto delle regioni a statuto ordinario è l’unico della PA a cui è richiesto un avanzo oltre al pareggio di bilancio, considerando che l’equilibrio di bilancio in termini strutturali per le regioni è previsto già dalla legge di stabilità 2015.

Inoltre le norme previste dal DL 119/2018 “in materia fiscale e finanziaria” (art. 3 e art. 4) determinano effetti di minor gettito per le Regioni (art. 3 una minore entrata pari al 30% dell’importo oggetto di recupero a seguito di attività di controllo svolta dagli uffici; art. 4 azzerando la riscossione coattiva della tassa automobilistica per gli anni d'imposta dal 1999 al 2007) e maggiori oneri correnti in quanto rimangono a carico degli enti impositori, diversi dall’erario e dai comuni, i rimborsi all’Agente della riscossione delle spese esecutive sostenute in venti rate annuali decorrenti dal 30 giugno 2020.

Il 10 ottobre 2019 è stato sottoscritto un nuovo accordo fra Governo e Regioni in vista della prossima legge di bilancio e per la programmazione regionale. Un’intesa che coglie aspetti rilevanti di merito e che innova il metodo della concertazione istituzionale. I temi inclusi nell’accordo sono i seguenti:

1.Salvaguardia dei trasferimenti in favore delle Regioni a partire dalle Politiche sociali e dal TPL;

2.Tutela dell’incremento delle risorse già previsto dalla legge 30 dicembre 2018, n.145 del fabbisogno sanitario nazionale per gli anni 2020 (con un incremento di 2 miliardi) e 2021 e conseguente differimento del termine di cui all’articolo 1, comma 515, della legge n. 145 del 2018 dal 31 marzo 2019 al 31 dicembre 2019 per la stipula del Patto della salute;

3.Incremento di 2 miliardi del livello delle risorse destinate agli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico di cui all’articolo 20 della legge n. 67 del 1988;

4.Anticipo al 2020 degli effetti delle sentenze della Corte costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018 in materia di pieno utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa questo consentirà di sbloccare una serie significativa di investimenti sul territorio (oltre 800 milioni);

5.Attuazione dei meccanismi di finanziamento delle funzioni regionali, come disciplinati dal decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, rinviati all’anno 2021;

6.Entrata in vigore dall’anno 2021 della disciplina dei meccanismi di riparto del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale;

7.Adeguamento delle priorità di investimento secondo gli obiettivi indicati dalla nota di aggiornamento al DEF 2019, con particolare riguardo al green new deal;

8.Istituzione di un Tavolo Stato, Regioni ed Enti locali, al fine di accelerare gli investimenti nazionali e comunitari, anche attraverso la definizione di procedure di semplificazione;

9.Individuazione di possibili soluzioni per consentire la riduzione degli oneri del debito in modo da liberare risorse in favore della crescita sostenibile e degli investimenti.

  1. Il pareggio di bilancio

Dal 2015, anticipando il principio di pareggio di bilancio previsto dalla Legge 243/2012 in applicazione della Legge Costituzionale che ha introdotto tale obbligo in Costituzione, le regioni a statuto ordinario sono assoggettate ad un nuovo sistema di vincoli del patto di stabilità interno. Sono state abrogate le precedenti norme basate sul solo controllo dei tetti di spesa per introdurre norme basate sull’equilibrio del bilancio.

Uno degli aspetti di maggiore criticità della nuova normativa consiste nel fatto che il pareggio di bilancio, così come previsto dalla L. 243/12, è misurato dalle entrate e dalle spese dell’anno senza tenere in considerazione il risultato finale dell’anno precedente né in termini di avanzo di amministrazione né in termini di fondo cassa. Questa criticità mette in seria difficoltà gli enti che, come le regioni e gli enti locali, hanno un sistema di raccordo tra un esercizio finanziario e l’altro che utilizza proprio l’avanzo di amministrazione e il fondo cassa.

Con la legge di stabilità per il 2016 è stata modificata la disciplina del pareggio di bilancio, in base alla quale dovrà essere conseguito un solo saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali a consuntivo anziché 6 saldi (+6 saldi sulla sanità).

Con la legge 12 agosto 2016, n. 164, sono state apportate modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali. In particolare, a decorrere dal 2017, ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, viene richiesto ai predetti enti di conseguire l’equilibrio fra le entrate finali e le spese finali, espresso in termini di competenza.

L’art. 9, comma 1 della Legge n. 243/2012 dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia nella fase di previsione che di rendiconto un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Il successivo comma 1-bis specifica che:

•le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011;

•le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

Il citato art. 9 stabilisce altresì che per gli anni dal 2017 al 2019, con la Legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, l’introduzione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa tra le entrate e le spese finali.  Dal 2020, in via definitiva, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

Al fine di garantire il pareggio di bilancio nella fase di previsione, occorre allegare al bilancio di previsione il prospetto dimostrativo del rispetto del saldo di cui al citato comma 466, previsto nell'allegato n. 9 del Decreto Legislativo n. 118/2011.

La legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (L. 145/2019), al fine di rilanciare e accelerare gli investimenti diretti e indiretti attribuisce alle regioni a statuto ordinario due contributi per gli anni 2019 e 2020 e in particolare: 

      per il 2019 il contributo ammonta  a 2.496,20 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 212,34 milioni) ed è destinato a finanziare i nuovi investimenti  che per l’anno 2019 dovranno essere almeno pari a 800 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 68 milioni) e a 565,40 milioni per gli anni dal 2020 al 2022 (per la Regione Emilia-Romagna 48 milioni);

      per il 2020 il contributo ammonta  a 1.746,20 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 148,5 milioni) ed è destinato a finanziare  nuovi investimenti che per l’anno  2020 dovranno essere almeno pari a 343 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 29 milioni), a 467,80 milioni per l’anno 2021 (per la Regione Emilia-Romagna 54,75 milioni) e a 467,70 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 54,74 milioni) per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

Tali investimenti dovranno essere effettuati nei seguenti ambiti:

-       opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici, incluso adeguamento e miglioramento sismico;

-       prevenzione del rischio idrogeologico e tutela ambientale;

-       viabilità e trasporti;

-       edilizia sanitaria e edilizia residenziale pubblica;

-       ricerca e innovazione per le imprese.

In caso di mancato o parziale impegno degli investimenti le Regioni sono tenute ad effettuare un versamento all’entrata del bilancio dello Stato di importo corrispondente al mancato impegno degli investimenti.

Il concorso alla finanza pubblica delle Regioni è garantito dal conseguimento del valore positivo del saldo di cui al comma 466 art. 1 della legge 232/2016 per un importo pari a 837,8 milioni di euro per l’anno 2020 (per la Regione Emilia-Romagna 71,27 milioni).

Nel 2018 il pieno rispetto del pareggio di bilancio da parte di tutti gli enti del comparto regioni ha confermato la capacità delle regioni di garantire il controllo della gestione della spesa con strumenti informatici interni di monitoraggio, anche in tempo reale, atti a governare la spesa a livelli prudenziali, tali da garantire da ogni rischio di squilibrio a fine esercizio.

 

  1. Il bilancio regionale
  • Il contesto in cui si colloca la proposta di bilancio regionale è fortemente condizionata dell’andamento dell’economica nazionale, ancora in una situazione di tassi di crescita del PIL ritenuti molto modesti, mentre sembra essere in atto una maggiore stabilizzazione delle turbolenze nella finanza pubblica complessiva, confermata, peraltro, dalla riduzione dei tassi d’interesse sui prestiti emessi, sia, infine, per le potenzialità derivanti della riforma istituzionale connessa al regionalismo differenziato e all’applicazione del decentramento amministrativo sulla base dell’articolo 116, 3° comma della Costituzione, confermata dall’azione dell’attuale Ministro agli Affari regionali.
  • Il Bilancio è stato predisposto a legislazione vigente (ovvero sulla legge di bilancio dello Stato per il 2019) che consente comunque maggiori margini di flessibilità rispetto ai vincoli europei già sugli esercizi finanziari 2020 e 2021. Positivo, inoltre, il nuovo accordo Stato-Regioni sottoscritto il 10 ottobre scorso e che troverà formalizzazione nella nuova legge di bilancio.
  • I principi ispiratori della manovra di bilancio 2020-2022, in continuità con le scelte operate fin dall’insediamento della Giunta regionale, possono essere così sintetizzati: invarianza della pressione fiscale; contenimento delle spese di funzionamento; promozione di politiche d’investimento; attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato.
  • Per il 2020 la Regione Emilia-Romagna manterrà invariata la propria leva fiscale autonoma, quindi non aumenterà la pressione fiscale, pur garantendo l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale.
  • Per quanto riguarda la spesa di funzionamento della macchina regionale si intende proseguire nelle azioni di riordino, razionalizzazione e contenimento già realizzate negli scorsi anni e che vengono ulteriormente rafforzate, continuando nel lavoro dell’innalzamento dell’efficienza, concentrandosi sulla semplificazione amministrativa, sull’alleggerimento delle procedure burocratiche e sul costante miglioramento della governance.
  • Nell’ottica del rilancio e dell’accelerazione degli investimenti pubblici, per favorire la crescita dell’occupazione e del reddito, la manovra di bilancio 2020-2022 recepisce quanto previsto nell’accordo del 15 ottobre 2018 con il Governo e recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2019 (L. 145/2019).
  • Si intende, infine, tra gli obiettivi del programma di mandato, dare ulteriore attuazione al patto per il lavoro che ha già prodotto un forte impatto in termini di riduzione della disoccupazione in Regione.
  • Nel contesto definito dai principi ispiratori è possibile individuare alcune specifiche priorità di spesa:

-          consolidamento e potenziamento degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali finanziati già dal 2010 a fronte della riduzione delle risorse statali e confermando gli interventi introdotti nell’assestamento 2019 per l’azzeramento o la riduzione delle rette degli asili nido e per il sostegno al pagamento degli affitti;

-          attuazione di programmi dei fondi strutturali per la programmazione 2014-2020;

-          strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesistenza sociale anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo, (attrattività ed internazionalizzazione oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica);

-          salvaguardia del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale sia per il settore autofiloviario che ferroviario, anche attraverso interventi volti all’elettrificazione delle ferrovie e gli incentivi all’intermodalità ferro+bus;

-          investimenti in particolare contro il dissesto idrogeologico ed a favore delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale;

-          incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

  • Le politiche per la sanità e per l'area dell'integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione.
  • A livello nazionale la legge di Bilancio 2020 è in corso di predisposizione; dovrebbe trovare conferma un incremento di risorse pari a due miliardi, non si conosce tuttavia allo stato attuale il livello di finanziamento che verrà ripartito alle Regioni a titolo di fabbisogno indistinto, in quanto manca la proposta di riparto delle risorse, inclusa la mobilità interregionale e internazionale, da approvarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni. In attesa che si completi il quadro finanziario nazionale di riferimento vengono, pertanto, previsti per il 2020 e per i successivi esercizi 2021 e 2022, gli stanziamenti sulla base del riparto SSN 2019 approvato con Intesa Stato-Regioni del 6 giugno 2019, salvo i necessari aggiustamenti relativi alla mobilità interregionale ed internazionale in relazione a risorse assegnate a seguito di Accordi CSR non ripetibili per gli esercizi futuri.
  • Per quanto concerne le risorse correnti per la sanità, il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale di parte corrente, incluso il saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie a titolo di mobilità interregionale e internazionale, viene quantificato, per il triennio 2020-2022, in 8,402 milioni di euro.
  • Per quanto concerne la mobilità sanitaria interregionale, si prevede per il 2020, un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 302,438 milioni di euro, a fronte di un accredito per mobilità attiva di 578,472 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 276,034 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2021 e 2022.
  • Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, si prevede per il 2020, un saldo presunto pari a 8,185 milioni di euro, a fronte di un credito per mobilità attiva pari a 15,374 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 7,189 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2021 e 2022. 
  • Come pay-back "ordinario" delle aziende farmaceutiche, in relazione ai presunti incassi a tale titolo, si prevede per ogni esercizio del triennio 2020-2022 un importo di 20,324 milioni di euro.  L'importo iscritto è parzialmente compensato da un accantonamento (di 324 mila euro) a titolo di "Fondo per crediti di dubbia esigibilità". Non sono previsti al momento stanziamenti per il versamento delle somme a ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica, sul cui decreto di riparto la Conferenza Stato Regioni ha già sancito intesa - 144 milioni per la nostra regione per gli anni 2013-2017.
  • Non sono compresi nella cifra stanziata a bilancio la cosiddetta quota vincolata di Fondo sanitario nazionale (riferibili anche ai Fondi per il rimborso alle regioni del costo per i farmaci innovativi e oncologici innovativi e agli Obiettivi prioritari di piano sanitario) che verrà iscritta con atto amministrativo in concomitanza con i riparti alle Regioni.
  • Per quanto concerne le risorse regionali, l'impegno finanziario della Regione riguarda:

-          il finanziamento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per 89,4 milioni di euro per l'anno 2020; tali importi vengono mantenuti anche per i successivi esercizi 2021 e 2022;

-          la copertura della manovra per l'esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose per 10,6 milioni di euro per l'anno 2020, mantenuta anche per i successivi esercizi 2021 e 2022;

-          la copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011 delle Aziende sanitarie per 20 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2021 e 2022. 

