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162.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDI DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per permettere alle associazioni di volontariato ospedaliere e ai volontari di poter riprendere a prestare il proprio servizio nei reparti ad oggi non ancora accessibili. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

BONDAVALLI (BP)

DONINI, assessore

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 5734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla necessità di implementare il Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino (Dama Dama) di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), realizzando attività di studio scientifico e di analisi concreta delle possibili soluzioni ecologiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

GIBERTONI (Misto)

MAMMI, assessore

GIBERTONI (Misto)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 5730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta sia al corrente delle difficoltà di accedere a Spid da parte dei detenuti. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

AMICO (ERCEP)

BARUFFI, sottosegretario

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 5727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'appello rivolto all'AUSL di Bologna da parte di pazienti oncologiche per riattivare gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l'Ospedale Bellaria e l'Ospedale di Bazzano e per far partire quello previsto all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZAMBONI (EV)

DONINI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 5731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula riguardante la situazione della Cooperativa Muratori Reggiolo. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte, Catellani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

CATELLANI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

CATELLANI (Lega)

 

OGGETTO 5733

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da intraprendere al fine di incrementare le risorse finanziarie destinate alle misure a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Petitti)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 5735

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alle azioni da adottare nel breve periodo al fine di aiutare cittadini e imprese ad affrontare l'imminente crisi energetica. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 5737

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per una concreta e immediata azione di calmieramento dei costi energetici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TAGLIAFERRI (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

TAGLIAFERRI (FdI)

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 5726

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali misure la Giunta intenda adottare per superare i problemi di sovraffollamento degli autobus e delle linee urbane ed extraurbane utilizzate per il trasporto scolastico, con particolare riferimento alla situazione di alcuni comuni del Ferrarese, maggiormente colpiti da tale criticità. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

CORSINI, assessore

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 5736

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per procedere celermente all'individuazione e all'erogazione di finanziamenti per la ristrutturazione del ponte Vaestano Montedello sul fiume Enza, al fine di consentire l'avvio dei lavori e la sua riapertura in tempi adeguati. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Occhi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RAINIERI (Lega)

CORSINI, assessore

RAINIERI (Lega)

 

Dissenso del Presidente del Gruppo assembleare Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni, Marco Lisei, ai sensi dell’art. 18 comma 3 del Regolamento interno, sull’ordine del giorno della presente tornata assembleare.

(Reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 5435

Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento recante: "Disposizioni transitorie del Regolamento regionale 3 aprile 2017 n. 1 'Attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26' e s.m.i.". (96)

(Inversione dell’ordine del giorno, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

OCCHI (Lega)

 

OGGETTO 5331

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Norme in materia di sostegno ai carnevali storici". (50)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 5331/1 oggetto 5739 – Presentazione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

MORI, relatrice della Commissione

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

MORI (PD)

FELICORI, assessore

MORI (PD)

FELICORI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 5331

Emendamenti oggetto 5331

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 10,03

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 162 del giorno 27 settembre 2022.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana della tornata assembleare del 13 settembre 2022, n. 160 e 161. Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(sono approvati)

 

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Ha giustificato la propria assenza l’assessore Colla. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento interno, partecipa in modalità telematica la consigliera Maletti.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per permettere alle associazioni di volontariato ospedaliere e ai volontari di poter riprendere a prestare il proprio servizio nei reparti ad oggi non ancora accessibili. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Zamboni): Cominciamo con l’interrogazione 5732, a firma della consigliera Bondavalli.

Scusate, chiedo alle consigliere e ai consiglieri che non sono interessati alle interrogazioni di uscire, grazie.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Pongo all’attenzione della Giunta questa interrogazione a risposta orale oggi in aula proprio perché sono arrivate alcune sollecitazioni da parte di alcune associazioni di volontariato, però vorrei fare una premessa rispetto poi al quesito dell’interrogazione e vorrei ribadire che da sempre, davvero, il sistema sanitario pubblico della nostra regione è caratterizzato dalla presenza attiva, all’interno degli ospedali, di molteplici associazioni di volontariato che prestano un prezioso servizio a favore dei pazienti, ma anche a favore dei familiari.

Questo è un vero e proprio patrimonio civile e umano. Penso ogni occasione vada colta per esprimere la nostra gratitudine a questo mondo, peraltro un mondo che poi si esplicita nello svolgimento di diverse attività, ad esempio, soltanto per ricordarne alcune, dall’ambito ludico-ricreativo a quello di vicinanza personale e sostegno alle persone degenti.

È bene ricordare che, anche nel corso della fase più severa dell’emergenza sanitaria, queste associazioni e i loro volontari, nei limiti ovviamente di quanto consentito dalle regole di protezione in vigore, hanno continuato ad operare, lo hanno fatto instancabilmente offrendo, come sempre, davvero con tanta generosità la propria disponibilità, il proprio servizio,

Per queste ragioni, peraltro, ricordo che hanno ricevuto a dicembre 2020 un riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Attualmente, che cosa accade? In un contesto di pandemia, che sappiamo non ha ancora definitivamente concluso il suo percorso, viene segnalata da alcune di esse una difficoltà, che è quella di una perdurante impossibilità di accedere ad alcuni reparti ospedalieri, dunque di prestare la propria opera, in conseguenza della discrezionalità di scelta in materia in capo ai direttori delle strutture sanitarie e ai medici.

Arrivo dunque all’interrogazione e chiedo se esiste la possibilità di far applicare - naturalmente in accordo con le AUSL e le istituzioni competenti - regole omogenee proprio per l’accesso ai reparti ospedalieri, così da permettere alle associazioni di volontariato di poter rientrare nei reparti che ad oggi non sono ancora accessibili e dunque riprendere il proprio essenziale servizio, laddove al momento, come si diceva, ancora non è possibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Bondavalli, perché ha posto in modo molto netto un tema a mio giudizio molto importante per la qualità e anche la quantità dei servizi offerti dalle associazioni di volontariato, sia a beneficio dei degenti delle strutture sanitarie, sia a beneficio dei loro cari e dei loro familiari.

Non posso quindi che concordare con l’assunto che le associazioni di volontariato rappresentano e ricoprono un ruolo significativo e in alcuni casi complementare proprio all’attività assistenziale svolta nelle nostre strutture sanitarie.

La Regione Emilia-Romagna ha quindi la massima attenzione nei confronti di queste associazioni di volontariato e riconosce il valore che esse apportano al servizio sanitario regionale. Ovviamente le vigenti disposizioni sull’accesso di soggetti esterni e visitatori presso le strutture ospedaliere della Regione Emilia-Romagna prevedono la possibilità di accesso a volontari e associazioni di volontariato, purché i soggetti accedenti siano provvisti di certificazione verde, secondo i criteri che sono in vigore e sono in vigore in maniera omogenea. Lei, poi, giustamente, ci richiama anche al fatto di esercitare un’attività di monitoraggio affinché questa omogeneità di trattamento venga, poi, riconosciuta.

Dove ci sono state criticità o limitazioni è sempre stato vivo il dialogo e il confronto con queste associazioni e i volontari coinvolti, ed è necessario che si confermi e si rafforzi questo metodo di discussione, di confronto, di dialogo, in particolare anche in vista di quelli che sono gli Stati Generali della salute della comunità, che noi avvieremo tra poche settimane, che dovrà necessariamente anche riconoscere e coinvolgere queste associazioni come strutturali al sistema sanitario regionale.

Ed è anche necessario che si confermi questo rapporto, in particolare in vista di una stagione invernale nella quale ancora non si è in grado di prevedere quale sia l’intensità epidemiologica. Ciò che tutti speriamo, ovviamente, è che siano ancora poche le ospedalizzazioni, anche in ragione del prosieguo della campagna vaccinale e la disponibilità dei farmaci antivirali che oggi sono a disposizione.

Lei ci richiama all’esercizio di un’ulteriore fase di monitoraggio per garantire l’omogeneità delle regole in essere. Noi questo lo faremo nel dialogo e nel confronto che meritano queste realtà.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola alla consigliera Bondavalli per la replica.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Donini, ovviamente, per questa risposta. È stata anche l’occasione, credo, questa interrogazione e ascoltare le parole dell’assessore per valorizzare ancora una volta le associazioni, in particolare quelle che fanno riferimento proprio agli ospedali della nostra regione, riconoscendone il valore. Senz’altro questa risposta è una buona notizia, penso, alla luce anche delle premesse che ho provato a dire nell’interrogazione. È una buona notizia sia per i pazienti ricoverati sia per le loro famiglie. Ricordiamo che i volontari che entrano nei reparti ospedalieri danno anche molto sollievo, in alcune situazioni di difficoltà, proprio ai familiari che accudiscono i propri cari.

Penso che questo controllo, questo dialogo (lo vorrei definire così), questo confronto che c’è sempre con, ovviamente, le direzioni sanitarie delle ASL e anche con le associazioni di volontariato possa sicuramente segnare un tratto distintivo ancora una volta di questa Regione.

Mi ritengo assolutamente soddisfatta. Ringrazio l’assessore Donini.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie.

 

OGGETTO 5734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla necessità di implementare il Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino (Dama Dama) di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), realizzando attività di studio scientifico e di analisi concreta delle possibili soluzioni ecologiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Zamboni): Abbiamo, adesso, il question time 5734: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa alla necessità di implementare il Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino (Dama Dama) di Lido di Classe e Lido di Volano, realizzando attività di studio scientifico e di analisi concreta delle possibili soluzioni ecologiche.

Illustra l’interrogazione la consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore.

Nella risposta che mi è stata data dall’assessore Mammi al mio ultimo question time mi è parso di vedere un chiaro scaricabarile, anzi un tentativo di scaricabarile rispetto alla responsabilità della Regione, scaricabarile esclusivamente sul Parco del Delta del Po, per quanto riguarda la decisione di mandare al macello centinaia di daini, inermi, che non stanno facendo danno a nessuno e non hanno causato nessun tipo di danno, neanche in passato, questo, però, dopo aver scritto insieme tutto il Piano di controllo, cioè Regione e Parco. Anzi, in realtà è stato scritto dalla Regione, che ha trattato per un anno con ISPRA l’approvazione, poi ha girato il documento al Parco, che di lì a pochi giorni l’ha approvato senza fare alcuna minima modifica. In pochi giorni tutto approvato. Quindi, identico documento in Giunta regionale, così identico documento approvato dal Parco.

Il tentativo di giocare a scaricabarile con il Parco del Delta del Po è, comunque, naufragato dopo pochi giorni. Infatti, è l’Ente Parco, nei giorni scorsi, ad esito della procedura, che, come saprete, è andata deserta, quindi non si è presentato nessun cosiddetto “operatore economico” per prelevare i daini e poi venderseli e portarli al macello, nella persona del direttore del Parco, che in data 21 settembre dichiara testualmente: “Ora la vicenda torna alle Istituzioni, a Comune, Provincia, Regione e Prefettura”. Ed è ovvio che l’unica di queste Istituzioni che ha competenza in materia è proprio la Regione, così come abbiamo sempre detto. Non sono mai esistite, quindi, istruttorie distinte e il Piano di controllo, quindi, è stato redatto congiuntamente. È ovvio – lo ribadisco – che l’unica di queste Istituzioni citate che ha competenza resta ancora oggi la Regione.

I dati, poi, su cui si basa il Piano di controllo non sono aggiornati. Sono dati già vecchi di qualche anno. Però, mandano a morte centinaia di animali. Ci aspettavamo un volume di prove provate di colpe di questi animali inermi, che dovrebbero essere protetti da un Parco, sennò non si capisce bene che cosa faccia un Ente Parco, così come non si capisce che cosa faccia un ente che si chiama “ente di gestione” che non gestisce, ma si limita a spingere il bottone del macello. Dati da aggiornare, censimento non rigoroso, mancanza totale di una rigorosa analisi scientifica aggiornata di tutti i fattori ambientali e delle relazioni tra questi, delle influenze su questi dei fattori di origine antropica.

Non ci sono solo i daini. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a consistenti danni causati, invece in modo molto evidente questi, in ampie aree del parco da fenomeni dovuti a fattori antropici quali l’ingressione salina, la subsidenza, la siccità, l’inquinamento, l’aumento delle temperature medie, tutti fenomeni che necessitano di una maggiore conoscenza sia dell’ambiente del parco sia, appunto, dell’influenza di questi fattori su flora, fauna, habitat e paesaggi del parco.

La Regione non ha mai attivato – questo noi lo diciamo da anni – nei confronti di questi due nuclei nessuna delle misure già sperimentate con successo altrove, quali barriere, recinzioni, pannelli dissuasori fissi, acustici, visivi o attraversamenti verdi, in questo dimostrando una ignavia e una staticità non degna di un ente che, appunto, dovrebbe gestire e in ogni caso governare la complessità, perché tutti son capaci di spingere il bottone con scritto sopra “macello”. Fermiamo una persona per strada: se è sufficientemente crudele e cinica lo farà, ma qualcuno che ha disposizione torri di tecnici, di collaboratori, di persone esperte e dice di essere in grado di governare la complessità è qui che anche ci si aspetta che lo dimostri.

Mancano dati aggiornati sui censimenti, studi altrettanto aggiornati sui predatori naturali, il cui numero e fabbisogno andrebbe costantemente monitorato, potendo costituire, ovviamente, nel medio-lungo periodo, il fattore di riequilibrio. Niente di tutto questo. Capacità di gestione di un problema complesso non l’abbiamo vista, perché questo problema, che non è un problema, quindi non si configura come un problema… Non ci avete dimostrato che è un problema in nessun modo; non ci avete portato dimostrazione di colpa, ma a questo punto o è un’idiosincrasia di qualcuno verso quel nucleo di dai oppure non si spiega che la Regione accetti, addirittura, di fare, secondo me, o comunque lasciar fare azioni che rimarranno e non saranno cancellate facilmente, azioni crudeli, azioni che portano sangue, azioni che fanno capire che è un ente che non guarda alla complessità.

Chiediamo, quindi, che si utilizzano metodi ecologici, ritirando o almeno sospendendo la delibera n. 140 e realizzando invece quell’attività di studio scientifico e di analisi concreta delle possibili soluzioni ecologiche, senza cui non c’è reale possibilità di risoluzione dei problemi. Non c’è alcuna vera salvaguardia e protezione ambientale e non c’è neanche un ente di gestione degno di questo nome. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola all’assessore…

 

(applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Zamboni): No, scusate. Non si possono disturbare i lavori in aula.

La parola all’assessore Mammi per la replica.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente.

Preliminarmente occorre ancora una volta osservare che, ferme restando le sperimentazioni svolte di concerto con gli enti competenti alla gestione delle strade, le attività di prevenzione dei rischi legati all’incidentalità stradale, svolte attraverso l’installazione di barriere, recinzioni, pannelli, dissuasori fissi, dissuasori elettronici e acustico-visivi e anche attraversamenti verdi dedicati, è di esclusiva competenza dell’ente gestore della strada. La Regione, quindi, non può operare direttamente sull’infrastruttura, a meno che non sia una strada regionale, e in questo caso ovviamente non lo è. Naturalmente abbiamo più di una volta indicato agli Enti gestori di queste strade la necessità di intervenire.

Quanto alla messa in opera di misure volte ai fini della riduzione dei danni alle colture agricole, va ribadito che la Regione bandisce tutti gli anni un avviso pubblico per il finanziamento al 100% di sistemi di prevenzione dei danni anche in territorio parco, e che le richieste pervenute dagli agricoltori interessati e presenti nel già menzionato territorio del parco sono state sempre accolte tutte, quindi noi mettiamo le risorse e accogliamo sempre tutte le domande di sistemi di risarcimento per l’installazione di sistemi di prevenzione.

Quanto alla mancanza di dati aggiornati sui censimenti, si ricorda che la Regione, così come il parco, dispone dei dati aggiornati fino all’ultimo censimento primaverile, sulla base del quale poi è stata predisposta anche la delibera del Piano di prelievo del daino per la stagione venatoria 2022-2023, attuabile nell’area contigua al Parco del Delta, che è stato approvato con la deliberazione 1128 del 2022, che poi non è stato possibile attuare per ragioni di ordine pubblico.

Si ricorda nuovamente all’interrogante che la Regione, a seguito del riordino istituzionale, esercita funzioni di programmazione e pianificazione in materia di protezione della fauna selvatica e di esercizio dell’attività venatoria, e, nel caso specifico, è titolare all’approvazione dei piani di controllo, limitatamente però ai territori esterni alle aree protette, mentre il parco, ai sensi della legge n. 394 del 1991, è tenuto ad approvare, ad attuare e a gestire il piano di controllo nei territori di propria competenza, territori sui quali nessuno degli enti citati dall’interrogante (nemmeno la Regione) potrebbe quindi legittimamente intervenire.

Questo perché noi dobbiamo intervenire nelle aree pre-parco, non in quelle del parco, dove invece è l’Ente parco che deve intervenire e attuare il piano di controllo, come più di una volta è già stato ricordato all’interrogante.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola alla consigliera Gibertoni per la replica.

 

GIBERTONI: Non ho avuto nessuna risposta, avevo chiesto la sospensione oppure il ritiro addirittura della 140, oppure mi aspetto che mi si motivi per quale motivo non si sospende, perché, assessore, è proprio la delibera 140 che apre alla possibilità del macello anche da parte del parco.

Mancano quindi le prove di colpevolezza dei daini, non c’è niente a loro carico. Dobbiamo veramente pensare che o la stanno consigliando malissimo o qualcuno ha un’idiosincrasia personale che, a questo punto, sfocia in qualcosa che è incomprensibile a una razionalità normale contro quei due nuclei di daini in Romagna, su cui la Regione non sta facendo nessun filtro. In più, si pretende, da parte della Regione, dei suoi tecnici e da parte di un parco di mettere l’ambiente sotto una teca di cristallo.

Le zone umide e il parco sono certamente ambienti bisognosi di manutenzioni, ma non di pastoie, non di pastoie. Non si possono bloccare con il Vinavil una volta per tutte. Avete cercato di farci credere che quei daini erano alloctoni. Non solo quei daini sono autoctoni, in generale come specie in Italia, ma proprio nel Parco del Delta del Po io spero che lei saprà che sono stati lì fino al 1945, poi li hanno sterminati. Cambiano idea e dieci anni dopo li reintroducono. Siamo al gioco dei Lego, dei mattoncini Lego. Nel 1945 li sterminano. Dieci anni dopo, non so se le stesse persone a Lido di Volano dicono: “No, aspetta che li reintroduciamo. Rimettiamoli che adesso mi piacciono e prima non mi piacevano più”.

