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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato : concluso/decaduto)

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Oggetto n. 6990
Presentato in data: 16/06/2023
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025". (Delibera di Giunta n. 987 del 15 06 23)

Presentatori:

Giunta

Relazione:

RELAZIONE

 

Premessa

La presentazione del progetto di legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023-2025 segue quella del progetto di legge di approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2022 in funzione del quale vengono recepiti alcuni adeguamenti tecnici.

Nel presente progetto di legge, considerato che l'assestamento del bilancio rappresenta anche un momento di valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e di rinnovata attenzione alla gestione del bilancio, mediante la quale vengono perseguiti gli obiettivi di governo prefissati, si effettuano ulteriori variazioni in relazione all’andamento della gestione, nel rispetto dei vincoli di equilibrio che presiedono alla formazione del bilancio di previsione.

In tale contesto l’assestamento esplica, di conseguenza, anche una funzione di adeguamento nel corso della gestione e si pone come componente della manovra di bilancio, essendo chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto e rappresenta quindi una tappa importante nel ciclo di programmazione e controllo finanziario dell’ente.

 

La situazione dell’economia regionale

Secondo la relazione annuale della Banca d’Italia (maggio 2023), lo scorso anno il PIL dell’Italia è cresciuto del 3,7 per cento, dopo il forte recupero del 2021. La dinamica del prodotto ha beneficiato del miglioramento del quadro sanitario, che ha reso possibile l’eliminazione delle misure di contrasto alla diffusione della pandemia e favorito la marcata ripresa dei servizi turistico-ricreativi e dei trasporti; anche l’attività nel comparto delle costruzioni ha continuato a espandersi, sospinta dagli incentivi fiscali per la riqualificazione e il miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio; la produzione nella manifattura ha invece ristagnato, nonostante la progressiva attenuazione delle difficoltà approvvigionamento di input intermedi. Le tensioni internazionali e l’incertezza generate dal conflitto in Ucraina, gli ulteriori rincari delle materie prime energetiche e l’avvio della fase restrittiva dell’orientamento della politica monetaria hanno rallentato il PIL nella seconda metà del 2022.

La ripresa dell’economia regionale lo scorso anno dovrebbe aver toccato il 3,8 per cento e fatta eccezione per quella del 2021, è stata la più rapida dopo il boom dell’anno 2000. Ma la crescita dovrebbe notevolmente rallentare nel 2023 (+0,8 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e della stretta monetaria in corso. Il rallentamento sarà però meno sensibile rispetto a quanto precedentemente previsto, per effetto del trascinamento derivante dal più elevato ritmo di crescita fatto registrare alla fine dello scorso anno, tanto che la stima della crescita è stata ulteriormente rivista al rialzo di tre decimi di punto percentuale. In un’ottica europea, la crescita del Pil regionale per lo scorso anno è risultata al di sopra della media e nonostante il rallentamento previsto per il 2023, la lieve espansione prospettata a livello regionale dovrebbe nuovamente allinearsi a quella dell’area dell’euro.

Nel maggio del 2023 il territorio regionale e in particolare la Romagna sono stati colpiti da una grave calamità naturale, da eventi alluvionali che hanno determinato devastazioni e ingenti danni alla popolazione, attività produttive, infrastrutture e all’ambiente.

L’azione della Regione e le politiche che si troverà a mettere in atto si collocano quindi all’interno di un quadro economico complesso e condizionato da fattori esterni di carattere inedito e straordinario con effetti alla cui soluzione si potrà tuttavia arrivare sia attraverso competenze precedentemente sviluppate che attraverso l’utilizzo di risorse e strumenti messi a disposizione a livello regionale, nazionale ed europeo.

La Regione Emilia-Romagna saprà, come già avvenuto in passato, trasformare la grave emergenza in cui si è venuta a trovare in un’occasione di rinascita, cogliendo le opportunità previste a livello nazionale ed europeo con la consapevolezza e l’impegno di rendere il territorio e la sua comunità ancora più forti e competitivi nell’affrontare le sfide del futuro.

