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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato)

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Oggetto n. 6023
Presentato in data: 23/11/2022
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025". (Delibera di Giunta n. 2038 del 21 11 22)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2023-2025

 

 


RELAZIONE

 

Il Bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2023-2025

 

Premessa

Il progetto di legge di approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 è stato costruito in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2023 approvato a giugno e nella Nota di aggiornamento al DEFR, approvato dalla Giunta regionale il 02 novembre 2022.

 

1. Situazione economica generale

La Banca d’Italia, nel suo aggiornamento congiunturale sull’economia della Regione Emilia-Romagna pubblicato a novembre, rileva che nei primi sei mesi dell’anno in corso in Emilia-Romagna è proseguita la fase espansiva che ha interessato tutti i settori di attività economica, con un aumento tendenziale del prodotto di circa il 6 per cento.

Le aspettative per i mesi finali dell’anno in corso e gli inizi del prossimo sono improntate alla cautela, condizionate da fattori di rischio quali i rincari dei beni energetici, l’incertezza sugli sviluppi del conflitto in Ucraina e le difficoltà di approvvigionamento di input produttivi. Le stime di crescita per il 2023 sono state ridimensionate in corso d’anno, risultando appena positive per il complesso del Paese. L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) continua a rappresentare un elemento cruciale di impulso sia alla domanda sia alla trasformazione digitale ed ecologica del sistema economico.

La presentazione della manovra di bilancio avviene in un momento estremamente critico per la nostra Regione e per l’intero Paese, caratterizzato dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime, dall’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione con rilevanti ricadute negative sui bilanci delle famiglie e delle imprese. La legge di bilancio che il Governo nazionale si appresta a varare dovrà quindi prevedere misure specifiche per fronteggiare tali criticità e sostenere l’economia del paese, oltre a prevedere misure specifiche volte a garantire l’erogazione dei servizi essenziali, tra cui la tenuta del servizio sanitario nazionale alla luce dei significativi maggiori costi emergenti.

 

2. Rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo: manovre di finanza pubblica.

Il 24 ottobre in Conferenza Stato-Regioni sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".

Nel documento approvato si evidenzia che per superare efficacemente l’attuale situazione imprevedibile, contraddistinta dalla situazione di conflitto ucraino, nonché dall’aumento straordinario dei costi energetici e delle materie prime, occorre rafforzare il rapporto e il dialogo tra cittadini, imprese, corpi sociali e, soprattutto, tra istituzioni, nazionali e territoriali.

Le Regioni sono convinte che un corretto rapporto interistituzionale, ben sperimentato durante la pandemia, sia la ricetta giusta anche per superare l’attuale di crisi economica e sociale, in modo unitario, attraverso la piena collaborazione tra Stato, Regioni, Province e Comuni, seguendo i valori dettati dalla Costituzione. Per questo occorre partire dai territori, valorizzando il ruolo delle Regioni quali hub territoriali in grado di definire con efficacia, anche attraverso la legislazione, la programmazione e il coordinamento.

In questo contesto, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sottolinea l’urgenza di adottare, già a partire dalla prossima legge di bilancio, soluzioni rispetto alle seguenti tematiche:

Equilibri dei bilanci regionali, sottoposti a dura prova a causa:

-          di maggiori costi energetici e di funzionamento per le proprie organizzazioni;

-          della compensazione del maggiore gettito della tassa automobilistica da riservare allo Stato, relativi agli anni dal 2014 al 2022, in applicazione dell'articolo 1, comma 322, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 per cui si ritiene almeno doverosa una rateizzazione della restituzione in quanto mancano 3 mesi al termine dell’esercizio;

-          delle minori entrate 2021 e 2022.

Trasporto Pubblico Locale:

-          Compensazioni minori ricavi da tariffa per aziende TPL anno 2021.

Il Governo aveva fornito rassicurazioni sulla copertura dei minori ricavi da tariffa alla stregua di quanto accaduto per il 2020. Al momento non risultano esserci iniziative nazionali in ordine a questa criticità (stima 950 milioni di euro).

-          Maggiori costi energetici /carburanti.

Le aziende hanno registrato impennate anche importanti dei costi energetici e carburanti. Il fondo, di cui all’art. 9, comma 1, del DL 115/2022, nonostante l’incremento previsto nel DL Aiuti ter, (in totale 140 milioni di euro) è assolutamente insufficiente, aggirandosi il reale fabbisogno per il 2022 del settore intorno alla cifra di circa 420 milioni di euro per i maggiori costi energia elettrica e 65 milioni di euro per i carburanti solo per il periodo gennaio – aprile2022.

-          Adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato

Si ricorda l’obbligo da parte delle Regioni e delle Province autonome di adempiere all’adeguamento del corrispettivo che si traduce in una spesa obbligatoria per i bilanci regionali.

Sanità:

-          Livello del fabbisogno sanitario nazionale;

-          Maggiori costi fonti energetiche;

-          Riforma della medicina territoriale;

-          Investimenti.

 

Investimenti territoriali: in sinergia istituzionale con gli Enti locali.

-          Incremento delle risorse per gli investimenti regionali di cui al comma 134, articolo 1, della legge 145/2018 anche per quanto riguarda il caro materiale legato alle opere pubbliche.

-          Incremento delle risorse in materia di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico (art.20- legge 67/1988).

-          Coinvolgimento diretto delle Regioni e delle Province autonome nell’eventuale proposta di aggiornamento del PNRR.

-          Aumento costi dei materiali per le opere pubbliche (non solo per il PNRR).

-          Proroga anche per il 2023 della norma di cui all’art. 11 ter, c.3, del DL 4/2022.

 

3. Il pareggio di bilancio

Dal 2015, anticipando il principio di pareggio di bilancio previsto dalla Legge 243/2012 in applicazione della Legge Costituzionale che ha introdotto tale obbligo in Costituzione, le Regioni a statuto ordinario sono assoggettate ad un nuovo sistema di vincoli del patto di stabilità interno. Sono state abrogate le precedenti norme basate sul solo controllo dei tetti di spesa per introdurre norme basate sull’equilibrio del bilancio.

Con la legge 12 agosto 2016, n. 164, sono state apportate modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti Locali. In particolare, a decorrere dal 2017, ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, viene richiesto ai predetti enti di conseguire l’equilibrio fra le entrate finali e le spese finali, espresso in termini di competenza.

L’art. 9, comma 1 della Legge n. 243/2012 dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia nella fase di previsione che di rendiconto un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Il successivo comma 1-bis specifica che:

-          le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011;

-          le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

Il citato art. 9 stabilisce altresì che per gli anni dal 2017 al 2019, con la Legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, l’introduzione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa tra le entrate e le spese finali.  Dal 2020, in via definitiva, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

La legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (L. 145/2018), ha disposto che, a partire dal 2020 le disposizioni dell’articolo 1, comma 820 si applicano anche alle regioni a statuto ordinario

La legge di bilancio 2019 prevede inoltre che a decorrere dall’esercizio 2021 per le Regioni cessino di avere applicazione i commi 465 e 466, da 468 a 482, da 485 a 493, 502, da 505 a 508 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, i commi da 787 a 790 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e l’articolo 6-bis del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, con il conseguente utilizzo dei prospetti e delle aggregazioni di entrata/spesa previsti dal d.lgs 118/2011 come anche esplicitato nella circolare n.5 del 9 marzo 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali di cui agli articoli 9 e 10 della legge 243/2012.

 

4. Il bilancio regionale

Il Bilancio è stato predisposto a legislazione vigente (ovvero sulla legge di bilancio dello Stato per il 2022).

La manovra di bilancio 2023-2025, si pone un duplice obiettivo: da un lato fronteggiare l’attuale contesto di crisi economica e sociale e garantire l’equilibrio economico finanziario e la sostenibilità della programmazione sanitaria oltre che la continuità dell’esercizio delle altre funzioni proprie regionali, dall’altro creare le condizioni per la ripartenza economica e sociale della regione. Per questo i principi ispiratori della manovra possono essere così sintetizzati: attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato, garantire la programmazione sanitaria,  priorità alla programmazione dei fondi europei 2021-2027, promozione di politiche di investimento da realizzare prevalentemente in autofinanziamento, mantenimento della spesa sociale, tutela delle categorie e delle fasce maggiormente colpite dalla crisi, consolidamento del livello dei servizi, utilizzo delle risorse del PNRR messe a disposizione delle regioni. Il tutto in invarianza della pressione fiscale e con il contenimento delle spese di funzionamento.

Per il 2023 infatti la Regione Emilia-Romagna manterrà invariata la propria leva fiscale autonoma, quindi non aumenterà la pressione fiscale, pur garantendo l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale. Contribuirà a tale obiettivo il contenimento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa, attraverso l’innalzamento dell’efficienza, l’implementazione dei processi di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa.

L’andamento della spesa del personale nel bilancio 2023-2025 è coerente con il raggiungimento del pieno organico programmato e completato nel quadriennio 2019/2022 per garantire il ricambio generazionale accelerato innescato da Quota 100 e quota 102, al potenziamento organizzativo conseguente alla gestione delle misure del PNRR e del nuovo bilancio comunitario e, soprattutto, alla messa a regime dal 16 novembre 2022 del nuovo contratto nazionale di lavoro 2019-2021 che comporta riflessi finanziari nel prossimo triennio.

Le spese per il funzionamento dell’Ente sono state definite tenendo conto degli aumenti dovuti in particolare al rincaro del costo dell’energia, già verificatisi nel corso dell’anno 2022, e dei beni e servizi, come effetto dell’elevato tasso di inflazione.

Anche per il triennio 2023-2025 è necessario garantire le risorse necessarie per la fornitura di beni e sevizi destinati al funzionamento dell’Ente, tenendo conto di alcuni possibili aumenti dovuti al rincaro del costo dell’energia e delle materie prime, alla necessità di rinnovare importanti contratti in scadenza relativi alle polizze assicurative e alle necessità di trasferimento degli uffici presso le sedi del Fiera District e per la realizzazione di spazi di coworking, in attuazione delle politiche del piano di razionalizzazione.

Con riferimento alle sedi di uffici regionali è necessario dare continuità alla copertura delle spese per gli oneri di locazione, i canoni di godimento, le spese condominiali, dando seguito alle azioni già intraprese per perseguire gli obiettivi di razionalizzazione degli spazi di lavoro e la riduzione della molteplicità delle sedi di lavoro regionali per il contenimento della spesa pubblica legata al pagamento dei canoni per le sedi in locazione, attraverso strategie logistiche che soddisfino i fabbisogni dell’Ente massimizzando lo sfruttamento degli spazi delle sedi di lavoro. 

Nello svolgimento delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio regionale e dei beni assunti in locazione per fini istituzionali l’obiettivo è la messa in sicurezza dei beni e l’avvio di azioni “green” sul patrimonio immobiliare regionale: nel triennio è pertanto da prevedere un aumento delle spese relative alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dovute alla necessità di rinnovare il contratto di Global service e di prevedere interventi straordinari sul patrimonio in proprietà, tenendo conto dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. 

L’attuazione degli obiettivi del programma di mandato prevede innanzitutto la definizione del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che nella passata legislatura ha già prodotto un forte impatto in termini di riduzione della disoccupazione e che potrà quindi dare un impulso importante al rilancio sociale ed economico della regione e al miglioramento climatico ed ambientale dell’Emilia-Romagna.

Nell’ottica del rilancio e dell’accelerazione degli investimenti pubblici, per favorire la crescita dell’occupazione e del reddito, la manovra di bilancio 2023-2025 recepisce quanto previsto nell’accordo del 15 ottobre 2018 con il Governo e recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2019 (L. 145/2019). Prevede inoltre la pianificazione e l’attuazione degli investimenti pubblici previsti nell’accordo con il Governo del 5 novembre e nella prossima programmazione europea, dai Fondi strutturali al Recovery Plan.