  • Viene inoltre assicurato per l'anno 2020 il finanziamento di 1,9 milioni di euro alla Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, soggetto aggregatore per gli acquisti in sanità. Per i successivi esercizi 2021 e 2022 lo stesso finanziamento è previsto per un importo di 3,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2020 in relazione alla recente normativa in materia di Codice dei Contratti che prevede la corresponsione di corrispettivi ai commissari di gara nominati obbligatoriamente attingendo dall'albo ANAC.
  • Sono stati altresì accantonati nel Bilancio 2020-2022, 500 mila euro destinati ad alimentare il "Fondo regionale di sanità integrativa extra LEA" che la Regione si è impegnata a costituire a seguito dell'Accordo siglato tra il Presidente e le OOSS in data 19 settembre 2016 "Accordo in merito alle politiche regionali di innovazione e qualificazione del Sistema Sanitario".
  • A sostegno delle farmacie rurali di cui alla L.R. n. 2/2016, si conferma la previsione per gli anni 2020-2022 di 400 mila euro.
  • Nell'ambito delle complessive risorse stanziate per la sanità regionale trovano copertura la manovra regionale, per un importo di 22,7 milioni di euro, di cui alla deliberazione di G.R. n. 2075/2018 che ha previsto a decorrere dal 2019 che il cosiddetto "superticket" per assistenza specialistica e farmaceutica sia limitato alle sole fasce di reddito oltre i 100.000 euro e la manovra regionale di cui alla deliberazione n. 2076/2018 che ha previsto, con decorrenza 2019, l'introduzione di una specifica esenzione dal pagamento del Ticket per le famiglie numerose finanziata con mezzi regionali di cui sopra per un importo di 10,6 milioni di euro.
  • Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario, sono state stanziate le risorse relative all'Accordo di Programma V fase 1° e 2° stralcio, in corso di perfezionamento, da sottoscriversi, sia per la quota di finanziamento statale sia per il cofinanziamento regionale (5%) secondo la seguente articolazione:

a)      Anno 2020 - quota statale euro 137.127.962,22 quota regionale euro 7.283.000,27

b)      Anno 2021 - quota statale euro 165.300.000,00 quota regionale euro 8.700.000,00

  • Nulla a carico dell'esercizio 2022.

La Regione anche nel 2020 mantiene lo stesso livello di servizi destinato ai cittadini, dando continuità alle azioni di welfare compiute in questi anni e ad alcune priorità, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni e per le famiglie.

In particolare, a decorrere dall’anno educativo 2019-2020, è stata varata una incisiva misura innovativa a sostegno della riduzione delle rette di frequenza per i servizi educativi per la prima infanzia, con l’investimento di ingenti risorse a sostegno delle famiglie.

 

Nel complesso, per le politiche di welfare vengono destinate risorse regionali pari a 53,7 milioni di euro per la continuità delle politiche sociali, che comprendono quasi 30.000.000 per servizi educativi e scuole dell’infanzia, 18.000.000 per il Fondo sociale locale, mantenendo inalterato lo stanziamento per la programmazione territoriale realizzata dagli EE.LL. attraverso i Piani di Zona. Si prevede inoltre l’introduzione di misure sperimentali rivolte alle famiglie numerose.

 

Sul piano delle politiche abitative a fronte dello sforzo prioritario nei confronti della riduzione della povertà nel nostro territorio regionale, è previsto uno stanziamento annuo di 12 milioni di euro per il triennio per contributi per l’affitto destinato a famiglie in difficoltà. Inoltre, dopo le risorse stanziate nel 2018 e le disponibilità di avanzo per il 2019, si propone di finanziare iniziative per l’housing sociale, ed in particolare per progetti di innovazione nell’ambito delle politiche per l’affitto e delle forme per l’abitare. Sono confermate le risorse destinate ai privati per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Infine la Regione è impegnata a dare seguito all’attività di recupero e ripristino del patrimonio ERP tramite il trasferimento e il monitoraggio dei fondi statali dedicati e a completare il finanziamento dei programmi in essere.

Questi i principali interventi proposti al bilancio 2020:

 

Infanzia, adolescenza, giovani e famiglie: Nel quadro del potenziamento dei finanziamenti destinati ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell'infanzia paritarie e al mantenimento dei fondi per i Centri per le famiglie, il bilancio di previsione costituisce la base per una forte iniziativa di qualificazione dei servizi, prevedendo altresì la conferma del finanziamento ai progetti per le giovani generazioni, anche in attuazione del Piano regionale pluriennale per l’adolescenza, e dei fondi indirizzati al Servizio Civile.

Povertà: Conferma delle risorse destinate agli interventi per le persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai Comuni sede di carcere. Mantenimento di interventi destinati alle vittime della tratta. Mantenimento dei finanziamenti destinati alla mobilità delle persone in condizione di fragilità sociale.

Terzo Settore: Viene confermato lo stanziamento delle risorse destinate all’associazionismo e al volontariato per lo sviluppo di progetti locali e regionali con l’obiettivo di realizzare interventi che possano rispondere a bisogni emergenti nell’attuale contesto sociale ed economico.

Programmazione di interventi e servizi: Sostegno dei fondi sociali locali per la programmazione associata a livello distrettuale delle politiche di welfare (in coerenza con le scelte condivise negli ultimi anni e con le LR n.21/12 e LR n.12/13).

Politiche abitative: Programmazione delle risorse destinate al sostegno della locazione (Fondo Affitto). Finanziamento di interventi di ERS, con particolare riguardo a politiche innovative sull’abitare: accesso alla prima casa e all’affitto, forme di collaborazione pubblico/privata. Mantenimento delle risorse regionali per le Barriere Architettoniche. Finanziamento di interventi di recupero e manutenzione degli alloggi ERP, con particolare riguardo ai temi della accessibilità, fruibilità e usabilità degli alloggi pubblici

Cooperazione internazionale allo sviluppo: Le risorse disponibili sui capitoli dedicati permetteranno di cofinanziare progetti di cooperazione internazionale nei paesi prioritari individuati dal piano operativo della cooperazione internazionale seguendo le strategie indicate dal documento triennale. Le tipologie di interventi saranno:

-          cofinanziamento di progetti ordinari presentati alla regione sul bando annuale rivolto a enti locali, ong e associazioni per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale nei paesi prioritari indicati dal bando;

-          cofinanziamento di progetti strategici per la regione che vedano una complementarietà di politiche all’interno dell’ente e caratterizzati da un ampio partenariato regionale;

-          finanziamento di progetti di emergenza in caso di eventi calamitosi e crisi umanitarie per fornire un immediato sostegno alle popolazioni in difficoltà.

  • Si continuerà a realizzare progetti europei ed internazionali con partenariati diffusi per rafforzare la dimensione internazionale della regione, tra questi rientra il progetto finanziato dalla Commissione Europea Shaping Fair Cities di cui la regione è capofila.

Le politiche della formazione e del lavoro verranno attuate nel 2020 principalmente attraverso il Programma Operativo regionale Fondo Sociale Europeo 2014/2020 che per il prossimo anno prevede un cofinanziamento di risorse regionali pari a 20 milioni di euro per un investimento complessivo di oltre 140 milioni di euro. Si tratta di un insieme articolato di azioni che riguardano il rafforzamento delle competenze per i giovani, in linea con le richieste del sistema produttivo, il rafforzamento delle competenze per la ricerca attiva del lavoro, azioni mirate all’inclusione sociale, azioni di supporto per l’accompagnamento al lavoro per tutti i soggetti non direttamente coinvolti nella misura nazionale del Reddito di cittadinanza.

È stata nel frattempo avviata la fase di confronto relativamente alla nuova programmazione per il periodo 2021 – 2027.

 

Gli interventi finanziati nel 2020 in attuazione del Programma Operativo FSE 2014-2020

Un ruolo importante nella politiche regionali riveste il finanziamento dell’Istruzione e Formazione Professionale per il conseguimento di qualifiche professionali triennali e di diplomi professionali, con un investimento programmato di circa 50 milioni di euro nel 2020, attraverso un’offerta formativa coerente con le esigenze e le specificità del sistema economico-produttivo, in grado di permettere ai giovani di assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione, contrastando la dispersione scolastica che si attesta al 10%, in linea con gli obiettivi europei.

Strategico il finanziamento  dei 79 corsi previsti dalla Rete Politecnica regionale con un’offerta formativa, costituita dai percorsi delle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e da percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e da quelli di formazione superiore, volti a formare i tecnici dotati di competenze funzionali all’innovazione e in grado di contribuire ai processi di crescita, qualificazione e digitalizzazione di filiere produttive strategiche per lo sviluppo della nostra regione.

E’ stato previsto anche il finanziamento delle attività finalizzate all’attrazione di nuovi investimenti in attuazione della L.R. n.14/2014 e il sostegno dell’alta formazione e della ricerca per circa 20 milioni di euro destinati a nuovi assegni di ricerca con particolare attenzione agli ambiti connessi alla Smart Specialization strategy e ai Big Data, in coerenza con gli investimenti in corso per la realizzazione del Big Data Technopole.

Ulteriori risorse del Programma Operativo Fse pari a 20 milioni di euro sono finalizzate a dare attuazione della L. R. n. 14/2015 attraverso la selezione e il finanziamento, su base distrettuale, di misure di politica attiva del lavoro e azioni formative per le persone fragili e vulnerabili. 

Nel 2020 saranno inoltre investite risorse statali per oltre 37 milioni di euro per il Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, piano gestito dall’Agenzia Regionale per il Lavoro.

Insistono sul bilancio 2020 risorse per 1,8 milioni di euro a finanziamento di progetti triennali di alta formazione in ambito culturale, economico e tecnologico approvati nel corso del 2019, nonché 200 mila euro per il sostegno alla riorganizzazione della Fondazione Accademia Internazionale di Imola Incontri con il Maestro, di cui all’art. 2 della legge regionale 1° agosto 2019, n. 19.

Nel triennio 2020/2022 la Regione finanzierà la borsa di studio nell’ambito del dottorato di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia in memoria del Professor Marco Biagi, all’interno del percorso di ricerca e studi sul lavoro promossi dalla Fondazione.

Anche per il biennio 2020/2021 la Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la partecipazione diretta ai Centri di formazione, creano nel territorio garantendo capillarità e continuità dell’offerta orientativa e formativa e una elevata aderenza ai bisogni delle comunità e del territorio, finanziando progetti per la continuità dei presidi territoriali e per la realizzazione di azioni orientative che facilitino l’accesso ai servizi. A tal fine sono disposte autorizzazioni di spesa pari a 1,4 milioni di euro per il 2020 e per il 2021.

Fondo Regionale Disabili: Alle politiche attive per favorire l’inserimento lavorativo delle persone in condizione di disabilità sono destinati quasi 18 milioni di euro del Fondo regionale disabili, continuando l’attività di accompagnamento e sostegno all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, che si inserisce nelle più ampie azioni a favore dell’inclusione sociale promosse a scala regionale con la collaborazione di imprese, associazioni e istituzioni.

Diritto allo studio scolastico e universitario: Al centro dell’azione della regione si colloca l’azione di sostegno al diritto allo studio scolastico e universitario. Sono stati confermati i fondi regionali, pari a 1,8 milioni di euro, per le borse di studio scolastiche e per il trasporto scolastico con particolare riferimento al trasporto degli studenti con disabilità (2.250.000 euro). Confermati anche 21 milioni di euro di risorse regionali  e un investimento di oltre  5 milioni di euro del FSE, che sommati alle risorse nazionali e quelle derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo studio, permetteranno attraverso l’Azienda regionale ER.GO, di garantire il sistema integrato di servizi ed interventi per il diritto allo studio universitario per rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, del sapere e delle competenze, coniugando i principi dell’ampia inclusione e della valorizzazione del merito così come previsti dal programma triennale approvato dall’Assemblea.

