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Legislatura X - Progetto di legge (testo licenziato)

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Oggetto n. 1645
Licenziato in data: 15/12/2015
"Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018 (Legge di stabilità regionale 2016)" (Delibera di Giunta n. 1798 del 12 11 15).

Relazione:

RELAZIONE DEL CONSIGLIERE ROBERTO POLI

RELATORE DELLA COMMISSIONE

 

 

Per dovere di sintesi affronterò gli oggetti in discussione e approvazione 1544, 1644, 1645 e 1646 in un’unica relazione, oggetti che poi naturalmente saranno sottoposti a singole votazioni.

 

Il lavoro di approfondimento ed esame si è svolto nelle singole Commissioni e concluso con l’espressione dei relativi pareri.

 

La Commissione referente ha chiuso i propri lavori con l’esame degli emendamenti e la votazione degli articolati nelle sedute del 15 dicembre. Indubbio, anche questa volta, l’apporto positivo dato alla discussione dalla comunità regionale, convocata in Udienza Conoscitiva l’1 dicembre scorso.

 

Un lavoro impegnativo che ha visto un protagonismo attivo di tutti i Commissari ed un’assoluta disponibilità degli Assessori e dei tecnici della nostra Regione, ai quali, nella convinzione di interpretare il pensiero dei colleghi Consiglieri, rivolgo un sentito ringraziamento.

 

In particolare, il lavoro emendativo ha permesso di ricalibrare alcune misure e dare risposte più articolate ad aspetti che l’iter di commissione ha ritenuto di volere valorizzare. Mi riferisco in particolare: all’aumento delle risorse sulla Legge 2 montagna da 3 a 6 milioni di euro, alla destinazione di 500 mila euro per l’abbattimento del bollo auto ibride di nuova immatricolazione a partire dal 1° gennaio 2016 per il triennio, a 150 mila euro destinati ad iniziative per supportare gli esercenti che dismettono l’utilizzo delle slot per contrastare il fenomeno della ludopatia, ai 200 mila euro destinati alla sicurezza per sistemi di controllo e videosorveglianza.

 

La nostra Regione, per ragioni economiche, ma anche sociali e culturali, ha sempre affermato con forza e convinzione la propria dimensione europea e internazionale. D’altra parte, il grande impegno del Presidente Bonaccini e della Giunta in questo primo anno di mandato, ne ha reso evidente testimonianza con le missioni in Cina, negli Stati Uniti e a Bruxelles; la dimensione e il ruolo dell’Emilia-Romagna sono state resi espliciti dai positivi esiti di Expo recentemente chiuso a Milano.

 

Allo stesso tempo, il sapere incrociare le nostre politiche alle politiche europee e a quelle nazionali, ci mette nelle condizioni di potere utilizzare nella loro massima disponibilità i fondi europei da un lato e di rafforzare le politiche di welfare, di difesa del territorio, di valorizzazione della cultura dall’altro.

 

Tutto questo non è affermazione di intenzioni, ma concretezza delle azioni che si traduce in più investimenti, più politiche di welfare, maggiore vicinanza ai bisogni delle nostre comunità: il tutto lasciando invariata la pressione fiscale.

 

Nella predisposizione del bilancio occorre poi dare applicazione alle norme previste per il nuovo sistema contabile armonizzato disciplinato dal D.Lgs 118/2011.

 

Si tratta di un cambiamento rilevante per le Amministrazioni Regionali e Locali.

 

Già con riferimento al bilancio preventivo 2015 la Giunta, contestualmente all’avvio del mandato, scelse di anticipare - anche se in modo sperimentale - la predisposizione del Documento di economia e finanza regionale (DEFR), perseguendo un obiettivo di trasparenza verso l’Assemblea legislativa, le Associazioni, le imprese, i cittadini della nostra Regione.

 

Così, già dal primo anno di Legislatura, è stato possibile declinare in obiettivi gli impegni politici previsti per il quinquennio e gettare le basi per l’esercizio del controllo strategico, cioè per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi stessi e delle ricadute sul territorio e sulle comunità.

 

Il DEFR 2016 è ulteriormente arricchito con diverse sezioni rispetto al testo del 2015, anche grazie alle osservazioni e alle proposte emerse durante il confronto istituzionale in Assemblea legislativa e con le parti sociali.