Io non so cosa voi stiate combinando, ma se adesso cambiate idea e poi tra dieci anni cambia la stagione zoologica, cambiano le tendenze zoologiche o gli Enti, gira di nuovo la ruota della fortuna dei daini, li sterminate oggi e poi facciamo come negli anni Cinquanta? Li reintroducete tra dieci anni? Prestate i giocattoli che non vi piacciono più e poi li tirate fuori dalla scatola tra dieci anni quei giocattoli?

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Gibertoni, ha già finito il suo tempo.

 

GIBERTONI: Chiudo, presidente.

Gli ecosistemi sono in continuo cammino e quindi chiudo con una domanda: ma chi siete esattamente voi per dire come deve essere fatto un ecosistema oggi, domani e dopodomani? Tutto quello che voi cercate oggi di fissare con il Vinavil e con l’attacca-tutto niente rimarrà fermo, niente rimarrà fermo come volete voi e le mani sporche di sangue non si laveranno tanto facilmente.

 

(applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie.

È già stato detto altre volte. A me fa molto piacere che ci sia il pubblico ad ascoltare le interrogazioni e i lavori dell’aula, però non potete intervenire in questo modo, altrimenti vi faccio allontanare. Grazie.

Benissimo. Se lo fate da soli, evitate che io faccia intervenire qualcuno. Buona giornata.

 

OGGETTO 5730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta sia al corrente delle difficoltà di accedere a SPID da parte dei detenuti. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 5730 per sapere se la Giunta sia al corrente delle difficoltà di accedere a SPID da parte dei detenuti, a firma del consigliere Amico, a cui risponderà il sottosegretario Baruffi.

Consigliere, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Questa interrogazione nasce anche sulla scorta di un grande assente del dibattito pubblico nel corso di quest’ultimo mese, mese e mezzo, che è la condizione dei detenuti nelle carceri italiane. È un argomento che non è stato assolutamente toccato da alcuna campagna elettorale, da quasi nessuna forza politica che si è confrontata sulle elezioni politiche attualmente. Argomento che, tra l’altro, riscontra come, nonostante i detenuti abbiano anche diritto al voto, coloro che non hanno pene definitive o comunque coloro che non hanno elementi ostativi partecipino sempre in maniera molto, molto limitata alle elezioni generali, anche in ragione del fatto che la complessità burocratica per poter istituire un servizio e un’attività di consultazione elettorale all’interno delle carceri è sempre molto critica e osteggiata e molto complessa dal punto di vista burocratico.

Dal punto di vista, invece, generale, per quanto riguarda l’articolo 27 della Costituzione, noi vogliamo ricordare che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato e, conseguentemente, come la possibilità da parte di coloro che sono detenuti all’interno alle nostre carceri di avere una ‒ diciamo così ‒ partecipazione civile non solo in termini di voto, ma anche in cose minori o minime, come l’accesso alla propria identità digitale, sia un dato importante per far sì che ciò che è all’interno delle carceri non sia mai in totale e completa discontinuità con quello che è fuori.

Infatti, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive regionale, Roberto Cavalieri, ha segnalato l’impossibilità per i detenuti di ottenere l’identità digitale, come per esempio lo SPID, la quale identità presuppone un possesso di indirizzo di posta elettronica e di uno smartphone per essere esercitata, quindi di accedere a modalità di pagamento elettronico per gli importi dovuti alla Pubblica amministrazione. Il caso è stato sollevato in seguito alla segnalazione di un gruppo di detenuti che non sono riusciti a pagare le tasse relative al rinnovo della patente, ma potrebbe riguardare anche imposte di pertinenza regionale, come per esempio il bollo auto. Dal Garante regionale è stata interpellata l’Agenzia per l’Italia digitale, l’organo competente in materia di digitalizzazione, e ha convenuto che il tema non riguarda soltanto l’Emilia-Romagna, ma interessa l’ambito nazionale. Per questo auspica un coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, a cui l’ordinamento attribuisce competenze in ambito penitenziario, e suggerisce di procedere alla formazione di un tavolo di confronto per prevedere un’analisi a livello nazionale e stabilire procedure che consentano anche ai detenuti, come agli altri cittadini, l’accesso alle modalità di pagamento elettronico per gli importi dovuti alla Pubblica amministrazione.

In questo senso, chiediamo se la Regione Emilia-Romagna sia al corrente delle difficoltà di accedere a SPID da parte dei detenuti e voglia supportare l’istituzione del tavolo di lavoro proposto dall’Agenzia per l’Italia digitale, nonché intenda attivare una sospensione delle procedure di rivalsa della Pubblica amministrazione in caso di imposte di propria competenza, qualora questi detenuti non possano accedere a queste procedure.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In merito all’interrogazione in oggetto ringrazio senz’altro il consigliere Amico per aver posto il tema su una questione delicata e complessa dal punto di vista giuridico.

La Giunta ritiene senz’altro corretto uniformare e semplificare l’accesso alla comunicazione elettronica verso la PA in generale e anche, naturalmente, per le persone private della libertà personale, un diritto che in questo caso, ovviamente, deve coesistere con la necessità dei controlli previsti dalla normativa vigente.

Premesso che attualmente patronati e associazioni, tramite volontari, aiutano le persone detenute negli istituti penali a provvedere agli adempimenti burocratico-amministrativi, sul tema l’Agenzia per l’Italia digitale, rispondendo come riferito anche al quesito del garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale della regione Emilia-Romagna, ha affermato di aver dato impulso alla formazione di un tavolo che, a livello nazionale, stabilisca le procedure che consentano ai detenuti, come a tutti i cittadini e le cittadine, l’accesso alle modalità di pagamento elettronico per gli importi dovuti alla pubblica amministrazione, quindi la possibilità di ottenere un’identità digitale, come ad esempio lo SPID.

Risulta, tuttavia, chiaro come la questione sia strettamente correlata alla disciplina normativa relativa all’ordinamento penitenziario, che ovviamente non riguarda solo la nostra Regione, bensì, come detto, tutto il territorio nazionale. È, pertanto, necessario che al suddetto tavolo siedano tutti i soggetti istituzionali a cui l’ordinamento attribuisce competenze in ambito penitenziario, primo fra tutti il Ministero della giustizia.

Per quanto di competenza, la Giunta si impegna a sostenere l’attivazione di questo tavolo, anche portando l’argomento in Conferenza delle Regioni e nelle sue Commissioni dedicate.

Per quanto attiene, invece, all’eventuale sospensione delle procedure di rivalsa della pubblica amministrazione in caso di imposte di competenza regionale, la questione è certamente rilevante e il nostro orientamento può essere anche positivo, ma è necessario – noi lo riteniamo auspicabile – che sia il livello centrale, statale a emanare una norma, al fine di evitare comportamenti disomogenei tra i territori, come prima detto. Non è irrilevante, a questo proposito, l’aspetto di complessità gestionale che ne potrebbe derivare, dal momento che le informazioni sulle singole posizioni dei detenuti risultano di esclusiva competenza del Ministero della giustizia. In questo senso, quindi, riteniamo che l’attivazione del tavolo – noi ci faremo parte attiva per le Regioni e in Conferenza – debba vedere, da parte anche del Ministero competente, una presa in carico seria del problema.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Mi dichiaro soddisfatto della risposta, nel senso che può parere una questione anche piccola e marginale, però dà il segno di come anche la Regione Emilia-Romagna sul tema di quello che è il benessere, la salute, ma anche le possibilità di reintegro all’interno del corpo sociale delle persone che in questo momento stanno scontando la pena presso gli istituti penitenziari passa anche attraverso delle minuzie, sapendo che all’interno delle carceri il tempo si dilata, le condizioni sono completamente diverse da quelle interne, sapendo che buona parte anche delle persone che sono presenti all’interno delle carceri magari sono in custodia cautelare o ancora in attesa di giudizio. Magari possono vedersi recapitare delle ammende ulteriori, oltre a quelle che stanno pagando in termini proprio materiale fisici con la detenzione.

Quindi mi dichiaro soddisfatto e ricordo anche come l’accesso all’identità digitale possa essere, non solo utile per quanto riguarda la corresponsione dei tributi nei confronti della pubblica amministrazione, ma io penso che, anche per quanto riguarda la consultazione di una serie di atti, a partire dal fascicolo sanitario elettronico, appunto attraverso l’accesso dello SPID, noi riusciamo a tenere un legame con le persone detenute e a non farle sentire solo ed esclusivamente dei reietti della società. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 5727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’appello rivolto all’AUSL di Bologna da parte di pazienti oncologiche per riattivare gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l’Ospedale Bellaria e l’Ospedale di Bazzano e per far partire quello previsto all’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 5727 in merito all’appello rivolto all’AUSL di Bologna da parte di pazienti oncologiche per riattivare gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l’Ospedale Bellaria e l’ospedale di Bazzano e per far partire quello previsto all’Istituto Ortopedico Rizzoli, a firma della consigliera Zamboni.

Consigliera, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente. Buongiorno all’assessore Donini.

Con questa interrogazione Europa Verde vuole attirare l’attenzione della Giunta su una situazione che si è venuta a creare all’ospedale Bellaria dopo la sospensione di un servizio di agopuntura destinato a pazienti donne affette da tumori al seno e alle ovaie, un servizio che si era dimostrato di grande utilità.

Nel testo, infatti, nelle premesse ricordo che le donne che affrontano il permesso di cura oncologica nei casi di tumore al seno, ovaie e utero si trovano ad affrontare specifici effetti collaterali più o meno intensi e anche le conseguenze della menopausa indotta dalle terapie ormonali, fra cui le vampate e i disturbi del sonno e della concentrazione. L’agopuntura rappresenta una metodica terapeutica antica e non invasiva, che, applicata a integrazione e in affiancamento ai trattamenti chemioterapici tradizionali, allevia alcuni di tali effetti collaterali.

Si tratta di una metodica terapeutica che punta a migliorare la qualità di vita delle pazienti e a ristabilire lo stato di salute e di benessere della persona e che si è rivelata utile anche nel caso di trattamenti chemioterapici destinati ad altre forme tumorali.

Nel giugno del 2018, il prestigioso Journal of Clinical Oncology ha riconfermato la positività di questi interventi di agopuntura, così come numerose esperienze dimostrano che per i trattamenti integrati in oncologia l’applicazione di protocolli di agopuntura è particolarmente efficace nel trattamento di vampate di calore, dolori articolari o neuropatici, insonnia, stipsi e nausea.

Evidenziato quindi che questi benefici dell’agopuntura sono stati apprezzati anche dalle pazienti oncologiche che frequentavano l’ambulatorio di Medicina integrata dell’Ospedale Bellaria di Bologna, chiuso da ottobre 2021, abbiamo visto la necessità di far arrivare la loro voce nell’aula dell’Assemblea legislativa. Infatti, come ha pubblicato il quotidiano La Repubblica nei giorni scorsi, circa 90 pazienti donne che non possono più accedere alle sedute di agopuntura prestate in passato al Bellaria hanno fatto una sorta di protesta, di sollecitazione perché nell’ambulatorio questo tipo di terapia riprendesse.

Sono state raccolte anche 2.000 firme, che sono state consegnate all’ASL di Bologna con la richiesta di far ripartire l’attività sia al Bellaria, sia all’ospedale di Bazzano in Valsamoggia, dove pure è stata sospesa analoga attività. La mancanza di un servizio tramite la struttura di sanità pubblica ha costretto chi ovviamente aveva la possibilità di pagarle di rivolgersi a strutture private, dove però i costi delle sedute sono di tra i 60 e i 75 euro per appuntamento.

L’azienda sanitaria di Bologna, che è stata interpellata dal quotidiano La Repubblica che aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica questa situazione, ha ribadito che il progetto è sul tavolo e all’attenzione della Regione. Aggiungo che, da notizie giunte al Gruppo di Europa Verde, sarebbe prevista l’apertura di un ambulatorio per l’agopuntura anche presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ambulatorio che però al momento è ancora in stallo.

Fatte tutte queste premesse, Europa Verde interroga la Giunta per sapere se, alla luce dell’appello rivolto all’ASL di Bologna da parte di pazienti oncologiche, intenda adoperarsi per riattivare gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l’Ospedale Bellaria e quello di Bazzano e se intenda adoperarsi per far ripartire l’attività dell’ambulatorio per l’agopuntura previsto anche all’Istituto Ortopedico Rizzoli.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Zamboni per aver sottolineato, anche nella sua premessa, gli ottimi riscontri di un progetto che sostiene le donne con tumore al seno e il post intervento, riducendo gli effetti collaterali delle terapie e migliorando la qualità della vita lavorativa e familiare, più altre applicazioni dello stesso trattamento.

L’approccio adottato da questa Amministrazione sulle medicine chiamiamole non convenzionali, anche se sono molto diffuse, è quello di garantire una sempre migliore assistenza sanitaria, adeguata alle esigenze dei cittadini e appropriata secondo le conoscenze disponibili.

Da anni, infatti, è attivo un osservatorio regionale che valuta l’efficacia, l’appropriatezza e la qualità dei diversi trattamenti, immaginando percorsi strutturati per il trattamento degli effetti collaterali delle terapie antitumorali.

Il progetto citato dalla consigliera ha visto l’AUSL di Bologna come centro coordinatore e ha dato ottimi risultati in termini scientifici, dimostrando l’efficacia dell’agopuntura associata al supporto psicologico e a corretti stili di vita, oltre ad un riscontro soddisfacente da parte delle pazienti, con effetto tangibile sulla qualità della loro vita. Gli incoraggianti risultati ottenuti dello studio all’apprezzamento del progetto da parte delle pazienti coinvolte, che si è poi espresso nella petizione, necessita ora di una conferma delle attività in regime sanitario pubblico, tenuto conto che al momento tali prestazioni non rientrano nei livelli essenziali di assistenza garantiti e quindi bisogna proseguire nel lavoro fatto.

In questo senso la Regione sta dialogando con le aziende coinvolte per creare una modalità che consenta la ripresa e la prosecuzione delle prestazioni.

Visti i risultati raggiunti, ulteriore conferma della qualità e del livello di innovazione del nostro servizio sanitario, occorre proseguire, quindi, questo percorso a sostegno delle donne e del loro percorso terapeutico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, assessore.

Mi par di capire dalle sue parole conclusive che il tema è all’attenzione della Regione e che la volontà, in effetti, è quella di riprendere il servizio.

Per questo mi dichiaro soddisfatta e naturalmente e chiedo all’assessore se come Gruppo di Europa Verde possiamo essere informati tempestivamente quando sarà ripreso il servizio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 5731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula riguardante la situazione della Cooperativa Muratori Reggiolo. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte, Catellani

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, all’interrogazione 5731, riguardante la situazione della Cooperativa Muratori Reggiolo, a firma dei consiglieri Rancan, Delmonte e Catellani.

Consigliera Catellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, presidente.

Cooperativa Muratori Reggiolo. Siamo nel cuore pulsante del sistema cooperativo reggiano. La cooperativa nasce nel 1907 ed è storia vera, vissuta da tanti reggiani fieri e devoti a un sistema cooperativo nato su princìpi profondi di risposte ai bisogni della collettività.

Nell’anno 2012 l’allora presidente dichiara il crack della cooperativa. Vengono polverizzate le fideiussioni a garanzia dei prestiti sociali superiori ai 50.000 euro; la stima del debito accumulato della cooperativa è circa 150 milioni; i soci coinvolti 2.500, senza considerare quelle che sono, chiaramente, tutte le famiglie collegate a questi 2.500 soci. Risparmi di una vita, in sintesi, andati in fumo. Perché poi il ristoro è stato di circa il 40 per cento.

Dieci anni di silenzio, a parte le rassicurazioni che sono giunte, magari strada facendo, dall’Amministrazione locale. Nessuna risposta ai soci risparmiatori.

È recente che alcuni soci ‒ credo che il numero sia 124 ‒ abbiano sporto denuncia per fare luce sulle azioni e le responsabilità degli amministratori. La domanda, però, che oggi si pone non attiene assolutamente ai profili e ai rapporti di carattere giuridico, né civile né penale, e neppure di quelle che sono le prescrizioni, magari sottese. La domanda è questa: perché la Regione ha lasciato trascorrere dieci anni senza mai dare udienza alle istanze, alle richieste, alle preoccupazioni, ai timori di tanti cittadini che sono stati incolpevolmente colpiti da questa situazione?

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Mi preme precisare, in merito all’interrogazione relativa al fallimento della Cooperativa Muratori Reggiolo, che all’epoca l’Assessorato regionale e i servizi competenti seguirono la vertenza, in particolare per gli aspetti di competenza regionale relativi all’apertura della procedura, all’utilizzo degli ammortizzatori sociali e alla presa in carico dei lavoratori per una ricollocazione. Ogni Istituzione ha una funzione dentro situazioni di crisi di questa natura.

La vertenza della CMR ha rappresentato il primo segnale, peraltro, di allarme per un settore, quello dell’edilizia, che negli anni successivi ha vissuto una crisi profonda e un notevole ridimensionamento. Lo dico alla consigliera Catellani, che è di Reggio Emilia, ma questo è avvenuto, naturalmente, su tutto il quadro regionale e nazionale.

Per quanto riguarda lo specifico caso, alle difficoltà vissute dall’azienda, quale operatore del settore dell’edilizia, si è affiancata una grave crisi finanziaria e la conseguente impossibilità di onorare, come ricordato, un importante prestito sociale.

L’intervento messo allora in atto dal sistema cooperativo a parziale copertura del prestito non solo è stato il primo del genere, ma anche il più rilevante. Poi, naturalmente, tutto può essere valutato in termini assoluti, ma in termini relativi questa è stata la portata dell’operazione.

La notizia che oltre cento ex-soci abbiano ritenuto, a circa 10 anni dai fatti, di sporgere denuncia presso le autorità competenti nei confronti degli amministratori di allora per far luce sui fatti e le responsabilità conferma certamente quanto siano stati gravi la ricaduta sociale e gli effetti di quel fallimento. Ovviamente per la distinzione dei ruoli a cui ho fatto riferimento in premessa e il rispetto delle funzioni, che in questo caso competono ad altre autorità coinvolte, non possiamo che attendere quelle che saranno le decisioni degli organi giudiziari, confidando in un esito garantito nei tempi ragionevolmente brevi e in una risoluzione certa.