Progetti di innovazione didattica e di educazione musicale: In attuazione della L.R. n. 2/2018, per il triennio 2020/2022 è previsto un Fondo complessivamente pari a 4,3 milioni di euro per il finanziamento di progetti di educazione musicale aventi carattere di inclusività, realizzati dalle scuole di musica accreditate dalla Regione in collaborazione con le istituzioni scolastiche regionali. Al fine di rendere più attrattivi i territori montani, sostenendo le loro vocazioni e coniugandole con le esigenze e i talenti dei giovani, con risorse pari a 300 mila euro per il 2020 la Regione intende promuovere l’avvio e il funzionamento della scuola superiore sport invernali e turismo “ski college” dell’istituto Cavazzi di Pavullo nel Frignano - sede distaccata di Pievepelago. Le risorse sono finalizzate a sostenere gli studenti nel coniugare lo studio e la pratica sportiva permanendo nei territori montani, contrastandone lo spopolamento in coerenza alle politiche di arricchimento dell’offerta di istruzione in coerenza alle strategie di sviluppo economico e turistico del territorio.

Edilizia scolastica e universitaria: Anche per il 2020 oltre all’ingente investimento realizzato sul territorio regionale attraverso Mutui BEI prosegue l’investimento con risorse di Fondo di Sviluppo e Coesione per la realizzazione di 12 interventi di qualificazione delle scuole secondarie di 2° grado,  (per complessivi 20 milioni di euro) e per ampliare l’offerta abitativa e i servizi rivolti agli studenti universitari, prioritariamente a quelli fuori sede (7 milioni di euro). Tali risorse, sommate a quelle investite dall’azienda l’Azienda regionale ER.GO (ulteriori 5 milioni di euro) e al cofinanziamento statale renderanno disponibili oltre 600 nuovi posti alloggio sul territorio regionale.

Politiche europee allo sviluppo: Per quanto riguarda le politiche europee allo sviluppo, nel 2020 proseguiranno le attività di coordinamento e presidio unitario dei fondi europei (Dgr 32/2015). Con riferimento al prossimo ciclo 2021-2027 di programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), proseguirà l’attività di partecipazione al negoziato e di definizione degli indirizzi di programmazione unitaria e di sviluppo territoriale regionale. Con riferimento al ciclo in corso, 2014-2020, proseguiranno le attività di monitoraggio unitario dei fondi e del Patto per il lavoro, di coordinamento del Piano di Rafforzamento Amministrativo, della Strategia nazionale per le aree interne e della valutazione unitaria.  Il Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici, impegnato in queste attività, la cui istituzione è disciplinata da legge nazionale (legge 17 maggio 1999, n.144; art. 145, comma 10, legge 23 dicembre 2000, n. 388), ha una dotazione finanziaria annuale ripartita nella Conferenza delle Regioni, assegnata annualmente con Delibera del CIPE, che ammonta per il 2020 ad euro 88.957,17.

Con riferimento specifico all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne nelle quattro aree regionali selezionate, Appennino Emiliano, Basso Ferrarese, Appennino Piacentino-Parmense e Alta Valmarecchia, è stato sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro per la prima area, il 20 novembre 2018 e si prevede di sottoscrivere, nei primi mesi del 2020, anche quelli per la seconda area, Basso Ferrarese e per la terza, Appennino Piacentino Parmense. Per la quarta area si prevede di approvare la strategia nel corso del 2020 e di concludere la sottoscrizione dell’Accordo di programma Quadro entro la fine dello stesso anno. Le risorse mobilitate, tra risorse dei Programmi Operativi Regionali-Fondi Sie e quota nazionale, ammontano, per la prima area, a circa 28 milioni di euro, e quasi tutti gli interventi sono in corso di attuazione, per la seconda area a quasi 12 milioni di euro e per la terza area a quasi 15 milioni di euro. Le risorse nazionali, che complessivamente ammontano a circa 15 milioni di euro per le quattro aree interne, non transitano per il bilancio regionale ma vengono erogate dal Ministero dell’Economia e Finanze -MEF direttamente ai soggetti attuatori degli interventi.

 

Confermato per il 2020 l’impegno della Regione nei programmi di Cooperazione Territoriale Europea, in particolare in quelli in cui svolge il ruolo di Autorità di Gestione (Programma Interreg VB Adrion 2014-2020) e di co-presidenza nazionale (Programma MED), al fine di dare gambe alla Strategia macro-regionale EUSAIR. In particolare, per l’implementazione del progetto di assistenza tecnica e per le erogazioni a favore dei progetti approvati nell’ambito del programma Adrion 2014-2020, le risorse stanziate nell’esercizio corrente e per l’anno 2020 ammontano a 63.448.210,95 milioni di euro. Nell’ambito del progetto di Assistenza Tecnica Nazionale che finanzia il ruolo della Regione come membro del Comitato di Sorveglianza e co-presidente del Comitato Nazionale è prevista una dotazione finanziaria di 236.951,09 euro per l’intera durata del progetto e di circa 61.569,50 euro per il biennio 2019-2020. Nell’ambito di Panoramed - progetto di governance per il Mediterraneo in cui la Regione ricopre il ruolo di WP Leader - la dotazione finanziaria complessiva è pari ad oltre 500 mila euro, di cui 106.546,20 euro per il biennio 2018 - 2019.

 

In attuazione della L.R. n. 16/2008 e a partire dall’esperienza già realizzata nel 2018 con il piano annuale, è stato approvato dall’Assemblea Legislativa il “Programma regionale degli interventi di promozione e sostegno della Cittadinanza Europea – Triennio 2019/2021”. Il Programma è dotato di un fondo regionale pari a 280.000 euro annui per il finanziamento di iniziative e progetti finalizzati alla promozione della cittadinanza europea e della conoscenza della storia dell'integrazione europea, ivi incluse iniziative di rafforzamento della capacità istituzionale delle amministrazioni locali. Beneficiari del contributo regionale sono le amministrazioni locali, con un focus sul livello unionale e sulle realtà che si caratterizzano per maggiore fragilità (Comuni e Unioni montani, area SNAI, derivanti da fusione), le Università e le Associazioni e Fondazioni senza scopo di lucro.

In attuazione della legge L.R. n. 5/2015 è previsto uno stanziamento pari a 408.000 euro (trasferimento ad Assemblea) funzionale a sostenere l’implementazione annuale del Piano triennale per le attività degli emiliano-romagnoli nel mondo e la funzionalità della Consulta stessa, uno stanziamento pari a 25.000  finalizzato a sostenere i rimborsi ai Comuni per spese di rientro degli emiliano-romagnoli in Emilia-Romagna e la traslazione di salme di emigrati (tale competenza è rimasta in capo alla Giunta regionale) e uno stanziamento pari a 50.000 € per interventi straordinari a favore degli emiliano-romagnoli (emergenza Venezuela)

In attuazione della LR 6/200 infine è previsto uno  stanziamento pari a 160.000  euro finalizzato a emanare il bando annuale per il contributo ai comuni e unioni di comuni (80.000,00 euro) e istituzioni scolastiche di II grado del territorio regionale (80.000,00 euro) per attività di partenariato europeo ed internazionale e stanziamenti pari a 7.200  euro  per spese per servizi connessi all’organizzazione di eventi con partner internazionali e pari a 10.000  euro  per spese per l’organizzazione di eventi con partner internazionali.

 

Col bilancio per il 2020 si consolida il trend di incremento delle risorse destinate alle politiche culturali: dall’inizio della legislatura, gli stanziamenti destinati annualmente a questi settori sono di fatto triplicati, se si considerano gli interventi nel settore della formazione professionale mirati ai settori dello spettacolo e dell’audiovisivo e le risorse destinate allo sviluppo delle imprese culturali e creative.  Vengono quindi confermate le risorse necessarie ad assicurare l’attuazione dei programmi regionale per lo spettacolo, per il cinema e gli audiovisivi, per la promozione culturale, per la memoria del Novecento, per lo sviluppo del settore musicale, nonché del programma degli interventi in materia di musei e biblioteche e archivi.

 

Anche nel settore delle politiche giovanili il 2020 è caratterizzato dalla conferma degli stanziamenti destinati all’attuazione di Giovani Più, il Patto dedicato ai giovani per rendere comune una strategia che abbia come obiettivo quello di garantire più opportunità e creare buona occupazione per ragazze e ragazzi, sottoscritto dalla Regione, assieme ai firmatari il Patto per il Lavoro. Grazie al Patto “Giovani Più”, dal 2019 sono cresciuti in maniera significativa gli investimenti per qualificare gli spazi di aggregazione, in cui sono sempre più presenti servizi per l’orientamento e progetti che avvicinano i giovani al mondo del lavoro. Queste attività si svolgono nei luoghi dell’aggregazione giovanile e coinvolgono circa oltre 200mila giovani.

Per l’attuazione dalla L.R. 14/08, in coerenza con gli obiettivi del Patto Giovani più, saranno assicurati anche per il 2020 finanziamenti per promuovere e rinnovare gli spazi di aggregazione, gli Informagiovani, gli interventi sulla creatività giovanile, per lo start-up d’impresa giovanile, per l’apertura di spazi di co-working, fablab, azioni di accesso al credito a favore dei giovani che intendono investire sui loro talenti e la loro creatività. Proseguirà inoltre la promozione del protagonismo giovanile grazie ai progetti incentrati sulla YoungERcard, posseduta da oltre 60 mila giovani, utili e importanti al fine di sviluppare esperienze di volontariato e di cittadinanza attiva.

 

Nel settore della promozione culturale, alla gestione del sistema articolato di interventi a sostegno di iniziative e progetti di promozione culturale promossi da associazioni, Comuni e Unioni di Comuni, istituti e associazioni culturali di rilievo regionale, si aggiungono per il 2020 tre interventi straordinari sulla partecipazione e il sostegno regionale al programma di iniziative per “Parma capitale della cultura 2020”, anche coinvolge anche le città di Reggio Emilia e Piacenza, la partecipazione e il sostegno regionale al programma di interventi e iniziative per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, che si spense a Ravenna nel 1321 e per celebrare i cento anni dalla nascita del poeta e scrittore Tonino Guerra.

Per ciò che riguarda il settore dei beni culturali, le risorse previste nel bilancio 2020 assicurano continuità ai progetti di rafforzamento dell'organizzazione bibliotecaria, archivistica e museale anche attraverso l’adeguamento delle forme di collaborazione fra tutti i soggetti del sistema integrato dei beni culturali, nella logica di equilibrio territoriale e di utilizzo ottimale delle risorse. L’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali (IBACN) dell’Emilia-Romagna proseguirà il lavoro a supporto della rete di enti e istituti culturali nel territorio, in costante relazione con organismi statali e le agenzie educative e formative.

All’Istituto sono inoltre assicurate risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale attraverso il sostegno e la realizzazione di iniziative culturali sul territorio; il miglioramento, lo sviluppo e la qualificazione dei servizi offerti dagli istituti culturali anche attraverso l’applicazione della Direttiva regionale sugli standard e obiettivi di qualità; l’aggiornamento delle infrastrutture informatiche per l’accesso ai servizi e alle informazioni da parte dei cittadini, l’incremento delle banche dati e delle informazioni offerte dall’organizzazione bibliotecaria, archivistica e museale, la conservazione e il restauro del patrimonio culturale.

Sempre nel settore dei beni culturali, il bilancio 2020 prevede un intervento consistente a favore del restauro e della riqualificazione del patrimonio architettonico dei piccoli comuni, oltre all’avvio di interventi di particolare valore culturale quali la realizzazione del Memoriale dedicato a Villa Emma, ovvero al ricordo del salvataggio di 73 ragazzi e ragazze ebree durante la Seconda guerra mondiale.

Per ciò che riguarda il settore dello spettacolo dal vivo, oltre all’attuazione della seconda annualità del programma triennale di attuazione della LR n. 13/99, che supporta nuovi progetti produttivi, distributivi o di coordinamento, il consolidamento delle rassegne e dei festival più rilevanti per valore artistico, la promozione di settori specifici dello spettacolo,  iniziative di comunicazione, informazione, formazione e ampliamento del pubblico, sono sostanzialmente confermati i contributi ordinari a favore degli enti partecipati dello spettacolo e sono previsti stanziamenti destinati ad incrementare il fondo di dotazione della Fondazione Emilia Romagna Teatro – ERT e a sostenere la trasformazione della Associazione ATER in Fondazione di partecipazione.