 

Le tre parti che compongono il DEFR sono:

 

La I parte, che analizza il contesto e gli scenari economici di riferimento internazionale, nazionale e regionale e tratteggia il quadro istituzionale in cui opera la Regione, con un focus sull’articolazione organizzativa ed il personale, sulle partecipate e gli strumenti di controllo, nonché sul patto di stabilità e sui vincoli per la finanza regionale.

 

La II parte, che suddivide in cinque aree (istituzionale, economica, socio-sanitaria, culturale e territoriale) i 98 obiettivi strategici e organizzativi individuati per il quinquennio, articolandoli in missioni e programmi coordinati alle previsioni di entrata e di spesa del bilancio, in modo da verificarne la concreta realizzabilità.

 

La III parte, che riporta gli indirizzi strategici assegnati alle società controllate o partecipate e agli Enti strumentali della Regione affinché, ciascuno nel proprio ambito, concorra alla produzione ed erogazione di servizi funzionali allo sviluppo delle linee di Governo.

 

Il DEFR rappresenta quindi uno strumento di grandissima utilità per le informazioni in esso contenute, per gli obiettivi indicati, per l’indicazione dei risultati attesi; in esso si trovano le argomentazioni che esplicano le scelte della Giunta e della maggioranza che governano la nostra Regione.

 

Il quadro europeo ed internazionale entro cui inevitabilmente sono maturate le scelte di bilancio di una Regione che, come la nostra, persegue un profilo spiccatamente sovranazionale, non mostra sostanziali elementi di diversità rispetto a quelli che richiamavo nella relazione al bilancio preventivo 2015.

La crescita del PIL a livello mondiale è modesta e la ripresa del commercio mondiale e degli investimenti risulta inferiore ai livelli del recente passato: la Cina, nel secondo trimestre 2015, registra il valore più basso di crescita del Pil dal 2009 (+ 1.7%) con un netto calo della produzione industriale e delle esportazioni, tanto che la Banca Centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse e immesso liquidità con conseguente svalutazione della moneta.

 

Sorte simile è toccata anche al Giappone che, dopo tre trimestri di crescita consecutiva, nel secondo trimestre 2015 ha registrato una caduta del Pil dovuta a meno consumi e meno esportazioni.

 

Per l’Area Euro, nel secondo trimestre 2015 la variazione del Pil è risultata positiva (+ 0.4%), mentre nel primo trimestre era 0.5%. L’aumento è dovuto in larga parte all’andamento dei consumi privati e alle esportazioni nette, mentre resta ancora debole il capitolo degli investimenti fissi.

 

Un’eccezione positiva è rappresentata dagli Stati Uniti, che nel secondo semestre del 2015 hanno registrato un deciso incremento del Pil rispetto al periodo precedente ed una contestuale discesa della disoccupazione, passata dal 6,1% dell’agosto 2014 al 5.1%.

 

Il nostro Paese nel 2015, dopo anni davvero duri, è tornato a crescere.

 

Nei primi due trimestri dell’anno la variazione del Pil è stata pari allo 0.4% e allo 0.3%, facendo così registrare per il primo semestre una crescita pari allo 0.7%. Per il 2015 la crescita prevista si attesta allo 0.9% o, come alcune fonti prevedono, allo 0.8% e per il 2016 all’1.6%.

 

Sul fronte delle esportazioni il risultato è stato migliore delle previsioni (+ 5.2% rispetto al 3.7%); anche le importazioni nel primo semestre 2015 hanno segnato un incremento del 4.7%, in particolare dai Paesi dell’Unione Europea (+ 7.3%).

 

L’avanzo commerciale al netto della componente energetica è pari a circa 18.4 miliardi, migliorato per 1.4 miliardi sul primo semestre 2014.

 

Questi dati relativi all’economia hanno determinato ricadute positive sull’occupazione, anche se il tasso di disoccupazione registrato a livello nazionale nel primo semestre 2015 pari al 12.4% è ancora troppo alto.

 

Nel documento di economia e finanza regionale viene riportato il quadro della finanza pubblica che il Governo, con la nota di aggiornamento al DEF 2015 deliberata dal Consiglio dei Ministri il 18 settembre 2015, ha definito relativamente al piano di rientro verso il pareggio di bilancio in termini strutturali.