 

Le norme dello Stato di maggior rilievo per la finanza regionale nel 2023

Il Governo ha adottato alcuni importanti provvedimenti che mirano su diversi fronti ad arginare gli effetti prodotti dalla crisi geopolitica, dall’incremento dei costi
delle materie energetiche e dell’aumento dell’inflazione e a potenziare e semplificare l’attuazione del PNRR; tali misure, da una parte, mettono a disposizione risorse per superare le esigenze contingenti, dall’altra, prevedono interventi ed iniziative per promuovere lo sviluppo ed il rilancio dell’economia nazionale.

Si elencano di seguito alcuni di principali provvedimenti:

 

-          DECRETO-LEGGE 11 gennaio 2023, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici) poi abrogato dalla Legge del 24/02/2023 - N. 14 e trasposto all’art. 4, comma 8-bis della Legge. Viene prevista la proroga al 30 aprile 2023 a favore delle aziende fornitrici di dispositivi medici per ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici degli anni 2015, 2016, 2017, 2018;

 

-          DECRETO-LEGGE 16 febbraio 2023, n. 11 (Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77) convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38. All’articolo 1 è previsto il divieto per le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, di essere cessionari dei crediti di imposta derivanti dall'esercizio delle opzioni per la cessione del credito e dello sconto in fattura per lavori edilizi;

 

-          DECRETO-LEGGE 24 febbraio 2023, n. 13 (Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune) convertito, con modificazioni dalla Legge 21 aprile 2023, n. 41. Con tale provvedimento si sono adottate disposizione volte alla semplificazione e accelerazione delle procedure, incluse quelle di spesa, strumentali all'attuazione del Piano, nonché misure per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni titolari degli interventi;

 

-          DECRETO-LEGGE 30 marzo 2023, n. 34 (Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali) convertito con modificazioni dalla Legge 26 maggio 2023, n. 56. Nel provvedimento è previsto all’articolo 8 un fondo di 1.085 milioni di euro per l’anno 2023 a concorso del ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici degli anni 2015, 2016, 2017, 2018. All’articolo 11 sono previsti 100 milioni di euro per il riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale;

 

-          DECRETO-LEGGE 22 aprile 2023, n. 44 (Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche);

 

-          DECRETO-LEGGE 29 maggio 2023, n. 57 (Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico);

 

-          DECRETO-LEGGE 1° giugno 2023, n. 61 (Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023). Nel provvedimento sono previste le prime misure per far fronte all’emergenza venutasi a creare a fronte degli eccezionali eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico, con frane e smottamenti che hanno interessato nel mese di maggio 2023 una vastissima parte del territorio della Regione Emilia-Romagna.

 

La Regione Emilia-Romagna sarà protagonista nell’intercettare le risorse previste da questi interventi normativi insieme ad altri provvedimenti che in diverse forme o modalità cercano di sostenere i cittadini, le imprese e le amministrazioni nei settori e negli ambiti che hanno subito più di altri gli effetti derivanti dalle attuali emergenze.

 

L’assestamento al bilancio regionale per l’esercizio 2023

Nel progetto di assestamento si prende atto della consistenza dei residui attivi e passivi risultanti dal riaccertamento ordinario dei residui accertata in sede di rendiconto generale e delle variazioni ai residui presunti indicati nel bilancio di previsione. Sulla base del risultato derivante dal Rendiconto 2022 si procede all’adeguamento del fondo di cassa e del disavanzo derivante da mutui autorizzati e non contratti.

Alla luce delle risultanze contabili dell’esercizio 2022, approvate con il rendiconto generale, si evidenziano i seguenti risultati e aggiornamenti:

-          i residui attivi, previsti nel bilancio di previsione 2023 in euro 3.976.240.904,15 sono stati rideterminati in euro 4.509.050.022,78 con un aumento di euro 532.809.118,63;

-          i residui passivi, previsti nel bilancio di previsione 2023 in euro 4.796.377.075,34 sono stati rideterminati in euro 3.706.084.918,33 con una diminuzione di euro 1.090.292.157,01;

-          il fondo iniziale di cassa stimato in euro 1.800.416.335,50 risulta di euro 984.149.536,73;

-          il disavanzo da mutui autorizzati e non contratti previsto nel bilancio di previsione 2023 in euro 521.301.962,74 è stato rideterminato in euro 400.296.295,76, con una riduzione di euro 121.005.666,98‬.

