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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato)

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Oggetto n. 2068
Presentato in data: 23/11/2020
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (Delibera di Giunta n. 1655 del 16 11 20)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2021-2023

 

 


RELAZIONE

 

Premessa

 

Il progetto di legge di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 è stato costruito in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2021 approvato a fine giugno e nella Nota di aggiornamento al DEFR, approvato dalla Giunta regionale il 2 novembre 2020.

La presentazione della manovra di bilancio avviene in un momento estremamente critico per la nostra Regione e per l’intero Paese, attraversato da una importante crisi economica e sociale, a causa degli effetti della pandemia dovuta al Covid-19. Nelle ultime settimane, inoltre la rapida ripresa dei contagi e la conseguente adozione di nuove misure restrittive stanno determinando ulteriori pesanti ripercussioni che colpiscono sul territorio la maggioranza delle attività imprenditoriali e commerciali. La legge di bilancio che il Governo nazionale si appresta a varare dovrà quindi prevedere, da un lato il sostegno all'economia per la crisi provocata dal Covid, dall’altro nuovi contributi a fondo perduto e nuove iniziative di sostegno ai settori più penalizzati. Le Regioni chiederanno di essere coinvolte in questo processo.

 

Rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo: manovre di finanza pubblica.

In base all’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale dispone, che Governo, Regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, in attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa, possono concludere in sede di Conferenza Stato-Regioni accordi, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune, anche quest’anno è stato siglato l’accordo Stato - Regioni funzionale alla stesura della legge di bilancio 2021 prima della presentazione del disegno di legge in Consiglio dei Ministri. La Conferenza Stato-Regioni del 5 novembre ha sancito l’accordo tra il Governo e le istituzioni regionali in materia di interventi strategici a favore delle Regioni e Province autonome.

Le linee essenziali dell’accordo sono:

-          ulteriori contributi per investimenti per il periodo 2021-2034, di cui all'articolo 1, comma 134, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, in particolare per realizzare opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, in materia di viabilità e per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico anche con la finalità di ridurre l'inquinamento ambientale, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica verso fonti rinnovabili, per le infrastrutture sociali e le bonifiche ambientali dei siti;

-          incremento del Fondo perequativo infrastrutturale finalizzato a colmare il deficit di servizi, rispetto agli standard di riferimento, tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale, anche infra-regionali attraverso la ricognizione delle dotazioni infrastrutturali statali esistenti;

-          verifica dell’andamento delle entrate e delle spese in relazione all’emergenza COVID 2019 per gli anni 2020 e 2021 e vincolo delle risorse del fondo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome di cui all’articolo 111, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,  al ristoro, nel biennio 2020 e 2021, della perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da COVID-19 e al riversamento al bilancio dello Stato delle eventuali risorse ricevute in eccesso e, se non utilizzate, di farle confluire alla fine di ciascun esercizio, nella quota vincolata del risultato di amministrazione;

-          semplificazione delle modalità di riacquisizione al bilancio dello Stato delle risorse versate a ristoro delle minori entrate derivanti dalle attività di lotta all’evasione, incluse negli importi di cui al comma 2-quinquies dell’articolo 111 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;

-          contributo alla finanza pubblica da parte delle regioni per gli anni dal 2023 al 2025 di 200 milioni di euro annui in considerazione dei risparmi connessi alla riorganizzazione dei servizi anche attraverso la digitalizzazione e il potenziamento del lavoro agile; 

-          differimento all’anno 2022 dei meccanismi di finanziamento delle funzioni regionali, come disciplinati dal decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68;

-          specifico finanziamento per i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano ritenuti indispensabili per la prosecuzione dell'anno scolastico;

-          incremento del livello delle risorse destinate agli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico di cui all’articolo 20 della legge n. 67 del 1988;

-          concorso dello Stato all’onere sostenuto dalle regioni per l’esercizio della funzione di concessione degli indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, trasferita alle regioni in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112.

 

Il pareggio di bilancio

Dal 2015, anticipando il principio di pareggio di bilancio previsto dalla Legge 243/2012 in applicazione della Legge Costituzionale che ha introdotto tale obbligo in Costituzione, le regioni a statuto ordinario sono assoggettate ad un nuovo sistema di vincoli del patto di stabilità interno. Sono state abrogate le precedenti norme basate sul solo controllo dei tetti di spesa per introdurre norme basate sull’equilibrio del bilancio.

Con la legge 12 agosto 2016, n. 164, sono state apportate modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali. In particolare, a decorrere dal 2017, ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, viene richiesto ai predetti enti di conseguire l’equilibrio fra le entrate finali e le spese finali, espresso in termini di competenza.

L’art. 9, comma 1 della Legge n. 243/2012 dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia nella fase di previsione che di rendiconto un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Il successivo comma 1-bis specifica che:

-          le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011;

-          le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

Il citato art. 9 stabilisce altresì che per gli anni dal 2017 al 2019, con la Legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, l’introduzione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa tra le entrate e le spese finali.  Dal 2020, in via definitiva, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

La legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (L. 145/2018), ha disposto che, a partire dal 2020 le disposizioni dell’articolo 1, comma 820 si applicano anche alle regioni a statuto ordinario in considerazione dei seguenti Accordi in materia di concorso regionale alla finanza pubblica sanciti dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in particolare:

-          l’Accordo (Atto rep. n. 188/CSR) del 15 ottobre 2018 che prevede che le regioni a statuto ordinario concordano con lo Stato di verificare, in occasione della predisposizione della legge di Bilancio per l’anno 2020, la possibilità di anticipare al 2020 il pieno utilizzo dell’avanzo di amministrazione;

-          l’Accordo (Atto rep. n. 164/CSR) del 10 ottobre 2019 con cui le regioni concordano con lo Stato di anticipare l’applicazione delle sentenze della Corte costituzionale n. 247 del 2017 e n. 101 del 2018, in materia di pieno utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa a decorrere dall’anno 2020.

Il comma 3 del precedente Accordo nonché l’art. 1, comma 543, della legge del 26 dicembre 2019, n.160 specifica che in sede di monitoraggio e certificazione, ai fini della verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica per l’anno 2020, le Regioni a statuto ordinario indicano tra le entrate valide esclusivamente la quota di avanzo di amministrazione applicata a copertura di impegni esigibili e del fondo pluriennale vincolato.

Inoltre, al fine di rilanciare e accelerare gli investimenti diretti e indiretti, i commi 833 e 835 dell’art. 1 della legge 145/2018 hanno assegnato alle regioni un contributo pari a:

-          per il 2019 a 2.496,20 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 212,34 milioni) ed è destinato a finanziare i nuovi investimenti che per l’anno 2021 dovranno essere almeno pari a 565,40 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 48 milioni) per gli anni 2021 e 2022;

-          per il 2020 a 1.746,20 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 148,5 milioni) ed è destinato a finanziare nuovi investimenti che per l’anno 2021 dovranno essere almeno pari a 467,8 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 39,79 milioni), a 467,70 milioni di euro (per la Regione Emilia-Romagna 39,78 milioni) per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

Tali investimenti dovranno essere effettuati nei seguenti ambiti:

-          opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici, incluso adeguamento e miglioramento sismico;

-          prevenzione del rischio idrogeologico e tutela ambientale;

-          viabilità e trasporti;

-          edilizia sanitaria e edilizia residenziale pubblica;

-          ricerca e innovazione per le imprese.

In caso di mancato o parziale impegno degli investimenti le Regioni sono tenute ad effettuare un versamento all’entrata del bilancio dello Stato di importo corrispondente al mancato impegno degli investimenti.

La legge di bilancio 2019 prevede inoltre che a decorrere dall’esercizio 2021 per le Regioni cessino di avere applicazione i commi 465 e 466, da 468 a 482, da 485 a 493, 502, da 505 a 508 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, i commi da 787 a 790 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e l’articolo 6-bis del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, con il conseguente utilizzo dei prospetti e delle aggregazioni di entrata/spesa previsti dal d.lgs 118/2011 come anche esplicitato nella circolare n.5 del 9 marzo 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali di cui agli articoli 9 e 10 della legge 243/2012.

 

Il bilancio regionale

Il Bilancio è stato predisposto a legislazione vigente (ovvero sulla legge di bilancio dello Stato per il 2020) che consente comunque maggiori margini di flessibilità rispetto ai vincoli europei già sugli esercizi finanziari 2021-2023. Positivo, inoltre, il nuovo accordo Stato-Regioni sottoscritto il 5 novembre scorso e che troverà formalizzazione nella nuova legge di bilancio.

La manovra di bilancio 2021-2023, si pone un duplice obiettivo: da un lato fronteggiare l’emergenza ancora in corso, dall’altro creare le condizioni per la ripartenza economica e sociale della regione. Per questo i principi ispiratori della manovra possono essere così sintetizzati: attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato, promozione di politiche di investimento, tutela delle categorie e delle fasce maggiormente colpite dalla crisi, consolidamento del livello dei servizi. Il tutto in invarianza della pressione fiscale e con il contenimento delle spese di funzionamento.

Per il 2021 infatti la Regione Emilia-Romagna manterrà invariata la propria leva fiscale autonoma, quindi non aumenterà la pressione fiscale, pur garantendo l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale. Contribuirà a tale obiettivo il contenimento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa, attraverso l’innalzamento dell’efficienza, l’implementazione dei processi di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa.

L’attuazione degli obiettivi del programma di mandato, prevede innanzitutto la definizione del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che nella passata legislatura ha già prodotto un forte impatto in termini di riduzione della disoccupazione e che potrà quindi dare un impulso importante al rilancio sociale ed economico della regione e al miglioramento climatico ed ambientale dell’Emilia-Romagna.

Nell’ottica del rilancio e dell’accelerazione degli investimenti pubblici, per favorire la crescita dell’occupazione e del reddito, la manovra di bilancio 2021-2023 recepisce quanto previsto nell’accordo del 15 ottobre 2018 con il Governo e recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2019 (L. 145/2019). Prevede inoltre la pianificazione e l’attuazione degli investimenti pubblici previsti nell’accordo con il Governo del 5 novembre e nella prossima programmazione europea, dai Fondi strutturali al Recovery Plan.

Nel contesto definito dai principi ispiratori è possibile individuare alcune specifiche priorità di spesa:

-          consolidamento e potenziamento degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali finanziati già dal 2010 a fronte della riduzione delle risorse statali, confermando gli interventi già introdotti nell’assestamento 2019 per l’azzeramento o la riduzione delle rette degli asili nido e per il sostegno al pagamento degli affitti e sostenendo, in relazione agli effetti della pandemia da Covid-19, le gestioni pubbliche dei servizi alla persona;

-          completamento dei programmi dei fondi strutturali della programmazione 2014-2020 e avvio della programmazione europea 2021-2027;

-          strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesione sociale anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo, (attrattività ed internazionalizzazione, sistema fieristico e della formazione oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica);

-          salvaguardia e potenziamento del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale sia per il settore autofiloviario che ferroviario, anche attraverso interventi volti all’elettrificazione delle ferrovie e gli incentivi all’intermodalità ferro+bus;

-          investimenti, in particolare attraverso contributi agli enti locali, contro il dissesto idrogeologico a favore delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale, per la valorizzazione e la tutela del patrimonio pubblico, per la qualificazione delle aree montane e delle aree interne;

-          incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

Le politiche per la sanità e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione.

A livello nazionale nell’ambito della legge di Bilancio 2021, in corso di predisposizione, dovrebbe trovare conferma un incremento di risorse pari a complessivi due miliardi, di cui 1500 milioni già previsti nella legge di bilancio per il 2019 (L. 30 dicembre 2018, n. 145) oltre a ulteriori 500 milioni previsti al comma 4 dell’art. 265 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” convertito con la legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77. Non si conosce tuttavia allo stato attuale il livello di finanziamento che verrà ripartito alle Regioni a titolo di fabbisogno indistinto, in quanto manca la proposta di riparto delle risorse, inclusa la mobilità interregionale e internazionale, da approvarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni. In attesa che si completi il quadro finanziario nazionale di riferimento vengono, pertanto, previsti per il 2021 e per i successivi esercizi 2022 e 2023, gli stanziamenti sulla base di quanto segue:

-          del riparto del FSN 2020 approvato con Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 55/CSR del 31 marzo 2020;

-          delle risorse aggiuntive assegnate alla Regione Emilia-Romagna con il successivo decreto-legge n. 34/2020 legato all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (tabelle allegati B e C) con decorrenza dal 2021.