 

In questo contesto internazionale e nazionale vanno lette le dinamiche della nostra Regione.

 

Secondo le analisi e i dati della banca d’Italia, nel primo semestre del 2015 l’economia regionale è tornata a crescere a seguito della dinamica positiva delle esportazioni, a cui si è affiancata una ripresa della domanda interna sia per la componente dei consumi che per quella degli investimenti, che ha comportato un aumento della domanda di credito rispetto al semestre precedente.

 

Nell’industria manifatturiera è aumentato il fatturato; la crescita è più accentuata per le imprese esportatrici, sebbene il dato positivo interessi anche quelle maggiormente orientate al mercato interno. Le vendite estere sono aumentate soprattutto verso i mercati extra UE, con particolare riferimento agli Stati Uniti.

 

Nei servizi privati non finanziari il fatturato è aumentato tra i principali comparti; nel commercio le vendite sono tornate a crescere per tutte le categorie merceologiche e anche le presenze turistiche in riviera sono cresciute nonostante la flessione di quelle straniere.

 

L’occupazione nel primo trimestre ha segnato un incremento, soprattutto nel comparto industriale. Diminuisce anche il tasso di disoccupazione, inferiore alla media nazionale sebbene ancora troppo alto, ed aumentano le assunzioni a tempo indeterminato. Contestualmente si registra la diminuzione del ricorso alla cassa integrazione.

 

Secondo il sondaggio della banca d’Italia, condotto tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, la ripresa dovrebbe rafforzarsi nel quarto trimestre del 2015 e nel primo del 2016, con riflessi positivi anche sull’occupazione. Per il 2016 le imprese industriali e dei servizi prevedono un nuovo incremento degli investimenti e, per la prima volta dopo la crisi pesantissima che ha colpito il settore, anche le imprese delle costruzioni anticipano un aumento del fatturato.

 

Nelle attese della banche, la domanda di credito dovrebbe continuare ad espandersi nella seconda metà del 2016.

 

Secondo Unioncamere, nel 2015 il Pil regionale aumenterà dell’1.2%, l’occupazione crescerà dell’1.5%, le esportazioni del 4.1%. Si confermerà la ripresa degli investimenti (+ 1.9%) e dei consumi (+ 1.3%), mentre il mercato del lavoro segnerà un risultato positivo che porterà il tasso di disoccupazione, pari al 2.9% nel 2007 e giunto all’8.4% nel 2013, a scendere al 7.8%.

 

Per un’analisi più dettagliata, per chi fosse interessato oltre ai contenuti del Documento di economia e finanza regionale, rimando alla lettura del documento della banca d’Italia “Economie regionali. L’economia dell’Emilia-Romagna - Aggiornamento congiunturale” di novembre 2015.

 

Dalle sintetiche valutazioni soprariportate, possiamo affermare che i segnali di ripresa ci sono e per la nostra regione poggiano su indicatori migliori della media nazionale.

 

E’ però evidente che, affinché il trend positivo si consolidi, esso deve riguardare l’intero Paese, permettendo così di lasciarsi definitivamente alle spalle quei fattori di rischio interni ed esterni che possono condizionare i risultati.

 

Continuare a rafforzarsi per meglio fronteggiare, anche dal punto di vista economico e sociale, un nuovo scenario in cui i rischi legati alle gravi tensioni internazionali ed al pericolo del terrorismo minano in profondità le traiettorie di sviluppo, ostacolando la libera circolazione delle persone e dei prodotti.

 

E’ questo lo scenario in cui sono maturate le scelte di bilancio della nostra regione, che puntano chiaramente a due obiettivi principali: consolidare la ripresa da un lato e proteggere e accompagnare le famiglie in condizioni di difficoltà al superamento delle stesse dall’altro.

 

Solo l’utilizzo pieno e coordinato delle risorse disponibili, derivanti dai fondi europei, da mezzi nazionali e regionali, può concretizzare gli obiettivi contenuti nel programma di mandato del Presidente, perseguiti dall’azione di governo della Giunta e condivisi dalla maggioranza che governa l’Emilia-Romagna.