 

Attraverso l’assestamento, inoltre, debbono essere operate quelle rettifiche e quelle integrazioni alle previsioni delle entrate e delle spese, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, necessarie al fine di aderire alle esigenze emerse nel corso della gestione, aggiornando i profili finanziari delle politiche da perseguire, in coerenza con i mutamenti del quadro delle risorse disponibili.

Le previsioni delle entrate, con riferimento sia alla competenza sia alla cassa, sono state aggiornate in relazione all’andamento di accertamenti e riscossioni.  In particolare, si è previsto un aumento degli introiti derivanti dal recupero della tassa automobilistica, di quelli relativi alla tassa regionale per il diritto allo studio universitario, dei rimborsi correnti, del recupero dell’Addizionale Regionale all’Irpef tramite l’Agenzia delle Entrate e della riscossione coattiva della tassa automobilistica. Viceversa, sono state riviste al ribasso le previsioni relative al recupero Irap, sia per le riscossioni tramite l’Agenzia delle Entrate che da ruoli e all’Addizionale Regionale all'Accisa sul Gas Naturale, che ha risentito della contrazione dei consumi nel 2022 che ha comportato sia un conguaglio negativo riferito al 2022, sia acconti più bassi per il 2023.

Le previsioni dei gettiti derivanti dalle manovre regionali sull’Imposta Regionale sulle Attività Produttive – IRAP e sull’Addizionale regionale all’Irpef sono state adeguate alle ultime stime fornite dal Dipartimento Politiche Fiscali del MEF.

Non essendo ancora stata raggiunta l’intesa sul riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2023 non è stato possibile adeguare gli stanziamenti dei tributi destinati al finanziamento della sanità.

In assestamento si è provveduto ad applicare al bilancio alcune entrate accertate e riscosse, oltre ad iscrivere in entrata, e parallelamente a stanziare in spesa, assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti per le quali non si disponeva all’atto della predisposizione del bilancio di previsione della quantificazione, dei riparti o di altri elementi necessari per l’iscrizione stessa.

Per quanto riguarda specificatamente il settore sanitario è stata iscritta una assegnazione di oltre 30 milioni nel triennio per interventi di edilizia sanitaria ed efficientamento energetico finanziati dal fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del paese di cui all’articolo 1, comma 14 legge 27 dicembre 2019, n. 160 nonché 7,3 milioni per la realizzazione di test genomici per il carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce.

Minori spese derivano principalmente dalla riduzione delle previsioni per interessi passivi sull’anticipazione di cassa (mai attivata negli ultimi anni e presumibilmente da non attivare stante la disponibilità dell’ente) e dall'aggiornamento delle risorse destinate alla copertura degli oneri di ammortamento conseguente alla riduzione del saldo negativo dell’esercizio precedente derivante dalla mancata contrazione di mutui e prestiti a fronte di spese di investimento autorizzate negli esercizi precedenti e finanziate con risparmio pubblico.

A seguito dell’utilizzo delle disposizioni di cui all’art. 1 commi 822 e 823 della Legge 24 febbraio 2023, n. 14 che hanno consentito di garantire l’equilibrio economico finanziario 2022 del sistema sanitario regionale, le somme accantonate in sede di bilancio 2023 si sono rese disponibili, unitamente a rimodulazioni e riduzioni di spese per finanziare ulteriori interventi e i principali riguardano:

 

-          28 milioni per il Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA);

-          20,7 milioni a favore del trasporto pubblico locale;

-          18 milioni per il finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai LEA;

-          7 milioni per le politiche per gli affitti;

-          8,5 milioni per trasferimenti alle Province;

-          5 milioni per trasferimenti ad AIPO;

-          9 milioni per servizi educativi per l’infanzia e per interventi volti a facilitare l'accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative;

-          5,5 milioni per contributi ed attività nel settore della cultura;

-          3,2 milioni per la promozione di grandi eventi sportivi e di eventi di rilievo regionale e locale;

-          3,1 milioni per l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica;

-          2,7 milioni a favore del piano telematico regionale;

-          2,5 milioni a favore di Arpae;

-          1,1 milioni per i programmi speciali per gli ambiti locali (PSAL);

-          1,1 milioni per trasferimenti ad AGREA.