Nel contesto definito dai principi ispiratori è possibile individuare alcune specifiche priorità di spesa:

-          consolidamento e potenziamento degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali finanziati già dal 2010 a fronte della riduzione delle risorse statali, confermando gli interventi già introdotti per l’azzeramento o la riduzione delle rette degli asili nido e per il sostegno al pagamento degli affitti;

-          completamento dei programmi dei fondi strutturali della programmazione 2014-2020 e avvio dell’attuazione della programmazione europea 2021-2027. L’attuazione dei POR-FESR ed FSE Plus e l’attuazione del FEASR, determineranno nel prossimo triennio interventi, dal sostegno alle imprese e agli investimenti pubblici fino alle politiche formative, per oltre 1,4 miliardi di euro;

-          strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesione sociale anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo, (attrattività ed internazionalizzazione, sistema fieristico e della formazione oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica);

-          salvaguardia e potenziamento del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale sia per il settore auto-filoviario che ferroviario, anche attraverso interventi volti all’elettrificazione delle ferrovie e gli incentivi all’intermodalità ferro+bus;

-          investimenti, in particolare attraverso contributi agli enti locali, contro il dissesto idrogeologico a favore delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale, per la valorizzazione e la tutela del patrimonio pubblico, per la qualificazione delle aree montane e delle aree interne;

-          incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

Le politiche per la sanità e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione.

Per quanto riguarda il fabbisogno sanitario nazionale standard, cioè il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) cui concorre lo Stato, si sottolinea che ad oggi non è ancora stato definito il quadro finanziario nazionale di riferimento per l’anno 2022, e che pertanto gli attuali stanziamenti del Bilancio di Previsione 2022-2024 sono commisurati al livello di finanziamento dell’anno 2021.

 

Pertanto, in attesa che si definisca il quadro finanziario nazionale di riferimento, gli stanziamenti previsti per il 2023 e per i successivi esercizi 2024 e 2025, vengono definiti sulla base delle ultime Intese intervenute in sede di Conferenza Stato-Regioni e dei decreti emergenziali assegnati alle Regioni per l’esercizio 2021, ossia:

Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 152/CSR del 4 agosto 2021 di riparto fra le Regioni del FSN 2021, come modificata dall’Intesa Rep. Atti n. 203/CSR del 21 ottobre 2021 e dall’Intesa Rep. Atti n. 206/CSR del 28 settembre 2022;

decreto-legge n. 34/2020 per le risorse aggiuntive legato all’emergenza epidemiologica da COVID-19 assegnate alla Regione Emilia-Romagna secondo quanto indicato alle tabelle allegati B e C del decreto medesimo.

Per quanto concerne le risorse correnti per la sanità, il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale di parte corrente, tenendo conto delle risorse aggiuntive da decreti emergenziali e incluso il saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie a titolo di mobilità interregionale e internazionale, viene quantificato in 9.030 milioni di euro per il triennio 2023-2025.

Per quanto concerne la mobilità sanitaria interregionale, si prevede per il 2023, in continuità con gli esercizi 2021 e 2022, un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 315,028 milioni di euro, a fronte di un accredito per mobilità attiva di 534,933 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 219,905 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2024 e 2025.

Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, si prevede per il 2023, un saldo presunto pari a 7,079 milioni di euro, a fronte di un credito per mobilità attiva pari a 15,541 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 8,462 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2024 e 2025. 

Tali stanziamenti saranno rivisti alla luce dell’Intesa in Conferenza Stato-Regioni di riparto delle risorse per il finanziamento del SSR per l’anno 2022 e successivamente dopo l’Intesa riguardante le risorse del SSR per l’anno 2023.

Come pay-back ‘ordinario’ delle aziende farmaceutiche, in relazione ai presunti incassi a tale titolo, si prevede per ogni esercizio del triennio 2023-2025 un importo di 16,261 milioni di euro per lo sfondamento del tetto di spesa.  L’importo iscritto è parzialmente compensato da un accantonamento (di 261 mila euro) a titolo di “Fondo per crediti di dubbia esigibilità”.  Sono inoltre previsti ulteriori 5 milioni di euro a titolo di payback farmaceutico per lo sfondamento del tetto di prodotto.

Non sono previsti al momento stanziamenti per il versamento delle somme a ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti in quanto la scadenza per il versamento del payback acquisti diretti 2021 è prevista entro l’esercizio 2022; le eventuali risorse per il 2023 saranno iscritte nel corso dell’esercizio 2023 quando formeranno oggetto di un atto formale da parte di AIFA.

Non sono compresi nella cifra stanziata a bilancio la cosiddetta quota vincolata di Fondo sanitario nazionale (riferibili anche ai Fondi per il rimborso alle regioni del costo per i farmaci innovativi e oncologici innovativi e agli Obiettivi prioritari di piano sanitario) che verrà iscritta con atto amministrativo in concomitanza con i riparti alle Regioni.

Per quanto concerne le risorse regionali, l’impegno finanziario della Regione riguarda:

-          un accantonamento di 85 milioni di euro finalizzato a garantire l’equilibrio economico finanziario del sistema sanitario regionale, che si somma ai 15 milioni di euro derivanti dal PDL in corso di approvazione;

-          Il finanziamento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per 80 milioni di euro per l’anno 2023, che verrà ulteriormente integrato in corso d’anno anche tenendo conto degli stanziamenti sanitari nazionali; ugualmente per i successivi esercizi 2024 e 2025 il finanziamento è pari a 80 milioni di euro;

-          La copertura della manovra per l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose per 8,5 milioni di euro per l’anno 2023, mantenuta anche per i successivi esercizi 2024 e 2025;

-          la copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011 delle Aziende sanitarie per 20 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2024 e 2025;

-          la copertura dei contributi alle ASP e altre forme pubbliche di gestione dei servizi alla persona di cui alla L.R. 11/2021 per euro 4 milioni (per il solo esercizio 2023, in conformità alla legge regionale);

-          l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora per euro 100 mila.

Viene inoltre assicurato per l’anno 2023 il finanziamento di 1,425 milioni di euro alla Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, soggetto aggregatore per gli acquisti in sanità. Per i successivi esercizi 2024 e 2025 lo stesso finanziamento è previsto per un importo di 2,925 milioni di euro, in aumento rispetto al 2023 in relazione alla normativa in materia di Codice dei Contratti che prevede la corresponsione di corrispettivi ai commissari di gara nominati obbligatoriamente attingendo dall’albo ANAC (attualmente sospesa fino a giugno 2023 dal decreto semplificazioni); nel caso la normativa dovesse entrare in vigore nel corso dell’esercizio 2023, si provvederà ad adeguare gli stanziamenti in sede di assestamento del medesimo esercizio.

A sostegno delle farmacie rurali di cui alla L.R. n. 2/2016, si conferma la previsione per gli anni 2023-2025 di 400 mila euro.

Sono inoltre stanziati sull’esercizio 2023, euro 128 mila per lo svolgimento del concorso regionale per il conferimento di sedi farmaceutiche (principalmente per il service informatico e lo sviluppo della piattaforma da parte di Lepida), a fronte di una entrata per la partecipazione al concorso di 125 mila euro. Nel 2024 e 2025 lo stanziamento ammonta 50 mila euro per il costo di manutenzione ordinaria del software.

Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario sono state stanziate le risorse per il cofinanziamento regionale (5%) dei seguenti interventi, per un complessivo di 18,915 milioni di euro:

Accordo di Programma V fase 1° stralcio (riproponendo sul 2023 stanziamenti già previsti negli esercizi precedenti al netto delle somme già impegnate); la progettazione di tali interventi dovrà essere completata entro gennaio 2024;

Accordo di Programma VI fase finalizzato al finanziamento dei seguenti interventi in edilizia sanitaria:

Realizzazione nuovo Ospedale di Carpi;

Realizzazione Pronto Soccorso di Sassuolo;

Realizzazione Reparto Materno Infantile di Ravenna

Altri interventi in edilizia sanitaria, alcuni già programmati in AdP vigenti, per i quali occorre garantire la realizzazione e la conclusione, a fronte dell’ingente incremento dei costi di costruzione a seguito del nuovo prezziario regionale di cui alla DGR 1288/22, che ha generato incrementi sui quadri economici degli interventi;

Sistemi di Videosorveglianza a circuito chiuso nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità di cui al DM Salute del 31 dicembre 2021;

Apparecchiature sanitarie MMG finalizzate a garantire l’espletamento delle prestazioni dei medici di medicina generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS) di cui al DM Salute del 29 luglio 2022.

Per le politiche di welfare circa 22,5 milioni sono destinati al Fondo sociale locale, e ai programmi finalizzati, destinati alla programmazione territoriale realizzata dagli EE.LL. attraverso i Piani di Zona distrettuali in coerenza con l’impianto, i contenuti e le trasversalità individuate nel Piano sociale e sanitario, con un’attenzione particolare alle azioni di contrasto alle disuguaglianze. Si intende mantenere nel 2023 lo stesso livello di servizi destinato alle persone, dando continuità alle azioni di welfare compiute in questi anni, proseguendo nella strada intrapresa di innovazione e adattamento degli strumenti al nuovo scenario affinché realizzino sempre di più un welfare di prossimità, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni e per le famiglie, così come per le persone fragili.

In tema di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, non diminuiranno le risorse dedicate a fronteggiare i bisogni emergenti conseguenti alla situazione di crisi sociale e alla realizzazione di azioni di contrasto alle disuguaglianze, nell’ambito del Fondo sociale regionale. Conferma delle risorse destinate agli interventi per le persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai Comuni sede di carcere, nonché delle risorse per il sostegno di interventi e servizi a favore delle persone senza dimora, con particolare attenzione alle problematiche legate alla povertà, anche in conseguenza dell’aumento dei costi energetici.  Continuità agli interventi destinati alle vittime della tratta attraverso il co-finanziamento al Fondo nazionale anti-tratta.

Le politiche educative sono orientate a consolidare il sistema di educazione e istruzione per sostenere il percorso educativo dei bambini in età 0-6 anni. Tale sistema educativo (dato da servizi educativi per bambini in età 0-3 anni e scuole dell’infanzia in età 3-6 anni) costituisce anche una importante risorsa per supportare la conciliazione dei tempi di lavoro e cura delle famiglie e sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Al fine di dare ulteriore impulso allo sviluppo dei servizi educativi 0-6, si aumentano le risorse complessivamente a disposizione grazie all’integrazione a valere su PR FSE Plus 2021/2027 -PRIORITÀ 3. INCLUSIONE SOCIALE.

Nel quadro del consolidamento dei finanziamenti destinati  al sistema di educazione e istruzione 0-6 (servizi educativi 0-3 e scuole dell'infanzia) e al mantenimento dei fondi per i Centri per le famiglie, il bilancio di previsione costituisce la base per una forte iniziativa di  sostegno e qualificazione dei servizi, prevedendo altresì la conferma del finanziamento ai progetti per le giovani generazioni, anche in attuazione del Piano regionale pluriennale per l’adolescenza, e dei fondi indirizzati al Servizio Civile mantenendo l’attenzione anche alle famiglie numerose.

Viene, inoltre, confermato lo stanziamento delle risorse destinate all’associazionismo e al volontariato per lo sviluppo di progetti locali e regionali con l’obiettivo di realizzare interventi che possano rispondere a bisogni emergenti nell’attuale contesto sociale ed economico, in sinergia con le risorse provenienti dal livello nazionale, anche finalizzate a far fronte alle conseguenze della pandemia.

Per quanto riguarda le politiche per i caregiver, prosegue il percorso di attuazione della LR 2/2014 per promuovere il riconoscimento della figura del caregiver familiare e garantire uniformemente ascolto, informazione, orientamento e, sulla base della valutazione dei bisogni specifici, interventi personalizzati di sollievo e sostegno nell’ambito delle programmazione territoriale integrata, socio-sanitaria, sociale e sanitaria, consolidando e qualificando gli interventi previsti nell’ambito dei Fondi per la non autosufficienza (FRNA, FNA) e sviluppando progettualità innovative e specifiche tramite il “Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”. Per quest’area si prevede di utilizzare risorse nazionali.

Sul piano delle politiche abitative viene data continuità alle misure concernenti la rinegoziazione dei contratti d’affitto e proseguirà l’attuazione del Patto per la casa facendo affidamento sulle risorse non utilizzate sul 2022. Relativamente al contributo per l’affitto si valuterà in corso d’anno il rafforzamento dello stanziamento previsto anche tenendo conto del fabbisogno che emergerà e degli stanziamenti che predisporrà il Governo.

Per quanto riguarda le politiche giovanili, la programmazione regionale tiene conto di quanto emerso da FORUM giovani YOUZ programmando una molteplicità di azioni di tipo trasversale che riguardano i diversi assessorati della Regione Emilia-Romagna. Per quanto di specifica competenza dell’area politiche giovanili è prevista l’attuazione del Bando triennale 2022/2024 per il quale sono state stanziate risorse per 3 milioni e 600 mila euro nel triennio 2023/2025, per un importo previsto per l’anno 2023 di 1,2 milioni con l’obiettivo di valorizzare i progetti finalizzati a dare continuità alle linee di azione avviate e anche per progettualità innovative e creative. Sono state inoltre stanziate le risorse finalizzate agli investimenti pari a 1 milione e 440 mila euro nel triennio al fine di qualificare gli spazi di aggregazione giovanile anche dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche e strumentali.