Per quanto concerne le risorse correnti per la sanità, il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale di parte corrente, tenendo conto delle risorse aggiuntive da decreti emergenziali e incluso il saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie a titolo di mobilità interregionale e internazionale, viene quantificato in 8.702 milioni di euro per il triennio 2021-2023.

Per quanto concerne la mobilità sanitaria interregionale, si prevede per il 2021, in continuità con l’esercizio 2020 definitivo, un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 324,019 milioni di euro, a fronte di un accredito per mobilità attiva di 599,881 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 275,862 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2022 e 2023.

Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, si prevede per il 2021, un saldo presunto pari a 8,185 milioni di euro, a fronte di un credito per mobilità attiva pari a 15,374 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 7,189 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2022 e 2023. 

Come pay-back ‘ordinario’ delle aziende farmaceutiche, in relazione ai presunti incassi a tale titolo, si prevede per ogni esercizio del triennio 2021-2023 un importo di 15,290 milioni di euro.  L’importo iscritto è parzialmente compensato da un accantonamento (290 mila euro) a titolo di “Fondo per crediti di dubbia esigibilità”. Non sono previsti al momento stanziamenti per il versamento delle somme a ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica. A tal proposito si tenga conto che le risorse di cui alla Determinazione AIFA n. 128/2020 relativa all’attribuzione degli oneri di ripiano della spesa farmaceutica per acquisti diretti per l'anno 2018 stanziate sul bilancio 2020, risultano indisponibili in quanto soggette a numerosi contenziosi avanzati da parte delle Aziende farmaceutiche e ancora in essere.

Non sono compresi nella cifra stanziata a bilancio la cosiddetta quota vincolata di Fondo sanitario nazionale (riferibili anche ai Fondi per il rimborso alle regioni del costo per i farmaci innovativi e oncologici innovativi e agli Obiettivi prioritari di piano sanitario) che verrà iscritta con atto amministrativo in concomitanza con i riparti alle Regioni.

Per quanto concerne le risorse regionali, l’impegno finanziario della Regione riguarda:

-          il finanziamento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per 89 milioni di euro per l’anno 2021; tali importi vengono mantenuti anche per i successivi esercizi 2022 e 2023;

-          la copertura della manovra per l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose per 8,5 milioni di euro per l’anno 2021, mantenuta anche per i successivi esercizi 2022 e 2023;

-          la copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011 delle Aziende sanitarie per 20 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2022 e 2023. 

Viene inoltre assicurato per l’anno 2021 il finanziamento di 1,5 milioni di euro alla Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, soggetto aggregatore per gli acquisti in sanità. Per i successivi esercizi 2022 e 2023 lo stesso finanziamento è previsto per un importo di 3,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021 in relazione alla normativa in materia di Codice dei Contratti che prevede la corresponsione di corrispettivi ai commissari di gara nominati obbligatoriamente attingendo dall’albo ANAC.

Sono stati altresì accantonati nel Bilancio 2021-2022, per i soli anni 2022 e 2023, 500 mila euro destinati ad alimentare il “Fondo regionale di sanità integrativa extra LEA” che la Regione si è impegnata a costituire a seguito dell’Accordo siglato tra il Presidente e le OOSS in data 19 settembre 2016 “Accordo in merito alle politiche regionali di innovazione e qualificazione del Sistema Sanitario”.

A sostegno delle farmacie rurali di cui alla L.R. n. 2/2016, si conferma la previsione per gli anni 2021-2023 di 400 mila euro.

Sono inoltre stanziati 230 mila euro per lo svolgimento del concorso regionale per il conferimento di sedi farmaceutiche, a fronte di una entrata per la partecipazione al concorso di 125 mila euro.

Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario, sono state stanziate, sia per la quota di finanziamento statale sia per il cofinanziamento regionale (5%), le risorse relative all’Accordo di Programma V fase 1° e 2° stralcio, in corso di perfezionamento, come aggiornato dall’Intesa Rep. Atti n. 157/CSR del 14 settembre 2020, che ha assegnato ulteriori 21 milioni di euro al finanziamento di due interventi già previsti nell’Accordo stesso, secondo la seguente articolazione:

a)      Anno 2021 - quota statale € 138.127.964,22 quota regionale € 7.269.892,85

b)      Anno 2022 - quota statale € 185.300.000,00 quota regionale € 9.752.631,58

c)      Anno 2023 – nulla a carico di questo esercizio.

Infine, per il Programma CIC - Covid Intensive Care, sono state stanziate nell’esercizio 2021, a favore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, sia le somme di assegnazione statale per euro 3.719.653,00 sia quelle corrispondenti al 5% a carico della Regione per euro 195.771,21.

Per le politiche di welfare, nel complesso, vengono destinate risorse regionali pari a 61,9  milioni di cui 20,85 milioni per il Fondo sociale locale, con un incremento significativo pari a 2,85 milioni rispetto al 2020, destinati alla programmazione territoriale realizzata dagli EE.LL. attraverso i Piani di Zona distrettuali in coerenza con l’impianto, i contenuti e le trasversalità individuate nel Piano sociale e sanitario 2017/2019, così come integrato nel 2020 con un’attenzione particolare alle azioni di contrasto alle disuguaglianze aumentate per effetto della pandemia. Inoltre, in relazione agli effetti della pandemia da Covid-19 sui servizi alla persona, è costituito un fondo per il sostegno alle gestioni pubbliche.

La pandemia ha, tra i suoi effetti negativi, anche quello di aumentare le diseguaglianze e di creare nuovi bisogni, pertanto la Regione intende non solo mantenere nel 2021 lo stesso livello di servizi destinato alle persone, dando continuità alle azioni di welfare compiute in questi anni, ma anche rafforzare, pur in una contingenza economica difficile, le risorse destinate alle politiche sociali e proseguire nella strada intrapresa già nel 2020 di innovazione e adattamento degli strumenti al nuovo scenario affinché realizzino sempre di più un welfare di prossimità, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni e per le famiglie, così come per le persone fragili.

Le politiche educative sono orientate a consolidare il sistema di educazione e istruzione per sostenere il percorso educativo dei bambini in età 0-6 anni. Tale sistema educativo (dato da servizi educativi per bambini in età 0-3 anni e scuole dell’infanzia in età 3-6 anni) costituisce anche una importante risorsa per supportare la conciliazione dei tempi di lavoro e cura delle famiglie e sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Sul sistema educativo 0-6 possono convergere politiche integrate che tengono attenzionati i cambiamenti e le attuali trasformazioni sociali, con uno sguardo al futuro delle nuove generazioni e comunità. Le risorse destinate sono pari a 25,2 milioni di euro per la fascia 0-3 anni; 6 milioni di euro per la fascia 3-6 anni.

Sul piano delle politiche abitative a fronte dello sforzo prioritario nei confronti della riduzione della povertà nel nostro territorio regionale, è previsto uno stanziamento annuo di oltre 11 milioni di euro per politiche per il sostegno alla locazione destinato a famiglie in difficoltà, articolato sia nel fondo affitto ex L431/98, sia attraverso un programma di intervento con caratteristiche più strutturali attraverso l’attuazione di formule tipo Agenzie Casa che interessi i patrimoni esistenti e sottoutilizzati. Sono inoltre confermate risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la continuazione di iniziative di formazione e sensibilizzazione sul tema. Inoltre, con ulteriori risorse da avanzo vincolato, è prevista la prosecuzione del Programma Straordinario ERP avviato nel 2020 e finalizzato al recupero ed alla celere messa a disposizione di alloggi ERP non utilizzati. Il finanziamento di questo programma consente da un lato di rispondere ad un aumento della richiesta abitativa, aggravata dalla emergenza sanitaria causata dal COVID -19 e dall’altra di supportare il rilancio della filiera edilizia, colpita dalla crisi del settore

In sinergia con gli obiettivi di incentivo al mantenimento e alla crescita della residenzialità nelle zone di Montagna, del contrasto allo spopolamento e del sostegno alle giovani coppie, saranno messe a disposizione ulteriori risorse dell’avanzo vincolato per garantire continuità al Bando appositamente emanato nel 2020 per tali finalità dall’Assessorato Montagna, Parchi e Forestazione, Aree Interne e Pari Opportunità.

Questi i principali interventi proposti al bilancio 2021:

-          programmazione delle risorse destinate al sostegno della locazione (Fondo Affitto e programma Agenzia Casa).;

-          mantenimento delle risorse regionali per le Barriere Architettoniche e per la continuazione di iniziative di formazione e sensibilizzazione sul tema; inoltre, è previsto, con ulteriori risorse da avanzo vincolato, il nuovo finanziamento del Programma Straordinario ERP avviato nel 2020 per la riduzione degli alloggi sfitti.

Per quanto riguarda le politiche giovanili, si prevede il consolidamento del sistema delle politiche attraverso il  programma regionale sulle politiche rivolte ai giovani, che per l’anno 2020 si è configurata come seconda annualità dei progetti triennali (2019 – 2021) di spesa corrente per un importo di 990 mila euro e dei progetti biennali (2019 – 2020) di spesa investimento per un importo di 700 mila euro con l’obiettivo di valorizzare le attività legate ai temi aggregazione, Informagiovani, “proworking”, tessera regionale youngERcard e  protagonismo  giovanile, ma anche consolidare, qualificare e sviluppare gli spazi di aggregazione giovanile, promuovere progettualità innovative, in particolare al mondo delle web radio e sostenere attività a valenza regionale a favore della creatività giovanile. Attraverso le risorse nazionali derivanti dal Fondo politiche giovanili proseguirà l’attuazione dell’Accordo GECO 9 (per complessivi 687 mila euro) e lo sviluppo delle azioni dell’Accordo GECO 10 (per un importo di 617 mila euro) per la partecipazione inclusiva dei giovani alla vita sociale e politica dei territori ed attività di orientamento e disseminazione di buone pratiche.

Per quanto riguarda la Cooperazione internazionale allo sviluppo, le risorse disponibili permetteranno di cofinanziare progetti di cooperazione internazionale nei paesi prioritari individuati dal documento di programmazione.  Le tipologie di interventi saranno:

-          cofinanziamento di progetti ordinari presentati alla regione sul bando annuale rivolto a enti locali, ong e associazioni per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale nei paesi prioritari indicati dal bando;

-          cofinanziamento di progetti strategici per la regione che vedano una complementarietà di politiche all’interno dell’ente e caratterizzati da un ampio partenariato regionale;

-          finanziamento di progetti di emergenza in caso di eventi calamitosi e crisi umanitarie per fornire un immediato sostegno alle popolazioni in difficoltà.

Si continuerà a realizzare progetti europei ed internazionali con partenariati diffusi per rafforzare la dimensione internazionale della regione, tra questi rientra il progetto finanziato dalla Commissione Europea Shaping Fair Cities di cui la regione è capofila.

Col bilancio per il triennio 2021-2023 le risorse destinate alle politiche per la promozione della Cittadinanza europea consentiranno di proseguire gli interventi a sostegno delle iniziative e progetti promossi da associazionismo ed Enti locali, in forma singola ed associata, attraverso la pubblicazione di appositi bandi.

Di particolare rilevanza in tale ambito sarà il sostegno degli interventi di rafforzamento delle competenze delle autonomie territoriali in materia di progettazione, gestione e rendicontazione di progetti europei alla luce della nuova programmazione dei fondi SIE 2021/2027e delle risorse messe a disposizione per il post emergenza Covid.

Per quanto riguarda le relazioni internazionali (L.R. 6/2004),le risorse pari a 160mila euro sono finalizzate a supportare i territori (in particolare comuni e unioni di comuni e istituzioni scolastiche) in attività di partenariato europeo ed internazionale, con l’obiettivo di attrarre risorse economiche attraverso progettualità di rete, innalzando le competenze in tema di internazionalizzazione degli attori coinvolti.

L’obiettivo di una comunità regionale attiva e partecipe, anche per il tramite dei legami con le comunità di emiliano-romagnoli nel mondo, è garantito dalle risorse allocate per lo sviluppo di progettualità in ambito sociale, culturale ed economico e per il rientro di corregionali ai sensi della L.R. 5/2015.

Il bilancio 2021-2023 ed in particolare rispetto alla parte dedicata allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione si colloca in un contesto complesso ed articolato, caratterizzato dalla seconda ondata della pandemia COVID-19, dal confronto ancora in atto sulla allocazione delle risorse del Recovery Fund, dall’avvio dei lavori per la nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027.

In tale quadro, la Regione Emilia-Romagna è impegnata nel confronto con il Governo per assicurare azioni di ristoro alle imprese e alle filiere più colpite dalla pandemia e la messa a disposizione delle risorse per garantire continuità agli ammortizzatori sociali, grazie anche ai fondi provenienti dall’azione comunitaria SURE.