 

Nel previsionale 2016 e, coerentemente, nella programmazione per il prossimo triennio, l’Emilia-Romagna si pone come motore per il futuro attraverso alcune scelte esplicite:

 

  • Nessun aumento delle tasse;
  • Riduzione dei costi di funzionamento e altre voci di spesa pari a - 35 milioni di euro;
  • Più risorse per le comunità, la difesa dell’ambiente, lo sviluppo economico.

 

E se è vero che l’Emilia-Romagna ha da sempre fatto del connubio fra sviluppo economico e coesione sociale, fra crescita e politiche di welfare, il fondamento della propria identità, con questo bilancio offriamo a tale prospettiva uno strumento ulteriore ed innovativo nel reddito di solidarietà che, a regime, potrà disporre di 75 milioni di euro su base annua, di cui metà saranno risorse regionali.

 

Per il 2016 sono previsti 15 milioni di euro nel nostro bilancio, ai quali si aggiungeranno le risorse nazionali una volta approvata la Legge di Stabilità, per la nostra Regione circa l’8% del fondo nazionale di circa 600 milioni di euro per il 2016. La misura per la sua applicazione richiederà l’approvazione di una legge che pensiamo possa concludere l’iter nei prossimi mesi prima dell’estate, le risorse disponibili consentiranno di rispondere ai bisogni dall’entrata in vigore fino al 31 dicembre 2016.

 

Permangono e si rafforzano gli altri strumenti di welfare, legati soprattutto al sostegno delle categorie più deboli: dai Servizi alle persone a partire da quelli educativi e sociali, ai quali vengono destinati 50 milioni di euro, alle politiche abitative 16.2 milioni di euro, dall’abbattimento delle barriere architettoniche, che vale 2 milioni di euro, all’incremento del fondo nazionale per la non autosufficienza fino a 460 milioni di euro, grazie a 120 milioni di euro di risorse proprie.

 

Un secondo provvedimento innovativo riguarda la destinazione di 20 milioni di euro finalizzati all’azzeramento degli effetti dell’IRAP per le ASP, le Cooperative sociali e i soggetti accreditati per la gestione dei servizi alla persona.

 

E ancora, misure di sostegno al il lavoro e allo sviluppo:

 

  • 53 milioni di euro a cofinanziamento dei fondi europei;
  • 25 milioni di euro nel triennio per l’attrattività;
  • 10 milioni di euro sull’Internazionalizzazione;
  • 6.6 milioni di euro per Microcredito e Fondo di garanzia;
  • 15.5 milioni di euro al turismo (promo, commercializzazione e marketing).

 

Alla tutela dell’ambiente e del territorio, a fianco del piano nazionale che prevede fondi per 108 milioni di euro, destiniamo fondi regionali per 36 milioni di euro, per la montagna 7 milioni di euro, per la bonifica siti e contro l’amianto 4 milioni di euro, per la prevenzione del rischio sismico 12 milioni di euro.

 

Alla mobilità sostenibile destiniamo 393 milioni di euro, alla manutenzione delle strade e alla montagna 20 milioni di euro.

 

Alle città sulla costa 20 milioni di euro.

 

Poi c’è il “capitolo cultura” con la quale, come ho già avuto modo di sottolineare nella relazione al bilancio previsionale per il 2015, non solo non è vero che “non si mangia”, come alcuni soggetti poco lungimiranti sono ancora propensi a ritenere, ma che è invece motore di ogni comunità che voglia assicurarsi un futuro di benessere economico e sociale.

 

E dunque noi mettiamo a bilancio più cultura, più scuola, più formazione, quali fattori determinanti per la crescita del nostro Paese e per porre argine vero e duraturo ai fenomeni di disgregazione sociale, emarginazione e violenza, che ogni giorno trovano pericolose rappresentazioni.

 

Per questo dai 18 milioni del 2014 passiamo ai 33 milioni del 2016, con un incremento ulteriore di 5 milioni di euro sul 2015.

 

Sempre per questo ai 57 milioni dei Fondi statali BEI e ai 19.5 milioni per le scuole innovative stanziati dal Governo, aggiungiamo 20 milioni di euro per le scuole secondarie, 4 milioni di euro per gli impianti sportivi legati alle scuole, che si sommano ai 6.1 milioni di euro dello Stato per interventi di adeguamento sismico.

 

Chiudo con la sanità, che nella nostra regione vale 8 miliardi di euro, circa l’80% del bilancio regionale: il bilancio preventivo 2016 stanzia 75 milioni di euro per investimenti, di 4.4 milioni di competenza regionale.