Sono infine assicurate le risorse destinate al secondo anno di attuazione dell’innovativa legge regionale per lo sviluppo del settore musicale (LR n. 2/2018) che ha consentito la crescita significativa delle attività di alfabetizzazione musicale e di produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, di formazione, valorizzazione e circuitazione di nuovi autori.

Nel settore cinematografico e audiovisivo col 2020 sarà concluso il secondo periodo di programmazione triennale di attuazione della LR 20/2014 e sono confermate le risorse del fondo destinato al sostegno della produzione, così come quelle destinate a promuovere la cultura cinematografica, a valorizzare e promuovere il territorio regionale, tanto come luogo di accoglienza delle produzioni quanto come paesaggio culturale rilevante nella storia del cinema europeo.

Sul versante della comunicazione, proseguiranno gli interventi mirati ad accrescere la partecipazione e l’interesse delle giovani generazioni e del pubblico più in generale per l’offerta di servizi e per l’offerta culturale complessiva nella regione, grazie alla gestione del portali “Giovazoom” -on line dal 2017, “YoungEr card”- recentemente riorganizzato, e al completamento del portale “Emiliaromagnacreativa”, on line dal 2018, nonché dei rispettivi canali social (Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat e Youtube).

Il 2019 ha confermato la crescita di interesse per i programmi sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna sulla pace e cittadinanza globale. 57 progetti sono stati presentati per la richiesta di finanziamento. Gli enti locali con 14 progetti presentati, di cui 12 approvati, hanno raddoppiato i risultati del 2018 mentre per l’associazionismo territoriale l’adesione al bando è quadruplicata portando a 43 le richieste di contributo e rendendo le risorse stanziate per il 2019 (190.000,00) insufficienti alla copertura finanziaria di tuti i progetti ammissibili al contributo. Solo risorse aggiuntive per un valore di 97.636,00 euro confermati in assestamento di bilancio hanno consentito il finanziamento di tutti i 32 progetti ammissibili. Il Valore finanziario complessivo di tutti progetti cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna su pace e diritti umani ha raggiunto l’importante cifra di 536.000,00 euro.

In attuazione della LR 12/2002 anche per il 2020/2021 si procederà, in continuazione con gli anni passati, attraverso bandi pubblici rivolti ai soggetti previsti dall’art 4 della citata legge 12/2002 per progetti che l’amministrazione regionale intende sostenere nel campo della promozione del dialogo interculturale e religioso, per la pace e la tolleranza e a favore dell’inclusione. I fondi regionali pari a 190.000 euro saranno rivolti a beneficiari quali gli Enti locali in forma singola o associata e ai rappresentanti della società civile (associazioni di volontariato, no profit, ONG ecc.), i contributi saranno modulati secondo criteri che verranno approvati specificamente dalla Giunta regionale, tuttavia, le risorse appaiono largamente insufficienti ad assicurare risposte puntuali al crescente interesse dimostrato. Anche per il 2010/21 verrà assicurato il supporto alla Scuola di Pace di Montesole, attraverso il contributo annuo di euro 100.000 al programma annuale di attività.

 

Per quanto attiene all’attuazione dei titoli I e II della L.R. n. 18/2016 “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”, volta all’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, verranno sostenuti – con la definizione di nuovi accordi di programma e protocolli di intesa con EE.LL., Università e centri di ricerca - interventi preventivi e culturali nelle città e nelle scuole, anche con il coinvolgimento delle associazioni ed organizzazioni di volontariato operanti sul territorio.

Inoltre, si intende sostenere gli osservatori locali, anche intercomunali, per il monitoraggio e l'analisi dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità organizzata di tipo mafioso che agiranno in raccordo con l’Osservatorio regionale sui fenomeni connessi al crimine organizzato e mafioso nonché ai fatti corruttivi di cui all’art. 5 L.R. 18/2016.

Infine, l’azione della Regione favorirà la puntuale mappatura ed il risanamento, ristrutturazione edilizia, recupero e riutilizzo, in funzione sociale, di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa. In particolare, la valorizzazione degli immobili sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna intende privilegiare due tipologie di finalità sociali quali: a) l’inclusione sociale delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità (cittadini in situazioni di povertà, persone senza fissa dimora, immigrati, vittime di violenza, etc.); b) la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini (servizi per l’infanzia, per i giovani, per gli anziani, per l’istruzione, la cultura, lo sport, ecc.).

 

Per quanto riguarda il settore del trasporto pubblico, con il Bilancio 2020-2022 vengono messe a disposizione risorse regionali, pari a 76.308.801.79 milioni di euro, incrementali rispetto al 2019, ma che per le quali potrebbe profilarsi l’esigenza di ulteriore incremento in fase di assestamento una volta verificate e definite sia le linee su cui si muoverà il Fondo Nazionale Trasporti, sia lo scenario a regime del fabbisogno sia per la copertura del nuovo contratto di servizio ferroviario sia per la completa entrata a regime della politica di integrazione tariffaria avviata nel corso del 2018.  Si evidenzia in particolare l’importante incremento di risorse per il contratto di programma con F.E.R. per 6,5 milioni di euro.

Tali risorse regionali potranno consentire la realizzazione delle politiche strategiche sul trasporto pubblico collettivo delineate anche nel Patto per il Tpl 2018-2020 firmato a fine 2017, fermo restando interventi di riorganizzazione e di efficientamento del settore anche attraverso sinergie gestionali finalizzate a compensare anche l’adeguamento inflattivo, unitamente ad importanti risorse destinate alla realizzazione di infrastrutture necessarie al miglioramento della rete ferroviaria regionale. Fra tali interventi spicca la realizzazione della elettrificazione della linea Reggio Emilia-Ciano D’Enza per un complessivo nel triennio di 11 milioni di euro, di cui 10,2 di mezzi regionali e un corposo pacchetto di interventi di manutenzione straordinaria sulle infrastrutture esistenti, ivi compresi la messa in sicurezza dei passaggi a livello per circa 7 milioni di euro nel 2020.

Per quanto attiene Il Fondo nazionale Trasporti sono state iscritte la totalità delle risorse statali di spettanza della Regione Emilia-Romagna, confermando l’importo 2019 riconosciuto alla nostra Regione (decreto n. 82/2019 di acconto 80%) oltre all’ammontare delle risorse per i maggiori oneri del canone di accesso quantificate in via preventiva nel decreto n. 537/2018 di riparto del saldo 20% del Fondo Trasporti 2018.

Sono poi state confermate le risorse pari a 1,1 milioni di euro per gli interventi nell'ambito dello svolgimento delle funzioni in materia di navigazione interna, di cui 0,9 milioni di euro per manutenzione ordinaria e 0,2 per investimenti. 

Particolare attenzione e impegno continua ad essere posta nell'organizzazione di campagne di sensibilizzazione portate avanti attraverso l’Osservatorio della sicurezza stradale, stanziando 386 mila euro, a sottolineare l'importanza del tema della sicurezza stradale per la Regione Emilia-Romagna che, per ridurre il numero di vittime sulla strada, interviene con azioni di educazione, formazione e diffusione della cultura della sicurezza stradale.  

Significativo l’impegno in termini di risorse per le manutenzioni straordinarie delle infrastrutture viarie con l'assicurazione di risorse per circa 10 milioni di euro da assegnare alle province emiliano romagnole nel triennio

Nel corso del 2020 è previsto l’emanazione di un apposito bando di contributi volto ad incentivare il trasporto delle merci su ferrovia, destinando 1 milione di euro per ciascun anno nel triennio 2020-2022. Tale iniziativa   poggia su una apposita previsione legislativa, che viene approvata all’interno della legge di Stabilità 2020-2022 e ha già ricevuto la apposita autorizzazione dalla Commissione Europea per quanto attiene la normativa in materia di Aiuti di Stato.

Si prevede l’impegno per l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni del Decreto di V.I.A. e per le opere aggiuntive relative alla realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana, che ammonta nel triennio a 100 milioni di euro per quanto di competenza della Regione

Proseguirà l’azione finalizzata a sostenere con uno specifico contributo l’intero importo del bollo auto anche per le immatricolazioni di veicoli a basso impatto ambientale immatricolati nel 2020.

A queste risorse regionali si va ad aggiungere un significativo quadro di interventi grazie all'azione propositiva e all'attenzione e presenza costante della Regione Emilia-Romagna sui tavoli di ripartizione di rilevanti risorse statali, in particolare quelli provenienti dagli stanziamenti previsti sul Fondo Sviluppo e Coesione. 

Difatti a seguito dell'approvazione della deliberazione Cipe n. 54 del 01 dicembre 2016,   sono state ripartite le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il periodo 2014-2020 tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord fra le aree tematiche di interesse del FSC, tra le quali le “Infrastrutture”  sono state assegnate risorse per interventi nel Settore stradale, Settore ferroviario, Settore metropolitane, Sicurezza ferroviaria, Dighe, Rinnovo materiale, Trasporto Pubblico Locale e Altri Settori. Tale ripartizione permette alla Regione Emilia-Romagna di mettere in cantiere importanti investimenti infrastrutturali. Attualmente per il Trasporto Pubblico Locale e il Settore Ferroviario si sta procedendo a definire la propria proposta al Ministero delle infrastrutture e trasporti per la predisposizione e successiva sottoscrizione dei piani operativi di investimento, che porterà alla disponibilità delle risorse di natura statale provenienti dal fondo per lo sviluppo e la coesione.

Come noto nello specifico saranno attribuite a beneficio del territorio risorse per 112.4 milioni di euro per interventi nel settore stradale, fra cui 7 milioni di euro destinate al finanziamento di strade comunali di montagna dell’Emilia-Romagna che consentiranno di impostare ed attuare un apposito programma d’investimenti che la Regione coordinerà nel prossimo triennio.  

Rilevanti sono le risorse che sono state previste per interventi per il trasporto urbano e metropolitano per 41,5 milioni di euro, per la messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente per 29,9 milioni di euro, di cui 12 milioni di euro per interventi infrastrutturali di potenziamento e ammodernamento nell'ambito dell'aeroporto nazionale di Parma volti a favorire l'effettivo ampliamento del trasporto aereo delle merci, con impatto diretto e indiretto anche sull'occupazione e sull'economia locale.  

Sarà inoltre finanziato il rinnovo di materiale rotabile sia su ferro che su gomma per 19,120 milioni di euro unitamente ad un intervento relativo alla sicurezza ferroviaria per 50,55 milioni di euro.  

Tale quadro programmatico di assegnazioni finanziarie del Fondo Sviluppo e Coesione rientra all’interno dell’Accordo di Programma siglato dalla Regione con la Presidenza del Consiglio “Interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale dell’Emilia Romagna” siglato il 16 settembre 2017 a Bologna. 

A tali risorse in particolare per l’acquisto di materiale rotabile su gomma si aggiungono 22,6 milioni di euro finanziati con Decreto del Ministero Infrastrutture e Trasporti e fondi POR-FESR 2014-2020 per 13 milioni di euro. Completano il quadro dello scenario delle risorse le assegnazioni a favore della Regione Emilia-Romagna per 41,5 milioni di euro finalizzati all’acquisto di materiale rotabile ferroviario 

Sempre nell’ambito dei fondi FSC 2014-2020, a queste risorse relative al Piano Operativo Infrastrutture (delibera CIPE 54/2016), si aggiungeranno nel 2020 le assegnazioni alla Regione Emilia-Romagna pari a 2,530 milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi TPL con tecnologie innovative sul primo Addendum al Piano Operativo Infrastrutture (delibera CIPE n.98/2017) e a 14 milioni di euro sul secondo Addendum (delibera CIPE 12/2018) per interventi nel settore ferroviario per il miglioramento funzionale e prestazionale delle infrastrutture esistenti, riducendo strozzature e colli di bottiglia, e 4 milioni di euro sul completamento di itinerari stradali già programmati. 

 

Nella predisposizione della proposta di Bilancio 2020 per la programmazione territoriale e riqualificazione urbana, sono state assicurate le risorse per la prosecuzione delle attività funzionali alla promozione e allo sviluppo di programmi di riqualificazione urbana e le attività riguardanti la pianificazione territoriale e urbanistica, orientate all'azzeramento del consumo del suolo e alla rigenerazione e riqualificazione dei sistemi insediativi. 