Terremo comunque sempre monitorata la procedura in corso, ripeto, anche su funzioni che non sono di pertinenza della Regione, ma che hanno un rilievo sociale come quello ricordato, e saremo pronti a riferire sugli sviluppi e sugli esiti all’aula. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Catellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il sottosegretario Baruffi. Ovviamente non sono contenta della risposta. Me l’aspettavo una risposta di questo tipo. Dal punto di vista del seguire quelle che sono le procedure e gli esiti giudiziari, va da sé, ma il tema vero è il silenzio. Se avete seguito la vertenza, evidentemente l’avete seguita male, perché se sono passati 10 anni e siamo arrivati a un ristoro del 40 per cento, ecco il sentore della crisi c’era molto, molto prima.

Quello che la gente lamenta è il fatto che per anni, che per anni, utilizzando probabilmente quello che dicevo prima, la devozione che avevano verso la cooperativa presso la quale lavoravano, che era una grande famiglia, sono stati tenuti all’oscuro di quello che era l’andamento economico e finanziario della cooperativa. Quindi, quello che la gente lamenta, che si è mossa personalmente da un punto vista giudiziario e civile, e ora magari anche sotto altri punti di vista che però qua non interessano, è proprio questo silenzio assoluto nel quale sono stati lasciati.

L’allarme… Il sottosegretario Baruffi mi parla dell’allarme del settore. Vero, verissimo, allarme che non ha coinvolto soltanto questa cooperativa reggiana, ma moltissime altre, anche province. Il vero problema non è tanto la crisi del settore, ma la crisi di un intero sistema, che è il sistema cooperativistico. È questo che ancora purtroppo il PD, visto che il sistema in questo caso è il suo, non riesce ad ammettere probabilmente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 5733

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da intraprendere al fine di incrementare le risorse finanziarie destinate alle misure a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 5733, circa le azioni da intraprendere al fine di incrementare le risorse finanziarie destinate alle misure a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia, a firma della consigliera Piccinini.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Le rette per la frequenza di bambini e bambine ai servizi educativi per la prima infanzia costituiscono, come sappiamo, una voce molto importante nei bilanci familiari, importante e pesante perché il costo delle rette per gli asili può costituire sia un vincolo reale al diritto all’educazione per le bambine e i bambini, sia un ostacolo per la piena partecipazione al lavoro, in particolare da parte delle donne.

La consapevolezza deve assicurare interventi concreti per eliminare o abbattere il peso delle rette ed è alla base delle misure messe a disposizione da più livelli istituzionali, in primis lo Stato con il cosiddetto Bonus Asili, ma anche la Regione ha fatto la propria parte con il progetto Al nido con la Regione e a livello locale anche da diversi Comuni.

Il Bonus Asili è stato istituito con la legge n. 232 del 2016 per essere portato alla misura attuale, che prevede contributi fino a 3.000 euro nel caso di utenti appartenenti a nuclei con ISEE fino a 25.000 euro, grazie all’incremento stabilito dalla legge n. 160 del 2019.

Per l’anno in corso, l’ammontare delle risorse disponibili a sostegno di questa misura è di quasi 554 milioni di euro. Tuttavia, sulla base di comunicazioni rese disponibili dall’INPS sui propri canali, da settembre le domande sono accolte solo con riserva, una formula che indica l’esaurimento dei fondi ad oggi disponibili. In altri termini, al momento sono esaurite le risorse per alimentare un fondamentale strumento per l’abbattimento o la riduzione del costo delle rette.

Infatti, altri interventi come quello avviato anni fa come misura sperimentale e costituito dal progetto Al nido con la Regione, rivolto ai nuclei con ISEE fino a 26.000 euro, non possono di certo bastare a raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento dei costi delle rette a fronte dell’esaurirsi del canale statale di finanziamento, gestito attraverso INPS.

Lo stesso vale anche per altre misure messe in campo da parte dei Comuni, che, in alcuni casi, aggiungendosi all’intervento regionale e a quello statale, potevano annullare per tutti gli utenti il costo delle rette.

L’indisponibilità di questi contributi statali dal Bonus Asili nido può avere effetti molto pesanti anche nella nostra Regione, dove il livello di partecipazione delle bambine e dei bambini ai servizi educativi per la prima infanzia è storicamente ai vertici nello scenario nazionale e pienamente coerente con gli standard previsti in ambito europeo, accompagnato da un alto tasso di attività e di occupazione anche femminile.

Questa situazione si presenta in un momento caratterizzato dagli effetti che la crisi energetica sta determinando sui bilanci familiari e su quelli delle imprese, con il rischio di comportare per molti nuclei familiari l’impossibilità di far frequentare alle proprie figlie e ai propri figli i servizi educativi per la prima infanzia.

Questa interrogazione si presenta quindi in un quadro di reale e profonda preoccupazione ed è diretta in primo luogo a richiedere per le bambine iscritte e i bambini iscritti ai servizi educativi per la prima infanzia della nostra regione che, a fronte dell’esaurimento delle risorse statali per il Bonus Nido, debbano far fronte per intero ai costi delle rette.

Quindi, vogliamo capire quanto è ‒ tra virgolette ‒ grave questa situazione, quindi quante famiglie sono coinvolte. La quantificazione del fenomeno deve essere accompagnata dalla ricerca di soluzioni. Per questo chiediamo quali siano le misure che la Regione intende adottare, dalla costituzione dei tavoli con gli Enti locali alla ricerca di forme di integrazione con gli altri strumenti esistenti e, naturalmente, la richiesta al nuovo Governo, che dovrà costituirsi, di ulteriori risorse per la misura del Bonus Asili Nido, così da assicurare, in particolare in questo periodo, connotato anche da un durissimo impatto del caro energia, la possibilità per tutti i bambini e tutte le bambine di accedere ai servizi educativi per la prima infanzia.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Fornirò alla consigliera un articolato rendiconto di quelle che sono le modalità con cui possono agire in termini complementari le misure regionali e quelle nazionali, così come l’articolazione degli interventi regionali che abbiamo via via strutturato nel tempo e quelli che stiamo approntando in questo momento per investire sui servizi dell’infanzia, in particolare sul tema dei nidi.

Ciò detto, in breve, stiamo parlando di misure che sono assolutamente complementari, quelle regionali e quelle nazionali. Quindi, anche il contributo di INPS può agire in termini di complementarietà su quello che la Regione mette in campo, a partire dall’iniziativa Al Nido con la Regione, perché quest’ultima si rivolge ai Comuni, Comuni o Unioni di Comuni, se gestiscono in forma associata il servizio, quindi non impattano sulla situazione individuale, cosa che, invece, fa l’assegno di INPS.

I Comuni sono impegnati a utilizzare queste risorse (18.250.000 euro, vado a memoria) per abbattere le rette. Anche in questo caso esiste una soglia ISEE che lavora in termini di complementarietà. Questo non significa che non sarebbe di una certa utilità che anche la misura nazionale avesse questa impalcatura e questo elemento.

Aggiungo un’altra considerazione, sperando di aver fugato la prima preoccupazione. Anche là dove le due misure agiscono, agiscono in termini complementari e non si elidono.

Per quanto riguarda l’altra preoccupazione espressa dalla consigliera, cioè in caso di risorse mancanti da parte dell’Istituto nazionale, noi riteniamo che il criterio di accesso dell’ISEE piuttosto che quello di ordine di arrivo garantirebbe un intervento più aderente ai bisogni reali delle comunità, anche gerarchizzate rispetto alle condizioni economiche.

Ciò detto, voglio confermare alla consigliera che il nostro impegno proseguirà; da un lato, perché le risorse messe in campo dal Governo nazionale, va riconosciuto, sono via via crescenti. Ammonta ad oggi il contributo del decreto legislativo n. 65/2017, per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, a 28 milioni di euro abbondanti. Quindi è una dotazione di risorse in anni passati insperate. È stato attivato dalla “Buona scuola” in poi. Dall’altro lato, a fianco della misura “Al nido con la Regione”, come sapete, da quest’anno, quindi da settembre, partirà una nuova call, un nuovo bando, al servizio dei Comuni, per abbattere le liste d’attesa.

Parlo delle liste d’attesa e non solo delle rette, perché questo è l’intervento che con l’Assemblea abbiamo condiviso, cioè lavorare su entrambe le leve, per non mettere in difficoltà i Comuni nel costo di produzione del servizio in quanto tale. Quindi, una prima dotazione di 7 milioni di euro del Fondo sociale europeo, cioè il nuovo programma che attiviamo adesso perché si perfezioneranno i comitati di sorveglianza e i criteri di selezione tra il 29 e il 30 del mese di settembre, e abbiamo già predisposto con i Comuni l’ipotesi del bando, potranno essere prime risorse che accompagnano il contrasto delle liste d’attesa, in particolare nelle città più grandi, Bologna, Modena eccetera. Abbiamo visto come si sono allungate. Dall’altro lato, è una prima dotazione perché immaginiamo che dall’anno prossimo, oltre che consolidare naturalmente i servizi che sono stati attivati, si potrà lavorare in complementarietà sia sull’abbattimento delle liste d’attesa che sull’abbattimento delle rette.

Questo significa che non siamo preoccupati se la misura dell’INPS non viene rifinanziata? Assolutamente no. Abbiamo questa preoccupazione. Riteniamo che la sinergia di un intervento statale con l’intervento regionale e, naturalmente, con il protagonismo dei Comuni – così concepiamo noi i servizi – possa assolutamente favorire il nostro obiettivo, che è quello di trasformare quello che oggi, a tutti gli effetti, è un servizio a domanda individuale, come tale disciplinato è concepito e organizzato, in un diritto vero e proprio per tutti i bambini e tutte le bambine e un diritto per le famiglie, con l’obiettivo, ripeto, di azzerare le liste d’attesa e tendenzialmente anche di azzerare l’accesso a questo servizio, come avviene, ad esempio per le scuole d’infanzia.

Voglio rassicurare, infine, sull’ultimo punto la consigliera. Come in tutti gli altri passaggi, abbiamo attivato il tavolo con gli enti locali e anche il tavolo con i gestori, perché qui abbiamo un sistema complementare e sussidiario, che mette in campo gestioni pubbliche, gestioni private, la cooperazione sociale di privati tout court. L’ultima volta è stato riunito all’inizio del mese di luglio proprio per concepire il bando che faremo uscire nel mese di settembre, che metterà a disposizione queste risorse.

Preoccupazione quindi naturalmente per il fondo dell’INPS, per la complementarietà dell’intervento che funziona pienamente già a regime, impegno in ogni caso per parte nostra a lavorare per aumentare le risorse, così come programmato dall’Assemblea, certamente istanza il Governo, qualunque esso sarà, perché prosegua nel dare capienza al fondo dell’Istituto Nazionale di Previdenza.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Ringrazio ovviamente il sottosegretario Baruffi per la risposta che, per quanto riguarda l’impegno della Regione, è sicuramente soddisfacente. Sappiamo che i fondi della Regione non possono sostituire le risorse statali e quindi andare a coprire le richieste che in questo momento sono in lista d’attesa, questo lo sappiamo, bene però che la Regione abbia deciso di proseguire con il proprio impegno, sapendo anche che ci sono famiglie che matureranno i requisiti anche in questi mesi, quindi l’elenco si allungherà.

È bene in questo senso che lo Stato faccia la propria parte, adesso vedremo questo nuovo Governo, che mette al centro Dio, patria e famiglia, se effettivamente la parte della famiglia verrà oggettivamente aiutata, andando ad implementare il fondo per il Bonus Asili nido, al fine di coprire tutte le richieste che rimangono ad oggi scoperte e non consentono alle famiglie di abbattere per intero la retta.

In un momento, come dicevo poc’anzi, di aumento dei costi delle bollette per le famiglie, quindi, il peso delle rette grava sulle spalle delle famiglie che devono far fronte, come dicevo prima, anche ai costi energetici, quindi è bene che la Regione si faccia sentire anche a livello statale, e bene anche che ci sia un’interlocuzione con i Comuni per capire qual è la situazione a livello degli enti locali, perché sappiamo che lo sforzo della Regione è destinato ai Comuni che intervengono direttamente su questa misura a livello locale.

Ci aspettiamo quindi a questo punto risposte da parte del nuovo Governo, sapendo che la Regione deve e dovrà fare la propria parte e anche in termini di moral suasion per andare a coprire la parte delle rette che oggi rimane scoperta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

 

OGGETTO 5735

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alle azioni da adottare nel breve periodo al fine di aiutare cittadini e imprese ad affrontare l’imminente crisi energetica. A firma della Consigliera: Castaldini

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5735: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa alle azioni da adottare nel breve periodo al fine di aiutare cittadini e imprese ad affrontare l’imminente crisi energetica. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Ho voluto riportare in aula una richiesta che avevo già fatto durante la Capigruppo perché ritengo che questo tema sarà al centro di tutte le nostre azioni politiche nei prossimi mesi.

Avevo chiesto che fosse dedicato uno spazio dell’Assemblea, una relazione, per affrontare il tema della crisi energetica. Avevo anche sottolineato l’esigenza che sia il presidente, ma anche tutti gli assessori nei loro ambiti venissero a relazionare su quali sono e saranno in questo ambito le criticità e le soluzioni che verranno proposte e le azioni che si stanno già mettendo in atto. Con una grande consapevolezza: è evidente che questo è un tema tipicamente nazionale, in piccolissima parte europeo, in misura più larga e con influenze di tipo internazionale molto impegnative. Io sono partita da un concetto secondo me fondamentale: come abbiamo affrontato le varie cabine di regia e anche i piani per affrontare la crisi del Covid, così io mi immagino, anche rispetto alla conoscenza che ho del governo di questa Regione, lo stesso tipo di affronto, in modo altrettanto scientifico, rigoroso e serio.

Sento questa esigenza perché, guardandovi qua seduti, quelli presenti, quelli che hanno chiaramente la possibilità di rispondere ad alcune domande, poi ne arriveranno degli altri, non c’è nessun ambito che sia fuori dalla crisi energetica. Immagino lo spettacolo, i teatri, i trasporti, tutto quello che chiaramente è il bilancio. Però tutto quello che compete alla Giunta qui seduta è evidente che avrà un impatto enorme su tutto il lavoro e su tutte le scelte che verranno fatte.

Le prime avvisaglie si sono già mostrate. Entro fine anno avremo famiglie, supermercati, scuole, alberghi, siti produttivi (il CERSAIE ieri ce l’ha raccontato), palestre, artigiani, uffici che non sapranno come pagare le bollette. È evidente. L’unica scelta sarà quella di sospendere la produzione o di rinunciare a qualcosa.

Ho sottolineato anche la stranezza di venire a raccontare sicuramente un tema fondamentale come la crisi e la sicurezza sul lavoro, quello che oggi farà Colla in questo Consiglio, senza però guardare con attenzione che quelle persone molto probabilmente, in realtà, perderanno il lavoro, soprattutto in certi cicli produttivi.

E allora, lo dico fin dall’inizio, la Regione sul tema non è assolutamente ferma. Ce lo racconta molte volte il presidente Bonaccini. La questione legata al rigassificatore. Soprattutto, c’è un tema fondamentale sul quale pongo l’attenzione di tutta l’Assemblea, cioè il tavolo di crisi con sindacati e imprese che c’è stato due settimane fa.

Allora, io credo che su quel tavolo di crisi noi dobbiamo guardare con attenzione quello che è accaduto, come si sta lavorando. È evidente che si deve fare un lavoro che coinvolga inevitabilmente anche la minoranza, non solo le categorie, non solo i sindacati. C’è un mondo di Sindaci che verrà a bussare alla nostra porta, di centrosinistra, di centrodestra, e noi già in regione abbiamo casi strani e particolari. Abbiamo chi sull’efficientamento energetico sta facendo una vera e propria politica attiva – non faccio i nomi dei Comuni virtuosi –, oppure, leggendo una notizia di ieri, ci sono Comuni che investono migliaia di euro sul coprire una piscina e fare le famose tensostrutture riscaldate, che sicuramente hanno un costo a bilancio. Ma non ci si rende conto che fra due mesi quella stessa struttura costerà e sarà impossibile pagare la bolletta per quel Comune.

Allora su questo io credo che la regia della Regione Emilia-Romagna sia fondamentale, oltre a raccontare che cosa si farà, le comunità energetiche, il fotovoltaico, i terreni agricoli che possono essere a disposizione e ancora oggi hanno vincoli troppo gravosi per gli imprenditori che vogliono investire sul territorio.

Certamente, il rigassificatore sul lungo periodo, ma abbiamo bisogno anche di cominciare a un dibattito per capire le tante difficoltà, per dare la possibilità al territorio di avere un punto di riferimento e che questo punto di riferimento poi possa andare a Roma con una strategia, così come è stato fatto per il Covid. Credo che questo sia di buon senso.

So benissimo, temo di conoscere la risposta che la Giunta mi darà, cioè si parlerà del piano energetico e se ne parlerà fra tre settimane. Temo purtroppo, non voglio essere Cassandra e vorrei provare semplicemente a fare una riflessione politica, che tre settimane sono un tempo lunghissimo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

So che c’è dopo un’interrogazione analoga del consigliere Tagliaferri, quindi mi ripeterò su alcuni passaggi, in particolare relativi… In particolare mi ripeterò…

 

PRESIDENTE (Petitti): Proviamo ad alzare i volumi, per favore.

 

BARUFFI, sottosegretario: ...su alcuni elementi di contenuto.

La Giunta, come ricordato dalla consigliera, di recente ha istituito un tavolo di crisi permanente con sindacati e imprese, al fine di condividere una valutazione dell’impatto dei costi dell’energia sul sistema regionale delle imprese e del lavoro, nonché sulle possibili azioni per contrastarne gli effetti.

Come abbiamo illustrato e condiviso attraverso il confronto nella prima riunione del tavolo dello scorso 15 settembre, la Giunta, al fine di affrontare l’emergenza del caro energia e promuovere un rapido e profondo rinnovamento nel solco delle energie rinnovabili, intende mettere in campo alcune azioni che considera prioritarie, quindi certamente, come ricordato, accelerare con l’approvazione del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030.