Le azioni a favore dei giovani rivestano un ruolo molto importante nelle programmazioni europee sia FESR che FSE Plus mettendo a disposizione molteplici risorse che sosterranno i progetti imprenditoriali dei giovani, la formazione delle competenze, il diritto allo studio universitario e le iniziative di alta formazione e di inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Alle risorse derivanti dai fondi europei, si aggiungono le risorse del Fondo Nazionale per le Politiche giovanili, acquisite mediante Accordi Stato-Regione (Accordi GECO – Giovani Evoluti e Consapevoli). Proseguirà l’attuazione dell’Accordo GECO 10 (per complessivi 617 mila euro) e lo sviluppo delle azioni dell’Accordo GECO 11, per un importo di 641 mila euro per azioni di sistema a favore dei giovani emiliano romagnoli.  Nel 2023 vedranno inoltre l’attuazione l’Accordo GECO 11 bis per un importo di 644 mila euro e l’Accordo GECO 12 grazie al quale saranno realizzati interventi per un importo di 1,5 milioni.

Per quanto riguarda le politiche per la promozione della Cittadinanza europea le risorse stanziate dal bilancio 2023-2025 consentiranno di proseguire con le azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità regionale, con una particolare attenzione alle giovani generazioni, mediante il sostegno di progetti ed interventi promossi da parte di enti pubblici e dell’associazionismo territoriale. Una particolare attenzione verrà dedicata, come previsto anche nel programma triennale di cui alla L.R. 16/2008 attualmente in vigore, anche al rafforzamento delle competenze delle autonomie territoriali, con un focus sulle Unioni di Comuni, in materia di progettazione, gestione e rendicontazione di progetti europei alla luce della nuova programmazione dei fondi SIE 2021/2027.

Nell’ambito delle politiche per la cooperazione internazionale le risorse previste permetteranno di cofinanziare progetti di cooperazione internazionale utilizzando gli strumenti individuati dal documento di indirizzo strategico pluriennale approvato con deliberazione assembleare n. 63/2022.

Sulla L.R. 4/2022 “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina” si continuerà a sostenere progetti di aiuto umanitario e di eventuale ricostruzione in caso di cessazione della guerra.

Si continuerà inoltre ad utilizzare fondi nazionali (finanziati dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dal Maeci) europei ed internazionali che prevedano partenariati diffusi per rafforzare la dimensione internazionale della regione e per creare sinergie valorizzando le buone pratiche emerse dai progetti regionali. Nel 2023 la regione avvierà il progetto R-Educ finanziato da AICS in partenariato con 6 regioni italiane che vede la nostra regione capofila sul tema dell’Educazione alla Cittadinanza Globale.

Il bilancio 2023-2025, in particolare rispetto alla parte dedicata allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, si caratterizza per il pieno avvio dell’attuazione della programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 che comporta anche l’impegno al raggiungimento nel 2025 dei target di spesa previsti dai programmi FESR ed FSE PLUS 2021-2027, la cui dotazione è pari per ognuno di essi, a 1,024 miliardi di euro.

Si tratta pertanto di mettere in attuazione tutte le principali azioni dei programmi FESR ed FSE PLUS con una previsione di impegni di spesa nel prossimo triennio di almeno 600 milioni di euro per ognuno dei Programmi.

Sono stati pertanto previsti 210milioni di euro nel triennio per i co-finanziamenti dei Programmi Regionali FESR e FSE PLUS, pari ad un 18% degli impegni previsti.

Si tratta di programmi ampi e articolati che intrecciano le grandi sfide contenute nel Patto per il lavoro e per il Clima e che riguardano nel FESR ricerca, innovazione, digitalizzazione, competitività delle imprese, energia e lotta ai cambiamenti climatici, sviluppo territoriale.

Nel FSE PLUS, al centro delle politiche della programmazione 2021-27 sono previste le attività di formazione e istruzione professionale, formazione e accompagnamento al lavoro, creazione di alte competenze, inclusione sociale e formazione permanente.

Gli interventi coinvolgeranno imprese, pubbliche amministrazioni ma anche tutto l’ecosistema della ricerca, innovazione, del terzo settore per accrescere partecipazione e coesione sociale e territoriale e garantire il massimo protagonismo della società regionale alla realizzazione della nuova programmazione. Così come sul FSE PLUS verranno coinvolti gli enti di Formazione, l’Agenzia per il lavoro e la Rete attiva per il lavoro, gli Istituti Professionali, le Università, gli enti locali, le Associazioni per le diverse azioni di sistema previste dal Programma.

È inoltre prevista la copertura finanziaria per oltre 13 milioni di euro ai fini della concessione dei contributi sul bando 2022 relativo ai progetti sull’attrazione degli investimenti, ai sensi della legge regionale 14/2014, nonché la conferma degli impegni già assunti sul bando 2021.

E’ inoltre prevista la copertura per gli accordi con le Università relativi ai nuovi progetti strategici FOOD-ER e Decade degli Oceani; in particolare verranno finanziati gli accordi fra  Regione Emilia Romagna e Università di Parma, Ferrara, Modena – Reggio Emilia e Bologna relativo alla realizzazione del Progetto triennale di Alta Formazione e Ricerca Food-ER ( per milione di euro l’anno) e l’accordo con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – per la realizzazione del progetto relativo alla Decade degli Oceani “CENTRO DI COORDINAMENTO PER LA RESILIENZA DELLE COSTE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI” per 0,4 milioni di euro l’anno.

Sono inoltre previste le spese per la partecipazione della Regione alle Associazioni e Reti europee.

Il bilancio 2023- 2025 prevede inoltre risorse per artigianato e cooperazione e per il sostegno a progetti di promozione e valorizzazione del pane e dei prodotti da forno.

Rispetto al grande tema dell’energia sono previste le risorse per il finanziamento dei nuovi PAESC nonché per la collaborazione con ANCI al fine di accompagnare i Comuni verso gli investimenti per l’efficientamento energetico, l’introduzione delle rinnovabili, l’adeguamento sismico, e la promozione di comunità energetiche.

Nell’ambito della realizzazione dell’infrastruttura del Tecnopolo di Bologna, Area ex Manifattura Tabacchi, sono state previste le risorse per completare gli interventi avviati e per procedere con il project financing sull’importante edificio Ballette dedicato ad attività di ricerca sia pubblica che privata. Dopo l’insediamento di ECMWF, della nuova macchina Leonardo da parte di CINECA ed INFN, delle aree dedicate e ENEA, ART-ER, del nuovo edificio destinato alle attività di ricerca internazionale, si tratta di completare l’intervento con la creazione di  una nuova infrastruttura per l’insediamento anche di iniziative di ricerca e innovazione delle imprese, prevedendo inoltre le attività di servizio necessarie al complesso del tecnopolo e la costruzione della nuova centrale a servizio di tutta l’infrastruttura.

Viene poi previsto il sostegno ad ART-ER per le attività consortili che coinvolgono tutti i soci del consorzio e per l’attività di assistenza tecnica alla Regione Emilia-Romagna nei diversi ambiti della ricerca, innovazione, sostenibilità, sviluppo territoriale, attuazione attività formative.

Il bilancio di previsione per il 2023, e il triennale 2023-2025, si collocano in un contesto sociale di aumento della fragilità che colpisce le famiglie del nostro territorio, con effetti molto significativi sull’offerta educativa, di istruzione, ed universitaria.

Complessivamente le risorse per il diritto allo studio e universitario sono, di conseguenza, previste in crescita e pari a 27 milioni nel 2023, a 34 milioni di euro nel 2024 e a 33,9 milioni di euro nel 2025.

Sono state confermate anche per il triennio 2023, 2024 e 2025 le risorse per favorire l’accesso e la frequenza all’istruzione (LR.26/01) in particolare per i benefici del diritto allo studio scolastico per poter confermare un sostegno alle famiglie che hanno evidenziato un peggioramento delle condizioni economiche.

È stato confermato il finanziamento per i percorsi di alta formazione post-universitaria già assegnato con bando per le annualità 2022 e un ulteriore stanziamento sull’anno 2024 e 2025 per l’avvio di nuovi percorsi. Altresì trovano conferma anche i finanziamenti relativi alla LR 12/03 per le spese per l’anagrafe dell’edilizia scolastica e per lo Sky College.

Il finanziamento più importante, come ogni anno, è relativo all’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.GO con l’impegno di integrare queste risorse con quelle FSE Plus per assicurare la copertura del 100% delle borse di studio universitarie; obiettivo imprescindibile che la nostra regione porta avanti da anni.

Per quanto riguarda le nuove progettualità sono state destinate risorse che andranno a finanziare la United Nations University di cui si sta completando lo scoping study da parte di un team di esperti internazionale.

L’emergenza Covid-19 ha avuto un impatto pesante per il mondo dello sport.

La Regione ha infatti realizzato un programma di interventi straordinari a favore di operatori, imprese, mondo associativo, famiglie perseguendo un duplice obiettivo: sostenere l’economia che ruota attorno allo sport e, contestualmente, non interrompere l’opera di  promozione e tutela della salute e del benessere psicofisico volta alla crescita dei valori educativi e sociali, alla creazione di sani stili di vita e alla protezione dei più giovani  da rischi di malattie cronicizzanti quali l’obesità e il diabete.

Tale programma, partito nel 2020 subito dopo l’inizio del periodo emergenziale e sviluppatosi senza soluzione di continuità fino al 2022, ha permesso di sostenere il settore con risorse importanti finalizzate a sostenere tutti i soggetti con particolare attenzione alle categorie più colpite, dal comparto sciistico agli impianti natatori, dalle associazioni sportive dilettantistiche alle società sportive, fino ai voucher sport dedicati alle famiglie numerose e ai giovani con disabilità.

Il Bilancio 2023, a fronte dello scenario attuale, dovrà mantenere i necessari elementi di flessibilità per poter far fronte ad esigenze, ancora una volta, non del tutto prevedibili.

Per il raggiungimento dei sopracitati obiettivi il Bilancio pluriennale 2023-2025 prevede per il settore sport, le seguenti linee di intervento strategiche:

-          Azioni di promozione di grandi eventi sportivi

Gli obiettivi raggiunti nel biennio 2021-2022, nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza Covid-19 e l’aggravamento di parametri economici e finanziari (quali l’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse, del costo delle materie prime e dei prodotti energetici) sono stati molto positivi. L’Emilia-Romagna ha consolidato il ruolo di Regione leader a livello internazionale nell’ambito dell’organizzazione e di location privilegiata per manifestazioni di levatura mondiale: la Formula 1 di automobilismo, il Mondiale di Moto Gp e il Mondiale di Superbike disputati nel circuito di Misano, il Giro d’Italia, hanno fatto conoscere la bellezza dell’Emilia-Romagna in tutto il mondo e la qualità dell’offerta di servizi e prodotti turistici. Il sistema sportivo regionale ha raggiunto livelli di eccellenza e ha prodotto un consistente valore aggiunto all’economia turistica.

Anche per il triennio 2023-2025 la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica sarà elemento essenziale per perseguire gli obiettivi prefissati. che possono essere raggiunti affiancando alla leva finanziaria un forte impegno organizzativo e collaborativo con tutti i soggetti che a vario titolo operano nell’ambito del sistema sportivo regionale.

-          Promozione della pratica motoria e sportiva

In attuazione della L.R. 8/2017 ogni anno la Regione prevede stanziamenti di risorse per realizzare una programmazione strategica.

Si conferma quindi il sostegno alle manifestazioni e competizioni sportive per la ripartenza dello sport di base in ogni parte del territorio regionale e per un definitivo rientro alla normalità, avendo sempre presente la necessità di operare in condizioni di massima sicurezza.

Si conferma, inoltre, la linea di contributi per la realizzazione di progetti di promozione della pratica motoria e sportiva realizzati a favore dei più giovani, con una forte attenzione alle fasce più deboli (portatori di disabilità, anziani) e a interventi mirati a combattere fenomeni di emarginazione, discriminazioni di genere, razzismo. La Regione intende inoltre confermare e rafforzare gli strumenti per determinare la realizzazione dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita.