 

L’approvazione del bilancio preventivo 2016 entro il 31/12/2015 ha un forte significato politico: mettere la nostra Regione nella condizione di accelerare l’attuazione delle proprie scelte, perché sappiamo che il cambiamento del quadro normativo, a partire dal previsto pareggio di bilancio in Costituzione, se da un lato renderà più chiara e definita l’azione amministrativa, dall’altro vincolerà in modo più forte le possibilità di manovra.

 

Un bilancio quindi evidentemente caratterizzato sul terreno dello sviluppo secondo quanto previsto dal Patto per il Lavoro, che accelera sugli investimenti, estende la rete delle protezioni sociali, punta su cultura, scuola, turismo, tutela dell’ambiente, bilancio che ha riscontrato il parere favorevole da parte dei Revisori dei Conti con proprio atto del 3 dicembre 2015.

 

Molti indicatori testimoniano come la nostra Regione sia effettivamente al vertice delle regioni del nostro Paese ed anche nella dimensione europea:

 

  • Il reddito pro-capite è pari a 32.300 euro annui (21% in più rispetto alla media europea), il tasso di occupazione è pari al 70.6%, mentre in Italia siamo al 59.8%, il tasso di povertà è al 17.7%, contro la media nazionale del 29.9%.
  • Produciamo il 9.3% del Pil nazionale e destiniamo l’11.2% in ricerca e sviluppo, il 13% della nostra economia è fatta di Export.
  • L’indebitamento pro-capite è a pari a 356 euro contro gli 867 euro sul piano nazionale, tutto questo rispettando i parametri del Patto di stabilità.

 

Queste ragioni rappresentano per noi non un motivo di appagamento, ma un chiaro quadro di consapevolezza che, per raggiungere gli obiettivi che il Presidente, la Giunta, la maggioranza si sono dati, occorre andare forte e questo bilancio è la chiara testimonianza che è nostra intenzione farlo.

 

In conclusione solo un breve riferimento all’oggetto 1644 “Disposizioni collegate alla Legge regionale di Stabilità 2016”, composto da 17 articoli che non prevedono maggiori oneri a carico del bilancio regionale, gli articoli sono stati oggetto di approfondimento in Commissione, qualora si rendesse necessario affronteremo nel dibattito in Aula le necessarie valutazioni.

 

 

 

 

 

 

 


 

Testo:

Regione-Emilia-Romagna

 

 

 

Assemblea Legislativa

 

 

 

I Commissione Permanente

" Bilancio, Affari generali ed istituzionali "

 

 

 

 

 

1645 -Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018 (Legge di stabilità regionale 2016)" (Delibera di Giunta n. 1798 del 12 11 15).

 

Pubblicato sul Supplemento speciale del Bollettino ufficiale n. 64 del 19/11/2015

 

 

(Relatore consigliere Roberto Poli

Relatore di minoranza consigliere Stefano Bargi)

 

 

Testo n. 30/2015 licenziato nella seduta del 15 dicembre 2015 con il titolo:

 

Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018 (Legge di stabilità regionale 2016)

 



 


 

INDICE

 

Art. 1 Agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici e con alimentazione ibrida

Art. 2 Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa

Art. 3 Contributo al Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi

Art. 4 Partecipazione all'Esposizione universale di Milano (Expo 2015) - Modifiche alla legge regionale n. 3 del 2015

Art.  5 Fondo rotativo per le professioni ed il microcredito

Art.  6 Costituzione fondo di garanzia a favore delle imprese colpite da calamità naturali o in fase di ristrutturazione aziendale

Art.  7 Interventi in materia di opere idrauliche nei corsi d'acqua di competenza regionale

Art.  8 Lavori d'urgenza e provvedimenti in casi di somma urgenza

Art.  9 Servizio sanitario regionale – Risorse aggiuntive correnti

Art. 10 Fondo regionale per la non autosufficienza

Art. 11 Gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994

Art. 12 Quota del Fondo sanitario regionale di parte corrente in gestione accentrata presso la Regione per la realizzazione di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale

Art. 13 Strategie di valorizzazione del sistema agroalimentare

Art. 14 Società Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l.