Entro la fine del 2020 si completerà l’attuazione delle azioni relative ai contributi assegnati ai comuni per l’implementazione della nuova legge urbanistica regionale nr.24/2017, per incentivare l’adozione di Piani Urbanistici associati, e si svilupperà l’azione nei confronti delle province per le funzioni attribuite dalla nuova legge per un complessivo di mezzi regionali messi a disposizione pari ad 1,5 milioni di euro. 

 

Da segnalare che a seguito della emanazione del Bando Regionale  per interventi finalizzati ad azioni di rigenerazione urbana, nel corso del 2019 sono state concretamente attivate le assegnazioni finanziarie derivanti dall’approvazione della Delibera Cipe 54/2016, che, unitamente al riutilizzo di risorse destinate alla Regione presso la Cassa DD.PP., e alla migliore allocazione delle risorse disponibili fatta nella prima fase attuativa del bando  consente di finanziare interventi per un ammontare di circa 41,5 milioni di euro. 

 

Una ulteriore importante azione strategica è la promozione della mobilità sostenibile ciclistica: dopo la  Convenzione MIT-Regione Emilia-Romagna, sottoscritta il 25 maggio 2018, sempre nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione FSC Infrastrutture 2014-2020-Asse Tematico E, la nostra Regione ha approvato con Delibera di Giunta regionale n.821 del 01 giugno 2018 il relativo Bando Ciclabilità per l’accesso ai finanziamenti per la realizzazione da parte degli EE.LL. di ciclovie di interesse regionale e di promozione della mobilità sostenibile di complessivi 10 milioni di Euro. 

  • Le 93 proposte presentate dagli Enti locali entro il termine del Bando Ciclabilità (ai sensi della LR 10/2017), dimostrano l’interesse suscitato dall’iniziativa di cui all’oggetto e sono stati individuati i progetti finanziati secondo la graduatoria approvata con Delibera di Giunta regionale n.1873 del 12 novembre 2018. I 36 progetti finanziati comportano un investimento complessivo, compreso il cofinanziamento locale, di oltre 23 milioni di euro per l’attuazione da parte degli EE.LL. di interventi per il potenziamento della mobilità ciclopedonale (135 km di nuovi percorsi ciclopedonali) e dei servizi e infrastrutture di interscambio bici-tp alle stazioni (1.000 posti bici in depositi alle stazioni). 

Per l’Agenda Digitale l’obiettivo è la creazione di un sistema digitale diffuso a supporto della crescita di infrastrutture materiali, come la fibra ottica, e infrastrutture immateriali, come le competenze necessarie ad utilizzare le tecnologie.

 

Nel 2020, fino alla definizione delle nuove strategie regionali,  proseguirà il consolidamento sulla strategia dell’Agenda Digitale, intervenendo su priorità come: la diffusione della banda ultra larga sul territorio regionale (proseguirà l’intervento sviluppato in collaborazione con il Governo e che complessivamente attiva risorse per oltre 255 milioni di euro), la diffusione di EmiliaRomagnaWiFi (una rete wifi diffusa sul territorio, semplice e a banda ultra larga), competenze digitali per i cittadini in un’ottica di lifelong learning, diffusione della cultura digitale e dell’uso dei servizi online, supporto ad azioni di formazione digitale nelle scuole (laboratori, campus, ecc.), eventi di promozione destinati a tutti i cittadini e alle imprese emiliano-romagnole incentrati sulle opportunità e potenzialità del digitale e della disponibilità di connettività a banda ultra larga, interventi dedicati alla diffusione di buone pratiche in ambito città e territorio intelligente, prosecuzione dell’approfondimento progettuale per la gestione integrata e condivisione dei dati della Regione e degli enti del territorio (“Banda regionale del Dato”).

 

Per il 2020 è prevista la definizione della nuova Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2020-2024 (prevista dalla legge regionale 11/2004 sullo “Sviluppo della Società dell’informazione regionale” e ss.mm.), anche attraverso una rinnovata “Costituente Digitale”, percorso di co-design della policy con i principali stakeholder territoriali. In particolare, saranno rilevanti le intersezioni tra la strategia di Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e le nuove programmazioni sui fondi strutturali europei e altri piani e programmazioni regionali.

 

Hanno ruolo rilevante in termini di competenze specifiche e specializzazioni le società in-house della Regione Emilia-Romagna LepidaScpA e ART-ER. In particolare, LepidaScpA si focalizza sulla pianificazione, lo sviluppo e la gestione omogenea ed unitaria delle infrastrutture di telecomunicazione degli enti della regione, per garantire l’erogazione dei servizi informatici inclusi nell’architettura di rete e per una ordinata evoluzione verso le reti di nuova generazione.

 

Risultati attesi 2020:

-          definizione della Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2020-2024;

-          1 Festival di promozione della creatività e cultura digitale;

-          18 nuove dorsali infrastrutture di accesso o dorsale;

-          12 nuove aree produttive abilitate alla BUL;

-          350 nuovi punti WiFi;

-          50 nuove scuole connesse;

-          200.000 pratiche attraverso l’accesso unitario per le imprese;

-          600.000 nuove identità digitali IDP SPID Lepida.

 

In tema di riordino territoriale, per i contributi alle Unioni si propone sostanzialmente la conferma dello stanziamento del 2019 a sostegno del nuovo programma di riordino triennale che ha avviato un ampio piano di sviluppo di una parte delle unioni in attuazione di specifici accordi triennali sottoscritti nel 2018 con la Regione Emilia-Romagna e ha promosso il consolidamento delle altre unioni; in particolare sono ricomprese all’interno del PRT anche le risorse in precedenza trasferite alle Unioni montane e al Nuovo Circondario imolese in forza della LR 5/2001 (abrogata), pari a 1,27 milioni di euro. Uno sforzo finanziario notevole quindi a supporto di enti investiti dalla l.r.13/2015 di importanti funzioni a tutela e sviluppo dei territori, ai quali la RER attribuisce un ruolo strategico di crescita del sistema degli enti locali. In aggiunta, nel 2020 si svolgerà una parte rilevante dei progetti per Piani strategici delle Unioni di Comuni, avviati dal 2019, con attribuzione degli stanziamenti su entrambe le annualità.

 

Per le fusioni di Comuni, si sono modificate le previsioni per tenere conto dei percorsi in atto: sono stati quindi previsti, per i comuni istituiti mediante fusione in Regione, 2.368.714, 00 euro di contributi ordinari annuali, mentre dall’ anno 2020 non sono più previsti contributi in conto capitale.

 

Per il 2020 sono aumentate le risorse a bilancio quale contributo annuale alle associazioni regionali delle autonomie locali (Anci, Upi, ecc..) in funzione di nuove progettualità di sistema.

  • In attuazione della legge regionale 15/2018 sulla partecipazione, nel corso del 2020 e 2021 le risorse messe a bilancio consentiranno di promuovere bandi in attuazione della nuova legge con risorse superiori alle medie del passato dando così ancora maggiore impulso e sostegno alla partecipazione locale. In attuazione della medesima legge, la Giunta si impegna in azioni di sviluppo delle competenze del personale impiegato in attività di partecipazione. Si realizzeranno percorsi formativi dedicati, con l’obiettivo di far crescere un sistema regionale coerente e omogeno, aumentando le capacità complessive della pubblica amministrazione di promuovere e gestire percorsi partecipativi.
  • A partire dal 2019, confermato nel bilancio 2020 e successivi, ai sensi della L.R. n. 11/2019 sarà previsto uno stanziamento per la concessione di contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno richiesto ed ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

Nel 2020 proseguiranno le attività del progetto Justice ER, che attraverso la collaborazione avviata con la Fondazione CRUI con l’ultimo ciclo di borse di ricerca (27 delle 82 programmate nel triennio 2018/2020) a favore di studenti neolaureati negli atenei della Regione Emilia-Romagna per realizzare ricerche sui temi del miglioramento dell’offerta dei servizi giudiziari a favore dei cittadini. Particolare attenzione verrà dedicata ai temi del processo penale telematico, legalità, miglioramento dei tempi e delle relazioni con gli enti locali. Ulteriori 6 borse di ricerca verranno attivate per l’analisi della giurisdizione nell’organizzazione di processi particolarmente rilevanti come l’appello del processo “Aemilia”. La dotazione del progetto Justice-ER nel triennio è pari a 1,4 milioni di euro. Nel 2020 inizieranno poi le attività legate al progetto sulla rete regionale di Uffici di Prossimità che gode di un finanziamento di 2,1 milioni di euro a valere sul PON Governance - Capacità Istituzionale 2014/2020. Il progetto si realizzerà nel triennio 2029/2023.

  • Per quanto riguarda il settore statistica, l’obiettivo principale è consolidare e rafforzare le attività statistiche pubbliche a sostegno delle politiche regionali e locali. Lo strumento individuato è il Programma Statistico Regionale, la cui agenda si articola su tre livelli strategici:
  • il consolidamento delle attività statistiche dell'Ente Regione, con la realizzazione di una banca dati statistica territoriale e la progressiva integrazione di tutti i data warehouse settoriali; lo strumento di raccordo e di azione operativa è il Tavolo dei Referenti Statistici;
  • la progressiva integrazione tra Programma Statistico Regionale e Programma Statistico Nazionale attribuendo alla Regione, in accordo con il Sistema Statistico Regionale, la responsabilità di programmare le attività statistiche di rilievo non nazionale o di sperimentazione; il luogo istituzionale è rappresentato dalla commissione paritetica Istat-Regioni in materia statistica, presso la Conferenza Stato-Regioni, con l'istruttoria interregionale del Cisis;
  • la realizzazione dell'informazione statistica necessaria a sostenere le politiche regionali e locali in modo coordinato con il Sistema Statistico Regionale, in particolare con la Città Metropolitana di Bologna, le Province e i Comuni; tutte le azioni vengono coordinate dalla Regione, tramite il Comitato Statistico Regionale.

Particolare rilievo assume l’organizzazione e la realizzazione del Censimento generale dell’Agricoltura del 2020-2021. Nelle materie di competenza regionale la normativa e gli accordi siglati con Istat attribuiscono di norma agli Uffici di statistica delle Regioni il compito di organo intermedio di rilevazione. La Regione definirà il proprio ruolo tramite un Piano Regionale di Censimento e tenuto conto del Piano Generale di Censimento e del piano finanziario. Sui modelli organizzativi regionali della rilevazione censuaria si dovrà esprimere la Conferenza Stato-Regioni.

In continuità con le attività già impostate, l'informazione geografica si articola su quattro filoni di intervento:

  • progettazione e aggiornamento della cartografia di base; per questa finalità, è prevista l'impostazione del rafforzamento dei sistemi geodetici, un forte impegno per la progettazione dei contenuti del data base topografico, DBTR, che rappresenta lo strumento di base per ogni sviluppo tematico, l'arricchimento degli strati tematici e l'aggiornamento cooperativo dello stesso in ambito CNER;
  • la fornitura agli utenti di sistemi di fruizione di dati geografici e, in particolare, il sistema di interscambio Sigmater e gli strumenti di visualizzazione tematica, Moka, già presenti sui Geoportale; sono attesi sviluppi, anche in ambito Cisis, per un ulteriore sviluppo di questi servizi;
  • la produzione di cartografia tematica, come quelle storiche o dell'uso del suolo, quest'ultima utile a dare sostegno a molte politiche territoriali e fortemente collegata con le attività statistiche dell'Ente;
  • diffusione e promozione dell'informazione geografica tramite: i contenuti del geoportale, l'archivio cartografico regionale, la realizzazione di iniziative seminariali e di formazione sugli strumenti Gis.
  • Tutte le attività sono fortemente correlate ai Sistemi Informativi e, sia come “committenza informativa” sia in veste di collaborazione interpretativa, con il settore della pianificazione territoriale ed urbanistica. Gli sviluppi strategici riguardano fondamentalmente quattro temi: il raccordo con il livello nazionale per l'adozione di standard comuni, l'intensificazione dell'aggiornamento del DBTR in forma cooperativa, il rafforzamento di alcuni tematismi, come i numeri civici e la realizzazione del nuovo database di uso del suolo di dettaglio. Per queste finalità è previsto lo sviluppo di strumenti di fruizione dei dati a livello tridimensionale e finalizzati ad un utilizzo da mobile.

La voce più consistente degli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2020-2022 per i settori dell’agricoltura caccia e pesca, è rappresentata dal cofinanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020, che ammonta complessivamente a 29 milioni di euro per l’anno 2020 e per l’anno 2021.