Uno sforzo particolare è inoltre rivolto alla individuazione delle azioni prioritarie per il territorio da sostenere a livello nazionale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, su cui è in atto il confronto con le Regioni.

Infine, rispetto ai nuovi fondi 2021-2027, la Regione ha avviato il percorso per la costruzione della nuova strategia di specializzazione intelligente, propedeutica alla predisposizione dei nuovi programmi FESR ed FSE nel quadro della nuova Politica di Coesione.

Per quanto concerne il bilancio regionale, le azioni per il 2021 e per il l’intero periodo 2021-2023 risultano fortemente orientate verso interventi in grado di consolidare le infrastrutture per il sistema produttivo, gli investimenti delle imprese, la digitalizzazione dei processi aziendali, compresa l’internazionalizzazione, consapevoli degli impatti della crisi sulle diverse filiere del sistema produttivo regionale.

Accanto agli interventi per le imprese, l’azione della Regione Emilia-Romagna deve riguardare il sostegno all’impegno per la trasformazione green della società regionale coinvolgendo sia le imprese che il sistema degli enti locali, attraverso gli interventi sui processi aziendali, sui beni pubblici, sulla mobilità.

Sul fronte della formazione e del lavoro, l’impegno della Regione deve essere rivolto alla creazione di competenze, in particolare in ambito digitale e green, nonché alla qualificazione degli enti e dei servizi formativi che dovranno saper cogliere appieno le opportunità di una stagione nuova delle politiche formative e per il lavoro.

Le azioni da mettere in campo debbono essere integrate e in grado di accompagnare la trasformazione del sistema produttivo e del lavoro, investendo sui nuovi saperi e sulle nuove competenze, sostenendo le filiere nella trasformazione dei propri processi, assicurando un contesto ricco di infrastrutture per la ricerca, per la trasformazione digitale, per la formazione e per il lavoro.

Complessivamente, le risorse per le attività produttive sono pari a 77,4 milioni nel 2021, a 56,2 milioni di euro nel 2022 e a 57,2 milioni di euro nel 2023.

Sono quindi previste le allocazioni di seguito riportate.

Ricerca e Imprese

-          sostegno ai progetti di innovazione promossi a livello nazionale con la misura degli accordi di innovazione e dei contratti di sviluppo per 2,8 milioni nel biennio 21 e 22;

-          il finanziamento, per 17 milioni di euro nel 2021, 8 milioni di euro nel 2022 e 15 milioni di euro nel 2023, della legge regionale 14/2014 per l’attrazione degli investimenti;

-          sostegno all’informatizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 4 milioni di euro nel 2021, da integrare con l’attività di formazione e con la promozione del nuovo Digital Innovation Hub regionale e con le ulteriori economie che si registreranno nella fase di rendicontazione dei progetti delle imprese;

-          promozione di artigianato e cooperazione, con un finanziamento di 550mila euro l’anno;

-          sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese e dei consorzi export, sfruttando le nuove modalità digitali, per 6,5 milioni di euro nel 2021, 5,5 milioni di euro nel 2022 e 5 milioni di euro nel 2023;

-          sostegno agli strumenti per il credito, complementari alle misure attive a livello nazionale, con uno stanziamento complessivo di 5,3 milioni di euro sul fondo Starter;

-          consolidamento e sviluppo delle infrastrutture per la ricerca e l’innovazione, attraverso l’attività dei laboratori pubblici e privati, con uno stanziamento pari ad euro 4,4 milioni nel 2021 e 1,7 milioni nel 2022; 

-          sviluppo di infrastrutture per servizi avanzati a scala locale per 2,4 di euro negli anni 2021 e 2022;

-          completamento del progetto Brasimone-radiofarmaci promosso da ENEA per 2milioni di euro nel 2021;

-          23,2milioni nel triennio per il progetto tecnopolo ex-Manifattura Tabacchi di Bologna (risorse già in parte programmate ed impegnate, in accompagnamento alle risorse stanziate a livello nazionale)

-          co-finanziamento delle azioni promosse con le risorse del POR FESR 2014-2020, che richiedono risorse pari ad euro 2,6 milioni nel 2021, 1,3 nel 2022 e 0, 7 milioni di euro nel 2023;

-          Sostegno al fondo consortile ART-ER per 3,2 milioni di euro.

È previsto poi lo stanziamento delle risorse per l’impegno assunto con l’azione relativa ai crediti di imposta IRAP a favore delle imprese della montagna, con uno stanziamento di 12 milioni di euro nel 2021 e di 12 milioni di euro nel 2022. È stato infine previsto un primo accantonamento a fondo speciale per il cofinanziamento regionale alla programmazione 2021-2027, per 19 milioni di euro nel 2023.

Sistema Fieristico

Sono previste le risorse per l’avvio del percorso volto a sostenere la capitalizzazione del sistema fieristico regionale, in linea con il percorso di unificazione avviato a livello regionale per 3,5 milioni di euro nel 2021 e 2022 e 3 milioni di euro nel 2023, oltre a 600mila euro nel 2021 per la partecipazione a Piacenza Expo.

Si tratta di un impegno importante di accompagnamento al processo di riorganizzazione e rilancio del sistema fieristico regionale, reso particolarmente urgente per gli effetti prodotti dalla pandemia COVID-19 sull’attività fieristica.

Energia

L’impegno della Regione nel 2021 è rivolto alla approvazione del nuovo Piano Triennale di attuazione del Piano Energetico Regionale 2021-2023, che dovrà vedere uno sforzo eccezionale della società regionale, delle imprese, degli enti locali per fronteggiare le sfide poste dal nuovo New Green Deal Europeo.

Rispetto al bilancio regionale è necessario prevedere:

-          continuità nell’azione del Fondo Energia, attraverso un ulteriore stanziamento al fondo rotativo di 5 milioni di euro;

-          il sostegno alla diffusione dei PAESC a scala regionale con un ulteriore contributo previsto nel biennio ‘21-‘ 22 pari ad 1 milione di euro;

-          il completamento delle azioni finanziate a favore dei Comuni pari a 19 milioni di euro nel periodo 2020-2022;

-          l’assistenza di ANCI all’azione di diffusione delle attività promosse dai Comuni;

-          il completamento dell’attività prevista attraverso la costituzione del Catasto Impianti regionale in collaborazione con ART-ER.

Formazione e lavoro

Rispetto alla formazione, nel 2021 è necessario dare continuità alle azioni formative per i giovani, per i disoccupati, per le donne, accompagnare il percorso di ricerca attiva del lavoro, allargare l’offerta per la creazione delle competenze digitali necessarie alla trasformazione in corso, costruendo le condizioni per il percorso verso la nuova programmazione europea.

Le risorse stanziate prevedono:

-          il co-finanziamento delle misure previste nel Programma FSE, annualità 2021 e 2022 per euro 26,6 milioni di euro, di cui 11,2 milioni per completare gli interventi già previsti e in parte già impegnati (circa 75 milioni di euro complessivi, di cui 41 milioni di euro già impegnati) e 15,4 milioni di euro per assicurare continuità agli interventi nelle more dell’approvazione dei nuovi programmi;

-          le risorse per avviare il processo di trasformazione dei Centri di Formazione accreditati, pari ad euro 10 milioni nel biennio 2021-2022 (6 milioni nel 2021 e 4 milioni nel 2022);

-          il sostegno ai processi di internazionalizzazione degli Enti di formazione, attraverso scambi sulla didattica, sulla formazione a distanza, sull’attivazione di percorsi misti con altri Centri di livello europeo ed internazionale pari ad 1 milione di euro nel bilancio di previsione 2021.

Nelle azioni previste per il co-finanziamento delle misure europee sono ricomprese anche le risorse per l’offerta dei servizi di accompagnamento al lavoro attraverso la rete attiva che vede l’attività dei Centri per l’impiego pubblici e dei Soggetti privati accreditati attraverso le sedi attive nel territorio regionale.

La pandemia COVID-19 che ha fortemente colpito il mondo della scuola, dell’università e le famiglie del nostro territorio, con effetti molto significativi sull’offerta educativa, di istruzione, ed universitaria che tocca ancora una volta le famiglie, gli studenti e i servizi di ospitalità della nostra regione. 

Al centro dell’azione della Regione si pone il rafforzamento del diritto allo studio e l’accompagnamento al percorso universitario, arricchito peraltro in termini di nuovi corsi e alla sperimentazione della nuova offerta delle lauree professionalizzanti

Complessivamente le risorse per il diritto allo studio e università sono pari a 28,132 milioni nel 2021, a 28,127 milioni di euro nel 2022 e a 28,127 milioni di euro nel 2023. 

La manovra prevede:

-          risorse per favorire l’accesso e la frequenza all’istruzione (LR.26/01) per 2,25 milioni di euro per ogni annualità 2021, 2022 e 2023;

-          risorse per borse di studio scolastiche pari a 2 milioni di euro nel 2021, 2,2 milioni di euro nel 2022 e 2,5 milioni di euro nel 2023;

-          risorse per avviare percorsi di alta formazione post-universitaria per complessivi 4,4 milioni di euro di cui 1,8 nel 2021 a completamento di percorsi già iniziati nel 2019 e 1,3 di euro per gli anni 2022 e 2023 per l’avvio di nuovi percorsi;

-          il finanziamento per l’avvio di progetti speciali dedicati agli studenti per attività extrascolastiche, complessivamente pari a 1,5 milioni di euro (500 mila euro per ogni annualità 2021/2022/2023);

-          risorse per le scuole di musica con un complessivo di 4,7 milioni di euro nel triennio (1,7 nel 2021, 1,5 nel 2022 e 2023);

-          il finanziamento a Ergo per 19,255 milioni di euro nel 2021, 20 milioni di euro nel 2022 e 2023 con l’impegno di integrare queste risorse con quelle FSE per assicurare la copertura del 100% delle borse di studio universitarie.

Per il settore sport, la legge regionale 8/2017 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive” ha permesso di raggiungere, nell’anno 2020, risultati ottimali sia per il consolidamento delle azioni regionali messe in campo per la diffusione della pratica motoria e sportiva, sia per la capacità di proporre e realizzare una serie di significativi interventi per affrontare l’emergenza COVID-19. Nel prossimo triennio 2021-2023, la Regione si prefigge di mantenere alta l’attenzione politica al settore dello Sport e quindi confermare un significativo impegno finanziario. L’obiettivo strategico, in coerenza con quanto stabilito nel Defr, sarà quello di costruire un sistema di collaborazioni a tutto campo per far diventare la nostra Regione “La Terra dello Sport”.

Si tratta di un obiettivo raggiungibile attraverso una ancora più stringente sinergia col settore turistico sostenendo e promuovendo i grandi eventi sportivi capaci di svolgere la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica. Nel contempo, dovrà rimanere forte l’impegno per garantire l’accesso alla pratica motoria e all’attività sportiva a tutti i cittadini, dai bambini agli anziani in nome dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita.

Il quadro sopradescritto dovrà necessariamente tenere conto dell’evoluzione della situazione emergenziale determinata dal COVID-19. Per questo motivo sarà necessario operare col massimo della flessibilità e attivando tutte le capacità operative dimostrate dalle strutture regionali durante il difficilissimo anno 2020.

La parola chiave per poter governare una simile situazione sarà “resilienza”.

Per il raggiungimento dei sopracitati obiettivi il Bilancio di previsione 2021 e pluriennale 2022-2023 prevede un significativo stanziamento di risorse regionali per il settore sport e di uno stanziamento di risorse regionali nel triennio 2021-2023 pari a euro 26,93 milioni di euro.

Le linee di intervento strategiche:

Qualificazione e innovazione degli impianti sportivi: nell’ultima legislatura è stato realizzato il più grande piano di investimento per la riqualificazione del patrimonio dell’impiantistica sportiva che la Regione abbia mai programmato. Più di 150 Comuni hanno beneficiato dei contributi regionali per la realizzazione di altrettanti progetti: palazzetti, piscine, spazi polivalenti, piste di atletica, palestre sono state riqualificate, rese più sicure e funzionali. La Regione, per garantire la piena realizzazione dei progetti che prevedono opere nel prossimo triennio, ha previsto nel bilancio di previsione 2021 e pluriennale stanziamenti complessivi di euro 5,65 milioni di euro.

Tali risorse esauriscono la necessità finanziarie derivante dagli impegni di spesa relativi ai contributi concessi con l’ultimo bando regionale la cui graduatoria è stata approvata nel 2018. Le parte residuale di risorse non impegnate potrà essere utilizzata per una nuova programmazione.