Art. 15 Contributi al Collegio regionale dei maestri di sci

Art. 16 Interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale

Art. 17 Opere di consolidamento e sistemazioni versanti

Art. 18 Copertura finanziaria

Art. 19 Entrata in vigore

 

 


Art. 1

Agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici e con alimentazione ibrida

 

1. Per l’anno 2016 i proprietari di autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno, immatricolati per la prima volta sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale dovuta per il primo periodo fisso e per le due annualità successive.

 

2. Alle minori entrate derivanti dall’applicazione del presente articolo, quantificate in euro 500.000,00 per l’esercizio 2016, 2017 e 2018, allocate nel Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa, Tipologia 101 Imposte tasse e proventi assimilati, si fa fronte con la contestuale riduzione di pari importo, per ciascuno degli esercizi 2016, 2017 e 2018 degli stanziamenti della Missione 1 Servizi istituzionali,  generali e di gestione, Programma 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali, titolo 1 Spese correnti. Nel caso in cui si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni, la Giunta regionale, nelle more della necessaria variazione di bilancio, è autorizzata, con proprio atto, a limitare la natura autorizzatoria degli stanziamenti delle spese non obbligatorie del bilancio di previsione di ciascun esercizio, al fine di garantire gli equilibri di bilancio. Con riferimento a tali stanziamenti non possono essere assunte obbligazioni giuridiche.

 

 

Art. 2

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa

 

1. Ai sensi dell’articolo 38, comma 2, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) è autorizzato per gli esercizi 2016, 2017 e 2018 il rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli importi indicati nella tabella A, allegata alla presente legge.

 

2. Contestualmente le autorizzazioni disposte da leggi regionali precedenti sono revocate.

 

 

Art. 3

Contributo al Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi

 

1. La Regione Emilia-Romagna è autorizzata a corrispondere, per l’esercizio 2016, un contributo di euro 50.000,00 al Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi costituito fra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna ed i Comuni di Bologna, Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro, nell’ambito della Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione - Programma 11 Altri servizi generali.

 

 

Art. 4

Partecipazione all'Esposizione universale di Milano (Expo 2015) - Modifiche alla legge regionale n. 3 del 2015

 

1. L’autorizzazione di spesa di euro 500.000,00 per l’esercizio 2016, disposta dall’articolo 3, comma 3, della legge regionale 30 aprile 2015 n. 3 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria 2015)), è modificata in euro 40.000,00, nell’ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività – Programma 1 Industria, PMI e Artigianato.

 

 

Art. 5

Fondo rotativo per le professioni ed il microcredito

 

1. Al fine di promuovere l'accesso al credito da parte dei liberi professionisti e delle micro imprese del territorio regionale, la Regione è autorizzata a costituire un fondo rotativo gestito da soggetti iscritti all’elenco degli intermediari finanziari vigilati, già istituito ai sensi del previgente articolo 107 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), nelle more del perfezionamento dell’iscrizione all'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo n. 385 del 1993, come modificato dall’articolo 7 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141 (Attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche al titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi). Tali risorse sono destinate alla concessione di finanziamenti per l’avvio e la crescita delle attività di impresa e professionali nell'osservanza della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese.

 

2. La Regione istituisce e affida la gestione del fondo, secondo i criteri e le modalità definite dalla Giunta, assicurando modalità di accesso semplificate e forte presenza dell’attività effettuata con il fondo nei territori.

 

3. Per far fronte agli oneri derivanti dalle operazioni di cui al comma 1 è disposta per l'esercizio 2016 una autorizzazione di spesa pari a euro 2.000.000,00, nell’ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività – Programma 1 Industria, PMI e Artigianato.

 

 

Art. 6

Costituzione fondo di garanzia a favore delle imprese colpite da calamità naturali o in fase di ristrutturazione aziendale

 

1. Al fine di favorire la progressiva restituzione dei finanziamenti per la liquidità aziendale contratti dalle imprese colpite dal sisma del 2012, ai sensi del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012) convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213 e del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015) convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, nonché delle successive proroghe disposte a norma di legge e delle integrazioni dei soggetti ammissibili previsti dall'articolo 1, commi da 365 a 373, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)) ed anche al fine di favorire il ripristino delle attività produttive colpite dagli eccezionali eventi atmosferici e dalle eccezionali avversità atmosferiche del 13 e 14 ottobre 2014 e del 13 e 14 settembre 2015 nelle province di Piacenza e Parma, la Regione è autorizzata a costituire un fondo di garanzia straordinario destinato a garantire finanziamenti alle imprese colpite da tali eventi.