-          Qualificazione e innovazione degli impianti sportivi

Il 2023 rappresenterà l’anno di definitivo completamento degli oltre 140 di progetti di riqualificazione del patrimonio regionale dell’impiantistica sportiva finanziati coi contributi assegnati e concessi nel periodo 2018-2021. Ma sarà anche l’anno di realizzazione di ulteriori progetti finanziati, ai sensi della L.R. 5/2018, attraverso uno specifico bando con il quale la Regione ha voluto accogliere le istanze di tanti piccoli Comuni. Tale bando ha permesso di finanziare 20 progetti, presentati da Comuni con popolazione fino ai 15.000 abitanti, caratterizzati da due componenti: un’alta percentuale di contributo regionale ed una spesa ammissibile medio bassa.

Per quanto riguarda l’attuazione della legge regionale 5 del 2018 e del Programma Straordinario di Investimento, nel bilancio di Previsione 2023-2025 sono stati stanziati 5 milioni di euro destinati agli investimenti delle Unioni di comuni avanzate con particolare attenzione alla promozione della digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione e 3 milioni di euro per l’allargamento della graduatoria del bando a sostegno dell’impiantistica sportiva.

Le risorse saranno utilizzate mediante:

-          un bando per mettere a disposizione delle Unioni di Comuni risorse specifiche affinché possano dispiegare, in questa fase di ripresa, uno sforzo eccezionale per realizzare interventi di valenza strategica a favore delle proprie comunità e dei propri territori, dando attuazione all’impegno assunto dalla Regione con la previsione inserita nel nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 (D.G.R. n. 853/2021). Il bando concede risorse in conto capitale in aggiunta ai contributi correnti ordinari annuali, previsti dal PRT. La Regione intende sostenere la resilienza dei territori attraverso la codecisione all’interno delle Unioni e sollecitare l’impegno di queste ultime al miglioramento costante dei servizi e alla crescita della gestione associata di funzioni;

-          il completamento degli impegni a favore degli interventi risultanti in graduatoria al bando per l’impiantistica sportiva.

Entrambi i bandi attuano una procedura negoziale bottom up, attraverso sistemi di codecisione avviati con una Conferenza tra Regione e Unioni, che permette di accompagnare la programmazione unionale e comunale con una maggiore attenzione ai diversificati fabbisogni dei territori all’interno della stessa regione, al fine di creare più investimenti di sviluppo, definiti e regolati dai rappresentanti delle filiere istituzionali locali, dalle Unioni e dai loro Comuni con il compito di rilanciare le infrastrutture territoriali e sociali.

Nel settore delle politiche di promozione della sicurezza urbana ed integrata, le risorse regionali del bilancio 2023/25 sono finalizzate ad attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003, mediante il sostegno a interventi locali di prevenzione integrata volti al miglioramento delle condizioni di vivibilità e sicurezza del territorio. Si tratta di promuovere azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Ancora, iniziative di controllo di vicinato, più illuminazione nei giardini pubblici, sui marciapiedi e lungo le piste ciclabili anche installando, con attenzione all’ambiente, lampioni a led. Sistemi di controllo video e allarmi per scuole e centri sportivi. E, con una particolare attenzione agli aspetti sociali e culturali, progetti di street art rivolti ai giovani, apertura di empori solidali, restauro di murales artistici, recupero di spazi per realizzare attività ricreative e culturali, misure a sostegno delle vittime di reati. Inoltre, uno stanziamento specifico viene dedicato agli interventi urgenti per la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale in coerenza con il modello di prevenzione integrata enunciato all’art. 1 e ss. del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48.

Sempre in un’ottica di prevenzione integrata verrà sostenuto il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella progettazione e animazione degli interventi finalizzati al presidio sociale e culturale degli spazi pubblici e il pieno coinvolgimento di operatori sociali che possano intervenire in strada per la promozione della salute nei contesti notturni, adottando un approccio di mediazione sociale a complemento degli interventi della polizia locale. Una particolare attenzione verrà dedicata alla introduzione sperimentale, in accordo con le locali Prefetture U.T.G., della figura degli “Street Tutor” - disciplinata dall’art. 9 della L.R. 24/2003 e ss.mm. - in un’azione di mediazione sociale nelle aree e negli spazi pubblici adiacenti ai pubblici esercizi nello specifico contesto dell’attività di prevenzione dell’epidemia Covid 19.

Con riferimento alle Polizie Locali, l’obiettivo principale è quello di proseguire nella promozione di un modello di sviluppo che le renda sempre di più parte integrante della comunità, cogliendo il valore della loro capillare presenza in quasi tutti i comuni del territorio e del rilevante ruolo di prevenzione rispetto a molti problemi che caratterizzano oggi le nostre città. A tal fine è necessario un rafforzamento ed un ammodernamento delle strutture di Polizia Locale, sia in termini quantitativi che qualitativi, che si potrà realizzare grazie a interventi a sostegno del rafforzamento dei Corpi nonché a sostegno della formazione degli operatori. Tali obiettivi potranno essere perseguiti, attraverso appositi accordi di programma o bandi, principalmente mediante: a) il sostegno a progetti di sviluppo anche dal valore sperimentale/innovativo; b) un’attenzione particolare verso l’attuazione di progetti da parte delle Unioni di Comuni; c) il sostegno alle attività formative della Scuola interregionale di Polizia Locale. In particolare, nel corso del triennio 2023/2025 si prevede di avviare un percorso di sostegno alle strutture del territorio finalizzato al raggiungimento dello status di corpo di Polizia Locale, attraverso la formula degli accordi di programma, a seguito della procedura di ricognizione di tale status che sarà avviata a inizio 2023, come da previsione normativa.

Sempre in un’ottica di valorizzazione delle Polizie Locali, da attuarsi attraverso l’accrescimento delle professionalità e della qualità dell’operato del personale, nel corso del 2023 si prevede la realizzazione, congiuntamente agli Enti Locali, di una terza edizione del corso-concorso regionale per il reclutamento dei profili di agente di polizia locale, tendendo, in questo modo, ad un consolidamento e messa a sistema di tale procedura.

Per quanto attiene le politiche di prevenzione del crimine organizzato, l’obiettivo generale, con gli stanziamenti programmati per il 2023/25, è quello di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, in particolare fra i giovani, rafforzando i legami con Enti locali e Centri di ricerca che lavorano sistematicamente su tali temi.

Si intende, inoltre, sostenere il radicamento di strutture di aggregazione per la conoscenza dei fenomeni, in particolar Case della legalità, Osservatori locali sulla criminalità organizzata, Centri di documentazione, e favorire l’uso di banche dati informatiche già presenti a livello locale (e/o regionale) per “incrociare” informazioni utili per il monitoraggio dei fenomeni sospetti, in raccordo con l’osservatorio regionale operante ai sensi dell’art. 5 L.R. 18/2016.

Inoltre, si prevede di supportare i Comuni nel dotarsi di strumenti informatici finalizzati a facilitare l’identificazione dei fenomeni criminosi, in particolare quelli relativi all’evasione tributaria. In particolare, si prevede di promuovere lo strumento del “Cruscotto informatico Legalità”, piattaforma dinamica per il monitoraggio dei fenomeni di interesse per la legalità del territorio che segue il paradigma “data driven administration”, abilitando analisi, valutazioni e politiche basate su dati oggettivi, certificati, verificabili e misurabili.

Una moderna politica di contrasto alla criminalità organizzata va inoltre condotta concentrando gli sforzi non sul solo fronte della repressione ma, prima ancora, sul contrasto di tipo patrimoniale. In questo ambito un ruolo centrale viene assunto dalle politiche sostenute dalla Regione di valorizzazione per finalità sociali o istituzionali dei beni immobili confiscati al crimine organizzato, in costante crescita sul territorio. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale si realizzano in pieno i valori della giustizia sociale e ai restituisce ai territori una ricchezza depurata che diventa fonte di opportunità di sviluppo e presidio di legalità.

In sintesi, attraverso nuovi accordi di programma con enti pubblici sarà possibile promuovere:

-          Misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell'educazione, dell'istruzione (degli studenti) della formazione (di professionisti);

-          Interventi per la prevenzione dell'usura;

-          Azioni finalizzate al recupero dei beni immobili confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali o istituzionali;

-          Assistenza e aiuto alle vittime innocenti dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata;

-          Politiche a sostegno delle vittime dell'usura e del racket.

Nel campo delle politiche culturali, le risorse stanziate dal bilancio per il triennio 2023-2025 sono destinate ad attuare le programmazioni pluriennali in coerenza con gli obiettivi di mandato. Il 2023 sarà caratterizzato dall’avvio degli interventi previsti dalla strategia di specializzazione regionale 2021-2027, che conferma nelle industrie culturali e creative uno dei driver di innovazione e di sviluppo più rilevanti. Proseguiranno e saranno potenziate quindi le azioni mirate a creare nuove imprese e nuova occupazione, così come quelle mirate a rafforzare gli operatori già attivi, grazie alle risorse della programmazione europea.

Nel settore cinematografico e audiovisivo, il Fondo di sostegno alla produzione consentirà di consolidare il territorio regionale quale contesto in grado di accogliere le produzioni nazionali e supportare la crescita delle imprese locali. Sono confermati gli interventi nel settore della promozione della cultura cinematografica, che prevedono tra l’altro il sostegno ai festival principali, alla Cineteca di Bologna, così come gli interventi nella qualificazione del ruolo delle sale cinematografiche.

Nei settori del teatro, della musica, della danza e del circo contemporaneo è sostanzialmente confermato il sostegno dei progetti di produzione, programmazione e promozione selezionati per il triennio 2022-2024 sulla base delle linee di indirizzo approvate dall’Assemblea legislativa agli inizi del 2022. Nel 2023, inoltre, verrà data attuazione alla seconda annualità dell’accordo triennale sottoscritto con il Ministero della Cultura per il consolidamento delle residenze artistiche, in attuazione dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata.

Proseguiranno nel 2023 gli interventi specifici per lo sviluppo del settore musicale previsti dalla LR n. 2 del 2018 attraverso il sostegno a progetti regionali di alfabetizzazione musicale, di produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, di formazione e circuitazione di nuovi autori, anche all’estero, di sviluppo di reti e circuiti di locali di musica dal vivo, nonché mediante attività di promozione dell’industria musicale.

Sempre nel settore dello spettacolo dal vivo, ATER Fondazione procederà nel rafforzamento della rete dei teatri gestiti e del circuito multidisciplinare; consoliderà inoltre la funzione di sostegno alla circuitazione internazionale delle migliori produzioni emiliano-romagnole. Fondazione Nazionale della Danza, riconosciuta quale Centro Coreografico Nazionale, svilupperà produzione e distribuzione dei propri spettacoli a livello nazionale e internazionale e implementerà azioni finalizzate alla diffusione e alla conoscenza del linguaggio coreografico. Gli altri enti partecipati Emilia-Romagna Teatro Fondazione e Fondazione Arturo Toscanini avranno l’opportunità di proseguire negli impegni produttivi, con l’obiettivo di una maggiore circolazione nazionale e internazionale delle produzioni e, per la Toscanini, anche di una più forte presenza nei teatri della regione.

Nel campo del patrimonio culturale, le risorse stanziate dal bilancio 2023-2025 consentiranno di proseguire con azioni di sostegno e promozione non solo rivolte agli istituti culturali (musei, archivi e biblioteche civici, pubblici e privati convenzionati) ma anche al patrimonio culturale diffuso, con rinnovato impulso verso i beni naturalistici e il paesaggio. Si sosterranno prioritariamente progetti e interventi che prevedano la digitalizzazione del patrimonio culturale e l’utilizzo di tecnologie innovative per promuovere l’accesso a nuovi segmenti di pubblico ed in particolare per lo sviluppo di soluzioni che favoriscano l’accessibilità e il godimento del patrimonio culturale.

Nel corso del 2023 si darà una prima attuazione alla legge regionale per la valorizzazione delle Case e degli studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna attraverso un bando finalizzato a sostenere attività di promozione. Sarà inoltre effettuata la necessaria ricognizione sui contesti emiliano-romagnoli inquadrabili tra i cimiteri storici e monumentali di cui alla specifica legge regionale in fase di approvazione.

Sulla base della legge regionale a sostegno dell’editoria del libro approvata nel mese di ottobre 2021 la Regione continuerà la propria opera di promozione, rafforzamento e innovazione a favore dello sviluppo del settore, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese, provvedendo anche a ricalibrare gli interventi sulla base dell’esperienza del primo anno di applicazione della legge.

Proseguirà l’attività di catalogazione del patrimonio culturale, rafforzando contestualmente gli interventi di digitalizzazione del patrimonio afferente a musei, biblioteche e archivi storici.