Promozione della pratica motoria e sportiva: l’attuazione della L.R. 8/2017 ha permesso di attuare una programmazione strategica, confortata da adeguati stanziamenti di bilancio, per garantire l’accesso alla pratica motoria e all’attività sportiva a tutti i cittadini, dai bambini agli anziani in nome dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita. La Regione intende garantire nel prossimo triennio 2021-2023 un adeguato budget per finanziare eventi, tornei, manifestazioni progetti per il benessere fisico, psichico e sociale, nonché un sostegno per le attività che hanno maggiormente risentito delle restrizioni Covid. Risorse finanziarie di cui potranno beneficiare associazioni sportive, enti locali, enti di promozione sportiva, istituti scolastici ed ogni altro soggetto che, nell’ambito del sistema sportivo regionale, contribuisce a perseguire gli obiettivi previsti dalla L.R. 8/2017

Considerato che si è ulteriormente rafforzato il già straordinario interesse del mondo sportivo verso le sopracitate misure di sostegno, la Regione intende confermare un significativo budget finanziario, pari a euro 7,44 milioni di euro.

Azioni di promozione di grandi eventi sportivi: la promozione e il sostegno all’organizzazione di grandi eventi sportivi capaci di svolgere la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica rappresenta uno degli obiettivi prioritari anche per il triennio 2021-2023. Le manifestazioni sostenute dalla Regione nel triennio 2018-2020 hanno contribuito in maniera significativa a rafforzare il PIL derivante dall’economia turistica di vaste aree territoriali.

In particolare, nel 2020 è stato possibile sostenere un programma di iniziative straordinariamente importanti, che hanno mostrato al mondo intero, nonostante l’emergenza Covid-19, le capacità organizzative e operative della Regione, delle altre amministrazioni pubbliche e di tutti i soggetti privati che a vario titolo partecipano alla crescita del settore del turismo sportivo.

Le immagini delle bellezze del territorio emiliano-romagnolo hanno stupito milioni di persone in tutto il mondo.

A fronte di questi risultati, la Regione intende quindi garantire, anche per il prossimo triennio, un budget finanziario corposo e adeguato ad attrarre sul nostro territorio e promuovere eventi sportivi di rilievo internazionale e capaci di calamitare l’attenzione verso il nostro territorio da parte di decine di mercati esteri di lungo raggio. Giro d’Italia, Moto GP, Ironman, Circuito delle Maratone, conferma della Formula Uno, ipotesi Tour de France: sono questi alcuni dei grandi obiettive da perseguire nel prossimo triennio.

A fronte della straordinaria importanza delle sopracitate manifestazioni, dell’obiettivo di attrarne molte altre e del conseguente impatto sportivo, economico e turistico che le stesse avranno su vaste aree del territorio emiliano-romagnolo, la Regione intende stanziare nel triennio 2021-2023 un budget pari a euro 11.500.000,00.

Per quanto riguarda l’attuazione della legge regionale 5 del 2018, gli stanziamenti qualificanti previsti per il triennio di previsione 2021-2023 riguardano il Programma Straordinario di Investimento per i Territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid e i Territori Montani e Aree Interne.

Le risorse, destinate a contributi agli Enti locali per investimenti in opere pubbliche ammontano complessivamente a circa 40 milioni.

Il Programma Straordinario di Investimento per i Territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid ha una dotazione di risorse pari a 26 milioni su due annualità 2021-2022 destinati ad intervenire prioritariamente nei territori maggiormente colpiti dalla pandemia e sui quali si è agito con provvedimenti forti di emergenza, mediante chiusure e limitazioni più stringenti rispetto al resto della regione. In liea con la finalità della legge regionale n. 5/18, la finalità perseguita in questa fase di emergenza è “sostenere le amministrazioni locali alle quali sia richiesto un eccezionale intervento realizzativo a favore delle proprie comunità”. Con interventi incentrati a scala locale la Regione sostiene più programmi territoriali, definiti e regolati dai rappresentanti delle filiere istituzionali locali attraverso con il compito di attivare opere pubbliche in grado di cogliere le necessità, le opportunità e gli strumenti per rilanciare le infrastrutture territoriali, sociali ed economiche. Il programma straordinario mira a sostenere le zone maggiormente colpite dalla crisi pandemica, a partire dagli ambiti locali delle provincie di Piacenza, Rimini e il comune di Medicina.

Il Programma Straordinario di Investimento per i Territori Montani e Aree Interne ha una dotazione di risorse pari a 14 milioni sull’annualità 2022 destinati ad intervenire prioritariamente sui territori montani e nelle aree interne della nostra regione per limitare il possibile inasprimento della strutturale distanza “centro-periferia”, ulteriormente accentuato dalla pandemia che ha reso ancora più fragili il tessuto produttivo, i presidi dei servizi pubblici e le strutture della socialità delle aree interne e montane della regione. Per i territori montani e per le aree interne della regione, il Piano d’investimento sarà concertato con tutte le Amministrazioni dei rispettivi territori e mirato a rimuovere quegli ostacoli strutturali e quei divari territoriali che, in questa fase, rischiano viceversa di accentuarsi.

La situazione di crisi economica e sociale creatasi nella nostra realtà regionale, come effetto della pandemia da Covid19, richiede di essere affrontata attraverso una programmazione strategica che, nell’ambito di una regia regionale, sia in grado di promuovere e valorizzare gli asset territoriali. A questo fine viene messo in campo un articolato piano di investimenti che consenta di indirizzare le priorità di intervento a favore delle realtà più colpite dall’emergenza sanitaria ed economica derivanti dalla pandemia Covid 19 da un lato, e dall’altro tenga conto della necessità di tenere agganciate le aree più marginali della regione (aree montane ed aree interne) alle traiettorie di ripresa e sviluppo, per evitare ulteriori fratture nel sistema sociale ed economico della regione.

Nel settore delle politiche di promozione della Sicurezza urbana ed integrata, le risorse regionali del bilancio 2021 sono finalizzate ad attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003, mediante il sostegno di interventi locali di prevenzione integrata volti al miglioramento delle condizioni di vivibilità e sicurezza del territorio. Si tratta di promuovere azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Inoltre, uno stanziamento specifico viene dedicato agli interventi urgenti per la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale in coerenza con il modello di prevenzione integrata enunciato all’art. 1 e ss. del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48.

Sempre in un’ottica di prevenzione integrata verrà sostenuto il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella progettazione e animazione degli interventi finalizzati al presidio sociale e culturale degli spazi pubblici e il pieno coinvolgimento di operatori sociali che possano intervenire in strada per la promozione della salute nei contesti notturni, in un'ottica di mediazione sociale a complemento degli interventi della polizia locale

Obiettivo di rilievo della nostra Regione è quello di promuovere, nel corso del corrente mandato, un modello di sviluppo delle Polizie Locali come parte integrante della comunità, cogliendo il valore della loro capillare presenza in quasi tutti i comuni del territorio e del rilevante ruolo di prevenzione rispetto a molti problemi che caratterizzano oggi le nostre città. Si punta quindi ad un rafforzamento ed ammodernamento delle strutture di Polizia Locale, ad un’incisiva azione di promozione e rafforzamento dei Corpi intercomunali nonché al sostegno alla formazione degli operatori. Tali obiettivi verranno perseguiti principalmente mediante: a) il sostegno allo sviluppo di progetti anche dal valore sperimentale/innovativo; b) un’attenzione particolare verso lo sviluppo di progetti da parte delle Unioni di Comuni; c) sostegno alle attività formative della Scuola interregionale di Polizia Locale.

Sempre nell’ottica della valorizzazione delle Polizie Locali attraverso l’accrescimento della qualità del loro lavoro, si prevede il consolidamento delle procedure del corso concorso unico regionale per selezionare gli agenti di Polizia Locale, un percorso che rappresenta la prima esperienza nazionale effettuata in tal senso su base regionale. Nel corso del 2020 è stata attivata l’edizione “pilota” del corso concorso che ha consentito, a livello regionale, notevoli economie di scala. In considerazione delle richieste da parte degli Enti Locali si prevedono risorse per una seconda edizione da svolgersi nel 2021 con la prospettiva di un consolidamento delle attività che consentano la messa a sistema di tale procedura.

L’obiettivo generale, con gli stanziamenti programmati per il 2021, è quello di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, in particolare fra i giovani, rafforzando i legami con Enti locali e Centri di ricerca che lavorano sistematicamente su tali temi.

Si intende inoltre sostenere il radicamento di strutture di aggregazione per la conoscenza dei fenomeni: Case della legalità, Osservatori locali sulla criminalità organizzata, Centri di documentazione e favorire l’uso di banche dati informatiche già presenti a livello locale (e/o regionale) per “incrociare” informazioni utili per il monitoraggio dei fenomeni sospetti, in raccordo con l’osservatorio regionale operante ai sensi dell’art. 5 L.R. 18/2016.

Una moderna politica di contrasto alla criminalità organizzata va inoltre condotta concentrando gli sforzi non sul solo fronte della repressione ma, prima ancora, sul contrasto di tipo patrimoniale. In questo ambito un ruolo centrale viene assunto dalle politiche sostenute dalla Regione di valorizzazione per finalità sociali o istituzionali dei beni immobili confiscati al crimine organizzato.

In sintesi, attraverso nuovi accordi di programma con enti pubblici sarà possibile promuovere:

-          Misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell'educazione, dell'istruzione (degli studenti) della formazione (di professionisti);

-          Interventi per la prevenzione dell'usura;

-          Azioni finalizzate al recupero dei beni immobili confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali o istituzionali;

-          Assistenza e aiuto alle vittime innocenti dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata;

-          Politiche a sostegno delle vittime dell'usura e del racket.

Col bilancio per il triennio 2021-2023 vengono confermate le risorse destinate alle politiche culturali, che già in precedenza avevano visto un significativo incremento. Le risorse destinate alle politiche culturali consentiranno di consolidare gli interventi per lo sviluppo delle imprese culturali e creative, la promozione del territorio, lo spettacolo, i beni culturali, le biblioteche.

In coerenza con la strategia di specializzazione regionale 2014-2020, che ha riconosciuto nelle industrie culturali e creative uno dei driver di innovazione e di sviluppo più rilevanti, proseguono le azioni mirate a creare nuove imprese e nuova occupazione in questo settore. Il settore cinematografico e audiovisivo nel 2021 avvierà una nuova programmazione triennale, secondo gli indirizzi approvati in Assemblea Legislativa, con al centro il Fondo di sostegno alla produzione, che ha avuto risultati positivi nel valorizzare il territorio regionale come luogo di accoglienza delle produzioni nazionali e ambiente favorevole per le imprese locali. Anche il settore musicale nel 2021 avvierà una nuova programmazione triennale, secondo gli indirizzi approvati in Assemblea Legislativa, dando particolare enfasi allo sviluppo delle produzioni e della loro circolazione.

Seguendo questa metodologia per filiera, verrà proposta una nuova legge per il sostegno alla editoria regionale. ATER svilupperà la sua funzione di sostegno alla circolazione nazionale e internazionale delle migliori produzioni emiliano-romagnole. Fondamentale la grande ricchezza di proposte nella formazione ai mestieri della creatività.

Quanto alla promozione del territorio, due gli interventi straordinari avviati nel 2019 che vedranno attuazione nel 2021: il primo vede la partecipazione e il sostegno regionale già assicurati nel 2020 al programma di iniziative per “Parma capitale della cultura 2020”, con il coinvolgimento anche delle città di Reggio Emilia e Piacenza; programma che, a causa dell’emergenza Covid 19, si svolgerà in gran parte nel 2021. Il secondo prevede la partecipazione e il sostegno regionale al programma di interventi e iniziative per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, che si spense a Ravenna nel 1321.

Il settore del patrimonio culturale, a seguito dell’approvazione della legge regionale “Riordino istituzionale delle funzioni regionali nel settore del patrimonio culturale”, svilupperà la propria opera di valorizzazione con un nuovo impulso, in relazione alle città, ai musei (civici, statali, diocesani, industriali, universitari), ai presidii naturalistici, ai beni culturali diffusi, al paesaggio.  Primario il compito di completare, aggiornare, promuovere l’opera di catalogazione compiuta negli anni dall’Istituto. Un esito con valenze molteplici di questo lavoro è la costituzione di una rete di case/museo dei personaggi – artisti, scienziati, statisti – di grande rilievo della nostra regione, obiettivo che meriterà una legge.

