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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato)

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Oggetto n. 7344
Presentato in data: 05/09/2023
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna". (Delibera di Giunta n. 1458 del 04 09 23)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

Partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna

 


RELAZIONE

 

Col presente progetto di legge si intende autorizzare la Regione, ai sensi dell’art. 64 dello Statuto, a divenire socio fondatore della Fondazione Cineteca di Bologna, costituita dal Comune di Bologna, unico Fondatore.

Si tratta di una fondazione di partecipazione costituita per iniziativa del Comune di Bologna, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 253418 del 05/12/2011, attiva dal 1° gennaio 2012, alla quale è stato conferito il patrimonio della precedente Istituzione Cineteca Comunale di Bologna, per consentirne lo sviluppo delle attività.

La Fondazione Cineteca di Bologna ha infatti per scopo statutario l’acquisizione e la conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo, la promozione della sua conoscenza e fruizione anche in collaborazione con altre istituzioni culturali, con enti locali, organi statali e comunitari, italiani e internazionali, con soggetti pubblici e privati; cura in particolare lo studio, la conoscenza, la promozione del cinema e dell’audiovisivo del passato e del presente, con particolare riferimento a quello italiano e in particolare al contributo degli autori (registi, sceneggiatori, fotografi, attori, produttori ecc.) di estrazione emiliano-romagnola. La Fondazione opera altresì nel campo del restauro, strumento essenziale per la conoscenza e la trasmissione delle opere audiovisive e fotografiche. 

Gli ambiti di attività della Fondazione Cineteca si sono sviluppati intorno a due principali direttrici:

        l’attività di acquisizione, conservazione, restauro, catalogazione, digitalizzazione e studio del patrimonio filmico, e degli ulteriori archivi connessi all’audiovisivo (quali fotografie, carteggi, sceneggiature, ritagli stampa, manifesti, interviste, saggi, interventi critici);

        le attività di valorizzazione del cinema di patrimonio e -più in generale- la  promozione e diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, sia mediante la programmazione diretta di sale  e arene, che tramite l’attività di distribuzione e prestito dei film restaurati, l’organizzazione di festival cinematografici e retrospettive, rassegne, lezioni, attività formative e didattiche, la gestione della Biblioteca specialistica Renzo Renzi, l’attività di produzione editoriale e l’organizzazione di mostre.

 

Tra le molteplici attività sviluppate ed i progetti in corso, si segnalano:

        il costante incremento delle collezioni filmiche che oggi conserva oltre 90.000 titoli, con una media di 2.000 nuovi ingressi annui, risultato conseguito grazie all’attenzione, al riconoscimento e al prestigio internazionale. Tra le molteplici acquisizioni si ricordano in particolare gli archivi “Chaplin”, “Keaton”, “Simenon”, già oggetto di studio e digitalizzazione, fino alle recenti acquisizioni di opere di Alberto Sordi, Jaques Tati, Wim Wenders, Giuseppe Bertolucci, Mauro Bolognini;

        l’Archivio Pasolini, che raccoglie dal 2003 la vasta documentazione internazionale sull'opera, il pensiero e la figura artistica e intellettuale di Pier Paolo Pasolini - nella sua creatività poliforme di poeta, narratore, saggista, cineasta e drammaturgo, ed il Centro Studi Pasolini che ne cura lo studio e la valorizzazione, promotore di molteplici iniziative tenute in occasione del centenario della nascita;

        il restauro cinematografico, settore nel quale la Cineteca di Bologna ha acquisito autorevolezza  ampiamente riconosciuta a livello internazionale: in un’epoca in cui il progresso tecnologico è tanto rapido quanto determinante nella percezione estetica e nella fruizione del cinema, la Cineteca e la sua società partecipata L’Immagine Ritrovata  si sono dimostrate in grado di coniugare ricerca, rigore filologico e tecnologia all’avanguardia dedicando una grande attenzione ad ogni fase del restauro; a tal fine la Fondazione ha usufruito dei finanziamento ottenuti sul Piano Straordinario per la Digitalizzazione del patrimonio cinematografico avviato dal MIC nell’ambito della legge n.220 del 2016 e ha stretto relazioni nazionali ed internazionali, tra cui quella con la prestigiosa THE FILM FOUNDATION fondata da Martin Scorsese quale soggetto non profit per la salvaguardia del patrimonio cinematografico mondiale del passato;

        la gestione, dal 2013, di uno spazio per la conservazione delle pellicole in nitrato, particolarmente infiammabili, presso un immobile appositamente attrezzato localizzato a Sasso Marconi;

        un costante incremento delle collezioni anche relativamente agli archivi non filmici, da ultimo con gli ingressi di fondi di Aldo Tassoni, Paolo Micalizzi, Piera degli Esposti. Sono attualmente già presenti in catalogo oltre 50.000 volumi, 2.300 testate di riviste italiane e straniere (per un totale che supera le 16.500 annualità), circa 2.900.000 fotografie, 56.700 film su supporto magnetico e digitale, 245.000 manifesti, quasi 40 fondi archivistici, pari a oltre 600 metri lineari di carte. A questi si aggiungono i materiali depositati non ancora catalogati;