Il primo impegno che riteniamo quindi di assumere con le parti sociali (adesso lo dico in termini impegnativi qui in aula) è fare in modo che entro la fine del mese di ottobre questo piano sia perfezionato. Dall’altro lato, proseguire sugli impegni già assunti perché abbiano un’attuazione accelerata. Mi riferisco in particolare al tema delle comunità energetiche rinnovabili.

Dopo aver approvato la legge (sapete che siamo una Regione di quelle che hanno ritenuto comunque di procedere anche dentro un quadro normativo non ancora perfezionato nazionale) abbiamo dato il via libera alla costituzione del Tavolo delle Comunità energetiche, così come riteniamo che si possano attivare alcune misure di sostegno e di finanziamento anche in attesa che si perfezioni il quadro normativo nazionale dal punto di vista dell’attivazione. Alcune interrogazioni le avete fatte nel corso del tempo relativamente alle cabine primarie o secondarie di riferimento, così come al tetto di energia prodotta possibile. Nell’attesa che si perfezionino i provvedimenti, noi crediamo che sia comunque utile partire.

Non meno importante (è la questione più rilevante che ci chiedono le imprese in questo momento), tra tutte la più rilevante, è l’idea di definire e stabilizzare un quadro normativo coerente regionale e nazionale, perché ci sono molte disponibilità a realizzare investimenti anche rapidi, ma la preoccupazione è quella di muoversi ancora dentro un quadro incerto dal punto di vista regolatorio e autorizzatorio.

Siamo in attesa di un provvedimento nazionale in questo senso, cioè quello della selezione delle aree idonee, la Giunta probabilmente e l’Assemblea dovrà assumere un provvedimento conseguente, è una delle questioni più pressanti che stiamo ponendo al Governo nella condizione data, cioè di un Governo che è impegnato in questo momento nel disbrigo degli affari correnti, che ha trovato nell’energia comunque uno degli ambiti di crisi su cui poter agire, ma questo ha naturalmente una portata programmatoria anche per il futuro, quindi non è scontato che il Governo decida di procedere in questo senso (l’attuale Governo, intendo dire).

Promuovere poi in tempi rapidi ‒ faccio fede a quanto detto prima rispetto all’attivazione dei Comitati di sorveglianza e alla selezione di nuovi criteri ‒ tre bandi regionali, per una portata iniziale, abbiamo pensato, di 45 milioni (è nella nostra disponibilità valutare quanto accelerare su questo; si tratta di capire quanto il sistema è in grado di raccogliere) per quanto riguarda i contributi della riqualificazione energetica e per l’introduzione delle rinnovabili. Mi riferisco in particolare al settore delle imprese e al settore della Pubblica amministrazione.

Non possiamo intervenire con le risorse FESR sui privati cittadini, ma su quello esiste una potente leva di incentivi che sono operanti in questo momento per l’edilizia civile.

In particolare, abbiamo immaginato ‒ questa è la prima proposta che abbiamo sottoposto a quel tavolo ‒ 15 milioni per quanto riguarda le piccole e medie imprese (il FESR non può intervenire sulle grandi imprese, ma il nostro tessuto è al 95 per cento di piccole e medie imprese) e anche per l’attivazione, come dicevo, della prima fase delle Comunità energetiche rinnovabili e 30 milioni, invece, per quanto riguarda un bando per gli edifici pubblici. Anche in questo caso, efficientamento e produzione di rinnovabili.

Ricordo, a beneficio di tutti noi, che abbiamo messo a disposizione, con la nuova programmazione, circa 190 milioni. È un’anticipazione forte, ma parziale del potenziale di fuoco che abbiamo a disposizione.

Parallelamente, in accordo con il tavolo, abbiamo provato a codificare alcune richieste da sottoporre a questo e al prossimo Governo, naturalmente. Questo dipenderà anche, come detto prima, da quanto questo Governo ritiene di poter incidere su misure strutturali e quanto, invece, decide di demandare al Governo che verrà. In particolare, una moratoria sulla restituzione della quota degli ammortamenti dei mutui. Sapete che cosa questo significhi sia per i privati cittadini sia per le imprese, come questo abbia agito anche nella fase di emergenza del Covid e quanto diventi vitale in questo momento, per ragioni di carattere finanziario, sia per l’economia domestica che per l’economia delle imprese. Un’accelerazione sui provvedimenti nazionali che dicevo, non da ultimo ‒ e spero che domani la Conferenza Unificata proceda in questo senso ‒ sul tema degli incentivi alle rinnovabili, che è l’altra leva, insieme alla pianificazione e alla regolazione, che può dare un quadro di certezza al sistema delle imprese, cioè degli investitori che sono pronti a partire. Il cosiddetto FER 2. È un provvedimento il cui schema di decreto è stato assunto dal Governo, è stato portato all’esame della Conferenza delle Regioni, delle Province e dei Comuni e rinviato la scorsa settimana. Confido che, avendo trovato un’intesa sulle leve, ci possa essere un via libera nella Conferenza Unificata di domani.

Non da ultimo, anche questo elemento condiviso col sistema delle imprese, la necessità di avere – non voglio abusare sempre di questi termini cabina di regia, task-force – un gruppo tecnico inter-assessorile che metta insieme la pluralità dei nostri servizi coinvolti per la parte regolatoria e per la parte autorizzatoria e quelli degli enti locali, perché, come sapete, l’autorizzazione degli impianti più grandi è competenza del sistema regionale, ma tutti gli impianti più piccoli sono ad attivazione diretta su autorizzazione comunale.

La preoccupazione del sistema delle imprese legittima è che dentro un quadro normativo non ancora pienamente assestato, poi, il sistema non si muova coerentemente e questo determini problemi sia sulla certezza degli investimenti sia sulla certezza dei tempi. Credo che riuscire a restituire, invece, un quadro anche amministrativo, non solo legislativo, coordinato, efficiente sia un altro degli elementi fortemente abilitanti.

Poi mi riservo di aggiungere due considerazioni quando risponderò anche all’interrogazione di Tagliaferri perché, ripeto, incidono sugli stessi argomenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ho lasciato qualche minuto in più perché il tema richiedeva quelle precisazioni.

Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Io non so se l’ultima cosa che ha detto, che credo che sia la cosa che ha una visione chiaramente di attuazione più veloce, cioè fare questo inter-gruppo tra gli Assessorati, credo che sia un’idea anche venuta soprattutto nel dialogo con i corpi intermedi e di questo sono molto felice.

C’è un punto. Questo inter-gruppo spero che abbia la velocità circa di 24 ore nell’essere costituito perché, guardi, il vero dramma è che oggi tutte le cose che lei ha giustamente elencato e che sono anche un po’ il potere che la Regione Emilia-Romagna avrebbe, cioè il tema delle comunità energetiche, quello che lei raccontava all’inizio, la possibilità di fare in fretta e di svincolare alcuni terreni, temo in Emilia-Romagna esserci una burocrazia superiore rispetto ad alcune altre Regioni.

In particolare il tema delle comunità energetiche è un nodo fondamentale perché, parlando con i Sindaci, è evidente lo smarrimento che hanno nel saper individuare qual è l’investimento migliore per la propria comunità, un investimento che durerà per lungo tempo. Esiste già uno sportello, che è quello di ARTER al quale noi abbiamo dato un contributo economico fondamentale. Sarebbe altrettanto interessante – e a me piacerebbe proporre una Commissione e un coordinamento PNRR su questo – capire la situazione delle comunità energetiche e dell’energia. Spero che anche i miei colleghi, insieme a me, possano accogliere la possibilità di sentire i vari stakeholder e di vedere la concretezza di azioni che sicuramente saranno nel futuro, ma la cui discussione è fondamentale ora. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 5737

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per una concreta e immediata azione di calmieramento dei costi energetici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5737: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le misure da adottare per una concreta e immediata azione di calmieramento dei costi energetici.

L’interrogazione è a firma del consigliere Tagliaferri. Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, sottosegretario, colleghi, come sappiamo le famiglie italiane vivono con terrore l’arrivo delle bollette di gas e di luce, soprattutto in previsione dell’arrivo della prossima stagione invernale.

Si dice che sia colpa della guerra in Ucraina, ma sappiamo che non è vero: la colpa è tutta in capo alla speculazione che un Governo bocciato dagli elettori non è stato in grado di fermare, complice anche la stranissima assenza di reazione dell’Unione europea.

Serve chiarezza e servono scelte decise, sappiamo che il nuovo Governo farà quello che il ruolo impone, ma è giusto che anche la Regione si dia una mossa. Non bastano più gli articoli sui giornali e le dichiarazioni, serve un serio impegno a tutela dei cittadini e delle imprese. Per questo, con spirito costruttivo e collaborativo, chiediamo alla Giunta di darci alcune informazioni, che possano rappresentare un punto di partenza per un ragionamento - speriamo comune - nell’interesse del nostro territorio e dei nostri concittadini.

Vorremmo sapere quindi dalla Giunta come giudichi la proposta della Commissione europea agli Stati membri per ridurre la domanda complessiva di energia elettrica di almeno il 10% fino al 31 marzo del 2023, quali azioni e iniziative concrete abbia presentato al Tavolo di crisi permanente, costituito sul caro energia con sindacati e imprese, per calmierare i costi del gas per le nostre imprese, i nostri cittadini, i nostri Enti locali. Quali siano quindi gli aiuti concreti su cui si sta lavorando, a quanto ammontino gli extraprofitti delle multiutilities partecipate dalla Regione e se le multiutilities abbiano fatto ricorso nei confronti del contributo richiesto dal Governo, cosa pensi in proposito e se intenda seriamente chiedere che tali extraprofitti siano utilizzati a fini sociali per abbassare le bollette di luce e di gas; se non ritenga di intervenire, in accordo e per tramite del Governo nazionale, sulle Istituzioni europee per sottolineare il momento particolarmente difficile cui vengono costretti i nostri cittadini e caldeggiare l’abbandono di ogni tentazione speculativa e una più concreta e immediata azione di calmieramento dei costi energetici, da attuarsi su scala continentale.

In apparenza tante domande, che, però, chiedono precise spiegazioni su uno specifico fenomeno, figlio della speculazione finanziaria più cinica e di un’imperdonabile ignavia delle Istituzioni europee, che sta generando una più generale spinta inflattiva da minare la coesione di ogni contesto sociale del vecchio continente.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Tagliaferri.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Abbiamo alcune novità rilevanti con cui confrontarci. La prima, consigliere Tagliaferri, è una notizia: avete vinto le elezioni. Quindi, io sono fiducioso che l’Emilia-Romagna troverà un interlocutore molto forte nel saper dare le risposte che lei chiede, i suoi due compagni di banco ci rappresenteranno ai primi livelli, e noi ne siamo orgogliosi, per mettere a fuoco questi obiettivi e dare l’impulso che è mancato a questo Governo per dirimere questioni di primaria rilevanza.

Certamente quello del tetto del gas. Mi pare ci sia un impegno. Noi vorremmo contare in Europa e avere la forza e l’autorevolezza, come ha fatto nella prima fase Draghi, per chiudere un accordo positivo che metta il Paese in sicurezza da questo punto di vista. Per far pagare meno le bollette alle imprese e alle famiglie la prima cosa è bloccare il prezzo di questa energia, che è fuori controllo e fuori mercato. Questo è il primo impegno.

Secondo. Concorderemo, con il Governo che ci sarà, come dare attuazione anche alle misure di riduzione previste in sede comunitaria rispetto ai consumi. Noi aspettiamo una proposta del Governo. Siamo, naturalmente, fiduciosi che saprà approntare, con il concerto delle Regioni, una proposta positiva. Non possiamo determinare noi come attuare la misura comunitaria, perché questa è demandata ai Governi nazionali per esplicito dispositivo della direttiva. Quindi, con il Governo valuteremo come recepire questo elemento che contempla tutti gli elementi di flessibilità sui quali lavoreremo.

Ancora. Credo sia dirimente lavorare sugli extra profitti delle imprese, come è stato detto, di qualsiasi tipo esse siano. Certamente mi riferisco a quelle energetiche. Attenzione: le multiutilities sono spesso l’ultimo passaggio della filiera, ma credo che chiunque realizzi extraprofitti sia chiamato a restituire allo sforzo nazionale. In questo senso, se i provvedimenti a due riprese messi in campo dal Governo non risultassero efficaci, confido, ma sapete che sulla leva fiscale, da questo punto di vista la prerogativa è totalmente nazionale, che il prossimo Governo saprà meglio redistribuire queste risorse che vengono generate.

Valuteremo anche le misure da mettere in campo a sostegno delle imprese e delle famiglie. Ho detto prima di tutto sul fronte degli investimenti e ho detto anche sulle comunità energetiche. Cito questi due elementi perché il primo si rivolge certamente alle imprese. Sul secondo fronte si può lavorare, invece, mettendo insieme soggetti pubblici e soggetti privati, siano essi cittadini o imprese.

Quindi i 12 milioni e mezzo di euro che abbiamo vincolato nella programmazione dei fondi europei e dei fondi strutturali noi li impiegheremo esattamente in questa direzione; però, come sapete, è stato emanato il terzo provvedimento di sostegno all’accesso all’energia e di ristoro per i costi dell’energia. Ne stiamo misurando in questi giorni la portata, la natura e valuteremo di conseguenza con il Governo quali ulteriori misure assumere nel momento in cui non si rivelassero efficaci nel contenere la dinamica dei prezzi e delle bollette.

Siamo in una fase complicata. Chiudo. Ciascuno dovrà fare la sua parte. Io non credo che il Governo nazionale possa risolvere tutto, né questo né quello che verrà. La Regione Emilia-Romagna si sente in campo su questo fronte. Non a caso, insieme al sistema delle imprese, il tavolo l’abbiamo costituito con le organizzazioni sindacali perché c’è un impatto sul lavoro e un impatto anche sul costo della vita, naturalmente, delle famiglie. Credo che sia giusto avere una strategia coordinata. In questa strategia coordinata io credo che l’Emilia-Romagna debba fare fino in fondo la sua parte, che è quella di consentire investimenti, siano essi di scala nazionale come il rigassificatore, siano di scala territoriale come quelli per l’approntamento delle energie rinnovabili o per l’efficienza energetica dentro le case e dentro le imprese.

Ricordo, l’ho fatto nella passata aula, poi chiudo, presidente, che tra gli interventi oggi previsti e finanziati al 100 per cento proprio per le famiglie c’è quello della sostituzione dei mezzi di riscaldamento, le cosiddette caldaiette. C’è un fondo molto capiente. Era intervenuto su questo anche il consigliere Lisei, ricordo. Vorrei rassicurare: è un bando a sportello, quindi non ci sono particolari graduatorie. È un bando anche generoso, non solo per la quantità di risorse che mobilita, ma perché copre il 100 per cento dei costi di sostituzione e installazione. Quindi, non solo viene sostituito l’impianto, ma anche i costi di installazione e di sostituzione dell’impianto possono essere una leva.

Risolvono tutto anche queste? No, non risolvono tutto, perché è in atto una dinamica di crescita anche del costo del pellet, come sapete, e di altri elementi di consumo di questo genere, però rappresentano - credo - un sostegno importante anche al bilancio delle famiglie. Gli impianti nuovi sono impianti più efficienti e fanno bene sia al portafoglio di chi deve spendere, sia all’ambiente, senza mettere in contrapposizione - ripeto - transizione ecologica e sostegno ai redditi delle famiglie.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, sottosegretario.

Dopo un inizio della risposta un po’ insufficiente e direi imbarazzato, poi siamo andati meglio, nel senso che abbiamo imparato innanzitutto che il centrodestra ha vinto le elezioni e la ringrazio per questa sottolineatura, ma in ogni caso diciamo che il fatto di aprire ad un discorso di collaborazione sicuramente lo apprezzo, sono sicuro che il nuovo Governo saprà fare quello che va fatto, certo non potrà risolvere tutto, come giustamente ha osservato, non potrà risolvere tutto quelli che sono i problemi internazionali che dobbiamo affrontare, ma sono sicuro che la Regione saprà dare il proprio apporto collaborativo, quindi anche le sollecitazioni che mettiamo in campo con questa ed altre interrogazioni o comunque input sono sollecitazioni assolutamente costruttive che non vogliono essere divisive, ma anzi.

Io credo che si debba chiudere la stagione delle Belle ciao e di qualsiasi altro tipo di elementi divisivi e si debba aprire ad una stagione di collaborazione, dove si possa costruire insieme un’Italia più unita e un’Italia migliore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Sull’ordine dei lavori, perché tecnicamente la telecamera che inquadra quest’area di aula è completamente, come può vedere anche adesso, inutilizzabile, quindi se si potesse sistemare in modo che i prossimi interventi vengano sia visti in diretta da casa che eventualmente presi dalla registrazione in modo ottimale...

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, ci siamo già attivati con i tecnici, spero che venga ripristinata la giusta visione, il giusto collegamento al più presto. Sollecitiamo, per favore, grazie.

 

OGGETTO 5726

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali misure la Giunta intenda adottare per superare i problemi di sovraffollamento degli autobus e delle linee urbane ed extraurbane utilizzate per il trasporto scolastico, con particolare riferimento alla situazione di alcuni comuni del Ferrarese, maggiormente colpiti da tale criticità. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5726: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali misure la Giunta intenda adottare per superare il problema di sovraffollamento degli autobus, delle linee urbane ed extraurbane utilizzate per trasporto scolastico, con particolare riferimento alla situazione di alcuni Comuni del ferrarese maggiormente colpiti da tale criticità. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Fabbri e Zappaterra.

Prego, consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi e a tutte le colleghe.

Da qualche giorno, dal 15 settembre sono ripartite le attività scolastiche in tutto il territorio regionale, così come previsto dal calendario. Abbiamo anche ricevuto dagli assessori ‒ che ringrazio ‒ un’informativa ad hoc in Commissione. Con la collega Zappaterra abbiamo riscontrato alcune criticità puntuali che, con questa interrogazione di attualità a risposta immediata, volevamo evidenziare.

Come è noto, il trasporto scolastico viene realizzato attraverso sia normali servizi di TPL, per quanto riguarda le linee urbane ed extraurbane, e poi, per quanto riguarda quelle di attinenza dei Comuni, la competenza è degli Enti locali.