Le risorse previste nel bilancio assicurano continuità ai progetti di rafforzamento del sistema bibliotecario e archivistico, al quale la Regione continuerà a fornire l’infrastruttura tecnologica e il supporto per una gestione del catalogo e dei servizi fortemente orientata alla realizzazione di un ecosistema digitale integrato col web dei dati e nell’ambito di un nuovo sistema territoriale multiscala. Ogni risorsa disponibile sarà usata per la crescita negli usi delle biblioteche digitali, anche con l’estensione alle biblioteche scolastiche della convenzione in essere.

Per ciò che riguarda il settore dello spettacolo dal vivo, il 2021, che si configura come terza annualità del programma triennale sullo spettacolo, confermerà i finanziamenti del 2020 per i progetti produttivi, distributivi o di coordinamento, puntando al consolidamento delle rassegne e dei festival più rilevanti per valore artistico, della promozione di settori specifici dello spettacolo, delle iniziative di comunicazione, informazione, formazione e ampliamento del pubblico nelle differenti forme di espressione artistica e dell’attività creativa dei nuovi autori.

In questa area la Regione partecipa l’ERT, la Toscanini e la Fondazione della Danza, cui indica in particolare l’obiettivo di una maggiore circolazione nazionale e internazionale delle produzioni; e l’ATER, che dovrà aumentare il numero dei teatri gestiti qualificando le convenzioni e avendo a cuore l'attività dei teatri nei piccoli centri della regione.

Nel settore della promozione culturale in particolare si consoliderà il sostegno regionale a iniziative e progetti di promozione culturale promossi da associazioni, Comuni e Unioni di Comuni, in forma semplice o associata, concentrandosi sulle attività di livello regionale. Sono confermati anche per i prossimi anni gli interventi nel settore della promozione della cultura cinematografica, nell’impegno per i festival, nel sostegno alla Cineteca di Bologna, nella qualificazione del ruolo delle sale cinematografiche. Per quanto riguarda il settore musicale si intende dare ulteriore impulso a progetti regionali di alfabetizzazione musicale, di produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, di formazione e circuitazione di nuovi autori, anche all’estero, di sviluppo di reti e circuiti di locali di musica dal vivo.

Nel 2021 si conferma l’intervento regionale in attuazione della legge regionale sulla “Memoria del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”. Si punta a favorire innanzitutto il coordinamento degli interventi promossi da diversi soggetti, pubblici e privati, anche attraverso le reti che negli anni precedenti sono state promosse fra le associazioni, le fondazioni e gli istituti che operano nel campo della memoria e che garantiscono un ampio coinvolgimento dei soggetti interessati e un’efficace attuazione e diffusione degli interventi messi in atto. Attraverso la pubblicazione di un apposito bando proseguirà inoltre l'azione di sostegno a progetti di valorizzazione promossi da Comuni, Unioni di Comuni, associazioni e istituzioni, con particolare riferimento ai luoghi della memoria. Nel 2021 si confermerà infine l’impulso ai programmi di attività degli Istituti storici presenti sul territorio regionale, anch’essi duramente colpiti dalla grave situazione venutasi a creare a seguito della pandemia.

Nell’ambito delle politiche di educazione alla pace e alla cittadinanza globale, nel 2021 sarà approvato il nuovo programma triennale della LR 12/2002 contenente anche gli obiettivi e le azioni prioritarie da implementare in materia di educazione alla pace e alla cittadinanza globale. Ciò consentirà di poter dare un nuovo impulso alle progettualità proposte annualmente da Enti Locali ed associazionismo territoriale sugli appositi bandi. In continuità poi con gli anni precedenti, e con il proprio ruolo di socio fondatore, si continuerà con la valorizzazione del ruolo delle Scuole di Pace presenti sul territorio regionale, supportando la realizzazione del programma annuale di attività della Scuola di Pace di Montesole attraverso la concessione del contributo annuo di 100 mila euro previsto dalla LR 35/2001.

Per quanto riguarda le politiche per la mobilità sostenibile e il  trasporto pubblico locale, elemento emergente e prioritario è l’emergenza COVID, per affrontare la quale sono già state realizzate azioni affinché il sistema del TPL potesse adeguarsi alla situazione, contribuendo ad agevolare l’accesso ai servizi, individuando anche nelle proposte del bilancio di previsione 2021-2023 azioni e risorse a supporto del sistema dei trasporti, sia per quanto riguarda la fruizione che la erogazione di tali servizi.

Fra le azioni più rilevanti attivate figura il finanziamento dell’iniziativa GRANDE (TPL gratuito per under 14), che comporta l’esigenza di attivare risorse incrementali per 5 milioni di euro per il 2021, 5,5 milioni per il 2022 e 6 milioni di euro per il 2023.  Per allargare la platea dei beneficiari sino alla fascia under 19, a partire da settembre 2021, la cui stima previsionale applicata alla platea di beneficiari con reddito ISEE inferiore a 35.000, si prevede lo stanziamento di risorse pari a 3 milioni di euro nel 2021 e 12 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2022-2023.

Fra le iniziative proposte si prevede di attivare una misura di aiuti specifica una tantum per un importo pari a due milioni di euro da destinare alle attività che svolgono servizio di taxi e di noleggio con conducente (NCC), in considerazione della grave situazione in cui versano a seguito dell’emergenza COVID, avendo avuto un calo drastico di attività con conseguenti pesanti ricadute sul reddito prodotto.

Si ripropone anche per il 2021 il rifinanziamento della misura che prevede contributi per l’immatricolazione di veicoli a basso impatto ambientale, attraverso lo stanziamento di 1 milione di euro.

Per ciò che riguarda i progetti di finanziamento infrastrutturale relativi alla manutenzione straordinaria della rete ferroviaria, che risultavano già presenti nel triennio 2020-2022 con quote coperte da mutui, vengono implementati con la previsione di ulteriori azioni, fra le quali la previsione di un progetto complessivo di elettrificazione delle linee ferroviarie regionali per il quale si richiede l’attivazione di una quota aggiuntiva nel triennio, pari a complessivi 60 milioni di euro. Vengono previsti inoltre risorse aggiuntive per la manutenzione straordinaria e il rinnovo di impianti di proprietà regionale e di adeguamenti tecnologici del materiale rotabile regionale.

Con riferimento all’ambito della viabilità, logistica e sicurezza si evidenziano i seguenti interventi e previsioni:

-          vengono confermate le risorse per le attività di navigazione interna, per 1,120 milioni di euro. Si prevede la continuazione della nuova stagione di incentivi per il trasporto delle merci su ferrovia, con lo stanziamento annuale per 2 anni di 1 milione di euro.

-          prosegue lo stanziamento di risorse per la manutenzione della rete viaria di interesse regionale, per 4 milioni di euro nel 2021; a ciò si associa il potenziamento delle risorse destinate a studi, analisi funzionali alla progettazione degli interventi.

-          si riconferma il finanziamento per la realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana per un complessivo di 100 milioni di euro nel triennio, per quanto attiene le spese di investimento;

-          si incrementa lo stanziamento complessivo destinato alle attività dell’Osservatorio Sicurezza Stradale, per quanto riguarda le attività necessarie a potenziare la diffusione della consapevolezza sul versante della sicurezza stradale.

Per i settori commercio e turismo, il bilancio di previsione 2021/2023 conta su risorse regionali per euro 37,7 milioni di euro per l’esercizio 2021, 28,48 milioni di euro per l’esercizio 2022 e 26,58 milioni di euro per l’esercizio 2023, per un totale di 92,75 milioni di euro per iniziative di rilevante interesse.

A queste risorse si aggiungono altri 16,5 milioni di euro relativi ai contributi regionali già concessi ai progetti di riqualificazione del waterfront del distretto della Costa, per le annualità 2021 (euro 10.926.000) e 2022 (euro 5.572.000).

Per quanto concerne le risorse regionali, per l’esercizio 2021, si riportano le principali linee di intervento:

-          per la promo commercializzazione, in attuazione della legge regionale n. 4 del 2016, si stanzia una dotazione complessiva di circa 22, 5 milioni di euro, di cui 10,6 milioni per APT Servizi, 8,2 milioni per la gestione delle attività delle Destinazioni turistiche e 2,9 milioni per le imprese che realizzano progetti di co-marketing.

-          per contributi alle proloco (legge regionale 5/2016) si stanziano 200.000 euro nel 2021.

-          per i contributi alle rievocazioni storiche (legge regionale 3/2017) si stanziano 200.000 euro nel 2021.

-          per la riqualificazione del sistema sciistico si prevede uno stanziamento di 2,925 milioni di euro, destinando le risorse sia al sostegno delle spese di gestione che agli investimenti realizzati dai soggetti gestori pubblici e privati, oltre a 250.000 per finanziare la convenzione con il Corno alle Scale, per un totale di 3,175 milioni di euro.

-          per la riqualificazione e la sicurezza dei porti regionali si prevede uno stanziamento di 1,15 milioni di euro sul 2021, 750.000 sia nel 2022 che nel 2023.

-          per il sostegno al sistema delle garanzie per il turismo e il commercio si stanziano 5,15 milioni di euro nel 2021, 650.000 sia nel 2022 che nel 2023.

-          per la promozione e valorizzazione dei centri storici e dei centri commerciali naturali si promuovono progetti che coinvolgeranno i comuni, con una dotazione di quasi 2,9 milioni di euro per investimenti e di 1 milione per interventi di promozione. Sono altresì previsti 400.000 euro per l’insediamento e sviluppo degli esercizi polifunzionali nell’ambito delle aree soggette a fenomeni di rarefazione commerciale (zone montane, rurali e nuclei abitati con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti).

-          per il sostegno alla rete dei Centri di assistenza tecnica si stanziano 280.000 euro nel 2021 e 300.000 sia nel 2022 che nel 2023.

-          per la promozione del consumerismo si stanziano 200.000 euro l’anno che consentiranno di dare piena operatività al sistema consumeristico regionale riformato dalla recente legge 4 del 2017.

-          per la promozione del commercio equo e solidale si prevede una dotazione complessiva di 200.000 euro l’anno.

-          per l’attività degli Osservatori regionali del turismo e del commercio si stanziano complessivamente 240.000 euro.

Per l’Agenda Digitale l’obiettivo è la creazione di un sistema digitale diffuso a supporto della crescita di infrastrutture materiali, come la fibra ottica, e infrastrutture immateriali, come le competenze necessarie ad utilizzare le tecnologie.

L’Agenda Digitale nel bilancio triennale 2021-2023 trova la conferma degli stanziamenti già in corso e quindi disponibilità per il consolidamento delle infrastrutture la cui realizzazione e gestione è in capo a Lepida SCpA, nello specifico per il 2021 sono previsti importanti interventi sulle scuole della regione, con fondi nazionali, per il collegamento in fibra ottica dei plessi degli istituti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado oltre che degli ITS e IeFP. Sono finanziati interventi indirizzati all’ampliamento della rete EmiliaRomagnaWiFi a cui si aggiungeranno risorse nazionali frutto di un accordo con il MISE utile ad intervenire negli spazi dello sport regionale e avviare l’intervento su tutta la costa adriatica.

Sempre per il 2021 sono individuate risorse per adeguamento delle piattaforme regionali di identità digitale e per i pagamenti digitali utili a dialogare con i sistemi nazionali SPID e PAGOPA, a tal fine e in previsione di un accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro all’Innovazione e al Digitale (MID) sono stanziati 500 mila euro, come co-finanziamento, che saranno destinati ad accompagnare gli EELL del territorio verso una progressiva trasformazione digitale. Sono previste risorse per interventi dedicati alla diffusione di competenze digitali tra la popolazione regionale, nello specifico con il Progetto Pane e Internet, e azioni di orientamento e formazione dedicate specificatamente al divario digitale di genere che anche in questo ambito è evidente e significativo.

Con questo bilancio prosegue quindi l’impegno della Regione per lo sviluppo di un sistema digitale diffuso a supporto della crescita di infrastrutture, come la fibra ottica ed il Wifi, e dei servizi per i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione.

Nel dettaglio nel triennio 2021-2023, l’impegno della Regione per gestire e evolvere la rete delle pubbliche amministrazioni Lepida e la rete radiomobile regionale per le emergenze ERretre, attiva complessivamente oltre 20 milioni di euro. Tra le priorità si rinnova anche l’impegno, per oltre un milione di euro, per la diffusione della banda ultra larga sul territorio regionale, in particolare nelle zone di montagna, in cui nello specifico si interviene anche per ampliare copertura telefonia mobile, e la diffusione sul territorio di EmiliaRomagnaWiFi per circa 4 milioni di euro nel triennio. Altri 6 milioni di euro sono previsti per i servizi infrastrutturali, tra i quali LepidaID per l’autenticazione SPID, la piattaforma di pagamento PayER integrata con PAGOPA.