        Il progetto Bologna Fotografata, un archivio digitale fotografico di comunità dedicato alla città e alla sua storia che rende disponibili in rete oltre 20.000 immagini in continuo incremento, anche in collaborazione con l’archivio storico del Comune di Bologna; 

        gestione della Biblioteca Renzo Renzi, specializzata per lo studio e la ricerca sul cinema e la fotografia; un laboratorio aperto che, oltre a conservare e rendere consultabili una ingente quantità di materiali originali, offre una molteplicità di servizi rivolti a studenti, appassionati, ricercatori e cittadini, tra cui iniziative didattiche, corsi di formazione, visite guidate e workshop;

        una cospicua attività di ricerca e produzione editoriale in grado di valorizzare il cinema contemporaneo e del passato, unita a una crescente offerta di attività didattica in ambito cinematografico per le giovani generazioni in collaborazione con gli istituti scolastici, dall’infanzia alle scuole secondarie (progetto “Schermi e lavagne”);

        la promozione e valorizzazione del cinema di patrimonio, sia mediante la programmazione della rete delle sale indirettamente gestite dalla Cineteca di Bologna, attraverso la società Modernissimo srl, (a partire dal Lumière, a cui si aggiungerà la prevista riapertura del Cinema Modernissimo), che mediante distribuzione e la gestione dei prestiti di film restaurati (progetto “Il Cinema Ritrovato al Cinema”), l’organizzazione di retrospettive, rassegne, lezioni, attività formative;

        l’organizzazione, gestione e realizzazione di prestigiosi e consolidati festival cinematografici quali “Il Cinema Ritrovato”, alla sua 37esima edizione, accreditato da molti come il più importante festival sul cinema di patrimonio e sulla storia del cinema a livello internazionale, 145.000 presenze nell’ultima edizione;  e  “Visioni Italiane”, nato nel 1994 per dare spazio al cinema italiano degli esordi; senza trascurale la realizzazione di  rassegne cinematografiche all’aperto, tra le quali spicca la programmazione di Sotto le stelle del Cinema in Piazza Maggiore;

        l’organizzazione, realizzazione e circuitazione di mostre sul cinema o altri progetti espositivi sul territorio collegati al patrimonio storico custodito.

Con l'entrata in vigore della Legge 14 novembre 2016, n. 220 “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, (cd Legge cinema), è riconosciuto alla Cineteca Nazionale un ruolo di rilievo nazionale di tutela e promozione del patrimonio cinematografico e audiovisivo, con la previsione di una rete nazionale delle cineteche pubbliche per favorirne la collaborazione.

Per la consistenza e il rilievo dell’attività svolta, la Cineteca di Bologna è stata infatti inserita, all’art. 27, fra le cinque principali istituzioni di promozione della cultura cinematografica. Il decreto ministeriale del 31 luglio 2017 “Disposizioni applicative in materia di attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva di cui all’art. 27 della legge 14 novembre 2016, n. 220”, all’art. 10 stabilisce che alla Fondazione Cineteca di Bologna sia assegnato un contributo annuale per lo svolgimento di attività di conservazione e acquisizione archivistica e di restauro, nonché di promozione e diffusione del cinema e dell’audiovisivo, di formazione, di ricerca, di produzione editoriale sulla base di un programma annuale presentato al Ministero entro il 30 novembre dell’anno precedente quello di svolgimento delle attività.

La Regione Emilia-Romagna riconosce e sostiene le attività della Cineteca di Bologna sin dalla sua costituzione. La Cineteca, prima come istituto, poi come Istituzione del Comune di Bologna, è stata nel tempo sostenuta in quanto principale polo regionale di promozione della cultura cinematografica, ai sensi delle leggi regionali di settore che si sono succedute nel corso del tempo, come la legge regionale n. 11/85, la legge n. 33 del 1993, in cui si stabiliva che “L'attività della Cineteca del Comune di Bologna viene riconosciuta di interesse regionale, con riferimento all'importanza ed al rilievo da essa acquisiti nel settore cinematografico”, quindi attraverso i programmi triennali previsti dalla legge 13/1999.