La Regione continuerà ad assicurare la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle infrastrutture informatiche a supporto della catalogazione, della gestione dei servizi e della pubblicazione dei dati, anche in una logica di fruizione integrata delle risorse e dei servizi di biblioteche, archivi storici e musei, in modo da agevolare la consultazione dell’intero patrimonio regionale.

Le risorse previste nel bilancio per il sistema bibliotecario assicureranno una programmazione che intende mettere in grado le biblioteche di interpretare al meglio la contemporaneità, di reinterpretare il proprio ruolo nelle comunità e di avviare i necessari adeguamenti organizzativi e operativi imposti dagli ecosistemi digitali. L’organizzazione bibliotecaria dovrà spostare il baricentro delle reti territoriali dai tradizionali servizi SBN ai servizi alle comunità e trasformare il proprio assetto da insiemi di Poli a insiemi di comunità organizzate in rete. L’obiettivo sarà avviare un servizio bibliotecario regionale configurato come sistema territoriale ‘multi-scala’ in cui l’allocazione dei servizi sui livelli territoriali è effettuata sulla base dei principi di convenienza e di adeguatezza. In questa prospettiva sarà confermato il sostegno alle reti bibliotecarie.

Ogni risorsa disponibile sarà usata per la crescita negli usi delle biblioteche digitali, con azioni prioritarie dedicate alle biblioteche scolastiche, in un’ottica di sviluppo di quanto già realizzato.

Per il miglioramento dei servizi archivistici si farà riferimento a due assi strategici quali nuove tecnologie e digitalizzazione da un lato e incentivazione di pratiche cooperative su base territoriale o tipologica, dall’altro. In generale proseguirà, con le risorse e gli strumenti disponibili, la generazione di nuova conoscenza digitale, di servizi e di prodotti innovativi grazie anche alla produzione e rielaborazione dei dati aperti (open data e linked open data) del patrimonio informativo sui beni culturali di interesse regionale.

L’organizzazione museale regionale sarà rafforzata, nell’arco del triennio e nell’ottica del sistema museale regionale, attraverso azioni che favoriscano logiche di rete, con dimensioni e contenuti della cooperazione che siano espressione delle dinamiche territoriali. Tali processi accompagneranno i musei accreditati nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento previsti dal sistema museale nazionale e i restanti musei nel raggiungimento dei livelli minimi uniformi di qualità dei servizi. Le risorse saranno destinate a consolidare la piattaforma di accreditamento garantendo il sostegno ai musei, oltre che a potenziare le attività di comunicazione anche attraverso i social media.

L’organizzazione museale regionale dovrà trasformarsi nell’arco del triennio in un sistema museale regionale costituito da comunità organizzate in reti o sistemi, con dimensioni e contenuti della cooperazione che siano espressione delle dinamiche territoriali. Tali processi dovranno accompagnare e sostenere l’implementazione dei nuovi livelli minimi uniformi di qualità dei servizi. Le risorse saranno destinate a sviluppare la piattaforma di accreditamento garantendo il sostegno ai musei per l’adeguamento ai livelli uniformi di qualità del Sistema Museale Nazionale, oltre che a potenziare le attività di comunicazione anche attraverso i social media.

Relativamente alle politiche di educazione alla pace ed alla cittadinanza globale, le risorse stanziate dal bilancio 2023-2025 consentiranno di proseguire con azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità regionale, con una particolare attenzione alle giovani generazioni, mediante il sostegno di progetti ed interventi promossi da parte di enti pubblici e dell’associazionismo territoriale. Una particolare attenzione verrà dedicata a favorire il raccordo con gli interventi regionali di cooperazione internazionale, allo sviluppo del tema dell’educazione alla cittadinanza globale anche attraverso la partecipazione a progettualità promosse a livello nazionale ed europeo, nonché alla valorizzazione del ruolo delle Scuole di Pace regionali. In tale senso, e in continuità con gli anni precedenti, le risorse del bilancio regionale consentiranno anche di supportare la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole nella realizzazione del suo programma annuale di attività, come previsto dalla L.R. 35/2001.

Per quanto riguarda le politiche per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale, proseguono le azioni affinché il sistema del TPL contribuisca ad agevolare l’accesso ai servizi, individuando anche nelle proposte del bilancio di previsione 2023-2025 azioni e risorse a supporto del sistema dei trasporti, sia per quanto riguarda la fruizione che le condizioni di erogazione di tali servizi.

Fra le azioni più rilevanti attivate figura il finanziamento dell’iniziativa SALTA SU che garantisce il trasporto pubblico gratuito sul percorso casa-scuola a tutti gli alunni dele scuole elementari e media inferiori e agli studenti delle scuole superiori con ISEE fino a 30.000€/anno, si prevede lo stanziamento di risorse a saldo dell’anno scolastico 2022-2023 e un incremento di ulteriori risorse come acconto della campagna 2023-24.

Per ciò che riguarda i progetti di finanziamento infrastrutturale relativi alla manutenzione straordinaria e l’ammodernamento della rete ferroviaria, si confermano le azioni già avviate con il progetto complessivo di elettrificazione delle linee ferroviarie regionali prevendendo  inoltre risorse aggiuntive per la manutenzione straordinaria e il rinnovo di impianti di proprietà regionale e di adeguamenti tecnologici del materiale rotabile regionale per un totale nel triennio pari a 69 milioni di euro. È stato inoltre inserito un ulteriore voce finanziaria sull’esercizio 2023 pari a 20 milioni di euro per il rinnovo del materiale rotabile, per la precisione si tratta del cofinanziamento necessario all’acquisto di 10 convogli ferroviari a 4 casse del valore complessivo di 65 milioni di euro.

Con riferimento all’ambito della viabilità, logistica e sicurezza si evidenziano i seguenti interventi:

-          vengono confermate le risorse per le attività di navigazione interna, ivi compreso l’incremento collegato al passaggio di quote di oneri di personale attualmente sostenuti dalla Regione.

-          si avvia il percorso di riproposizione della misura di incentivi per il trasporto delle merci su ferrovia, con lo stanziamento annuale sia sul 2023 che sul 2024 di 0,2 milione di euro, da integrare con fondi di provenienza statale nell’ambito delle risorse assegnate nell’Accordo di Bacino Padano.

-          si prevede un nuovo stanziamento nel triennio pari a complessivi 5 milioni di euro per interventi di ripristino o consolidamento di ponti insistenti sulla rete viaria comunale,

-          si prevede lo stanziamento di risorse di complessivi 6,2 milioni di euro per consentire la copertura di alcuni interventi quali “Realizzazione dell'interconnessione della A14dir con la SP 253R San Vitale nel Comune di Bagnacavallo in località Borgo Stecchi” e per il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”,

-          si riconferma con la ricollocazione temporale allineata al triennio 2023-2025 il finanziamento per la realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana per un complessivo di 100 milioni di euro nel triennio, per quanto attiene le spese di investimento;

-          si consolida lo stanziamento complessivo destinato alle attività dell’Osservatorio Sicurezza Stradale, per quanto riguarda le attività necessarie a potenziare la diffusione della consapevolezza sul versante della sicurezza stradale, unitamente alla previsione di stanziamento pluriennale.

L’emergenza sanitaria derivante COVID-19, che ha prodotto effetti negativi un po’ su tutti i comparti produttivi, a causa delle limitazioni dei flussi a livello nazionale e globale, ha inciso negativamente soprattutto sulla filiera del turismo, segnando profondamente il sistema turistico del Paese e quindi anche della nostra Regione.

Il settore, molto dinamico, si è caratterizzato all’uscita dalla fase pandemica per una forte reattività registrando primi segnali di ripresa già nel 2021 e segnando nel 2022 una ripresa significativa, pur non avendo ancora del tutto recuperato i livelli pre-pandemia. Deve tuttavia registrarsi che l’emergenza determinatasi in seguito al conflitto ucraino ed il caro energia rischiano di mettere nuovamente in gravi difficoltà il settore ed al riguardo si è richiesto al governo di agire tempestivamente mettendo in campo idonei strumenti a livello statale e comunitario.

In questo scenario, le risorse e le azioni della Regione per la prossima programmazione triennale saranno concentrate su strategie e politiche che puntino al rilancio del settore turistico e commerciale per il futuro, cogliendo e amplificando i segnali di ripresa all’uscita dalla crisi pandemica e mettendo in sinergia le grandi opportunità derivanti dalle risorse del PNRR e le risorse della prossima programmazione POR-FESR.

In relazione al turismo, nel triennio 2023-2025 si rende pertanto necessario attivare misure volte promuovere ed incentivare la ripartenza degli investimenti  delle attività turistiche ed azioni di promozione per il rilancio del settore, ma anche mettere in campo, in  un orizzonte di più largo respiro, strategie di rilancio per innovare e rendere più sostenibile, resiliente e competitivo il turismo regionale nei nuovi scenari, cogliendo appieno le sfide, valorizzando gli asset strategici, quali il turismo balneare e i prodotti tematici trasversali (Appennino e parchi naturali, Terme e benessere, Città d’Arte, congressi, convegni ed eventi, Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley) e sviluppando i nuovi prodotti turistici in fase di espansione (turismo escursionistico, esperienziale, cammini etc.).

Con le risorse stanziate al bilancio 2023-2025 si prevede pertanto, di agire lungo due direttrici principali:

a. Rafforzamento delle azioni di promo-commercializzazione turistica attraverso APT servizi e le Destinazioni turistiche (DT) ed il Territorio Turistico Bologna - Modena (TT), con campagne mirate ai flussi di turismo nazionale, ma anche con un’azione mirata e strategica sui mercati internazionali per rilanciare il turismo straniero che ha segnato nel 2022 una buona ripresa. Sarà inoltre data continuità, con le opportune innovazioni e semplificazioni, al bando contributi per le azioni co-marketing dei privati ed al finanziamento del sistema turistico regionale di cui alla LR 4/2016.

b. Qualificare ed innovare l’offerta turistica per un turismo sempre più sostenibile e di qualità, con azioni di sostegno agli investimenti dei privati per la qualificazione e l’innovazione delle strutture turistiche.

A tal fine nel 2023 diventerà operativo in accordo con la BEI il fondo speciale, in attuazione della L.R. 40/02, per consentire una ampia gamma di interventi regionali di agevolazione a favore delle attività ricettive, finalizzati alla riduzione dei costi dei finanziamenti bancari, sia per esigenze di liquidità, sia per investimenti. Grazie a questo nuovo strumento, si potranno attivare interventi sotto forma di concessione di contributi in conto interesse e in conto garanzia.

Oltre detto strumento proseguirà altresì il sostegno al sistema delle garanzie per il turismo di cui alla LR 40/02.

Nel 2023 verrà data prima attuazione della misura “1.3.4 Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese del turismo, dei servizi e del commercio, delle imprese culturali e creative” del POR FESR 2021-2027,  volta a sostenere l’innovazione e gli investimenti necessari per rendere più moderne e competitive le imprese del turismo, dei servizi, del commercio e pubblici esercizi, della cultura e creatività, favorendo l’attrazione e la qualità del territorio e delle città, in coerenza con le traiettorie individuate nella S3.

Nello specifico delle risorse destinate alla imprese turistiche, per complessivi 45 milioni di euro, nel 2023 sarà attivato un primo bando rivolto a sostenere le imprese ricettive, promuovendo ed incentivando in-vestimenti volti alla riqualificazione, ammodernamento delle strutture e al miglioramento e all’innovazione dei servizi offerti, per sostenere la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta, rendere il settore più innovativo, digitale e attento agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

Si ravvisa altresì che per l’innovazione del settore rivestirà particolare importanza lo sviluppo in collaborazione con le Associazioni di categorie, gli Enti di ricerca e le Università, dello specifico cluster per l’innovazione nel settore del turismo, costituito nel 2022.

Sempre ai fini dell’innovazione del sistema turistico nel 2023 entrerà in fase di prima sperimentazione la riforma del sistema di accoglienza ed informazione turistica, in corso di approvazione nel 2022.

Nel 2023-2024 saranno altresì realizzati i progetti candidati al finanziamento FUNT parte capitale (per circa 5,2 milioni di euro complessivi ed un finanziamento statale del 50%), i cui focus sono il turismo sostenibile ed il cd turismo “lento” ed in particolare i prodotti turistici naturalistici, i Borghi Storici, i Cammini e le Ciclo-vie, che salvaguardano e valorizzano le unicità territoriali:

-          il primo progetto a cura di APT prevede lo sviluppo di un ecosistema digitale 4.0 dell'Emilia-Romagna, interconnesso, con tutto il network delle redazioni regionali e le piattaforme di marketplace turistico territoriale, attraverso una piattaforma software DMS (Destination Managment System) ed interconnessa con l’HUB turistico digitala nazionale (TDH – Turism Destination Hub);

-          gli ulteriori progetti presentati Destinazioni Turistiche e dal TT Bologna Modena afferenti alla qualifica-zione potenziamento di percorsi naturalistici, cammini e ciclovie sanno attuati dalla CMBO, dai Comuni e Province interessate.