L’emergenza sanitaria COVID-19 del 2020 e la relativa gestione hanno reso necessaria l’adozione da parte delle Pubbliche Amministrazioni di una serie di accorgimenti organizzativi e funzionali per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei propri dipendenti. A tal fine è stata implementata una APP “dAPPERtutto” che si intende promuovere ed evolvere, prevedendo un impegno complessivo di circa 900 mila euro nel prossimo triennio.

Si rafforza, infine, il processo partecipativo e di coinvolgimento del territorio e delle sue comunità per un’Amministrazione digitale e aperta attraverso l’iniziativa “Integrazioni digitali”, che nel triennio attiva risorse per quasi 3 milioni di euro.

Per quanto attiene le iniziative di miglioramento dell’assetto tecnologico dell’Ente, dopo l’esperienza dell’anno 2020 e gli interventi di emergenza che è stato necessario mettere in campo per consentire ai collaboratori regionali di lavorare in smartworking, le risorse del bilancio 2021 prevedono un importo di complessivi 450 mila euro destinato al consolidamento della nuova modalità di lavoro mediante incremento del numero dei servizi fruibili in cloud, riduzione dei tempi di completamento del progetto di telefonia integrata e sostituzione di un numero significativo di dotazioni fisse assegnate ai collaboratori con dotazioni mobili, per consentire l’attivazione di accordi di smartworking ordinario per il 60% dei collaboratori

Grande attenzione verrà poi data al modello di gestione e analisi dei dati a cui sono destinate risorse pari a circa 350.000 euro per realizzare interventi di integrazione tra fonti interne e l’interoperabilità con banche dati nazionali, iniziative di data analitycs a supporto delle decisioni e sperimentazioni che prevedano l’utilizzo di tecnologie avanzate basate sull’ Intelligenza Artificiale.

Per supportare gli Enti Locali del territorio nel loro percorso di trasformazione digitale sono stati destinati 500.000 euro per il finanziamento di interventi di adesione a piattaforme regionali e nazionali per l’incremento del numero e il miglioramento della gestione on line di servizi ai cittadini.

Prosegue inoltre l'azione a supporto dei processi di trasformazione digitale, con particolare riferimento a iniziative strategiche di revisione delle modalità di lavoro dell'Amministrazione e di sviluppo di un nuovo approccio ai processi chiave dell'Ente che saranno ripensati alla luce delle più innovative tecnologie, della crescente diffusione dello Smart Working e del lavoro in mobilità. Nell'ambito del Centro di Competenza per la trasformazione digitale, coordinato dalla DGREII, i cambiamenti in atto saranno raccordati con il più ampio processo di miglioramento continuo dell'organizzazione e di sviluppo delle competenze necessarie. 

La formazione a distanza nella Pubblica amministrazione ha visto una evoluzione notevole negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Corona Virus. Le organizzazioni pubbliche hanno dovuto sospendere le attività formative d’aula, comprese quelle obbligatorie, e convertirle in attività didattiche online. Le organizzazioni più strutturate sono riuscite a convertire gran parte dei corsi progettati precedentemente, quelle meno strutturate hanno scelto di convenzionarsi nel corso del 2020 ed hanno beneficiato del Catalogo dei corsi fruibili gratuitamente tramite il Sistema di E-learning Federato (SELF) per la formazione dei propri dipendenti.

Il SELF fornisce l’infrastruttura tecnologica, i servizi di supporto ed un Catalogo di contenuti per la formazione in eLearning per le 102 organizzazioni ad esso convenzionate (22 comuni, 3 consorzi, 4 province, 11 Unioni di Comuni, 29 scuole, 12 aziende sanitarie, 3 associazioni, 6 ASP, 12 organizzazioni di altro tipo) e per i diversi riferenti delle Direzioni Regionali. Ben 39 organizzazioni esterne si sono convenzionate nel corso del 2020, tanto che si è resa necessaria un’azione di supporto straordinaria per i nuovi referenti. Per la realizzazione delle attività del Sistema di E-Learning Federato nel periodo 2020-2022 sono previsti stanziamenti pari a euro 448.696,00 (comprensivo di Iva) e di euro 126.575,00 per la realizzazione dei servizi supplementari (comprensivo di Iva).

In tema di sviluppo delle competenze digitali il progetto regionale Pane e Internet, attivo sin dal 2009, ha offerto nel corso dell’ultimo biennio 2018-2020 un programma di formazione per i cittadini Emiliano-Romagnoli finalizzato all’ acquisizione delle competenze necessarie per una piena cittadinanza digitale.  Il progetto realizza le attività tramite la rete territoriale dei Punti Pane e Internet, costituita da Comuni ed Unioni di Comuni che promuovono la partecipazione dei cittadini e collaborano attivamente alla realizzazione del programma.

Nel biennio 2021-2023 l’obiettivo fondamentale è riprogettare e riorganizzare tutte le attività formative convertendole tutte online e garantendo un adeguato servizio di supporto per gli utenti del progetto. Ci si propone di raggiungere un numero di 5.000 cittadini formati all'anno, con possibilità di notevole incremento attivando delle modalità di fruizione di tipo massivo tramite il digitale terrestre o tramite corsi MOOC. Il prossimo biennio verrà mantenuto il focus sulla cittadinanza digitale in linea con l’Agenda digitale regionale, in particolare rinforzando il ruolo delle biblioteche come presidi per lo sviluppo delle attività formative online. Il progetto Pane e Internet si propone di attivare un’azione di accompagnamento fondamentale per i cittadini per l’utilizzo dei servizi online fornendo un‘attività di facilitazione digitale sui principali servizi Online (SPID; CIE, APP IO etc., tale servizio sarà attivo sperimentalmente da febbraio 2021. Proseguiranno anche le attività del progetto Pane e Internet.

Nell’anno 2021 il ParER (Polo archivistico della Regione Emilia-Romagna) consoliderà l’esperienza della conservazione dei documenti amministrativi e sanitari ampliando il numero degli enti e aziende sanitarie versanti e potenziando l’infrastruttura di conservazione. Si stima che a fine 2021 si raggiungeranno 2 miliardi di documenti in conservazione versati da circa 1400 Enti ed Aziende sanitarie. Le risorse regionali destinate sono pari a 2,75 milioni di euro all’anno.

Per quanto riguarda il settore statistica, l’obiettivo principale è consolidare e rafforzare le attività statistiche pubbliche a sostegno delle politiche regionali e locali. Lo strumento individuato è il Programma Statistico Regionale, la cui agenda si articola su tre livelli strategici:

-          la programmazione e il consolidamento delle attività statistiche dell'Ente Regione, guidate dal Programma Statistico, realizzate tramite l'azione di raccordo svolta dal Tavolo dei Referenti Statistici;

-          la progressiva integrazione tra Programma Statistico Regionale e Programma Statistico Nazionale attribuendo alla Regione, la responsabilità di programmare le attività statistiche di rilievo non nazionale o di sperimentazione; il luogo istituzionale è rappresentato dalla commissione paritetica Istat-Regioni in materia statistica, presso la Conferenza Stato-Regioni, con l'istruttoria interregionale del Cisis;

-          la realizzazione dell'informazione statistica necessaria a sostenere le politiche regionali e locali in modo coordinato con il Sistema Statistico Regionale, in particolare con la Città Metropolitana di Bologna, le Province e i Comuni; tutte le azioni vengono coordinate dalla Regione, tramite il Comitato Statistico Regionale.

Particolare rilievo assume la realizzazione del Censimento generale dell’Agricoltura del 2021 e le successive progettazione e realizzazione della diffusione dei risultati. Il ruolo della Regione nelle attività censuarie è definito dal Piano Regionale di Censimento validato da Istat e approvato dalla Giunta regionale.

Le progettualità evolutive riguardano la produzione di statistiche anche di dettaglio territoriale utilizzando metodi avanzati di stima e innovazioni per una produzione più efficiente dei dati basata sulle nuove opportunità offerte dalla trasformazione digitale.

In continuità con le attività già in corso, le azioni sui Sistemi Informativi Geografici regionali si articola su quattro filoni di intervento:

-          miglioramento ed aggiornamento delle basi dati che costituiscono la cartografia di base regionale in forma di dato digitale: sono svolte specifiche azioni per la dotazione di ortofoto ad alta risoluzione, Database Topografico regionale e Cartografia Tecnica topografica; rafforzamento delle modalità di gestione dei dati catastali attraverso la gestione dei servizi SigmaTer e attraverso strumenti migliorativi per l’utilizzo di cartografie derivate dai dati catastali;

-          la produzione di cartografia digitale tematica, come quelle storiche o dell'uso del suolo, nonché la produzione di cartografie di derivate, utili a dare sostegno a diverse politiche territoriali; il miglioramento delle basi dati con valenza di “chiave territoriale” come il completamento dei database “vie e numerazione civica”; il miglioramento della rappresentazione dei Limiti Amministrativi comunali; lo sviluppo ed il perfezionamento della base dati della sentieristica regionale;

-          lo sviluppo, la gestione e la diffusione generale dei servizi di catalogo e fruizione dei dati geografici dell’Ente, aperto ad Agenzie regionali ed Enti Locali, come punto di accesso centrale a disposizione delle diverse tipologie di utenti, come parte del Repertorio Nazionale Dati Territoriale e della Direttiva INSPIRE. In quest’ambito sono resi fruibili gli strumenti di catalogazione di dati geografici, il geoportale e i sistemi di navigazione cartografica 3D per la ricerca, la visualizzazione e lo scarico dei dati digitali, i servizi web cartografici digitali aperti; in queste azioni si collocano anche i servizi dell’Archivio Cartografico regionale;

-          il supporto alla produzione di applicazioni web geografiche, sia di tipo generale che tematico attraverso l’infrastruttura Moka-CMS, che consente all’Ente di rendere fruibili specifiche analisi e funzioni sui dati territoriali.

Gli sviluppi strategici riguardano il perfezionamento della produzione e la gestione dei dati geografici e topografici digitali, anche in forma cooperativa, la loro piena diffusione alle diverse tipologie di utenza, il raccordo con il livello nazionale per l'adozione di standard comuni, l’elaborazione e l’analisi di informazioni geografiche a supporto delle funzioni dell’Ente e del territorio.

In tema di riordino territoriale e istituzionale, con riferimento ai contributi alle Unioni per incentivare le gestioni associate delle funzioni comunali, si conferma con un leggero aumento lo stanziamento del 2020 a sostegno del Programma di riordino triennale concluso, che ha realizzato un ampio piano di sviluppo delle Unioni più in difficoltà in attuazione di specifici accordi triennali sottoscritti nel 2018 con la Regione Emilia-Romagna e ha promosso il consolidamento delle altre Unioni. Uno sforzo finanziario notevole, quindi, a supporto di enti investiti dalla l.r.13/2015 di importanti funzioni a tutela e sviluppo dei territori, ai quali la Regione attribuisce un ruolo strategico di crescita del sistema degli enti locali. Nel 2021 in particolare sarà elaborato il nuovo Programma di riordino territoriale triennale (PRT 2021-2023), che darà nuovo impulso all’associazionismo intercomunale nel suo insieme, coordinando il più possibile le sue misure con altre linee finanziarie a favore di comuni e unioni. Inoltre, sarà approvato un nuovo bando che metterà a disposizione delle Unioni più fragili specifiche risorse per poter conferire incarichi di Temporary Manager a supporto della riorganizzazione e del miglioramento delle gestioni.

Per le fusioni di Comuni, si confermano le previsioni del 2020 e si prevedono accantonamenti per garantire la copertura di eventuali futuri progetti di legge di fusione.  

Per il 2021 sono aumentate le risorse a bilancio quale contributo annuale alle associazioni regionali delle autonomie locali (Anci, Upi, Uncem) in funzione di nuove progettualità di sistema.

Confermato nel bilancio 2020 e successivi lo stanziamento previsto ai sensi della L.R. n. 11/2019 per la concessione di contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno richiesto ed ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

Con riferimento al trasferimento di funzioni e attività previste dalla LR 13/2015 alla Città Metropolitana, alle Province, alle Destinazioni Turistiche, ad AIPO, ad Arpae, ad Agenzia Lavoro e agli enti parchi, confermate le per il 2021 le risorse di oltre 19 milioni di euro per l’esercizio delle funzioni trasferite, nel corso del prossimo esercizio l’amministrazione insieme a tutti gli enti coinvolti saranno impegnate, dopo sei anni entrata in vigore della LR 13/2015, nel monitoraggio del funzionamento delle previsioni della nella revisione della LR 13/2015 per verificarne il livello di coerenza con gli obiettivi istituzionali della Regione e degli Enti stessi alla luce del consolidamento istituzionale avvenuto dal 2015.