 

Le previsioni di cassa, per la parte spesa, sono state adeguate in relazione alle variazioni intervenute sugli stanziamenti di competenza, mentre si è già provveduto in sede di variazione conseguente al riaccertamento dei residui al necessario adeguamento.

Per effetto delle variazioni precedentemente illustrate le previsioni dell’esercizio 2023 delle entrate e delle spese risultano diminuite di euro 31.280.349,01, per quanto riguarda la previsione di competenza e aumentate di euro 76.678.967,46, per quanto riguarda la previsione di cassa. Le previsioni di competenza delle entrate e delle spese risultano aumentate di euro 40.319.887,09 per l’esercizio 2024 e di euro 51.070.053,43 per l’esercizio 2025.

 


 

Testo:

 

Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025

 


Art. 1

Residui attivi e passivi risultanti dal Rendiconto generale

 

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l’esercizio finanziario 2023, sono rideterminati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022. Le differenze fra l’ammontare dei residui del Rendiconto e l’ammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per l’esercizio finanziario 2023, sono rappresentate nell’Allegato 1 alla presente legge.

 

Art. 2

Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

 

1. A seguito della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto è quantificato in euro 400.296.295,76.

 

Art. 3

Fondo di cassa

 

1. Il Fondo di cassa all’inizio dell’esercizio finanziario 2023 è determinato in euro 984.149.536,73 in conformità con quanto disposto dall’articolo 8 della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022.

 

Art. 4

Stato di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2023 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta diminuito di euro 31.280.349,01, quanto alla previsione di competenza, ed aumentato di euro 76.678.967,46, quanto alla previsione di cassa per le entrate e per le spese.

 

2. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2024 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 40.319.887,09, quanto alla previsione di competenza.

 

3. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2025 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse Tabelle n. 1 per le Entrate e n. 2 per le Spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 51.070.053,43, quanto alla previsione di competenza.

 

Art. 5

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei mutui e prestiti già autorizzati negli anni precedenti

 

1. L'autorizzazione alla contrazione di mutui o prestiti obbligazionari di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale 27 dicembre 2022, n. 25 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025) è ridotta di euro 121.005.666,98.

 

Art. 6

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti previsto dall’articolo 7 della legge regionale n. 25 del 2022, il ricorso all’indebitamento è rideterminato in euro 102.335.259,69 con un aumento di euro 765.359,93 nel 2023, in euro 67.348.629,85 con un aumento di euro 687.113,64 nel 2024 e in euro 127.157.160,76 con un aumento di euro 7.500.000,00 nel 2025.

 

Art. 7

Allegati all’Assestamento e prima variazione al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati:

 

a) Tabella 1 - prospetto delle variazioni alle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

b) riepilogo generale delle variazioni alle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

c) Tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

d) riepiloghi generali delle variazioni alle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 5);

 

e) quadro generale riassuntivo delle variazioni alle entrate (per titoli) e alle spese (per titoli) (allegato 6);

 

f) prospetto dimostrativo aggiornato dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 7);

 

g) prospetto aggiornato concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 8);

 

h) prospetto aggiornato dei limiti di indebitamento (allegato 9);

 

i) nota integrativa all’Assestamento e prima variazione generale del bilancio 2023-2025 (allegato 10);

 

j) le variazioni all’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 11);

 

k) le variazioni all’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2023-2025 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 12);

 

l) elenco aggiornato dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 13);

 

m) variazione del bilancio riportante i dati d’interesse del Tesoriere (allegato 14);

 

n) elenco dei nuovi provvedimenti legislativi finanziabili con i fondi speciali (Allegato 15).

 

Art. 8

Celebrazioni per il bicentenario della morte del pittore Felice Giani (1758-1823). Modifica della legge regionale n. 24 del 2022

 

1. L’autorizzazione di spesa disposta dall’articolo 3 della legge regionale 27 dicembre 2022, n. 24 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)) è ridotta di euro 30.000,00 per l’esercizio 2023.

 

Art. 9

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa. Modifica della legge regionale n. 24 del 2022

 

1. Alle autorizzazioni di rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli esercizi 2023, 2024 e 2025, di cui all’articolo 1 della legge regionale n. 24 del 2022 sono apportate le modifiche di cui alla tabella A – Variazioni, allegata alla presente legge.

 

Art. 10

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

 


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