 

2. Il fondo può altresì essere utilizzato a favore di altre imprese che presentano progetti di ripresa e rilancio dell’attività produttiva.

 

3. La Regione affida la gestione delle risorse secondo i criteri e le modalità definiti dalla Giunta, per gli scopi e nelle forme di cui ai commi 1 e 2, a soggetti iscritti al vigente elenco degli intermediari finanziari vigilati, già istituito ai sensi dell'articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993, nelle more del perfezionamento dell’iscrizione all'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo n. 385 del 1993, come modificato dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 141 del 2010.

 

4. Agli oneri derivanti dal comma 1 si fa fronte, per l'esercizio finanziario 2016, mediante un'autorizzazione di spesa pari a euro 4.500.000,00 nell’ambito delle risorse afferenti alla Missione 14 Sviluppo economico e competitività- Programma 1 Industria, PMI e Artigianato.

 

5. Sono revocate le precedenti autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2015 e dall’articolo 13 della legge regionale 21 ottobre 2015, n. 18 (Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017).

 

 

Art. 7

Interventi in materia di opere idrauliche nei corsi d'acqua di competenza regionale

 

1. Per la realizzazione di interventi afferenti il servizio di piena nei corsi d'acqua ricadenti in bacini idrografici di competenza regionale e per la manutenzione delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico ai sensi del regio decreto 25 luglio 1904, n. 523 (Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie), sono disposte, nell’ambito della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente – Programma 1 Difesa del suolo, le seguenti autorizzazioni di spesa:

 

a) esercizio 2016 euro 685.050,00;

 

b) esercizio 2017 euro 500.000,00;

 

c) esercizio 2018 euro 500.000,00.

 

 

Art. 8

Lavori d'urgenza e provvedimenti in casi di somma urgenza

 

1. Per far fronte alle spese derivanti da interventi riferiti all'esecuzione di lavori d'urgenza e di somma urgenza finalizzati a rimuovere lo stato di pregiudizio in caso di pubblica calamità, in materia di difesa del suolo e della costa di competenza regionale, a norma del decreto legislativo 12 aprile 1948, n. 1010 (Autorizzazione al Ministero dei lavori pubblici a provvedere, a sua cura e spese, ai lavori di carattere urgente ed inderogabile dipendenti da necessità di pubblico interesse determinate da eventi calamitosi), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE) e degli articoli 175 e 176 del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), è disposta, per l'esercizio finanziario 2016, un'autorizzazione di spesa pari a euro 3.500.000,00, nell’ambito della Missione 11 Soccorso civile – Programma 2 Interventi a seguito di calamità naturali.

 

 

Art. 9

Servizio sanitario regionale – Risorse aggiuntive correnti

 

1. Nell’ambito del finanziamento aggiuntivo corrente del Servizio sanitario regionale per livelli di assistenza superiori ai livelli essenziali di assistenza (LEA) sono autorizzati per il bilancio 2016-2018 i seguenti importi, nell’ambito della Missione 13 Tutela della salute – Programma 2 Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA:

 

a) euro 20.000.000,00, al fine di assicurare copertura finanziaria agli oneri derivanti dal pagamento, da parte delle Aziende sanitarie regionali, degli indennizzi per emotrasfusi ai sensi della legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati);

 

b) euro 5.000.000,00, per le misure a sostegno dell’equilibrio finanziario di aziende ed enti del Servizio sanitario regionale per ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011.

 

 

Art. 10

Fondo regionale per la non autosufficienza

 

1. In attuazione di quanto disposto dall'articolo 51 della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 27 (Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 delle legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2005 e del bilancio pluriennale 2005-2007) che istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza e al fine di elevare ed ampliare l'area di finanziamento pubblico delle prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria ivi previste, è disposta, per il bilancio 2016-2018, l'autorizzazione di spesa pari ad Euro 120.000.000,00, nell’ambito della Missione 13 Tutela della salute – Programma 2 Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA.