Proseguiranno inoltre le azioni di sostegno in materia di turismo in attuazione alle altre norme regionali del settore:

-          programmazione e gestione dei contributi per la riqualificazione del sistema sciistico in attuazione della LR 17/2002, destinando le risorse sia al sostegno delle spese di gestione che agli investimenti realizzati dai soggetti gestori pubblici e privati;

-          gestione dei contributi per il mantenimento di idonei fondali e dragaggi nei porti regionali, comunali e approdi interni (LR 19/1976) e dei contributi statali c. 134 della L. 145/2018 per progetti di investimenti nei porti regionali, comunali ed approdi navigazione interna; assegnazione dei contributi annuali per copertura spese di illuminazione, pulizia etc.;

-          avvio e gestione dei bandi per i contributi alle proloco (L.R. 5/2016)   ed alle rievocazioni storiche (L.R. 3/2017);

-          Prosecuzione delle attività dell’Osservatorio del turismo tramite ARTE ed accorso con Unioncamere.

Per quanto concerne il settore del commercio si ravvisa che l’emergenza sanitaria da COVID-19 si è inserita ed ha aggravato pesantemente un contesto già molto provato, per quanto concerne  in particolare i piccoli esercizi commerciali, dagli effetti negativi della crisi economica, legata da un lato al perdurare del calo dei consumi interni a livello nazionale e, dall’altro, alle modificazioni degli stili di acquisto e all’avvento dei grandi operatori del mercato on-line che operano a livello globale.

Pertanto, si ravvisa la necessità di operare per un rilancio del settore, da un lato, con l’adozione di misure volte a supportare gli esercizi commerciali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizio nella fase di riavvio e, dall’altro, attraverso l’innovazione delle politiche regionali per la qualificazione e lo sviluppo del settore.

Nel 2023 verrà data prima attuazione della misura “1.3.4 Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese del turismo, dei servizi e del commercio, delle imprese culturali e creative” del POR FESR 2021-2027. Nello specifico delle risorse destinate alle imprese commerciali, per complessivi 18 milioni di euro, nel 2023 sarà attivato un primo bando rivolto a supportare le imprese del commercio, dei pubblici esercizi, dei servizi incentivando investimenti per l’ammodernamento e la qualificazione delle strutture, per il miglioramento e l’ampliamento delle attività offerte.

Nel 2023 sarà inoltre portata a compimento la riforma  della principale legge regionale di settore, la LR 41/1997, con l’obiettivo di innovare complessivamente le politiche regionali di sostegno e sviluppo del settore commerciale e dei servizi in un’ottica più vasta che guarda allo sviluppo dell’economi urbana come motore dello sviluppo, innovando sia gli strumenti di incentivazione alla qualificazione e innovazione delle strutture e delle imprese e  le azioni di marketing delle aree commerciali, ma agendo anche sulla governance attraverso nuovi strumenti. Al tal fine un contributo significativo in termini di innovazione potrà dare il cluster sull’economia urbana costituito nel 2022 che mettano in rete azioni ed attori, pubblici e privati (istituzioni, Università, centri di ricerca, imprese), per promuovere e favorire l’innovazione e la competitività del sistema.

Si darà parallelamente continuità in attuazione della LR 41/1991 alle azioni di incentivazione dei progetti degli Enti locali per la promozione e valorizzazione dei centri storici e dei centri commerciali naturali e delle aree mercatali ed al bando per l’insediamento e sviluppo degli esercizi polifunzionali nell’ambito delle aree soggette a fenomeni di rarefazione commerciale (zone montane, rurali e nuclei abitati con popolazione inferiore ai 3000 abitanti).

Si darà altresì continuità alle attività degli osservatori regionali del turismo e del commercio.

Proseguiranno infine, attraverso la programmazione biennale, le azioni per la promozione del consumerismo in base alla LR 4/2017

Per l’Agenda Digitale l’obiettivo resta quello della creazione di un sistema digitale equamente diffuso a supporto della crescita di infrastrutture materiali, come la fibra ottica, e infrastrutture immateriali, come le competenze necessarie ad utilizzare le tecnologie.

L’Agenda Digitale nel bilancio triennale 2023-2025 trova la conferma degli stanziamenti già in corso e quindi disponibilità per il completamento delle infrastrutture la cui realizzazione e gestione è in capo a Lepida ScpA, nello specifico per il 2023 sono previsti importanti interventi  indirizzati all’ampliamento della rete EmiliaRomagnaWiFi, con particolare riferimento al progetto di copertura del waterfront della Costa romagnola e primi interventi nei luoghi dello Sport a cui si aggiungeranno risorse nazionali frutto di un accordo con il MiSE. Sarà implementato e migliorato l’Osservatorio della connettività per dare informazioni dettagliate su stato dell’arte e programmi di intervento in ambito di collegamento in banda ultra-larga del territorio.

Nel corso del 2023 si amplieranno le sperimentazioni in ambito di sensoristica Internet of Things legate al progetto SensorNet e Rete IOT per la Pubblica Amministrazione che oggi coinvolge alcuni territori e implementa sensori che misurano dati legati a traffico, parametri ambientali, welfare, meteo e altro. Questo anche in relazione all’avvio del progetto ER2DIGIT, European Digital Innovation Hub, finanziato dalla Commissione Europea. Proseguono le azioni indirizzate al contrasto del gap di genere in ambito digitale con iniziative di sensibilizzazione nell’ambito del programma “Women in Tech” Emilia-Romagna e il consolidamento del progetto Ragazze Digitali che nel 2022 ha visto una prima edizione regionale che ha coinvolto olre 300 ragazze. Nel consolidato spirito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna – Data Valley Bene Comune saranno sviluppati anche il prossimo anno dei Test Before Invest in cooperazione con altri Assessorati ed Enti del territorio, iniziando dall’ambito della sentieristica, badge delle competenze e altri.

Sempre per il 2023 sono individuate risorse per la continuità dei servizi delle piattaforme regionali di identità digitale e i pagamenti digitali in relazione ai sistemi nazionali SPID e PAGOPA, e nello specifico per garantire la gratuità del servizio di identità digitale LepidaID SPID. Sono previste inoltre risorse per supportare gli EE.LL. nella predisposizione di strategie territoriali, Agende Digitali Locali, e progettazioni operative coerenti con gli obiettivi di Data Valley Bene Comune. Il 2023 sarà l’anno in cui il sistema delle Comunità Tematiche dell’Agenda Digitale sarà rivisto rendendolo più dinamico e flessibile ed in grado di rispondere più puntualmente alle esigenze dei territori.

Proseguirà nel 2023 il percorso di innovazione digitale dell’Ente assicurando la stabilità lavorativa degli oltre 3.200 dipendenti che operano in modalità agile secondo le vigenti disposizioni organizzative con dotazione mobile adeguata e applicazioni raggiungibili da remoto. Sono previsti interventi di miglioramento, in particolare, l’acquisizione di un CRM in sostituzione dell’attuale sistema di ticketing, la realizzazione del digital workplace, l’implementazione di un nuovo sistema di gestione e monitoraggio delle attività e il miglioramento delle dotazioni per videoconferenza nelle sale riunioni ed eventi.

In linea con gli obiettivi di informatizzazione e integrazione dei processi proseguiranno le iniziative di dematerializzazione della documentazione amministrativa e contabile interna e le iniziative di interoperabilità con Enti nazionali che vedranno, in particolare, l’integrazione dei sistemi interni con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) di cui l’Amministrazione ha già stipulato l’adesione. Saranno inoltre realizzati interventi per la migrazione di servizi regionali che prevedono notifiche sull’App IO e interventi per il miglioramento dell’accessibilità e usabilità di servizi rivolti ad utenza esterna integralmente finanziati con fondi PNRR.

Attenzione particolare sarà dedicata al tema della sicurezza informatica sia con riferimento ai sistemi regionali di difesa perimetrale e di intrusione, sia in logica di filiera con gli Enti del territorio.

Le azioni sui sistemi informativi geografici regionali si focalizzeranno nel 2023 sullo sviluppo della cartografia digitale di base e sullo sviluppo dei sistemi per la gestione e fruizione dei dati geografici e prodotti cartografici digitali. Proseguiranno le attività di aggiornamento del Database Topografico in aree prioritarie e saranno realizzati nuovi dati altimetrici di dettaglio e nuove ortofoto contemporanee, con l’obiettivo di una copertura regionale a medio termine.

Sarà data continuità alle iniziative di consolidamento e rafforzamento delle attività statistiche pubbliche a sostegno delle politiche regionali e locali. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di strumenti per l’analisi dei dati del turismo, che saranno resi disponibili anche via web e all’ampliamento della consultazione del patrimonio statistico regionale. Sarà potenziato l’utilizzo di dati provenienti dal Sistema Statistico Nazionale.

Si consoliderà inoltre l’attività della conservazione dei documenti amministrativi e sanitari svolta dal Polo archivistico e gestione documentale (ParER) con previsione di incremento del numero degli Enti e Aziende Sanitarie versanti (attualmente circa 1.500) e potenziamento dell’infrastruttura di conservazione.

In tema di riordino territoriale e istituzionale, si è scelto di dare continuità, dati i rilevanti risultati conseguiti, allo stanziamento a sostegno del Programma di riordino triennale 2021-2023 per incentivare le gestioni associate delle funzioni comunali e per supportare le Unioni nel consolidare la gestione delle funzioni conferite e rafforzare le funzioni strategiche per la gestione e la realizzazione di ambiti di intervento complessi e con alto effetto moltiplicatore dei risultati conseguiti, quali le progettazioni legate al PNRR e ai fondi europei. Uno sforzo finanziario notevole, quindi, a supporto di enti investiti dalla l.r.13/2015 di importanti funzioni a tutela e sviluppo dei territori, ai quali la Regione riconosce un ruolo strategico di crescita del sistema degli enti locali. Il 2023 in particolare sarà il terzo e conclusivo anno del PRT 2021-2023, ed un’annualità rilevante anche per altre iniziative, di durata biennale, a favore di comuni e unioni più fragili quali il bando per i facilitatori a supporto della governance tra le Unioni in fase di ristrutturazione. Durante l’annualità 2023, quale ultima annualità del Programma si prevede una revisione delle risorse.

Per le fusioni di Comuni, si confermano le previsioni del 2022. Dal 2024 l’importo scenderà per il venir meno dei contributi previsti ad un comune fuso.

Per il 2023 si confermano le risorse a bilancio quale contributo annuale alle associazioni regionali delle autonomie locali (Anci, Upi, Uncem) in funzione di nuove progettualità di sistema.

Confermato nel bilancio 2023 e successivi lo stanziamento previsto ai sensi della L.R. n. 11/2019 per la concessione di contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno richiesto ed ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

Con riferimento all’esercizio delle funzioni e attività previste dalla L.R. n. 13/2015 in capo alla Città Metropolitana, alle Province, alle Destinazioni Turistiche, all’AIPO, all’ARPAE, all’Agenzia Lavoro e agli enti-parco, non viene meno per il 2022 l’impegno finanziario della Regione, anche in correlazione a un monitoraggio dell’attuazione della legge 13/2015 per verificarne il livello di coerenza con gli obiettivi istituzionali della Regione e degli Enti stessi, e alla luce del consolidamento istituzionale avvenuto dal 2015 a oggi nonché delle prospettive di riforma che si aprono.

Si rileva, infine, come lo sforzo della Regione per promuovere la stabilità istituzionale degli enti locali, si estrinsecherà a partire dal 2023 (salvo l’esito dell’iter di approvazione del PDL) anche tramite il “fondo di erogazione a sostegno dei comuni in squilibrio finanziario”. Tale fondo sarà finalizzato a promuovere la stabilizzazione finanziaria dei comuni che si trovano in situazioni di squilibrio e a favorire misure mirate al superamento delle stesse. Sono state previste, inoltre, sempre a valere sul medesimo fondo, risorse straordinarie per gli enti locali di nuovo ingresso nella Regione Emilia-Romagna al fine di consentirne la compiuta transizione nell’ordinamento regionale.