Con questa interrogazione segnaliamo in particolar modo alcuni disagi su una linea puntuale, quella che collega i Comuni del basso ferrarese con la città. Come è noto, anche per l’anno scolastico 2022-2023 l’impegno della Regione è stato massimo, nonostante non ci sia più il distanziamento, ed è stato rinnovato anche un grosso impegno economico, con oltre 2 milioni di euro stanziati proprio a potenziamento. Riconosciamo lo sforzo fatto, però, ad oggi, ripeto, su alcune situazioni puntuali ci sono ancora delle criticità. Sia sui quotidiani locali che da numerose segnalazioni che abbiamo avuto da amministratori locali, ma anche da famiglie, da cittadini, da ragazzi, ci sono ancora delle criticità, in particolar modo sulla Linea 331, quella che collega, per l’appunto, il basso ferrarese, i Lidi comacchiesi, Ostellato con Ferrara, che non permettono davvero una regolare fruizione di un servizio che viene regolarmente pagato anche dalle famiglie degli alunni. Si tratta di una linea dove i primi che fruiscono della stessa fanno anche 60 chilometri e, proprio nei primi giorni di scuola, ma anche nei giorni passati, diversi di questi ragazzi e ragazze non si sono potuti sedere, con un evidente problema proprio legato anche alla sicurezza del trasporto.

A ieri, ne approfitto per dare questo piccolo aggiornamento, pare che queste criticità non si siano registrate per la prima volta, però è anche vero che ieri alcuni di quegli istituti venivano utilizzati come sedi di seggio, quindi a magari la fotografia non era proprio completa.

Tutto ciò premesso, interroghiamo la Giunta regionale per sapere quali siano le misure che intende adottare per i problemi di sovraffollamento degli autobus e delle linee urbane ed extraurbane che sono utilizzati dai nostri ragazzi per il trasporto scolastico, con particolare riferimento a quelle che si intende adottare nei comuni del basso ferrarese che sono maggiormente colpiti da questi sovraffollamenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Come è a tutti noto, la cessata emergenza per la pandemia ha consentito, da un lato, di ripristinare la capienza ordinaria dei bus, che prima, come è noto, era limitata all’80 per cento di quanto previsto dai libretti di circolazione dei mezzi, portando a trasmettere all’utenza situazioni di sovraffollamento anche in presenza di correttezza dei carichi. Dall’altro lato, i potenziamenti Covid in termini di aumento del numero dei mezzi, ovviamente sulla base di finanziamenti nazionali, non sono più garantiti dalle risorse statali. Anche l’iniziativa della Regione “Salta su”, che prevede la gratuità del trasporto pubblico, sta registrando un forte incremento degli abbonamenti annuali per studenti, che naturalmente incide sulla quantità dell’offerta dei servizi.

Valutate, quindi, le necessità diverse dei territori e alla luce, appunto, delle considerazioni che ho appena menzionato rispetto al ritorno alla capienza normale e al mancato, in questo caso perché è legata appunto alla capienza, trasferimento di risorse nazionali per consentire ai bacini un’offerta non esaustiva della domanda, la Regione garantisce, per il periodo settembre-dicembre 2022, 640.000 euro per effettuare ulteriori servizi, in aggiunta a quelli ordinari, e 1,6 milioni di euro per l’anno 2023, perché si renderanno strutturali.

In particolare nel bacino ferrarese, i potenziamenti Covid consistono in 19 bus in più rispetto all’ordinario, cioè consistevano in 19 bus in più rispetto all’ordinario e offrivano oltre 90 corse giornaliere aggiuntive rispetto all’ordinario. Le risorse regionali previste per la provincia di Ferrara ammontano, per il periodo settembre-dicembre 2022, a 34.000 euro, mentre per l’anno 2023 a circa 85.000 euro.

Bisogna ricordare, visto che questo avviene tutti gli anni all’inizio del periodo scolastico, che nei primi giorni dell’anno scolastico i servizi di trasporto pubblico sono sempre oggetto di verifica per i necessari adeguamenti ai flussi degli studenti e agli orari degli istituti scolastici che nelle prime settimane sono non definitivi e quindi soggetti a modifiche anche di carattere giornaliero.

Le informazioni fornite dall’agenzia AMI della provincia di Ferrara confermano che effettivamente, come ricordava il consigliere Fabbri, in diversi punti della provincia e anche nella città di Ferrara sono state registrate vetture piene ai limiti delle capienze consentite, in ogni caso sempre entro i limiti previsti dalle carte di circolazione e mai superate.

AMI e TPER, gestore del servizio, hanno già attivato da due giorni i potenziamenti possibili in forza delle risorse regionali a disposizione, con una corsa in più sulla linea 311 a Ferrara, prevedendo l’impiego di vetture di maggiore portata a Ostellato in direzione Ferrara. Sono stati infatti sostituiti i due mezzi da 12 metri programmati con due mesi da 14 metri, che hanno offerto 10 posti a sedere in più per ogni corsa, e a Goro verso Codigoro sulla stessa linea 311.

I rilievi dei carichi sui bus effettuati nella giornata di venerdì 23 settembre sembrano meglio distribuiti rispetto alla fase iniziale, anche se l’impatto visivo è quello del sovraffollamento, considerate le condizioni a cui gli stessi studenti erano abituati nel periodo Covid, con la capienza all’80 per cento, con 90 bus in più giornalieri.

Non sono state registrate situazioni di superamento dei limiti consentiti dalle carte di circolazione dai controlli effettuati. Si precisa inoltre che sono stati previsti 2 bus alla stazione di Ferrara, in coincidenza con le corse ferroviarie, adeguate agli orari scolastici che caricano studenti verso il polo scolastico est e il polo scolastico ovest.

È confermato naturalmente l’impegno da parte di AMI e di TPER rispetto al monitoraggio del servizio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie.

Per esprimere soddisfazione rispetto alla risposta avuta, anche ‒ lo evidenziavo in premessa ‒ avendo registrato nella giornata di ieri un ritorno alla normalità.

Ho premesso che mi auguro non sia legato alla minore affluenza di ragazzi, in considerazione anche delle consultazioni che ci sono state, ma mi pare che l’impegno nel potenziare sia i bus che le linee sia massimo. Come sempre, tengo a evidenziare la specificità. Un trasporto locale che, magari, avviene in città, anche se la capienza è rispettata, e il ragazzo per qualche minuto è in piedi, così come autorizza, prescrive anche la carta di circolazione, è un conto; un ragazzo che si trova a fare 40-50 chilometri a piedi è un disagio di altro tipo. Però mi pare, ripeto, che già da ieri la situazione si sia quasi normalizzata. È fisiologico anche il tema legato agli orari provvisori delle scuole, che mettono sicuramente a dura prova anche l’impegno delle agenzie, che ringrazio, insieme all’Assessorato, per l’impegno adottato. Con una premura in più: siamo in un’area interna, dove già abbiamo alti tassi di abbandono scolastico e bassi tassi di scolarizzazione, con percentuali paragonabili a quelle dell’entroterra montano della Calabria e della Sardegna. Anche su questo so che si sta lavorando molto, però è importante garantire questi servizi basilari.

Saremo qui, naturalmente, a vigilare ed eventualmente a segnalare all’assessore, qualora si verificassero, nuovi inconvenienti.

Ringrazio di nuovo e mi considero soddisfatto della risposta avuta dall’assessore Corsini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

 

OGGETTO 5736

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per procedere celermente all’individuazione e all’erogazione di finanziamenti per la ristrutturazione del ponte Vaestano Montedello sul fiume Enza, al fine di consentire l’avvio dei lavori e la sua riapertura in tempi adeguati. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Occhi

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula, la 5736, circa le misure da adottare per procedere celermente all’individuazione e all’erogazione di finanziamenti per la ristrutturazione del ponte Vaestano Montedello sul fiume Enza, al fine di consentire l’avvio dei lavori e la sua riapertura in tempi adeguati. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Rainieri, Delmonte, Occhi e Catellani.

Prego, consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Parliamo di un ponte in zona montana, tra i Comuni di Palanzano e Ventasso. Quindi, riguarda due province, Parma e Reggio Emilia. È un ponte importante per il collegamento tra le due province perché molti lavoratori lo attraversano, lo attraversavano quotidianamente per andare al lavoro.

Questo ponte è stato chiuso giovedì scorso con una ordinanza dei due sindaci definitivamente, dopo che già dal gennaio 2019 era stato istituito un senso unico alternato, con il massimo di velocità di 30 chilometri all’ora e massima portata di 60 quintali. Già in quell’anno, a dicembre del 2019, il consigliere Delmonte fu il primo a denunciare, con un video da questa località, dal ponte tra Palanzano e Ventasso, la pericolosità di questo ponte. Le amministrazioni, come dicevo, hanno dovuto, dopo una campagna approfondita di analisi, hanno dovuto con somma urgenza decretare la chiusura definitiva di questo ponte.

Servono, da progetti non definitivi, ma già progetti in stato avanzato, 2,5 milioni per renderlo di nuovo utilizzabile. Ricordo che fu anche fatta una risoluzione, l’oggetto 640, approvata nella Commissione III nel marzo del 2021, nella quale si diceva, appunto, che c’era bisogno di utilizzare al più presto dei fondi per sistemare questo manufatto. In questo momento siamo nella situazione in cui il ponte è stato chiuso e da quella data non è stato fatto nulla.

Ricordo che l’ordine del giorno collegato al bilancio, votato all’unanimità dell’Assemblea, recita “Istituire un fondo straordinario a sostegno del recupero e consolidamento dei ponti”. In questo ordine del giorno si faceva riferimento ad alcuni ponti; in particolare erano tre, tra questi tre chiaramente c’era anche quello di cui oggi stiamo parlando.

Quindi, io chiedo alla Giunta di capire se è possibile, al di là dell’erogazione dei finanziamenti che possono provenire dagli FSC, ma che avrebbero tempi lunghi, se è possibile trovare una soluzione immediata prima per la progettazione definitiva, che in una call fatta qualche giorno fa tra i Sindaci e l’assessorato è stata avanzata appunto dai Sindaci per partire con la progettazione definitiva, e poi in tempi brevi trovare la soluzione con un fondo ad hoc finanziato, in attesa di avere i fondi definitivi dell’FSC, ma che per i Comuni in oggetto oggi hanno tempi troppo lunghi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rainieri.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie.

In effetti, ho organizzato proprio venerdì un incontro con i due Sindaci interessati in riferimento al ponte sull’Enza, che collega Vaestano a Montebello, di competenza dei due Comuni citati dal consigliere Rainieri di Palanzano, in provincia di Parma, e di Ventasso, in provincia di Reggio Emilia, dove sono venuto in maniera dettagliata a conoscenza dell’aggravamento delle condizioni strutturali e delle relative necessità di ripristino per la riapertura dello stesso ponte alla circolazione stradale.

La Regione durante l’incontro (lo ribadisco anche in risposta a questa interrogazione) si è impegnata a sostenere la candidatura del necessario intervento di ripristino e di consolidamento del ponte tra le opere da inserire nel Piano di sviluppo e coesione, nell’ambito dell’assegnazione delle risorse del fondo stesso per la programmazione 2021-2027, la cui concertazione con il Ministero competente è di prossimo avvio, oppure, per accelerare i tempi, attraverso una variazione di bilancio, da farsi nei tempi più brevi possibili.

Così come ci siamo impegnati a sostenere con un cofinanziamento anche la progettazione definitiva ed esecutiva del manufatto stesso, che oggi si trova dal punto di vista progettuale nella fase iniziale del progetto preliminare o studio di fattibilità tecnico-economica, come oggi viene definito quello che una volta il Codice degli appalti identificava come progetto preliminare.

L’obiettivo della Regione è, quindi, quello di favorire l’assegnazione di un importante impegno finanziario, come quello che ci è stato prospettato dai due sindaci, per il ripristino del ponte. Si parla di circa 2,5 milioni di euro, al fine di garantire nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le procedure di progettazione definitiva ed esecutiva e, naturalmente, dell’appalto del manufatto stesso, la riapertura delle infrastrutture alla circolazione stradale e il collegamento di valenza interprovinciale, oltre che, naturalmente, intercomunale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Grazie, assessore. Prendo con notevole piacere la proposta dell’assessore di finanziare immediatamente i soldi che servono per la progettazione definitiva, in attesa ‒ se non ho capito male dalla risposta ‒ di sbrigare tutte le parti burocratiche, per poi trovare, come richiesto nella nostra interrogazione, un fondo ad hoc per finanziare, prima dell’arrivo degli FSC, la costruzione del nuovo ponte o, comunque, la sistemazione definitiva di questo ponte.

Ringrazio l’assessore. Vigileremo su questa risposta. Ripeto, come ho detto prima e come sostenuto dai consiglieri Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi e Maura Catellani, ma anche dagli altri consiglieri delle Province di Parma e Reggio che sono stati interessati dai sindaci su questa situazione, che questo ponte è fondamentale per alcune strade importanti interprovinciali e, soprattutto, intercomunali, tra due Comuni che collaborarono molto a livello di personale che lavora da una parte e dall’altra.

Oggi i cittadini devono fare oltre 50 chilometri per raggiungere la destinazione e anche il ponte su cui oggi devono passare non è il massimo. Rischiamo, quindi, di aggravare ulteriormente una situazione che potrebbe essere ‒ ci auguriamo e prendiamo atto della risposta ‒ sanata in poco tempo e ritornare a una normalità in quella zona.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rainieri.

Come anticipato, abbiamo concluso le interrogazioni.

 

Dissenso del Presidente del Gruppo assembleare Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni, Marco Lisei, ai sensi dell’art. 18 comma 3 del Regolamento interno, sull’ordine del giorno della presente tornata assembleare.

(Reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, prima di procedere con l’ordine del giorno, è stato espresso dal consigliere Lisei dissenso, ai sensi dell’articolo 18, comma 3, del Regolamento interno, sull’ordine del giorno della presente tornata assembleare.

A questo punto, procediamo con l’intervento del dissenziente. Prego, consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Nell’ultima Capigruppo abbiamo appreso dalla Giunta la volontà di discutere la comunicazione dell’assessore Colla sulla tutela della salute e della sicurezza del lavoro, un tema sicuramente importante, un tema sicuramente d’attualità non soltanto oggi, ma un tema che ovviamente, purtroppo, per i lavoratori è d’attualità ormai da parecchi anni.

Ci ha sorpreso il diniego a una richiesta di un’altra comunicazione urgente, che era stata avanzata dalla collega di Forza Italia, una richiesta che io ritengo più che opportuna e ritenevo più che giusta, che era quella di dare comunicazione e di confrontarsi sul tema del caro energetico.

Lo dico perché credo che sia cosa banale dire che è il tema e l’emergenza che oggi gli italiani e i cittadini stanno vivendo e che sta vivendo anche la pubblica amministrazione. Cito lo stesso presidente, che oggi non vedo, ma che ho visto prima, che appunto ha detto che rischiamo una crisi sociale senza precedenti.

Mi domando il motivo per il quale, proprio perché rischiamo una crisi sociale senza precedenti, nessuno della Giunta si sia preso la briga di venire a confrontarsi con l’aula su quali sono i provvedimenti che questa Giunta e questa Regione intende prendere su questo tema, visto anche che è stato aperto un tavolo di crisi coi sindacati e le imprese, un tavolo giustissimo. Credo che sarebbe doveroso confrontarsi con l’aula per spiegarci che cosa viene detto a quel tavolo, per spiegarci quali sono le strategie di breve periodo, per spiegarci come si intende cercare di sollevare un po’ il peso che queste bollette avranno sui cittadini e sulle imprese, ma anche il peso che avranno queste bollette sulla stessa Giunta.

Non credo di dire cose non conosciuta se il peso del caro energetico si sta facendo sentire pesantemente sui conti, ad esempio, della sanità. Girano addirittura – ed era l’occasione proprio per scongiurare – voci di commissariamento, di buchi miliardari sulla sanità, proprio a causa del pesante caro energetico.

Allora, io credo che si sia persa l’occasione per un confronto e per comunicare all’aula, che dovrebbe rimanere un dovere da parte della Giunta, ma soprattutto per comunicare ai cittadini, per rassicurare i cittadini, per spiegare ai cittadini che cosa questa Regione sta facendo. Dopodiché, molto sommessamente, comprendo che ormai si dirà “ne parleremo con il Governo”, comprendo che ormai è già iniziato il gioco di buttare la palla dall’altra parte del campo, ma non è questo il gioco con il quale purtroppo si risolveranno i problemi di chi oggi guarda a questo inverno con grande preoccupazione, soprattutto perché il 1 ottobre molti cittadini e molte imprese riceveranno già le bollette aggiornate, e si chiederebbe alle Istituzioni che dessero una risposta o quantomeno che rassicurassero.

Credo che sia grave che questa comunicazione non ci sia stata, a maggior ragione per come è stata data la risposta al collega Tagliaferri, che ha fatto l’immediata, con il chiaro intento di dire “ne discuteremo con il futuro Governo”. Io credo che, prima di discuterne con il futuro Governo che ancora deve insediarsi, fosse opportuno discuterne con l’aula e discuterne con i consiglieri.

Per questo c’è stato il dissenso del Gruppo di Fratelli d’Italia all’ordine dei lavori, non per sottovalutare chiaramente il tema della sicurezza sul lavoro, ma perché notiamo che la Giunta ha sottovalutato invece il tema del caro energetico, ci pare che lo stia sottovalutando e ci pare che stia sottovalutando e sminuendo anche il ruolo che dovrebbe e potrebbe avere l’aula nel suggerire delle direzioni sulle quali e nelle quali la Giunta potrebbe muoversi, come ha fatto peraltro in passato, ad esempio, sul tema delle comunità energetiche o sull’utilizzo dei fondi del PNRR per le rinnovabili, tema che anche questo meriterebbe un’ulteriore discussione e approfondimento, visto che richiederebbe e spero richiederà anche dei ripensamenti non soltanto a livello nazionale, ma anche a livello locale, di come quelle risorse verranno spese.