Tali risorse sono destinate prioritariamente:

  • al rafforzamento delle capacità competitive e di sostenibilità economica dell'impresa agricola e delle imprese agroalimentari, alla promozione della diversificazione dell'attività agricola ed al rafforzamento delle filiere, al sostegno ed all'incremento del ricambio generazionale nel settore agricolo;
  • allo sviluppo di una agricoltura sostenibile, in grado di ridurre gli impatti negativi sull’ambiente naturale delle attività agricole, contrastare i cambiamenti climatici e di preservare la biodiversità agricola e nella rete natura 2000;
  • alla qualificazione delle aree montane per contrastarne l'abbandono, a promuovere interventi per l'accessibilità alla banda larga e l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali; a promuovere lo sviluppo locale partecipativo con una programmazione specifica attraverso l’operato dei GAL;
  • al trasferimento della conoscenza e al trasferimento tecnologico partendo dalle necessità d'innovazione delle imprese per applicare le migliori pratiche e tecnologie.

Oltre al cofinanziamento del Programma di sviluppo rurale, sul bilancio 2020-2022 sono stanziati ulteriori 3 milioni per l’anno 2020 per aiuti di stato integrativi per l'attuazione di operazioni nell'ambito della Misura 10 del Programma di sviluppo rurale "Pagamenti agro-climatico-ambientali" - Priorità 4 "Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalla silvicoltura".

Un’ulteriore azione a sostegno delle aziende agricole è costituita dal finanziamento dei Consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese, tramite gli organismi di garanzia, per la concessione di contributi a favore delle imprese agricole con priorità per quelle colpite dalla cimice asiatica e da altre fitopatie in un’ottica pluriennale. Lo stanziamento per i consorzi fidi è pari a Euro 1,8 milioni per gli anni 2020, 2021 e 2022.

Nell’ambito della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) un altro obiettivo importante è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi e dalla realizzazione di un sistema informativo integrato che renda più efficiente l’intero processo di gestione e pagamento dei contributi. In quest’ottica l’investimento nel potenziamento dei sistemi informativi agricoli costituisce un fattore determinante di successo e un obiettivo qualificante delle politiche regionali in materia di agricoltura, da perseguire in stretto raccordo con l’Organismo pagatore AGREA. Le risorse previste nel 2020 ammontano a 850 mila euro alle quali si aggiungono euro 2,6 per il funzionamento di Agrea.

Altro obiettivo fondamentale nell’ambito delle politiche condotte dall’Assessorato è costituito dalla promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna che, oltre a costituire un patrimonio culturale da preservare, rappresentano un elemento di competitività e attrattività territoriale da giocare in sinergia con altri settori (turismo, attività produttive) a vantaggio dell’intera economia regionale. A tal proposito occorre ricordare che l’Emilia–Romagna è la regione più rappresentativa a livello nazionale ed europeo per le produzioni agroalimentari di qualità, sia come numero di denominazioni che come valore, visto che il 46% del valore dei primi dieci prodotti certificati DOP e IGP italiani è determinato da produzioni emiliano – romagnole.

Per questa ragione è fondamentale proseguire nell’impegno finalizzato alla diffusione della cultura enogastronomica regionale e della conoscenza, in Italia e all'estero, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, ottenuti con tecniche rispettose della salute dell'uomo e dell'ambiente. Le risorse previste sul 2020 sono pari a circa 1,4 milioni di euro. Si evidenzia inoltre che tra gli obiettivi di valorizzazione un obiettivo specifico riguarda il patrimonio tartufigeno regionale, a cui sono destinati ulteriori 100 mila euro circa.

Il settore Fitosanitario rappresenta un altro ambito di intervento regionale di importanza fondamentale, senza il quale sarebbero messi a rischio l’import e soprattutto l’export di molte produzioni regionali. Le attività di controllo e contenimento delle nuove malattie e il supporto tecnico necessario per soddisfare i protocolli di importazione ed esportazione al di fuori dell’Unione Europea vengono svolti in applicazione delle normative comunitarie e nazionali. Le risorse destinate a questa attività ammontano a euro 1,1 milioni circa per l’anno 2020, alle quali si aggiungono 130 mila euro per il 2020 per contributi per la compensazione dei costi e delle perdite sostenuti per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie o infestazioni parassitarie causate alle produzioni vegetali da organismi nocivi, (Ralstonia).

L'attività della Regione Emilia – Romagna in materia faunistico – venatoria è da sempre orientata al conseguimento dell'obiettivo generale di ripristinare il necessario equilibrio tra fauna selvatica ed attività agricola e forestale attraverso una efficace gestione venatoria e lo svolgimento delle attività di prelievo in controllo e di prevenzione. Rispetto a questo settore c’è da sottolineare che a partire dal 2016 la Regione ha assunto, per effetto del riordino istituzionale, la gestione diretta di una serie di attività. Le risorse previste sul 2020 sono pari a quasi 3 milioni di euro, tra cui si evidenziano, 1,33 milioni per contributi per interventi di prevenzione ed indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo, 400 mila euro per contributi in conto capitale per investimenti in prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica, di cui alla legge regionale 8/1994; e 400 mila euro per spese dirette, per l’acquisizione di servizi di raccolta, trasporto e smaltimento di carcasse di animali selvatici morti sulle strade regionali, di cui alla legge regionale 8/1994;

Per quanto riguarda il settore della pesca sono stati predisposti gli stanziamenti dei capitoli relativi alle quote di competenza della UE (50%), Stato (35%) e cofinanziamento regionale (15%) per l’attuazione delle attività riguardanti il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Le principali linee di azione sono rivolte a:

  • promuovere e favorire un’acquacoltura e una pesca sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative, competitive e basate sulle conoscenze.
  • promuovere l’attuazione della Politica Comune della Pesca.
  • aumentare l’occupazione e la coesione territoriale.
  • favorire la commercializzazione e la trasformazione.
  • favorire l’attuazione della Politica Marittima Integrata (PMI).

Le risorse previste a titolo di cofinanziamento FEAMP sono pari a circa 1,6 milioni di euro

Al settore della pesca, oltre ai cofinanziamenti FEAMP, anche a fronte di attività in cui la Regione è subentrata a seguito del riordino istituzionale quali per esempio la gestione degli incubatoi e delle acque interne, sono destinate ulteriori risorse per circa 520 mila euro.

Per quanto attiene il settore della bonifica e irrigazione, il MIPAAF ha approvato un “Programma di interventi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della subsidenza nelle province di Ferrara, Ravenna e Rovigo, e nei territori del Delta del Po proposto dalle Regioni Veneto ed Emilia Romagna” che prevede nel periodo 2019 – 2024 un trasferimento di risorse pari a complessivi  euro 15,65 milioni alla Regione Emilia-Romagna per la realizzazione di 15 progetti che vedono i Consorzi di bonifica come soggetti attuatori.

Per quanto riguarda la promozione delle pari opportunità di genere ed il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, in continuità con quanto avviato già negli scorsi anni, per quanto di competenza dell’Assessorato, sono state individuate alcune priorità in coerenza con il programma di mandato ed in attuazione di quanto previsto dalla L.R. n. 6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e il  “Piano Regionale contro la violenza di genere”, approvato con deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 69 del 4 maggio 2016:

  • valorizzare, e supportare le azioni e le iniziative che nel territorio regionale promuovano la diffusione di una cultura della parità e il contrasto agli stereotipi di genere, che sono alla base delle discriminazioni che le persone ed in particolare le donne subiscono ancora nella società;
  • rafforzare la rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza ed ai loro figli; supporto alle donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia;
  • contrastare il meccanismo di riproduzione e reiterazione della violenza contro le donne in situazione di emarginazione sociale, di sfruttamento, di discriminazione e in particolare contro le donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo;
  • sostenere il lavoro delle donne, favorendo percorsi di crescita professionale e la progettazione e realizzazioni di misure rivolte alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Inoltre, al fine di rafforzare un’azione di integrazione e coordinamento per lo sviluppo delle politiche di pari opportunità di genere nella  programmazione delle attività sviluppate dall’Amministrazione regionale, si prevede di proseguire il lavoro dell’“Area di integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali”, affrontando le politiche di genere in modo integrato e globale coordinando il lavoro per la predisposizione del Bilancio di genere e del Piano integrato in materia di pari opportunità.

Si intende infine sostenere e valorizzare l'attività che gli Enti locali e il mondo dell’associazionismo da anni sviluppano e promuovono su questi temi, anche attraverso proficue collaborazioni.

Per le politiche di pari opportunità e contrasto alla violenza di genere nel Bilancio 2020 sono state destinate risorse regionali pari a 1,851 milioni di euro.

Sono stati programmati i fondi statali assegnati alle Regioni dal DPO coi DPCM 9 novembre 2018 ed in particolare i fondi pari a euro 1,602 milioni di euro che saranno impiegati principalmente nel 2020 sono destinati:

  • agli EE.LL. per il funzionamento di Case Rifugio e Centri anti Violenza
  • al finanziamento centri per trattamento uomini autori di violenza LDV (2020)
  • agli EE.LL per attivazione di nuove Case Rifugio e nuovi Centri antiviolenza e nuovi sportelli di accoglienza.
  • Per le politiche inerenti la messa in sicurezza del territorio, la protezione civile, la prevenzione e tutela ambientale e della montagna la manovra di Bilancio 2020-2022 complessivamente mette a disposizione sulla prima annualità circa 65,9 milioni di euro, oltre ai fondi statali e alle risorse che potranno essere messe a disposizione nell’ambito delle somme rientranti nell’avanzo vincolato. All’interno di quest’importo significative sono le risorse a destinare ad interventi di difesa del suolo, della costa e di sostegno al sistema della protezione civile, che complessivamente ammontano a 30,068 milioni di euro, con un incremento di circa 3 milioni di euro rispetto al 2019.  
  • All’interno di quest’importo sono state previste risorse finalizzate alla prevenzione, e alla mitigazione del rischio idraulico, idrogeologico e costiero. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria della rete idrografica superficiale, di consolidamento e sistemazione dei versanti e della costa, azioni per fronteggiare situazioni di grave pericolo e per realizzare interventi di somma urgenza. Risultano altresì finanziati all’interno di quest’importo si segnala il servizio di piena, indagini geognostiche e rilievi finalizzati alla predisposizione di progetti esecutivi, l’aggiornamento della carta geologica, pedologica e dei rischi, per consentire il funzionamento e l'espletamento dei compiti assegnati all'Agenzia Regionale di Sicurezza del territorio e protezione civile. Prosegue inoltre il finanziamento teso a garantire la manutenzione ordinaria della rete idrografica, dei versanti e della costa, nell’ottica di proseguire nella strategia di prevenzione dai rischi naturali. 
  • Si conferma il sostegno al sistema della Protezione Civile Regionale, proseguendo l’azione per rendere diffuse ed omogenee le condizioni di operatività ed intervento efficace ed efficiente, attraverso il potenziamento del coordinamento e del presidio territoriale sia con le istituzioni che con il mondo del volontariato e dell’associazionismo risultano elementi strategici e fondamentali per affrontare eventuali condizioni di emergenze sul territorio. Sono previsti in particolare un investimento diretto di 400.000 euro per il CUP di Ferrara e di 800.000 a Piacenza per il Centro Logistico Nazionale della Protezione Civile del Nord Italia, che diventerà anche la sede operativa del Coordinamento del Volontariato della Protezione Civile di Piacenza.
  • Per quanto attiene le politiche di mitigazione del rischio idrogeologico rientrano nel Piano operativo Ambiente anche risorse per 13.114 milioni di euro relativi al Quarto Accordo integrativo all’Accordo Ministero per la Tutela del Territorio e dell’Ambiente e la Regione Emilia-Romagna di cui 6,624 milioni di euro per il cosiddetto Piano Frane, 73.930 milioni di euro relativi al Quinto Accordo integrativo all’Accordo Ministero per la Tutela del Territorio e dell’Ambiente e la Regione Emilia-Romagna e 2,5 milioni di euro per il programma di manutenzione .
  • A completare il quadro programmatorio per l’attuazione di interventi strategici per la mitigazione del rischio idrogeologico, si evidenzia che nell’ultimo anno sono divenuti operativi il “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” (art. 55 della legge 28 dicembre 2015, n. 221) a breve saranno trasferiti per 2,5 milioni euro per i fondi per la progettazione di interventi inseriti nella banca dati RENDIS e lo stralcio 2019 del “Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale” (DPCM 20/02/2019) per oltre 21,5 milioni di euro.
  • Si è infine in attesa della formalizzazione da parte del Ministero competente dell’assegnazione delle risorse e delle modalità di attuazione degli interventi afferenti al II Addendum al Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020, che per questa Regione prevede due interventi per oltre 16,8 milioni di euro.
  • Infine, nell’ambito dei fondi FSC 2014-2020, a queste risorse relative al Piano Operativo Infrastrutture (delibera CIPE 54/2016), si aggiungono ulteriori assegnazioni in sicurezza dighe.
  • L’impegno sul versante delle Politiche ambientali si concentra in maniera significativa con il finanziamento di alcune importanti misure volte alla riduzione dei rifiuti derivanti da materiali di plastica, con azioni specifiche dirette la prima delle quali è una apposita linea di intervento per la pulizia dei fiumi e del mare, realizzata a cura della agenzia della sicurezza del territorio e Protezione civile, per un importo di 1 milione di euro nel 2020. In secondo luogo, verrà attivato una specifica azione “Plastic free” ricolta alle amministrazioni locali per un importo di 800.000 euro.
  • Proseguirà l’azione per sostenere le attività di bonifiche siti inquinati stanziando risorse, destinate a supportare la progettualità necessaria per quantificare gli oneri di bonifica per quegli enti locali che si trovano a dover affrontare situazioni di elevata criticità sul proprio territorio.   
  • Nell'ambito delle politiche destinate alle azioni di prevenzione della produzione di rifiuti proseguirà l'impegno, garantendo l'importo a 5 milioni di euro, della Regione per sostenere il fondo incentivante gestito da ATESIR, previsto dalla legge regionale n.16 del 2015.  
  • Per quanto attiene gli enti strumentali si confermano gli importanti e fondamentali contributi per la gestione di Arpae, mettendo a disposizione 14,5 milioni di euro, il sostegno al funzionamento degli Enti di gestione delle Macro Aree Protette per 5,4 milioni di euro.
  • Relativamente al programma di “Educazione alla sostenibilità” per triennio 2020/2022 è previsto da parte della Regione e da altre fonti finanziarie, un investimento triennale superiore a 1,2 milioni di euro.
  • Nell’ambito delle politiche per la montagna viene confermato l’impegno per un’adeguata dotazione con risorse regionali del Fondo regionale per la montagna per il finanziamento di programmi d’investimento delle Unioni di Comuni montani, già approvato in un’ottica triennale nel 2018 confermando gli stanziamenti necessari per ciascuna annualità del bilancio.
  • Nel settore della politiche di promozione della Sicurezza urbana ed integrata, nel 2020 vengono confermate le risorse regionali per attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003, in particolare attraverso lo sviluppo di misure di prevenzione situazionale, che, attraverso anche un'accorta programmazione urbana, mirano a ridurre le opportunità di commettere reati, unitamente alle misure di prevenzione comunitaria volte a sostenere la partecipazione dei cittadini alla ricostituzione della dimensione comunitaria e agli interventi di prevenzione sociale finalizzati al contenimento dei fattori criminogeni. Tali interventi andranno combinati con azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Inoltre, sempre per il 2020 si propone uno stanziamento specifico per interventi urgenti per la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale in coerenza con il modello di prevenzione integrata enunciato all’art. 1 e ss. del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48.
  • Le azioni di prevenzione integrata saranno messe in pratica mediante strumenti di natura pattizia che possono essere stipulati dalla Regione con le Autonomie locali, le Università e Centri di ricerca, anche utilizzando le possibilità dischiuse da disposizioni della legislazione regionale e statale, in attuazione di quanto stabilito dagli artt. 2 e 3 della legge 18 aprile 2017, n. 48 e di quanto di conseguenza previsto dall'Accordo per la promozione della sicurezza integrata sottoscritto l’8 luglio 2019 tra la Prefettura-UTG di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.
  • Le azioni inerenti lo sviluppo delle funzioni regionali in materia di Polizia Locale nel corso del 2020 si articoleranno secondo due direzioni. Da un lato si proseguirà nelle attività svolte negli anni passati per il sostegno al lavoro delle polizie locali in un’ottica di supporto alla modernizzazione degli strumenti e dei processi oltre alla formazione del personale, il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi erogati nonché la promozione di strategie organizzative di supporto all’uso sistematico di partnership locali e metodologie di lavoro utili a dare una risposta proattiva alle condizioni emergenti che minano la sicurezza locale, dall’insicurezza diffusa al disordine urbano fino alla microcriminalità.
  • Da un altro lato, a seguito dell’approvazione nel corso del 2018 della Legge di modifica della LR. 24/2003, il 2020 sarà dedicato allo sviluppo delle modifiche previste nel nuovo articolato della Legge regionale in materia di Polizia Locale. In particolare, saranno impiegate risorse per la realizzazione di un corso-concorso unico regionale per la selezione di agenti di Polizia Locale a cui possano accedere, a seguito di convenzione, gli Enti Locali intenzionati ad assumere nuovo personale di vigilanza, come previsto dall’art. 16 bis della LR. 24/2003; il sostegno allo sviluppo e all’innovazione del lavoro delle Polizie Locali delle Province; il sostegno allo sviluppo da parte degli Enti Locali, mediante i contributi previsti dall’articolo 15 della LR. 24/2003, di progetti innovativi tesi alla realizzazione di percorsi sperimentali di e di rilievo regionale, volti al miglioramento delle attività di polizia locale.
  • L’impegno della Regione per garantire un posto di primo piano nel settore dello sport, assunto come prioritario all’inizio della Legislatura, si è concretizzato sia dal punto di vista dell’innovazione delle norme di legge, sia dal punto di vista del sostegno finanziario. La legge regionale 8/2017 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive” ha permesso di raggiungere, nei primi tre anni di attuazione, risultati molto significativi sia sul versante degli investimenti per la riqualificazione e l’innovazione del patrimonio dell’impiantistica sportiva regionale, sia per la diffusione della pratica motoria e sportiva. Nel prossimo triennio 2020-2022 la Regione si prefigge di consolidare l’attenzione politica al settore dello Sport, confermare un significativo impegno finanziario, rafforzare il sistema di collaborazione e cooperazione con il sistema sportivo regionale, sostenere e promuovere i grandi eventi sportivi capaci di svolgere la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica. 
  • Per il raggiungimento dei sopracitati obiettivi il Bilancio di previsione 2020 e pluriennale 2020-2022 prevede un significativo stanziamento di risorse regionali per il settore sport per 17,17 milioni di euro.
  • Le linee di intervento strategiche:

-       Qualificazione e innovazione degli impianti sportivi: nell’ultima legislatura è stato realizzato il più grande piano di investimento per la riqualificazione del patrimonio dell’impiantistica sportiva che la Regione abbia mai programmato. Più di 150 Comuni hanno beneficiato dei contributi regionali per la realizzazione di altrettanti progetti: palazzetti, piscine, spazi polivalenti, piste di atletica, palestre sono state riqualificate, rese più sicure e funzionali. La Regione, per garantire la piena realizzazione dei progetti che prevedono opere nel prossimo triennio, ha previsto 5,6 milioni di euro.

-       Promozione della pratica motoria e sportiva: l’attuazione della L.R. 8/2017 ha creato le condizioni per rendere più significativo l’intervento regionale a sostegno degli eventi e delle manifestazioni sportive di rilevanza sovraregionale e regionale e dei progetti di promozione della pratica motoria e sportiva. L’obiettivo del prossimo triennio è quello di determinare le condizioni per diffondere su tutto il territorio regionale la cultura della pratica sportiva e la lotta alla sedentarietà, all’esclusione sociale, all’emarginazione soggettiva. Per garantire a tutti, dai bambini agli anziani, il diritto allo sport e conseguentemente a un corretto e sano stile di vita, per creare il più alto numero possibile di occasioni di crescita personale, di incontro e di aggregazione, la Regione intende garantire nel prossimo triennio 2020-2022 un adeguato budget per finanziare eventi, tornei, manifestazioni progetti per il benessere fisico, psichico e sociale. Risorse finanziarie di cui potranno beneficiare   associazioni sportive, enti locali, enti di promozione sportiva, istituti scolastici ed ogni altro soggetto che, nell’ambito del sistema sportivo regionale, contribuisce a perseguire gli obiettivi previsti dalla L.R. 8/2017. Gli stanziamenti previsti ammontano alla quota totale del triennio 2020-2022 pari a 5,87 milioni di euro. Con le sopracitate risorse saranno garantiti anche i contributi per gli interventi di qualificazione e specializzazione della professione di maestro di sci, nonché le attività dell’Osservatorio del sistema sportivo regionale.

-       Azioni di promozione di grandi eventi sportivi: la promozione e il sostegno all’organizzazione di grandi eventi sportivi capaci di svolgere la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica rappresenta uno degli obiettivi prioritari anche per il triennio 2020-2022. Le manifestazioni sostenute dalla Regione nel biennio 2018-2019 hanno infatti portato un forte valore aggiunto, in termini di promozione dello sport e soprattutto in termini di partecipazione alla creazione del Pil dei territori interessati e di aumento dei flussi turistici.

  • La Regione intende quindi garantire, anche per il prossimo triennio, un budget finanziario corposo e adeguato ad attrarre sul nostro territorio e promuovere eventi sportivi di rilievo internazionale e capaci di calamitare l’attenzione verso il nostro territorio da parte di decine di mercati esteri di lungo raggio. L’evento “Ironman”, che verrà riproposto anche per il prossimo triennio, ha segnato una svolta nelle strategie di promozione turistica della Destinazione Romagna. Per il 2020 si evidenzia, in particolare, il passaggio del Giro d’Italia con le tre tappe che interesseranno i territori di Rimini, Cesenatico e Cervia.
  • A fronte della straordinaria importanza delle sopracitate manifestazioni, dell’obiettivo di attrarne molte altre e del conseguente impatto sportivo, economico e turistico che le stesse avranno su vaste aree del territorio emiliano-romagnolo, la Regione intende stanziare nel triennio 2020-2022 un budget pari a euro 5,7 milioni di euro.
  • Il bilancio di previsione 2020/2022 conta su risorse regionali per euro 69,69 milioni di euro per l’esercizio 2020, 38,67 milioni di euro per l’esercizio 2021 ed euro 19,55 milioni di euro per l’esercizio 2022, per un totale di euro 127,30 milioni di euro per i settori commercio e turismo.
  • Per quanto concerne le risorse regionali, per l’esercizio 2020 si riportano le principali linee di intervento:

-       per la promo commercializzazione, in attuazione della legge regionale n. 4 del 2016, si stanzia una dotazione complessiva di 22,5 milioni di euro, di cui in particolare oltre 8 milioni di euro per la gestione delle attività delle Destina-zioni turistiche, 10 milioni per APT e 2,9 milioni per le imprese che realizzano progetti di co-marketing;

-       per la riqualificazione del sistema sciistico si prevede uno stanziamento di 2,4 milioni di euro, destinando le risorse sia al sostegno delle spese di gestione che agli investimenti realizzati dai soggetti gestori pubblici e privati; a dette risorse si aggiungono le risorse previste dal Programma straordinario della montagna di cui all’Accordo con al Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Toscana, per complessivi 13 milioni di euro (10 milioni di risorse statali e  3 milioni di risorse regionali, di cui 1 milione nel 2020)

-       per la riqualificazione e la sicurezza dei porti regionali e comunali si prevede uno stanziamento di 1.450.000 euro;

-       per il sostegno al sistema delle garanzie si stanziano 4 milioni di euro per il turismo e 1,76 milioni per il commercio;

-       per la promozione e valorizzazione dei centri storici e dei centri commerciali naturali si promuovono progetti che coinvolgeranno i comuni della Regione  con una dotazione di 1,8 milioni di euro per investimenti e di circa 1 milione per progetti di promozione e marketing . Sono altresì previsti 400.000,00 eu-ro per l’insediamento e sviluppo degli esercizi polifunzionali nell’ambito delle aree soggette a fenomeni di rarefazione commerciale (zone montane, rurali e nuclei abitati con popolazione inferiore ai 3000 abitanti;

-       per il sostegno alla rete dei Centri di assistenza tecnica si stanziano 300 mila euro;

-       per la promozione del consumerismo si stanziano 200 mila euro che consentiranno di dare piena operatività al sistema consumeristico regionale riforma-to dalla recente legge 4 del 2017;

-       per la promozione del commercio equo e solidale si prevede una dotazione complessiva di 200 mila euro;

-       per l’attuazione della legge in materia di economia solidale si stanziano 125 mila euro;

-       per l’attività degli osservatori regionali del turismo e del commercio si stanziano complessivamente 350 mila euro;

-       per gli interventi di riqualificazione delle strutture ricettive e turistico-ricreative si stanziano 20 milioni di euro.