La Fondazione Cineteca di Bologna, quale organismo in possesso dei requisiti di alta qualificazione scientifica e culturale in materia cinematografica, è stato individuato con delibera di Giunta n. 619/2007 quale istituto di deposito legale per i film iscritti nel pubblico registro cinematografico – decisione recepita con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività culturali del 28 dicembre 2007, in attuazione dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 2006, n. 252 e successive modifiche – stante il ruolo svolto nelle attività di ricerca, raccolta, catalogazione, conservazione e restauro del patrimonio filmico e audiovisivo dell’Emilia-Romagna.

Con la L.R. n. 20/2014 "Norme in materia di cinema e audiovisivo", è stata  introdotta una specifica possibilità di intervento regionale, tramite lo strumento della Convenzione, a sostegno attività di promozione della cultura cinematografica promossi da enti pubblici e soggetti privati, che abbiano ad oggetto a) rassegne, festival, circuiti e altri eventi, in grado di accrescere e qualificare la conoscenza e la capacità critica da parte del pubblico; b) la ricerca, la raccolta, la catalogazione, la conservazione, la valorizzazione e l'utilizzo della documentazione cinematografica e audiovisiva; c) progetti di alfabetizzazione del pubblico; d) la diffusione di opere cinematografiche e audiovisive di particolare interesse culturale nonché di interesse regionale;

In attuazione di questa norma, sono state sottoscritte senza soluzione di continuità convenzioni di durata triennale con la Fondazione Cineteca di Bologna per la concessione di contributi a sostegno delle attività svolte.

Attualmente, il programma regionale in materia di Cinema e Audiovisivo per il triennio 2021/2023 approvato dall’Assemblea legislativa con Deliberazione n. 37/2021, confermando il ruolo di primo piano svolto dalla Cineteca di Bologna nell’azione regionale di conservazione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica, ha stabilito la prosecuzione del rapporto di collaborazione e sostegno alle attività svolte.

La convenzione triennale che ha attuato il programma prevede, oltre al sostegno alle attività istituzionali della Fondazione più sopra richiamate, ulteriori specifiche aree di collaborazione nei seguenti ambiti:

        la valorizzazione degli archivi e delle raccolte diffuse sul territorio regionale che riguardano il cinema;

        la collaborazione per le attività dell’Emilia-Romagna Film Commission nel territorio bolognese;

        la realizzazione di progetti dedicati al cineturismo, fra cui lo sviluppo di itinerari regionali e l’aggiornamento e rilancio del sito sul cineturismo.

 

I contributi concessi ai sensi della legge regionali n. 20 del 2014 sono stati 815 mila euro nel 2021 e 800 mila euro nel 2022.

La Cineteca è riconosciuta infine quale ente accreditato per la formazione nel settore cinematografico e, nel corso delle differenti programmazioni del Fondo Sociale Europeo, molti progetti di formazione hanno ottenuto il finanziamento previsto dai bandi regionali.

 

Come sopra ricordato, la collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna è stata costante ed il sostegno è cresciuto significativamente nel corso degli anni.

La Regione Emilia-Romagna, in ciascun settore di intervento delle proprie politiche culturali, ha individuato soggetti ritenuti strategici per lo sviluppo di ciascuna delle aree di intervento regionale mediante la partecipazione diretta quale socio fondatore. Tale modello consente la partecipazione alla definizione delle strategie di sviluppo e di investimento e comporta migliori garanzie in ordine all’efficacia degli investimenti. Si richiamano, a titolo di esempio i casi di ERT, centro di produzione teatrale di rilievo nazionale, ATER per la promozione dello spettacolo dal vivo e gestione spazi teatrali, la Fondazione Arturo Toscanini con l’orchestra stabile regionale e la produzione musicale, la FONDAZIONE DELLA DANZA, per il balletto e la coreutica. 

In coerenza con queste linee strategiche di sviluppo del settore culturale, si ritiene in primo luogo necessario rendere più efficaci gli investimenti significativi e continuativi entrando a far parte della governance della Fondazione Cineteca, attore regionale di rilievo strategico, riconosciuto internazionalmente, nello specifico ambito del cinema e dell’audiovisivo.