È chiaro, ci sarebbero tanti argomenti che dovrebbero essere oggetto di discussione, l’abbiamo molto sommessamente rilevato anche nella precedente aula, il tema ad esempio della possibilità di utilizzare i caminetti e le stufe, cosa che è stata negata da questa Regione, a differenza di quello che hanno fatto altre Regioni, che hanno concesso la deroga, ben capendo che probabilmente rischiamo di avere un inverno particolarmente rigido e con la volontà di mettere da parte, purtroppo in un momento di emergenza, i temi ambientali, quantomeno per quest’inverno, per consentire ai cittadini di riscaldarsi.

Tutti temi che avremmo potuto discutere e che purtroppo invece rimarranno senza risposta per volontà della Giunta. Ci dispiace, ci dispiace, speriamo che ce ne sia occasione in futuro.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Chiedo adesso se c’è un intervento a favore e un intervento contro. Non ho richieste di intervento.

A questo punto, prima di passare alla votazione palese sulla richiesta di dissenso del consigliere Lisei, nomino gli scrutatori: consigliera Pillati, consigliera Mori e consigliera Castaldini.

A questo punto, mettiamo in votazione il dissenso espresso dal consigliere Lisei. Votazione palese, per alzata di mano. Chi è a casa vota attraverso App. Se non sbaglio, la consigliera Maletti. Favorevoli?

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No. Solo chi è a casa vota da remoto.

Contrari? Astenuti?

È respinta.

 

La richiesta, quindi, è respinta.

 

OGGETTO 5435

Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento recante: “Disposizioni transitorie del Regolamento regionale 3 aprile 2017 n. 1 ‘Attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26’ e s.m.i.”. (96)

(Inversione dell’ordine del giorno, discussione e approvazione)

 

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo al punto successivo.

È pervenuta una proposta di inversione dell’ordine dei lavori da parte del sottosegretario Baruffi per trattare prioritariamente il seguente oggetto: oggetto 5435, parere di conformità, ai sensi dell’articolo 28, comma 4, dello Statuto sullo Schema di Regolamento recante “Disposizioni transitorie del Regolamento regionale 3 aprile 2017 n. 1 ‘Attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25 della legge regionale 23 dicembre 2004 n. 26’”.

Chiedo se c’è un intervento a favore.

Uno contro.

A questo punto, mettiamo in votazione la richiesta di inversione per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

 

È approvata.

 

A questo punto, passiamo al procedimento della discussione.

Discussione generale. Ricordo che ci sono dieci minuti per consigliere.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, presidente.

Con questa modifica sottoposta al giudizio di conformità dell’Assemblea interveniamo sull’entità legata alla quantificazione del contributo del cosiddetto Bollino Calore Pulito.

Come è noto, c’è un’attività continua di controllo e ispezione degli impianti termici e c’è un regime obbligatorio, un sistema di verifica periodica di quelli che sono gli impianti termici per finalità innanzitutto di sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, ma anche di efficienza energetica e riduzione inquinante.

In questi anni è stato fatto tanto anche in ottica crisi energetica grazie al catasto regionale, che è entrato in vigore dal 1° giugno 2017 e che ci permette di avere una fotografia di quella che è la situazione a livello emiliano-romagnolo delle impiantistiche. Proprio dentro questo solco ci inseriamo con questa modifica, che propone, in maniera transitoria, di andare a ridefinire al ribasso il contributo proprio a favore del cosiddetto “Bollino calore”. Questo perché? Perché quel contributo serve non soltanto per adeguare e gestire il catasto piuttosto che per i controlli – oltre a quelli obbligatori previsti per legge, questo è indirizzato ai controlli a campione che vengono fatti –, ma anche per iniziative di informazione e sensibilizzazione.

Sono intervenuti nelle ultime due annualità 2020 e 2021 dei fatti che hanno imposto in qualche modo uno scenario nuovo dal punto di vista degli accertamenti. Faccio riferimento al Covid, che naturalmente con le norme entrate in vigore ha ridotto in maniera sensibile quelli che erano i controlli programmati e le ispezioni. Nel 2021 sono risultati effettuati 9.000 accertamenti a fronte dei 15.000 programmati e 766 ispezioni a fronte delle 20.000 programmate. Questo naturalmente ha causato un cospicuo avanzo di amministrazione, perché è un meccanismo naturalmente collegato di vasi comunicanti, per cui non è stato possibile realizzare tutte le attività che si erano programmate.

Con questa modifica che viene sottoposta oggi si prevede in via transitoria, dal 1° ottobre 2022, e da qui anche l’urgenza di intervenire, fino al 31 dicembre 2026, che il costo unitario del Bollino, che tra l’altro ha degli scaglioni a seconda delle potenze e dei chilowatt dei singoli impianti, però quello pari a 7 euro venga ridotto del 75 per cento, con conseguente riparametrazione in maniera proporzionale di tutti gli impianti che hanno un contributo richiesto superiore perché hanno una potenza superiore.

Dal nostro punto di vista approfitto anche per esprimere il parere favorevole a questo provvedimento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Occhi, prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Io vorrei intervenire, ma chiedo se è possibile sistemare il video, perché vorremmo poterlo utilizzare per le nostre attività di consiglieri di divulgazione del nostro lavoro, quindi il video deve essere chiaro, quindi se è necessaria una sospensione...

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, infatti, siccome è arrivata anche da altri consiglieri questa richiesta, abbiamo fatto una verifica tecnica e servono dieci minuti per spegnere, riaccendere e rielaborare il tutto.

Chiedo ai Capigruppo, chiedo all’aula se c’è questa disponibilità da parte di tutti, sospendiamo dieci minuti e riattiviamo bene il video.

Va bene, dieci minuti di sospensione.

 

(La seduta sospesa alle ore 11.58 è ripresa alle ore 12.03)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i lavori, colleghi. Si è riusciti a ripristinare il tutto prima del tempo.

Rispetto all’oggetto, passo la parola al consigliere Occhi. Prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Questo atto, che di per sé è chiaramente una riformulazione di quelli che sono i costi a carico dei nostri cittadini per la manutenzione, manutenzione e controllo resi obbligatori, dei loro sistemi di riscaldamento, ci permette anche di approfondire un attimo quello che è, che è stato e sarà il meccanismo del CRITER.

Peraltro questo atto, questo oggetto è passato in Commissione e quindi già lì avevo richiesto la possibilità, peraltro accordata, di fare successivamente un approfondimento sugli obiettivi e sui risultati ottenuti, conseguiti da questo regolamento, dalla nascita di questo catasto.

Questo perché noi, come Lega, siamo sempre abbastanza refrattari all’introduzione di regolamenti e di modalità che possono essere considerati come dei balzelli per i nostri cittadini, non solo in una fase come questa particolarmente complessa, non solo in questa fase, ma in generale. Questo perché, è necessario che gli atti, come in questo caso, arrivino sempre alla conclusione di apportare qualcosa.

Cos’è che dovrebbe apportare il CRITER? Cos’è che voleva portare? Chiaramente un miglioramento dell’efficienza energetica dei nostri sistemi di riscaldamento e anche un controllo, ovviamente, delle emissioni, ma anche in chiave di sicurezza interna degli impianti. Questo era quello che doveva essere. Io all’inizio dell’introduzione di questo meccanismo avevo avuto diversi riscontri non proprio positivi da parte anche degli addetti ai lavori, degli installatori, di coloro che vivono il mondo del riscaldamento. Pare che invece ad oggi tali problemi siano stati risolti.

Corretto questo, quindi, ma vorremmo anche che tutti questi atti che noi andiamo ad approvare nel tempo, non solo questo, ma tanti altri che andremo ad approvare per la qualità dell’ambiente, per il rispetto della qualità dell’aria, per l’implementazione di nuovi sistemi di riscaldamento, per un’evoluzione dei nostri sistemi di riscaldamento e quindi anche di utilizzo dell’energia, su cui peraltro sono disponibili e saranno disponibili decine e decine di milioni di incentivi, ce lo ricordava prima anche il sottosegretario, vorremmo che si producesse quindi un effettivo riscontro per quella che è la quotidianità dei nostri cittadini, che sono quelli che quotidianamente vivono le problematiche, che sono spesso al di fuori della nostra attività politica. L’attività politica deve invece cercare di migliorare la qualità della vita dei cittadini e anche la qualità totale del nostro sistema.

Per questo ho chiesto un approfondimento su tutto il meccanismo del CRITER che spero giunga presto in Commissione, per permettere a noi commissari, consiglieri regionali di poter approfondire questa materia che, come tutte le materie esclusivamente o particolarmente tecniche, rischia di non essere pienamente compresa e capita da noi che facciamo politica e men che meno da chi poi le deve far applicare o deve applicarle.

Sul tema dell’atto, quindi, sicuramente una diminuzione del contributo, peraltro legato quindi al fatto che sono stati risparmiati fondi in passato e c’è un’abbondanza di fondi, che adesso vengono giustamente utilizzati per abbassare il contributo.

Venendo quindi all’atto specifico, anticipo anche quella che può essere la nostra posizione, sicuramente a favore di un atto che va a diminuire quello che era visto all’inizio come un balzello forse necessario, però comunque è un abbassamento temporaneo. Vedremo nell’attuale contesto perennemente magmatico e in evoluzione che abbiamo nella nostra quotidianità il discorso energetico, è la prima crisi nazionale in questo momento, vedremo nell’evoluzione se si riuscirà a mantenere anche in futuro queste tariffe, specialmente per le imprese, perché ovviamente quando sale la potenza sale anche il contributo.

Nel complesso, quindi, vediamo positivamente questo atto, auspichiamo però che vengano portate a noi consiglieri regionali le evidenze, i risultati di questi cinque anni di applicazione del metodo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Altri? Io non ho altri iscritti a parlare sul tema.

A questo punto, passiamo alle dichiarazioni di voto. Qualcuno vuole intervenire? Non ho nessuno in dichiarazione di voto.

A questo punto, passiamo alla votazione del provvedimento per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

(L’oggetto 5435 è approvato all’unanimità dei votanti)

 

OGGETTO 5331

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Norme in materia di sostegno ai carnevali storici”. (50)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 5331/1 oggetto 5739 – Presentazione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo, adesso, all’oggetto 5331: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Norme in materia di sostegno ai carnevali storici”.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Cultura nella seduta del 15 settembre.

È un progetto di legge composto da 6 articoli.

La relatrice della Commissione, consigliera Mori Roberta, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Pompignoli Massimiliano, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Su questo oggetto insistono anche 6 proposte di emendamento: 4 a firma del consigliere Pompignoli e 2 a firma dei consiglieri Mori e Pompignoli.

A questo punto, passiamo alla relazione della relatrice della Commissione, consigliera Mori. Prego, consigliera.

 

MORI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente.

Come ci siamo detti nel percorso che ci ha portato alla discussione di oggi, il carnevale è una cosa seria. I carnevali storici, infatti, sono il patrimonio immateriale dei nostri territori e affondano le loro radici in epoche remote, dalla Roma antica, dal periodo greco classico e, nei tempi più recenti, nelle nostre tradizioni popolari, delle nostre comunità, costituendone, ovviamente, un elemento di attrattività culturale e di coesione molto significativo.

È, pertanto, doveroso sostenere le attività per la tutela e la valorizzazione della funzione svolta dai carnevali storici come elemento riconoscibile di identità culturale nell’ambito della promozione dei nostri territori.

L’Italia rende omaggio al carnevale ogni anno, con sfilate, cortei, rappresentazioni folcloristiche e anche spettacoli in maschera. Durante queste festività è lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo, al gioco, all’invettiva sagace e ironica e alla creatività, al di là delle appartenenze.

Ebbene, in linea con questa valorizzazione regionale c’è anche la valorizzazione nazionale, che, attraverso il Fondo unico per lo spettacolo, è arrivata. Quindi, la nostra Regione si attrezza a strutturare un sostegno alle molteplici realtà emerse dalla ricognizione che gli uffici hanno compiuto.

Sarebbe, però, sbagliato ridurre alle mere giornate di festa, di manifestazioni e di sfilate i carnevali storici. Durante l’udienza conoscitiva svoltasi l’8 settembre scorso sia il sindaco di Castelnovo di Sotto che la sindaca di Gambettola, l’assessore alle attività produttive di San Giovanni in Persiceto, la responsabile dei servizi culturali del Comune di Imola hanno, tra le altre cose, sottolineato l’opportunità di un sostegno regionale che declini meglio sul territorio e ampli il contributo statale, non accessibile a tutti. Questo stiamo facendo.

Hanno evidenziato anche l’importanza dell’istituzione dell’albo dei carnevali e quindi l’attenzione per l’associazionismo e per le migliaia di volontari impegnati. Hanno sottolineato l’esigenza di una valorizzazione delle attività collaterali educative, ricreative, culturali e anche museali che durano ben oltre il periodo delle sfilate, così come la valorizzazione di quell’arte peculiare della carta pesta, delle maschere e dei carri allegorici, ma anche di originali elementi di sostenibilità, che sono tutti elementi di promozione sociale e culturale che noi riteniamo di grande rilevanza.

Per dare il senso di cosa muove il carnevale per certe comunità e per rappresentare un mondo che va ben oltre il nostro territorio, mi soffermo solo un attimo sull’evento “Carnevali in festa”, a cui ho avuto occasione di partecipare il 16 settembre scorso al parco Fellini di Gambettola dove, tra giorni di festival delle tradizioni, cibi, cultura e territorio dei carnevali, in cui sono riuniti sindaci, associazioni carnevalizie, maschere emblema dei carnevali storici di Gambettola, Viareggio, Casola Valsenio, Fano, Castelnovo di Sotto, San Giovanni in Persiceto, Paternopoli, Putignano, ecco, tutte queste realtà, tra gemellaggi nazionali e internazionali, hanno inaugurato sostanzialmente un percorso di rete, di collaborazione molto importante tra i carnevali storici dell’Emilia-Romagna e oltre il nostro perimetro.

In particolare, a maggio del 2022 il Comune di San Giovanni in Persiceto ha deliberato e ha avviato l’iter di candidatura per l’iscrizione dell’elemento “carnevali storici dei carri di cartapesta” nella lista rappresentativa Unesco del patrimonio culturale immateriale, essendone a pieno titolo portatore di interessi, competenze e attività riferibili a questo specifico elemento identitario.

Cosa voglio, dunque, dire? Voglio dire che questa legge sta cercando di corrispondere non soltanto ad una proposta essenziale ma importante della Giunta, ma ancora di più alle aspettative di un territorio, un territorio quindi che propone, come legge coerente nell’ambito della nostra azione politica e istituzionale di coesione e promozione sociale, territoriale e culturale, a quest’aula questi pochi articoli, che però sottendono ad una forza e ad una sostanza molto importanti.

Dopo la legge sulle manifestazioni storiche che approvammo nel 2017, che declinò la disciplina di questo tipo di manifestazioni e rievocazioni, peculiare aspetto di espressioni territoriali, adesso – ripeto -, in coerenza anche con la normativa nazionale. andiamo a disciplinare le iniziative che attengono ai carnevali.

Abbiamo avuto modo di approfondire il testo di legge in Commissione e di apprezzarne – ripeto - l’essenzialità, ma anche il rilievo culturale e storico che si vuole dare ai momenti di sostegno e di contributo a questi carnevali, quindi questa legge ci fa riflettere anche sul fatto che nella complessità dell’organizzazione sociale della nostra Regione tutti i tasselli sono importanti per questo mosaico così articolato e originale.

I carnevali storici, che vantano almeno venti edizioni che devono essere svolte nei trent’anni precedenti all’approvazione di questa legge, rispecchiano un dato storico, ma anche un dato culturale, oltre a un dato di radicamento sul territorio. Ecco perché nella definizione abbiamo individuato questo criterio preminente.

Sottolineo che negli articoli si focalizza e si valorizza il tema dell’associazionismo e degli Enti del terzo settore, che sono il cuore pulsante dell’organizzazione e il motore anche motivazionale delle manifestazioni, che tendenzialmente coinvolgono migliaia di persone durante le manifestazioni, ma anche molte centinaia di persone durante tutto l’anno, nella preparazione e in diverse attività collaterali.

Ci sono poi ovviamente gli interventi a sostegno, cioè contribuzioni che noi indirizziamo non soltanto verso l’associazionismo, inteso nel suo protagonismo più vasto, e verso gli Enti del terzo settore, ma anche verso i privati. Questo perché la complessità e la pluralità dei soggetti che aiutano la vitalità dei carnevali storici è ampia e ovviamente integrata in reti molto forti. Lo dico perché, come dicevo, il carnevale storico muove molti protagonismi, che noi vogliamo rispettare, oltre che sostenere.

Ringraziamo la Giunta per aver pensato con sensibilità a un contributo straordinario per l’annualità 2022, proprio perché i carnevali storici, quelli più importanti della nostra Regione, hanno subito ovviamente, con l’arresto del lockdown e tutte le conseguenze pandemiche, significativi scossoni dal punto di vista gestionale, quindi la volontà di sostenerli passa anche attraverso un contributo straordinario per l’anno 2022, che nell’emendamento sottoscritto con il relatore di minoranza Pompignoli deve essere indirizzato a carnevali che hanno registrato un costo complessivo non inferiore a 50.000 euro. Questo proprio per individuare i carnevali maggiormente rappresentativi che compongono il quadro nazionale e i carnevali storici più importanti.

Lo dico perché c’è anche un’associazione che racchiude i carnevali storici a livello nazionale, di cui fanno parte diversi dei nostri carnevali, ed è l’associazione Carnevalia, che sarà un soggetto interessante ‒ lo è già stato per l’organizzazione delle Giornate di Gambettola ‒ per quanto riguarda i nostri carnevali storici.

Per poter fare in modo che il contributo straordinario arrivi ai destinatari in tempo utile, proponiamo anche l’immediata, sostanzialmente, esecutività della nostra legge, in modo da poter erogare i contributi immediatamente. C’è la norma finanziaria, c’è la clausola valutativa, perché, come sempre cerchiamo di fare, all’importanza dei contributi vogliamo anche avere una puntuale rendicontazione e valutazione dell’efficacia e dell’efficienza della legge. Per questo ringrazio per l’essenzialità, per l’efficienza anche nel seguire tutti gli aspetti di questa legge, che si fonda su tradizioni popolari antiche, ma è nuova nell’approccio, in particolare il dottor Cottafavi, la dottoressa Ravaioli e la dottoressa Liparini del Settore Attività culturali, economia della cultura e giovani, e, ovviamente, l’assessore Felicori, che ci ha accompagnato, anche con contributi di pensiero e di riflessione, a comporre una legge, che noi confidiamo possa durare nel tempo e valorizzare le nostre comunità e i nostri carnevali storici.