In attuazione della legge regionale 15/2018 sulla partecipazione, nel corso del 2023 le risorse messe a bilancio consentiranno di finanziare il Bando annuale in attuazione della legge con risorse confermate. Si implementeranno ulteriori semplificazioni amministrative e azioni di supporto per agevolare enti e associazioni beneficiari. In attuazione della medesima legge, la Giunta si impegna in azioni di sviluppo delle competenze del personale impiegato in attività di partecipazione su temi chiave e con percorsi formativi dedicati declinati in un programma triennale codefinito con la comunità di stakeholder attraverso un percorso partecipativo.

Si svilupperanno ulteriori sperimentazioni sulla nuova piattaforma digitale per le consultazioni, PartecipAzioni, anche sul versante dell’accountability e grazie alla collaborazione istituzionale con il Dipartimento della Funzione Pubblica.

In tema di giustizia, per tutto il 2023 Giustizia proseguiranno le attività legate al progetto del programma Operativo Complementare PON Governance - Capacità Istituzionale 2014/2020 “DigIT-ER” relativamente agli Uffici di Prossimità da attivare in Regione Emilia-Romagna. Proseguirà inoltre, in collaborazione con Lepida ScpA mediante lo strumento del contratto di Servizio, la manutenzione e sviluppo del punto di accesso al processo civile telematico ed il lavoro di diffusione dei servizi di giustizia digitale già presenti a listino e disponibili per gli enti soci relativamente a gestione TSO/ASO, procedure istituti protezione giuridica, flussi di stato civile ed entrate, con un particolare focus sulle Unioni di Comuni.

La voce più consistente degli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2023-2025 dall’Assessorato agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca – Direzione generale agricoltura, caccia e pesca, sono rappresentate dai cofinanziamenti dei programmi europei di competenza e che sono i seguenti:

-          Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014–2020 che è stato prorogato fino al 31.12.2022 e prevede pagamenti fino al 2025 e rappresentano l’ultima parte delle risorse complessive che la regione ha stanziato dal 2014 per assicurare il cofinanziamento al programma che ammonta complessivamente ad oltre 261 milioni di euro;

-          Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2023-2027 comprensivi delle risorse per l’Assistenza tecnica necessaria all’implementazione del programma stesso;

-          Programma Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp 2014-2020);

-          Programma Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura (FEAMPA 2023-2027).

A seguito dell’approvazione della L.r. n. 17/2022 “Interventi urgenti a sostegno del settore agricolo, agroalimentare, ittico e delle bonifiche” sono state stanziate nel triennio 2023-2025 per le seguenti finalità:

-          interventi per l’innovazione del settore agricolo ed agroalimentare;

-          interventi per la prevenzione della diffusione della Peste Suina Africana negli allevamenti suinicoli;

-          interventi straordinari per compensare il fermo pesca collegato all’aumento del prezzo del gasolio;

-          interventi per la realizzazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale.

A seguito dell’approvazione della Lr. n. 14/2021 “Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale. modifiche alle leggi regionali n. 2 del 1998, n. 40 del 2002, n. 2 del 2019, n. 9 del 2021 e n. 11 del 2021” sono state stanziate le risorse per l’anno 2023 per gli interventi di promozione dei mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli, finalizzati al miglioramento delle condizioni socio-economiche degli imprenditori agricoli e alla valorizzazione delle produzioni agricole locali.

Al fine di sostenere il mantenimento della produzione bieticola e garantire le necessarie rotazioni degli ordinamenti colturali, è stata prevista l’attivazione per gli anni 2023, 2024 e 2025 di un regime di aiuto in de minimis per le imprese agricole che coltivano barbabietola da zucchero, anche in considerazione della particolare efficacia della coltura nello stoccaggio del carbonio e come migliorativa della fertilità dei terreni.

Per sostenere il mantenimento della produzione pataticola - e in particolare della Patata DOP - a fronte dell'utilizzo di tubero seme certificato è stata prevista l’attivazione per la campagna 2023 di un regime di aiuto in de minimis per le imprese agricole che coltivano patata;

Per sostenere inoltre il mantenimento della produzione risicola sul territorio regionale, la Regione è autorizzata, per la campagna 2023, a concedere aiuti per superfici coltivate a riso da pila e da semente, a fronte dell’utilizzo di sementi certificate.

Per le attività di miglioramento genetico del bestiame è stato autorizzato, per il triennio 2023-2025, un finanziamento integrativo che si aggiunge alle risorse statali trasferite per la realizzazione dei programmi annuali per la raccolta dati in allevamento tesi alla realizzazione dei programmi genetici, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2001 (Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle Regioni ai sensi dell' art. 4, comma 1, del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143).

Un’ulteriore azione a sostegno delle aziende agricole è costituita dal finanziamento dei Consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese, tramite gli organismi di garanzia, per la concessione di contributi a favore delle imprese agricole con priorità per quelle colpite dalla cimice asiatica e da altre Nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria (PAC) un altro obiettivo importante è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi e dalla realizzazione di un sistema informativo integrato che renda più efficiente l’intero processo di gestione e pagamento dei contributi. In quest’ottica l’investimento nel potenziamento dei sistemi informativi agricoli costituisce un fattore determinante di successo e un obiettivo qualificante delle politiche regionali in materia di agricoltura, da perseguire in stretto raccordo con l’Organismo pagatore AGREA. Per tali attività sono stati stanziati 3,3 milioni di euro nel triennio 2023-2025.

Altro obiettivo fondamentale nell’ambito delle politiche condotte dall’Assessorato è costituito dalla promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna che, oltre a costituire un patrimonio culturale da preservare, rappresentano un elemento di competitività e attrattività territoriale da giocare in sinergia con altri settori (turismo, attività produttive) a vantaggio dell’intera economia regionale

Per questa ragione è fondamentale proseguire nell’impegno finalizzato alla diffusione della cultura enogastronomica regionale e della conoscenza, in Italia e all'estero, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, ottenuti con tecniche rispettose della salute dell'uomo e dell'ambiente. Si evidenzia inoltre che tra gli obiettivi di valorizzazione, un obiettivo specifico riguarda il patrimonio tartufigeno regionale. Altro obiettivo fondamentale è l’orientamento ai consumi e l’educazione alimentare da perseguire nelle scuole. È stata inoltre prevista una contribuzione alle imprese per la realizzazione di progetti per la promozione economica dei prodotti agricoli e alimentari.

Sono state inoltre previste attività di promozione e sviluppo degli agriturismi e della multifunzionalità delle aziende agricole.

Il settore Fitosanitario rappresenta un altro ambito di intervento regionale di importanza fondamentale, senza il quale sarebbero messi a rischio l’import e soprattutto l’export di molte produzioni regionali. Le attività di controllo e contenimento delle nuove malattie e il supporto tecnico necessario per soddisfare i protocolli di importazione ed esportazione al di fuori dell’Unione Europea vengono svolti in applicazione delle normative comunitarie e nazionali.

L'attività della Regione Emilia – Romagna in materia faunistico – venatoria è da sempre orientata al conseguimento dell'obiettivo generale di ripristinare il necessario equilibrio tra fauna selvatica ed attività agricola e forestale attraverso una efficace gestione venatoria e lo svolgimento delle attività di prelievo in controllo e di prevenzione. Rispetto a questo settore c’è da sottolineare che a partire dal 2016 la Regione ha assunto, per effetto del riordino istituzionale, la gestione diretta di una serie di attività. Tra le principali azioni, si evidenziano, contributi per interventi di prevenzione ed indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo e l’acquisizione di servizi di raccolta, trasporto, cura, riabilitazione e liberazione della fauna selvatica in difficoltà, di cui alla legge regionale 8/1994 per un importo complessivo di euro 7,77 milioni nel triennio 2023-2025;

Per quanto riguarda il settore della pesca sono stati predisposti gli stanziamenti dei capitoli relativi alle quote di competenza della UE (50%) e dello Stato (35%) oltre che il cofinanziamento regionale (15%) per l’attuazione delle attività riguardanti il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP 2014-2020). Le principali linee di azione sono rivolte a:

-          promuovere e favorire un’acquacoltura e una pesca sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative, competitive e basate sulle conoscenze.

-          promuovere l’attuazione della Politica Comune della Pesca.

-          aumentare l’occupazione e la coesione territoriale.

-          favorire la commercializzazione e la trasformazione.

-          favorire l’attuazione della Politica Marittima Integrata (PMI).

Per il settore della pesca si sottolineano inoltre le attività in cui la Regione è subentrata a seguito del riordino istituzionale quali per esempio la gestione degli incubatoi e delle acque interne.

Sono state inoltre previste le risorse per il cofinanziamento del Progetto “Adaptation in agriculture – Ada” nell’ambito del programma Life Climate action e del progetto “Lifeel” nell’ambito del programma Life.

Per le politiche inerenti alla difesa del suolo, della costa e di prevenzione e messa sicurezza del territorio, alla prevenzione e tutela ambientale e alla protezione civile, la manovra di Bilancio 2023-2025 complessivamente mette a disposizione un rilevante pacchetto di risorse regionali

All’interno di quest’importo significative sono le risorse destinate ad interventi di difesa del suolo e della costa intesi come attività volte alla prevenzione e alla sicurezza del territorio e per azioni di sostegno al sistema della protezione civile, diretto e indiretto, che ammontano complessivamente a 31,5 milioni di euro.

All’interno delle attività prioritarie per la prevenzione e la sicurezza del territorio sono state previste risorse per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrografica superficiale, di consolidamento e sistemazione dei versanti e della costa e interventi di somma urgenza per fronteggiare situazioni di grave pericolo.

Parte dei finanziamenti sono, altresì, destinati a garantire il servizio di piena e alla realizzazione di indagini geognostiche e rilievi finalizzati alla predisposizione di progetti esecutivi. Ulteriori risorse sono finalizzate all’aggiornamento dei quadri conoscitivi alla base delle cartografie geologiche, pedologiche e dei rischi, in particolare, per il completamento delle conoscenze geologiche all’interno del Progetto statale di cartografia geologica nazionale-CARG e per la prevenzione del rischio sismico. 

Nel corso del 2023 si segnala in particolare la prosecuzione dell’intervento di ripascimento dei tratti in erosione della costa (cosiddetto “Progettone 4 Costa”) con la realizzazione del secondo stralcio per 3,300 milioni di euro, finanziato all’interno dell’investimento complessivo pari a 22,860 milioni di euro stanziati nel 2022.

Oltre alle risorse di diretta derivazione regionale, risultano in corso di trasferimento le risorse ministeriali 2022 per circa 25 milioni di euro per interventi strategici di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico la cui attuazione è in capo al Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico. Sono altresì di prossima assegnazione da parte del Dipartimento Casa Italia ulteriori risorse paria circa 17,2 milioni di euro per la realizzazione di interventi volti al ripristino della funzionalità della rete idrografica, naturale e di bonifica che saranno attuati dal medesimo Commissario.

Nel 2022 sono stati, inoltre, trasferiti sul bilancio regionale, dal Commissario delegato all’emergenza OCDPC 732/2020, 100.milioni di euro stanziati con D.L. 73/2021, per far fronte agli eccezionali eventi meteorologici per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con Deliberazione del Consiglio dei Ministri. 23 dicembre 2020, a seguito della rotta del Panaro. Di tali risorse la quota di 74 milioni sarà definita nell’ambito della programmazione triennale 2023-2025.

Si conferma il sostegno al sistema della Protezione Civile Regionale, proseguendo l’azione per rendere diffuse ed omogenee le condizioni di operatività ed intervento efficace ed efficiente, attraverso il potenziamento del coordinamento e del presidio territoriale sia con le istituzioni che con il mondo del volontariato e dell’associazionismo  che risultano elementi strategici e fondamentali per affrontare eventuali condizioni di emergenze sul territorio, unitamente a investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature a disposizione per gli interventi.

Per quanto riguarda le Politiche ambientali viene confermata la copertura finanziaria alla iniziativa “Bike to Work” per un importo pari a 5,7 milioni di euro, da stanziare sul 2023.

Si ripropone anche per il 2023 il rifinanziamento del bando che prevede il supporto alle Amministrazioni comunali e loro Unioni, delle zone di Pianura Est, Ovest e agglomerato di Bologna, per la sostituzione dei veicoli obsoleti a loro disposizione con nuovi veicoli a basso impatto ambientale, attraverso lo stanziamento di 1 milione di euro di fondi statali.