La partecipazione alla governance della Fondazione Cineteca potrà dunque consentire di:

1. governare l’efficacia dell’investimento regionale nei confronti della Fondazione Cineteca di Bologna e dei diversi ambiti di intervento settoriale da questa direttamente o indirettamente presidiati;

2. rafforzare la funzione di coordinamento della Regione Emilia-Romagna nel settore del cinema e dell’audiovisivo, in coerenza con gli interventi che lo Stato e degli Enti Locali, Comune di Bologna in primis, hanno in corso;

3. assicurare continuità al sostegno regionale in vista di due importanti impegni e progetti di sviluppo che la Fondazione Cineteca, sulla base di progetti considerati prioritari dal Comune di Bologna, dovrà affrontare nei prossimi anni:

-       sotto il profilo della diffusione della cultura cinematografica la riapertura del Cinema Modernissimo, una sala storica da 400 posti nel cuore della città di Bologna e l’implementazione del progetto di area espositiva dei sottopassi Piazza Re Enzo/Via Rizzoli;

-       sotto il profilo della conservazione del patrimonio cinematografico, il completamento del nuovo polo tecnologico d’avanguardia presso l’ex parcheggio multipiano “Giuriolo” per ospitare l’archivio filmico e il laboratorio di restauro con l’impiego delle dotazioni tecnologiche più aggiornate, aperto alla città con spazi e momenti per la promozione e la didattica.

 

Con riferimento alla valutazione in materia di aiuti di stato, dalle informazioni acquisite in riferimento alla Fondazione Cineteca di Bologna si rileva che

-          le finalità statutarie prevedono una forte prevalenza di attività di natura culturale legata alla conservazione, custodia e valorizzazione del patrimonio cinematografico e promozione della cultura cinematografica, mentre talune attività di natura commerciale risultano accessorie e strumentali;

-          la prevalenza delle coperture finanziarie connesse alle attività prodotte deriva da apporti pubblici. A titolo di esempio, nell’esercizio 2021 il bilancio evidenzia come il 78% del valore della produzione sia rappresentato da contributi pubblici diversi: europei, statali, regionali e comunali.

-          l’apporto derivante dal contributo regionale è comunque inferiore al deficit di finanziamento, secondo il principio del funding gap;

-          l’intervento pubblico nel settore in oggetto non sia tale da incidere sugli scambi tra gli stati membri

 

Si ritiene pertanto che il contributo alla Fondazione Cineteca di Bologna possa considerarsi rientrante nelle definizioni di cui alla Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (2016/C 262/01) nella quale, in relazione alla nozione di impresa e di attività economica è specificato, con riferimento alle attività nel settore culturale che “Alla luce del loro carattere specifico, talune attività concernenti la cultura, o la conservazione del patrimonio e della natura possono essere organizzate in modo non commerciale e, quindi, possono non presentare un carattere economico. Pertanto è possibile che il finanziamento pubblico di tali attività non costituisca aiuto Stato. La Commissione ritiene che il finanziamento pubblico di attività legate alla cultura e alla conservazione del patrimonio accessibili al pubblico gratuitamente risponda a un obiettivo esclusivamente sociale e culturale che non riveste carattere economico. Nella stessa ottica, il fatto che i visitatori di un'istituzione culturale o i partecipanti a un'attività culturale o di conservazione del patrimonio (compresa la conservazione della natura), accessibile al pubblico siano tenuti a versare un contributo in denaro che copra solo una frazione del costo effettivo non modifica il carattere non economico di tale attività, in quanto tale contributo non può essere considerato un'autentica remunerazione del servizio prestato.”

Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene che il finanziamento pubblico all’organismo in questione non sia configurabile come aiuto di Stato;

 

Esame dell’articolato

 

Articolo 1 Finalità. La Regione Emilia-Romagna disciplina con questa legge la propria partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna al fine di favorire lo sviluppo della cultura cinematografica e audiovisiva e promuovere la conservazione, il restauro e la fruizione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.

 

Articolo 2 Partecipazione alla fondazione Cineteca di Bologna. Con il presente articolo la Regione è autorizzata a partecipare - a decorrere dal 2024 - alla Cineteca di Bologna quale socio fondatore.  A tal fine la Regione è autorizzata a:

 

1. Conferire al patrimonio della fondazione Cineteca di Bologna un apporto iniziale una tantum di risorse in conto capitale pari a euro 500.000,00, stabilendo che il conferimento una tantum al patrimonio della Fondazione sia ripartito in due quote di uguale importo da erogare la prima nell’esercizio 2024 e la seconda nell’esercizio 2025;

2. Concedere alla Fondazione Cineteca di Bologna un contributo annuale il cui importo viene stabilito nell’ambito delle disponibilità annualmente autorizzate dalla legge di bilancio. Tale contributo è concesso e liquidato in una unica soluzione allo scopo di garantire la continuità dei programmi della Fondazione.

L’assenza di fini di lucro e la conformità dello statuto della Cineteca ai principi dello statuto della Regione Emilia-Romagna sono individuate altresì quali condizioni essenziali alla partecipazione da parte della Regione.