  • Si prevede inoltre di integrare le risorse di 20 milioni di euro già previste a bilancio per gli anni 2019-2021 per gli interventi di riqualificazione dei waterfront con ulteriori  12,5 milioni di euro (anni 2020-2022), al fine di finanziare tutti i progetti ammessi in graduatoria, per un totale di 32,5 milioni di euro.
  • Si prevede infine di attivare uno specifico bando per l’innovazione e la qualificazione del commercio, stanziando un totale di 4 milioni di euro, di cui 2 milioni nel 2020 di risorse POR-FESR e 2 milioni di euro nel 2021 di risorse regionali.
  • Il bilancio di previsione 2020-2022 rafforza diverse linee di azione che la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo in particolare nel sostegno alle imprese, nella valorizzazione dell’artigianato, della cooperazione, nello sviluppo dell’azione dei Comuni per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e nei processi di innovazione dei territori.
  • Le risorse previste per il triennio sono pari ad euro 167 milioni, di cui 15 milioni di euro dedicati ai cofinanziamenti POR-FESR.
  • Negli anni 2020-2021 si concluderanno gli impegni della Regione per il completamento delle azioni previste dal Programma Operativo FESR 2014/2020 e, contestualmente, si avvierà l’iter per la nuova programmazione 2021 – 2027, con il più ampio coinvolgimento delle parti sociali rispetto alle importanti sfide su ricerca, innovazione, trasformazione digitale, sostenibilità ambientale per lo sviluppo, partecipazione dei cittadini e qualità dei territori.
  • Il 2020 è inoltre l’anno in cui si completerà l’importante iniziativa avviata nel 2019 per l’abbattimento dell’Irap nelle aree montane, cui si accompagna l’azione per le imprese impegnate nel rilancio dell’attività produttiva nelle stesse aree montane. Troverà infine attuazione l’importante progetto del Brasimone con potenziali ricadute sulle attività di ricerca a scala regionale e nazionale.
  • Ricerca e innovazione: Allo stesso modo prosegue l’impegno per la creazione del più importante Hub europeo sui Big data nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna, con le azioni previste per la riqualificazione delle aree esterne, l’avvio dei lavori Cineca-Infn per la macchina HPC  finanziata dall’Unione Europea con la partecipazione delle risorse statali e la candidatura di Bologna nella manifestazione di interesse del Centro Europeo per le Previsioni Metereologiche a Medio Termine per le attività di ricerca connesse ai fondi europei.
  • Sono stati previsti 14 milioni di euro nel biennio 2020-2021 per il Tecnopolo di Bologna, somma che si aggiunge ai 3 milioni di euro a favore dello sviluppo di laboratori e incubatori di imprese previsti dalla misura 5.1 per consolidare l’ecosistema regionale della ricerca e innovazione negli altri territori.
  • La creazione di infrastrutture per la ricerca è particolarmente importante per accrescere la competitività e l’attrattività delle nostre città, accompagnando tali azioni con le risorse previste per l’attrazione e lo sviluppo di alte competenze, in particolare attraverso le azioni del fondo sociale europeo.
  • Per il finanziamento della L. R. 14/2014 relativa alle imprese sono previsti 41 milioni di euro nel triennio, di cui la metà per il bando 2020, destinati ad investimenti in ricerca e innovazione e a  laboratori di filiera che coinvolgono piccole  e  medie imprese, con significativi impatti sull’occupazione e sullo sviluppo del settore digitale e dei big data nella nostra regione, che si affiancano al cofinanziamento – previsto in circa 5milioni nel biennio 2020/2021 - per i contratti e gli accordi di sviluppo proposti dal MISE, che collocano l’Emilia-Romagna al primo posto in Italia per numero di progetti finanziati.
  • Tali azioni si accompagnano a quelle già emanate per il sostegno all’innovazione delle piccole e medie imprese per 2 milioni di euro e a quelle per le start-up per 1,5 milioni di euro finanziate attraverso le risorse POR FESR, nonché a quelle a favore delle imprese dei centri storici nei comuni colpiti dal sisma, attuate attraverso risorse del Commissario, e a quelle messe in campo attraverso risorse regionali per attività di promozione dei territori colpiti dal sisma pari a 500 mila euro l’anno, oltre ai 100 mila euro previsti per il sostegno delle attività del Centro documentazione Sisma.
  • Circa 3,5 milioni di euro all’anno sono poi previsti nel triennio per le attività del programma Annuale ART-ER, per la promozione e lo sviluppo della ricerca e innovazione nella nostra regione, con il concorso di Università, Centri di ricerca e istituzioni, mentre prosegue la collaborazione per la qualificazione energetica dei nostri territori attraverso il supporto di ANCI.
  • Energia: Si tratta in particolare di assistenza all’adozione e promozione dei PAESC e al supporto per la candidatura dei progetti degli enti locali sui bandi per l’efficientamento energetico e l’introduzione di energie rinnovabili POR FESR, che si accompagnano alle azioni per le imprese messe in campo dal Fondo Energia, a cui sono state destinate ulteriori 3 milioni di risorse nel 2019. Oltre 6 milioni di euro sono inoltre destinati agli investimenti in campo energetico per gli enti locali, che si affiancano ai 6 milioni previsti a favore degli interventi delle Aziende sanitarie in corso di finanziamento sulle annualità 2020-2021.
  • Internazionalizzazione: Particolarmente importanti le azioni a favore del settore dell’internazionalizzazione che nel 2020 risente delle risorse necessarie per la nostra partecipazione a Expo Dubai 2020, per la quale sono stati previsti contributi a favore di imprese, Università, nonché azioni dirette della Regione per complessivi 3 milioni di euro, che si sommano a 17,4 milioni per l’internazionalizzazione delle imprese e del sistema fieristico previsti nel triennio 2020 – 2022. Si tratta di accompagnare l’azione di imprese e consorzi con l’attività di promozione attraverso il programma condiviso con Associazioni imprenditoriali, Unioncamere, Università e Città della nostra regione, in grado di sostenere e accrescere la platea delle imprese e dei diversi soggetti della filiera.
  • Credito, artigianato, cooperazione e montagna: Sul fronte del credito alle imprese, sono state previste tutte le risorse necessarie per la gestione dei Fondi di finanza agevolata, pari a 500mila euro l’anno, il rinnovo della dotazione del Fondo microcredito per un milione di euro l’anno (2020-2021), l’attività di sostegno alla capitalizzazione di Confidi per 700mila euro per il 2020 e per il 2021.
  • A favore delle imprese localizzate nelle aree montane, sono stati previsti rispettivamente 2 milioni nel 2020 e 1 milione nel 2021 a favore di percorsi di rilancio dell’attività produttiva, così come sono previste risorse per le azioni di sistema a favore della cooperazione per 300 mila euro l’anno, dell’artigianato per 200 mila euro l’anno, della responsabilità sociale d’impresa per oltre 300 mila euro l’anno, oltre alla collaborazione con il sistema camerale per la gestione dell’Albo delle imprese artigiane per 1,3 milioni di euro l’anno.
  • Sempre su risorse POR FESR 2020 è previsto il finanziamento di progetti per l’artigianato artistico, con risorse già dedicate pari a 2 milioni di euro e 1 milione di euro per i professionisti.
  • Infine, sono stanziate per il triennio 2020-2022 le somme per il contributo Irap che vedrà le concessioni a partire dal 1° gennaio 2020 (12 milioni di euro l’anno) a favore delle piccole imprese con un onere IRAP uguale o inferiore a 5.000 euro l’anno.

Prosegue poi nel 2020 l’azione del fondo Starter, a cui sono stati assegnati ulteriori 3,2 milioni di euro, per il finanziamento a favore delle nuove imprese innovative, nonché l’azione di contro-garanzia a favore dei finanziamenti alle piccole imprese contratti attraverso i consorzi fidi che accedono alla sezione speciale del fondo centrale di Garanzia costituito con le risorse FESR 2014 2020, per oltre 6,5 milioni di euro complessivi.

 


Art. 1

Stati di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Per l’esercizio finanziario 2020 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.546.289.159,59 e di cassa per euro 16.341.003.550,10 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.546.289.159,59 e pagamenti per euro 16.210.654.218,18 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

2. Per l’esercizio finanziario 2021 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.319.805.040,45 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.319.805.040,45 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

3. Per l’esercizio finanziario 2022 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.018.435.949,09 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.018.435.949,09 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

 

Art. 2

Allegati al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio:

 

a) il prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 1);

 

b) il riepilogo generale delle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

c) il prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

d) i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

e) il quadro generale riassuntivo delle entrate (per titoli) e delle spese (per titoli) (allegato 5);

 

f) il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 6);

 

g) il prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione (allegato 7);

 

h) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato (allegato 8);

i) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 9);

 

j) il prospetto dei limiti di indebitamento (allegato 10);

 

k) la nota integrativa (allegato 11) recante i riferimenti di cui ai successivi allegati 14, 15 e 18;

 

l) l’elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 12);

 

m) l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste (allegato 13);

 

n) l’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato presunto di amministrazione (allegato 14);

 

o) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 15);

 

p) l’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2020 - 2022 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 16);

 

q) prospetto verifica rispetto dei vincoli di finanza pubblica (allegato 17);

 

r) l’elenco degli impegni assunti negli esercizi precedenti al 2016 finanziati mediante ricorso all’indebitamento (allegato 18).

 

 

Art. 3

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2020 è determinato per l'esercizio medesimo in euro 670.000.000,00.

 

 

Art.4

Attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011

 

1. Per l’attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari, con proprio atto, le variazioni inerenti la gestione sanitaria per l’iscrizione delle entrate, nonché delle relative spese.

 

Art. 5

Rinuncia all'esecuzione di crediti di modesta entità

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre la rinuncia ai crediti che la Regione vanta in materia di entrate di natura non tributaria, quando il costo delle operazioni di accertamento, riscossione e versamento sia valutato eccessivo rispetto all'ammontare delle singole partite di credito, ed a condizione che queste ultime non superino singolarmente la somma di euro 12,00.

 

 

Art. 6

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei mutui

e prestiti già autorizzati negli anni precedenti

 

1. In applicazione dell’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 118/2011 è autorizzato, per l’anno 2020, il ricorso al debito, per far fronte ad effettive esigenze di cassa, fino all’importo complessivo di euro 947.593.239,09, a copertura del presunto disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2019 determinato dalla mancata stipulazione dei mutui autorizzati dall’art. 6 della legge regionale 27 dicembre 2018, n. 26 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021) rideterminati dall’art. 5 della legge regionale 30 luglio 2019, n.14.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo, oneri fiscali esclusi, e per la durata massi­ma dell'ammortamento di trenta anni.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2020.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'as­sunzione dei mutui e prestiti obbligazionari predetti con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dalla presente legge.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di inte­ressi dei mutui è garantito dalla Regione mediante la iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per la effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare incarico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L’onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo, comprensivo dei corrispondenti oneri fiscali, trova la copertura nel bilancio di previsione, nell’ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50,  Programmi 1 e 2.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2022 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo risultino meno onerose di quanto previsto al comma 6, o che le operazioni stesse in tutto od in parte debbano essere dilazionate nel tempo, od avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sulla entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rien­trano fra le spese classificate obbligatorie.

 

 

Art. 7

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti 

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti è autorizzato il ricorso all’indebitamento rispettivamente per euro 38.800.000,00 nel 2020, euro 56.200.000,00 nel 2021 ed euro 52.700.000,00 nel 2022, nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, con particolare riferimento all’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n.243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione), nel rispetto dell’articolo 3, commi da 16 a 21-bis, della legge 24 dicembre 2003, n.350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Legge finanziaria 2004’) e dell’art. 62 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 nonché all’osservanza di quanto recato dall’art. 62 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo e per la durata non superiore alla vita utile dell'investimento.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione 2020 - 2022.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre l’indebitamento con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dal presente articolo.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante l'iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per l'effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare in carico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L'onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo trova la copertura nel bilancio di previsione 2020 - 2022, nell'ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50 Debito pubblico, Programma 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari e Programma 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2022 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 risultino meno onerose di quanto previsto al presente articolo, o che le operazioni stesse in tutto o in parte debbano essere dilazionate nel tempo, o avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sull'entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

 

Art. 8

Disposizioni relative all'accensione di anticipazioni di cassa

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto l'accensione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa, disponendo nello stesso atto le conseguenti variazioni di bilancio.

 

 

Art. 9

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2020.

 

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