Chi non ride mai non è una persona seria, diceva Charlie Chaplin. In questi tempi così difficili, quindi, cerchiamo di contribuire a un sorriso anche con questa legge.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Mori.

Passo la parola al relatore di minoranza, consigliere Pompignoli. Prego.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Oggi commentiamo questo progetto di legge allegorico dopo un voto. Guarda caso, i due relatori sono del Partito Democratico e della Lega, che forse di questo voto qualche autocritica dovranno sicuramente farla.

Passiamo al progetto di legge. Oggi parliamo di allegria. Siamo allegorici rispetto a quello che è un progetto di legge che abbiamo condiviso sin dall’inizio, con qualche perplessità. Lo abbiamo evidenziato, l’ho evidenziato quando abbiamo sentito gli stakeholders, cioè le persone interessate ai carnevali. Abbiamo evidenziato alcune perplessità. Pian piano, durante il percorso tra Commissione, votazione dell’articolato e aula, sono stati proposti degli emendamenti, alcuni accolti e altri vedremo dopo la discussione dei due relatori, per intervenire ancora, a nostro modo di vedere, per migliorare il testo, che hanno sicuramente di fatto dato un senso più armonico al progetto di legge in questione che dobbiamo oggi votare.

Non sto a ripetere, ovviamente, quello che dice il progetto di legge. Lo ha già fatto la relatrice di maggioranza Mori. Sto evidenziando e volevo semplicemente evidenziare alcuni aspetti. Innanzitutto l’aspetto che si era già evidenziato sin dall’inizio, che era quello della creazione degli albi, a nostro avviso molto importante, e su questo aspetto il Partito Democratico ha colto immediatamente nel segno proponendo l’emendamento; e altri aspetti, di carattere molto più tecnico e pratico, che riguardavano i contributi straordinari, cioè l’accesso al contributo straordinario per il 2022 e che riguardavano la diminuzione delle spese che dovevano essere comunque dimostrate per ottenere, appunto, il contributo straordinario.

Era fissato un tetto di 100.000 euro, oggi abbassato, con l’emendamento condiviso che abbiamo sottoscritto e depositato, a 50.000 euro. Ovviamente, anche questo dà il senso di venire incontro anche a quei carnevali di non grande rilevanza che sono in regione Emilia-Romagna, ma che comunque hanno una storicità importante. In udienza conoscitiva hanno parlato i rappresentanti di carnevali che hanno oltre cento anni di storia e quindi questo dà anche il senso di quello che è un progetto di legge costruito proprio per sostenere queste manifestazioni, che non sono, come diceva la consigliera Mori, solo di tre giorni, ma che durano sostanzialmente tutto l’anno. Quindi si creano eventi, rispetto a un lavoro con associazioni di volontariato, che comunque riescono a comprendere l’arco di un anno all’interno, appunto, di queste manifestazioni.

Quindi il lavoro fatto è sicuramente un lavoro che ha costruito e che è stato costruito con parsimonia, anche e proprio nell’ottica di migliorare il testo. Oggi dovranno essere comunque discussi ulteriori emendamenti, che darebbero a nostro modo di vedere una definizione completa di questo progetto di legge, anche in ordine alla verifica – lo anticipo già adesso – della Commissione competente sulle successive disposizioni attuative che da questa legge poi deriveranno.

Quindi, attenzione al concetto di coinvolgere anche i consiglieri regionali rispetto a quelli che saranno i percorsi successivi all’approvazione di questo progetto di legge. Ovviamente, questa attenzione sta anche nel fatto che potremmo in qualche modo cercare di costruire un percorso condiviso con quegli stessi consiglieri regionali.

Questo è il quadro. Quindi, dal nostro punto di vista, è un progetto di legge che comunque merita sostegno e sul quale, appunto, si è lavorato in maniera egregia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Apriamo la discussione generale. Qualcuno vuole intervenire? Io non ho iscritti a parlare in discussione generale.

Consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Visto che non ci sono…

 

PRESIDENTE (Petitti): Quindi, siamo alle repliche, insomma agli interventi successivi dei relatori.

 

POMPIGNOLI: Diciamo che sull’ordine dei lavori non sono repliche.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ordine dei lavori. Prego.

 

POMPIGNOLI: Visto il fatto che non c’è molta discussione su questo PdL, ma questo era normale. Prima di chiudere la discussione, vorrei depositare un ordine del giorno, che peraltro non ho neanche condiviso con la relatrice Mori per il tempo poco per poter realizzare questo ordine del giorno e che nel suo concetto base è quello di creare una rete dei carnevali emiliano-romagnoli, cioè cercare di attivarsi in Regione Emilia-Romagna proprio con quelli che sono i carnevali di maggiore rilevanza, quelli storici, quelli anche che verranno poi iscritti all’albo e creare rete, appunto per dare quel senso di continuità a un lavoro che con questo progetto di legge si potrebbe comunque affrontare.

Quindi, deposito il progetto di legge, cioè l’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene. Adesso lo prendiamo e poi lo distribuiamo.

A questo punto, in dibattito generale chiedo ancora se qualcuno vuole intervenire.

Allora chiedo ai due relatori se hanno altre cose da aggiungere.

Niente. Non ho richieste di intervento.

Procediamo con l’articolato. Magari chiedo se possiamo suonare, così si preparano tutti i consiglieri al voto.

Articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto sull’articolo 1.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2, sul quale insiste un emendamento, l’emendamento 1, a firma del consigliere Pompignoli.

Dibattito generale su emendamento e articolo 2, quindi dibattito generale congiunto.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 1, a firma Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È respinto.

 

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ora abbiamo un altro emendamento, sempre a firma Pompignoli, l’emendamento 2, che inserisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 2, a firma Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È respinto.

 

Passiamo ora all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4.

Sull’articolo 4 insiste un emendamento, l’emendamento 3, a firma Mori e Pompignoli.

Dibattito generale congiunto.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 3, a firma Mori e Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 5.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 6, su cui insistono due emendamenti.

Il primo emendamento è l’emendamento 4, a firma del consigliere Pompignoli.

C’è anche un altro emendamento, l’emendamento 5, sempre a firma del consigliere Pompignoli.

Dibattito generale. Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Presidente, abbiamo discusso in Commissione, soprattutto con l’assessore Felicori, sul discorso legato al passaggio in Commissione competente, sul parere. Mi era stato riferito in Commissione che il parere avrebbe ingessato un po’ la Giunta, avrebbe ostacolato, avrebbe complicato la procedura burocratica dei decreti attuativi, perché, comunque, ci si rendeva conto che doveva essere molto più snello.

È vero che in tantissimi progetti di legge di questa Regione il passaggio alla Commissione competente è sempre stata una regola. Oggi diventa l’eccezione. Volevo sottolineare il fatto che su questo PDL non si vuole assolutamente passare in Commissione.

Bene. Recependo questo tipo di orientamento da parte dell’assessore Felicori, ho proposto un emendamento un po’ diverso, ma che ha il senso di verificare e controllare quello che la Giunta farà e sta facendo attraverso la clausola valutativa, che individua in tre anni il limite entro cui si dovrà verificare l’andamento del progetto di legge, abbassandolo a due anni. Credo che questo sia un giusto compromesso rispetto al quale la Giunta possa accogliere un emendamento di questo tipo.

Chiaro è che sarebbe veramente difficile pensare di lasciare alla Giunta regionale il completo controllo senza poi passare in Commissione o, quantomeno, fare delle verifiche molto più stringenti. Quindi, su questo chiederei all’assessore Felicori o, quantomeno, alla relatrice di maggioranza di esprimersi sul punto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Altri? Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Solo per corrispondere alla richiesta del collega Pompignoli e riportare le riflessioni che sono state fatte in Commissione.

La disponibilità dell’assessore, anticipatamente alla pubblicazione dei bandi, di sottoporre alla Commissione i contenuti ci ha del tutto rassicurati anche sulla possibilità di un monitoraggio. Il tema della omogeneità e dell’uniformità delle leggi rispetto alla durata delle clausole valutative e quindi anche il tentativo di un coordinamento delle leggi che abbia dei punti fermi credo che, con la disponibilità dell’assessore, possa essere mantenuto.

Quindi, il parere rispetto all’emendamento, pur comprendendo, ovviamente, le motivazioni del collega Pompignoli, è contrario.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Mori.

Altri?

A questo punto, mettiamo in votazione i due emendamenti.

Partiamo dall’emendamento 4, a firma Pompignoli.

Prego, assessore. Non l’avevo vista.

Prima di passare alle votazioni, la parola all’assessore Felicori. Prego.

 

FELICORI, assessore: Solo per chiarire la mia posizione. So che ci sono altre leggi che prevedono il passaggio in Commissione di quelli che, secondo me, sono atti esecutivi, ma lo considero sbagliato, nel senso che, se atti di tipo esecutivo, quindi pertinenti alla Giunta, vengono sottoposti formalmente alla Commissione, ci sono due possibilità: che la Giunta di fronte a un organo sovrano come il Consiglio differisce dall’opinione della Commissione oppure obbedisce al parere della Commissione. In questo secondo caso si rompono gli equilibri fra la Giunta e il Consiglio.

È capitata questa discussione sui carnevali, ma è una discussione generale. Infatti, come sa il sottosegretario alla Presidenza, io ho anche posto il problema di un’eventuale discussione generale su questo punto, perché ha che fare… Direi che è quasi una questione statutaria, per come la vedo io.

Invece, io non… Avevamo anche detto che in chiave informale, nell’occasione della stesura del primo bando, sarebbe stato in questa prima occasione anche interessante un confronto informale con la Commissione consiliare, ma solo limitatamente a questo. Quanto invece al ruolo di controllo dell’Assemblea legislativa, noi non poniamo nessun limite al ruolo di controllo, che il Consiglio e la Commissione possono esercitare in modo totale chiedendoci in qualunque momento, anche al di là delle clausole valutative, un rapporto sulle cose che la Giunta e i suoi uffici fanno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

Chiedo se ci sono dichiarazioni di voto congiunte sui due emendamenti e l’articolo.

Io non ho richieste di dichiarazioni di voto.

Mettiamo, quindi, in votazione i due emendamenti.

Partiamo dall’emendamento 4, a firma Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 5, sempre a firma Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È respinto.

 

Passiamo all’articolo 6.

Mettiamo in votazione l’articolo 6.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Siamo all’emendamento 6, che inserisce un nuovo articolo, chiede l’inserimento di un nuovo articolo.

Dibattito generale sull’emendamento 6, a firma Mori e Pompignoli.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 6.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ora siamo arrivati alla proposta di ordine del giorno perché su questo oggetto insiste una proposta di ordine del giorno a firma del consigliere Pompignoli.

Dibattito generale sull’ordine del giorno.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte, finali, sull’intero progetto di legge e sull’ordine del giorno.

Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Ringraziando il collega Pompignoli per il contributo alla discussione, anche con l’ordine del giorno, in particolare mi sovviene una riflessione rispetto a questo. Il tema della rete dei carnevali è un tema molto importante e molto significativo. Però ne “I carnevali in festa” e quindi nelle giornate di Gambettola è stato esplicitato il percorso già in atto per la costruzione della rete dei carnevali storici dell’Emilia-Romagna e, più in generale, dei carnevali storici a livello nazionale. È un protagonismo che ci ha particolarmente inorgoglito perché i nostri carnevali hanno colto appieno lo spirito di coordinamento che questa legge vuole sottolineare e sostenere, ma è un elemento ed è un’iniziativa che è partita dal basso, è già partita dal basso ed è già in corso.

Cogliendo quindi lo spirito sicuramente positivo della proposta, la nostra riflessione è che, quando faremo la clausola valutativa e quindi valuteremo l’andamento di questo percorso di costruzione della rete dei carnevali storici dal basso, potremmo valutare se effettivamente esista la necessità di una regia o di un supporto a livello regionale, altrimenti così sembra un po’ scippare la proposta, l’iniziativa e anche ‒ perché no? ‒ l’originale genio che i carnevali storici hanno già posto all’attenzione della comunità emiliano-romagnola, partendo da Gambettola.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Mori.

Adesso passo la parola all’assessore Felicori prima di dare la parola ad altri in dichiarazione di voto.

Prego, assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Giusto due parole di conclusione per ringraziare la consigliera Mori e il consigliere Pompignoli dell’ottimo lavoro fatto. Vorrei ringraziare anche il dirigente del servizio, Gianni Cottafavi, con i suoi collaboratori.

È una legge importante sia dal punto di vista artistico, perché questi carnevali hanno una grande potenzialità artistica, sia dal punto di vista sociale, per l’aggregazione che creano, sia dal punto di vista anche della trasmissione di saperi artigianali fino al livello industriale che ha il Carnevale di Viareggio, per usare un esempio generale, ma soprattutto che hanno i carnevali più piccoli per il coinvolgimento dei ragazzi in chiave di capacità manuali e di capacità artistiche diffuse.

Noi cercheremo di gestire questa legge assieme alla legge sulle rievocazioni storiche, perché c’è una notevole assonanza fra queste due, e agiremo su entrambe le leggi con questa volontà di valorizzare sia l’aspetto artistico, sia l’aspetto sociale di questi eventi, non trascurando infine anche una possibilità di esito turistico che in taluni casi possono avere. Possiamo lavorare su questo in collaborazione con l’assessorato competente.

Quanto all’idea di mettere in rete i carnevali dell’Emilia-Romagna, consenso assoluto. Non mi metterei neanche un limite in questo senso. Personalmente, ho una certa esperienza di networking, anche a livello nazionale ed europeo, che posso mettere a disposizione della proposta del consigliere Pompignoli.

Grazie a tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

In dichiarazione di voto altri vogliono intervenire? Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Presidente, lo dico anche all’assessore e alla relatrice di maggioranza, credo di essere andato incontro alle esigenze di questo progetto di legge collaborando, costruendo un percorso, mettendo comunque anche la capacità di poter evidenziare quelle che erano le problematiche e le criticità.

Alcuni passaggi, che a mio modo di vedere devono essere ritenuti fondamentali, cioè il mancato coinvolgimento dell’Assemblea legislativa, dei consiglieri regionali su quelle che saranno le disposizioni successive, i bandi successivi, mi impongono di riflettere anche sul voto di questo progetto di legge. Riflessione che si fa nel momento in cui ‒ ripeto un po’ le parole dell’assessore Felicori ‒ si crea un concetto per il quale si vuole interferire o, quantomeno, interloquire con la Giunta, che è un concetto che non va bene. La Giunta fa la Giunta, i consiglieri regionali fanno i consiglieri regionali. Questo non va bene. Se siamo qua siamo stati comunque eletti e dobbiamo fare anche il nostro lavoro, cioè quello di verificare, come opposizioni, che vi sia un andamento lineare rispetto al percorso di un progetto di legge.

Il voto necessario rispetto all’approvazione di questo progetto di legge è, ovviamente, di maggioranza ed è un voto positivo, ma rispetto alle criticità affrontate sia in Commissione che in aula mi impone di astenermi da questo progetto di legge, dal voto, nonostante io abbia comunque condiviso il percorso e votato favorevolmente gli articoli, perché su quegli articoli credo si debba incidere in maniera notevole quando si devono dare e si danno contributi a manifestazioni di rilevante importanza per il nostro territorio, quali sono i carnevali storici in regione Emilia-Romagna. Ma se si vuole escludere la parte dell’Assemblea rispetto alle scelte che la Giunta farà su questo PDL, allora non ci stiamo.

Quindi, da un lato va bene contribuire, va bene individuare il percorso, va bene stanziare delle risorse, ma non va bene, invece, escluderci poi a priori da tutto questo percorso e rivederci fra tre anni rispetto alla clausola valutativa.

Quindi, il voto di questo movimento sul progetto di legge è di astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Altri in dichiarazioni di voto? Io non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto mettiamo in votazione l’ordine del giorno per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari?

Siamo all’ordine del giorno Pompignoli.

Rimettiamo in votazione l’ordine del giorno a firma Pompignoli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È respinto.

 

(L’ordine del giorno 5331/1 - oggetto 5739 – è respinto)

 

Adesso mettiamo in votazione il progetto di legge. Questa volta ricordo che avviene tramite dispositivo elettronico. Chi è da remoto vota con l’App.

Apriamo la votazione con dispositivo elettronico sull’oggetto.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Con l’App hanno votato in 5. Quindi, 3 a favore e 2 astenuti.

 

Favorevoli 28

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Colleghi, non c’è il tempo per svolgere la relazione del prossimo progetto di legge.

Dichiaro chiusa la seduta. Ci vediamo nel pomeriggio, alle ore 14,30.

 

La seduta ha termine alle ore 12,49

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO; Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

Ha comunicato di non partecipare alla seduta l’assessore Vincenzo COLLA.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 5331

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Norme in materia di sostegno ai carnevali storici”. (50)

 

Presenti: 40

Favorevoli: 27

Astenuti: 12

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli:

AMICO Federico Alessandro; BONDAVALLI Stefania; BULBI Massimo; CALIANDRO Stefano; CASTALDINI Valentina; COSTA Andrea; DAFFADÀ Matteo; FABBRI Marco; FELICORI Mauro; GERACE Pasquale; MALETTI Francesca; MARCHETTI Francesca; MOLINARI Gian Luigi; MONTALTI Lia; MORI Roberta; MUMOLO Antonio; PARUOLO Giuseppe; PICCININI Silvia; PIGONI Giulia; PILLATI Marilena; RONTINI Manuela; ROSSI Nadia; SABATTINI Luca; SONCINI Ottavia; TARUFFI Igor; ZAMBONI Silvia; ZAPPATERRA Marcella

 

Astenuti:

BARGI Stefano; BERGAMINI Fabio; CATELLANI Maura; DELMONTE Gabriele; FACCI Michele; LIVERANI Andrea; MASTACCHI Marco; MONTEVECCHI Matteo; OCCHI Emiliano; PELLONI Simone; POMPIGNOLI Massimiliano; STRAGLIATI Valentina

 

Non votanti:

PETITTI Emma

 

Assenti:

BARCAIUOLO Michele; BESSI Gianni; BONACCINI Stefano; COSTI Palma; GIBERTONI Giulia; LISEI Marco; MARCHETTI Daniele; RAINIERI Fabio; RANCAN Matteo; TAGLIAFERRI Giancarlo

 

Emendamenti

OGGETTO 5331

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Norme in materia di sostegno ai carnevali storici”. (50)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Pompignoli

«All'art. 2, comma 2, dopo le parole "con proprio atto," vengono aggiunte le seguenti parole "acquisito il parere della commissione assembleare competente".»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Pompignoli

«Dopo l'articolo 2, è aggiunto il seguente articolo:

"Art. 2bis (Modalità di concessione dei contributi)

1. I contributi di cui all'articolo 2 sono ripartiti in maniera proporzionale tra gli iscritti all'albo regionale dei carnevali storici che presentino apposita domanda corredata da progetto, per un importo massimo di € 25.000,00 ciascuno.