 

Articolo 3 Norma finanziaria. L’articolo 3 contiene la norma finanziaria circa la partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna e stabilisce che per gli esercizi finanziari 2024 e 2025 la Regione farà fronte agli oneri previsti attingendo al Fondo speciale nuove leggi in corso di adozione. Per gli esercizi successivi al 2026, agli oneri derivanti dalla partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna si farà fronte nell'ambito delle autorizzazioni di spesa annualmente disposte dalla legge di approvazione del bilancio ai sensi di quanto previsto dall'articolo 38 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42).

 


Art. 1

Finalità

 

1. La Regione Emilia-Romagna, perseguendo gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e le finalità di promozione e sostegno della cultura dello Statuto regionale, al fine di favorire lo sviluppo della cultura cinematografica e audiovisiva e promuovere la conservazione, il restauro e la fruizione del patrimonio cinematografico e audiovisivo, con la presente legge disciplina la propria partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

 

Art. 2

Partecipazione alla fondazione Cineteca di Bologna

 

1. La Regione Emilia-Romagna è autorizzata ai sensi dell'articolo 64, comma 3, dello Statuto regionale a partecipare alla fondazione Cineteca di Bologna, di seguito “Fondazione”, quale socio fondatore. La partecipazione della Regione Emilia-Romagna ha effetto a decorrere dal 1° gennaio 2024.

 

2. Per la partecipazione di cui al comma 1, la Regione è autorizzata a conferire al patrimonio della Fondazione Cineteca di Bologna un apporto iniziale una tantum pari a euro 500.000,00. Tale conferimento viene ripartito in due quote di uguale importo, da erogare la prima nel corso dell’esercizio finanziario 2024, la seconda nel corso dell’esercizio finanziario 2025.

 

3. La Regione è autorizzata a concedere alla Fondazione un contributo annuale il cui importo viene stabilito in un importo massimo di euro 800.000,00 per gli esercizi 2024 e 2025, mentre per gli esercizi successivi al 2025 viene stabilito nell'ambito delle disponibilità annualmente autorizzate dalla legge di bilancio.

 

4. La Fondazione è tenuta a presentare alla Regione entro il 30 novembre di ogni anno il documento previsionale programmatico dell’attività relativa all’esercizio successivo.

 

5. La Regione, allo scopo di garantire la continuità dei programmi della Fondazione, concede e liquida alla Fondazione stessa in un'unica soluzione il contributo di cui al comma 3.

 

6. La Fondazione è tenuta a presentare alla Regione entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di competenza il bilancio di esercizio e la relazione sulla gestione illustrante gli obiettivi perseguiti dalla Fondazione e gli interventi realizzati.

 

7. La partecipazione della Regione alla Fondazione è subordinata alla permanenza delle seguenti condizioni:

 

a) che lo statuto e le iniziative della Fondazione siano conformi ai principi dello statuto della Regione Emilia-Romagna;

 

b) che la Fondazione non persegua fini di lucro.

 

8. Il Presidente della Giunta, o un suo delegato, è autorizzato a compiere tutti gli atti necessari al fine di perfezionare la partecipazione alla Fondazione e ad esercitare i diritti connessi.

 

9. La Giunta regionale nomina i rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione secondo quanto previsto dallo statuto della Fondazione medesima.

 

Art. 3

Norma finanziaria

 

1. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge, nel limite massimo di euro 250.000,00 per l’esercizio 2024 ed euro 250.000,00 per l’esercizio 2025 relativamente  al conferimento per la partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna, di cui al comma 2 dell’articolo 2 e nel limite massimo di euro 800.000,00 per l’esercizio 2024 ed euro 800.000,00 per l’esercizio 2025 relativamente alla concessione del contributo annuale, di cui al comma 3 dell’articolo 2 la Regione fa fronte mediante fondi a tale scopo specifico accantonati nell’ambito del fondo speciale di cui alla Missione 20 Fondi e accantonamenti - Programma 3 Altri fondi - Titolo 1 Spese correnti, “Fondo speciale per far fronte agli oneri da provvedimenti legislativi regionali in corso di approvazione - Spese correnti” del bilancio di previsione 2023-2025. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere, con proprio atto, alle variazioni di bilancio che si rendano necessarie.

 

2. Per gli esercizi successivi al 2025, agli oneri derivanti dalla partecipazione alla Fondazione Cineteca di Bologna, di cui al comma 3 dell’articolo 2, la Regione fa fronte nell'ambito delle autorizzazioni di spesa annualmente disposte dalla legge di approvazione del bilancio ai sensi di quanto previsto dall'articolo 38 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42).

 

 

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