Si prosegue inoltre con la seconda annualità del bando per la sostituzione di impianti inquinanti per riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna, delle zone di pianura, che si pone l’obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e all’incremento dell’efficienza energetica. L’iniziativa è finanziata dalle risorse assegnate dallo Stato nell’ambito del Nuovo accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano per un importo complessivo di 11,5 milioni di euro di cui 4,9 milioni di euro stanziati sul 2023.

Proseguirà l’azione per sostenere le attività di bonifiche siti inquinati stanziando risorse destinate a supportare la progettualità necessaria per quantificare gli oneri di bonifica per quegli enti locali che si trovano a dover affrontare situazioni di elevata criticità sul proprio territorio. Nel corso del 2023 saranno attivati i fondi provenienti dal Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicati alla bonifica dei Siti Orfani pari ad euro 27 milioni, ed inoltre, continuerà la gestione dei 5 milioni euro stanziati nel corso del 2022, fondi Ministeriali dedicati sempre alla bonifica di siti inquinati a carico della spesa pubblica.

Nell'ambito delle politiche destinate alle azioni di prevenzione della produzione di rifiuti si riconfermano le risorse pari a 5 milioni di euro che contribuiscono a definire il “Fondo Economia Circolare” finalizzati all’assegnazione di premialità ai Comuni che risultano maggiormente virtuosi dal punto di vista degli obiettivi fissati sia dalla legge che dal piano regionale rifiuti. L’obiettivo nel medio termine del periodo è quello di andare ad aggiornare le strategie afferenti al tema dell’economia circolare, in funzione anche dei risultati ottenuti e di fabbisogni di intervento emergenti.

Per quanto attiene gli enti strumentali si confermano gli importanti e fondamentali contributi per la gestione di Arpae, mettendo a disposizione 15,9 milioni di euro.

Infine, per quanto riguarda le politiche per la transizione ecologica si conferma l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e passare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035. A tal fine sarà necessario sviluppare prioritariamente scenari economicamente, socialmente, ambientalmente e tecnicamente sostenibili, in grado di definire obiettivi intermedi di mitigazione ed assorbimento che dovranno essere messi in atto dalle politiche settoriali.  Incrementare inoltre la produzione e l’utilizzo delle energie rinnovabili e il loro accumulo, anche in forma diffusa, unitamente ad una valutazione periodica dell’efficacia, in base ai risultati ottenuti, consentirà nel tempo di affinare e rivedere tali scelte ed azioni fino a raggiungere l’obiettivo di neutralità.

Proseguirà inoltre il percorso della Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con le attività di monitoraggio periodico ed aggiornamento previsto nella Strategia Regionale approvata, la cui implementazione potrà essere accompagnata da attività di formazione e disseminazione verso gli enti locali regionali nell’ottica di una maggiore diffusione, territorializzazione ed uniformità dei target ed indicatori contenuti nel documento regionale.

Per quanto attiene alle politiche per la montagna, gli interventi programmati e realizzati riguardano tutte quelle azioni atte a diminuire le disuguaglianze esistenti con la pianura e con la restante parte di territorio regionale. Ridurre queste disuguaglianze consente di aumentare la vivibilità dei territori di montagna e sostenere la qualità della vita per le persone che li abitano e per favorirne il ripopolamento.

Fra le diverse attività che sono state previste, in particolare si evidenziano quelle atte al mantenimento di una buona rete viaria territoriale. I collegamenti viari nei territori montani risultano essere elementi fondamentali di inclusione fra le varie comunità in esso presenti e i capoluoghi ubicati prioritariamente lungo l’asse della via Emilia. Il miglioramento di questi collegamenti consente di garantire, a chi vive in montagna, di ridurre i tempi di percorrenza fra frazioni e comuni e di muoversi con un più alto livello di sicurezza stradale. Non dimeno incide fortemente sul garantire una maggior accessibilità ai servizi pubblici e collettivi. 

Facilitare la mobilità è altresì un fattore importante per supportare la permanenza delle attività economiche presenti nonché condizione sostanziale per favorire l’insediamento di nuove realtà. Di riflesso, una buona rete viaria permette di favorire l’accesso ai territori montani a supporto dello sviluppo del turismo slow o di carattere culturale e ambientale.

Al fine di dare seguito a queste programmazioni si sono stanziati, sul triennio 2021 – 2023 15 milioni di euro derivati dal bilancio regionale a cui si aggiungeranno 6,2 milioni di euro derivati Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane per l’annualità 2022 da assegnarsi nell’annualità 2023.

A questa prima linea di azione se ne aggiunge una seconda, avviata nel 2021 e che prevede il suo completamento nel 2024, collegata alla crescita delle attività produttive attraverso un sostegno diretto alle imprese che, oltre a migliorare la propria produttività, si impegnano a sostenere l’occupazione quale fondamentale strumento atto a garantire una funzione di presidio del territorio montano regionale.

Questa azione prevede un investimento complessivo di € 6,69 milioni di euro.

Il Bando Montagna, nella sua seconda edizione, si è recentemente chiuso raccogliendo circa 1.400 domande complessive.  Le risorse disponibili sul 2022, pari a 5 milioni di euro, dovrebbero consentire di accogliere indicativamente circa 175 domande. Eventuali rifinanziamenti del Bando per il 2023 dovranno pertanto esser valutati in sede di predisposizione, o variazione, del Bilancio regionale.

È importante proseguire con l’azione di sostegno agli enti locali per l’implementazione della L.R.24/2017, inerente all’innovazione delle politiche di pianificazione del territorio. Prosegue, inoltre, l’impegno per l’attuazione del bando di rigenerazione urbana 2021

 A supporto delle politiche di gestione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale vengono garantite ed attuate le seguenti attività, dalla manutenzione ordinaria - varie forniture necessarie alla produzione delle piantine - e straordinaria - consistente in piccoli interventi sui beni mobili e immobili funzionali alle attività - dei vivai regionali, alla gestione del Demanio forestale regionale. Accanto a tali iniziative saranno realizzati anche gli interventi necessari al ripristino di una infrastruttura del patrimonio regionale fortemente danneggiata da un incendio.

Per quanto riguarda il progetto ‘4,5 milioni di alberi’ in Emilia-Romagna, prosegue la distribuzione degli alberi da vivai privati e da vivai pubblici per quanto attiene all’adempimento previsto per “un albero per ogni bambino”.

Confermati altresì l’attuazione dei programmi operativi relativi alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri Forestali, di cui alla specifica convenzione, e il supporto per nuovi bandi di finanziamento di piani di gestione forestale dei boschi delle altre proprietà pubbliche, dei privati e dei consorzi forestali.

Sarà garantita la funzionalità degli Enti di gestione delle aree protette, la gestione della Rete Natura 2000 e dei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità e come Riserva MaB.

Proseguirà la collaborazione con le Guardie Ecologiche Ambientali per il servizio di vigilanza ecologica volontaria, sia per la gestione ordinaria che per gli investimenti in attrezzature, e si proseguirà nella manutenzione dei percorsi escursionistici e il rilancio del percorso dell’Alta Via dei Parchi (AVP).

Per quanto concerne gli interventi di tutela degli alberi monumentali, sia pubblici che privati, con le risorse stanziate si concorre alle spese di gestione degli esemplari arborei tutelati dalla regione (circa 600).

Relativamente al sostegno delle Aree Interne in attuazione della legge regionale 12 del 2022 “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”, le risorse stanziate dal bilancio 2023-2025 saranno utilizzate, previo avviso pubblico e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, per contributi in favore delle cooperative di comunità.

Per sostenere le politiche per le pari opportunità, per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate al genere, vengono stanziate risorse per due milioni di euro, per ognuno degli anni di bilancio, che saranno utilizzate per sostenere enti locali, associazioni, organizzazioni e onlus attraverso bandi biennali di cui alla LR 6/2014.

A tali risorse, dal 2022, si aggiunge lo stanziamento di 1,3 milioni di euro, per ognuno degli anni di bilancio, per integrare il “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” (ai sensi dell’art.1 comma 1 e art.  2 comma 2, D.P.C.M. del 17 dicembre 2020), istituito per favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione, nonché i percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà.

 

 


Art. 1

Stati di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Per l’esercizio finanziario 2023 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 17.294.880.835,46 e di cassa per euro 18.090.149.267,60 e autorizzati impegni di spesa per euro 17.294.880.835,46 e pagamenti per euro 18.046.926.349,05 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

2. Per l’esercizio finanziario 2024 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.327.929.619,91 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.327.929.619.91 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

3. Per l’esercizio finanziario 2025 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.216.429.211,09 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.216.429.211,09 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

Art. 2

Allegati al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio:

 

a)      il prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 1);

 

b)      il riepilogo generale delle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

c)      il prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

d)      i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

e)      il quadro generale riassuntivo delle entrate (per titoli) e delle spese (per titoli) (allegato 5);

 

f)        il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 6);

 

g)      il prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione ed elenco analitico delle quote accantonate (a/1) (allegato 7);

 

h)      il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato (allegato 8);

 

i)        il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 9);

 

j)        il prospetto dei limiti di indebitamento (allegato 10);

 

k)      la nota integrativa (allegato 11) recante i riferimenti di cui ai successivi allegati 14 e 16;

 

l)        l’elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 12);

 

m)    l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste (allegato 13);

 

n)      l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 14);

 

o)      l’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2023 - 2025 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 15);

 

p)      l’elenco degli impegni assunti negli esercizi precedenti al 2016 finanziati mediante ricorso all’indebitamento (allegato 16);

 

q)      l’elenco dei nuovi provvedimenti legislativi finanziabili con i fondi speciali (Allegato 17).

 

Art. 3

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2023 è determinato per l'esercizio medesimo in euro 800.000.000,00.

 

Art.4

Attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011

 

1. Per l’attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari, con proprio atto, le variazioni inerenti la gestione sanitaria per l’iscrizione delle entrate, nonché delle relative spese.

 

Art. 5

Rinuncia all'esecuzione di crediti di modesta entità

 

1. È autorizzata la rinuncia ai crediti che la Regione vanta in materia di entrate di natura non tributaria, quando il costo delle operazioni di accertamento, riscossione e versamento sia valutato eccessivo rispetto all'ammontare delle singole partite di credito, ed a condizione che queste ultime non superino singolarmente la somma di euro 15,00.

 

Art. 6

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei mutui e prestiti già autorizzati negli anni precedenti

 

1. In applicazione dell’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 118/2011 è autorizzato, per l’anno 2023, il ricorso al debito, per far fronte ad effettive esigenze di cassa, fino all’importo complessivo di euro 521.301.962,74, a copertura del presunto disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2022 determinato dalla mancata stipulazione dei mutui autorizzati dall’art. 6 della legge regionale 28 dicembre 2021, n.21 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024) rideterminati dall’art. 5 della legge regionale 28 luglio 2022, n.10.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 5,5 per cento annuo, oneri fiscali esclusi, e per la durata massi­ma dell'ammortamento di trenta anni.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2023.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'as­sunzione dei mutui e prestiti obbligazionari predetti con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dalla presente legge.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di inte­ressi dei mutui è garantito dalla Regione mediante la iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per la effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare incarico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L’onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo, comprensivo dei corrispondenti oneri fiscali, trova la copertura nel bilancio di previsione, nell’ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50, Programmi 1 e 2.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2025 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo risultino meno onerose di quanto previsto al comma 6, o che le operazioni stesse in tutto od in parte debbano essere dilazionate nel tempo, od avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sulla entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 7

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti è autorizzato il ricorso all’indebitamento rispettivamente per euro 101.569.899,76 nel 2023, euro 66.661.516,21 nel 2024 ed euro 119.657.160,76 nel 2025, per far fronte a effettive esigenze di cassa , nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, in particolare degli articoli 40 e 62 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), dell’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n.243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione) e dell’articolo 3, commi da 16 a 21-bis, della legge 24 dicembre 2003, n.350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Legge finanziaria 2004’).

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 5,50 per cento annuo e per la durata non superiore alla vita utile dell'investimento.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione 2023 - 2025.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre l’indebitamento con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dal presente articolo.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante l'iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per l'effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare in carico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L'onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo trova la copertura nel bilancio di previsione 2023 - 2025, nell'ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50 Debito pubblico, Programma 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari e Programma 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2025 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 risultino meno onerose di quanto previsto al presente articolo, o che le operazioni stesse in tutto o in parte debbano essere dilazionate nel tempo, o avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sull'entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 8

Disposizioni relative all'accensione di anticipazioni di cassa

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto l'accensione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa, disponendo nello stesso atto le conseguenti variazioni di bilancio.

 

Art. 9

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2023.

 


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