2. L'erogazione del contributo in favore dei soggetti beneficiari avviene a seguito dell'invio da parte degli stessi del rendiconto finanziario consuntivo del progetto corredato dall'elenco dei giustificativi delle spese effettivamente sostenute dall'organismo e relative alle voci di costo ammissibili dichiarate.

3. Qualora l'importo complessivo delle spese ammissibili sostenute dal beneficiario fosse inferiore al contributo assegnato, è disposta la riduzione del medesimo, fino al raggiungimento dell'importo effettivamente consuntivato."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Mori, Pompignoli

«Il comma 2 dell'articolo 4 (Contributo straordinario per l'anno 2022) è sostituito dal seguente:

“2. Ai soggetti pubblici o privati organizzatori di carnevali storici con un costo complessivo non inferiore a euro 50.000,00, per l'anno 2022 è riconosciuto un contributo straordinario pari al 20 per cento delle spese sostenute; qualora il totale dei contributi così calcolati superasse la dotazione finanziaria disponibile, l'intensità del contributo verrà conseguentemente ridotta. L'importo del contributo per ciascun soggetto non può superare l'importo del deficit risultante dalla differenza fra costi e ricavi e in ogni caso non può superare l'importo di euro 100.000,00. "»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Pompignoli

«All'art. 6 (clausola valutativa) al primo comma, le parole "con cadenza triennale" vengono sostituite dalle parole "con cadenza biennale".»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Pompignoli

«All'art.6 (clausola valutativa) viene aggiunto il seguente comma:

3. L’Assemblea legislativa, previo esame della commissione assembleare competente, discute la relazione di cui al comma 1 del presente articolo.»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Mori, Pompignoli

«Dopo l'art. 6 è inserito il seguente:

"Art. 7 - Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.»

(Approvato)

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

5702 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure la Giunta intenda adottare, di concerto con gli Enti Locali, per ridurre l'impatto economico delle forniture di energia agli utenti della nostra regione, anche attraverso azioni nei confronti delle Multiutilities, valutando l'impiego, a questo fine, degli utili da esse maturati negli ultimi periodi. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5703 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per garantire il regolare taglio dell'erba, assicurando un livello di servizio adeguato alle esigenze di salubrità e decoro, con particolare riguardo alla situazione di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5706 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai disservizi determinatisi con la chiusura di tre giorni su cinque dell'ufficio postale di Gazzano di Villa Minozzo (RE). A firma dei Consiglieri: Soncini, Mori, Costa

 

5707 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per sostenere l'attività degli impianti sportivi e, in particolare, delle piscine a fronte dei rincari delle bollette. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5708 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come si intenda procedere per assicurare un celere svolgimento dei test tecnici sui ponti di Travo e Tuna, in provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5709 - Interrogazione a risposta scritta circa gli esiti dell'istituzione dei corridoi umanitari dall'Afghanistan, delle attività di sostegno allo studio universitario di studenti e ricercatori afghani e i primi risultati del protocollo sottoscritto con l'OMS per gli interventi di emergenza nel paese asiatico. A firma del Consigliere: Amico

 

5710 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per evitare che una delle sezioni della scuola di infanzia del Comune di Casumaro (FE) subisca la chiusura pomeridiana, a causa della riduzione del personale scolastico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5711 - Interrogazione a risposta scritta sulla crisi di quattro cooperative reggiane delle costruzioni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5712 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stata effettuata una ricognizione dettagliata, provincia per provincia, delle criticità idrauliche presenti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5713 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle tempistiche di realizzazione dei nuovi studi sull'impatto acustico dell'aeroporto Marconi sulla città di Bologna e al rinnovo dell'accordo tra Ryanair e lo scalo bolognese. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5714 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e come la Giunta intenda attivarsi per riqualificare l'area dell'impianto pilota dell'ex Sivalco di Valle Campo, a Lido di Spina (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5715 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste dalla Regione per rispondere ad una richiesta di dati da parte dell'Osservatorio Permanente sull'Aborto. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Marchetti Daniele, Bergamini, Facci, Pelloni, Stragliati

 

5716 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda adottare misure di sostegno economico nell'ambito dell'adozione dei prossimi programmi di sviluppo rurale idonee a compensare le imprese agricole per le perdite economiche subite a seguito dell'aumento dei costi energetici e del minor valore riconosciuto al prodotto agricolo dalla catena distributiva. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5717 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di sostenere le organizzazioni no profit del nostro territorio, di fronte all'emergenza rappresentata dal caro bollette.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5718 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivare un'azione di vigilanza e controllo sui prezzi all'ingrosso ed evitare operazioni speculative sulle materie prime. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5720 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere al fine di reprimere il fenomeno delle truffe verificatesi nelle vendite on line di legna e pellet. A firma del Consigliere: Fabbri

 

5721 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure la Giunta intenda adottare per superare i problemi di sovraffollamento degli autobus e delle linee urbane ed extraurbane utilizzate per il trasporto scolastico, con particolare riferimento alla situazione di alcuni comuni del Ferrarese. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

5722 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere al fine di incrementare le risorse finanziarie destinate alle misure a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5723 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per incrementare il numero di medici e infermieri nei Pronto soccorso e per attivare a livello territoriale i percorsi diagnostici terapeutici (PDTA) che accompagnino i pazienti fino alla guarigione con il supporto dei medici di medicina generale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5724 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per sostenere i consumatori a fronte dell'aumento dei prezzi del pellet. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5725 - Interrogazione a risposta scritta relativa al conferimento di un incarico di Direttore di unità operativa complessa "Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro", nel dipartimento di sanità pubblica, presso l'AUSL di Parma. A firma del Consigliere: Occhi

 

5726 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali misure la Giunta intenda adottare per superare i problemi di sovraffollamento degli autobus e delle linee urbane ed extraurbane utilizzate per il trasporto scolastico, con particolare riferimento alla situazione di alcuni comuni del Ferrarese, maggiormente colpiti da tale criticità. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

5727 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'appello rivolto all'AUSL di Bologna da parte di pazienti oncologiche per riattivare gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l'Ospedale Bellaria e l'Ospedale di Bazzano e per far partire quello previsto all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5730 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta sia al corrente delle difficoltà di accedere a Spid da parte dei detenuti. A firma del Consigliere: Amico

 

5731 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula riguardante la situazione della Cooperativa Muratori Reggiolo. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte

 

5732 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per permettere alle associazioni di volontariato ospedaliere e ai volontari di poter riprendere a prestare il proprio servizio nei reparti ad oggi non ancora accessibili. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

5733 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da intraprendere al fine di incrementare le risorse finanziarie destinate alle misure a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5734 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla necessità di implementare il Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino (Dama Dama) di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), realizzando attività di studio scientifico e di analisi concreta delle possibili soluzioni ecologiche.              A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5735 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alle azioni da adottare nel breve periodo al fine di aiutare cittadini e imprese ad affrontare l'imminente crisi energetica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5736 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per procedere celermente all'individuazione e all'erogazione di finanziamenti per la ristrutturazione del ponte Vaestano Montedello sul fiume Enza, al fine di consentire l'avvio dei lavori e la sua riapertura in tempi adeguati. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Occhi

 

5737 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure da adottare per una concreta e immediata azione di calmieramento dei costi energetici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

RISOLUZIONI

 

5701 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare, di concerto con gli Enti Locali, misure per ridurre l'impatto economico che le forniture di energia comportano per gli utenti della nostra regione, anche attraverso azioni nei confronti delle Multiutilities, valutando l'impiego, a questo fine, degli utili da esse maturati negli ultimi periodi. (14 09 22). A firma della Consigliera: Piccinini

 

5705 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare piena rappresentanza tramite apposito strumento legislativo ai bisogni educativi digitali dei minori, definendo un proprio modello di alfabetizzazione ed educazione digitale adeguato all'età, incentrato su abilità e competenze per garantire la sicurezza in rete dei minori. (15 09 22). A firma delle Consigliere: Stragliati, Catellani

 

5729 - Risoluzione per impegnare la Giunta a procedere ad una revisione del Piano Ambientale ed Energetico regionale (Paer), anche in ordine ai fondi previsti dal PNRR, ad analizzare il tipo di illuminazione pubblica attualmente utilizzata su tutto il territorio regionale e ad individuare soluzioni di illuminazione alternative per diminuire il consumo energetico e l'impatto sull'ambiente. (23 09 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

INTERPELLANZA

 

5704 - Interpellanza per sapere quanti interventi di chirurgia ortopedica elettiva protesica (anca e ginocchio) sono stati effettuati presso l'Ospedale di Castel San Giovanni (PC), dal mese di aprile 2022 ad oggi. A firma della Consigliera: Stragliati

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

5374 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere tempi e modalità dei finanziamenti PNRR per le aree del territorio ferrarese in attesa di bonifica. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5379 - Interrogazione a risposta scritta relativa ad incendi che, nel corso degli ultimi anni, hanno interessato un'area dedicata alla raccolta e trattamento rifiuti a Fossoli di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5383 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla soppressione al 30 giugno delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali (USCA). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini, Facci, Stragliati

 

5385 - Interrogazione a risposta scritta circa i motivi per i quali la riattivazione delle Unità Speciali Assistenziali (USCA) sia stata assunta solo nel giorno dell'annunciata chiusura, dal momento che il trend di aumento dei contagi era già previsto da giorni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5388 - Interrogazione a risposta scritta sull'eventuale ripristino dell'indennità Covid a infermieri, tecnici di laboratorio e Oss, inserendo tra gli aventi diritto anche fisioterapisti e tecnici di radiologia, essendo anch'essi in stretto contatto con pazienti Covid. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Bergamini, Rancan

 

5390 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla gara d'appalto per l'assegnazione del servizio di sostegno ai bambini disabili nelle scuole dell'Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Valsamoggia. A firma del Consigliere: Lisei

 

5392 - Interrogazione a risposta scritta circa l'implementazione del piano di riordino dell'Ospedale Civile di Vergato (BO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

5394 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per garantire la ripresa delle attività del CRB, impianto sportivo bolognese, chiuso dal 2019. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5396 - Interrogazione a risposta scritta relativa ai danni causati a Piacenza e nella sua provincia dalla forte ondata di maltempo di lunedì 4 luglio, con particolare riguardo alla situazione dell'ospedale di Fiorenzuola. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5398 - Interrogazione a risposta scritta relativa al monitoraggio dei contagi da Covid-19, soprattutto all'interno delle strutture sanitarie e sociosanitarie.              A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5402 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per reperire fondi per l'acquisto di macchinari adibiti alla ventilazione meccanica da installare nelle scuole del territorio regionale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5408 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle disposizioni organizzative che il personale medico e paramedico deve rispettare nella gestione dei pazienti affetti da Covid-19, al fine di contenere la diffusione del virus negli ospedali del territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Facci, Bergamini

 

5409 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere nel dettaglio l'investimento regionale suddiviso per i vari reparti attualmente presenti all'interno dell'Ospedale "Santissima Annunziata" di Cento (FE). A firma del Consigliere: Bergamini

 

5410 - Interrogazione a risposta scritta sul Piano regionale di contrasto agli incendi boschivi e sulla necessità di maggiori investimenti e dotazioni strumentali in favore della Direzione Regionale dei Vigili del fuoco, nell'ambito della convenzione triennale rinnovata il 6 giugno 2022. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Rainieri, Pelloni, Catellani, Liverani, Pompignoli, Bergamini, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Stragliati, Montevecchi

 

5411 - Interrogazione a risposta scritta in merito al riconoscimento del diritto di fruire del servizio mensa e/o dei buoni pasto per tutti i lavoratori del comparto sanità, con particolare riferimento al personale turnista. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5420 - Interrogazione a risposta scritta sui numeri (pazienti, tipologia prestazioni, costi) della mobilità sanitaria passiva extra regionale e sulle modalità di utilizzo dei budget delle strutture accreditate. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5425 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le attività di ripristino ambientale per i danni causati dallo svaso della diga di Pavana eseguito nel 2020, nonchè tempi e modalità di esecuzione delle opere previste nel nuovo Piano operativo di Enel Green Power, approvato dalla Regione nel mese di novembre 2021. A firma del Consigliere: Facci

 

5437 - Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche con cui il comune di Parma ha emesso l'ordinanza di attuazione del Piano regionale di sorveglianza e controllo dell'arbovirosi per l'anno 2022. A firma del Consigliere: Rainieri

 

5454 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per rimediare alla mancanza di personale professionalmente qualificato nelle Aziende Sanitarie Locali per i percorsi rivolti ai soggetti affetti da Disturbi dello Spettro Autistico. A firma del Consigliere: Lisei

 

5455 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle modalità di rilevamento delle ore di lavoro e degli straordinari del personale sanitario addetto al pronto soccorso dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

5459 - Interrogazione a risposta scritta riguardo le precarie condizioni del manto stradale della Strada statale 486 e per conoscere i motivi per i quali Anas non l'abbia inclusa tra gli interventi urgenti da effettuare nel 2022. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5462 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di personale amministrativo presso gli uffici della Procura di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5464 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure economiche da adottare a sostegno delle RSA.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5467 - Interrogazione a risposta scritta sulla realizzazione di una Casa della salute nel comune di Molinella (BO), considerando anche l'eventuale recupero dell'edificio dell'ex ospedale, chiuso negli anni 80, ma mai dismesso. A firma del Consigliere: Lisei

 

5469 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure preventive contro gli incendi boschivi siano state previste alla luce del perdurante stato di siccità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5472 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere per sostenere le attività economiche danneggiate dall'eccezionale situazione di siccità in atto. A firma dei Consiglieri: Costa, Zappaterra, Rontini

 

5474 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire, coordinandosi con il Comune di Ravenna e con il Parco del Delta del Po, affinché si consenta ai capanni da pesca e da caccia di recuperare l'acqua piovana allo scopo di irrigare il verde circostante. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5481 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai controlli sull'utilizzo dei finanziamenti regionali erogati alla multinazionale americana Eon Reality. A firma del Consigliere: Lisei

 

5486 - Interrogazione a risposta scritta in merito al taglio delle alberature esistenti, nell'ambito del progetto per la realizzazione della nuova sede dell'Agenzia delle Entrate, attualmente in via di realizzazione nell'area della ex caserma Perotti, a Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5491 - Interrogazione a risposta scritta in merito al tempo di intervento di un'ambulanza, nella serata del 18 luglio scorso, nell'area urbana di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5492 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale sull'area 9 ex Sapaba, a sud di Casalecchio di Reno (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5494 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda sostenere la richiesta di cittadini e associazioni di giungere alla revisione del contratto di concessione della Rocca del Boiardo, al fine di garantire il rientro della struttura nella proprietà del comune di Scandiano e se intenda altresì contribuire agli interventi di recupero della Rocca. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5506 - Interpellanza per sapere se la Giunta ritenga opportuno ritirare o modificare la propria deliberazione n. 1562/2021, relativa alle modalità di rilevamento e di eradicazione dello scoiattolo grigio (Sciurus Carolinensis). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5508 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'opportunità di consentire lo strumento dell'autotesting a tutti coloro che non hanno potuto ricevere la terza dose di vaccino in quanto guariti dal Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Facci

 

5509 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla possibilità di richiamare in servizio il personale sanitario non vaccinato, al fine di risolvere i problemi di carenza di organico. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Facci

 

5523 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai problemi di monitoraggio della Valle di Mandriole (RA), con particolare attenzione agli attuali deficit idraulici, all'anossia delle acque e ai conseguenti fenomeni di moria della fauna del territorio. A firma del Consigliere: Liverani

 

5524 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda istituire un servizio di continuità assistenziale pediatrica, da strutturare in forte connessione con la rete pediatrica regionale, al fine di offrire assistenza nei momenti in cui non è possibile accedere all'ambulatorio del pediatra di libera scelta. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5575 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per verificare il corretto iter della campagna vaccinale anti-Covid nelle fasce più sensibili della popolazione, con particolare riguardo all'avvenuta somministrazione di vaccini, oltre il termine previsto dopo lo scongelamento, ad alcuni bambini di Pavullo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5583 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai tempi di attesa per visite specialistiche ed esami strumentali, con particolare riguardo alla situazione dell'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5593 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere l'attuale situazione dell'Unità Spinale dell'Azienda Usl di Piacenza, trasferita nel 2021 dall'Ospedale di Villanova sull'Arda all'Ospedale di Fiorenzuola d'Arda, e per sapere se, nella nuova struttura, siano presenti tutti gli spazi necessari e le attrezzature riabilitative previste. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5604 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità a livello di singole Ausl di prevedere accordi specifici sui MET (Medici di emergenza territoriale), con particolare riguardo al servizio di pronto soccorso a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5611 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto relativo all'apertura di ambulatori per i codici bianchi nei PS. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5616 - Interrogazione a risposta scritta sulle problematiche evidenziate dal personale sanitario, con particolare riguardo alla gestione dei Pronto Soccorso e alla Medicina d'urgenza. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

In data 14 settembre 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità”, alla interrogazione oggetto n. 5577:

 

5577 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla realizzazione di un campo da golf in provincia di Ravenna e alle conseguenti ricadute sull'ambiente, relative, in particolare, al consumo di suolo e di acqua e ad alterazioni degli equilibri biologici di flora e fauna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere all’interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

5703 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per garantire il regolare taglio dell'erba, assicurando un livello di servizio adeguato alle esigenze di salubrità e decoro, con particolare riguardo alla situazione di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 15 prot. NP/2022/23491 del 26 settembre 2022)

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti - Rainieri - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

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