 

2. La Giunta regionale, previo parere della competente Commissione assembleare, ripartisce le risorse di cui al comma 1 sulla base dei criteri di cui all'articolo 51 della legge regionale n. 27 del 2004.

 

 

Art. 11

Gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994

 

1. La Regione Emilia-Romagna, per il ripiano delle gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994, è autorizzata a trasferire agli enti del Servizio sanitario regionale per l’esercizio 2016 l’importo di euro 4.000.000,00 nell’ambito della Missione 13 Tutela della salute – Programma 4 Servizio sanitario regionale - Ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi.

 

 

Art. 12

Quota del Fondo sanitario regionale di parte corrente in gestione accentrata presso la Regione per la realizzazione di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale

 

1. L'autorizzazione di spesa per lo sviluppo di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale, ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421), gestiti direttamente a livello regionale attraverso una quota di finanziamento dei LEA riservata alla gestione sanitaria accentrata, viene determinata per il bilancio 2016-2018 in complessivi euro 46.993.830,00, nell’ambito della Missione 13  Tutela della salute – Programma 1 Servizio sanitario regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA, e Programma 7 Ulteriori spese in materia sanitaria, così articolati:

 

a) acquisto di beni e servizi per euro 21.110.830,00;

 

b) trasferimenti correnti per euro 23.583.000,00;

 

c) acquisto di beni per euro 2.300.000,00.

 

 

Art. 13

Strategie di valorizzazione del sistema agroalimentare

 

1. Al fine di consolidare e sviluppare il patrimonio di conoscenze e relazioni acquisito attraverso la partecipazione a Expo Milano 2015, la Regione realizza attività e progetti volti alla definizione di strategie di valorizzazione del sistema agroalimentare ed in particolare dei prodotti agricoli regionali anche verso i paesi terzi.

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1, è disposta, per l'esercizio 2016, un'autorizzazione di spesa pari ad euro 65.000,00 nell’ambito della Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca – Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare.

 

 

Art. 14

Società Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l.

 

1. La Regione Emilia-Romagna è autorizzata a partecipare all'aumento del capitale sociale della Società Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l., della quale è già socio ai sensi della legge regionale 28 dicembre 2000, n. 39 (Acquisizione da parte della Regione Emilia-Romagna delle quote della Società "Ferrovie Emilia-Romagna Società a responsabilità limitata"), mediante il conferimento di beni, per il valore di euro 1.854.000,00.

 

2. La rilevazione delle transazioni è effettuata attraverso regolazioni contabili, a valere sugli stanziamenti della Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità, Programma 1 Trasporto ferroviario, Titolo 3 Spese per incremento attività finanziarie del bilancio di previsione 2016-2018, annualità 2016 e il corrispondente stanziamento di entrata del Titolo 4 Entrate in conto capitale, Tipologia 400 Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali.

 

 

Art. 15

Contributi al Collegio regionale dei maestri di sci

 

1. La Regione Emilia-Romagna è autorizzata a corrispondere, per l’esercizio 2016, un contributo pari a euro 50.000,00 al Collegio regionale dei maestri di sci per interventi di qualificazione, aggiornamento e specializzazione professionale nell’ambito della Missione 6 Politiche giovanili, Sport e Tempo Libero – Programma 1 Sport e Tempo libero.

 

 

Art. 16

Interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale

 

1. Per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree pubbliche o soggette ad uso pubblico, a norma del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) è disposta, per l’esercizio 2016, un’autorizzazione di spesa pari a euro 4.000.000,00, nell’ambito della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente – Programma 8 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento.

 

 

Art. 17

Opere di consolidamento e sistemazione versanti

 

1. Per la realizzazione delle opere di consolidamento e degli interventi di sistemazione versanti a norma del decreto legislativo n. 152 del 2006 è disposta, per l’esercizio 2016, un’autorizzazione di spesa pari a euro 2.500.000,00, nell’ambito della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente – Programma 1 Difesa del suolo.

 

 

Art. 18

Copertura finanziaria

 

1. Agli oneri conseguenti alle autorizzazioni di spesa contenute nella presente legge, l'Amministrazione regionale fa fronte con le risorse indicate nel bilancio di previsione 2016-2018 - stato di previsione dell'entrata, nel rispetto delle destinazioni definite dallo stato di previsione della spesa.

 

 

Art. 19

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore l’1 gennaio 2016.

 


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