La trasformazione digitale, insieme al ricambio generazionale e all’estensione dello smart working, stanno cambiando le coordinate tradizionali dell’organizzazione del lavoro pubblico. Nel 2021 la Regione sarà impegnata nell’accompagnare e sostenere questo cambiamento garantendo il completo superamento del precariato, sostenendo il ricambio generazionale con nuove professionalità, ridisegnando i processi con modelli digital first, accompagnando lo sviluppo delle competenze con l’Accademy e la formazione continua aperta a tutti e rivedendo tutti gli strumenti di performance management per garantire un monitoraggio dinamico delle prestazioni e delle professionalità.

Nel biennio 2021 è previsto il completamento delle procedure concorsuali avviate nel 2019 e l’avvio dei concorsi per la dirigenza, l’adozione del POLA e l’estensione del ricorso allo smart working come leva di cambiamento della cultura organizzativa, l’avvio dell’onboarding dei neo assunti e il sostegno alla crescita di professionalità con la formazione continua e a distanza sul lavoro in digitale e multidisciplinare, il rilancio delle iniziative di alta formazione per il management regionale del futuro, l’adeguamento dinamico dell’organizzazione agli obiettivi di mandato della XI legislatura e l’avvio del nuovo sistema di performance management basato sulle prestazioni digitali.

In particolare, nel 2021 l’amministrazione sarà impegnata nelle seguenti attività principali:

-          Accompagnare la revisione organizzativa per adeguare dinamicamente la struttura regionale agli obiettivi di mandato della XI legislatura consolidando il superamento dell’IBACN, la riorganizzazione dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, il sostegno all’adeguamento organizzative dalla Direzione sanità per il sostegno all’emergenza Covid ma soprattutto intervenendo per sostenere le strutture regionali nell’adeguare i propri modelli organizzativi interni e i propri processi alla trasformazione digitale e alla estensione dello smart working;

-          Supportare l’organizzazione regionale con misure formative a distanza e potenziamento dei servizi di comunicazione URP e Orma (aumento delle misure di formazione e assistenza a distanza);

-          Adottare il POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile) per sviluppare lo smart working fino al 60% garantendo accompagnamento alla trasformazione dei comportamenti organizzativi e dei profili professionali

-          Completare entro il 2021 tutti i concorsi previsti nel piano dei fabbisogni 2019/2021 ed in particolare i sei concorsi previsti per il rinnovo della dirigenza regionale;

-          Completare il superamento del precariato, valorizzando il personale regionale e garantendo il ricambio generazionale tramite oltre 400 assunzioni da concorso e avviando a processi di on-boarding per garantire in tempi inferiori ai 6 mesi il trasferimento di competenze

-          Rivedere i sistemi di rilevazione delle performance individuali e organizzative tramite l’analisi delle attività digitali per garantire al top e middle management strumenti di bilanciamento dinamico dei carichi di lavoro assegnate ai gruppi smart

-          Riorganizzare i servizi digitali di informazione ai cittadini introducendo in almeno 50 servizi regionali un CRM unico e federato con l’URP in grado di coinvolgere progressivamente tutti i servizi regionali con l’obiettivo di garantire un presidio uniforme e coordinato dei servizi informativi a cittadini e stakeholder.

In tema di partecipazione, in attuazione della legge regionale 15/2018 sulla partecipazione, nel corso del 2021 le risorse messe a bilancio consentiranno di promuovere bandi in attuazione della legge con risorse confermate e semplificazioni amministrative per agevolare enti e associazioni beneficiari. In attuazione della medesima legge, la Giunta si impegna in azioni di sviluppo delle competenze del personale impiegato in attività di partecipazione su temi chiave e con percorsi formativi dedicati. Si svilupperà inoltre una nuova piattaforma per la partecipazione digitale quale strumento che consenta a tutto il sistema regionale di sviluppare percorsi decisionali inclusi a tutti i livelli.

In tema di giustizia e semplificazione, nel triennio 2021-2023, sono molteplici i filoni di attività su cui le risorse dedicate consentiranno di lavorare.

Nel 2021 prenderà avvio il nuovo progetto “ER4Justice – Next Generation” programma di borse di ricerca in situazione negli Uffici giudiziari regionali dedicate all’innovazione digitale (remotizzazione dei flussi di lavoro, registri informatizzati, completamento del PCT e introduzione del PPT, ecc.) e di ricerca applicata sulla giustizia predittiva nell’analisi per la prevenzione dei fenomeni criminali di stampo mafioso. Il progetto verrà realizzato con la collaborazione di Fondazione CRUI, di tutti gli Atenei regionali e degli Uffici giudiziari del distretto.

Proseguiranno poi le attività legate al progetto “DigIT-ER” sulla rete regionale di Uffici di Prossimità che gode di un finanziamento di 2,1 milioni di euro a valere sul PON Governance - Capacità Istituzionale 2014/2020. Parallelamente si lavorerà, in collaborazione con Lepida ScpA, sull’implementazione e sviluppo di una piattaforma regionale di servizi di giustizia digitale (gestione TSO/ASO; procedure istituti protezione giuridica; opposizioni alle sanzioni amministrative, ecc.) dedicati alle amministrazioni territoriali, con particolare focus sulle Unioni di Comuni.

La voce più consistente degli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2021-2023 dall’Assessorato agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca – Direzione generale agricoltura, caccia e pesca, è rappresentata dal cofinanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020, che ammonta complessivamente a circa 25,7 milioni di euro per l’anno 2021.

Tali risorse sono destinate prioritariamente:

-          al rafforzamento delle capacità competitive e di sostenibilità economica dell'impresa agricola e delle imprese agroalimentari, alla promozione della diversificazione dell'attività agricola ed al rafforzamento delle filiere, al sostegno ed all'incremento del ricambio generazionale nel settore agricolo;

-          allo sviluppo di una agricoltura sostenibile, in grado di ridurre gli impatti negativi sull’ambiente naturale delle attività agricole, contrastare i cambiamenti climatici e di preservare la biodiversità agricola e nella rete natura 2000;

-          alla qualificazione delle aree montane per contrastarne l'abbandono, a promuovere interventi per l'accessibilità alla banda larga e l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali; a promuovere lo sviluppo locale partecipativo con una programmazione specifica attraverso l’operato dei GAL;

-          al trasferimento della conoscenza e al trasferimento tecnologico partendo dalle necessità d'innovazione delle imprese per applicare le migliori pratiche e tecnologie.

Al fine di sostenere il mantenimento della produzione bieticola e garantire le necessarie rotazioni degli ordinamenti colturali, è stata prevista l’attivazione di un regime di aiuto in de minimis per le imprese agricole che coltivano barbabietola da zucchero, anche in considerazione della particolare efficacia della coltura come migliorativa della fertilità dei terreni. Per tale intervento sono state stanziate risorse pari a 1,5 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022.

Per le attività di miglioramento genetico del bestiame è stato autorizzato, per gli anni 2021 e 2022, un finanziamento integrativo che si aggiunge alle risorse statali trasferite per la realizzazione dei programmi annuali per la raccolta dati in allevamento tesi alla realizzazione dei programmi genetici, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2001 (Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle Regioni ai sensi dell' art. 4, comma 1, del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143). Il finanziamento integrativo ammonta ad 500 mila euro per il 2021 e 100 mila euro per il 2022.

Un’ulteriore azione a sostegno delle aziende agricole è costituita dal finanziamento dei Consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese, tramite gli organismi di garanzia, per la concessione di contributi a favore delle imprese agricole con priorità per quelle colpite dalle fitopatie in un’ottica pluriennale. Lo stanziamento per i consorzi fidi è pari a 1,8 milioni di euro per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Nell’ambito della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) un altro obiettivo importante è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi e dalla realizzazione di un sistema informativo integrato che renda più efficiente l’intero processo di gestione e pagamento dei contributi. In quest’ottica l’investimento nel potenziamento dei sistemi informativi agricoli costituisce un fattore determinante di successo e un obiettivo qualificante delle politiche regionali in materia di agricoltura, da perseguire in stretto raccordo con l’Organismo pagatore AGREA. Le risorse previste nel 2021 ammontano a 922 mila euro alle quali si aggiungono 2,6 milioni di euro per il funzionamento di Agrea.

Altro obiettivo fondamentale nell’ambito delle politiche condotte dall’Assessorato è costituito dalla promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna che, oltre a costituire un patrimonio culturale da preservare, rappresentano un elemento di competitività e attrattività territoriale da giocare in sinergia con altri settori (turismo, attività produttive) a vantaggio dell’intera economia regionale. A tal proposito occorre ricordare che l’Emilia–Romagna è la regione più rappresentativa a livello nazionale ed europeo per le produzioni agroalimentari di qualità, sia come numero di denominazioni che come valore, visto che il 46% del valore dei primi dieci prodotti certificati DOP e IGP italiani è determinato da produzioni emiliano – romagnole.

Per questa ragione è fondamentale proseguire nell’impegno finalizzato alla diffusione della cultura enogastronomica regionale e della conoscenza, in Italia e all'estero, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, ottenuti con tecniche rispettose della salute dell'uomo e dell'ambiente. Le risorse previste sul 2021 per tali attività sono pari a circa 1,4 milioni di euro. Si evidenzia inoltre che tra gli obiettivi di valorizzazione, un obiettivo specifico riguarda il patrimonio tartufigeno regionale, a cui sono destinati ulteriori 100 mila euro circa per l’anno 2021 e complessivamente 220 mila euro nel triennio.

Per le attività di promozione e sviluppo dell'agriturismo e multifunzionalità delle aziende agricole sono state inoltre previste 250 mila euro per l’anno 2021.

Il settore Fitosanitario rappresenta un altro ambito di intervento regionale di importanza fondamentale, senza il quale sarebbero messi a rischio l’import e soprattutto l’export di molte produzioni regionali. Le attività di controllo e contenimento delle nuove malattie e il supporto tecnico necessario per soddisfare i protocolli di importazione ed esportazione al di fuori dell’Unione Europea vengono svolti in applicazione delle normative comunitarie e nazionali. Le risorse destinate a questa attività ammontano a 860 mila euro. per l’anno 2021 e complessivamente ad 2,4 milioni di euro nel triennio.

L'attività della Regione Emilia – Romagna in materia faunistico – venatoria è da sempre orientata al conseguimento dell'obiettivo generale di ripristinare il necessario equilibrio tra fauna selvatica ed attività agricola e forestale attraverso una efficace gestione venatoria e lo svolgimento delle attività di prelievo in controllo e di prevenzione. Rispetto a questo settore c’è da sottolineare che a partire dal 2016 la Regione ha assunto, per effetto del riordino istituzionale, la gestione diretta di una serie di attività. Le risorse previste sul 2021 sono pari a circa 2,4 milioni di euro e complessivamente a circa 7,2 milioni di euro nel triennio. Tra i principali interventi del 2021 si evidenziano, 1,1 milioni di euro 1 per contributi per interventi di prevenzione ed indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo, 400 mila euro per contributi in conto capitale per investimenti in prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica, di cui alla legge regionale 8/1994; e 400 mila euro per spese dirette, per l’acquisizione di servizi di raccolta, trasporto e smaltimento di carcasse di animali selvatici morti sulle strade regionali, di cui alla legge regionale 8/1994;

Per quanto riguarda il settore della pesca sono stati predisposti gli stanziamenti dei capitoli relativi alle quote di competenza della UE (50%), Stato (35%) e cofinanziamento regionale (15%) per l’attuazione delle attività riguardanti il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Le principali linee di azione sono rivolte a:

-          promuovere e favorire un’acquacoltura e una pesca sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative, competitive e basate sulle conoscenze.

-          promuovere l’attuazione della Politica Comune della Pesca.

-          aumentare l’occupazione e la coesione territoriale.

-          favorire la commercializzazione e la trasformazione.

-          favorire l’attuazione della Politica Marittima Integrata (PMI).

Le risorse previste a titolo di cofinanziamento FEAMP sono pari a circa 1,98 milioni di euro per il 2021.

Al settore della pesca, oltre ai cofinanziamenti FEAMP, anche a fronte di attività in cui la Regione è subentrata a seguito del riordino istituzionale quali per esempio la gestione degli incubatoi e delle acque interne, sono destinate ulteriori risorse per circa 916 mila euro per l’anno 2021 e complessivamente circa a euro 1,9 milioni di euro nel triennio.

Nell’ambito delle attività del settore della pesca, è stato previsto per l’anno 2021, un intervento straordinario a sostegno delle imprese di pesca e delle imprese acquicole per l’allevamento delle vongole finalizzato alla mitigazione degli impatti arrecati dagli eccezionali eventi di anossia delle acque marine verificatisi nei mesi di settembre e ottobre 2020, a tal fine, la Regione è autorizzata a concedere un contributo straordinario in regime “de minimis” alle imprese emiliano-romagnole dedite alla pesca delle vongole (Chamelea Gallina), nonché alle imprese acquicole per l'allevamento delle vongole veraci (tapes spp). Per l’intervento sono stati stanziati 400 mila euro sull’anno 2021.

Per le politiche inerenti alla difesa del suolo, della costa e di prevenzione e messa sicurezza del territorio, alla prevenzione e tutela ambientale e alla protezione civile, la manovra di Bilancio 2020-2022 complessivamente mette a disposizione come risorse regionali sulla prima annualità circa 57,3 milioni di euro.

All’interno di quest’importo significative sono le risorse a destinare ad interventi di difesa del suolo e della costa intesi come attività volte alla prevenzione e alla sicurezza del territorio, che ammontano a 14,520 milioni di euro e per 16,703 milioni di euro per azioni di sostegno al sistema della protezione civile, diretto e indiretto.

All’interno delle attività prioritarie per la prevenzione e alla sicurezza del territorio sono state previste risorse finalizzate alla prevenzione, e alla mitigazione del rischio idraulico, idrogeologico e costiero. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria della rete idrografica superficiale, di consolidamento e sistemazione dei versanti e della costa, azioni per fronteggiare situazioni di grave pericolo e per realizzare interventi di somma urgenza. Prosegue inoltre il finanziamento teso a garantire la manutenzione ordinaria della rete idrografica, dei versanti e della costa, nell’ottica di proseguire nella strategia di prevenzione dai rischi naturali. Risultano altresì finanziati all’interno di quest’importo si segnala il servizio di piena, indagini geognostiche e rilievi finalizzati alla predisposizione di progetti esecutivi, l’aggiornamento della carta geologica, pedologica e dei rischi.  

Si conferma il sostegno al sistema della Protezione Civile Regionale, proseguendo l’azione per rendere diffuse ed omogenee le condizioni di operatività ed intervento efficace ed efficiente, attraverso il potenziamento del coordinamento e del presidio territoriale sia con le istituzioni che con il mondo del volontariato e dell’associazionismo risultano elementi strategici e fondamentali per affrontare eventuali condizioni di emergenze sul territorio, unitamente a investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature a disposizione per gli interventi.

L’impegno sul versante delle Politiche ambientali si concentra in maniera significativa con la messa a regime unitamente all’implementazione del quadro delle azioni previste nell’ambito della iniziativa “4.5 milioni di alberi in Emilia-Romagna, un albero per ogni abitante” avviata nel corso del 2020: a tal fine vengono stanziate risorse per un importo pari a 3,4 milioni di euro, sia per incentivare rimboschimenti di pianura.

In particolare, saranno sostenuti investimenti di rimboschimento da parte dei comuni in aree di pianura, e proseguirà il finanziamento della distribuzione da parte dei vivai accreditati delle piantine ai cittadini che ne faranno richiesta.

Viene riproposto il rifinanziamento per l’anno 2021 della iniziativa “Bike to Work” per un importo pari a 1 milione di euro, composto sia da mezzi regionali che statali, presenti nell’avanzo vincolato di amministrazione con particolare riferimento al sostegno dei percorsi in sicurezza casa-lavoro.

Proseguirà l’azione per sostenere le attività di bonifiche siti inquinati stanziando risorse, destinate a supportare la progettualità necessaria per quantificare gli oneri di bonifica per quegli enti locali che si trovano a dover affrontare situazioni di elevata criticità sul proprio territorio.  

Nell'ambito delle politiche destinate alle azioni di prevenzione della produzione di rifiuti si riconfermano le risorse pari a 5 milioni di euro che contribuiscono a definire il “Fondo Economia Circolare” finalizzati all’assegnazione di premialità ai comuni che risultano maggiormente virtuosi dal punto di vista degli obiettivi fissati sia dalla legge che dal piano regionale rifiuti. L’obiettivo nel medio termine del periodo è quello di andare ad aggiornare le strategie afferenti al tema dell’economia circolare, in funzione anche dei risultati ottenuti e di fabbisogni di intervento emergenti.

Per quanto attiene gli enti strumentali si confermano gli importanti e fondamentali contributi per la gestione di Arpae, mettendo a disposizione 15,5 milioni di euro, che vede un incremento di 1 milione di euro da destinare al “progetto demanio”. Si evidenzia che tale voce pur figurando come incrementale per Arpae lo è solo in maniera figurativa in quanto tali oneri sono tuttora sostenuti dalla amministrazione regionale. Per cui tratta di uno spostamento della spesa sostenuta ora dalla Regione ad Arpae, che gestisce la materia attinente le concessioni del demanio idrico.

Per quanto riguarda le Politiche per la Montagna, a partire dal 2021 vengono stanziati 5 milioni di euro per ciascun anno, per un totale nel triennio di 15 milioni di euro, per il Fondo Regionale della Montagna per sostenere gli interventi nelle zone di montagna ad opera delle forme associative dei comuni montani.

Constatato il rilevante successo avuto dal bando Montagna 2020, finalizzato a sostenere la residenzialità nelle zone montane e la riqualificazione del patrimonio edilizio, confermata la strategicità che riveste il mantenimento e la crescita del numero di persone che vivono e che scelgono di andare a vivere in montagna per le prospettive di sviluppo economico e sociale, viene assicurata per il 2021 una dotazione di 10 milioni di euro attraverso l’utilizzo di risorse vincolate presenti nell’avanzo di amministrazione dell’Ente.

Per sostenere il quadro complessivo delle esigenze dei territori ricompresi in aree naturali protette, la Rete Natura 2000 e garantire il supporto alla funzionalità degli Enti di gestione, viene complessivamente destinata una quota di risorse regionali pari a 7,5 milioni di euro. Questa prima linea di azione proposta prevede un incremento pari a 309 mila euro della dotazione dei contributi di funzionamento degli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità che, negli ultimi anni, a seguito della trasformazione delle province e alle difficoltà più generali degli enti locali, ricevono trasferimenti sempre maggiori dalla Regione. La seconda linea di azione è la proposta di attivare un Programma Straordinario di Investimenti finalizzato al recupero e alla valorizzazione delle risorse ambientali, mettendo a disposizione 1,2 milioni di euro per ciascuna annualità del periodo 2021-2023. Vengono garantite, con un incremento di 293 mila euro, le principali voci a supporto delle politiche di gestione del patrimonio forestale regionale: dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei vivai regionali, alla attività inerenti ai piani di assestamento forestale, alle risorse destinate alla vigilanza ecologica e al contrasto agli incendi boschivi. Inoltre, viene raddoppiata, da 80 mila a 180 mila euro, la quota di risorse a disposizione per la manutenzione dei percorsi escursionistici.

È importante proseguire con l’azione di sostegno agli enti locali per l’implementazione della L.R.24/2017, inerente all’innovazione delle politiche di pianificazione del territorio. Per sostenere l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali, viene messo a disposizione 1 milione di euro per un nuovo bando rivolto agli enti locali. Unitamente a tale azione si sviluppano azioni di supporto e coordinamento finalizzati alla analisi e alla implementazione delle previsioni di pianificazione del territorio.

Le politiche per le Pari Opportunità potranno contare su un incremento di 250 mila euro per ciascuna annualità del triennio considerato, portando le risorse regionali sul 2021 a 2,095 milioni di euro, che saranno utilizzate per sostenere enti locali, associazioni, organizzazioni e onlus nella promozione, elaborazione e realizzazione di progetti e attività destinati al conseguimento delle pari opportunità, al contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate al genere, come di quelle derivanti  dall’orientamento/identità sessuale.

Una quota pari a 20.000 euro è, invece, rivolta all’acquisizione di prestazioni professionali e specialistiche a supporto delle azioni previste dalla normativa regionale in materia


Art. 1

Stati di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Per l’esercizio finanziario 2021 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.624.105.786,35 e di cassa per euro 17.231.468.115,34 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.624.105.786,35 e pagamenti per euro 17.014.335.836,11 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

2. Per l’esercizio finanziario 2022 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.625.467.362,77 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.625.467.362,77 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

3. Per l’esercizio finanziario 2023 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.365.371.519,76 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.365.371.519,76 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

Art. 2

Allegati al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio:

 

a) il prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 1);

 

b) il riepilogo generale delle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

c) il prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

d) i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

e) il quadro generale riassuntivo delle entrate (per titoli) e delle spese (per titoli) (allegato 5);

 

f) il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 6);

 

g) il prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione ed elenchi analitici delle quote accantonate (a/1), vincolate (a/2) e destinate (a/3) (allegato 7);

 

h) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato (allegato 8);

 

i) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 9);

 

j) il prospetto dei limiti di indebitamento (allegato 10);

 

k) la nota integrativa (allegato 11) recante i riferimenti di cui ai successivi allegati 14, 15 e 18;

 

l) l’elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 12);

 

m) l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste (allegato 13);

 

n) l’elenco analitico delle quote vincolate del risultato presunto di amministrazione (allegato 14);

 

o) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 15);

 

p) l’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2021 - 2023 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 16);

 

q) l’elenco degli impegni assunti negli esercizi precedenti al 2016 finanziati mediante ricorso all’indebitamento (allegato 17).

 

Art. 3

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2021 è determinato per l'esercizio medesimo in euro 670.000.000,00.

 

Art.4

Attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011

 

1. Per l’attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari, con proprio atto, le variazioni inerenti la gestione sanitaria per l’iscrizione delle entrate, nonché delle relative spese.

 

Art. 5

Rinuncia all'esecuzione di crediti di modesta entità

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre la rinuncia ai crediti che la Regione vanta in materia di entrate di natura non tributaria, quando il costo delle operazioni di accertamento, riscossione e versamento sia valutato eccessivo rispetto all'ammontare delle singole partite di credito, ed a condizione che queste ultime non superino singolarmente la somma di euro 12,00.

 

Art. 6

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei

mutui e prestiti già autorizzati negli anni precedenti

 

1. In applicazione dell’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 118/2011 è autorizzato, per l’anno 2021, il ricorso al debito, per far fronte ad effettive esigenze di cassa, fino all’importo complessivo di euro 702.161.120,91, a copertura del presunto disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2020 determinato dalla mancata stipulazione dei mutui autorizzati dall’art. 6 della legge regionale 10 dicembre 2019, n.31 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022) rideterminati dall’art. 5 della legge regionale 31 luglio 2020, n.3.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo, oneri fiscali esclusi, e per la durata massi­ma dell'ammortamento di trenta anni.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2021.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'as­sunzione dei mutui e prestiti obbligazionari predetti con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dalla presente legge.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di inte­ressi dei mutui è garantito dalla Regione mediante la iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per la effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare incarico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L’onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo, comprensivo dei corrispondenti oneri fiscali, trova la copertura nel bilancio di previsione, nell’ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50, Programmi 1 e 2.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2023 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo risultino meno onerose di quanto previsto al comma 6, o che le operazioni stesse in tutto od in parte debbano essere dilazionate nel tempo, od avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sulla entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rien­trano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 7

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti è autorizzato il ricorso all’indebitamento rispettivamente per euro 66.238.533,67 nel 2021,  euro 78.952.631,58  nel 2022 ed euro 110.000.000,00 nel 2023, nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, con particolare riferimento all’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n.243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione), nel rispetto dell’articolo 3, commi da 16 a 21-bis, della legge 24 dicembre 2003, n.350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Legge finanziaria 2004’) e dell’art. 62 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 nonché all’osservanza di quanto recato dall’art. 62 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo e per la durata non superiore alla vita utile dell'investimento.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione 2021 - 2023.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre l’indebitamento con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dal presente articolo.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante l'iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per l'effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare in carico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L'onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo trova la copertura nel bilancio di previsione 2021 - 2023, nell'ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50 Debito pubblico, Programma 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari e Programma 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2023 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 risultino meno onerose di quanto previsto al presente articolo, o che le operazioni stesse in tutto o in parte debbano essere dilazionate nel tempo, o avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sull'entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 8

Disposizioni relative all'accensione di anticipazioni di cassa

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto l'accensione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa, disponendo nello stesso atto le conseguenti variazioni di bilancio.

 

Art. 9

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2021.


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